La Voce dell'Artigiano - Ottobre 2014

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artigiano il valore del nostro lavoro

Il buon cibo... ...ĂŠ artigiano

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Contraffazione: quanto vale la multinazionale del "falso" RC Auto: i carrozzieri chiedono regole chiare e riduzione delle tariffe Arriva a Cuneo "Made in Italy: eccellenze in digitale" Puntare sull'apprendistato per rilanciare l'occupazione Siglato accordo nazionale per gli aumenti retributivi agli artigiani Accordo con la Cassa di Risparmio di Bra a sostegno delle imprese Arrivano sconti INAIL per le aziende che hanno investito in sicurezza I Mestieri del Gusto alla Fiera del Marrone di Cuneo

NORD OVEST/03921/10.2014/CONV VALIDO DAL 08/10/2014

N. 10 - Ottobre 2014 | Mensile della Confartigianato Imprese Cuneo



Il Adrienne Rich

Il momento del cambiamento è l’unica poesia.

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sommario

editoriale Serve una svolta europea per dare vigore alla crescita del nostro Paese primo piano

Contraffazione: quanto vale il mercato del “falso” RC Auto: i carrozzieri chiedono regole chiare e riduzione delle tariffe 15 aziende cuneesi iscritte nel Registro Imprese Storiche Arriva a Cuneo “Made in Italy: eccellenze in digitale” Grande Fiera d’Estate: un successo consolidato Innovativi per forza... e per passione Puntare sull’apprendistato per rilanciare l’occupazione

Siglato accordo nazionale per gli aumenti retributivi agli artigiani

In arrivo il voucher da 10 mila euro per le pmi digitali

Accordo con la Cassa di Risparmio di Bra a sostegno delle imprese Serve una nuova politica del credito a favore delle imprese

Ampliare il proprio business con l’e-commerce

Settore Benessere: come funziona il servizio di raccolta trasporto e smaltimento rifiuti

Aggiornamento periodico a cura di Confartigianato Cuneo

Arrivano sconti INAIL per le aziende che hanno investito in sicurezza

Alcol e sostanze stupefacenti sul luogo di lavoro

Per ripartire abbiamo bisogno (anche) dei sogni

Potere e cambiamenti nei ruoli

Addio a Giuseppe Chiabrando, artigiano serio e appassionato A Biella la festa regionale del Socio ANAP I pensionati non riceveranno il bonus di 80 euro

Gli eventi sul territorio

sindacale e lavoro finanza agevolata

confartigianato fidi cuneo vantaggi per gli associati voci delle categorie sicurezza med.art.

movimento giovani imprenditori movimento donne impresa anap

eventi e territorio

PERIODICO DELLA CONFARTIGIANATO CUNEO DECR. TRIB. CUNEO N. 88 9/9/1953 EDITRICE: Associazione Artigiani della Provincia di Cuneo Service srl - via I Maggio 8, Cuneo - tel. 0171 451111 - fax 0171 697453 - confartcn@confartcn.com - cuneo.confartigianato.it PRESIDENTE: Domenico Massimino - RESPONSABILE AMMINISTRATIVO: Gianangelo Brovia - DIRETTORE RESPONSABILE: Daniela Bianco - IN REDAZIONE: Paolo Riba - IMPAGINAZIONE: Serena Bosca COMITATO DI REDAZIONE: Bruno Bono, Gianangelo Brovia, Donato Frontuto, Umberto Marino, Diego Mozzali, Pierpaolo Soria, Cristina Trucco, Guido Zolfino STAMPA E PUBBLICITÀ: TEC ARTI GRAFICHE srl - via dei Fontanili 12, 12045 Fossano (CN) - tel. 0172 695770 - fax 0172 695898 - adv@tec-artigrafiche.it - www.tec-artigrafiche.it

La Voce dell’Artigiano è un mensile associato all’USPI. Spedizione in abb. post., pubbl. 45%, art. 2 comma 20/b, Legge 662/96, Filiale di Cuneo Questo numero è stato chiuso in redazione il 28/10/2014. Tiratura: 14.000 copie.

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editoriale Domenico Massimino Presidente Confartigianato Imprese Cuneo

Historia magistra vitae (la storia è maestra di vita). Lo scriveva Cicerone nel 54 a.C., lo ribadiscono in questi giorni 340 economisti italiani, chiedendo al presidente Renzi, ora ai vertici anche dell’Unione Europea, un’iniziativa “alta” per salvare l’Europa e l’Italia prima che sia troppo tardi. E il loro appello si rifà ad un momento storico che riporta alcune analogie con il nostro presente: la conferenza di Bretton Woods del 1944. Con intorno un mondo frantumato dalla Guerra, 740 delegati di oltre 40 Paesi allora si riunirono per preparare la ricostruzione del sistema monetario e finanziario internazionale. Dopo tre settimane uscirono dal consesso con un nuovo ordine, totalmente concordato, e con la convinzione che la priorità fosse rilanciare la crescita. Lo stesso si dovrebbe fare, ora e subito, con i rappresentanti degli Stati europei. Oggi l’Europa è in ginocchio per gli effetti di una crisi economica simile ad una guerra: troppi i posti di lavoro perduti, troppa la capacità produttiva sprecata e, soprattutto in alcuni Stati come l’Italia, troppo evidente la mancanza di una vera e concreta ripartenza economica. L’impegno del nostro Governo nel perseguire l’obiettivo di rimessa in moto dell’economia partendo dallo sgravio fiscale per le imprese è apprezzabile e condivisibile, ma da solo può non bastare a rinvigorire la produttività del Paese, se questa non rientra nel meccanismo di una crescita internazionale che spinga in avanti orizzonti e prospettive. L’appello ad una nuova Bretton Woods, dopo i consensi italiani, sta ottenendo la sottoscrizione di molti economisti stranieri, che vedono nei suoi punti “chiave”, una Banca centrale europea sul modello Federal reserve, una politica fiscale più armonica che dia ossigeno alle imprese, progetti di ristrutturazione del debito europeo con l’intervento della stessa Bce, la strada obbligata per rilanciare lo sviluppo europeo e quindi anche di tutti i Paesi partners.

Serve una svolta europea per dare vigore alla crescita del nostro Paese Nel frattempo però, ogni singolo Paese deve proseguire nell’attuazione di quelle riforme necessarie ad un allineamento economico più sostenibile. Per le imprese italiane in primo piano c’è la Legge Delega fiscale che con le sue modifiche dovrebbe ridare forza alla produttività e quindi ai consumi. Il condizionale è d’obbligo poiché le riforme sono ancora allo stato di “work in progress” e si nutrono di continui approfondimenti. In Italia, insieme al lavoro, la riforma del fisco resta la più grande priorità. Secondo la Banca mondiale, il livello di pressione fiscale nel nostro Paese si attesta sul 65,8%, un dato che appare ancora più sproporzionato se confrontato con il livello dei servizi resi dallo Stato.

La riforma fiscale deve quindi essere l'occasione per ricostruire un patto di fiducia fra Stato e cittadini, impostando un nuovo sistema tributario che agisca in equilibrio con il lavoro e le imprese.

Si richiede un cambiamento di pensiero, che riporti al centro lavoro, fedeltà fiscale e responsabilità ed una maggiore certezza del diritto con la quale si possa contrastare l’evasione fiscale, oggi stimata in oltre 250 miliardi di euro. Intanto, in attesa che si arrivi all’attuazione delle riforme, nei mesi di novembre e di dicembre le imprese e le famiglie italiane saranno chiamate a versare oltre 91 miliardi di euro di imposte. Sempre secondo la Cgia di Mestre, tra il versamento delle ritenute Irpef dei dipendenti e dei collaboratori familiari, le ritenute in capo ai lavoratori autonomi, l’Iva, gli acconti Irpef, Ires e Irap, il versamento dell’ultima rata dell’Imu e della Tasi, le aziende dovranno onorare 25 scadenze fiscali: in linea teorica una ogni 2 giorni. Una tempesta fiscale ormai insostenibile per le imprese e i cittadini di un Paese che dovrebbe ritornare a crescere.

Focus su...

Riformare il fisco, quindi, significa innanzitutto investire sulla semplificazione. Secondo i dati della Cgia di Mestre, la burocrazia generata dal fisco italiano, il più farraginoso e complesso d’Europa, costa alle PMI 31 miliardi all’anno, pari a circa 7 mila euro ad azienda.

RC AUTO: I CARROZZIERI CHIEDONO REGOLE CHIARE E RIDUZIONE TARIFFE

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CELEBRATO IL VENTENNALE DEL MOVIMENTO GIOVANI IMPRENDITORI

Se si sommano a questi valori i costi generati dal gettito fiscale e dalle tariffe previdenziali si arriva alla somma di 248,8 miliardi di euro, un carico fiscale che non ha eguali a livello internazionale. Diventa prioritaria quindi un’urgente sforbiciata alla tassazione.

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ACCORDO CON CASSA DI RISPARMIO DI BRA A SOSTEGNO DELLE IMPRESE

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Il processo di snellimento degli adempimenti deve però essere programmato con una visione d’insieme, che prediliga l’efficacia degli interventi ai tecnicismi di settore e punti all’efficienza e trasparenza del sistema.

I MESTIERI DEL GUSTO ALLA FIERA DEL MARRONE DI CUNEO

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Contraffazione: primo piano

quanto vale la multinazionale del “falso” 200 miliardi nel mondo, 7 miliardi in Italia

La multinazionale del “falso” fattura 200 miliardi l’anno in tutto il mondo, ma la cifra è destinata a crescere del 74,5% in dieci anni, in linea con la dinamica del commercio internazionale. La contraffazione è un “affare” di dimensioni globali che in Italia “vale” 6.924 milioni, pari allo 0,45% del Pil. Il nostro Paese è il primo in Europa per quantità di merce sequestrata: tra il 2008 e il 2013 si sono registrati 99.748 sequestri per 334,5 milioni di pezzi contraffatti del valore complessivo di 3.789 milioni. A rivelare le dimensioni del fenomeno della contraffazione è un rapporto di Confartigianato. «La contraffazione – sostiene il Segretario Generale della Confederazione, Cesare Fumagalli - è un business colossale e globalizzato che gira a pieno regime ed è tra le cause della crisi delle piccole imprese manifatturiere made in Italy». Secondo il rapporto di Confartigianato, infatti, i settori più esposti alla contraffazione sono quelli del tessile, abbigliamento, calzature, occhialeria, cosmetici, giocattoli che rappresentano l’89,2% dei valore delle merci sequestrate tra il 2008 e il 2013. E proprio in questi settori di punta del made in Italy - in cui operano 64.322 imprese artigiane con 194.555 addetti – negli ultimi 5 anni le imprese artigiane sono state decimate, con una perdita di

Valore merci sequestrate 2008-2013 per prodotto milioni di euro

prodotto

valore

%

Accessori di abbigliamento

1.312

34,6

Abbigliamento

535

14,1

Apparecchiature elettriche

377

9,9

Calzature

299

7,9

Occhiali

281

7,4

Profumi e cosmetici

250

6,6

Giocattoli e giochi

170

4,5

Orologi e gioielli

154

4,1

Cd, dvd, cassette

44

1,2

Apparecchiature informatiche

18

0,5

Altre merci

349

9,2

3.789

100,0

Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Mise

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Dinamica imprese artigiane esposte alla contraffazione: 2009-2014 e 2013-2014

(6,6%), giocattoli e giochi (4,5%), orologi e gioielli (4,1%), cd, dvd, cassette (1,2%), apparecchiature informatiche (0,5%).

imprese registrate al II trim. 2014 Ateco 13, 14, 15, 321, 324, 2042, 32504 e 32505

A livello regionale, il valore più elevato di merci contraffatte sequestrate tra il 2008 e il 2013 si registra nel Lazio ed è pari a 966 milioni. Secondo posto per la Lombardia con 639 milioni e in terza posizione la Campania con 574 milioni.

milioni di euro

periodo

valori

II 2014

64.322

II 2013

65.732

variazione II 2014-II 2013

-1.410

variazione % II 2014-II 2013

-2,1

II 2009

71.374

variazione II 2014-II 2009

-7.052

variazione % II 2014-II 2009

-9,9

Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati UnioncamereInfocamere e Mise

7.052 aziende, pari ad un calo del 9,9%. Soltanto nell’ultimo anno le imprese artigiane di questi settori ‘invasi’ dai falsi sono diminuite del 2,1%. Le più colpite sono state le imprese del Molise, calate negli ultimi 5 anni del 27,3%, seguite da quelle della Puglia ( -24,3%), della Sicilia (-19,1%), della Basilicata (-18,7%) e della Sardegna (-17,9%). Ma il mercato del falso minaccia tutte le regioni, soprattutto quelle con la maggiore presenza di imprese nei settori manifatturieri esposti alla contraffazione: in testa vi è la Toscana seguita da Marche, Umbria, Veneto e Abruzzo. A livello provinciale, il pericolo dei falsi riguarda soprattutto le imprese di Prato, Fermo, Firenze, Arezzo e Pistoia. La rilevazione di Confartigianato mostra che la Cina guida la classifica dei Paesi di provenienza di merce contraffatta con una quota del 66,1% dei prodotti sequestrati dalle autorità italiane. La contraffazione presenta alcuni casi di specializzazione settoriale: ad esempio per profumi e cosmetici la principale fonte di provenienza è la Turchia (51,2%), per i prodotti alimentari l'Egitto (34,3%). Per quanto riguarda la tipologia delle merci, il valore più alto di sequestri effettuati in Italia tra il 2008 e il 2013 riguarda gli accessori di abbigliamento (34,6%). Seguono i capi d’abbigliamento (14,1%), apparecchiature elettriche (9,9%), calzature (7,9%), occhiali (7,4%), profumi e cosmetici

La modalità preferita per introdurre i “falsi” in Europa è il trasporto via mare che riguarda il 66,1% del valore dei sequestri effettuati nell’Ue. Nettamente distanziati i trasferimenti aerei (11%), per posta (9,1%), su strada (8,1%), per corriere espresso (5,6%). «Un fenomeno criminale di dimensioni globali come la contraffazione – avverte Cesare Fumagalli - va combattuto con armi globali. Serve un’azione congiunta di tutti i livelli di Governo, in Italia, in Europa e a livello internazionale. L’azione repressiva, la collaborazione tra le forze dell’ordine di tutti i Paesi, devono essere accompagnate da attività di prevenzione e da iniziative legislative a tutela dell’origine e della qualità dei prodotti, a cominciare dall’approvazione di una regolamentazione europea, come quella sul “made in”, che obblighi a indicare l'origine dei prodotti e garantirne la piena tracciabilità. Ma bisogna anche intensificare le attività di formazione e informazione alle imprese a ai consumatori sui danni provocati dalla contraffazione, sulla difesa della proprietà intellettuale e industriale, sulla tutela del made in Italy».


RC Auto: i carrozzieri

primo piano

chiedono regole chiare e riduzione delle tariffe

Negli ultimi 10 anni, tra marzo 2004 e marzo 2014, in Italia, i prezzi delle assicurazioni sui mezzi di trasporto sono aumentati del 27,9%, più del doppio rispetto al 13,6% di aumento medio registrato in Europa. Per i tedeschi i rincari si sono fermati all’8% e addirittura i francesi hanno speso soltanto il 6,6% in più. A denunciare la corsa delle tariffe Rc auto sono i Carrozzieri di Confartigianato, assieme alle altre Associazioni, che hanno recentemente presentato una proposta di legge per modificare le norme in materia di Rc auto contenute nel Codice delle assicurazioni private. «In questi anni – commenta Gianfranco Canavesio, presidente provinciale e regionale dei Carrozzieri di Confartigianato – si sono susseguiti tentativi di introdurre norme in materia di Rc auto che avrebbero leso i diritti dei consumatori e alterato le regole della libera concorrenza nel settore dell’autoriparazione. È ora di cambiare per ristabilire, una volta per tutte, corretti rapporti tra cittadini, assicurazioni, imprese di riparazione. Chiediamo regole chiare per raggiungere una serie di obiettivi: abbassare le tariffe Rc auto, garantire ai consumatori il diritto di scegliere il carrozziere di fiducia per la riparazione dei danni, assicurare libertà di concorrenza nel mercato della riparazione,

La Commissione tecnica nazionale che ha sviluppato il disegno di legge carrozzieri

tutelare la qualità delle riparazioni e la sicurezza della circolazione stradale». «Sottolineiamo – aggiunge Domenico Massimino, presidente provinciale di Confartigianato Cuneo – come queste proposte non siano solo indirizzate a valorizzare il lavoro e la professionalità dei

carrozzieri, ma tendano a salvaguardare anche il consumatore finale, perseguendo così l’obiettivo di tutelare maggiormente il sistema economico del nostro Paese e, parimenti, sostenere il collegato tessuto sociale».

