Eidé per la scuola

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per la

SCUOLA

Percorsi tematici Laboratori espressivi Formazione genitori e insegnanti


Non possiamo mollare sul fronte della scuola, della formazione e dell'investimento sui giovani. Sarebbe come, per alleggerire un aereo troppo pesante, buttare il motore. Barack Obama


Indice Eidé a scuola

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I percorsi nelle scuole

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Cosa fa Eidé a scuola?

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I percorsi tematici

Progetto Calamaio

Viaggio tra le diversità

Spostare il centro del mondo

Di ke genere 6?

Io, tu, noi in classe

Partecipazione e cittadinanza Laboratori espressivi

Yes, we can

In disequilibrio

Animattori

C’era una volta

Formazione genitori e insegnanti

Educare alle differenze

Oltre il limite

Per informazioni

GiochiAmo

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Eidé a scuola La cooperativa si propone […] di svolgere in forma organizzata e senza fini di lucro, ispirandosi ai principi di mutualità e solidarietà tipici della cooperazione sociale, diverse attività finalizzate alla promozione umana, morale, culturale, professionale, al rispetto dei diritti umani, alla valorizzazione delle diverse culture, etnie e religioni, all’educazione, alla pace e alla nonviolenza. La cooperativa considera ambiti privilegiati della sua azione la scuola e la formazione […]. (Statuto Cooperativa Sociale Eidé, Art. 2) Fin dalla sua nascita, nel 1997, la Cooperativa Sociale Eidé ha stretto una collaborazione con la scuola, luogo per eccellenza di educazione. La base sociale di Eidé (composta da soci lavoratori e da soci volontari) vanta un gran numero di insegnanti attivi in scuole del territorio di ogni ordine e grado e tiene costantemente viva la riflessione sui bisogni educativi nella scuola. Crediamo che la scuola rappresenti un insostituibile “laboratorio sociale” di scoperta di sé attraverso l’incontro con gli altri: gli adulti, che sempre comunicano una visione del mondo; le discipline di studio, scoperta di un “altrove” che deve suscitare interesse e desiderio di apprendimento; i compagni, diversi per attitudini, provenienza socio-culturale, genere, condizione fisica, risorsa formidabile perché si apprende solo insieme. La scuola è un contesto di vita che aiuta a crescere e ad imparare quanto più è in grado di offrire a tutti - e soprattutto a coloro che rischiano di essere esclusi - condizioni in cui stare bene insieme, imparare a conoscersi e aiutarsi. Nella scuola incontriamo tutti e spesso l’eterogeneità delle classi mette in evidenza quanto è difficile riuscire a considerare le differenze (disagio, disabilità, culture, genere, religioni …) terreno in cui comunque è possibile apprendere. Eidé si pone a servizio della scuola per accettare, insieme ad essa e a tutti i soggetti che si occupano di educazione nella comunità, la sfida dell’inclusione, perché ciascuno abbia “il diritto di essere differente”. Su questi aspetti la cooperativa Eidé lavora in varie forme da anni ed è ormai un punto di riferimento per molti degli Istituti Comprensivi della provincia e diverse Secondarie di Secondo grado. A maggior ragione in un momento difficile come quello che la scuola italiana vive in questi anni, sentiamo il bisogno di rinsaldare l’alleanza tra le diverse figure educative del territorio e di sostenere insegnanti e famiglie con proposte di qualità volte ad arricchire l’offerta formativa delle scuole. 4


Cosa fa Eidé a scuola: Diverse sono le tipologie di attività che la cooperativa svolge nelle scuole. Riportiamo qui le principali:

Servizi

Educatore scolastico. Una figura innovativa, ormai stabile in

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scolastici

integrativi.

Sostengono le famiglie, “allungando” il tempo scuola con proposte educative significative ed educatori professionisti. Sono i pre/post scuola, ludoteche, assistenza alla mensa, attività integrative del sabato mattina … alcune Secondarie di Primo grado, sostenuta inizialmente dal Progetto SMS di Fondazione Cariparma e oggi dal Progetto Teseo del Comune di Parma attraverso il Consorzio di Solidarietà Sociale, per promuovere la partecipazione attiva di classi, gruppi e singoli alunni in situazione di fragilità.

Percorsi individuali. Accompagnamento di alunni con difficoltà psicosociali o legate all’apprendimento.

Animazione. Un’equipe qualificata propone l’animazione di feste

ed eventi per un divertimento intelligente e mai privo di uno sguardo educativo.

