Cuore-Vita Magazine N.11 - Settembre 2014

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N°11 Settembre

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Vita m a g a z i n e

Autorizzazione n° 343 del 12.12.2005 - in allegato a Sorpresa!

29 Settembre giornata mondiale per il cuore

02 Editoriale 03 Memorandum di uno stile di vita amico del cuore 04 Vogliamo bene alla nostra salute 06 La sanità nei francobolli

sammarinesi 07 Parliamo di Cibo Spazzatura nei distributori automatici 09 Giornata Mondiale per il Cuore 2014 10 A Tavola con il Personal

Trainer 11 La vita secondo Vito 12 Sindrome delle apnee notturne 14 Curiosità dal mondo scientifico 15 Salute e luoghi comuni della medicina


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to ri ale Ben ritrovati! Editoriale a cura del Dott.: Giovanni Michele Zangoli

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iù del 50% della mortalità (e disabilità) causata da patologie cardio-vascolari può essere scongiurato, o quantomeno drasticamente ridotto, se solo si correggessero i fattori di rischio più diffusi. A sostenerlo è la stessa Organizzazione Mondiale della Sanità in un suo rapporto. Basterebbe assimilare questo monito per essere più amici del nostro cuore, il muscolo più importante dell’organismo, il fornitore di ossigeno al cervello. È un amico che lavora in silenzio il cuore, batte ritmicamente senza che ce ne accorgiamo, spesso senza avere la consapevolezza del suo ruolo fondamentale e si adatta a tutte le condizioni: pompa più forte sotto sforzo, rallenta quando siamo sereni e rilassati. Partendo da queste premesse eliminare i fattori di rischio, almeno quelli evitabili (esclusi i fattori genetici), dipende solo da noi, in altre parole dal nostro stile di vita: il fumo, la sedentarietà, l’obesità solo per ricordare le più diffuse ‘trasgressioni’ della cosiddetta vita moderna. Oltre alla salute ne guadagna anche il girovita: non c’è dieta che tenga se non accompagnata da movimento e attività fisica, un toccasana per la salute a tutte le età come sostengono i dietisti. Servono sicuramente meno farmaci quando è lo stile di vita ad essere il vero ‘farmaco’ del cuore. Quale occasione migliore per ribadire vecchie ma sempre valide raccomandazioni se non in occasione della Giornata Mondiale del Cuore (29 settembre) L’Associazione Cuore-Vita invita tutti a partecipare all’evento con spirito costruttivo e non solo celebrativo. È una giornata che deve stimolare una riflessione, una presa di coscienza buona per tutto l’anno. Con il cuore si ama, ma noi quanto amiamo il nostro cuore?

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Memorandum di uno stile di vita amico del cuore 1) Evita il fumo sia attivo che passivo 2) Se bevi alcol, fallo in modo moderato e responsabile 3) Limita i cibi grassi ed i cibi spazzatura 4) Mangia piÚ frutta e verdura durante il giorno 5) Bevi giornalmente acqua in abbondanza 6) Controlla la pressione 7) Verifica periodicamente i livelli ematici del colesterolo, dei trigligeridi e della glicemia ascoltando i prezioni consigli del tuo medico 8) Cerca di mantenere il tuo peso in forma scegliendo un’alimentaione sana e praticando regolarmente una attività fisica, anche salendo le scale 9) Combatti lo stress: il buon umore ha effetti benefici sulla salute in generale e sul cuore in particolare. Ridi che ti fa bene!

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Vogliamo bene alla nostra salute A cura del Prof. Giampaolo Rolli Vicepresidente Associazione Sammarinese Cuore-Vita

• effetto anti-ischemico: l’esercizio fisico determina una riduzione delle richieste di ossigeno da parte del cuore per lo stesso carico di lavoro esterno, permettendo ai pazienti con cardiopatia ischemica una migliore tolleranza allo sforzo. L’allenamento riduce sia la frequenza massima durante lo sforzo che la frequenza a riposo. Un’elevata frequenza cardiaca rappresenta già di per se un fattore di rischio cardiovascolare. Questi riadattamenti del sistema nervoso autonomo possono determinare una riduzione dell’insorgenza di aritmie maligne. L’allenamento determina una riduzione dei valori di pressione arteriosa sia massima che minima: in soggetti allenati si verifica una riduzione delle resistenze vascolari periferiche, dovuta presubilmente ad un aumento significativo del calibro e del numero dei vasi sanguigni. • effetto periferico: l’attività fisica determina una migliore efficienza metabolica della muscolatura, legata ad una efficacia estrazione di ossigeno dal sangue e ad un aumento del numero dei capillari con una efficace formazione di circoli collaterali. • ti fa diminuire lo stress: praticare attività fisica o uno sport adeguato è un potente “scarico” per la tensione emotiva, e quindi un prezioso alleato per contrastare lo stress.

