IL CORRIERE DI ROMA - GIOVEDI' 24 LUGLIO 2014

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Il CORRIERE ROMA DI

Fondato nel 1948 da Giuseppe Gesualdi

I

numero 23 anno LXVII GIOVEDÌ 24 LUGLIO 2014

Direttore Giovanni Tagliapietra

Roma, Terzo Mondo

l freddo umorismo british di Guy Dinmore, per sette anni corrispondente da Roma dell’autorevolissimo Financial Times, vale più di mille feroci editoriali. La sua paginetta di commiato consegnata ai lettori (e ai posteri) sintetizza impietosamente tutto ciò che impedisce alla città eterna di essere una capitale europea. Somiglia piuttosto ai Balcani, suggerisce il giornalista inglese. Come dargli torto? Chissà cosa ha pensato Ignazio Marino scorrendo quell’ultima corrispondenza, lui i giornali stranieri li divora ogni mattina alla ricerca di articoli di consenso alle sue iniziative, ai suoi slogan, alla sua serrata attività di marketing. L’inglese è la sua seconda lingua, è certamente in grado di cogliere le sfumature, il sarcasmo, l’ironia. Sarà arrossito? O avrà finalmente riflettuto sui suoi errori? Se sono gli stranieri a bocciare questa città, a condannarla cade il suo teorema di fondo, quello di disegnare, plasmare Roma per loro, per il loro gusto, per la loro soddisfazione, a scapito di quelle che sono le reali esigenze dei romani. Perché, si badi bene la critica non è su quelle due o tre cose che alle quali tiene tanto il sindaco e che cerca di “vendere” all’estero. Non bastano la bellezza (“travolgente” dice Dinmore) della città eterna, e il buon cibo non fa la differenza. E’ tutto il resto che pesa. Quello che interessa ai romani e che riguarda servizi, prezzi, qualità della vita. A Roma non funziona quasi niente, quando piove sul serio è un disastro perché nessuno stura i tombini e controlla le fogne, la città si trasforma in una brutta copia di Venezia con l’acqua

alta. Qualsiasi pratica burocratica si trasforma in un’odissea, la violenza e la tensione si respirano nell’aria, talvolta si spara, le risse sono all’ordine del giorno e di notte non è poi così sicuro muoversi al di fuori delle aree sicuramente protette. Addirittura per risparmiare - spiega il giornalista britannico - interi quartieri sono tenuti praticamente al buio. Non è Beirut né Bagdhad, ma non è neppure quella città da cartolina che rimanda ad una Roma gaudente e pacioccona. Balcani, Terzo Mondo, non sono paragoni poi tanto irriverenti e lontani dalla realtà, fatte le debite proporzioni, e non c’è romano che non si riconosca in questa fotografia. Domenica il buon Marino ha avuto come ospite il sanguigno collega di New York l'italo americano De Blasio, uomo pratico e sbrigativo. Chissà se ne ha tratto qualche buon consiglio. Dinmore parla delle strade invase non solo dalle macchine ma da bande di ladri e mendicanti. Quel popolo imbarazzante di “invisibili”, sbandati, rom, lavavetri, parcheggiatori venditori abusivi: sono aggressivi, violenti, sono i veri padroni della città, in centro e in periferia. Fanno paura agli stranieri, ai turisti, creano un’atmosfera di sudicio suk che non t’aspetti arrivando nella città eterna. Metti insieme la sporcizia, i rifiuti per strada, il traffico mostruoso e il trasporto pubblico ampiamente insufficiente e capirai perché ai turisti non basta vedere Fori e Colosseo e farsi fotografare con quei grotteschi finti centurioni. Vorrebbero una città ordinata, efficiente, accogliente. Ma con Marino e la sua giunta di apprendisti stregoni la battaglia è persa in partenza.

RIFIUTI

la NUMERO

La verità? Non sanno come uscire dal tunnel

a pagina 4

“Da qui non me ne vado, so di poter essere ancora utile alla Capitale” a pagina 6

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giovedì 24 luglio 2014 pagina 2

MANCAVA IL MARITO DELLA CATTOI PERSONAGGI CI A COMPLICARE LA VITA AL SINDACO

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Tutti gli uomini (e le donne) sbagliati di Marino

a-sta!... Ci vuole gente nuova!... I romani, basta orecchiare le conversazioni nei mercati o nei bar, non ne possono più del “sistema” di governo capitolino. Che oggi è identificato nel sindaco Ignazion Marino, come ieri lo era in Gianni Alemanno e prima ancora in Walter Veltroni o in Francesco Rutelli. Basta, non se ne può più di eletti al Campidoglio che, una volta ai vertici, non pensano più a corrispondere alle aspettative dei cittadini ma si trincerano nel servizio ai partiti che li hanno fatti eleggere. Prendetee, per esempio, la Giunta Alessandro Carfì, Marino, che da un anno gestisce il Comune di Roma. Se qualcuno va- qui a lato, nominato amministratore luta che abbia cercato di risolvere i molti problemi dei cittadini della Cadelegato pitale si sbaglia. E di grosso. Il sindi Publiacqua, daco, retour d’Amérique, aveva è il marito promesso un “lavoro di squadra” per di Alessandra rispondere, ovviamente, ai desiderata Cattoi, dei cittadini romani. Una cosa l’ha “braccio destro” fatta, o almeno avviata: la pedonalizdel sindaco zazione dei Fori. Perché il mondo si Marino (con lei accorga delle nostre ricchezze arnella foto a destra) cheologiche, ha spiegato, e i turisti arrivino a frotte. Bene. Ma forse il “progetto Fori” andava studiato me- la “trasparenza” dell’operazione, ha glio. Possibile che i commercianti minacciato querele. Il fatto. Pochi che si dicono danneggiati da come giorni fa un quotidiano romano fa l’isola pedonale è stata avviata si in- uno “scoop” annunciando che Alesventino tutto? Probabilmente c’è sandro Carfì, già responsabile per il stata da parte del Sindaco un pro- settore idrico elle attività internazioblema di “ansia da prestazione”. Forse nali di Acea, è stato nominato ammiMarino era convinto di poter trasfor- nistratore delegato di Publiacqua, mare in quattro e quattr’otto Roma società che gestisce il servizio idrico in un’altra Filadelfia. Nessuno sa integrato dell’Ato 3 – medio Valcome andrà a finire. Oggi si deve dire, darno. Carfì, nessuno ne dubito, poe forte, che è partito con il piede sba- trebbe essere un ottimo manager. Ma gliato. E non soltanto sulla pedona- si dà il caso che sia il marito dell’assessore Cattoi, il “braccio destro” di lizzazione dei Fori. Marino ha sbagliato – non siamo noi Marino che, nelle scorse settimane, a dirlo ma i risultati sotto gli occhi di ha condotto le trattative con gli aziociascuno – un po’ su tutto; e questo nisti privati della società sulla defeun pò qua e un pò là porta a parlare nestrazione del vecchio Cda di Acea. di disastro. Anche quando, magari, Alle opposizioni non è parso vero dietro al fumo non c’è proprio nes- poter dire che nulla è cambiato risun arrosto. È il caso, si vuole sperare, spetto al passato. Per Fabrizio Ghera, dell’ennesimo presunto “scandalo” di Fratelli d’Italia, “si apre l’era di madei politici romani (che dopo il caso ritopoli, Cattoi abbia la decenza di Fiorito, va detto, sono considerati il dimettersi”. Altrettanto duro Alessanpeggio del peggio): quello della “pro- dro Onorato, della lista civica Marmozione” in Acea del marito dell’as- chini: “La parentopoli continua, altro sessore Alessandra Cattoi che, contro che discontinuità, altro che currii giornali che hanno messo in dubbio cula!”.

Cercava la discontinuità con il passato, ha finito per circondarsi di "amici" legati alla politica e fortemente ideologizzati. E si è ritrovato più prigioniero di prima di Carlo Rebecchi

Il vicepresidente dell’assemblea capitolina Giordano Tredicine, uno il cui nome evoca un gran numero di cose che a Roma vanno sempre in un certo modo, può permettersi di parlare di una nomina “poco ortodossa”, al punto che dichiara in una comunicato di non potere esimersi dal rivolgere una interrogazione, sull’argomento, al sindaco Marino e alla stessa Cattoi. Cosi come il capogruppo capitolino di Forza Italia e presidente della Commissione trasparenza Giovanni Quarzo dà l’impressione di essere costretto, subito dopo l’arrivo suo giornali della notizia della nomina di Carfì, “che getta una luce inquietante sull’amministrazione Marino”, ad annunciare la convocazione “tra breve” di una riunione della Commissione al fine di fare “tutta la dovuta chiarezza sull’argomento”. Non siamo noi, da fuori, a poter dire come stanno le cose. Ma certo, ancora una volta Marino non

ha saputo spiegare, come avrebbe dovuto, ai cittadini romani – se così è – che Carfì meritava quella promozione, “anche se è il marito della Cattoi”. Invece la cosa è stata tenuta segreta fino a quando qualcuno l’ha comunicata ai giornali (perché va detto, al riguardo, che il sito di Publiacqua di quella nomina, fino a poche ore fa, non ha traccia). Ed è evidente, visto come vanno le vicende politiche a livello nazionale, che se qualcuno tiene nascosto qualcosa viene spontaneo pensare che dietro ci sia qualcosa che “è meglio non dire”. Magari il favore ad un amico. Meglio passare ad altro, anche se le cose poi non cambiano in meglio. Se i romani gridano “ba-sta!”, è perché i politici, una volta eletti, finiscono quasi sempre per pensare più agli interessi dei rispettivi partiti che a quelli dei cittadini. Nessuno di loro, infatti, dà l’impressione di riuscire a

staccarsi dagli “amici” che l’hanno aiutato ad arrivare fin lì. Tutti scrivono che le ideologie non esistono più, ma in realtà non è così. Chi era comunista ieri, lo rimane ancora oggi. Ma lo stesso fa chi era liberale o chi era democristiano: questi ultimi, al massimo trasmigrano sotto le bandiere dei cattolici. Marino aveva promesso il rinnovamento ma è chiaro che difficilmente potrà realizzarlo, visto che tra coloro che lo sostengono ci sono personaggi che più ideologizzati, e quindi rigidi, non si può: come per esempio il vicesindaco Luigi Nieri, del Sel come Gianluca Peciola. Lo stesso discorso può essere fatto anche per i rappresentanti DS della squadra di Marino: da Marta Leonori a Estella Marino. Paolo Masini potrebbe essere definito, senza paura di sbagliare, un catto-comunista, dal volontariato cattolico a Pasolini. Sempre nel sociale, Rita Cutini proviene dall’università cattolica LUMSA, e sarebbe sicuramente pronta a sacrificarsi per non venire meno ai valori che lì ha appreso; così come la Cattoi sarebbe probabilmente pronta ad immolarsi per il sindaco di cui è , come già detto, il braccio destro. Menti libere, a quel che si vede, nella Giunta Marino sembra che ce ne siano poche. Uno è sicuramente Giovanni Caudo, l’uomo cui è stata delegata la trasformazione urbana: un siciliano formatosi professionalmente in Olanda. Le sue idee per rendere vivibili le periferie sono splendide, ma da subito gli è stato detto che i soldi sono pochi, il che è vero, e che quindi c’è poco da sognare ad occhi aperti. Luca Pancalli ha un suo mondo di riferimento, ma per la qualità della vita bisognerà forse aspettare qualche prossimo sindaco. Guido Improta, da nobiluomo napoletano, appare, in senso positivo, un uomo per tutte le stagioni. Soltanto l’irrompere nel mondo politico romano di Matteo Renzi sembra poter far uscire dalla rispettive ideologie coloro che fanno parte, per aver contribuito alla sua elezione, della “squadra Marino”. Soltanto allora, forse, gli interessi di partito verranno posposti a quelli dei cittadini. E si vedrà allora se Marino merita di rimanere o dovrà andarsene.


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PUÒ ACCADERE SE L'AMMINISTRAZIONE CAPITOLINA SCENARI COSA NON TROVA UNA SOLUZIONE IN TEMPI BREVI

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Sabotaggio o incompetenza Roma alla riffa dei rifiuti

a l'esplosione del caos sui rifiuti è frutto dell'incompetenza o del sistematico sabotaggio alla gestione di mister Marino? Sorprende che dopo mesi di tolleranza soltanto ora i Vip (Bruno Vespa, Massimiliano Fuksas), si siano resi conto tutti insieme, anche dall'alto dei loro attici vista centro storico, che Roma fa schifo. Delle due l'una: o sono stati fuori piazza fin adesso, oppure hanno preferito stare zitti per attendere di salire sul carro del vincitore. Renzi, non è un mistero, non vede di buon occhio la gestione capitolina che è e rimane fuori dal controllo del "suo".Non è una novità che Marino abbia perso mesi preziosi prima di incominciare a capire come funzionasse la macchina amministrativa. Tanto più che senza la "rete protettiva" di un partito strutturato - paracadute che ha salvato tanti sindaci prima di lui dal caos - Marino ha proceduto al buio, facendo tanti errori di testa sua, o compiendone altrettanti perché mal consigliato. La gestione dei rifiuti nella Capitale - si sapeva - era pratica delicata da affrontare per prima. Sicuramente prima di mettersi a fare sfilate arcobaleno o chiusure improvvide dei Fori

(e far vedere che fa), e i progetti avveniristici. Una segnalazione: nei mesi scorsi alcuni solleciti figuri di non ben identificate "cooperative" hanno consegnato in alcuni quartieri (Roma Nord), i kit per la raccolta differenziata. Bella iniziativa (che paghiamo con le tasse), se non fosse che i cassonetti per la raccolta differenziata negli stessi quartieri dove sono stati gentilmente elargiti i kit proprio non si sono visti. Il sindaco, tanto solerte ultimamente a fare sfuriate, perché non si fa spiegare chi ci abbia guadagnato nel consegnare a migliaia di romani kit ambientali? Ultima segnalazione: l'arci patron della monnezza del Lazio, Manlio Cerroni, ha ottenuto dal Tar del Lazio, proprio nei giorni scorsi, la titolarietà degli impianti di trattamento e smistamento dei rifiuti. Marino, quando era iniziato il caos giudiziario di Cerroni, aveva preso il controllo per legge. E puntava a mantenerlo su almeno due impianit fondamentali per l'ordinaria amministrazione. Ora - se anche il Consiglio di Stato sarà d'accordo con il Tar - dovrà restituire la gestione all'avvocato Cerroni. Certo, il processo contro il patron dei rifiuti Cerroni va avanti, resta da approfondire i legami delle società di gestione dei rifiuti e la politica laziale. ll 21 settembre scadrà infatti l’ordinanza del sindaco (l'ultima è di marzo) che consente di usare i Tmb del gruppo Colari nonostante l’interdittiva. Un apposito decreto del governo consente, in casi come questi, la requisizione degli impianti. Cerroni ha chiesto ai magistrati amministrativi l’annullamento dell’interdittiva e l'ha ottenuta dal Tar. Ora resta il definitivo grado di giudizio al Consiglio di Stato. Se il massimo organo amministrativo gli dovesse dare ragione, svaniranno le ragioni della requisizione. Marino è ben consapevole di questo passaggio fondamentale: «Stiamo lavorando con la nostra Avvocatura e con il ministero dell'Ambiente. Se il tribunale confermasse l'interdittiva procederemo alla requisizione in uso degli impianti prevista dalla legge. Sono pronto ad assumere in prima persona la responsabilità della requisizione». Ecco: un suggerimento spassionato. Non si assuma la responsabilità in prima persona. Adoperi invece queste settimane per fare uno screening dei dirigenti dello Stato che sappiano muoversi. Altro suggerimento gratuito: nel 2010 in Campania non sapevano come uscirne con la gestione della sanità. Troppi interessi e troppi impicci. Morale è stato chiamato un generale dei Carabinieri e un colonnello dell'Arma che in meno di 12 mesi hanno raddrizzato Asl e gestione sanitaria. Il generale in pensione Mario Scoppa e il giovanissimo Maurizio Bortoletti, colonnello in aspettativa, ex Folgore, ex Dia.Marino si faccia una passeggiata a viale Romania e chieda al comandante generale Leonardo Gallitelli, se ha qualche ufficiale da prestargli. Ne gioveranno i romani, e la sola divisa terrà lontani un po' di maramaldi che ronzano come condor. E ne gioverà anche Marino che rischia la poltrona di sindaco, proprio a settembre, se non riuscirà ad arginare la montagna politica della gestione della nettezza urbana. Piuttosto inviti Cerroni, che con lettere e telegrammi si è reso disponibile a parlare e a risolvere i problemi di Roma, a un dibattito pubblico. Magari uno che gestisce la monnezza dei romani dagli anni Sessanta qualche buon consiglio potrà pure regalarlo all'amata capitale...