Percorsi formativi (oggetto della presente brochure).

Infine, Eidé gestisce nell’ extrascuola servizi e progetti che prevedono una collaborazione quotidiana con le scuole del territorio: • i doposcuola dei Centri Giovani Esprit e Samarcanda (sostenuti dal Comune di Parma); • i corsi di italiano L2 per stranieri negli stessi centri; • gli spazi compiti del Progetto Oratori (progetto che Eidé gestisce per la Diocesi di Parma col sostegno di Provincia di Parma e Fondazione Cariparma); • il Centro estivo “Giochiamo in italiano” per bambini e bambine neo arrivati,.

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Nella presente brochure vogliamo illustrare in particolare i percorsi formativi rivolti alle classi, agli insegnanti e ai genitori. Ciascun percorso è presentato da una scheda che rientra nelle seguenti tipologie:

Percorsi tematici per gruppi classe/interclasse. (v. pagg. 9-22)

Laboratori espressivi per gruppi classe/interclasse (v. pagg. 24-

Approfondimento di tematiche specifiche.

29) Esperienze ludico-creative con finalità formative.

Formazione per genitori e insegnanti. Occasioni di formazione

rivolte agli adulti significativi di riferimento su temi educativi (v. pagg. 31-36).

Le schede che seguono offrono quindi possibili tracce per aiutare i docenti ad individuare bisogni e tematiche rilevanti. Eidé mette a disposizione competenza ed esperienza affinché con i docenti e le figure interessate si possano progettare insieme gli interventi.

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I percorsi nelle scuole: caratteristiche generali METODOLOGIE

I nostri percorsi utilizzano metodologie in grado di coinvolgere il singolo ed il gruppo (classe o interclasse, di docenti e/o genitori) attraverso strumenti che aiutino ad osservare e mettersi in gioco per individuare strade possibili di cambiamento (nel contesto scuola, nella classe, nel gruppo dei pari o nella più vasta comunità). Si utilizzeranno per questo motivo narrazioni, brainstorming, visioni di video e slide, giochi di ruolo, lavori di gruppo, tecniche teatrali, della giocoleria e dell’animazione. Ciascuna attività proposta sarà, oltre che vissuta in prima persona, analizzata e approfondita attraverso il confronto reciproco con particolare attenzione all’accoglienza dei differenti punti di vista e alla sospensione del giudizio perché ciascuno si senta libero di esprimersi. Su richiesta, sarà possibile organizzare un incontro con persone e/o luoghi significativi in relazione ai temi trattati.

INCONTRI CON INSEGNANTI DI PROGETTAZIONE E VERIFICA Sono richiesti almeno due momenti di incontro con gli insegnanti referenti dei percorsi: •

un incontro iniziale di co-progettazione finalizzato alla descrizione del gruppo e all’individuazione di eventuali strategie ad hoc da utilizzare, nonché alla programmazione degli interventi (tempi e luoghi)

un incontro di verifica e valutazione al termine del percorso

Crediamo che quanto più la scuola è coinvolta nei percorsi attraverso il suo corpo docente e gli organismi preposti (insegnanti referenti, coordinatori di classe, funzione obiettivo, consigli di classe e di istituto) tanto più gli interventi potranno essere efficaci e portatori di cambiamento anche nel lungo periodo. A tal fine è richiesta la presenza di un docente durante lo svolgimento del percorso.

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FIGURE PROFESSIONALI I percorsi vengono progettati, monitorati e condotti da un’équipe multidisciplinare di educatori ed educatrici la cui formazione spazia dall’ambito della psicologia a quello delle scienze dell’educazione, dall’ambito glottodidattico e letterario a quello teatrale e animativo, con esperienza sia in ambito scolastico sia in ambito dell’aggregazione informale (Centri Giovani, Centri Estivi, Oratori, ecc). Gli incontri sono condotti da 2 educatrici/educatori. Su richiesta della scuola verranno presentati i curriculum vitae degli operatori.

