Corvo 2011

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EDITORIALE Un altro anno di Palio alle porte. Un altro numero de “Il Corvo” pronto da leggere. L’anno passato è il più difficile che io ricordi L’anno delle domande e dei perché. L’anno dei dubbi e delle indecisioni. L’anno in cui abbiamo dovuto dare l’addio a Mariangela e ad Andrea. Ancora oggi, fatichiamo nel trattenere il magone pensandoli. La nostra Contrada ricomincia ora a rialzarsi e a camminare, a cercare a tentoni la via verso una luce nuova, verso una nuova tranquillità che, sinceramente, manca da troppi mesi. Questo Palio arriva quasi come una benedizione, perché nel cuore di ogni contradaiolo, il Palio, così ciclico e costante, così emozionante e travolgente, come le rose, a maggio rinasce e ci infonde energie e nuove speranze. Sì, perché il fermento che si vive in maniero in questi mesi, tra dispute e discussioni, tra abbracci e urla, tra pianti e grandi sorrisi è energia... energia pura. Una potenza, calda ed inesauribile, dove il combustibile siamo noi. Noi, l’uranio di questa centrale nucleare pulita, che genera cento milioni di gigawatt, che necessitano solo di essere convogliati nel giusto punto, per far tornar la luce anche nel più recondito e remoto angolo del nostro cuore contradaiolo. Ed ecco chi, quest’anno, ha l’onere e l’onore di condurre questa massa energetica in fermento. Roberta, che nella freschezza della sua giovane bellezza, ci ricorda le serate dove, ancora bimba, stava seduta sulle gambe della sua adorata mamma, la nostra adorata Mariangela. Andrea, che è vero DNA bianco-azzurro, sangue di Corvo scorre nelle sue vene, cuore di Corvo batte nel suo petto. Giancarlo, un uomo il cui peso morale surclassa di gran lunga la massa visiva, una persona pulita, trasparente e decisa, che come ogni duro ha due cuori, “col cuore buono ama sempre un po’ di più”. Nelle loro mani, giorno dopo giorno, siamo cresciuti, siamo aumentati, abbiamo superato le difficoltà e siamo diventati ancora più forti, più decisi, più arrabbiati, più affamati di vittoria. Siamo pronti a sfogare tutta questa energia: dateci il via e avrete un’onda d’urto incredibile, la vostra onda d’urto……. l’onda BIANCO-AZZURRA.

Ma veniamo a “IL CORVO” 2011. Sto chiudendo il giornale, guardo il menabò e sorrido. Penso a quando Maurizio Castoldi, al suo primo anno di reggenza, arrivò in concilio con la grande idea di rimettere in stampa “Il Corvo”, da anni ormai abbandonato. Il primo numero fu di 16 pagine, oggi, a distanza di pochi anni, tocchiamo la cifra record di 48. Effettivamente, siamo cresciuti parecchio e mi sarebbe piaciuto che, con me, anche quest’anno a capitanare questa improvvisata, ma efficientissima redazione, ci fosse stato il mio caro amico Tajo, che è stato cuore pulsante e colonna portante del “giornalino”. Purtroppo, Andrea non c’è più ed io, come capo redattore, non potevo che omaggiarlo con una doppia copertina, una copertina “ad honorem” di quello che, in parte, è cosa sua e che continuerà a considerarlo Direttore. All’interno troverete come sempre di tutto un po’: seguiremo la nascita dell’abito del Capitano, della corona della Castellana, dei nuovi abiti degli addetti sfilata e poi un resoconto de “il calendario dei cacciatori”. Continueremo con la storia del nostro Santo, che non tutti conoscono e una simpatica testimonianza dei contradaioli di “Coro” (Piancastagnaio) nella rubrica “Visti da” e poi facce da Palio, merchandising e tanto altro. Un ringraziamento particolare va alla Reggenza, che ci lascia piena autonomia e fiducia, a tutti gli articolisti, ai fotografi e agli amici dell’Artha di Milano, per tutto il lavoro svolto gratuitamente. E ancora agli amici della Selection, ai ragazzi della stampa e a tutti gli sponsor. “Last but not least”, a Francesca Mineo, che oltre a sopportarmi, corregge tutti gli strafalcioni grammaticali, che noi piccoli scrittori in erba facciamo. Un team unito ed indissolubile, che rende possibile ogni anno questa pubblicazione. Mi sono dilungato anche troppo, è il tempo di girare pagina e di augurarvi buona lettura! Alessandro Clerici

Fotografie di: Ambrogio Molinari, Andrea Mezzanzanica, Francesco Profera, Giulia Gibilaro, Stefano Borsani, Giulia Alli, Giovanni Muroni, Yule Herring Francesco Taiana, Gruppo fotografico Famiglia Legnanese. Numero Unico edito dalla Contrada Sant’Erasmo, in occasione del Palio 2011. Per questa pubblicazione ringraziamo, gli articolisti: Andrea Monaci, Roberta Oldrini, Giancarlo Alberti, Barbara Merlo, Gruppo Bar&Cucina, Fabio Meneghin, Matteo Capettini, Silvana Cattaneo De Risi. Grazie di cuore alla pazienza di Francesca Mineo per le “correzioni”. Un ringraziamento particolare all’Artha S.r.l. che ha curato la parte grafica e la copertina.

Un sentito ringraziamento a tutti i nostri amici sponsor, in particolare alla Selection S.r.l., che anche quest’anno ci hanno permesso questa uscita. Contrada Sant’Erasmo Via Milano, 84 - 20025 Legnano - Tel. 0331- 442267 www.contradasanterasmo.com info@contradasanterasmo.com - reggenza@contradasanterasmo.com Direttore ad Honorem: Andrea Taiana Direttore Responsabile: Alessandro Clerici Redattore: Willy Pastori Pubblicità: Fabio Rotundo NUMERO OMAGGIO


Il Corvo d’oro 2011 Entra in contrada giovanissimo accompagnato dal patrigno Italo Martignoni; uomo di grande cuore e generosità, si è distinto per l’amore incondizionato alla Contrada alla quale non ha mai fatto mancare il proprio sostegno morale e materiale, trasmettendo l’amore per i colori del Corvo anche alla sua numerosa famiglia; appartiene con profondo orgoglio ed entusiasmo al gruppo dei Cacciatori, elemento centrale della sfilata della nostra Contrada, si è contraddistinto come imprenditore “d’avanguardia” nel settore delle energie rinnovabili, dando lustro e orgoglio alla nostra Contrada ed alla città di Legnano. Tributiamo quest’anno il “Corvo d’Oro” a Virginio Salmoiraghi.