Tutti ora si accorgono che Ignazio Marino - che non ha reti di protezione da parte di alcun partito di maggioranza - ha sottovalutato la bomba ad orologeria della gestione dei rifiuti. I Vip cinguettano il disgusto per la sporcizia e il sindaco minaccia di far saltare teste all'Ama. Chiami piuttosto un ufficiale dei carabinieri e gli affidi la gestione. Anche perché entro settembre gli impianti di Cerroni potrebbero tornare definitivamente sotto il controllo del patron di Malagrottta (se così deciderà il Consiglio di Stato dopo la pronuncia del Tar pochi giorni fa)

il

di Leonardo Giocoli imperiali. Ma questo è il passato. Marino ora fa una sfuriata al giorno per cercare di capire chi lo voglia mettere di nuovo all'angolo. Ne ha fatte di scalate per rendersi conto del procedere dei lavori per la stabilizzazione e la futura apertura di Monte Mario. Ma la montagna incantata dell'immondizia, in confronto, è come scalare l'Everest per un principiante. Un filino impegnativa anche per i professionisti, un tantino difficile per gli esperti. Meglio non avventurarcisi. Però Roma produce immondizia con un ritmo tale (3.300 tonnellate al giorno), che nel frattempo partorendo tante belle idee... i cassonetti

strabordano. E i romani (senza autista) si inca...no. La soluzione tampone di affittare dalla multiservizi romagnola Hera un tritovagliatore che ne possa trattare 200 di tonnellate al giorno, rappresenta evidentemente un contributo ma non la soluzione. C'è da dire che affittando i macchinari dalla società romagnola si risparmiano 35 euro a tonnellata. Costava infatti di più affidarli agli impianti dell'avvocato Manlio Cerroni (lo storico patron di Malagrotta finito nei pasticci proprio sotto la gestione Marino), che fare una gara e farli smaltire da altri. Marino galleggia a mezz'aria tra la voglia di fare

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abitudini non muoiono mai

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e brutte abitudini non muoiono mai, possibile che il presidente del Consiglio regionale Daniele Leodori (dipendente in aspettativa della Regione Lazio) abbia percepito per alcuni mesi un doppio stipendio? Possibile, lo hanno stanato i grillini alla Pisana. E possibile che Manlio Cerroni, dipinto come il Belzebù degli intrecci di potere capitolino sia ancora in sella, graziato dal Tar, in grado di scrivere un libro che lo racconta come un angelo? Possibile che il prefetto di Roma Giuseppe Pecoraro, sacrificato sulla barricata della lotta ai rifiuti sia costretto a rincorrere, a difendersi? Tutto possibile, come il fatto che dopo gli strilli del sindaco Marino e qualche operazione-spot Roma sia tornata in mano ad invisibili, sbandati, rom, lavavetri, parcheggiatori e venditori abusivi. Intoccabili. I rom possono dormire nella sala di un Municipio, possono essere ospitati nella sede della vecchia Fiera, sotto le finestre di Zingaretti? Va bene così. E gli assenteisti dell'Ama? Quale azienda può tollerare percentuali così ampie? E cosa aspettava Daniele Fortini per usare il pugno di ferro? E il pasticcio del

Teatro Valle occupato? Ora se ne occuperà l'ex coordinatrice delle notti bianche e di Gianni Borgna, il nuovo assessore alla Cultura, Giovanna Marinelli, Ha già detto che le regole vanno rispettate, staremo a vedere. Le stangate per la Ztl? Solo l'assessore Improta poteva infilarsi in un pasticcio del genere. Rincari record, stangate per tutti, residenti e non, solo i pullman, quelli che creano i danni maggiori, se la caveranno. E ci si assicura che i furbi non la faranno franca, quante deroghe, quanti permessi fasulli? I consumatori preparano una class action, proprio ciò di cui ha bisogno il sindaco, Ora ci aspettiamo che l'altro assessore, Daniela Leonori, vinca la battaglia della movida e quella dei camion bar. Per ora non c'è traccia di successo. Aspettiamo l'autunno? Il solito Nieri si è fatto prendere per l'ennesima volta con il sorcio in bocca, prendendo le parti dei palestinesi e dimenticando i razzi lanciati sugli israeliani. Ci siamo abituati, Alessandra Cattoi ha dimenticato di avvertire che il marito lavora all'interno della grande famiglia delle società comunali. Può essere promosso? Il comandante dei vigili Raffaele Clemente non ha invece ancora rimosso i furgoni abusivi di Cola di Rienzo che denunciamo da mesi. Si salvano in pochi, vedi quel galantuomo dell'assessore allo sport Luca Pancalli (intervista a pagina 6). Intiepiditi anche i grillini in Campidoglio, mentre riemerge dall'ombra Gianni Alemanno. Alfio Marchini, invece, è in eterna vacanza.

CHI SALE dall’alto Giovanna Marinelli, Luca Pancalli e Giuseppe Pecoraro CHI SCENDE dal basso Guido Improta Luigi Nieri e Daniele Leodori


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RIFIUTI RISCHIA DI FAR SALTARE I NERVI L’INCHIESTA L'EMERGENZA ALL'AMMINISTRAZIONE. E AI ROMANI

La verità? Non sanno come uscire dal tunnel Non bastano la caccia agli assenteisti né le squadre speciali né le soluzioni-tampone. Servono investimenti e impianti, ma non c'è un euro. E Marino continua a promettere: torneremo alla normalità. Come? di Giovanni Santoro

I

l clima è da caccia alle streghe. Anche se sarebbe più consono al ‘sacchetto’. Perché l’emergenza rifiuti di Roma, più di una volta paragonata alla Napoli del 2008 sommersa dalla monnezza, non si affronta solo con le squadre speciali per svuotare le strade, prima che i cassonetti, ma anche e soprattutto con la voglia del sindaco Ignazio Marino di “far rotolare qualche testa”. Più d’uno il colpevole per una Capitale sommersa. Il primo cittadino propone degli eco-distretti, ma non spiega come e dove troverà i soldi per realizzarlo, e punta il dito contro l’Ama. Dai dirigenti super pagati agli assenteisti, se la prende con tutti. Con il sospetto che qualcuno remi contro, mettendo in atto il boicottaggio della raccolta. Ma per capire meglio l’affaire immondi-

zia della Città Eterna, in sofferenza costante dalla chiusura della discarica di Malagrotta (fine settembre), bisogna partire da un dato: è quello sugli assenteisti. Nella municipalizzata di ambiente e decoro si registrano più assenze per malattie e infortuni rispetto alla media nazionale. Cifra che raddoppia se si passa a esaminare gli elenchi di chi ha diritto alla 104, la legge che permette l’assistenza ai familiari ammalati. Una percentuale del 16,8% che Marino considera “non tollerabile”, soprattutto in una Roma sommersa dai rifiuti. L’Audit interno mostra i primi numeri: troppi i malati (8%), così come gli infortuni (1,28%) e chi sfrutta permessi per assistere i familiari (3,1%). L’obiettivo è quello di scendere sotto la soglia dei 10 punti percentuali totali, recuperando un quinto dei dipendenti che

non si presentano al lavoro quotidianamente. In 200 sono stati convocati e per qualcuno di loro è già pronta la lettera di licenziamento. Il secondo caso che ha fatto saltare il chirurgo-dem dalla sedia è quello che riguarda i super stipendi. Nonostante interi quartieri al collasso, infatti, ci sono 5 super manager che percepiscono buste paga che in alcuni casi superano anche quelle dei loro diretti superiori: si va dai 92mila euro di Patrizia Caracuzzi, assunta come assistente dell’ex amministratore delegato Franco Panzironi, ai 95 di Stefano Andreini. Ma in totale i quadri di Ama sono 52 e per molti non è possibile conoscere né retribuzione né curriculum. Non solo. Alcuni dipartimenti della società comunale sono talmente sovradimensionati che non si riesce nep-

pure a capire chi fa cosa. Anche a questo servirà l’inchiesta non ufficiale voluta dal sindaco. Che ha promesso in maniera solenne: “Torneremo alla normalità”. Come? Continuando a spendere risorse per mandare fuori regione i rifiuti e affittando il tritovagliatore di Rocca Cencia, per dare respiro agli altri impianti romani sovraccarichi. Proprio il suo stop nei giorni scorsi, a causa di un guasto, aveva dato il la al caos. E proprio in quella zona dovrebbe essere attivato un nuovo tmb per aumentare il potenziale di immondizia da smaltire. Oltre le 30 squadre speciali, formate da un mezzo e due operatori, che girano i quartieri alla ricerca del sacchetto di troppo. Una task force, doppia per ogni Municipio, che ha il compito di raccogliere le segnalazioni dei cittadini oltre ai


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L'INTERVENTO

Marino si dimetta e lasci fare ad altri

È

sacchetti per strada. In azione anche 100 controllori, insieme a 18 dirigenti che, dalla sera all’alba. Caso che però è finito sotto la lente di ingrandimento della procura, che indaga dopo un esposto presentato dal Codacons. Una denuncia che delle risposte, in realtà, le ha in parte trovate. La colpa è nella gestione, dice qualcuno, perché il fatto di aver spostato tutto il personale sulla raccolta differenziata ha di fatto lasciato scoperto il nervo della pulizia delle strade. Il porta a porta arriverà a breve negli altri municipi, ma la sforbiciata da 93 milioni di euro sulla nettezza urbana c’è. I tagli li chiede il decreto SalvaRoma e li prevede il piano di rientro dal debito elaborato dal Campidoglio e presentato nei giorni scorsi a palazzo Chigi. La spesa deve diminuire del 12%, ma in questa quota, teme più d’uno, non ci saranno solo sprechi. Senza dimenticare che per quest’anno il costo complessivo di Ama sarà di 743 milioni di euro: circa 70 milioni in più rispetto al 2013. Così l’amministratore delegato Daniele Fortini è obbligato a promettere che una riduzione delle uscite

(28 milioni) da subito. Il resto sarà coperto con l’aumento del 4% della tariffa. Con super sconti per chi è più bravo a differenziare. Sui partner si discute da tempo: in molti guardano ad Acea, ma dalla partecipata del settore idrico ed energetico non ha ancora sciolto le riserve. Intanto il Tar ha annullato l’interdittiva antimafia nei confronti degli impianti di Manlio Cerroni, il re della monnezza romana accusato di associazione per delinquere e trattamento illecito di rifiuti. La mossa dei giudici amministrativi però azzera di fatto i propositi di Marino, che si era detto pronto alla requisizione. Così spunta l’ipotesi di smaltire ad Aprilia 300 tonnellate di sacchetti al giorno, il 10% del totale prodotto. Dove? Negli spazi della Ri.Da, azienda di Fabio Altissimi: il grande accusatore proprio dell’avvocato Cerroni nel processo su Malagrotta. I residenti, invece, si preparano alla mobilitazione. Ma nella ressa di indiscrezioni, spunta anche l’ipotesi inviare in Campania un’altra quota di monnezza. Il problema però sono sempre i soldi. Il sindaco sa bene che le

soluzioni tampone non bastano e Roma rischia di trovarsi di nuovo affogata nei sacchetti. Servono impianti. Nel piano di rientro si parla di eco-distretti, si sono fatti i nomi di Ponte Malnome e Rocca Cencia. Anche qui gli abitanti sono già pronti alle barricate. Lo scopo è quello di ridurre al minimo la parte da conferire in discarica, attraverso un trattamento con i biodogestori (che lavorano l’organico senza consumare ossigeno). Il primo cittadino sogna di creare strutture che si alimentano solo con energie rinnovabili. Per un ciclo di rifiuti che rispetti l’ambiente e sia economicamente sostenibile. Per farlo sono indispensabili gli investimenti. Di cui nel piano, fino ad ora, non c’è traccia. Per dare forza al paradosso che caratterizza la raccolta differenziata: aumentano i rifiuti, per mancanza di strutture, eppure la promessa era di toglierli dalle strade. Trovandosi così sulle pagine del Financial times, nell’articolo di commiato del corrispondente Guy Dinmore (che dopo 7 anni lascia Roma). L’inviato inglese, raccontando la città, paragona la Capitale ai Balcani e titola: “La bellezza che cade a pezzi”.

’ ormai divenuta insostenibile l'emergenza rifiuti che sta tormentando l'intero territorio capitolino. A pagare il prezzo più elevato sono soprattutto le strade secondarie dei quartieri maggiormente periferici. Tra le foto che ritraggono una Roma triste e sporca che ormai riempiono la rete e passano alla velocità della luce sui social network, ai video che spettatori improvvisati girano per denunciare il loro dissenso, c'è un'amministrazione nuova di un anno che sembra ferma, incapace di trovare contromisure ad un degrado senza precedenti. Cumuli e cumuli di rifiuti ovunque e cassonetti colmi che non vengono svuotati per giorni, in alcuni casi per settimane, con l'odore acre e nauseabondo che la fa da padrone. I cittadini si sentono abbandonati e tra una protesta, una manifestazione e una class action, proprio questo mese dovranno tapparsi il naso e pagare la Tari , quella tassa che a ben vedere dovrebbe garantire il decoro delle vie e delle strade sotto casa di ognuno di noi. Dall'altra parte si procede con proclami, tante promesse e pochi, piccoli e inutili interventi spot che mostrano il poco riguardo e la tanta incapacità di sindaco, giunte e minisindaci municipali. E poi c'è l'assemblea capitolina, ben seduta sugli scranni, che non riesce a rappresentare la gente nel più comprensibile dei diritti, quello di non dover vivere sommersa tra i rifiuti. Una volta sempre in quella assemblea c'era la maggioranza e c'era l'opposizione ma, a parte rari e bellissimi casi, della questione immondizia sembra che non importi niente a nessuno. Ci sono poi le associazioni che si battevano e si battono per il decoro, per l'ambiente, per la sicurezza dei cittadini e che ora le devono inventare tutte per essere ascoltate, con i giornali a veicolare le iniziative perchè a Roma ci vivono anche quei giornalisti, e nessuno può essere soddisfatto delle condizioni in cui versano i nostri quartieri. Movimento Capitale denuncia, segnala, dà vita ad apposite pagine facebook tematiche, redige esposti che invia alle autorità, propone interrogazioni consiliari, si allea con comitati come DifendiAmo Roma, manifesta, realizza iniziative per attirare l'attenzione, per provocare reazioni. Ma niente. Ci abbiamo provato anche con adesivi provocatori attaccati su più di duemila cassonetti per denunciare l'abbandono da parte del minisindaco Mancinelli nel XIII municipio, a ben vedere il quadrante di Roma più colpito dall'emergenza. Ma niente. Una frase sul tema rifiuti l'abbiamo da poco inserita addirittura in una canzone di protesta scritta e arrangiata dal sottoscritto che di Movimento Capitale è proprio il presidente, che è servita però ad evitare la manifestazione dell'orgoglio rom ma non certo a far pulire la città. Ci si domanda come si uscirà da questo oblio e ci si risponde che l'unica soluzione, e stavolta davvero senza considerare il colore politico, è che Marino si dimetta e restituisca con un solo gesto dignità a Roma e ai Romani. Marco Visconti (Presidente di Movimento Capitale)


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PRIMO PIANO

DI

L'INTERVISTA

L’

assessore Pancalli è persona dura, determinata, dietro l'aspetto cordiale e lo sguardo bonario. Ha una volontĂ di ferro temprata negli anni, da quell'incidente che ha cambiato la sua vita alle mille sfide vinte, dopo, nel corso degli anni. Ci è sembrato scomodo, a disagio nelle vesti di assessore allo sport e alla qualitĂ della vita. Le voci sul suo futuro si incrociano e si intrecciano. Ne abbiamo chiesto conto direttamente a lui Luca Pancalli, universalmente riconosciuto come persona retta ed equilibrata, da anni "galleggia" nelle zone alte della politica sportiva italiana. Dallo sport disabili al Coni, alla Fgci, una girandola di ruoli, di incarichi. Sempre il salvatore della patria, l'uomo buono per tutte le stagioni. Ora si parla di lui - per bruciarlo, per contrapporlo ad altre candidature - per ruoli di supervertice in Coni e Fgci, c'è chi ipotizza un suo coinvolgimento nel clan dei renziani. Insomma se ne dicono tante. Lui in questo momento soffre in silenzio in Campidoglio, assessore allo sport e alla qualitĂ della vita-. Cosa c'è di vero? Si dicono tante cose che, alla luce dei fatti, risultano non essere vere. In questo momento sto svolgendo, con spirito di sacrificio, il mio ruolo per la cittĂ , in una dimensione professionale che mi è completamente nuova e sto tentando di farlo nel miglior modo possibile. Se galleggio nell’ambito della politica sportiva, per un ex nuotatore, è il minimo che possa fare. Per quanto riguarda la voce che faccio parte del clan dei “renzianiâ€?. Posso soltanto dire che apprezzo particolarmente il modus operandi - fresco, concreto e diretto - del Presidente del Consiglio, per una politica del fare, a prescindere dalle correnti dei partiti, dai livelli piĂš alti fino a contesti come quello nel quale opero, slegata da vecchi schemi e nella quale mi riconosco in pieno, perchĂŠ questo Paese necessitĂ di un processo riformatore ormai ineludibile, ad ogni livello ed in ogni ambito, se vogliamo che ci sia un futuro per le nuove generazioni. Ăˆ vero che è considerato sacrificabile in un eventuale rimpasto di giunta? Sono stato chiamato dal sindaco Marino in un ruolo tecnico per svolgere le deleghe allo sport, alla qualitĂ della vita ed al benessere e sto tentando di farlo nel miglior modo possibile, approcciando a questa dimensione professionale con la metodologia che lo sport mi ha insegnato, ovvero con grande umiltĂ , nella consapevolezza che il lavoro, prima o poi, paga. Fonda-

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PARLA L'ASSESSORE COMUNALE ALLO SPORT E ALLA QUALITĂ€ DELLA VITA LUCA PANCALLI

“Da qui non me ne vado, so di poter essere ancora utile alla Capitaleâ€? “Nessuno è indispensabile ma non mi considero in uscita. Per quanto mi riguarda siamo riusciti a portare a termine diverse cose e senza spendere un centesimo. E sono soddisfatto per l'opportunitĂ che Roma mi sta dandoâ€? di Giovanni Tagliapietra

mentale è, quindi, il lavoro di squadra, per costruire e raggiungere un buon risultato, operando sia con le forze politiche di maggioranza che dialogando con quelle di opposizione, tentando di portare un po’ di quella esperienza che ho maturato da dirigente sportivo. DopodichĂŠ, sulla mia sacrificabilitĂ in caso di rimpasto di giunta, è aspetto che leggo sui giornali. Con il sindaco ho un rapporto talmente franco che, se dovrĂ dirmi qualcosa, lo farĂ senza intermediari, nell’assoluta convinzione che tutti siamo utili e nessuno è indispensabile. In un anno di attivitĂ non si è visto molto,o comunque i media non hanno dato grande risalto al suo operato. Possiamo rimediare.... Stiamo lavorando perchĂŠ si realizzino tante cose e mi rendo conto che, in una societĂ in cui conta sempre di piĂš ciò che si racconta e ciò che appare, piuttosto che ciò che si fa in termini di sostanza, tutto questo possa sembrare molto poco. E’ un anno che sto lavorando, insieme al mio staff, in assessorato in una situazione di grande diffi-

coltà , soprattutto per quanto riguarda le risorse finanziarie a diposizione. Ancora oggi operiamo senza avere un solo euro a disposizione. Sarà cosÏ finchÊ il bilancio non verrà approvato dall’assemblea capitolina, dopo che, per la prima volta, la Giunta ha rispettato i tempi previsti. Solo in seguito a questi passaggi formali e sostanziali potremo avere quelle risorse finanziarie, seppur modeste, a disposizione per aiutare progetti di natura diversa, siano essi relativi a manifestazioni sportive o legati alla qualità della vita. Allo stesso tempo, stiamo tentando di farci condurre solo ed unicamente dalla ricerca della trasparenza in un quadro di rispetto totale delle norme, evitando qualsiasi forma di discrezionalità nell’assegnazione degli impianti, tentando di farlo velocemente, sia pur nella difficoltà legate ad un personale insufficiente, utilizzando procedure di evidenza pubblica, affrontando temi legati all’impiantistica sportiva che si trascinano in questa città ormai da troppo tempo e cercando di trovare delle soluzioni di buon senso e di ragionevolezza. Nonostante tutto,

siamo riusciti a d affrontare e risolvere alcune situazioni. Ne cito solo alcune: la soluzione del problema del trotto a Roma, in seguito alla chiusura di Tor di Valle, portando l’intera attivitĂ all’interno dell’ippodromo di Capannelle; la modifica del regolamento per le palestre scolastiche, dopo l’approvazione di Municipi e commissioni sport e scuola, che si appresta ad essere approvato nelle sedi istituzionali previste; per quanto riguarda il benessere, il protocollo d’intesa con i medici di base per incrementare l’attivitĂ motoria a tutti i livelli. Capitolo a parte merita la questione relativa allo stadio Flaminio, per il quale l’Assessorato ed il Comune avevano posto le basi per un accordo con la Federcalcio per la riqualificazione dell’intera struttura, progetto che ha subito uno stop per le ben note vicende legate alla FIGC. Mi piace poi ricordare l’incontro con gli assessori allo sport delle cittĂ capoluogo di regione italiane, su iniziativa mia e dell’assessore Gallo di Torino, per confrontarci su situazioni comuni nelle grandi cittĂ . Sono alcuni esempi che, ripeto, sono stati condotti in porto senza spendere un solo centesimo che, ribadisco, non avevamo e non abbiamo. Ăˆ vero che lei considera conclusa l'esperienza in Campidoglio e che aspetta

il momento giusto per andarsene? Non è vero, sono stato chiamato a ricoprire questo incarico e mi è stata data fiducia e, finchĂŠ questa fiducia sarĂ rinnovata, continuerò a lavorare. Il mio impegno è di portare a termine alcuni progetti. Per quanto riguarda il futuro, poi, non ho la palla di vetro per sapere cosa succederĂ . Come mai si è trovato in una Giunta a svolgere un ruolo che non le appartiene? Per me si tratta di un’esperienza nuova. Lo dico con molta franchezza: avevo immaginato un percorso diverso, che mi avrebbe portato ad impegnarmi in quello che per me ha sempre rappresentato l’obiettivo della mia vita, cioè poter vivere nel mondo dello sport, per il quale ho dedicato una mia vita atletica prima dell’incidente, dopo l’incidente e poi da dirigente sportivo, creando, favorendo e facendo crescere il Comitato Paralimpico in tutti i suoi aspetti. Una volta che al CONI le cose sono andate come sono andate, anche lĂŹ per una scelta di coerenza e di trasparenza, mi si è presentata, del tutto inaspettata, questa opportunitĂ , con la chiamata del sindaco Marino. In questo incarico ho intravisto una sfida nuova. Non l’avevo mai fatto, non ho mai avuto velleitĂ di impegnarmi in politica, non mi ritengo un politico, nĂŠ ritengo di avere le capacitĂ dei politici, ai quali riconosco, soprattutto a quelli che lavorano negli enti locali, con grande spirito di servizio. E’ molto difficile, infatti, fare politica quotidianamente, confrontandosi con i grandi problemi di una cittĂ complessa come Roma. Sono soddisfatto per quello che questa nuova sfida mi sta regalando, perchĂŠ mi permette di confrontarmi con temi che ero abituato a vedere dall’altra parte del campo. Tutto ciò mi aiuta a vedere strategie di politica sportiva di cui questa cittĂ , come il Paese, ha bisogno.

