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Spedizione in abbonamento postale 70% Regime Libero - Direzione Commerciale Business - Modena

Anno IV - n° 2, Giugno 2006

Periodico di comunicazione aziendale di CPL CONCORDIA Group

Energia in movimento

Gianluca Pagliuca, protagonista della nuova campagna fontenergia sulla convenienza del gas in rete

13 RIsPARmIo ENERGEtICo? Con la building Automation si può

NuoVA LuCE AD IsERNIA: parte la gestione di Pubblica Illuminazione CPL

bRINDIAmo ALLA LEGALItA’: il nostro sostegno alla Cooperazione di Locri


Sommario EDItoRIALE 3

L’incalcolabile valore dei legami AREA busINEss

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Building Automation: investire nel risparmio energetico

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Sorvegliare e custodire la cultura

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Isernia, la città in nuova luce

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Chi cerca fughe trova risparmio idrico

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Il teleriscaldamento decolla a Linate

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Chi bene valuta è a metà dell’opera sPAzIo mARKEtING

10 CPL Concordia si rilancia sul web 11 Gianluca Pagliuca: 30 secondi di energia 11 Parte la nuova campagna Ischia Gas suCCEDE IN AzIENDA 12 780 voci, un unico giudizio 12 Sui tetti di CPL splende il sole moNDo CooP 13 Osare il lavoro: intervista al presidente della Coop di Locri 14 L’uovo equo: 4 anni con il commercio equosolidale 15 Produzione e lavoro: la cooperazione sta crescendo CPL Concordia è associata a

CPL Concordia è fornitore ufficiale di

Associazione di Cooperative

Modena

C News – Periodico trimestrale di Comunicazione Aziendale di CPL CONCORDIA Group Anno IV - n. 2 Giugno 2006 Registrato al Tribunale di Modena il 26/05/2003 con il n° 1673 La tiratura di questo numero è stata di 3.000 copie Chiuso in Redazione il 29 Maggio 2006 Direttore Responsabile EVARISTO PANCALDI Redazione FRANCESCO MANICARDI GABRIELE GRECO ROBERTO LOSCHI DARIO CAPRARA E-mail: redazione@cpl.it Grafica, Impaginazione e Stampa TIPOLITO SALVIOLI - Cavezzo (MO)

Hanno collaborato a questo numero: ALESSANDRO BARALDI, SEVERO BAROTTO, DAVIDE BONFIETTI, SIMONA BRUSCHI, FABIO BULGARELLI, PIERLUIGI CAPELLI, ROBERTO CASARI, LUCA COSTA, ROBERTO FANNI, DONATELLA GAVIOLI, MARIO GUARNIERI, GIANNI LEVRATTI, RITA MAFFEI, PAOLO MARTINELLI, GABRIELE MONTI, SABINA MORSELLI, SAMUELE PENZO, SIMON PIVETTI, MAURIZIO RINALDI, MASSIMO SANNA, ALESSIO SCAGLIENI In copertina: Gianluca Pagliuca durante lo spot Fontenergia allo Stadio Dall’Ara di Bologna (foto Nicola Casamassima – Eikon Studio s.r.l. Bologna) In sommario: controllo non distruttivo delle saldature con metodo ultrasuoni nel teleriscaldamento di Linate (Foto Archivio Comunicazione) Editore CPL CONCORDIA Soc. Coop. Via A. Grandi, 39 – 41033 Concordia s/Secchia (MO) Tel. 0535-616.111 Fax 0535-616.300 Indirizzo internet: www.cpl.it


L’EDItoRIALE

L’incalcolabile valore dei

legami

di Roberto Casari <rcasari@cpl.it>

Presidente CPL Concordia Group

A

nche quest’anno siamo giunti all’assemblea di Bilancio. E’ il tempo di verificare resoconti e prospettive, ma soprattutto di guardare avanti. Il Bilancio del 2005 vede CPL Concordia a quota 181 milioni di Euro, mentre il risultato consolidato tocca i 245 milioni di Euro, mai così forti e orgogliosi. L’utile della cooperativa è di 3,1 milioni di Euro, mentre il consolidato supera i 4,5 milioni di Euro. Mi sembra però altrettanto significativo evidenziare anche il numero dei lavoratori: circa 1000 per quanto riguarda il Gruppo CPL Concordia, molti di più se consideriamo tutte le imprese che gravitano attorno alle nostre attività. Quello di concepirci come un gruppo è un elemento importante, perché siamo certamente una cooperativa nata nel 1899, ma abbiamo dato origine ad un gruppo di 25 società (fra controllate e collegate) che da sole sviluppano un volume d’affari di oltre 70 milioni di Euro. Dobbiamo considerare infatti lo sviluppo di alcune di queste società (penso soprattutto a CoopGas e Fontenergia) e il valore maturato grazie ai 130 impianti a rete gestiti nei comuni in regime di concessione; un numero in progressivo aumento, anche dopo la recentissima acquisizione di una decina di comuni fra Calabria e Campania. In tutta la filiera del metano - come nella gestione calore - contiamo alte professionalità dei tecnici, dirigenti, impiegati e operai (cito per tutti fra i “veterani delle gestioni” i vari Malagoli, Ganzerla, Greco): sappiamo abbinare alla qualità tecnica la tempestività delle decisioni e degli interventi. Quando si redige il bilancio non si riesce a “pesare” interamente il valore intangibile di un’azienda, che è derivato dall’abilità di competere, dalla capacità di “creare” mercato, di produrre idee, dal valore delle persone. Sicuramente il patrimonio di CPL Concordia va al di là dei 181 milioni di Euro di un bilancio che abbiamo riportato in attivo dopo un 2004 di transizione. Un altro dato di valore è il fatto che, per effetto della sua ramificazione, CPL partecipa a diversi tipi di associazioni imprenditoriali: siamo nell’Associazione Industriali di Nuoro con Fontenergia, siamo nella Confindustria di Modena. Credo di non sbagliare affermando che CPL, al di là della natura di cooperativa, rappresenta (insieme alla WAM di Cavezzo) la realtà produttiva di proprietà locale più importante della Bassa Modenese. Operiamo nel campo dell’energia, una risorsa che diviene ogni giorno più preziosa e costosa. Le società emergenti si stanno approvvigionando di energia a livello mondiale, e forse qualcuno non ha colto la portata di questi movimenti dell’economia globalizzata, che vede ad esempio i cinesi alla conquista dei giacimenti della Siberia, della Malesia, dell’Africa. In particolare la competizione sarà nel

settore del metano, che tutti gli studi indicano come la fonte destinata a superare il petrolio nel soddisfacimento della crescente domanda energetica. Nell’ambito della gestione calore sicuramente dovremo impostare sempre di più sistemi di risparmio energetico, con un occhio di riguardo alle fonti alternative (cogenerazione, solare, biomasse, ecc.). Non sarà rilevante solo la nostra capacità di gestire, ma quella di portare avanti l’innovazione soprattutto nel risparmio energetico (penso alla building automation, alla pubblica illuminazione) e idrico (manutenzione reti, cercafughe). In un mercato che si trasforma, l’azienda deve necessariamente trasformarsi ed essere in grado di organizzarsi. Se questi anni sono stati caratterizzati da una forte specializzazione, i prossimi 10 anni dovranno aggiungere anche una forte presenza e penetrazione sul territorio nazionale. Il grande sforzo che ci attende è quello di adeguare l’azienda ad una nuova organizzazione territoriale. A Bologna, Milano, Roma i primi 10 anni hanno visto il nostro consolidamento. Per usare un’immagine, fino ad ora abbiamo costruito le fondazioni: nei prossimi 10 anni dovremo costruire l’edificio che ci identifica con quel territorio. Sarà una sfida più complessa, perché avremo aree più grandi, più autonome, sostanzialmente più adeguate ad affrontare un determinato mercato proponendo le specializzazioni e i servizi di CPL. Il “brand” su cui puntare è sempre il marchio CPL Concordia. Gli investimenti fatti negli anni passati (Milan, Bologna, Modena, ecc.) hanno portato alla ribalta una cooperativa che si è affermata a livello nazionale. Un marchio riconosciuto, fatto di serietà e professionalità mai messe in discussione, neppure in contesti impegnativi come Corleone, l’Ogliastra, Napoli. Abbiamo davanti questa missione: portare avanti l’idealità di un’impresa che non cerca solo l’utile ma cerca di trasmettere qualcosa. Per questo c’è molta affinità con la cooperazione che lavora in Calabria, per questo abbiamo scelto di sostenerla a Locri. Chi opera nel sociale ci è più affine, e capiamo meglio le sue difficoltà; non possiamo risolvere i problemi del mondo ma sicuramente neppure girare le spalle. Una volta si diceva che la cooperazione è un’impresa alternativa ad un sistema di mercato esasperato; oggi noi dobbiamo cercare di mediare fra il risultato di bilancio - che deve essere profittevole per dare prospettive alla società – e gli indispensabili elementi di socialità. Perché la cooperativa è essenzialmente fatta di legami, fra uomini e con la società che ci circonda.

uN tRofEo PER fEstEGGIARE I 10 ANNI DI CPL A boLoGNA sCHEDA tECNICA Nel 2006 CPL Concordia compie 10 anni di presenza a Bologna, città in cui la nostra cooperativa ha una sede importante con oltre 90 addetti, e dove svolge attività di manutenzione reti gas/acqua e gestione calore per clienti come Hera SpA, Bologna F.C., Ducati Motors. Per celebrare questo anniversario sono in calendario diverse iniziative, fra le quali la partita di calcio Italia-Germania Master che avrà luogo a Bologna nel pomeriggio di Sabato 2 Settembre presso il Centro Sportivo Dozza, attiguo alla zona Parco Nord nella quale si svolge la Festa provinciale dell’Unità. Dopo la partita, l’evento proseguirà negli spazi della vicina Festa, dove si terrà la Cena di Gala e un talk show con la presenza di alcuni calciatori, del cantante Andrea Mingardi, di attori e cantanti di fama nazionale e internazionale. Scopo di solidarietà legato al Decennale è il sostegno a due associazioni: Gli Amici di Luca (Casa dei Risvegli Luca De Nigris) e I Bindun (I girovaghi della solidarietà, di cui fa parte Giuseppe Bergomi, Campione del mondo in Spagna). Con questa scelta si intende testimoniare l’attenzione della nostra azienda alla realtà territoriale bolognese e al mondo dello sport. Dunque CPL Concordia invita tutti gli appassionati dello sport (e di campioni come Paolo Rossi, Signori, Schillaci), le persone attente alle iniziative di solidarietà, gli amanti della musica e dello spettacolo, o anche i semplici curiosi o amici della cooperativa a festeggiare con noi la fine dell’estate e l’inizio di un nuovo decennio sotto le Torri.

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AREA busINEss

Building Automation: investire nel risparmio energetico ComE RIsPARmIARE ENERGIA AttRAVERso LA GEstIoNE INtELLIGENtE DEGLI EDIfICI di Rita Maffei (rmaffei@cpl.it)

Responsabile Servizio TECNET

B

in Laden ci ha minacciato che saremmo arrivati a pagare 100 dollari per un barile di petrolio. Oggi siamo arrivati a pagarne più di 70! Il Fondo Monetario Internazionale prevede il petrolio a 80 dollari a metà 2006 con conseguenze considerevoli sulla crescita globale. La prima causa di tutto ciò è sicuramente l’instabilità geopolitica che tende a ridurre l’offerta, ma agiscono anche altri fattori, fra i quali il continuo aumento della domanda. La Cina, ad esempio, sta crescendo a ritmi accelerati (+10% le ultime stime sul PIL) e inizia a consumare petrolio a livelli occidentali, aumentando notevolmente la domanda. Ci sono poi altre cause che hanno contribuito a portare l’oro nero a prezzi vertiginosi: l’inadeguatezza della capacità di raffinazione dell’industria petrolifera e investimenti inadeguati in infrastrutture. Perchè questo aumento del costo del petrolio è così importante? Semplicemente perché la nostra elettricità dipende in larga misura dalla bolletta petrolifera. L’aumento del costo del petrolio produce rincari di elettricità e carburanti con un effetto a catena sui costi di produzione e trasporto di tutti i beni che consumiamo. Per combattere questa ‘emergenza energetica’ ci sono sicuramente due armi che saremo costretti a usare: investire in energie alternative e puntare sul risparmio energetico. C’è chi sta investendo cifre elevate su un’energia alternativa, il ‘Greentech’, la Tecnologia Verde meglio conosciuta come l’etanolo, un alcol derivato dal mais, segatura, erba ecc. In Brasile la rivoluzione energetica è partita dal bioetanolo, e oggi quasi la metà delle auto utilizza questo carburante. Non si sa se questa energia alternativa sarà il futuro, certo è che i nomi degli investitori in questo campo non sono nuovi a scommesse tecnologiche vinte… anzi stravinte! Bill Gates e altri suoi amici guru dell’informatica (Paul Allen, John Doerr, Larry Page), che con software, computer ed internet hanno cambiato la nostra vita, hanno già intrapreso questa strada e questo deve far riflettere. L’altra arma è il risparmio energetico, un concetto che sembra semplice da applicare: consumo meno, risparmio e ho più soldi in tasca da spendere. Eppure oggi lo spreco energetico è evidente dovunque. Il risparmio energetico potrebbe essere una considere-

vole fonte di energia rinnovabile. E’ la cosa più immediata e accessibile a tutti, spesso con tempi di recupero dell’investimento inferiori a qualunque tecnologia energetica. Molte delle soluzioni tecnologiche per un uso più efficiente dell’energia sono ormai commercialmente mature, e la loro implementazione – è anche la nostra esperienza a dimostrarlo – offre margini di risparmio economico più che interessanti. I metodi per risparmiare energia nelle abitazioni, nelle imprese e nella Pubblica Amministrazione sono vari e un loro uso congiunto ne aumenta l’efficacia: la bioedilizia, l’isolamento termico, l’efficienza degli impianti e quello più moderno ed emergente basato sulla domotica: la Building Automation. La Building Automation (BA) ha proprio come obiettivo l’efficienza energetica, la gestione dell’edificio intelligente che cerca di garantire il miglior comfort agli utilizzatori, limitando i consumi alle effettive necessità. Massimizzare cioè il benessere minimizzando i consumi. La BA include la progettazione, la realizzazione, il collaudo e l’integrazione di sistemi di termoregolazione, di gestione dell’illuminazione e del