Le richieste delle Associazioni dei Carrozzieri Nel dettaglio, la proposta di legge di cui i Carrozzieri sollecitano la presentazione in Parlamento è composta da 5 articoli che puntano a riequilibrare il rapporto tra consumatori, assicurazioni, carrozzieri. Un rapporto oggi fortemente sbilanciato a vantaggio delle Compagnie di assicurazione. Le Associazioni dei Carrozzieri chiedono quindi che, in caso di incidente, l’assicurato sia libero di scegliere la carrozzeria cui affidare la riparazione che deve essere eseguita nel rispetto della conformità con gli standard dei costruttori. Se l’incidente ha compromesso la sicurezza del veicolo, i carrozzieri chiedono che sia prevista la revisione dell’auto riparata. Altro punto della proposta di legge riguarda l’obbligo della fatturazione di tutti gli interventi riparativi. La fattura deve essere analitica e deve specificare tempi e modalità di riparazione e ricambi utilizzati, anche al fine di poter ‘tracciare’ l’intervento per combattere le frodi assicurative. Inoltre, nella proposta di legge si prevede l’utilizzo pieno della cessione del credito, inteso quale diritto e opportunità previsti dalle leggi vigenti.

Con la cessione del credito si permette, inoltre, all’automobilista di ricevere la riparazione in forma specifica, recandosi presso la carrozzeria che ha scelto liberamente, senza esborso anticipato di danaro. Per difendere la concorrenza nel mercato dell’autoriparazione, le norme sollecitare dalle Associazioni dei Carrozzieri prevedono che non sia concesso alcun vantaggio alle carrozzerie convenzionate con le assicurazioni né prevista alcuna penalizzazione per i carrozzieri indipendenti. E, ancora, gli automobilisti dovranno ricevere il risarcimento integrale dei danni subiti, compresi i servizi aggiuntivi e complementari della riparazione quali, ad esempio, il soccorso stradale e l’auto di cortesia durante il periodo della riparazione. La proposta di legge prevede altresì l’abrogazione della disciplina del risarcimento diretto e del suo Regolamento, in coerenza con la sentenza della Corte costituzionale n° 180/2009 che ne ha decretato la facoltatività e anche in considerazione del suo fallimento in termini di riduzione dei premi assicurativi. Infine, le Associazioni dei Carrozzieri chiedono che sia garantita la terzietà e indipendenza del perito assicurativo.

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15 aziende primo piano

cuneesi iscritte nel Registro Imprese Storiche

La cerimonia si è svolta nella sede della Camera di Commercio di Cuneo Domenica 5 ottobre è stata festa grande nella casa delle imprese a Cuneo. Con la riapertura del Registro delle imprese storiche, deliberata da Unioncamere per l’anno 2014, sono state 15 le aziende della provincia di Cuneo che hanno dimostrato di possedere i requisiti per l’iscrizione. La cerimonia di premiazione delle 15 imprese storiche ultracentenarie, che hanno ricevuto quale prestigioso riconoscimento una targa e una pergamena, ha visto la presenza del presidente Ferruccio Dardanello che ha fatto gli onori di casa, di Enrico Costa vice ministro alla Giustizia, di Andrea Olivero vice ministro alle Politiche agricole, alimentari e forestali e di Giuseppe Rossetto commissario della Provincia di Cuneo. «Oggi, come nel 2012, con orgoglio, celebriamo la festa dell’imprenditorialità cuneese - dichiara Ferruccio Dardanello, presidente dell’ente camerale -. Realismo e sogno è il sodalizio vincente per dare corpo all’impresa. Lungimirante Camillo Benso conte di Cavour che, nel dar vita all’Italia, aveva immaginato l’unione economica dei territori con la costituzione delle Camere di commercio. L’imprenditoria italiana oggi porta i colori della bandiera”». Il Registro delle imprese storiche istituito da Unioncamere nel 2011, in occasione del 150° anniversario dell’Unità d’Italia, ha lo scopo di incoraggiare e premiare quelle imprese che, nel tempo, hanno trasmesso alle generazioni

successive il loro patrimonio di esperienze e valori imprenditoriali. Ad oggi ne risultano iscritte più di 2.200, di cui 74 della provincia di Cuneo. «Se non c’è impresa, non c’è distribuzione di ricchezza - sostiene Giuseppe Rossetto, commissario della Provincia di Cuneo -. Se non si difende, promuovendo, l’imprenditoria italiana non si fa va da nessuna parte. Non perdiamo l’italianità e crediamo nel nostro Paese che necessita di segnali concreti per rafforzare la fiducia». Il Registro è uno strumento di valorizzazione delle imprese che, nella longevità ultracentenaria, testimoniano le trasformazioni e i caratteri più

Elenco delle imprese storiche aggiunte 1630 1842 1885 1885 1900 1892 1894 1896 1901 1902 1906 1909 1910 1911 1912

Azienda agricola Poderi Moretti di Moretti Francesco - Monteu Roero - Agricoltura Cassa di Risparmio di Bra Spa - Bra - Attività bancaria Rolfo Spa - Bra - Industria Bruna Bartolomeo - Sambuco - Ristorazione/attività ricettiva Bernardi di Bernardi Assunta & C. Snc - Sampeyre - Commercio Corimef Snc Monasterolo - Savigliano - Artigianato Rovera Manuela - Caraglio - Somministrazione Liprandi Alberto - Frabosa - Soprana Ristorazione/attività ricettiva Galfrè Giacomo Sas di Galfrè Giacomo & C. - Barge - Industria/commercio Mandrile Leandro - Caraglio - Agricoltura Messaggerie Subalpine di Coalova Carlo Giovanni & C. Snc - Dronero - Artigianato Fratelli Borello Srl - Bra - Industria/commercio Miolano Giovanni Battista - Saluzzo - Commercio Merlo Spa - Cervasca - Industria Grigolon di Barbara Grigolon - Mondovì - Somministrazione L’elenco delle imprese storiche è pubblicamente consultabile all’indirizzo www.unioncamere.gov.it/P48A0C0S738/Le-radici-del-futuro.htm

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profondi di identità nazionale e territoriale, nonché la capacità di coniugare innovazione e tradizione, apertura al mondo e appartenenza alla comunità, luogo dove si costruisce e si conserva l’identità del sistema economico e imprenditoriale locale. «La famiglia e l’impresa familiare – interviene Enrico Costa, vice ministro alla Giustizia - sono il perno attorno a cui ruota la nostra economia. Il sacrificio delle imprese durevoli nel tempo è il segno tangibile che la passione e la caparbietà pagano». Con il marchio “Impresa storica d’Italia”, Unioncamere valorizza in forma visiva il ruolo della stessa all’interno della comunità in cui opera e il legame con il sistema camerale nazionale. Le aziende premiate possono così utilizzare tale marchio, quale segno distintivo nel loro operare quotidiano. «L’azienda per essere vincente - afferma il vice ministro alle Politiche agricole Andrea Olivero non deve guardare al solo profitto, ma deve durare nel tempo riscoprendo il valore etico del buon capitalismo. Per arrivarvi è necessaria una sinergia tra istituzioni e imprese, con un conseguente snellimento della burocrazia finalizzato a un’imprenditorialità diffusa. Una sfida da assumersi insieme». Al momento della premiazione, le varie imprese hanno portato la loro testimonianza ripercorrendo la storia della loro azienda e ricordando le generazioni passate che hanno dato vita e linfa all’attuale attività imprenditoriale.


Arriva a Cuneo primo piano

“Made in Italy: eccellenze in digitale”

I due giovani digitalizzatori alla Camera di Commercio di Cuneo svolgeranno attività di sensibilizzazione e supporto alle imprese È stato presentato lo scorso lunedì 6 ottobre, presso la Camera di Commercio di Cuneo, il progetto “Made in Italy: Eccellenze in digitale” promosso da Google e Unioncamere, con il patrocinio del Ministero dello Sviluppo Economico, volto a diffondere la cultura dell’innovazione digitale e accrescere la consapevolezza dei vantaggi derivanti da un utilizzo più avanzato del web per il Made in Italy. L’obiettivo del progetto è stato individuato nel valorizzare lo scambio di competenze tra le piccole imprese e i giovani nella transizione al digitale per esportare le eccellenze produttive italiane a partire dall’agroalimentare e dall’artigianato.

favorire la digitalizzazione delle imprese dei settori selezionati all’interno del territorio della Camera di commercio di Cuneo. «Oggi, anche le imprese cuneesi hanno l’opportunità di migliorare la presenza sul web delle proprie eccellenze produttive - ha dichiarato Ferruccio Dardanello, presidente della Camera di Commercio di Cuneo e di Unioncamere. - L’anno scorso, il progetto Distretti sul web ha dimostrato che, quando le nostre imprese scommettono sulla qualità e sulla tradizione, sono in grado di intercettare con successo la grande e sempre più crescente domanda di Made in Italy. Con

Il compito di supportare le imprese nel percorso di digitalizzazione è stato affidato a 106 giovani, formati da Google e Unioncamere, che per 6 mesi saranno ospitati in 52 Camere di Commercio in tutta Italia. Affiancati da un tutor dedicato all’interno dell’ente camerale, i giovani digitalizzatori svolgeranno attività di sensibilizzazione e supporto alle imprese del territorio per aiutarle a creare o sviluppare la propria presenza online, sfruttando le opportunità offerte dalla rete con lo scopo di far conoscere in tutto il mondo le eccellenze del Made in Italy. L’iniziativa si inserisce nella campagna “e-Skills for jobs” della Commissione Europea e ha il patrocinio del Ministero dello Sviluppo Economico. Per la provincia di Cuneo, i settori individuati sono quello del mobile-arredo e quello dolciario. Isabella Carlone, 25 anni, al secondo anno del corso di laurea magistrale in Comunicazione e Pubblicità per le Organizzazioni all’Università di Urbino, e Stefano Mala, 28 anni con una laurea magistrale in Economia e direzione delle imprese presso Università di Torino, sono i due giovani scelti per

questa iniziativa, il sistema camerale e Google si propongono di contribuire a colmare il gap che, purtroppo, ancora esiste tra le potenzialità delle nostre produzioni di qualità e la loro effettiva diffusione sui mercati mondiali. Per farlo abbiamo voluto scommettere sui giovani talenti, di cui il nostro Paese è ricco». Una volta raccolte le manifestazioni di interesse, Isabella e Stefano passeranno a individuare e selezionare le imprese beneficiarie del progetto, implementando e condividendo con esse un programma di lavoro per la loro digitalizzazione. Grazie a Internet, infatti, aziende di ogni settore e dimensione possono far conoscere i propri prodotti, anche di nicchia, oltre i confini nazionali raggiungendo nuovi mercati e nuovi clienti in tutto il mondo. Recenti studi dimostrano che, al crescere del livello di maturità digitale, aumenta la percentuale di imprese che fanno export. Maturità digitale ed export hanno un impatto diretto sul fatturato delle imprese: fino al 39% del fatturato export delle imprese di medie dimensioni attive online è realizzato grazie a Internet.

Sebbene tra il 2012 e il 2013 le ricerche globali su Google legate al made in Italy siano aumentate del 12%, solo un numero ridotto delle nostre imprese sfrutta appieno le potenzialità della rete per accrescere il proprio fatturato. Tra le Pmi manifatturiere la maggioranza ha un proprio sito web, ma solo il 16% fa attività di e-commerce. È dunque evidente quali siano gli spazi e le opportunità che si aprono per le eccellenze produttive italiane. Dopo i saluti istituzionali, da parte del presidente della Camera di Commercio di Cuneo e di Unioncamere Ferruccio Dardanello, sono seguiti l’intervento di Domenico Mauriello, responsabile Centro Studi Unioncamere, e un’interessante tavola rotonda riguardante il progetto pilota del 2013 “Distretti sul web” con protagonisti Ines Tammaro, borsista per il Distretto di Canelli-Santo Stefano Belbo, Renata Bonacina, imprenditrice dell’azienda vitivinicola Ca’ Ed Balos che ha aderito al progetto in questione, e Fiorella Manfredi, funzionario CCIAA Cuneo che ha svolto il lavoro di tutoraggio nell’ambito del progetto. Infine, Isabella Carlone e Stefano Mala, i due referenti del progetto “Made in Italy: Eccellenze in digitale” hanno illustrato a grandi linee come si svolgerà il loro intervento da digitalizzatori sul territorio della provincia di Cuneo. A moderare l’evento è stato Gianni Martini, giornalista de La Stampa Cuneo. Maggiori informazioni sul progetto sono disponibili sul sito www.cn.camcom.gov.it/eccellenzeindigitale

Per ulteriori informazioni contattare: Camera di Commercio di Cuneod Rif. Ufficio Promozione promozione@cn.camcom.it Referente per il Settore Mobile-Arredo Rif. Isabella Carlone carlone.cn.camcom@eccellenzeindigitale.it Referente per il Settore Dolciario Rif. Stefano Mala mala.cn.camcom@eccellenzeindigitale.it Google Italy Rif. Claudio Monteverde press-italia@google.com Agenzia Pr Google Italy Rif. Barbara Rivolta google@mslgroup.com

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primo piano

Grande Fiera d’Estate:

un successo consolidato mattina ad ingresso libero con accreditamento sul sito. Uno sforzo compensato dalla risposta: un pubblico qualificato che abbiamo portato tra gli stand a vedere da vicino la qualità e la professionalità dei nostri espositori”. Dalle interviste a campione tra i visitatori, è emerso che il pubblico del sabato mattina è arrivato da tutto il Piemonte, dalla Liguria e dalla Francia. L’organizzazione della GFE, in collaborazione con diversi partner, in particolare con le associazioni di categoria Confartigianato, Coldiretti e Confcommercio, ha organizzato eventi e proposto novità apprezzate dal pubblico di tutte le fasce ••• d’età. L’impegno di tanti, artigiani in primis, ha permesso di chiudere la 39^ edizione della Grande Fiera d’Estate di Cuneo con un risultato importante per le aziende: il pubblico ha visitato i padiglioni perché realmente interessato a prodotti e novità presentati dagli espositori. “I numeri sono in linea con quelli dello scorso anno – ha spiegato Massimo Barolo, amministratore unico di Al.Fiere Eventi -: questo grazie anche alla decisione di lanciare l’esperimento del sabato

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•••

primo piano

Non è mancato il sostegno di Unicredit e lo sguardo transfrontaliero con il progetto Alcotra “In Com”, per un’innovativa promozione turistica e commerciale, promosso da Camera di Commercio, Comune di Cuneo, Ville de Chambery e Conitours.

Hanno dato i suoi frutti anche gli importanti investimenti tecnologici che Al.Fiere Eventi ha fatto quest’anno. “Abbiamo cercato di rendere l’evento al passo con i tempi - spiega Gianmaria Barolo, direttore commerciale di Al.Fiere Eventi -, a partire dal portale “In Fiera tutto l’anno”, che darà visibilità continua, durante tutto l’anno, agli espositori. E’ stata creata un’ “app” per aggiornare i visitatori, in tempo reale, su ciò che accade in Fiera”. La comunicazione, attraverso i social network della GFE, è cresciuta oltre tutte le aspettative: i contatti si sono quadruplicati in poco più di due settimane. La 39^ edizione è stata raccontata anche attraverso foto (più di 1.000 scatti ufficiali, molti diffusi in tutto il mondo attraverso la rete internet) e video. Hanno visitato e raccontato la GFE oltre 70 giornalisti italiani e francesi. Queste le premesse con le quali Al.Fiere Eventi sta già lavorando alla Grande Fiera d’Estate del prossimo anno, un’edizione storica: la numero 40.

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Innovativi per forza... e per passione

Festeggiato con un convegno il Ventennale del Movimento Giovani Imprenditori di Confartigianato Cuneo

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Il Movimento Giovani di Confartigianato Cuneo ha festeggiato i vent’anni di fondazione con un convegno dedicato all’innovazione e alle nuove tecnologie

Il Movimento Giovani Imprenditori di Confartigianato Cuneo, gruppo nato per sviluppare attività e progetti per gli artigiani under 40, ha festeggiato il ventennale di fondazione con un convegno dedicato all’innovazione imprenditoriale in tutte le sue declinazioni: dal necessario cambio di mentalità e di approccio alla gestione d’azienda da parte degli imprenditori alla disamina dei nuovi strumenti che la tecnologia mette a disposizione degli “artigiani di domani”. Il convegno, che ha visto una grande partecipazione di pubblico, si è svolto lo scorso sabato 11 ottobre presso lo Spazio Incontri della Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo, ed è stato organizzato grazie al contributo della Camera di Commercio di Cuneo e al sostegno di Audi Zentrum Alessandria e Motus srl.

