Artigiani Oggi - Settembre 2014

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Mensile di informazione dell’Associazione Artigiani della Provincia di Varese - Confartigianato

N. 07

obiettivo professionalitĂ

i il ib s s e l f e i n a v io g : i voratori stranier

la

Spedizione in A.P. - 45% - art. 2 - comma 20/B L. 662/96 - art. 1 e art. 2 DPCM 24/02 - DC Varese - euro 0,25

Settembre 2014 - anno XIII

Artigianioggi


Sommario SETTEMBRE 2014

L’editoriale di Federico Visconti......................................................................................................................... 3 Il punto Lavoratori stranieri: giovani e flessibili.................................................................................................................. 4 Imprese e Banche: come uscire dallo stallo........................................................................................................... 7 Credit Pass: per gestire al meglio il rapporto con la Banca.................................................................................... 9

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L’associazione ZES: solo vantaggi?.............................................................................................................................................. Hoffman group: gli utensili per la piccola impresa................................................................................................. Scopri le tasse del tuo Comune............................................................................................................................. Tassa rifiuti: sai che puoi chiedere la detassazione?.............................................................................................. Quicredito e comuni: una rete per il territorio........................................................................................................ Moratoria ABI prorogata fino al 31 dicembre 2014................................................................................................ ReMida e FaberLab: divertire, educare, fare..........................................................................................................

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Impresa e territorio Il futuro vede Nau!................................................................................................................................................ 16 Tecnomax: l’artista della fibra di carbonio............................................................................................................. 18 Tripepi, una ceramiche che “vale un Perù”............................................................................................................ 20

Mensile di informazione dell’Associazione Artigiani della Provincia di Varese Viale Milano, 5 - Varese Tel. 0332 256111 - Fax 0332 256200 www.asarva.org - asarva@asarva.org

Export L’export che premia il Made in Italy....................................................................................................................... 22 Expo 2015: pronto intervento di Confartigianato.................................................................................................... 22

INVIATO IN OMAGGIO AGLI ASSOCIATI Autorizzazione Tribunale di Varese n. 456 del 24/01/2002

Convenzioni L’agilità al servizio delle Piccole Imprese............................................................................................................... 23

Presidente - Davide Galli Caporedattore - Davide Ielmini Progetto grafico - Simona Caldirola Impaginazione - Stefania Campiotti e Simona Caldirola Hanno collaborato: Roberta Brambilla, Lucia De Angeli, Giuseppe Aletti, Maurizio Salardi, Giulio Di Martino, Umberto Rega, Monica Baj, Livio Lazzari, Elisa Pigni, Matteo Campari. Stampa Grafica Lavenese - Laveno Mombello

Lavoro Il contratto d’apprensitato professionalizzante...................................................................................................... 24

Tiratura 14.295 copie

Bandi e contributi L’Artigiano in Fiera 2014: il contributo per la partecipazione.................................................................................. 29 Banda larga: i contributi della Camera di Commercio............................................................................................ 29 TuttoFood 2015: contributi per le eccellenze alimentari......................................................................................... 29

Questo numero di “Artigiani Oggi - Obiettivo Professionalità” è stato chiuso il 5 agosto 2014. Il prezzo di abbonamento al periodico è pari a euro 28 ed è compresa nella quota associativa. La quota associativa non è divisibile. La dichiarazione viene effettuata ai fini postali.

Fisco Pagamenti con F24: cosa cambia da ottobre......................................................................................................... 25 Il Decreto Renzi è Legge....................................................................................................................................... 26 Ambiente Amianto: obbligo di censimento, gestione e bonifica............................................................................................. 27 Formazione I nostri corsi con lo sconto del 50%...................................................................................................................... 28

Novità di settore................................................................................................................................................. 30 Scadenze............................................................................................................................................................. 31

E TU QUANTO SEI SOCIAL? Cosa ti piacerebbe avere sempre a portata di mano sul tuo smarthpone? Quanto tempo trascorri sui social? Usi iOS, Android e BlackBerry? Stiamo sperimentando nuovi strumenti per rinnovare il nostro modo di comunicare: per questo ti chiediamo di dedicare pochi minuti per rispondere al nostro questionario online su www.asarva.org

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La tua esperienza è molto preziosa per poterti dare ancora più attenzione en.più servizi. Artigiani Artigiani Oggi>Obiettivo Oggi>Obiettivo Professionalità Professionalità n. 07 Settembre 07 Settembre 2014 2014 www.asarva.org www.asarva.org


L’editoriale di Federico Visconti

In questo numero, ospitiamo una riflessione sulla capacità di reazione delle Piccole Imprese.

“Quelli che non mollano” Di fronte ai cambiamenti epocali che stanno investendo il sistema economico, l’Italia ha bisogno di imprenditori, insostituibili per la crescita, sulla quale far leva per “sparigliare” una situazione bloccata, che tende a guardare più al passato che al futuro. Gli imprenditori sostengono i processi innovativi che sono alla base dello sviluppo dei prodotti e dei servizi destinati a migliorare le condizioni di vita delle persone. Sono la scintilla e la cinghia di trasmissione del processo: percepiscono bisogni latenti, reinterpretano esigenze consolidate, identificano spazi di cambiamento, innovano l’offerta. Fanno crescere l’economia. Ma gli imprenditori alimentano anche la continuità delle aziende che governano, creano ricchezza e posti di lavoro: sono uno stimolo e un riferimento per tutti. Ci sono tanti modi di parlare degli imprenditori “dentro e oltre” la crisi. Con il linguaggio freddo delle statistiche e con il fascino di tante storie di vita. Scorrendo “L’impresa delle meraviglie - Un viaggio nei luoghi del fare”, pubblicato nel 2013 da Confartigianato Varese, si incontrano decine di queste storie e di queste “esperienze che si raccontano ogni giorno”. Al timone tanti “Signor Brambilla”, autentico patrimonio di energie, idee, doti e motivazioni che non possiamo permetterci di disperdere. Tutto questo in Italia non fa notizia, però c’é. Ed è la storia di chi è passato da venti a trenta dipendenti nel pieno della crisi, ha riempito di componenti i gasdotti siberiani, ha fatto il record dei punti MilleMiglia cercando clienti in giro per il mondo. E’ vero che le soddisfazioni non mancano (non mancavano e non mancheranno) ma è innegabile che il mestiere di imprenditore si sia fatto più difficile. Una ragione in più, questa, per supportarlo, legittimarlo e farlo conoscere alle nuove generazioni. www.asarva.org

Più che di “Quelli che il calcio”, l’Italia di oggi ha bisogno di “Quelli che non mollano”. Ma anche i piccoli imprenditori, qualche “difetto”, ce l’hanno. A partire dai problemi gestionali legati alla riduzione dei volumi di attività, capacità produttiva, diminuzione dei prezzi di vendita, gestione della cassa, crediti che non rientrano, magazzini appesantiti, investimenti sbagliati. E’ giusto cercare alcune soluzioni nelle sedi più adatte – per il rispetto dei tempi di pagamento da parte della PA, la semplificazione burocratica, il costo del lavoro, i rapporti con le banche – ma non si deve dimenticare che si sta parlando di gestione aziendale e che la gestione, in Fiat come in un’impresa artigiana di dieci dipendenti, ha sue logiche, i suoi meccanismi e le sue regole. Quelle che regolano l’equilibrio economico, finanziario e competitivo dell’impresa. Il suo successo, il suo sviluppo, la sua continuità nel tempo. La speranza di un futuro migliore non è un buon motivo per produrre in perdita; la formalizzazione degli obiettivi è una leva fondamentale per indirizzare l’azienda e per mobilitare i collaboratori; non tutti i prodotti sono convenienti e ristrutturarsi è uno dei pochi modi per ripartire. Magari anche guardando alla managerializzazione delle piccole imprese e all’aggregazione per attrarre risorse, investire in ricerca, conquistare spazi all’estero, mettersi in condizione di seguire i grandi assemblatori, non subire passivamente la concorrenza….. Su questo e su molto altro occorre agire con coraggio. Lo sanno bene gli imprenditori, sollecitati dai mercati e dai concorrenti a prendere decisioni radicali in tempi rapidi. Lo sa un po’ meno bene (o fa di tutto per non ammetterlo) un’altra parte del Paese: quella che ha lo sguardo rivolto all’indietro e che ha messo da tempo i sogni nel cassetto. Di pura rendita non si vive, serve la crescita: teniamoci dunque stretti gli imprenditori che guardano avanti e portano avanti.

Federico Visconti

Artigiani Artigiani Oggi>Obiettivo Oggi>Obiettivo Professionalità Professionalità n.0707Settembre Settembre 2014 2014 3 direttore Knowledgen.center PMI della SDABocconi


Lavoratori stranieri: giovani e flessibili L’ultima analisi sul mercato del lavoro di Confartigianato VaRESE. Si deve insistere su alternanza scuola-lavoro, aprendistato e formazione. “Gli stranieri costituiscono una componente strutturale del mercato del lavoro italiano: il trend occupazionale non si può prendere a riferimento – non è così radicale – ma alcune riflessioni possono fare perché anche il nostro territorio si dimostra ormai globalizzato ed interessato da una integrazione che deve essere considerata in termini di crescita comune”. Così Davide Galli, presidente di Confartigianato Imprese Varese, ha aperto la conferenza stampa sull’analisi “Lavoratori dipendenti e imprenditori stranieri in provincia di Varese” a cura dell’Ufficio Studi. L’analisi, che si basa sulle elaborazioni dei cedolini paga di un campione di 2.132 imprese (associate a Confartigianato Varese) e 13.391 collaboratori, è attendibile e statisticamente significativa. la specializzazione etnica

Sono gli albanesi, con il 14%, gli imprenditori più presenti nella provincia di Varese. Gli uomini provengono per lo più dall’Albania (il 17,41%) e le donne dalla Cina (il 17,5%). I tre quarti delle 3.175 imprese artigiane gestite da stranieri si concentrano nel settore delle costruzioni; gli imprenditori artigiani uomini operano per il 78,10% nell’edilizia mentre le donne artigiane sono nell’acconciatura ed estetica e nei servizi alla persona e alle imprese (in entrambi i comparti il 20,00%).

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il campione


lavoratori stranieri assunti più giovani degli italiani

L’11,5% degli imprenditori artigiani stranieri sono “under 30”: quelli tra i 26 e i 55 anni raggiungono l’89,4%. Anche per quanto riguarda i lavoratori, gli stranieri sono più giovani degli italiani: l’88,08% non supera i 45 anni di età. Il livello educativo e il titolo di studio di imprenditori e lavoratori stranieri sono spesso superiori alle mansioni che si trovano a dover svolgere e le loro competenze tecnico-professionali sono elevate e acquisite “sul campo”.

età dei titolari e soci stranieri

Da gennaio 2009 a dicembre 2013, i lavoratori italiani sono diminuiti del 18,65%, quelli stranieri registrano un – 25%. I dati riguardanti i settori più colpiti dalla stretta economica sono sintomatici della situazione: l’edilizia vede una diminuzione di occupati stranieri del 23,89%, i servizi alla persona e alle imprese – 13,60%, la meccanica di produzione – 13,24% e il chimicogomma-platica – 11,59%. La crisi è sinonimo di saturazione dei posti di lavoro e, in via generale, della loro definitiva soppressione.

