Corriere dell'Isola n. 21 2016 by Corriere dell'Isola

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MATTERA a pag. 5 Anno XX - n. 21 • 26 Maggio - 1 Giugno 2016

settimanale GRATUITO delle isole di Ischia e Procida • www.corrieredellisola.com

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S.O.S. I tagli della sanità su Ischia e Procida Cavallo a pagina 3

ATTUALITA' CONCERTO VERITÀ AL TORRIONE

BERMUDEZ a pag. 8

EVENTI LUCA BRANDI ONLUS SERATA CONCLUSIVA

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CALCIO, ISCHIA

pag. 10

ISCHIA, RETROCESSIONE AD UN PASSO IL BARANO CONQUISTA L'ECCELLENZA!

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L'APERTURA

Post - It Quanti eventi interessanti iniziano ad animare l'Isola d'Ischia questo fine mese di maggio! Si comincia con la visita eccezionale del Castello Aragonese,un evento davvero particolare, che vuole essere prima di tutto un invito alla riscoperta dell’Isola d’Ischia per l’iso-

lano stesso. Per partecipare all’evento è obbligatorio prenotare chiamando il numero 342 96 18 566 (dal lunedì al venerdì dalle 10.00 alle 18.00) o inviare una mail a segreteria@castelloaragonese.it Ma non mancano anche le particolari iniziative

del gruppo teatrale degli "Uomini di Mondo", che il primo giugno ci attendono alla corte del Palazzo Reale per una visita teatralizzata di una delle zone meno conosciute dell'Isola, alla "Corte dei Borbone". Esperienze che riempiono di orgoglio l'isolano, ma che affascinano

e stupiscono il turista che vede in Ischia una meta non solo termale, ma anche culturale. Quante esperienze si possono vivere in una sola Isola? Io amo pensare infinite, ogni giorno vale la pena visitare e conoscere la propria terra:

da questa passione infatti nascono le idee migliori, in grado di far amare e apprezzare le nostre qualità anche a chi ci continua a scegliere ogni anno per le proprie vacanze. Ma nell'insieme di positive iniziative culturali, non

mancano i dispiaceri della sanità, di cui parliamo nelle prime pagine. Gioie e dolori di un'Isola che sta certamente facendo un giro di boa, verso quale direzione, ancora non è chiaro. Buona lettura del corriere dell'isola, free press delle Isole di Ischia e Procida.

L'EDITORIALE DI GRAZIANO PETRUCCI

«Paraculi e paradossi»

ualche tempo fa, l’anno scorso un giorno d’estate, ero a Lacco Ameno in piazza Santa Restituta con un amico. Avevamo da poco gustato un caffè. Si fermò il sindaco Pascale con il quale iniziammo a scambiare due chiacchiere. Il primo cittadino si lamentava, tra le altre cose, di non poter far niente contro le auto in sosta selvaggia e chi non rispettava i divieti. Manco a farlo di proposito un’auto oltrepassò il divieto d’accesso e proseguì senza fermarsi. Il sindaco indicando l’auto che, ovviamente, era in infrazione, gettò la sua lamentela nello sconforto poiché era stata appena verificata la sua im-

CORRIERE DELL’ISOLA è un settimanle distribuito gratuitamente ogni giovedì ad Ischia e Procida. www.corrieredellisola.com Registrazione al tribunale di Napoli n. 4816 del 20/11/1996

possibilità nel porre una soluzione duratura, pure per la mancanza di personale o vigili, che dir si voglia, e soldi per assumere personale visto il disastro economico dell’ente. Gli proponemmo una soluzione che in altri luoghi d’Italia funziona. Ossia destinare una parte della tassa di soggiorno a completamento di un sistema di video sorveglianza. Non tutta, sia chiaro, ma una parte. Con le telecamere, e un progetto serio, dislocate in punti strategici del comune avrebbe potuto controllare il territorio e impiegare, magari, i vigili a un controllo più capillare invece che soltanto al traffico. La sua risposta ci lasciò allibiti. Ci disse

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che stavamo facendo filosofia e che non avevamo l’onere di essere primi cittadini. Oggi, a quasi un anno esatto, nel consiglio comunale di Lacco Ameno si sta organizzando la discussione per parlare, appunto, di un progetto di video sorveglianza. La riunione civica è prevista per il 27 maggio. Se da un lato può far piacere che questa strada sia stata presa in considerazione, dall’altro le domande che ci arrivano e discendono per conseguenza diretta riguardano il sistema di finanziamento, da dove arrivano i soldi per intenderci, gli appalti per gli acquisti delle telecamere, i soggetti coinvolti. Una trasparenza che, insomma,

molti dovrebbero pretendere e non sacrificare sull’altare del “vabbè, è una cosa buona, prima non c’era. Oggi si”. Nessuno attesta il contrario. Dico soltanto che la “filosofia” – un po’ all’acqua di rosa per non dire altro- nel fare certe cose rischia di avvantaggiare qualcuno e sarebbe opportuno – per trasparenza e per il bene collettivo – sapere chi sia. Un paradosso, invece, è la chiusura probabile dell’UTIC di Lacco Ameno. Rendiamoci conto. Invece che potenziare e magari prevedere dei piani per l’allargamento dell’ospedale, si rischia di perdere l’Unità di Terapia Intensiva Cardiologica. Con la perdita del reparto nella

struttura ospedaliera si rischia un salto all'indietro, nel medio evo, con la compiacenza di quanti, da un lato politici compresi, non si sono accorti che la sospensione era in atto. Dall’altro di quanti, ancora, si lasciano dipendere da dinamiche di forza, regionali e nazionali, senza muovere un dito rispetto a soprusi di ogni tipo. Nell’inconsistenza e forse nella compiacenza di certi personaggi che non sanno affermare con forza che l’isola intera, con i suoi settori turistico economici, permette alla regione Campania di restare in piedi e perciò merita rispetto.

DIRETTORE RESPONSABILE Diego Mattera d.mattera@corrieredellisola.com

Collaborano con la redazione: Graziano Petrucci, Cristian Messina, Rossella Cavallo, Sara Mattera, Henri Camillo Bermudez, Francesco Esposito, Francesco Imparato, Pancrazio Arcamone, Cristina Migliaccio Illustrazioni: Lisa E. Mocciaro Foto: Franco Trani, Francesco Di Noto Morgera

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26 Maggio - 1 Giugno 2016

RUBRICA BENESSERE â&#x20AC;˘

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26 Maggio - 1 Giugno 2016

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I tagli della sanità su Ischia e Procida

EMERGENZA SANITà:

DOPO ISCHIA, ANCHE PROCIDA AL DEGRADO Il pronto soccorso di Ischia in condizioni poco agevoli e la decisione della Regione di chiudere il PSA di Procida sono un riassunto dell’attuale situazione sanitaria • di Rossella Cavallo

on è un periodo felice per il settore sanitario delle isole del Golfo. I sei sindaci dell’isola di Ischia hanno infatti in questi giorni richiesto un incontro con la Commissione Sanità della Regione Campania vista l’effettiva urgenza del caso, soprattutto per quanto riguarda il tagli a discapito degli utenti con disagi psichici, che si vanno ad aggiungere ad una generale non-fruibilità – e anche piuttosto imbarazzante - dei servizi: giusto per citarne alcuni, le condizioni dei trasporti sanitari e i disservizi interni, e a farne le spesse sono i pazienti… pazienti. Pazienti lo sono anche medici, infermieri, inservienti, paramedici che in quelle condizioni sono costretti a lavorarci. Non sono di molte settimane fa infatti le foto che testimoniano la totale incuria, per esempio, del 118 di Lacco Ameno. Situazione che sdegnò anche Maria Grazia Di Scala, eletta consigliere regionale ormai un anno fa. Fu, tra le righe, la stessa consigliera ad invocare, seppur indirettamente, l’intervento del Presidente della Regione, De Luca. Certo, l’ospedale non è una casa di riposo, e la “famigliarità”

degli ambienti non è un requisito primario. La decenza, l’adeguatezza, l’accoglienza non devono mancare, e viene spontaneo chiedersi, in questa situazione, come si faccia a rimettersi in sesto e soprattutto a lavorare bene e con la mente lucida e pronta. Ad una già difficile situazione se ne affianca un'altra, riguardante l’isola i Procida. Una situazione che non è non meno incresciosa rispetto a quella appena (ri)presentata: dalla Regione il nuovo Piano Ospedaliero prevede la soppressione del pronto soccorso, in favore di un Punto di Primo intervento con appena quattro posti letto di osservazione breve

e un Ospedale di Comunità. Una decisione che ha mobilitato l’intera comunità procidana, che ha trovato soprattutto nella sua vicina Ischia un grande sostegno, per contrastare quella che è a tutti gli effetti una scelta incomprensibile. La comunità è scesa in piazza con una fiaccolata, una manifestazione pacifica, e in seguito con l’occupazione del traghetto, un segno di protesta più incisivo, adatto ad esprimere il disagio che la comunità si troverà ad affrontare qualora il PSA venisse effettivamente soppresso. Al momento, fumata nera, cartellino rosso, chiamiamolo come vogliamo, il presidente De

Luca non sembra affatto intenzionato a tornare sui suoi passi, quindi all’abolire il nuovo piano ospedaliero, che prevede, come già detto, un unico punto di osservazione, con rianimatore e un numero di posti letto veramente esiguo. Tutta questa vicenda, che si intuisce mieterà molte vittime, non poteva non attrarre l’attenzione dei media nazionali ed essere condivisa in maniera virale sui social network. In particolare, Procida è stata protagonista della trasmissione “Agorà”: la puntata è stata veicolo di pensieri e perplessità, anche perché è impensabile eliminare del tutto un pronto soccorso attivo

h24. Molti procidani sono intervenuti testimoniando come la presenza della struttura sull’isola abbia in più casi salvato la vita o comunque quanto sia stata determinante la presenza di un primo soccorso in sede, piuttosto che perdere tempo prezioso per volare verso Napoli. Oltre le telecamere dei tg nazionali, una ‘finestra’ su Procida si è aperta anche sul mondo del web, che ha mostrato tutto il proprio sostegno alla causa ospedaliera: gli utenti di facebook, instagram, twitter, hanno letteralmente messo la faccia per dire “no” ai tagli con fotografie e messaggi di sostegno e solidarietà e che hanno unito persone così lontane. Alla solidarietà virtuale di questi giorni si aggiunge quella di personaggi un po’ più noti: si pensi al Cardinale Sepe, il quale ha inviato una nota in cui esprime tutta la sua vicinanza alla problematica e augura una risoluzione. Basti pensare allo staff del noto show cabaret Made In Sud: tutti i comici hanno postato una fotografia in segno di vicinanza morale alla causa procidana. Di problemi se ne affrontano tanti, nuovi e diversi di mese in mese. è paradossale però, che i cittadini di Ischia e Procida siano costretti a ‘scendere a compromessi’ con i disegni politici riguardo la delicata questione della sanità, che dovrebbe essere fonte di sviluppo per il Paese, ma che va invece sempre più incontro al degrado etico e morale.

UN VIAGGIO IN LIBERERIA

SARAH KHOURY E IL CIACIO TOUR L’illustratrice veneta parte dal Salone internazionale del libro di Torino per arrivare sulla nostra isola e illuminare il pomeriggio foriano di tanti bambini affezionati al simpatico orsiglio Ciacio. • di Cristina Migliaccio

ORIO _ Ai bambini, si sa, basta poco per essere felici, soprattutto quando possono stringere tra le dita pennarelli colorati e dare libero sfogo alla propria fantasia su rotoli di carta bianca. Nel pomeriggio del 19 Maggio, all’ombra della piccola stradina foriana in Via Marina, mamme e bambini hanno potuto trascorrere del tempo in compagnia di un’illustratrice e la sua creazione. Sarah Khoury ha dato il via al “Ciacio Tour” partendo dal famoso Salone internazionale del libro di Torino (15/16 Maggio), spostandosi a Potenza per inaugurare la mostra delle illustrazioni originali e poi arrivando qui, sulla nostra isola, per una breve permanenza; il “Ciacio Tour” infatti non finisce qui, poiché prevede un’altra tappa a Caserta e altre tre nella capitale. Ospitata da Barbara Pierini, nonché organizzatrice dell’evento, la giovane illustratrice italiana è stata accolta calorosamente da grandi e piccini; in particolare, i bambini hanno dimostrato di essere perfettamente preparati sulle avventure del piccolo Ciacio e sono rimasti ammaliati dal

pennarello nelle mani di Sarah che scorreva sul foglio e realizzava sotto i loro occhi alcuni dei personaggi riportati nel libro “Ciacio al mare”, di cui Barbara Pierini ha mostrato alcuni pezzi di racconto. Il momento più interessante arriva quando Sarah cede il pennarello ed è subito follia. I bambini si riversano sul rotolo di fogli, impugnano i pennarelli e scribacchiano dentro e fuori le figure, ne creano di nuove, o semplicemente le osservano senza intervenire,

gustandosi la fortunata giornata in compagnia di Ciacio e la sua “mamma”. Protagonista di queste magiche avventure è appunto Ciacio, un nome simpatico fatto su misura per la bocca di un bambino, la cui natura d’origine appare misteriosa, poiché il buffo animaletto dalle lunghe orecchie è un incrocio tra un orso e un coniglio di pezza. Appassionata di disegno sin da bambina, Sarah ha intravisto in questa sua passione un futuro: si è diplomata in Pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Venezia e nel 2011 ha pubblicato il suo primo libro per bambini edito Lavieri, “Ciacio al mare”, al quale sono seguiti: “Je t'aime. Un peu beaucoup a la folie passionnement”, pubblicato in Francia dove l’illustratrice attualmente vive, “Ciacio in Amazzonia” e “Ciacio al Polo”, di recente uscita. Per chi si chiede da dove arrivi l’ispirazione per il personaggio protagonista, la risposta è facile: Ciacio prende spunto proprio dall’infanzia di Sarah. Non è un caso che il suo amico di viaggio più fidato sia proprio quel pupazzo di pezza dalle orecchie lunghe. «Sono contenta che genitori e bambini abbiano risposto con entusiasmo, ci speravo, ma tante volte le mie speranze sono state disattese per cui è stata comunque una sorpresa» ha dichiarato Barbara. «Sarah Khoury è ripartita più che soddisfatta, era la sua prima volta qui, ma credo tornerà presto». Insieme a Ciacio, ovviamente!

