Progettazione Paesaggistica e Sociale Parco della Media Valle del Lambro

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Progettazione Paesaggistica e Sociale dei collegamenti Ciclopedonali nell’area mediana del Parco della Media Valle del Lambro FASE DI ANALISI E PROGETTO PRELIMINARE E DEFINITIVO

capogruppo e progettista: PMVL

Prof. Architetto e Paesaggista Elisabetta Bianchessi Via dei Transiti, 12 20127 Milano (MI) t. +39.02.36741777 www.elisabettabianchessi.com e.bianchessi@transitweb.org progetto architettonico e paesaggistico Arch. Carmen Zuleta Ferrari Arch. Marco Gottini progetto sociale e indagine fotografica e video Dott.ssa Arianna Forcella

consulenza ingegneristica:

FOR Ingineering architecture Via a. da Montefeltro, 2 10133 Torino (TO) t. +39.011.315711 info@for-arch.it

committente: PARCO DELLA MEDIA VALLE LAMBRO Piazza della Resistenza 20 20099 Sesto S.G. (MI) tel 02 2496317 www.pmvl.it

data: 8 maggio 2012


INDICE Introduzione_Metodologia di Analisi e di Progettazione Paesaggistica e Sociale dei collegamenti ciclopedonali nell'area mediana del Parco Media Valle Lambro ANALISI 1_Analisi Contesto Territoriale – Macroscala 2_Analisi Contesto Territoriale Mobilità – Macroscala 3_Topografia e Idrografia 4a_Sistema Vegetazionale - Pubblico e Privato 4b_Sistema Vegetazionale - Verticale 4c_Sistema Vegetazionale - Orizzontale 5a_Elementi Fisici Architettonici – Residenza Composizione Socio-Demografica Sesto San Giovanni 5b_ Elementi Fisici Architettonici – Residenza Composizione Socio-Demografica Cologno Monzese 5c_ Elementi Fisici Architettonici – Attività Economica Industriale Sesto San Giovanni – Cologno Monzese 5d_ Elementi Fisici Architettonici – Attività Economica Agricola Sesto San Giovanni – Cologno Monzese 5e_ Elementi Fisici Architettonici – Servizi Pubblica Utilità Sesto San Giovanni – Cologno Monzese 5f_ Elementi Fisici Architettonici – Spazi Pubblici Sesto San Giovanni – Cologno Monzese 6_Mobilità Esistente. Sesto San Giovanni - Cologno Monzese 7_Beni e Risorse Materiali e Immateriali 8a_Ipotesi Percorsi Mobilità Quotidiana 8b_Ipotesi Percorsi Naturalistici 8c_Ipotesi Percorsi Cicloturistici Allegati all'analisi_ Individuazione Stakeholder e Azioni di Partecipazione _Analisi Swot PROGETTO PRELIMINARE - DEFINITIVO 9_Masterplan della Rete Ciclabile e dei Percorsi Naturalistici del PMVL rispetto ai comuni limitrofi: Sesto San Giovanni - Brugherio - Cologno Monzese – Milano 1:10.000


10_Masterplan della Pista Ciclabile e dei Percorsi Naturalistici dell'area mediana del PMVL 1:5.000 11_Progetto definitivo del tracciato della Pista Ciclabile e dei Percorsi Naturalistici dell'area mediana del PMVL 1:2.500 12a_12b_Progetto definitivo del tracciato della Pista Ciclabile e dei Percorsi Naturalistici dell'area mediana del PMVL – Cascina Parpagliona | Piazza Hiroshima Nagasaki 13a_13b_Progetto definitivo del tracciato della Pista Ciclabile e dei Percorsi Naturalistici dell'area mediana del PMVL – Piazza Hiroshima Nagasaki | Cimitero Nuovo 14a_14b_Progetto definitivo del tracciato della Pista Ciclabile e dei Percorsi Naturalistici dell'area mediana del PMVL – Via Pisa | Tangenziale Nord 15a_15b_15c_15d_Progetto definitivo del tracciato della Pista Ciclabile e dei Percorsi Naturalistici dell'area mediana del PMVL – Viale Spagna | Tangenziale Est 16_Progetto definitivo del tracciato della Pista Ciclabile e dei Percorsi Naturalistici dell'area mediana del PMVL – Viale Spagna | Via Bilbao 17_Progetto definitivo del tracciato della Pista Ciclabile e dei Percorsi Naturalistici dell'area mediana del PMVL – Viale Spagna | Via Sivilla 18_Progetto definitivo del tracciato della Pista Ciclabile e dei Percorsi Naturalistici dell'area mediana del PMVL – Tangenziale Nord | Cava Melzi 19a_19b_Progetto definitivo del tracciato della Pista Ciclabile e dei Percorsi Naturalistici dell'area mediana del PMVL – Cava Melzi | Viale Spagna 20_Progetto definitivo del tracciato della Pista Ciclabile e dei Percorsi Naturalistici dell'area mediana del PMVL – Viale Spagna |Via Guernica 21a_Progetto definitivo del tracciato della Pista Ciclabile e dei Percorsi Naturalistici dell'area mediana del PMVL – Area Falck | Viale Spagna Allegati al progetto preliminare e definitivo_ Studio preliminare e strutturale al ponte ciclopedonale dell'area di entrata al Parco PMVL da Cologno Monzese


Introduzione Metodologia di Analisi e di Progettazione Paesaggistica e Sociale dei collegamenti ciclopedonali nell'area mediana del Parco Media Valle Lambro Costruire un progetto paesaggistico e territoriale in un luogo estremamente complesso per cultura, usi, geografia, storie, come il Parco Media Valle del Lambro, partendo dal progetto di una Pista Ciclabile (filo rosso che attraversa e unisce territori, proponendo nuovi sguardi, evidenziando differenti potenzialità) è stata una sfida attuale, contemporanea, in cui il rapporto diretto con il luogo e i suoi abitanti, primi attori della vita del Parco e veri artefici della cura e dell'identità di questo luogo, si è trasformato in motivo ricorrente. In questo senso l’analisi del contesto della parte mediana del Parco Media Valle Lambro, realizzata attraverso un processo conoscitivo applicato sul campo (una sorta di immersione territoriale e sociale), ha svolto un ruolo di rilevanza strategica per il progetto del tracciato della Pista Ciclabile, riuscendo a far emergere una serie di fattori inespressi, di potenzialità latenti che si sono trasformati nel fulcro degli interventi applicati al contesto di riferimento. La metodologia di Analisi e Progetto presentata si è costruita attraverso questi punti cardinali: fornire una visione complessa e integrata della situazione fisica (territoriale, paesaggistica, architettonica) nel quale il tracciato della pista ciclabile si colloca, sino a farla aderire alla natura del luogo presentare il quadro delle mobilità, dei flussi privati-pubblici, dalla macroscala alla scala locale, comprendendo anche la rete della mobilità dolce nel parco e nei comuni adiacenti, sino a costruire una rete complessa e articolata in cui il parco è il cuore di un sistema in movimento, fluido e facilmente accessibile riconoscere e valorizzare le potenzialità del fiume Lambro (colonna vertebrale del Parco PMVL), nella sua dimensione naturalistica, formando nuovi itinerari di mobilità ciclo-pedonale che rispecchiano il desiderio impellente di natura degli abitanti delle metropoli, sino a creare un catalogo di possibili tracciati, di sentieri escursionistici, da cui raccogliere visioni ambientali a loro volta declinabili in ambiti di didattica per la cittadinanza evidenziare e trasformare i limiti del parco, eliminando barriere fisiche e visive, inserendo strategie paesaggistiche in grado di creare continuità tra la città e gli ambiti naturali, aumentando le potenzialità di dialogo tra territori, per riportare i cittadini al Parco PMVL


intensificare, secondo una strategia puntiforme e a macchia le presenze arboree esistenti, arbustive e di medio ed alto fusto, come valorizzare la vegetazione ripariale autoctona, da fiume o da canale irriguo, attraverso azioni di ripulitura e ripristino conoscere la qualità delle relazioni sociali che compongono l'area (costruite dal quadro socialedemografico-economico di riferimento, dalle risorse locali - catalogazione dei beni materiali e immateriali, dall’uso degli spazi pubblici - anche informali), per determinare gli spazi residui e potenziali del Parco PMVL mettendoli in luce, sino a formare nuove modalità d'uso che appartengono ai luoghi attraversati dalla pista ciclabile, risignificando puntualmente il territoriopaesaggio del parco raccogliere e stimare le potenziali interazioni e sinergie con i soggetti coinvolti dal progetto (gli abitanti dell’area - le associazioni che presidiano il Parco PMVL) attraverso la pratica sul campo degli stakeholder e della progettazione partecipata. verificare i punti di forza / di debolezza rispetto al problematiche sociali del progetto, attraverso la conoscenza dei vincoli e le opportunità offerte dall’ambiente di riferimento (in entrambi i casi con l’applicazione dell’analisi swot). Le informazioni raccolte dall’analisi e così strutturate, hanno portato i Progettisti a contestualizzare al meglio il progetto all’interno della realtà di riferimento, dettagliando le caratteristiche e le modalità di intervento, in modo da garantire le migliori possibilità di successo al complesso iter progettuale realizzato. Per i suddetti motivi, e per restituire al meglio la struttura, l’identità del territorio psico-geografico analizzato, è stato introdotto un quadro conoscitivo di natura sociologica, con l’acquisizione di un numero chiuso di dati, informazioni e indicatori sull'area mediana del Parco Media Valle Lambro, nonché sui Comuni che la determinano (Comune di Sesto San Giovanni e Comune di Cologno Monzese), finalizzata a rappresentare sia il profilo territoriale, socio demografico ed economico del territorio, sia le domande e i bisogni intercettati relativi alla mobilità. Rispetto allo schema metodologico proposto è stato previsto una raccolta di dati e statistiche (e la loro relativa rappresentazione nelle tavole allegate), di natura geografica-idrica, sociodemografica, sulla mobilità giornaliera, sul tessuto economico produttivo dei principali settori di attività (anche delle aziende agricole e della superficie agricola utilizzata nell’area di contesto). Alcuni dati sono a tutt’oggi mancanti (pensiamo al tema dell’inquinamento acustico dovuto alla presenza della tangenziale- in questa fase solo accennato in un punto di forte prossimità con il parco; come la qualità idrica del fiume Lambro), ma riteniamo che nella fase successiva (progetto esecutivo -