Da 10 anni CPL Concordia, attraverso la regolazione automatizzata degli impianti di riscaldamento e condizionamento degli edifici, fornisce ai propri clienti in tutta l’Italia un servizio che ha come obiettivo il risparmio energetico e il soddisfacimento del comfort. I software di regolazione prodotti hanno garantito notevoli risparmi energetici e sono realizzati per rispondere alle esigenze di impianti di varie dimensioni, da piccole scuole fino a vasti complessi ospedalieri o grandi industrie. La chiave di questo successo è dovuta al fatto che CPL, oltre a progettare, produrre e installare hardware e software di regolazione, spesso gestisce anche gli impianti che ha collaudato. Analizzando i dati ottenuti mediante la gestione degli impianti il nostro gruppo continua a raccogliere informazioni per ottimizzare il funzionamento degli impianti e ricava i giusti feedback per migliorarne la progettazione. Il risultato è un prodotto collaudato negli anni e in costante miglioramento, venduto in tutta l’Italia con performance di risparmio energetico in continua crescita. Tramite i sistemi di supervisione, con semplici interfacce grafiche, i nostri clienti possono interagire e gestire gli

Esempio di applicazione Building Automation in un edificio comfort degli ambienti, di sistemi antincendio, antintrusione, di videosorveglianza, di controllo accessi, ecc. Prevede infine la realizzazione di supervisioni per garantire l’interazione con l’utente finale. Si tratta di sistemi in grado di comunicare tra loro per permettere un’ottima funzionalità complessiva, gestiti tramite un unico sistema di supervisione ma con un’intelligenza distribuita per garantire un alto grado di affidabilità. Sistemi espandibili e flessibili, adattabili ai continui cambiamenti subiti dagli edifici e alle innovazioni tecnologiche.

impianti, modificare i parametri, gli orari, i set point di funzionamento, impostare trend, raccogliere dati ecc. CPL Concordia offre, tramite la propria struttura di telecontrolli basata sui sistemi di supervisione descritti, un servizio di ottimizzazione degli impianti, svincolando il cliente da quest’attività. Gli uffici di telecontrollo distribuiti sul territorio nazionale gestiscono più di 1.100 impianti di riscaldamento, condizionamento e cogenerazione di differenti dimensioni. La BA non deve essere considerata come un “accessorio di lusso” adatto

solo a nuove realizzazioni di altissimo livello, ma al contrario un insieme di soluzioni applicabili anche a realizzazioni di medio livello e a ristrutturazioni di impianti esistenti, grazie alla disponibilità di prodotti dal costo contenuto sempre più semplici nel funzionamento. La modularità dei sistemi attuali permette inoltre la gestione dei progetti in più fasi: è possibile in una prima fase occuparsi del controllo

Pagina di accesso al sistema di supervisione delle funzioni principali (termoregolazione, impianto luce, motorizzazioni) e poi nel tempo aggiungere altre funzioni quali la supervisione, il controllo remoto, la gestione degli accessi, la videosorveglianza, senza modificare nulla dell’impianto già realizzato. La nostra azienda attualmente fornisce numerosi servizi di Building Automation e, sfruttando la caratteristica modulare di questo prodotto, può proporre la giusta struttura adatta all’edificio che si vuole gestire. In conclusione, la gestione energetica tramite l’automazione elettronica degli edifici domestici e industriali permette una più razionale gestione dell’illuminazione, della climatizzazione, degli impianti di riscaldamento con un risparmio energetico che può superare il 30%, e garantisce una maggiore sicurezza ambientale, aumentando la controllabilità degli impianti. La BA riesce a coniugare questi aspetti essenziali con il miglioramento del comfort per l’utente. Le osservazioni riportate spiegano la crescente attenzione delle aziende del settore “energetico” verso questa tecnologia che riesce a coniugare cultura del risparmio ed evoluzione del comfort. Un mercato in cui la competenza, la professionalità e continuità di servizio (dalla progettazione fino alla gestione e manutenzione) sono caratteristiche essenziali per fornire un prodotto di qualità: un mercato ‘a valore aggiunto’ e non di pura competizione di prezzo. Per un’azienda come CPL Concordia la Building Automation può essere vista come l’evoluzione naturale dell’attività di realizzazione di sistemi di termoregolazione. Si tratta di riuscire ad accompagnare gradualmente il cliente verso la completa automazione, illustrando i vantaggi sia in termini di risparmio sia in termini di comfort, abitabilità e sicurezza e fornendo l’adeguata assistenza pre e post installazione.


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Sorvegliare e custodire la cultura

mAssImo CLÒ, ECoNomo DELLA foNDAzIoNE sAN CARLo

CAsE HIstoRY: LA foNDAzIoNE CoLLEGIo sAN CARLo A moDENA Dispositivo di antintrusione nella Chiesa di San Carlo

di Simon Pivetti (spivetti@cpl.it)

Tecnico Divisione Energia

L

a Fondazione Collegio San Carlo ha sede nel centro storico di Modena, nell’originario palazzo barocco che costituisce uno dei complessi di maggior pregio della città. Da quasi 400 anni fucina di cultura, ha ospitato docenti come il fisico Spallanzani e il medico Ramazzini, e allievi famosi come l’umanista Ludovico Antonio Muratori e il poeta Ippolito Pindemonte. La Fondazione comprende luoghi notevoli – tra i quali la Sala dei Cardinali, la Cappella e la Chiesa di San Carlo – e ospita ovunque affreschi, dipinti, mobili, arredi e argenti di manifattura emiliana e modenese, ma anche veneziana e d’oltralpe. E’ attiva come ente culturale collegato all’Università, e propone la Scuola Internazionale di Alti Studi ‘’Scienze della Cultura’’, riservata a dottorandi italiani e stranieri, il Centro Culturale e il Centro Studi Religiosi, il Collegio universitario, destinato a 45 studenti dell’Ateneo di Modena e Reggio Emilia,

Barriera infrarosso di rilevazione incendio nella Sala dei Cardinali la Biblioteca e l’Archivio storico. E’ in questo delicato contesto che il settore Tecnet di CPL Concordia ha realizzato il primo esempio di Building Automation: gestione globale dell’edificio realizzata da sistemi di termoregolazione, controllo accessi, videosorveglianza, antincendio e antintrusione, tutti gestiti con un unico sistema di supervisione. La particolarità di questa realizzazione è data dal fatto che solitamente questi sistemi utilizzano apparati distinti e indipendenti l’uno dall’altro che non comunicano tra loro, complicando la gestione da parte dell’utente finale. Alla Fondazione San Carlo il responsabile dell’ufficio tecnico, Massimo Clò, dal suo ufficio è in grado di gestire tutto l’edificio tramite la supervisione: controlla le immagini delle telecamere, registra chi entra e chi esce dai locali

nell’ottica dell’ottimizzazione dei consumi energetici e delle manutenzioni. Il prossimo obiettivo è l’ampliamento del sistema, con l’inclusione degli impianti di antintrusione e antincendio riguardanti la Chiesa di San Carlo, inserita nel complesso, che ospita numerose manifestazioni culturali (concerti, mostre, incontri) ed è oggetto di visita da parte di comitive turistiche e studentesche.

Cosa comporta la gestione di un complesso così importante come la Fondazione? La manutenzione è particolarmente impegnativa per l’antichità del complesso e la varietà degli immobili, che vanno dai negozi, al collegio universitario con la residenza di 65 studenti, la gestione delle camere singole, delle sale computer, palestre e luoghi ricreativi, refettorio e cucine, guardaroba, portineria, chiesa, uffici, teatro, sale conferenze. Il problema della sicurezza degli edifici come viene gestito? Grazie all’installazione dei sistemi realizzata da CPL Concordia siamo in grado di tenere sotto controllo tutte le criticità. Abbiamo in progetto di proseguire quanto

RItA mAffEI, REsPoNsAbILE sERVIzIo tECNEt Un corridoio del Collegio monitorato mediante il controllo accessi, bloccando con un semplice click del mouse le porte alle quali è vietato l’accesso; può inserire e disinserire il sistema di antintrusione, monitorare l’impianto antincendio, controllando in tempo reale lo stato di ogni singolo sensore. L’esecuzione dei lavori di installazione, eseguita dal settore Costruzioni, è stata resa complessa dall’obbligo di rispettare l’integrità delle opere architettoniche esistenti (fregi, affreschi, soffitti decorati, ecc.) con soluzioni ugualmente efficaci per la custodia dei luoghi. L’ultima attività in corso di esecuzione è la realizzazione del sistema di termoregolazione, ovvero il controllo centralizzato del funzionamento di unità di trattamento aria, generatori di calore e gruppi di refrigerazione,

“E’ stato un lavoro impegnativo che ci ha dato molte soddisfazioni. Grazie al Responsabile del Servizio Costruzioni Claudio Bonettini, che ha creduto nella nostra professionalità, abbiamo potuto realizzare questo sistema di Building Automation di elevate prestazioni e qualità. Un sistema costituito da più controllori dedicati alla gestione di differenti impianti (termoregolazione, TVCC, antincendio ecc.) che comunicano tra loro e interagiscono con gli utenti finali tramite un unico sistema di supervisione. Le peculiarità di questo sistema sono diverse: l’affidabilità (il funzionamento dei controllori periferici non dipende dal sistema centrale); la flessibilità (è possibile modificare la programmazione del funzionamento degli elementi in campo); l’espandibilità (è possibile effettuare futuri ampliamenti); la possibilità di far comunicare le variabili di sistemi che usano protocolli diversi; la facilità di utilizzo per l’utente finale (il quale, attraverso le pagine grafiche, è in grado di gestire l’intero edificio tramite un’unica postazione).

Isernia, la città in nuova luce PARtE LA GEstIoNE DEGLI ImPIANtI DI ILLumINAzIoNE PubbLICA DEL ComuNE DI IsERNIA di Gabriele Monti (gmonti@cpl.it)

Capocommessa di Pubblica Illuminazione

L’

Appalto di cui CPL Concordia risulta aggiudicataria consiste nel servizio di gestione dell’impianto di pubblica illuminazione nel territorio comunale di Isernia, nonché della cabina MT/BT e del relativo impianto elettrico a servizio

dello stadio di calcio in Località Le Piane. In particolare comprende la fornitura di energia elettrica, l’esercizio, la manutenzione ordinaria e straordinaria nonché le opere di adeguamento normativo e riqualificazione tecnologica degli impianti mediante l’utilizzo di sorgenti luminose di elevata efficienza, apparecchiature e componenti di gestione e controllo, che consentono

Massimo Clò, geometra economo tecnico della Fondazione San Carlo già realizzato, e cioè ampliare il sistema di antintrusione e controllo accessi; teniamo presente che, essendo un luogo di frequentazione assidua di persone (studenti e studiosi, ma anche turisti) questi ambienti devono essere controllati continuamente. Infatti negli ultimi anni, grazie ad iniziative come il Festival Filosofia, le conferenze di Studi Religiosi, le Mostre di quadri nella Chiesa di San Carlo, abbiamo avuto un notevole incremento di frequentatori.

di ottenere interessanti risparmi energetici, in ottemperanza alle direttive comunitarie in materia. L’appalto – avente durata di quindici anni – è iniziato nel mese di aprile 2006 con le operazioni preliminari di redazione del progetto esecutivo dei lavori di riqualificazione ed adeguamento normativo degli impianti, avrà una durata di 15 anni per un importo complessivo di 3 milioni di Euro. L’impianto di illuminazione a servizio del comune di Isernia impegna una potenza elettrica di circa 570 kW per l’alimentazione di 3.650 punti luce, le cui tipologie, diversificate a seconda del tipo di impiego, risultano classificabili in: - sistemi di illuminazione di tipo stradale per strade urbane extraurbane ad elevata e media intensità di traffico; segue a pag. 6


