CREATIVE LEARNING

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Cr eat i ve Lear ni ng



Contenuto 1.INTRODUZIONE 1.1.Prologo 1.2.Introduzione 2.INTRODUZIONE A UN NUOVO METODO 2.1.CREATIVITA’ 2.2.APPRENDIMENTO 2.3.EDUCAZIONE-INSEGNAMENTO-CONOSCENZA-PEDAGOGIA 2.4.AMBIENTI DI APPRENDIMENTO 2.5.CREATIVE LEARNING 2.6.PERCHE’ L’APPRENDIMENTO CREATIVO? 2.7.PRINCIPIGENERALIDEL PROCESSODICREATIVELEARNING 2.8.ARTI E APPRENDIMENTO CREATIVO 2.9.TEATRO E APPRENDIMENTO 2.10.L’APPRENDIMENTO CREATIVO E LA SOCIALIZZAZIONE 2.11.COSA IMPARANO I BAMBINI DALL’ARTE E ATTRAVERSO I METODI CREATIVI 2.12.GIOCARE, IMPARARE, EDUCARE 2.13. L’IMPORTANZADELLARECITAZIONE NELCREATIVELEARNING 2.14.CONVENZIONI TEATRALI 3.L’INSEGNANTE NEL CREATIVE L E A R N I N G 3.1.IL RUOLO DELL’INSEGNANTE 3.1.IL RUOLO DELL’INSEGNANTE LA NUOVA RELAZIONE INSEGNANTE / STUDENTE

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3.3.IL RUOLO SPETTACOLO

DELL’INSEGNANTE

E

GLI

ELEMENTI

DELLO

4.IL NUOVO METODO 4.1.APPROCCIO AL NUOVO METODO 4.2.TEATRO E CREATIVE LEARNING 4.3.TEATRO IN CLASSE 4.4.COSA DEVE FARE L’INSEGNANTE PER INIZIARE UNA LEZIONE CON CREATIVE LEARNING 4.5.L’ARTE DEGLI ATTORI E LE FUNZIONI 4.6.IL CREATIVE LEARNING COME LO STORYTELLING 4.7.IN POCHE PAROLE CIO CHE DOVRAI FARE 4.8.VALUTAZIONE IN CREATIVE LEARNING 4.9.CRITERI RELATIVI ALLO SVILUPPO DEGLI STUDENTI 4.10.CRITERI PARTICOLARI PER LA VALUTAZIONE DI UNA LEZIONE 4.11.ESEMPIO DI POSSIBILE VALUTAZIONE PER IL SOGGETTO DI MATEMATICA: 4.12.AUTOVALUTAZIONE

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1.IL PROGETTO

1.1.Prologo 0

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Creative Learning è un progetto educativo Europeo del programma ERASMUS+ Il progetto vuole introdurre un metodo innovativo che utilizzi le tecniche teatrali in modo da rendere più invitante l’insegnamento rendendo più attrattive le materie scolastiche e favorendo la partecipazione attiva degli studenti in classe; il progetto mira a migliorare i risultati scolastici degli studenti nelle materie del piano di studi. Il progetto si pone anche di sviluppare risorse innovative per gli insegnanti che lavorano nell’ epoca del digitale. Mira a sviluppare un corso legato all’apprendimento per la formazione degli insegnanti, tramite tecnologie multimediali oppure un portale attraverso cui accedere alle risorse interattive del progetto. In questo modo, creando risorse aperte e innovative, disponibili in diverse lingue europee, cerca di espandere il suo impatto in tutta l’Europa e di sviluppare risorse che saranno ampiamente utilizzate e accessibili a tutti gli insegnanti delle scuole elementari interessate. L’uso di tecniche teatrali nella scuola elementare si è dimostrato molto efficace per il miglioramento delle prestazioni scolastiche (vedi ad esempio il lavoro di Kieran Egan, Dewey e Jean Piaget). Il progetto si rivolge allo stesso tempo all’intelligenza spaziale, logica, corporea- cinestetica e linguistica, rendendo più attraente la lezione e favorendo la partecipazione attiva degli studenti. In questo modo migliora le prestazioni educative dei bambini.

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Il suo obiettivo è produrre una visione completa attraverso l’uso delle tecniche teatrali, per tutte le materie del piano di studi scolastico e per tutte le classi delle elementari. Questa sarà una risorsa molto utile per tutti gli insegnanti delle scuole primarie europee che saranno in grado di trovare suggerimenti e strumenti per implementare le tecniche artistiche per l’insegnamento delle materie. La scarsità di formazione degli insegnanti in questo campo è un’altra delle questioni affrontate dal progetto. In tutta Europa c’è scarsità di seminari di formazione per insegnanti sull’argomento e, quandosonoorganizzati,disolitosonoconcentrati nelle grandi città. Il materiale disponibile online è solitamente frammentato e limitato in “suggerimenti” che potrebbero essere utilizzati dall’insegnante per affrontare argomenti specifici nelle classi. Il progetto intende sviluppare risorse online interattive che copriranno l’intero piano di studi della scuola elementare (adattato alle diverse realtà nazionali) con l’implementazione da parte di altri insegnanti e facilmente realizzabili dagli insegnanti di tutta Europa. Nicholas Kamtsis

1.2.Introduzione 0

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Creative learning (CLEAR - apprendimento creativo) è il titolo del progetto. Intende diventare uno strumento utile per tutti coloro che sono coinvolti nel processo educativo e fornire materiale per esperimenti rilevanti a scuola. CLEAR si rivolge principalmente agli insegnanti e riguarda l’istruzione primaria, ha un carattere teorico e pratico e cerca di ridefinire concetti filosofici e pedagogici come l’apprendimento, la creatività, l’immaginazione suggerendo modi in cui la scuola possa diventare un campo di forze creative e una fonte di fertilità per insegnanti e studenti. L’obiettivo che si pone e quello di trasformare la scuola in un luogo “luminoso” e attraente che possa essere amato e sostenuto da studenti e insegnanti. Lo studente potrebbe collegare la conoscenza con il piacere e l’insegnante potrebbe rivalutare il suo ruolo nel processo educativo. La relazione insegnante-studente può rivelare il suo vero significato e il potere magico. Lacomunità scolastica potrebbe diventare un terreno di interazione creativa in cui sia l’avanzamento individuale che la collettività saranno promossi allo stesso modo. Al fine di cercare e raggiungere questi importanti obiettivi, CLEAR suggerisce come risorse le tecniche teatrali, la tecnologia (multimedia, ecc.), il gioco, la creatività e le arti. Le arti - come musica, arti visive e teatro- non costituiscono campi di conoscenza indipendenti o “supplementi” di

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educazione. Non ci sono “lezioni” che possono essere prese nel “treno di programmi” pieno zeppo di informazioni al fine di fornire un pretesto per un’educazione sterile e meccanicistica. L’arte può essere una forza trainante per il “veicolo” di terapia, fornire la chiave per un’educazione completa ed essenziale e diventare il collegamento mancante tra apprendimento e creazione. CLEAR si concentra principalmente sulla relazione tra teatro e apprendimento. Si basa sul comune luogo pedagogico per cui l’imitazione, l’azione, il gioco di ruolo sono i modi in cui il bambino sceglie spontaneamente di comunicare con il proprio ambiente e imparare da esso. Il teatro, come luogo di incontro di diverse forme di espressione artistica, offre al bambino l’opportunità di esplorare le sue inclinazioni e interessi, di sviluppare la sua personalità. Come attività, decisamente collettiva, favorisce la socializzazione del bambino, rendendolo “dipendente” dalla comunicazione e dallo spirito di squadra. CLEAR può essere un’alternativa per i bambini con difficoltà di apprendimento che non sono in grado di rispondere ai metodi di insegnamento tradizionali e, di conseguenza, messi a margine del processo educativo. CLEAR e i suoi creatori hanno fatto un grande affare: il teatro può essere un metodo efficace per insegnare tutti i tipi di lezione. Forse non come un metodo esclusivo ma come un’opzione, in modo che il processo di apprendimento diventi colorato, affascinante e divertente. CLEAR è una di quelle idee che hanno bisogno delle giuste condizioni per prosperare. Abbiamo bisogno della giusta struttura e pianificazione, abbiamo bisogno di sostegno, logistica e, 0

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soprattutto, insegnanti con un’istruzione più ampia e, soprattutto, una volontà politica. Altrimenti, è destinato a perdersi nell’oceano di buone intenzioni di confusione e chiacchiere.

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2.INTRODUZIONE NUOVO METODO 2.1.CREATIVITA’

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A UN


La creatività è definita come la tendenza a generare o riconoscere idee, alternative o possibilità che possono essere utili per risolvere problemi, comunicare con gli altri e intrattenere noi stessi e gli altri. Tre motivi per cui le persone sono motivate ad essere creative: • Hanno bisogno di stimoli nuovi, vari e complessi • Necessità di comunicare idee e valori • Hanno bisogno di risolvere i problemi. Per essere creativo, devi essere in grado di visualizzare le cose in modo nuovo o da una prospettiva diversa. Tra le altre cose, devi essere capace di generare nuove possibilità o nuove alternative. I test di creatività misurano non solo il numero di alternative che le persone possono generare ma l’unicità di quelle alternative. La capacità di generare alternative o di vedere le cose in modo univoco non avviene per caso: è collegata ad altre qualità di pensiero indispensabili, come la flessibilità, la tolleranza all’ambiguità o l’imprevedibilità e la gioia di conoscere cose fino ad ora sconosciute. Caratteristiche della personalità creativa: 1. Ha una grande quantità di energia, ma sono anche spesso tranquilli e a riposo. 2. Tende ad essere intelligenti, ma anche ingenui allo stesso tempo. 3. Ha una combinazione di giocosità e disciplina, o responsabilità e

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irresponsabilità. 4. Alterna immaginazione e fantasia da una parte e senso radicato della realtà all’altro. 5. Sembra nutrire tendenze opposte tra l’estroversione e l’introversione. 6. È anche straordinariamente umili e orgogliosi allo stesso tempo. 7. Sfugge a rigidi stereotipi del ruolo di genere. 8. Generalmente, si pensa che le persone creative siano ribelli e indipendenti. 9. La maggior parte dei creativi sono molto appassionati del loro lavoro, ma possono anche essere estremamente obiettivi.