opera) tali mancanze saranno colmate ed interagiranno qualitativamente con il progetto. Secondo questo processo strutturante abbiamo intrecciato altri livelli di analisi che, seguendo la metodologia già enunciata, sono necessari alla definizione del quadro territoriale e di contesto a cui ci siamo rivolti, per realizzare la base concettuale necessaria alla definizione del progetto. Il primo; riguarda il tema della ricerca empirica, realizzata sul campo, attraverso sopralluoghi, rilievi puntuali (anche fotografici), indagini sociali, costruzioni di psico-geografie cartacee, strumenti necessari a sviluppare la lettura di un contesto complesso, nelle sue diverse componenti e fenomeni osservabili (i caratteri fisici e naturali, come sociali, entrambi in continua trasformazione temporale, stagionale), sino ad elaborare strumenti di valutazione, che sono: a) realizzazione di interviste scritte, video-interviste, campagna fotografica per la creazione di un abaco paesaggistico e sociale b) questionari, focus group, brainstorming, cartoline per la raccolta delle aspettative; nell'ottica di definire i bisogni dell'utenza in rapporto al territorio, raccogliendo idee relative alle modalità di gestione degli spazi, alla creazione dell'itinerario paesaggistico, stimolando i vari soggetti ad impegni concreti e co-responsabili al progetto della pista ciclabile. L'esito delle ricognizioni sul campo ha permesso di intrecciare i dati territoriali con immagini che permettono di costruire una serie di mappe ragionate e di sezioni paesaggistiche, fotografiche, che inquadrano le qualità materiali, i problemi fisici, le possibilità effettive del territorio. Tale processo trova la sua ricaduta nei bisogni umani che l'ideazione della pista ciclabile assume-propone nel progetto definitivo del tracciato e nei punti nevralgici del sistema della mobilità dolce, degli itinerari naturalistici, ritrasmessi attraverso gli strumenti grafici e visivi che gli sono propri. Il secondo; riguarda il tema della partecipazione e co/progettazione, ossia dell’individuazione degli interlocutori per avviare un processo di progettazione articolato, secondo criteri di stretta collaborazione con enti pubblici ed associazioni presenti sul territorio, nell'organizzazione di incontri, manifestazioni culturali volte a valorizzare ed individuare il patrimonio storico-artistico ed ambientale del parco. Al fine di sviluppare una rete di interlocutori e favorire l'interscambio di informazioni e documenti per la realizzazione di iniziative culturali e promozionali; organizzare incontri tematici, conferenze, convegni, proiezioni video / fotografiche, visite guidate, esposizioni itineranti, ed ogni altra attività correlata agli scopi di conoscenza e progettualità partecipata; sperimentare forme di partecipazione e co-progettazione tra i diversi soggetti che abitano e frequentano le aree inerenti al progetto; concorrere alla promozione sociale, storica, economica e turistica del territorio mediante la valorizzazione delle sue risorse. Seguendo la metodologia di Analisi e Progetto presentata, vengono di seguito descritti i temi inerenti all’indice delle tavole elaborate.


ANALISI 1 Analisi Contesto Territoriale – Macroscala Il Parco Media Valle Lambro, la sua area mediana, fanno parte di un sistema ecologico di connessioni verdi che, attorno a Milano, propone idealmente il progetto di una città Green, capace di seguire le suggestioni dell’odierna pianificazione europea. Un sistema complesso, da macroscala, che vede nelle strategie proposte dai nuovi piani di governo del territorio del comune di Milano, la volontà di creare una cintura periferica futuro parco metropolitano della capitale lombarda, permettendo la nascita di un’unica pista ciclabile capace di trasformare l’accesso, la visione del perimetro verde della città, in un'unico sistema territoriale di zone verdi, nastro continuo e traspirante. In questo sistema di circolazione ecologica progettato per la periferia milanese si inserisce il tema del progetto della pista ciclabile per il Parco Media Valle Lambro, che nelle sue possibili espansioni a nord (attraverso la futura connessione con il Parco di Monza), come a sud (nel suo futuro ampliamento che, attraversando i parchi ad est di Milano, lo porterà a ricongiungersi con il Parco Agricolo Sud formando una cerniera vegetale, lungo l’asse fluviale del Lambro, di 20 km.), mostra tutta la sua attualità. Inoltre, Parco Media Valle Lambro diviene il primo crocevia dei canali navigabili di Milano, ricollegandosi strategicamente all’ipotesi di sviluppo dei Raggi Verdi (in particolare R1) che promuovono il tema della mobilità dolce attraverso le aste fluviali dell’area milanese (in questo caso unendo Naviglio Grande - Canale della Martesana - Fiume Lambro), sino a diramarle nel parco stesso. Se acqua e vegetazione sono i temi fisici che formano il Parco Media Valle Lambro, l'idea per uno sviluppo strategico dello stesso è la creazione di un sistema territoriale, attraverso la promozione della mobilità dolce, come elemento capace di unire Milano al suo territorio, ai parchi che lo circondano, in una nuova visione ecologica, ramificata, organica, in cui le interconnessioni leggere diventano linfa vitale per produrre un radicale miglioramento della vita quotidiana degli abitanti dell'area. In questo senso, e rispetto alle tavole presentate, la realizzazione della pista ciclabile nella zona mediana del Parco Media Valle Lambro, diventa un primo passo per innescare i nuovi flussi di percorrenze, inserendosi, a pieno titolo, negli obiettivi strategici del Programma Pluriennale degli interventi del Parco della Media Valle del Lambro (PPI), sino a promuovere differenti azioni preliminari e congruenti alla macro-scala del progetto. 2 Analisi Contesto Territoriale Mobilità - Macroscala Come abbiamo visto, il tema della mobilità, a diverse scale e con diversi mezzi, coinvolge


pienamente il Parco Media Valle Lambro, rispetto al contesto territoriale di riferimento (vedi diagrammi presentati). Alla macro-scala, il tema della mobilità è inevitabilmente legato al flusso di spostamenti che avvengono da Milano verso il Parco Media Valle Lambro e che coinvolgono anche il fenomeno del pendolarismo, ossia dello spostamento che da Sesto San Giovanni e Cologno Monzese porta quotidianamente una parte dei loro abitanti verso la capitale lombarda. L’estensione della futura pista ciclabile, in progetto nella parte mediana del Parco Media Valle Lambro, sino alle stazioni delle metropolitane di Sesto San Giovanni e Cologno Monzese, rafforzerebbe enormemente il flusso in partenza e arrivo di ciclo-pendolari e ciclo-turisti che lavorano e vivono a Milano. Una potenzialità strategica che trasformerebbe il parco in una cerniera vegetale tra nuovi e differenti flussi di mobilità leggera, creando un'asse trasversale determinante per l'attraversamento dei comuni di Sesto San Giovanni e Cologno Monzese, unendoli a sistema. Un’ipotesi ulteriormente rafforzata dalla presenza dell’arteria ciclopedonale R1 (raggio verde), in parte già esistente, che troverebbe la sua definitiva interconnessione con un sistema di percorribilità dolce e articolato sul territorio tra Milano-Sesto San Giovanni-Cologno Monzese, rafforzando la presenza e l'uso giornaliero di un sistema ecologico di trasporti. Queste ipotesi, dedotte dall'analisi alla macro-scala del sistema di mobilità inter-comunale, dovranno essere vagliate insieme agli uffici competenti, come integrazione potenziale alla loro futura pianificazione territoriale. 3 Topografia e Idrografia Recuperare il rapporto fisico, la qualità ecologica del sistema fluviale del Lambro, attraverso una sua nuova visione e accessibilità, è uno dei temi fondamentali del progetto della pista ciclabile nella parte mediana del Parco Media Valle Lambro. Se il Lambro deve proporsi, essere visto, come l'asse fluviale del parco, il nuovo sistema degli itinerari dovrà confrontarsi anche con le variazioni topografiche dell'area, rilevanti in uno spazio scalarmente minuto e fatto assai raro nella pianura padana, dalla conformazione geologica pianeggiante. Questo per garantire ad ogni cittadino la visione eccezionale, dall'alto e panoramica, del parco, sfruttando l'esistenza delle colline artificiali Falck (nord e sud), già punti di osservazioni privilegiati di tutto il contesto. La tavola, mettendo in luce le qualità topografiche e idrografiche del contesto di riferimento (a cui, ricordiamo, manca ancora il dato sulla qualità delle acque), diviene indispensabile per tracciare le future sezioni rilevanti al progetto, come le relative variazioni vegetali che saranno presenti sul percorso della pista ciclabile, sino a definire un nuovo sistema biologico, naturalistico, che integrandosi alle peculiarità esistenti nel territorio, accompagnerà il tracciato nei punti necessari, più delicati, presenti soprattutto in area spondale, presso l’alveo del fiume Lambro.


