CTRL magazine #40 - Chi la fa, la scoppi !

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Valentina Benaglia e Awa Mirone sono, in arte, Shame e Skandal. Registrano questo primo Ep reggae acustico di 4 pezzi nello studio di Simone Prandin (Zero Crossing Radio) accompagnate alla chitarra da Simone Zambelli. Due dei quattro testi sono scritti dalle giovani cantautrici, l’ultima traccia è una versione acustica ben riuscita di “Cornerstone“ del buon vecchio Robert Nesta Marley, un pezzo particolarmente caro alle ragazze. Poi c’è “Divine” invece, scritta insieme a Max Cobin, un amico madre lingua inglese. “Fare un EP è un’esperienza che ci ha messe in discussione… è l’inizio di una grande storia di colori, sentimenti, emozioni, condivisione. Ci ha rese molto felici” racconta Awa; e continua: “l’EP, come tutto il nostro loro lavoro musicale, è un mezzo per raccontare i nostri pensieri ma anche le nostre inquietudini” Teach the Youth è il pezzo che in generale preferisco. Mi piace come le due voci si alternano e si mescolano, mi piace nella versione dub per Dread Lion Hi.Fi (che ho già ho avuto il piacere di ascoltare alle serate del Sound System dove spesso Shame and Skandal si esibiscono live), mi piace anche l’idea che questo sia in qualche modo un brano “autobiografico” che racconta di donne che crescono, anche attraverso la loro relazione nella musica. Ci raccontano di quanto è così banalmente facile cadere in tentazione “inna di Babylon System”, ma anche quanto sia importante trarre e ritornare l’insegnamento appreso dall’esperienza vissuta. Particolarmente suggestiva è l’altra traccia originale “Babylon” che suggestiona il pensiero e rimanda alle versioni acustiche di alcune vecchi pezzi reagge, quasi malinconica, dal patio di una vecchia casa, chitarra, voce e ricordi... a ognuno i suoi. Sono appena rientrate da Liverpool, dove si sono esibite al Free Rock&Roll Festival, e hanno riscosso a quanto pare un buon numero di consensi e di nuovi sostenitori. Le tracce si trovano sul cloud di Shame

and Skandal all’indirizzo http://soundcloud.com/shameandskandal, la data è il 10 Maggio all’Odeas. Nah miss! Frannie B

Lebenfunk 11 maggio (at) Circolo Get Up

È vero, verissimo: dai marciapiedi asfaltati di periferia, talvolta spunta un fiore. Stavolta non c’entra Jovanotti, perché i fiori sono due e non fanno serenate, ma DJ set esplosivi in club underground tendenti alla tendenza. Attingono dagli anni migliori della dance, quando si batteva a 120bpm, o giù di lì, e i suoni non erano sporcati a tutti i costi da plug-in extra-terrestri. Certo, fa tutto il Mac, ma lo fa rispettando quella freschezza/dolcezza di suoni propria della scena dence e funky degli esordi. Forti della loro collaborazione con WeAreTheGang, i Lebenfunk sono conosciutissimi dai radical-clubber bergamaschi, ma non disdegnano pedalate a testa bassa in locali fuori porta, in lungo e in largo dalla pianura ai monti, facendo saltellare le chiappe delle belle donne con la loro immediatezza e semplicità. Se avete un appuntamento galante e finite - non si sa come - in camera da letto, preparate la pagina Soundcloud con il loro EP: sesso tantrico e prestazioni siffrediane assicurati (se 16 minuti non bastano, mettete il re-load). Joan Piretz


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