2.2.APPRENDIMENTO 0

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Definiamo l’apprendimento come il processo di trasformazionedelleinformazioniche,quandosono interiorizzate e mescolate con ciò di cui abbiamo esperienza, cambiano quello che sappiamo e si costruiscono su ciò che facciamo. Si basa su input, processi e riflessioni. È ciò che ci cambia. Termine proveniente dalla filosofia e dalla cultura storica greca. L’educazione di solito ha due significati: quello stretto è l’educazione scolastica. Il più ampio è, secondo le antiche credenze greche, la creazione di un cittadino buono, dignitoso e consapevole, nonché la creazione di una cultura che eguaglia la crescita umana. Come ha affermato Richard E. Myers, l’apprendimento è il cambiamento permanente nella conoscenza o nel comportamento di una persona, risultato dell’esperienza. Questa definizione ha tre elementi: 1. la durata del cambiamento è a lungo termine piuttosto che a breve termine; 2. il centro del cambiamento è il contenuto della conoscenza nella memoria o il comportamento di colui che apprende; 3. la causa del cambiamento è l’esperienza dell’allievo nell’ambiente di apprendimento piuttosto che la fatica, la motivazione, i farmaci, le condizioni fisiche o “l’azione fisiologica”. L’apprendimento è anche la complessa funzione psico-fisica di familiarizzazione e assimilazione di conoscenza e sviluppo delle abilità. Il processo di apprendimento richiede l’uso di una metodologia completa che coinvolge tutti gli aspetti della personalitàdell’individuo(fisica,mentale,emotiva).

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L’atto o il processo di impartire o acquisire conoscenze generali o particolari, sviluppare abilità , per una professione o il potere di ragionamento e giudizio, e generalmente preparare intellettualmente, se stessi o gli altri, per una vita matura.

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2.3.EDUCAZIONE-INSEGNAMENTO-CONOSCENZA-PEDAGOGIA EDUCAZIONE L’atto o il processo di impartire o acquisire conoscenze generali o particolari, sviluppare abilità, per una professione o il potere di ragionamento e giudizio, e generalmente preparare intellettualmente, se stessi o gli altri, per una vita matura. INSEGNAMENTO L’insegnamento viene fatto programmando il trasferimento di conoscenze che mirano all’educazione degli studenti. L’insegnamento è la fonte di conoscenza dell’insegnante, è l’introduzione dello studente alla cultura attuale, è l’esercizio delle capacità fisiche e mentali all’interno del sistema educativo. CONOSCENZA La consapevolezza di conoscere qualcosa avendo acquistato confidenza attraverso l’esperienza. Familiarità o comprensione di una scienza, arte o tecnica. PEDAGOGIA La pedagogia è la disciplina che si occupa della teoria e della pratica dell’educazione; riguarda quindi lo studiodelmodomiglioreperinsegnare (trasferire la conoscenza). Abbraccia una vasta gamma di pratiche, i suoi obiettivi vanno dal promuovere l’educazione in maniera spontanea (lo sviluppo generale del potenziale umano) alla formazione professionale (la trasmissione e l’acquisizione di competenze specifiche).

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Le strategie istruttive sono governate dalla conoscenza di fondo dell’alunno e dall’esperienza, dalla situazione e dall’ambiente, nonché dagli obiettivi di apprendimento stabiliti dallo studente e dall’insegnante.

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2.4.AMBIENTI DI APPRENDIMENTO L’educazione è considerata necessaria per lo sviluppofisico,emozionaleeintellettualedell’uomo. Perquestaragione,ilfunzionamentodeglistrumenti (le condizioni di apprendimento) che educano l’uomo è considerato vitale. Questi mezzi sono: Le condizioni naturali, la famiglia, la scuola, la chiesa, i mass media, la società e lo stato. La condizione ambientale Svolgeunruolovitalenelprocessodiapprendimento. Il clima, il terreno, il tempo, non solo influenzano il nostro mondo emotivo e fisico, ma ci forniscono ancheiprimiesempisostanziali.All’internodelnostro ambiente naturale possiamo trovare le strutture di apprendimento di base (biologico, matematico, chimico, sociale ecc.) e ci offre molti stimoli, per questo motivo l’ambiente è una fonte inesauribile di apprendimento. Di conseguenza, il tipo di ambiente in cui viviamo (foreste, calore, mancanza di verde ecc.) può influenzare non solo la quantità di apprendimento, ma anche la qualità. La famiglia Ha un ruolo molto importante perché rappresenta il primo approccio con altre persone, gettando così le basi della vita sociale. Il bambino ha i suoi primi atteggiamenti nei confronti delle

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situazioni sociali nella vita familiare; è influenzato dai genitori, dalla cerchia familiare ed è con loro che mette alla prova i suoi primi comportamenti sociali. Le prime basi per il suo carattere e la sua personalità sono messe in gioco in famiglia. La scuola Le scuole, e ogni tipo di istituto d’istruzione, esercitano un effetto molto determinante sui bambini non solo attraverso le persone coinvolte nel processo di insegnamento (insegnanti, studenti) ma anche attraverso l’organizzazione e lo stile di vita dei loro membri. La filosofia educativa (un risultato della filosofia statale e sociale), i rapporti educativi e l’insegnamento materiale (in che misura si applica ai bisogni dei bambini e ai bisogni della società) influenzano in modo decisivo il processo di apprendimento. La scuola è la prima cellula educativa di base organizzata in cui gli studenti adottano o mettono in discussione la conoscenza acquisita. La Chiesa e la Religione Sebbene questi due termini siano fortemente correlati, hanno due obiettivi diversi. La religione si pone a livello filosofico, offre risposte a domande filosofiche ed esistenziali. La Chiesa insegna i principi e la morale non solo della vita religiosa, ma anche della vita sociale e formula opinioni e atteggiamenti specifici. A seconda della struttura filosofica di ogni religione, abbiamo una forza diversa sull’apprendimento e sull’educazione. Il cristianesimo conservava la fiducia nel potere e nel significato dell’istruzione che avevano gli antichi greci. Secondo i sacerdoti, l’insegnamento delle credenzecristianegiocaunruoloimportante influenzando e alterando le credenze della persona. Il cristianesimo ha anche 0

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sottolineato l’importanza della responsabilità della persona. Nella misura in cui la chiesa influenza l’apprendimento mediante la sua organizzazione e il suo insegnamento della morale a tutti i livelli (sociale, intellettuale, emotivo e filosofico), è di fatto un’entità di conoscenza molto potente. I Mass Media Parte integrante della nostra vita fin dai primi passi della nostra infanzia. Il loro potere, come condizione di apprendimento, si trova nella loro presenza nella vita quotidiana dei bambini e per molte ore al giorno. Come mezzo sociale si ritiene che abbia gli effetti più potenti sui membri della società perché influisce direttamente e indirettamente su ogni livello della vita personale e sociale, sul linguaggio (sostiene o formula formelinguistiche),sullareligione,sullearti,sullascienza, sull’economia, sulla morale. Lo Stato Aristotelefuilprimoariconoscerelacaratteristicaprincipale della natura dell’uomo che è un “animale politico”. L’uomopuòvivere,creareesopravviveresolamenteentro ilimitidellasocietà.Lapoliticacomemassimaarteinazione assicuralafelicitàdelpopoloe,inteoria,definiscelafelicità. L’effettodellostatodigovernoèinseritoinquestacornice. Tutte le strutture sociali (e quindi anche quelle educative)

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riflettono in un certo senso il tipo di sistema governativo e viceversa (liberale, autoritario). Un ambiente liberale e democraticocreaunostiledivitacherispettalapersonalità diunindividuoinviadisviluppo.Alcontrario,unambiente autoritario sostituisce alla famiglia e ad ogni elemento socialeloStato,sostienelerelazioniautoritarietraibambini eigenitoriedèafavorediundominiodispotico.Ilsistema statale e governativo, così come i politici di un paese, ha un grande impatto sullo sviluppo della personalità dei giovani. Lo stato influenza l’istruzione e il sistema scolastico con le sue leggi, interviene dinamicamente e in molti modi, direttamente e indirettamente, non solo come portatore di certe credenze su ciò che è l’educazione e su quali dovrebbero essere i suoi obiettivi, ma anche come indicatore di come dovrebbero agire gli insegnanti, gli studenti, i genitori ediqualeatteggiamentodovrebberoavere. La Società Quando ci riferiamo alla società come mezzo per imparare, cosa intendiamo esattamente? Qual è la società?Lasocietàèiltotaledellepersone,delleloro relazioni, delle istituzioni, dei principi e di tutti i fattori menzionati sopra (stato, famiglia, chiesa ecc…). Con il termine società intendiamo una grande forma autonoma e organizzata di persone e gruppi sociali che si influenzano a vicenda nell’ambito di una cultura comune entro i limiti geografici specifici e ha obiettivi e interessi comuni. La personalità del bambino è il prodotto di un lento ma costante sviluppo che è influenzato da tutti i fattori sociali. La famiglia è l’unità più importante, il centro dell’influenza sociale, all’interno di essa vengono sviluppate le prime opinioni. È il laboratorio sociale che lavora sulle credenze e sui principi, quindi la scuola serve a rinforzare e sviluppare queste influenze. Il sistema di governo, insieme ai mass media e alla Chiesa, sono anch’esse fattori 0

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indispensabili che aiutano i bambini a raggiungere i loro obiettivi e li preparano al successo adattandosi alla società. Condizioni di apprendimento a scuola Le persone hanno trascorso molto tempo in classe iniziando dall’asilo e proseguendo ancora per molti anni. Sono fortunati coloro che hanno una scuola o un’aula in cui l’insegnante presta molta attenzione all’ambiente di apprendimento o all’atmosfera fisica, psicologicaeistruttivadeisuoistudenti.L’ambientedi apprendimentoinclasseèvitaleperilsuccessodegli studenti e li influenza in molti modi: un ambiente ostile influisce negativamente sull’apprendimento, come il rendimento scolastico, il comportamento scorretto,l’ansiadeglistudentioladepressione. L’ambiente fisico in classe: l’uso dello spazio include il modo in cui i mobili sono disposti e organizzati, come vengono conservati e mantenuti i materiali, quanto è pulita la classe e il colore e la luminosità generale; poster luminosi, spazi organizzati e modalità di apprendimento cooperativo aiutano. Gli studenti hanno bisogno di uno spazio pulito, luminoso e organizzato per rafforzare le esperienze di apprendimento. L’ambiente psicologico è il modo in cui gli studenti si sentono riguardo al loro apprendimento. Un’atmosfera calma aiuta gli studenti a imparare, sia intellettualmente che socialmente. Gli studenti reagiscono negativamente quando sentono che le cose sono ingiuste, poco chiareosesonopreoccupatidifinireneiguai. L’ambiente didattico è l’impostazione per tutti gli insegnamenti: l’insegnante pianifica le sue lezioni per assicurarsi che i suoi studenti siano in grado di comprendere utilizzando diverse pratiche di insegnamento, come

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conferenze, attivitĂ pratiche, gruppidiapprendimentocooperativoemoltigiochi che utilizzano il teatro, il gioco di ruolo, la narrazione. Tutti questi vari e diversi metodi rendono la scuola un ambiente attraente e gli studenti saranno piĂš concentrati,impegnatiedefficienti.

