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Anno II - n° 3, Settembre 2004

Periodico di comunicazione aziendale di CPL CONCORDIA Group

Giuseppe Tanferri

Un presidente a cavallo del

secolo

In questo numero: DIV. ENERGIA: L’arte dello gnocco fritto - MEMORIA STORICA: continua l’intervista a Giuseppe Tanferri GITA ALL’ACQUARIO DI GENOVA: colori sottomarini ed emozione - GASSOSA/04: un meeting di successo


l’editoriale C-news Periodico di Comunicazione Aziendale di CPL CONCORDIA Group Anno II - n°3, Settembre 2004 Registrazione presso il Tribunale di Modena n. 1673 del 26/05/2003

area business

4 - L’arte dello gnocco fritto 5 - Ci si vede in piazza!

La tiratura di questo numero è stata di 2.000 copie Chiuso in redazione il 25 Agosto 2004

6 - Gassosa/04

Direttore Responsabile EVARISTO PANCALDI Redazione SEVERO BAROTTO ALESSANDRO BARALDI GABRIELE GRECO FRANCESCO MANICARDI MASSIMO SANNA E-mail: redazione@cpl.it

7 - Squadra vincente

area soci

10 - Brevi dal CdA

Hanno collaborato a questo numero: VALENTINA BARBI, GIORGIO BERGAMINI, ELIGIO BERTOLI, ROBERTO CASARI, PAOLO CAVICCHIOLI, MIRIA CONTI, LUCA COSTA, DONATELLA GAVIOLI, RUBER GOZZI, MARIO GUARNIERI, ROBERTO MADELLA, DAVIDE MALAVASI, EMANUELLA MARCHINI, SANDRA MARUCA, UMBERTO PIZZINGRILLI, CARLO PORTA, SANDRO POTECCHI, VERA POTECCHI, ANDREA RINALDI, IVO SACCHI, GIANNI SGARBI, GIUSEPPE TANFERRI, LORETTA TROMBA, FRANCESCO VIGNA

In copertina Giuseppe Tanferri, ex Presidente CPL Concordia Editore CPL CONCORDIA Soc. Coop. a r.l. Via A. Grandi, 39 – 41033 Concordia s/Secchia (MO) Tel. 0535-616.111 Fax 0535-616.300 http://www.cpl.it - info@cpl.it

8 - La pianta cresce 9 - Coesione fra soci per affrontare il cambiamento

Grafica e Impaginazione MASSIMO SANNA GABRIELE GRECO

Stampa TIPOLITO SALVIOLI - Cavezzo (Mo)

3 - Da una costola può nascere una donna

10 - Perché è attraverso il lavoro che si capisce la gente

sport, cultura e... c’è posto per te

12 - Un acquario di parole 13 - Centralino senza veli 14 - Ricette regionali 14 - La foto Più 15 - Lettere alla redazione


l’editoriale C-news -

Da una costola puo’ nascere una donna La miss ion d i u na cooperati v a nel Ventu nes i mo secolo

di Roberto Casari <rcasari@cpl.it>

Oggi la presenza sul nostro territorio di Coopgas – la nostra società di vendita gas – è un segnale di forte discontinuità con il passato legato ai monopoli. Con semplici gesti (una telefonata, la presentazione della bolletta precedente e una firma) è possibile cambiare il proprio fornitore di gas metano. E’ una liberalizzazione voluta e recepita dal Governo Prodi, dai ministri Bersani per l’energia elettrica e Letta per il Gas; una legge che libera i cittadini dal restare legati al monopolista pubblico o privato. Tutti abbiamo visto nelle nostre zone la pubblicità di Sinergas (società espressione dell’ex monopolista AIMAG): cartelli stradali, striscioni alle feste di partito, pubblicità radiofoniche, ecc. Sinergas ha messo in campo qualche sconto solo dopo essere stata messa a confronto con il mercato, e nella fattispecie con la nostra società di vendita Coopgas. La controprova è evidente: non ci sono cartelloni per l’acqua, l’igiene urbana, o cartelli sulla gestione del sistema fognario a Concordia. Perchè in questi campi non c’è (ancora) libertà di scelta, e il cittadino paga senza scegliere. Noi siamo sempre per il libero mercato. Il recente accordo fra Coopgas, e le Associazioni CNA e LAPAM Federimpresa, ha sorpreso la realtà imprenditoriale locale, con qualche riflesso anche nazionale. “Ma come? – hanno pensato alcuni – una società privata cede quote del suo capitale sociale a due associazioni di categoria che non sono correlate al business del gas?” E’ questa una delle peculiarità della nostra cooperativa: la

benessere se non si coniuga con la “voglia di muoversi”. Come si arriva dagli scarriolanti del 1899 alle attività (e società) da noi sviluppate nel mondo nel 2004? Occorre uno scatto di creatività, un occhio allenato a leggere i cambiamenti in atto, un’apertura continua alle nuove tecnologie in grado di migliorare o a volte di rivoluzionare il nostro orizzonte energetico. Penso ai dirigenti della cooperativa negli scorsi decenni, a Bighi e a Tanferri (cui è dedicata la copertina di questo numero): furono loro a scegliere il passaggio dagli scavi di terra alla costruzione di reti gas. Furono ancora loro a intuire il business della trasformazione degli impianti gas, dell’odorizzante, della gestione calore. Le cronache dei Consigli d’Amministrazione di allora registrano discussioni e resistenze di chi voleva conservare ciò che andava bene (ricordo le polemiche tra il settore Rete e il cosiddetto settore Gas Sicuro, spesso in perdita), senza voler sperimentare nuove strade. Oggi siamo su quelle nuove strade. E’ giusto valutare attività di prospettiva oltre che bilanci? Credo di sì. Ritengo che per CPL Concordia sviluppare il core business oggi più che mai significhi la capacità di comprendere, ad esempio, quanto di elettronica e quanto di manutenzione ci sarà nella gestione calore. Significa analizzare quanto siamo in grado di gestire ed integrare carpenteria ed elettronica. Un esempio? Penso a recenti commesse che hanno visto la nostra programmazione, in Romania, di sistemi di sorveglianza e telecontrollo per SAIPEM su una piattaforma realizzata in Sud

ricerca, a volte l’invenzione di una nuova imprenditorialità con idee che si sperimentano, progetti calcolati che gradatamente trovano partner che hanno fiducia nella nostra storia, che sono capaci di ascoltare, che decidono di condividere i nostri piani industriali che da 105 anni portiamo avanti nei nostri comuni. Alla base di tutto abbiamo posto il rigoroso sviluppo della filiera del gas, dal trading alla distribuzione, dalla gestione impianti ai servizi connessi alla vendita della materia prima: lo abbiamo pianificato nel recente piano quinquennale che ha ricevuto riscontri positivi dal mondo economico e finanziario. Ma il rigore da solo non “fa impresa”, non produce lavoro e

Corea e trainata sulle coste libiche per consentire all’ENI di perforare il fondo del mare alla ricerca di olio e gas. I nostri ingegneri (figli o nipoti degli scarriolanti) che coordinano personale sudcoreano? La prospettiva è meno lontana di quanto si possa pensare. Così può capitare che un’attività ritenuta marginale si sviluppi enormemente, e da costola che era si trasformi in una donna, giovane e bella. Di queste attività, di queste società giovani e forti abbiamo sempre più bisogno, per garantirci il presente e indovinare il futuro.

Il Presidente Roberto Casari

Prossimamente C-News Online! - http://www.cnews.it E’ partito il progetto cnews.it. Ebbene sì, dopo mesi e mesi di gestazione il nuovo pargoletto della cybergalassia di siti CPL Concordia è quasi pronto a soddisfare la voglia di restare aggiornati su quanto avviene nel mondo dell’energia, anche per chi non ha la possibilità di ricevere la copia cartacea. Ma cnews.it è molto di più: è un portale che, oltre a contenere gli articoli della versione cartacea, continuerà a fornire aggiornamenti e news su tutto ciò che riguarda l’universo Energia. Sarà possibile per i lettori scaricare approfondimenti non pubblicabili nella versione tradizionale di C-News

(si pensi a intere gallerie fotografiche delle gite, atti dei convegni, video di supporto agli articoli, spot tv e radiofonici, e qualsiasi altra cosa possa venire in mente). E non è finita qua: saranno disponibili forum di discussione generici e specifici, tecnici informatici a disposizione per risolvere i vostri dubbi con il computer, c’è la possibilità di commentare le notizie, come avviene su ben più blasonati portali e blog. Le possibilità sono pressoché infinite, anche perché è la comunità di lettori del giornale che darà vita al portale, e ne guiderà lo sviluppo nel futuro.

Per i più tecnici ecco le caratteristiche del sistema, interamente creato e gestito dall’Ufficio Comunicazione di CPL Concordia. Tutto è basato su architettura Mac OSX Server 10.3 per la sua affidabilità e facilità di gestione, e il sito è ospitato su un Apple XServe G4. Il CMS (Content Management System) prescelto è Mambo (http://www.mamboserver.com), un progetto Open Source estremamente flessibile e completo che ha fornito lo scheletro su cui lavorare per la personalizzazione del portale. Quindi che dire... vi aspettiamo per una preview su http://www.cnews.it