Il CORRIERE ROMA DI

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giovedì 24 luglio 2014 pagina 7

IL CASO

IlCORRIERE ROMA

CRONACHE

DI

MONTA LA PROTESTA DI RESIDENTI E COMMERCIANTI

Piazza Crati? Un campo di battaglia di Francesco Vitale

L

o scempio, il degrado di Piazza Crati, anno dopo anno. I vertici del Municipio Secondo sotto accusa, le inadempienze. Residenti e commercianti e cittadini del quartiere, e in particolare di piazza Crati sono abituati a mobilitarsi, a difendersi. Hanno voluto far sentire ancora una volta la loro voce facendo arrivare una segnalazione scritta al Presidente Giuseppe Gerace e agli assessori Assunta Santoriello (Lavori Pubblici) ed Emilia La Nave (Attività Produttive). La segnalazione è corale e compatta, Piazza Crati un tempo aveva una sua logica nel quartiere, ora gli effetti perversi della realizzazione del parcheggio sotterraneo l'hanno snaturata, e la mancanza di un’adeguata manutenzione delle strade sta portando l'intera area al collasso. Le griglie di areazione collocate sulla strada oltre a non essere a norma, sono un serio pericolo per biciclette e motorini e causano intollerabili immissioni sonore, amplificate durante le ore notturne. Problemi anche per i pedoni: i marciapiedi sono in uno stato di completo degrado: le piastrelle non sono stabili, alcune sono state addirittura rimosse; più facile quindi inciampare e cadere, e soprattutto gli anziani possono farsi anche piuttosto male. Altri pericoli latenti sono rappresentati dalla mancanza di attraversamenti pedonali sicuri, dalla non potatura degli alberi che limitano la visibilità. Inoltre alcuni cartelli pubblicitari, oltre a essere pericolanti, sono stati posizionati a filo del marciapiede in una posizione contraria alle norme vigenti.

Alcune immagini eloquendi del degrado in cui vers Piazza Crati: marciapiedi rotti, pavimentazione divelta, mancanza di attraversamenti pedonali. Per non parlare degli imbocchi fognari ostruiti e dei cassonetti dei rifiuti posizionati nelle vicinanze degli esercizi commerciali Sotto accusa anche gli imbocchi fognari, il più delle volte intasati perché non puliti: un serio problema per i residenti e per tutti i passanti, poiché il non regolare deflusso delle acque, rende tra l’altro l’area irrespirabile. Situazione a rischio dal punto di vista igienico-sanitario.

Come se non bastasse, i cassonetti dei rifiuti, peraltro posizionati di fronte a esercizi commerciali, (ristorante e bar-caffetteria della piazza), emanano odori nauseabondi. Il loro attuale posizionamento provoca anche difficoltà alla raccolta da parte degli operatori AMA che

non riescono a passare con i loro mezzi e sono costretti a salire con le ruote sui marciapiedi, peggiorandone ulteriormente la stabilità. Può bastare. L'amministrazione municipale saprà far tesoro di questo dossier, interverrà per riportare l’area in condizioni di sicurezza?

REDAZIONALE

ANCORA TAGLI DI CATTEDRE NELLE REGIONI MERIDIONALI

SCUOLA, IL MIUR USA LE FORBICI PER IL SUD Q

Quello del taglio degli insegnanti nelle Regioni del Sud è un copione già visto. Che da diverso tempo si ripropone in modo ciclico. E che il Ministero dell’Istruzione conferma per il futuro: anche l’anno prossimo, infatti, le scuole del Meridione e delle Isole maggiori subiranno un ulteriore decremento di “cattedre”. Attraverso l’adeguamento finale operato dagli uffici scolastici periferici sulla base del cosiddetto “organico di fatto”, derivante dai mutamenti delle iscrizioni e dalle bocciature degli studenti che si sono concretizzate nelle ultime settimane, non c’è una Regione del Sud che si salva: la Sicilia perde ulteriori 504 cattedre, la Campania se ne vede sottratte 387, la Puglia 340, la Calabria

183. Numeri negativi anche per la Basilicata, dove spariscono 58 posti da insegnante, per il Molise (-33), per la Sardegna (-27) e per l’Abruzzo (-14). A dire il vero, il prossimo anno ci sarà un incremento: riguarda gli insegnanti di sostegno. Che da 63.348 saranno incrementati di circa 20mila unità. Ma anche in questo caso il Miur ha agito con la logica del “bilancino”, perché l’incremento doveva essere maggiore, visto che è stato attuato su un organico sottodimensionato del 30%. Tanto è vero che anche se entro tre anni i docenti di ruolo specializzati nell’insegnamento ai disabili saliranno a 90.032, nello stesso periodo i docenti di sostegno di cui avranno bisogno i nostri alunni saranno molti di più degli attuali

110.216: basti pensare al trend positivo a partire dal 2001, quando gli iscritti nelle scuole con handicap certificato erano appena 138mila, mentre oggi sono diventati 222mila. “La decisione di ridurre ancora il corpo docente assegnato alle scuole del Sud – spiega Marcello Pacifico, presidente Anief e segretario organizzativo Confedir – è l’esatto opposto di quello che occorreva fare: nelle Regioni meridionali, infatti, il tasso di abbandono scolastico è altissimo. Alle superiori di Caltanissetta e Palermo supera il 40% di iscritti. Si tratta di in segno evidente di quanto le scuole abbiano difficoltà a scolarizzare e portare alla maturità i giovani del posto. Dal Miur, quindi, dovrebbero rinforzare gli organici, miglio-

rare l’orientamento, creare un collegamento diretto, in accordo con il Ministero del Lavoro, con industrie e aziende”. “Invece non solo non si attua alcun programma di rafforzamento didattico e orientativo, ma – dice ancora Pacifico – si assegnano meno docenti. La verità è che si stanno sottraendo docenti proprio laddove ve ne sarebbe più bisogno. Lo sanno bene anche a Viale Trastevere: “A rendere ancora più complessa la situazione – continua Pacifico – c’è poi il dato riguardante le assunzioni del personale docente: il Miur ne ha previste poche decine di migliaia, mentre l’Anief ha calcolato che sono almeno 100mila i posti vacanti e utili per le im-

missioni in ruolo. Di questi, quasi la metà riguarderebbe il sostegno, circa 20mila sono quelli assegnati fino al 31 agosto e 30mila riguardano i prossimi pensionamenti. È assurdo che a fronte di 140mila posti assegnati annualmente ai precari, su posti da considerare in larga parte vacanti, si continui a negare di stabilizzarne i due terzi. In questo modo si continua a precarizzare il rapporto di lavoro nella scuola, malgrado le indicazioni dell’Ue, che entro l’anno potrebbero essere confermate dalla Corte di Giustizia europea, indichino chiaramente – conclude il sindacalista Anief-Confedir - di intraprendere la strada della stabilizzazione automatica dopo 36 mesi di servizio”. (www.anief.org)


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CRONACHE

DI

ROM CI SCRIVONO QUESTIONE E NOTTI DA SBALLO

Da noi la movida è sana e pulita

S

criviamo in merito all'articolo pubblicato martedi 17 giugno dove è stata posta in maniera decisamente evidente una nostra foto peraltro risalente a diversi anni fa.Il sudetto articolo, che riteniamo assolutamente infamante per noi e per la movida notturna trasteverina, non ci trova assolutamente d'accordo. Le denunce riportate nel vostro giornale sembrano scritte da cittadini che la movida notturna la guardano un po’ a modo loro‌ perchĂŠ l’ordinanza emessa dal sindaco Marino viene assolutamente rispettata dai gestori di locali seri e professionali . I controlli sono numerosissimi, almeno nella zona di Trastevere, dove i locali vengono guardati a vista e severamente puniti in caso di trasgressione mentre per gli ambulanti o peri mini market viene chiuso un occhio . L’amministrazione comunale con tutte queste ordinanze, che vengono generalmente emesse nel pe-

riodo lavorativo piĂš florido - e ripetiamo da noi Birreria Trilussa assolutamente rispettate - però non ha mai pensato di tutelare i diritti dei ristoratori e del loro lavoro lavoro ; non siamo forse anche noi dei cittadini? I nostri diritti sul piatto della bilancia però sembrano pesare meno dei diritti dei residenti‌ La sicurezza ed i controlli sulle nostre strade , del centro storico e non, dovrebbero sicuramente aumentare per il bene di tutti, lavoratori, residenti e consumatori senza però impedire a chi della vita notturna vive di esercitare liberamente il proprio lavoro. Il nostro locale, benchĂŠ sia stato sbattuto in primo piano sotto un titolo che proprio non ci appartiene “ Movida da sballoâ€? , è assolutamente fiero di far parte di quel gruppo di locali che della movida notturna sana e pulita fanno un lavoro ed uno stile vita davvero lontano dallo sballo! Consuelo Latronico- Birreria Trilussa

SolidarietĂ a Fabrizio Santori

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orrei esprimere tutta la mia totale solidarietà al Cosigliere Regionale Santori - in merito alla questione Rom - condividendone appieno il pensiero, le idee, nonchÊ i giudizi su questi veri e propri parassiti della nostra città . Non riesco a capire perchè ai nostri governanti piace essere cornuti e mazziati. Si perchÊ di questo si tratta , da un lato aiutiamo "questi

finti poveretti" a sopravvivere e, dall'altro, permettiamo che poi ci vengano a derubare sotto molteplici forme. Vorrei chiedere a quegli "ipocriti" dell'Unar perchè questi nomadi sono diventati come gli storni a Roma e cioè stanziali, perchè non pagano l'acqua, la luce, il gas, il canone TV, la casa e tutte le tasse che invece paghiamo noi corretti e "fessi" cittadini romani? Massimiliano Noiret

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la

Lazio

del

NUMERO 23 ANNO LXVII GIOVEDÌ 24 LUGLIO 2014

LA DENUNCIA

L’INTERVISTA

La Procura tace, che fine ha fatto il fascicolo sul S.Lucia?

Recchia: "Una casa della salute all’Ipab San Michele? a pagina 14 Parliamone"

a pagina 12

Farmacie ospedaliere tra furti e spaccio? Non va N

on è la prima volta che parliamo ed approfondiamo il ruolo delle farmacie ospedaliere che dovevano essere, secondo le direttive del Ministero della Salute e degli Assessorati regionali alla Sanità, un baluardo contro l’eccessivo spreco di farmaci e l’alto costo della spesa farmaceutica in Italia. Spesa che negli ultimi tempi, rende noto l’ISTAT, è ulteriormente aumentata anche a causa dell’utilizzo improprio di antibiotici, acquistati grazie alle ricette che medici compiacenti firmano per non perdere assistiti. Anche l’AIFA e i NAS hanno recentemente iniziato un forte controllo contro il furto e il riciclaggio di farmaci, in special modo di quelli più costosi. Ci sarebbe da riflettere: esiste realmente un’organizzazione capillare che, grazie alle notizie che pervengono dalle farmacie ospedaliere , riesce a mettere insieme un rilevante numero di farmaci da vendere al “mercato nero”, sembra sotto il controllo di mafie organizzate. Il furto e il riciclaggio avviene contemporaneamente nei paesi europei, proprio per questo l’Agenzia Europea dei

Medicinali (EMA) ha inviato ai paesi dell’Unione comunicazioni con l’obiettivo primario di condividere le informazioni relative al furto e al riciclaggio di farmaci all’interno del territorio europeo. Il controllo non può essere effettuato esclusivamente sulle farmacie ospedaliere dove spesso si acquistano farmaci non necessari ma solo per fare “spesa e cassetta”. Quello che è avvenuto in questi ultimi tempi al Policlinico Umberto I ha visto scendere in campo il solito e male informato Ministro della Sanità Beatrice Lorenzin che si scaglia su ciò che è avvenuto al Policlinico Umberto I, dando interpretazioni che nulla hanno a che fare con la funzionalità delle farmacie ospedaliere. La Lorenzin dichiara, fra l’altro, che il furto dei farmaci al Policlinico Umberto I (che nulla ha a che vedere con lo spaccio di droga) si poteva evitare se fosse stato già in funzione il “Patto della Salute” siglato tra Stato e Regioni. Non ricorda la Lorenzin che all’interno delle strutture ospedaliere esiste un Direttore Generale, un Direttore Sanitario che firmano per l’acquisizione di farmaci richiesti dai singoli dipartimenti che finiscono sotto il controllo del re-

sponsabile della farmacia in oggetto. Vediamo chi ordina e che farmaci ordina per quel dipartimento o reparto e che utilizzo si fa dei farmaci richiesti. La spesa farmaceutica del Lazio supera di gran lunga il 13%, percentuale non superata da altre regioni. È facile quindi risalire a chi firma le richieste e anche alla case farmaceutiche che producono di farmaci. Per quanto riguarda il Policlinico Umberto I, che è solo la punta dell’iceberg, il Direttore Generale Alessio e il Direttore Sanitario Allocca hanno le capacità e gli strumenti per effettuare un radicale inventario per comprendere o scoprire chi ordina e quali farmaci ordina. Non mischiamo il sacro con i profano, non buttiamo all’aria professionalità e competenze che sono il vanto del “Policlinico dei romani”. Indagare e colpire, non come afferma Beatrice Lorenzin, che farebbe di “tutt’erba un fascio” per apparire sulla prima pagina di un quotidiano romano, per dimostrare la sua volontà di colpire quando le competenze sono esclusivamente delle Regioni e per esse dei Direttori Generali, dalle stesse nominati. Il Corvo


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Sanità Lazio

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LA MAPPA DEL POTERE

del

Il risiko delle poltrone si è rimesso in moto

A

Adesso qualcosa deve succedere. Nel sito di Spallanzani e Ifo Fulvio Moirano, sul quale abbiamo già speso fiumi di inchiostro, figura ancora come commissario straordinario, ma a Torino ne hanno ufficializzato la nomina a direttore della sanità piemontese. Zingaretti ha pronto il sostituto? O il nome se lo stanno giocando a briscola nelle segrete stanze? Una poltrona si è liberata al Policlinico Umberto I. Marta Branca, fedelissimo direttore amministrativo di Mimmo Alessio se n'è andata (improvvisamente?), pare all'Aran. Aveva seguito il capo dal San Filippo Neri senza battere ciglio, ora deve essere successo qualcosa. Il direttore generale del Policlinico è noto per le sue decisioni repentine. Sul sito dell'Umberto I, comunque, il nome della Branca è scomparso, senza essere stato sostituito. C'è poi la questione Macchitella, a Viterbo. Dovrebbe saltare, ma quando?