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Gli stranieri, però, sono meno specializzati degli italiani e si raggruppano nelle voci operaio comune (21,88% contro il 4,72% degli italiani) e operaio qualificato (il 56,64% contro il 44,02% degli italiani). Il 49,58% degli italiani sono operai specializzati mentre solo il 20,90% degli stranieri possiedono questa qualifica.

la specializzazione dei lavoratori stranieri

Ma perché le imprese artigiane e le Pmi della provincia di Varese – in recessione economica – hanno trovato nei lavoratori stranieri un “punto d’appoggio”? Per un motivo sostanziale: la mancanza di domanda di lavoro manuale da parte degli italiani. Soprattutto dei giovani italiani. E’, questa, una fra le tante e irrisolte debolezze del mercato del lavoro italiano. In un mondo ormai globalizzato e in continuo cambiamento, è normale e giusto che ci sia piena concorrenza – sia tra imprenditori che tra lavoratori di diverse nazionalità – a patto che questa sia regolata, dagli Organi di controllo deputati, a parità di adempimenti, accertamenti, verifiche e correttezza. E questo per evitare, ovviamente, che laddove possano sussistere si evitino distorsioni del mercato. La disaffezione nei confronti del lavoro manuale da parte dei giovani italiani, d’altronde, rischia di portare ad un’inversione di tendenza anche nel mercato della nostra provincia, e questo è un problema che si deve affrontare prontamente sensibilizzando e stimolando le scelte in tema di: - Flessibilità del capitale umano - Alternanza scuola-lavoro (sistema di formazione duale secondo il modello tedesco, nel quale il giovane è considerato parte effettiva dello staff dell’azienda) - Riforma dell’apprendistato (recuperiamo il suo vero significato formativo, con l’imprenditore che affianca il giovane e lo “fa crescere” trasferendo conoscenze e tecniche) - Formazione “sul campo” dei ragazzi (la mansione non è più la caratteristica che definisce un lavoratore: oggi tutto ruota intorno alle sue competenze)

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Imprese e banche: come uscire dallo stallo? Il 10 luglio, alla Bocconi, esponenti del mondo imprenditoriale e bancario si sono messi in discussione. Parlando anche di Credit Pass di Confartigianato Varese. Superare le difficoltà nei rapporti tra imprese e banche, come proposto dal titolo della tavola rotonda all’Università Bocconi di Milano il 10 luglio, non sembra impossibile. Certo, il richiamo alle responsabilità di entrambe le parti c’è stato. Da Giorgio Merletti (presidente di Confartigianato), Alberto Barban (Presidente della Piccola Industria di Confindustria), Monica Cellerino (Regional Manager Lombardia di Unicredit) e Gregorio De Felice (Chief Economist di Intesa Sanpaolo). D’altronde, come ha sottolineato Dario Di Vico, moderatore dell’incontro, “la crisi ha fatto selezione”, ed è una selezione non ancora finita. Lo hanno dimostrato i dati dell’Osservato rio Piccole e Medie Imprese della Sda Bocconi (OPMI) presentato da Federico Visconti: il campione di “partenza” è di 55.709 aziende con fatturato dai 5 ai 50 milioni di euro. Dall’inizio della crisi ad oggi, il 15,9% (8.841 imprese) ha smesso di lavorare: il dato è impietoso. Nel 2012, una impresa su due ha ridotto il proprio fatturato mentre dal 2007 al 2012, 1/3 delle PMI italiane presenta una posizione finanziaria molto negativa. Le 46.868 ancora attive al 1° gennaio 2013, rappresentano il 6,1% delle imprese italiane, occupano 2.291.000 addetti e producono il 39% del PIL italiano. Le aziende più piccole, nonostante una struttura patrimoniale da rafforzare e tagli agli investimenti per ridurre i

debiti, sono molto redditizie. E sono casi di successo: presenti soprattutto nel Nord Est, hanno una storia alle spalle di più di dieci anni, un tasso medio di crescita del fatturato del 12,4% e un tasso medio di produttività operativa del 16,2%. Nello stesso tempo, non mancano le imprese da “sostenere”: circa 7.500, infatti, hanno tutti i requisiti per diventare realtà importanti perché presentano una struttura finanziaria molto solida e performance reddituali superiori alla media delle PMI. Ma “che aria tira” secondo le previsioni di imprenditori e manager? La Bocconi ne ha intervistati 320 misurando ottiwww.asarva.org

mismo e pessimismo secondo l’indice GES IFO di Monaco secondo il quale l’estremo pessimismo si posiziona a 75, mentre il maggiore ottimismo si esprime con 110. La Germania, oggi, è ad un indice medio di 104; l’Italia a 96. Se guardiamo alle PMI, l’indice è a 99. Il risultato del sondaggio, nonostante la situazione economica, è interessante: l’80% dei 320 inervistati dice che in Italia “si può fare ancora impresa”, il 50% afferma che rimarranno “stabili”, il 35% investirà nei prossimi anni e il 48% si dice “preoccupato dell’attuale situazione politica”.

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Un gruppo di imprese, circa 8.000 sulle 55.000, è forte e conferma la volontà di migliorare di anno in anno le performance economiche: per farlo, però, vogliono credito e banche che non finanzino solo sulla base di conti economici e commesse (che devono essere solidi e convincenti), ma anche di idee e progetti. In un momento in cui esiste un problema di riconversione dell’azienda, e si avverte l’esigenza di reagire, gli imprenditori si sono mossi puntando all’innovazione di loro spontanea volontà senza attendere politiche industriali dall’alto. In questo, il manifatturiero è il comparto che riesce ancora a dare un prodotto ad alto valore aggiunto, nonostante la stretta al credito. E’ qui che si pone il problema di come “ripopolare le imprese” e di come sostenere – anche da parte degli istituti di credito – la moltiplicazione del potenziale di lavoro autonomo che, proprio nella crisi, ha avuto un boom. Un giovane su quattro, infatti, si inventa il suo lavoro e dimostra di aver interiorizzato il rischio imprenditoriale. Il rapporto imprese-banche si fa sostanziale e deve essere risolto. Con la consapevolezza di lavorare “insieme per raggiungere lo stesso obiettivo – ha detto Merletti. Nell’era della condivisione, non si può pensare di fare tutto da soli escludendo la collaborazione dal proprio modo di lavorare”. Perché anche per le banche, il tema della crescita e del “dovercela fare” è fondamentale. Lo hanno detto Cellerino e De Felice. Se da un lato gli imprenditori devono imparare a fare sempre meglio gli imprenditori, dall’altro le banche devono fare sempre meglio il loro lavoro. Che, in fondo, è quello di dare credito alle imprese. Ma come può nascere una vera part8

nership tra i due mondi? Ci vogliono prodotti competitivi, un business plan efficace, una visione prospettica del lavoro, conti sani e banche “più comprensive” che possano finanziare ancor più gli investimenti

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e non solo il circolante. Purtroppo, ha detto la Cellerino, “molte imprese sono pietrificate e non sempre accettano il fatto che la loro crescita è anche legata al coraggio di mettersi nelle mani di un manager esterno che sia libero


dalle logiche della gestione familiare”. Le fa eco De Felice, quando sottolinea che “le banche stanno fronteggiando il deterioramento del credito e un cambiamento della regolamentazione prociclica. Banche sane, quindi, ma più prudenti. Dobbiamo agire sull’emergenza, perché aumenta la domanda di credito, ma una domanda che per il sistema bancario non è buona”. Dallo stallo si può uscire con provvedimenti strutturali, partendo dalla ricapitalizzazione delle imprese. E mettendo a disposizione del mondo imprenditoriale strumenti che facilitino il dialogo come Credit Pass di Confartigianato Imprese Varese, la consulenza finanziaria mirata che facilita l’accesso al credito accompagnando fisicamente in banca l’imprenditore.

Credit Pass: per gestire al meglio il rapporto con la banca la Consulenza e l’accompagnamento che fanno accedere al credito Per le piccole imprese, il rapporto con le banche e la difficoltà di accesso al credito sono diventati il problema principale. Spesso, però, queste difficoltà sorgono perché in azienda non si tengono sotto controllo le situazioni di tensione o di difficoltà finanziaria in modo adeguato. Nello stesso tempo, la banca non è in grado di capire e analizzare il bisogno e le potenzialità dell’impresa. Pertanto, c’è la necessità di semplificare il dialogo bancaimpresa per negoziare le migliori condizioni e superare quelle difficoltà che, a volte, sono dettate solo da reciproche incomprensioni. Credit Pass consente di superare

questo problema, aiutando le imprese a gestire bene gli aspetti finanziari e le banche a conoscere meglio l’impresa e le sue peculiarità anche se cambia il referente. Grazie a Credit Pass le imprese possono costruire un rapporto di collaborazione positivo e vantaggioso con le banche per accedere più facilmente al credito, attraverso » la consulenza finanziaria, che comprende l’analisi della situazione aziendale (punti di forza, strategie, mercato di riferimento, potenzialità di crescita), piani di sviluppo, di investimento e scelte riorganizzative, riclassificazione dei dati di bilancio, garanzie per l’accesso al credito; www.asarva.org

» l’accompagnamento in banca: l’imprenditore è affiancato, fisicamente, dai professionisti di Confartigianato quando si presenta per richiedere un finanziamento. Le banche sono aiutate a conoscere realmente le imprese e le loro potenzialità di sviluppo attraverso analisi economico-finanziarie, ma anche strategie commerciali e organizzative. Per tutti gli approfondimenti:

www.asarva.org/categoria/risorse-e-innovazione/credito/

Per info e approfondimenti: Dorina Zanetti Tel: 0332 256208 dorina.zanetti@asarva.org

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l’associazione

ZES: solo vantaggi? Confartigianato ha calcolato i benefici fiscali, ma sul tappeto ci sono i dubbi sulla copertura finanziaria e il pericolo di concorrenza “interna”. La Svizzera è meglio? Un anno fa gli imprenditori di Confartigianato Varese lo avevano chiesto all’allora Ministro dello Sviluppo Economico Flavio Zanonato, per mettere freno alla delocalizzazione delle imprese in Canton Ticino. Ricordiamo che qui l’Iva è ferma all’8% e la pressione fiscale raggiunge un livello minimo del 17,1%. Il Consiglio della Regione Lombardia ha approvato la proposta di legge per la creazione della Zona Economica Speciale. Vale per tutte quelle imprese che nelle province di Como, Varese e Sondrio, sono a 20 Km. stradali dal confine con la Svizzera. La proposta è all’esame del Parlamento.

I vantaggi

Confartigianato Varese ha confrontato l’imposizione fiscale attuale di un’impresa individuale/snc e di una srl con quella che avrebbe un’impresa – nuova o già esistente – nella Zona Economica Speciale.

impresa individuale E snc

impresa srl

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Il campione è costruito sui dati reali di due piccole imprese, e la determinazione del vantaggio fiscale (in assenza ancora di precise disposizioni normative e regolamentari) è stata effettuata sulla base delle prime indicazioni emerse con l’approvazione della ZES avvenuta in Consiglio Regionale (vedi infografica riportata sotto) I vantaggi fiscali sono massimi per le nuove imprese che si insediano nella ZES, mentre sono ridotti per le imprese già esistenti. Per le nuove imprese nella ZES, in particolare, sono previsti: » esenzione dalle imposte sui redditi (IRES) per i primi otto esercizi, prorogabile per le piccole medie imprese per i tre anni successivi nella misura del 50%; » esenzione dall’IRAP per i primi cinque esercizi. Per le PMI l’esenzione viene estesa anche per i tre anni successivi, nella misura del 50% dell’importo dovuto;

» esenzione dall’imposta unica comunale (IUC) per cinque anni per gli immobili posseduti dalle stesse imprese e utilizzati per l’esercizio delle nuove attività economiche; » riduzione dei contributi sulle retribuzioni da lavoro dipendente a carico delle aziende per i primi cinque anni di attività nella misura del 50%, da determinare solo per i contratti a tempo indeterminato o a tempo determinato per una durata non inferiore a dodici mesi. Per i tre anni successivi la riduzione è determinata nel 30%; » esenzione completa delle imposte doganali e Iva (l’esenzione dalle imposte doganali è legata al volume delle operazioni con l’estero). L’esenzione Iva non comporta un reale vantaggio fiscale ma solo un vantaggio finanziario che si può concretizzare nel non dover eventualmente anticipare l’Iva non ancora riscossa dai clienti. La proposta di legge non pone un limite temporale all’esenzione.

base imponibile

TOTALE TASSAZIONE SENZA ZES

TOTALE TASSAZIONE IN REGIME ZES NUOVE IMPRESE

TOTALE TASSAZIONE IN REGIME ZES IMPRESE ESISTENTI

IRPEF 149.661 IRAP 482.649

169.300

102.800 (-66.500)

114.800 (-54.500)

base imponibile

TOTALE TASSAZIONE SENZA ZES

TOTALE TASSAZIONE IN REGIME ZES NUOVE IMPRESE

TOTALE TASSAZIONE IN REGIME ZES IMPRESE ESISTENTI

IRPEF 59.372 IRAP 192.763

48.137

10.900 (-37.237)

33.478 (-14.659)

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l’associazione Per le imprese già esistenti nella ZES, sono previsti: » esenzione dall’IRAP per i primi cinque esercizi nella misura del 50%. Per le PMI l’esenzione viene estesa anche per i tre anni successivi, nella misura del 50% dell’importo dovuto; » riduzione dei contributi sulle retribuzioni da lavoro dipendente a carico delle aziende per i primi cinque anni di attività nella misura del 50%, da determinare solo per i contratti a tempo indeterminato o a tempo determinato per una durata non inferiore a dodici mesi. Per i tre anni successivi la riduzione è determinata nel 30%; » esenzione completa delle imposte doganali e Iva (l’esenzione dalle imposte doganali è legata al volume delle operazioni con l’estero). L’esenzione Iva non comporta un reale vantaggio fiscale ma solo un vantaggio finanziario che si può concretizzare nel non dover eventualmente anticipare l’Iva non ancora riscossa dai clienti.