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26 Maggio - 1 Giugno 2016

Mentre la sanità delle isole è allo sfascio

oFFerta di salute Nelle Piccole isole

ad iscHia il seMiNario Mentre la sanità delle isole è allo sfascio, Ischia si prepara ad accogliere cariche istituzionali e professionisti del settore per il seminario del 27 e 28 Maggio • di Sara Mattera

sCHIA - Ischia si prepara ad accogliere l’Asl Napoli2 Nord. Il prossimo 27 e 28 Maggio, infatti, l’azienda sanitaria napoletana sbarcherà sulla nostra isola per un seminario su “L’offerta di salute nelle piccole isole”. Oggetto dell’evento, che si terrà presso il Palazzo Reale del Comune di Ischia, sarà la situazione sanitaria di Ischia e Procida, attraverso un confronto con esperti del settore ed istituzioni, sulle criticità delle due isole e sulla possibilità di implementare i loro modelli sanitari. Al seminario saranno presenti il direttore sanitario dell’ospedale Rizzoli di Lacco Ameno, Valentina Grossi, il direttore del distretto sanitario di Ischia e Procida, Carmela Esposito, il direttore dell’unità operativa del Centro di Salute Mentale, Emilia Cece e rappresentanti della professione medica come il dottore ed ex vice-sindaco del Comune di Ischia, Carmine Barile. Dovrebbero essere, inoltre, presenti anche il Commissario Straordinario dell’Asl Napoli2 Nord, Antonio d’Amore e il Commissario Generale della Sanità della Regione Campania, Josephine Polimeni. A poco più di

una settimana da questo evento, la nostra isola è già in fermento. Quella del 27 e 28 Maggio, infatti, potrebbe rappresentare per Ischia la possibilità di un confronto diretto e un dibattito aperto con i rappresentanti del settore sanitario, dopo l’incontro, tenutosi due mesi fa, presso la Regione Campania. Era, infatti, lo scorso 2 Marzo quando i sindaci di Ischia parteciparono all’incontro della V Commissione Sanità, presso la sede del Consiglio Regionale della Campania, per discutere, alla presenza di Raffaele Topo, presidente della stessa Commissione, e dei commissari dell’Asl, le criticità del sistema sanitario di Ischia e di Procida. Dopo, quindi, le promesse, fatte in quell’occasione, dal commissario D’Amore in merito alla volontà di dare una sferzata positiva alla gestione, ormai pressocchè paralizzata, della sanità isolana, l’azienda sanitaria di Monteruscello si prepara ad un fine settimana di full immersion nelle problematiche afferenti il settore in questione. Problematiche che, a dirla tutta, sembrano essere decisamente peggiorate da quel 2 Marzo. In questi ultimi due mesi, infatti, l’ospedale Rizzoli di Lacco Ameno è apparso sempre più vessato dai disagi causati dalla mancanza di personale, dai problemi di mobilità dello stesso e da carenze di vario genere; il servizio Cup dell’ex clinica San Giovan Giuseppe, ad Ischia Ponte, si è congestionato a tal punto da aver scatenato, nelle

scorse settimane, le proteste da parte dei cittadini costretti a lunghe ed estenuanti ore di attesa, mentre gli operatori del 118 sono stati costretti a fronteggiare l’emergenza PAF. Senza contare, poi, quanto sta accadendo in queste ore, nella vicina Procida, minacciata dalla sempre più concreta possibilità di assistere alla chiusura dell’unico presidio ospedaliero presente sull’isola. Insomma, il seminario all’orizzonte sembra calzare proprio a pennello in un momento, come quello attuale, in cui la lista delle criticità del settore sanitario delle isole è davvero lunga. Il timore che questo seminario sia, però, di pura formalità e che possa rivelarsi un fiasco aleggia nell’aria. Non è, infatti, la prima volta che l’Asl Napoli2 Nord sbarca ad Ischia per intrattenere professionisti del settore in seminari di formazione che, aldilà della mera parata istituzionale, hanno prodotto ben poco. Già lo scorso Ottobre, infatti, presso il Palazzo Reale di Ischia, l’azienda

sanitaria tenne un convegno sui “Processi di umanizzazione nei percorsi assistenziali” che si rivelò un vero e proprio flop a causa del forte assenteismo che si registrò, in quell’occasione, non solo da parte degli stessi professionisti del settore, ma anche delle cariche istituzionali. Al convegno, infatti, disertarono sia i sindaci-che giustificarono la

loro assenza sostenendo di non aver ricevuto alcun invito di partecipazione all’evento in questione- sia lo stesso Raffaele Topo. Nulla toglie, quindi, che il seminario possa tramutarsi, in una bolla di sapone, anche se, questa volta- ed è bene sottolinearlo-la tematica che verrà affrontata dal convengo è certamente più pregnante di quella della volta precedente. Non a caso, il convegno sui processi di umanizzazione- ricordiamo- scatenò molte perplessità da parte degli operatori sanitari che ritennero una presa in giro bella e buona la decisione intrapresa da parte dell’Asl di venire a parlare di umanizzazione proprio in un’isola, come la nostra che, negli ultimi mesi, aveva dovuto far fronte alle decisione di spending review dell’azienda sanitaria che di umano avevano avuto ben poco. La speranza, quindi, è che, almeno questa volta, il nuovo seminario, possa essere davvero un punto di partenza per una discussione e risoluzione concreta delle problematiche del nostro settore sanitario e non una mera ed inutile “sfilata” istituzionale.