SEDE DI REALIZZAZIONE Il contesto ideale per lo svolgimento degli incontri è un luogo spazioso e privo di barriere, ma allo stesso tempo non troppo dispersivo. In alternativa, gli incontri possono essere svolti in classe, creando un cerchio ed uno spazio adeguato anche agli esercizi di movimento. In alcuni incontri sarà necessario l’utilizzo di materiali multimediali (PC con videoproiettore, lettore DVD, …). È possibile svolgere i percorsi anche in luoghi diversi dalla scuola (Centro Giovani Esprit in Via Emilia Ovest 18/A, in zona Crocetta o presso Samarcanda, in Via Bandini n°6, laterale di Via Zarotto)

DOCUMENTAZIONE E POSSIBILITÀ DI ESITO FINALE

Al termine dell’anno scolastico è prevista la possibilità di una restituzione in una modalità da definire con la scuola (video, letture, esposizione fotografica, presentazione di slide, performance, ecc.). I percorsi verranno documentati con materiali fotografici ed elaborati scritti. Per produrre un video a cura della Cooperativa Eidé, occorre prevedere un budget ulteriore.

Per la documentazione, sarà necessario predisporre una autorizzazione alle riprese fotografiche/video.

liberatoria di

FINANZIAMENTI Alcuni percorsi sono finanziati attraverso risorse pubbliche (es. Piani di Zona, Legge Regionale 14/08, ecc.) oppure da Fondazione Cariparma attraverso progetti del Consorzio di Solidarietà Sociale a cui Eidé aderisce. La scuola dovrà sostenere il costo del percorso là dove non sono presenti finanziamenti di altro genere.

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1. percorsi tematici

Percorsi tematici


PROGETTO CALAMAIO

RICONOSCERE E VALORIZZARE ABILITÀ DIFFERENTI

DESTINATARI • scuole d’infanzia • scuole primarie • scuole secondarie di primo grado • scuole secondarie di secondo grado

OBIETTIVI • Essere in grado di riconoscere le proprie ed altrui abilità ed i propri ed altrui limiti • Sperimentarsi nella relazione diretta con un’educatrice con disabilità • Mettere in relazione le proprie capacità e competenze con la possibilità della relazione di aiuto, dello scambio e della reciprocità: tutti possono fare qualcosa per il gruppo e per la comunità • Scoprire il significato terminologico e culturale di salute, deficit, handicap, disabilità, barriera architettonica e culturale, pregiudizio e stereotipo, ausilio, resilienza, ecc. • Accrescere la consapevolezza di ciascuno circa i diritti goduti o negati alle persone con disabilità, anche attraverso la conoscenza dei contenuti della Convenzione ONU

AREE TEMATICHE • Diversità e differenza: esiste la norma rispetto alla quale siamo diversi (concetto negativo) oppure la differenza esiste in quanto tale (e non è né positiva né negativa)? La differenza come “norma” costitutiva del genere umano: nessuno è normale • Limiti: come ci poniamo di fronte alla mancanza • Possibilità: come valorizzare le risorse che ciascuno possiede • Inclusione: quando un contesto è inclusivo e quando è esclusivo? Quando il gruppo è risorsa e quando è ostacolo?

DURATA • da 2 a 5 incontri da realizzare nella scuola e/o in una cooperativa sociale(centro diurno socio riabilitativo) o presso il Centro Esprit o Samarcanda

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1. percorsi tematici


VIAGGIO TRA LE DIVERSITÀ CULTURE, ABILITÀ E GENERE

DESTINATARI • scuole secondarie di secondo grado

OBIETTIVI • Educare al riconoscimento e alla valorizzazione delle differenze, dovute alla provenienza da paesi diversi e a diverse appartenenze culturali e/o religiose; per condizioni socio economiche; per il genere; legate alla presenza di un deficit motorio, sensoriale o psichico, ecc • Riconoscere le barriere che ostacolano l’integrazione, acquisendo consapevolezza sui propri pregiudizi e stereotipi • Acquisire consapevolezza circa le diversità di tutti e di ciascuno, sapere raccogliere informazioni e sapere prendere l’iniziativa di esplorare i diversi aspetti del proprio essere (donna/uomo, italiano/straniero, con abilità differenti, ecc…): riconoscere queste differenze in primo luogo su di sé • Sviluppare accettazione e rispetto delle diversità, stimolare l’apprezzamento delle diversità e la loro percezione come fonte di arricchimento

AREE TEMATICHE • Uguaglianze e differenze nella classe. Riconoscersi, riscoprirsi, rispecchiarsi • Disabilità, deficit, abilità differenti. Come giocarsi nella relazione? • Differenze di genere. Punti di vista e stereotipi su “maschile e femminile” attraverso l’immagine e la corporeità • Differenze culturali: decentramento e riconoscimento delle immagini stereotipate come primi impegni per un’integrazione possibile