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2.5.CREATIVE LEARNING L’apprendimento è un complicato funzionamento umano psicofisico (i fattori interni ed esterni sono entrambi coinvolti), grazie al quale gli umani acquisiscono conoscenza e sviluppanoleloroabilità.Lacapacitàdiapprendimento comparelostessogiornoincuiunapersonanasce,dura per la vita ed è considerata una condizione critica per il soddisfacimento della sua personalità. La qualità, così come lo scopo dell’apprendimento, segue la propria evoluzione personale. In tal modo l’apprendimento, invece di essere un semplice fenomeno psichico o una reazione riflessiva all’ambiente, diventa progressivamente un’azione deliberata che persegue l’obiettivo più lontano: la creazione. L’apprendimento offre la capacità necessaria affinché una persona possa usare la sua creatività in modo significativo. Esiste una relazione dinamica e interdipendente tra creatività e apprendimento. L’apprendimento è per definizione un processo creativo, mentre ogni forma di espressione creativa è una fonte di apprendimento importante. Nell’apprendimento creativo, la creazione serve sia come mezzo sia come motivo per l’acquisizione di nozioni. In altre parole, il Creative Learning è la conquista attraverso un processo di interazione creativa - di conoscenze e abilità che possono essere utilizzate per scopi inventivi. Il carattere creativo dell’apprendimento a scuola è oggigiorno oggetto di discussione tra esperti, politici, insegnanti, genitori e

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studenti. La qualità dell’apprendimento fornito all’interno dell’ambiente scolastico è messa in dubbio e il sistema educativo, così come lo conosciamo, sembra aver raggiunto un punto morto. La teoria e la pratica dell’apprendimento creativo includono tutti i tentativi di una riforma radicale dell’istituzione scolastica basata sul pensiero di rendere la scuola un campo di creatività e una fonte di euforia sia per gli insegnanti che per gli studenti. Finalità • L’apprendimento creativo mira a: • Rendere la scuola, in particolare la scuola pubblica,un luogo attraente in cui insegnanti e studenti investono davvero la loro energia e i loro sogni. • Connettere la conoscenza con piacere, in modoche gli studenti imparino ad amare lo studio. • Incoraggiare gli insegnanti a rivalutare la loro parte nel processo di apprendimento. • Costruire un nuovo tipo di relazione insegnante-studente. • Aiutare gli studenti ad esplorare i loro talenti e inclinazioni. • Sviluppare un giudizio e un pensiero non convenzionale. • Sviluppare valori sociali incoraggiando la comunicazione, la compagnia e la cooperazione. • Rendere la comunità scolastica un campo di interazione creativa in cui l’evoluzione personale e collettiva sarà ugualmente promossa. Mezzi e strumenti Per colmare la distanza dall’apprendimento tradizionale a quello creativo dovrebbero essere inventatieapplicatinuovimetodidiinsegnamento. Per rendere più creativo l’insegnamento di fatti teorici, gli insegnanti devono 0

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arricchire le loro risorse didattiche. La tecnologia (multimediale), il gioco e l’arte, in particolare il teatro, potrebbero rivelarsi strumenti preziosi da seguire. Secondo noi, le arti, la musica, le belle arti, il teatro non sono aree di conoscenza indipendenti. Non sono né “supplementi” né “materie” da aggiungere nel piano di studio come un alibi per sopperire ad un’educazione fondamentalmente sterile e meccanicistica. Al contrario, crediamo fermamente che l’arte possa servire come energia mobile, come chiave per un’educazione globale, come collegamento tra insegnamento e creazione. Ci stiamo concentrando in particolare sul teatro costruito sul luogo comune che l’imitazione, l’azione e il gioco di ruolo, sono i modi con cui un bambino counica con il proprio ambiente e imparare da esso. Più specificamente: Il teatro, come area di convivenza di diverse forme di espressione creativa, dà al bambino la possibilità di esplorare i suoi talenti e le sue inclinazioni, di sviluppare la sua personalità. Come attività di gruppo, il teatro incoraggia la comunicazione e la compagnia. Il teatro può anche essere usato come alternativa per i bambini con difficoltà di apprendimento che non rispondono ai metodi di insegnamento tradizionali. La sfida è dimostrare, in pratica, che il teatro può essere utilizzato come metodo di insegnamento efficace per tutte le materie

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incluse nel piano di studi. Non esclusivamente, ma in alternativa, per rendere il processo di apprendimento flessibile, multicolore e divertente. Presupposti Come tentativo di una riforma educativa radicale, l’insegnamento creativo cerca il terreno adatto e le condizioni adeguate per avere successo. Leipotesiminimedaconsideraresonoleseguenti: • Pianificazione scientifica da parte di esperti in collaborazione con insegnanti • Supporto finanziario per conto dello stato e della comunità europea • Insegnanti ben qualificati, di talento e con una vasta area di interessi • Un cambiamento radicale nella politica riguardante l’educazione La comunità internazionale dovrebbe decidere alcune importanti questioni filosofiche e politiche come: Qual è il motivo recondito dell’apprendimento: la configurazione o la decisione spontanea degli esseri umani? In che tipo di persone, in quale tipo di cittadini vorremmo affidare il futuro dell’umanità? Quali sono le nostre visioni sociali per l’età in arrivo? Altrimenti, tentativi come «l’insegnamento creativo» sono destinati a perdersi nell’oceano della confusione e della loquacità.

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2.6.PERCHE’ L’APPRENDIMENTO CREATIVO? Il processo di apprendimento creativo come metodo di insegnamento delle materie scolastiche riporta la vera dimensione e il vero scopo dell’educazione, quello di cercare e comprendere la conoscenza per utilizzarle nel contesto reale della vita quotidiana. Il Clear offre un’inesauribile varietà di situazioni umane che sono fantasiose (sono nella cornice dell’immaginazione, “come se” situazioni) in cui viene creato un bisogno per utilizzare le conoscenze fornite a scuola. Lavorando all’interno di una cornice con contenuti e non utilizzando esercizi e attività dettagliate, isolate, ripetibili, ci spostiamo dall’insegnamento sterile e ripetitivo verso situazioni più umane, esperienziali che danno vita alle conoscenze intrappolate nei libri. La conoscenza è strettamente correlata con l’azione e l’interazione. I bambini interagiscono in un ambiente sicuro in cui la conoscenza viene testata e allo stesso tempo creano qualcosa di interessante, è la loro creazione e ne prendono la piena responsabilità. Qualunque cosa stia succedendo nella classe avviene da loro, e per loro e non per il bene del loro insegnante o di un voto.

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2.7.PRINCIPIGENERALIDEL PROCESSODICREATIVELEARNING Il metodo di Creative Learning si basa su 5 principi: 1. Tutte le persone hanno una caratteristica innata: la capacità di mimare e giocare attraverso le quali le persone testano e apprendono (perché imitando, le persone stanno anche sperimentando). 2. Tutte le persone imparano quando hanno delle motivazioni e quando sentono che ciò che devono apprendere gli interessa. 3. Tutte le persone, e soprattutto gli studenti, imparano e capiscono meglio in un ambiente attivo, pieno di azioni ed eventi. Ciò significa che non è sufficiente insegnare dicendo o numerando ciò che vogliamo che apprendano. Sono le esperienze stesse che li aiuteranno a imparare e l’esperienza deriva dall’azione. 4. I partecipanti sono responsabili della loro vita e acquisizione di conoscenza. Gli insegnanti diventano i facilitatori del loro sforzo di apprendere, guidano e mostrano i possibili modi di imparare, pensare, operare. 5. Infine, CLEAR vede il processo di apprendimento come un processo di cambiamento. Il cambiamento emotivo e intellettuale conduce alla maturità e quindi alla conoscenza.

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2.8.ARTI E APPRENDIMENTO CREATIVO Le arti in generale sono indirizzate al pubblico. Le persone che vanno a vedere un dipinto o a guardare uno spettacolo. Tutto sta accadendo, è creato dagli artisti non solo per la loro soddisfazione personale ma principalmente per il bene dello spettatore. In un ambiente in cui l’apprendimento creativo è in atto, non hanno la fonte di espressione e creatività è il riconoscimento da parte del pubblico, ma la soddisfazione che i partecipanti stessi partecipando alla situazione. I ruoli dei creatori e degli spettatori si alternano nella classe. CLEAR utilizza le regole e gli elementi (le radici) delle arti (movimento, pittura, convenzioni drammatiche, musica, ecc.) ma non è necessariamente finalizzato ad una performance per un pubblico. Qualunque cosa accade durante una lezione di Creative Learning avviene dai bambini e per i bambini. Le arti li aiutano a capire e ideare significati, esse possono avere una forma più flessibile ma non dimentichiamo mai i loro elementi e le principali regole. L’insegnante aiuta i bambini ad imparare come utilizzare questi principi. Possiamo usare questo metodo di apprendimento creativo per insegnare l’arte stessa. Approfittiamo dell’elemento principale dell’apprendimento creativo che è la creatività per insegnare l’arte, che è creazione ed espressione.

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2.9.TEATRO E APPRENDIMENTO La relazione più importante e più immediata tra teatro e apprendimento è quella che l’antico popolo greco ha espresso: si viene istruiti mentre si è intrattenuti. I bambini in una situazione teatrale non rimangono passivi di fronte a una presentazioneperformance (solo guardando) ma sono coinvolti emotivamente e intellettualmente e “sperimentano” la conoscenza. I bambini iniziano a riconoscere le loro capacità personali e comprendono meglio se stessi e le loro reazioni. Il teatro è una cornice di apprendimento esperienziale ma poiché include gli elementi di valutazione, discussione, riflessione, coinvolge anche la parte intellettuale dell’essere umano. I bambini studiano le diverse situazioni teatrali che l’insegnante prepara per loro e si assicura di includere all’interno delle materie gli obiettivi che vuole insegnare. In una lezione di recitazione insegnanti e studenti sono coinvolti in uno sforzo collettivo e cercano di capire e risolvere un problema nella situazione teatrale. Per definizione la recitazione implica la cooperazione e l’interazione. L’apprendimento è più probabile che accada se c’è un clima attivo di cooperazione e coinvolgimento.