Il godimento di questi benefici è soggetto alle seguenti condizioni: » le nuove imprese devono mantenere la loro attività per almeno cinque anni, pena la revoca dei benefici concessi; » almeno il 90% del personale deve essere reclutato nell’ambito della Regione Lombardia; » il beneficio fiscale complessivo viene riconosciuto ad ogni impresa nei limiti del 40% del fatturato di ciascun esercizio.

La copertura finanziaria

Servono 800 milioni di euro da stanziare nel 2014 e 1,2 miliardi a regime, a partire dal 2015 con il 10% a carico della Regione Lombardia (che dovrà rinunciare a parte delle entrate Irap) e il restante 90% di risorse a carico dello Stato. Da ricordare, però, che i 4,5 miliardi della spending review 2014, secondo il Def, sono destinati al taglio dell’Irpef.

I punti critici

<La ZES non è un intervento strutturale. L’attrattività del territorio, se-

condo un’analisi presentata tempo fa da Confartigianato Varese, si basa sull’abbassamento della tassazione, ma non secondo scelte che tendono a privilegiare alcune imprese piuttosto che altre. Il nodo da sciogliere c’è, perché la ZES potrebbe generare casi di concorrenza sleale (e interna) tra le aziende della stessa provincia: quelle del Nord (che godranno di un vero “paradiso fiscale”) e quelle, invece, che sono a Busto Arsizio e Saronno. Il “merito” imprenditoriale, purtroppo, cade in secondo piano: con la ZES è la collocazione geografica ad avere la meglio. Dare il via ad una fase sperimentale della ZES potrebbe essere una buona soluzione, per poter toccare con mano quanto l’azione possa essere incisiva (o non esserlo) per poi decidere, eventualmente, la sua estensione all’intera regione Lombardia. L’importante è che la ZES non si trasformi in discriminante per chi fa impresa, oggi, tra mille difficoltà>, dichiara Davide Galli, presidente di Confartigianato Imprese Varese.

Hoffmann Group: gli utensili per la piccola impresa E’ stata presentata il 10 luglio al FaberLab di Tradate la convenzione che sarà sottoscritta prossimamente da Confartigianato Varese con Hoffmann Group. Leader europeo nel campo delle forniture industriali, Hoffmann agevolerà le imprese nell’acquisto (anche on line) di utensili di altissima qualità a condizioni particolarmente vantaggiose. Il programma di fornitura è raccolto in un catalogo (rinnovato di anno in anno con la garanzia di prezzi bloccati per dodici mesi) contenente 50mila articoli disponibili, per il 99%, nei magazzini della società e inviati ai clienti nel giro di sole 48 ore.

La Hoffmann “integra l’offerta già esistente sul nostro territorio – ha detto Paolo Rolandi, referente per il comparto della Meccanica di produzione della Confartigianato varesina e di quella nazionale. Un’offerta innovativa che si basa su sconti speciali, su un approccio moderno all’approvvigionamento (e-procurement), su qualità e massima sicurezza. Inoltre, più le imprese della provincia di Varese utilizzeranno la convenzione e maggiori saranno i punti accumulati da potersi giocare in corsi di formazione”. www.asarva.org

Distribuzione, produzione e servizi sono le tre distinte competenze sulle quali si basa il lavoro del gruppo. Nata nel 1919 in Baviera, dieci anni fa la Hoffmann ha aperto la sua filiale italiana. Una volta definiti i dettagli della convenzione, informeremo tutte le imprese interessate.

Per consultare il sito e vedere i prodotti:

http://www.hoffman-group.com

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l’associazione

IMU

IUC

TASI TARI

Scopri le tasse del tuo Comune Presso le nostre sedi lo sportello per il calcolo e la verifica della tassa rifiuti. La tassazione locale è un ginepraio in cui cittadini e imprese tentano, faticosamente, di districarsi. Il problema è capire quale tributo pagare e quanto pagare in base agli aumenti che ogni amministrazione può aggiungere alle aliquote base stabilite dalle norme di partenza. Ma è importante anche capire come vengono utilizzate le risorse versate dalle imprese e dai cittadini per i servizi alla collettività, per rendere attrattivo il territorio, per lavorare meglio. Già da qualche anno, Confartigianato Imprese Varese ha creato un osservatorio, l’”Agenzia delle Uscite”, per monitorare come i Comuni della nostra

provincia si comportano rispetto a queste tasse nei loro Piani finanziari e Regolamenti. E per intervenire affinché la tassazione locale sia equa anche per le imprese. Abbiamo anche creato uno sportello di aiuto per gli imprenditori: un punto di riferimento stabile per avere chiarimenti e certezze e per verificare insieme la corretta applicazione dei tributi da parte delle amministrazioni, intervenendo dove possibile. Sul sito www.asarva.org puoi trovare l’elenco, in continuo aggiornamento, dei Comuni che hanno deliberato sulle tasse comunali.

Tassa rifiuti: sai che puoi chiedere la detassazione? Per un appuntamento contatta gli: Assistenti d’impresa Tel. 0332 256111 presso le nostre sedi e portaci questi documenti: » i dati catastali, » la planimetria catastale aggiornata Possiamo aiutarti a preparare la do(possibilmente quotata) manda da presentare al Comune. » eventuali contratti di locazione, usufrutto, comodato » l’ultima comunicazione ricevuta dal Comune con i dati di calcolo della tassa rifiuti www.asarva.org 12 Artigiani Oggi>Obiettivo Professionalità n. 07 Settembre 2014 Verifica con noi la tua tassa rifiuti: possiamo valutare la possibilità di ottenere la riduzione della tassazione o anche l’esclusione delle aree in cui si producono o si lavorano i rifiuti speciali.

» la dichiarazione di inizio attività a suo tempo presentata al Comune » i formulari di identificazione dei rifiuti e/o Mud, contratti di avvio dello smaltimento, in caso di produzione di rifiuti speciali pericolosi e non.

La domanda è gratuita per le imprese associate.


l’associazione

QuiCredito e Comuni: una rete per il territorio Cassano Magnago e Gallarate hanno prorogato gli accordi per linee di finanziamento agevolato alle imprese del territorio, ma lo possono fare anche i comuni più piccoli unendo le forze. In un momento in cui molte imprese chiudono senza che vi sia un ricambio e molte altre, a fatica, riescono ad avere accesso al credito a condizioni accettabili, gli accordi territoriali sul credito stanno assumendo un’importanza strategica per il sostegno alle aziende del nostro territorio. Dopo una prima fase sperimentale che ha visto i comuni di Somma Lombardo, Besnate, Golasecca fare da apripista alla cooperazione con QuiCredito (società di Confartigianato Varese e Artigianfidi Lombardia), Cassano Magnago e Gallarate hanno deciso di prorogare, proprio nei giorni scorsi, i termini dell’accordo per facilitare la concessione di linee di finanziamento alle imprese del territorio. E altri comuni sembrano essere interessati: Morazzone, Samarate, Cavaria, Viggiù…E’ la “rete” tra QuiCredito e le amministrazioni locali lo strumento che più potrà avvantaggiare le imprese. Questo vale anche per i comuni con un minor numero di abitanti e di imprese, perché con un plafond di

10mila euro, si offre la possibilità alle aziende di attingere a linee di credito per 1 milione di euro. “I vantaggi interessano tutti i soggetti coinvolti – dicono Davide Galli (presidente di Confartigianato Imprese Varese) e Lorenzo Mezzalira (presidente di Artigianfidi Lombardia). Da un lato le imprese beneficiano dell’innalzamento della percentuale della garanzia di Artigianfidi Lombardia che permette l’accesso al credito a condizioni più favorevoli e a minori tassi di interesse (in quanto la banca si trova “più garantita”), dall’altro l’accesso al credito è agevolato anche per quelle posizioni

che normalmente avrebbero qualche difficoltà, in quanto troppo “piccole” nelle dimensioni per poter dialogare “alla pari” con la banca. I comuni, invece, sono avvantaggiati dalla vicinanza, dall’attenzione e dalla prossimità al territorio di Confartigianato Varese: è questo che permette di dare un sostegno concreto alle imprese in una fase economica ancora complessa, com’è quella odierna”. Per info e approfondimenti: Matteo Lagatolla Tel: 0332 256755 matteo.lagatolla@quicredito.org

ACCORDO CREDITO

GALLARATE

CASSANO MAGNAGO

Fondo disponibile

200.000 euro

250.000 euro

% della garanzia rilasciata su ogni singola operazione

62,5%

62,5%

Importo massimo del finanziamento

40.000 euro

50.000 euro

Durata massima dell’operazione

84 mesi

84 mesi

Finalità dell’operazione

Ristrutturazione del debito, liquidità aziendale, investimenti

Ristrutturazione del debito, liquidità a breve, medio e lungo termine, investimenti

Ammontare max dei finanziamenti

4.000.000 di euro

5.000.000 di euro

Moratoria Abi prorogata fino al 31 dicembre 2014 L’accordo tra Abi (l’Associazione Bancaria Italiana), gli istituti di credito e le Associazioni di categoria prevede la sospensione della quota capitale del finanziamento e l’allungamento della durata dello stesso in caso di momentanea difficoltà dell’impresa

a far fronte al normale decorso delle rate. La moratoria è stata prorogata fino al 31 dicembre 2014. Per tutte le informazioni sulle condizioni per la richiesta, la possibilità di richiedere altre tipologie di sospensione delle rate (moratorie Extra-Abi), www.asarva.org

nonché per informazioni sulle operazioni di ristrutturazione del debito, rivolgersi a Matteo Lagatolla

Tel: 0332 256755 matteo.lagatolla@quicredito.org Artigiani Oggi>Obiettivo Professionalità n. 07 Settembre 2014

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l’associazione

ReMida e FaberLab: divertire, educare, fare Marco Quilici, presidente di “Altrementi”, parla di come le nuove tecnologie, il gioco e gli scarti aiutino la creatività. I paralumi con le rocchette dei filati, gli orecchini con l’alluminio, braccialetti e collane con le cimose elastiche. E i tavoli del FaberLab di Tradate con i cassoni per la frutta. ReMida, dal 21 settembre 2012, ha sede al Chiostro di Voltorre e insegna a tutti – grandi e piccini – l’arte del riuso. Un approccio educativo che nasce a Reggio Emilia, negli anni Settanta, dal pedagogista Loris Malaguzzi sino a diventare un caso mondiale e da “esportazione”: <Ancor più del metodo Montessori> dice Marco Quilici, presidente dell’associazione “Altrementi” sviluppatrice del progetto ReMida.

Da qui la tua idea di fondare un ReMida anche nella nostra provincia: è stato difficile?

Con ReMida l’approccio istintivo diventa metodo: come?

In 2 anni abbiamo ritirato 8 tonnellate di rifiuti, 85 scuole lavorano con materiali di ReMida, 11.000 bambini hanno seguito i nostri laboratori e 60 sono le imprese che ci riforniscono regolarmente di scarti.

Malaguzzi pensava, giustamente, che il luogo dovesse facilitare l’apprendimento delle competenze da parte dei bambini. Ma facendo pedagogia, iniziò ad andare oltre: qui c’è il rispetto per la tradizione, la memoria, l’ambiente, le persone. C’è la filiera industriale che collabora con la comunità. A Reggio, l’Aspem ritira i rifiuti delle imprese sapendo che una parte di questi deve andare a ReMida: è un modo diverso di vivere il presente e vedere il futuro. 14

Ho seguito un corso di formazione a Reggio, e poi sono partito con l’avventura: grazie ai fondi Interreg ce l’ho fatta. Oggi, con il passaparola, siamo una realtà riconosciuta non solo su questo territorio ma anche a Bergamo, Milano, Rho, Oleggio, Lecco, Novara. C’è un nostro “gemello” (Interreg finanziava progetti sviluppati tra l’Italia e la Svizzera) a Mendrisio, nell’Ospedale Psichiatrico: si chiama “Spamm”.

I numeri vi danno ragione.

Vuoi lanciare un invito agli imprenditori di Confartigianato Varese? Mi piacerebbe, perché le piccole imprese possono essere un serbatoio di materiali importanti. A ReMida serve di tutto: legni, plastiche, tessuti (dal filato alla pezza), metalli (che non taglino), scatole di cartone, tubi, cannucce, vetri.

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Tante scuole ci credono: è questo che serve? Il futuro è nei bambini, e il nostro dovere è quello di lasciare loro un Pianeta migliore rispetto a quello che abbiamo ereditato noi. Il cuore è nella creatività dei piccoli ed è soprattutto per loro che nascono i nostri progetti: “Esplora ReMida”, “Le stanze dell’arte”, “Il vostro percorso personalizzato”, “Giornata ReMida + Scoperta del lago” (www. modusriciclandi.info). Qui si esplora, si costruisce insieme, si ascoltano i bisogni educativo/creativi dei bambini, si ricerca. Insomma, li aiutiamo a scatenare la loro fantasia. Poi organizziamo feste di compleanno, open day aziendali, collaboriamo con alcune giocherie e sosteniamo progetti sociali.