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Quando hai capito che questa era la tua strada? “Frequentavo il Liceo, e cucinavo spesso per la e approfitta del prezzo speciale: mia famiglia. da quel momento non mi sono Ventinove anni e l'esuberanza di un adolepiù fermato, ho sperimentato e giocato, imscente, irriverente e creativo, ma perfezioparato il rispetto del lavoro e delle gerarchie. nista sul lavoro. Camillo Grosso, Chef ExeOsservato da vicino quello che sapevo sarebbe cutive presso l'Oasis e il sorriso Thermae diventato il mio mondo” Resort&spa non ne ha per nessuno. formazione, approfondimenti, quanto vale Ci dice di preferire la carne al pesce, e che per questo motivo ogni piatto di mare rappre- l'aggiornarsi in questa materia? senti un po' una sfida per lui, una scommessa “Tantissimo, ho da poco concluso un corso con contro il suo stesso palato. Convincere gli altri il grande Gualtiero Marchesi che mi ha aiutaad amare sapori normalmente non apprezzati, to a crescere sempre di più. La mia “brigata” mi segue in questi corsi, quasi sempre porto è un po' un gioco per lui, che così trasforma, inventa e scompone tutti gli elementi del piat- con me un'altra persona”. Oasis, una parola per quante deﬁnizioni? to pur di accontentare i suoi commensali. “L'Oasis con il sorriso mi da la possibilità di chef, la cucina: una passione o una vocazioesprimermi al cento per cento. La famiglia ne? Impagliazzo ha avuto il coraggio di conse“Ho solo ventinove anni, di esperienza ne ho gnarmi l'immagine dell'azienda dandomi la fatta, ma ho saputo collaborare con i migliori possibilità di evolvermi e liberare la mia creChef dell'Isola d'Ischia e non. da Nino di Costanzo ho imparato l'arte dell'eleganza, il non atività in questa cucina. Ogni giorno elaboro, STORE mettermi in DONNA mostra dando spazio alla cucina e creo e motivo il mio staff, dando così slancio ad una cucina che piace al turista ma anche non alla vanità. anni ho fatto della mia Via Roma 97Negli - Ischia [Na] all'isolano” passione una 081 vocazione, Tel. +39 982907 tanto da dedicare al Isolani che si sposano qui, ma che amano anmio lavoro tutto me stesso”. che passare delle serate diverse cosa predilige la tua cucina? “Certo. La parte migliore dell'isolano è la sua “Amo sperimentare la cucina molecolare, continua ricerca di nuove sfide, cosa che si la scomposizione del piatto e l'eleganza dei rispecchia anche in cucina. Molti vengono qui colori da accostare sono un mio plus irrinunanche solo per assaggiare la novità del mociabile. Ma tutto questo non sarebbe possibile mento, e questo è per me motivo di orgoglio e senza l'amore per la mia terra e per le sue motore della mia immaginazione” materie prime” cosa vedi nel tuo futuro? cucina moderna ma tradizionale allo stesso “Una crescita costante, abbinando alle mie tempo? conoscenze continue evoluzioni, per soddisfare

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26 Maggio - 1 Giugno 2016

Venerdi 20 maggio, presso il Museo archeologico di Pithecusae, si è tenuta una visita guidata sulle epigrafi greche di Pithekoussai in occasione della prima giornata mondiale della Lingua e della Cultura Ellenica

ALLA SCOPERTA DELLE RADICI ISOLANE Francesco Castagna, giovane e intraprendente archeologo isolano, ha svolto la visita in collaborazione con la Società Filoellenica Italiana di cui è anche membro.

• di Henry Camilo Bermudez

ORIO - Da sempre il Museo archeologico di Pithecusae rappresenta un polo di attrazione straordinario della nostra isola e da qualche tempo si susseguono piacevolmente visite ed eventi che rendono ancora più attraente l’offerta che questo museo propone non solo ai turisti che in questo periodo iniziano ad arrivare sulla nostra isola, ma anche ai tanti isolani desiderosi di conoscere le antiche radici di Ischia. E cosi, in occasione della prima giornata mondiale della Lingua e della Cultura Ellenica, ha avuto luogo una visita guidata per le sale del museo. L’evento è stato introdotto dalla dott.ssa Michela Angrisani, membra della Società Filoellenica Italiana. Tale società, nata da pochi anni, ha sede a Cava de’ Tirreni presso l’Hotel VittoriaMaiorino al Corso Giuseppe Mazzini n.4, che ha ospitato alla fine della Seconda Guerra Mondiale il Governo ellenico in esilio. La dott.ssa Angrisani nella sua introduzione ha

voluto mettere in evidenza l’obiettivo della società che è quello di favorire, soprattutto tra i giovani, la consapevolezza dell’enorme debito che la civiltà occidentale ha nei confronti della Grecia: un debito che in tutte le branche della conoscenza è straordinario ma che, talvolta, sembra che sia stato dimenticato. A questa interes-

sante introduzione è seguita la visita vera e propria tenuta dal dott. Francesco Castagna che, laureato alla triennale in lettere classiche con una tesi in archeologia classica sulle nuove scoperte archeologiche e studi su Pithekoussai e alla magistrale in archeologia con una tesi sulla Magna Grecia e sui ceramisti pithecusani dalle origini alla prima metà del VI sec. a. C., ha spiegato

ai partecipanti la storia delle epigrafi greche di Pithekoussai per evidenziare tramite l'analisi di queste testimonianze la straordinaria importanza del lascito culturale dei greci e in particolare degli euboici che fondarono Pithekoussai, prima colonia greca d'Occidente. Parliamo di un lascito culturale alla base della formazione della cultura occidentale che non possiamo ignorare. Castagna

ha poi parlato delle origini della nostra isola, chiamata in antichità Pithecusa (in greco Pithekoussai) che letteralmente vuol dire "delle scimmie, popolata dalle scimmie". Il termine può anche derivare da “pithos” che significa orcio. Ha poi voluto mettere in evidenza ancora una volta il fatto che Ischia rappresenta il più antico stanziamento greco in Italia con una fondazione che viene fatta risalire alla prima metà dell'VIII secolo a.C. e più precisamente intorno al 775 a.C. L’isola nei secoli successivi alla sua nascita non fu una semplice base dedita al commercio e agli scambi, ma una vera e propria colonia (apoikia) seppur a vocazione commerciale ed artigianale. Inoltre intratteneva rapporti di vario tipo con molte altre realtà italiche. È stato poi affrontato il tema della sepoltura che sulla nostra isola era particolarmente all’avanguardia. Successivamente il dott. Castagna ha parlato

della Coppa di Nestore, regina indiscussa del museo, e delle altre coppe con iscrizioni di VIII secolo a.C. che erano caratteristiche per la presenza di ottativi e di formule possessive del tipo "Sono di", “Appartengo a”. Dopo altre interessanti nozioni di carattere storiche la visita è giunta al termine con l’ultima sala in cui è stato possibile ammirare le testimonianze che l’isola ci ha lasciato in epoca ellenistica e romana. L’evento ha sicuramente soddisfatto tutti: partecipanti e organizzatori. Sembra essere arrivata una nuova primavera

per il Museo archeologico di Pithecusae che, come si è detto prima, sta migliorando sempre di più l’offerta grazie anche all’instancabile lavoro della dott.ssa Mariangela Catuogno e di tutti i volontari che rendono questo luogo sempre più ospitale e ricco di prospettive. Un plauso va anche al comune di Lacco Ameno che negli ultimi mesi ha cominciato a credere nelle potenzialità che il sito possiede; potenzialità che sono servite a smuovere le coscienze di tanti e soprattutto a manifestare l’interesse dei cittadini isolani.

Organizzati dalla Proloco gli eventi per la serata conclusiva di «Lacco ameno in fiore» Il trionfo della primavera a Lacco Ameno sarà siglato nei giorni dedicati alla conclusione di «Lacco Ameno in Fiore». Eventi e manifestazioni lungo il centro di Lacco Ameno sono previsti nei giorni 27 e 28 maggio 2016 e chiuderanno la prima edizione della festa dedicata alla bellezza e all’estetica cittadina e al concetto di tutela dell’ambiente e della propria terra. L’evento organizzato dalla Proloco, con il patrocinio del Comune e l’ausilio delle associazioni FIDAPA, VivereIschia, Vicoli Saraceni e AngelArt, coinvolgerà l’Istituto comprensivo “Vincenzo Mennella”. Mostre artistiche di opere realizzate dagli alunni allo scopo di sensibilizzare sul tema della salvaguardia dell’ambiente ed esposizioni di artigianato locale, conferenze, installazioni pittoriche e sagre con intrattenimento musicale saranno la cornice alla kermesse fino all’attesa premiazione nella sera del 28 maggio, alle 21, in Piazza Santa Restituta.