Asl Viterbo Direttore Generale LUIGI MACCHITELLA Direttore sanitario Patrizia Chierchini Direttore Amministrativo Daniela Donetti

Asl Rieti Direttore Generale Laura Figorilli Direttore sanitario Marilina Colombo Direttore Amministrativo Maurizio Greco

Asl Frosinone Direttore Generale ISABELLA MASTROBUONO Direttore sanitario Roberto Testa Direttore Amministrativo Luca Di Maio

Asl Roma A

CENTRO STORICO Direttore Generale Camillo Riccioni Direttore sanitario Barbara Giudiceandrea Direttore Amministrativo Alessandro Moretti

LEGENDA Commissario Facente funzione A rischio? Vacante In uscita a

Asl Roma B

CENTRO STORICO Direttore Generale VITALIANO DE SALAZAR Direttore sanitario Maria Cedrola Direttore Amministrativo Sabrina Cenciarelli

Asl Roma C

EUR E DINTORNI Direttore Generale CARLO SAITTO Direttore sanitario Marina Capasso Direttore Amministrativo Silvia Cavalli

Asl Latina Direttore Generale MICHELE CAPOROSSI Direttore sanitario Alfredo Cordoni Direttore Amministrativo Vania Rado

Asl Roma D

DA TRASTEVERE A OSTIA Direttore Generale Vincenzo Panella Direttore sanitario Flavia Simonetta Pirola Direttore Amministrativo Filippo Coiro ff

Asl Roma E

DAL VATICANO A BRACCIANO Direttore Generale Angelo Tanese Direttore sanitario Mauro Goletti Direttore Amministrativo Maria Velardi

Asl Roma F

CIVITAVECCHIA Direttore Generale Giuseppe Quintavalle Direttore sanitario Francesca Milito Direttore Amministrativo Lauro Sciannamea

Asl Roma G

TIVOLI, GUIDONIA, SUBIACO Direttore Generale GIUSEPPE CAROLI Direttore sanitario Federico Guerriero Direttore Amministrativo Daniele Aguzzi

Asl Roma H

CASTELLI, ANZIO, NETTUNO Direttore Generale FABRIZIO D’ALBA Direttore sanitario Narciso Mostarda Direttore Amministrativo Francesca Merli

AZIENDE OSPEDALIERE San Giovanni Addolorata

San Camillo Forlanini

Direttore Generale ILDE COIRO Direttore sanitario Stefano Pompili Direttore Amministrativo Massimiliano Gerli

Direttore Generale Antonio D’Urso Francesco Cortese Direttore sanitario Direttore Amministrativo Alessandro Cipolla

Sant’Andrea

Policlinico Universitario Umberto I

Direttore Generale Egisto Bianconi Direttore sanitario Francesco Stella ff Direttore Amministrativo Angelo Scozzafava

Direttore Generale Domenico Alessio Direttore sanitario Amalia Allocca ? Direttore Amministrativo

San Filippo Neri

Ifo

Commissario Angelo Tanese Direttore sanitario Patrizia Magrini ff Direttore Amministrativo Manuel Festuccia ff

Direttore Generale ? Direttore sanitario Marina Cerimele Direttore Amministrativo Giorgio Marianetti

Spallanzani

Ares 118

Direttore Generale ? Direttore sanitario Andrea Antinori ff Direttore Amministrativo Lorella Mengarelli

Direttore Generale MARIA PAOLA CORRADI Direttore sanitario Domenico Antonio Ientile Direttore Amministrativo Francesco Malatesta


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PRIMO PIANO

la

Sanità Lazio del

L’EDITORIALE

La salute dei cittadini? Un optional. Conta solo la politica

I

nquietante, imbarazzante, sconcertante.Gli aggettivi per definire lo stato dell'arte della sanità laziale non fanno nemmeno più notizia. Stupisce semmai il disinteresse del governo nazionale per ciò che sta accadendo nella regione. Quanto certi limiti saranno superati - e salvo una improbabile inversione a U sarà inevitabile - sarà difficile convincere gli elettori della bontà di un progetto politico. Non si può parlare di un comitato d'affari (troppo forte il rischio querela) per il quale la salute dei cittadini è un corollario, una variabile indipendente, ma certamente chi governa la sanità dimostra ogni giorno di non essere all'altezza e di essere interessato ad altro. E' bello, importante, affermare con enfasi che la politica deve restare fuori dalle Asl, dagli ospedali. Riempie la bocca e fa bene a tutti. In realtà ospedali, Asl, strutture accreditate, agenzie, il sistema insomma vive di e per la politica. Girano soldi, ci sono carriere in itinere, posti di lavoro, interessi incrociati. Pare che in altre regioni tutto questo sia meno pronunciato, meno manifesto. Ma nel Lazio

il

ORSINO

S

della

La sanità è in ferie, reparti chiusi Si lavora solo per le poltrone

A

ccorpamenti, riduzioni di orari, chiusure e soluzioni cervellotiche. La sanità è in ferie, reparti chiusi Si lavora solo per le poltrone. E i movimenti sono notevoli. Pareva che stesse per saltare come un tappo di champagne la Zarina di via Cristoforo Colombo, Flori De Grassi. Oggi la sua posizione si è leggermente consolidata ma non si sa mai. Il fronte della rivolta si allarga e i suoi sponsor politici non sembrano più disposti a difenderla. Si riposizionano Alessio D'Amato e Maurizio Venafro, frontman di Zingaretti. Ma sono tempi duri per l'intero management sanitario, se la passa male Isabella Mastrobuono a Frosinone, Luigi Macchitella aspetta una chiamata-killer da un momento all'altro a Viterbo (e a proposito, come mai nessuno ha difeso quel gioiello di Villa Buon Respiro lasciandolo andare a fondo, c'è stata una trat-

tativa segreta Tosinvest- Regione, un sacrificio in cambio di un altro salvataggio?). A Latina Michele Caporossi è in confusione e non gestisce il territorio, a Civitavecchia (RmF) non sono stati capaci di impedire che scoppiasse il caso di quella Rsa gestita in modo scellerato dagli epigoni della famigerata società che già tanti danni aveva fatto nella vicenda Anni Verdi. A Roma ogni Asl e ogni azienda porta la sua croce mentre resta, inquietante, il giallo sulla sorte del San Filippo Neri. Tutto questo in un quadro di spartizioni e di accorpamenti tra Asl poco chiari. I big della sanità privata tacciono, praticamente tutti. Hanno avuto assicurazioni, hanno fatto patti con il diavolo. Ma nelle piccole strutture le bandiere e gli striscioni dei sindacati segnalano allarme rosso. Lottano i poltiici, sempre e solo gli stessi, Davide Barillari, Fabrizio Santori, Luca Gramazio e Antonello Aurigemma anche se la pattuglia si sta lentamente ingrossando e se diversi consiglieri della maggioranza assumono in sanità delle posizioni fortemente critiche.

CHI SALE dall’alto Ilde Coiro, Vitaliano De Salazar e Luca Gramazio CHI SCENDE dal basso Flori De Grassi, Giuseppe Quintavalle e Michele Caporossi

non ci sono dubbi, è così. Diffidare dunque dei proclami che fanno dell'ovvio e del dovuto un fatto epocale. Ciò che Zingaretti annuncia, sblocco di fondi, iniziative, rivoluzioni, è né più e né meno quello che qualunque amministrazione dovrebbe fare per la sanità, per i suoi amministrati. E che la sanità regionale sia nei guai grossi, al di là dei soldi che arrivano (come, quando, per farne che?) è sotto gli occhi di tutti. Non una delle emergenze è stata risolta, i controlli sul territorio sono inesistenti, le cosiddette criticità si moltiplicano, il territorio è in rivolta. In Ciociaria, nel Viterbese, nel Pontino, l'Ares 118 fa acqua, le liste d'attesa non sono diminuite, interi reparti di ospedali chiudono per ferie, mancano gli uomini. E intanto qualche scandaletto qua e là ricorda a tutti che la sanità laziale non è una cosa seria. Sulla gestione delle poltrone, sugli scambi di interessi, questa amministrazione (come la precedente, del resto), si applica con convinzione. C'è uno strano link tra il ministro della Salute Lorenzin e il governatore Zingaretti, i maligni dicono che nella "gerarchia reale" del potere il secondo conti più del primo. Al ministero è in atto una sorta di pulizia etnica ai piani alti e il giro di dirigenti e di poltrone è oggetto di trattative serrate. Con il commissario di Ifo e Spallanzani che si sposta a Torino si liberano due posti, oggetto di contrattazioni e di triangolazioni, l'uomo chiave della Salute, Bevere, è stato spostato (premio o punizione) all'Agenas, per fare posto a qualcuno di importante (Botti? Ma non è il subcommissario governativo per il piano di rientro del Lazio? Appunto...) qualche dovrà fare i bagagli in fretta. E i problemi sul territorio? E le Case della Salute? E le Rsa? Ci siamo inventati i reparti a bassa intensità e a gestione infermieristica che fanno risparmiare (vedi Regina Margherita), ma nessuno ha ancora capito bene che cosa realmente significhi. Dobbiamo sognare e sperare. E basta.


la

Sanità Lazio

CRONACHE

giovedì 24 luglio 2014 pagina 12

del

LA DENUNCIA

LA QUERELA CONTRO MINISTERO E REGIONE

La Procura tace, che fine ha fatto il fascicolo sul S.Lucia?

I

a fatto il giro di Roma ed è finito su tutte le scrivanie che contano il siparietto tra il presidente della Regione Lazio Zingaretti e il leader di Assotutela Maritato: il caso S.Lucia? Lo chiudo in settimana. Poi Zinga se ne è volato a Londra, i suoi sottopanza hanno finto di ignorare il problema e le emergenze della Fondazione di via Ardeatina sono rimaste allo stesso drammatico punto. Lo abbiamo scritto la scorsa settimana, Assotutela ha denunciato con nome e cognome il ministro della salute Lorenzi, il governatore Zingaretti e l'altro dirigente del Ministero Bevere che materialmente ha firmato un documento omicida, immotivato e fuori dalla realtà nei confronti del S.Lucia. I reati sono seri, in altre circostanze si sarebbe sollevato un polverone. Niente. Che fine ha fatto il fascicolo aperto in Procura, quando sarà assegnato, che peso e spessore verrà dato all'inchiesta? Perché, sia chiaro, i cittadini comuni e onesti si aspettano un rapporto di causa-effetto,

OMISSIONE DI ATTI D'UFFICIO INTERRUZIONE DI PUBBLICO SERVIZIO

Lorenzin, Zingaretti e Bevere rischiano fino a tre anni... Nella fattispecie sono ravvisabili più ipotesi di reato. Omissione di Atti di Ufficio (art. 328 cp con pena da sei mesi a due anni), mancata Ottemperanza all’Ordine del Giudice (art. 388 cp con pena fino a tre anni), interruzione di Pubblico Servizio (331 e 340 cp con pena fino ad un anno). La querela è stata presentata a fine giugno e adesso siamo nella fase delle indagini che possono durare fino a sei mesi, rinnovabili per quattro volte e, cioè, fino ad un massimo di due anni. Tra qaulche giorno avremo il nome del Pubblico Ministero (ossia del Magistrato inquirente) incaricato. C’è da osservare che è previsto dalla legge il segreto istruttorio e quindi il procedimento rimane “sotto traccia” fino alla fine delle indagini a meno che il P.M. non ritenga necessario effettuare atti (come l’interrogatorio) alla presenza dell’Indagato ed, allora, verrà notificato un Avviso (Informazione di Garanzia) allo stesso.

non dubitano che di fronte alla enormità del fatto e del danno arrecato scattino se non le manette almeno dei vigorosi provvedimenti. C'è di mezzo la

vita e la salute di migliaia di persone e soprattutto ci sono il dolo o la sventatezza di personaggi pubblici, con ruoli importanti nella amministrazione dello Stato. Anche i reati ipotizzati, che sintetizziamo a fianco non sono di poco conto. La magistratura ha cose più importanti da fare? Sbagliato, sono proprio queste le iniziative che la Procura dovrebbe te-

nere in massimo conto. La situazione generale è complessa, la cittadella giudiziaria sta per chiudere i battenti per ferie, quella politica vive in ferie continue e si fa i fatti propri. Che altro può fare la dirigenza della Fondazione S.Lucia? Scatenare la piazza, incitare alla disobbedienza civile. Chiunque prenda in mano il ponderoso dossier sulla vicenda scuote la testa: qui c'è sotto qualcosa, è il commento comune. Possibile che nessuno intervenga con un atto di giustizia?

DIETRO I FATTI

Perché della Rsa Bellosguardo è meglio non parlare

I

l tribunale del Riesame ha annullato i provvedimenti di custodia cautelare, gli avvocati dei tre inquisiti per la vicenda dei maltrattamenti nella Rsa Bellosguardo di Civitavecchia cantano vittoria e minacciano i media. Ma la sensazione che dietro la vicenda, drammaticamente finita sotto i riflettori, ci sia dell'altro è forte. Non parla nessuno, c'è tanta paura di querele e ritorsioni. Qualcuno si sfoga a mezza bocca e racconta storie non verificabili ma sufficientemente inquietanti. Niente nomi, per carità. Tutto avrebbe avuto inizio più di un decennio fa quando, raccontano ex dipendenti del Consorzio UNISAN, molti lavoratori dovevano essere riassorbiti dalla Rsa Bellosguardo, avendo ricevuto, in questo senso, garanzie di rispetto delle normative vigenti da parte degli organi sindacali. Tuttavia alcuni di essi vennero sottoposti ad un nuovo colloquio professionale: coloro che si rifiutarono, furono allontanati (in

pratica, licenziati senza giusta causa). Del caso cominciò a interessarsi un noto legale civitavecchiese il quale, però, dopo aver presentato le carte al Prefetto, non diede più notizie a riguardo. Qualche tempo dopo anche alcuni esponenti della politica locale provarono a far luce sulla vicenda, per poi tornare, inspiegabilmente, sui propri passi. Si parla anche di una dipendente mobbizzata e indotta a licenziarsi per aver denunciato i maltrattamenti e gli episodi di violenza dentro la clinica. Ma tutto è confuso, nebuloso. Chi è così potente da imporre le regole del gioco? La risposta è a Roma, dicono, è va cercata tra i vecchi playmaker

della sanità pubblica e privata. I titolari della Rsa sarebbero già stati accusati negli anni passati per la malagestione del Centro Boggi (ex Anni Verdi) a S.Severa, all'epoca in mano al consorzio UNISAN (che sulla vicenda Rsa non rilascia dichiarazioni) di cui Rossana Varrone più

volte finita nelle cronache qualche anno fa - era Presidentessa. Nel 2010 la polizia di Civ i t avecc h i a aveva condotto una dettagliata ispezione proprio all'interno del centro, riscontrando non poche anomalie. Inoltre nell'aprile del 2013, gli stessi personaggi erano stati indagati in seguito alle denunce dei familiari dei pazienti, che avevano notato strani segni sul corpo degli anziani che vi si trovavano in cura. Nessuno ha dato corso ai sospetti, nessuno si è mosso, nessuno ha riaperto i fascicoli della Rirei (il pool di cooperative che prese in carico i centri Anni Verdi e i pazienti). Eppure di cose da ap-

profondire ce n'erano state. Fortunatamente ci hanno pensato le forze dell'ordine, anche se dopo il clamore del primo giorno sulla vicenda è stato steso un velo di riservatezza. Nessuno ha approfondito nemmeno la segnalazione del vicepresidente del Consiglio Regionale del Lazio, Storace, uno che di quelle storie si era interessato e sa parecchio, e che ha presentato un'interrogazione urgente a Zingaretti. Niente provvedimenti cautelari, ora, ma sempre inquisiti i titolari della Rsa (Sebastiano Capurso, Rossana Varrone e Michela Capurso) mentre è iscritta nel registro degli indagati la dirigente Asl Antonella Battilomo. Storace ha chiesto anche che venga chiarita la posizione del Direttore Generale dell'ASL Quintavalle: pare che fosse non solo nel comitato tecnico scientifico della UNISAN (presieduta dalla Varrone), ma anche presidente dell’associazione SrS (Servizi e Ricerca in Sanità) di cui Capurso era il vice. Coincidenze?


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CRONACHE

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Sanità Lazio del

SCENARI/ 1 SPACCIO, FURTO DI FARMACI, LISTE D'ATTESA E MALUMORI

Policlinico caos, Alessio rimedia di Giulio Terzi

È

decisamente un brutto momento per il top manager del Policlicnico Universitario Umberto I. Domenico Alessio lotta come un leone e si difende, sa usare i media, ma nello storico ospedale sta accadendo di tutto. Il furto continuato di farmaci, lo spaccio di droga ( c'è l'ombra della camorra, medici e infermieri commentano : ma se lo sapevano tutti... e negli altri ospedali è forse diverso?), quella tensione impalpabile che avvelena l'aria, e che rende insopportabili code, liste d'attesa, personale stanco e sgarbato, centralino che suona a vuoto, servizi sospesi per ferie, personale contingentato. Un caos, insomma, che rende insopportabile anche la presenza degli abusivi e dei vu' cumprà che assediano il nosocomio. Il direttore generale promette sfracelli, chiede la testa dei responsabili, annuncia telecamere dappertuttto e sbuffa descrivendo il macrocosmo del Policlinico, paragonabile ad una città di 25mila abitanti - dice - concepita a fine

Ottocento. Ora i fondi per rimettere in sesto il pachiderma ci sono, ma il momento è delicato. È come se qualcuno deliberatamente avesse deciso di sparare addosso a Mimmo Alessio e alla sua amministrazione. Il ret- Domenico Alessio tore Frati è in uscita, i vecchi sponsor politici hanno perso peso, difendersi e rilanciare non è più così facile. Non bastano i nuovi servizi, non bastano le gare messe in campo (senza l'autorizzazione della Regione, un rischio calcolato?) ci vuole altro e sono tempi di vacche magre anche sotto il profilo mediatico. La fedelissima Marta Branca, direttore amministrativo che aveva seguito il capo due estati fa dal San Filippo Neri ha lasciato l'incarico (improvvisamente?) e non si è capito bene perché. Ma Alessio è un osso duro, sopravviverà anche a questo.

SCENARI/ 2 - ILDE COIRO E IL NUOVO CORSO DELL'AZIENDA OSPEDALIERA S.GIOVANNI ADDOLORATA

Neonatologia è partita, ora tocca a Oncoematologia

È

intervenuto il governatore Nicola Zingaretti al San Giovanni Addolorata per l'’inaugurazione del nuovo reparto di Neonatologia, e ha gettato il cuore oltre l'ostacolo: «Entro la fine dell’anno aprirà il reparto di Oncoematologia all’ospedale San Giovanni», Al suo fianco il direttore generale dell’Azienda, Ilde Coiro, giustamente soddisfatta; ci sono i giornalisti, ma anche tanti pazienti occasionali ad ascoltare. Il nuovo corso è partito, la rivoluzione si sente e si vede . Autorità, medici, al personale sanitario e ai giornalisti, tutti insieme per un breve tour nel nuovo reparto che si trova al piano terra del Presidio San Giovanni sull’ala di sinistra. Un corridoio lungo, luminoso dove c’è spazio per ogni emergenza o terapia, con una particolare attenzione alle mamme. C’è infatti anche una sala allattamento e una per i genitori. Infine una "banca del latte umano donato", per garantire la quantità di latte necessaria ad alimentare i piccoli le cui mamme non hanno latte a sufficienza. Le incubatrici sono di ultima generazione tecnologica a prova di ansia di tutti

Il neonato? C'è la webcam sulla culla, lo vedi da casa

O

i neo-genitori e, in molti casi, anche dei nonni. Soluzioni efficaci anche per parenti e amici che potranno anche fare a meno di essere presenti fisicamente grazie a una particolare webcam che permetterà di vedere il neonato anche da casa su tablet, smartphone e i-pad. Probabilmente saranno contenti anche

quei nonni “digitali” che potranno continuare ad ammirare il proprio nipote anche una volta tornati a casa. "Con l'apertura della nuova Neonatologia – ha dichiarato Coiro - mi auguro che il San Giovanni torni a essere un punto di riferimento nascita per la città di Roma". Il direttore generale a margine dell’evento ha

ricordato la morte di un neonato nel giugno 2012 a causa di uno scambio di flebo. Da oggi c’è un “reparto all'avanguardia perché è dotato delle nuove tecnologie. C'è una parte di subintensiva e una parte di terapia intensiva neonatale dove arrivano bambini che nascono non solo prematuri, ma con gravi patologie".

sservare il proprio bambino appena nato, mentre è ancora nella culla dell'ospedale, ripreso da una webcam accessibile da casa con smartphone o Ipad. È una delle possibilità offerte del nuovo reparto di Neonatologia dell'ospedale San Giovanni - Addolorata di Roma. Un'opera da 1,8 milioni di euro, finanziata dalla Regione con fondi per 1,3 milioni della Protezione civile regionale per la parte strutturale e oltre 500.000 euro per le attrezzature necessarie. Nei suoi 750 mq di superficie, al piano terra del Presidio ospedaliero San Giovanni, il nuovo reparto offre due sezioni di degenza suddivise per intensità di cure: la T.I.N. (comprensiva di terapia intensiva e sub-intensiva neonatale) con 16 incubatrici di ultima generazione, e la Neonatologia con 9 culle. Tra le due aree è presente una Control room di monitoraggio intensivo, in grado di rilevare e segnalare tempestivamente le minime variazioni dei parametri vitali e garantire un tempestivo intervento da parte dell'equipe. Curata anche la distribuzione architettonica degli spazi, soprattutto quelli destinati all'accoglienza e al rapporto madre-figlio. Previsto per il San Giovanni anche un programma di ammodernamento edile, impiantistico e tecnologico per rendere funzionali le nuove realizzazioni.