4a_4b_4c Sistema Vegetazionale - Pubblico e Privato - Verticale - Orizzontale Il Sistema vegetazionale che caratterizza il Parco Media Valle Lambro viene rappresentato (alla macroscala), nella sua estensione e qualità, utilizzando la tecnica del patchwork, questo, da un lato, evidenzia la sovrapposizione delle strutture formali-vegetali che lo compongono, dall’altro mette in evidenza gli usi e le tipologie delle macchie arboree che costituiscono ogni area rilevata. Inoltre, vogliamo segnalare che le planimetrie inerenti al sistema vegetazionale nel suo complesso (4a_4b_4c) comprendono un’area più estesa di quella inerente al parco medesimo, giacchè è necessario individuare le possibili relazioni, in termini di uso e di presenze vegetali (alloctone e autoctone) presenti nelle zone limitrofe, considerando che il parco (e il futuro progetto della pista ciclabile) dovrà vivere in modo osmotico con i territori adiacenti, sviluppando nuove relazioni con il paesaggio circostante, valorizzando le aree verdi esistenti, gli spazi pubblici, le vie alberate, i flussi di entrata-uscita della mobilità dolce dei comuni di Sesto San Giovanni e Cologno Monzese. Nel dettaglio, il sistema vegetazionale si suddivide in differenti macro-aree tipologiche: Verde Pubblico e Privato Nel verde pubblico-privato prevale la proprietà sovra-comunale del territorio adibita all’ente Parco Media Valle Lambro. Viene altresì esclusa, dalla mappatura di analisi, l’area ex-Falck di Sesto San Giovanni (futuro parco a gestione privata-pubblica dalla destinazione ancora incerta), e si evidenzia la presenza di un forte polo ad uso agricolo nell’area nord, nei territori del comune di Brugherio. In particolare, quest'area, potrà essere analizzata (nel futuro prossimo) attraverso un progetto-stralcio che includa le attività agricole presenti, nella proiezione significativa di creare un distretto agricolo ad hoc (produzione di prodotti biologici - orti urbani sociali - aree adibite all'educazione ambientale – mercato orticolo a km 0). Verde Verticale Orizzontale Il verde verticale si mostra attraverso la presenza di boschi e filari che segnalano presenze arboree significative, che da un lato indicano aspetti interessanti nella possibile visione di nuovi percorsi naturalistici alla macro-scala, dall’altro segnalano elementi architettonici di pregio in aree rilevanti per la vita sociale (spazi pubblici) o nelle vie di accesso principali al parco. Il verde orizzontale si forma prevalentemente attraverso la presenza di orti urbani; in itinere, con il progetto in area Bergamella a sud del parco, in divenire, con la soluzione del sistema di entrata al parco dal centro di Cologno Monzese, attraverso la creazione di orti privati e comunitari – mercato a km 0 – centro di didattica ambientale; oppure attraverso le occasioni lasciate dal verde incolto, spontaneo, presente in più punti dell'area spondale del Parco Media Valle Lambro, di cui è necessario conoscere la natura pubblica o privata dei suoli per realizzare una positiva programmazione in termini di valorizzazione sociale delle aree abbandonate, con la formazione di


percorsi naturalistici per le comunità residenti, che quotidianamente attraversano, utilizzano il parco. Nei casi analizzati non si è definito il ruolo della flora e della fauna prevalente nel parco (temi ovviamente non separabili), il cui significato ecologico viene definito nelle tavole di progetto, rispetto ai percorsi della pista ciclabile e delle sue sezioni prevalenti, in cui saranno segnalati gli elementi vegetali caratterizzanti ad una scala adeguata. 5a_5b Elementi Fisici Architettonici – Residenza Composizione Socio-Demografica Sesto San Giovanni e Cologno Monzese In queste tavole si evince il carattere morfologico della città periferica cresciuta ai limiti del Parco Media Valle Lambro. La porzione residenziale di entrambi i comuni forma un tessuto diffuso, senza regole apparenti, di edilizia corrente, in cui le persone che la abitano provengono da antiche e recenti migrazioni, da molteplici etnie (vedi dati tavola). L’elemento determinante che nasce dall’indagine psico-geografica del tessuto abitativo (specificata nella parte di stakeholder e progettazione partecipata) mostra la necessità, il desiderio, di trovare nel parco un’identità di riferimento sociale (oltre che vegetale), attraverso la creazione di atti concreti che coinvolgano la cittadinanza, di chi vive a lato, a volte quasi inconsapevolmente, di un vasto polmone verde, possibile luogo di aggregazione spontanea e collettiva. Il Parco Media Valle Lambro può riproporsi, capovolgendo nell'immaginario pubblico la visione di un area retro della città metropolitana, trasformandosi in scenario, nel teatro all’aperto di tutti, attraverso gli strumenti della progettazione partecipata. In questo senso il progetto della pista ciclabile può diventare strumento di comunicazione, di visibilità dell’esistenza del parco, a molti ancora sconosciuta. Un segnale effettivo di dialogo con il tessuto residenziale più prossimo, un gesto di cambiamento culturale nella creazione di nuove centralità nella città diffusa e periferica. Vogliamo sottolineare che anche in questo caso si è realizzata un’esaustiva campagna fotografica inerente alle tipologie edilizie che costruiscono questo frammento di territorio che circonda il parco, come dei loro abitanti, attraverso una serie di ritratti e video-interviste (in parte già realizzate – vedi video allegato), che raccolgono istanze, proposte, desideri, della cittadinanza, formando un catalogo iconografico di indubbio interesse.


5c_ 5d_5e Elementi Fisici Architettonici - Attività Economica Industriale - Agricola - Elementi di Pubblica Utilità. Sesto San Giovanni - Cologno Monzese Il Parco Media Valle Lambro accoglie dentro il suo territorio attività economiche radicalmente diverse, passando da un tessuto tipicamente industriale a zone da distretto agricolo, alla presenza di cave estrattive, che nella loro totalità per conformazione e densità cambiano continuamente la percezione del paesaggio esplorato. Questo complesso registro funzionale del parco rivela una doppia storia e natura: nasce in una zona ad alta densità produttiva e industriale (una delle più alte d'Italia) e contemporaneamente sorge su terreni che anticamente ospitavano cascine, campi coltivati, allevamenti, produzioni orticole, frutteti. Questa sorta di strabismo funzionale crea la duplice veste del parco, industriale ed agricolo insieme, trasformandolo in un esempio paesaggistico e territoriale di grande interesse, specchio della nostra storia recente. Dobbiamo però sottolineare che, soprattutto nell’area limitrofa a Cologno Monzese, la presenza di un consistente insediamento caratterizzato da piccole industrie di origine terziario e logistico, ha compromesso, negli ultimi anni e per lunghi tratti, il rapporto con le sponde del fiume Lambro. Questo problema paesaggistico è risolvibile favorendo il ritorno della vegetazione in modo controllato (utilizzando tecniche di ingegneria naturalistica non invasive, che proteggono anche l’alveo del fiume) e ricercando, nuovamente, la permeabilità dei luoghi con la ramificazione della pista ciclabile e dei percorsi naturalistici, perfetto dispositivo per recuperare l’accessibilità ludica dei luoghi, soprattutto verso le sponde perdute del Lambro. Una riqualificazione naturalistica che porterebbe ad un’innegabile giovamento anche per chi lavora quotidianamente nella piccole industrie insediate in questa zona, dando la possibilità di recuperare un rapporto ludico con gli spazi verdi presenti nel parco, sino a diffuminare la presenza delle aree più compromesse. L'ultimo aspetto, ma non meno importante, è il ruolo della Cava Melzi, di proprietà privata. Una cava storica che, ancora in attività, potrebbe svolgere il ruolo di presenza industriale, macchinica, osservabile dal parco, eliminando definitivamente la sua immagine negativa, essendo memoria fisica d'altri tempi. Sappiamo che la dismissione totale della cava Melzi non è prossima, ma l'interesse risiede nel trasformare questo luogo in un sistema artificiale-naturale osservabile da tutti. Un luogo denso di attività e memoria attraversato da una linea di passaggio a bordo fiume, controllata e custodita, pubblica, capace di presentare questo mondo dell'archelogia industriale come l'ennesimo itinerario godibile, del parco, e non solo come un'oasi produttiva chiusa in se stessa, che vive senza comunicazione alcuna con l'intorno che l'accoglie da sempre. Infine, riconoscere la qualità di una produzione agricola nella zona mediana del Parco Media Valle Lambro, attraverso la costruzione di un sistema di orti comunitari e collettivi, di un mercato per vendita diretti di prodotti biologici, di un centro per l'attività di didattica ambientale, porterebbe ad un innalzamento del valore sociale di quest'area verde. Il possibile luogo di tale insediamento