• APPROFONDIMENTO

26 Maggio - 1 Giugno 2016

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Venerdi 20 maggio, presso la sala inferiore del Museo Civico del Torrione, si è svolto il concerto della violoncellista piemontese Stefania Verità

le Note Musicali del torrioNe Stefania Verità si è esibita eseguendo le musiche di Giovanni Battista degli Antoni, Domenico Gabrielli e Johann Sebastian Bach. • di Henry Camilo Bermudez

ORIO - Da qualche settimana l’Associazione Culturale Radici ha cominciato a porsi il conclamato scopo di portare presso il Museo Civico del Torrione la grande musica non solo isolana, ma anche quella di terraferma. È un progetto sicuramente fuori dal comune, ma che mette in risalto anche il contesto musicale, troppo spesso e a torto, oscurato dalle arti figurative che restano comunque di grande interesse e importanza. Questa settimana parliamo di Stefania Verità, violoncellista di Valenza (AL), e del suo concerto tenutosi appunto all’interno del simbolo del comune turrito. Protagonista della musica classica, Stefania è particolarmente conosciuta per il modo sapiente con cui suona il suo strumento, ma soprattutto per l’utilizzo durante i concerti di un particolare archetto che scuote in maniera eccezionale le corde del suo violoncello. Tra le sue performance da solista e in orchestre sinfoniche ricordiamo

quella del Festival di Schleswig Holstein condotta dal maestro Celibidache, la partecipazione all’Orchestra Tonhalle di Zurigo, la presenza all’interno sia dell’Orchestra sinfonica di San Gallo che in quella di Berna. Suona come primo violoncello di vari gruppi: La Banda Antix, la Camerata di Zurigo, La Camerata helvetica e la Zuger Sinfonietta. Non solo musica classica per Stefania Verità che dimostra di essere un’artista davvero poliedrica dal momento che collabora con musicisti di diversi generi musicali che vanno dal jazz al pop sia live che in registrazioni di CD. Ad incorniciare una carriera costellata di successi si possono annoverare nel suo

curriculum diverse attività da solista nei più importanti teatri internazionali degli Stati Uniti e dell’Europa. Ritornando all’evento svoltosi al Torrione possiamo dire che la violoncellista piemontese si è concentrata su tre brani che ha eseguito in un clima di assoluta compostezza. Le musiche che hanno tanto deliziato la platea erano di Giovanni Battista degli Antoni, Domenico Gabrielli e di Johann Sebastian Bach. A fine concerto Giuseppe Magaldi, presidente dell’Associazione Culturale Radici, si è voluto complimentare con la musicista per la performance e ha annunciato che la strada “musicale” intrapresa da qualche tempo dall’associazione

continuerà anche nei prossimi mesi di quest’anno perché si tratta di un progetto ambizioso e che può dare ancora più rinomanza, se mai ce ne fosse bisogno, al Torrione. Dopo il concerto abbiamo avvicinato

Stefania Verità per una breve intervista e alle nostre domande ci ha risposto cosi: Come è nata l’idea di suonare qui al torrione? “Le basi per dare vita a questo concerto sono state poste nell’ottobre del 2015 quando, insieme a mio marito, mi trovavo qui a Forio. Facendo una passeggiata per il corso ho sentito delle note che provenivano proprio dal Torrione e ci siamo immediatamente recati li per vedere di cosa si trattasse. In effetti c’erano dei corsi di violino e abbiamo subito stretto amicizia con il

e la suggestione del luogo. Cosi, abbiamo iniziato a parlare di una possibile data per un’esibizione e ci siamo accordati per il maggio del 2016. Oggi, dopo mesi, posso dire finalmente che il sogno si è trasformato in realtà”. Quando ha iniziato a suonare? “Ho cominciato da piccola, all’età di nove anni e per mia grande fortuna ho avuto come maestro un violoncellista torinese con il quale ho stretto, fin da subito, un grande rapporto. Devo molto ai suoi insegnamenti e alle sue

presedente dell’Associazione Radici, Giuseppe Magaldi. In quell’istante ho capito che fare un concerto al Torrione sarebbe stata una cosa eccezionale, anche per la bellezza

lezioni.” Perché il violoncello ? Cosa le piace di questo strumento? “Per quanto riguarda lo strumento che suono, posso

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26 Maggio - 1 Giugno 2016

Cine…amado a cura di Cristina Migliaccio dire che la scelta è sempre dettata dalle esperienze fatte durante la fanciullezza. Infatti, da piccola rimasi estasiata davanti al suono che il violoncello emetteva e cosi decisi senza alcun tipo di dubbio di intraprendere una carriera musicale con questo strumento.” Tra i testi che ci ha proposto c’era uno più complesso rispetto agli altri? “Parto dal presupposto che non ritengo un brano più complesso di un altro perché ognu-

no presenta le sue difficoltà e le sue particolarità, ma Johann Sebastian Bach come compositore è sempre impegnativo da interpretare.” Cosa rappresenta per lei la musica ? “La musica è il mio mestiere e quindi rappresenta sostanzialmente la mia essenza, ma riuscirei a stare senza di lei perché ho moltissimi hobby e passioni che rendono piena la mia vita. Per quanto riguarda il concetto di musica posso dire che tutto è musica. Starei per

ore ad ascoltare il rumore delle onde del mare e tutti gli altri suoni melodiosi che la natura ci offre.” Progetti per il futuro ? “Ho già qualcosa per il futuro. Da tempo suono in un gruppo di flamengo e in trio e in duo con mio marito che suona il clarinetto. Il nostro gruppo si chiama “Clarincello”. Voglio continuare su questa strada perché la trovo molto stimolante. Inoltre nei prossimi mesi andrò in Germania d incidere dei CD.”