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SanitĂ Lazio

CRONACHE

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del

ROMEO FRANCESCO RECCHIA, L'INTERVISTA PARLA PRESIDENTE DELL'IPAB S.MICHELE

“Una casa della salute? Parliamoneâ€? La mission dello storico istituto non esclude il posizionamento al suo interno di una delle strutture ventilate da Zingaretti. “Il progetto c'è, siamo favorevoli all'ipotesi e pronti a discuterneâ€? di Giovanni Tagliapietra

P

residente, le è stata prospettata l’ipotesi da parte della ASL RM C di una realizzazione, all’interno del S: Michele, di una delle case della salute previste dal piano Zingaretti. In che termini è stato posto il problema? Il tema trova il S. Michele molto sensibile a tale ipotesi e non da ora in quanto giĂ qualche anno fa, l’allora Presidente Imperatori, aveva elaborato un progetto evolutivo che strutturava l’Istituto anche come “cittadella della saluteâ€?. Allo stato, la calibratura degli interlocutori - in primis il Presidente Zingaretti, poi il delegato del Sindaco Bartolini, il Presidente Catarci dell’VIII° Municipio e, non da ultimo, il Direttore Generale Saitto della ASL RM C al quale mi unisce un rapporto di reciproca stima e collaborazione – garantisce competenza e serietĂ di intenti che agevola il percorso realizzativo finalizzato alla costituzione della casa della salute . Il S. Michele ha una sua mission specifica, al suo interno insistono una casa di riposo e una RSA. La concezione stessa di una casa di salute porta ad altro. Che problemi comporta tutto questo? Una delle due realtĂ fagocita l’altra. Sono complementari, agiscono lungo direttrici separate? Non mi sembrano evocabili problemi di incompatibilitĂ , sia perchĂŠ siamo nell’ambito generale dell’assistenza socio sanitaria sia perchĂŠ il problema principale è, a rigor di logica, l’allocazione del progetto in un ambito complementare strutturale e territoriale qualificato. Le strutture e la logistica dell’Istituto e la possibilitĂ della loro rideterminazione e riqualificazione sembrano rispondere adeguatamente ai bisogni riferibili a tale realizzazione . In questo senso il Presidente Zingaretti ha giĂ acquisito l’analisi programmatica e progettuale sviluppata dall’Istituto in ossequio agli adempimenti previsti dal Presidente dello stesso all’atto del suo insediamento. Problemi di gestione. Chi comanda, chi gestisce, a carico di chi vanno i servizi generali, quelli accessori? Siamo ancora nella fase progettuale, intenzionale, alla quale dovrĂ far seguito la fase operativa che congiuntamente darĂ soluzione condivisa a queste domande. Ritiene che sia tutta un’operazione di marketing politico, ritiene che le case della salute abbiano un senso ? Oltre ad essere una previsione normativa, escludo a priori che possa evidenziarsi qualsivoglia tipo di manovra di facciata per la natura stessa degli interlocutori che, invece, sono seriamente determina- ti a trovare soluzioni miglio-

rative dei livelli di assistenza ai cittadini utenti collegati a principi di efficienza , efficacia , economicitĂ e di qualitĂ che debbono essere fortemente perseguiti quando le attivitĂ sanitarie e sociali sono rivolte soprattutto alla popolazione ad alto tasso di anzianitĂ , proprio come accade nel nostro territorio di riferimento.Si tratta di pensare ad una struttura che sappia intervenire nel fornire informazioni di accoglienza e/ o di stato ed esito delle cure e contribuire a decongestionare , ad esempio , le liste di attesa per le prestazioni di specialistica ambulatoriale critiche almeno per le circa 56 prestazioni di radiodiagnostica strumentale che nel Lazio rappresentano la quasi totalitĂ del fenomeno. Debbo anche segnale che le case della salute , qualora implementate con appropriate analisi dei processi clinici ed amministrativi contabili , possono anche qualificare e sviluppare un efficiente meccanismo di assistenza domiciliare assistito da applicazioni di telemedicina; che sappia essere momento di studio delle problematiche senili; che sappia essere contesto funzionale che realizzi una efficace integrazione tra sistema ospedaliero e territorio. L’Istituto S. Michele avrebbe l’aspirazione ad essere tra gli attori di questo processo, anche perchĂŠ ben si presta alle esigenze generali della popolazione e, in particolar modo, alle fasce piĂš deboli della stessa sulle quali agisce specificatamente la mission dell’Istituto. L’ ambito progettuale sopra evidenziato può essere sviluppato anche con joint venture con privati qualifi-

cati e accreditati che , sotto lo stretto controllo degli Organi regionali, potrebbero concorrere non solo alla riu-

scita del progetto ma, in special modo, alla sua piĂš immediata realizzazione in esercizio.

QUISISANA

LA STAGIONE DELLA SALUTE La Casa di Cura Quisisana, punto di riferimento per qualunque esigenza medica, propone per ogni fascia di etĂ pacchetti estivi di screening, interventi e riabilitazione. La stagione migliore per prenderci cura della nostra salute? L’estate. La cittĂ ďŹ nalmente vivibile, la serenitĂ di poterci dedicare a noi stessi senza doversi preoccupare di scadenze varie, appuntamenti da rispettare, impegni da onorare. Tutto il tempo lo dedichiamo a noi, attraverso percorsi personalizzati per rimettersi in forma. A proporre questi programmi di salute e benessere è la Clinica Quisisana, polo di eccellenza nella Chirurgia Generale, Cardiochirurgia, Chirurgia Toracica, Chirurgia Urologica, Chirurgia della mano, Medicina Interna, Ortopedia, Ostetricia e Ginecologia, Otorinolaringoiatria, Cardiologia clinica ed interventistica, Diagnostica per Immagini e Radiologia interventistica, Fisiatria e Riabilitazione. I programmi estivi sono rivolti a tutti, giovani e anziani. Per questi ultimi, in particolare, è previsto un pacchetto che comprende visita medica specialistica internistica (per la valutazione del quadro clinico ed eventuale impostazione diagnostica), visita cardiologica, visita ďŹ siatrica per l’impostazione di programmi adeguati per fascia di etĂ , valutazione nutrizionale e doppia seduta giornaliera di ďŹ sioterapia, con il supporto dell’alta esperienza dei terapisti e l’ausilio dei piĂš recenti macchinari in ambito di riabilitazione. Per chi deve sottoporsi a chirurgia ortopedica, è a disposizione un pacchetto completo intervento + riabilitazione, ma è anche possibile procedere alla riabilitazione senza intervento. In effetti, il periodo estivo, visto il “fermoâ€? dell’attivitĂ lavorativa, è in molti casi quello ideale per risolvere in maniera deďŹ nitiva problematiche articolari e tendineo-legamentose. Ma non c’è solo ortopedia. Per tutte le fasce di etĂ sono previsti pacchetti speciďŹ ci, personalizzati ad hoc per le nostre esigenze: screening vascolare, screening cardiologico, screening dermatologico, screening colon-stomaco, screening mammella-ginecologico, screening prostata, screening tiroide, screening oculistico, screening otorino, screening fumatori. Insomma, l’estate è davvero la stagione piĂš bella: quella per rimetterci in forma, per proteggere e ritrovare la nostra salute. Ad attenderci troveremo il piĂš alto livello di professionalitĂ , tecnologie diagnostiche e terapeutiche di eccellenza, personale medico e paramedico qualiďŹ cato. Personalizza il tuo programma medico di soggiorno, intervento e riabilitazione chiamando il numero verde 800.299229. Per maggiori informazioni consultare il sito internet www.clinicaquisisana.it. O

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SANITÀ&RICERCA

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STORIE

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Sanità Lazio del

GIANLUCA CACCIAMANO, PRIMA PAZIENTE E OGGI COLLABORATORE DELLA FONDAZIONE S.LUCIA SI RACCONTA

Dalla disabilità agli ori olimpici Quando la riabilitazione ti tiene a galla di Francesco Vitale

S

pecialista nei 200 misti, è stato il primo atleta paralimpico italiano a partecipare a un europeo open water (5 km) e vanta oltre 40 titoli italiani conquistati nella disciplina del nuoto. Gianluca Cacciamano, pluricampione italiano è protagonista di grandi imprese anche nel fondo in mare. Ma Gianluca ha un "suo segreto", è senza la gamba sinistra che ha perso in seguito a un brutto incidente con la moto. L'atleta, stringendo i denti, ha raccolto una sfida sportiva e umana ed è andato avanti. Dopo il trauma ha seguito un lungo e faticoso percorso di riabilitazione presso la Fondazione S.Lucia, un percorso mirato che lo ha restituito alla vita di lavoro e di relazione, e allo sport. Continua a nuotare, a fare tornei. E si occupa di riabilitazione presso l' Istituto di via Ardeatina. Da quando esiste il nuoto nella sua vita? Da sempre: ho iniziato a nuotare all'età di 5 anni e da quel momento non ho più smesso. Dopo l'incidente, che cosa l'ha aiutata di più? Sicuramente all’inizio la mia famiglia che mi ha sostenuto rimanendomi sempre vicino; poi devo molto allo sport, sia quello che facevo prima del brutto evento, ma soprattutto quello dopo. Per

me è stato inoltre determinate entrare ed essere accolto da una struttura come il Santa Lucia: la filosofia sportiva proposta nel percorso riabilitativo del paziente è fondamentale. Riabilitazione e sport alla Fondazione S.Lucia, come è andata? Conoscevo Andrea Pellegrini campione di basket proprio del Santa Lucia. È stato lui a parlarmi della clinica e della possibilità di continuare a fare sport; una volta entrato, ho capito subito che quella era la strada giusta e non l’ho più abbandonata. Cosa spieghi ai pazienti che “accompagni” durante la riabilitazione in acqua?

Spiego loro che l’acqua è un elemento meraviglioso, l’assenza di gravità può far vivere la propria disabilità in modo diverso, l’acqua è libertà. E tutto questo avviene in una seduta della durata di circa 1 ora. Quanto è importante la riabilitazione e che cosa può offrire ai pazienti che possono usufruirne? L’acqua decontrae e favorisce la micro circolazione, stimola la mobilità articolare, stimola e migliora il sistema cardio respiratorio. Inoltre, dal punto di vista mentale. aiuta ad accettare meglio la propria disabilità. Per me l’acqua è vita

Sanità Lazio

la

del

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direttore responsabile Giovanni Tagliapietra

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REGIONE

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IL MINISTRO ORLANDO ANNUNCIA UN'ISPEZIONE NEL CAPOLUOGO, A LATINA LA GIUSTIZIA Ăˆ AL LIMITE DI GUARDIA

IL CASO

Quel tribunale va rottamato di Giulio Terzi

Processo bis per l'albergo di Cusani

P

appresenta il buco nero della Giustizia italiana, lo dicono tutti, lo confermano le statistiche e i numeri - per quanto possano essere diverse le chiavi di lettura - portano alla stessa conclusione. Il Tribunale di Latina non funziona. Mancano risorse, uomini, strutture accessorie, è un problema di giudici e cancellieri, di impiegati. Anche, ma non solo. La cittadella della Giustizia pontina non funziona perchÊ non la si sa o non la si vuole gestire, governare. Al ministro Orlando sono stati consegnati diversi dossier sulla situazione pontina e a quanto pare si è deciso a compiere personalmente una ispezione a Latina. Lo ha già detto in una occasione pubblica "politica", il Guardasigilli, non si tratta solo di verificare il carico di lavoro e la situazione degli uffici giudiziari. Premono anche gli avvocati, il presidente dell'Ordine ha chiesto di rivedere una serie di misure, come quella della chiusura del Tar nel capoluogo che certamente è importante, ma che rischia di distrarre dalle criticità di fondo della giustizia pontina. Che non funziona, procede a strappi, con tempi e metodi punitivi per i citta-

dini, vittime o colpevoli che siano. Il Presidente Cerasuoli lamenta le carenze di organico, ma agli ispettori del Ministero che in questo mese saranno in cittĂ per fare le bucce alle attivitĂ di piazza Buozzi dovrĂ spiegare altro. La gestione dei processi, la gestione dei fascicoli, degli archivi, la gestione del personale, lo stile con il quale si amministra la giustizia. Basta uscire dalla ufficialitĂ , dalla retorica delle dichiarazioni e degli appelli, basta aggirarsi per aule e corridoi, sentire impiegati e dirigenti, basta as-

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sistere ad qualche udienza per uscire sconcertati, per rabbrividire. Ordine, disciplina, rigore e stile, regole di comportamento nulla hanno a che fare con i numeri. E' una questione politica, in senso stretto e in senso lato. PerchÊ alcuni processi corrono filati, altri si impantanano irrimediabilmente, perchÊ i fascicoli - certi fascicoli - spariscono e riappaiono a comando; perchÊ certi avvocati e certe toghe (in un capoluogo di provincia è piÚ facile) talvolta non hanno comportamenti specchiati.

Letteratura giornalistica? Certo non è solo sentito dire e i poteri forti che hanno fatto fin qui il bello e il cattivo tempo nel Pontino hanno beneficiato di sconti e trattamenti di favore fin troppo evidenti. Il ministro Orlando vorrà mettere ordine in una situazione sclerotizzata come quella del Tribunale pontino? La parola d'ordine non può che essere "rottamare". Cominciando naturalmente dal vertice.

Per l'ex presidente della Provincia di Latina e per il suo albergo a Sperlonga piove sul bagnato. All'Hotel Grotta di Tiberio, è cronaca recente, sono stati confermati i sigilli, ma intanto il "vicino" si è costituito in giudizio e il Comune è stato chiamato in causa per il risarcimento dei danni. Un tecnico è accusato di omissione d'atti d'ufficio (non avrebbe verificato gli abusi piÚ volte segnalati dal proprietario di una villa vicina) e l'amministrazione rischia di dover sborsare parecchio. Il processo è stato rinviato al prossimo 10 marzo. Difficilmente Cusani e il suocero Chinappi potranno utilizzare nel breve periodo la struttura, via clienti e dipendenti. Dopo la bocciatura europea l'uomo politico sperlongano è fuori dai giochi e ha solo processi (che lo vedono imputato) da gestire

Cisterna, campionato a rischio per un dispetto politico? A

lla fine quando si parla di calcio tutto si ricompone in extremis e una soluzione si trova sempre, ma il terremoto sportivo che sta sconvolgendo Cisterna di Latina (intimamente legato al terremoto politico che ha fatto piazza pulita il mese scorso dei vecchi equilibri) lascerà strascichi importanti. La squadra di calcio locale sta rischiando la mancata iscrizione al campionato di Eccellenza, un autentico sacrilegio per gli sportivi locali. Il patron Domenico Capitani (contemporaneamente ammini stratore della Torres in Sardegna) è impegnato con il nuovo sindaco Eleonora Della Penna (centro destra, ha appena battuto il "peso massimo" Carturan) in un durissimo braccio di ferro sulla

agibilità dello stadio. Rapporti gelidi, mediazioni difficili. Che il Bartolani fosse inadeguato si sapeva, piove dentro la tribuna coperta, fin qui si è sempre chiuso un occhio. E Capitani, ex assessore provinciale di Cusani, ex sindaco, forse uno dei pochi che ancora contano a Cisterna, ha sempre giocato su questo. Ora chissà perchè Della Penna si è messa di traverso (ragioni politiche, discontinuità ): lo stadio (realizzato tra l'altro dal padre della sindachessa) non è agibile, volendo si giocherà a porte chiuse, finchè non verrà messo a norma. Difficile capire dove finisce il fatto tecnicoamministrativo e comincia il dispetto politico. Il clima è e resterà a lungo incandescente.

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giovedì 24 luglio 2014 pagina 18

POLITICA&REGIONE

SAN FELICE CIRCEO IL GIALLO DEGLI EUCALIPTI

LE MANIE ASTROLOGICHE

TAGLIATI IN PIAZZA

di Patrizia Tamiozzo Villa

Chi ha detto che nel parco non si può toccare un ramo?

con leggerezza e ironia, alcune caratteristiche ricorrenti, quelle un po' maniacali, dei segni zodiacali. L'astrologia semplice e divertente (giovedì, 24 luglio 2014)

♈ Ariete (21 Marzo-20 Aprile)

♎ Bilancia (23 Settembre-22Ottobre)

Sole e Mercurio tendono a ostacolarvi nel lavoro,forse è colpa vostra perchè siete un po’ distratti,questo è il momento buono per andarvene un po’ in vacanza;approfittate di questo fine settimana.

Aiutati da un ottimo Giove e sostenuti da un Marte generoso sempre nel vostro segno,potrete realizzare quei progetti cui tenevate moltissimo e la famiglia vi sarà di aiuto nelle vostre iniziative con un sostegno psicologico e affettivo.

♉ Toro (21 Aprile-21 Maggio) In primo piano per voi ci sono al solito,gli affetti famigliari e le preoccupazioni portate dai figli; Giove in quadratura ai nati della prima decade può recarvi qualche contrattempo e qualche difficoltà finanziaria; nella sfera sentimentale, invece, tutto procede.

♊ Gemelli (22 Maggio-21 Giugno) Ottimisti e simpatici farete nuove conoscenze e incontrerete persone che vi potranno anche essere utili. Giove favorevole infatti, può farvi conoscere qualche persona importante che può aiutarvi per il vostro lavoro.

♋ Cancro (22 Giugno-22 Luglio)

I

l sindaco Petrucci ha tanti pensieri, è con la testa più a Roma che nel regno della Maga Circe. La vita amministrativa va avanti anche senza di lui, certo. Ma anche senza rete, senza controlli. Ad esempio in uno dei posti più rassicuranti, suggestivi, familiari di San Felice si fa scempio della natura nel disinteresse generale, e senza alcuna spiegazione. A due passi dal mare, alle spalle di un grande e celebrato albergo (Il Circeo park hotel) c'è la splendida pineta con le panchine, il parco giochi per i bambini, c'è posto per il parcheggio, il passaggio delle macchine è laterale e non disturba. Ebbene proprio lì sono stati abbattuti alcuni esemplari di eucalipti secolari, in ottimo stato di salute. Un oltraggio alla natura. un piccolo scan-

dalo che ha turbato la popolazione, non le autorità locali. È uno dei posti più vissuti di San Felice, è attraversato dalla strada comunale percorsa quotidianamente dagli uomini e dai mezzi dell'Ente parco nazionale del Circeo. La natura è protetta? Non certo lì e non in quel momento. Per diversi giorni ( durante le operazioni di taglio dei fusti) la Guardia del Parco ha ignorato il percorso disinteressandosi dello scempio commesso. L'ordine è venuto dal Comune, E pensare che sul territorio c'è il divieto di tagliare anche un ramoscello, sia nel Parco nazionale che nelle proprietà private Tutto questo senza essere messa a norma, ma con le macchine che circolavano nella strada della pineta dove oltretutto c'e parco gioco per bambini .