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L’arte dello gnocco fritto

di Giorgio Bergamini <gbergamini@cpl.it>

Strateg ie per i l m ig l iora mento e la cond i v i s ione di conoscenze

L

’esperienza che si sta compiendo in Divisione Energia sulla Formazione Professionale è parte di un progetto più ampio di miglioramento delle Risorse Umane che tenderà a coinvolgere tutti i componenti la Divisione stessa. L’idea parte dalla constatazione che, per una qualsiasi azienda, il risultato che essa produce dipende direttamente dalla qualità e dalla quantità della conoscenza che riesce ad esprimere; la quale, a sua volta, non è altro che la sommatoria delle conoscenze possedute dai singoli dipendenti. Da qui discende che, per migliorare il risultato dell’azienda, occorre migliorare la conoscenza delle persone. Equazione banale ma solo apparentemente di semplice soluzione. Infatti, mentre può essere facile organizzare corsi di formazione professionale in modo sistematico sui diversi temi di carattere generale reperibili sul mercato della consulenza (che già sarebbe cosa buona e giusta), molto più complesso risulta il trasferimento del sapere che nasce e si struttura in azienda, che è la parte più importante, quella capace di fare la differenza in termini competitivi sul mercato, quella che permette all’azienda di confrontarsi non solo sull’elemento prezzo. Per avere maggiori possibilità di successo occorre partire a monte, specialmente quando si tratta una materia intangibile e quindi difficile da controllare qual è la conoscenza; occorre agire sulla consapevolezza del ruolo delle persone, sulla motivazione che queste hanno nell’assumere atteggiamenti positivi. Ad esempio: avete mai provato a chiedere ad una persona, capace di preparare particolarmente bene gli gnocchi fritti, quale sia la ricetta che usa? La risposta immancabilmente sarà: acqua, farina e sale, impasti, fai riposare e friggi. Forte di questo segreto corri a casa, fai tutto diligentemente e... viene fuori una schifezza. Provare per credere. E allora? Eppure hai fatto tutto per benino, hai seguito le istruzioni alla lettera, ti sei impegnato a fondo e ciò nonostante il tuo risultato non è minimamente

comparabile con quello che ti aspettavi. Perché? Ma è semplice: il tuo maestro non ti ha detto tutto quello che ti poteva dire, ti ha solo trasmesso quello che tu stesso avresti potuto trovare con facilità sul ricettario della parrocchia. Il suo segreto, quello vero, quello che gli consente di raccogliere l’ammirazione, il consenso unanime degli altri, quello che lo fa sentire indispensabile, insostituibile, quello no, quello non te lo dirà mai. Questo perché il fatto di ricercare il meglio per se stessi è parte integrante della natura umana e, in un sistema gerarchico aziendale, dove il miglioramento della propria posizione coincide con la crescita del proprio saper fare paragonato a quello del gruppo al quale si appartiene, inevitabilmente ogni individuo tende a conservare esclusivamente per se stesso le conoscenze acquisite. È facile capire che questi tipi di comportamenti, per l’azienda, rappresentano un problema, ma sotto una forma molto subdola da identificare in quanto non provocano dei danni ma generano incapacità a cogliere tutte quelle opportunità che l’azienda potrebbe cogliere. Sottile la differenza ma giganteschi gli effetti che si evidenziano, inevitabilmente, nella capacità di un gruppo di essere più o meno veloce nel cogliere le richieste di novità e di qualità che vengono dal mercato ma non solo, di essere più o meno capaci, talvolta, di creare il mercato stesso. Va bene, ma... che fare? La ricetta messa a punto in Divisione Energia è composta da diversi ingredienti: prima di tutto ci deve essere una forte spinta da parte del capo, se questi non ci crede è inutile partire, il fallimento è assicurato. Lui per primo deve dare l’esempio con i fatti, stimolando e premiando quei comportamenti, dei propri collaboratori, tesi a

diffondere il loro sapere. Se, al contrario, la teoria espressa è “ognun a sà ad ca sua” [ognuno sa di casa sua, n.d.r.], come si sente a volte dire, allora è meglio lasciare perdere. Secondo, una forte e prolungata opera di coinvolgimento dei quadri e dei tecnici finalizzata ad alimentare in loro la convinzione che è meglio avere dei collaboratori capaci di muoversi autonomamente, con competenza, senza preoccuparsi che un giorno, forse, potranno prendere il loro posto. Terzo, orientare il comportamento dei quadri e dei tecnici, definendo obiettivi specifici di miglioramento del sapere dei propri collaboratori e ponendo il raggiungimento di questi come essenziale nella definizione del raggiungimento del proprio. Quarto, creare un sistema oggettivo di monitoraggio del miglioramento attraverso la messa a punto di una serie di test ai quali sono stati sottoposti tutti i componenti la Divisione Energia. In questo modo abbiamo dato un valore numerico alla conoscenza di ogni singolo collaboratore, del gruppo di appartenenza, dell’intera Divisione. Questo ci consentirà di verificare quale sarà l’incremento vero del sapere prodotto dai singoli periodi di formazione. Quinto, la messa a punto di un sistema di archiviazione elettronico - residente sul web, contenente la conoscenza espressa dalla Divisione - accessibile a tutti in qualsiasi momento e da qualsiasi luogo, sul quale saranno conservati e resi disponibili i migliori standard che la Divisione utilizza per la realizzazione di una determinata lavorazione. Sesto, definizione di interventi formativi distinti su tre livelli: base, nei quali vengono trattati argomenti di carattere generale che sono tenuti normalmente da consulenti esterni; avanzato, dove vengono approfonditi temi specialistici i cui relatori


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sono i capi servizio; spot, piccoli interventi di approfondimento su specifici argomenti, della durata massima di due ore, tenuti da specialisti. Ad oggi si sono completati tre corsi per un totale di oltre 4500 ore di formazione che hanno coinvolto 85 persone, mentre in questi giorni è in via di programmazione il calendario formativo valido per il prossimo autunno. Da notare che le sedi esterne hanno potuto seguire, in videoconferenza, le lezioni e che queste si sono svolte fuori dall’orario di lavoro con un coinvolgimento volontario dei partecipanti e nonostante ciò, la continuità della partecipazione è risultata elevatissima, superiore all’80%. Credo di poter affermare che i risultati ottenuti con questa prima esperienza siano del tutto soddisfacenti sia per quanto riguarda il coinvolgimento delle persone che per il livello qualitativo espresso nelle lezioni dai docenti come, peraltro, abbiamo potuto verificare dall’esito di un questionario anonimo sottoposto a tutte le persone coinvolte. Colgo l’occasione per ringraziare tutti coloro che hanno partecipato, studenti e docenti, ma soprattutto quelli che con le loro osservazioni e critiche ci consentono di migliorare più velocemente la qualità del prodotto fornito, per cui se qualcuno ha delle idee da proporre si faccia avanti che saranno senz’altro valutate. Io comunque lo gnocco fritto lo faccio così: acqua, farina e sale (e fin qui siamo in parrocchia), poi aggiungo un pizzico di zucchero, un goccio di latte tiepido e una cucchiaiata di olio extravergine di oliva. Lavoro l’impasto energicamente per almeno 40 minuti, lascio riposare per non meno di un’ora, stendo l’impasto e lo tiro ad uno spessore adeguato, ritaglio nelle forme volute e friggo in abbondante olio extravergine di oliva caldissimo (almeno 180°C). Se tutto viene fatto correttamente la pastella sfrigolerà allegramente, si gonfierà come un pesce palla impaurito producendo tante piccole bollicine. Lasciatelo dorare bene girandolo una volta sola senza forarlo, levatelo, fate assorbire l’olio in eccesso su carta gialla e servitelo caldissimo. Se poi vi viene ancora una schifezza, a quel punto avete due possibilità; o ve lo andate a mangiare al ristorante o vi fate un serio corso di cucina. Buon appetito.

Ci si vede in piazza! Torna a splendere Piazza Andreoli Sono stati ultimati da qualche mese (in lieve anticipo sui tempi previsti) i lavori di ripristino della piazza di San Possidonio, il cui recupero e valorizzazione sono stati realizzati dalla Divisione Edile di CPL. 2000 metri quadri di superficie, ricoperta con porfido a disegno casellario e cubetti ricomposti, una parte dei quali luminescenti per segnare i percorsi. Non si è trattato solo di porre il porfido ma di curare tutti gli aspetti inerenti le reti gas, acqua, fognature, luce e fibre ottiche. I lavori sono stati resi più complessi dalla presenza di manufatti e monumenti vincolati, che nel nuovo assetto sono valorizzati da una innovativa illuminazione inserita nel pavimento. Altro punto di attrazione del complesso è la fontana in acciaio Cor-ten in cui l’acqua scorre seguendo percorsi con originali effetti scenografici. Delle motivazioni che hanno dato origine al progetto di recupero abbiamo parlato con il Sindaco (ora a fine mandato) Barbara Bulgarelli, che ricorda: “L’edificio oggetto del recupero era stato abbandonato ed era divenuto un bar, e poi sede di partiti, di associazioni, ed era chiuso dal ’94. Pensare di riportare le funzioni amministrative - quindi il municipio - al centro del paese significava contestualmente recuperare e riqualificare Piazza Andreoli che di fatto era un parcheggio: recuperare cioè il significato di piazza come luogo di aggregazione, luogo in cui far vivere manifestazioni. Siamo partiti con un progetto pianificato nel corso di alcuni anni che si è concluso con l’inaugurazione del Municipio e della Piazza lo scorso 30 maggio.” Due parole sull’inaugurazione... “E’ stata generale ed è stata volutamente una festa di piazza. C’è stata grande affluenza di pubblico e partecipazione dei cittadini e la cosa non può che fare piacere: segno che c’era la voglia di riappropriarsi degli spazi che da tempo non erano più vissuti. Ha già avuto riscontri ed opinioni sui lavori? “I lavori sono stati molto seguiti, soprattutto da chi trascorre il suo tempo in piazza, in particolare i pen-

Inaugurata la centrale di Seriate, gioiello tecnologico Il 31 maggio scorso sono stati inaugurati i nuovi impianti, per la produzione combinata di energia frigo-termo-elettrica presso la struttura Ospedaliera “Bolognini” di Seriate (BG), realizzati materialmente da CPL Concordia. Titolare della concessione è Serio Energia, la società costituita appositamente da CPL, BAS di Bergamo e F.P.Rodeschini di Gorle (BG). I lavori, iniziati nel luglio 2003, hanno permesso l’attivazione del nuovo impianto di riscaldamento già nel settembre dello stesso anno. Dai primi mesi del 2004 è poi cominciato l’esercizio di tutte le altre sezioni. La struttura ospedaliera non ha dovuto spendere nulla per la realizzazione degli impianti perché, in cambio della costruzione, Serio Energia

ne ha ottenuto la concessione ventennale per un valore di 15 milioni di Euro. L’inaugurazione ha visto la presenza, fra gli altri, del Direttore Generale del Bolognini Amedeo Amadeo, del Ministro per gli italiani nel Mondo, On.le Mirko Tremaglia, “bergamasco DOC”, e di numerose autorità civili e militari, oltre che dei titolari delle aziende in ATI CPL, BAS e Rodeschini. Dopo l’illustrazione del progetto realizzato e delle potenzialità dell’impianto (con lo sviluppo dell’ospedale si raggiungerà una potenza termica di 8,25MWt, una potenza elettrica di 1 MWe ed una di raffrescamento pari a 4,2 Mwf) c’è stata una visita guidata ai sistemi di produzione in cogenerazione che hanno riscosso l’interesse di molti addetti ai lavori presenti all’evento. (F.M.)

a cura di F. Manicardi <fmanicardi@cpl.it>

sionati. All’iniziale scetticismo è subentrato via via un riscontro positivo sia sull’organizzazione del lavoro che sulla sistemazione degli spazi. Chiaramente uno ‘spazio vuoto’ come è la piazza a mio avviso va riempito di cose che non siano oggetti inamovibili, ma di iniziative, di gente, di bambini. Crediamo di aver riportato anche il mercato nella sua sede naturale, dopo alcuni anni in cui era stato decentrato a motivo dei lavori in corso. Il significato di accoglienza è dato anche dalle strutture ricettive del territorio, come il futuro Concordia Hotel.... Sin dal mio insediamento in Amministrazione nel 1995 mi sono dovuta occupare della destinazione d’uso del terreno su cui ora sorge l’hotel. Ho cercato di creare le condizioni perchè CPL potesse realizzare questo intervento di carattere turistico-alberghiero a servizio non solo di San Possidonio ma di tutta l’area e delle imprese che in essa lavorano. Se posso esprimere un rammarico è a riguardo del nome di questa struttura alberghiera, perchè è privilegiato il comune di appartenenza della società (Concordia) rispetto al territorio comunale in cui la struttura sorge. Ma l’essenziale è che si offra un servizio di ricezione turistica e manageriale di alto profilo, nel pieno rispetto della tradizione di ospitalità del nostro territorio.”