La grande festa finale dei laboratori di Luca Brandi Onlus Appuntamento per sabato 28 maggio a partire dalle 20:30 ISCHIA– Manca davvero poco alla grande festa dell’Associazione Luca Brandi Onlus. L’attesa è tutta per sabato 28 maggio quando, a partire dalle 20:30, la sede sociale di via Iasolino si animerà per la chiusura di tutti i laboratori. Tantissimi sono stati i giovani coinvolti quest’anno nei 14 laboratori nei quali hanno potuto mettere a frutto tutte le loro energie. I ragazzi del laboratorio di fumetto, diretti dal loro tutor Michele D’Ambra, esporranno i lavori migliori realizzati lungo il corso dell’anno, così come anche gli aspiranti fotografi che, diretti dal tutor Enzo Rando, mostreranno a tutti le loro foto più belle. «La crescente domanda da parte dei giovani – ha dichiarato Silvano Brandi che con la moglie Pina ha creato questa realtà - ci fa capire che siamo entrati nel tessuto sociale degli isolani. Siamo cresciuti talmente tanto che lo spazio a nostra disposizione è diventato insufficiente, dobbiamo trovare nuove aule dove poter dare sfogo alle passioni dei nostri ragazzi. La nostra nuova sfida sarà questa. Un grazie speciale ai tutor che hanno reso possibile tutto ciò. Aspettiamo tutti sabato 28 maggio dalle 20.30 presso la nostra sede per una festa speciale dove non mancheranno tante cose buone da mangiare». Ad animare la serata di sabato ci penseranno i ragazzi del laboratorio di canto e chitarra curato da Salvatore Ferraiuolo e gli aspiranti batteristi di Rore Saitto. All’interno della sede saranno poi esposti i lavori dei ragazzi del laboratorio di ceramica curato da Nello DI Leva e Gaetano De Nigris e quelli dei ragazzi di pittura, laboratorio curato da Annamaria Di Meglio. Non mancherà lo spazio espositivo dedicato a Isole d’Amore Onlus e al laboratorio di psicologia della Luca Brandi Onlus con le tutor Ella Scotto e Lucia Buono. Lo spazio culturale curato da Tina Di Frenna col suo lab di Latino e Maddalena D’Ambra con il lab di Inglese. Ci sarà spazio per il cineclub di Eleonora Sarracino e per il Tango di Angela Amalfitano. Durante la festa sarà presentato anche il libro dei ragazzi del laboratorio di scrittura creativa curato da Isabella Puca, una raccolta che racchiude i racconti e le poesie di giovani talentuosi aspiranti scrittori dal titolo “10 scrittori in cerca d’ispirazione”. Un momento importante, dunque, per i ragazzi che mostreranno a tutti quanto di bello è stato fatto durante quest’anno di Associazione.

AL CINEMA CON IL FESTIVAL DI CANNES La 69esima edizione del Festival francese si è conclusa Domenica 22 Maggio, assegnando finalmente la Palma d’oro 2016.

uest’anno il red carpet del Festival Internazionale del Film di Cannes ha assistito a una sfilata memorabile, non soltanto per gli innumerevoli volti del cinema che hanno sfoggiato abiti meravigliosi dinanzi le fotocamere (Blake Lively con il suo stile a metà tra Cenerentola ed Elsa, per dirne una), ma soprattutto per la buona qualità delle pellicole, che hanno reso il compito della giuria più arduo. Dopo dieci giorni di Festival, arriva la premiazione. La Palma d’Oro è pronta per essere assegnata e la giuria presieduta da George Miller arriva al verdetto: “I, Daniel Blake” di Ken Loach è il vincitore. Sulla soglia degli ottant’anni, Loach può conoscere la gioia di ricevere per la seconda volta un simile riconoscimento, poiché nel 2006 partecipò al Festival con “Il vento che accarezza l'erba” e ne uscì vincitore. Al canadese Xavier Dolan (che due anni fa partecipò al Festival e vinse il premio della giuria con “Mommy”) viene assegnato il Gran premio della Giuria, per la pellicola “Juste la fin du monde”, mentre Olivier Assays e Cristian Mungiu si contengono la vittoria del Premio per la miglior regia, rispettivamente con “Personal shopper” e “Bacalaureat”. È dalle Filippine che arriva la vincitrice del premio come miglior attrice: Jaclyn Jose interpreta una madre coraggiosa nel film di Brillante Mendoza “Ma’Rosa”; mentre ad accreditarsi il premio come miglior attore internazionale è Shahab Hosseini, interprete nel film “Forushande” del regista Asghar Farhadi, al quale è stato inoltre assegnato il Premio per la sceneggiatura. All’attore francese Jean-Pierre Léaud la Palma d’Oro d’onore, allo spagnolo Juanjo Giménez con “Timecode” va il premio per il miglior cortometraggio e infine a Houda Benyamina con “Divines” va la Caméra d'or alla migliore opera prima. Per la categoria “Un Certain Regard”, Marthe Keller assegna la vittoria al finlandese “Il più bel giorno nella vita di Olli Maki” di Juho Kuosmanen, ad “Harmonium” di Koji Fukada il premio della giuria, a “Captain Fantastic” di Matt Ross il premio della regia, alle giovani sorelle francesi Delphine e Muriel Coulin con “The Stopover” il premio della sceneggiatura e infine il premio speciale viene assegnato a “La tortue rouge” di Michael Dudok de Wit. L’Italia in questa edizione non è stata molto presente, se non per “La pazza gioia” di Paolo Virzì, film che ha partecipato nella sezione “Quinzaine des Réalisateurs”, e “Pericle il nero” di Stefano Mordini, che ha gareggiato nella sezione “Un Certain Regard”, e la cui trasposizione cinematografica deriva dal libro pubblicato nel 1998 dall’ischitano Giuseppe Ferrandino. In fin dei conti, al Festival di Cannes c’era anche un po’ di Ischia. Cine…amando vi aspetta con un prossimo appuntamento e un film tutto da consigliare!

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26 Maggio - 1 Giugno 2016

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I gialloblu sono con un piede e mezzo in Serie D dopo il 3-0 subito nella gara d’andata dei play-out. La squadra si dimostra ancora una volta senza carattere e limitata tecnicamente

ISCHIA, RETROCESSIONE AD UN PASSO

A MONOPOLI SERVE UN MIRACOLO • dalla redazione sportiva

la fine. Dopo il 3-0 inequivocabile subito nella gara d’andata dei play-out al cospetto del Monopoli, l’Ischia può dire definitivamente addio (o quasi) alla Lega Pro. Impensabile che Kanoute e compagni riescano sabato a vincere in terra pugliese con quattro gol di scarto; impensabile perché parliamo di una squadra reduce da 9 sconfitte di fila, incapace di reagire anche se in panchina trovano spazio due cuori gialloblu come Gianni Di Meglio ed Enrico Buonocore. Due bandiere, loro, chiamate al capezzale di un’Ischia orma da marzo con un piede e mezzo in Serie D. Sabato, così, è arrivata la più classica delle batoste senza attenuanti. Ancora una volta, l’Ischia si dimostra squadra senza carattere, incapace di reagire dopo il primo schiaffo di un Antonio Croce superlativo: niente di nuovo sotto al sole, perché parliamo di una squadra che in stagione – soprattutto a partire dalla smobilitazione di gennaio –

ha dimostrato di non essere in grado di reagire alle prime difficoltà, di difendere il risultato oppure di recuperare una partita una volta che la strada si è fatta in salita. L’Ischia, insomma, senza valori tecnici e senza quelle caratteristiche tipiche delle provinciali che lottano per la salvezza, è compagine che merita la retrocessione. Fa male dirlo, ma è così. A dimostrarlo la prova ancora una volta doubleface vista domenica al Mazzella: ad un primo tempo accettabile,

L’AVVERSARIA. Troppo largo il vantaggio per i pugliesi. Attenzione al piede caldo di Antonio Croce