Il tavolo dei relatori. Da sinistra: Paolo Manfredi, Emanuela Donetti, Domenico Massimino, Marco Nardin, Enrico Molineri, Daniele Casetta

«Abbiamo deciso – spiega Enrico Molineri, presidente del Movimento Giovani Imprenditori

di Confartigianato Cuneo – di festeggiare questo importante anniversario con un convegno dedicato ad una delle qualità che da sempre ha contraddistinto la nostra categoria: la naturale attitudine all'innovazione. L'incontro è dunque stato un momento per riflettere sull'attuale situazione del settore artigianale in Italia e in provincia di Cuneo e, parimenti, approfondire con esperti del settore e artigiani quali possano essere gli strumenti e le soluzioni disponibili per aiutare le aziende ad affrontare questo futuro caratterizzato da grandi cambiamenti». Hanno aperto i lavori i saluti istituzioni delle autorità presenti, tra cui Domenico Massimino, presidente provinciale Confartigianato Imprese Cuneo, Daniele Casetta, presidente regionale Movimento Giovani Imprenditori e Marco Nardin, presidente nazionale Movimento Giovani Imprenditori. Si sono poi susseguiti gli interventi di Emanuela Donetti, docente di Innovazione presso il Dipartimento di Tecnica delle Costruzioni dell'Università di Ginevra, che ha focalizzato la propria relazione sugli aspetti relativi al cambio di mentalità e di approccio che deve e dovrà caratterizzare l'impostazione aziendale e personale dell'imprenditore per poter essere al passo coi tempi, e di Paolo Manfredi, digital innovation manager di Confartigianato Imprese, che ha esposto ai presenti le esperienze del Sistema confederale a partire dall’aspetto sindacale e di rappresentanza, ai progetti dedicati, alle opportunità offerte alle imprese. In seguito alcuni imprenditori artigiani cuneesi hanno condiviso con i presenti le loro esperienze, i loro approcci con le nuove tecnologie e più in generale, le loro impressioni “sul campo” legate ai nuovi strumenti a disposizione degli imprenditori. •••

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Andrea Valle, della B.V. Veicoli Blindati di Beinette, ha raccontato di come le stampanti 3D abbiano apportato un miglioramento alla sua attività; Alberto Mandrile, della Tecnoworld Group di Cuneo, ha illustrato al pubblico i suoi progetti che uniscono informazione, territorio, nuove tecnologie e sostenibilità ambientale; Danilo Parola, della Play Adv di Centallo, ha raccontato di come sia sempre più importante e determinante l’uso del web e dei social network per promuovere al meglio l’azienda e i prodotti.

Roberto Castellino è intervenuto al convegno in videoconferenza

La consegna delle targhe ricordo. Da sinistra: Livio Boschetti, Stefania Bongiovanni, Domenico Massimino, Luca Crosetto, Enrico Molineri

Il presidente provinciale Domenico Massimino ha poi donato ad ogni presidente una targa ricordo del rispettivo mandato e, infine, tutti i past president, a nome del Movimento Giovani, hanno consegnato nella mani di Massimino una targa a ricordo del ventennale, che sarà apposto nella sede provinciale dell’associazione, riportante la mission del gruppo: “Essere l’occasione di innovazione nel contesto associativo per dare futuro all’impresa”.

Dopo questa prima parte di convegno, si è passati alle celebrazioni vere e proprie del ventennale, introdotte da un filmato che in pochi minuti ha ripercorso le tappe più salienti del Movimento Giovani (visionabile sul canale YouTube di Confartigianato all’indirizzo youtu.be/qsExV1P9rAw). Molta commozione durante gli interventi dei past president che hanno voluto raccontare qualche aneddoto della loro esperienza alla guida dal gruppo. Si sono susseguiti

«L'Associazione – conclude Domenico Massimino, presidente provinciale di Confartigianato Imprese Cuneo – deve un sentito ed autentico ringraziamento al Movimento Giovani Imprenditori, e ai suoi presidenti, perché fin dalla sua costituzione il gruppo non solo si è rivelato un'ottima “palestra” che ha permesso la crescita di molti dirigenti che continuano tutt'ora la loro azione sindacale all'interno della struttura, ma si è sempre dimostrato attento e puntuale rispetto alle esigenze e necessità degli imprenditori e ha rappresentato un vero e proprio “collante” tra gli imprenditori

negli interventi Luca Crosetto (presidente dal 1994-2001); Roberto Castellino, collegato in video conferenza (2001-2005); Livio Boschetti (20052009) e Stefania Bongiovanni (2009-2013).

artigiani. L'augurio e l'auspicio è che le attività del gruppo continuino con lo stesso impegno anche nei prossimi anni, per il bene dell'Associazione e del nostro tessuto imprenditoriale».

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Puntare sull’apprendistato per rilanciare l’occupazione

Se ne è parlato in un convegno organizzato da Confartigianato Cuneo e Gi Group

giovanile e potenziare la qualità manifatturiera made in Italy». «Bisogna utilizzare il Job Acts – sottolinea Massimino – per definire un sistema di orientamento e di sostegno al lavoro che, al pari degli altri Paesi europei, offra ai giovani un percorso di continuità e coerenza tra istruzione, formazione, esperienze on the job e inserimento lavorativo con contratto di apprendistato». Proprio sul Job Act e sulle novità che introduce nel mondo del lavoro, Confartigianato Cuneo ha organizzato, in collaborazione con GiGroup, un convegno svoltosi con un grandissimo successo di pubblico lo scorso 25 settembre, presso lo Spazio Incontri della Fondazione CRC.

Confartigianato Cuneo ha accolto con positività gli intenti del Governo in tema di riforme per rilanciare l’occupazione.

Mondo Artigiano - (Puntata del 1 ottobre)

youtu.be/MV3IP4_CjAg

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«Bisogna liberare l’apprendistato da costi e vincoli introdotti dalla riforma Fornero, – commenta Domenico Massimino, presidente provinciale Confartigianato Cuneo – rilanciare l’alternanza scuola-lavoro, valorizzare le competenze, implementare in Italia l’esperienza del sistema di formazione “duale”, efficace collegamento tra il mondo della scuola ed il mondo delle imprese che consente ai giovani di conseguire un titolo di studio imparando un mestiere. È questa la strada per affrontare il dramma della disoccupazione

Durante l’incontro sono state illustrate le principali novità del Job Act che, modificando gli istituti contrattuali del contratto a tempo determinato, della somministrazione a termine e dell’apprendistato, ha rimodulato il concetto di flessibilità in entrata nel mercato del lavoro italiano. Sono interventi Flavio Dessilani - Regional Business Director Piemonte e Liguria Gi Group e di Giampiero Falasca, avvocato Partner di DLA Piper Italy. Ai lavori hanno anche apportato il loro contributo Nicola Gaiero, presidente dell’Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Cuneo e Giovanni Trombetta, presidente dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro di Cuneo. Le conclusioni sono state affidate a Luca Crosetto, vice presidente provinciale vicario, e Giorgio Felici, vice presidente provinciale.


sindacale e lavoro

Siglato accordo nazionale per gli aumenti retributivi agli artigiani Il 16 ottobre scorso è stata siglato un importante Accordo nazionale che ha rivisto sostanzialmente sia l’entità, sia la decorrenza degli aumenti retributivi nazionali originariamente previsti dal Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro artigiano di settore del 24 gennaio 2014.

Luciano Gandolfo Rapp. Provinciale Categoiria Edili vice presidente nazionale ANAEPA

L’Accordo nazionale, caparbiamente perseguito dalla Delegazione sindacale presieduta dal cuneese Luciano Gandolfo - rappresentante provinciale edile e vice Presidente nazionale ANAEPA Confartigianato - ha dunque realizzato appieno la “clausola di salvaguardia” inserita nel CCNL artigiano di categoria che prevedeva appunto la possibilità di riequilibrare le retribuzioni artigiane concordate nel gennaio scorso rispetto a quelle meno onerose eventualmente previste da altri CCNL non artigiani che si fossero eventualmente stipulati successivamente al nostro, con la finalità di evitare un dumping salariale.

Nell’Accordo è stato contestualmente “riequilibrato” anche il tetto massimo di E.V.R. provinciale, così come la contribuzione a Prevedi, il cui importo è stato materialmente detratto dalla seconda tranche di aumento salariale. Le Parti hanno inoltre posticipato a luglio 2015 la decorrenza di quest’ultima, allineandola così a quella prevista per il settore industriale, nonché posticipato al 30 giugno 2016 la scadenza contrattuale originariamente prevista al 30 marzo dello stesso anno. L’intervento più significativo riguarda la terza tranche di aumento retributivo originariamente prevista dal nostro CCNL con decorrenza dicembre 2015. Questa è stata posticipata ad Aprile 2017 e comunque unicamente a titolo di A.F.A.C., e cioè come anticipo sui futuri aumenti contrattuali, da assorbirsi nel prossimo rinnovo contrattuale.

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In arrivo il voucher finanza agevolata

da 10 mila euro per le pmi digitali

Con il decreto 145/2013, il Ministero dello Sviluppo Economico concederà dei finanziamenti a fondo perduto fino al 50% delle spese ammissibili alle imprese che effettueranno degli investimenti digitali.

Per ulteriori informazioni contattare: Ufficio Finanza Agevolata Confartigianato Imprese Cuneo Rif. Doriana Mandrile tel. +39 0171 451252

Il voucher da 10.000 euro potrà essere utilizzato per l’acquisto di software, hardware o servizi che consentano il miglioramento dell’efficienza aziendale, lo sviluppo di soluzioni di e-commerce, connettività a banda larga e ultralarga, il collegamento alla rete internet mediante la tecnologia satellitare e per finanziare la formazione qualificata del personale in campo ICT, modernizzazione dell’organizzazione del lavoro tale da favorire l’utilizzo di strumenti tecnologici e forme di flessibilità, tra cui il telelavoro. La copertura finanziaria dell’intervento è posta a carico della prossima programmazione 2014/2020

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Accordo con la Cassa di Risparmio di Bra a sostegno delle

imprese

Confartigianato Fidi Cuneo e Cassa di Risparmio di Bra hanno recentemente sottoscritto un accordo per sostenere le imprese socie e dare nuovo impulso alla ripresa delle attività economiche del territorio.

h t t p : / / c u n e o. c o n f a r t i g i a n a t o. i t / c o n f i d i /

Sostenere le imprese e dare nuovo impulso alla ripresa delle attività economiche del territorio

«L’intervento testimonia la presenza della Cassa di Risparmio di Bra e del Gruppo BPER a sostegno del territorio - spiega Francesco Guida, Presidente della Cassa di Risparmio di Bra. Sostegno che si realizza sia attraverso forme di finanziamento e raccolta a condizioni particolarmente agevolate sia attraverso la destinazione di una quota degli interessi riconosciuti alla Confartigianato Onlus, la no-profit della Associazione che, da anni, opera nel sociale.»

Il Direttore Generale della Cassa di Risparmio di Bra, Paolo Cerruti sottolinea che « i 5 milioni di euro di plafond stanziato potranno esser utilizzati per finanziamenti sino a 250.000 euro per sostenere gli investimenti delle imprese artigiane della Provincia. Evidenzia inoltre che nell’ambito dell’accordo sarà reso disponibile un plafond di certificati di deposito che consentiranno di investire i risparmi in modo sicuro e a tassi particolarmente agevolati»

specifica per le esigenze di approvvigionamento finanziario PMI della provincia. Questo accordo, che si colloca in tutta una serie di vantaggiose convenzioni stipulate con istituti di credito locali, è importante in una fase in cui le imprese da un lato faticano sotto il profilo finanziario e dall’altro sono poco propense agli investimenti, a causa della grave situazione economica». «In questo momento di crisi, – conclude il Domenico Massimino, presidente provinciale di Confartigianato Cuneo – nel quale è sempre più difficile “fare impresa”, chiediamo alle banche, sia nazionali che del territorio, di confermarsi attente al tessuto produttivo, per poter dare un nuovo

impulso al sistema economico del Paese. L’accordo con la Cassa di Risparmio di Bra conferma gli ottimi rapporti instaurati con i vari istituti di credito e concretizza, da entrambe le parti, la volontà di continuare ad impegnarsi per sostenere le piccole e medie imprese».

«La convenzione – spiega il Comm. Giacomo Pirra, presidente di Confartigianato Fidi Cuneo, la cooperativa di garanzia dell’Associazione artigiani – mira a strutturare una soluzione dedicata,

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Serve una confartigianato fidi cuneo

nuova politica del credito a favore delle imprese

È stato il tema della Convention Fedart Fidi svoltasi a Riccione Riccione è stata la capitale italiana sui temi del credito alle PMI: dal 25 al 27 settembre, presso l'Hotel Lungomare, si è svolta la Convention annuale di Fedart-Fidi che associa circa 130 Confidi per un volume complessivo di finanziamenti garantiti – stando agli ultimi dati certificati - di circa 14 miliardi di euro, con garanzie per 6,4 miliardi di euro a favore di oltre 700.000 piccole e micro imprese.

Una Convention importante, per i temi toccati e per la celebrazione dei venti anni della Federazione, costituita nel 1994. L'evento è stato arricchito dai contributi dei numerosi oratori e ospiti che si sono succeduti nelle 8 sessioni di lavoro, dalla Banca d'Italia al Ministero dello Sviluppo Economico, e ha visto la partecipazione dei vertici delle Confederazioni, presenti con i Presidenti Giorgio Merletti di Confartigianato e Daniele Vaccarino di CNA e Cesare Fumagalli e Sergio Silvestrini Segretari Generali rispettivamente di Confartigianato e CNA. Al centro dell’azione della Federazione è la definizione di una nuova politica del credito, in grado di far concretamente arrivare alle PMI le risorse, oggi quanto mai fondamentali. L’attenzione di Fedart è rivolta in particolare a quelle imprese che sono nella cosiddetta “zona grigia”, che, pur avendo possibilità di sviluppo, in questo momento storico trovano difficoltà a rivolgersi direttamente alle banche per ottenere il credito necessario per portare avanti i propri obiettivi sul mercato, e che trovano quindi nei Confidi un valido supporto per finanziarsi.