DURATA • 4 incontri • Possibilità di aggiungere ulteriori interventi per incontrare testimoni o luoghi significativi

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1. percorsi tematici


SPOSTARE IL CENTRO DEL MONDO EDUCARE LO SGUARDO IN UNA SOCIETÀ MULTICULTURALE

DESTINATARI • scuole secondarie di secondo grado

OBIETTIVI • Ricercare e definire le identità molteplici proprie e altrui

• Sperimentare l’estraneità, il sentirsi diversi • Stimolare la capacità di decentramento cognitivo e culturale: mettersi nei panni degli altri e adottare altri punti di vista, accogliere lo sguardo dell’altro come arricchente e non come fonte di minaccia • Riconoscere le barriere, gli stereotipi, i pregiudizi riguardo il tema degli stranieri, delle diversità culturali, dell’immigrazione • Riconoscere le possibilità di arricchimento reciproco nell’incontro con una persona di altra cultura, che offre la possibilità di uno sviluppo ulteriore di ciascuna identità

AREE TEMATICHE • Ricercare i motivi che portano le persone a spostarsi • Fare emergere le persone, le storie, i desideri al di là della parola “extracomunitario” • Barriere psicologiche e comunicative nei confronti di chi sentiamo “estraneo” (autodifesa, paura, diffidenza, chiusura, pregiudizio,…) • Rilettura di alcuni concetti chiave che rischiano di costituire trappole, quali “cultura”, “origine”, “radici”

DURATA • 4 incontri • Possibilità di aggiungere ulteriori interventi per incontrare testimoni o luoghi significativi

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1. percorsi tematici


DI KE GENERE 6? MASCHI E FEMMINE:

DIFFERENZE E STEREOTIPI, STORIA E FUTURO, CONFLITTI E DIALOGO

DESTINATARI

• Scuole secondarie di primo grado • Scuole secondarie di secondo grado

OBIETTIVI

• Far crescere consapevolezza sul fatto che ciascuno/a si relaziona con le altre persone a partire dal proprio essere uomo o donna, anche inconsapevolmente • favorire nelle ragazze e nei ragazzi il riconoscimento delle forme in cui l’appartenenza di genere si struttura socialmente, ricercandone le origini e le motivazioni • offrire strumenti di lettura e di azione su alcuni fenomeni che interessano la realtà presente e le aspettative future, come le dinamiche della violenza di genere o la relazione, solo apparentemente contraddittoria, fra alta scolarizzazione delle donne e loro fragilità sul mercato del lavoro • stimolare un’integrazione critica fra modelli sociali e libertà individuale, sostenendo l’apertura di nuove vie di espressione del proprio essere donne e uomini

AREE TEMATICHE

• Siamo tutti uguali!…o no…?? Consapevolezza di genere: riconoscimento di cosa e quanto abbiamo introiettato in quanto maschi e femmine • Domande ai saperi e alle discipline. Cosa dicono di te e del rapporto con il tuo e l’altro genere: il linguaggio, la letteratura, i libri di scuola, le favole, i film, la pubblicità. Da dove vengono le idee sui maschi e le femmine e sul rapporto fra di loro? Che “prove” abbiamo? È sempre stato così? È dovunque così? • “È da maschio, è da femmina”. Punti di vista e stereotipi sulle identità maschile e femminile, non per dare risposte semplificate, ma per stimolare domande

DURATA

• 4 incontri • Possibilità di aggiungere ulteriori interventi per incontrare testimoni o luoghi significativi 16


1. percorsi tematici


IO-TU-NOI IN CLASSE RESPONSABILITÀ E RECIPROCITÀ NELLE RELAZIONI

DESTINATARI • scuole secondarie di primo • scuole secondo grado

OBIETTIVI • Promuovere un clima di maggiore accoglienza e aumentare le interazioni nella classe attraverso la conoscenza e il gioco • Promuovere la coesione del gruppo sostenendo la capacità cooperativa • acquisire consapevolezza dell’importanza di avere buone relazioni in classe e la fiducia nel cambiamento possibile • acquisire consapevolezza su pregiudizi all’interno della classe e come uscirne

e

stereotipi

maturati

• acquisire consapevolezza dei limiti e delle risorse delle persone

AREE TEMATICHE • Fiducia (quando mi posso fidare dell’altro?) • Cooperazione (perché insieme è meglio che da soli?) • Reciprocità (nella relazione siamo sempre in due!!!) • Giudizi e pregiudizi: quando sono barriera (come uscirne?) quando aiutano a crescere (come accogliere lo sguardo dell’altro?) • Quali sono gli atteggiamenti da coltivare affinché ciascuno si senta accolto?