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Gassosa/04

di Roberto Madella <rmadella@cpl.it>

Il mee ti ng per i profess ion i sti del gas

Il 27 maggio scorso si è svolto a Concordia il primo meeting Gassosa. Hanno partecipato tecnici e amministratori di società che operano nell’ambito della distribuzione, vendita e utilizzo del gas naturale. Ad attenderli ed ospitarli il team di tecnici e responsabili delle attività di servizio e di studio di nuove attività da proporre al mercato. Molti amici di sempre accompagnati

I numeri di CPL CONCORDIA

1244 I tubi al neon lineari installati in sede CPL Concordia.

173 Le revisioni da effettuare alle autovetture aziendali nel corso del 2004

da nuovi colleghi del settore gas, ma soprattutto molti volti non noti, in rappresentanza di aziende che ancora non si conoscevano. Il passaparola: “Ma chi è quel tizio?”, e discretamente si cerca di leggere il badge, per pensare velocemente una domanda o un argomento con cui cominciare la conversazione. Dopo i convenevoli, subito spazio agli incontri: una rapida successione di relatori che hanno proposto ciascuno il tema che più gli sta a cuore; sarebbe bello poter approfondire e spiegare i piccoli dettagli che ci hanno appassionato nel nostro lavoro... ma non c’è tempo: solo un assaggio per incuriosire tutti e non annoiare nessuno. Apre i lavori il Vicepresidente Severo Barotto, che ricorda brevemente la storia di CPL e come siamo arrivati fino ad oggi; prosegue poi il sottoscritto, parlando dello spirito della giornata e dei recenti sviluppi normativi in tema di distribuzione e vendita di gas nel mercato libero, spiegando come la divisione STAI sta approcciando a questa realtà. Andrea Cavazzoni descrive i nuovi strumenti della gestione di impianti con l’ausilio di internet e Simone Quaratino presenta nuovi strumenti e apparecchiature che CPL ha prodotto. Una breve pausa e la parola passa ai colleghi dell’Energia: Emanuele Malavasi illustra il Contact Center, un collaboratore informatico ci parla del Knowledge Management, chiude Roberto Loschi con un’interessante esposizione relativa alla cogenerazione e ai titoli di efficienza energetica. Quanti argomenti, in una sola mattinata: rimarrà qualcosa di tutto questo? Beh, francamente non ce ne importa molto, adesso... c’è il pranzo... poi ne parliamo. Quante cose da dire! Cavolo, ma come si fa a mangiare così!!! E’ già un’ora che siamo qui e non ho ancora finito con i primi. Poco male, così almeno mi tengo leggero per il pomeriggio. Siamo sempre troppo preoccupati di dire poche cose ma chiare, ma non è andata persa una parola. Appena si dà agli ospiti la possibilità di chiedere chiarimenti, le domande arrivano numerose. Fortuna che ci siamo in molti, pronti a soccorrerci per gli argomenti nei quali magari uno non è ferratissimo. Nel pomeriggio cominciano i lavori di gruppo: gli ospiti hanno scelto il focus cui aggregarsi in relazione agli argomenti che desiderano trattare. Cerchiamo per una volta di identificarci tutti con la stessa bandiera; la distinzione Cliente – Fornitore alla fine non giova, cerchiamo soluzioni valide, che siano una opportunità per entrambi, evitando per quanto possibile le cattedrali nel deserto e le scatole vuote che divengono in poco tempo un danno per tutti. Gli ospiti hanno colto alla lettera il nostro spirito e le indicazioni che ci danno sono molto importanti. Speriamo che anche loro percepiscano qualcosa che possa essere importante per il prosieguo delle loro attività. Ma il tempo sfugge e dobbiamo ritrovarci per chiudere, nel rispetto del programma che aveva-

mo stabilito. Al termine della giornata la sensazione è quella di essere stati piacevolmente in compagnia, e che altre mille cose si potevano dire. Ma non importa: ciò che più conta è che gli ospiti se ne vadano con il desiderio di ritornare, per il prossimo Gassosa, dove penseremo a nuovi argomenti e nuovi dibattiti su cui confrontarci.

Gli e-Box in dettaglio I nuovi apparati e telecontrolli della divisione STAI per il mercato del gas, che i partecipanti al meeting hanno potuto visionare all’esterno della Sala Bighi, avevano quasi una funzione da “sentinelle” all’ingresso. Uno di questi strumenti, e-COM, nasce come una vera sentinella che monitorizza continuamente le portate gas e segnala una previsione di un consumo superiore al volume contrattuale. Il reparto ricerca e sviluppo della divisione STAI si è attivato per presentare un’offerta completa di soluzioni al servizio dell’e-BUSINESS, che vede l’integrazione di applicazioni HW e SW volte a risolvere le problematiche legate alle nuove esigenze. Tra le varie strategie utilizzate per la realizzazione, oltre a preventive ed attente analisi di marketing ed economics, c’è stata un’originale diversificazione della genesi degli apparati, che sono i seguenti: e-FLO: contatore di volumi frutto di un conto-lavoro francese, condiviso da altre nazioni Europee. e-LOG: datalogger a batteria preesistente di un azienda elettronica partner. e-NOS: progetto CPL brevettato, riguarda il primo sensore di odorizzante, con postazione fissa a batteria. e-NERGY: gascromatografo nipponico integrato nel nostro circuito idraulico costituente un “cabinet WEB” per la telelettura e fatturazione del gas in energia anzichè in metri cubi. e-COM: progetto CPL di telecontrollo e concentratore per i primi 4 apparati, che si prevede di dotare di modem GSM, FTP ed E-mail per rendere disponibili i dati sulla rete internet (ad es. il portale CPL). La missione è stata quella di trovare la giusta combinazione tra gli apparecchi preesistenti ed innovazione, per introdurre nel mercato del gas non solo novità ma anche affidabilità: una sfida continua lanciata al mercato contenendo rischi e costi. Eligio Bertoli


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Squadra vincente

di Carlo Porta <cporta@cpl.it>

Insta l lator i d i Ca mpa n ia 25 + C PL i ns ieme a l cor so Nei giorni 6-7 luglio 2004 presso i comuni di Caianello e Piedimonte Matese - due dei 29 comuni appartenenti al bacino Campania 25, che contano 3200 utenti attivi e 9000 potenziali - si è svolto un corso sulla qualitĂ del servizio organizzato e offerto da CPL Concordia/COOPGAS, tenuto da nostri consulenti esperti di formazione. Il corso ha visto la presenza di piĂš di 30 ditte installatrici rappresentanti tutto il territorio. Gli argomenti affrontati hanno permesso non solo l’apprendimento

di alcune tecniche di comunicazione, ma hanno anche favorito ed esaltato un notevole spirito di aggregazione della categoria. Unitamente a ciò sono aumentati i livelli di conoscenza tra le ditte installatrici e CPL. Durante gli incontri erano presenti Sandro Canale e il sottoscritto per CPL, Gianni Sgarbi per Coopgas. Il corso, articolato in esercizi di gruppo e quiz, ha coinvolto i partecipanti con l’utilizzo di metodi audiovisivi (la proiezione di spezzoni di film con successivo commento, proiezione diapositive e foto). Il tutto è

stato completato da un succulento pranzo: davanti ad un buon bicchiere di vino abbiamo potuto conoscerci meglio e risolvere anche alcuni problemi! La divisione Gestioni punta molto sui rapporti con gli installatori. La nostra esperienza ci insegna che essi ci rappresentano nelle case dei clienti presenti e futuri, e che molti dei nostri risultati dipendono anche da loro. Tale corso è quindi andato incontro al miglioramento della nostra immagine e ad una crescita professionale degli installatori. Io stesso, ascoltando i loro commenti, le loro osservazioni, i loro modi di dire, ho imparato che a volte essere in sintonia con i gerghi, i modi di pensare ti aiuta nel tuo lavoro.