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Il ponte Cardarelli, per il quale sarà studiato un particolare piano di luce - sistemi di illuminazione di tipo stradale per strade urbane principali e secondarie; - sistemi di illuminazione di aree verdi, parchi, isole pedonali e piste ciclabili; - sistemi di illuminazione di arredo urbano, per le piazze, per il lungomare, per le vie del centro; - sistemi di illuminazione per chiese ed edifici di pregevole valore artistico; - sistemi di illuminazione di importanti snodi stradali. Il capo commessa per il servizio in parola sarà il sottoscritto che si avvarrà dell’apporto di un tecnico di cantiere e dei manutentori dell’impianto. Il progetto di riqualificazione degli impianti si articola su interventi tesi a ripristinare le necessarie condizioni di sicurezza dell’esercizio, ad assicurare una maggiore efficienza energetica nel rispetto delle direttive in materia (installazione di lampade ad alta efficienza, impiego di quadri di riduzione di flusso, installazione di sorgenti fotovoltaiche), ad assicurare un idoneo servizio di gestione (si prevede la realizzazione di un sistema di telecontrollo), a valorizzare l’impatto estetico ed ambientale dell’impianto di illuminazione pubblica in quei particolari contesti, peculiari del Comune di Isernia – ad esempio la cattedrale sita in Piazza Andrea d’Isernia o il Ponte Cardarelli - per i quali è stato studiato un particolare piano della luce in grado di valorizzarne la bellezza artistica. Il servizio di gestione prevede la manutenzione programmata e predittiva basata sull’informatizzazione degli impianti di pubblica illuminazione, oltre ad un servizio di reperibilità e pronto intervento che sfrutta appieno le potenzialità messe a disposizione dal nostro Call Center. Per quanto riguarda infine l’impianto a servizio dello stadio (per la cui illuminazione è impegnata una potenza di circa 190 kW) è stato progettato appositamente un programma di interventi di razionalizzazione degli impianti e di manutenzione programmata e preventiva degli stessi. In concomitanza con l’assunzione della nuova commessa CPL, attenta alle nuove soluzioni tecnologiche dei prodotti presenti sul mercato, sta perfezionando un sistema puntuale per

il controllo e la regolazione del flusso luminoso del singolo punto luce. Si tratta di un’apparecchiatura, da installare direttamente sull’armatura stradale, in grado di svolgere le funzioni di accenditore e reattore oltre a consentire una riduzione della tensione di

alimentazione della lampada e la possibilità di telecontrollarne il regolare funzionamento. Sulla base dell’esperienza maturata nella gestione degli impianti, si sta cercando di migliorare questo prodotto e di renderlo maggiormente rispondente alle esigenze tecniche e prestazionali tipiche di un impianto di pubblica illuminazione. Infatti il prodotto che CPL Concordia intende brevettare sarà in grado di ridurre il flusso luminoso gradualmente (rispetto al passaggio brusco imposto dalle apparecchiature attualmente in commercio) in modo da rendere più naturale, per i cittadini, l’impatto visivo della diminuzione della “luce”. In più si sta studiando una forma in grado di ren-

La facciata della Cattedrale di Isernia derne estremamente semplice l’installazione nelle armature maggiormente utilizzate negli impianti di illuminazione, riducendo gli effetti termici di smaltimento del calore che attualmente inficiano la durata nel tempo di tali apparecchiature.

INtERVIstA A fAbIo buLGARELLI, REsPoNsAbILE CommEssE PubbLICA ILLumINAzIoNE DELL’AREA sEDE DI CoNCoRDIA Da quanti anni CPL si occupa del servizio di Pubblica Illuminazione? Il capostipite è stato il Comune di Concordia nel 1996, anno in cui si è partiti con i lavori di riqualificazione di tutto l’impianto. Attualmente l’area di Sant’Omero (TE) è la più rilevante per numero di punti luce. Per l’area sede di Concordia abbiamo in gestione vera e propria - nella quale paghiamo l’energia elettrica – i Comuni di Concordia (MO), Rolo e Correggio (RE), San Benedetto Po (MN). Nel Comune di San Martino in Rio (RE) svolgiamo la sola manutenzione. La differenza fra gestione e semplice manutenzione? Nella gestione i comparti e le forniture di energia elettrica (ENEL) sono intestati a CPL Concordia. Di conseguenza la nostra azienda ha interesse a provvedere per tutti i dispositivi di risparmio energetico atti a portare un sostanziale risparmio economico. Per quanto riguarda invece la sola manutenzione, si tratta di manutenzione ordinaria e straordinaria degli impianti di pubblica illuminazione comunale; in questi contratti l’energia elettrica resta a carico del Comune. Alla base delle commesse di gestione c’è un lavoro di costruzione grazie al quale, nel corso di uno o due anni, vengono effettuati lavori di riqualificazione dell’impianto di Pubblica Illuminazione (PI), di solito comprendenti la sostituzione dei corpi illuminanti, l’installazione di eventuali regolatori di flusso e di tutti i dispositivi performanti nel campo dell’efficienza energetica. Qual è l’orientamento di CPL Concordia? La direzione è verso commesse di gestione, poiché i Comuni stanno cercando di terzializzare la gestione dei propri impianti, non disponendo né dei tempi né delle competenze adeguate. C’è tutta la volontà di estendere questo servizio, visto che attualmente molte PI comunali sono gestite non al meglio, con costi energetici molto elevati, poca attenzione alle innovazioni nel ramo illuminotecnico. Le amministrazioni ci richiedono l’analisi per realizzare quello che in fondo si configura come un project financing, cioè un finanziamento di opere di riqualificazione dell’intero impianto di PI che viene distribuito –con un contratto di gestione vero e proprio – lungo una durata media di 10-15 anni. E’ questo il lasso di tempo che permette di smaltire i costi delle opere, previste inizialmente, di cui CPL si fa carico come costi. Nel corso degli anni, con il risparmio energetico ed economico ottenuto si ripagano gli investimenti e si ottiene utile sulle commesse. Cosa si intende per tipologie di illuminazione pubblica? Ci sono nuove proposte? Solitamente si parla sempre di punti luce: possono essere lampioni con corpi illuminanti in cima, o torri faro (come quelle che si trovano al centro delle rotatorie e che si stanno diffondendo sempre più nella nostra viabilità stradale). Anche i semafori in molti casi ricadono nella nostra gestione, con l’incarico della regolazione delle tempistiche semaforiche, a stretto contatto con la Polizia municipale. A Correggio abbiamo installato da poco anche le cosiddette segnaletiche (o cartellonistiche) luminose, strumenti informativi che il Comune utilizza per comunicare con coloro che transitano sul territorio. Questa tipologia di segnaletica tra l’altro ha consumi ridotti, poichè ormai si va verso la tecnologia a Led, che utilizza bassissime tensioni (max 50 volt). Attualmente nelle strutture cimiteriali vengono utilizzate le luci a Led: un esempio è la nostra gestione del cimitero di Rolo, uno dei primi comparti cimiteriali con luci a Led gestito con l’attenuazione luminosa notturna. La luce a Led ha buona performance luminosa, e si sposa bene con il fotovoltaico, proprio perché il limite delle basse tensioni dei pannelli fotovoltaici non inficia la qualità del servizio. Stiamo cercando di proporre ai comuni in gestione l’adozione di queste tecnologie abbinate (luci a Led e fotovoltaico), specialmente in situazioni di zone periferiche nelle quali i costi di allacciamento sarebbero troppo elevati e l’alternativa fotovoltaica presenta costi inferiori e risparmio energetico. Avete anche un rapporto con la popolazione, ad esempio con un utente che telefona per segnalare l’assenza di luce in una via o l’accensione diurna di un lampione? Solitamente preferiamo che tutte le richieste degli utenti finali (i cittadini) vengano mediate da un ufficio tecnico o un ufficio comunale che faccia da punto di raccolta; nel Comune di Correggio, ad esempio, c’è un URP (Ufficio Relazioni con il Pubblico) che raccoglie tutte le segnalazioni dei cittadini e le converte in una segnalazione al Contact Center interno di CPL Concordia. mai sentito parlare dell’iniziativa “m’illumino di meno”?

Si tratta della Giornata Nazionale del Risparmio energetico, che da 2 anni si celebra il 16 Febbraio. Ne siamo venuti a conoscenza grazie all’adesione del Comune di Correggio, che ha voluto promuovere questa iniziativa richiedendo a noi, come gestori dell’impianto, di provvedere per quella giornata in particolare a tutte le disposizioni mirate ad ottenere il massimo del risparmio energetico e di luminosità. Ciò è possibile chiaramente solo dove sono presenti i regolatori di flusso, quelle apparecchiature a servizio del comparto di pubblica illuminazione che permettono di diminuire l’intensità della tensione e della luminosità, e di conseguenza di ridurre il dispendio energetico. Già ad inizio serata abbiamo praticato questa riduzione di luminosità di circa il 25-30% programmata per 7/8 comparti a campione, con buoni risultati sia in termini visivi - era percepibile una diminuzione della luminosità rispetto alle condizioni solite – e soprattutto in termini di risparmio energetico. Abbiamo fornito al Comune i dati di quel giorno, raffrontabili ad un altro nel quale era prevista la regolazione standard, che hanno evidenziato un risparmio del 10-15%. A cura di F.M.


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Chi cerca fughe trova

risparmio idrico

IN CREsCItA L’AttIVItÀ DI RICERCA fuGHE ACQuA CHE sI AVVALE DI mEzzI sofIstICAtI E soPRAttutto DI oPERAtoRI CoN GRANDE EsPERIENzA a cura di Francesco Manicardi (fmanicardi@cpl.it)

Ufficio Stampa

Intervista ad Alessio Scaglieni, responsabile cercafughe acqua Quando è nata in CPL l’attività di cercafughe? L’attività di cercafughe è iniziata diversi anni fa, dopo una prima sperimentazione con contratti in alcuni cantieri del Nord Italia. In Sardegna abbiamo operato sia nel Bacino del Montiferro (Oristano) sia nel Comune di Macomer (Nuoro). A fine 2003 è iniziato il lavoro principale, commissionato dalla SMAT Spa, la Società Metropolitana Acque di Torino. Da chi viene svolta l’attività di cercafughe? Il lavoro in campo viene portato avanti dai nostri addetti - Antonio Brizzi e Moreno Campanelli - residenti a Torino e gestiti da Concordia. Il confronto con loro da parte mia è continuo, e svaria dai problemi contingenti alla pianificazione degli interventi, al contatto con il Direttore dei Lavori della SMAT. La professionalità e le capacità acquisite dai nostri colleghi sul campo ci sono state riconosciute anche dai committenti, e questo consente di intrattenere rapporti proficui e di prospettiva. Negli ultimi anni infatti raccogliamo i frutti di tutto il lavoro e dell’esperienza maturata in questo difficile ramo. Come si svolge in dettaglio l’attività del cercafughe? I nostri addetti ricevono dal direttore dei lavori di SMAT le cartografie dei Comuni da esaminare, per poi studiare l’ubicazione della rete e la numerazione dei pozzetti. Si comincia posizionando all’interno dei pozzetti (su manovre, saracinesche, idranti) dei piccoli strumenti (detti Loggers) utilizzati per il preascolto sulla tubazione. Dopo una sola notte si ha il risultato dell’analisi: in assenza di perdite il logger genera un segnale indicante normali condizioni di rumorosità di fondo (“no perdita”). Non appena individua una possibile perdita, entra in allarme ed inizia a trasmettere questo suo stato (perdita). Un secondo strumento chiamato Patroller riceve, analizza e registra i segnali inviati, identificando le unità in allarme e individuando così la posizione indicativa della perdita. Mediante questa prima fase gli operatori, guardando la cartografia ed

incrociando gli allarmi con i pozzetti numerati, determinano la posizione approssimativa dei vari punti di perdita nella rete idrica. Poi si passa ad un secondo livello di indagine… Una volta localizzati i tratti critici, si utilizza il correlatore, costituito da un computer e da due unità periferiche dotate di microfoni piezoelettrici. L’acqua, uscendo da una tubazione in pressione, genera un rumore - quello di perdita - che si propaga lungo la condotta in entrambe le direzioni. I microfoni lo rilevano captandolo direttamente da punti accessibili (saracinesche, idranti, contatori, ecc.) posti su entrambi i lati. Se la perdita non si trova esattamente al centro tra i due sensori, il rumore raggiunge prima il microfono più vicino ed alcuni millesimi di secondo più tardi quello più lontano. Il correlatore misura questa differenza di tempo ed in base alla velocità di propagazione del rumore nella tubazione ed alla distanza tra i due sensori calcola la posizione esatta della perdita. Il risultato viene poi ulteriormente confermato utilizzando il geofono meccanico, una sorta di stetoscopio con due masse che, a contatto con il terreno sovrastante la tubazione, permettono di intercettare il rumore della perdita; i colleghi Brizzi e Campanelli sono diventati molto abili a individuare il rumore preciso “auscultando” il terreno soprastante la tubazione. Il grado di precisione di questa rilevazione è molto alto. A questo punto il lavoro è quasi al termine… Quando si dà per certo il punto della fuga, si tracciano dei segni sull’asfalto per consentire l’intervento successivo delle squadre che effettueranno la riparazione. La fase finale infatti prevede la consegna dei rapportini con le indicazioni della via e la localizzazione della fuga. La committenza invia in seguito le proprie squadre di intervento che effettuano gli scavi e la riparazione. Un altro elemento rilevante da considerare è il fatto che, riparando le perdite individuate, la pressione dell’acqua aumenta all’interno delle tubazioni aumentando così la probabilità che si generino nuove perdite in altri punti. Quali sono le difficoltà del lavoro? La complessità del lavoro consiste nel dover studiare rumori di ogni genere, a volte su strade ad alta percorrenza e quindi con un’attenzione particolare