Il Corvo d’oro 2011 ad Honorem Il “Corvo d’Oro” rappresenta forse uno dei maggiori riconoscimenti a cui un contradaiolo possa ambire: non si tratta di una carica, bensì di un riconoscimento che la Contrada stessa ti attribuisce per meriti e per una vita spesa in nome di un simbolo a difesa dei colori bianco-azzurri. Andrea avrebbe conseguito questa onorificenza in ogni caso, purtroppo, siamo costretti a consegnargliela idealmente, come mai avremmo voluto fare, senza la possibilità di ammirare il suo sorriso e la sua espressione di sorpresa, mista ad orgoglio infinito. E’ praticamente nato e vissuto in Contrada fin da tenera età, l’ha accompagnata, l’ha sostenuta nella sua crescita, rappresentando sempre un punto cardine su cui appoggiarsi; ha scoperto e coltivato all’interno di essa l’altro suo grande amore, quello per i cavalli, che lo ha portato ad essere una colonna portante della commissione corse. Splendido esempio di goliardia ed esuberanza, rispecchiava perfettamente lo spirito di via Milano; ha lasciato che fosse la passione a guidare sempre le sue scelte di vita, inducendolo, a volte, per la sua natura impulsiva, ad eccedere e a commettere qualche errore; ma la Contrada non ama gli uomini perfetti, bensì uomini perfettamente “incastonati” in essa. Se ricorre spesso, tra di noi, la parola Famiglia per descrivere l’entità Contrada, Andrea non può che essere ricordato come il Fratello che ci ha accompagnato in questo viaggio e che ci aiuterà ancora di più ad essere coesi e a lasciare i sentimenti negativi fuori dalla porta del nostro Maniero.

Nomine di Contrada NOMINE 2011 Priori ad honorem

Priori

Dame

Cavalieri

Damigelle

Battesimi

Davide Boni Bruno Dapei Gianbattista Fratus

Igor Carretta Simone Ceriani Jody Testa Davide Giudici Giacomo Re Sarto Yarin Moroni

Barbara Barbiratii Ilaria Petitti

Mattia Mazza Marco Scremin Nicolò Favareto Pasquale Flagiello Andrea Mezzanzanica

Federica De Silva Sonia Ramoscello Debora Scalzo Sila Colombo Erica Belvisi

Buselli Lorenzo Meneghin Giulia Morrone Tommaso Morrone Antonio Benito Bonecco Thea Pauline Potestio Lorenzo Navarra Mario Tomasin Rebecca

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Io, Gran Priore Questo è il mio primo anno di mandato. Io, Legnanese doc, ho iniziato a vivere il Palio nei primi degli anni ’90, coinvolto prima da Matteo Garegnani e poi da uno che me ne fece “Innamorare”, un Capitano che mi ha trascinato e fatto vincere 2 meravigliosi Palii: Germano Merlo. Da allora, ho fatto tutti i passi all’interno della Contrada, cercando di capire, di conoscere, di lavorare, di condividere gioie e vittorie, ma anche amarezze e sconfitte, ma sempre nel “ Rispetto” dei ruoli che una Vera contrada deve avere. Ora, dopo vent’anni, tocca a me reggere le sorti della Contrada del Corvo da Gran Priore o - come dice il nostro Statuto - da Presidente. Tocca a noi come squadra, con il Capitano Andrea Monaci, la Castellana Roberta Oldrini, la Gran Dama Silvana De Risi, il vice GP Maurizio Castoldi e lo Scudiero, Fabio Meneghin, tenere alto l’onore di questa gloriosa Contrada, che i nostri predecessori hanno portato ad essere la numero 1 nelle Vittorie al Palio. Sono fiero di essere con questa squadra, perché queste persone e le loro famiglie sono da sempre protagoniste della storia di Sant’Erasmo. Con loro ho iniziato un anno difficile, con la scomparsa di due “Amici” e Contradaioli, Mariangela Oldrini e Andrea Taiana. Non voglio parlare di loro, mi si spezza il Cuore. Voglio però sottolineare che rappresentano l’essenza che un vero contradaiolo deve essere , con pregi, virtù e difetti. Anche da loro ho imparato, soprattutto rispetto e amore verso i colori Bianco Azzurri... Vi porterò sempre nel mio cuore. Sono convinto che questa Reggenza stia facendo e farà bene, con l’entusiasmo di riorganizzare e di apportare novità. Abbiamo già assistito ad una meravigliosa presentazione al Palazzo della Provincia di Milano del nostro bellissimo “Calendario 2011”( ringrazio il responsabile della Comunicazione, Jody Testa) che, con l’apporto di tutti, si è rivelato uno straordinario evento che ha portato visibilità al Palio e riconoscenze ai colori Bianco Azzurri. Una stupenda occasione di confronto è stato poi l’incontro con la massima autorità religiosa della città, Monsignor Carlo Galli, che ci ha fatto l’onore di venire nel nostro maniero in via Milano e, con le sue parole, ci ha riempito l’anima ed il cuore. Ed altre nuove attività ci saranno: l’Investitura in una location da sogno come “Villa Buttafava” di Cassano Magnago con ospiti importanti, o il Mercatino storico del 1 maggio, con ulteriori novità ed ampliamenti. I sogni ci sono... a me piace sognare e al di là di quello scontato per il 2011, ne ho altri 2 : - Avere una casa / maniero di Nostra proprietà. - Avere un Palio che possa diventare uno degli avvenimenti di attrattiva culturale per l’EXPO2015. Per questo la reggenza sta lavorando e spero fortemente che tutti abbiano la volontà di farli personalmente propri. Voglio ricordare e ringraziare tutte le commissioni esistenti e quelle nuove create quest’anno, che stanno lavorando con professionalità e dedizione. Ringrazio tutto il Concilio di Contrada, che mi ha dato questa opportunità importante , chiedo solo loro di starmi ancora più vicino in questo ultimo mese, per sollecitarmi e caricarmi. Ringrazio tutti i contradaioli per la grande maturità e capacità di attaccamento alla contrada in un momento difficile, e soprattutto ringrazio mia moglie Barbara e le mie figlie Letizia e

Vittoria, alle quali chiedo scusa per il tempo che sottraggo loro. Palio, una stupenda tradizione di passione, entusiasmo, rievocazione e cultura a cui spero, in questa nuova veste, di contribuire nello sviluppo e nella crescita. In questo momento vorrei solo urlare una parola e farlo insieme a tutti voi. Ma, per scaramanzia non posso dirla. Per questo, mi limito semplicemente ad augurare Buon Palio a Tutti noi! Il Gran Priore Giancarlo Alberti