Un corsista ringrazia Ailano (CE), 8 luglio 2004 Alla C.A. Ing. Carlo Porta Le invio il presente al fine di ringraziarLa dell’interessante corso, organizzato dalla CPL Concordia e svoltosi a Caianello il 6 Luglio scorso, durante il quale ho avuto modo di approfondire alcuni stimolanti argomenti attinenti la mia professione. Fiducioso per il futuro di simili incontri, colgo l’occasione per porgerLe distinti saluti. Dott. Sergio Mancini Impianti Tecnologici

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La pianta cresce

di U. Pizzingrilli <upizzingrilli@cpl.it>

Iniziati i lavor i per la nuov a sede d i S a nt ’ Omero Era il giorno 11 febbraio dell’anno 1982 (giornata di per sè già famosa per via di “Patti Lateranensi” – 11.02.1929) quando CPL Concordia ha incontrato l’Abruzzo e più precisamente il Consorzio Metanodotto Val Vibrata. Già, perchè quel fatidico giorno, in modo a dir poco rocambolesco, la cooperativa si aggiudicò un lotto del costruendo metanodotto vibratiano, per un importo di £ 1.620.000.000. Quel lavoro favorì il primo insediamento in Abruzzo della CPL, indicò una linea di tendenza e segnò un percorso. Da allora, senza soluzione di continuità, vi è stata una presenza operativa che nel tempo si è sviluppata e consolidata, soprattutto nell’area abruzzese e marchigiana, ma non solo. Negli anni immediatamente successivi , infatti, l’azienda iniziò a perseguire un disegno che l’avrebbe in seguito fortemente caratterizzata: presidiare il territorio attraverso la presenza di proprie strutture non solo operative ma anche commerciali. In questo contesto, e con questi obiettivi, agli inizi del 1989, sostanzialmente nasce la sede di Sant’Omero, in provincia di Teramo, che doveva seguire le aree del Centro Sud (in particolare Marche, Abruzzo, Molise, ma anche Lazio e Calabria) attraverso un responsabile commerciale operante stabilmente in loco. Sono trascorsi quindici anni, la “pattuglia” è notevolmente cresciuta (le sedi operative di Sant’Omero e Fano, tra soci, dipendenti e collaboratori, superano oramai le 100 unità!) e la cooperativa si è

anche fortemente affermata sul territorio, divenendo una realtà significativa e rispettata. A questo punto occorreva la consacrazione, con una sede degna dell’importanza dell’azienda! E così è nata l’idea di costruire la prima sede esterna. L’opificio industriale in costruzione, che avrà la dimensione di circa 1400 metri quadrati (tra uffici, magazzino, officina, foresteria e vani tecnici) si sviluppa su un’area complessiva di circa 4.000 metri quadra-

ti, all’interno della zona industriale del Comune di Sant’Omero, che si snoda lungo la SS 259 (Piceno –Aprutina). Il progetto dell’edificio, imperniato sulla collocazione, al suo interno, di una grande pianta, è stato elaborato dai tecnici Alessandro Pizzingrilli, per la parte architettonica, e Alfredo Lupi, per la parte impiantistica; è oramai nella fase esecutiva (come si vede dalle foto) ed è previsto che i lavori vengano conclusi entro la fine dell’anno in corso. La pianta cresce ancora e le radici si allargano!

Notizie in breve Master Università Valle Giulia Il Master - che vede coinvolta CPL - attraverso un approccio specialistico ed il coinvolgimento di un qualificato team di docenti universitari e di esperti operanti nel mondo della committenza e delle imprese pubbliche e private, intende rispondere alla sempre più crescente domanda di formazione di nuove figure professionali per il management dei servizi di Gestione Integrata dei Patrimoni Immobiliari (Asset, Property & Facility Management), a fronte di un mercato che, nel solo settore pubblico, ha già oggi superato in Italia la soglia dei sei miliardi di euro e tenderà largamente a triplicarsi entro il prossimo quinquennio. Per scaricare il bando collegati all’area download di http://www.cnews.it Spettacolo concerti estate Modena. Per il secondo anno consecutivo Cpl Concordia è stata sponsor di SuoniAmo – note dal centro. La rassegna di quet’estate ha visto inseguirsi, per animare la celeberrima Piazza Grande di Modena, 4 serate di musica a ingresso libero: Radio Bruno Estate (11

luglio), Nek (14 luglio), Irene Grandi (21 luglio), Roberto Vecchioni (28 luglio). Concorso Fontenergia (GP Monza) “Con Fontenergia vai in pole position”. Questo diceva la promozione che ha punzecchiato la gente dell’Ogliastra (Sardegna) per tutta l’estate. Chi infatti si allacciava alla rete gas e cominciava ad utilizzare il gpl entro la fine di agosto ha potuto partecipare al grande concorso che ha messo in palio per 5 persone: viaggio in aereo, accoglienza vip, ingresso al GP di Monza del 12 settembre 2004. CNA e LAPAM FEDERIMPRESA in COOPGAS Nel mese di luglio è stato firmato l’accordo tra Coopgas, CNA e LAPAM FEDERIMPRESA per l’entrata delle due associazioni di categoria modenesi nel capitale sociale di Coopgas srl. Il testo dell’accordo specifica una serie di condizioni di favore che Coopgas applicherà agli associati di CNA e LAPAM Federimpresa in relazione ai diversi livelli di consumi gas, alle offerte personalizzate ed alla periodizzazione dell’accesso alla materia prima.

Coesione fra i soci p

Cronistoria dell’assemblea di bilancio 200 Quest’anno l’assemblea dei soci di CPL si è riunita sabato 19 giugno presso la sala Bighi, per discutere ed approvare il Bilancio Consuntivo al 31/12/2003 oltre che per rinnovare le cariche sociali. E’ stato un momento importante di confronto dove tutte le parti sociali coinvolte sono state chiamate a discutere dell’anno trascorso e dei risultati del lavoro espresso: presenti i soci Cooperatori e sovventori, gli amministratori, i sindaci ed illustri ospiti tra i quali il presidente Nazionale delle cooperative di Produzione e Lavoro, Franco Buzzi, il resp. Finanziario di Legacoop Modena, Eros Pellati, il presidente della MEA S.p.A. di Melegnano, Dott. Potecchi e il Sindaco di Concordia, Carlo Marchini. Alle 9.00, dopo la nomina a presidente dell’Assemblea del Vice presidente Barotto, il primo intervento è stato del Direttore Amministrativo e Finanziario Dott. Rinaldi che ha presentato i dati del Bilancio d’esercizio: in evidenza il Valore della Produzione pari a 155.819.427 Euro, con un incremento rispetto al precedente esercizio pari al 18.3% e un utile pari a 1.755.028 Euro. Tale risultato è frutto sicuramente di eventi straordinari che hanno caratterizzato il 2003, tra i quali, la plusvalenza legata alla cessione della controllata Co.Gas S.p.A. al gruppo tedesco Thuga A.G. e alla decisione degli amministratori, in ossequio al principio di prudenza che ha sempre contraddistinto il loro operato, di perseguire una politica di accantonamenti a fondi rischi e svalutazioni di attività necessarie a precludere qualsiasi ricaduta negativa nei prossimi esercizi. La parola è passata poi al presidente Casari, il quale dopo aver salutato i soci presenti ed in particolare l’ex presidente Tanferri, ha ricordato e ringraziato per i sacrifici che, nei momenti di maggiore difficoltà della cooperativa, gli anziani soci di CPL hanno saputo affrontare con determinazione e spirito solidale (esempio è stato preso dal Direttore tecnico Bighi che per mesi ha sospeso il proprio stipendio per superare le difficoltà del momento). Sono questi valori democra-


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per affrontare il cambiamento

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tici di mutualità e solidarietà, che la cooperativa deve sempre esprimere, offrendo opportunità di lavoro ad un sempre maggior numero di persone e dando continuità al suo impegno a garanzia delle generazioni future. Il presidente, dopo aver evidenziato l’importanza che in azienda un sempre maggior numero di persone condivida questi valori diventando socio, ha descritto il difficile momento congiunturale che tutto il mercato sta vivendo e come l’azienda lo ha affrontato attraverso i diversi mutamenti che negli ultimi anni l’hanno contraddistinta. Il Direttore Generale Ing. Tondelli ha analizzato l’andamento delle principali Divisioni produttive dal quale è emerso che: la Divisione Reti pur mantenendo una produzione pari a 50,8 mil. di Euro si muove in un mercato in fase di esaurimento e per questo si stanno modificando le scelte per operare in segmenti diversi quali ad esempio le manutenzioni (vedi Bologna, Padova, Milano); la Divisione STAI ha aumentato il Valore della Produzione del 18%; la Nuova Divisione Gestioni sta aumentando sia in termini di utenti che di volumi venduti se pur con concessioni in fase di avviamento (nel 2003 sono entrate in gas le concessioni di Campania 25 e Campania 30); significativa poi la performance della Divisione Energia con una produzione di 55,7 mil. di Euro con un incremento del 45% rispetto all’esercizio precedente; la Divisione Edile ha raggiunto un valore della produzione pari a 5,3 mil. di Euro (fra le principali attività la costruzione della nuova palazzina direzionale e la costruzione del “Concordia Hotel” a San Possidonio); la Divisione Incomech è quella che sicuramente ha fatto registrare

di Mario Guarnieri <mguarnieri@cpl.it>

la maggiore perdita, su tale divisione si è intervenuti ridimensionando la struttura e cambiando il gruppo dirigente e già per il 2004 si attende una netta inversione di tendenza con margini positivi; la Divisione Estero infine ha visto entrare in gas i primi comuni della provincia di Cluj (Romania), ma ancora tali gestioni sono da considerarsi in avviamento, così come l’attività svolta per la controllata Cpl Nupi Pipe in Cina. Il presidente del collegio sindacale Dott. Pellicciardi ha esposto la relazione del Collegio Sindacale e il Dott. Rinaldi, in sostituzione del rappresentante co-

mune degli azionisti di partecipazione cooperativa, ha dato lettura del favorevole parere motivato sullo stato di attuazione del programma pluriennale degli investimenti. Il consigliere Guarnieri ha illustrato i principali dati relativi al bilancio sociale giunto ormai alla sua Terza edizione. In tale intervento si è sottolineata l’importanza che tale bilancio ha di elaborare informazioni atte a valorizzare la capacità dell’azienda di perseguire quegli scopi di mutualità, solidarietà