I sentimenti sono, come sempre, al primo posto nel vostro cuore e per questo vi piace tanto fantasticare e sognare ad occhi aperti, specie in questo periodo con una dolce Venere che sta per farvi conoscere la persona ideale…

♌ Leone (23 Luglio-22 Agosto) Alleluja! Il benefico Giove è entrato nel vostro segno e vi resterà a lungo;anche se questo non vuol dire che vincerete alla lotteria significa però: buona salute, amore e tanta serenità per tutti voi del segno.

♍ Vergine (23 Agosto-22 Settembre) State ritrovando il buonumore;con il vostro scrupolo e la vostra solita diligenza potrete risolvere molte cose; in amore son finiti i contrasti recati da Venere e Mercurio e ora è il momento buono per fare la pace.

La Mini si fa in cinque (porte) di Davide Bianchino

Per la prima volta nella sua lunga e gloriosa carriera, la Mini sarà disponibile anche in versione 5 porte. Ad onor del vero negli ultimi anni la Casa anglo-tedesca aveva rimediato a questa lacuna con la Countryman, ma quella è tutta un’altra macchina: molto più grande nelle dimensioni, più alta, quasi una Suv da città disponibile, infatti, anche con la trazione integrale. Stavolta invece stiamo parlando della piccola e classica Mini, quella che da oltre 50 anni continua a rinnovarsi rimanendo però sempre fedele alla sua impostazione originale. Che poi è la chiave del suo successo. Se da una parte le cinque porte rischiano di destabilizzare qualche aficionados del marchio, dall’altra bisogna dire che tale scelta risponde ad una precisa esigenza del mercato. Sempre più clienti, infatti, desiderano avere la comodità delle cinque porte anche su vetture particolari e di nicchia. Come appunto la Mini. Dopotutto bisognava dare un segnale alla concorrenza, in particolare a quell’Audi A1 che sin dalla nascita è stata subito disponibile nelle versioni a 3 e 5 porte. Altro rischio che si corre in un operazione del genere è quello di stravolgere le linee originali dell’auto. Una vettura disegnata e progettata con le tre porte non sempre subisce un trapianto del genere in maniera indolore. E in effetti, obiettivamente, la vista laterale della nuova Mini 5 porte non regala il massimo delle emozioni. Le porte posteriori risultano poco proporzionate al resto della vettura ed il risultato finale ne risente. Ma qui entrano in gioco i gusti personali e quindi ci asteniamo dal dare ulteriori giudizi. Quello che invece è migliorato nella

nuova Mini è sicuramente l’abitabilità posteriore e il bagagliaio. Per non parlare dell’accessibilità. Lo sanno bene i proprietari delle Mini, abituati a veri e propri contorsionismi per sedersi nel piccolo divano posteriore. Tutte cose non da poco visto che i clienti delle 5 porte sono proprio alla ricerca di queste qualità in un’auto. I passeggeri hanno ora a disposizione 7 cm in più per le gambe e sei in larghezza. Grazie ad una lunghezza totale superiore di ben 16 cm rispetto alla tre porte, la nuova Mini 5p ha ora un bagagliaio a livello di auto decisamente più convenzionali come Fiesta o Polo: 273 litri contro i 211 della tre porte. Per il resto gli interni ricalcano quelli della piccola Mini appena rinnovata. Quindi ottime finiture, cruscotto dal design moderno ed originale e una dose massiccia di tecnologia, tra cui spiccano il “MINI Controller” che comanda le funzioni di navigazione, di entertainment, di telefonia e il programma In-Car-Infotainment di MINI Connected per l’intrattenimento e la comunicazione. Al lancio la nuova Mini 5 porte è subito disponibile col nuovissimo motore 1.5 turbobenzina a 3 cilindri con potenza di 136cv, la sportiva Cooper S con il 2.0 da 192cv e le due diesel: Cooper D col piccolo 1.5 3 cilindri da 116cv e la Cooper SD col 2.0 da ben 170cv. In autunno la gamma sarà ampliata con le entry level Mini ONE (turbobenzina 3 cilindri 1.2 da 102cv) e Mini ONE D da 95cv (1.5 a 3 cilindri). I prezzi partono dai 21.500 euro della Cooper 1.5 benzina da 136cv, esattamente 800 euro in più rispetto alla versione a 3 porte. Tutto sommato un incremento di prezzo più che accettabile che gli amanti delle 5 porte non esiteranno a pagare visti i benefici che otterranno.

♏ Scorpione (23 Ottobre-22 Novembre) L’invito degli astri è quello di godervi l’estate,quindi andatevene fuori,al mare o in montagna e passate ore serene in compagnia di chi vi vuol bene… Saturno ancora con voi vi rende al solito, un po’ gelosi… ignoratelo!

♐ Sagittario (23 Novembre-21 Dicembre) L’arrivo di Giove in un segno favorevole risveglia in voi la voglia di vivere e di amare,perciò scoccate la freccia verso l’alto e pensate a quel che di bello e buono potete fare per voi stessi e per gli altri.

♑ Capricorno (22 Dicembre-20 Gennaio) Riprendete quel dialogo con il partner che si era un po’ interrotto a causa di certe gelosie che negli ultimi tempi vi hanno innervosito e fatto ingigantire cose di poco conto, ora è il momento buono per riprendere quel dialogo che si era infranto.

♒ Acquario (21 Gennaio-18 Febbraio) Giove in opposizione è sempre un pianeta buono,quindi al più, può farvi un po’ ingrassare,perciò fate attenzione alla linea; per il resto tutto fila liscio e avete come sempre il sostegno degli amici che un Marte favorevole vi regala.

♓ Pesci (20 Febbraio-20 Marzo) È sempre grande in voi la voglia di esprimervi ed è accresciuta anche da un Mercurio favorevole che vi fa incontrare le persone giuste. Venere sta anche lei per arrivare a offrirvi il suo sostegno e quindi non sarà certo l’amore a mancarvi…

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IlCORRIERE ROMA

POLITICA&REGIONE

DI

UN INCIDENTE DIPLOMATICO MONTE COMPATRI QUASI TRA VESCOVO E SINDACO

Quel parroco non se ne deve andare di Giovanni Santoro

U

n muro contro muro. Uno scontro nato tra due istituzioni, un sindaco e un vescovo, che si consuma sul trasferimento di un parroco. E un braccio di ferro che continua, rischiando lo scontro diplomatico. Il ring è quello di Monte Compatri, cittadina dei Castelli romani, dove nei giorni scorsi è esploso il caso di padre James Edasserey e del suo trasferimento, che gli abitanti del Comune guidato da Marco De Carolis non riescono proprio a mandare giù. Perché il responsabile della chiesa di San Lorenzo martire, dicono i monticiani, non solo ha riavvicinato credenti e non alla sua parrocchia ma soprattutto viene definito come una persona in grado di “riempire le cattedrali nel deserto della provincia capitolina”. La guerra fredda esplode in tutta la sua complessità all’inizio di luglio, quando nella città cade il più classico dei fulmini a ciel sereno. Padre James, come un dipendente qualsiasi, viene richiamato dal vescovo Raffaello Martinelli. A lui, monsignore che guida la diocesi di Frascati, spetta infatti la decisione di decretare la fine dell’esperienza a Monte Compatri. Dopo 12 anni, trasloco obbligato. Almeno a guardare codici e norme del diritto canonico. Parte la lettera ed infuria la polemica. I monticiani ne parlano nei bar, anche durante la sfilata per le finali regionali di Miss Italia. Dalla strada il dibattito si sposta sui social network, in primis su facebook. Sulla piattaforma creata da Zuckenberg, sul profilo del Municipio, sono in tanti a opporsi alla decisione. È per questo che De Carolis, “come responsabile di una istituzione fondamentale di questa città” – si legge nella lettera aperta –, prende carta e penna e decide di scrivere al numero

Da sinistra padre James Edasserey, monsignor Raffaello Martinelli, vescovo di Frascati, e il sindaco Marco De Carolis; sopra Monte Compatri

uno della diocesi. La motivazione è “il supremo interesse della nostra comunità”, fatto ovviamente “salvo il reciproco rispetto istituzionale e la sua insindacabile autonomia”. Ma il punto centrale è la manifestazione pubblica di dissenso nei confronti di una scelta che “rischia di disorientare i cittadini”. Poi l’invito al ripensamento. E la rabbia che monta negli uffici diocesani di Frascati. Con Martinelli che non perde tempo e prova a elaborare la strategia. Che affida al consiglio di Molinari, ex primo cittadino proprio a Monte Compatri. Lo dimostra una mail in cui chiede come “rispondere alla lettera,

essendo stato sindaco di una città”. Niente di più semplice. La replica arriva con un comunicato ufficiale durissimo, in cui si “rileva che la lettera costituisce un atto indebito, strumentabile (sic!) politicamente; richiama al rispetto delle reciproche competenze; evidenziando la mancanza di considerazione e rispetto verso l’autorità diocesana”. Confidando, in chiusura, che la “comunità possa crescere unita”. Tradotto: un’entrata a gamba tesa, nonostante il basso profilo, un’invasione di campo. Un po’ come se un vescovo facesse pubblico appello per stoppare un rimpasto di

giunta, dice qualcuno. Ricordando come l’autonomia decisionale è sancita con la firma dei patti Lateranensi del 1929 e del nuovo Concordato nel 1984. Eppure basterebbe fare una ricerca per ricordare che, molto spesso, in occasione di elezioni o del varo di una legge sui diritti civili, l’ingerenza della chiesa cattolica è sempre più presente. Mai è mancato l’intervento di un Papa che invitava votare la Dc per evitare l’avanzata comunista, fino agli anni Settanta, o il monito contro leggi come fecondazione assistita, aborto, matrimonio tra persone dello stesso sesso, adozioni per omosessuali e divorzio breve. Evidentemente, la non ingerenza è facoltà unilaterale.

ROMANZO DELL'ESTATE

R

oma centro di intrighi, malavita e rivoluzioni epocali. Roma, con i suoi segreti, antichi e nuovi, cattura il lettore con il nuovo romanzo "Nulla è per caso" (Ed. Fausto Lupetti), che promette di essere uno dei libri cult dell'estate 2014. Sorprendente il romanzo - che si sviluppa tra l'Asia, le Americhe, l'Africa e, appunto, la Città Eterna - ancora più sorprendente l'autore: Roberto Spingardi, manager di lungo corso con una carriera tra grandi aziende pubbliche e private, che miscela la profonda conoscenza delle tecniche di gestione e una irrefrenabile passione per tutti gli angoli nascosti e le storie (o forse sono solo fantasie), che costituiscono forse le fondamenta più profonde della Roma antica e moderna. Sorprende che un dirigente abbia una tale produttività editoriale (oltre 30 libri all'attivo), stupisce ancora di più che Spingardi, anche lanciandosi nei romanzi (il secondo è già in realizzazione visto il successo di vendite del primo), riesca a catturare il lettore <più esigente>, con un intrigo interna-

Spie, belle donne e mafie buone Il thriller che svela la Roma segreta Sbarca nelle librerie Feltrinelli il romanzo "Nulla è per caso" di Roberto Spingardi di Leonardo Giocoli

zionale che si dipana tra mafia, società segrete e belle donne fatali. L'ultimo libro scritto da Spingardi, approdato a inizio estate anche sugli scaffali di Feltrinelli, potrebbe tranquillamente costituire la sceneggiatura di un futuro "007"

ambientato proprio a Roma. Miscelando sapientemente il ritmo narrativo ai racconti della Roma che pochi romani conoscono tanto bene, questo manager, ora prestato alla narrativa, cattura il lettore con una trama ricca di

colpi di scena e stravolgimenti. Dove ciò che solitamente viene

considerato buono si scopre perfido, chi invece è classificato come fuorilegge si riscatta (in vecchiaia) per amore. Manca solo la classica Austin Martin di James Bond che schizza e sfreccia sfiorando il tempio antico, via Veneto e la Bocca della Verità, tra il villaggio dei Pescatori di Fregene e le stradine del centro storico, per acuirne il ritmo incalzante. Un sapiente mix dei tempi concitati dei classici romanzi gialli, un pizzico di glamour e un dubbio nascosto tra le righe come un enorme interrogativo finale: cosa succederebbe all'Italia e al mondo globale se tutto quello che conosciamo venisse stravolto da un improvviso cambio di rotta? Stravolgendo ciò che è, o è imposto da una regia perfida e occulta. Regia globale della cattiveria e dell'avidità. Tanto è globale la rivoluzione (utopica) che il romanzo propone nelle vicende dei protagonisti. Ma, in fondo, Nulla è per caso. Neppure un romanzo.


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POLITICA&REGIONE

DI

LABORATORIO CIVITAVECCHIA

MERCATO, HCS, PRVILEGE. E INTANTO SCOPPIA IL CASO RIMBORSI

Amministrazione Cozzolino al lavoro su più fronti di Patrizio Lemme

I

l vento di cambiamento, come recita una celebre canzone degli Scorpions, "Wind of Change", decantato dall'Amministrazione grillina, comincia ad arrivare. L'ha ribadito anche il delegato allo sport, Massimiliano Parla, durante una conferenza stampa sulla situazione dell'impiantistica sportiva cittadina. L'ex nuotatore, illustrando i numeri (in negativo) delle società sportive, ha annunciato che tutti gli impianti attualmente privi di una convenzione saranno messi a bando e non ci saranno sconti per nessuno. Su tutti, lo Stadio del Nuoto e lo Stadio Fattori. Su quest'ultimo, in particolare, la situazione è davvero critica. Infatti, secondo i dati elencati proprio nel corso della conferenza, dal 2008 le società che usufruiscono della struttura hanno accumulato un debito nei confronti del Comune che sfiora i 104.000 euro (di cui circa 57.000 a carico del solo Civitavecchia Calcio). L'Amministrazione ha chiesto subito il 25% di tale ammontare o, quantomeno, un prospetto di rateizzazione. Se non ci sarà una proposta concreta, le società debitrici non parteciparanno al bando. Da non trascurare anche la vicenda dell'azienda Hcs, i cui dipendenti non percepiranno la quattordicesima a causa dei problemi con il DURC (Documento Unico Regolarità Contributiva). I sindacati (Cgil, Cisl e Uil), quindi, hanno chiesto un incontro al Sindaco Cozzolino affinchè ai lavoratori sia corrisposto il compenso dovuto. Ma

ciò sarà possibile solo attraverso l'azienda partecipata, in quanto il deficit del bilancio comunale non rende il problema risolvibile sul piano pubblico. Ma l'attenzione del Sindaco Cozzolino è presa soprattutto dalla questione dell'ospedale S.Paolo. Il nuovo inquilino del Pincio ha scritto una lettera al Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti all'inizio del mese, chiedendo un incontro urgente per scongiurare il definitivo depotenziamento del Centro Trasfusionale, la cui riconversione, infatti, rende il servizio disponibile soltanto dalle ore 8 alle ore 14 dei giorni feriali (per il momento...). L'incontro ancora non c'è stato e dalla conferenza stampa svoltasi la mattina del 17 è emersa l'intenzione del Primo Cittadino di ricorrere al TAR, visto che tale rimodulazione renderà più complessa la gestione delle emergenze, trasformando il centro in un semplice punto di raccolta del sangue. Le sacche, saranno infatti trasferite al San Filippo Neri per poi tornare indietro dopo le analisi. Un atto davvero irresponsabile, data l'importanza strategica di Civitavecchia, tanto che l'Amministrazione ha già dichiarato battaglia al decreto firmato da Zingaretti. Intanto, nella giornata di venerdì 11 luglio, Cozzolino ha incontrato anche il Presidente dell'Au-

ECCO DOVE TROVARCI supermercati SUPERMERCATO PIM CORTINA D’AMPEZZO VIA TRIONFALE, 8044 00135 ROMA SUPERMERCATO PIM TORREVECCHIA VIA DI TORREVECCHIA 313 00168 ROMA SUPERMERCATO PIM MAFFI VIA PIETRO MAFFI, 114 00168 ROMA SUPERMERCATO PIM FONTANILE VIA DI TORREVECCHIA, 590 00168 ROMA SUPERMERCATO PIM ODERISI VIA ODERISI DA GUBBIO, 133 00146 ROMA SUPERMERCATO IPERFAMILY VIA DI TORREVECCHIA, 1050 00168 ROMA SUPERMERCATO PIM NEWTON VIA FELICE BELLOTTI, 2 00151 ROMA SUPERMERCATO PIM CASALOTTI VIA PIEDICAVALLO, 39 00166 ROMA SUPERMERCATO PIM IGEA VIA IGEA, 42/44 00135 ROMA SUPERMERCATO PIM BIOLCHINI VIA LUIGI BIOLCHINI, 15 00146 ROMA SUPERMERCATO PIM BRAVETTA VIA DI BRAVETTA, 403 00164 ROMA SUPERMERCATO PIM VIA TERESA DE GUBERNATIS SNC SUPERMERCATO PIM VIA VIARA DE RICCI, 51

torità Portuale Pasqualino Monti (in questi giorni confermato presidente dell'Assoporti), i rappresentanti della Polizia di Frontiera e della Port Mobility con esito positivo, in particolare sui temi cari al M5S, quali la cultura e il turismo. Infatti, durante la riunione, l’arch. Enza Evangelista e l’ing. Maurizio Ievolella hanno presentato il progetto della mostra (attualmente in corso presso i Mercati Traianei a Roma) “Forma e vita di una città medievale: Leopoli-Cencelle”, che verrà allestita il prossimo ottobre al Forte Michelangelo. Una nota ufficiale specifica che "la mostra ospiterà, inoltre, alcuni pannelli che illustreranno il progetto di riqualificazione della Frasca, che prevede la creazione di un parco naturalistico-archeologico. Nell’area , lunga circa 3 km, sono infatti in corso da anni scavi archeologici che hanno già portato alla luce importanti resti della città, risalenti all’età protostorica, etrusca, romana e medievale". Sempre sul fronte turismo e cultura, positivo

anche l'incontro con la Roma Cruise Terminal (l'azienda titolare della concessione delle banchine crocieristiche) che ha visto al centro del tavolo la tassa d'ingresso e la mobilità dei turisti. Infatti, il Primo Cittadino ha fatto capire che si renderà disponibile a rivalutare il criterio di applicazione di tale imposta, ma solo dopo aver studiato i benefici e gli introiti che questa porterà nelle casse comunali. La RCT ha poi ricordato l'imminente costruzione di un terminal internazionale sul modello Barcellona, evento che potrebbe senz'altro favorire nuove posizioni professionali e smuovere l'arruginita macchina lavorativa. Contemporaneamente a questi sviluppi, il Vicesindaco Daniela Lucernoni e il consigliere comunale Raffaella Bagnano, in qualità di rappresentanti dell’amministrazione civitavecchiese, hanno partecipato all’incontro organizzato in Campidoglio dal sindaco di Roma Marino, per valutare il ruolo cardine di Civitavecchia nella zona settentrionale del Lazio prima dell'approvazione dello statuto della città metropolitana (30 settembre 2014). Tale riforma entrerà in vigore a partire dal 1 gennaio 2015, termine in cui anche le provincie cesseranno di esistere. L'amministrazione ha già fatto sapere che, a tal proposito, ascolterà il parere dei cittadini, promuovendo un'iniziativa di consultazione popolare, al fine di tutelare l'identità sociale e culturale del territorio.