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MONACI COSTRUZIONI

Il Capitano Emozioni! Ecco cosa arriva alla mente pensando ai miei primi mesi da Capitano. Non si può descrivere cosa abbia provato dal giorno della mia nomina ad oggi: la gioia e la disperazione, la felicità e la rabbia, l’orgoglio e il pianto. Sensazioni fortissime che sono nate dalla scomparsa di un amico e di un grande, grandissimo Contradaiolo. Ciao Andrea, non posso che salutarti così nel mio primo articolo da Capitano. Avrei voluto che tu fossi qui a darmi, darci i tuoi consigli sulla corsa e sui cavalli e a farci ridere come tuo solito. Il tuo ricordo, sono certo, non abbandonerà mai nessun contradaiolo biancoazzurro che ti abbia conosciuto. Guardaci sempre da dove sei. Essere alla guida di una contrada, soprattutto di Sant’Erasmo, è una sfida immensa. Se mi guardo indietro, vedo uomini e donne che hanno fatto grandi i nostri colori: reggenti che hanno contribuito con il loro lavoro, la loro dedizione e la loro passione a creare e cementare sempre più la forza della nostra Contrada. Cercare di eguagliarli sarà veramente difficile, se non impossibile. La cosa certa è che ce la metterò tutta per continuare questa “tradizione” che ha permesso alla nostra Contrada di primeggiare in ogni aspetto della vita paliesca. Così è nel DNA di Sant’Erasmo e così dovrà sempre essere negli anni futuri. Molti di coloro che si troveranno a leggere queste righe, mi conoscono da anni ormai. Sicuramente, voglio e devo promettervi il massimo impegno, l’assoluta dedizione ai dettagli della corsa, ma non solo, la medesima attenzione verrà dedicata anche alla gestione quotidiana della contrada. A questo proposito, il mio ringraziamento particolare va a Giancarlo e Roberta, compagni di questa incredibile avventura, a Maurizio, Fabio, Lele, Poz, Barbara, Matteo e a tutte quelle persone con il cui lavoro è stato possibile organizzare un intero anno. Ho ancora ben impressa negli occhi e nel ricordo la cena del fantino dello scorso 12 marzo, un esempio perfetto di cosa è la Contrada. Una serata strepitosa e molto coinvolgente, quasi 300 persone a testimoniare tutto il proprio amore per il Corvo, ma soprattutto a manifestare e ad urlare a Giuseppe Zedde tutta la nostra fame di vittoria. Gingillo lo sa bene. Questo è l’anno della verità per tanti, troppi motivi. Non si deve sbagliare perché... ”Vincere non è importante, è l’unica cosa che conta!” Il Capitano Andrea Monaci

REGGENZA 2011

Via B. Melzi, 9 - 20025 Legnano Tel. 0331 547271 - Fax 0331 592638 www.monacicostruzioni.it

Gran Priore Capitano Castellana Gran Dama Scudiero

Giancarlo Alberti Andrea Monaci Roberta Oldrini Silvana Cattaneo De Risi Fabio Meneghin

Banda del Capitano Gonfaloniere

Davide Giudici Emanuele Loaldi

1° anno di reggenza 1° anno di reggenza 1° anno di reggenza 9° anno di reggenza 3° anno di reggenza

CONCILIO 2011 Alberti Giancarlo Almici Mario Bernini Fulvio Boeri Grazia Bonecco Alberto Bressanelli Laura Castoldi Bruno Castoldi Maurizio Cattaneo De Risi Silvana Clementi Andrea Clementi Paolo Clerici Alessandro Colombo Francesca Colombo Gigi Colombo Giuseppe

D’eliso Marco De Risi Rossella Garegnani Matteo Gavosto Franco Gorlini Ercole Grimi Andrea Landini Mario Langè Andrea Mandelli Chiara Manfredda Andrea Meneghin Fabio Merlo Barbara Merlo Germano Milani Stefano Mineo Antonio

Monaci Andrea Monaci Italo Navarra Diego Oldrini Maurizio Oldrini Roberta Pastori William Potestio Pietro Rotundo Fabio Salmoiraghi Virginio Seregni Luca Taiana Francesco Testa Jody Tonnarelli Emanuele

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La Castellana GHISE LAMELLARI, SFEROIDALI E LEGATE

Via G.Ferraris, 53 - 20025 Legnano

Tel. 0331548648 Fax. 0331595361

Ciao a tutti, fin da piccola ho sempre sperato di poter rivestire la carica di Castellana e poter rappresentare così la mia contrada, che amo con tutto il mio cuore. Finalmente questo sogno si è avverato! E' un'esperienza unica che mi sta dando molto, soprattutto vedendo l'affetto che ricevo dai miei contradaioli. Indossare il mantello rosso e presenziare alle manifestazioni per rappresentare il colori bianco azzurri è un onore e, come tale, mi impegnerò a portarlo con rispetto. Spero che durante la mia carica, gli amici, i conoscenti e tutti i contradaioli che come me hanno il corvo dentro al cuore, possano essere soddisfatti e contenti di avermi affidato un compito cosi importante. Ringrazio tutti Voi, per avermi accolto a braccia aperte, supportato nei momenti difficili e avermi dato la possibilità di farmi conoscere come Roberta. Ringrazio, in particolare, tutte le persone che mi sono state vicine e mi hanno aiutato nel corso di questi sette mesi L'anno scorso ci siamo stretti in un abbraccio comune per la perdita di due persone che hanno scritto un pezzo di storia della nostra contrada, quest'anno, per loro, dobbiamo mettercela tutta! Maggio si avvicina e una nuova avventura sta per iniziare…. un'avventura che sarà vissuta con uno spirito diverso: le emozioni saranno tante e l'impegno che dovremo mettere per raggiungere lo scopo dovrà essere enorme. Per quanto mi riguarda, sono onorata di condividere tutto ciò con voi, di sorridere e, se accadrà, di piangere, di gioire e, mi auguro, di esultare!! Il 12 Marzo abbiamo fatto la cena del fantino e non la dimenticherò mai: tra i preparativi, la cena e la musica, mi sono sentita parte di una grande famiglia. Vi ringrazio per tutto ciò che mi state dando! La Castellana Roberta Oldrini

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Gran Dama

Le finestre non erano ancora state chiuse del tutto e le tende di tela grigia non erano ancora completamente tirate. I refoli della sera penetravano ogni tanto nella cucina ed io mi fermai: guardavo le case rosse e verdi al di là della strada. Il cielo azzurro striato di bianco e le luci cominciavano ad illuminare le vie della mia contrada. E’ tornata la primavera e, nel mio animo, è cominciata a fiorire quella gioia che accompagna ogni anno la Sagra del Carroccio: tante cose da fare, tante idee nuove da trovare... devo correre in Maniero! Come si sa, per tutto l’anno ci sono appuntamenti ed incontri tra contradaioli, ma all’approssimarsi del Palio tutto acquista una nuova dimensione: i rapporti tra dame, cavalieri, guerrieri, paggi, si rinnovano e si rinvigoriscono come i fiori di campo. Si scopre lo spirito di amicizia, con quel pizzico di eros che è caratteristico delle nostre famiglie, fatto di abnegazione, di solidarietà, di cameratismo e di affiatamento; sentimenti che si disvelano fortemente quando gli eventi sono tristi o portatori di dolore. Sabato 16 aprile sarà celebrata l’Investitura ufficiale della nuova “Reggenza di Contrada”: persone che hanno già 12