DURATA • 3/4 incontri

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1. percorsi tematici


PARTECIPAZIONE E CITTADINANZA DENTRO E FUORI LA SCUOLA PERCORSO DI ACCOMPAGNAMENTO AI RAPPRESENTANTI DI CLASSE E DI ISTITUTO

DESTINATARI • Scuole secondarie di secondo grado. Gruppo interclasse di rappresentanti di istituto e di classe, ma anche studenti interessati alla tematica

OBIETTIVI • Individuare negli spazi di partecipazione un’occasione per mettere in campo le proprie risorse, per essere promotori di contesti di vita partecipativi e includenti • Riconoscere le proprie modalità di partecipazione e di esercizio della leadership • Mettersi nei panni degli altri e adottare altri punti di vista, sperimentando il ruolo di altri soggetti nella scuola, (insegnanti, preside, bidelli…) e ricercando una risoluzione creativa dei problemi • Distinguere e priorizzare i problemi che appartengono all’organizzazione scolastica, agli insegnanti, ai ragazzi …o alle relazioni fra i differenti soggetti, per cogliere la scuola come un sistema complesso su cui è possibile incidere solo in parte • Migliorare la capacità di rilevare i bisogni degli studenti dell’istituto ed in particolare della propria classe • Acquisire fiducia nelle possibilità di cambiamento e trasformazione delle situazioni, proprio a partire dagli spazi della partecipazione all’interno della scuola • Preparare e verificare insieme un’assemblea di istituto

AREE TEMATICHE • Partecipazione, linguaggio del corpo, ascolto, autorevolezza, responsabilità, conflitto, assemblea, comunicazione, punti di vista (parole tratte dal brainstorming con gli studenti)

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METODOLOGIA Partendo da un lavoro che permetta di individuare i bisogni priorizzati attraverso la tecnica dell’evaluation, si imposta un percorso col gruppo sul quale il gruppo stesso avrà la tenuta e la percezione del senso. L’esperienza vuole essere meta- cognitiva, ossia: le esperienze che vengono vissute durante il laboratorio servono poi nell’esercizio della funzione di rappresentante. Il percorso utilizza principalmente tecniche del teatro immagine e del teatro forum (fondamenti del teatro dell’oppresso). Una volta scelti alcuni nodi problematici comuni questi vengono trasformati in immagini statiche o improvvisazioni, che saranno poi “messe in scena” durante l’assemblea di istituto oppure in un’assemblea di classe finale. Il teatro immagine e il teatro forum fanno sperimentare una modalità di discussione dei problemi che passa attraverso la messa in gioco personale, al fine di trovare strategie per la soluzione dei problemi comuni. Nelle situazioni conflittuali che rappresenteranno, i ragazzi si troveranno a “vestire” altri ruoli, scoprendo nuovi punti di vista che li porteranno a maturare strategie creative per la soluzione dei problemi.

DURATA 12 incontri

1. percorsi tematici

più 1 evento conclusivo


YES, WE CAN! PERCORSO

PER UN CAMBIAMENTO PARTECIPATO

ATTRAVERSO L’EVALUATION

DESTINATARI • Scuole secondarie di secondo grado: 

Gruppi classe

Consiglio di classe

OBIETTIVI • Sostenere i processi di apprendimento • Supportare la classe e il corpo insegnanti a identificare problemi e risorse per individuare piste di soluzione • Favorire la percezione da parte del corpo insegnanti di essere un gruppo

AREE TEMATICHE “La classe non cammina”, “La classe non apprende”, “Le capacità ci sono ma non si applicano”. Il percorso viene proposto a partire proprio da queste affermazioni, spesso ripetute dagli insegnanti. L’opportunità è quella di costruire all’interno dei percorsi scolastici occasioni accessibili, legittimate e trasparenti in cui i diversi soggetti (gli allievi come soggetto collettivo e il corpo docenti) abbiano la possibilità di riflettere sugli ambiti che influenzano l’apprendimento e i problemi ad esso connessi (rapporto studenti insegnanti, modalità di apprendimento, relazione tra gli studenti, sistema di organizzazione della scuola) individuando le risorse e pianificando insieme i possibili cambiamenti.