agricolo, già individuato in un dialogo aperto con l'amministrazione pubblica, potrebbe essere la nuova entrata di Cologno Monzese al parco, occupando un'area dismessa, anch'essa già rilevata. Tra tutti questi fattori produttivi, esistenti e potenziali, differenti per qualità e ampiezza, si snoda il tracciato della nuova pista ciclabile, dei percorsi naturalistici, che diventeranno la colonna vertebrale di un sistema che da nord a sud attraverserà il parco, promuovendo e collegando tutte le sue differenti attività, inanellando in un unico sistema anche quei singoli fatti eccezionali che abbiamo chiamato elementi di pubblica utilità, servizi ordinari indispensabili alla vita della cittadinanza, del parco, degli abitanti di Sesto San Giovanni e Cologno Monzese. 5f Elementi Fisici Architettonici – Spazi Pubblici Sesto San Giovanni – Cologno Monzese Stimolare i cittadini ad usare il parco sia a fini ricreativi che per scopi didattico-culturali, con la volontà di consolidare la conoscenza del territorio da un punto di vista paesaggistico, oltre che innescare logiche di presidio diffuso, naturali e non indotte, da parte della cittadinanza, produce il mantenimento e la cura delle aree verdi pubbliche. Secondo questi fini, gli “spazi pubblici” del Parco Media Valle del Lambro devono essere potenziati per sostenere una serie di attività inerenti all'uso stesso del parco, sino a produrre un alto grado di funzionalità, attraverso le seguenti azioni: creare momenti di didattica ambientale per la cittadinanza con la formazione di punti logistici di base riconoscibili, dalla forte identità (padiglioni ecologici - info point) che funzionano come aule all'aperto; realizzare orti-didattici produttivi e temporali per le scuole, per gli anziani e le famiglie, creando mix-sociale; costruire attrezzature ludiche, di conoscenza e fruibilità del parco, per disabili mentali e motori, come per non vedenti (padiglioni tattili); realizzare percorsi vita che inducano all'attività sportiva leggera attraverso sentieri naturalistici; realizzare aree attrezzate per la sosta e per le attività ludico-culturali di gruppi organizzati e associazioni locali; progettare aree per il bikesharing funzionali all'attraversamento del parco, integrandoli alla rete comunale e sovracomunale di percorrenze dolci; costruire forme di comunicazione innovative (blog) e tradizionali (mappe e segnaletica) capaci di rendere visibile agli utenti gli eventi culturali e le attività sportive in atto (in tempo reale), come per mostrare le caratteristiche fisiche e funzionali del parco. Infrastrutture leggere, che in alcune aree, in parte già individuate attraverso un processo minuto di analisi in atto, del Parco Media Valle del Lambro, possono, nel tempo stagionale e ripetuto, aiutare il processo di colonizzazione positiva delle persone che lo vivono, sino a portarlo, naturalmente, verso la cittadinanza che non lo conosce: in questo senso riconoscere ed aumentare la valenza degli “spazi pubblici” dedicati in un parco così esteso è un processo necessario alla sua fruizione, riconoscibilità e consolidamento nel tempo.


6 Mobilità Esistente. Sesto San Giovanni - Cologno Monzese Il progetto della mobilità, che riguarda il tema della pista ciclabile in oggetto, passa di scala, occupandosi, in questa tavola, delle relazioni territoriali che intercorrono tra i comuni di Sesto San Giovanni e Cologno Monzese allo stato dell'arte. Infatti, il Parco Media Valle Lambro è la cerniera vegetale che, contemporaneamente, unisce e divide questi due ambiti comunali, costruendo, da un lato, limiti di circolazione territoriale (nella presenza fisica della tangenziale), dall'altro, fornendo spunti per nuovi attraversamenti (soprattutto attraverso i percorsi ciclo-pedonali esistenti, ora prevalentemente frastagliati ed interrotti). L'ennesima eccezione al sistema della mobilità sovra-comunale, viene rappresentata dalla complessa rete di autobus, che prevede solo due accessi diretti al parco, presenti nei suoi estremi, a nord e a sud di un territorio estremamente allungato e tortuoso. Infine, la lontananza delle stazioni ferroviarie / metropolitane dei singoli comuni dal Parco Media Valle Lambro, viene risolta prevalentemente attraverso l'accesso privato, con l'utilizzo delle automobili, a discapito di un inevitabile fenomeno di parcheggio irregolare e selvaggio. All'interno di questo quadro logistico il sistema della mobilità pubblica urbana è decisamente deficitario, sia per qualità che per quantità di accessi al parco. La messa in rete e la riorganizzazione di tutte le piste ciclabili esistenti con quelle di progetto (attraverso la localizzazione puntuale di strutture per il bikesharing capaci di creare un circuito virtuoso che si estende ai comuni limitrofi), ci sembra una alternativa possibile per riportare al centro l'idea di mobilità urbana sostenibile dal parco e nel parco, trasformandolo, come già accennato e per differenti motivi, in una nuova centralità di questo territorio. 7 Beni e Risorse Materiali e Immateriali Il primo passo verso l'individuazione delle caratteristiche che compongono l'area prevalente di progetto, ossia la zona mediana del Parco Media Valle Lambro, ci ha spinto ad analizzare i beni e le risorse presenti sul territorio, considerando come fattore primario all'analisi le valenze paesaggistiche-culturali-sociali-economiche che lo strutturano, per scoprirne tutte le declinazioni secondo usi e proprietà, sino a formare un' abaco. Il primo risultato evidente di questa struttura a “catalogo” è la suddivisione in differenti sotto-ambiti di tali beni e risorse, materiali e immateriali, che rilevati nel contesto attraverso attente azioni speditive, ed intrecciate al processo di stakeholder e delle video-interviste, hanno prodotto una notevole massa di dati. Inoltre, questo metodo di studio del contesto ci ha permesso di formalizzare 5 micro-aree territoriali rilevanti (1, Circoscrizione 4 Villa Pelucca – 2, San Maurizio al Lambro – 3, Viale Spagna – 4, Ponte Via Portogallo – 5, Cimitero Cava Melzi), che a loro volta individuano situazioni paesaggistiche, culturali, sociali ed economiche particolarmente differenti, creando, ognuna, nuovi


e potenziali accessi al parco, in una reale visione di collegamento con il tessuto cittadino circostante, che sarà risolta nelle definizione del progetto della pista ciclabile e dei percorsi neturalistici. 8a_8b_8c Ipotesi Percorsi della Pista Ciclabile In una prima ipotesi complessiva del tracciato della pista ciclabile nell'area mediana del Parco Media Valle Lambro, abbiamo voluto inserire i tre sistemi di riferimento: 1) pista ciclabile esistente 2) tracciato pista ciclabile proposta dal masterplan dell'arch. Francesco Borella 3) nuove ipotesi di progetto e raccordo con le proposte già presentate. La somma di queste differenti tipologie di mobilità lenta ha costruito un primo scenario di riferimento, riportato nelle tavole di analisi (8a-8b-8c), che dovranno essere attentamente valutate perchè segnalano, in alcuni punti, delle incongruenze; con il profilo territoriale dell'area e le specificità naturalistiche di questa porzione di parco, delle mancanze; rispetto all'attenta analisi svolta sul campo e alle risorse materiali-immateriali presenti, delle emergenze; rispetto al ruolo delle 5 micro-aree che propongono ognuna dei punti di passo, di entrata al parco, sino ad ora sottovalutati. Per tutte queste ipotesi verranno attentamente valutati i luoghi dove inserire ambiti di socialità pubblica (secondo dimensioni e qualità differenti) necessari al miglioramento della fruizione del parco. Nello specifico, in questa parte dell'analisi, si è voluto evidenziare tre aspetti che riteniamo fondamentali nella creazione del tracciato della pista ciclabile nel suo complesso: 1) la presenza di un itinerario che favorisca la mobilità quotidiana delle persone che attraversano il parco ogni giorno per i motivi più svariati (lavorativi-ludici), necessità rilevate dai sondaggi affettuati sul campo e, soprattutto, per quanto riguarda il raggiungimento di alcuni luoghi specifici. 2) la presenza di un itinerario naturalistico, che valorizzi quelle porzioni di parco di particolare pregio per la flora e la fauna presente, come il necessario raggiungimento dell'alveo del fiume Lambro, che in un'ottica di risanamento delle sue acque, diventerebbe oasi e presidio ambientale di grande pregio. Inoltre, questo itinerario naturalistico si intreccia con le attività ludiche presenti e previste in progetto, che si snodano lungo il suo possibile tracciato, valorizzando l'aspetto sportivo del parco. 3) la presenza di un itinerario ciclo-turistico, che vuole riassumere le trasformazione in atto e il carattere industriale di questa porzione del Parco Media Valle Lambro, dove ritroviamo aspetti eccezionali legati al suo passato produttivo osservabili attraverso punti di vista privilegiati, sia da un punto di vista paesaggistico che socio-culturale. E' evidente, che ogni itinerario valorizza potenzialità sino ad ora latenti e solo parzialmente espresse: la soluzione finale del progetto integrerà tutti gli elementi emersi, formando un tracciato strutturato e complesso, sintesi dinamica dell'esplorazione del parco. Concludo, affermando, che la complessità della metodologia di analisi realizzata, ci ha permesso


di includere tutti quei fattori che generalmente vengono trascurati e resi invisibili in un progetto paesaggistico. Infatti, il progetto della pista ciclabile, in questo contesto, è stata la possibilità di esprimere tutte le potenzialità e le risorse presenti, materiali e immateriali, sino a costruire una rete di collegamenti e ragioni che il territorio vive, rispecchiandosi nel parco, sino a risolvere incongruenze, incapacità , sovrastrutture, lasciate dalla storia recente della pianificazione urbana sul territorio indagato.