maturato una buona esperienza di vita contradaiola, a Loro auguro un “buon lavoro”, ma soprattutto voglio testimoniare quanto sia vigorosa l’unione tra le persone del Corvo. Ci sono donne magnifiche, che ricercano meravigliosi ricami da tessere su tenui lini degli abiti delle dame e ricercati intarsi per gli avvolgenti mantelli dei cavalieri; deliziose giovani madri che organizzano feste per i bambini, affinché lo spirito di contrada non si smarrisca; tanta baldanzosa gioventù che non solo balla e canta, ma lavora, fa brillare ottoni e cuoi e ti accoglie sempre con un sorriso. Grazie Contrada! Questa esclamazione non è retorica, io mi sento circondata da affetto e simpatia e la mia passata ritrosia e riservatezza oggi si è trasformata in cordialità ed affabilità: quando entro in maniero, infatti, mi ritrovo in una cara famiglia, con i suoi problemi, con i suoi pettegolezzi ma, soprattutto, con un’umanità di sincera benevolenza. La Gran Dama Silvana Cattaneo De Risi 13


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Lo Scudiero Cari contradaioli, questo de “Il Corvo” sarà un numero unico come sempre, sarà memorabile come tutti i precedenti, ma più di ogni altra volta sarà commovente, sarà un’edizione dedicata alla memoria, pagine che racconteranno un pezzo di storia della contrada. Non ho avuto modo di leggere in anteprima gli altri articoli di questa edizione, ma sono certo che in maniera del tutto personale, ogni autore non avrà fatto mancare il suo contributo per ricordare 2 persone che hanno, con la loro preziosissima presenza, aiutato a far diventare la loro e nostra contrada la migliore di Legnano, la più forte, la più vincente, la più ricca di storia. E se questo deve essere un numero per ricordare, per mantenere vivo il ricordo di chi non c’è più e ha reso grande la contrada Sant’Erasmo, allora questo giornalino, insieme alle altre numerose iniziative che durante quest’anno paliesco si sono susseguite in maniero, sono certo potrà servire a donare una memoria storica ai numerosissimi giovani che negli ultimi anni hanno invaso la contrada. Loro sono il futuro, loro avranno in mano la contrada, ma noi, come ha giustamente puntualizzato l’ultimo capitano vincente di Sant’Erasmo, abbiamo il dovere di educarli. E come poterlo fare, se non partendo dalla storia della contrada stessa? Questo bellissimo gruppo di ragazzi non è arrivato per caso in maniero, ma è frutto del lavoro e della lungimiranza delle precedenti reggenze, un lavoro che si è sviluppato nel giro di diversi anni, a partire dagli incontri che si sono tenuti negli asili del nostro territorio, al coinvolgimento di ogni quartiere della contrada e delle realtà che lo popolano, alle cene e feste a basso costo per venire incontro alle esigenze dei più giovani. Questi ragazzi sono diventati, nell’arco di pochissimo tempo, l’anima della contrada: sono pieni di iniziative, idee, organizzano eventi per portare altri giovani in contrada, per far diventare il maniero, come è stato per tutte le precedenti generazioni, un punto di ritrovo, un rifugio dove poter crescere, consolidare le amicizie e scrivere la loro storia. A tutti loro va il mio personale ringraziamento, perché questo cambio generazionale ha portato una ventata di freschezza in maniero che da un po’ di tempo mancava; la loro esuberanza, a volte anche difficilmente contenibile, ha investito tutti, in particolar modo i “non più giovanissimi” che punti sull’orgoglio hanno ripreso ad impegnarsi in prima linea nelle numerosissime iniziative della contrada. A volte la vita sa essere molto crudele e il destino imprevedibile; ma sono certo che se fossero ancora tra noi, Tajo e Mariangela rivolgerebbero ogni loro sforzo per donare alla contrada tutto il loro amore, la loro passione e la dedizione maniacale verso i colori bianco-azzurri. Quindi, per onorare la loro memoria, per non rendere vano tutto quello che di buono hanno saputo fare in vita, ascoltiamo il loro insegnamento, accogliamo il loro invito e dedichiamoci anima e corpo nel tramandare la gloriosa storia di Sant’Erasmo. Lo dobbiamo a loro, alle loro famiglie, che ancora oggi sono più che mai protagoniste in maniero, ma soprattutto lo dobbiamo a tutti i giovani che popolano la contrada: nei loro confronti abbiamo il dovere di voltare pagina, continuare a credere e lottare verso l’unico obiettivo possibile, mantenendo però la tradizione, la storia e le radici della contrada sempre al primo posto. Lo Scudiero, Fabio Meneghin

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Dodici mesi con il Corvo Un anno importante sotto il segno della caccia è quello che abbiamo inaugurato con un calendario fotografico nuovo di zecca e presentato nella suggestiva cornice di Palazzo Isimbardi, sede della Provincia di Milano. La contrada di Sant’Erasmo ha realizzato così un calendario a scopo benefico, con meravigliose fotografie ambientate nei nostri parchi: il parco ex Ila e il parco del Roccolo. Gli “attori” sono i nostri contradaioli in costume da sfilata e i veri protagonisti sono i nostri cani, il corvo, la civetta delle nevi, il falco, i vari animali che animano una parte della nostra sfilata di contrada il giorno del Palio. Il 2 dicembre scorso il presidente della Provincia, l’onorevole Guido Podestà, ci ha accolti nella prestigiosa Sala degli Affreschi, tenendo a battesimo questa nuova “opera d’arte”. La giornata in Provincia è stata così l’occasione per la prima uscita ufficiale della nostra nuova Reggenza, ovvero del Capitano, Andrea Monaci, del Gran Priore, Giancarlo Alberti, e della Castellana, Roberta Oldrini. Con loro erano presenti le comparse, che hanno animato la conferenza stampa sfoggiando con successo abiti e animali fotografati nel calendario e che rappresentano la nostra contrada. Questa idea di presenziare con i protagonisti delle fotografie ha attirato molto l’attenzione delle autorità e dei dipendenti dell’ente, i quali non hanno fatto a meno di posare per una foto ricordo o di chiedere informazioni più dettagliate sul nostro Palio, sulla nostra manifestazione storica. Tanti i riconoscimenti e gli attestati di stima da parte dell’assessore provinciale alla caccia Luca Agnelli, del Presidente del Consiglio Provinciale Bruno Dapei, di molti esponenti della giunta e da parte del nostro vicesindaco di Legnano, nonché consigliere provinciale, Gianbattista Fratus, che non ha mancato di presenziare alla presentazione ufficiale del calendario. Ma non è tutto: i proventi della vendita dei calendari distribuiti sono stati destinati alla Fondazione Sant’Erasmo per sostenere i progetti della casa di riposo in piena collaborazione con la presidente Rita Saredi. Lo scopo benefico, infatti, è il motore che ci muove da anni nel promuovere molte iniziative per il nostro territorio. Ringraziamo, pertanto, tutti coloro che hanno partecipato, collaborato e sostenuto, nonché reso possibile, questo progetto che ci auspichiamo di poter ripetere, negli anni a seguire, magari con ancora maggior successo. Grazie a tutti i fotografi che si sono prestati a realizzare le immagini del calendario e che sono: Cico Taiana, Giulia Alli, Giacomo Re Sarto, Alberto Pozzi, Andrea Mezzanzanica, Stefano Borsani, Nicoletta Riganti. Grazie alle comparse: Maurizio Oldrini, Giuseppe Figini, Virginio Salmoiraghi, Luca Seregni, Fabio Rotundo, Jody Testa, Antonio Civilini, Danilo Mazzucco, Nicolò Favareto, Marco Pergolizzi. Grazie per l’assistenza ai costumi: Barbara Merlo, Giuliana Bianchetti, Elena Almici, Santina Favareto. Grazie, infine, alla supervisione e direzione di Alessandro Clerici. Questo calendario è la dimostrazione che non solo siamo una grande contrada, ma anche che quando usciamo da Legnano l’apprezzamento della gente è così elevato da divenire sprone per fare sempre di più e sempre meglio per promuovere l’immagine di Sant’Erasmo, del Palio di Legnano e di quanti lavorano tutto l’anno con amore e con passione, in uno spirito di assoluto volontariato, per rendere possibile un sogno che affonda le sue radici nella storia. In pugnam e colle per corvum amor et fulgor