Monopoli, la salvezza è a portata di mano Ormai la permanenza in Lega Pro sembra cosa fatta. Il Monopoli sfida sabato l’Ischia in terra pugliese forte del 3-0 e di una superiorità tecnica e fisica dimostrata nella sfida d’andata. Poco importa, così, che Mister D’Adderio debba fare a meno dello squalificato Pinto e degli infortunati Meduri e Djuric; in più deve fare i conti con gli acciacchi che hanno colpito Difino e Di Mariano. In campo con un 3-5-2 camaleontico, in grado di trasformarsi in un 4-4-2 grazie alla duttilità dell’esterno destro Luciani, i biancoverdi fanno paura soprattutto in attacco. Occhio, così, al centravanti Giuseppe Gambino, 10 reti in stagione e autore in carriera – tra serie D e Lega Pro – di oltre 130 gol; al suo fianco il bomber Antonio Croce. Per quanto riguarda il centrocampo, sulla fascia destra ecco l’ex Ischia Mario Mercadante, in campo esclusivamente in una gara di coppa con i gialloblu e poi bocciato da Bitetto. Sulla destra spazio ad Alessio Luciani, cresciuto nelle giovanili della Lazio. Le chiavi del centrocampo sono nelle mani di Mariano Romano, classe ‘89 cresciuto nelle giovanili del Siena; al suo fianco Luigi Viola e Pierangelo Tarantino, entrambi in grado di giostrare anche esterni. La difesa è forse il reparto meno performante dei biancoverdi, che però possono fare leva sul talento del portiere Matteo Pisseri, ex Juve Stabia: quattro rigori neutralizzati in stagione per lui. A guidare la difesa il napoletano Pasquale Esposito (classe ‘81 ex Paganese, Neapolis e Casertana); ai suoi lati agiranno Loris Bacchetti e Matteo Ferrara, all’esordio tra i PRO dopo le buone esperienze con Brindisi e Francavilla. I PRECEDENTI. Quattordicesima sfida tra pugliesi e gialloblu, la dodicesima in campionati professionistici. Il saldo delle gare è a favore dei biancoverdi, vittoriosi in 7 occasioni, poi 4 successi isolani e 2 pareggi (11 i gol fatti dall’Ischia, 16 dal Monopoli). Vittoria casalinga per gli isolani nel primo match della storia tra le due squadre, datato ottobre 1987: gli isolani si imposero per 1-0 al Rispoli con gol di Franco Impagliazzo.

segnato anche da qualche incursione offensiva, ha fatto da contraltare una ripresa sconcertante, contraddistinta dai soliti orrori difensivi e dall’ormai abituale calo fisico (tratto comune di tutte le gestioni gialloblu, da Bitetto fino ad arrivare a Porta). Anche ieri, insomma, nonostante il ritorno di un Mazzella delle grandi occasioni e lo scossone della nuova guida tecnica, l’Ischia ha dimostrato di non essere squadra all’altezza del professionismo e di essere, in netta sostanza, il frutto di una gestione societaria scellerata. E questo non solo guardando alle scelte di tipo logistico (con la squadra per un anno in esilio ai Camaldoli) ma anche e soprattutto per lo smembramento della rosa e l’allontanamento di Dino Bitetto. Insomma, il 3-0 di domenica non è altro che lo specchio di un’annata segnata da troppe contraddizioni. Il sogno è finito, insomma, adesso bisogna pensare alla ricostruzione. L’Ischia esce con le ossa rotte dall’andata dei play-out con il Monopoli, e non solo sul piano sportivo. Se il 3-0 del Mazzella non sorprende più di tanto, perché i valori in campo quelli erano e quelli sono rimasti, la sconfitta contro i pugliesi mostra in maniera inequivocabile il fallimento di un progetto rivoluzionato a gennaio. Il fallimento di una società. Inutile nascondersi dietro un dito, dallo scoccare del 2016 in casa Ischia si sono registrati solo errori, per non dire orrori: impensabile affrontare la terza serie con una squadra smantellata dalla mattina alla sera per esigenze di bilancio, snaturata completamente sin nel suo midollo.

Inutile, insomma, prendersela con gli sventurati chiamati a guidare questa barca malandata, partendo da Nello Di Costanzo, che qualche punto almeno lo aveva racimolato (ma perdendo comunque terreno in occasione di scontri diretti importantissimi). Inutile prendersela anche con Antonio Porta, l’allenatore che a Ischia non sarà più ricordato per la promozione in Lega Pro unica ma per l’incredibile serie di sconfitte consecutive in due differenti gestioni. Anche il tecnico procidano, obiettivamente, poco poteva con una squadra senza carattere e senza valori tecnici: certo, magari gli si poteva chiedere qualche punto per evitare almeno il penultimo posto, ma questa è un’altra storia. Impossibile, infine, chiedere il miracolo a due figli dell’isola verde come Enrico Buonocore e Gianni Di Meglio: i due tecnici gialloblu hanno provato a salvare il salvabile, hanno ricompattato l’ambiente (anche senza i gruppi organizzati) ma non potevano certamente rivoluzionare una squadra che offre poco o niente. Insomma, inutile girarci intorno: le vicende degli ultimi mesi dimostrano in maniera inequivocabile il fallimento di una società che prima ha voltato le spalle al territorio e che adesso, incredibile a dirsi, dal territorio vuole una mano. Inutile perdersi in chiacchiere: un ciclo è finito, l’isola non risponderà presente ad appelli di chi ha portato la squadra lontano dal proprio territorio. Ora c’è da pensare al futuro: l’Ischia deve tornare agli ischitani. Tutti dovremo avere il coraggio di ripartire da zero. Tutti.

redazione@corrieredellisola.com

26 Maggio - 1 Giugno 2016

sport •

gli aquilotti per la prima volta nel primo campionato regionale. Decisivo il 4-0 sul Santa Maria nella ﬁnale play-off

BARANO, L’ECCELLENZA È TUA!

roppo bello per essere vero. Il Barano di Mister “Billone” Monti sbanca tutto e con il netto 4-0 sul Santa Maria conquista la promozione in Eccellenza. Il prossimo, così, sarà il primo anno degli aquilotti nel principale campionato regionale: un salto di categoria meritato, frutto del lavoro del tecnico ex Ischia, della superiorità di una rosa magari non lunghissima ma di grande qualità e dell’abilità gestionale della società baranese, con un Gianfranco Pilato che merita certamente un premio per come è riuscito a mettere insieme una squadra formidabile con un budget limitato. Tutto, insomma, è girato alla perfezione in casa bianconera: a dimostrarlo la grande prova di domenica al Don Luigi Di Iorio, con i baranesi che ne rifilano quattro ai malcapitati avversari e, di gol, ne potrebbero fare anche qualcuno in più se non avessero trovato sulla propria strada un Serra orgoglioso, facilitato – questo è vero – da qualche errore di troppo degli avanti bianconeri. Chi, invece, non sbaglia nemmeno un colpo è il solito Pasquale Savio, autore di una prova sontuosa e di un incredibile poker che lo porta a quota 30 gol stagionali. Roba da stropicciarsi gli occhi, roba da applausi per un attaccante che in passato – e qualcuno dovrà fare mea culpa – è stato sempre considerato una seconda punta. Da segnalare anche la prestazione da applausi di Mario Sogliuzzo, giocatore che meriterebbe altri palcoscenici e che ieri – per l’ennesima volta in stagione – ha deliziato il pubblico del Don Luigi Di Iorio con giocate d’alta scuola. Da menzionare, guardando alla stagione, la grande sicurezza di Bartolomeo Palmiero, portiere che è risultato fondamentale per la promozione. Bene anche la difesa, con De Simone, Monti jr. e Sirabella sugli scudi.