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Il Presidente Fabio Petri, nella relazione introduttiva, ha sottolineato: “serve al riguardo una radicale svolta per liberare il Paese e le banche da vincoli e rigidità che stanno compromettendo qualsiasi tentativo, seppur timido, di ripresa. Svolta ad iniziare dalle risorse messe a disposizione dalla BCE, già largamente inutilizzate. Le banche si trincerano dietro l’affermazione che la vera ragione del credit crunch è la scarsa domanda delle imprese, e non il venir meno dell’offerta di finanziamenti. Sarebbe utile comprendere se la stretta creditizia sia realmente legata alla mancanza di domanda o piuttosto al fatto che questa domanda non riesce ad essere intercettata e a passare nelle maglie troppo serrate delle banche”. Il Fondo Centrale di Garanzia, sempre più in concorrenza con i Confidi, si sta progressivamente orientando verso la garanzia diretta delle banche a discapito della controgaranzia attraverso i Confidi, nonostante che quest’ultima consenta un migliore e più efficiente impiego delle risorse pubbliche a sostegno del credito e minori oneri a carico del bilancio dello Stato. “Sarebbe utile domandarsi – ha proseguito Fabio Petri - se la strategia del Fondo sia quella di favorire l’accesso al credito delle PMI, per cui è stato costituito, o piuttosto di trasferire indirettamente le risorse pubbliche al sistema bancario”. L’attuale funzionamento del Fondo Centrale di Garanzia non risponde infatti a criteri di efficacia ed efficienza e l’operatività è tarata in modo da ammettere agli interventi le imprese migliori, che invece potrebbero relazionarsi positivamente con il sistema bancario in modo autonomo. Continuando così esse sottrarranno risorse alle altre imprese che, seppure sane ma in momentanea difficoltà finanziaria, hanno realmente bisogno dell’intervento pubblico per accedere al credito, spesso fondamentale per ripartire. Inoltre, la garanzia diretta, che sta sempre più sostituendosi alla controgaranzia, anche a seguito degli ultimi interventi normativi, si caratterizza – rispetto a quest’ultima – per un tasso di sofferenza nettamente più elevato (4,9% contro 2,7%) tutto a carico del bilancio dello Stato, oltre a un minore volume di finanziamenti garantiti alle imprese a parità di risorse pubbliche. “Fedart ha condotto uno specifico approfondimento su questo tema,” ha spiegato il Direttore di Fedart Fidi, Leonardo Nafissi “da cui emerge come sia oggi prioritario definire una politica pubblica della garanzia unitaria, mirata sulle esigenze del sistema e continuativa, e che si


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ponga l’obiettivo strategico di sostenere il sistema del credito e quello imprenditoriale attraverso il sostegno ai Confidi. Ciò può realizzarsi attraverso il riordino della filiera della garanzia, nella forma di azioni dirette sia ai Confidi, per garantire loro condizioni di sostenibilità, sia a FCG, per renderne più efficiente il meccanismo. Oggi la principale difficoltà per le PMI nella relazione con le banche è infatti rappresentata dal costo del rischio, prima che il costo della raccolta, ed è pertanto su questo fattore che occorre intervenire tempestivamente. Un ruolo determinante in questo senso può provenire dai Confidi stessi, in sinergia con il Fondo Centrale, grazie alla natura mutualistica che li contraddistingue e alla sussidiarietà che ne orienta l’azione”. I Confidi possono infatti svolgere una funzione fondamentale per definire una nuova politica del credito, realmente funzionale alle esigenze delle PMI. La proposta di Fedart Fidi è quella di una ristrutturazione del sistema della garanzia, per renderlo più coerente con le sfide del mercato. La Federazione ha riconfermato il ruolo centrale della garanzia nell’attività dei Confidi, ma ha altresì riconosciuto la necessità di ampliare l’offerta del sistema sia per assicurarne una prospettiva di lungo termine, creando le condizioni per superare la crisi che lo sta sempre più coinvolgendo, sia per rispondere in modo adeguato alle nuove esigenze manifestate dalle imprese, anch’esse via via più indebolite da una crisi che non sembra volersi arrestare e da una relazione progressivamente più difficile con il sistema bancario. Nel concreto, gli strumenti potrebbero spaziare dalla garanzia equity, per facilitare l’impiego nel capitale delle imprese di risorse provenienti dal loro stesso territorio secondo la logica mutualistica che contraddistingue il sistema dei Confidi, al piccolo credito, attraverso operazioni di finanziamento diretto ad integrazione dell’attività già svolta dalle banche ma per le quali la stessa risulta sempre

meno conveniente, e ancora al rafforzamento dell’assistenza e della consulenza finanziaria alle PMI associate, che costituisce un vantaggio competitivo fondamentale per i Confidi. Ancora con l’obiettivo di agire concretamente a favore dell’accesso al credito delle PMI, la Federazione ha affermato che a suo parere la relazione con le banche, sempre più complicata via via che la situazione del Paese si fa più tesa, potrebbe essere rilanciata proponendo un progetto unitario per veicolare, con il supporto dei Confidi, la nuova liquidità BCE alle nostre piccole e micro imprese. Il terzo pilastro individuato dalla Federazione per contribuire alla sostenibilità del sistema dei Confidi è rappresentato da una riforma del quadro normativo, finalizzata a definire un contesto legislativo adeguato alle rinnovate esigenze del sistema. È attualmente in discussione alla Commissione Finanze del Senato un disegno di legge delega di riforma dei Confidi che, recependo integralmente una proposta elaborata dalla stessa Fedart, ruota intorno ad alcuni principi e criteri direttivi: la patrimonializzazione del sistema, la riforma della filiera della garanzia, l’apertura verso nuove forme di garanzia e di servizi alle PMI, il rafforzamento dei principi di proporzionalità e specificità, la semplificazione degli adempimenti e la riduzione delle duplicazioni, e altro ancora. Fedart, nella consapevolezza che tale legge potrebbe tra l’altro rappresentare il veicolo attraverso cui ampliare l’offerta del sistema nella direzione tracciata sopra, sta parallelamente elaborando un progetto strategico per definire i contenuti del decreto legislativo di attuazione della legge delega stessa. Nel suo primo intervento come Presidente di Fedart Fidi Adelio Ferrari ha dichiarato: "I Confidi, nella crisi economica, sono stati e sono determinanti al fine di favorire l’accesso al credito di molte piccole e piccolissime imprese, assicurandone in molti casi la sopravvivenza - ha poi proseguito - Ora il nostro sistema si trova di fronte a nuove importanti sfide, decisive per poter continuare a svolgere con efficacia la propria mission a fianco delle piccole medie imprese". "Ringrazio tutti coloro che mi hanno concesso la fiducia: l'impegno della Federazione e mio personale - ha concluso Ferrari - sarà quello di rappresentare e orientare l’attività dei Confidi aderenti a Fedart per il conseguimento degli obiettivi strategici evidenziati durante i lavori della Convention, valorizzandone nel contempo la natura mutualistica e la matrice associativa che li caratterizza". Oltre 200 persone, dirigenti dei Confidi Associati provenienti da tutte le Regioni d'Italia hanno partecipato ai lavori, che si sono conclusi con le Assemblee di Fedart Fidi e di Fiaf che hanno nominato i nuovi vertici: Adelio Ferrari è stato nominato Presidente di Fedart Fidi e Fabio Petri Presidente del Fiaf.

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vantaggi per gli associati

Ampliare il proprio business con l’e-commerce Nuovo accordo sottoscritto tra Confartigianato Cuneo e Postecom Portare l'attività degli artigiani sul web per vendere in modo semplice e veloce. È questo l'obiettivo che Confartigianato Cuneo si è prefissata per le imprese associate siglando recentemente un accordo con Postecom, la società “digitale” del Gruppo Poste Italiane specializzata nella progettazione, sviluppo, gestione e integrazione di servizi digitali, soluzioni e tecnologie multicanale. L'offerta per l’e-commerce, consultabile sul sito www.posteecommerce.it, comprende soluzioni a pacchetto per la piccola impresa che avvia la propri attività on-line e che vuole affermare il proprio posizionamento commerciale sul Web attraverso un insieme di strumenti integrati: siti semplici da utilizzare e personalizzabili, servizi di pagamento sicuri, spedizione e logistica nazionali e internazionali, contact center clienti. Grazie a questa iniziativa gli associati a Confartigianato Cuneo potranno quindi usufruire, a prezzi vantaggiosi, di un servizio “chiavi in mano” ed omnicomprensivo per il commercio elettronico, modulabile alle proprie esigenze ed attivo dopo solo 40 giorni dalla sua sottoscrizione. Il sito web è completo di tutte le funzionalità necessarie per fare e-commerce: è possibile scegliere un’impostazione grafica per l'e-shop, avere una vetrina e configurare il proprio catalogo con 50 prodotti.

Per informazioni Ufficio Marketing - Confartigianato Cuneo

tel. 0171 451111 marketing@confartcn.com

Per quanto riguarda i pagamenti, è bene ricordare che poste Italiane è uno dei principali gestori dei pagamenti di e-commerce in Italia, basti pensare che ben il 25% delle transazioni on-line avvengono con una carta BancoPosta. L’accordo siglato prevede quindi l'utilizzo di uno dei sistemi più flessibili di pagamento online oggi sul mercato:

Recupero crediti Informazioni commerciali G.C. di Ghigo Fraz. Ruata Re, 9/A 12037 Saluzzo (CN) Tel./Fax 0175 46582 Cell. 333 6183409 info@caldaielegna.it

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il “POS virtuale” BancoPosta, che consente il pagamento da parte dei clienti in totale sicurezza tramite carte Visa, MasterCard, Postepay e addebito su conto corrente BancoPosta, oltre che sistemi di spedizione integrati. Oggigiorno le vendita on-line in Italia sono le sole ad avere un trend in continua crescita ed è chiaro che i margini di intervento e di successo nel campo del commercio elettronico sono molto alti. Inoltre le aziende devono valutare l'importanza e le potenzialità dell'e-commerce non solo come pura vendita diretta on-line, ma anche nel suo fondamentale ruolo di rinforzo, potenziamento e completamento dei tradizionali scambi fisici: ad esempio come canale informativo per i clienti che poi concludono l'acquisto nei punti vendita o come supporto al post vendita. Un'ulteriore possibilità per migliorare il business offerta alle aziende iscritte a Confartigianato Imprese Cuneo.


Settore Benessere: vantaggi per gli associati

come funziona il servizio di raccolta, trasporto e smaltimento rifiuti

Interessa le attività di estetista, acconciatore, trucco permanente e semipermanente, tatuaggio, piercing...

Nella sostanza, i soggetti che svolgono attività di • estetista, • acconciatore, • trucco permanente e semipermanente, • tatuaggio, • piercing, • agopuntura, • podologo, • callista, • manicure e pedicure che producono rifiuti pericolosi e a rischio infettivo – CODICE CER 180103* - non sono soggetti all’obbligo di registrazione sul registro dei rifiuti di carico e scarico e della dichiarazione ambientale annuale (MUD). Tali adempimenti si intendono assolti attraverso la compilazione e la conservazione, in ordine cronologico, dei formulari per il trasporto dei rifiuti, che vengono redatti durante la fase di smaltimento dei rifiuti in questione. Si sottolinea comunque che per le eventuali altre tipologie di rifiuti prodotti diversi da quelli a rischio

infettivo (come ad esempio bombolette spray, contenitori contaminati da sostanze pericolose ecc.), rimangono in vigore gli adempimenti amministrativi previsti dal Testo Unico Ambientale D.Lgs. 152/06 (registro di carico e scarico rifiuti – Modello unico di Dichiarazione Ambientale ecc.).

Amambiente Srl Via Valparasco 4/A,12030 - Lagnasco (CN) tel. 0175/282027 info@amambiente.com www.amambiente.com

Per agevolare le aziende del comparto e considerato l’obbligo di smaltire i rifiuti prodotti con cadenza almeno annuale, la Confartigianato ha stipulato una Convenzione rivolta alle aziende associate per lo smaltimento a Condizioni Agevolate, con tre aziende autorizzate alla raccolta, trasporto e smaltimento rifiuti.

Bra Servizi Srl Corso Monviso 25, 12042 - Bra (CN) tel. 0172 412507 - 431730 info@braservizi.com www.braservizi.com

Gli Uffici di Confartigianato rimangono a disposizione per ulteriori approfondimenti sugli obblighi in materia di rifiuti, previsti dalla normativa vigente.

Confartigianato Cuneo ha stipulato una convenzione con tre aziende autorizzate alla raccolta, trasporto e smaltimento rifiuti a beneficio delle imprese associate del comparto benessere

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La Kore, forte della sua storia e della credibilità costruita in tanti anni tra i clienti e le istituzioni, ha reagito alla crisi economica con forza e determinazione, cercando occasioni nuove e nuovi argomenti. I grandi investimenti in innovazione e ricerca hanno prodotto importanti risultati: uno su tutti Reflexa, una linea innovativa che consiste in agende e block notes morbidi, flessibili e colorati che grazie ad una particolare tecnica possono aprirsi a 360 gradi ed avere un dorso perfettamente tondo per un design di grande impatto.

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Antesignana della pubblicità tramite l’oggetto, la Kore è da cinquant’anni con i suoi prodotti al fianco delle aziende, convinta che il regalo sia il miglior strumento di comunicazione e che nessun’altra forma di pubblicità sia altrettanto efficace nel trasmettere un messaggio e nel raggiungere con certezza il suo destinatario.

S.p.A

10090 Gassino T.se - Strada Chivasso, 57 Tel. 011/98.19.333 (20 linee r.a.) Fax 011/960.67.13 e-mail: info@kore-rekords.com www.kore-rekords.com

Grazie anche a Reflexa, che è coperta da brevetto depositato all’UIM (Ufficio Italiano Marchi e Brevetti) la Kore sta sondando nuovi settori merceologici e nuovi mercati, in Italia ed all’estero.

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Grazie alla sua rete di agenti esperti in pubblicità tramite l’oggetto, la Kore offre i suoi prodotti ed i suoi servizi su tutto il territorio nazionale. La Kore fa parte delle principali associazioni di settore ed espone i suoi prodotti in tutto il mondo nelle principali fiere di riferimento; è certificata ISO 9001ed FSC. Tutto questo e molto altro è Kore!


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AGGIORNAMENTO PERIODICO A CURA DI CONFARTIGIANATO CUNEO MOBILITÀ Il perché di una disdetta A conclusione dell’incontro Governo – Vettori dello scorso 16 Settembre Confartigianato Trasporti, Conftrasporto e SNA-Casartigiani hanno comunicato al consigliere del Ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture On. Rocco Girlanda lo scioglimento dall’impegno preso con la firma del Protocollo d’Intesa del 28 Novembre 2013. Il giorno successivo, il 17 Settembre, anche l’ANITA ha disdettato il protocollo. “Il Governo deve dire cosa intende fare del comparto dell’autotrasporto italiano” questo il senso del disagio dell’autotrasporto nazionale espresso da Confartigianato Trasporti e dalle associazioni che hanno disdettato il “Protocollo”. Andiamo con ordine. Solo in data 13 Febbraio 2014 venne sottoscritto il verbale d’intesa per la ripartizione dei fondi destinati al settore, pari a 330 milioni di euro. In data 25 Marzo vennero tagliati 18,1 milioni di euro su richiesta formale del Governo e con senso di responsabilità le associazioni dei vettori acconsentirono anche perché il Governo garantì che non avrebbe effettuato ulteriori tagli non necessari a seguito del risparmio che doveva essere conseguito con l’accorpamento di ACI/PRA/Motorizzazione. In data 13 Maggio, nel corso di una convocazione al MIT – inaspettatamente – il Governo richiese un successivo taglio al fine di contribuire alla riduzione dell’IRAP e al finanziamento degli “80 euro” per un importo di 11,8 milioni di euro. Dopo un aspro e difficile confronto le associazioni chiesero in contropartita una riduzione drastica dei divieti di circolazione nonché l’approvazione in tempi rapidi dell’emendamento dell’ “inversione dell’onere della prova” al fine di contrastare il cabotaggio abusivo. Contestualmente, venne riaffermato l’impegno governativo al ripristino delle risorse appena possibile e comunque entro il 2014. Nel pomeriggio del 16 Settembre, si svolse l’incontro tra il Governo e i “committenti” organizzato per valutare la sentenza della Corte di Giustizia europea sui “costi minimi”. Per l’occasione ci giunse notizia della volontà di una parte dei “committenti” di introdurre la liberalizzazione completa e selvaggia del settore. In data 17 Settembre, analizzando il testo del decreto “Sblocca Italia”, venne rilevata la mancanza dell’emendamento sul cabotaggio ed inoltre un nuovo taglio pari a 58 milioni di euro per la riduzione compensata dei pedaggi autostradali di cui il MIT non aveva fatto alcuna parola. Nulla è stato fatto per rimodulare il calendario dei divieti di circolazione necessario per recuperare competitività, non è stato neppure approvato l’emendamento – condiviso all’unanimità - per contrastare il fenomeno del cabotaggio abusivo. Assenti dalla scena riformatrice il distacco ed il comando internazionale, nonché l’esenzione della responsabilità oggettiva del datore di Lavoro per

MOBILITÀ le violazioni ai tempi di guida e di riposo, la possibilità del riconoscimento del credito d’imposta sui beni d’investimento, il mancato trasferimento del personale ACI – PRA alla Motorizzazione con l’effetto di mortificare gli autotrasportatori nei loro adempimenti normativi. Ed ancora, i serbatoi a terra, i nuovi pedaggi delle infrastrutture, le semplificazioni in materia doganale e fiscale, la soppressione dell’aggravio delle tariffe elettriche, i porti e la logistica ma soprattutto le “accise”. Non è sufficiente un impegno verbale, servono atti scritti, che intervengano immediatamente sulle decisioni inerenti le compensazioni dell’accisa per l’anno 2015 e il mantenimento delle risorse al sostegno delle imprese monoveicolari. Sono queste forse motivazioni inadeguate per la disdetta del “protocollo d’Intesa”? Confartigianato Trasporti che è stata definita dalla committenza commerciale una “parte minoritaria ma rumorosa delle rappresentanze dell’autotrasporto” non ci sta e chiama a raccolta gli autotrasportatori , grandi e piccoli, affinché assieme alle altre associazioni che hanno disdettato il “Protocollo” sia ritrovato quel sussulto di dignità fondamentale per uscire dalla crisi del nostro paese. Il Presidente di Confartigianato Trasporti, Amedeo Genedani, ha indicato un percorso di mobilitazione della categoria. La prima assemblea unitaria di mobilitazione si è svolta lo scorso11 Ottobre 2014 dalle ore 10.00 alle ore 11.25 in occasione dell’evento TRUCKEMOTION presso l’Autodromo di Monza.