ALLEGATO_INDIVIDUAZIONE STAKEHOLDER e AZIONI di PARTECIPAZIONE L’efficacia di un’analisi di contesto dipende in modo strategico dalla capacità di delimitare il campo di indagine e dall' identificazione di stakeholder che influenzano significativamente la struttura e la dinamica del progetto. Sono stati identificati tutti i soggetti coinvolti: enti territorialmente interessati, i soggetti competenti, portatori di interesse locali e sovra locali, e i settori del pubblico interessati al Progetto. E' stata realizzata un’analisi concertata delle singole componenti ed una valutazione dei relativi fattori di influenza e il livello di interesse ci ciascun soggetto, finalizzata all'individuazione del corrispondente livello di priorità in rapporto alle specifiche esigenze. Sono stati individuati gli Stakeholder qui di seguito specificati: 1. Autorità Proponente Comune di Sesto San Giovanni 2. Istituzioni Pubbliche Parco Media Valle del Lambro Comune di Sesto San Giovanni Comune di Cologno Monzese Comune di Brugherio Politecnico di Milano- Dipartimento INDACO NABA ( Nuova Accademia di Belle Arti di Milano) Master Paesaggi Straordinari

3. Categorie di portatori di interesse Gruppi Organizzati Amici del Parco del Medio Lambro Associazione Passo Trotto Galoppo Podistica San Maurizio Ciclofficina Gasolio Associazione Iride Associazioe Pedale Sestese Cava Melzi Gev Parco Media Valle del Lambro Fiab Ciclobby Onlus Archivio Sacchi


Made in Mage Milano Metropoli Esterni Temporiuso Gruppi non organizzati (l'insieme dei cittadini componenti la comunità locale) Lorenzo Forte | Proprietario Bar Paninoteca Spagna 56, Vle Spagna Antonio Luciano | Abitante in Via Catania Vittorio Barbieri | Abitante in Via Catania Claudia Bancolini | Frequenta il Parco Media Valle Lambro Antonietta | Proprietaria Pasticceria Eoliana, Vle Spagna Dopo questa fase di mappatura dei Soggeti coinvolti occorre pertanto definire il grado di coinvolgimento degli stessi nella formulazione delle politiche di Progetto. Sono state individuate delle classi di stakeholder utilizzando il principio di identificazione per fattori di influenza e livello di interesse che essi sono in grado di esercitare. - I fattori di influenza di ciascun stakeholder rappresentano a capacità di influenza, che è determinata da: dimensione, rappresentatività, risorse attuali e potenziali, conoscenze e competenze specifiche, collocazione strategica - Il livello di interesse di ciascun stakeholder rappresenta la sua capacità di pressione, che è determinata dalle iniziative messe in campo per promuovere o rivendicare i propri interessi e per favorire una partecipazione al processo decisionale. Incrociando in una matrice influenza e interesse si ottengono tre categorie di stakeholder:

Influenza Bassa

Interesse

Basso

Alto

Alta Stakeholder appetibili categorie che è opportuno coinvolgere

Stakeholder deboli categorie che è doveroso coinvolgere

Stakeholder essenziali categorie che è necessario coinvolgere

Questa matrice ha permesso di individuare rispetto al Progetto di Pista Ciclabile del Parco Media valle Lambro i soggetti coinvolti che saranno quindi catalogati in: - Stakeholder essenziali, cioè coloro che è necessario coinvolgere perché hanno alto interesse e


alta influenza rispetto al Progetto e, quindi, forte capacità di intervento sulle decisioni che l’Amministrazione vuole adottare - Stakeholder appetibili, cioè coloro che opportuno coinvolgere poiché hanno basso interesse ma alta influenza. Questa categoria è rappresentata da gruppi di pressione o da opinion leader in grado di influenzare l’opinione pubblica rispetto a determinate tematiche; - Stakeholder deboli, cioè coloro che hanno alto interesse ma bassa influenza. Questa categoria è rappresentata da soggetti che non hanno i mezzi e gli strumenti per poter esprimere in modo forte e omogeneo i propri interessi. Gli Stakeholder deboli coincidono spesso con le fasce destinatarie delle politiche dell’Amministrazione, in quanto soggetti beneficiari che andranno ad usufruire della Pista cIclabile è opportuno coinvolgerli nella formulazione delle politiche stesse. Una volta individuate le categorie di portatori di interesse è necessario coinvolgere gli Stakeholder nella realizzazione del progetto attraverso delle strategie di partecipazione e processi decisionali inclusivi, sperimentare e sviluppare strumenti e iniziative per favorire forme di partecipazione civica. Attivare processi di confronto e relazione con i cittadini, consente di raggiungere più elevati livelli di conoscenza e maggiore consapevolezza nell'azione progettuale. Le forme di coinvolgimento degli stakeholder al Progetto son state di diverse tipologie, caratterizzate da diversi "gradi di intensità" (alcune più attive, altre più passive) e da diversi livelli di impatto sul processo. Sono state suddivise in tre categorie: I Tipologia di Coinvolgimento: Informazione e comunicazione ( approccio informativo) 1.Blog 2.Mailing list 3.Cartoline degli eventi 4.Social Network (pagina Facebook Diario di una Bicicletta) Nell’ottica del processo partecipativo è stato istituito un Blog diariodiunabicicletta.blogspot.com in cui vengono pubblicati i documenti in elaborazione, le convocazioni agli Incontri/Dibattito e pubblicate le immagini dei momenti di incontro e confronto costituenti il processo partecipativo.


Illustrazione 1: Homepage Blog diariodunabicicletta.com

Illustrazione 2: Flyer dell'Incontro ATTIVARE

Le cartoline degli eventi svolti hanno una funzione informativa e divulgativa del Progetto in corso.


Illustrazione 3: Cartoline del Parco Media Valle del Lambro

La pagina Facebook Diario di una bicicletta ha la funzione di informare, comunicare e alimentare un rapporto di fidelizzazione con i suoi utenti che restano aggiornati sulle evoluzioni del Progetto.

II Tipologia di Coinvolgimento:Consultazione e Ascolto (approccio che prevede in un primo tempo una fase di informazione e secondo tempo una fase di ascolto delle esigenze degli stakeholder individuati) 1.Videointerviste 2.Incontri Pubblici 3.Riunioni con le Associazioni 4.Cartoline con Sondaggio


Sono state realizzate delle video interviste a soggetti coinvolti nel Progetto: autorità del Parco, rappresentanti di Associazioni e strutture, liberi cittadini e commercianti. Le video interviste svolte sono di tipo qualitativo e semistrutturato, ovvero l’intervistatore si è servito di una “traccia” di argomenti da trattare nel corso della video intervista. L'intervistatore (progettista) rivolge a soggetti, scelti sulla base di un piano di rilevazione e in numero consistente, domande aventi finalità di tipo conoscitivo. Le video interviste sono un metodo di rilevazione dati utilizzati dalla ricerca qualitativa che servono ad accedere alle prospettive del soggetto, a cogliere le sue categorie mentali, le sue interpretazioni,e percezioni, e soprattuto a rintracciere esigenze, bisogni ed aspettative rispetto al progetto.

Illustrazione 4: Videointerviste nel Parco Meda Valle Lambro Sono stati organizzati presso l' Archivio Sacchi, due Incontri a tema con il coinvolgimento di Istituzioni, studiosi ed esperti del tema, oltre che associazioni e cittadini del territorio. I Incontro pubblico: INCLUDERE , Mercoledi 14 dicembre 2011 ore 18.30 DIARIO DI UNA BICICLETTA: Lavori in corso | Mostra Proiezione Dibattito sul progetto della nuova pista ciclabile del Parco Media Valle Lambro | Spazio MIL, Archivio Sacchi, Via Granelli 1, Sesto San Giovanni (MILANO)


Illustrano i loro studi e ricerche: Luca Ceccattini > Parco Media Valle Lambro Elisabetta Bianchessi > Master Paesaggi Straordinari | NABA - Politecnico di Milano Isabella Inti > Diap | Politecnico di Milano Stefano Laffi > Docente Sociologia Urbana Università Bicocca Milano Anna Spreafico > Esterni Milano Introducono e coordinano: Le autrici di Diario di una Bicicletta Arianna Forcella > Sociologa del Territorio e Fotografa Carmen Zuleta Ferrari >Architetto Paesaggista Tema dell'Incontro/ Dibattito INCLUDERE è l’azione simultanea del comprendere, del contenere. Includere, prevede un'analisi preliminare, dove si riconosce un dentro e un fuori, da cui nasce un 'azione che nel tempo elimina le barriere, i limiti. Come si riconosce ciò che è dentro da ciò che è fuori? Se osserviamo il Parco della Media Valle Lambro, si presenta come un sistema dinamico, complesso e attivo. Una rete di persone, associazioni, di elementi vivi, naturali e artificiali, che nel tempo si trasformano, crescono, cambiano aspetto e presenza nel territorio. Come funziona questa sovrapposizione di sistemi vitali? Che cosa è dentro e che cosa è fuori dai limiti amministrativi del parco? Che cosa appartiene al parco, cosa alla città metropolitana? Progettare una pista ciclabile per il Parco Media Valle Lambro è il gesto territoriale dell'inclusione, dell'unire gli spazi, le persone, gli sguardi, le attività, i percorsi, di comprenderli e condividerli, per scoprirli.