all’incolumità. Capita inoltre di dover fare sopralluoghi notturni per evitare i rumori del traffico ed avere maggiori possibilità di un ascolto “pulito”. In Sardegna le difficoltà erano date dal fatto che, non essendoci frequenti “nodi” intermedi della rete idrica ma solo pozzetti a monte e a valle, si è reso necessario auscultare tutta la rete, con un dispendio di tempo e di mezzi superiore. Per quanto riguarda l’acquisizione di commesse dobbiamo sempre lottare con gare al massimo ribasso, mentre noi privilegiamo la qualità complessiva del servizio. In questi contratti siamo pagati in base ai km di rete ispezionata ed al numero di fughe individuate. Un’altra tipologia di contratto potrebbe essere formulata in base ai volumi di acqua recuperati in seguito al nostro servizio, per cui occorrerebbe eseguire un’analisi preliminare dei flussi dai serbatoi fino agli utilizzatori finali per riuscire a valutare analiticamente l’efficienza del nostro operato. un’attività che richiede anche strumenti sofisticati come il georadar? Il georadar - che noi chiamiamo in gergo “tosaerba” - viene utilizzato per l’introspezione nel terreno. Questo strumento è impiegato nell’attività di mappatura dei sottoservizi, per individuare con esattezza l’ubicazione delle condotte nel sottosuolo. La conoscenza della posizione esatta della tubazione sottostante è fondamentale per poter individuare con precisione le perdite. Mediante onde elettromagnetiche inviate da una trasmittente, esso recepisce il ritorno d’onda (effetto sonar) e individua gli oggetti presenti nel sottosuolo. Si elaborano dei file che presentano le cosiddette “anomalie”, corrispondenti agli oggetti individuati dal georadar nel suo passaggio. Scansionando il terreno sia longitudinalmente che trasversalmente, metro quadro per metro quadro, le anomalie riscontrate su tutto il percorso rappresentano la tubazione sottostante. Il georadar è particolarmente adatto nella ricerca di tubi in polietilene, che sono più difficili da individuare rispetto ai tubi metallici. Quali lavori state seguendo attualmente? Nel 2005 è stato portato a termine, in circa 18 mesi, un primo lotto di cercafughe riguardante parte del territorio della città di Torino e di altri 14 comuni (tra i quali Caselle, Gassino, Castiglione Torinese, ecc.). Il secon-

do lotto, che prevediamo di portare a termine entro giugno, durerà solo 11/12 mesi: questo evidenzia l’aumento di produttività dell’attività nel tempo grazie all’esperienza acquisita in campo. Le prospettive di questa attività? La ricerca fughe acqua ha visto un incremento di attenzione negli ultimi tempi, vista la crescente preziosità del fattore acqua, il progressivo deteriora-

Individuazione del punto di perdita mediante geofono meccanico mento delle reti idriche e degli acquedotti vetusti. A volte siamo chiamati anche da aziende private, per individuare le perdite di impianti interni ad esempio in complessi industriali di mediograndi dimensioni. In questo ambito ci sono sicuramente potenzialità di sviluppo, con possibile espansione

Inserimento di un logger in un pozzetto anche nel campo dell’utenza privata. Ultimamente abbiamo presentato il servizio cercafughe acqua in Grecia, dove già svolgiamo attività di costruzione e manutenzione reti idriche ad Atene e Salonicco. Si è parlato anche della possibilità di integrare l’attività in un sistema più complesso, che mediante il SIT consenta di mantenere sotto controllo l’intera rete idrica.

Mappatura dei sottoservizi mediante georadar


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AREA busINEss

Il teleriscaldamento decolla a Linate DoPo mALPENsA, PARtItI I LAVoRI DELLE REtI ANCHE NELLo sCALo CIttADINo DI mILANo di Roberto Fanni (rfanni@cpl.it)

Responsabile commessa Linate

L

’Appalto consiste nella realizzazione di reti e sottocentrali del Progetto Energia Linate, presso lo scalo aeroportuale di Milano Linate. Gli interventi oggetto dei lavori si dividono in Task 1 e 2 e si configurano entrambi in due tempi diversi, ossia: Fase 1 e Fase 2. Le Fasi 1 e 2 della Task 1 prevedono la realizzazione di opere impiantistiche e civili di allestimento delle reti primarie di acqua surriscaldata prodotta dalla nuova Centrale di Cogenerazione, per la distribuzione di acqua surriscaldata alle nuove utenze di scambio termico, situate nella zona Est dell’aeroporto, oltre il varco Doganale n.1, e di produzione di acqua refrigerata, con la realizzazione di un collettore che costituirà il collegamento tra la centrale frigorifera e le utenze di condizionamento. Le Fasi 1 e 2 della Task 2 prevedono la realizzazione di opere impiantistiche e civili necessarie per trasformare

le attuali centrali termiche alimentate a metano (Ex Centrale Termica Aerostazione - Ex Centrale Termica Cral C.C. ed Ex Centrale Termica Area Merci) in sottocentrali di scambio termico alimentate dalla stessa rete di acqua surriscaldata, cosĂŹ come la Centrale Frigorifera, anch’essa alimentata dalla stessa rete. La situazione non è da cantiere “normaleâ€?, in quanto la maggior parte delle opere avverranno in ambito aeroportuale, quindi all’interno della zona doganale (dove arrivano e partono gli aeromobili, per intenderci), il che richiede una gestione attenta (altrimenti non si entra), le richieste di permessi per l’accesso giornaliero del personale, dei mezzi e dei materiali. L’appalto di SEA S.p.A. è stato acquisito dal Consorzio Cooperative Costruzioni il quale ha affidato per intero i lavori a CPL Concordia. L’importo complessivo dei lavori, a corpo, si aggira attorno ai 4 Milioni di Euro. La tempistica prevista per la consegna dell’opera completa ĂŠ di 375 giorni.

di Prandini Franco VIVAIO: progettazione del verde, manutenzione di parchi e giardini messa a dimora di alberi, siepi, cespugli, potatura alberi ad alto fusto, trattamento fitosanitari e antiparassitari, impianti di irrigazione e realizzazione giochi d’acqua di qualsiasi dimensione. 41033 CONCORDIA s/S (MO) - Loc. S.Caterina - Via Stoffi, 41 tel. 0535/21073 - Cell. 335/5280901 - Fax 0535/412462

La struttura organizzativa per la gestione della commessa è composta dal responsabile di area Arturo Caracciolo, dal capo commessa Roberto Fanni e dal capo cantiere Santino Vitale. CPL si avvale, inoltre, per la posa in opera, di ottime imprese subappaltatrici specializzate nel settore del teleriscaldamento che collaborano attivamente al proseguo dei lavori. Dopo una prima fase gestita a livello amministrativo e per l’approvvigionamento dei materiali (tutti di nostra fornitura), nei primi giorni di Marzo 2006 sono iniziate le attivitĂ produttive con la posa della rete preisolata interrata Dn 300/450 per uno sviluppo lineare di circa 1800 metri. Desideriamo sottolineare, inoltre, l’interessante e proficua collaborazione, sia sul piano tecnico che personale, avviata con i colleghi della Divisione Energia di Concordia (in particolare Paolo Bonesi e Claudio Bonettini con il suo staff) per la gestione tecnica e progettuale delle opere riguardanti la posa della rete fuori terra - anche a Linate, come giĂ avvenuto a Malpensa, si

I tecnici CPL con la Direzione lavori installeranno tubazioni in cunicolo - e per la realizzazione delle sottocentrali di scambio termico. Con l’interazione e lo scambio di informazioni e conoscenze interdivisionali specializzate, è possibile per CPL proporre alla committente SEA un’interfaccia di notevole qualitĂ e soddisfazione, arrivando a fornire un prodotto finale completo in tutti i suoi aspetti tecnici e di gestione. Non bisogna dimenticare che queste sinergie interdivisionali, oltre che all’immagine positiva dell’azienda, portano a CPL un ritorno di ottimizzazione dei costi, nelle scelte operative (riguardanti aziende di supporto e materiali), a favore dei margini operativi della commessa.

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AREA busINEss 9

Chi bene valuta è a metà dell’opera AL VIA LA NuoVA mEtoDoLoGIA DI ANALIsI DELLA stRuttuRA fINANzIARIA E DELLE CommEssE di Maurizio Rinaldi (mrinaldi@cpl.it)

La struttura finanziaria Abbiamo commissionato uno studio che riguarda la struttura finanziaria ottimale, perché ci stiamo avvicinando sempre più all’applicazione del rating secondo quanto prevede l’accordo di Basilea 2 che dovrebbe entrare in vigore dal 1 gennaio 2007. Le banche applicano le loro metodo-

Per definire la struttura finanziaria ottimale, Ambrosetti è partito ad analizzare la struttura finanziaria dai bilanci degli ultimi anni (compreso il 2005) e il piano triennale approvato in Consiglio, per vedere come il Gruppo CPL prevede di migliorare i propri indici e quale impatto ha questo miglioramento rispetto anche al miglioramento del rating. Con gli indici che abbiamo ipotizzato nel piano triennale raggiungeremo il livello di “investment grade”, rating attribuito da Moody’s, che ci consentirà di ottenere finanziamenti assimilabili all’Equity. Per raggiungere questi indici occorre aumentare la redditività e ridurre il debito. Lo studio serve quindi per conoscere cosa dobbiamo fare per collocarci a livello di voto richiesto dagli istituti finanziari e quali sono gli obiettivi che vogliamo raggiungere per ottenere questo grado ottimale di rating. Dobbiamo cercare di prevenire il “giudizio” delle banche capendo quali sono i nostri limiti attuali e arrivando alle soglie utili per ottenere i finanziamenti ai costi minori possibili.

logie di analisi per quanto riguarda l’assegnazione di un rating (quotazione, giudizio) alle imprese, rating che serve per assegnare finanziamenti ma anche per definire il costo di questi finanziamenti alle imprese. In primis il rating stabilisce se l’azienda è finanziabile o meno, poi determina quanto far “costare” i finanziamenti. Infatti, in base alla struttura finanziaria e al rating viene calcolato lo spread che va aggiunto alla base del tasso passivo che hanno le banche (Euribor semestrale). Questo spread può variare in base al grado di affidabilità che ha l’azienda. In altri termini, prima di aspettare che siano le banche a darci il voto, abbiamo voluto verificare come possiamo dare a noi stessi il voto, e ci siamo avvalsi di un “esterno” che abbia le metodologie giuste e che possa darci consigli su come migliorare questo rating che serve per risparmiare costi in oneri finanziari nel prossimo futuro.

La valutazione delle commesse o degli investimenti futuri Il secondo intervento dei consulenti ha riguardato la valutazione delle commesse o degli investimenti futuri da fare, mediante il Metodo EVA (Economic Value-Added, cioè il Valore Aggiunto Economico). In questi anni abbiamo sempre valutato i nostri investimenti e le nostre commesse utilizzando business plan ancorati a indici economici (margine di contribuzione) e finanziari (IRR e VAN). Questa nuova metodologia EVA ci consente di valutare i nostri progetti coniugando le dimensioni economico-patrimoniali e finanziaria, riuscendo ad estrapolare la creazione di valore nel contesto aziendale. Occorre analizzare profondamente con quale struttura si raggiungono gli obiettivi, se con più equity o più debito, e qual è il mix ideale per ottenere il risultato migliore. Perciò è necessario valutare attraverso un metodo (l’EVA appunto) il Valore Aggiunto Economico, cioè la creazione di valore che va aldilà del risultato economico e rappresenta la creazione di valore per la CPL. Noi già utilizziamo il WACC (Costo medio ponderato del Capitale) che applichiamo commessa per commessa o investimento per investimento; un passo avanti sarà quello

Direttore Amministrazione, Finanza e Controllo Premessa La realtà economico-produttiva e finanziaria nella quale si muove il Gruppo CPL Concordia esige sempre più dagli attori economici una dotazione di mezzi e strumenti sofisticati di analisi per valutare i procedimenti e i risultati rispetto agli obiettivi di crescita. Per questa ragione abbiamo incaricato alcuni consulenti del gruppo Ambrosetti, specializzati nell’organizzazione, di elaborare analisi su un duplice aspetto: a) la struttura finanziaria (e il rating); b) una metodologia di esame degli investimenti rivolta alla creazione di valore.

di valutare a livello aziendale se un investimento è redditizio, perché questo permette di fare valutazioni legate a tutti i parametri aziendali e non alla singola scelta. Ad esempio, le concessioni gas hanno due aspetti: il ritorno di redditività, che viene raggiunto dopo alcuni anni, e il problema finanziario. Quello che noi dobbiamo considerare attentamente è l’aspetto del rientro finanziario, perché il pericolo è quello di avere sì la redditività,

deve rendere almeno l’8%). Quando abbiamo avuto contatti con ENEL per Ischia Gas abbiamo constatato che anch’essi utilizzano i metodi dell’EVA e del WACC aziendale per fare le loro valutazioni. Se vogliamo essere in sintonia con le imprese più grandi credo che sia giusto dotarsi di questi metodi, come già accaduto negli anni scorsi con l’adozione di SAP.