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2.10.L’APPRENDIMENTO CREATIVO E LA SOCIALIZZAZIONE Formare valori e comportamenti sociali (socievolezza, compagnia, comunicazione, tolleranza, cooperazione, ecc.) attraverso l’apprendimento creativo nella scuola primaria. Uno degli scopi principali dell’educazione scolastica - specialmente nelle scuole dell’infanzia e della scuola primaria - è la socializzazione del bambino, il suo passaggio dal mondo di “me” al mondo di “noi”, dalle braccia protettive della famiglia da una più ampia cerchia di relazioni interpersonali, governate da regole e principi. Il clima emotivo di questo viaggio è fondamentale non solo per il progresso scolastico del bambino, ma anche per la costruzione della sua personalità. Come è comunemente noto e confermato dagli esperti un bambino che passa per la prima volta la soglia della scuola subisce una sortadi shock. L’effetto di questo shock (intensità,durata, conseguenze) dipende da un numero di fattori, all’ingrosso diviso in due gruppi: il primo gruppo di fattori è legato al background del bambino (personalità, esperienza precedente, tipo di famiglia e comunità in cui vive, livello socioeducativo dei genitori, ecc.), l’altro include tutte le ipotesi riguardanti la scuola stessa (ambiente, clima emotivo in classe, personalità dell’insegnante ecc.). Per un bambino, tuttavia, entrare nella comunità scolastica è considerato un grande cambiamento, forse la più grande sfida mai affrontata nella sua vita, oprattutto per i bambini che vivono nelle grandi città, che crescono in appartamenti e sono abituati a giocare da soli, il cambiamento è enorme. Per la prima volta si rendono conto che non sono “il centro del mondo”, che i loro bisogni possono essere in conflitto

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con le necessità degli altri, che hanno obblighi oltre ai diritti e che ora devono rivendicare e guadagnare cose che davano per scontato, come l’attenzione, l’ammirazione, la lode e l’amore. Tutto questo in un ambiente nuovo e sconosciuto, con regole specifiche di funzionamento, con scadenze precise, con esigenze di progresso. Devono, non solo adattarsi a questa nuova condizione, ma anche conquistare conoscenze e abilità, “imparare”. Le pratiche di apprendimento creativo hanno lo scopo di facilitare l’adattamento dei bambini nell’ambiente scolastico e incoraggiare la loro socializzazione in generale. Prendendo parte ad attivitàcomegiochidigruppo,comunicanotraloro, condividono esperienze, mettono alla prova i loro limiti e scaricano sentimenti spiacevoli. I bambini, come tutti sappiamo, sono molto più disposti ad imparare e rispettare le regole in un contesto di gioco piuttosto che in una circostanza “seria”. Quando giocano, di solito sono onesti, leali e disciplinati. Il gruppo stesso riporta “l’ordine” svela l’inganno, trova il “delinquente”! L’interazione all’interno di un contesto di gioco, con regole e obiettivi, spinge i bambini ad adottare vari ruoli (principali o di supporto) e ad allargare la loro percezione della realtà. Il pensiero egocentrico si attenua come anche il comportamento egoistico, dando spazio alla tolleranza e alla socievolezza. Gli obiettivi reciproci, così come le difficoltà affrontate durante il processo, riducono la concorrenza e promuovono la cooperazione e la compagnia. L’insegnante coordina il “gioco”, guidandolo con tatto verso l’obiettivo di apprendimento e interviene ogni qualvolta è necessario per aumentare la motivazione e per garantire la coerenza della squadra. Il suo comportamento calmo, amichevole e stabile forma una cornice emotiva adeguata e serve da modello per i più piccoli. Nella società moderna, ci si aspetta che la scuola risponda non solo al suo ruolo tradizionale, ma anche ai bisogni e alle richieste 0

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sopperite in passato dalla famiglia e dal vicinato. I bambini, oggi, non hanno nĂŠ abbastanza tempo nĂŠ spazio per giocare tra loro e questa carenza influisce sulla loro salute mentale e sul loro adattamento sociale. La scuola moderna dovrebbe coprire questa necessitĂ introducendo il gioco in classe, in combinazione con gli scopi del piano didattico.

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2.11.COSA IMPARANO I BAMBINI DALL’ARTE E ATTRAVERSO I METODI CREATIVI Potrebbe essere tardi ma prima o poi il senso dell’educazione in Europa e a livello globale cambierà. Sempre più scuole e programmi scolastici offrono opportunità creative e artistiche nel programma scolastico. Le università dei paesi più avanzati insegnano ai futuri insegnanti e educatori corsi basati sulla creatività in classe. I quattro corsi con il famoso nome STEM (Scienza, Tecnologia, Ingegneria e Matematica) sono diventati STEAM poiché l’arte è tra l’ingegneria e la matematica. In effetti ci sono molte abilità che i bambini imparano dalle arti. Evidenziamone 10: 1. Creatività - Essere in grado di pensare, affrontare i compiti da diversi punti di vista e pensare “fuori dagli schemi” distinguerà il tuo bambino dagli altri. In un programma artistico, a tuo figlio verrà chiesto di recitare un monologo in 6 modi diversi, creare un dipinto che rappresenti un ricordo o comporre un nuovo ritmo per migliorare un brano musicale. Se i bambini pensano in modo creativo, arriverà naturalmente a loro ora e nella loro futura carriera. 2. Fiducia - le abilità sviluppate attraverso il teatro non ti insegnano solo a trasmettere in modo convincente un messaggio, ma creano anche la sicurezza necessaria per assumere il comando del palcoscenico. L’allenamento teatrale permette ai bambini di uscire dalla loro zona di comfort e permette loro di commettere errori e imparare dai loro sbagli durante le prove. Questo processo dà ai bambini la sicurezza di esibirsi di fronte a un vasto pubblico. 0

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3. Risoluzione dei problemi - Le creazioni artistiche nascono attraverso la risoluzione di problemi. Come trasformo questa argilla in una scultura? Come faccio a ritrarre un’emozione particolare attraverso la danza? Come reagirà il mio personaggio in questa situazione? Senza nemmeno rendersene conto, i bambini che partecipano alle arti vengono costantemente sfidati a risolvere i problemi. Tutta questa pratica risoluzione dei problemi sviluppa le capacità dei bambini nel ragionamento e nella comprensione. Ciò contribuirà a sviluppare importanti capacità di problem solving necessarie per il successo in qualsiasi carriera. 4. Perseveranza - Quando un bambino prende un violino per la prima volta, sa che suonare Bach subito non è un’opzione da prendere in considerazione; tuttavia, quando quel bambino si esercita, impara le abilità e le tecniche e non si arrende, quel concerto di Bach è molto più vicino. In un mondo sempre più competitivo, in cui viene chiesto alle persone di sviluppare continuamente nuove competenze, la perseveranza è essenziale per raggiungere il successo. 5. Concentrazione - La capacità di concentra- zione è un’abilità chiave sviluppata attraverso il lavoro d’insieme. Mantenere un equilibrio tra ascoltare e collaborare comporta una grande concentrazione. Richiede a ciascun partecipante non solo di pensare al proprio ruolo, ma anche al modo in cui il proprio ruolo contribuisce al quadro generale di ciò che viene creato. Ricerche recenti hanno dimostrato che la partecipazione alle arti migliora le

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capacità dei bambini di concentrarsi e focalizzarsi su altri aspetti della loro vita. 6. Comunicazione non verbale - Attraverso esperienze di educazione teatrale e danza, i bambini imparano a rompere i meccanismi del linguaggio del corpo. Provano diversi modi di muoversi e come quei movimenti comunicano emozioni diverse. Sono quindi allenati in abilità performative per garantire che stiano rappresentando il loro personaggio in modo efficace per il pubblico. 7. Ricevere un feedback costruttivo - Ricevere un feedback costruttivo su una performance o un pezzo di arte visiva è un’ abitudine normale di qualsiasi istruzione artistica. I bambini apprendono che il feedback è parte dell’apprendimento e non è qualcosa di offensivo o da prendere personalmente. È qualcosa di utile. L’obiettivo è il miglioramento delle abilità e la valutazione è incorporata in ogni fase del processo. Ogni disciplina artistica ha stabilito parametri per garantire che la critica sia un’esperienza preziosa e contribuisca notevolmente al successo del pezzo finale. 8. Collaborazione - La maggior parte delle discipline artistiche sono di natura collaborativa. Attraverso le arti, i bambini praticano il lavoro insieme, condividono la responsabilità e si mettono alla prova l’uno con l’altro per raggiungere un obiettivo comune. Quando un bambino ha una parte da suonare in un ensemble di musica, o in una produzione di teatro o di danza, inizia a capire che il loro contributo è necessario per il successo del gruppo. Attraverso queste esperienze i bambini acquisiscono fiducia e iniziano a imparare che il loro contributo ha valore anche se non hanno il ruolo più importante. 0

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9. Dedizione - Quandoibambiniinizianoadesercitarsi, con sforzi artistici che si traducono in un prodotto finito o prestazioni, imparano ad associare la dedizione con una sensazione di realizzazione. Praticano lo sviluppo di sane abitudini lavorative per essere puntuali alle prove e alle esibizioni, rispettando il contributo degli altri e preoccupandosi per il successo del pezzo finale. Nelle arti dello spettacolo, la ricompensa per la dedizione è la calda sensazione di un applauso del pubblico che si riversa su di loro, rendendo tutti i loro sforzi utili. 10. Responsabilità - Quando i bambini creano qualcosa in modo collaborativo si abituano all’idea che le loro azioni influenzino le altre persone. Imparano che quando non sono preparati o in orario, le altre persone ne risentono. Attraverso le arti, i bambini imparano anche che è importante ammettere i propri errori e prendersene la responsabilità. Poiché gli errori sono una parte del processo di apprendimento artistico, i bambini iniziano a vedere che gli errori accadono. Li riconosciamo, impariamo dai nostri errori e andiamo avanti.