Elezioni per il C.d.A.: risultati e considerazioni della Commissione Elettorale Durante l’Assemblea dei Soci 2004 si è provveduto al rinnovo parziale del Consiglio di Amministrazione di CPL. La lista dei candidati, approvata dall’Assemblea, era composta dai consiglieri uscenti Giorgio Bergamini, Claudio Galletti, Carlo Porta, Daniele Spaggiari e Silvano Tromba e dai soci autocandidati Claudio Bonettini, Giuseppe Cinquanta, Claudio Pignatti, Umberto Pizzingrilli, Simone Quaratino e Nicola Verrini. Al termine della votazione sono stati eletti consiglieri Bergamini, Bonettini, Cinquanta, Quaratino e Spaggiari. Dei 395 soci aventi diritto di voto (333 cooperatori e 62 sovventori) hanno partecipato alle elezioni, fra presenti e deleghe, 293 soci cooperatori e 28 soci sovventori. Prima di commentare i lavori svolti dalla Commissione Elettorale, desidero ringraziare i colleghi con i quali ho condiviso questo impegno, per la disponibilità e responsabilità dimostrate, ed il CED, la cui esperienza e collaborazione si sono rivelate fondamentali per garantire il corretto svolgimento delle votazioni. Quest’anno all’Assemblea è stata proposta una lista di candidati composta da 5 consiglieri uscenti e 6 soci, i quali tutti spontaneamente hanno confermato o presentato la loro candidatura alla Commissione. In questo elenco erano rappresentate tra l’altro in modo significativo ed eterogeneo le varie realtà aziendali: divisioni, servizi e sedi esterne. La mancanza di un regolamento effettivo ha indotto la Commissione ad assumere delle decisioni dettate dal buon senso, convenendo dopo un’accurata valutazione di non inserire altri nominativi, in quanto le candidature pervenute erano già estremamente rappresentative. L’indubbia spontaneità con la quale sono pervenute le candidature alla Commissione evidenzia positivamente come, presso i soci, è sempre più crescente l’interesse a partecipare attivamente alla vita e alla gestione della Cooperativa. Alla luce di queste considerazioni e dell’importanza del ruolo della commissione elettorale nel guidare l’assemblea alla scelta dei candidati consiglieri è auspicabile la stesura di una regolamentazione che indirizzi la commissione ad operare in piena trasparenza e a contribuire alla soddisfazione di tutti i soci nella selezione dei candidati. Emanuella Marchini

e democraticità che le sono propri, oltre a far emergere quel ruolo di responsabilità sociale e di sviluppo del territorio che la devono caratterizzare. Quindi si è commentata la distribuzione del Valore aggiunto globale creato dall’azienda, che nell’esercizio 2003 ammonta a 40,5 mil. di Euro con un miglioramento rispetto al 2002 di oltre 5 mil. di euro. Si sono esposti infine i dati relativi al numero dei soci che è passato dai 295 del 2002 ai 340 del 2003 e del personale, che a fine 2003 contava 749 dipendenti (+14%) con un notevole incremento nel peso dell’occupazione nelle sedi periferiche (Roma, Milano, Bologna, Padova) oltre che un aumento della popolazione femminile all’interno dei dipendenti assunti (+18%). Il neo sindaco di Concordia Marchini ha sottolineato l’importante segno di appartenenza dei soci alla cooperativa, ma anche di CPL Concordia al territorio nel quale opera. Dopo aver provveduto a deliberare l’approvazione della lista dei candidati proposti dalla commissione elettorale e dopo ulteriori interventi tra i quali quelli dei soci Lucidi e Zaccarelli e del presidente di MEA Dott. Potecchi, si è passati alle 13.30 all’approvazione del Bilancio Consuntivo 2003. Nella parte finale dell’assemblea si è provveduto al rinnovo delle cariche sociali, in scadenza di mandato (vedi box a fianco); lo spoglio e la proclamazione degli eletti hanno concluso l’assemblea.

L’intervento del Dott. Sandro Potecchi, presidente della MEA di Melegnano Io intervengo in assemblea dopo alcune relazioni condivisibili nei contenuti ma dimesse nei toni. Gli interventi sembrano raffigurare un’azienda in affanno. Da parte mia vorrei ricordare la profonda stagnazione economica europea e ancor più quella italiana che ha colpito tutti i mercati, in particolare quelli in cui opera CPL. Mercati ad alta densita’ di capitale investito e a ritorno di profittabilita’ protratta in piu’ esercizi. La CPL ha redatto un bilancio prudente dando una rapresentazione veritiera della realta’ aziendale. Il mio giudizio sulla societa’ e sul suo piano strategico pluriennale e’ positivo. Il 2004 sara’ un anno di riposizionamento e i risultati non potranno discostarsi in modo sensibile rispetto al 2003, ma nel 2005 la societa’ riuscira’ a generare redditivita’ idonea a remunerare adeguatamente il capitale proprio. Elementi da monitorare costantemente dovranno essere i costi, in particolare il costo del denaro. Una corretta ed incisiva gestione finanziaria (ed in particolare la politica di approvvigionamento del credito, la sua durata correlata agli investimenti e i tassi corrisposti) sara’ la variabile di successo dei prossimi esercizi.


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Brevi dal C.d.A. a cura di Luca Costa <lcosta@cpl.it> Incentivo per i dipendenti che aspirano a divenire Soci - Il Consiglio, al fine di rimuovere un impedimento di natura economica per i dipendenti che desiderino divenire Soci cooperatori, ha deliberato di rinnovare fino al 31 dicembre 2004 l’opportunità di utilizzare, per il versamento della quota di capitale sociale, il trattamento di fine rapporto maturato. (7/5/2004) CPL Concordia Plin D.O.O. - Al fine di gestire al meglio un’importante commessa acquisita sul territorio della Repubblica Croata, consistente nella progettazione e costruzione di centrali a servizio di un impianto di distribuzione di GPL, oltre che in vista di ulteriori future commesse, è stata decisa la costituzione di una società di diritto croato denominata “CPL CONCORDIA PLIN za izgradnju i održavanje instalacija za distribuciju plina” (ovvero: CPL CONCORDIA PLIN per la costruzione e gestione impianti di distribuzione gas), con sede a Rijeca, in cui CPL Concordia sarà socia al 100%. (30/4/2004) Agenzia della Concordia S.r.l. – E’ stato deciso l’acquisto della quota di partecipazione posta in vendita da un Socio di minoranza nella Società di onoranze funebri, ad un prezzo di Euro 22.529,00, pari al valore nominale. CPL Concordia ha raggiunto, in tal modo, una quota pari al 73,32% del capitale sociale. (7/5/2004) Costi generali e sponsorizzazioni - L’organo amministrativo della Società ha ampiamente dibattuto il tema dei costi generali, ed in particolare i costi relativi ai mezzi ed alle attrezzature aziendali ed ai contratti di sponsorizzazione calcistica, condividendo le esigenze di razionalizzazione e di adozione di linee guida. (25/5/2004) CPL Concordia Distributie de Gaz S.r.l. - E’ stata decisa la costituzione di una nuova società di diritto rumeno, in capo alla quale confluiranno le concessioni per l’esercizio delle reti di distribuzione del gas nei Comuni rumeni concedenti, denominata “CPL CONCORDIA DISTRIBUTIE DE GAZ S.r.l.”, con sede in Cluj-Napoca, Str. Siretului 24, con capitale sociale interamente sottoscritto da CPL Concordia, in misura pari ad Euro 10.000,00. (18/6/2004) Budget 2004 - Il Consiglio ha discusso la seconda previsione del budget 2004, il cui totale generale prevede un monte lavori complessivo, su base annua, pari ad Euro 186.339.000, e un utile pari ad Euro 2.792.000. (2/7/2004) Gara d’appalto in Grecia – E’ stata decisa la partecipazione ad una gara indetta dalla società DEPA S.A., con sede ad Atene (Grecia), avente ad oggetto “Estensione di rete in acciaio 19 bar della regione di INOFITA-SCHIMATARI-RITSONA per il collegamento dell’industria Misco - Barilla” (2/7/2004). Crist Gas S.r.l. - Nell’ambito di tale seduta è stata decisa la vendita, alla Cristoforetti S.p.A., del 50% delle quote della società “Crist Gas S.r.l.,” società autorizzata dal Ministero delle Attività Produttive alla vendita del gas metano a clienti finali. L’operazione (che vede, nell’attuale compagine societaria, CPL al 50%) si inquadra nelle sinergie attuabili tra CPL Concordia, caratterizzata da una forte esperienza e tradizione nel mercato del gas naturale, e la Cristoforetti S.p.A., dotata di una capillare struttura commerciale e una significativa presenza nella Regione del Trentino Alto Adige. (2/7/2004) Coop Gas S.r.l. – Nell’ottica di instaurare solide relazioni commerciali con associazioni di imprenditori radicate nel territorio della Provincia di Modena, funzionali alla messa in campo di fondamentali sinergie per la realizzazione degli ambiziosi programmi di sviluppo della società controllata - la cui mission è la vendita del gas metano ai clienti finali – è stata deliberata la vendita a LAPAM FEDERIMPRESA di una quota pari all’1% del capitale sociale, e la vendita di una identica quota a CNA. (21/7/2004)

L

a vita in cooperativa trascorsa con il direttore tecnico Bighi ha lasciato una traccia indelebile nel vissuto dell’allora presidente: “Il nostro rapporto è stato improntato alla più grande cordialità, anche come uomini andavamo d’accordo. Una volta mi invitò a casa sua a Quartirolo, e sua madre gli aveva preparato i maltagliati con i fagioli. Fu un dramma per sua mamma, che pensava di fare una brutta figura: ma per noi fu bellissimo. Anche oggi ho una serie di fratelli e di sorelle da trovare al cimitero, ma per me la tomba più cara che abbia a Concordia è quella di Bighi. Un rapporto bellissimo. Questi rapporti mi piacciono a tal punto che li conservo ancora adesso. Ad esempio, con il

ad amici che avevamo conosciuto a Monghidoro, dove avevamo realizzato l’acquedotto. Loro furono d’accordo di venire a Castelfranco per aiutarci”. Si ricorda quali furono le difficoltà, gli errori? “Ci furono errori d’esperienza: ci si chiedeva, per esempio, se le prese del metano era meglio farle saldate o filettate. Abbiamo optato per la filettatura, che ci sembrava più sicura: a ne mulà na mucia [traduz.“se ne sono rotte moltissime”]. Per fortuna avevamo Bighi, che era un fenomeno, sapeva tutto del metano, e abbiamo rimediato bene. Il rapporto creatosi fra noi e il Consiglio comunale guidato dal sindaco Marchesini è stato magnifico. E da lì abbiamo cominciato ad avere un bilancio non basato sull’ottimismo,

presidente dell’allora azienda del gas di Pistoia, il ragionier Mungai, siamo ancora in contatto e non passa settimana che non ci sentiamo. Eravamo dei giovani allora, e ci troviamo adesso che siamo dei vecchi.” Lo dice ridendo, quasi sorpreso che gli anni siano passati così, senza accorgersene, indaffarato a lavorare, e a vivere intensamente. “Ho lavorato in CPL dal ’35 fino al ’75, e fui eletto presidente al posto di Besutti, nel 1958.”

ma con i conti alla mano.”