Confronto tra due metodologie di valutazione degli investimenti ma di avere un indebitamento troppo alto; il raffronto che viene fatto fra il debito e la redditività ci consente di rilevare se utilizziamo troppe risorse finanziarie. L’altro dato importante ottenuto con questo metodo è la visione del ritorno dell’investimento indipendentemente dal tipo di risorse finanziarie utilizzate. Sia che utilizziamo denaro preso in banca, sia che utilizziamo le risorse interne, dobbiamo tener conto della redditività di quel capitale, che fra l’altro deve essere più alta rispetto al debito (se il debito in banca costa il 5%, il capitale interno che utilizziamo

L’applicazione del metodo Noi parliamo di applicazioni di questo metodo anche alle società (Spa) controllate (Ischia Gas, Fontenergia, ecc.). Con la cooperativa si valutano particolarmente anche gli impatti fiscali: scegliere equity o scegliere debito ha anche una valenza fiscale, perché gli interessi passivi vengono detratti fiscalmente, al contrario del capitale. Questo incide anche nel risultato finale, perché anche il risparmio fiscale incide sul risultato finale: usare più debito o più equity, in CPL ha un’incidenza. segue a pag. 10

Formule dell’EVA e Driver di valore


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sPAzIo mARKEtING Come cooperativa abbiamo più difficoltà a mettere insieme più capitale sociale rispetto ad una Spa. Un eventuale finanziamento in equity a noi è precluso; alcune imprese cooperative del nostro settore stanno pensando alla quotazione in borsa, ma chiaramente l’escamotage comune è portar fuori l’attività creando una SPA che, oltre a poter trovare soci finanziatori come private equity, fondi o merchant bank, può quotarsi in borsa. E’ un tipo di soluzione che potrà trovare anche per noi un utilizzo come accaduto qualche anno fa con Cogas Spa, quando siamo partiti con soci finanziatori per poter sviluppare l’attività delle gestioni - portando un “pezzo di business” fuori dalla cooperativa per trovare quegli strumenti finanziari più adeguati allo sviluppo. Non dobbiamo mai dimenticare che CPL Concordia è un gruppo di società con una capogruppo cooperativa: per noi quindi è determinante il risultato consolidato. Se si sviluppa una Spa di cui la cooperativa ha il 50%, si sviluppa la cooperativa stessa che lì detiene un valore. Queste operazioni di ingegneria societaria e finanziaria possono rivelarsi uno strumento per sviluppare in futuro alcune attività (fra le quali le concessioni, che richiedono risorse finanziarie importanti), il mercato in Sardegna, o altro ancora. L’esperienza di emissione delle APC (Azioni di Partecipazione Cooperativa) fatta da CPL negli anni passati è stata positiva, ma attualmente non è ripetibile, non potendo disporre di un mercato organizzato o regolamentato. Come procedere in azienda Abbiamo illustrato questo metodo in Direzione e in Consiglio d’Amministrazione. L’utilizzo del metodo coinvolgerà l’azienda a vari livelli: dal Controllo di gestione, all’utilizzo da parte delle divisioni, e alla Direzione nel caso di commesse più rilevanti. Abbiamo seguito questa iniziativa con Mario Guarnieri (resp. Controllo di Gestione) e Pierluigi Capelli (resp. Finanziario). Sarà indispensabile un periodo di formazione, rivolto ai capicommessa e ai direttori di Divisione, che porti alla piena conoscenza ed applicazione di questi strumenti. Il loro utilizzo diffuso consentirà di fare le giuste scelte sia a livello divisionale sia a livello aziendale, perché tutte le commesse devono creare valore per la nostra azienda. A volte la scelta sarà anche tra il fare e il non fare, oppure il fare solo a patto di reperire risorse che abbiano un determinato costo. E’ essenziale riuscire ad affinare le metodologie di scelta e di controllo, perchè sempre più dobbiamo tenere conto che la complessità delle aziende è fatta anche di rispetto dei parametri. Le risorse – lo dico spesso – non sono infinite: sono finite e hanno una loro caratterizzazione. Sia per le risorse umane che finanziarie si devono fare analisi di disponibilità per portare avanti le commesse.

CPL Concordia si rilancia

sul web

LA NostRA CooPERAtIVA RAPPREsENtAtA DA uN NuoVo PoRtALE RICCo DI CoNtENutI E tECNoLoGIE INNoVAtIVE l’Ufficio Comunicazione.

di Massimo Sanna (msanna@cpl.it)

Responsabile Servizi Web

E’

on line da Venerdì 12 Maggio il nuovo portale di CPL Concordia (www.cpl. it). Si tratta di una svolta importante nelle strategie web aziendali seguite finora. Il progetto è nato un anno fa e, nonostante l’elevata mole di lavoro che si prospettava davanti, si è riusciti a portare a compimento l’opera. Ora la nostra azienda può avvalersi di uno strumento promozionale molto efficace, in grado di essere aggiornato tempestivamente anche da personale non tecnico, grazie alla potenza di eZPublish, un sistema di gestione dei contenuti open source fra i più potenti in assoluto, prodotto da un’azienda norvegese (la eZSystems), il cui modello di business prevede uno stretto legame fra il team di sviluppo, i clienti e la vendita di servizi a valore aggiunto. Il nuovo sito diventerà uno strumento estremamente valido a livello promozionale, grazie ad alcune caratteristiche che lo rendono all’avanguardia: • E’ stato pensato con un’ottica orientata al cliente che non conosce CPL Concordia, e in pochi clic dà la possibilità di scoprire cosa facciamo e in cosa siamo specializzati; • E’ orientato alle categorie merceologiche (chiamate anche Attività), cioè gas, energia, costruzione reti, building automation, information technology ed eServices (che è una meta-attività inerente sia il servizio gas che energia), per facilitare la navigazione da parte del pubblico esterno; • La grafica e il layout sono conformi agli standard di programmazione web dettati dal W3C (Il World Wide Web Consortium). Questo rende il sito visitabile anche alle persone non vedenti, ed è compatibile con ogni browser Internet (Internet Explorer, Firefox, Opera, Safari, ecc.). • Tutto è predisposto per la gestione multilingua; questo significa che non appena tutti i contenuti Italiani saranno stati inseriti, verrà lanciata su www.cplconcordia.com la versione in Inglese del sito. Se in futuro si desidererà aggiungere altre lingue sarà possibile farlo con poco sforzo (a parte quello di tradurre tutti i contenuti in una nuova lingua, ovviamente). • Il sito verrà alimentato dai dipen-

denti CPL. All’interno di ogni divisione sono state infatti individuate alcune persone che potranno caricare i contenuti nel sito in modo facile e veloce, senza più dipendere da terzi, con la supervisione del-

Il portale è stato interamente sviluppato dall’Ufficio Comunicazione interno, affrancandosi dalle web agency. In questo modo è stato possibile venire incontro nel modo migliore alle esigenze aziendali, mantenendo un filo conduttore fra i contenuti pubblicati e i contributori (coloro che forniscono testi, schede, immagini, ecc.). Siamo convinti che con il tempo il sito assumerà un’importanza sempre maggiore, e diventerà punto di riferimento per far conoscere in maniera sempre più completa, aggiornata ed interessante quali sono l’identità e le attività di CPL Concordia nel panorama economico e produttivo delle Multiutilities.

IL NuoVo sIto CPL IN NumERI Anche se il sito è partito da poche settimane, possiamo estrapolare alcune cifre interessanti. Giornalmente arrivano dai 200 ai 500 visitatori unici. Nei primi 12 giorni abbiamo avuto 5.830 visitatori unici totali. Dopo una settimana dallo start up abbiamo avuto il 64% di visitatori di ritorno e un 35% di nuovi visitatori. La distribuzione geografica dei visitatori è quasi totalmente europea (attualmente il sito è solo in italiano), con un 78% proveniente dall’Italia e il restante distribuito fra Est europeo e Scandinavia. Il 65% ci visita perché conosce già l’indirizzo di CPL Concordia, il 22% ci trova con Google, l’1,20% con MSN Search, il 6% ci arriva dagli eServices, il 4,90% da altri motori di ricerca. Del totale visite (5.830), 203 hanno raggiunto la pagina dei contatti, passando prima per l’area cogenerazione. Questa sezione era collegata a una pubblicità visibile su Google relativa alla cogenerazione. In gergo si chiama “conversione”, cioè raggiungimento di un obiettivo prefissato di navigazione canalizzata, che trasforma una visita qualunque in una visita probabilmente proficua economicamente. Le 3 parole più ricercate all’interno del sito sono: “Scentinel”, “Contact Center”, “Gas”. Le 3 parole con cui veniamo ricercati di più su Google sono: “cpl”, “cpl concordia” e “taxi di concordia sulla secchia”. Giornalmente vengono inoltrati da 1 a 4 curriculum di persone desiderose di lavorare in CPL. Nei primi 12 giorni il sito ha generato 2,4 Gb di traffico.

Cos’È EzPubLIsH? eZPublish è un Content Management System. Questa dicitura, abbreviata in CMS, rappresenta il sistema che lavora dietro le quinte di www.cpl.it. Esso si occupa di tutto: permette di pubblicare i contenuti con il formato scelto (una news è diversa da un’offerta di lavoro) conservando tutte le versioni e le bozze di un articolo, gestisce la traduzione dei contenuti, quando viene caricata un’immagine la riduce alle dimensioni ideali per le pagine web, gestisce i privilegi di accesso degli editori, e altro ancora. Si tratta di un sistema aperto, che lo sviluppatore può implementare modificandone il comportamento e adattandolo alle proprie esigenze. Questo lo rende ideale per lo sviluppo di siti complessi, contrariamente ad altri prodotti, magari più facili da usare ma limitati a determinate tipologie di sito (blogs, intranet, ecc.). Attualmente eZPublish viene usato da migliaia di aziende in tutto il mondo, e fra le tante referenze potremmo citare: • Hitachi Construction Machinery Europe – http://www.hcme.com • Ineo – azienda del Gruppo SUEZ - http://www.ineo.com • MIT’s Controller’s Office (il dipartimento gestione fondi del Massachusetts Institute of Technology) – http://controllers.mit.edu • National Geographic France – http://www.nationalgeographic.fr • KPMG Mozambique – http://www.kpmg.co.mz • Saigon News – http://www.saigonnews.vn • Australian Grand Prix - http://cars.grandprix.com.au/ • Norwegian Telecom LTD - http://www.norwegiantelecom.no/


sPAzIo mARKEtING 11

Gianluca Pagliuca: 30 secondi di

Parte la nuova campagna per

NuoVA CAmPAGNA DI ComuNICAzIoNE PER foNtENERGIA s.P.A.

APRE A GIuGNo IL NuoVo uffICIo AD IsCHIA PoRto

energia

Ischiagas

di Gabriele Greco (ggreco@cpl.it) Responsabile Ufficio Comunicazione

C

alpestare il tappeto verde di uno stadio vuoto è davvero una bella emozione, specie se sei a Bologna in una bella mattina di maggio. Il Dall’Ara visto dal dischetto di centrocampo è un enorme catino di cemento, un’arena che profuma di storia, di domenica, un luogo che ti fa sentire piccolo piccolo, ma fiero. Ore 6,30: arriva la troupe e la regia da Cattolica per l’allestimento del set. Alle nove e trenta tutto è già tutto pronto per girare lo spot, dopo 15 giorni di preparazione tra la messa a punto della sceneggiatura e l’organizzazione di produzione a carico dell’Ufficio Comunicazione. Per la nuova campagna istituzionale di Fontenergia - società del Gruppo CPL Concordia che distribuisce gas gpl in rete in Ogliastra - abbiamo “pensato in grande”, affidando il messaggio a un testimonial d’eccezione: Gianluca Pagliuca, portiere del Bologna F.C. e storico portiere della Nazionale Italiana. I valori e i messaggi saranno sintetizzati in trenta brevissimi secondi, quelli dello spot che vedremo tra maggio e giugno sulle principali tv sarde (Sardegna Uno e Videolina) per un totale di 600 passaggi. Pagliuca arriva (quasi puntuale) sul set, e indossa la nuova divisa - confezionata ad hoc. E’ molto disponibile e alla mano, è uno di noi, tanto che parlando con lui mi sento subito a mio agio, scordandomi che è un “campione” con tre mondiali alle spalle e vicinissimo allo storico record di Zoff con 569 presenze in Serie A. La scena dello spot si apre con un uomo che corre solo in uno stadio grande e deserto (ripresa panoramica): è la scena di un allenamento.