I bambini scoprono ReMida con la scuola e ci ritornano con i genitori: un luogo dove è bello giocare ma anche condividere ciò che si fa? E’ questo. La formazione che facciamo agli insegnanti (120 ore) vuole trasmettere ai grandi l’esperienza del divertirsi e del creare per poi comunicarla ai bambini. La scuola può venire da noi, noi andiamo direttamente in aula, oppure gli insegnanti passano al Chiostro e ritirano il materiale che serve per i laboratori. Poi, però, lo riportano….


L’anello di congiunzione tra scuole, innovazione, imprese e creatività è il FaberLab: ci sono novità? Le nuove tecnologie possono rivalutare lo scarto. In fondo, per piccoli e grandi si tratta sempre di sperimentare e riuscire a realizzare i propri sogni. Per questo ReMida e Confartigianato andranno al FabLab di Torino: per imparare una nuova forma di divertimento educativo che metta insieme innovazione e scarto senza rinunciare, però, al gioco. Un progetto stile “piccoli maker crescono”. Poi, l’obiettivo è anche quello di mettere in contatto fra loro le imprese, recuperare i loro rispettivi scarti, affiancarle con designer e ingegneri e creare prodotti nuovi – a vantaggio dei cittadini e delle stesse aziende – da quelli non più utilizzati.

L’obiettivo di ReMida è lodevole: il riuso come filosofia di vita? Il riuso è diverso dal riciclo, perché si tiene qualcosa così come è e lo si usa in modo diverso da quello per il quale è stato pensato. Non è importante sapere “da dove arriva lo scarto” ma “cosa ne faccio”. E’ per questo che ReMida non si accontenta di offrire materiali ma di raccontare la storia dello scarto sensibilizzando la collettività allo sviluppo sostenibile: perché vivere senza consumare troppe risorse è possibile.

Sarebbe bello poter creare un vero distretto del riuso sviluppato sullo studio empirico della riduzione dei rifiuti e sulla collaborazione tra enti e strutture del territorio.

ORARI DI APERTURA Da Lunedì a Giovedì, 16.00 - 20.00 Il Venerdì 14.00 - 22.00 Il 
Sabato 10.00 - 20.00 www.asarva.org

Per info contattare:

remida Piazza Chiostro, 23 21.06 Gavirate (VA) Via Maestri del lavoro 78 mail: remida.varese@gmal.com sito: www.altrementi.info/remida-2

PER INFO E PRENOTAZIONE MACCHINE Chiamare negli orari di apertura al pubblico: T. 0332 256480 mail: info@faberlab.org

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impresa e territorio

Il futuro vede Nau! Il presidente Fabrizio Brogi ha basato la sua impresa di occhiali su due principi: il divertimento e il rispetto per l’ambiente. Oggi l’azienda di Castiglione Olona è in crescita e continua ad investire. Nau Via Santino e Pompeo Mazzuchelli, 7 21043 Castiglione Olona - VA Tel: 0331861233 sito: www.nau.it

Creare occhiali di design a prezzi contenuti, investire sulla formazione, credere nel territorio e nelle sue potenzialità

«Ci sono due motivi se i nostri occhiali costano meno, il primo è che siamo più efficienti rispetto alla concorrenza. Il secondo è che forse preferiamo guadagnare poco vendendo tanto, piuttosto che guadagnare tanto vendendo a pochi». Mentre parla, Fabrizio Brogi presidente di Nau, tradisce la sua origine di senese trapiantato a Varese. Con una passione per il basket e un’esperienza decennale in grandi aziende, Brogi ha 53 anni e un’aria distesa da ragazzo mai cresciuto. Alle nostre spalle, una schiera di rane di peluche con il marchio dell’azienda, indossano alcuni degli occhiali che hanno reso Nau uno dei marchi più interessanti del panorama imprenditoriale italiano degli ultimi anni.

Fabrizio, com’è nata l’idea di fare begli occhiali a prezzi accessibili? Quando è nata Nau, era il 2004-05, avevamo un semplice desiderio: fare occhiali di design, ricchi di colore, ricchi di rispetto per l’ambiente e magari con un prezzo snello, anche per aver il piacere di cambiarli come e quando si vuole. Era qualcosa che non c’era, che esisteva come concetto in tanti altri settori, ma non nell’occhialeria. Così abbiamo deciso di provarci.

E lo chiami un semplice desiderio? Come ci siete riusciti? Quando siamo partiti, non ci credeva nessuno. Né le banche, né nessun 16

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altro. Siamo stati in pochi a crederci. Così, dopo tanta fatica, oggi siamo vivi e in crescita regolare, in un momento certo non è facilissimo.

Oggi quanti siete in Nau? La squadra Nau è fatta da circa 360 persone, di cui 250 sono dipendenti diretti e gli altri sono nostri collaboratori. Abbiamo aperto 67 negozi tra diretti e affiliati, e ne abbiamo altri 3 in apertura nei prossimi 15 giorni.

Quale è la formula del successo di questa impresa? Io non parlerei di formula del successo. Noi siamo prima di tutto curiosi. La curiosità ti porta prima di tutto a incontrare le persone, a vedere, ad approfondire e a capire se puoi fare sempre meglio e in maniera diversa. Le innovazioni nascono dopo.

Cosa intendi per innovazione? Oltre alla continua ricerca sui materiali, lanciamo in continuazione nuove collezioni. Ogni mese almeno una, in edizione limitata che finisce dopo poche settimane. Poi, oltre a creare un prodotto allegro, colorato e divertente, sappiamo che l’occhiale ha una base medicale. Per questo siamo consapevoli di avere la responsabilità della vista delle persone, ma quello è un nostro mestiere. Noi vogliamo che i clienti e le clienti, entrino nei nostri negozi e si divertano.


L’impresa delle meraviglie

Perché? Siete scontenti di come escono dalle scuole?

Sembra che il divertimento sia una componente essenziale del vostro lavoro. Un’altra componente su cui basate il vostro lavoro è il rispetto dell’ambiente. Perché? Per due grandi motivi che non ho paura a dire. Il primo è che un grande strumento di marketing, il secondo è che siamo convinti di avere questa responsabilità. Crediamo che sia un nostro dovere farlo senza far pagare di più le persone e che, oltre ad essere un dovere aziendale è anche un piacere, una soddisfazione di cui siamo orgogliosi.

A cosa vi ha portato questa “missione”? Nel 2006 abbiamo lanciato la prima collezione di occhiali in plastica riciclata al mondo e oggi siamo gli unici in Europa, nel settore dell’occhialeria, ad avere certificazioni ambientali. Facciamo le cose per bene, ma vogliamo che siano i clienti a dircelo.

Ti senti un imprenditore anomalo rispetto ai tuoi colleghi? Sono convinto di essere parte della squadra Nau e qui siamo tutti, forse, un po’ anomali. Se lo sono io, lo sono senz’altro anche loro. Siamo tutte persone che si divertono e che hanno grande passione e piacere, nel fare questo lavoro. Qui in Nau nessuno è portatore di altro se non delle proprie

convinzioni e dei propri desideri di far bene. Per me è fondamentale il divertimento e il piacere della condivisione. Su questo ti vorrei fare un esempio concreto…

Prego Il nostro occhiale in plastica riciclata non è coperto da brevetto. L’abbiamo lasciato aperto. Poi devi avere voglia di perseguirla quella strada lì ed essere coerente in tutte le fasi.

Parli molto di squadra, quanto conta in Nau? Crediamo che le persone facciano la differenza. Facciano la differenza come caratteri, come approccio, come divertimento, come passione, ma lo facciano anche in base alle competenze che hanno. Per questo, investiamo ogni anno, il 5% del nostro fatturato in formazione.

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Se investiamo così tanto in formazione, forse è perché non siamo così felici dei risultati e delle nozioni con cui i ragazzi escono dalle nostre scuole. Siano esse scuole professionali, licei o università, noi vorremmo sempre di più.

Hai mai pensato di delocalizzare e andare all’estero? No anzi. Figurati che stiamo pensando di investire ulteriormente qua e questo è molto difficile. Stiamo cercando di riportare in Italia e a Varese, un knowhow che si è perso nel tempo ed è molto difficile. Non è un fatto di soldi, è un fatto proprio di andare a ricreare quel saper fare da zero. Quello che c’era fino al secolo scorso in questo distretto.

È questa, secondo te, la ricetta per il rilancio del Paese? A questa domanda non so rispondere. So che per noi quella tradizione manuale, operaia, artigiana, unita agli investimenti in macchinari, consente di essere all’avanguardia. A noi non interessa investire per aumentare o fare massa e nemmeno per essere i più grandi. Non saremo mai i più grandi. Non è questa la gara che facciamo. La nostra gara e il nostro impegno è per essere i migliori.

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impresa e territorio

Tecnomax: l’artista della fibra di carbonio Tecnomax di Massimo Banfi Via Jesi 4 21052 Busto Arsizio (VA) Tel 0331 621416 mail: massimo.banfi.puj9@alice.it

“È nel settore da 30 anni. La sua esperienza nella lavorazione della fibra di carbonio lo ha portato a collaborare con grandi gruppi industriali e centri di ricerca italiani”.

In un’anonima via di Busto Arsizio lavora un artigiano capace come pochi di lavorare la fibra di carbonio, un materiale unico che porta la nostra provincia nello spazio.

Massimo hai fatto della lavorazione della fibra di carbonio la tua professione. Puoi spiegarci che cos’è, e perché è un materiale tanto interessante? La fibra di carbonio è un tessuto sintetico che viene carbonizzato e acquista delle caratteristiche metalliche che sono paragonabili a quelle dell’acciaio, per via della sua resistenza e durezza. Proprio per questo veniva utilizzato già negli anni ‘60 dalla Nasa.

Quando hai iniziato a lavorarlo? Subito dopo il servizio militare. Mio padre mi ha fatto conoscere un signore che poi è diventato il mio datore di lavoro. La sua ditta era una delle più grandi fornitrici di compositi per Agusta e lì ho imparato questo mestiere, costruire pezzi di elicotteri, pezzi di aerei, automobili da corsa e così via.

Quando è nata la Tecnomax? Nel 2001. Sentivo l’esigenza di mettermi in proprio e così è nata la Tecnomax. Avevo capito le potenzialità di questo materiale e la sua versatilità, poi ho sempre dato il massimo per imparare tecnicamente a lavorarlo al meglio possibile. Anche per questo il mio ex titolare ha insistito perché continuassi a lavorare per lui.

Oggi cosa producete? Facciamo lavori conto terzi, andando a produrre particolari per auto di un certo 18

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livello, particolari per elicotteri. Adesso poi, sto assemblando un’antenna che andrà su Mercurio, non so quando, tra qualche anno penso (ride).

Quindi la tua piccola azienda, in un’anonima via di Busto Arsizio, produce un pezzo fondamentale per una missione spaziale? Sì. Da quando ho iniziato a fare questo lavoro, il mio ex titolare ha visto le mie qualità e quindi mi ha introdotto nella parte più tecnica del settore, e questo perché era sicuro del risultato. Infatti anche nell’aereospaziale, ogni qualvolta è stato fatto un lavoro, ho sempre ricevuto dei complimenti.

Una bella soddisfazione. Questo lavoro mi ha dato tante soddisfazioni. Ho lavorato per l’Istituto nazionale di fisica nucleare, ho fatto un casco per gli astronauti per fare la risonanza magnetica in assenza di gravità, un progetto nato dalla collaborazione tra Alenia Spazio e Nasa. Sono un fornitore del laboratorio sperimentale materiali compositi di Agusta Westland per cui abbiamo realizzato dei modelli in scala uno a uno. Insomma, un po’ tutto quello che riguarda il mio lavoro, una volta fatto, mi dà soddisfazione.

Quanti dipendenti conta la tua impresa? Al momento nessuno. Ho un ragazzo che viene a darmi una mano per le rifilature dei pezzi una volta ogni tanto.


L’impresa delle meraviglie

Comunque prevediamo di assumere una ragazza come apprendista per cominciare a insegnarle questo lavoro. Poi, nel momento in cui dovesse entrare altro lavoro, vorrei assumerne un paio di dipendenti e comprare un’autoclave, così da chiudere il ciclo di lavorazione di questi materiali.

La crisi ha cambiato il tuo modo di lavorare? Diciamo che mi sono inventato un po’ di cose per riuscire a rimanere a galla. La vera botta è arrivata con la delocalizzazione delle aziende. Ognuno fa giustamente i suoi conti ma quando le imprese hanno iniziato ad andare all’estero per spendere meno, la conseguenza è stata quella che hanno tolto parecchio indotto nella zona di Varese.