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2.12.GIOCARE, IMPARARE, EDUCARE È comunemente accettato che i metodi di insegnamento stabiliti hanno bandito la creatività e il pensiero creativo dalla scuola. La forma è così stretta e stereotipata che non offre opportunità di innovazione e iniziative. I bambini sono terrorizzati perchè allontanandosi un po’ dalla “strada” standard, sono minacciati da pericoli sconosciuti. Il programma ufficiale giornaliero a scuola è rigido e questo fenomeno non si verifica solo in Italia, ma nella maggior parte dei sistemi educativi in Europa. L’apprendimento automatico (meccanico) è prevalente e fatale, i bambini diventano “contenitori di accumuli di informazioni e dati” (e non conoscenza reale). L’eccezione è rappresentata dai paesi scandinavi che cercano sistemi di istruzione alternativa con una direzione chiara per rendere più creativo il programma scolastico e i sistemi di istruzione. Usando le materie come argomenti di simulazione, incoraggiano i bambini a cooperare, a parlare, a chiedere, a usare le mani e, in generale, il loro corpo. Danno ai bambini la motivazione, in modo da creare un modo di pensare più indipendente, ricco e creativo. Il punto di vista - diffuso tra insegnanti, genitori e Stato – che “giocare” sia uno spreco di tempo utile, è errato e senza basi realistiche. Il gioco (la parola esatta è “giocare”) è un’avventura spirituale per i bambini. “Giocare” solleva problemi e richiede soluzioni dai bambini, incoraggia la cooperazione e lo sforzo collettivo, richiede iniziative e in questo modo mostra talenti e abilità che i bambini possono avere. Attraverso il gioco, una nozione astratta - così sfocata e sconosciuta - diventa concreta e il bambino la capisce, la conquista, perché questa idea prende forma. Con questo, non intendiamo qualcosa 0

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di vago e impreciso, ma alcune cose e oggetti che vengono dalle lezioni.Le nozioni di fisica, chimica, matematica, che attraverso gli occhi di un bambino sono aride e noiose, possono diventare, attraverso il processo creativo e il gioco (nel senso che abbiamo definito sopra), eccitanti e divertenti per gli studenti. Tutto ciò che è richiesto è che l’insegnante trovi i modi e dia tali forme ai temi trattate. Ad esempio, quando si tratta del sistema inglese, vengono divise tra gli insegnanti tre parole magiche, utilizzando una traduzione libera: AUTENTICITÀ: i problemi reali (anche i problemi teorici che presentano una forma realistica) sono risolti nel modo giusto. Di conseguenza c’è motivazione e interesse per la soluzione. AUTONOMIA: i bambini hanno l’opportunità di esplorare le proprie idee e risolvere i problemi che loro stessi stabiliscono. INCERTEZZA: I problemi, sollevati da qualsiasi soggetto, non sono trattati come risolti (da altri) che dobbiamo assimilare senza negoziare, ma consentono domande, obiezioni, reclami e - come risultato - argomentazione e discussione. Problemi, ostacoli e obiezioni in tale procedura sono già stati formulati e riassunti in due parole: Programma scolastico. In effetti, il vero tiranno è il calendario stabilito dal ministero ufficiale. Ma bisogna trovare un crepaccio per iniziare la caduta e la demolizione di questo muro.

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2.13. L’IMPORTANZADELLARECITAZIONE NELCREATIVELEARNING Il gioco e la recitazione appaiono spesso nella fase iniziale della vita dell’uomo. I bambini la sperimentano giocando e adottando ruoli differenti provano a scoprire nuovi modi di comportarsi e vedono le azioni e le reazioni verso quei comportamenti. Nel “creative Learning” la recitazione diventa più organizzata (ed è qui che influiscono le arti) e si hanno obiettivi specifici maggiori. Inoltre, il “creative Learning” acquisisce la struttura e il contenuto di questi giochi e, non solo, li trasferisce nel quotidiano ma nell’apprendimento creativo possiamo ammirare il senso universale della vita. Il gioco e il “creative learning” sono strettamente collegati (spesso utilizziamo il gioco nel processo) ma ci sono ancora delle differente di base. Le analogie e le differenze sono le seguenti: • Entrambe le attività si basano sui bisogni umani della recitazione per lavorare in un contesto immaginario che sospenda tempo, luoghi, ruoli e azioni reali. • Tempo, luoghi, personaggi e azioni ricevono un ruolo simbolico diverso nelle due attività e la nostra abilità nel partecipare in queste attività dipende dalle nostre capacità di dimenticare per un momento la realtà e ti leggere e comprendere le azione simboliche e i significati. • Entrambe le attività hanno regole e principi. Tuttavia, nel gioco e nella recitazione le regole hanno un taglio netto, mentre nel “creative learning” sono più profonde. • Entrambe le attività hanno bisogno di un impegno fisico, mentale, intellettuale, emozionale e di alto coinvolgimento. • Entrambe possiedono elementi di suspense, sorpresa e il focus è chiaro. Ma nel creative learning bisogna considerare ulteriori elementi che hanno a che fare con le arti. 0

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• L’apprendimento creativo, a differenza della recitazione, ha obiettivi educativi specifici e noi lo usiamo per spiegare i nostri. • L’apprendimento creativo ci offre l’opportunità di evitare ripetizioni, frequenti nella recitazione, e noi possiamo scegliere tra innumerevoli situazioni immaginarie e contesti umani. • Nel clear non si tratta di un’imitazione superficiale in cui gli studenti mimano semplicementeleazionimaessisiimmedesimano del tutto lavorando intellettualmente e emozionalmente all’interno di un contesto particolare, un’esperienza che assomiglia alla realtà ma ha conseguenze nella vita reale. I bambini conducono se stessi in questo contesto immaginario e non provano ad allontanarsi dalle imitazioni. • Nel creative learning abbiamo una realizzazione consapevole della forma della recitazione sulla creazione del significato. • Infine, nel creative learning gli elementi delle arti mantengono un’alta posizione.

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2.14.CONVENZIONI TEATRALI Le convenzioni teatrali sono tecniche che utilizziamo nel teatro per strutturare le attività: esplorare, concentrarsi su un’azione specifica, promuovere il teatro, ecc… Il seguente elenco contiene alcune delle convenzioni: FERMO IMMAGINE: I partecipanti creano un’immagine, un ritratto, con i loro corpi che assomigliano ad una foto o a modelli di cera e statue. INTERVISTE: I partecipanti si comportano come reporter o detective o storici che cercano informazioni. Le convenzioni sono usate per promuovere il teatro o scoprire nuovi elementi o comprendere una situazione. INCONTRI: formali o informali, per presentare informazioni, prendere decisioni, organizzare le prossime azioni o risolvere i problemi. Forme: assemblee, discussioni familiari, incontri, proteste ecc… PENSIERO LOCALIZZATO: la rivelazione del pensiero privato dei bambini come domanda o presentazione. Per rivelare speranze, paure e pensieri profondi sulla situazione. DARE TESTIMONIANZA: la descrizione di un incidente di qualcuno che afferma di essere stato testimone in una situazione ma di non esserne stato protagonista. DISEGNO COLLETTIVO: diamo un’immagine fisica e collettiva della rappresentazione delle persone, die luoghi e delle situazioni. MANTO DELL’ESPERTO: I bambini diventano specialisti in un campo: storici, architetti ecc… l’insegnante non è la sposta ai bambini con cui l’insegnante esplora.I bambini hanno le capacità e le competenze. MAPPATURA / DIAGRAMMI: dentro o fuori dal ruolo, i 0

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partecipanti ricreano il luogo in cui si svolge la storia (fabbrica, foresta, città,villaggi o laboratori, ecc…) RUOLO DELLA PARETE: I bambini disegnano un diagramma/struttura del corpo umano usando il proprio corpo su un pezzo di carta che mettono sul muro su cui definiscono le caratteristiche esterne ed interne del personaggio. SEDUTE A CALDO: Il gruppo di bambini fa domande aperte o chiuse a diversi personaggi della storia, per scoprire i motivi o lo sfondo dei personaggi. RUOLO DELL’INSEGNANTE: L’insegnante adotta un ruolo differente dal solito, in classe, in modo da portare in alto lo spettacolo, aiutare gli studenti in un possibile vicolo cieco, aiutarli con le domande o enfatizzare un punto. IMPROVVISAZIONE: una rappresentazione spontanea di una situazione specifica da parte dei partecipanti che hanno poco tempo per preparare la scena. Un certo numero di informazioni è dato ma i bambini sono lasciati soli per creare e inserirsi loro stessi in una situazione. RIFLESSIONE: una convenzione utilizzata nello spettacolo per riflettere sugli eventi in ruolo e fuori ruolo al fine di migliorare la comprensione, riassumere o rispondere a qualsiasi domanda, risolvendo eventuali problemi. L’USO DELL’ OGGETTO COME SIMBOLO:utilizzato per iniziare o continuare uno spettacolo. VOCI IN TESTA: quando nello spettacolo un personaggio affronta un dilemma o una decisione difficile, il resto dei partecipanti diventa una seconda voce che serve a rappresentare i pensiericontraddittori del personaggio oppure reagisce

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come se fosse la sua coscienza collettiva. FORUM-TEATRO: una situazione oun’improvvisazione, scelte dai bambini per indagare su una particolare esperienza, che viene presentata davanti a tutti gli altri partecipanti. Mentre il restodei partecipanti, l’audience, mentre guarda ha il diritto di fermare l’azione se pensa che essa non porta da nessuna parte e cerca di assumere il ruoloche ritiene debole, mettendolo in atto in modo diverso. CREAZIONE DI INTESTAZIONI: i bambini, in gruppi, creano slogan, titoli per giornali o riviste, intestazioni di libri o danno titoli a quadri. RITUALE / CERIMONIA: i partecipanti si trovano di fronte a situazioni particolari con un carattere particolare, tradizionale e rituale che coinvolge regole e codici: per esempio matrimoni, marce,funerali, ecc… ANALOGIA: un problema che non viene gestito in modo diretto ma attraverso una situazione parallela che lo riflette il problema. Solitamente queste situazioni sono quelle molto dolorose o familiari, o quelle che possono portare a pregiudizi. In questo caso gli esempi possono essere i miti e le fiabe.