METODOLOGIA Il percorso utilizza il sistema dell’evaluation come processo che coinvolge i diversi attori di un sistema per attivare il cambiamento. • Prioritaria presentazione del progetto al consiglio di classe e suo avvallo (indispensabile) • Contratto col gruppo classe • Somministrazioni di questionari • Identificazione e priorizzazione dei problemi N.B per la realizzazione del percorso si richiede la presenza in classe di un insegnante che abbia almeno tre ore di lezione nella classe. 22


DURATA

1. percorsi tematici

• 5 incontri con la classe e Incontri col consiglio di classe da definire. • Il percorso si sviluppa nel corso dell’anno scolastico per potere verificare il cambiamento prodotto nel tempo



2. Laboratori espressivi

Laboratori espressivi


IN DISEQUILIBRIO… FRA UGUAGLIANZE E DIFFERENZE LABORATORIO DI TEATRO E GIOCOLERIA

DESTINATARI • Scuole secondarie di primo grado • Scuole secondarie di secondo grado

OBIETTIVI • Attraverso la scoperta di alcuni strumenti della giocoleria e la narrazione teatrale, attivare una riflessione sulle diverse abilità di ciascuno e sul modo di incontrare i propri limiti • Migliorare l’autostima e favorire la concentrazione come ascolto di sé e dei compagni • Allenare la “sospensione del giudizio”, al fine di costruire un reale scambio fra i partecipanti, tutelare la libertà espressiva di ciascuno e facilitare la messa in gioco anche dei soggetti più fragili • Offrire un’opportunità di coinvolgimento e rinforzo ai ragazzi che si esprimono meglio attraverso il corpo e il “fare”

AREE TEMATICHE E METODOLOGIE Una pallina, una clava, un cerchio, un piatto, due kiwido: strumenti diversi che mettono in gioco abilità differenti eppure uguali perché presuppongono esercizio continuo, desiderio di mettersi alla prova senza arrendersi al primo tentativo. A partire da ciascuno di questi oggetti inizia un percorso di scoperta delle proprie attitudini, che sono incredibilmente diverse per ciascuno. L’incontro con il proprio limite sarà al centro del percorso e farà da specchio alla modalità con cui ciascuno si relaziona rispetto agli insuccessi. Dall’errore, da una pallina che cade, da una clava che non gira, da un cerchio che non segue la traiettoria, inizierà un viaggio fatto di nuovi tentativi, dettati dalla tenacia e dalla voglia di riuscire. L’oggetto da cui si partirà verrà sviscerato, scomposto e ricomposto, con un mix di tecniche circensi e teatrali per far incontrare la tecnica con l’immaginazione. Il teatro fungerà da stimolo alla creazione di storie partendo dagli attrezzi di giocoleria, ma anche dalle emozioni emerse durante il percorso. Una parte di ogni incontro sarà dedicata alla rielaborazione, per condividere le emozioni messe in gioco durante il lavoro.

DURATA • Il percorso durerà 6 incontri, non è previsto l’esito finale.

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2. laboratori


ANIMATTORI LABORATORIO DI MAGIA E GIOCOLERIA

DESTINATARI • Scuole secondarie di primo grado • Scuole secondarie di secondo grado

OBIETTIVI • Specializzare i ragazzi in un’attività specifica (giocoleria, magia, forme con i palloncini, ecc) sottolineando i miglioramenti e gli step raggiunti di volta in volta • Formare una mini equipe di animazione che possa essere valorizzata nel contesto scolastico e cittadino per promuovere un’immagine propositiva e positiva dei ragazzi anche rispetto al territorio • Migliorare l’autostima e favorire la scoperta di sé (superare il blocco mentale che fa dire “Non ci riesco!”, attraverso la messa in gioco) • Migliorare l’abilità manuale e le capacità di ragionamento • Sostenere la formazione del gruppo classe attraverso l’animazione e formare un gruppo con cui confrontare le capacità apprese • Lavorare attraverso il gioco sul rispetto delle differenze

AREE TEMATICHE • Cosa fa un animatore? Si impegna per far star bene le persone con cui ha a che fare, ANIMA un contesto. • Che cosa fa un Anim-Attore? È quello che ci piacerebbe scoprire con i ragazzi. Vedere fino a che punto ed in che maniera ogni persona può e vuole tirare fuori la carica che ha dentro, la voglia di giocare e mettersi in gioco. Un Anim-Attore è una via di mezzo tra l’animatore in senso classico ed un attore, uno che recita una parte, che diventa qualcun altro e si diverte a farlo. • Come si diventa Anim-Attori? Dentro di sé ciascuno è già AnimAttore, la fiammella è accesa, bisogna alimentarla con il lavoro, l’esercizio, la pratica. Così si mette sul “tavolo” un repertorio vasto di giochi, frizzi, lazzi, pazzia, sprezzo del pericolo e coraggio. Non tutti lo diventano ma ognuno può trovare il suo spazio, la sua dimensione, il suo modo di comunicare con l’ANIMA propria e quella degli altri.