L’atleta si scalda con esercizi a terra e poi con la palla. La camera scende rapida su di lui dall’alto fino al viso, a svelarne l’identità: è Pagliuca. La sua voce (fuori campo) dice poche importanti parole: “Fontenergia è vicina a chi vive, a chi lavora, per darti energia, comodità, sicurezza. E tutto questo non ha prezzo”. Ora una raffica di parate sempre più impegnative e, sul finire, il campione bolognese parla in presa diretta guardando lo spettatore con un’aria soddisfatta e compiaciuta: “La convenienza è fatta di tante cose”. Nel progettare lo spot abbiamo pensato alle suggestioni, alle assonanze che le immagini avrebbero potuto suggerire: uno spot che parlasse di gas attraverso le energie e l’impegno dell’uomo; la connotazione precisa del servizio “gas in rete” e non in bombola, con le inquadrature sulla rete della porta; il calcio come argomento “di moda” (si è pensato ai Mondiali, non certo agli scandali in corso), il pallone come passione da tutti condivisa. Un volto conosciuto, rassicurante, vincente: un uomo che con professionalità ed impegno è arrivato ai massimi livelli sportivi. Per vedere lo spot potete visitare il sito www.fontenergia.it o www.cpl.it; per chi non vive in Sardegna ma dispone della parabola l’appuntamento è sul canale satellitare 838 di Videolina.

di Gabriele Greco (ggreco@cpl.it) Responsabile Ufficio Comunicazione

P

ortare il gas su un’isola a 12 Km dalla terraferma passando sotto il mare non è un’impresa qualunque; non lo è neppure diffondere il concetto di comodità e risparmio portati dalla rete presso una realtà abituata alle bombole e alle stufe elettriche. Da alcuni mesi è partito il grande progetto per la costruzione dell’impianto gas metano sull’isola di Ischia da parte

Il nuovo ufficio Ischia Gas a Ischia Porto di Ischiagas, la società controllata al 100% da CPL Concordia, che punta a servire oltre 4000 utenze. Il Presidente di CPL Roberto Casari ha dichiarato di considerare questa come una sfida quasi personale, e ci ha chiesto uno sforzo particolare per raggiungere, ancor prima del completamento dell’arrivo del gas, l’obiettivo molto ambizioso di 500 utenti (in termini di richieste di allaccio). Per fare ciò abbiamo studiato una strategia di comunicazione molto articolata: ad aprile è partita una campagna pubblicitaria, circoscritta al Comune di Ischia, per diffondere il marchio Ischiagas e i vantaggi derivati dal servizio gas metano. La comuni-

cazione, veicolata su molti media, comprende: 30 pagine pubblicitarie sul quotidiano “Il Golfo” con cadenza settimanale, uno spot tv in onda tutti i giorni su Tele Ischia per un totale di 300 passaggi, la pubblicità dinamica sulle fiancate degli autobus di linea, la diffusione di materiale informativo a tutta la popolazione, la realizzazione del sito della società. Il 9 giugno apre i battenti il nuovo ufficio, situato in via Morgioni 82, che permetterà a tutti i cittadini di richiedere informazioni dettagliate sull’erogazione del servizio e offrirà inoltre la possibilità di “prenotare” la fornitura a condizioni estremamente vantaggiose. Il gas metano è un servizio che dà tranquillità e rappresenta una svolta epocale. “La rete del metano significa progresso”, ha dichiarato il Sindaco di Ischia Giuseppe Brandi, e progettando la campagna abbiamo pensato anche a queste parole, cercando di rappresentare, con il logo e nelle immagini della campagna, qualcosa che potesse esprimere il forte legame fra questa isola e la natura: il mare e il sottosuolo. Per ulteriori informazioni vi invitiamo a visitare il sito www.ischiagas.it

L’intervista TV all’Ing. Lancia, coordinatore dei lavori di costruzione Ischia Gas


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suCCEDE IN AzIENDA

780 voci, un

unico giudizio 99 DomANDE IN uN QuEstIoNARIo RIVoLto A soCI E DIPENDENtI di Paolo Martinelli (pmartinelli@cpl.it)

Ufficio Personale e Gruppo Bilancio Sociale

A

lla busta paga di aprile è stato allegato un questionario di pochi fogli con in copertina il testo della missione di CPL Concordia, che potremmo riassumere nel concetto base: “generare lavoro vero”. 99 domande per comprendere se questa missione e i valori che il Consiglio di Amministrazione e la Direzione di CPL hanno indicato lo scorso anno sono condivisi da tutti, e se sono considerati coerenti con l’operato aziendale quotidiano. 99 opinioni per chiedere a ciascuno dei 780 dipendenti se personalmente

condivide i valori e la missione che CPL ha dichiarato; per sapere se questi valori sono vissuti personalmente e, in definitiva, se CPL riesca o meno a tener fede alla propria missione. Per noi che ci apprestiamo a scrivere il Bilancio Sociale per la quinta volta non poteva essere scelto un percorso differente. Dopo aver coinvolto la Direzione e i rappresentanti della proprietà aziendale nella definizione dell’identità della cooperativa, era doveroso (ed era un impegno che avevamo preso già un anno fa) confrontarci con i dipendenti, il primo dei nostri interlocutori, per conoscere come i singoli lavoratori (soci e dipendenti) vivano il proprio lavoro e la propria azienda giorno per giorno. D’altra parte siamo fermamente con-

Sui tetti di CPL

splende il sole

DAL soLE ENERGIA PuLItA, AffIDAbILE, RINNoVAbILE E CoNVENIENtE

esprimere la propria partecipazione. Mentre scriviamo questo articolo si sta ultimando la raccolta dei questionari e ci stiamo preparando a fare di 780 voci un unico giudizio. Se saremo bravi, qualche dato verrà anticipato già nel corso dell’Assemblea dei soci del 24 giugno; la presentazione integrale dei risultati invece, insieme a considerazioni e progetti da essa stimolati, avverrà all’interno della prossima edizione del Bilancio Sociale. L’edizione del 2005 verrà presentata a fine novembre e conterrà, oltre alla dettagliata rendicontazione delle risposte al questionario, un nuovo capitolo relativo ai La comunicazione interna di presentazione rapporti fra CPL e i suoi clienti, del questionario aggiungendo cioè il contributo delvinti che la differenza fra valori e misl’ufficio amministrativo aziendale nelsione condivisi o slogan pubblicitari, l’analizzare le relazioni con i clienti. fra Bilancio Sociale o presentazioni Il nostro personale impegno, invece, è istituzionali, stiano esclusivamente di non stancarci di stimolare un dianella possibilità di un confronto aperlogo aperto e trasparente, cercando di to e reciproco. Nella disponibilità, da creare continue occasioni di confronto parte di chi li scrive, ad accogliere le e coinvolgendo, quanto più possibile, critiche e i suggerimenti di tutti coloro tutti gli interlocutori orgogliosi di far che li vivono e, viceversa, nella volonsentire la propria voce. tà degli interlocutori (stakeholders) di

to sulla copertura piana dell’edificio adibito a magazzino. Una struttura di profilati metallici in acciaio zincato di tipo commerciale sosterrà 108 pannelli fotovoltaici da 205Wp orientati perfettamente a sud. L’impianto avrà una potenza totale di 22,14KWp. La produzione annua attesa di energia elettrica proveniente direttamente dalla conversione della radiazione solare

di Davide Bonfietti (dbonfietti@cpl.it)

Ufficio Progettazione Energia

Premessa: La tecnologia fotovoltaica

L

a tecnologia fotovoltaica consente di trasformare direttamente la luce solare in energia elettrica. Questa tecnologia si sviluppa alla fine degli Anni ‘50 nell’ambito dei programmi spaziali, per i quali serviva una fonte di energia affidabile ed inesauribile. Il funzionamento degli impianti fotovoltaici si basa sulla capacità di alcuni materiali semiconduttori (tra cui il silicio) di convertire l’energia della radiazione solare in energia elettrica sotto forma di corrente continua, senza utilizzare alcun combustibile. Il dispositivo che opera tale conversione di energia è la cella fotovoltaica, che è in grado di erogare 1-1.5W di potenza quando è esposta ad una radiazione di 1000W/m2 (condizioni standard di irraggiamento). Più celle assemblate in un’unica struttura costituiscono il pannello fotovoltaico. L’energia prodotta dai pannelli fotovoltaici è sotto forma di corrente continua e qualora si debbano alimentare degli utilizzatori in corrente alternata, è necessario introdurre un dispositivo detto inverter, che provvede alla conversione di corrente continua in corrente alternata. L’inverter permet-

Esempio di installazione di un campo fotovoltaico su tetto piano te inoltre e di allacciare l’impianto alla rete elettrica nazionale (grid-connected), potendo così cedere energia elettrica durante le ore di maggior insolazione e viceversa, nelle ore notturne, di alimentare i propri utilizzatori con l’energia proveniente dalla rete.

I nostri impianti CPL Concordia, grazie agli incentivi in “Conto Energia” - che valorizzano la produzione di energia elettrica fotovoltaica con una tariffa incentivata fino a quattro volte la tariffa elettrica - sta realizzando sui tetti delle proprie sedi due impianti fotovoltaici. Nella sede di Concordia s/S (MO) l’impianto fotovoltaico sarà ubica-

sarà di circa 25000KWh. Nella sede di Sant’Omero (TE) sarà realizzato un impianto analogo che avrà una potenza di 12,3KWp. Per questo impianto saranno utilizzati 60 pannelli, per una produzione annua attesa di energia elettrica di 17000KWh. Oltre agli incentivi ventennali in “Conto Energia”, CPL utilizzerà l’energia prodotta dagli impianti fotovoltaici per il proprio consumo, ottenendo così un notevole risparmio sull’energia elettrica acquistata dalla rete. L’investimento per realizzare questi impianti diventa così, per la cooperativa, un’attività remunerativa, a rischio sostanzialmente nullo e con un rendimento superiore a quello dei

Titoli di Stato (tasso di rendimento tipico 8-10% annuo).

I vantaggi ambientali Gli impianti fotovoltaici offrono grandi vantaggi ambientali in quanto non producono emissioni chimiche, termiche ed acustiche. I benefici ambientali ottenibili da questi sistemi sono proporzionali all’energia elettrica che essi producono. Basti pensare che in Italia per produrre 1KWh elettrico viene bruciato l’equivalente di 2.56 KWh sotto forma di combustibili fossili, che emettono in atmosfera 0.53 Kg di anidride carbonica. In conclusione si può dire quindi che ogni KWh di energia elettrica prodotta da un impianto fotovoltaico evita l’emissione di 0.53 Kg di anidride carbonica. Lo sfruttamento di energie pulite, come l’energia fotovoltaica, e la particolare attenzione al risparmio energetico e all’uso responsabile dell’energia possono rappresentare per il prossimo futuro una valida alternativa alle fonti fossili, responsabili dell’effetto serra, del buco dell’ozono e della pioggia acida. CPL Concordia ricerca nel mercato i migliori prodotti e propone le tecnologie più avanzate, dopo averle direttamente testate per assicurarne la qualità e le reali prestazioni; è in grado di supportare il cliente dalla redazione della domanda per l’ammissione all’incentivo “Conto Energia” sino al collaudo e messa in esercizio dell’impianto, seguendo tutto l’iter burocratico. L’ideale per chi desidera dal fotovoltaico una redditività certa, un risparmio energetico con l’uso di energia rinnovabile, la valorizzazione del proprio immobile e della propria immagine.


moNDo CooP 13

Osare il lavoro INtERVIstA AL PREsIDENtE DELLA CooPERAtIVA DI LoCRI CHE PRoPoNE IL LAVoRo ComE ALtERNAtIVA ALLA mAfIA A cura di Alessandro Baraldi (abaraldi@cpl.it)

Ufficio Comunicazione

In una mattina di fine maggio ho avuto l’onore di incontrare e conoscere Piero Schirripa, presidente della Cooperativa Valle del Bonamico e vicepresidente del Consorzio Goel. Piero Schirripa è una persona cordiale, che mostra al contempo tranquillità e fermezza, nello sguardo come nelle parole. Queste doti lo portano ad essere un imprenditore del tutto speciale; un imprenditore coraggioso, che rischia letteralmente di persona, per spingere la gente della Locride a resistere alla mafia e alla rassegnazione. Com’è nata la Cooperativa Valle del bonamico? Di chi è stata l’iniziativa? La Cooperativa Valle del Bonamico è nata nell’ottobre del ‘95, sulla base di un’iniziativa che abbiamo condotto io, alcuni imprenditori della zona e il Vescovo di Locri, Monsignor Giancarlo Bregantini, fin dal primo momento in cui lui arrivò tra noi. Al suo arrivo alcuni di noi - imprenditori di area sociale e presidenti di cooperative di area cattolica – si sono detti: “Andiamo a salutare il Vescovo e convinciamolo ad impegnarsi nell’ambito della cooperazione, dell’animazione territoriale”. Gli abbiamo presentato dei progetti e un documento, che allora fece scalpore: si chiamava “Osare il lavoro”. Il titolo prendeva spunto dal motto della “Rosa bianca”, il movimento studentesco tedesco che durante la guerra si oppose al nazismo. Loro dicevano che bisognava “Osare la pace”; noi abbiamo trasformato il motto in “Osare il lavoro”. Per noi è la risposta giusta: osare il lavoro contro la mafia, contro la disgregazione sociale, contro tutto il malessere che c’è da noi. E che non è soltanto mafia: è anche incapacità di intraprendere, burocrazia, politica che appesantisce la società. Che cosa colpì maggiormente di questo documento? Si diceva una cosa significativa: affermavamo che il giovane del sud, pur di restare nella sua terra, preferiva anche il sottosalariato. Guadagnare di meno ma restare nella propria terra. Il documento, firmato dal Vescovo,