Quindi cosa ti sei inventato? Come ti dicevo questo è un materiale molto versatile, si può utilizzare per fare di tutto. Così ho cominciato a costruire dei pezzi che non c’erano in commercio, come i rivestimenti per i telai in modo che non si graffino, poi ho realizzato dei portabatterie e poi dei gioielli in fibra, chiamiamoli gioielli, comunque bigiotteria di un certo livello. I risultati sono stati ottimi e abbiamo anche fatto una mostra artistica a Varese, a VaresArt, a Ville Ponti, nel 2011.

Oggi si parla molto di reti informali tra aziende. Un modo per fare sistema e combattere la crisi da alleati, piuttosto che da concorrenti. Tu cosa ne pensi? Ma sì, questo ragionamento è molto bello, molto utile. Noi abbiamo una coppia di amici che fa il nostro stesso lavoro e chiaramente quando hanno bisogno loro, diamo una mano noi e quando abbiamo bisogno noi, ci danno una mano loro. Non li vedo come concorrenti. Voglio dire, in questo settore, al di là della crisi, c’è lavoro per tutti. Infatti ditte di compositi così, negli ultimi anni, sono cresciute come funghi. Poi c’entra tanto la professionalità, l’esperienza, perché è un lavoro bellissimo ma è uno dei più complicati che esista, cioè prima di riuscire ad ottenere un pezzo qualitativamente perfetto, devono passare gli anni.

Hai mai provato a quantificare quanti clienti arrivano a te tramite internet? No guarda io non sono un tecnologico e non lavoro con internet. Al momento però i clienti non arrivano da lì. Io ho i miei clienti storici, che mi sono creato in questi quindici anni.

Non ti sembra limitato per un artigiano della tua esperienza che i clienti arrivino solo tramite passaparola? Io sono conosciuto dai miei clienti perché sono 30 anni che sto sul mercawww.asarva.org

to. Sanno quello che so fare, però sono conosciuto qui nella zona. Adesso, per esempio, dato che riparo telai di biciclette in fibra di carbonio, sono arrivate due persone da Varese con i loro telai rotti. Il primo era un signore molto preoccupato per il telaio della sua bicicletta, non conoscendomi e non so, forse non era nemmeno tanto convinto di lasciarmela qui. Niente, io glielo ho riparato e alla fine non si aspettava un lavoro fatto così bene. Lui mi ha trovato tramite internet.

Quali sono i problemi che riscontri come imprenditore? Be’ da una parte abbiamo avuto dei problemi con le banche, che comunque adesso si sono risolti. Poi la burocrazia che in Italia è come una persona che ti ostacola a fare le cose, ti toglie la fluidità del momento. Noi siamo qui a lavorare, poi quando c’è da sbrigare qualche pratica, mia moglie, minimo, perde un’ora di lavoro. Siccome siamo molti stretti con i tempi, perché c’è tanto lavoro da fare e già stai correndo, se perdi tempo per telefonate, pratiche e altre cose, dopo devi correre il doppio per recuperare. Perché noi adesso stiamo facendo delle produzioni giornaliere. Cioè noi tutti i giorni abbiamo la nostra produzione obbligatoria, non possiamo fermarci, se no si fermano anche le catene di montaggio dei nostri clienti.

Come vedi il futuro? Io sono un ottimista di natura. Ma so anche che abbiamo un grosso problema politico. Noi imprenditori non siamo tutelati dai nostri governanti. Questa, secondo me è l’unico vero freno allo sviluppo, perché noi italiani siamo conosciuti in tutto il mondo, abbiamo insegnato a lavorare in tutto il mondo e non abbiamo bisogno d’altro.

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impresa e territorio

Tripepi, una ceramica che “vale un perù” Ceramica Tripepi Snc Via Maestri del lavoro 78 21040 Cislago (VA) Tel: 02 96380258 mail: info@ceramicatripepi.it sito: www.ceramicatripepi.it

“Intercettare le aziende con cui lavorare tramite internet, inviando e-mail, proponendosi con fotografie e presentando l’attività della ceramica”.

Oggi è l’unica produzione artigiana rimasta in paese. L’azienda ha saputo raccogliere la tradizione locale rinnovandola con un tocco di Sudamerica. Oggi lavora per grandi gruppi, puntando su web e spirito di iniziativa. Nonostante la giornata grigia le grandi vetrate illuminano l’interno del capannone di una luce diffusa e brillante. «Le abbiamo volute noi così - dice Andrea - lo esige la nostra attività». Nel capannone della ceramica Tripepi tutto è studiato con metodo e precisione; gli scaffali, il posizionamento dei banchi di lavoro, i forni per cuocere i lavori modellati e rifiniti a mano. Sembra un’attività d’altri tempi e in un certo senso lo è. Questa azienda ha raccolto l’eredità di una tradizione ormai esaurita in provincia e oggi, nella mischia della competizione globale, rilancia con caparbietà e coraggio.

La ceramica Tripepi conta pochi dipendenti, eppure riuscite a sopravvivere alla concorrenza. Chi sono i vostri clienti?

Andrea, come nasce la vostra ceramica?

Come avete fatto a farvi notare?

La storia della ceramica Tripepi parte da mio padre, che nel ‘55 , dalla Calabria , si trasferisce a Cislago. Qui, nella ceramica del paese si forma, diventa un modellista e dopo qualche anno accetta un incarico in Perù per avviare una nuova azienda. A fine anni ‘70 torna in Italia e si mette in proprio e da lì diventiamo la ceramica Tripepi.

Oggi cosa producete?

In questo momento accessori per le pipe e per i sigari, arredo bagno, articoli promozionali e oggettistica in genere, lampade e tutto quello che un designer con un progetto vuole sviluppare. 20

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Nel settore degli accessori per il tabacco lavoriamo con Savinelli Spa, conosciuta in tutto il mondo per le sue pipe. Anche pipe Brebbia e Lubinski srl sono nostri clienti, così come la Stanwell, un’azienda scandinava. Poi lavoriamo parecchio con la Germania e con Diadema Spa che è il distributore italiano dei sigari cubani. Inoltre lavoriamo molto nel settore dell’arredo bagno, con ditte rinomate e di qualità, una su tutte Boffi S.p.A. Molti dei nostri clienti li abbiamo “intercettati” tramite internet.

Cioé?

Trovati i contatti delle aziende che potevano essere interessate ai nostri prodotti, gli chiedevamo tramite mail, se potevamo mandare una presentazione con le immagini e le specifiche della nostra azienda.

Ha funzionato?

Secondo me questo sistema ha pagato; nel senso che abbiamo avuto dei buoni riscontri, magari non subito, non immediati, ma a distanza di qualche mese, o addirittura di un anno, ci hanno richiamato.


L’impresa delle meraviglie

Quindi per la sua ceramica non conta così tanto il passaparola?

Il passaparola da noi vale per la vendita al dettaglio. All’interno della ceramica abbiamo creato uno spaccio aziendale, dove vendiamo al pubblico degli oggetti fatti artigianalmente a nostro gusto. Ma a livello aziendale, dove bisogna fare dei numeri e sviluppare dei progetti, internet è fondamentale.

Se uno pensa al suo settore pensa alla concorrenza spietata dei prodotti fatti in Cina. Come avete retto allo scossone asiatico?

Sicuramente abbiamo avuto dei cali di lavoro per via della concorrenza cinese. Qualche anno fa lavoravamo parecchio con gli oggetti promozionali per conto di grandi marchi. Ovviamente, non essendo articoli di nicchia, la Cina ha portato via la stragrande fetta di mercato in questo settore.

Quindi come vi siete rialzati?

Dopo aver perso quei clienti, con cui si facevano grandi numeri (50, 100mila pezzi all’anno) abbiamo dovuto reinventarci. Ci siamo guardati intorno e abbiamo provato a capire quale poteva essere una soluzione e secondo noi è stata quella di rivolgerci a dei prodotti di nicchia. Ad aziende con un brand importante, conosciuto in tutto il mondo per la sua qualità.

Anche per voi la formula del successo è la qualità? È un insieme di fattori. Per noi la ricetta giusta è avere un giusto prezzo, un

oggetto fatto bene, curato nella forma, nei colori, negli smalti e soprattutto avere una collaborazione con aziende importanti, perché senza brand l’oggetto vale poco meno della metà.

Come è il vostro rapporto con le banche? Avete subito la stretta del credito?

Sinceramente no. Le banche non ci hanno mai negato un credito. Il punto è che ormai come avviene in tutto, sia per quanto riguarda il fornitore delle materie prime o il ceramista nel mio caso, bisogna fare delle scelte. Ci sono delle banche che danno un credito a un tasso piuttosto che a un altro. Ecco per quanto mi riguarda, bisogna stare attenti a guardare quale istituto bancario ti offre il miglior tasso.

E con la burocrazia?

Ci convivo (ride). Quello che mi appesantisce è questa incertezza. Io sono un artigiano di vecchio stampo, nel senso che sto male quando ho poco lavoro. Quello che mi appesantisce è vedere questa incertezza diffusa. La poca voglia di investire da parte delle aziende.

Può spiegarsi meglio?

Io parlo con le aziende, parlo con i nostri clienti, proponendogli nuovi prodotti e idee, ma spesso mi dicono: “Tripepi è in progetto, stiamo valutando”, poi vanno per le lunghe. Questo prima non accadeva e sono convinto che sia un sintomo di quello che stiamo vivendo. www.asarva.org

Anche i grossi gruppi viaggiano a basso regime, con i piedi di piombo. Prima di investire nuovi capitali ci pensano a lungo e per un artigiano che è abituato a lavorare con un certo ritmo, tutti questi tempi morti sono deleteri.

Senta, da artigiano, come vede il futuro?

Con tutta la passione che ho per questo mestiere, mi creda, in questi 25 anni che sono artigiano, mi auguro di farne altri 25 perché non ho nessunissima intenzione di mollare. Si dice che una volta toccato il fondo, non si può fare nient’altro che rialzarsi. Sarà anche una frase fatta ma è la verità. Mi auguro che le cose cambino, e devono cambiare. Quello che posso dire è che oltre alla passione bisogna migliorarsi, puntare sempre di più sulla qualità, sui servizi per il cliente, proporsi, proporsi, proporsi.

Cosa intende per proporsi?

Io sono un piccolo artigiano e so che abbiamo molto da dimostrare. Sono ancora poco conosciuto tra le aziende, molte non sanno che c’è un ceramista a Cislago, proprio dietro l’angolo. Oggi è fondamentale dire al mondo che esisti, far capire quello che fai, perché se non lo fai, quando arrivano periodi come questo, paghi pegno. Quindi farsi conoscere, e farlo non dico a livello mondiale, ma almeno europeo diventa importantissimo.

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export

L’export che premia il Made in Italy Confartigianato Varese segue le imprese in tutto il percorso con una vera strategia di internazionalizzazione. Il peso dei paesi Emergenti sull’export nazionale è salito nel 2013 fino al 30%. E le piccole imprese sanno che la qualità del Made in Italy è una leva strategica per l’internazionalizzazione. Anzi, l’export è da considerarsi una piattaforma di lancio per tutte quelle imprese che, proprio in provincia di Varese, hanno prodotti adatti a chi, all’estero, chiede l’eccellenza tipica del design, del legno-arredo, della moda e della meccanica italiane. Cosa devono fare le imprese Confartigianato Varese propone alle imprese un servizio a trecentosessanta gradi che non si limita al solo problemsolving. I nostri professionisti, infatti, analizzano il fabbisogno imprenditoriale e consigliano su cosa poter fare per seguire l’intero processo dell’export: dalla partenza della merce dal capannone fino al suo arrivo nel Paese straniero e alla sua gestione con il nuovo cliente. Perché è questo che devono fare le imprese. Anche l’export si basa, infatti, su progetti strategici con i quali offrire certezze a tutte quelle imprese che, seppur piccole, vogliono guardare al di là dei confini italiani. Con piccoli passi ragionati si possono ottenere grandi soddisfazioni, perché ogni prodotto ha i suoi limiti e le sue potenzialità.