Commissione sicurezza stradale – Risultanze incontro 25 Settembre 2014 Si è riunita a Roma presso il Ministero degli Interni la Commissione per la sicurezza stradale nel settore dell’autotrasporto presieduta dal Dr. Bisogno. Il Servizio di Polizia Stradale ha compiuto un’analisi comparata dell’attività di controllo operata sui dati relativi al periodo Gennaio 2013 - Giugno 2014. Si rileva quanto segue: 1. Il livello minimo dei controlli previsto dalla legge è stato rispettato anche se di poco, il problema si porrà l’anno prossimo dato che si dovrà raggiungere il 35% di controlli sui veicoli immatricolati in Italia a fronte della mancanza di risorse sia di personale che di attrezzature. La Polstrada ritiene comunque raggiungibile l’obiettivo se da subito vengono messe a disposizione degli operatori dei moderni strumenti di rilevazione e di controllo. 2. Si è registrato un negativo aumento dei veicoli senza la “assicurazione” per cui la Motorizzazione chiede di sviluppare l’applicativo già in funzione che entrando nel suo CED in tempo reale fornisce l’informazione in merito al possesso dell’assicurazione. A tal proposito, il Dr. Finocchi del MIT ha auspicato un salto di qualità legislativa affinché in via “automatica” la Motorizzazione possa trasmettere delle notifiche ai proprietari dei veicoli non in possesso della relativa assicurazione.

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MOBILITÀ

3. Non è possibile materialmente ottenere una ulteriore scomposizione dei dati raccolti per insufficienza di organico. 4. Il bilancio del periodo estivo è stato positivo sul versante del numero degli incidenti stradali mentre sulla gestione operativa del “piano neve” saranno valutate caso per caso le situazioni metereologiche sempre comunque agendo sulla prevenzione. 5. La Confartigianato Trasporti ha sostenuto (anche altre associazioni di vettori lo hanno fatto) la riforma del calendario dei divieti di circolazione affinché siano diminuite le giornate di divieto che oggi sono tra le più alte in Europa. 6. È stato chiesto al Ministero del Lavoro di produrre uno studio statistico sulla falsariga di quello presentato dalla Polizia Stradale al fine di conoscere quanti sopralluoghi, violazioni e sanzioni sono stati svolti presso le imprese di autotrasporto; la risposta è stata negativa a causa di insufficienza di personale e di attrezzature.

“In tal modo, continua Amedeo Genedani, si concorrerebbe a raggiungere contemporaneamente tre obiettivi: il primo abbassare l’inquinamento atmosferico causato dalle polveri sottili rispondendo così alle esigenze di un più elevato standard di vita sana, il secondo sostenere la parte più debole dell’autotrasporto, oggi impossibilitata ad effettuare investimenti importanti a causa della ristrettezze finanziarie ed il terzo quello di non appesantire oltre misura il bilancio statale”.

Impiego di macchine agricole nell’attività di autotrasporto di merci conto terzi: la posizione di Confartigianato Trasporti Sempre più frequentemente vengono utilizzati degli automezzi immatricolati come “macchine agricole” per effettuare dei veri e propri trasporti in conto terzi su strada. Il Presidente di Confartigianato Trasporti Amedeo Genedani ha raccolto molte lamentele provenienti dai territori non solamente agricoli del Paese. Tali attività sono nettamente in contrasto con la legge e violano l’art. 26 della Legge n. 298 del 1974 circa l’esercizio abusivo dell’attività di autotrasporto per conto terzi con l’applicazione di una sanzione amministrativa fino ad euro 15 mila circa. Il Presidente Genedani sottolinea che il danno è enorme non solo sotto l’aspetto della concorrenza sleale, ma anche di quello fiscale e della sicurezza del lavoro e stradale. Infatti, le macchine agricole godono della particolare agevolazione sul gasolio agricolo, non pagano la tassa di proprietà (bollo), sono escluse dal rispetto dei tempi di guida e di riposo nonché dell’orario di lavoro ed operano in deroga al calendario dei divieti di circolazione. Il Presidente Amedeo Genedani chiede, inoltre, una forte azione di contrasto da parte degli Organi di Polizia Stradale ed invita i Signori Prefetti ed i Giudici di Pace di approfondire nella valutazione dei ricorsi le varie casistiche al fine di applicare la legge che sull’aspetto dell’esercizio abusivo dell’autotrasporto e del trasporto abusivo è chiara e senza equivoci.

Veicoli commerciali: proposta esenzione dal “bollo” Amedeo Genedani, Presidente di Confartigianato Trasporti, in relazione ad alcuni emendamenti presentati in Parlamento nel corso della discussione della Delega al Governo per la riforma del Codice della Strada ha evidenziato “l’opportunità di esentare per almeno tre anni dal pagamento della tassa di possesso quei veicoli che vengono trasformati a combustione mista gasolio/ metano, dato che questa modifica consente di avere emissioni equiparabili alla categoria di veicoli Euro 6”. “L’attuale crisi economica - ha proseguito Genedani – e la mancanza di finanziamenti per gli investimenti nell’ecologia rende proibitiva per i piccoli autotrasportatori qualsiasi acquisto di nuovi ed ecologici veicoli per cui si chiede al Governo di favorire le alimentazioni Diesel più metano nel parco dei veicoli esistenti almeno di categoria Euro 2”.

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Pedaggi 2013 - Approvazione delibera Comitato Centrale Albo per l’Autotrasporto Confartigianato Trasporti rende noto che il Comitato Centrale per l’Albo Nazionale per l’Autotrasporto ha approvato la delibera sull’utilizzo delle risorse destinate alla riduzione compensata dei pedaggi autostradali pagati dalle imprese di autotrasporto nell’anno 2013. Le riduzioni compensate sono concesse esclusivamente per i pedaggi a riscossione differita mediante fatturazione e vengono applicate da ciascuna società che gestisce i sistemi di pagamento differito del pedaggio, sulle fatture intestate ai soggetti aventi titolo alla riduzione. Le riduzioni compensate dei pedaggi autostradali possono essere richieste sia dalle imprese che risultano iscritte all’Albo Nazionale delle imprese che esercitano l’autotrasporto di cose per conto terzi che dalle imprese che esercitano l’attività di autotrasporto in conto proprio. Le riduzioni si applicano esclusivamente ai veicoli Euro 3, Euro 4, Euro 5 e superiori, appartenenti alle classi B3, B4 e B5. Al fatturato in pedaggi realizzato nell’anno 2013 con i suddetti veicoli si applicano dei coefficienti moltiplicatori che variano in funzione della classe ambientale del veicolo: alla classe euro 3 si applica un indice 1,00 , a quella euro 4 un indice 2,00 , mentre a quelle euro 5 ed euro 6 un indice 2,50. Ai fatturati così determinati vengono poi applicate delle percentuali di riduzione, tarate in base a scaglioni fatturato, che rimangono in pratica quelle degli scorsi anni. Vale a dire: - da 200.000 a 400.000 euro: 4,33% - da 400.001 a 1.200.000 euro: 6,50% - da 1.200.001 a 2.500.000 euro: 8,67% - da 2.500.001 a 5.000.000 euro: 10,83% - oltre 5.000.000 euro: 13,00% Viene infine confermata l’ulteriore aumento del 10% della riduzione compensata per quelle imprese che realizzano almeno il 10% del fatturato in transiti notturni, vale a dire con ingresso dopo le 22.00 ed entro le 2.00 e uscita prima delle 6.00, fermo restando il limite percentuale massimo del 13% fissato per i fatturati superiori a 5.000.000 euro. Le domande di riduzioni compensate dei pedaggi autostradali potranno essere presentate in via telematica a partire dalle ore 9.00 del 3 Novembre e fino alle ore 14.00 del 3 Dicembre 2014. Sul sito internet del Comitato Centrale sarà disponibile una guida alla corretta compilazione della domanda.

Parigi cancella l’ecotassa Ufficialmente si tratta di una sospensione, ma la decisione del Governo francese ha tutta l’aria di essere una pietra tombale per l’ecotassa, il sistema di pedaggio satellitare dei mezzi pesanti. Dopo aver incontrato le organizzazioni sindacali degli autotrasportatori, che minacciavano di iniziare una protesta con blocchi stradali e operazioni lumaca, il ministro dell’Ambiente Segolene Royal ha annunciato giovedì 9 ottobre 2014 la sospensione a tempo indeterminato della tassa.


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ALIMENTAZIONE

Ticket Bus Verona: dal 1° gennaio 2015 aumento delle tariffe

A fare man bassa dei riconoscimenti europei sono gli ortofrutticoli e cereali (101 prodotti), i formaggi (47), gli oli extravergine di oliva (43) e le preparazioni di carni (37). Le Regioni con più DOP e IGP sono Emilia-Romagna e Veneto, rispettivamente con 39 e 36 prodotti riconosciuti. Nel 2013 gli operatori certificati sono 80.435, in aumento di 204 unità (+0,3%) rispetto al 2012. Di questi, il 91,2% svolge esclusivamente attività di produzione e il 6,6% di trasformazione; il restante 2,2% effettua entrambe le attività. Nel sistema di certificazione le nuove entrate di operatori (8.809) superano, anche se di poco, le uscite (8.605). Tra gli operatori prevale nettamente il genere maschile, cui appartiene l’80,7% dei produttori e l’86% dei trasformatori. Per maggiori informazioni: www.istat.it/it/archivio/131519

A Verona, dal 1° gennaio 2015, aumenteranno i ticket di accesso dei bus turistici alla ZTL della città. L’aumento che varierà dai 40 euro a 55 euro, sarà in vigore dal 1° gennaio 2015. È possibile avere tutte le informazioni sulle attuali tariffe aprendo la seguente pagina web: www.tourism.verona.it

ZTL BUS Orvieto: nuovo regime tariffario per bus turistici Dal 1° agosto 2014, a Orvieto, è in vigore il nuovo regime tariffario per l’accesso dei bus turistici: il costo dei “ticket” è di 45 euro. In regime tariffario è il seguente: - bus provvisti di voucher rilasciato dalle strutture ricettive o ristorative della Città: € 45,00/giorno con possibilità di sosta presso l’ex caserma Piave compresi i gruppi accompagnati dalle guide turistiche; - bus sprovvisti di voucher rilasciato dalle strutture ricettive o ristorative della Città: € 45,00/giorno con possibilità di sosta presso il parcheggio di Piazza della Pace; - bus con richiesta di carico e scarico passeggeri presso i parcheggi: ex Caserma Piave, Foro Boario e Piazza della Pace: € 45,00.

Dispositivi di ritenuta per bambini Entrano in vigore dal 6 agosto 2014 le norme, disposte dal Ministero, alle quali i costruttori dei dispositivi di ritenuta per bambini da montare su determinati veicoli (tra cui veicoli di categoria M21 ed M32) devono rispondere per l’omologazione. Per dispositivi di ritenuta per bambini si intendono seggiolini, culle, adattatori e cuscini complementari, volti alla protezione dei bambini, i quali, sugli autobus di classe III 3, possono essere trasportati senza l’utilizzo delle cinture ma devono essere assicurati con i suddetti dispositivi di ritenuta. L’obbligo di utilizzo di tali dispositivi sussiste, ove questi siano effettivamente presenti. In loro assenza, devono essere utilizzate le cinture di sicurezza di cui i veicoli sono dotati, se il loro utilizzo non è incompatibile con la statura del bambino. Si ricorda che i bambini con un peso inferiore a 36 kg ed un’altezza inferiore a 1,50 m possono sempre essere trasportati senza l’utilizzo di cinture e dispositivi di ritenuta per bambini, a condizione che siedano sui sedili posteriori e siano accompagnati da una persona di almeno 16 anni.

ALIMENTAZIONE Rapporto ISTAT sui prodotti di qualità: Italia primo Paese per numero riconoscimenti DOP, IGP e STG

Prodotti di quarta gamma - Fissati i parametri chimicofisici e igienico-sanitari del ciclo produttivo e del confezionamento È stato pubblicato, sulla Gazzetta Ufficiale n. 186 del 12 agosto 2014, il Decreto 20 giugno 2014, recante “Attuazione dell’articolo 4 della legge 13 maggio 2011, n. 77, recante disposizioni concernenti la preparazione, il confezionamento e la distribuzione dei prodotti ortofrutticoli di quarta gamma”. Il presente decreto stabilisce: a. i parametri chimico-fisici ed igienico-sanitari del ciclo produttivo, del confezionamento, della conservazione e della distribuzione dei prodotti ortofrutticoli di quarta gamma; b. i requisiti qualitativi minimi dei prodotti ortofrutticoli destinati alla preparazione in prodotti di quarta gamma; c. le informazioni che devono essere riportate sulle confezioni dei prodotti ortofrutticoli di quarta gamma a tutela del consumatore. Gli operatori del settore alimentare devono garantire che in ogni fase della distribuzione, i prodotti ortofrutticoli di IV gamma siano mantenuti ad una temperatura inferiore a 8°C. (art. 6). All’art. 8 vengono elencate le “Informazioni specifiche da riportare sulla confezione”. Per gli imballaggi primari dei prodotti ortofrutticoli di quarta gamma, dovranno essere utilizzati esclusivamente materiali di tipologia e grammatura idonee a consentire lo smaltimento tramite raccolta differenziata e riciclo (art. 9). Il presente provvedimento si applica decorsi 12 mesi dall’entrata in vigore, cioè dal 13 agosto 2015. I prodotti etichettati o immessi in commercio, non conformi alle disposizioni del presente provvedimento, possono essere commercializzati fino a esaurimento delle scorte (art. 11). Per un approfondimento dell’argomento e per scaricare la relativa normativa si rimanda alla Sezione: IN PRIMO PIANO - Attività economiche e figure professionali - Ortofrutticoli … . www.tuttocamere.it/modules.php?name=Content&pa=showpage&pid=98

L’agroalimentare italiano si conferma come un settore di qualità, punto di riferimento dell’eccellenza in Europa e nel mondo. La “rassicurazione” arriva dall’Istat secondo cui l’Italia è il primo Paese per numero di riconoscimenti DOP, IGP e STG conferiti dall’Unione europea. I prodotti agroalimentari di qualità riconosciuti al 31 dicembre 2013 sono 261 (13 in più rispetto al 2012); di questi, 252 risultano attivi.

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BENESSERE E SALUTE

Profilo Odontotecnici: il Consiglio regionale del Piemonte sollecita l’impegno del Presidente e della Giunta

prima di raccomandarne la restrizione o il divieto. Con le misure adottate si riduce la concentrazione massima di due conservanti, il propilparabene e il butilparabene, dal limite attualmente consentito dello 0,4% se usati individualmente e dello 0,8% se miscelati con altri esteri, allo 0,14% per l’uso sia individuale che miscelato. Saranno vietati dai prodotti da non sciacquare destinati all’area del pannolino dei bambini di età inferiore ai tre anni, in quanto la presenza di irritazione cutanea e l’occlusione possono permettere una maggiore penetrazione rispetto alla pelle integra. Le nuove norme si applicheranno ai prodotti immessi sul mercato dopo il 16 aprile 2015. In secondo luogo, la Commissione vieta la miscela di methylchloroisothiazolinone e methylisothiazolinone (MCI/MI) nei prodotti da non sciacquare, come le creme per il corpo. La misura è intesa a ridurre il rischio e l’incidenza delle allergie cutanee. Il conservante può ancora essere utilizzato nei prodotti da eliminare con il risciacquo, quali shampoo e gel doccia, in una concentrazione massima dello 0,0015% di una miscela, con un rapporto 3:1 di MCI/MI. La misura si applicherà ai prodotti immessi sul mercato dopo il 16 luglio 2015. Nel corso di quest’anno la Commissione ha vietato l’uso di altri cinque parabeni nei prodotti cosmetici: sopropilparabene, isobutilparabene, fenilparabene, benzilparabene e pentilparabene (cfr. regolamento (UE) n. 358/2014 della Commissione) a causa della mancanza dei dati necessari per una rivalutazione. I prodotti immessi sul mercato dopo il 30 ottobre 2014 dovranno essere privi di tali sostanze. (Fonte: http://www.europarlamento24.eu)

Il Consiglio Regionale del Piemonte nella seduta del 30 settembre scorso ha approvato un ordine del giorno e una mozione sul riconoscimento del profilo professionale dell’odontotecnico. Gli atti di indirizzo approvati impegnano il Presidente e la Giunta regionale ad attivarsi tempestivamente nei confronti del Governo e del Parlamento nonché della Conferenza Stato-Regioni affinché sia rapidamente ripreso l’iter per il riconoscimento del profilo professionale dell’odontotecnico. Grande soddisfazione da parte di Fenaodi Confartigianato Piemonte, che lo scorso luglio aveva richiamato con una nota l’attenzione della Giunta e del Consiglio regionale e degli Assessori alla Sanità ed alle Attività Produttive sulle problematiche della Categoria. Alcune settimane fa era inoltre stato chiesto ai presidenti di tutte le Regioni d’Italia un intervento a sostegno della riforma del profilo professionale, il cui iter è bloccato in Conferenza Stato Regioni. Nell’ambito della riforma delle professioni sanitarie, si ricorda che nel 2007 il Ministero della Salute aveva predisposto lo schema di accordo Stato-Regioni relativo all’approvazione del nuovo profilo professionale dell’odontotecnico e, a seguito del parere favorevole ottenuto da parte del Consiglio Superiore di Sanità, lo aveva trasmesso all’esame della Conferenza Stato-Regioni per l’approvazione finale. Sono trascorsi ormai sette anni da allora e la categoria chiede che l’iter sia riavviato e si giunga quanto prima all’approvazione del nuovo Profilo professionale così atteso dagli odontotecnici: è ferma convinzione quella che gli Odontotecnici italiani hanno ormai ampliato le proprie competenze sia sul piano professionale che tecnologico, mediante la qualificazione e l’aggiornamento professionale.