Una regolare attività fisica è la prima norma da osservare in quanto rappresenta un vero “salvacondotto” per la salute in tutte le età. Se ti muovi regolarmente proteggi il cuore e i vasi sanguigni, e riduci il pericolo di infarto ed ictus cerebrale, combatti le malattie dell’invecchiamento(osteoporosi, disabilità, depressione). Un esercizio moderato di 30 minuti per almeno 5 volte la settimana riduce il rischio di andare incontro a cardiopatia cronica. Non ti preoccupare se sei avanti con gli anni: anche le persone anziane possono e debbono muoversi regolarmente seguendo i consigli del proprio medico, praticando anche sport che non richiedano un eccessivo consumo di ossigeno e consentano di mantenere in forma il fisico e con esso il cuore e le arterie. Le attività fisiche o gli sport che più altri aiutano il cuore sono il nuoto, il ciclismo, le passeggiate (nordic walking) e lo jogging. Possiamo così considerare i principali effetti benefici dell’attività fisica: • ti aiuta a calare di peso: il movimento aumenta il consumo di calorie ed associato ad una alimentazione adeguata, si rivela molto efficace nel combattere il sovrappeso. L’esercizio fisico costante determina una riduzione delle lipoproteine a bassa densità (LDL) e dei trigliceridi ed un aumento della concentrazione delle lipoproteine ad alta densità (HDL), frazione del colesterolo che può servire a mobilizzare i depositi di lipidi dalle pareti delle arterie. • effetto antiaggregante: la regolare attività fisica determina una riduzione del rischio di trombosi, attraverso favorevoli modifiche della fibrinolisi, della aggregazione piastrinica, dei livelli di fibrinogeno e della viscosità del sangue.

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La sanità nei francobolli Sammarinesi A cura del Dott: Daniele Cesaretti

Il 24 febbraio 1983 la Repubblica di San Marino ha emesso una serie di sei francobolli denominata “Pionieri della scienza” (2a emissione). Fra essi, tre valori si riferiscono alla scienza. Il valore da 150 Lire (catalogo Sassone n. 1112) celebra il medico, biologo e farmacologo scozzese Alexander Fleming (1881 – 1955) premio Nobel per la medicina nel 1945 insieme con Howard W. Florey e Ernst Boris Chain. Fleming è noto per aver scoperto la penicillina nel 1928. Ma per lungo tempo la scoperta fu ostacolata dalla industria farmaceutica che stava invece promuovendo i sulfamidici, di più facile produzione. Solo più tardi, nel 1942, grazie al lavoro del “gruppo di Oxford” (Florey e Chain) e alle emergenze della seconda guerra mondiale si scoprì il vero potenziale della penicillina che portò una rivoluzione nella terapia medica a livello mondiale. Al suo nome è stato dedicato un cratere sulla luna ed anche un asteroide. Il valore da 400 Lire (Sassone n. 1115) ricorda il medico, botanico e naturalista svedese Carl von Linné, nato Carl Nilsson Linnaeus, più noto come Linneo (1707 - 1778) inventore dell’ancora attuale sistema di nomenclatura degli esseri viventi. Egli denominò 4.400 specie animali includendovi anche l’Homo sapiens malgrado la reticenza esistente all’epoca di considerare l’uomo alla stregua di un animale! Pur essendo un valido medico, tanto da avere una cattedra in medicina all’Università di Uppsala, la sua prima vocazione fu la botanica. Egli infatti scambiò, appena l’anno dopo, quell’incarico per ottenere la cattedra in botanica, dietetica e materia medica per il resto dei suoi giorni. Il valore da 1000 Lire (Sassone n. 1116) raffigura il filosofo e matematico greco Pitago-