Jody Testa 16 16

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WANTED

Alberto Sarti

Roberto Serra

Andrea Sarti

Fabio Castelli

Dodo Occhipinti

“Piercing Boy”

“Bob Serratura”

“TatuHatu”

“Il Tenebrone”

“Er Paparazzo”

Marco Longieri

Flavio Ibba

Vincenza Filomena

Malgorzata Polit

“Mr. Cordless”

“The Moogflon”

“Baby Danger”

“East End Girl”

MARCO LONGIERI Originario dei Rom stanziali di Cassina de’ Pecchi. Ras dei motorini rubati a 15 anni, a 18 passa alle motrici di camion. A 21 anni si “specializza” nelle autoradio e con l’avvento dei telefonini guida una banda di minorenni che rapina i cellulari ai ragazzini ricchi. Già noto come “Roming Hood” è un grande esperto di cimici.

Sceneggiatura di Paolo Stecca Fotografie di Nicolò Quirico Artwork by Traccia - www.traccia.it Si ringrazia il carcere minorile di Alberobello per aver rilasciato in permesso speciale la spregiudicata Vincenza Filomena.

ROBERTO SERRA Nasce a Malta in una famiglia della nobiltà decaduta dell’isola. Giovanissimo ruba una barca a vela e fugge in Sicilia dove viene affiliato alle cosche dell’Etna. Esperto di casseforti, nel giro degli scassinatori è noto come “Bob Serratura”. Attualmente ritenuto molto pericoloso per l'insana passione per gli esplosivi, dalle miccette al plastico.

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La Stalla Qualcuno era con noi, ma ha voluto lasciarci… Era il 16 settembre 2010 e quella data rimarrà impressa a fuoco nel cuore di tutti noi della stalla, incisa indelebilmente nelle nostre anime. Stavamo aspettando quella settimana per andare tutti insieme ad Asti a chiudere i conti della nostra stagione paliesca e, invece, ci siamo trovati sotto casa Sua, a piangere come bambini, a chiudere il conto con le nostre coscienze. Eravamo tristi, svuotati, pieni di sensi di colpa e, soprattutto, eravamo adirati: ci sentivamo abbandonati, lasciati soli senza un motivo, proprio da chi, ormai da anni, rappresentava una colonna della stalla biancoazzurra, una presenza immancabile, un compagno insostituibile. Ricordo Matteo Garegnani, il nostro addetto corse, che in quei giorni, con occhi vuoti, ci chiedeva: “Cosa facciamo? Ci andiamo ad Asti?”. Nessuno ha avuto la forza di rispondere subito, abbiamo atteso un pochino, ma poi la voce timida, ma unanime, quasi involontariamente, è uscita… “Andrea avrebbe voluto vederci là… si va”. Ci siamo fatti forza controvoglia: andare ad Asti significava per tutti fare per la prima e tragica volta, un viaggio della stalla senza il nostro Tajo al volante, senza i suoi 2 immancabili pacchetti di Pall Mall e le sue mille storie che ogni volta ci raccontava. Non ricordo quasi nulla di quel 19 settembre, se non una giornata triste e difficile, ma all’improvviso, come si dice nel mondo dei cavalli “ci siamo messi sulle gambe” e abbiamo ricominciato a correre… proprio ad Asti, ho avuto l’impressione che Andrea fosse lì con noi. Che fosse lui a ricordarci di Chamtuck, il cavallo che volava verso la vittoria quell’anno gli piaceva tanto, quel cavallo che immaginavamo insieme un ottimo seguito al nostro Rinkie, ho capito che anche se Andrea non era più lì con noi fisicamente, in qualche modo, sarebbe stato presente, ogni giorno... Un secondo dopo la vittoria del cavallo, Matteo parlava col proprietario e, come buona tradizione nel mondo dei cavalli, una stretta di mano vale un contratto, Chamtuck entrava per primo nella rosa della stalla 2011. Eravamo andati a chiudere l’anno e siamo tornati che, senza neanche accorgerci, ne avevamo iniziato uno nuovo! Da allora, si sono aggiunti altri stupendi esemplari equini, come Desert Cactus e Calcio Balilla, che renderanno difficile la scelta definitiva del cavallo da portare sul campo l’ultima domenica di maggio. Scelta che, anche quest’anno, sarà effettuata dal nostro portacolori Giuseppe Zedde, detto Gingillo, che ormai nell’olimpo dei fantini non necessita di presentazioni: la sua determinazione, la sua lucidità, le sue innate doti di fantino e conoscitore equino, rendono per noi ogni compito più semplice. Un solo “difetto” ci ha accomunato sino ad ora, la mancanza dell’elemento “fortuna” che ancora non ha voluto baciarci, ma che, come si sa, gira a ruota libera e, prima o poi, ci toccherà. La svolta epocale, che ha toccato la stalla è il nuovo barbaresco, Andrea Capria “Calamita” si avvicenda al barbaresco storico Andrea Grimi, che continuerà a partecipare alla vita della stalla attivamente… a volte troppo attivamente! Per quanto riguarda la Provaccia, una grande novità ha dato energia nuova a questa parte di Palio che, negli ultimi anni, avevamo un po’ trascurato. Sotto l’esperta guida di Emanuele Tonnarelli, l’addetto corse per la Provaccia, e su espressa volontà del Capitano, è approdato alla stalla biancoazzurra Andrea Chessa, allievo e pupillo di Bastiano, che con due cavalli della sua scuderia renderà difficile anche qui la scelta dell’animale da testare il venerdì sera prima del Palio. Insomma ce ne aspettano delle belle e se anche Andrea, da lassù, ci darà una mano… chissà che sia la volta buona! Buona corsa a tutti. Alessandro Clerici 20