Sigarette elettroniche con nicotina, divieto di vendita ai minori E’ stata pubblicata nella Gazzetta Ufficiale del 4 ottobre 2014 l’ordinanza ministeriale 2 settembre 2014 sul divieto di vendita ai minori di sigarette elettroniche con nicotina. Il provvedimento proroga quanto già disposto nella precedente ordinanza del 26 giugno 2013, in attesa che diventi legge il divieto contenuto del Ddl Lorenzin, all’esame del Senato. L’ordinanza prevede, all’articolo 1, il divieto di vendita ai minori di sigarette elettroniche con presenza di nicotina e vieta l’utilizzo delle sigarette elettroniche nei locali chiusi delle istituzioni scolastiche statali e paritarie e dei centri di formazione professionale. (Fonte: Ministero della Salute)

Cosmetici ancora più sicuri in Europa In vigore da metà del prossimo anno due misure che limitano l’uso di tre conservanti, per tutelare in particolare neonati e bambini. La Commissione europea ha rafforzato la tutela dei consumatori, in particolare dei neonati e dei bambini, adottando due misure che limitano l’uso di tre conservanti nei prodotti cosmetici. La decisione di Bruxelles giunge in seguito a una valutazione del Comitato scientifico della sicurezza dei consumatori (Cssc), un organo consultivo indipendente che ha effettuato un’attenta analisi dei rischi delle sostanze

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TRASVERSALI Sanzioni per chi non rispetta le norme sui sacchetti di plastica Dal 21 agosto 2014 sono entrate in vigore le nuove sanzioni per la commercializzazione di sacchetti di plastica non biodegradabili, anche se ceduti a titolo gratuito. Per commercializzazione deve intendersi “l’offerta o la messa a disposizione di terzi, contro pagamento o gratuita”, quindi anche l’omaggio del classico sacchetto della spesa. Di conseguenza, la cessione a qualsiasi titolo di sacchetti non conformi non è consentita ed è soggetta alle sanzioni di legge. Chi cede sacchetti monouso che non siano biodegradabili e compostabili o, addirittura, "finti" bioshopper che non rispettino la normativa europea UNI EN 11432, oppure sacchetti riutilizzabili che non abbiano gli spessori previsti dalla legge, è punito con la sanzione amministrativa pecuniaria da 2.500 euro a 25.000 euro, aumentati fino al quadruplo del massimo, cioè sino a 100 mila euro, se la violazione del divieto riguarda grandi quantità di sacchi per l'asporto. L'Italia è stato il primo Paese in Europa ad introdurre il divieto di vendita di sacchetti di plastica non biodegradabili.


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AGGIORNAMENTO PERIODICO A CURA DI CONFARTIGIANATO CUNEO TRASVERSALI

TRASVERSALI Comunicazione alla motorizzazione per i veicoli in comodato Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, con circolare 15513 del 10 luglio u.s., ha dato attuazione alla Legge n. 120/2010. In particolare l’art 12, comma 1 della citata Legge ha introdotto all’art. 94 del Codice della strada, il nuova comma 4 bis. Successivamente la Direzione Generale per la Motorizzazione – Divisione 5, con circolare 23743 del 27 ottobre u.s. ha dato ulteriori ed importanti chiarimenti applicativi in merito all’intestazione temporanea dei veicoli a motore. La norma in esame prevede, in capo all’utilizzatore, l’obbligo di comunicare alla Motorizzazione, richiedendo l’aggiornamento della carta di circolazione, gli eventi che comportino: • la variazione dell’intestatario della carta di circolazione (persona fisica o giuridica); • la disponibilità temporanea di un veicolo, da parte di un soggetto diverso dall’intestatario, per un periodo di tempo superiore a 30 giorni naturali e consecutivi. SOGGETTI ESONERATI Con riguardo al comodato, la citata Circolare n. 15513 ha ribadito che sono esonerati dall’obbligo: • i familiari conviventi, ferma restando la possibilità per gli stessi di richiedere l’aggiornamento della carta di circolazione; • i veicoli in disponibilità di soggetti esercenti l’attività di autotrasporto sulla base di: iscrizione al REN o all’albo degli autotrasportatori, licenza per il trasporto di cose in conto proprio e autorizzazione al trasporto di persone mediante autobus in uso proprio o mediante autovetture in uso di terzi (taxi e ncc); • i veicoli aziendali in disponibilità a titolo “fringe-benefit” (retribuzioni in natura consistenti nell’assegnazione di veicoli aziendali ai dipendenti che le utilizzano sia per esigenze di lavoro sia per esigenze private); in tal caso, infatti, non ricorre il comodato, venendo meno il carattere della gratuità; • i dipendenti nell’ipotesi in cui si alternino nell’utilizzo del medesimo veicolo aziendale (anche qui, non solo viene meno l’esclusività e la personalità dell’utilizzo del veicolo aziendale, ma anche la continuità temporale dello stesso). SOGGETTI OBBLIGATI Come accennato, il citato comma 4-bis prevede, in caso di detenzione non abituale (superiore a 30 giorni naturali e consecutivi) di un veicolo da parte di soggetto diverso dall’intestatario, l’obbligo in capo all’“avente causa” di comunicare tale variazione di possesso alla Motorizzazione. Con riguardo alla nozione di “avente causa”, il Ministero ha chiarito che va fatto riferimento al: • comodatario; • affidatario, in caso di custodia giudiziale; • locatario / sublocatario, in caso di locazione senza conducente; • erede; • utilizzatore, in caso di contratto “rent to buy”. Per i veicoli di massa complessiva a pieno carico pari o inferiore a 6 t immatricolati in uso proprio, concessi in comodato uso gratuito per un periodo superiore a 30 giorni naturali e consecutivi, i predetti soggetti sono tenuti a “darne comunicazione al competente UMC, richiedendo l’aggiornamento della carta di circolazione”.

È comunque possibile, previa delega scritta da parte dell’avente causa, che gli obblighi in esame siano adempiuti dall’intestatario del veicolo utilizzando gli appositi modelli A/1 (persone fisiche) e A/2 (persone giuridiche) allegati alla presente. Sono legittimati a concedere veicoli in comodato a terzi il proprietario, locatario (per il leasing), usufruttuario e l’acquirente nelle ipotesi di acquisto con patto di riservato dominio. VEICOLI AZIENDALI Nella Circolare n. 15513 in esame, per “finalità di semplificazione” è stata riservata una disciplina peculiare con riguardo ai veicoli di aziende o enti (pubblici o privati): • detenuti a titolo di proprietà / usufrutto / leasing / locazione senza conducente ovvero acquistati con patto di riservato dominio; • concessi in comodato gratuito a dipendenti per un periodo superiore a 30 giorni naturali e consecutivi. La recente comunicazione della Motorizzazione conferma inoltre che queste istruzioni operative si applicano non solo ai dipendenti, ma anche ai soci, agli amministratori ed ai collaboratori dell’azienda. Nelle predette fattispecie la persona fisica “munita del potere di agire in nome e per conto del comodante (Casa costruttrice, Azienda o Ente)”, su delega del comodatario redatta utilizzando l’apposito modello B/1 allegato alla presente, presenta istanza volta all’annotazione nell’Archivio Nazionale dei veicoli, allegando copia dei seguenti versamenti: • € 16,00 a titolo di imposta di bollo, effettuato tramite c/c/p n. 4028; • € 9,00 per i diritti di motorizzazione, effettuato tramite c/c/p n. 9001. In presenza di più veicoli concessi in comodato è ammessa un’istanza cumulativa. A fronte dell’istanza è rilasciata un’attestazione di avvenuta annotazione nel predetto Archivio delle informazioni ricevute. L’attestazione “ai fini della regolarità della circolazione” non deve essere necessariamente tenuta a bordo del veicolo aziendale. La relativa assenza non è quindi sanzionabile. In caso di variazione delle annotazioni relative al medesimo comodatario (ad esempio, proroga del comodato, cessazione anticipata), va posta in essere la sopra esposta procedura utilizzando l’apposito modello B/2 allegato alla presente. UTILIZZO DEL VEICOLO INTESTATO AL DE CUIUS Tra i numerosi casi esaminati, si segnala la fattispecie di utilizzo, per un periodo superiore a 30 giorni naturali e consecutivi, del veicolo intestato ad un soggetto defunto da parte dell’erede nelle more della successione. In tal caso il soggetto utilizzatore dovrà richiedere un “tagliando di aggiornamento” nel quale, oltre alle informazioni anagrafiche, dovrà essere apposta la dicitura “Intestazione temporanea a nome dell’erede effettuata ai sensi dell’art. 94, comma 4-bis, c.d.s”. DECORRENZA DEI NUOVI OBBLIGHI Il Ministero ha specificato che gli obblighi in esame decorrono per gli atti posti in essere dal 3 novembre 2014. Con riguardo agli atti stipulati fino a tale data, in particolare quelli posti in essere dal 7 dicembre 2012 al 2 novembre 2014, il Ministero precisa che: • è comunque possibile comunicarli; • l’eventuale omissione non è sanzionabile. SANZIONI La violazione degli obblighi in esame è sanzionata con una multa pari a € 705,00 e il con ritiro della carta di circolazione ai sensi dell’art. 94, comma 3, D.Lgs. n. 285/92.

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sconti INAIL

Arrivano per le aziende che hanno investito in

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sicurezza

Com’è noto, con questo modello le imprese costituite da più di due anni, possono richiedere una riduzione del premio annuale, mentre per le imprese neo-costituite vi è la possibilità di una riduzione dei premi attraverso il modello OT/20. Lo sconto sui premi è rivolto esclusivamente alle aziende che nel 2014 abbiano adottato interventi migliorativi delle condizioni di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro.

La domanda va presentata esclusivamente on-line - entro prossimo 28 febbraio 2015.

il

Agevolazioni tariffarie a sostegno degli interventi per la sicurezza sul lavoro L’incentivazione economica dell’INAIL alle imprese si realizza, oltre che con specifici contributi in conto capitale per quanto concerne le spese connesse alla

realizzazione degli interventi di miglioramento della sicurezza dei luoghi di lavoro, anche con lo strumento della riduzione del tasso di premio. Le imprese possono ridurre: • i costi indiretti con la diminuzione della probabilità di accadimento degli infortuni sul lavoro • i costi diretti presentando la domanda di riduzione del tasso medio o applicato del premio da corrispondere all’INAIL. Due diverse modalità di ottenimento della riduzione dei premi Secondo le modalità indicate sul sito internet istituzionale dell’INAIL, la riduzione del tasso medio o applicato del premio INAIL può essere richiesta: • nel primo biennio di attività dalle imprese in regola con le disposizioni obbligatorie in materia di prevenzione infortuni e igiene del lavoro;

• dopo il primo biennio di attività per

prevenzione dalle aziende che eseguono interventi per il miglioramento delle condizioni di sicurezza e di igiene nei luoghi di lavoro, in aggiunta a quelli minimi previsti dalla normativa in materia.

Nel primo biennio di attività Nel primo biennio di attività il tasso medio nazionale può essere ridotto o aumentato, in misura fissa del 15%, in relazione alla situazione dell’azienda per quanto riguarda il rispetto delle norme di prevenzione infortuni e di igiene del lavoro. Riduzione: chi può beneficiarne La riduzione può essere richiesta, su domanda, da tutti i datori di lavoro in regola con le disposizioni obbligatorie in materia di prevenzione infortuni e di igiene del lavoro. •••

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••• Applicazione delle riduzioni - La riduzione decorre dal primo giorno del mese successivo a quello in cui sono state adottate le misure di prevenzione infortuni e di igiene del lavoro. La misura dell’oscillazione resta in vigore sino al 31 dicembre dell’anno in cui si completa il primo biennio di attività. Come si ottiene - La domanda di riduzione deve essere inviata esclusivamente in modalità telematica attraverso la sezione Servizi on-line sul sito www.inail.it. La domanda di riduzione, dalla quale deve risultare l’osservanza delle norme di prevenzione infortuni e di igiene del lavoro, può essere inviata: • contestualmente alla della denuncia dei lavori • successivamente alla denuncia dei lavori (in qualsiasi momento, ma non oltre la scadenza del biennio di attività) Valutazione e decisione L’INAIL, entro i 30 giorni successivi al ricevimento della domanda, comunica all’azienda il provvedimento adottato adeguatamente motivato. Dopo il primo biennio di attività: per prevenzione Che cos’è lo sconto per prevenzione L’INAIL premia con uno “sconto” denominato “oscillazione per prevenzione” (OT24), le aziende, operative da almeno un biennio, che eseguono interventi per il miglioramento delle condizioni di sicurezza e di igiene nei luoghi di lavoro, in aggiunta a quelli minimi previsti dalla normativa in materia. A che cosa serve “L’oscillazione per prevenzione” riduce il tasso di premio applicabile all’azienda, determinando un risparmio sul premio dovuto all’INAIL. La riduzione di tasso è riconosciuta in misura fissa, in relazione al numero dei lavoratori/anno del periodo, come segue: Lavoratori/anno

Riduzione

fino a 10

30%

da 11 a 50

23%

da 51 a 100

18%

da 101 a 200

15%

da 201 a 500

12%

oltre 500

7%

Chi può beneficiarne Su domanda, tutte le aziende in possesso dei requisiti per il rilascio della regolarità contributiva ed assicurativa ed in regola con le disposizioni obbligatorie in materia di prevenzione infortuni e di igiene del lavoro (pre-requisiti). In aggiunta, è necessario che l’azienda abbia effettuato, nell’anno precedente a quello in cui chiede la riduzione, interventi di miglioramento nel campo della prevenzione degli infortuni e igiene del lavoro. Per poter accedere alla riduzione del tasso medio di tariffa è necessario aver effettuato interventi in materia di prevenzione e protezione (almeno tre) come per esempio: • aggiornamento formativo di tutti i lavoratori e/o di tutti i dirigenti e/o di tutti i preposti con cadenza maggiore di quella prevista dalla legge; • manutenzione programmata di attrezzature, macchine o impianti, tramite di una ditta specializzata; • formazione di primo soccorso e di prevenzione incendi a tutti i lavoratori; • stesura piano di emergenza e prova di evacuazione almeno una volta l’anno, con verifica dell’esito; • riunione periodica annuale con Medico competente e rappresentante dei lavoratori per la sicurezza. Come ottenere la riduzione La domanda deve essere inoltrata esclusivamente in modalità telematica attraverso la sezione Servizi on-line presente sul sito www.inail.it entro il 28 febbraio (29 febbraio in caso di anno-bisestile) dell’anno per il quale la riduzione è richiesta. Il facsimile del modello di domanda, che deve essere compilata solo on-line, insieme alle relative Istruzioni per la compilazione è disponibile nella sezione Modulistica del sito www.inail.it. Valutazione e decisione L’INAIL, entro i 120 giorni successivi al ricevimento della domanda, comunica all’azienda il provvedimento adottato adeguatamente motivato. È stato predisposto dall’Istituto ed è allegato alla presente scheda, un elenco contenente la documentazione che l’Istituto ritiene utile a dimostrare l’effettuazione degli interventi di miglioramento delle condizioni di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro riportati nel modello OT24. Tale documentazione viene di norma richiesta, in fase di verifica, alle aziende che presentano l’istanza di riduzione.