ra (570 a.C.- 495 a.C.). Attenzione. Non è un fuori luogo. Quest’uomo geniale fu anche taumaturgo, astronomo, scienziato e politico. E benché abbia vissuto 2.500 anni fa egli è attualissimo anche in campo medico preventivo. Pitagora infatti è considerato l’iniziatore del vegetarianismo in Occidente grazie ad alcuni versi delle Metamorfosi di Ovidio che lo descrivono come il primo degli antichi a scagliarsi contro l’abitudine di cibarsi di animali, reputata dal filosofo un’inutile causa di stragi, dato che la terra offre piante e frutti sufficienti a nutrirsi senza spargimenti di sangue. Concetti, questi, di una incredibile attualità. Ovidio lega il vegetarianismo di Pitagora alla credenza della metempsicosi, secondo cui negli animali non vi è un’anima diversa da quella degli esseri umani. Cicerone in merito scrisse: “Pitagora ed Empedocle avvertono che tutti gli esseri viventi hanno uguali diritti, e proclamano che pene inespiabili sovrastano a coloro che rechino offesa a un vivente”. Pitagora fu dunque anche un animalista anzitempo! Serie completa Sassone n. 222. Stampa in rotocalco (150-400 L.) e calcografia (1000 L.) in fogli da 40 esemplari presso l’Istituto Poligrafico Zecca dello Stato di Roma. Bozzetti di Angelo Titonel e Franco Pedacchia (1000 L.)

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Parliamo di cibo spazzatura dei distributori automatici A Cura della Nutrizionista Dott.ssa Marina Corsi Vorrei sapere qualcosa sui cibi spazzatura. È vero che fanno male alla salute? (Carlo)

non si fa promotrice di sani stili di vita. (cfr. “Epicentro”) La logica con cui si reperiscono i cibi contenuti all’interno di queste macchinette sono quelle che rispecchiano un mercato non solo basato sulle richieste dei consumatori meno attenti alla propria salute ma sono incentrate su cibi a basso costo, di scarsa qualità e deperibili in tempi più lunghi. Pertanto se da un lato servirebbe tanto buon senso da parte dei consumatori dall’altra l’Associazione Cuore-Vita nel promuovere sani stili di vita sollecita i gestori al fine di rendere disponibili prodotti nutrizionalmente migliori come frutta già pronta al consumo o yogurt e sollecita altresì tutti coloro che ufficialmente si occupano di prevenzione al fine di promuovere un significativo cambiamento nella gestione di questo genere di servizi offerti ai cittadini perché la salute passi anche attraverso la corretta alimentazione fuori casa o lontano dal controllo delle famiglie come avviene nelle scuole.

Mentre siamo fuori casa è esperienza comune avvertire il bisogno di fare una piccola merenda, specie a metà mattina o nel pomeriggio, e questa è un’abitudine che va assecondata perché rispetta le più comuni indicazioni nutrizionali che gli esperti fornisco. Se da una parte però sono note ai più le caratteristiche che gli alimenti consumati in queste occasioni devono essere quelle che caratterizzano dei cibi a basso potere calorico e con un buon livello di capacità saziante come della frutta fresca, dello yogurt o una spremuta, dall’altra è assai difficile reperire questi cibi soprattutto all’interno dei distributori automatici. Queste macchinette ormai presenti ovunque e purtroppo specie in ospedali, scuole e luoghi di lavoro, sono piene di cibi e bevande spazzatura ricchi di calorie, grassi, zuccheri, sale e con basso potere saziante che si discostano dal contenere quei nutrienti nobili e tanto ricercati (ad esempio vitamine, sali minerali e fibra) al fine di garantire il mantenimento di un buono stato di salute. Molti sono gli Stati* che hanno provveduto a favorire un cambiamento circa i cibi offerti all’interno dei distributori automatici, abolendo ad esempio la presenza di patatine fritte o dolciumi nelle macchine presenti negli edifici scolastici, anche perché risulta quanto meno contraddittorio promulgare campagne contro l’obesità quando la scuola per prima

Sottoponeteci i vostri quesiti alla mail: info@cuore-vita.sm 6


•In Norvegia è proibita qualsiasi forma di pubblicità rivolta ai bambini. • In Inghilterra è stata lanciata la campagna “via il cibo spazzatura dalle casse dei supermercati”: lo scopo è quello di rimuovere caramelle,cioccolate,snack dagli scaffali che si trovano nelle vicinanze delle casse e sensibilizzare le catene dei supermercati a cambiare la tipologia dei prodotti in prossimità delle casse. • La Danimarca nel dicembre 2011 ha introdotto la prima tassa sui cibi spazzatura, tassando quelle che hanno oltre il 2,3% di grassi saturi. •In Russia dal gennaio 2010 snack, merendine, hamburger, patatine e bibite zuccherate non potranno più essere presenti nelle pubblicità rivolte ai bambini con meno di 12 anni.