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L’abito del Capitano La sfilata e’ da sempre il patrimonio di ogni contrada. In ottobre, il capitano di nuova nomina, Andrea Monaci, mi comunica il desiderio di voler realizzare un nuovo abito senza mantello. Accetto la sfida, ossia creare un abito prezioso e importante che eguagli la magnificenza di un mantello. Si sottopone subito l’idea a Morena Senisi, curatrice del disegno e da questo confronto nasce l’idea di ispirarci al nostro primo tema di contrada: la caccia. Il disegno che ne scaturisce e’ una rappresentazione interamente ricamata, ispirata ad un “Bestiario”, ovvero a raccolte di storie di animali feroci, spesso a contenuto spirituale-moralistico e diffuse in europa gia’ a partire dal X secolo. Il disegno occuperà tre fasce: una sul collo, una centrale ed una sull’orlo. Per quanto riguarda il tessuto, viene scelto un faille di lana azzurro scuro. Tutto il materiale è stato poi presentato alla “commissione costumi permanente” e alla visione della Prof.ssa Sara Piccolo Pace, la quale ha approvato il progetto. La fase più difficile è stata la scelta dei colori: con le nostre ricamatrici, Giulia e Filomena Lioi, ogni tinta ed ogni sfumatura sono state esaminate minuziosamente, con grande inpegno e con non poche difficoltà. Finalmente, dopo mesi di lavoro, assistiamo al risultato di un’opera straordinaria, grazie anche al contributo della sarta,

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Donata Borghetto, la quale ha cucito l’abito “punto dopo punto”. Ringrazio inoltre, personalmente, le rappresentanti della “Commissione costumi” Elena Almici, Santina Favareto e le nuove arrivate, Carola Pisani e Marina Agrati, perchè senza il loro impegno tutto questo non sarebbe stato possibile. Barbara Merlo

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Storia del Santo

Fu Vescovo di Formia: la sua “passione”, che non ha fondamenti storici, lo vuole oriundo di Antiochia e vescovo di quella città, dove lo colse la persecuzione, per cui si nascose sette anni in una caverna sul monte Libano, dove fu sfamato da un Corvo. Tornato in città, arrestato e tormentato in molti modi, non cedette e fu incarcerato. Miracolosamente liberato, andò nell’Illirico, più precisamente in Dalmazia, dove operò moltissime conversioni: quattrocentomila persone, moltissime delle quali furono subito martirizzate. Lui stesso patì molti tormenti: gli piantarono chiodi sotto le unghie, lo bruciarono con ferri incandescenti e lo cosparsero d’olio bollente; infine, fu incarcerato nuovamente. Lo liberò l’arcangelo Michele, che lo portò a Formia, dove dopo sette giorni morì in pace. Nell’842 Formia fu distrutta dai Saraceni e le reliquie di Erasmo furono traslate a Gaeta, dove furono poi rinvenute nel 917: allora Erasmo fu proclamato patrono della città. Fu annoverato fra i quattordici Ausiliatori e invocato contro le epidemie; i marinai lo venerano con il nome di Elmo. Essi ricordano una tradizione per cui un giorno, mentre pregava, un fulmine gli cadde vicino, mentre il cielo sopra lui era limpido: i marinai lo invocano perché gli alberi non attirino i fulmini, e chiamano “Fuochi di Sant’Elmo” i piccoli fuochi fatui che serpeggiano lungo gli alberi e annunciano tempesta. Come patrono dei marinai, ebbe come emblema un argano con una gomena arrotolata, che avrebbe indotto in errore la gente di terra, che conoscendo lo strumento, avrebbe pensato che con quell’arnese gli avessero tolto gli intestini, arrotolandoli. Comunque sia, il particolare tormento di Erasmo è diventato il modo più comune di rappresentarlo dopo il secolo XIV. Patrono della Campania in Italia, è protettore dei marinai; per i chiodi, è patrono di chi li fabbrica; le corde degli strumenti musicali sono fatte con gli intestini e, per questo, è patrono dei liutai e dei fabbricanti di strumenti a corde; per il movimento dell’argano, è patrono dei tornitori, e dei tessitori. Per il supplizio attribuitogli, è invocato contro i dolori del parto. E’ invocato contro tutti i dolori di stomaco e addominali, e gli esaurimenti dei bambini. E’ rappresentato come vescovo e suoi attributi principali sono le insegne vescovili e l’argano; altri attributi sono i chiodi sotto le unghie. Il cosiddetto fuoco di Sant'Elmo è una scarica elettro-luminescente provocata dalla ionizzazione dell'aria du24

rante un temporale, all'interno di un forte campo elettrico. Prende il nome dal santo patrono dei naviganti, che consideravano la sua comparsa di buon auspicio. Il nome è dovuto al fatto che il fenomeno spesso appare sulla testa dell'albero maestro delle navi durante i temporali in mare. Una leggenda narra, inoltre, che quando il Santo venne arso vivo, sulla cima della pira del rogo si vide comparire una fiamma bluastra, ritenuta dai presenti l'anima del Santo che si innalzava al cielo. Sant'Erasmo è il patrono dei seguenti comuni italiani : Bassiano (LT) - Capaci (PA) - Castel Goffredo (MN) copatrono - Civitella Messer Raimondo (CH) - Corbara (SA) copatrono - Formia (LT) copatrono - Gaeta (LT) copatrono - Jerzu (OG) - Monte Argentario (GR) copatrono - Reitano (ME) - Roccagorga (LT) - Santeramo in Colle (BA) Torrecuso (BN) copatrono.