SI RINGRAZIANO I SEGUENTI ESERCENTI CHE CI OSPITANO E DISTRIBUISCONO OGNI SETTIMANA

edicole ARNAUDI ANTONIO Via Merulana, 139 ARPINI BRUNA Piazza del Parlamento BALZOTTI LUCIANO Via del Tritone, 152 BONELLI ALFREDO Via Roma Libera, 22 BRESSI VITTORIA Via Ripetta/Via Tomacelli BUFFONI NADIA Via XX Settembre, 96/97 CAIAFFA BRUNO Largo del Tritone CAMPONESCHI RITA Galleria Colonna (Alberto Sordi)Largo Chigi CANU ANNA Salita de Crescenzi/ Pantheon CASUCCI SILVANA Piazza Sonnino CECCHINI BEATRICE Piazza Farnese CIARDULLI FRANCESCA Viale Carlo Felice/ San Giovanni COLASANTI ELENA

Piazza Pasquale Paoli DE CAROLIS ALDO Piazza San Silvestro, 13 DE SERIO EDOARDO GALLONI MASSIMO Piazza Indipendenza DE SILVESTRI WANDA Largo Tassoni Corso Vittorio DI STEFANO FIORELLA Piazza Cinquecento, 64 Via d’Azeglio DURANTINI MARCO Vicolo Sciarra / Via del Corso FARINA ROSSANA Piazza Campo de’ Fiori, 2 FERDINANDI MARILISA Piazza della Minerva, 37 FERRI SERGIO Piazzale Albania FIORETTI ANDREA Viale Trastevere ang. Via Morosini FURINI ENRICO Piazza del Gesù, 48 GIORGETTI MARIA GRAZIA Piazza Capranica

GIUSTI ROBERTA Piazza del Viminale GRECO MARCO Piazza di Spagna, 57 GREGORI BRUNO EREDI Via Zanardelli altezza civ. 16/1 LORIA AURORA Via E. Filiberto Altezza civ. 144 MANCINI ALBERTO Via della Dogana vecchia MASINI ANTONIO Piazza Fontanella Borghese MASSARONI ELISA Largo Arenula MATTEUCCI MARISA Piazza santa Maria Liberatrice MILLO SERGIO Via dei Sabini Via del Corso NOTARPIETRO ELENA Via Boncompagni, 12/14 PERUGINI CINZIA Viale Manzoni Via Merulana

RO.MA SRL Via Sora Corso Vittorio Emanuele ROMANO FRANCESCO Via Marmorata/Largo Gelsomini SIRAMA SNC Piazza Benedetto Cairoli STAIANO MARINA Via Merulana, 204 TERASCHI PRISCILLA Via della Scrofa, 101 VENDITTI STELLA Via Celimontana, 5 VERDONE MARIA ANTONIETTA Via Mario de’ fiori/ via della Croce VITELLI MAURIZIO Via Flavia, 52 EDICOLA Piazzale Roberto Ardigò EDICOLA Piazza Morelli EDICOLA Via Rosa Raimondi Garibaldi TOMASSI viale Cortina d'Ampezzo BRUGÈ PIERINA Corso di Francia


POLITICA&REGIONE

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E' ACCADUTO CREATIVITÀ E DOLCE VITA, LA QUATTRO GIORNI DI ALTA ROMA ALTA MODA

Quando sfila l’haute couture capitolina di Carlotta Marongiu

S

i chiude a Roma la XXV edizione di AltaRoma AltaModa, la quattro giorni di sfilate dell’haute couture capitolina sotto la direzione di Silvia Venturini Fendi, col supporto di Camera di Commercio, Roma Capitale, Regione Lazio e Provincia di Roma, l’apporto di partner e sponsor come L’Oréal Professionnel. Sfilate, inaugurazioni, mostre, anteprime che si sviluppano attraverso gli sfondi unici e i colori di Roma: come di consueto teatro principale è il magnifico Complesso Monumentale S. Spirito in Sassia, ma la manifestazione disvela tante altre affascinanti location come Palazzo Braschi in Piazza Navona, gli Horti Sallustiani, le Scuderie di Palazzo Ruspoli, il Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia, e mille altri setting inediti nascosti trai tesori della Capitale come lo spazio ultracontemporaneo a Trastevere, tra Orto Botanico, Tevere e Granicolo. Il tributo al grande maestro Sarli apre la manifestazione nel Palazzo dei Congressi all’Eur. Una scenografia bianca, luminosa ed imponente che valorizza i modelli scultorei da gran sera della maison. Poi Luigi Borbone a Palazzo Corsini e lo storico maglificio Flora Fauna

che celebra 50 anni di made in Italy con una mostra aperta fino al 24 luglio alle Scuderie di Palazzo Ruspoli. Antonella Rossi sfila nella Pinacoteca del Tesoriere, mentre Giada Curti sceglie lo Westin Excelsior di via Veneto per presentare una capsule collection in vista della partecipazione alla Dubai Fashion Week. Il giovane romano Fabio Quaranta sorprende sfilando gente comune, il libanese Rani Zakem debutta ad AltaRoma e in parte sopisce l’assenza del mago della sartorialità da sposa Mahfouz. E poi gli studenti dell’Accademia Nazionale dei Sartori, dell’Accademia Koefia, dell’Accademia Factory e il tradizionale appuntamento con Room Service, la preview e private sale di abbigliamento e accessori nel raffinato liberty del Marriott Grand Hotel Flora. Bulgari presenta una mostra fotografica dedicata all’attrice Isabella Ferrari, nella suggestiva cornice degli Horti Sallustiani. La serata prosegue nello storico atelier Renato Balestra di via Cola di Rienzo per l’evento Be Blue Balestra, con i talents 2014 dell’Accademia Costume & Moda. Al 10° appuntamento il progetto di scouting in collaborazione con Vogue Italia “Who Is On Next?” per la promozione di giovani creativi, sotto gli sguardi di mostri sacri come Franca Sozzani e Suzy Menches. Molti dei giovani designer presentano le loro collezioni PE 2015 nella capitale: Esme Vie, Fabio Quaranta, Greta Boldini e San Andrès Milano, mentre viene inaugu-

esercizi commerciali GELATERIA PARADISO VIALE I. MONTANELLI 130 MONTANI ICE VIA DI CASALOTTI, 59/A GELATERIA RETRÒ VIA BALDO DEGLI UBALDI, 118 LA CAFFETTERIA MASSÌ DI SCARDELLA MASSIMILIANO VIA G. ALLIEVO 41 ROMA BAR TABACCHI LEANDRI VIA PAOLA FALCONIERI 81 ROMA BAR A QUATTRO SRL DI MONTECCHIARI PATRIZIO VIA P. VENTURI 73 ROMA BAR DI LA MARCA LUCIANO VIA TOR DE SCHIAVI 153/A ROMA KRISTAL BAR SNC CIRC.NE NOMENTANA, 568-570 ROMA BAR GELATERIA TERRA ANNAMARIA, VIA LIVORNO 13 ROMA PASTICCERIA SALENTINA VIA LAGO TANA 51 ROMA (METRO B1 LIBIA BAR CIRCO MASSIMO VIALE AVENTINO, 14 ROMA GA MA DA SNC VIALE AVENTINO 28 ROMA

LIBRIZZI GIORDANA VIALE AVENTINO 101 ROMA STINZIANI ANGELO VIALE AVENTINO 78 ROMA GELATERIA PUDDINU VIALE AVENTINO 59 ROMA BAR AUGUSTO MASSIMO VIA DEL CIRCO MASSIMO, 5 ROMA BAR CIAMPINI VIALE DELLE TRINITÀ DEI MONTI ROMA CAFFÈ VAN GOGH VIA DELLA PINETA SACCHETTI ROMA BAR GIOVENALE PIAZZA GIOVENALE 6 ROMA VALORANI’S FORUM LARGO CORRADO RICCI, 30 ROMA BAR DI AFFATATI PIER MATTEO VIA CLAUDIA 14 ROMA BOATTINI BAR VIA MASTROGIORGIO 58 ROMA BAR DI CAPALDO SIMONE VIA DELLA LUNGARA 39 ROMA ALOISE DOMENICO VIALE TRASTEVERE 36 ROMA BRONTOLO, ABBIGLIAMENTO BAMBINI, DI SILVI SIMONA VIA STELVIO 12 ROMA

rata una mostra dei talenti a Palazzo Braschi, aperta sino all’11 settembre. Sempre nell’ottica di scoprire nuove potenzialità, Altaroma e Vogue Talents presentano “A View On Talents” una selezione degli stilisti Isa Arfen, Marco Rambaldi, Charles Philip Shanghai. Artisanal Intelligence, firma il progetto A.I.“Roman Inspirations”, a cura di Clara Tosi Pamphili e Alessio de’ Navasques: all’interno della nuova galleria Guidi che apre a settembre, costumi da

“la Grande Bellezza” della Sartoria Annamode e creativi internazionali legati a Roma come Kounellis, Nagasawa, Arthur Arbesser, Andrés Romo. Immancabile Raffaella Curiel, la grande signora dei tailleurs da ben 50 anni. Presenti a questa edizione di Altaroma Sabrina Persechino, Peter Langner, noto in tutto il mondo per gli abiti da sposa e da gran sera, ed il palestinese Jamal Taslaq, direttamente dal Palazzo di Vetro di New York. Evento must come sempre è la sfi-

lata di Renato Balestra. La fashion week capitolina si conclude con un giornata dedicata ai final work accademici: Altaroma conferma l’impegno nella formazione. Sfilano sulle passerelle dell’Alta Moda capitolina l’Accademia Costume & Moda, lo IED Roma, l’Accademia Altieri, la Scuola di Moda Ida Ferri, l’Accademia Koefia, Creazioni di Moda Maria Maiani, l’Accademia Italiana, l’Accademia Nazionale dei Sartori, l’Accademia di Belle Arti di Roma. Altaroma anche questa edizione valorizza l’eccellenza del sistema moda, risorsa preziosa del made in Italy per lo sviluppo culturale, produttivo ed economico della città e del Paese. Roma torna seducente e fantastica sotto la luce dei riflettori internazionali, ma diventa fruibile per arte, cultura, tradizione e creatività contemporanea: un tuffo nel passato dorato della dolce vita che può tornare a risplendere.

PROVATO PER VOI

Nocetta forever, quarant'anni di sport e relax Nel cuore verde di tennis federali. La scuola orRoma, tra la Valle dei ganizza corsi di acquagym, fitCasali, Monteverde e ness e gym-nuoto, mentre per Villa Doria Pamphili, i veri appassionati c'è la possi trova lo storico censibilità di unirsi alle squadre tro sportivo Nocetta. nuoto dei ragazzi e degli Qui è possibile nuoadulti. tare nella piscina seAll'interno dei 5000 mq della miolimpionica come il più abile dei nuotatori o sguazzare come un struttura, Nocetta ha creato un centro estivo pensato per stimolare e delfino libero; ci si può dilettare giocando a tennis, migliorare la forma sviluppare, attraverso il gioco con l'acqua, la creatività dei piccoli dai fisica in palestra, lasciarsi coccolare dall'idromassaggio o dal "secco 5 anni in poi. Per le future mamme si organizzano corsi in acqua in tepore" della sauna finlandese. Tutte le attività sono curate da uno grado di migliorare la condizione fisica in gravidanza.Un'occasione valida per tutti coloro che desiderano rigestaff competente e attento a ogni esigenza. Nonerarsi, rilassarsi e magari fare una pausa cetta è una storica società sportiva di Roma, CENTRO SPORTIVO NOCETTA durante questo periodo estivo. Opportunità attiva fin dal 1974. Una struttura gestita nel VIA SILVESTRI 16/A - Roma (RM) valida soprattutto per coloro che scegliesegno della continuità dagli stessi titolari che Tel. 06 66158952 l'hanno fondata quarant'anni fa e oggi imperanno per questa estate 2014 di rimanere info@sportnocetta.com gnata con successo nelle scuole di nuoto e di in città. Provare per credere.

GELATERIA FIOR DI LUNA VIA DELLA LUNGARETTA 96 ROMA GELATERIA MIANI MARIA GIOVANNA VIA DELLA SEGGIOLA 12 ROMA BAR ICA VIA GASPARE GOZZI, 61 ROMA BAR VIVONA PIAZZA VIVONA 20 ROMA BENEVENTO BAR VIA ACHILLE FUNI, 32 ACILIA MALI SRL BAR MARTINICA VIA DELLA MARTINICA 151 ROMA ZAMA CAFFÈ PIAZZA ZAMA 5 ROMA OLD SHAMROCK VIA CAPO D’AFRICA V26/D ROMA CAFFÈ MARTINI DI ROSSI STEFANO PIAZZALE DEL COLOSSEO 3 A/B ROMA RISTORANTE ALFONSO COUS COUS VIA BRESCIA, 23 ROMA ANTICA DOMUS VIA S.GIOVANNI IN LATERANO, 6 ROMA ALIVERNINI ROBERTO VIA CASTELFORTE 27 ROMA ROCCI DANILO VIA TOR DE SCHIAVI 340 ROMA DI MUZIO DOMENICO VIA FEDERICO DEL PINO 62 ROMA BAR GASTRONOMIA SGANGA ANTONIO PIAZZA NOSTRA SIGNORA DI GUADALUPE 11 ROMA

BAR NATI STANCHI VIA TOR DE SCHIAVI 306 BAR MARIO VIA BRA 15/19 ROMA CAFFÈ SCHETTINO VIA SAN MELCHIADE PAPA ROMA BAR PASTICCERIA DI COLA FILIPPO VIA RUGGERO ORLANDO 68 ROMA LOVE 4 PIZZA VIA PEVERAGNO 52 ROMA BAR MEDIANO VIA TRIONFALE 11454 ROMA BAR TABACCHI DELLA SALA ANNA VIA PASQUALE II 109,111 ROMA ANTICO CAFFÈ DI ROMA VIA GIANNINA MILLI 52 ROMA BAR DI MANUEL ARIS VILLANI P.ZA MARESCIALLO GIARDINO ROMA BAR BARCOLLANDO VIALE ADRIATICO 139 ROMA TRATTORIA DA PAOLO, VIA SAN FRANCESCO A RIPA, 92 ROMA ESTETICA-SOLARIUM ESSENZA VIA STELVIO 15/17 ROMA ILIOS CUCINA GRECA VIA GASPARE GOZZI, 119 ROMA LE PETIT CAFE' VIALE VEGA N.6 ARTE BIANCA PANE, PIZZA, DOLCI E...SFIZI VIALE ADRIATICO, 97

GRAN CAFFÈ 2 SCALINI VIA ACAIA, 34 ROMA CAFFÈ VALENTINI PIAZZA TUSCOLO,2 ROMA PIZZERIA AL TAGLIO NON SOLO PIZZA VIA DEGLI SCIPIONI 95 ROMA OASI PARK VIA TARQUINIO COLLATINO 56/58 ROMA

OSTIA PRESTIGE BAR VIA DELLE GONDOLE ANG.PIAZZA SANTA MONICA BETTER CAFFE' VIALE PAOLO ORLANDO 3 BAR DUCA CORSO DUCA DI GENOVA 124 BAR GELATERIA SISTO PIAZZA ANCO MARZIO 7 PASTICCERIA BAR KRAPFEN PAGLIA PIAZZA ANCO MARZIO 18/19 BAR STABILIMENTO BALNEARE VENEZIA LUNGOMARE AMERIGO VESPUCCI N.8 CENTRO SPORTIVO RESORT "LE DUNE" LUNGOMARE DUILIO N.22 BAR GELATERIA "NABIL" PORTO TURISTICO DI ROMA BAR MILELLIS VIA CAPITAN CONSALVO N.13 SUPERMERCATO TODIS VIA CASTELPORZIANO N.294 (INFERNETTO)


IlCORRIERE ROMA DI

IL CASO

LITORALE

giovedì 24 luglio 2014 pagina 22

NUOVA POLEMICA: SULLE PROCEDURE NON CI SAREBBE TRASPARENZA ESPOSTO DELLA CAPITANERIA

Castelporziano, sport e musica sulle dune di Enzo Bianciardi

P

er ogni evento estivo sul mare di Roma nascono polemiche e contestazioni. Se l’isola pedonale sul lungomare ha scatenato le proteste di commercianti, balneari ed albergatori, l’ultima chicca: Cancelli Village, sport ed intrattenimento sulle dune di Castelporziano, ha scavato un solco incolmabile tra maggioranza ed opposizione. Non a caso, il M5S sostenuto dalla Lista Marchini ha occupato la scorsa settimana l’aula consiliare, denunciando le procedura anomala con la quale si era proceduto ad assegnare un’area di circa 30 mila metriquadri. “L'evento - afferma il M5S – potrebbe mettere a rischio l'ecosistema dunale della macchia mediterranea. La spiaggia di Castelporziano si trova nella Riserva naturale statale del litorale romano. E’ un'area protetta e tutelata dal diritto nazionale e comunitario trattandosi di un'area classificata come SIC (sito di interesse comunitario)”. “La maggioranza del Municipio X ha commesso un clamoroso autogol negando la possibilità di avviare una discussione sulla controversa questione dei "Cancelli Village" - ha aggiunto Notturni (lista Marchini) -Sulla questione, infatti, la Capitaneria di Porto ha, nei giorni scorsi, protocollato un esposto alla Procura della Repubblica per avviare una indagine. Difronte a questi fatti non possiamo girare lo sguardo dall'altra parte, vogliamo vederci chiaro. La mancanza di confronto e di trasparenza sull’argomento è intollerabile”. In sostanza, il comune (tramite il Mu-

nicipio) avrebbe concesso circa 30mila mq di spiaggia libera (tutta l’area del Terzo Cancello di Castelporziano) alla Kit Promotion srl senza indire un bando pubblico. Ed infatti, i verdi che non si La replica alle accuse: Simone Botolo, organizzatore evento “I principi che ci hanno spinto in quetrovano certo all’opposi- sta iniziativa sono stati quelli di gratuità, accoglienza e rigenerazione. La manifestazione si prezione hanno denunciato: senta come un incubatore sociale, e questo è dimostrato dal grande numero di associazioni del “Com’è possibile che ad territorio che troveranno spazio al terzo cancello. Vogliamo rompere gli equilibri di una staticità Ostia una spiaggia libera, in che pervade abitualmente le amministrazioni locali. E infine la nostra speranza è che in futuro un'area delicata dal punto di progetti come questo abbiano spazio e siano valutati sulle progettualità stesse e non in base vista ambientale come alle…. raccomandazioni”. Francesco D’Ausilio, consigliere comunale PD: “E’ un’iniziativa gratuita quella di Castelporziano , ed a mio giudizio di valore. Vogliamo lanciare questa sfida di fruizione balneare diversa, e dove venga data in concessione a registreremo consensi e negatività, queste ultime serviranno solo a farci correggere eventuali ertrattativa privata dal X muni- rori. Crediamo in una crescita condivisa, di rilancio sociale e amministrativo. Siamo certi e fieri di cipio Perché nella gestione restituire in questo modo il mare di Roma ai romani”. En. Bia. del mare ad Ostia si fanno le stesse cose che faceva la precedente che nei mesi di luglio e agosto ospi- boomerang, capace di minare all’inamministrazione…. ?- rivendica An- terà numerosi eventi musicali e le terno le sicurezze dell’attuale maggiogelo Bonelli, portavoce nazionale dei tappe dei campionati nazionali di ranza. “Il X Municipio – si legge su verdi - nella gestione delle spiagge, Fipav e Fin, da iniziativa promozio- una nota diffusa dall’Ufficio di Presidunque, nulla è cambiato”. La terza nale per il litorale romano potrebbe denza - ha autorizzato sino al15 setedizione del villaggio polifunzionale dunque trasformarsi in un pericoloso tembre 2014, lo svolgimento della