Applicazione della riduzione La riduzione riconosciuta dall’INAIL opera solo per l’anno nel quale è stata presentata la domanda ed è applicata dall’azienda stessa, in sede di regolazione del premio assicurativo dovuto per lo stesso anno. Esempio. La richiesta di riduzione per l’anno 2015 può essere presentata da un’azienda che abbia iniziato la propria attività entro il 1° gennaio 2013. Gli interventi di miglioramento devono essere stati effettuati nell’anno 2014. La riduzione riconosciuta opera sul tasso di premio del 2015 ed è applicata dall’azienda in sede di regolazione del premio 2015 (auto-liquidazione INAIL 2016). Requisiti Per quanto riguarda la regolarità in materia di prevenzione infortuni ed igiene del lavoro, il requisito s’intende realizzato qualora siano osservate tutte le disposizioni obbligatorie con riferimento alla situazione presente alla data del 31 dicembre dell’anno precedente quello cui si riferisce la domanda. L’oscillazione per prevenzione inoltre, rientra tra i benefici normativi e contributivi previsti. Pertanto, per fruire della riduzione, è necessario che, al momento della concessione del beneficio, i datori di lavoro siano in possesso dei seguenti requisiti: • applicazione integrale della parte economica e normativa degli accordi e dei contratti collettivi nazionali e regionali, territoriali o aziendali, laddove sottoscritti, stipulati dalle organizzazioni sindacali dei datori di lavoro e dei lavoratori comparativamente più rappresentative sul piano nazionale, nonché degli altri obblighi di legge • inesistenza, a carico del datore di lavoro o del dirigente responsabile, di provvedimenti, amministrativi o giurisdizionali, definitivi in ordine alla commissione delle violazioni, in materia di tutela delle condizioni di lavoro • il possesso della regolarità contributiva nei confronti di INAIL e INPS e, per il settore edile, anche delle Casse Edili.

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Alcol m e d. a r t.

e sostanze stupefacenti sul luogo di lavoro buprenorfina, con possibilità di ricerca di altre sostanze a giudizio del MC, ma, secondo alcune interpretazioni, con non opportunità del dosaggio di sostanze psicofarmacologiche, in quanto non esplicitamente citate nel documento nazionale - provvedimento 18 settembre 2008 Conferenza Stato/regioni (4) -, secondo interpretazione di altre realtà quali la Regione Lombardia.

Prosegue lo speciale dedicato alla tematica de “Alcol e Sostanze stupefacenti in ambito lavorativo”

Tipologia dei controlli La tipologia e le modalità dei controlli per la verifica dell’abuso delle sostanze stupefacenti è ben codificato dalla normativa vigente che ci dice, innanzitutto, cosa testare, seppur con alcune differenze interpretative: • oppiacei, cocaina, cannabinoidi, amfetamine/ metamfetamine, MDMA integrabili con benzodiazepine, metadone e buprenorfina e/o altre sostanze tabellate (rif. tab. I e II del Ministero della Salute) in base ai dati anamnesticoclinici , secondo le linee di indirizzo regionali piemontesi del 2008; • sistema chiuso di controllo limitato a oppiacei, cocaina, cannabinoidi, amfetamine/ metamfetamine, MDMA metadone e

È chiaro quindi che ritenere che il Medico Competente (MC) abbia totale discrezionalità nel testare sostanze diverse da quelle “tabellate”, in particolare i farmaci, e che da ciò possa derivare un giudizio eventuale di non idoneità, è un opinione errata; diverso è esprimere un giudizio di idoneità sulla base di una patologia psichiatrica documentata da uno specialista del settore. Sulle modalità di effettuazione dei così detti “test

droghe”, valgono gli obblighi previsti per il Datore di Lavoro (DDL) ed il Medico Competente: test on site, su campione urinario, con preavviso non superiore alle 24 ore , secondo l’elenco trasmesso al medico competente dal datore di lavoro (che comprenderà anche chi svolge solo saltuariamente la mansione a rischio). Appare evidente l’importanza dello ruolo del DDL nel decidere chi viene controllato, secondo la trasmissione di un elenco formale; nonché l’importanza del sospetto clinico del MC, che ha un (benché ridotto) margine di decisione su cosa integrare nella valutazione delle sostanze da testare. Per il controllo dell’eventuale abuso di alcol le cose stanno diversamente. Innanzitutto, il MC ha l’obbligo di considerare due aspetti valutativi: il divieto di assunzione di alcol sul luogo di lavoro •••

convegno

Decreto Legislativo 81/80: la sorveglianza sanitaria per i giovani nelle imprese artigiane Un focus sulle figure di apprendisti, tirocinanti e coadiuvanti.

19 novembre 2014 - ore 17.00

Sala della Fondazione CRC, via Roma 17 - Cuneo Il convegno prevederà, per coloro che ne faranno richiesta, il rilascio di due crediti formativi a supporto dell’Accordo, entrato in vigore a gennaio 2012, sulla formazione inerente i datori di lavoro che ricoprono il ruolo di Responsabile del Servizio di Protezione e Prevenzione (RSPP).

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m e d. a r t.

••• da una parte e la condizione eventuale di alcol dipendenza dall’altra; vale a dire che il MC, oltre che dover verificare con test etilometrico, da effettuare senza preavviso, che il lavoratore non assuma alcol sul luogo di lavoro, dovrà anche predisporre accertamenti per la verifica dell’eventuale condizione di alcol dipendenza, che è cosa diversa dall’abuso alcolico acuto, ma altrettanto importante e solo in parte correlata al primo aspetto. Il soggetto potrebbe bere alcolici in gran quantità solo al di fuori dal contesto lavorativo, ma, ovviamente, le possibili conseguenze di una condizione di dipendenza possono essere gravi ed essere causa di infortuni durante lo svolgimento di mansioni a rischio. Il sospetto clinico può derivare dalla visita medica, ed eventualmente da un questionario AUDIT opportunamente somministrato; la conferma deriva certamente da alcuni esami ematochimici, comunque da interpretare accuratamente. La periodicità dei controlli Per gli stupefacenti, il controllo va effettuato obbligatoriamente in sede di visita preventiva e successivamente con periodicità annuale, ma senza prevedibilità della scadenza del controllo; è possibile peraltro che il MC stabilisca periodicità più stretta per casi individuali. E’ inoltre possibile effettuare l’esame al di fuori della periodicità in rapporto a ragionevole dubbio del medico competente o dopo un incidente. Ancora, la valutazione della condizione eventuale di alcol dipendenza deve essere presa in considerazione ad ogni visita medica, mentre il controllo alcolimetrico a sorpresa dovrebbe

comportare il controllo della totalità dei lavoratori che rientrano nelle categorie a rischio nell’ambito di non più di un triennio; a meno che la valutazione del rischio non evidenzi un rischio significativo, nel qual caso è necessario prevedere un controllo annuale per tutti i lavoratori. Le conseguenze in sede di espressione del giudizio di idoneità Quali saranno le possibili conseguenze in termini di giudizio di idoneità? Nessuna, se i test sono negativi, con quindi espressione di un idoneità piena. Ma, al di là infatti delle complesse procedure di controllo e di verifica della eventuale positività del test, per le quali si rimanda ai disposti di legge sull’argomento e che, se descritti in questa sede, annoierebbero il lettore, qualora il medico competente accerti una condizione di abuso di sostanze stupefacenti od alcol, o, come detto, una condizione di alcol dipendenza, le conseguenze saranno molto rilevanti in termini di esercizio dell’attività professionale. Già dopo un test di screening positivo per le sostanze stupefacenti, il lavoratore sarà giudicato temporaneamente non idoneo alla mansione a rischio; tale giudizio sarà confermato in caso di conferma della positività ai test di 2° livello. In termini pratici, una situazione di tal fatta comporterà l’impossibilità di effettuare le mansioni a rischio comprese nell’elenco, fermo restando la possibilità di effettuare invece altri lavori non compresi nell’elenco delle mansioni a rischio. Fino a quando? Fino a che il Servizio per le Tossicodipendenze (Ser.T.), cui il lavoratore sarà inviato, non certificherà l’assenza di tossicodipendenza dopo il percorso di riabilitazione e/o l’idonea terapia ivi seguita.

i tempi della stessa in funzione del quadro clinico rilevato. Mi riferisco al caso del rilievo di una condizione di abuso alcolico sul luogo di lavoro, cosa che può determinerà la sospensione temporanea dalla mansione a rischio ed eventualmente, in rapporto al rischio di infortunio, l’allontanamento temporaneo del soggetto dal lavoro, fino a quando il MC lo riterrà necessario, ovvero fino a che la condizione di intossicazione acuta non è cessata. Più importanti sembrano però essere gli accertamenti successivi, volti a verificare la eventuale condizione di alcol dipendenza, sia in conseguenza di tale episodio, sia eventualmente sospettata in corso di accertamenti preventivi o periodici, al di là di un eventuale episodio significativo come quello su descritto. Sarà il Ser.T. che dovrà valutare la situazione del lavoratore per l’eventuale dipendenza da alcol; l’iter di valutazione dovrà concludersi con una certificazione che espliciti l’esito degli accertamenti da trasmettere al MC. Nel caso di diagnosi di dipendenza, il lavoratore, per essere riammesso all’esercizio delle mansioni lavorative a rischio, dovrà sottoporsi ad un programma terapeutico individualizzato. L’esito positivo del programma terapeutico potrà essere certificato dai servizi alcologici del Ser.T.. Solo al termine del percorso specialistico di recupero il MC, acquisita la valutazione favorevole dello specialista alcologo, comunica al lavoratore e al DDL la cessazione dei motivi che hanno richiesto l’allontanamento temporaneo dalla mansione a rischio del lavoratore, esprimendo il giudizio di idoneità ai sensi dell’art. 41 del D. Lgs. 81/08.

Il diritto del lavoratore alla conservazione del posto di lavoro è di tre anni; è chiaro quindi che, al di là della possibilità o meno di adibire il soggetto a mansioni diverse, e dato per scontato che nessun DDL è tenuto a inventare mansioni inesistenti cui poter adibire il lavoratore, in caso di accertamento di tossicodipendenza non è previsto l’immediato licenziamento.

Dr. Alessandro Rapa S.S. Medico Competente Ospedali Riuniti Mondovì e Ceva

Nel caso in cui il MC rilevi l’avvenuta assunzione di alcolici in un lavoratore deve porre un giudizio di inidoneità temporanea alla mansione, e valutare

(continua sul prossimo numero de “La Voce dell’Artigiano)

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Per ripartire abbiamo bisogno (anche) dei sogni Purtroppo però, sia il Governo con le sue continue tasse, sia le grandi aziende che mirano solo al fatturato, hanno fatto sì che il lavoro per i giovani stia svanendo piano piano. Proprio il governo dovrebbe dare il primo segnale con meno parole e più riforme, dando alle aziende la possibilità di assumere senza troppi oneri fiscali e ai giovani più intraprendenti dare la possibilità di creare piccole – o grandi – aziende, in modo di rimettere in moto la macchina Italia. In Italia ci sono stati personaggi che dal nulla hanno creato miti: in un epoca in cui non c’era niente, loro erano armati di un qualcosa che oggi forse non si considera più: i sogni.

Si parla tanto di riforma del lavoro, ripresa economica, dei giovani come risorsa fondamentale… ma io personalmente non vedo cambiamenti, o se ci sono stati comunque mai in positivo. Personalmente credo in una ripartenza generale di tutti i settori grazie ai giovani: bisognerebbe solo dar loro una motivazione che colpisca nel profondo, che gli ridia dei sani principi e alti obbiettivi. L’Italia, d’altro canto, è una Repubblica fondata sul lavoro, come cita la nostra Costituzione.

Ricordiamo uomini come Giovanni Agnelli, Enzo Ferrari o Ferruccio Lamborghini, che solo con la loro voglia di fare hanno scritto la storia.

La nostra Associazione di categoria e già attiva con i vari uffici i quali aiutano coloro che vogliono fare impresa. Il gruppo giovani da la possibilità di condividere e accrescere l’esperienza anche grazie ai corsi formativi e gli incontri del consiglio. È appena stato celebrato il ventennale del movimento, ottimo momento di aggregazione e confronto e anche, consentitemi, di formazione. Grazie alle esperienze portate dai vari ospiti e dai vari past presidenti del movimento giovani è emerso che ripartire è possibile, bisogna solo far capire ai nostri governanti che non si possono tarpare le ali a chi ha voglia di fare, anzi incoraggiando i giovani non si può che ottenere un ottimo futuro per tutti. Gianfranco Milanesio Vice Presidente Mov. Giovani Imprenditori

Oggi si guarda più al guadagno che ai sogni, ma se non si ha l’ambizione di fare e anche le possibilità di fare, non si può sperare di riportare l’Italia alla grandezza di un tempo. Con questo pensiero mi rivolgo ai politici e ai grandi uomini d’affari: alle volte il solo denaro non basta a salvare un paese dalla crisi.

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movimento donne impresa

Potere e cambiamenti nei ruoli

L’apporto delle donne ai vertici di aziende ed istituzioni Condividiamo con voi e riportiamo con piacere alcuni passaggi, a nostro parere particolarmente significativi. «Se devo dare un consiglio alle giovani dico di impegnarsi nello studio e nella cultura. E di accettare anche lavori meno importanti, ma con obiettivi e una determinazione che possa portarle alla fine ad avere un affrancamento economico» - Franca Audisio, amministratore delegato di Dual Sanitaly e presidente nazionale AIDDA – Associazione Imprenditrici e Donne Dirigenti d’Azienda.

mirella marenco

Basti pensare alle donne manager e presidenti di molte importanti società ed istituzioni italiane: Enel, Agenzia delle Entrate, Poste Italiane, per citarne solo alcune delle tante. Proprio in questi giorni alcune di loro sono state intervistate e ascoltando le loro testimonianze ci si rende conto di quanto sia ormai necessario, al di là delle “quote rosa”, la presenza femminile nei Consigli di Amministrazioni e nelle posizioni di vertice di enti e organizzazioni.

«Le donne sono oggi agenti di cambiamento in una società cristallizzata, dove non c’è stato ricambio, non solo di genere ma pure di generazione. Io ho avuto bravi maestri. La persona che ha più inciso, però, è stato mio marito e la serenità che la famiglia mi ha dato per affrontare il mondo del lavoro. La riforma del lavoro oggi è necessaria proprio per accelerare il cambiamento. E va affrontata in modo non ideologico, guardando modelli che comunque garantiscono diritti» - Patrizia Greco, presidente ENEL.

la giusta confusione: ho scelto di occuparmi delle mie figlie ogni volta che posso: loro sono serene, socievoli. Forse chi è rimasta “schiacciata” in queste mie scelte sono io: certo non posso permettermi palestra o altre cose ma trovo soluzioni alternative, magari con il fai-da te» - Claudia Parzani, presidente Valore D , avvocato, presente in diversi consigli di amministrazione e madre di tre bambine. In conclusione, le donne si stanno formando, stanno imparando a donare maggiore equilibrio e a dare più attenzione alla sfera personale, non solamente a quella aziendale e al business. Si può affermare che si sta formando un nuovo… “potere delle donne”, che porterà molti positivi cambiamenti non solo all’universo femminile, ma alla società tutta e in molti ambiti: politica, alla cultura e, ovviamente, settore economicoproduttivo. Confartigianato, e il Movimento Donne, non mancheranno a questo appuntamento e confermano la loro vicinanza e il loro sostegno a tutte le imprenditrici.

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Addio a Giuseppe Chiabrando artigiano serio ed appassionato Caro Beppe, ti ricordiamo con le nostre preghiere, che ti avvolgono in un grande abbraccio e un pensiero affettuoso. Si stringe il cuore se pensiamo che non ci sei più. Una malattia sopportata con dignità e rassegnazione, senza mai lamentarti. Hai riempito di lavoro gli anni della tua vita e le giornate dei tuoi anni. Con tua moglie hai vissuto una vita di correttezza e condivisione. Hai amato la verità e la giustizia, sei stato esempio di modestia e di rettitudine, eri un libro aperto, una persona sincera.

Lo scorso 16 ottobre è mancato Giuseppe Chiabrando, vice presidente dell’ANAP, sempre attivo e molto presente dirigente dell’Associazione. Classe 1940, nato a Verzuolo, termoidraulico, Chiabrando ha ricoperto vari incarichi all’interno della Confartigianato, con particolare impegno a supporto della categoria degli Installatori di Impianti, per poi continuare a dedicarsi con grande impegno e passione, una volta raggiunta la pensione, anche alle attività dell’’ANAP. Stringendoci alla famiglia in questo momento di dolore, lo ricordiamo con due memorie scritte dagli amici della Zona di Saluzzo e dell’ANAP.