*Alcuni esempi di “guerra al cibo spazzatura”(junk food): • Lo stato del Messico ha vietato dal 16 luglio c.a. ha vietato la pubblicità televisiva del cibo spazzatura, per ora, limitata alla fascia oraria in cui vanno in onda programmi per bambini; questo per combattere il problema dell’obesità. La BBC riporta:Il Messico è diventato il paese faro nella lotta contro i cibi spazzatura. • Negli Stati Uniti d’America il Dipartimento dell’Agricoltura ha bandito gli snack ipercalorici nei distributori automatici nelle scuole. • In Australia è proibita la pubblicità di alimenti per minori di 14 anni. • In Olanda è banditala pubblicità dei dolci per minori di 12 anni. • In Svezia non è permesso usare personaggi di cartoni animati per la pubblicità.

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Giornata mondiale per il cuore 2014 I contenuti del poster sono stati scritti dal Dottor Emidio Troiani del Comitato Scientifico di Cuore-Vita

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A tavola con il Personal Trainer A cura della dott. Giovanni Michele Zangoli

È ora di nutrirsi meglio, in tanti lo capiscono da adulti quando viene la smania di affidarsi ai ‘maghi’ del girovita per recuperare il tempo e la linea perduti. Ma non è solo una questione di estetica, vivere in salute è una presa di coscienza e l’offerta in questo settore è in netta evoluzione. In certi centri specializzati si organizzano per esempio giornate educative di guida e di motivazione per il raggiungimento dei propri obiettivi di forma fisica e di stile di vita salutare. Il dietista-nutrizionista in questi casi si spinge oltre il suo ambito strettamente ambulatoriale fino a diventare un coach che accompagna l’individuo nelle scelte alimentari: a pranzi o cene di gruppo, in mensa, al ristorante, al self service. Una forma di assistenza specializzata al salutismo che arriva a spaziare fino alla spesa alimentare intelligente. Roba da salutisti eccentrici? Forse, sta di fatto che la richiesta di benessere aumenta e l’offerta si adegua a una domanda sempre più esigente. E chi non può permettersi il coach-dietista? Niente paura, non sono forse gli stessi nutrizionisti a disegnare la nota piramide alimentare? Quella non costa niente, è semplice da ‘leggere’ e da applicare nella quotidianità grazie al suo linguaggio visivo e immediata. Non vale certo un trattato di nutrizione ma resta una utilissima guida nel dosaggio giornaliero e settimanale delle varie cibarie a nostra disposizione: dalla frutta ai cereali (alla base della piramide) fino ai salumi e ai dolci (al vertice). Oltretutto la ‘lettura’ della piramide aiuta anche a riscoprire il valore alimenta-

re di certi prodotti ingiustamente snobbati conciliando le esigenze dello stomaco con quelle del portafoglio (di questi tempi poi!). Un esempio per tutti: i legumi costano sicuramente meno di carne e pesce, eppure sono considerati un modesto contorno sulle nostre tavole. Niente di più sbagliato visto il loro valore proteico. Forse saremmo meno sprovveduti se qualche rudimento di educazione alimentare iniziasse sui banchi di scuola. Così da adulti non avremmo bisogno del coach.

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Stili di vita salutari A cura del Dott. Giovanni Iwanejko Presidente dell’Associazione Sammarinese Cuore-Vita

Seconda Parte I dati e le evidenze scientifiche ci sono di grande aiuto per elaborare strategie di prevenzione e promozione della salute. 1. Una dieta adeguata, bilanciata e variegata aiuta a prevenire ed a trattare numerose malattie croniche quali il sovrappeso e l’obesità, l’ipertensione arteriosa, le malattie dell’apparato cardiocircolatorio, il diabete tipo2 ed alcune forme di tumori; permette di invecchiare meglio ed a mantenere un peso corpore adeguato. Per contrastare le suddette patologie è necessario ridurre la quota di alimenti altamente calorici nella dieta; ridurre il consumo di sale, zuccheri, proteine animali e grassi negli alimenti; consumare almeno cinque frutti o porzioni di vegetali al giorno. E tra gli stili alimentari la dieta di tipo mediterraneo rappresenta uno strumento importante ed efficace per proteggere il nostro corpo e contribuisce a migliorare la qualità della nostra vita. 2. Muoversi tutti i giorni e quindi avere uno stile di vita attivo migliora la qualità della propria vita e al tempo stesso aiuta a ridurre il rischio verso alcune patologie. Chi svolge una attività motoria costante ed intensa vive in media 7-8 anni in più di chi preferisce una vita sedentaria. Inoltre l’esercizio fisico migliora la funzionalità del cuore ed influisce positivamente sul benessere psicologico e fisico contenendo lo stress: è un farmaco efficace e a buon mercato. Sono sufficienti semplici movimenti che fanno parte della nostra vita quotidiana come il camminare,

