Essere Impresa - aprile 2013

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economia & lavoro • • • Segue da pagina 4

Le ombre sui prossimi mesi negativo per l’edilizia, dove continuano a calare le imprese attive (-3,4%) e in cui è in forte calo l’occupazione, la domanda e la produzione, mentre crescono le difficoltà finanziarie. Dai dati delle Casse Edili risulta, fra gli altri cali, una flessione notevole delle ore lavorate: -12,2%. Il movimento commerciale con l’estero nel 2012 ha fatto rilevare, rispetto al 2011, un aumento delle esportazioni pari al +3,1% (Emilia-Romagna +3,1% e Italia +3,7%). Le importazioni sono calate in tutti i livelli territoriali: -8,8% in provincia, -5,4% in Emilia-Romagna e -5,6% in Italia. Calzature, macchinari, prodotti per l’agricoltura e prodotti alimentari sono i più esportati, mentre le principali destinazioni sono l’Unione Europea, l’Europa extra UE e l’Asia Orientale; in forte crescita le esportazioni in Medio Oriente e America Settentrionale. Trasporti in forte discesa (calano del 3,2% le imprese attive), con criticità specifiche, tra cui concorrenza sleale e con vettori esteri, appalti dei servizi di trasporto al massimo ribasso. Il credito rappresenta senza dubbio un elemento cruciale per lo sviluppo della nostra economia: la raccolta bancaria è in crescita, +8,3%, il rapporto “depositi per abitante” è di 20.886 euro, contro i 23.357 dell’Emilia-Romagna, in linea però con l’Italia, euro 20.534. Calo netto degli impieghi “vivi” delle imprese (-4,8% in imprese fino a 19 addetti, e -2,6% in imprese da 20 addetti e oltre), soprattutto nel comparto delle costruzioni

(-4,6%). Le imprese artigiane attive (13.315) risultano in calo (-2,6%) al 31/12/2012, rispetto ad analogo periodo 2011. Tutti i settori del sistema artigianale soffrono, per l’aggravarsi delle problematiche soprattutto in edilizia e trasporti; difficoltà, in generale, per le imprese che lavorano in conto terzi. La dinamica occupazionale registra un tasso di occupazione, nel 2012 (media dei primi tre trimestri), pari a 66,3%, leggermente inferiore a quello regionale (67,7%), ma superiore a quello nazionale (56,8%). Il tasso di disoccupazione è invece pari a 7,4%, per maschi e femmine, tasso più alto rispetto alla media regionale (6,7%), ma inferiore a quello nazionale (10,4%) e che, a livello provinciale, ha coinvolto pesantemente la componente femminile (9,9%). Da notare che prosegue l’aumento sostenuto (+11,2%) dei disoccupati, rilevato dai Centri per l’Impiego (+15,2% uomini, +8,3% donne). Gli iscritti nelle liste di mobilità a fine anno sono risultati in aumento del 23% rispetto al 2011. Riguardo alle misure di integrazione salariale, la CIG ordinaria è in aumento del 69,3%, quella straordinaria del +6,3%, quella in deroga è diminuita del 4,5%. Gli ultimi scenari di previsione disponibili, delineati da Prometeia e Unioncamere EmiliaRomagna e riferiti a febbraio 2013, stimano una flessione del valore aggiunto, nell’anno corrente per Forlì-Cesena, dello 0,7%, leggermente maggiore rispetto alla regione (-0,5%) e rispetto all’Italia (-0,6%). Per il 2013 è prevista una riduzione del Prodotto Interno Lordo italiano pari a -0,6%, rispetto all’anno precedente, (UE27 +0,2%, Germania +0,4%, Mondo +3,4%).

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