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3.L’INSEGNANTE NEL CREATIVE L E A R N I N G

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3.1.IL RUOLO DELL’INSEGNANTE Secondo le credenze di questo metodo, la base di ciò è che il focus del processo di apprendimento è il bambino stesso. Il ruolo dell’insegnante cambia non è più descrittivo, correttivo, autoritario. Diamo più enfasi alle qualità dell’insegnante considerandolo indulgente, amico, collega, mediatore, una persona che vuole aiutare gli studenti nel loro sforzo di imparare. L’insegnante si fida dei suoi studenti abbastanza da permettere loro di fare da soli le proprie scelte riguardanti le loro conoscenze e il modo in cui vorrebbero acquisirle, in un processo che riguarda gli studenti stessi. Le insegnanti diventano più sensibili verso i bisogni sociali d emozionali degli studenti. Immedesimandosi e rispondendo loto positivamente. Questo non vuol dire che le insegnanti non seguano il programma curriculare o che non ci siano regole nel processo di apprendimento, al contrario, si sono regole e materiemaglistudentipartecipanoalleproceduredecidendo queste regole e il modo in cui il percorso di studi venga impartito, l’insegnate a sua volta si assicura che queste regole vengano seguite. In particolare, l’insegnante della scuola materna e delle elementari cerca di: • Supportare le interazioni tra studenti e quelle tra studenti e insegnanti; • Provocare e coltivare l’interesse dello studente in diversi modi creativi; • Sollecitare e dare opportunità di espressione e partecipazione; • Mostrare un interesse autentico in ciò che fa lo studente; • Offrire possibilità cosicché il bambino possa essere in grado di cercare ed acquisire le conoscenze e abbia la possibilità di sperimentare molte cose; 0

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• Consentire ed incoraggiare il bambino a fare cose in modo indipendente, ma anche in gruppo.

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3.2.IL RUOLO DELL’INSEGNANTE LA NUOVA RELAZIONE INSEGNANTE / STUDENTE Nel processo di apprendimento creativo le insegnati di scuola materna e di primaria hanno adottato la concezione base che l’apprendimento inizia e finisce con i bambini. È il cosiddetto metodo centrato sullo studente che ha come base i bambini stessi e non il potere degli insegnanti, che hanno ora un ruolo di supporto in classe. La relazione tra insegnante e studente si basa su una condizione di partecipazione, fiducia reciproca, accettazione e cooperazione. L’insegnamento non è più l’immagine potente nella classe che conosce tutto, le autorità e diventa calda, umana e pronta a condividere i dubbi dei bambini. Essendo un vero essere umano, l’insegnante condivide i bisogni e le relazioni sociali e umane. C’è una forte enfasi sulla scoperta creativa e personale di nuove conoscenze. L’autocreatività dello studente gioca un importante ruolo perché a livello di percezione dell’apprendimento, tutti i tipi di conoscenza hanno bisogno dell’attività del bambino.

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3.3.IL RUOLO DELL’INSEGNANTE E GLI ELEMENTI DELLO SPETTACOLO Con Clear il teatro viene utilizzato come metodo di insegnamento. Un modo alternativo che, come è chiaro dal nome stesso, prende in prestito gran parte dell’arte drammatica per utilizzarla in modo amatoriale e non in una lezione di recitazione. Sono comunque elementi importanti e vitali per la cornice in cui gli insegnanti vanno a lavorare. Questi elementi dovrebbero essere inclusi in lezioni teatrali e bisogna che vengano presi in considerazione prima di programmarne qualcuno. Gli elementi base sono: Contesto umano: la fonte basilare attraverso cui ricaviamo il nostro materiale per la creazione della cornice immaginativa è l’essere umano stesso. L’uomo con le sue relazioni, opinioni, pregiudizi e i suoi ruoli quotidiani ci dà la base per scegliere e trovare su quale contesto immaginario si andrà a lavorare. Nello spettacolo bisogna affrontare situazioni “come se…” che assomigliano alla realtà e che includono dilemmi, problemi, domande che necessitano risposte e soluzioni: Il contesto umano fornisce il materiale per crearlo; Contesto drammatico: da questo contesto umano che offre numeri indefiniti di situazioni, viene scelto un contesto o una situazione che si adatta alla cornice immaginativa su cui dovremmo lavorare. Per esempio, un viaggio nello spazio in cui gli umani provano a convincere un alieno a tornare sulla terra con loro. Il contesto umani qui è la situazione con cuiqualcuno

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prova a convincere qualcun altro a fare qualcosa. Il contesto immaginativo è il viaggio nello spazio. Ruoli/personaggi: all’interno dello contesto dello spettacolo ci sono i personaggi che agiscono. Scegliamo i possibili ruoli che verranno coinvolti nell’azione e forniremo loro determinate caratteristiche. Nel precedente esempio non c’è solo un alieno ma anche qualcuno che ha paura esitando, ma vuole ancora incontrare umani. In questo modo diamo loro ruoli più concreti, ma lasciamo spazio ai bambini anche da soli. Cosa e in che modo le informazioni dettagliate che diamo ai bambini per i personaggi dipendono da noi e da ciò che vorremmo ottenere. Tensione: nel contesto teatrale scelto deve esserci una sorta di tensione, un problema che necessita di essere risolto altrimenti l’interesse svanirà rapidamente. Come in ogni tipo di attività (performance, film, improvvisazione, ecc…) serve una sorta di tensione emotiva o intellettuale ma non necessariamente proveniente da un grande disastro. La fonte di tensione potrebbe essere più interna come un evento inaspettato o un dilemma. Focus: appena scelto il contesto e la tensione, è necessario concentrarsi su questa tensione. Una domanda specifica che vorremmo indagare attraverso questo contesto. Luogo fantastico: in una sessione teatrale bisogna scegliere un posto che si adatta alla nostra situazione ed ha anche un significato simbolico. Possiamo cambiare le impostazioni all’interno di una lezione di teatro, ma dobbiamo occuparci della coerenza. È importante che gli studenti non vengano confuse e distratte dai cambiamenti del luogo. 0

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Tempo: una lezione di teatro si svolge durante un’ora di lezione. Questo è il tempo reale, ma nel contesto drammatico bisogna occuparsi anche del tempo immaginario che può essere più flessibile. Possiamo muoverci attraverso il passato ed il futuro con la stessa facilità con cui noi ci sposteremmo nel presente. Bisogna anche scegliere il periodo che meglio si adatta alla situazione e al luogo dello spettacolo. C’è flessibilità, ma bisogna anche fare attenzione per non perdere la coerenza. Methexis(partecipazione): questa è la parte della recitazione che collega l’arte all’insegnamento. Mentre i partecipanti stanno lavorando nel contesto fittizio, da qualche parte nella loro mente realizzano anche il contesto reale perché si immedesimano nello spettacolo rendendo tutto molto reale. Questo diventa più evidente quando l’insegnante ferma lo spettacolo e riflette fuori dai ruoli. Attraverso questa riflessione, quello che hanno vissuto diventa più consapevole. I bambini e il pubblico, all’interno della performance, vivono allo stesso tempo nel mondo immaginario e reale. Lingua e movimento: il mezzo di espressione nello spettacolo sono linguaggio e movimento, utilizzati non solo per esprimere o descrivete i nostrisentimenti,leidee,ecc…maancheperdare un senso al mondo che lo circonda. Quello che rende questi due mezzi distintivi nello spettacolo è che i movimenti, le parole e le espressioni hanno sempre una sorta di significato potente e simbolico. La scelta dei modi di espressione è più consapevole e potente riguardo ai significati e ricorda la

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poesia. Non è necessario sovraccaricare l’espressione e la parola né chiedere ai bambini di spostarsi continuamente. Simboli: parte del linguaggio drammatico include alcuni simboli come oggetti, movimenti, suoni o segni. È necessario avere simboli chiari nel senso che il significato implicito è dato anche se i bambini non ne sono completamente consapevoli ma non abbiamo bisogno di avere simboli perfettamente definiti per avere uno spettacolo. A volte i bambini possono trovare significati impliciti in cui non abbiamo guardato. Per esempio, in una lezione di teatro che riguarda il razzismo, se ci sono un giornalista bianco e un impiegato nero dare una stretta di mano, quello potrebbe essere un simbolo.

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4.IL NUOVO METODO

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4.1.APPROCCIO AL NUOVO METODO L’apprendimento creativo permette di conoscenze e abilità attraverso la partecipazione attiva: è una procedura combinata di uno scambio creativo tra l’individuo e il suo ambiente naturale o sociale, una funzione umana complicata che ha radici sia nella parte psicologica che in quella fisiologica dell’uomo ed è il risultato di operazioni sia interne che esterne, finalizzate all’acquisizione di conoscenze e competenze. Il processo di Apprendimento diventa più interessante e complesso quando si sposta fuori dallo stato di memorizzazione, in uno stato in cui sono coinvolte le funzioni umane fondamentali. L’apprendimento può essere definito creativo se stimola l’immaginazione, la memoria, la sensibilità e il sentimento, la mimesi (seguendo l’idea aristotelica), il gioco, l’arte, la creazione e anche l’apprendimento è creativo quando acquisisce esperienza da quanto sopra. Il progetto mira a decifrare le connessioni tra le funzioni di cui sopra per il bene del processo educativo, ad introdurre un metodo di insegnamento sia in teoria sia in pratica che, differenziandosi dall’esistente, fornirà nuovi elementi vivaci alla relazione con il pupillo. Questa relazione insegnante-allievo ha subito molti cambiamenti e metodi riprendendo il gioco teatrale, il gioco dei ruoli o uso del racconto. Comunque, l’obiettivo è sempre uno: la conquista e l’evoluzione della conoscenza dell’uomo di se stesso, del suo ambiente e delle leggi che lo governano. Dramma nell’educazione, 0

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teatro nell’educazione, teatro dello sviluppo. Questi potremmo chiamare gli antenati e le basi del metodo che Clear desidera coprire, formulare e prendere in considerazione.