Tanferri sottolinea il momento di svolta della cooperativa nel 1963, la scelta decisiva e lungimirante del metano, ascrivibile a diversi fattori: “Ad un certo punto dal Consorzio ci fu offerta una possibilità di cambiare attività: dal movimento terra (avevamo fatto anche lavori stradali e opere in cemento armato, come il Canale Mariana, un tratto di 6-7 km verso Mantova) entrare nel metano. Come cooperativa eravamo un po’ discriminati, ma avevamo anche la forza del movimento cooperativo, con tanti braccianti”. Ora il presidente scandisce con lucidità i passaggi fondamentali di quel travaglio: “Dobbiamo la nostra continuità anche alle persone dei Comuni che avevano a cuore la nostra situazione, sapevano che avevamo bisogno di lavorare ed eravamo volonterosi. A Castelfranco Emilia si adoperarono per farci ottenere la realizzazione del metanodotto sebbene noi non avessimo mai lavorato nel settore, e non avessimo le attrezzature; per le saldature ci rivolgemmo

Dall’archivio storico di CPL inizia a saltar fuori qualche foto d’epoca: i lavori su strada in Val d’Aosta, ad Allain. “Avevamo delle difficoltà per pagare della gente, e ne parlavamo fra noi: il fratello del sindaco di Allain, Creton, ci disse: «Ma se io vi offro dei soldi voi li accettereste? Io sono presidente di un consorzio caseario». E ci diede alcuni milioni – un patrimonio allora - per superare quella crisi momentanea: senza neanche una ricevuta, per dire la fiducia.” Dalle immagini del passato, dai racconti che si legano l’uno all’altro riemergono nomi e volti: “Ricordo anche Giuseppe Gaeta, il vicepresidente: uno di quei personaggi che veniva dalla gavetta, che si abituavano a fare certe cose, ed erano brave. E poi Pietro Prandini, con cui lavorammo all’argine di Secchia davanti al Teatro, e Edmondo Benatti, che ci ha lasciato da poco. E vorrei citare anche altri: Besutti Stirner, Battaglia Abele, Gavioli Lino, Bulgarelli Romeo, Magri Gabriele, Malavasi Imerio, Accorsi Paolo, Ghidoni Ivano, Bonfiglio Giuseppe, Malavasi Comunardo, Zalghi Aristide, Lugli Pompeo”. Con le foto degli anni ’70 iniziano a comparire volti e nomi noti della CPL di oggi. E si arriva a parlare di un ragazzo di Cavezzo... “Mi ricordo che Casari l’abbiamo assunto noi. Eravamo a Novi Ligure, dove facevamo la trasformazione [degli apparecchi da


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“Perchè è attraverso il lavoro che si capisce la gente...” Si conclude l’intervista all’ex presidente CPL Giuseppe Tanferri gas di città a gas metano, n.d.r.]. Il Comune ci aveva messo a disposizione una colonia, dove avevamo alloggiato i nostri operai con i materassi. Fra questi c’era anche Casari.” Tanferri ricorda anche il cammino del giovane Roberto: “Bighi ed io pensavamo a qualcuno da far venire avanti, in previsione del mio pensionamento da presidente; e abbiamo cominciato così a dargli delle responsabilità, ad affidargli dei gruppi: perché è attraverso il lavoro che si capisce la gente.” Sul suo successore si esprime tranquillamente, senza vanti ma con soddisfazione: “Fu una scelta giusta, perché Bighi si era specializzato nel suo ruolo di direttore tecnico; Casari si è qualificato, è diventato un bravo dirigente. Al giorno d’oggi bisogna essere preparati. Pensi a Rinaldi: noi avevamo un direttore amministrativo, un certo Zalghi, che era molto bravo, ma non era qualificato, e mi pare che non avesse visto di buon occhio l’arrivo di questo giovane laureato. Era un autodidatta che si era staccato dalla manualità e, a volte, si metteva su posizioni di intransigenza. Rinaldi invece sapeva chiudere un bilancio”. Tanferri, sempre presente alle Assemblee di Bilancio CPL, cita con considerazione i nomi di Barotto e Tondelli, che insieme a Casari e Rinaldi “hanno portato la cooperativa ad un livello che fa onore a tutto il movimento: oggi essi” dichiara sicuro il socio Tanferri “formano un serio patrimonio per noi, per l’azienda e per il territorio, insieme a tutti i tecnici e non, ai quali deve andare la nostra riconoscenza ed incoraggiamento”. Tanferri ha seguito l’evolversi della cooperativa anche dopo il 1975, anno del suo pensionamento, e ne ricorda anche le crisi degli anni ’80 che hanno portato alle nuove attività. “Soliani, mio amico carissimo, mi parla ora della commercializzazione del gas, dove si sta aprendo la concorrenza dopo i tempi del monopolio. E poi ho saputo che la cooperativa ha anche dei pozzi di proprietà”. E chiede, s’informa delle località precise dove si trovano i pozzi, gli piacerebbe vederne uno. In mano gli passa un’istantanea degli anni della

di Francesco Manicardi <fmanicardi@cpl.it>

dei momenti in cui io pensavo di “chiudere bottega”, ma lui mi diceva: «Ma no, che ce la facciamo». Mi ricordo il Ragionier Foresti di Carpi, direttore della Banca Popolare: a lui parlavo delle cambiali, dei momenti di difficoltà della CPL: e lui ha sempre fatto di tutto per aiutarci. Pensi che mi ha scritto una lettera quando è andato in pensione, in cui dichiara: “E’ facile adesso dar credito alla cooperativa: dovevano essere qui quando c’erano un mucchio di cambiali!... Perchè certi signori non le correvano incontro quando c’erano certe cambialine...” Aveva fiducia in noi.

cooperativa (allora in Via Matteotti), ricorda i cambiamenti: “Nella vecchia sede di Piazza Mazzini una volta c’è scappato fuori un rullo da 200 quintali di un macchinario a vapore che, rotolando in piazza, andò a finire contro un muro davanti al prato dei Cremona e lo demolì. Ci trasferimmo allora in via Matteotti, vicino alla Casa del Popolo [l’attuale ingrosso di Frutta Papotti, n.d.r.]”. La ricerca del sito era stata affidata a Tanferri: “Trovai un fondino con 4 biolche di terra, di fronte alla torre piezometrica, e costruimmo la prima sede nuova: ci sembrava di aver fatto un passo da gigante”. Ci voleva sempre un occhio attento a far quadrare i conti: “Il resto del terreno lo vendemmo in 5 lotti, costruendo un tratto di strada dall’argine con le piante per collegare il nostro fondo, per invogliare la gente a comprare. Zalghi, della ditta Romy, cugino di un socio CPL, fece da apripista per l’acquisto dei lotti. Però capitò così che dopo pochi anni eravamo di nuovo alle strette con lo spazio per la cooperativa. Me ne occupai io anche quella volta e, per non ripetere l’errore, decidemmo di comprare 20.000 metri quadrati per la nuova sede (quella attuale in Via Grandi, n.d.r.): beh, ho saputo che adesso ne hanno comprati altri 20.000!...” Il momento più difficile? “E’ stato quello economico: Bighi era anche più fiducioso di me, ci sono stati

Se potesse parlare ai giovani che entrano in cooperativa, cosa direbbe? Il presidente si fa riflessivo ed attento a misurare le parole, perchè corrispondano bene al suo pensiero, al suo modo di intendere la vita: “Mi sono sentito sempre un uomo non appartenente a se stesso, ma appartenente ad una società. Mi sentivo componente della classe operaia e mi interessava solo lavorare nell’ambito della classe operaia; la cooperativa era un organismo che organizzava dei lavori e li portava a termine attraverso dei soci e non più dei dipendenti. E’ molto difficile discutere di queste cose oggi, di ideali da perseguire costi quel che costi. Se posso fare un bilancio, le dirò uno dei motivi di orgoglio della mia vita. Al di là degli errori, una cosa ho saputo farla: non rubare.” Il ricordo più bello, più importante della sua presidenza? “E’ stata una battaglia che ho dovuto combattere io in prima persona: il passaggio dalla terra al ferro [dalle opere di movimento terra alle reti gas e acqua n.d.r.]. In questo modo la cooperativa è riuscita a mettersi su una strada diversa, e migliore.” Sfilata di automezzi per una festa della Cooperazione, 1948 A sinistra nell’altra pagina: L’ordinato piazzale della CPL nella sede di Via Matteotti A sinistra in basso: Vagoni decauville all’opera sull’argine del Secchia


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Un acquario di parole

di Loretta Tromba e Paolo Cavicchioli <pcavicchioli@cpl.it>

La ca r ica dei 107 ( g ra nd i e picci n i ) nel la g ita C PL a Genova Il 27 giugno 2004 avrebbe potuto essere ricordato come il giorno della mitica vittoria dell’Italia contro la Germania nei quarti di finale degli Europei di Calcio... invece il destino ha voluto che tale data entrasse nella memoria per la bella gita a Genova del “Gruppo Vacanze Figli e Genitori CPL”; a dire il vero c’era anche qualche nonno che credo si sia ugualmente divertito. L’appuntamento per la partenza era stato fissato per le 5.30 e gli occhi di chi arrivava nel piazzale per salire sui pullman tradivano ancora il ricordo del letto, ma una volta saliti, sistemati, contati (eravamo più di 100), è bastato partire perché le corriere si animassero con le voci dei bambini, e non solo quelle! Così che il viaggio verso Genova è trascorso allegramente e la buona compagnia ha permesso di non sentire il peso del tempo trascorso in coda nell’ultimo tratto di autostrada. Il ritardo tuttavia non ha interferito sul ruolino di marcia e l’arrivo all’Acquario, nostra prima tappa, è stato comunque puntuale; le nostre guide, garbate e meticolose, hanno provveduto a farci entrare in