II Incontro pubblico: ATTIVARE Mercoledi 18 gennaio 2012 ore 18.30 DIARIO DI UNA BICICLETTA: Lavori in corso | Mostra Proiezione Dibattito sul progetto della nuova pista ciclabile del Parco Media Valle Lambro | Spazio MIL, Archivio Sacchi, Via Granelli 1, Sesto San Giovanni (MILANO) Introducono Luca Ceccattini > Presidente Parco Media Valle Lambro Elisabetta Bianchessi > Master Paesaggi Straordinari | NABA - Polimi Presentano i progetti Arianna Forcella e Carmen Zuleta Ferrari> Diario di una Bicicletta Fiab Ciclobby Onlus > Ciclomilano: Il Dossier Partecipano


Gian Lorenzo Brivio > Delegato del Sindaco Comune Brugherio Lella Brambilla > As. Ambiente Comune Sesto San Giovanni Maurizio Diaco > As. Ambiente Comune Cologno Monzese Stefano Laffi > Docente Sociologia Urbana Università Bicocca Milano Filippo Romano > Fotografo Associazione Amici del Parco Medio Lambro Associazione Podistica San Maurizio Ciclofficina GASOLIO Cologno Monzese Tema dell'Incontro/ Dibattito ATTIVARE, stimolare dei processi e mettere in moto dei meccanismi. Il progettista stabilisce un dialogo/inclusione con gli attori sociali e diviene animatore/attivatore di un azione reale, sul campo. Gli attori sociali attraverso il metodo del role playing, si identificano nel progetto DIARIO DI UNA BICICLETTA arricchendolo con aspetti di creatività, affettività, fidelizzazione.ATTIVARE costruisce connessioni, genera permeabilità, sviluppa accessibilità, forma nel territorio attraversato strategie di socialità spontanee che appartengono ad un processo dinamico, a politiche sensibili che vogliono coinvolgere tutti i soggetti interessati. ATTIVA il progetto della pista ciclabile per il Parco Media Valle Lambro!

Illustrazione 5: Ezio Petrò, Pres. Associazione Amici del Parco Media Valle Lambro

Le Riunioni tenutesi con le singole associazioni e gli Eventi sono realizzati affinché i portatori di interesse, possano intervenire con suggerimenti e proposte.


La compilazione del Sondaggio presente sulle cartoline da parte di soggetti territorialmente interessati ha permesso di focalizzare alcuni punti di attenzione e di recuperare una serie di indicazioni e suggerimenti.

Illustrazione 6: Sondaggio effettuato con la compilazione delle cartoline

Dal sondaggio sono emersi alcuni punti importanti legati alla possibilità di utilizzare la pista ciclabile per spostamenti tra le aree del Parco e i comuni limitrofi. Un altro elemeto interessante è legato al poter usufruire per svago e relax dei luoghi del parco e di conseguenza avere un maggiore rapporto con la natura. Sono emerse dal sondaggio due temi molto forti: la mobilità ciclopedonale può risolvere il problema del traffico e di conseguenza incidere sull'inquinamento atmosferico e acustico, ma bisogna risolvere il problema della sicurezza della pista.


III

Tipologia

di

Coinvolgimento:

Animazione

socioculturale,

Collaborazione

e

Coinvolgimento Attivo (approccio che prevede un'attivazione di processi, un ruolo dinamico di collaborazione e coinvolgimento attivo dei portatori di interesse interno al processo decisionale) La Psicogeografia all'interno della Cava Melzi ha permesso di conoscere un'area di cruciale importanza per il progetto della Pista ciclabile.

Illustrazione 7: Cava Melzi, psicogeografia

La Biciclettata pubblica con gli attori coinvolti nel Progetto, ha permesso di sperimentare sul campo il tracciato della Pista Ciclabile.


Partecipare al Falo di Sant'Antonio il 17 gennaio a San Maurizio al Lambro organizzato dall'Associazione Amici del Parco Media Valle Lambro ha permesso di incontrare e di mettere a conoscenza la cittadinanza del Progetto.


Illustrazione 8: Coinvogimento attivo dei cittadini al progetto Diario di una bicicletta durante il Falò di San Maurizio al Lambro


ALLEGATO_ ANALISI SWOT L' Analisi Swot analizza i punti di forza e criticità del contesto. Strumento di pianificazione strategica che serve ad evidenziare le caratteristiche di un progetto, offrendo un quadro di riferimento per la definizione di orientamenti strategici finalizzati al raggiungimento di un obiettivo. La Swot Analysis si costruisce tramite una matrice divisa in quattro campi nei quali si hanno: i punti di forza (Strengths), i punti di debolezza (Weaknesses), le opportunità (Opportunities) le minacce (Threats) PUNTI DI FORZA Fattori interni al contesto da valorizzare PUNTI DI DEBOLEZZA Limiti da considerare OPPORTUNITA’ Possibilità che vengono offerte dal contesto e possono offrire occasioni di sviluppo MINACCE Rischi da valutare e da affrontare, perché potrebbero peggiorare e rendere critica una situazione

PUNTI DI FORZA -Una progettazione che parte da un quadro conoscitivo condiviso delle risorse ambientali e culturali, dalle esigenze di tutela e potenzialità di valorizzazione -Una progettazione attenta e coerente delle reti di mobilità per migliorare l’accessibilità ad un sistema urbano complesso -Una pianificazione a macroscala e a lungo termine, consapevole e condivisa, che pone attenzione alle condizioni funzionali ed ambientali del territorio, e che si occupa di fornire servizi per contrastare il degrado sociale e situazioni di abbandono. -Crescita dei sistemi di collegamento e mobilità in ingresso e in uscita dal Parco verso grandi centri urbani -Potenziare i punti di accesso al Parco


-Realizzazione di impianti di produzione all'interno dell' area es.orti urbani, cascine produttive PUNTI DI DEBOLEZZA -Contesto generale deficitario nelle connessioni interne e nell’intermodalità -Scarsa qualità di connessione de sistema stradale e conseguente pericolosità es. Tangenziale -Insufficiente capacità di penetrazione delle reti ciclabili in contesti abitati -Bassa qualità nell’erogazione dei servizi essenziali per chi usa della Pista ciclabile -Elevato dissesto idrogeologico del territorio -Inquinamento che incide sulla salute soprattutto in aree urbane e industriali -Rapporto di contiguità esistente tra i grandi insediamenti industriali e/o produttivi e importanti aree urbane, con conseguente impatto visivo, acustico e di qualità dell’aria. -Presenza di impianti industriali obsoleti -Incremento di paesaggi tipici delle recenti periferie metropolitane, caratterizzati da crescite urbanistiche di scarsa qualità insediativa. -Tendenza dell’urbanizzazione e trasformazione del paesaggio in territorio residuale in attesa di urbanizzazione. -Aumento delle superficie antropizzata che esercita pressione ambientale -Presenza di forti squilibri all’interno dell' Area e generali problemi di sviluppo concentrazione di problemi di natura fisica, sociale, economica all’interno di specifiche aree -Scarsa qualità urbana (inquinamento, criminalità, congestione, degrado, carenza di luoghi della socialità) -Crescenti costi sociali e ambientali della mobilità privata indotti dai processi migratori e dalla crescente diffusione insediativa, aggravati dall’inadeguata organizzazione e gestione dei sistemi di trasporto a fronte del discreto sviluppo delle reti viarie -Peggioramento della qualità dell’aria nei centri urbani, principalmente legato al traffico veicolare. -Maggiore integrazione del disegno progettuale infrastrutturale della Pista ciclabile, con i vincoli della pianificazione territoriale e di uso del territorio -Migliorare l’impianto strategico dei Progetti riferiti all'area Parco, rafforzandone la relazione con la pianificazione urbanistica dei Comuni compresi nell'area. OPPORTUNITÀ Collocazione strategica dell' area Rafforzamento dell'area in qualità di transito / terminale Recupero di aree tramite interventi di riqualificazione ciclopedonale del patrimonio viario esistente Crescita dei flussi commerciali Sviluppo del settore atto a favorire turismo ed economie locali Potenziamento della Ricerca e strumenti di pianificazione dell'area