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4.2.TEATRO E CREATIVE LEARNING Certe cose dovrebbero essere chiarite sin dall’inizio. Quando si parla del “creative learning” non è implicito che ci riferiamo al teatro. L’apprendimento creativo mira ad obiettivi completamente diversi. Secondo Berthold Brecht lo scopo del teatro è quello di intrattenere, mentre la preoccupazione specifica del “creative learning” è di cogliere e acquisire conoscenza attraverso modi e percorsi teatrali. Se l’uomo del teatro desidera raggiungere la catarsi aristotelica entro la fine di ogni rappresentazione, allo stesso modo, il tutor che lavora nel “creative learning” desidera raggiungere un plateau analogo tale che solo la conquista della conoscenza acquisita può fornire. Osservando un’opera teatrale vediamo che eseguiti un tema, un mito o una storia che costruisce l’azione e all’interno dei suoi confini, i personaggi comunicano, conversano, confliggono, sacrificano e vivono le loro vite tutto da capo. È probabile che una situazione simile si presenti in un’aula mentre l’insegnante si occupa della materia d’insegnamento. Tutto ciò che deve fare è discernere il mito e i conflitti, organizzare la trama e arrivare fino alla fine della strada. In modo simile, qualsiasi cosa accada nel mondo reale è possibile che formi parte delle nostre vite, riorganizzato per poi vivere l’esperienza. 0

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4.3.TEATRO IN CLASSE Con l’apprendimento creativo si fa uso di tecniche teatrali pur comprendendo una metodologia per l’insegnamento. Potrebbero essere utilizzati elementi pratici e creativi derivanti da una serie di altre arti. È comunque probabile che il teatro sia la fonte principale poiché qui abbiamo azione ed esperienza incorporate, principalmente l’esperienza è collettiva piuttosto che individuale. Qui abbiamo un tipo di insegnamento, una metodologia che prende elementi teatrali che potrebbero servire a scopi amatoriali o no, ma che tuttavia sono indispensabili per creare l’ambiente in cui dobbiamo lavorare. L’arte teatrale differisce dal Creative Learning. In uno spettacolo teatrale il nostro interesse principale sta nel risultato finale che è integrale e perfetto e, in altre parole, vale la pena di assistere al gioco. Nel creative learning l’interesse principale riguarda il mezzo, le tecniche e i vari modi che usiamo entro i confini dell’insegnamento, mentre il risultato finale dipende dall’estensione dell’apprendimento che gli studenti hanno acquisito ogni volta che afferrano l’oggetto di apprendimento. Ancora una volta dovremmo chiarire che il creative learning non dovrebbe mai essere coinvolto nei requisiti di un “opera d’arte”. Il “bello” che cerchiamo in un’opera d’arte ha un significato completamente diverso nella questione del creative learning. Nel caso specifico, quando parliamo del bello facciamo riferimento all’estensione delle conoscenze acquisite attraverso il gioco, l’azione o la creazione. Il nostro interesse e la nostra

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preoccupazione dovrebbero approfondire l’apprendimento sul campo, sul modo in cui assimiliamo la conoscenza e nel modo in cui conquistiamo l’oggetto dell’apprendimento. Pertanto, all’interno di questo schema, in base ai nostri obiettivi educativi e al modo in cui è pianificato il corso, prendere in considerazione quanto segue: Campo umano Regno immaginativo Ruoli – Personaggi Conflitto drammatico Centro di interesse Posto fantastico Tempo Partecipazione Linguaggio e movimento Simboli Un’attenta analisi e definizione di quanto detto sopra potrebbe essere realizzata utilizzando un esempio del programma di scuola primaria programmato.

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4.4.COSA DEVE FARE L’INSEGNANTE PER INIZIARE UNA LEZIONE CON CREATIVE LEARNING 1) Prima di tutto un insegnante deve avere una VOLONTÀ e ha bisogno di rendere la lezione più divertente e interessante; 2) Mettere in moto la propria immaginazione; 3) Sapere cosa “porta nella sua valigia” conoscere, cioè, i punti di forza e di debolezza per poterli utilizzare nel processo creativo; 4) Hanno bisogno di conoscere e comprendere la classe della salute sociale e le abilità e le esigenze dei bambini (i loro interessi, come possOno lavorare nella squadra, quali esperienze personali portano, ecc.) 5) Essere in grado di porre domande e cercare le risposte con gli studenti; 6) Voler collaborare e accettare le.

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4.5.L’ARTE DEGLI ATTORI E LE FUNZIONI Gli attori non memorizzano. Non perché non abbia una capacità di memoria, ma perché non apprende a memoria nello stesso modo in cui gli studenti devono memorizzare una forma matematica o un paragrafo dal libro di storia. L’attore “impara” le immagini, reagisce agli stimoli e prova sentimenti. Con questo tipo di forza interiore l’attore recita atti: internamente (vive, sente, soffre) ed esternamente (agisce con azioni concrete, movimenti, discorsi, ecc.). Gli attori, con l’aiuto della loro immaginazione e sensibilità, e ovviamente con la loro esperienza, leggono sotto le righe e scoprono il materiale sensibile ed emotivo che esiste al di là delle parole e dei significati. Vivono questa sensazione e la coerenza dei sentimenti, e questa convivenza di parole fa dire loro le battute, come l’autore ha scritto loro, possibilmente in un altro periodo storico e in un altro luogo. In questo modo, gli attori trasformano le parole in immagini, stimoli ed esperienza e poi di nuovo in parole. Solo ora, la parola di un’opera teatrale è piena di emozioni ed esperienze. Quindi, gli attori “vivono” un’altra “vita”. E molte volte questa vita è reale (o anche più reale della vita reale). Le parole guadagnano motivazione e colore, ritmo, movimento e peso emotivo e il testo è fermentato insieme all’attore e alla sua espressione ed è stampato nelle sue cellule. L’attore può riprodurre le parole in modo spontaneo e preciso ogni volta che lo desidera, senza grandi sforzi intellettuali. Deve solo trovare l’inizio della linea delle emozioni, poi una emozione porta l’altra, una sensazione nasce dall’altra e tutto viene naturalmente. Come i ganci di una catena che portano sempre il prossimo. 0

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Nel caso dell’attore, non possiamo parlare di memoria nel vero senso della parola, ma c’è un tipo diverso di memoria, quella delle emozioni. Ogni sentimento che l’attore vive corrisponde a una certa espressione, diventa un discorso con sintassi strutturata, ritmo e intonazione. Nell’apprendimento creativo, utilizziamo tutti questi “ingredienti”, che consistono nel processo di apprendimento e non in una creazione artistica. Formiamo un ambiente, un’atmosfera in cui scegliamo di vivere con bambini sensibili alle emozioni. Un ambiente ricco di stimoli che serve come base per l’immaginazione dei bambini. La motivazione è un fatto istantaneo che può accadere dentro o fuori di noi (una reminiscenza, qualcosa che riceviamo solo con i nostri sentimenti) e che effettivamente causa cambiamenti nella nostra situazione emotiva.

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4.6.IL CREATIVE LEARNING COME LO STORYTELLING L’apprendimento creativo può venire sotto forma di narrazione, come racconto o fiaba, il nostro obiettivo è che i bambini ottengano la migliore comprensione possibile. L’insegnante, quindi, è colui che sceglie il modo migliore di gestire ogni argomento educativo. È noto che esiste una varietà di problemi e argomenti che possiamo avvicinare e insegnare sotto forma di narrazione. Una lezione potrebbe anche essere una combinazione di narrativa e azione e potrebbe iniziare con la narrazione, continuare con l’azione e terminare con una storia. Gli insegnanti sanno che la ripetizione e la routine rovinano l’interesse dei bambini e l’intervallo di concentrazione e quindi è altamente consigliabile trovare nuovi metodi di insegnamento e presentazione che possano avviare l’imprevedibile, il sorprendente o semplicemente il romanzo. Se vogliamo introdurre una proposizione didattica a una lezione di questo tipo, potremmo iniziare citando quanto segue: DEFINENDO L’OBIETTIVO Il significato che vogliamo trasmettere dimostrare. UTILIZZA LA NOSTRA INVENTIVITÀ PER SCEGLIERE UN FAVOLOSO INTERESSANTE CHE HA • Conflitto nel mezzo della trama • Una trama interessante • Iniziare com “c’era una volta” • Sviluppo del tema 0

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• Finendo con “Vissero felici e contenti” • Conflitto tra due personaggi principali antitetici o due temi controversi. Entro la fine della storia, dovremmo essere pronti per raggiungere il nostro obiettivo. DEFINIRE I FATTORI DI OPPOSTI Quale battaglia discutere l’un l’altro, così come con il conflitto per raggiungere il nostro obiettivo finale (Risultato-conclusione-messaggio) DEFINIRE E PORTARE I RISULTATI DEL CONFLITTO PRINCIPALE Se la nostra narrazione fosse lapidaria, i bambini con l’incoraggiamento appropriato esprimeranno da soli i loro risultati. LASTORIADIUNALENTICCHIA Un esempio di botanica: Una pianta è nata. La procedura di semina, crescita e nascita dei frutti, fino al momento in cui una nuova pianta viene riprodotta. Definiamoilnostroobiettivo:lanostraintenzione è insegnare ai bambini la riproduzione delle piante e in quali circostanze ciò avviene. Creiamo una piccola storia interessante come l’avventura dello

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spirito irrequieto di un minuscolo seme di ceci che ha deciso di cercare fortuna in un mondo e luoghi sconosciuti. L’inizio potrebbe essere: “c’era una volta” (dialogo con mamma ceci e dichiarazione che lei vuole andarsene). Sviluppo: incontrare un numero di persone straordinarie (aria, suolo, sole ecc…). La fine potrebbe essere qualcosa come “vissero felici e contenti” Ripetizione della stessa storia, stessa trama e stesso dialogo con il nuovo seme, il risultato di questo. Definiamo i fattori contraddittori che parlano l’un l’altro, lottiamo in modo che il risultato porti l’obiettivo finale desiderato (effetto, sconto, messaggio). Il nostro primo eroe è il seme, l’altro potrebbe alternativamente essere l’aria (che preleva il seme e lo trasporta altrove), un pezzo di terra che sembra essere vicino a dove è caduto il nostro seme, l’acqua che scorre nelle vicinanze, che innaffia il seme, un sassolino che impedisce temporaneamente le radici di semi e le foglie si estendono per aumentare il sole l’elemento più importante… E la storia va avanti fino a quando la nostra nuova pianta non è pronta a produrre semi propri. DEFINIZIONE - CHIARIMENTO DEL CONFLITTO FINALE: Nell’esempiodatoneabbiamomolti:parlando con il sole, l’aria, il suolo, con il ciottolo, ecc… CONCLUSIONI Come opera la natura, primavera, inverno, condizioni permettendo ecc... 0

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4.7.IN POCHE PAROLE CIO CHE DOVRAI FARE PREPARAZIONE PRIMA DELLA LEZIONE 1. Usando la tua immaginazione, trasforma la lezione in immagini: come se fosse un film fatto di piccole immagini statiche [ancora di un film]. Crea un semplice “story Board’’ abbozzando un’immagine per ogni capitolo della lezione. Quindi, avrai la lezione in ordine come se fosse una guida nelle tue mani. 2. Metodicamente, hai a disposizione tutto il materiale di cui avrai bisogno: semplice, ogni giorno il materiale che possiamo trovare a casa o in classe. Rotoli di carta bianca, fogli A4, colori, un canestro da basket, un pezzo di stoffa di un vecchio lenzuolo, qualche corda o filo sottile può essere utile ed essere usata tante volte in diverse classi. IN CLASSE 3. Suscita l’interesse dei bambini con un’adeguata introduzione: Trova un primo elemento per sorprendere i bambini. Un indizio particolare per stimolare la loro immaginazione e manifestare la loro creatività. 4. Gli “eroi” di questa messa in scena: I bambini saranno personaggi storici durante la lezione di storia, o potrebbero essere elementi chimici in