FIERE Fiera internazionale di Zagabria www.zv.hr/default.aspx?id=3840 A Zagabria dal 17 al 20 settembre 2014 avrà luogo la Fiera Internazionale degli Investimenti, dell’Industria e dei Servizi. Attività di promozione commerciale e networking, workshop ed incontri B2B. Drema Poznan, Poznan - Polonia (settore Legno) www.drema.pl/en/ La Fiera Internazionale dei Macchinari e Strumenti per l’ Industria della Mobilia e Legno dal 16 al 19.09.2014. Midest Parigi (settore Meccanica) www.midest.com Fiera internazionale della subfornitura dal 4 al 7.11.2014. Swisstech - Basilea (altri settori) Fiera della subfornitura industriale dal 18 al 21.11.2014. BAU (settore Edilizia) www.bau-muenchen.de Fiera leader al livello mondiale dedicata all’architettura, ai materiali e ai sistemi edili dal 19 al 24.01.2015. Per info: Matteo Campari Tel: 0332 256290 matteo.campari@asarva.org

Bando - 10 settembre terzo click day per ottenere i voucher Si aprirà il 4 settembre, alle ore 10:00, la terza e ultima finestra del Bando voucher 2013 per l’internazionalizzazione delle PMI lombarde: servizi di assistenza (voucher A), missioni imprenditoriali (voucher B), partecipazioni a fiere (voucher C). Il bando ha una dotazione finanziaria complessiva di € 5.864.000. Vai alla procedura online https:// gefo.servizirl.it/adp/

Catalogo fornitori EXPO 2015 Per aderire al catalogo: http:// fornitori.expo2015.org/ Le aziende interessate dovranno: 1) essere iscritte al Registro delle Imprese (in stato di attività, non cessata e senza procedure concorsuali avviate); 2) possedere la carica di Legale Rappresentante dichiarati al Registro delle Imprese; 3) possedere i codici ATECO abbinati alle Categorie merceologiche del Catalogo; 4) possedere una carta di credito in corso di validità per effettuare il pagamento elettronico. Per info: Matteo Campari Tel: 0332 256290 matteo.campari@asarva.org

EXPO 2015: Pronto Intervento di Confartigianato Dal 1 al 15 settembre i Tecnici della Sicurezza di Confartigianato Varese saranno operativi al “ Safety Service Point” nel Campo Base Logistico di Mazzo di Rho (edificio 21), per supportare le piccole imprese che operano nei cantieri di EXPO. Consulenza per le pratiche di accesso ai cantieri, formazione all’ad-

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destramento dei lavoratori e di tutte le figure di cantiere, redazione dei documenti, rilievi strumentali, sorveglianza sanitari e tutto quanto è riconducibile al D.Lgs. 81/2008 per i cantieri mobili e temporanei e l’uso della attrezzature di lavoro e dei dispositivi di protezione individuale. Dispositivi, tra l’altro, disponibili per

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essere utilizzati sul posto (calzature, oto-protettori, mascherine, guanti, cinture, caschi, ecc. ecc.) indispensabili per accedere al cantiere. Una risposta concreta e tempestiva, offerta da Confartigianato durante i lavori di Expo, per tutti i bisogni delle imprese nell’ambito della tutela e sicurezza per i propri dipendenti.


l’agilità al servizio delle piccole imprese Siglata la convenzione con Confartigianato Imprese, come sconti dal 12% al 24%. “Chi viene alla Novauto non deve preoccuparsi più di nulla: siamo noi il punto di riferimento per tutto ciò che riguarda l’auto e la sua gestione”. Lo dice Mauro Martignoni, consulente per le aziende di Novauto Toyota. Con lui parliamo della convenzione sottoscritta con Confartigianato Imprese Varese. Novauto significa garanzia: perché? La concessionaria nasce nel 1970 con il marchio Opel; dal 1992 è anche Toyota e, da quattro anni, tratta anche il marchio Subaru. Dal 2012 siamo centro specializzato Toyota Business Plus, una delle dieci concessionarie Toyota in Italia specializzate nel fornire servizi dettagliati alle aziende e partite iva con la massima garanzia competenza. La nostra organizzazione conta circa trenta persone ed una sede secondaria a Mesenzana, per coprire il nord della provincia. Come è cambiato il mercato dell’auto in questi ultimi anni? Le vendite si sono dimostrate abbastanza regolari fino al 2008, poi la crisi si è generalizzata e gli acquisti degli automezzi sono sensibilmente diminuiti. Diciamo che da parte dei clienti c’è maggiore consapevolezza in ciò che si acquista e come. Novauto cosa offre? Un’attenzione particolare ai piani finanziari: un costo di gestione certo che permette di sapere con assoluta precisione quanto si andrà a spendere. La stessa attenzione vale anche per

gli aspetti legati alle assicurazioni, alla manutenzione programmata, all’estensione della garanzia. Vogliamo che il nostro cliente non debba più occuparsi della gestione della sua auto. A tutto il resto pensiamo noi. Quindi non vi limitate alla vendita dell’auto? Certo che no! Oltre ai prodotti finanziari e assicurativi garantiamo corsie preferenziali per i tagliandi e revisioni, operiamo su piccole riparazioni in tempi rapidissimi, offriamo la possibilità di prenotare online gli interventi, ritiriamo direttamente la vettura dal cliente e la riconsegniamo fornendo un’auto sostitutiva per tutto il periodo della riparazione. La convenzione con Confartigianato va in questa direzione? Sì. La convenzione permette alle imprese associate di acquistare autovetture Toyota alle migliori condizioni sul mercato, riservate in via esclusiva agli imprenditori di Confartigianato. L’offerta è valida per i veicoli acquistati presso la rete dei Concessionari del marchio Toyota dal 1 Gennaio 2014 ed immatricolati entro il 31 Dicembre 2014. Parliamo dei vantaggi per gli imprenditori? Certamente. Le percentuali di sconto applicate vanno da un minimo del 12% sul modello Land cruiser v8 e gt86, ad un massimo del 24% per il modello Verso (benzina e diesel), oltre al modello Proace. Riduzione pari al 18% per gli autoveicoli a motorizzazione Hybrid – modelli Yaris, Auris e Auris Ts. www.asarva.org

Quali sono gli automezzi consigliati per un’attività imprenditoriale? Parlando di veicoli commerciali, Toyota ha di recente presentato due grandi novità: la Yaris, il piccolo genio, che è diventata anche autocarro nella versione Van ed il nuovissimo Proace, un piccolo furgone decisamente spazioso e versatile. Da sempre Toyota è il numero uno al mondo per quanto riguarda la tecnologia ibrida, Yaris, Auris, Auris station, Prius e Prius + sono i mezzi che vanno per la maggiore con motori termici abbinati a propulsori elettrici. Oltre ad un importante risparmio di carburante, permettono una manutenzione più snella ed un abbattimento delle emissioni dannose in atmosfera. Toyota, poi, resta leader anche nella gamma dei fuoristrada e pick-up.

Per usufruire dei vantaggi previsti dalla convenzione, gli interessati dovranno presentare la tessera associativa o lettera intestata rilasciata da Confartigianato Imprese Varese. Novauto srl - Toyota Viale Valganna,61 - Varese Tel.: 0332 285415 Fax: 0332 234814 email: mauro.martignoni@novauto-varese.it sito: www.novauto.toota.it

Per accedere alla convenzione:

http://www.asarva.org/convenzioni/toyota/ Artigiani Oggi>Obiettivo Professionalità n. 07 Settembre 2014 23


lavoro

Il Contratto d’apprendistato professionalizzante Una breve guida per gli imprenditori sul miglior strumento per formare i giovani sulle esigenze delle imprese.

Il contratto di apprendistato professionalizzante, come definito dal Testo Unico (D.lgs 167/2011), ha lo scopo di far conseguire una qualifica attraverso esperienze di lavoro e di formazione a giovani tra i 18 e i 29 anni (17 anni per giovani con qualifica professionale).

Cosa prevede

Prevede la riduzione dei contributi pressoché totale per le imprese fino a 9 dipendenti per tre anni (l’azienda paga solo il contributo dell’1,61% per il finanziamento dell’Aspi). Le aziende dai 10 dipendenti in su pagano contributi pari all’11,61%. In caso di trasformazione del rapporto di lavoro al termine del periodo di apprendistato, l’azienda paga il contributo dell’11,61% per i 12 mesi successivi. Il datore di lavoro ha la possibilità di inquadrare l’apprendista fino a due livelli inferiori rispetto alla qualifica da conseguire e/o di riconoscere una retribuzione pari ad una percentuale di quella prevista per un lavoratore già qualificato.

» la durata e le modalità di erogazione della formazione per l’acquisizione delle competenze tecnico-professionali e specialistiche in funzione dei profili professionali stabiliti nei sistemi di classificazione e inquadramento del personale; » la durata, anche minima, del contratto che, per la sua componente formativa, non può comunque essere superiore a tre anni ovvero cinque per i profili professionali caratterizzanti la figura dell’artigiano individuati dalla contrattazione collettiva di riferimento.

Formazione del lavoratore

La formazione è di tipo trasversale e di tipo professionalizzante. Il contratto deve essere stipulato con l’indicazione della qualifica da acquisire e ad esso deve contenere il piano formativo individuale quale parte integrante del contratto. Inoltre il datore di lavoro ha l’obbligo di redigere annualmente il piano formativo individuale di dettaglio che descrive il percorso formativo dell’apprendista per tutta la durata del contratto. L’apprendista è seguito per tutta la durata del contratto da un tutor aziendale referente che ha l’obbligo di frequentare i corsi se previsti dagli accordi sull’apprendistato e dai Ccnl di settore. La formazione professionalizzante può essere erogata internamente all’azienda.

Gli accordi interconfederali ed i contratti collettivi stabiliscono, in ragione dell’età dell’apprendista e del tipo di qualificazione contrattuale da conseguire:

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La formazione di tipo professionalizzante e di mestiere, svolta sotto la responsabilità dell’azienda, è integrata dall’offerta formativa pubblica, finalizzata all’acquisizione di competenze di base e trasversali per un monte ore complessivo non superiore a centoventi per la durata del triennio e disciplinata dalle Regioni tenuto conto dell’età, del titolo di studio e delle competenze dell’apprendista. La Regione provvede a comunicare al datore di lavoro, entro 45 giorni dalla comunicazione dell’instaurazione del rapporto, le modalità di svolgimento dell’offerta formativa pubblica, anche con riferimento alle sedi e al calendario delle attività previste. Tale obbligo di comunicazione da parte delle regioni è stato introdotto dalla legge n. 78/2014 (Job Acts); si è in attesa di chiarimenti operativi da parte del Ministero del Lavoro circa questa novità.

Termine del contratto

Il datore di lavoro può esercitare il diritto di recesso alla fine contratto di apprendistato (periodo che deve coincidere con il termine della formazione) comunicando per iscritto il recesso e prevedendo il periodo di preavviso. Se non viene esercitato il diritto di recesso, il contratto continua, in quanto trattasi di contratto a tempo indeterminato. Per avere maggiori informazioni ed approfondimenti sul contratto di apprendistato contattare: » Consulenti Paghe e Lavoro presso le sedi di Confartigianato Imprese Varese Tel. 0332 2562111


fisco

Pagamenti con F24: cosa cambia da ottobre Per ridurre i costi di riscossione dello Stato e aumentare i controlli, il Decreto Renzi (n. 66/2014) ha introdotto importanti modifiche per i pagamenti con F24. Dal 1° ottobre 2014 i versamenti eseguiti con il modello F24 dovranno essere effettuati esclusivamente tramite:

» i servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate (Entratel) nel caso in cui, per effetto di compensazioni, il saldo finale sia di importo pari a zero;

Le nuove regole riguardano anche i privati e i contribuenti non titolari di partita Iva.

» i servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate, di banche, di Poste italiane o di agenti della riscossione, nei seguenti casi: - compensazioni con saldo finale di importo positivo

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- saldo finale (indipendentemente dalla presenza di compensazioni) di importo superiore a 1.000 euro.

Per tutti i clienti che hanno già attivo con noi il servizio telematico F24, procederemo automaticamente al passaggio ad Entratel. Per chi fosse interessato al servizio di invio telematico, tutte le nostre sedi sono a disposizione per informazioni.

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fisco

il Decreto Renzi è legge Pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale la Legge n. 89/2014 in vigore dal 24 giugno 2014. Riassumiamo le principali misure della legge di conversione del Decreto Renzi.

Bonus 80 Euro

È riconosciuto un bonus di € 640,00 annui, a partire da maggio, a chi percepisce redditi fino a € 24.000,00 l’anno. Tale bonus, corrisposto “a scalare” per redditi da € 24.000,00 e fino a € 26.000,00, non concorre all’aumento del reddito, è riconosciuto automaticamente dal sostituto d’imposta ed è esente da tassazione. Mediante la legge di Stabilità 2015 sarà prevista l’estensione di questa misura e altri interventi di natura fiscale nei confronti di famiglie mono-reddito con due o più figli a carico.

Irap

Dal 2014 è ridotta dal 3,90% al 3,50% l’aliquota Irap per le imprese industriali e commerciali e i professionisti.