modo ordinato nonostante il grande afflusso di gente, d’altra parte sono state agevolate nel compito di riconoscerci e radunarci, grazie al cappello rosso d’ordinanza che già all’alba Ruber aveva prontamente distribuito e fatto indossare. La visita all’Acquario è stata molto interessante, sia per la varietà e singolarità dei pesci presenti che per le particolari strutture di alcune vasche: ai bimbi è molto piaciuto poter toccare con la mano le razze, che prima si mimetizzavano nella sabbia e poi si avvicinavano al bordo quasi a cercare le carezze. Affascinanti le vasche con gli squali o i barracuda, divertenti quelle dei pinguini e delle foche, simpatica quella degli Amici di Nemo, piena di pesci colorati che ricordavano i personaggi del film, peccato solamente per la calca di persone che più volte ha affollato le vetrate impedendo ai bambini di vedere bene tutto. Usciti dall’Acquario, sempre in perfetto orario, ci siamo recati nel vicino ristorante affacciato sul porto per degustare il pranzo, fin troppo abbondante; e tra una chiacchiera e una portata sono arrivate presto le 15.30, momento previsto per l’ingresso alla vicina Città dei bambini: un intero piano di un vecchio magazzino del porto, completamente ristrutturato dal noto architetto Renzo Piano, tutto dedicato ai bambini. Se durante il pranzo sembrava che la stanchezza dei più piccoli si fosse fatta sentire, una volta entrati nei saloni-gioco, la normale vivacità dei bambini si è risvegliata. D’altronde le attività da poter svolgere erano davvero diverse dal solito: per i più grandi era possibile entrare in uno studio di registrazione del tutto simile a quelli televisivi, con tanto di telecamere, microfoni, regia e postazione per leggere le previsioni del tempo. Per i più piccoli era allestito un salone che sembrava un cantiere edile, con mattoni, carriole e carrelli trasportatori: per giocare però bisognava essere a norma e così

per ognuno era disponibile un casco di protezione! E poi ancora giochi con l’acqua, un formicaio ricostruito a grandezza più che naturale, una nave in legno in cui poter entrare, gli specchi deformanti e altre curiosità, che hanno divertito i ragazzi ma anche i genitori, che nonostante la stanchezza si sono cimentati in alcune prove. Qualcuno poi è stato visto sostare a lungo davanti agli specchi che riflettevano più magri e più alti... All’uscita c’è stato il tempo per gustarsi un gelato e fare due passi per le caratteristiche vie del centro storico, finché alle 18.00 tutti sui pullman, contenti della giornata ma anche un po’ affaticati, per un buon tratto dell’autostrada credo che la maggioranza fosse quella che dormiva rispetto a chi ancora aveva le forze per chiacchierare! Tuttavia prima dell’arrivo c’era già chi progettava il prossimo viaggio, destinazione...

Il servizio Ambiente ci ricorda Se impariamo a distinguere i rifiuti, se ci abituiamo a separarli l’uno dall’altro possiamo fare un grande servizio per noi e per il nostro ambiente. E possiamo risparmiare. Solo in questo modo, infatti, è possibile ridurre la produzione dei rifiuti e trasformarli nella maniera più utile e meno pericolosa. Per fare ciò occorre la collaborazione di tutti i dipendenti CPL Concordia, per poter dare ognuno un contributo nell’ambito della propria attività. Bastano pochi gesti per rispettare e tutelare l’ambiente, e quindi noi stessi. La raccolta differenziata fa parte di questi gesti. Con la raccolta differenziata si risparmia inoltre in diversi modi. Si risparmia sulle materie prime, sull’energia necessaria a procurarle e a sostenere il processo produttivo, si risparmia nei trasporti. Si risparmia perché si riduce la quantità di rifiuti prodotti, si riduce l’inquinamento e si salvaguarda l’ambiente: meno estrazioni di materie prime, meno alberi abbattuti, meno combustibili utilizzati... I rifiuti prodotti presso la sede, trovano la loro collocazione nell’area delimitata di deposito temporaneo che è presente nella sede stessa, nella quale si trovano: - un cassone per la raccolta del ferro e acciaio; - un cassone per la raccolta del legno;

- un cassone per la raccolta degli imballaggi in più materiali; - un cassone per la raccolta del polietilene (no materiale plastico ma solo ed esclusivamente tubi o materiale in PE); - quattro cassonetti per la raccolta rispettivamente di: accumulatori al piombo, altre pile ed accumulatori, lampade fluorescenti, materiali filtranti, stracci, indumenti protettivi; - un container nel quale vengono posizionati i rifiuti quali: disincrostante acido, computer e altro materiale elettronico, varie altre tipologie di rifiuti che dovessero essere tenute al riparo dalle intemperie.


sport, cultura e... C-news • 13

Centralino senza veli

di Massimo Sanna <msanna@cpl.it>

Una doppia i nter v i sta per entra r e nel mondo dei professionisti del telefono Valentina Barbi

Donatella Gavioli Da quanti anni sei dietro al telefono? E’ da 5 anni che rispondo ai centralini di CPL e potrei scrivere un libro con tutte le telefonate che ricevo.

Da quanti anni sei dietro al telefono? E’ da ben 23 anni che risolvo tutti i problemi di instradamento telefonico aziendale, per la precisione in CPL da 2,5 anni.

Ti è mai capitato di conoscere gente nuova tramite una semplice telefonata al centralino? Sì, ho conosciuto diverse persone con le quali ho instaurato un rapporto di amicizia,qualcuna l’ho anche conosciuta di persona, e mi piacerebbe che questo avvenisse più spesso, poiché non mi piace molto conoscere gente per tanto tempo senza mai averli visti.

Ti è mai capitato di conoscere gente nuova tramite una semplice telefonata al centralino? E’ capitato abbastanza di rado con gente esterna, tuttavia sono riuscita a coltivare ottimi rapporti d’amicizia lavorativa con colleghi che lavorano nelle sedi esterne, e che per mia sfortuna non ho mai avuto il piacere di conoscere di persona.

La telefonata peggiore della tua carriera? Un giorno di qualche anno fa mi chiamò un signore, per un reclamo sulla sua bolletta del gas. Purtroppo la competenza della questione era già slittata da CPL all’allora CoGas, ma lui non voleva saperne di parlare con l’altra società e pretendeva che io risolvessi il suo problema seduta stante. Non contento della mia risposta richiamò svariate volte alzando sempre di più il tono della conversazione, arrivando a pesanti offese nei miei confronti. Ovviamente non sono stata a guardare e ho risposto per le rime... Sicuramente quel giorno non sono passata inosservata nel corridoio. E quella migliore? Ricordo con piacere quando ricevetti la telefonata di uno sconosciuto, il quale mi disse che la mia voce gli avrebbe rallegrato la giornata. E’ sempre bello sentirsi utili a qualcuno. Qual è il periodo dell’anno in cui si ricevono più telefonate? Sicuramente d’inverno, poiché i clienti consumano molto più odorizzante e chiamano per ordinarne nuovi fusti. Magari usassero tutti il servizio d’acquisto sul web... risparmierei un sacco di tempo! Inoltre ricevo anche tante telefonate non richieste per il servizio manutenzione delle centrali termiche, che in teoria dovrebbe ricevere il contact center, ma talvolta i clienti non notano l’apposito numero verde. Qual è il tuo rapporto con i telefoni? Lo usi anche in privato o lo trovi un oggetto odioso? Lo uso parecchio anche in privato, specialmente il cellulare. Dopotutto il mio lavoro mi piace molto e non mi pesa, amo il contatto con le persone, anche se dopo 5 anni non mi dispiacerebbe provare qualcosa d’altro.

e a re ch c u i d r o c i e pe r mo r o r re m o g o c omu n r ne t t a” v e z co gaz a l lu No i ra r i ame n te re u n a h e r ich ie de a z l a a c i r d s s io ne e ne - c o n t n o c ap ac i e f o r vi ap i so “Tu t t ra l i n o è u n e s e s p e s s o i n di , s e v i t h n n . Qu nc - i l ce z i a, a t o s t i m at o s a b at o, n o i r e p e t i d o d s ti, o gra n t at o e c i ne l t u r n n s a bi li z z a e u l a v s o t t o i s o s t i t u i r i m a re s p o r i m p a ra r t pe ad a li z z a o c c as io ne c api t le n e p i a p l i a re i c o n n te v i m u t a e n r h e n e c s e è a n o rt a n t i e p o di re l a z i o h c o t da imp m bi t e in a e c ose a lc un c o no s ce n z ie propr l ic o. i l p ubb

La telefonata peggiore della tua carriera? Circa due mesi dopo la assunzione, mi chiamò un signore per qualcosa che riguardava questioni amministrative, e voleva ottenere del denaro. Il problema è che non lo chiese in modo particolarmente consono. Io dall’alto della mia professionalità ho mantenuto la calma cercando di tranquillizzarlo ma non ci fu verso. Anche il nostro vicepresidente Barotto e il Direttore Tondelli si accorsero che qualcosa non andava... per fortuna mi diedero ragione! E quella migliore? Quando telefonano le ragazze della CCC di Bologna. La telefonata si svolge regolarmente così: “CPL Buongiorno?” “Ciao sono Rita come stai?? Mi passi Nicola?” e io “Quale?!” e lei “Mi puoi aiutare tu? Sono un disastro coi cognomi!!” e io “uh... di che cosa occupa?” e lei “mmm.. gare!!!” e io “Ahhh Nicola Verrini! Glielo passo subito”, e lei conclude con un “Ah grazie mille, ciao ciao!” Qual è il periodo dell’anno in cui si ricevono più telefonate? Da metà settembre fino ad aprile, per i soliti motivi: acquisto di odorizzanti, gente che invece di chiamare il contact center chiama il centralino principale, e migliaia di chiamate per pagamenti di fatture. Qual è il tuo rapporto con i telefoni? Lo usi anche in privato o lo trovi un oggetto odioso? Beh, dopo 23 anni posso tranquillamente affermare di non trovare odioso il telefono, altrimenti avrei già cambiato lavoro da un bel pezzo!

Io sono Davide, assistente del Centralino, e mi occupo di aiutare Valentina e Donatella in tutta una serie di attività che altrimenti verrebbero meno. Come giudichi l’operato di Valentina e Donatella? Trovo che siano bravissime, sarebbe alquanto difficile mandare avanti la baracca senza la loro competenza. Spesso penso che dovrebbero avere 10 braccia per fare tutto contemporaneamente.