Incentivazione delle politiche di trasporto sostenibile Consolidare ed ampliare il patrimonio di infrastrutture ambientali e sociali da rendere disponibili sul territorio Orientare l' approccio della Ricerca includendo scenari strategici atti a integrare le iniziative di potenziamento infrastrutturale alle risorse patrimoniali ambientali e culturali dei territori Mobilitare gli attori istituzionali e includere gli attori sociali attorno a progetti e scenari di sviluppo. Possibilità di valorizzare le tendenze spontanee all’aggregazione dei soggetti sociali ed economici per il conseguimento di obiettivi di sviluppo locale Disponibilità di risorse finanziarie pubbliche specifiche per l'attuazione di opere infrastrutturali Possibilità di riuso di aree e edifici dismessi o inutilizzati da recuperare per iniziative produttive, sociali, culturali. Crescente attenzione del pubblico per le tematiche ambientali, ed aumento del coinvolgimento dei cittadini ai processi decisionali che riguardano il territorio Possibilità di valorizzare le risorse ambientali e culturali non solo per fini turistici, ma anche per fornire risposte di qualità alla domanda proveniente dalla popolazione residente

MINACCE -Possibile sviluppo di problemi sociali ed economici legati alle criticità della mobilità -Abbandono di aree marginali e conseguente depauperamento culturale, economico ed ambientale -Tendenza all’aumento delle emissioni inquinanti (acqua, aria,suolo ) -Insostenibilità dei costi sociali direttamente collegabili al degradoambientale -Presenza nel territorio di differenti fattori di rischio naturale ed antropico -Incremento della frammentazione dei paesaggi connessa alla localizzazione di iniziative produttive al di fuori delle aree ad esse specificamente destinate


PROGETTO PRELIMINARE - DEFINITIVO


Secondo i dati dell'Analisi precedentemente illustrata, il progetto della pista ciclabile procede nella sua definizione sino a costruire un itinerario paesaggistico che coinvolge il territorio urbano attorno al Parco PMVL, precisando i dettagli del suo percorso interno che si sviluppa, prevalentemente, nella parte mediana che gli compete. Di seguito si illustrano i contenuti delle tavole del progetto Preliminare e Definitivo presentate: 9 Masterplan della Rete Ciclabile e dei Percorsi Naturalistici del PMVL rispetto ai comuni limitrofi: Sesto San Giovanni - Brugherio - Cologno Monzese – Milano 1:10.000 In questa tavola si illustrano le reti relazionali che il progetto della pista ciclabile vuole costruire nel breve e lungo periodo, attraverso una strategia che riafferma il Parco al centro di un sistema di mobilità dolce; dove i confini fisici di tale rete sono rappresentati dalla linea metropolitana M1 ed M2 proveniente da Milano; dall'autostrada Milano - Brescia A4 (entrambi limiti infrastrutturali e simultaneamente sistemi di connessione a scala territoriale); dal Naviglio della Martesana (limite naturale e linea fluviale che si unisce con il fiume Lambro,colonna vertebrale del Parco PMVL, in una prospettiva di reti ecologiche e paesaggistiche rilevanti per l'area di progetto). All'interno di questo sistema complesso di flussi e movimenti, artificiali e naturali, la pista ciclabile pretende sviluppare una serie strategica di connessioni, collaborando con progetti in atto di mobilità dolce (da parte dei Comuni di Sesto San Giovanni e Cologno Monzese), come prevedendo ulteriori estensioni in tutte le direzioni, ed in particolare: a nord, verso il comune di Brugherio (in direzione delle sue aree agricole); a sud, ricollegandosi al tracciato esistente (e di progetto) nell'area parco Bergamella, attrezzata con orti urbani; questo per ricucire il territorio formando flussi continui di mobilità dolce, sino ad eliminare eventuali e possibili interruzioni, ricucendo mancanze. Quello che appare è lo sviluppo di una rete ciclabile che affronta tutti i nodi irrisolti, creando nuove interconnessioni e prevedendo l'ampliamento di alcuni tracciati che si uniscono a quelli esistenti, sino a formare un rete sistemica, un unico e complesso processo di mobilità dolce che coinvolga il Parco Media Valle Lambro e i comuni limitrofi, permettendo alla cittadinanza che vive in prossimità di questo polmone verde di usufruirne facilmente, all'interno di una logica di sviluppo del turismo ciclo-pedonale, dei percorsi naturalistici presenti, che potenziati coinvolgerebbero il sistema metropolitano milanese adiacente. 10 Masterplan della Pista Ciclabile e dei Percorsi Naturalistici dell'area mediana del PMVL 1:5.000 In questa tavola si definisce il tracciato della pista ciclabile nell'area mediana del Parco Media Valle Lambro, che intrecciandosi, strategicamente, con l'itinerario dei percorsi naturalistici, permette di recuperare il rapporto con il fiume Lambro e le specie vegetali ripariali presenti.


L'idea è quella di creare un eco-sistema fluviale visitabile dalla cittadinanza che, collegandosi puntualmente con la pista ciclabile, permetta un facile accesso alle sponde del fiume, sino a creare un percorso naturalistico di notevole rilevanza, valore aggiunto del Parco Media Valle Lambro. Per questi motivi, il tracciato, sia in senso ciclo-pedonale che naturalistico si allunga sino a connettersi con l'area parco della Bergamella, dove è presente un'area ad orti dalle notevoli dimensioni, cuore civico di questa parte di verde urbano che valorizza l'idea di un parco complesso nella sua proposta di aree verdi dalle qualità distinte, tutte raggiungibili attraverso il tracciato della nuova pista ciclabile. Nello stesso tempo, in questa tavola, è ben visibile l'idea di un'apertura, di un invito urbano alla cittadinanza di Cologno Monzese. Infatti viene attentamente studiata la connessione con questa parte urbana limitrofa al Parco PMVL, attraverso il rafforzamento dell'entrata di Viale Spagna che supera, con la nuova pista ciclabile, l' ”ostacolo” della tangenziale, sino a raggiungere il cuore civico e storico di Cologno Monzese. Altresì, nello stesso punto, e ad un altra scala del progetto, si definisce il ruolo del ponte ciclo-pedonale che porta i cittadini di Cologno Monzese nel parco PMVL, capovolgendo il dialogo urbano sopracitato, sino a creare un rapporto biunivoco tra le parti, nella creazione di una osmosi di flussi urbani, tra città e parco, tra cittadini e verde. Infatti attraverso una vera e propria dolce “promenade”, che supera l'ostacolo fisico del fiume Lambro, i cittadini di Cologno Monzese potranno entrare liberamente nella parte sestese del Parco, che a tutt'oggi gli è preclusa. Per ultimo, viene definito il collegamento diretto, l'unione, tra i nuovi tracciati della pista ciclabile e del percorso naturalistico con la zona esistente, già costruita, delle colline Falck, e situata nella parte nord interessata dal progetto, sino a creare una totale interconnessione tra ogni parte mediana del Parco PMVL 11 Progetto definitivo del tracciato della Pista Ciclabile e dei Percorsi Naturalistici dell'area mediana del PMVL 1:2.500 Nell'area di progetto, attraverso un opportuno passaggio di scala, si evidenzia lo stato di fatto delle presenze arboree del Parco PMVL, volutamente intensificate nei punti di passaggio del nuovo tracciato della pista ciclabile o del percorso naturalistico, per offrire al visitatore una relazione simbiotica con l'area verde attraversata, in continuità con l'esistente. Infatti, attraverso una scelta precisa degli ambiti in cui intervenire, vengono introdotte soluzioni che intensificano la presenza della vegetazione ripariale (lungo il fiume Lambro o la roggia di Cascina Parpagliona), e la presenza arbustiva, di vegetazione a medio ed alto fusto, distribuendola in modo puntiforme, a macchia. Inoltre, vengono sottolineati, con precisioni, i punti di contatto tra pista ciclabile e percorso naturalistico, con lo specifico intento di creare una sensazione di simbiosi tra i flussi di movimento, attraverso la creazione di un oasi ambientale fluida e facilmente percorribile, oltre che osservabile.


