Inserto "L''ora di... spini n3 2014

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INSERTO de “L’Ora di…Spini”

PROGETTO “ESSERE BEN INFORMA(TI)” LA PAROLA AI GENITORI Adolescenti e adulti d’oggi SERATE INFORMATIVE

PROGETTO “ESSERE BEN INFORMA(TI)”

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li Educatori di Strada della Cooperativa Arianna nel loro quotidiano esserci e lavorare sul territorio di Spini di Gardolo, in questo ultimo periodo si sono trovati a raccogliere alcune preoccupazioni da parte di genitori di ragazzi preadolescenti ed adolescenti abitanti il quartiere. Le questioni che sono emerse durante questi momenti d’incontro/ascolto e

confronto hanno riguardato soprattutto il mondo dei consumi, della loro possibile presenza all’interno della quotidianità dei figli. Sono emerse anche altre riflessioni, più leggere, ma non meno significative: il tempo libero dei ragazzi, apparente perder tempo, le relazioni affettive ed amicali, la scuola e per ultima la millenaria fatica nella “gestione” della relazione con i propri figli. Da questi input nasce il percorso di confronto ed informazione “Essere Bene Informati”, in stretta collaborazione con la Commissione delle Politiche Sociali della Circoscrizione di Gardolo e la presenza fondamentale di una mamma, che ha favorito la rete tra i genitori. Si è pensato ad alcuni incontri soft, non allarmistici, con la voglia di non creare il “caso”, trovandosi alcune volte fra genitori ed educatori per capire, ascoltare e chiarire pensieri e bisogni, nel modo più “semplice” possibile raccontando(si) l’essere genitore. A partire da dicembre si è partiti con gli incontri che hanno favorito l’emersione di alcune fatiche/problemi: rapporto con il

-n.3 APRILE 2014mondo delle sostanze, la noia e gli adolescenti, l’autostima sia del genitore che del figlio, la fiducia in sé stessi, la fatica di svolgere la funzione genitoriale, il ruolo da “amiconi” di alcuni genitori, il rapporto degli adolescenti con gli strumenti multimediali (cellulare e social network) e la gestione di questo tempo da parte del genitore. Gli incontri hanno, inoltre, permesso ai presenti di conoscersi e creare i presupposti per quella rete informale di conoscenza e supporto fra genitori di cui il progetto voleva essere facilitatore. Numericamente la partecipazione non è stata rilevante, ma qualitativamente gli incontri sono stati vissuti, partecipati e coinvolgenti. Durante il percorso fin qui fatto è emerso inoltre il desiderio da parte dei genitori partecipanti di organizzare un paio di incontri pubblici con l’esperto sulle tematiche che più sembravano urgenti: le sostanze stupefacenti e l’autostima del genitore e del figlio adolescente. (in fondo le date con l’esperto) Gli Educatori di Strada

LA PAROLA AI GENITORI

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opo alcuni mesi dall’inizio di questo percorso intrapreso con la collaborazione della Circoscrizione e della Cooperativa Arianna ci ritroviamo per fare un po’ il punto e capire come stiamo procedendo. Nonostante i tentennamenti iniziali e la fatica a mettere in comune le difficoltà rispetto al ruolo di genitori di figli adolescenti si è riusciti a superare lo scoglio della preoccupazione, uscire di casa e a mettersi in gioco. Gli incontri son stati molto partecipativi ed ognuno si è sentito libero di esprimere il proprio punto di vista non sentendosi

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giudicato per le modalità di porsi verso i propri figli ma percependosi parte di un gruppo che ha in comune le stesse fatiche e che si ritrova proprio per trovare insieme una pista nuova. Il clima piacevole delle serate ha favorito il buon circolo di parole permettendo ad ognuno di esprimere la propria esperienza di genitore. Gli incontri hanno permesso di mettere a confronto i diversi modelli educativi favorendo in alcuni casi il ridimensionamento del proprio metodo e condividendo insieme buone prassi. Il sapere di non essere i soli ad affrontare quotidianamente i figli alle prese con i

cambiamenti repentini dell’adolescenza ha permesso di gestire maggiormente l’ansia e la preoccupazione dei partecipanti ed è il caso di dirlo …“mal comune, mezzo gaudio”! L’inizio di questo percorso ha inoltre dato vita alla creazione di una rete fra noi genitori che ci conoscevamo solo di vista. Ora anche quando ci incontriamo in strada abbiamo superato il “confine dei convenevoli”, ora possiamo permetterci di condividere insieme punti di vista e modalità di porsi e approcciarsi ai figli. Attraverso questi incontri ci siamo dati l’occasione di revisionarci come genitori e adulti facendo