il ballare, l’andare in bicicletta,fare le scale. Oltre a migliorare il metabolismo aiutando a controllare il peso, favorisce una dieta più sana ed equilibrata. Secondo l’OMS le malattie riconducibili ad uno stile di vita sedentario rientrano tra le prime dieci cause di morte e di inabilità nel mondo. 3. Il fumo in Europa provoca il 90% dei tumori del polmone, l’80% delle patologie polmonari croniche ostruttive e il 25% delle morti per cardiopatie; e il fumo passivo provoca il cancro al polmone tra gli adulti non fumatori. É tra le priorità aiutare i fumatori a provare di modificare un’abitudine dannosa per la propria salute. Chi non fuma ha un’aspettativa di vita di ben 10 anni superiore rispetto al fumatore. 4. Anche se esistono prove scientifiche convincenti che un consumo moderato di alcool (10-30 grammi al giorno) riduca la mortalità per la malattia coronarica e per gli accidenti cerebrovascolari di origine ischemica, esso secondo i dati dell’OMS causa il 3,2 % delle morti nel mondo ed il 4% dei DALY(anni vissuti in malattia). Quindi ridurre il consumo alcolico o meglio smettere di bere, produce benefici sullo stato di salute il più a lungo possibile. Siamo tutti d’accordo che gli stili di vita sani migliorano la qualità della nostra vita e agiscono positivamente sui fattori di rischio delle malattie cronico degenerative, ma non basta: è ora che incominciamo a pensare con serietà al bene del nostro corpo e a guadagnare anni di vita in salute.

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La Vita secondo Vito Vignetta realizzata da: Gigi Belisardi

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La sindrome delle apnee ostruttive: quando il sonno è a volte senza respiro A cura del Dott. Rossi Responsabile Modulo Funzionale di Pneumologia - Ospedale di Stato RSM

Seconda parte La sindrome da apnee ostruttive notturne è associata all’obesità, ma non è infrequente riscontrare tale condizione patologica anche in persone non obese, soprattutto quando sono presenti anomalie delle vie aeree superiori. L’ esame che permette di diagnosticare e definire il livello di gravità dell’OSAS è la Polisonnografia, la registrazione durante la notte di vari paramentri: il flusso aereo al naso e alla bocca, i movimenti del torace, dell’addome, il livello di ossigenazione del sange, il ritmo cardiaco che descrivono indirettamente o direttamente la qualità del sonno.

mostra miglioramento soggettivo con risoluzione completa della sonnolenza diurna e benefici tangibili su una serie di altri paramentrri: riduzione delle frequenti minzioni notturne, migliore controllo della pressione arteriosa e più facilità alla perdita di peso.

Nelle persone obese il primo provvedimento da prendere in considerazioone è certamente il calo ponderale che è seguito sicuramnebte da un miglioramento della qualità del sonno nonostante spesso la quantità delle apnee non si riduca in modo significativo.

Avere un sonno di buona qualità è essenziale per sentirsi bene durante il giorno e svolgere tutto con più leggerezza e lucidità.

Quando le apnee sono molte con sintomi evidenti il provvedimento più efficace è l’applicazione di un ventilatore che erogando un flusso di aria continuo attraverso una maschera assicura la pervietà delle prime vie aeree, ed evita l’ insorgenza di apnee. In genere dopo pochi giorni di trattamento il paziente affetto da OSAS

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Curiosità dal mondo scientifico A cura del Dott.: Niksa Simetovic

- Mangiare la prima colazione non aiuta il metabolismo

- Molte persone optano per un pasto “libero” quando mangiano fuori per un’occasione particolare

Una ricerca su un gruppo di persone che mangiava la prima colazione con l’attività fisica maggiore, ha evidenziato una glicemia stabile e dopo sei settimane il metabolismo era identico al gruppo di quelli che saltavano la colazione. Il risultato è pubblicato sull’American Journal of Clinical Nutrition.