Infine, la volontà di connessione con il tessuto circostante, attraverso punti di rilevanza storicoarchitettonico-paesaggistica dell'area (nel comune di Sesto San Giovanni, Cascina Parpagliona Cimitero Nuovo - Cava Melzi - Cava Falck - la Tangenziale Nord), è valorizzata dalla pista che cerca un legame simbiotico con tutti gli elementi artificiali che compongono/vivono nel Parco, nella volontà di creare un sistema paesaggistico continuo, senza limiti apparenti, che in modo vario ed armonioso compone differenti forme, tessiture, colori, sino ad adottare, in modo alternato, soluzioni di mascheramento vegetale capaci di creare filtri porosi, postazioni di osservazione, ambiti di sosta, che inducono a continuare nell'esplorazione del Parco PMVL, sino a prolungare lo sguardo oltre l'ambito naturale. In particolare, vogliamo segnalare il recupero del legame urbano con la Cascina Parpagliona, sino ad ora esclusa dall'itinerario ciclo-pedonale del Parco PMVL. Infatti, attraverso una dolce discesa naturale, drenante, si conclude la prospettiva lasciata aperta dalla P.za Hiroshima - Nagasaki verso questo nucleo storico, recuperandone l'accesso diretto, il ruolo ambientale e vegetale della roggia storica adiacente, l'idea di polmone storico del Parco PMVL, anche attraverso il nuovo uso dell'area sportiva e ludica già prossima. La serie successiva di tavole che vengono presentate (piante 1:750 e 1:500 ; sezioni 1:100) sono ognuna stralci dell'idea di progetto, che esprimendo compiutamente le idee sopracitate permettono il passaggio dalla scala preliminare alla scala del definitivo, individuando la qualità tecniche dei tracciati della pista ciclabile, le sue declinazioni costruttive. Infatti, in questa serie di tavole, vengono precisati, alla scala opportuna, alcuni temi comuni al progetto della pista ciclabile e del percorso naturalistico, come vengono sottolineati i fatti eccezionali del progetto paesaggistico, che nascono dal dialogo, dalle richieste degli enti privati e dall'amministrazione pubblica del Parco Media Valle Lambro, come dai comuni di Sesto San Giovanni e Cologno Monzese, partner al progetto. Attraverso questo processo di progettazione partecipata si sono affermate delle soluzioni condivise, oggi presentate sotto forma di abaco attraverso differenti soluzioni ingegneristiche, tecnologiche, paesaggistiche, riproposte lungo il tracciato, che costruiscono la lista seguente: a) percorso tipo della pista ciclabile: corsie riservate a doppio senso di marcia, in asfalto, su strade esistenti (vedi descrizione tavole 12a, 12b, 13a, 13b, 15, 21) corsie a doppio senso di marcia, in stabilizzato, nell'area mediana del parco PMVL (vedi descrizione tavole 12a, 12b, 13, 13b,14a, 14b, 15a, 15b, 15c, 15d, 16, 17, 18, 19a, 19b, 20, 21, 21a, 21 b) b) percorso tipo naturalistico: sentiero in stabilizzato, lungo la sponda del fiume Lambro e nell'area mediana del parco PMVL (vedi descrizione tavole 14a,14b, 15a, 15c, 16, 17, 18, 19, 20 ,21)


c) Incremento della varietà vegetale arborea ed arbustiva presente nell'area mediana del parco PMVL, attraverso l'inserimento di specie autoctone, con distribuzione puntiforme e a macchia (vedi descrizione tavole 12a, 13a, 14a, 15a, 16a, 17a, 18a, 19 a,20a ,21a) d) Mantenimento e incremento della alberatura di Celtis australis in Viale Spagna (Cologno Monzese) con formazione di cordolo arbustivo, tra le corsie a doppio senso di marcia della pista ciclabile (vedi descrizione tavole 15a,15d, 16a, 17a, 19a, 19b, 20a, 21a, 21b) e) Ripristino di roggia naturale (in sostituzione di roggia in cemento) in zona Cascina Parpagliona (Sesto San Giovanni) con un sistema lineare di area ecologica umida, formata da arbusti ripariali ed erbacee palustri autoctone (vedi descrizione tavola 12a, 12b) f) Creazione di area a produzione orticola per i residenti, di vendita diretta a Km 0 e centro di didattica ambientale del Parco PMVL (Cologno Monzese) (vedi descrizione tavola 15a) g) Creazione di raccordo urbano (zona Viale Spagna - Via Santa Maria, Cologno Monzese) tra la pista ciclabile e il percorso naturalistico; come punto di accesso privilegiato dell'area ripariale in prossimità del fiume Lambro e della visione della spiaggetta di Cava Melzi (Sesto San Giovanni) (vedi descrizione tavola 19a, 19b) h) Creazione di un ponte ciclo-pedonale, con struttura in ferro, nuova porta di accesso di Cologno Monzese alla parte mediana del Parco PMVL (vedi descrizione tavola 15a, 15b), (vedi relazione tecnica allegata). e) Mitigazione con barriera vegetale di rampicanti e barriera fonoacustica (in area Tangenziale Nord) (vedi descrizione tavola 18a) f) Parete vegetale (limite di proprietà privata) che compone un filtro d'osservazione con rete elettrosaldata e rampicanti (in area Cava Melzi) (vedi descrizione tavola 19a, 19b) Il titolo e la numerazione delle suddette tavole è la seguente: 12a_12b Progetto definitivo del tracciato della Pista Ciclabile e dei Percorsi Naturalistici dell'area mediana del PMVL – Cascina Parpagliona | Piazza Hiroshima Nagasaki 13a_13b Progetto definitivo del tracciato della Pista Ciclabile e dei Percorsi Naturalistici dell'area mediana del PMVL – Piazza Hiroshima Nagasaki | Cimitero Nuovo 14a_14b Progetto definitivo del tracciato della Pista Ciclabile e dei Percorsi Naturalistici dell'area mediana del PMVL – Via Pisa | Tangenziale Nord 15a_15b_15c_15d Progetto definitivo del tracciato della Pista Ciclabile e dei Percorsi Naturalistici dell'area mediana del PMVL – Viale Spagna | Tangenziale Est 16 Progetto definitivo del tracciato della Pista Ciclabile e dei Percorsi Naturalistici dell'area mediana


del PMVL – Viale Spagna | Via Bilbao 17 Progetto definitivo del tracciato della Pista Ciclabile e dei Percorsi Naturalistici dell'area mediana del PMVL – Viale Spagna | Via Sivilla 18 Progetto definitivo del tracciato della Pista Ciclabile e dei Percorsi Naturalistici dell'area mediana del PMVL – Tangenziale Nord | Cava Melzi 19a_19b Progetto definitivo del tracciato della Pista Ciclabile e dei Percorsi Naturalistici dell'area mediana del PMVL – Cava Melzi | Viale Spagna 20 Progetto definitivo del tracciato della Pista Ciclabile e dei Percorsi Naturalistici dell'area mediana del PMVL – Viale Spagna |Via Guernica 21a_ Progetto definitivo del tracciato della Pista Ciclabile e dei Percorsi Naturalistici dell'area mediana del PMVL – Area Falck | Viale Spagna


Allegato Studio preliminare e strutturale al ponte ciclo-pedonale dell'area di entrata al Parco PMVL da Cologno Monzese PRINCIPALI DATI DIMENSIONALI DEL PONTE: _ Lunghezza complessiva impalcato: 57 metri circa _ Luce tra appoggi: 48 metri circa _ Altezza: 180-200 cm circa _ Altezza libera dal livello irdometrico in condizioni ordinarie: 7 metri circa _ Altezza parapetto: variabile da un minimo di 110 cm ad un massimo 180 cm _ Ingombro complessivo in larghezza: 360 cm circa _ Appoggi in calcestruzzo armato sui terrapieni,con rinforzo e protezione dell’erosione degli stessi. _ Superficie calpestabile: 195 mq circa In fase di studio preliminare si sono osservati i seguenti accorgimenti basilari: a. dimensionamento delle luci tale da non creare eccessivi restringimenti sulla sezione (la luce scelta permette di non avere alcun appoggio intermedio); b. assegnazione di un dislivello minimo tra fondo dell’alveo e quota di sotto-trave; c. franco di sicurezza tra il livello idrometrico raggiunto in corrispondenza dell’impalcato e la quota di sotto-trave durante la piena di progetto (al fine di garantire, per i normali tempi di ritorno utilizzati nei calcoli, una luce libera di larghezza tale da non ostacolare il deflusso delle piene). L’altezza effettiva del ponte dovrà comunque essere verificata e concordata con l’Agenzia Interregionale per il fiume Po in fase di Progetto Preliminare. STRUTTURA PORTANTE

Il ponte è costituito da due travi reticolari in carpenteria metallica (Travatura Pratt o Monhier), composta da un insieme di aste complanari, vincolate ai nodi in modo da costituire un elemento resistente e indeformabile. I montanti e i diagonali assorbono le sollecitazioni tangenziali che sorgono con l'inflessione dei correnti determinando lo scorrimento relativo di questi, come se fossero sottoposti alla sola azione di trazione (o di compressione) - vedi diagrammi degli sforzi allegati. Le travi hanno altezza pari a 180-200 cm e sono rese solidali l’una con l’altra mediante elementi di irrigidimento orizzontale metallici che costituiscono anche l’appoggio dell’impalcato (costituito da una pavimentazione in legno). Le strutture reticolari sono rivestite per fini estetici, sia sul lato interno sia su quello esterno, da una lamiera metallica montata su una sottostruttura leggera. La quota del piano dell’impalcato rispetto alle travi reticolari è variabile per necessità architettoniche. Il ponte è stato dimensionato per sopportare esclusivamente carichi pedonali e ciclabili (carico da


folla compatta secondo NTC 2008 pari a 5 KN/mq comprensivo degli effetti dinamici). APPOGGI Si è ipotizzato di appoggiare il ponte ad un nuovo sistema fondazionale realizzato in corrispondenza dell’alveo esistente (o in posizione immediatamente esterna a questo, dovendo realizzare dei nuovi terrapieni di appoggio per le rampe di accesso): dovrà quindi necessariamente essere realizzato anche un rinforzo dell’alveo, in corrispondenza del sistema fondazionale del ponte.






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