tesoro di quel che è uscito. Purtroppo siamo ancora troppo pochi e per i prossimi incontri e serate speriamo di avere qualche altro “coraggioso” in più. Io credo che attraverso queste serate diamo una chance Adolescenti e adulti d’oggi A l cambiamento che il nostro tempo ci manifesta quotidianamente, ci impone alcune importanti riflessioni sul mondo giovanile, sul loro stare in questo tempo. Cambiamenti repentini e antichi problemi investono gli adolescenti, il loro rapporto con i genitori ed il mondo che li circonda. Tutto questo è avvenuto ed avviene in un orizzonte culturale che i ragazzi non hanno costruito, che il più delle volte è fatto di apparire immagine, potere, possesso, avere, disposti in un mosaico di cui i ragazzi formano gli elementi centrali. Affrontano quindi una vita reale costruita sulla precarietà e sull’assenza di un futuro. Questa ambivalenza, a nostro avviso, cortocircuita la vita degli adolescenti spingendoli, molte volte verso una sotterranea paura, noia, trasgressione, fuga verso forme di evasione che possono trasformarsi in dipendenza. L’adolescente si trova ad affrontare i grandi cambiamenti del corpo, l’abitare un corpo nuovo che mette in crisi il modo di percepirsi e di rapportarsi agli altri degli adolescenti. Oggi sembra in atto un distanziamento temporale tra lo sviluppo fisico e quello emotivo. Altra contraddizione che emerge nel nostro tempo e che ostacola ed affatica la crescita degli adolescenti è che, se da una parte essi entrano d’anticipo nella pubertà troppo precocemente rispetto alla loro età mentale, in un mondo dove in ogni secondo si forniscono informazioni, saperi, opportunità, dall’altra parte non si riscontra un mondo adulto che si fa presenza “presente” nei confronti della fascia più giovane della società. Troppo spesso gli adulti lasciano soli i ragazzi a navigare

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ai nostri figli; è porre attenzione ai nostri ragazzi, ma con un occhio agli adolescenti del domani per promuovere un’ottica di prevenzione e diventare portatori di un buon

modo di porsi come adulti di fronte ai giovani d’oggi. Una mamma di Spini

nel complesso, entusiasmante, ma anche pericoloso mondo del web e da quello nel quale vivono tutti i giorni. I nostri giovani mai come in questo tempo vivono una libertà (apparente) mai sperimentata dalle generazioni precedenti. Tuttavia questa libertà non trova ricadute e prospettive future concrete e un mondo adulto che si fa carico dei desideri e delle fatiche espresse o meno da parte dei figli. Questo non vuol far nascere sensi di colpa ai genitori semmai sembra necessario porre l’attenzione non solo sul “fare” i genitori ma sull’“essere” genitori. Non è un mestiere o un abito che si possa sfilare di dosso quando si è stufi o quando la partita si fa più faticosa; essere genitori è un compito difficile essere genitori è un compito che si impara strada facendo e comporta una responsabilità che investe tutta la vita. Il mondo adulto talvolta sembra evadere il compito educativo faticando a porsi come punto di riferimento, lasciando i giovani in una condizione “liquida” priva della solidità che le scorse generazioni hanno vissuto. Sempre più raramente, infatti, possono incontrare negli adulti incarnazioni credibili di cosa significa essere responsabili. Il genitore, certo, non è tenuto ad incarnare nessun modello di perfezione, ma a dare peso alla propria parola, il che significa innanzitutto provare ad assumere tutte le conseguenze dei propri atti. Crediamo, inoltre, che mai come nel nostro tempo in cui l’iper-prestazione è la prima (e forse unica) cosa che viene richiesta, sia importante educare i giovani a fare

esperienza, accompagnarli nell’errore e a far fronte alle frustrazioni e a rapportarsi con i limiti, sia propri sia quelli altrui. C’è un grande bisogno di adulti che si impegnino a creare le condizioni perché i giovani possano crescere dentro. Di adulti che li accompagnino, non li portino. Di genitori che non si barrichino nelle proprie paure, nel timore di non essere all’altezza. I ragazzi hanno bisogno di essere supportati nel loro percorso di crescita dando loro fiducia, supportandoli nelle passioni, nel coltivare i desideri, dandogli in eredità ciò che sono stati, ciò per cui hanno lottato e creduto. In questo senso l’assunzione di stupefacenti e l’uso di psicofarmaci da parte degli adolescenti a volte corrispondono a tentativi maldestri di auto-medicazione nei confronti di una società che “stenta” a rispondere in modo educativo alle loro chiamate d’aiuto. Secondo l’indagine Espad-Italia 2013, infatti, sembra che si registri un incremento significativo di consumi tra le fasce più giovani della società. Ciò che ci preme sottolineare in ultima analisi è che non i soli genitori sono chiamati a responsabilità, ma il mondo adulto in generale in quanto “l’educazione, in primo luogo, non è faccenda individuale, ma, per sua natura, è cosa della comunità”. A Spini grazie proprio a dei “buoni genitori” si sta intraprendendo un percorso di crescita che mette al centro le fatiche, ma anche le buoni prassi che si vogliono mettere in atto nei confronti dei figli. Gli Educatori di Strada

APPUNTAMENTI… VENERDÌ 4 APRILE 2014, ore 20.30

Giovedì 24 APRILE 2014, ore 20.30

“Genitori…che fatica”

“Genitori…efficaci”

"Sostanze stupefacenti: come aiutarli a dire no” Presso la Sala Circoscrizionale di via del Loghet, 65 Spini di Gardolo SIETE TUTTI INVITATATI! VI ASPETTIAMO NUMEROSI!!!


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