Uno studio di Mintel indica che il 55% degli intervistati ha riferito che hanno cercato di perdere peso durante l’anno precedente, solo l’8% ha optato per scelte alimentari sane quando si mangia fuori per un’occasione speciale, mentre il 43% ha scelto di mangiare liberamente.

- Malattie croniche sono tra le principali cause di morte negli Stati Uniti

- Diabete alla mezza età aumenta il rischio di decadimento cognitivo lieve (MCI)

I dati mostrano che 10 delle 15 principali cause di morte negli Stati Uniti nel 2011 erano le malattie croniche tra cui le malattie cardiache, diabete e tumore. Lo studio pubblicato su Lancet ha detto che il 50,9% di adulti statunitensi hanno almeno una malattia cronica e il 26% hanno due o più malattie. Sono state consigliate quattro strategie per affrontare le malattie croniche: sorveglianza, promozione di comportamenti sani, interventi di sistema sanitario per aumentare i servizi di prevenzione e gestione delle malattie.

Uno studio nel Journal of Alzheimer ha rilevato che adulti di età tra 50 e 65 anni con diabete di tipo 2 ha un rischio maggiore di sviluppare decadimento cognitivo lieve, rispetto alla fascia di età 66-80 dove non è stata riscontrata tale associazione.

- Le noci possono aiutare a ridurre i trigliceridi e livelli di glucosio

Persone che assumono frutta a guscio, come mandorle, noci, anacardi o castagne nella loro dieta, raggiungono una modesta riduzione dei trigliceridi e glucosio nel sangue rispetto a coloro che hanno seguito una dieta di controllo, secondo uno studio di BMJ.

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Salute e luoghi comuni della medicina A cura del Dott.: Daniele Cesaretti

sportivi/carne?

Noi utilizziamo solo il 10% delle nostre capacità cerebrali

È una credenza assai diffusa secondo la quale le capacità intellettuali degli umani non sarebbero sfruttate appieno. In altre parole il 90% del cervello non sarebbe utilizzato! Questa credenza è priva di ogni fondamento scientifico e contraddetta dalle conoscenze in merito. Il mito nasce, come spesso avviene altri luoghi comuni, dal solito travisamento di dati scientifici risalenti agli anni ’30 e anche al fine Ottocento. Alla gente piace credere di possedere qualità mentali nascoste o sovrannaturali. Di avere addirittura potenzialità psicocinetiche. Di poter sfruttare mostruose capacità latenti. Inoltre, all’organizzazione Scientology fa comodo alimentare tale credenza in quanto essa afferma che applicando quanto riportato nel libro Dianetics si sviluppa il potenziale residuo. Anche Albert Einstein ha contribuito involontariamente ad alimentare il mito. Il recentissimo lancio del film thriller “Lucy” del regista Luc Bresson, protagonisti gli attori Morgan Freeman e Scarlett Johansson, non farà altro che diffondere ulteriormente e rafforzare questa leggenda urbana. Alla gente piace essere ingannata. Quindi bisogna accontentarla. Il cervello, pur avendo una massa pari al 2% soltanto dell’intero corpo umano, assorbe ben il 20% del fabbisogno energetico dell’individuo. Cioè è enormemente dispendioso. Accrescerne in proporzione

al 90% il fabbisogno energetico sarebbe intollerabile per il resto dell’organismo. In verità noi usiamo già tutto il cervello anche quando dormiamo. Lo dimostrano anche le più recenti strumentazioni diagnostiche nucleari (RMN, PET). Le capacità del singolo individuo possono tuttavia crescere nel corso degli anni ma solo tramite l’istruzione, percorsi lavorativi e processi di vita quotidiana. Cioè attraverso l’impegno, la fatica e le esperienze sia positive sia negative. Accontentiamoci dunque del nostro presunto 10% e sfruttiamolo al massimo!

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Associazione Cuore Vita

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Direzione: Giovanni Iwanejko / Capo redazione: Gianni Michele Zangoli Comitato redazione: Niksa Simetovic • Emidio Troiani • Daniele Cesaretti Editore & Redazione: Avalon di Gloriano Amici | Via Tonso di Gualtiero, 12 - 47896 Faetano - RSM


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