Beh... per fortuna ci sei tu ad aiutarle! Sì, io cerco di fare del mio meglio per smaltire la posta in arrivo, gestire le consegne interne, andare in centro a Mirandola a comprare di tutto per la sede. E’ faticoso ma è bello vedere la gente contenta del tuo operato. Che consiglio senti di rivolgere verso i tuoi colleghi di CPL nei confronti del centralino? Credo che un pizzico di gentilezza e rispetto in più siano la ricetta migliore per aiutarci nelle nostre mansioni.


c’è posto per te C-news • 14

Lettere alla redaz

Ricette regionali

Per inviare le Vs. lettere scr Abbiamo ricevuto una foto che ritrae Francesco Vigna -

vino bianco e salare. Appena il vino si sarà ristretto unire

direttore della divisione incomech - alle prese con l’alta

i pomodori e continuare la cottura per un’ora e mezza

cucina, in compagnia di alcuni ...buoni stomaci.

circa, allungando di tanto in tanto con il brodo. Occorre

Ne approfittiamo per fornire a tutti la seconda ricetta

fare attenzione che, durante la cottura, la carne non si

regionale, che questa volta proviene direttamente dalla

attacchi al fondo del tegame.

sede della divisione incomech, la lombarda Melegnano.

A parte preparare un trito di prezzemolo a cui si unirà

A inviarci la ricetta è Vera Potecchi che tra le torri del

la buccia di mezzo limone grattuggiata. Versare il trito

Castello Mediceo si occupa dell’amministrazione delle

cinque minuti prima di togliere gli ossibuchi dal fuoco.

società controllate.

E buon appetito!!!!

Ossobuco (dosi per 4 persone) •

4 ossibuchi;

100 gr. di burro;

farina;

300 gr. di pomodori pelati;

prezzemolo;

mezzo limone (solo la buccia);

un bicchiere di vino bianco secco;

brodo di dado;

sale e pepe.

Sciogliere il burro in un tegame, infarinare leggermente gli ossibuchi e deporli nel tegame, quindi farli colorire

Rappresentanti in CdA: una proposta Avendo partecipato più d’una volta alla formulazione dell’elenco dei candidati da proporre in Consiglio d’Amministrazione mi sono reso conto che, a dispetto di qualche anno fa, sarà sempre più difficile per operai ed impiegati far parte del Consiglio di Amministrazione. Vista la complessità dell’azienda e i “numeri” sempre più alti, è quasi scontato che il ruolo di consigliere spetti a persone che già nella quotidianità del loro lavoro svolgono incarichi di una certa responsabilità. Di conseguenza la maggior parte dei dipendenti non sono rappresentati in Consiglio d’Amministrazione per il motivo sopraelencato: perchè non proporre in aggiunta ai consiglieri normalmente previsti un paio di persone elette come rappresentanti di impiegati e operai? Secondo il mio punto di vista, condiviso anche da altri, queste persone dovrebbero essere presenti in Consiglio per ascoltare, valutare e riferire ai colleghi interessati quello che viene deciso e discusso nei vari consigli, facendo da tramite tra Direzione e base (rapporto che viene a mancare sempre più spesso visti i vari impegni e lo scarso tempo a disposizione). Inoltre le persone che verranno scelte dovranno raccogliere ed esporre critiche e suggerimenti i quali, se non espressi, creano disagio e malcontento, incidendo (a mio parere) negativamente sull’andamento aziendale. Penso che questa mia proposta possa interessare la maggiorparte di voi e portare, eventualmente in futuro, un possibile cambiamento. Ivo Sacchi

a fuoco moderato da entrambe le parti. Aggiungere il

La foto più...

di Massimo Sanna <msanna@cpl.it>

Questo mese scegliamo una foto inviata da Giancarlo Greco, molto suggestiva per colori e soggetto. Sullo sfondo s’intravede un impianto a Marigliano (NA). ...ma cosa sta facendo?! Gli addetti ai lavori lo sanno! (E poi chissà che il camion della spazzatura non si sbagli e non ci porti via il Gruppo di riduzione) . . . Non vorresti apparire anche tu in questa rubrica? E’ facile: MANDA DELLE FOTO! Le immagini si possono inviare via e-mail all’indirizzo msanna@cpl.it, oppure tramite posta tradizionale, scrivendo a Ufficio Comunicazione c/o CPL CONCORDIA S.c.a.r.l. - Via A. Grandi, 39 - 41033 Concordia S/Secchia (MO). Si accettano diapositive, stampe cartacee o in formati digitali ad alta risoluzione. La spedizione della foto comporta automaticamente il consenso alla pubblicazione della stessa.


C-news • 15

zione

rivete a <redazione@cpl.it> Risponde Severo Barotto: Il tema sollevato dal socio Ivo è molto vasto e riguarda la “democraziaâ€? in senso generale. E’ chiaro che la massima espressione del termine consisterebbe nel fare l’assemblea di “tuttiâ€? i soci ogni qualvolta si debba prendere una decisione. Tutti ci rendiamo conto però che ciò non è possibile, dato che ogni giorno, ogni ora bisogna prendere decisioni, a volte anche molto importanti. Cosa fare? Qualche anno fa abbiamo portato il numero dei consiglieri da 9 a 11 per avere una maggiore rappresentativitĂ ,. Abbiamo rilevato poi un’inversione di tendenza nelle candidature a consigliere: prima bisognava insistere perchè i soci accettassero, ultimamente notiamo un numero elevato di autocandidature che a volte mettono in difficoltĂ la commissione elettorale. A mio parere i soci devono chiedere (direi pretendere) che i consiglieri in carica siano disponibili fuori orario di lavoro per dare informazioni che vengono loro richieste. Aggiungo che questo deve servire a valutare il consigliere quando terminerĂ il suo mandato e dovrĂ essere rivotato. Il problema dei parcheggi Non è usuale che chi lavora in redazione scriva anche lettere sul giornale che sta impaginando, ma per una volta farò una deroga in quanto vorrei sottoporre all’attenzione della Direzione un problema che credo sia molto sentito in CPL. Da alcuni mesi ho notato che l’area disponibile di parcheggio è stata drasticamente ridotta e i problemi per trovare posto sono sempre maggiori: 36 posti macchina nell’area antistante il magazzino sono scomparsi per fare posto allo stoccaggio temporaneo (permanente?) di materiali. Sono sicuro che al magazzino c’era davvero bisogno di quello spazio, però rimane il problema delle macchine, che di giorno in giorno si “affiancanoâ€? alle file di parcheggi regolari invadendo il passaggio e ostacolando quindi il passaggio di mezzi pesanti. Io ho risolto momentaneamente il problema parcheggiando fuori dal perimetro aziendale, ma di fatto i posti sono pochi anche fuori e non so per quanto si riuscirĂ a tamponare. Ci sono

progetti per ampliare l’area di parcheggio in futuro? Un saluto e complimenti alla redazione (hehe), Massimo Sanna Risponde Severo Barotto: Sono dodici anni che il problema parcheggi è presente: si potrebbe liquidare la questione con una battuta: “Quando un’azienda cresce è normale che ci sia un problema di spazio, anzi è un buon segnoâ€?, ma sarebbe troppo semplice. Analizziamo la situazione. In settembre, in concomitanza con l’uscita del giornale, dovremmo giĂ avere la tanto agognata autorizzazione dal Comune di San Possidonio di poter operare sul terreno adiacente il nostro lotto. Costruiremo il nuovo deposito odorizzanti, la nuova area ecologica e sposteremo su quell’area una parte dei materiali che attualmente sono stoccati nel cortile. Questo ci darĂ la possibilitĂ di ricavare una quarantina di posti auto in piĂš. Per qualche anno saremo a posto, sperando però che si ripresenti il problema al piĂš presto. Una gita riuscita Come membro del comitato AttivitĂ per i bambini della CPL desidero, attraverso le pagine di C-news, rivolgere un “grazieâ€? sentito al Presidente Casari a nome delle 107 persone che lo scorso 27 giugno si sono messe in viaggio per Genova. Certo, come si suol dire “con solo dei grazie non si mangiaâ€?, ma in questo caso credo che sia giusto cosĂŹ, visto che Casari è un sostenitore di queste piccole iniziative che danno grandi risultati per i nostri bambini. In questa giornata si è notato che i bambini (da pochi mesi fino a 14 anni) stanno bene fra loro, e i genitori - compreso qualche nonno intrufolato – si trovano a loro agio perchè si raccontano cose che in azienda non capita spesso di sentire. Un esempio fra i tanti: con noi c’era un direttore di divisione che alcuni soci conoscono per i suoi modi un po’ da “orsoâ€?, molti in gita hanno scoperto che in realtà è una persona semplice, tranquilla e disponibile. Nella prossima gita fuori porta, ovviamente accompagnati dai nostri figli, sarebbe molto bello avere con noi il nostro presidente, e anche qualche altro membro della

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direzione. CosĂŹ potremmo tutti conoscerci meglio: i nuovi soci avvicinare il presidente, conosciuto magari solo in foto o di vista, e sono sicuro che è desiderio di Casari conoscere i soci, specialmente gli ultimi arrivati. Ruber Gozzi Elezioni C.d.A. 2004 - Un ringraziamento ed una promessa Con questa mia breve lettera desidero trasmettere un ringraziamento a tutti coloro che con il loro voto avrebbero voluto che la Divisione Gestioni fosse rappresentata nel Consiglio di Amministrazione CPL. 101 preferenze rappresentano per me un grandissimo impegno e stimolo nel seguire e sviluppare una divisione che porterĂ CPL ad ottenere risultati di enorme soddisfazione. Prometto inoltre che, nel caso in cui alle prossime elezioni del Consiglio di Amministrazione la commissione elettorale riponesse fiducia in me ed io intendessi ricandidarmi, anche allora - come ho fatto adesso - la Divisione Gestioni non impiegherĂ 1 secondo del proprio tempo per fare campagna elettorale. Grazie di cuore. Carlo Porta, Direttore Divisione Gestioni Da Milano, le impressioni della famiglia Caracciolo Mio figlio Raffaele ed io non perdiamo quasi mai l’opportunitĂ di seguire suo papĂ a Concordia, durante l’assemblea dei Soci CPL. Abbiamo, naturalmente, a cuore il bilancio della SocietĂ per cui lavora Arturo ma... per mio figlio questa è la ghiotta occasione per poter gustare i suoi amatissimi maccheroni al pettine... A me, invece, oltre ai tortellini in brodo anche in piena calura estiva, piace la gente del posto, il suo modo di fare, la disponibilitĂ e la semplicitĂ con le quali si pone agli altri, l’affabilitĂ e la tranquillitĂ con le quali ti parla e ti ascolta. Rientro a Milano sempre con un po’ di nostalgia ma anche rasserenata e poi... un anno passa in fretta! Arrivederci e grazie davvero col cuore a tutti! Sandra Maruca



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