Tasi

Il pagamento della prima rata della Tasi 2014 è stato rinviato al 16.10 per tutti i comuni che non hanno deliberato le aliquote entro il 23.05. Nei Comuni che non delibereranno le aliquote entro il 10.09 il pagamento è rinviato al 16.12 in un’unica rata con aliquota all’1 per mille. Nel caso di omessa determinazione nella delibera comunale, la percentuale di riparto è fissata al 10% in capo all’inquilino e al 90% in capo al proprietario. È inoltre stabilito l’obbligo, dal 2015, di invio dei bollettini precompilati da parte dei Comuni.

Imu e terreni agricoli “montani”

Dal 2014 l’esenzione Imu, prevista per i terreni agricoli, ricadenti in aree montane o di collina è riconosciuta a seconda dell’altitudine e differenziata a seconda che siano posseduti da coltivatori diretti e IAP o da altri soggetti. Con un apposito decreto, entro il 26

20.09.2014, dovranno essere definiti i Comuni “montani” per i quali si applica l’esenzione Imu.

Accertamento

I debitori decaduti dal beneficio della rateazione del pagamento dei debiti tributari, e quindi delle cartelle Equitalia, al 22.06.2013 possono essere ammessi nuovamente alla rateazione tramite un’istanza da presentare entro il 31.07.2014. Il nuovo piano non potrà eccedere le 72 rate mensili e non sarà prorogabile. Il contribuente che vorrà fruire di questa possibilità decadrà dal beneficio in caso di mancato pagamento di 2 rate, anche non consecutive.

Redditi di natura finanziaria

Dal 1.07.2014 entra in vigore l’aumento, dal 20% al 26%, dell’aliquota sui proventi di natura finanziaria. Tale novità riguarda solamente i privati, gli enti non commerciali, le società semplici e i soggetti privi di una stabile organizzazione in Italia. Resta al 12,50% la tassazione sui titoli di stato e buoni postali. Aumenta la tassazione delle plusvalenze derivanti dalla negoziazione di partecipazioni non qualificate, mentre rimane inalterata quella relativa alla compravendita di partecipazioni qualificate. Per il solo 2014 i fondi pensione complementari vedono aumentare l’aliquota dell’imposta sostitutiva a cui sono soggetti dello 0,50%, passando quindi dal 11% al 11,50%.

Rivalutazione beni d’impresa

L’imposta sostitutiva per le imprese che hanno rivalutato i propri beni è frazionata in 3 rate: la prima il 16.06, la seconda il 16.09 e l’ultima il 16.12.2014.

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Fattura elettronica alla Pubblica Amministrazione

È confermata l’anticipazione al 31.03.2015, anziché al 6.06.2015, dell’obbligo della fattura elettronica nei confronti delle amministrazioni diverse da Ministeri, Agenzie fiscali ed Enti nazionali di previdenza e assistenza sociale e per le Amministrazioni locali.

Crediti Pubblica Amministrazione

Dal 1.07.2014 i fornitori di beni e servizi potranno comunicare i dati sulle fatture emesse nei confronti della Pubblica Amministrazione, al fine di avviarne il monitoraggio.

Passaporti

È stato previsto un aumento del contributo amministrativo per il rilascio dei passaporti, che sale a € 73,50 dagli odierni € 40,29, oltre al costo del libretto. È abolito il bollo annuale per i viaggi fuori dall’Unione Europea. I maggiorenni dovranno versare € 300,00 per vedersi riconosciuta la cittadinanza italiana. Compensazione crediti “commerciali” È possibile compensare, per le imprese/lavoratori autonomi che effettuano somministrazioni, forniture, appalti e prestazioni professionali nei confronti delle pubbliche amministrazioni, le somme “da accertamento tributario” dovute relativamente ad alcuni istituti definitori e utilizzando i crediti vantati maturati successivamente al 31.12.2012. È confermato il differimento dal 31.12.2012 al 30.09.2013 del termine entro cui devono essere stati notificati i ruoli al fine di poter compensare le relative somme con i crediti non prescritti, certi, liquidi ed esigibili, maturati nei confronti dello Stato, enti pubblici, regioni, enti locali, nonché SSN per somministrazioni, forniture e appalti.


ambiente

Amianto: obbligo di censimento, gestione e bonifica Entro il 31/12/14 puoi chiedere la detrazione del 65% sulle spese sostenute. 1. Obbligo di censimento (entro il 31 gennaio 2013) Si tratta di informare gli enti territoriali in merito alla presenza di materiali contenenti amianto. L’obbligo è in capo al proprietario e non consiste in una autodenuncia, ma è un atto per permettere agli enti territoriali di poter censire e monitorare un potenziale stato di rischio cancerogeno sul territorio e conseguentemente tutelare la salute pubblica. Nota l’alta pericolosità per la salute e l’ambiente, la presenza di coperture o manufatti in cemento amianto (eternit) impone un’attenta valutazione dello stato di degrado del materiale. Da questa valutazione dipende infatti il metodo di bonifica da attuare. Sono numerose le leggi che regolano le responsabilità dei proprietari degli immobili rispetto all’eternit (fibrocemento). In ogni caso la legge dispone che le persone siano protette da danni che possono subire a causa dell’immobile. Per questo, nel caso vi sia eternit “pericoloso”, il proprietario ha il compito di occuparsi della relativa messa in sicurezza attraverso un intervento di bonifica in loco o di definitivo smaltimento. I datori di lavoro hanno obblighi simili verso chi opera alle loro dipendenze, in ambienti in cui siano presenti sostanze potenzialmente pericolose, quali appunto l’amianto e l’eternit. La Lombardia è la regione con la più cospicua presenza della fibra d’amianto: con l’obiettivo di eliminare tutto l’amianto dall’ambiente sul territorio entro il 2020 si è costituito il Co.P.A.L., (www. copal-amianto.it) Comitato prevenzione Amianto Lombardia.

Gli obblighi a carico del proprietario del materiale contenente amianto

Attenzione: a partire dal 4 febbraio 2013, la mancata comunicazione di presenza di amianto o materiali contenenti amianto, comporta, a carico del proprietario inadempiente, la sanzione amministrativa da 100 a 1.500 euro. E’ quindi importante segnalarlo (anche se in ritardo). 2. Obbligo di gestione (continuativa e programmata) La gestione prevede il conferimento ad una persona esperta (di norma un tecnico con la corretta formazione) dell’incarico di gestire il manufatto in modo tale che non sia pregiudizievole nei confronti della salute privata e pubblica e nei confronti dell’ambiente. Il Responsabile della gestione dovrà verificare periodicamente lo “stato di salute” del manufatto e prescrivere la tempistica di intervento e la metodologia più adeguata in funzione delle necessità del proprietario del manufatto e altre considerazioni tecniche e normative. 3. Obbligo di bonifica (entro il gennaio 2016) In riferimento al Piano Regionale Amianto Lombardia di cui alla Legge Regionale n°17 del 29 Settembre 2003 e deliberato in data 22 Dicembre 2005, in Lombardia vige l’obbligo di bonifica dei materiali contenti amianto entro e www.asarva.org

non oltre 10 anni dalla pubblicazione del Pral sul Bollettino Ufficiale di Regione Lombardia (Burl). La pubblicazione del Pral sul Burl è avvenuta il 17 Gennaio 2006 e, pertanto, la bonifica dovrà essere eseguita entro il 16 gennaio 2016. Per bonifica si intendono diverse procedure che impediscono la dispersione delle fibre di amianto nell’ambiente dopo che le stesse si siano distaccate dal manufatto e conseguentemente si siano rese disponibili all’inalazione.

Attenzione: con decreto legge 63/2013, in vigore dal 1° gennaio 2014, il Governo ha prorogato la detrazione del 65% (“ecobonus”) anche per gli interventi di sostituzione e coibentazione delle coperture. Rientrano tra questi interventi quindi la rimozione di tetti contenenti amianto, qualora l’intervento si configuri come sostituzione o modifica di elementi già esistenti (e non come nuova realizzazione). La detrazione è applicabile qualora lo stabile risulti esistente (accatastato) e riscaldato (esistenza di un impianto termico). La detrazione fiscale, pari al 65% delle spese sostenute, rimane in vigore fino al 31/12/2014. Dal 01/01/2015 al 31/12/2015 la detrazione diminuirà e sarà pari al 50%. Per tutte le informazioni su valutazione dello stato dell’eternit, smaltimento, detrazioni, asseverazioni tecniche e Certificazione energetica rivolgersi al Servizio Ambiente e Sicurezza: Riccardo Colombo Garoni Tel: 0332 256252 riccardo.colombo.g@asarva.org

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formazione I nostri corsi con lo sconto del 50% Grazie al contributo della Camera di Commercio di Varese abbiamo realizzato due nuovi corsi per entrare nel mondo dei social e per essere in regola con la “Direttiva macchine”.

Realizzare video per la comunicazione social

La “Direttiva macchine”

Obiettivi Per gli artigiani i social network sono un’opportunità concreta per farsi conoscere e fare business. Ma occorre imparare a raccontarsi in modo nuovo e personale, per esempio attraverso brevi video capaci di trasmettere la passione per il lavoro coinvolgendo ed emozionando il pubblico. Questo corso permette di imparare a realizzare video e foto efficaci da diffondere sui nuovi media (YouTube, Facebook, Instagram) con strumenti di uso corrente (iphone, reflex, macchine digitali compatte, videocamere palmari). Tutti possono realizzarli, basta avere fantasia e voglia di imparare poche e semplici tecniche.

Obiettivi Il corso vuole fornire una conoscenza di base sui requisiti della “Direttiva macchine” 2006/42/CE (adempimenti e responsabilità di progettisti, fabbricanti, venditori, utilizzatori) e sui principali requisiti di sicurezza richiesti per le macchine già in servizio, secondo le disposizioni legislative.

Calendario e orari 19 e 20 Settembre 2014 - 9.00 - 13.00 / 14.00 - 18.00 Sede - Faberlab - Viale Europa 4/A - Tradate Costo: 200 euro + Iva (alla quota di 400 euro è stato applicato uno sconto del 50% grazie al contributo della Camera di Commercio)

Calendario e orari 12 e 19 Settembre 2014 - 9.00 - 13.00 / 14.00 - 18.00 Sede - Confartigianato Imprese - Via F. Baracca, 5 - Busto Arsizio Costo: 150 euro + Iva (alla quota di 300 euro è stato applicato uno sconto del 50% grazie al contributo della Camera di Commercio) Per informazioni e iscrizioni:

» rivolgersi agli Assistenti d’Impresa presenti nelle sedi di Confartigianato Varese » Tel. 0332 256111 - n. verde 800650595 » www.asarva.org/formazione-tutti-i-corsi/

In partenza a settembre/ottobre 2014 MANUTENZIONE IMPIANTI DI RISCALDAMENTO AGGIORNAMENTO

10/09/2014 17/09/2014

VARESE - VIA SANVITO SILVESTRO, 92

COMPILAZIONE NUOVO LIBRETTO DI IMPIANTO

16/09/2014 23/09/2014

GALLARATE - VIALE MILANO,69

IMPIANTI INTERNI GAS: NUOVA DELIBERA 40/2014

24/09/2014 1/10/2014

VARESE - VIA SANVITO SILVESTRO, 92

LINKEDIN 4 BUSINESS

01/10/2014

TRADATE - FABERLAB, V.LE EUROPA, 4/A

PROGETTAZIONE 3D RHINOCEROS 5

07-10-1421-24/10/2014

TRADATE - FABERLAB, V.LE EUROPA, 4/A

COMPILAZIONE NUOVO LIBRETTO DI IMPIANTO

15-22/10/2014

VARESE - VIA SANVITO SILVESTRO, 92

BASIC ARDUINO WORKSHOP

18-19/10/2014

TRADATE - FABERLAB, V.LE EUROPA, 4/A

CHECK-UP: COME STA LA MIA IMPRESA

21-28/10/2014

BUSTO ARSIZIO - VIA F.BARACCA, 5

PERSONAL BRANDING PRICING RILASCIO DEL PATENTINO ABILITAZIONE IMPIANTI TERMICI 28 Artigiani Oggi>Obiettivo ProfessionalitàL’IMPRESA n. 07 Settembre 2014 STORYTELLING: RACCONTARE

23/10/2014

TRADATE - FABERLAB, V.LE EUROPA, 4/A

24-31/10/2014 07/11/2014

BUSTO ARSIZIO - VIA F.BARACCA, 5

Da definire

ENAIP DI VARESE - VIA UBERTI, 44

24/09/2014 www.asarva.org 06/10/2014

TRADATE - FABERLAB, V.LE EUROPA, 4/A


bandi e contributi L’ARTIGIANO IN FIERA 2014: IL CONTRIBUTO PER LA PARTECIPAZIONE Dal 29 novembre al 8 dicembre 2014, presso i padiglioni di Fieramilano, si svolgerà la 19^ edizione di AF – L’Artigiano in Fiera. Per facilitare la partecipazione delle imprese, la Camera di Commercio di Varese ha deliberato la concessione di un contributo sotto forma di voucher che copre il 50% dei costi di partecipazione fino ad un massimo di 2.000 € a impresa. La domanda di voucher dovrà essere trasmessa online dal 29 luglio 2014 al 10 novembre 2014. Per informazioni sulla domanda di voucher: Monica Baj - monica.baj@asarva.org tel. 0332 256214