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La Sfilata Quest’anno sono state apportate nuove idee e contenuti alla nostra attesissima sfilata. I nostri sforzi mirano a rendere questo evento sempre più entusiasmante e ricco di novità. L’attenzione si è concentrata principalmente sugli abiti degli addetti sfilata, ispirati ad una figura di cacciatore tratta dal rotolo di Giovanni Battista, conservato in Alsazia e datato 1170-1200: il modello risulta “divisato”, con le frange nella parte inferiore dette “peneri”. Gli abiti saranno realizzati con tessuto faille di lana bianco e azzurro. Curatrite dell’idea è la Prof.ssa Sara Piccolo Pace, mentre la sarta e’ Donata Borghetto. Ad aprire la sfilata sara’ come sempre Maurizio Oldrini che, con grande orgoglio, porta il nostro corvo, simbolo di contrada; seguiranno i musici, che annunciano l’arrivo del nostro primo tema, ossia i cacciattori, rappresentati da un folto gruppo di persone che portano falchi, aquile e cani. Seguiranno i bambini, con il tipico gioco medievale, lo scacciadiavoli: giocheranno seguiti da damigelle, il gonfalone, le vittorie, tutti ad annunciare l’arrivo del capitano, della castellana e dell’intero corpo nobile. Si passa così al nostro secondo tema, l’astrologia: dodici fanciulle, che rappresentano i segni zodiacali, affiancheranno il mago. La sfilata si chiuderà con un gruppo di bandiere. Barbara Merlo

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Cucina & Bar di Sant’Erasmo “Allora, Bar & Cucina, questo è l’ultimo avvertimento … VOGLIO L’ARTICOLO!”… .. e che sarà mai fare l’articolo la sera prima di stampare!! Si sa che ci vuole passione, amore e tempo per ottenere buoni risultati in cucina … e molta fantasia per un buon cocktail. Bar Quindi tanta fantasia e intensa passione: da dove nascono? La fantasia cresce cocktail dopo cocktail, la passione è nel DNA di ogni contradaiolo che si mette al servizio della contrada … e poi ogni anno c’è la voglia di fare sempre meglio e battere i record dei precedenti ‘barrristi’. (Cucina)Passate un sacco del vostro tempo libero a prepararci cene gustose e prelibate: cosa ne ricevete in cambio? La panza piena prima di tutto… Ma, scherzi a parte, vedere nei sorrisi la soddisfazione dei commensali e sentirne i piacevoli commenti è sicuramente motivo di gioia e orgoglio. In fin dei conti, è l’entusiasmo di tutti i contradaioli a darci la forza per fare tutto questo. Bar Sicuramente le vostre pozioni magiche avranno dei poteri particolari... Beh, basta vedere i dopo cena di ogni evento o i video di Skizzo che riprendono le prove schiaccianti delle potenzialità dei nostri ‘beveroni’: gente che balla sui tavoli, discorsi filo-

sofici privi di senso, ragazzi incastrati sul cestello dei pompieri… Insomma, l’acqua fa male e il vino fa cantà, come dice un nostro coro. Cucina Che sorprese avete in serbo per noi? Dopo il percorso gastronomico regionale, il gruppo cucina è pronto ad affrontare nuove golosissime sfide: la Pasquetta in contrada, dove sarà la griglia a farla da padrona; il tradizionale mercatino del I maggio, nel quale inaugureremo la stagione dei banchetti all’aperto e che darà inizio ad mese un mese di maggio all’insegna del motto “Cum sartagens et ollae, per corvum amor et fulgor” (traduciamo per i baristi: “Con pentole e padelle, per il corvo amore e fulgore”) Bar&Cucina Beh, ma dopo tutto, avrete pure un punto in comune? Vediamo,…..utilizziamo entrambi l’alcol, ad esempio: al bar lo shakerano, in cucina lo usano per sfumare. Al bar la frutta la usano per decorare, in cucina per fare le torte. Però la verità è che sono la passione e l’amore per questi colori ad unirci! Gruppo Bar & Gruppo Cucina

Le Ricette COSTOLETTE D’ABBACCHIO A SCOTTADITO

COCKTAIL IN GELATINA

Ricetta per 4 persone - 800 gr. di costolette d’abbacchio- Sale e pepe nero appena macinato Olio extra vergine d’oliva - Limone.

La gelatina è una preparazione molto utilizzata e diffusa in paesi come l’America ed il Regno Unito, dove esistono una grande quantità di ricette, sia dolci che salate, realizzate con questo alimento. Addirittura, la “mania” di ingelatinare ogni cosa ha invaso anche il settore dei cocktails da quando, negli anni ’50, è invalso l’uso di preparare delle bevande gelatinose che potevano essere gustate con il cucchiaino come un dessert.

Appiattire le costolette con un batticarne e condirle con il sale, il pepe e il succo del limone. Lasciarle riposare per qualche minuto nell’olio. Mettere a cuocere le costolette sulla brace, bagnandole durante la cottura con mezzo limone unto con l’olio delle costolette. Girarle più volte sulla brace e servirle caldissime. N.B.:Una volta questo procedimento veniva fatto con le mani, senza graticola, da qui il termine a “SCOTTADITO”. RISOTTO AL BAROLO Per la salsa al Barolo:1 litro di Barolo - 2 gambi di sedano - 1 scalogno grande - 3/4 grani di pepe Per il riso: 300 g di riso Carnaroli - 1 scalogno - brodo di carne - una noce di burro - olio extra vergine d’oliva - parmigiano grattugiato - sale PROCEDURA La salsa. Mettere in fusione le verdure e il pepe nel Barolo per 2-3 ore. Allontanate poi la foglia d’alloro e fate cuocere il tutto a fuoco moderato per un’ora e mezza, fino ad ottenere un liquido piuttosto denso che frullerete e salerete a piacimento.

Negroni in gelatina Ingredienti: 50 cl. di cocktail (1/3 gin, 1/3 campari, 1/3 vermouth rosso) 25 cl. Acqua minerale naturale 25 cl sciroppo di zucchero 4 fogli di colla di pesce (fogli da 5 gr.) Procedimento: Ammollare i fogli di gelatina in abbondante acqua fredda,quindi strizzarli bene ed incorporare nello sciroppo di zucchero caldo,lasciare intiepidire ed incorporare la soluzione di zucchero e colla di pesce al cocktail e all’ acqua, lasciare riposare in frigorifero per almeno 3 ore Prosit!

Il risotto. Fate un soffritto con scalogno, unite il riso Carnaroli e la salsa di Barolo e fate cuocere bagnando col brodo fino a cottura ultimata. Prima di servire, mantecate con una noce di burro e parmigiano grattugiato.

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La corona della Castellana

Per tutti noi, Roberta Oldrini Castellana, rappresenta un segno di orgoglio e passione bianco azzurra... Una passione trasmessa da mamma Mariangela e papà Maurizio! Ed è così che, nel mese di ottobre 2010, abbiamo appreso con immensa gioia la scelta del nostro capitano: proprio lei avrebbe indossato il mantello rosso in rappresentanza della nostra contrada! Non vediamo l’ora che arrivi il 29 maggio per vederla indossare la splendida corona da lei fortemente voluta. Ci siamo subito riunite e, con la curatrice del disegno, Morena Senisi, abbiamo scelto una parte della prima rilegatura dell’evangelario di Lindau-Morgan Library, New York, fine IX secolo. Eseguito probabilmente nella Germania meridionale dalle suore nobili del convento di Lindau. Vi campeggia una croce

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circondata da uno stretto bordo. E’ composta da animali in smalto cloisonnè ed è ornata con granati incastonati e smalti ad incavo, mentre gli angoli sono riempiti da un meraviglioso intreccio di figure di animali. Succesivamente, per la realizzazione, ci siamo rivolti al laboratorio Stones, dove abbiamo scelto con cura ed attenzione ogni pietra preziosa ed ogni perla, affinche’ il risultato fosse perfetto. Siamo certi che Roberta, indossando la corona quale simbolo di regalità e sfoggiando il suo sorriso solare, rappresenterà la sua contrada con orgoglio e fierezza e noi, ammirandola, non potremo fare a meno di rivedere in lei un’altra castellana a noi cara... Sua mamma Mariangela!