Il Barano il match lo vince già nei primi minuti, quando dimostra di non volere lasciare nemmeno le briciole ad un Santa Maria che – inutile nasconderlo – non sembra (e non è) all’altezza dell’appuntamento. Gli isolani mettono all’angolo gli avversari sin dai primi minuti, prediligendo soprattutto il gioco sull’out di destra, con un Simone Farina intraprendente ma troppo impreciso. Passano i minuti e, dopo dieci minuti di appannamento a partire dal primo quarto d’ora, il Barano mette il turbo: l’uno-due bianconero nasce tutto sull’asse Sogliuzzo-Savio, con il numero 10 che prima si

rende protagonista di un assist dalla retroguardia degno del miglior Pirlo e poi, sul 2-0, serve una palla d’oro al talentuoso e sempre più convincente Christian Esposito. La partita, nei fatti, finisce qui, a dieci minuti dal termine del primo tempo: il Barano continua a giocare palla a terra e a cercare la profondità, il Santa Maria non riesce a reagire, tanto che Palmiero non viene mai chiamato in causa. Nella ripresa il canovaccio non cambia. Il Barano mette subito all’angolo la squadra di Nicoletti e dopo appena due minuti mette al sicuro il risultato con un altro gol di rapina del

solito Savio. A questo punto i padroni di casa non fanno altro che giocare in scioltezza, ripetendo quanto impartito in un anno da un vate della panchina come Mister Billone Monti. Anche in un momento in cui potrebbero tirare i remi in barca, i bianconeri sono una spettacolo: combinazioni veloci, sovrapposizioni, cambi di gioco repentini, questo e tanto altro per una squadra che non sembra appartenere alla Promozione. Il resto è pura accademia: il gol di Savio del 4-0, le occasioni non sfruttate nel finale da Farina e Arcamone, le giocate di fino di Esposito e compagni. Insomma, ennesima dimostrazione della superiorità del Barano, squadra che merita l’Eccellenza e forse qualcosa in più. Perché, si sa, sognare non costa niente.

Tanti auguri ai neosposi Mariaceleste Lauro e Paolo Aiello, convolati a nozze pochi giorni fa. Il Corriere dell’Isola augura a questa bellissima coppia una vita ricca di serenità e felicità!

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21 marzo - 20 aprile

21 aprile – 20 maggio

21 maggio – 21 giugno

A volte vivi con la sensazione che ti manchi qualcosa di veramente importante e non sai spiegarti cosa possa essere. Non preoccuparti troppo: è solamente il continuo bombardamenti pubblicitario dei mass-media che ci fanno vivere sempre con il bisogno di comprare qualcosa. Tu non comprare.

A parte il continuo bisogno di maggior denaro e della crisi di cui i nostri politici dicono che ne siamo fuori, quello di cui hai bisogno è la frequentazione di amici che ti facciano passare qualche bella serata all’insegna della risata e della spensieratezza. Se il tuo partner non le vuole condividere, lasciala a casa.

Non t’intestardire a fare le cose caparbiamente e controvoglia, perché non ti riusciranno mai. Con te le mezze misure non possono esistere. Dedica le tue energia a cercare un partner e convincilo, con la tua proverbiale loquacità, a iniziare una collaborazione con te. Sarà una fortuna per entrambi.

Cancro

Leone

Vergine

22 giugno - 22 luglio

23 luglio - 22 agosto

23 agosto - 22 settembre

“Ad ognuno il suo mestiere”. Nessuno può disconoscere i tuoi ottimi miglioramenti che hai fatto nell’ultimo periodo, è questo, in tutti i campi, però mai dimenticarsi di non travalicare e rimanere sempre nei limiti della propria competenza. Così facendo, avrai riconoscimenti e gratificazioni economiche.

Nel passato hai dovuto sopportare critiche ed umiliazioni, e per uno come te non è poco. Ma è in arrivo il periodo che ti consentirà ti prenderti tutte le rivincite e con gli interessi. In questo periodo di attesa pensa più a te stesso, fatti bello e profumato, fa investimenti per il tuo futuro, non lesinare su di te.

Devi imparare ad essere più egoista. Il tuo vero problema è che sei davvero felice ad aiutare chi ne ha bisogno e non capisci che tanti di questi che aiuti si approfittano di te perché ti conoscono, perché sanno che non sei capace di dire di no. Devi imparare a setacciare i buoni dai cattivi e approfittatori.

Scorpione

Bilancia 23 settembre – 22 ottobre

Il tuo unico problema è solo di natura concettuale. Credi che i bei periodi opulenti siano eterni e quindi ti comporti di conseguenza. Invece devi imparare a pensare, quando stai bene e che il vento soﬃa in poppa, a possibili cambiamenti “climatici”. E poi non credere a tutto quello che ti somministrano.

Capricorno 21 dicembre - 19 gennaio

Devi solo applicare “la legge di attrazione”. Se ti aspetti brutte notizie, sconfitte professionali, multe da pagare … stai tranquillo, arriveranno. Devi modificare il tuo atteggiamento nei confronti della vita ed essere più positivo e più grato di quello che hai. E chiedi al tuo Dio di più. Vedrai, lo avrai.

23 ottobre – 21 novembre

Sagittario

Stai correndo il rischio di compromettere qualche amicizia datata per colpa del tuo atteggiamento ed egoismo. Quando parli con la gente, non parlare solamente tu dei tuoi progetti, dei tuoi successi ma ascoltali anche, dagli spazio, fa’ domande, incoraggiali a non tenersi tutto dentro. Sii generoso.

22 novembre - 20 dicembre

Hai la forza di sollevare una montagna e invece ti accontenti di sollevare un sassolino. E smettila di lamentarti di ogni cosa e di prendertela con chi non c’entra niente. “Ognuno è quello che si crede di essere”, se ti senti un mediocre, stanne certo lo sarai. Se ti senti il migliore, ti giuro, lo diventerai.

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La tua vita, come le tue giornate, dipendono esclusivamente da come ti svegli. Ti svegli positivo o negativo dipendentemente da come hai passato la sera precedente. La sera è buona o cattiva dipendentemente da quello che mangi e bevi e dalla compagnia. In ogni caso mangia di meno e muoviti di più.

Consiglio della settimana: “… e se fosse vero che noi esseri umani siamo il frutto di esperimenti genetici fatti dagli Anunnaki provenienti dal pianeta Nibiru, come la prenderemmo?

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