METODOLOGIE Le metodologie sono dinamiche e prevedono il movimento. Il programma delle attività si struttura in diverse fasi: 28


• Avvio più dimostrativo: vengono mostrati i giochi, spiegando le peculiarità di ogni gioco • Si passa poi a far provare ad ognuno le attività • Rendere i ragazzi autonomi nello svolgimento dei giochi • Collaborare insieme al gruppo per creare una animazione Strumenti utilizzati: palline da giocoliere, cerchi da giocoliere, palloncini lunghi per fare le forme e pompette per gonfiarli, magie, burattini.

DURATA È possibile un percorso lungo, di 12 incontri da realizzare con una classe, oppure un percorso più breve da 6 incontri, senza esito finale.

POSSIBILITÀ ESITO FINALE Nel caso di percorsi lunghi con esito finale, si propone di creare un momento di animazione comune, un micro “spettacolo” con gags, numeri di magia, giocoleria e divertimento, per mettere alla prova le abilità apprese durante le lezioni. In alternativa, è prevista la possibilità di una restituzione nell’ambito di eventi cittadini.

Nel caso alcuni studenti siano interessati a proseguire il percorso e a fare parte di una mini equipe di giovani animatori peer educator, potranno continuare a formarsi presso il Centro Giovani Esprit.

“Chi gioca ha sempre ragione ma non serve una buona ragione per giocare!”

2. laboratori

(Cosimo Gigante in arte Mago Gigo)


C’ERA UNA VOLTA PERCORSO SULLE FIABE PER BAMBINI DESTINATARI • Scuole secondarie di secondo grado, particolarmente indicato per gli indirizzi di studio”socio-educativi”. OBIETTIVI • Accompagnare il gruppo alla scoperta di alcuni strumenti utili nella narrazione delle fiabe (sguardo, corpo, voce) • Portare maggiore consapevolezza sulla struttura stessa della fiaba

• Allenare all'ascolto di sé, del gruppo e alla sospensione del giudizio, al fine di costruire un reale scambio fra i partecipanti e facilitare la messa in gioco anche dei soggetti più timidi AREE TEMATICHE Siamo partiti dalle considerazioni di Bruno Bettelheim: “una fiaba dovrebbe essere raccontata piuttosto che letta...la narrazione è preferibile alla lettura perché permette una maggiore flessibilità... in modo che il narratore adulto possa reagire a quanto desume dalle reazioni del piccolo ascoltatore” e adeguare i toni della narrazione agli interrogativi posti dal bambino. Il lavoro in gruppo e individuale porta tutti i partecipanti ad incontrare le difficoltà della narrazione di fiabe (seguire la trama, prendere i panni dei personaggi, improvvisare piccoli movimenti e nuovi toni vocali). Il gruppo sperimenta anche la libertà nell'aggiungere nuove sfumature e improvvisare nuovi sviluppi della vicenda. METODOLOGIE

• La prima parte del laboratorio è dedicata all'approfondimento dell'intreccio della fiaba, per potersi poi sperimentare nella costruzione collettiva di nuove storie, consapevoli delle tappe fondamentali da rispettare • Gli strumenti privilegiati sono esercizi teatrali d'improvvisazione, oltre che il supporto musicale e di immagini per favorire la creazione di nuove fiabe

DURATA • 3 incontri da due ore

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“Chiunque sia ancora sveglio alla fine di una notte di storie sicuramente diventerà la persona più saggia del mondo.”