“Vogliamo essere giudicati per quello che facciamo”

manifestazione soltanto dopo aver accertato la presenza di tutte le autorizzazioni previste, nonché le modalità di installazione del cantiere. Tra le autorizzazioni ambientali, c’è il nullaosta della Regione Lazio rilasciato con la Verifica d’Incidenza, nel quale sono state indicate rigorose prescrizioni relative le modalità di tutela della duna e l’impatto acustico. La manifestazione ha carattere temporaneo e prevede, come per gli scorsi anni, il montaggio di strutture precarie, che verranno completamente smontate, lasciando l’arenile libero. Naturalmente il Municipio vigilerà sul rispetto delle prescrizioni assegnate e procederà, in caso di violazione con atti amministrativi conseguenti”. Rassicurazioni che non rassicurano: il Comitato civico 2013, ad esempio, in una nota segnala: “Sabato scorso si è svolto un rave di 4 mila giovani. – si legge sul notiziario diffuso dal Comitato - La Capitaneria di Porto ha presentato una relazione alla Procura della Repubblica ed è stata trasmessa un’informativa anche al Commissariato di Ostia per le questioni legate all’ordine pubblico: possono bastare 22 volontari per garantire la sicurezza di migliaia di giovani, anche in assenza di un piano di circolazione stradale che contempli l’accesso all’area che prevede di percorrere la pericolosissima via Litoranea. Ostia, che già soffre di una improvvisata pedonalizzazione del lungomare dove sono impegnate ben 8 pattuglie della polizia municipale ogni sera per vigilare i varchi, può garantire accurati controlli e verifiche su spiagge di elevato pregio ambientale?”.

OSTIA, CALANO I CONSUMI. ALBERGATORI: NO ALL’ISOLA PEDONALE, LE MODALITÀ SONO SBAGLIATE

IL X MUNICIPIO PRESENTA L’AMBULATORIO DEI CODICI BIANCHI. NEI WEEK-END AL CPO

Nessuna automobile... meno gente sul lungomare

Ospedale Grassi, infermieri sotto stress d’estate

I

I primi bilanci della pedonalizzazione del lungomare hanno confermato i timori della vigilia, tanto che anche gli albergatori si sono uniti a commercianti e balneari nel giudicare negativamente l’iniziativa intrapresa dal X Municipio. Sul litorale romano la penuria di posti letto ha rappresentato da sempre un freno allo sviluppo del turismo ed alla presenze degli stranieri, a peggiorare però la situazione, secondo “Roma Mare Assohotel” sarebbe arrivata anche “Ostia mon amour” e l’isola pedonale del lungomare che sinora non ha portato i benefici sperati. Per gli albergatori sono i numeri a decretarne il fallimento:“In confronto alla stagione 2013 – sottolinea in una nota l’associazione degli albergatori - che ricordiamo essere stata la peggiore degli ultimi anni per l’assenza di iniziative, quest’anno sta andando peggio: sino ad ora si registra una contrazione dei consumi all’interno dell’area pedonale del 20% dovuto ad una diminuzione consistente del “passaggio” dei romani, drasticamente ridotto rispetto al passato. Per quanto riguarda i nostri ospiti, - prosegue la nota – abbiamo il disagio quotidiano di dover giustificare i divieti a fronte di un lungomare deserto e palesemente disertato da coloro

avrebbero dovuto essere i fruitori principali dell’iniziativa, che avrebbe dovuto rilanciare il lungomare e non di certo… farlo morire”. Per gli albergatori proseguire nell’iniziativa significa aggravare le già precaria situazione dell’economia locale. “Pur attribuendo una certa potenzialità nell'iniziativa intrapresa dalla giunta del Municipio X, appare evidente come le modalità con la quale si è realizzata, non abbiano portato i benefici auspicati. Certo, non è possibile pretendere la perfezione alla prima edizione, tuttavia risulta lampante l’assenza di un piano strategico nel settore turistico dell'Amministrazione capitolina, capace di guidare le scelte del Municipio X e rilanciare l’immagine del territorio, definendo una volta per tutte il ruolo del quartiere di Roma sul mare nell'ambito della promozione della città”. Quello che però… più fa arrabbiare gli albergatori è l’identificazione da parte del Municipio del “Mare di Roma” con “Brand Ostia”, scelta che secondo Assohotel, fa aumentare la distanza ideologica tra i romani ed il proprio mare, conseguenza che non può far parte della strategia per la riqualificazione turistica del territorio. En. Bia.

E

state, al “Grassi” i ritmi di lavoro raggiungono livelli di stress psico-fisico impressionanti, tanto che gli addetti possono restare in servizio anche per 17 ore consecutive. Lo ha denunciato, in una nota, la Uil Fpl della Asl rm D, in particolare, sono i sanitari in servizio al Pronto Soccorso a sobbarcarsi dei carichi maggiori. Lavorare al Pronto Soccorso significa raggiungere in media le 60 ore di straordinari mensili, praticamente un terzo di quelli che il Contratto Nazionale del lavoro avrebbe previsto per un anno. Intanto il X Municipio vara per la stagione in corso il primo ambulatorio per codici bianchi. “Ogni turno al Pronto Soccorso del Grassi prevede la presenza di cinque infermieri – ha spiegato Giuseppe Conforzi, coordinatore della Uil – si tratta un numero assolutamente insufficiente a fronteggiare adeguatamente le esigenze dell'utenza che nel periodo estivo cresce in maniera

esponenziale. Parallelamente un ambulatorio estivo per i codici bianchi, che resterà operativo fino al 14 settembre, è stato istituito presso il Centro Paraplegici di Ostia (CPO) “Gennaro Di Rosa”, in viale Vega 3, nei giorni di sabato, domenica e festivi, sarà operativo dalle 9 alle 19 per la cura dei codici bianchi. La copertura dei turni viene svolta dai medici di medicina generale della Asl Rm D. E’ stata attivata anche una linea telefonica: 06.56483562.“L’organizzazione di questo servizio ci aiuta a poter gestire le richieste sanitarie senza gravare sul Pronto soccorso dell’ospedale Grassi – hanno dichiarato il Direttore sanitario della Asl Rm D Flavia Pirola e il coordinatore del progetto Fabio Valente, della FIMMG della Asl Rm D –. Dal punto di vista sanitario il fatto di prevedere un presidio specifico sul litorale di Roma è una cosa importante perché ci permette di essere vicini ai cittadini e ai turisti”.


IlCORRIERE ROMA

RUBRICHE

giovedì 24 luglio 2014 pagina 23

DI

EDIZIONE DELLA RASSEGNA SCELTI PER VOI PRIMA A VILLA GIULIA, DAL 25 LUGLIO AL 13 AGOSTO

Percorsi musicali al Ninfeo di Maria Pia Miscio

S

e pensate che il Ninfeo di Villa Giulia sia solo la sede deputata, ogni anno, all’assegnazione del Premio Strega, con i suoi immancabili strascichi polemici, provate a ricredervi e a vedere con occhi nuovi questo luogo straordinario, incastonato nella villa edificata per volere di Papa Giulio III e che oggi è sede del Museo Nazionale Etrusco. L’occasione è quella fornita dalla prima edizione della rassegna Percorsi musicali a Villa Giulia, in programma dal 25 luglio al 13 agosto nell’ambito dell’estate romana. Si tratta di sette concerti organizzati dall’Associazione Roma Sinfonietta, di cui fa parte l’omonima e bella orchestra, nei quali la tradizionale distinzione tra musica classica e musica “altra” viene superata e Vivaldi, Beethoven e Cajkovskij compaiono in programma accanto alla musica da film, al tango e alla taranta, legati da un unico denominatore, il valore della musica e la qualità delle esecuzioni. Protagonista di cinque concerti sarà l’Orchestra Roma Sinfonietta diretta da prestigiosi direttori come Marcello Rota, Bruno Aprea, Antonio Di Pofi, il premio Oscar Luis Bacalov e Vincenzo Bolognese. Gli altri concerti impegneranno invece due particolari formazioni alle prese con i Carmina Burana e con la

A sinistra Le Div4s e sopra il maestro Marcello Rota

taranta salentina. Ed è proprio Carl Off, con i suoi Carmina Burana, l’autore scelto per il concerto inaugurale della rassegna, il 25 luglio. Per l’occasione, sotto la direzione di Marcello Rota, saranno riuniti i cantanti Marina Bucciarelli, Manuel Pierattelli ed Enrico Marabelli, i pianisti Antonello Maio e Michelangelo Carbonara, l'ensemble di percussioni Ars Ludi, il Coro di voci bianche del Teatro dell’Opera di Roma e il Coro Claudio Casini dell’Università di Roma Tor Vergata per eseguire uno dei pochi classici del Novecento che sia ben noto al

grande pubblico ed abbia ottenuto una popolarità che non accenna a diminuire. La grande musica da film del nostro Nino Rota sarà invece il filo conduttore del concerto del 26 luglio, intitolato “La dolce vita”. Diretti da Marcello Rota, l’Orchestra Roma Sinfonietta e quattro tra i migliori soprani italiani che costituiscono l’ensemble vocale Dav4s, eseguiranno le suite tratte dalle colonne sonore di Amarcord, La dolce vita, La strada, Le notti di Cabiria, Casanova, Otto e mezzo e Il Padrino. Mercoledì 30 luglio sarà Bruno Aprea a dirigere la Roma Sinfonietta e il pianista spagnolo Josu De Solaun, giovanis-

simo eppure già conteso dalle maggiori orchestre internazionali, nello strepitoso Concerto n.1 per pianoforte e orchestra di Cajkovskji e nella Sinfonia n. 7 di Beethoven. L'antologia di Gershwin diretta il 6 agosto da Antonio Di Pofi sarà invece un'occasione da non perdere per sentire Gianluca Littera, virtuoso dell'armonica, uno dei pochissimi solisti di questo strumento ad avere una carriera internazionale, in ambito sia classico che jazz. Con lui ci sarà l’Orchestra Roma Sinfonietta per una serata che spazierà dalle musiche di Gershwin a quelle di Nicola Piovani, di Fiorenzo Carpi e dello stesso Di Pofi. Si scrive Kalàshima, si legge taranta.

Parliamo del gruppo di musicisti e cantanti che il 7 agosto animerà “L’altra notte della taranta”. Cos’hanno di diverso i Kalàshima da altri ensemble del genere? Una grande esperienza come gruppo, fama internazionale, grande preparazione musicale di base e la capacità di far convivere, assieme a tamburelli e zampogna melodica, il raffinato flauto traverso, la versatile chitarra e l’austero basso. “Le quattro stagioni” di Antonio Vivaldi e le quattro “Estaciones portenas” di Astor Piazzolla animeranno la serata del 12 agosto quando, insieme all’Orchestra Roma Sinfonietta, nel Ninfeo di Villa Giulia ci sarà anche Vincenzo Bolognese, nel doppio ruolo di violino solista e di maestro concertatore Per il concerto finale del 13 agosto sarà Luis Bacalov a dirigere l’Orchestra Roma Sinfonietta e Gianni Iorio al bandoneon. Il musicista premio Oscar ha inserito nella scaletta della serata alcune delle sue composizioni più note per il cinema insieme ad altre di Carlos Gardel, Angel Villoldo, Astor Piazzolla. Percorsi musicali al Ninfeo di Villa Giulia Dal 25 luglio al 13 agosto 2014, h 21 Piazzale di Villa Giulia 9, Roma Biglietti da € 13,50 a € 30 Info: 063236104

ALLA SCOPERTA DELLO STRAORDINARIO MONUMENTO. FINO AL 7 SETTEMBRE

AL FORO ITALICO IL 26 LUGLIO

Quelle notti d'estate a Castel S.Angelo

Arriva a Roma il nuovo tour di Gigi D'Alessio

L

a storia e la musica si incontrano a Castel Sant’Angelo dove, fino al 7 settembre prossimo, le “Notti d’estate” offrono a romani e turisti la possibilità di scoprire i segreti di questo straordinario monumento attraverso visite guidate e di assaporare i concerti organizzati in questo scenario davvero insolito. La manifestazione “Notti d’estate a Castel Sant’Angelo” è promossa, per il quarto anno consecutivo, dalla Soprintendenza speciale per il patrimonio storico artistico ed etnoantropologico e per il Polo Museale della Città di Roma. Per l’occasione vengono aperti eccezionalmente al pubblico il Passetto di Borgo, il lungo e suggestivo camminamento di circa 800 metri che collega il Castello, edificato sul mausoleo dell’imperatore Adriano, ai Palazzi Vaticani, ricavato sulle mura che delimitavano la città leonina. Ugualmente è possibile visitare le Prigioni storiche, anguste e buie celle che furono usate come prigioni dal Rinascimento sino all’Ottocento e dove furono rinchiusi papa Paolo III Farnese, l’umanista Pomponio Leto, Benvenuto Cellini, Giuseppe Balsamo, meglio noto come Cagliostro; la Stufetta di Clemente VII, un vero gioiello architettonico della prima metà del Cinquecento, sala da bagno dei pontefici, uno dei rarissimi esempi di bagno rinascimentale. Da quest’anno è possibile visitare anche le Mole, il mulino risalente al tardo Cinquecento per la guarnigione di Castello. “Notti d’estate a Castel Sant’Angelo” propone, inoltre, un intenso programma di concerti di musica classica e jazz che coinvolge oltre 100 musicisti: artisti di primissimo

piano come Danilo Rea, Fabrizio Bosso, Gabriele Mirabassi, Alessandro Carbonare e il Quartetto Bernini si alternano con numerosi giovani ed affermati talenti, tra i quali Paolo Taballione, Tilly Cernitore, Enrico Zanisi, Mattia Cigalini. Naturalmente, il Castello è aperto anche di giorno ed offre ai visitatori la possibilità di godere di due belle mostre in corso. La prima, che resterà aperta fino al 16 novembre prossimo, è intitolata “I Papi della speranza. Arte e religiosità nella Roma del ‘600”. La seconda mostra, che resterà invece aperta fino all’11 gennaio 2015, è invece dedicata alla Grande Guerra e al ruolo che Castel Sant’Angelo ha avuto dal 1915 al 1918 e negli anni successivi, quale luogo di commemorazione attraverso la rtaccolta di cimeli militari e la custodia delle bandiere di guerra dei reparti militari. Per quanto riguarda la manifestazione “Notti d’esatte a Castel Sant’Angelo”, il museo fortezza apre dalle 20,30 all’1. L’inizio dei concerti è fissato alle 21,30 mentre le visite guidate sono organizzate per gruppi di 25 persone al massimo. Per il programma dettagliato dei concerti è possibile visitare i siti www.castelsantangeloestate.it e www.estatecastelsantangelo.it . Notti d’estate a Castel Sant’Angelo Fino al 7 settembre 2014 Lungotevere Castello 50, Roma Biglietto comprensivo di visita guidata € 10 Prenotazione non obbligatoria ma consigliata al numero 06 32810 M.P.M.

E

cco qualche appuntamento che gli appassionati di musica dovrebbero assolutamente segnare nelle loro agende. Si comincia domenica 20 luglio, alle 21, nella Cavea dell’Auditorium Parco della Musica che, per la rassegna “Luglio suona bene” ospita tre grintosissime artiste. Si tratta di Joanne as Police Woman, di Suzanne Vega e di Cat Power, insieme per dare vita a “Musica. Femminile Plurale”, un concerto nel corso del quale le tre interpreti daranno vita a tre set musicali diversi con differenti formazioni. Il costo del biglietto va da € 25 a e 30. Per informazioni contattare il numero 892982. Lunedì 21 luglio al Centrale Live al Foro Italico il palco sarà tutto per Elio e le Storie Tese. Perché, se è vero che Elio è ormai un popolarissimo volto televisivo, grazie alla sua partecipazione a numerose trasmissioni, è anche vero che insieme al suo gruppo continua a fare musica e ad avvertire irresistibile il richiamo della dimensione live. Ecco allora il concerto romano, inserito nel nuovo tour 2014. L’inizio è previsto alle 21, l’apertura cancelli alle 18. Il costo dei biglietti varia da € 20 a € 30. Per informazioni e prenotazioni è possibile contattare il numero 0773 414521. Reduce dalle tappe americane e da un tour italiano di strepitoso successo, Gigi D’Alessio ha subito iniziato un nuovo tour estivo, l’11 lu-

glio scorso, che farà tappa a Roma, al Centrale Live al Foro Italico, il 26 luglio. Il cantautore e la sua band proporranno nuove esecuzioni e inedite letture dei vecchi successi oltre ai brani tratti dall’ultimo album “Ora”, al centro di questo nuovo viaggio musicale. L’inizio del concerto è alle 21, come sempre i cancelli del Centrale Live saranno aperti alle 18. Il prezzo dei biglietti va da un minimo di € 23 fino a € 60. Informazioni al numero 0773 414521. “Per principianti”: è questo il titolo scelto per il loro tour estivo dai Tre allegri ragazzi morti, che saranno in concerto a Villa Ada, nell’ambito della rassegna “Villa Ada incontra il mondo” il 27 luglioprossimo alle 22. L’idea alla base del concerto è quella di proporre a chi si avvicina per la prima volta alla musica del gruppo indipendente più amato d’Italia una panoramica di una produzione ormai ventennale. Un pubblico sempre più vasto si sta infatti avvicinando al trio mascherato di Pordenone, che ha ricevuto attestati di stima e critiche positive anche da artisti “popolari” come Jovanotti. E, a dispetto dell’aggettivo “morti”, quei Tre allegri ragazzi sanno bene come trasformare le due ore di concerto in due ore di autentico divertimento. Il costo del biglietto è di € 5 più prevendita. Per informazioni è possibile contattare i numeri 06 41 73 47 12 e 06 89 17 10 58. M. P. M.



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