Per l’iscrizione: Davide Ielmini - davide.ielmini@asarva.org tel. 0332 256296

Per approfondimenti: www.asarva.org/categoria/risorse-e-innovazione/bandi-e-contributi/

Banda larga: i contributi della Camera di Commercio Sostenere le imprese della provincia di Varese che vogliono investire in collegamenti ad internet più performanti per rendere fruibili servizi Ict avanzati. L’obiettivo del bando promosso dalla Camera di Commercio di Varese. Le risorse stanziate ammontano a 150.000 euro. Sono ammessi a contributo gli interventi di attivazione di un servizio di connettività base (Misura A) e di

connettività avanzata (Misura B). Il contributo è pari al 50% delle spese ammesse fino ad un massimo di 1.000 euro per la Misura A e di 2.000 euro per la Misura B. Importo minimo dell’investimento 600 euro per ogni unità locale per cui si chiede il contributo. Massimo 3.000 euro in caso di più unità. La domanda di contributo dovrà essere inviata alla Camera di Commercio

unicamente per via telematica dal 19 settembre al 30 settembre 2014. Per informazioni e assistenza per la domanda di accesso: Monica Baj – monica.baj@asarva.org tel. 0332 256214 Per saperne di più: www.asarva. org/2014/07/connettivita-a-banda-larga-varese-camera-di-commercio/

Tuttofood 2015: contributi per le eccellenze alimentari Tuttofood, il Salone Internazionale dell’Agroalimentare, in programma dal 3 al 6 maggio 2015 a FieraMilano, può essere un’opportunità strategica per raggiungere i mercati internazionali anche per le aziende più piccole, quelle capaci di produrre le eccellenze alimentari “Made in Italy” così ricercate all’estero. Per questo le micro e piccole aziende lombarde possono aderire al bando di

Unioncamere Lombardia e Regione Lomesclusivamente in forma telematica dal bardia per partecipare gratuitamente 16 settembre al 14 novembre 2014. ad un percorso di internazionalizzaPer informazioni e assistenza per la zione del valore di 5.750 che comprende domanda di accesso la partecipazione alla manifestazione Matteo Campari fieristica, l’organizzazione di incontri matteo.campari@asarva.org - tel. 0332 d’affari con buyer esteri, un percorso 256290 di preparazione e l’assistenza specialistica per orientarsi su nuovi merPer saperne di più: http://www.asarcati. va.org/2014/07/tuttofood-3-6-magLe domandewww.asarva.org dovranno essereArtigiani presentate Oggi>Obiettivo Professionalità n. 07 Settembre 2014 29 gio-2015/


Novità di settore Recupero accise II trimestre 2014 AUTOTRASPORTO

La domanda di recupero delle accise per il 2° semestre 2014 (che spetta alle imprese di autotrasporto di merci con veicoli di massa massima pari o superiore alle 7,5 ton) va presentata, non più a pena di decadenza, all’Ufficio delle Dogane a partire dal

1 luglio 2014, per i consumi di gasolio effettuati tra il 1 aprile 2014 ed il 30 giugno 2014. Il beneficio è pari a 0,21658609 euro a litro. La compensazione potrà avvenire entro il 31 dicembre 2015. Si rammenta che dal 2012 è stato eliminato il limite annuale di credito compensabile tramite F24, pari a 250.000 euro. Confartigianato Imprese Varese offre il servizio per la compilazione della domanda Per info: Assistenti d’impresa tel. 0332 256111 Per tutte le informazioni e le iscrizioni:

www.asarva.org/recupero-accisa/

Nuovo libretto d’impianto: la Regione conferma la proroga al 15 ottobre IMPIANTI

A seguito della proroga del Ministero dello Sviluppo Economico, approvata con Decreto Ministeriale del 20 giugno 2014, la Regione Lombardia con Decreto n. 6518 del 7 luglio

2014 ha ridefinito le scadenze relative all’entrata in vigore dal 15 ottobre 2014 dell’obbligo di utilizzo dei nuovi modelli di libretto di impianto e di rapporto di controllo e l’avvio del processo di targatura degli impianti. Presso tutte le nostre sedi è possibile ritirare le copie del nuovo libretto e dei nuovi rapporti di controllo. Per prenotarli: Assistenti d’impresa tel. 0332 256111

cerco / vendo / offro » gli annunci Per i tuoi annunci: fax 0332 256300 - team.comunicazione@asarva.org

LAVORO

attività

Impresa di Gallarate cerca urgentemente operaio manutentore. Disponibilità immediata per lavoro in zona Caronno Pertusella. Per info: 331 6137848

Per pensionamento cedesi prestigiosa gelateria (pluripremiata) in Busto Arsizio. Solo interessati. Per info: 335 6058845

Estetista in Saronno cerca persona con qualifica di estetista per affiancamento o, eventualmente, per rilevare l’attività. Per info: 348 5553928

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ATTREZZATURA E MATERIALI Vendesi libreria componibile e modulabile bianca per negozi o studi – lunghezza 10 metri, altezza 2,50 metri – costituita da elementi murali montanti + basi + piani lineari dogati ed interi rinforzati + mensole rinforzate + schienali lisci. Imballata, come nuova. Per info: 0332 428564 30

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Carta di Qualificazione del Conducente (CQC): scadenza anticipata di 2 anni AUTOTRASPORTO

La proroga della validità della CQC al 2020 (per le persone) e al 2021 (per le merci) è stata soppressa, a causa di una specifica richiesta dell’Unione Europea. Lo stabilisce il Decreto ministeriale del 10 giugno 2014, che sopprime la norma precedente che prorogava l’estensione della scadenza di validità della CQC al 9 settembre 2020 per il trasporto di persone e al 9 settembre 2021 per il trasporto di cose, in seguito alla formazione periodica. Le nuove scadenze per frequentare i corsi di formazione periodica utili per il rinnovo di validità, sono il 9 settembre 2018 per la CQC persone e il 9 settembre 2019 per la CQC merci. Per ulteriori informazioni:

www.asarva.org/categoria/mercato-e-settori/mobilita/autotrasporto/

Cronotachigrafo: deroga per i veicoli che trasportano ghiaia La sentenza della Corte di Giustizia dell’Unione Europea del 13 marzo 2014 prevede una deroga per veicoli impiegati nell’ambito di servizi di manutenzione della rete stradale. In particolare i veicoli esonerati dall’utilizzo di un tachigrafo sono quelli che trasportano materiale fino al luogo dei lavori di manutenzione della rete stradale, purché il trasporto sia interamente ed esclusivamente legato alla realizzazione dei detti lavori e costituisca un’attività accessoria rispetto a questi ultimi.


Scadenze settembre 01 Invio telematico DENUNCE MENSILI UNIEMENS luglio - ditta e lavoratori dipendenti, parasubordinati, associati in partecipazione (esclusi agricoli e colf) OPERAZIONI CON PAESI BLACK LIST – presentazione elenchi mese di luglio per i soggetti con periodicità di invio mensile 04 CONTABILITÁ E ASSISTENZA FISCALE - Termine ultimo consegna documentazione relativa al mese di AGOSTO 11 AMMINISTRAZIONE DEL PERSONALE - Ritiro cedolini 16 FORNITORI ESPORTATORI ABITUALI - Termine per l’invio telematico della Comunicazione dei dati contenuti nelle dichiarazioni di intento ricevute Invio telematico VERSAMENTO UNITARIO F24 - delle imposte (lavoro dipendente - ritenute IVA - contribuenti mensili - imposte sostitutive) e dei contributi, relativi al mese precedente, dovuti all’lNPS (contributi previdenziali e assistenziali - contributo dei CO.CO.CO. e Co.co.pro), versamento a, FONDO EST, ELBA, CADIPROF, EBIPRO– contributi INPS per lavoro dipendente agricolo (I trimestre 2014) FONDO GOMMA E PLASTICA - Scadenza versamento mese agosto

19 CASSA EDILE - Presentazione denunce contributive aziende edili FONDAPI - Versamento contributi mesi di luglio e agosto CONAI - Dichiarazione mensile/trimestrale dei produttori di imballaggio 22 AGRIFONDO - Scadenza versamento agosto 25 ENPAIA - Denuncia delle retribuzioni, impiegati agricoli e pagamento contributi IVA COMUNITARIA - Presentazione degli elenchi INTRASTAT mese di agosto per contribuenti con periodicità di invio mensile

30 Presentazione MODELLO UNICO/IRAP ANNO 2013 SOGGETTI IRES con esercizio coincidente con l’anno solare - mediante trasmissione telematica Presentazione DICHIARAZIONE IVA IN VIA AUTONOMA per i soggetti non tenuti a presentare il modello unico - mediante trasmissione telematica OPERAZIONI CON PAESI BLACK LIST – presentazione elenchi mese di agosto per i soggetti con periodicità di invio mensile CAIT - Consegna allegati G/F mese precedente

30 AMMINISTRAZIONE DEL PERSONALE - Termine ultimo consegna foglio ore di SETTEMBRE CASSA EDILE - Versamento contributi periodo agosto Invio telematico DENUNCE MENSILI UNIEMENS agosto - ditta e lavoratori dipendenti, parasubordinati, associati in partecipazione (esclusi agricoli e colf). Presentazione MODELLO UNICO/IRAP ANNO 2013 PERSONE FISICHE, SOCIETÀ E STUDI ASSOCIATI - mediante trasmissione telematica

Scadenze ottobre 03 CONTABILITÁ E ASSISTENZA FISCALE - Termine ultimo consegna documentazione relativa al mese di SETTEMBRE 10 DIRIGENTI D’AZIENDE COMMERCIALI - Versamento 3° trimestre contributi fondi Negri, Besusso e Pastore CONTRIBUTI COLF - Versamento 3° trimestre CASSA COLF 13 AMMINISTRAZIONE DEL PERSONALE - Ritiro cedolini 16 Invio telematico VERSAMENTO UNITARIO F24 - delle imposte (lavoro dipendente - ritenute IVA - contribuenti mensili - imposte sostitutive) e dei contributi, relativi al mese precedente, dovuti all’lNPS (contributi previdenziali e assistenziali - contributo dei CO.CO.CO.e Co. Co.co.pro), versamento a FONDO EST, ELBA, CADIPROF, EBIPRO, fondo FASCHIM 3° trimestre FONDO PENSIONE FONTE - Scadenza versamento contributi 3° trimestre FONDO GOMMA E PLASTICA - Scadenza versamento mese settembre

16 FORNITORI ESPORTATORI ABITUALI - Termine per l’invio telematico della Comunicazione dei dati contenuti nelle dichiarazioni di intento ricevute. 17 RIDUZIONE ACCISA AUTOTRASPORTO - Termine ultimo per la presentazione delle domande di rimborso alla Circoscrizione Doganale relative al III trimestre 2014 20 FONDO INTEGRATIVO COMETA - Scadenza versamento 3° trimestre CASSA EDILE - Presentazione denunce contributive aziende edili AGRIFONDO - Scadenza versamento settembre PREVINDAI - Versamento contributi dirigenti industriali 3° trimestre 22 CONAI - Dichiarazione mensile/trimestrale dei produttori di imballaggio 27 ENPAIA - Denuncia delle retribuzioni, impiegati agricoli e pagamento contributi

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27 IVA COMUNITARIA - Presentazione degli elenchi INTRASTAT mese di settembre per contribuenti con periodicità di invio mensile e 3° trimestre 2014 per contribuenti con periodicità di invio trimestrale MOD 730 – termine presentazione 730 integrativo al Caf 29 CAIT - Consegna allegati G/F mese precedente 31 CASSA EDILE - Versamento contributi periodo settembre INPS - Denuncia contributiva telematica operai agricoli trimestre luglio-settembre Invio telematico DENUNCE MENSILI UNIEMENS settembre - ditta e lavoratori dipendenti, parasubordinati, associati in partecipazione (esclusi agricoli e colf) AMMINISTRAZIONE DEL PERSONALE - Termine ultimo consegna fogli ore di OTTOBRE OPERAZIONI CON PAESI BLACK LIST – presentazione elenchi mese di settembre per i soggetti con periodicità di invio mensile e 3° trimestre 2014 per i soggetti con periodicità di invio trimestrale

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