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Visti da... Alcuni avrebbero potuto anche non farci caso ma per me, nato e cresciuto in contrada, alcuni segnali non potevano passare inosservati. La presenza in entrambi i nostri stemmi di un volatile – l'aquila per la Contrada Coro, il corvo per Sant'Erasmo – mi aveva sempre affascinato e, quando nel 2009, Gingillo mi ha dato la possibilità di conoscere la vostra contrada, partecipando alla cena propiziatoria, le mie sensazioni hanno trovato riscontro. Tra i contradaioli ho vissuto un unione che non mi aspettavo e che mi ha reso partecipe di una realtà così diversa dalla mia, per luoghi, facce, suoni e colori, ma così uguale nel sentire e nella passione. Nel corso della cena propiziatoria del 2009 ho conosciuto un mondo nuovo, nel quale mi sono sentito subito a mio agio e dove ho trovato la stessa condivisione di sentimenti, sensazioni e “vita comune” che contraddistingue la mia contrada. Uniti dalla sorte, dato che Rinky, il Vostro cavallo, nel 2009 ha vinto a Piancastagnaio in Coro con Gingillo e accomunati dallo stesso piacevole

primato di essere la contrada più vittoriosa dei rispettivi palii, in questi anni abbiamo proseguito la nostra conoscenza e trasformato in rapporti di amicizia quelli che erano nati come semplici rapporti tra amanti del palio. Nella contrada di Sant'Erasmo ho trovato un popolo di contrada fiero e forte della sua unione, così come forte e sincera è l'unione dei contradaioli del Coro...i segnali che avevo notato all'inizio della nostra conoscenza erano veri come Vera è la Contrada di Sant'Erasmo. A mio parere, la forza di una contrada si misura nell'unione del suo popolo e in Sant'Erasmo questa forza è viva e presente nei volti delle tante persone che partecipano alla vita di contrada. Che questa unione continui ad animare le vostre azioni e a rendere la contrada il punto di riferimento di un'intera comunità...e che il primato dei vincenti rimanga a lungo il nostro più piacevole elemento di affinità! Fabrizio Magini Contrada Coro - Piancastagnaio 37


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Un Maggio Bianco-Azzurro Siamo alle porte del mese più importante, più caldo ed incredibile dell'anno paliesco! Ormai tutto si fa maledettamente più vero, intenso e il tempo per organizzare ogni cosa per non farsi trovare impreparati l'ultima domenica di maggio è sempre meno. Ogni singola giornata assume un sapore diverso, particolare, che solo un contradaiolo sa interpretare. Ore rubate alla famiglia e al lavoro trascorse al telefono, weekend passati in maniero a sistemare e pulire anziché essere al mare, serate intere trascorse dietro il bancone del bar o alla griglia perdendosi tutto il bello della festa... Detta così, potrebbe apparire una follia, uno spreco di energie incomprensibile a chiunque! Ma la gioia e la soddisfazione che esiste dietro ogni singolo momento trascorso in maniero è comprensibile solo da parte di chi questa vita l'ha coscientemente scelta, da chi ha come unico obiettivo quello di divertirsi con i propri contradaioli. Ed allora, ecco perché l'attesa dei mille impegni previsti a Maggio rappresenta per ogni contradaiolo una conquista, un qualcosa di atteso da tempo che non si vede l'ora di affrontare! A questo proposito, in allegato a questo breve articolo, troverete il calendario ufficiale della contrada Sant'Erasmo, con elencati tutti gli impegni ufficiali che riempiranno le prossime settimane in maniero. Oltre alla recente giornata dedicata all'investitura religiosa della nuova reggenza, momento più importante e significativo per ogni singolo contradaiolo, iniziano in maniero gli impegni più mondani e goliardici, a partire dal tradizionale mercatino del primo Maggio che, anche quest'anno, si svolgerà lungo la via Milano e prevederà ristoro ed intrattenimento per tutti i partecipanti. Seguirà, il weekend successivo, un'attesissima cena delle vittorie che, attraverso immagini, video e testimonianze, vuole ripercorrere gli anni incredibili che ci hanno reso la contrada più titolata di Legnano, preludio all'iscrizione delle contrade previsto per l'8 Maggio. Seguirà, nel weekend del 14/15 Maggio, la festa al castello, un evento che deve ancora essere de-

finito nei minimi dettagli, ma che si spera ottenga più fortuna dell'anno scorso, soprattutto dal punto di vista meteorologico. Quindi, il 21 Maggio, ad introdurre la settimana clou caratterizzata da cena del fantino, Provaccia e propiziatoria, si terrà la festa brasiliana nel cortile del maniero. In ultimo, ci tengo a ricordare l'attiva collaborazione che, da qualche anno, ormai ci vede coinvolti con il gruppo degli Alpini di Legnano, presenti con la loro baita nel nostro territorio! A loro va il nostro ringraziamento perché riescono sempre a trovare, all'interno del loro fitto calendario di eventi, giornate da dedicare alla contrada. Cari contradaioli, è dunque tempo di rimboccarsi le maniche, la contrada ha bisogno di tutti perché il tempo stringe e gli impegni sono innumerevoli; per raggiungere l'agognato obiettivo, ogni persona è preziosa. Fabio Meneghin 17/04 25/04 01/05 06/05 07/05 08/05 14/05 15/05 20/05 21/05 26/05 27/05 28/05 29/05

Corse a Borsano / Traslazione della croce / Emissione bando Pasquetta in Contrada Mercatino Antiquariato / Manieri aperti Festa a tema Cena delle vittorie Iscrizione delle contrade Festa Bavarese / Festa del Castello Festa Bavarese / Festa del Castello Cena a tema / Veglia della Croce Festa brasiliana Cena del fantino Provaccia Cena propiziatoria Palio

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Facce da Palio ieri...

Facce da Palio oggi...

Facce da Palio. È una piccola rubrica dissacrante, nata così, guardando le foto per Il Corvo 2011, foto diverse, per epoche diverse. Il denominatore comune? La passione. La passione dei contradaioli per il Palio, per i propri colori, per quello che questa meravigliosa manifestazione rappresenta per la nostra città. E allora in epoche diverse, con stili e modi differenti… 6 piccoli spaccati di Palio.

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