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chimica, o numeri, concetti o relazioni matematiche durante la lezione di matematica. Per l’interpretazione dei bambini, non è necessario un numero, una parola o un elemento chimico, potrebbe esserlo un oggetto animato e usato da loro. Attraverso questa animazione i bambini dovranno muoversi, recitare e sapersi comportare. In generale per dare vita ai ruoli attivi e agli ‘’eroi’’ in ambito teatrale. 5. Personalizza gli eroi: Indirizza i bambini così da creare l’azione e i ruoli attivi, ‘’personaggi’’ interessanti, che recitano per una ragione specifica in base all’oggetto della conoscenza. 6. Specifica la trama e definisci la relazione esistente tra i bambini e gli eroi: come saranno gli eroi dopo, quale sarà il loro scopo, quali saranno le loro paure, cosa desidereranno evitare, come si svolgerà l’azione. I ruoli sono semplici. Definiti dall’insegnante e seguiti dai bambini. 7. Scegli una storia semplice dove gli eroi possono vivere, essere protagonisti, sviluppare relazioni, conversare o argomentare, o semplicemente stare insieme, avendo come risultato finale la lezione che speravi di ottenere. 8. Elabora o prendi in prestito altrove un incantevole ambiente (racconto, rappresentazioni teatrali, mitologiche. Etc…) dove l’azione teatrale avrà luogo. Un luogo che stimoli l’immaginazione dei bambini, la quale sarà suscitata in questo scenario consentendo loro di parlare di cose, di avere nuove idee, di creare un mondo proprio, contribuendo alla lezione. 0

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9. Formula uno scenario semplice: Delinea una bozza delle sequenze di base, da cui l’azione passerà per raggiungere il finale desiderato. L’azione è costruita dopo aver confrontato varie avventure, ma non per raggiungere facilmente il finale. Tocca a voi trovare il giusto metodo che guiderà l’azione al conflitto. Il ‘’ suono della campanella’’ può essere lo ‘’strumento ‘’ che consente all’insegnante di cambiare l’azione così da raggiungere l’obbiettivo finale 10. Dopo aver raggiunto l’apice dell’azione, la fine non dovrebbe essere lontana. Dall’apice, dovremmo essere in grado di raggiungere la fine dell’avventura velocemente evitando qualsiasi dettaglio superfluo. Comunque, assicurati di conservare una piccola sorpresa per il finale.

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4.8.VALUTAZIONE IN CREATIVE LEARNING Il problema della valutazione e del giudizio nel processo di apprendimento creativo è particolarmente delicato a partire da quando il bambino non è più giudicato e valutato nel modo tradizionale (attraverso l’insegnamento, lo studio, gli esami, i questionari o i compiti), ma il suo progresso e il cambiamento vengono valutati nell’insieme. Non si dimentichi che imparare significa cambiare e l’educazione è il processo del cambiamento. Nel dire tutto ciò comunque, non vogliamo arrivare alla conclusione che non dovrebbe esserci una valutazione nel processo di CL o della conoscenza acquisita nello stesso. Peraltro, dovremmo tenere a mente tre capisaldi riguardanti la valutazione: • Ciò che i bambini hanno imparato o acquisito nel processo potrebbe mostrarsi più tardi rispetto alle aspettative. Potremmo notare qualche piccolo cambiamento, ma il vero cambiamento verrà alla luce più tardi. • Il processo di valutazione si riferisce alla conoscenza che gli studenti hanno acquisito per quanto riguarda la valutazione del coinvolgimento dell’insegnante nel processo, quanto sono stati produttivi, se hanno utilizzato le tecniche adeguate, se hanno scelto le attività adatte al tema. Tutto sommato, prima di valutare la propria pianificazione e prima che giungano a conclusioni su ciò che gli studenti hanno imparato o meno o sul perché abbiano cosìtante difficoltà. • In qualunque modo scegliamo di valutare e valutare i bambini, dovrebbero essere informati sui criteri che noi, come insegnanti,abbiamo scelto di usare. Generalmente, potremmo dire che per valutare la conoscenza acquisita dagli studenti, la cosa più 0

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semplice che possiamo fare è scrivere gli obiettivi e gli scopi educativi dall’inizio della lezione e poi vedere quanti sono quelli che siamo riusciti a raggiungere. Se ad esempio ho fissato due obiettivi curriculari (sviluppo dell’uso del linguaggio persuasivo e conoscenza dell’Asia) e due obiettivi relativi all’apprendimento dei termini dello spettacolo, alla fine tutto quello che devo vedere è quanti di questi ho gestito realizzare. Vediamo più in dettaglio cosa possiamo valutare e come. Non ci sono standard e criteri stabiliti per un insegnante, ma possiamo ancora avere un qualche tipo di categorizzazione.

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4.9.CRITERI RELATIVI ALLO SVILUPPO DEGLI STUDENTI 1. Criteri riguardanti la frequenza e la partecipazione degli studenti -Se frequenta regolarmente -Se è puntuale -Se rispetta il luogo e ciò che viene creato in classe -Se segue le istruzioni dell’insegnante e rispetta desideri del resto della classe -Se lavora seriamente e di proposito con l’autodisciplina e se partecipa al processo senza forza e pressione -Se ha il coraggio di rischiare nel processo e accettare il successo o il fallimento e assumersi la responsabilità delle sue azioni. 2. Criteri relativi allo sviluppo delle competenze e alla comprensione del processo: -Se e quanto bene conosce le regole che governano il processo -Se e in che misura ha assimilato la terminologia utilizzata nel processo di apprendimento creative -Quanto può essere libero di improvvisare, sostenere un ruolo, mimare o ascoltare gli altri bambini -In quale misura partecipa attivamente e non viene distratto e di quale lavoro di qualità presenta durante il ruolo.

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4.10.CRITERI PARTICOLARI PER LA VALUTAZIONE DI UNA LEZIONE Questi dipendono dagli obiettivi specifici di ogni lezione. Se ad esempio il nostro obiettivo è insegnare matematica (dimensioni, raggruppamento), aiutarli a prendere decisioni, discutere e provare ad usare il linguaggio persuasivo, allora questi sono ciò che valuteremo. Questo non significa che dobbiamo dimenticare i criteri generali. L’elenco dei criteri potrebbe essere indefinito e tutto ciò che dobbiamo fare è decidere su quali livelli di sviluppo miriamo e quali sono i nostri obiettivi specifici. Sarà utile se dividiamo i criteri in obiettivi generali e obiettivi particolari. COME? Abbiamo già detto che i bambini dovrebbero essere consapevoli dei criteri su cui vengono valutati. Il primo tipo di valutazione attraverso la riflessione accade in classe, ma questo non implica in nessun momento una valutazione. I bambini non dovrebbero sentirsi come se fossero sottoposti a un test su ciò che hanno imparato. La valutazione in classe con la riflessione potrebbe essere fatta in diversi modi: 1. Nel ruolo: i bambini esprimono la loro opinione per gli eventiazioni mentre sono nel ruolo 2. Fuori ruolo: nel mezzo del processo o durante una pausa o alla fine della sessione i bambini discutono con l’insegnante di ciò che è accaduto in classe. In questa fase l’insegnante è in grado di ottenere le prime informazioni su ciò che i bambini hanno imparato. 3. Scrivendo dentro o fuori dal ruolo (inviando una lettera, scrivendo un articolo, scrivendo un diario ecc.)

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4. Disegnando (dentro o fuori il ruolo) 5. Creando immagini fisse per le quali i bambini offrono la loro opinione. Uno degli elementi più importanti da ricordare è COSA chiederà l’insegnante e COME porrà le domande.

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4.11.ESEMPIO DI POSSIBILE VALUTAZIONE PER IL SOGGETTO DI MATEMATICA: CHE COSA VALUTIAMO (COMMENTI) 1. Frequenza 2. Puntualità 3. Partecipazione (qualità della partecipazione) 4. Comportamento 5. Cooperazione 6. Uso della lingua appropriate 7. Comprensione dei punti principali della lezione 8. Elaborazione ed elaborazione dei punti del dotto (potrebbero lavorare su ciò che gli abbiamo dato?) 9. Modo di gestire le conoscenze acquisite (come hanno usato ciò che hanno imparato a risolvere il problema all’interno del contesto immaginativo)

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4.12.AUTOVALUTAZIONE Dopo aver terminato la lezione e prima di sederci per la nostra valutazione finale, dovremmo valutare noi stessi e la nostra pianificazione perché potremmo essere stati improduttivi a causa della nostra colpa. Possiamo porci alcune domande in questa direzione: 1. Sono riuscito a comunicare le mie aspettative alla classe? 2. Ho offerto un’esperienza soddisfacente agli studenti? I bambini vengono volentieri in classe? 3. Quanto l’esperienza li ha cambiati? 4. Ho chiesto troppo o troppo poco agli studenti? 5. Ho fatto abbastanza per aiutarli in classe? 6. Ho usato le tecniche adeguate? 7. Ho usato materiale adatto alle esigenze e alle abilità dei miei studenti? 8. Ho fatto domande produttive? 9. In che modo lo stato che ho scelto nel processo ha influenzato i bambini? Dovrei assumere il ruolo che ho svolto o sarebbe meglio se avessi scelto un altro ruolo? 10. Ho avuto il potere di fermare il processo se potessi vedere che l’aula non era produttiva nel processo a causa del mio errore e cambiare la mia pianificazione? Dobbiamo tenere a mente che abbiamo a che fare con persone e ogni volta che arriva qualcosa di diverso dagli obiettivi e dagli obiettivi che ci siamo prefissati, allora è bene cogliere l’opportunità e discuterne. Non dobbiamo cambiare la nostra programmazione completa e i nostri obiettivi.

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I l pr es ent epr oget t oèf i nanzi at oc oni l s os t egnodel l aCommi s s i oneeur opea. L' aut or eèi l s ol or es pons abi l edi ques t apubbl i c azi one( c omuni c azi one)el a Commi s s i onedec l i naogni r es pons abi l i t às ul l ' us oc hepot r àes s er ef at t odel l e i nf or mazi oni i nes s ac ont enut e.


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