2. laboratori

C. P. Estés



3. Formazione genitori-insegnanti

Formazione genitori e insegnanti


EDUCARE ALLE DIFFERENZE DESTINATARI • Insegnanti OBIETTIVI • Confrontarsi sull’esperienza della presenza nelle classi di bambini con disabilità, stranieri o stranieri con disabilità • Individuare elementi che ostacolano e che facilitano i processi di inclusione

• Individuare alcune piste di lavoro all’interno della classe per valorizzare le differenze

AREE TEMATICHE • Integrazione ed inclusione • intercultura, assimilazione, multicultura • alunni stranieri con disabilità • il concetto di disabilità e salute

• rappresentazioni sociali, pregiudizi e stereotipi

DURATA • 1 – 2 incontri

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OLTRE IL LIMITE EDUCARE ALLA RESILIENZA DESTINATARI • Genitori OBIETTIVI • Riconoscere ciò che il “limite” suscita in noi e nominare il disagio • Far emergere che “limite” è anche risorsa, possibilità di superamento • Il concetto di disabilità • Conoscere che cosa è la resilienza e come educare i bambini affinché diventino capaci di affrontare eventi traumatici della vita

AREE TEMATICHE • Diversità come elemento negativo o come parte della vita • Resilienti si diventa • La creatività come possibilità di superamento del limite • La persona con disabilità: diritti e inclusione • I libri che raccontano la diversità: strumenti per conoscere vite molteplici e possibili

• Da 1 a 3 incontri

3. Formazione genitori-insegnanti

DURATA


GIOCHI-AMO DESTINATARI • Genitori di bimbi della fascia 0-3 anni; • Gruppi max 15 adulti/15 bambini

OBIETTIVI • Accompagnare i genitori a ritrovare la propria parte bambina, quella più pura, più giocosa, più spensierata ma non per questo più banale. • Risvegliare, smuovere, stuzzicare la fantasia e la voglia di stare “dentro al gioco”, rimettersi per terra senza la paura di dire “Non lo so fare!” • Vivere un’esperienza di gioco ritagliandola da una quotidianità veloce e frenetica • Accogliere la gioia di una nuova vita da poco arrivata superando i timori sul come rapportarsi con il nuovo nato (“Sarò in grado? Non so come fare a giocare… Come riesco a comunicare?... Ma lui tanto non capisce…”)

AREE TEMATICHE L’essere adulti ci fa perdere di vista, spesso, cose ed aspetti importantissimi della vita che i bambini hanno bene in mente: giocare non è solo svago ma è tanto di più. È uso del proprio corpo, è l’inventarsi le regole, è rispettare le regole e scomporle in modo diverso, è dialogare con chi gioca con noi, è accogliere altri nel nostro gioco, è mettersi in gioco senza temere il giudizio, è confrontarsi, è scontrarsi talvolta, è gareggiare, è aiutarsi

METODOLOGIE Si tratta di sperimentazioni, non bisogna prendere appunti ma solo guardare e lasciarsi andare con fiducia. Nessuno gioca bene o male, basta continuare a provarci. Le tappe del percorso: • Ri-mettersi in Gioco

• GiochiAMO • Le regole del Gioco • GiochiAmo insieme • Giocare=Amare • Tanti giochi per riprendere da dove eravamo rimasti con la memoria. Giocare con la testa, giocare con gli occhi, giocare con le mani, giocare con i piedi, giocare con le braccia, giocare con le gambe, GIOCARE CON IL CUORE. 36


DURATA 5 incontri (4 solo con adulti e 1 con adulti e bambini). Gli incontri con i soli genitori saranno della durata di 1 ora e mezza. Gli incontri con genitori e figli: durata 1 ora a incontro. Gli incontri si svolgeranno il sabato o la domenica mattina. Periodo: primavera per poter usare uno spazio esterno (Contatto con la natura; “Il fuori” per ritrovare “Il dentro”)

ESITO FINALE Festa finale con genitori che animano la festa con giochi, micro esibizioni, letture per far giocare, divertire e sorridere.

2. Formazione genitori-insegnanti

“Non si smette di GIOCARE perché si INVECCHIA ma si INVECCHIA perché si smette di GIOCARE!”


Per informazioni

Eidé Soc. Coop. Sociale a r.l.

Piazza Duomo 3 – 43121 Parma (PR) Tel. 0521/236628 – fax 0521/1912623 E-mail: segreteria@coopeide.org www.coopeide.org Cooperativa Eidé


Hanno collaborato al progetto

Ilaria Chierici Annalisa Dall’Asta Cosimo Gigante Elisa Maccari Silvia Scotti Rita Torti

Grafica

Maria Ennia Pessina

© pubblicazione a cura di Eidé Soc. Coop. Sociale a.r.l. «Eidé nelle scuole» Anno di pubblicazione: 2012-2013



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