è finito sulle pagine de Il sole 24 ore. Abbiamo creato opinione, abbiamo fatto parlare della Locride. Poi il Vescovo ha detto: “Nel vostro progetto manca il sud della Diocesi. Vorrei che fossero contemplati anche i paesi più poveri: San Luca, Platì, Africo, ecc.”. Lui non ne ha parlato espressamente, ma questi sono i paesi della mafia. A questo punto è nata la Coooperativa Valle del bonamico? A questo punto il Vescovo mi ha proposto di lasciare il mio ambito lavorativo e di diventare imprenditore. Io sono medico, direttore sanitario di un ospedale. Mi sono sempre impegnato nel volontariato con cooperative dell’ambito socio-sanitario (disabilità, malattia mentale, abuso minorile). Ci ho pensato su ed è uscita una proposta: organizzare i pastori di quelle zone per creare una filiera del latte e del formaggio. La cosa è piaciuta molto a Mons. Bregantini e anche alla stampa. In sei mesi è nato tutto. Come è stato possibile fare così in fretta? In tutta la nostra esperienza, che è stata dirompente, abbiamo avuto un grande fiuto imprenditoriale. Siamo andati in giro in questi paesi, abbiamo raccolto adesioni, abbiamo parlato con questa gente. Molto spesso si tratta di figli di delinquenti, di capimafia che trattano partite di decine di milioni di droga. Abbiamo fatto tutto molto velocemente e molto bene, per una serie di circostanze provvidenziali. Fino ad ora siamo infatti riusciti a fiutare bene l’andamento degli affari. Prendiamo l’idea del latte e del formaggio: abbiamo capito in fretta che non era un affare, e così abbiamo cambiato strada. Cioè cosa è accaduto? Abbiamo mollato le pecore e abbiamo colto l’idea dei frutti e in seguito anche del vino. Con questi ragazzi siamo andati in Trentino e abbiamo scoperto che c’erano possibilità redditizie.

CPL CoNCoRDIA bRINDA AL CoRAGGIo E ALLA LEGALItÀ Come apparso su molti giornali, CPL Concordia ha di recente acquistato 2500 bottiglie di vino prodotto dalla Cooperativa di Locri, per un valore pari a circa 19.000 Euro. Le bottiglie saranno distribuite in occasione dell’assemblea di bilancio del 24 giugno e in occasione del Natale 2006. E’ un modo per far conoscere a soci e dipendenti di CPL questa realtà, e per dare il nostro appoggio alla cooperazione in Calabria. In questa regione CPL Concordia lavora da anni nella costruzione di metanodotti e nella gestione di impianti gas in diversi comuni del Cosentino.

L’idea dei piccoli frutti è bella perchè dà posti di lavoro: siamo passati da 2.000 metri quadrati sperimentali e siamo arrivati, oggi, a 400.000 metri. Siamo partiti con 10 operai e adesso ne abbiamo 600. Produciamo 1.500 quintali di lamponi l’anno, più dell’intera provincia di Bolzano: produciamo il 10% dei lamponi nazionali.

un autentico successo. Come avete fatto? E’ un successo che abbiamo ottenuto lavorando con Sant’Orsola, la cooperativa trentina che ci ha fornito generosamente il know-how e che ha giustamente voluto una contropartita. Noi infatti conferiamo i nostri prodotti direttamente a Sant’Orsola. E io su questo insisto: non occorre tanto l’aiuto, quanto la creazione di sinergie. Per esempio l’idea di Sant’Orsola è stata quella dei “lamponi a Natale”. Ci hanno detto: “Allarghiamo la fascia di mercato. Noi produciamo a giugno, luglio e agosto, voi cercate di produrre ad aprile-maggio e poi, con la potatura e la conseguente rifioritura, a Natale”. E così facciamo, grazie al nostro clima e al fiuto imprenditoriale. Poi abbiamo avuto un Vescovo che ha arricchito le idee imprenditoriali di grandi contenuti etici, e questa miscela è la nostra forza. Parlaci di questi contenuti etici. Il messaggio forte - “osare il lavoro” - ha proposto il lavoro come antidoto alla violenza mafiosa. E’ stato il Vescovo che ha sviluppato di più questo discorso. E’ arrivato a dichiarare, anche in Conferenza episcopale, che la vera antimafia è la nostra! Lo ha detto a tutti, ed è importante. sono davvero parole forti... Una forza che si è resa totalmente palese al momento della grande tragedia. Dopo 20 omicidi noi delle cooperative scriviamo al Vescovo una grande lettera in cui parliamo di un “gregge assediato dai lupi, che necessita dell’intervento del pastore in sua difesa”. Si sentiva nel territorio questo loro lavorare nel male e questo nostro lavorare nel bene... E lui, padre Giancarlo, come tutta risposta, proprio nel luogo dove erano avvenuti gli ultimi due omicidi ha organizzato l’inaugurazione della settimana ecumenica, con una grande

presenza di popolo. La sera stessa dell’inaugurazione, alle 5 di una domenica di sole, uccidono Fortugno [Francesco Fortugno, vicepresidente della Regione Calabria. Era il 16 ottobre 2005, ndr]. Noi cerchiamo il Vescovo, ma in quel momento non riusciamo a rintracciarlo. Riusciamo a incontrarci la sera; siamo rimasti insieme fino a tarda notte - il Vescovo, io e Linarello (il presidente del consorzio Goel) - per scrivere quel documento sulla morte di Fortugno che poi ha contribuito tantissimo a creare la risposta. Cosa avete dichiarato in quel documento? Nel documento, con grande lucidità, abbiamo dichiarato che si è trattato di un atto contro la politica, contro tutta la politica, un atto che ha voluto terrorizzare la gente. E abbiamo capito che anche noi, con quel gesto, siamo stati messi sotto attacco. Noi come parte del movimento di riscossa. In fondo Locri si conosce per “le cooperative di Bregantini”... I giovani hanno risposto, ed è stata una bellissima sorpresa. I giovani che sentivano messo in discussione il loro futuro e che quindi si sono ribellati per primi insieme a noi. E così la Chiesa Cattolica, le Cooperative e i giovani hanno guidato la riscossa di Locri. E poi via via abbiamo continuato ad essere il punto di riferimento della riscossa. Fintanto che questi si sono stufati e ci hanno “dato giù” direttamente. E noi siamo abbastanza preoccupati, perchè a fare il braccio di ferro con la mafia le puoi anche prendere... Siamo parte della struttura del movimento antimafia. Siamo noi la vera antimafia: noi assieme ai giudici, agli studenti. Un’altra cosa ti voglio dire, molto importante: la nostra è antimafia perchè è concorrenza. Noi strappiamo ai mafiosi la manovalanza. Noi diciamo: “Amico mio, non fare i viaggi della droga; non fare piccoli attentati o estorsioni. Il lavoro te lo diamo noi. E’ un lavoro pulito, così tu la notte la puoi passare a casa, a dormire con tua moglie e i tuoi figli”. Un giorno la moglie di un boss ci ha detto: “Pigliatevi mio figlio, perchè io con mio marito ho fatto la malavita. 10 anni latitante, 20 anni in galera: non me lo sono goduto mai. Non voglio che a mio figlio accada lo stesso. Pigliatevelo voi e fategli fare un’altra vita”. Sono cose sentite tra la gente, la gente capisce. ma non potete certo fare concorrenza ai grandi guadagni che la mafia offre. Che soluzione avete? Questo discorso infatti vale per i “piccoli”. Ai capi non gliene frega niente di

GLI AttENtAtI ALLA CooPERAtIVA VALLE DEL boNAmICo Lo scorso 23 marzo Frutti del sole – srl consociata alla Valle del Bonamico – si è vista distruggere con una sostanza chimica più di 10.000 piante di lamponi già pronte per la produzione. Un ettaro di serre distrutte, per circa 200.000 euro di danni. L’8 aprile, all’interno della stessa azienda, è stato incendiato un deposito di concimi. Questi avvenimenti hanno suscitato grande attenzione da parte dei media sulla realtà cooperativa della Locride.


moNDo CooP seguire. Fino ad ora, in veritĂ , abbiamo avuto la grande soddisfazione che non c’è stata mai nessuna recidiva: i nostri ragazzi - è questione anche di fortuna... - non hanno mai recidivato dal percorso. Mai. Al momento... E della vostra produzione di vino cosa ci racconti? Anche in questo caso si tratta di fiuto. Abbiamo capito che, in questo momento di sovrapproduzione di vini (il mercato del vino è attualmente in difficoltĂ ), c’è per noi una grande opportunitĂ legata alla marginalitĂ della nostra terra. Il nostro essere periferia d’Europa ha consentito il mantenimento di vitigni autoctoni e pregiati. Abbiamo una storia millenaria: Locri e le nostre terre erano grandi esportatrici di terrecotte e di vino per la Magna Grecia, quando la Calabria si chiamava Enotria. Siamo la patria del vino e dobbiamo riappropriarci di questa caratteristica.

mi dicevi prima che vi sta molto a cuore un’eticitĂ diffusa all’interno del mondo cooperativo. Ci parli di questa tua idea? Siamo preoccupatissimi del pensiero diffuso sulla caduta di eticitĂ che avrebbe coinvolto il mondo cooperativo. E siamo venuti in soccorso di questa cosa, perchè non è vero. Certo, c’è stata questa brutta caduta di Unipol (cosĂŹ come altre vicende simili), ma è anche vero che il mondo cooperativo si interroga spesso. Ne è la riprova anche CPL, la vostra cooperativa. Occorre interrogarsi sul senso della nostra appartenenza originaria. Che ci stiamo a fare? Noi siamo semplicemente impresa o siamo un’impresa con delle motivazioni di fondo che sono differenti? La cooperativa ha motivazioni differenti: essere radicati e animare il territorio, muoversi sempre alla ricerca del bene comune. Queste due cose - il radicamento nel territorio e il radicamento nel bene comune - sono la peculiaritĂ della cooperazione. Per questo noi siamo interessatissimi a sal-

L’uovo equo embra ieri, ma giĂ da quattro anni il rapporto tra CPL Concordia e il Commercio Alternativo (Equo e Solidale) continua con lo scopo di valorizzare il lavoro di tante persone che coltivano prodotti – e spesso sono organizzati in cooperative - nei paesi del mondo piĂš svantaggiati. Il Commercio Equo parte da uno slogan – che recita testualmente “Commercio, non aiutiâ€? – che meglio caratterizza la mission del commercio equo e solidale. Indica infatti una forma di cooperazione non basata su forme assistenzialistiche e donazioni, ma che incentiva l’autosviluppo delle popolazioni del Sud del mondo, attraverso la produzione e la commercializzazione di manufatti o alimentari, la maggior parte dei quali legati strettamente alla cultura locale. I principi fondanti del Commercio Equo e Solidale sono un approccio alternativo al commercio convenzionale, per promuovere la giustizia sociale ed economica con il rispetto

grande semplicitĂ e trasparenza.

Ag qml

Dietro un chicco

Il Gruppo CPL CONCORDIA è: A.& B. Gas S.r.l. - Agenzia della Concordia S.r.l. - Amiata Gas S.r.l. - Basengas S.r.l. - Co.Gas S.p.A. - CO.GE.I.ME. S.r.l. Co.Ge.Ma. Gas S.p.A. - Co.Gas Vendita S.r.l. - Coop Gas S.r.l. - CPL Nupi Pipe Cina S.r.l. - Crist Gas S.r.l. - Cristoforetti Servizi Energia S.r.l. - Di.Met. S.r.l. Efuel S.r.l. - EMPRI Gas S.A. - Enerfin S.r.l. - Energia della Concordia S.p.A. - Erogas S.r.l. - ERRE.GAS S.r.l. - Fontenergia S.p.A. - Gas della Concordia S.p.A. Holdico Gas Nederland B.V. - Holding Intergas - Immobiliare della Concordia S.r.l. - IM.TE.RHO S.C.r.l. - Marigliano Gas S.r.l. - Marigliano Vendita S.r.l. M.E.A. S.p.A. - Milano Energia S.r.l. - Nebrodi Gas S.r.l. - Nebrodi Vendita S.r.l. - Nuoro Servizi S.r.l. - Nuova Warmflame S.r.l. - Odogas S.p.A. - Redengas S.A. Sarda Reti Costruzioni S.r.l. - S.E.S. - Secure Energy Services S.r.l. - Sicurgas S.r.l. - Simeo S.r.l. - Sodimprese Tresigallo S.r.l. - Suessola Gas S.r.l. - TESI S.C.r.l.

COMUNICAZ IONE

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CPL CONCORDIA COMUNICAZIONE

di Dario Caprara (dcaprara@cpl.it)

Lo stesso intervento di bregantini all’assemblea di Legacoop bologna andava in questa direzione... Eravamo e siamo noi stessi preoccupati. Un indebolimento della cooperazione su scala nazionale indebolisce la Locride, perchè nella Locride la cooperazione è parte importante della volontĂ di riscatto. Vorrei sottolineare questo elemento di continuitĂ , cosĂŹ come sottolineerei che proprio perchè noi siamo etici - e per noi è facile non cadere in tentazione perchè non abbiamo, come cooperazione, la ricchezza delle cooperative dell’area emiliano-romagnola - occorre sottolineare nella commercializzazione che il nostro è un prodotto etico, e quindi con un differenziale. Sono qui a Modena anche per questo, per parlare con il mondo cooperativo modenese. Operiamo in situazioni piĂš difficili e quindi facciamo piĂš fatica a stare sul mercato. Queste cose vanno dette, con

dipendenti con prodotti che vanno dal caffĂŠ alle tisane, dalle noci al miele, qa_rmjc ts mrc fino al panettone e qa_rmjc ng clc alle recenti uova di qa_rmjc ng clc bg tsm rm _dd_pg _ q a_rmj_ afg cioccolato. Abbiamo sq_ pmkngqa_rm jc inoltre cercato di “fare tsmrg _ nc pbcpc tsmrg _ pc informazioneâ€? presso lbcpc soci e dipendenti con Oscqrm ANJ AMLAMPL_r_jc una comunicazione BG? rg pce_j_ – legata alla strenna natalizia che conteneva All'apparenza questo chicco di caffè è uguale a Il regalo di Nat tanti altri, ma dietro c'è una storia: proviene da contenente pro ale consiste in un pac co Aprire dotti del merca i prodotti equosolidali il pacco signifi il mercato alte to equo e solida Cepicafè (PerĂš) ed arriva nelle nostre case grarna ca le, questi pro creato oltre 30 tivo al tradizionale che è sta getti , incontrare toccare con mano zie al Commercio Equo e Solidale. Quest'anno anni fa per pro to culture. nuovi mondi, La terra ha bis vare a contras lo sfruttament nuo – mirata a diffonderne ve ogno di nuove tare di per o CPL CONCORDIA ha voluto dare il suo contributo sone che credan soluzioni e attraverso la cre dei paesi in via di svilupp o in azione di una o Questo a questo coraggioso modo di fare mercato.* maggiore giu è il nostro mo esse. nelle relazioni stiz commerciali inte do per incora ia commercio origine e valori solidaOgni singolo Nei nostri auguri un desiderio: vivere in un ggiare il rnazionali. equo e solida pro le e per invitar interessar racconta di un dotto ha una storia; ogn e ad mondo dove il rispetto per l'uomo e per l'amuno centen sene. Noi, soci e lavora coraggioso pro tori di una aria e robusta portato avanti li e genuini. In questo get to ide ato coo biente sono una realtĂ . da e bene: app perativa, lo sap credono in que cooperative di lavoratori assionarsi ins piamo che risultat sto nuovo mo ieme porta i. do di fare merca a grandi to. rapporto si riconosce lo Buon Natale e Felice 2003 NcpafÂŒ qg_ sl `sml L sl `sml _l _r_jc c spirito di solidarietĂ che lm b_ttcpm ncp rsrrg , caratterizza le nostre cooL’energia che migliora la vita. perative nei confronti di L’energia ch e migliora la vita chi è meno fortunato, e soprattutto vuole mettere La campagna di comunicazione interna in evidenza che, se ognuno di noi facesse un passo indietro La Campagna di Natale 2003 sui giornali dal nostro egoismo, potremmo sicuramente contare su un futuro migliore per le persone e per l’ambiente. Il rapdotti di massa. per noi e per i nostri figli. Questo non In questi anni di interazione tra CPL porto è improntato alla collaborazione è altro che il valore fondante di una Concordia e la struttura di Commercio e alla solidarietĂ , non solo a parole cooperativa come la nostra, che vogliaAlternativo abbiamo raggiunto un (cosa pur sempre apprezzabile) ma mo trasmettere alle future generazioni considerevole acquistato (superiore anche nei fatti concreti, privilegiando ai 40.000 Euro) omaggiando soci e i prodotti equosolidali rispetto ai procon dedizione e attaccamento.

ComPIE 4 ANNI IL RAPPoRto fRA CPL E CommERCIo ALtERNAtIVo Responsabile Ufficio Acquisti

vaguardare la cooperazione da errori.

CPL CONCORDIA

fare il bracciante agricolo. Per questo di recente è nato il progetto “Potamos - filiera della legalitĂ â€?. Ai capi offriamo l’opportunitĂ di fare gli imprenditori, dicendo loro: “Restate capi, ma per fare impresaâ€?. E offriamo loro la possibilitĂ , con un progetto condiviso dal Ministero di Grazia e Giustizia, di formare 30 ex detenuti come imprenditori e poi di accompagnare l’impresa nel mercato, per farla decollare. Noi diciamo: “Guarda, capomafia, tu vieni e noi ti insegnamo a fare impresa. Tu resta un capo. Però invece di restare uomo d’onore diventi uomo di reputazione, uomo non di rispetto ma uomo di rispettabilitĂ â€?. Cambiamo gli aggettivi, capito? E cioè cambiamo il senso della vita! Il progetto è una cosa nuova, che stiamo avviando adesso e su cui ci sono disappunti. Qualcuno - da destra e da sinistra - dice che i mafiosi non vanno aiutati ma vanno repressi. Noi diciamo che ci basta che il mafioso passi con noi: starĂ a lui decidere che strada

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CPL CONCORDIA Soc. Coop. a r. l. Via Grandi, 39 - 41033 Concordia s/S. (Mo) - tel. +39.0535.616.111 - fax +39.0535.616.300 - info @cpl.it - www.cpl.it

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moNDo CooP 15

Produzione e Lavoro: la Cooperazione

sta crescendo

LA III AssEmbLEA tRIENNALE DELLE CooPERAtIVE DI PRoDuzIoNE E LAVoRo di Mario Guarnieri (mguarnieri@cpl.it)

Consigliere d’Amministrazione CPL Concordia

R

oma, 28 e 29 marzo 2006. E’ una mite giornata romana quella che ospita i delegati della III assemblea triennale ANCPL. Ad accoglierli il presidente Franco Buzzi che apre i lavori con una relazione che mira a fare il punto sull’attività svolta dall’Associazione negli ultimi anni, oltre che ad analizzare lo stato delle cooperative associate e il programma di sviluppo attuato nel settore. Il tutto parte da un’analisi macroeconomica del sistema paese che non può non evidenziare gli elementi di preoccupazione per la situazione economica, sociale e politica. A pochi giorni dalle elezioni politiche 2006, si sottolinea il clima di lacerazione e di scontro non proficuo per gli interessi del Paese, oltre all’aggressività senza precedenti da parte del leader della coalizione di Governo che, tra

Il volume d’affari del Settore Costruzioni comprendente 230 Coop e 6 Consorzi

“Valorizzare i

giovani nel ricambio generazionale„ l’altro, ha sferrato un attacco gratuito e immotivato alla Lega delle Cooperative. Non potevano mancare i riferimenti alla vicenda Unipol-BNL che hanno riportato la discussione sul tema della Governance, sul quale le posizioni all’interno del movimento sono diverse e molto accese (particolarmente accalorato è stato l’intervento del presidente di SACMI di Imola che ha spaziato dal limite dei mandati, alla regolamentazione di accesso dei soci “porta aperta” – una delle maggiori cooperative che non si è preoccupata di raggiungere i parametri della mutualità prevalente). A proposito della vicenda UnipolBNL non si è mancato di sottolineare la legittimità di quello che era un vero e proprio piano industriale finalizzato non a meri obiettivi di speculazione ma a dare strumentazione finanziaria allo sviluppo del sistema cooperativo e all’occupazione ad esso collegata. Non si possono

L’occupazione nel Settore Costruzioni (di cui CPL fa parte)

Il volume d’affari complessivo dell’Associazione Nazionale Cooperative di Produzione e Lavoro

porre limiti di dimensione e di settore ad un’impresa solo perché è cooperativa. Non si può dimenticare che, pur essendo importante la crescita di redditività e il livello di accumulazione raggiunto trasferendo gli utili a riserve patrimoniali indivisibili, quando ci si misura su grandi progetti, su opere complesse o su project finance le risorse interne faticano ad essere sufficienti. Da questo punto di vista una maggiore collaborazione all’interno del mondo cooperativo sarebbe auspicabile, anche attraverso collegamenti stabili delle cooperative con l’obiettivo di realizzare investimenti comuni (reti di imprese). Importante è stato poi il riferimento alla rendicontazione sociale, il richiamo ad un maggiore impegno di tutto il movimento nel produrre “veri” bilanci di sostenibilità. E qui ci si accorge che bene ha fatto CPL ad impegnarsi da tempo nel migliorare tale tipo di strumento, e che molte cooperative devono ancora cominciare a misurarsi su questo non semplice terreno di confronto. Il giudizio comune all’interno di ANCPL rimane quello di rendere più concreta e meno autoreferenziale la rendicontazione della responsabilità sociale proprio in quanto nel Dna della cooperativa deve esserci la capacità di essere impresa efficiente ma al tempo stesso portatrice di solidarietà ed etica sociale. Si sono poi affrontati altri grandi temi come lo sviluppo della cooperazione nel Mezzogiorno e la volontà di creare nuovi distretti industriali che non abbiano a replicare quelli ormai in crisi in altra parte di Italia, ma che puntino a valorizzare i distretti ad alta tecnologia. Puntare sulla ricerca e sullo sviluppo resta uno dei principali obiettivi di ogni impresa. Ampio dibattito ha riguardato la valorizzazione dei giovani e il ricambio generazionale; di qui l’impegno nei prossimi congressi a dare maggior spazio alla ricerca di nuovi quadri dirigenti (valorizzando la presenza femminile). Sul tema della cooperazione europea è stato molto interessante conoscere i principali rappre-

sentanti del movimento in Bulgaria e soprattutto in Romania, dove CPL Concordia è presente e operativa. Questo ci ha dato l’opportunità di consolidare rapporti di collaborazione che speriamo possano essere fruttuosi per noi e per il movimento in genere. Questi incontri sono utili anche per verificare che i problemi che la nostra cooperativa sta affrontando sono i problemi di un sistema più complessivo, dove il confronto è fondamentale per misurarsi anche su esperienze già praticate. Nonostante tutti i problemi, un dato di fondo rimane: la cooperazione sta crescendo e i numeri che sono qui elencati lo dimostrano. Questo ci dice che il sistema nel suo complesso funziona e non pone limiti di dimensione aziendale come qualcuno vuole farci credere. A noi tutti il compito di darci continuità e prospettive per il futuro.

L’oPINIoNE DEL PREsIDENtE CPL CoNCoRDIA RobERto CAsARI L’intervento dell’On.le Massimo D’Alema durante l’Assemblea Nazionale è stato teso a ribadire l’importanza del movimento cooperativo, e ha ricordato che quando il premier Berlusconi se l’è presa con 4 milioni e mezzo di cooperatori in rappresentanza di un PIL del 7% nazionale la cosa gli sembrava fuori luogo. Particolarmente apprezzato poi è stato l’intervento di Piero Collina (presidente Unipol) nel quale egli ha dichiarato che il movimento cooperativo ha bisogno di crescere, sottolineando tre aspetti: 1) la necessità di non essere relegati a nessun ambito particolare, e di non essere limitati nelle dimensioni di sviluppo; 2) la necessità di essere sempre più visibili a livello nazionale (“Se questa battaglia intrapresa dal Presidente del Consiglio da un lato ci ha dato fastidio, dall’altro ci ha fatto capire che c’è un movimento cooperativo fatto da tante persone, da tanti giovani che vogliono andare avanti”, lavorando in aziende né pubbliche né private, ma semplicemente governate da rappresentanti dei soci lavoratori che ne detengono la proprietà); 3) l’obiettivo di rinnovare quel gruppo di dirigenti che hanno portato il movimento cooperativo a queste dimensioni, crescendo negli ultimi 5 anni del doppio rispetto alle altre strutture imprenditoriali nazionali. Un gruppo dirigente capace di governare il mondo cooperativo nei prossimi 15-20 anni, con un ricambio rispetto alla generazione post Anni ’70.

Il Presidente Casari a colloquio con Omer Degli Esposti del Consorzio Cooperative di Costruzione



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