Il dolore del lutto ci rende tutti uguali, ma il conforto della fede offre alla nostra vita la luce della speranza. Crediamo che la nostra esperienza continui nell’aldilà di Dio dove egli ci attende. Anche questo ci dona certezza, e come Sant’Antonio, chiamiamo la morte “sorella”. Anche Gesù ha pianto quando ha saputo che Lazzaro era morto. Chiediamo al Signore, il dono, di liberarti della morte eterna, e di accoglierti nel suo Regno e ti doni serenità e pace. Ciao Beppe

Ciao Beppe! Ci piace salutarti così con affetto ma soprattutto con un grande grande rispetto ! Sì, perché è questo che ti si deve: rispetto. Ogni cosa fatta da te ha sempre assunto un tono di qualità e serietà. Niente lasciato al caso, niente in modo superficiale. A partire da quello che poteva essere un semplice saluto ad un ampio discorso e, perché no, ad una discussione. Ad ogni cosa sapevi dare l’importanza che meritava. L’eccellenza e la precisione ti ha sempre contraddistinto. A partire dal tuo lavoro a cui hai dedicato, come si dice, anima e cuore. Hai saputo trasmettere la tua passione ad ogni tuo collaboratore, ma soprattutto hai reso il tuo mestiere una professione. Il tuo impegno per la Categoria degli Impiantisti è stato fondamentale. Hai insegnato a tutti noi cosa vuol dire costanza, applicazione e risultato. Ti sei sempre messo in gioco, anche quando eri in pensione. Sei entrato a far parte dell’ANAP, ricoprendone la vice presidenza. Non ti sei fermato mai, anzi hai proposto, hai organizzato, hai coinvolto ma soprattutto non hai mai smesso di partecipare. Non vogliamo esagerare e fare discorsi altisonanti e retorici , tutto questo ti è dovuto, perché parlando di te parliamo di una persona speciale e come già detto degna del più grande rispetto! Grazie Beppe della tua serietà, del tuo impegno, della tua presenza. Grazie per essere stato un artigiano onesto e innovativo. Un marito,un padre ed un nonno speciale. E, soprattutto, un amico. Grazie per essere stato un grande!

I tuoi amici dell’ANAP

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A Biella la festa regionale del Socio ANAP Si è svolta a Biella, lo scorso 12 ottobre, l’annuale Festa regionale del Socio ANAP. - Associazione Nazionale Anziani e Pensionati. Dopo il ritrovo dei partecipanti al Teatro Sociale “Villani” di Biella, in Piazza Martiri della Libertà, la manifestazione è iniziata con il saluto delle autorità, culminate con l’intervento del presidente nazionale Gianpaolo Palazzi. Durante la cerimonia, l’ANAP Piemonte ha omaggiato a due case di riposo di alcuni apparecchi defibrillatori. A seguire si è svolto il concerto dell’orchestra strumentale barocca “L’Armoniosa” di Asti. In conclusione della bella giornata, apprezzata da tutti i presenti, il pranzo sociale presso l’Hotel “Royal” sul lago di Viverone.

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I pensionati non riceveranno

il bonus di 80 euro

Dall’Associazione un appello a Governo e Parlamento «Prima spremuti e poi dimenticati. I pensionati sono stati finora il facile bersaglio degli ultimi Governi per “fare cassa”, in particolare con il taglio della perequazione. Adesso sono caduti nel dimenticatoio».

Giuseppe Ambrosoli Presidente ANAP di Confartigianato Cuneo

Lo dichiara Giuseppe Ambrosoli, presidente provinciale dell’Anap - Associazione Nazionale Anziani e Pensionati, commentando la Legge di stabilità approvata recentemente dal Governo. «Il bonus di 80 euro è stato confermato per i lavoratori dipendenti ma non è stato esteso ai pensionati, come era stato più volte promesso. prosegue Ambrosoli - Eppure, stando agli ultimi dati Inps, quasi la metà dei pensionati percepisce una pensione inferiore a 1.000 euro al mese e in oltre 2 milioni hanno una pensione al di sotto di 500 euro».

«La situazione è drammatica. Non è tollerabile che non ci sia la benché minima attenzione verso i pensionati che vivono in condizione di povertà. Ma non possiamo rassegnarci – aggiunge – e pertanto chiediamo con forza al Governo e al Parlamento di trovare, dopo aver consultato le associazioni dei pensionati, una soluzione immediata, equa e mirata, a questo problema, tenendo conto, in particolare, di quanti non hanno altri redditi oltre la pensione». «Non dimentichiamoci – conclude il presidente Anap – che anche la Comunità europea ha evidenziato l’inadeguatezza delle nostre pensioni minime. E dell’opinione dell’Europa, di questi tempi, non possiamo certo non tener conto».

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Fiera Nazionale del Marrone Trionfo delle eccellenze artigianali proposte da Confartigianato Cuneo

Anche quest’anno Confartigianato Imprese Cuneo non è voluta mancare alla Fiera nazionale del Marrone, una delle più importanti rassegne enogastronomiche d’Italia, vetrina unica delle eccellenze e delle antiche tradizioni del territorio cuneese. La manifestazione, giunta alla sedicesima edizione, fa della qualità la sua bandiera, grazie ad un’attenta selezione degli espositori, e da tempo è diventata un’importante occasione di promozione per le aziende del territorio.

In piazza Virginio è stata riproposta la “Casa delle Golosità”, il padiglione dedicato alle eccellenze gastronomiche del territorio. Che affondino le proprie radici nelle tradizioni cuneesi e piemontesi o che siano frutto di fantasiose creazioni, le prelibatezze presenti nella “Casa” rappresentano al meglio l’arte e l’inventiva degli artigiani alimentaristi, che ben sanno miscelare i prodotti di una terra generosa con mani sapienti e grande passione. Sempre in tema gastronomico, anche quest’anno, come nelle edizioni precedenti, l’associazione “Amici del Cioccolato” ha dato il via alla manifestazione con una grande opera in cioccolato, dedicata, per l’occasione, ai lavori di riqualificazione della città “Cuneo si fa bella”. Rivista nell’organizzazione e disposizione logistica a causa dei lavori in via Roma, il cuore della rassegna sono state le piazze del centro storico, che per 4 giorni si sono riempite di profumi, sapori e colori. Complice anche il bel tempo, la manifestazione ha fatto registrare un’altissima presenza di pubblico e ottimi riscontri da parte degli espositori, dichiaratisi tutti estremamente soddisfatti. Oltre ai momenti esclusivamente enogastronomici, la Fiera ha come sempre offerto ampio spazio anche all’artigianato d’eccellenza – e qui la presenza fondamentale di Confartigianato Cuneo, partner del Comune nell’organizzazione dell’evento – a cui si sono affiancati laboratori didattici, iniziative culturali, proposte turistiche, mostre e spettacoli. Molte le iniziative organizzate da Confartigianato Cuneo con l’intento di valorizzare le eccellenze delle lavorazioni artigianali e permettere a grandi e piccini di avvicinarsi al mondo dell’artigianato.

Per coinvolgere grandi e piccini e accompagnarli nella scoperta delle meraviglie delle lavorazioni manuali, i maestri artigiani hanno poi animato i laboratori didattici di piazza Virginio con dimostrazioni dal vivo e hanno permesso a tutti di cimentarsi nella creazione di piccoli oggetti in ceramica e terracotta, coloratissime saponette e deliziosi profumi. In piazza Torino è stato ri-proposto il padiglione “del mobile”, dedicato alle lavorazioni lignee locali, abbinato all’esposizione dell’anno tematico attuale di Confartigianato, incentrato sul mondo dei metalli, sia comuni che preziosi. Con il progetto “Raccontare l’artigianato”, realizzato grazie al contributo della Camera di Commercio di Cuneo e della Fondazione CRC, l’Associazione intende valorizzare il settore attraverso la promozione dei materiali utilizzati dagli artigiani nelle loro produzioni. Nella Chiesa della S. Annunziata è stata inoltre allestita una mostra. Pietra, legno, ceramica e vetro, metallo: questi elementi basici si trasformano grazie alla bravura ed alla passione di esperti artigiani e diventano opere uniche e suggestive, esprimendo il legame tra arte e artigianato.

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I Mestieri del Gusto

Una vetrina prestigiosa per le eccellenze alimentari “made in Cuneo”

Durante la Fiera del Marrone è stato presentato in anteprima il progetto “I Mestieri del Gusto”, volto a valorizzare le eccellenze enogastronomiche dei maestri artigiani cuneesi del comparto alimentare. L’iniziativa – che strizza l’occhio al prossimo anno 2015, dedicato da Confartigianato, nell’ambito del progetto “Raccontare l’Artigianato”, proprio al “cibo” – nasce con la partnership tra Confartigianato Cuneo e il gruppo FlyFood ed ha lo scopo di mettere in evidenza la maestria dell’Eccellenza Artigiana degli associati Confartigianato di tutta la Provincia Granda. Questa proposta nasce dal desiderio di creare dei percorsi itineranti dei gusti artigiani, permettendo ai visitatori provenienti da tutta Italia di gustare il valore aggiunto di questo territorio, pieno di odori e sapori indimenticabili. Il progetto vuole inoltre essere fonte di innovazione e di promozione del buon mangiare e del buon comportamento a tavola. Ecco perché si è scelto di utilizzare solo stoviglie biodegradabili e realizzate con materiali derivanti da fonti vegetali rinnovabili che verranno riciclati diventando “compost” per fertilizzare il terreno.

Il progetto ha riscosso un ottimo gradimento da parte dei visitatori che hanno potuto gustare piatti e prodotti di alcune imprese alimentari del territorio, e sarà riproposto anche nelle prossime fiere cuneesi alle quali Confartigianato Cuneo parteciperà, oltre che in altri eventi extra provinciali.

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II metalli e la maestria artigianale protagonisti della Fiera del Tartufo Bianco d’Alba Dopo la pietra ed i marmi pregiati, il legno con le sue aromatiche essenze, la ceramica e il vetro con le mille sfumature e trasparenze, quest’anno Confartigianato Imprese Cuneo ha scelto i metalli come “testimonial” dell’abilità artigianale dei suoi associati. Proseguendo nel progetto promozionale avviato nel 2011, con il sostegno di Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo e Camera di Commercio di Cuneo, l’Associazione ha partecipato anche quest’anno alla Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba proponendo un itinerario tematico tra le diverse tecniche di lavorazione di questo materiale, un lavoro che tramanda i segreti di un'arte antica e affonda le proprie radici nella secolare tradizione artigiana. Un mondo geniale ed operoso che ancora una volta si è raccontato al grande pubblico della Fiera del Tartufo su un’ampia area collocata proprio all’uscita del Mercato del Tartufo, in Piazza Falcone. Una marea di visitatori ha visitato il padiglione nei due fine settimana di apertura, il 25-26 ottobre e il 31 ottobre, 1-2 novembre. Inoltre, attraverso l’utilizzo di tecnologie d’avanguardia nei sistemi di comunicazione, con l’ausilio di pannelli esplicativi e video proiezioni di particolare suggestività, è stato inoltre rafforzato il binomio “tradizione ed innovazione” che caratterizza l’evoluzione del mondo artigianale. Lasciandosi guidare dalle immagini, i visitatori sono “entrati” nei laboratori artigianali e hanno potuto seguire “dal vivo” le fasi di realizzazione dei singoli manufatti, apprezzando di ogni artigiano le particolari doti professionali. «Attraverso la partecipazione ad eventi di grande risonanza – dichiara Domenico Massimino, presidente provinciale di Confartigianato Imprese Cuneo – intendiamo lanciare un messaggio d’arte dai risvolti pregnanti, meritevole di platee sempre più ampie, ma anche un indirizzo concreto di sbocco professionale per i giovani che, in un momento difficile, hanno necessità di volgere lo sguardo ad un futuro di reali opportunità». A rimarcare maggiormente il binomio scuola-lavoro, infatti, sarà presente una rappresentanza dell’APRO di Alba, istituto che da oltre 50 anni plasma i ragazzi in validi e preparati artigiani. «Il perdurare della crisi economica – sottolinea Domenico Visca, presidente della Zona di Alba di Confartigianato Cuneo – sta mettendo a dura prova la sopravvivenza di tante imprese artigiane. Fermo restando il costante e pressante impegno sindacale, che caratterizza la nostra Associazione, crediamo sia importante e strategico in questo frangente offrire alle nostre aziende associate momenti di “forte” visibilità che valorizzino appieno le peculiarità del lavoro manuale e la loro capacità di rendere “unico” il prodotto. Un sostegno che ci auguriamo possa premiare degnamente la qualità di una tradizione che il mondo ci invidia».

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alba

Premiata la “Fedeltà Associativa” delle imprese albesi L’inaugurazione del padiglione della Confartigianato Cuneo alla Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba, svoltasi lo scorso sabato 25 ottobre, è stata individuata dalla presidenza zonale come occasione per organizzare il tradizionale premio della “Fedeltà Associativa”, momento conviviale e celebrativo dei valori di attaccamento al lavoro e all’Associazione, durante il quale sono state insignite diciotto aziende, iscritte da oltre 35 anni alla Confartigianato. La consegna dei riconoscimenti è avvenuta nella prestigiosa Sala Consiliare del Comune di Alba, alla presenza del Sindaco Maurizio Marello, di numerose autorità e di un folto numero di artigiani. Il giorno successivo, domenica 26 ottobre, in occasione del pranzo sociale, organizzato presso l’APRO di Alba per concretizzare maggiormente il legame tra formazione e mondo del lavoro, a quattro ragazzi meritevoli dell’istituto albese sono state consegnate delle Borse di Studio, con il supporti di Banca d’Alba , intitolate al mai dimenticato presidente Giuseppe Balestra. Le ditte insignite della “Fedeltà Associativa” • Abbà Tarcisio & c snc - Edile - Santo Stefano Roero • Autocarrozzeria Marano Mauro & c snc – Carrozzeria - Alba • Barbero F.lli & Giuseppe e Corrado & c snc - Fabbri- Carpenteria Metallica - Santo Stefano Belbo • Cairone Francescantonio- Parrucchiere - Alba • Casa del Freno di Montanaro Donato - Meccanico - Alba • F.lli Cogno snc di Cogno Claudio & c-Idraulici- Lattonieri - Monticello d’Alba • FAB snc di Bisio R & I- Falegnameria - Mango • Fedele Piero -Falegnameria - Treiso • Giacosa Enzo - Materassaio - Alba • Mano Silvia- Parrucchiera - Monticello d’Alba • Manzone Carlo- Idraulico- Lattoniere - Castiglione Falletto • Montaldo di Montaldo Giacomo & c snc - Serramenti in Legni e Alluminio - Neive • Perosino Vittorio- Elettrauto - Alba • Rabino Antonio - Meccanico - Canale • Ressia Paolo - Edilizia - Alba • Rigo Giovanni- Fabbricazione Porte e Finestre - Roddi • Saglia Tarcisio - Fabbricazione e Riparazione Macchinari Agricoli Corneliano d’Alba • Trotta Pasquale - Elettricista - Roddi

ANAP: iscritti albesi all’Albo “Maestri d’Opera e d’Esperienza” Durante la cerimonia di premiazione della “Fedeltà Associativa”, il presidente dell’ANAP Giuseppe Ambrosoli e la delegata della Zona di Alba Maria Teresa Cavallo, hanno anche consegnato alcune onorificenze ad alcuni soci ANAP, recentemente iscritti nell’Albo dei “Maestri d’Opera e d’Esperienza”. Hanno ricevuto il diploma e la medaglia: Giovanni Barbero, Domenica Cena, Evaristo Giachino, Pier Ippolito Migliorati, Lorenzo Pio e Piero Viberti. L'iscrizione all'Albo è riservata ai soci Anap che abbiano svolto per almeno 25 anni la propria attività nel settore di competenza, dimostrando perizia, passione, impegno e correttezza professionale.

Rivedi la puntata di Mondo Artigiano dedicata all’iniziativa su www.youtube.com/user/ConfartigianatoCuneo

Il registro non rappresenta, nell'ottica dell'Associazione, una semplice lista anagrafica dei soci anziani dell'Anap, ma un valido strumento mirato a valorizzare e sottolineare l'importanza del lavoro svolto dai Maestri iscritti, con particolare attenzione alle innovazioni introdotte ed al contributo offerto nel diffondere - grazie al loro talento - l'affermazione del made in italy, espressione di qualità, competenza e creatività, che tutto il mondo ci invidia.

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Premio Fedeltà Associativa Si svolgerà il prossimo 6 dicembre, presso il “Pala Fiera” in Piazza Divisione Alpina Cuneense, la cerimonia di premiazione della “Fedeltà Associativa” della Zona di Carrù, giunta alla diciasettesima edizione. Il programma prevede il ritrovo dei partecipanti presso il Palafiera alle ore 19.45. Successivamente, a partire dalle ore 20.30, la cena sociale, preparata e servita dall’Associazione Turistica Pro-loco di Carrù. Il costo della cena ammonta a 25,00 euro (bambini fino ai 10 anni: gratis). Durante la cena, come da tradizione, verranno eletti “Miss e Mister Artigiani”. In conclusione, la consegna dei riconoscimenti della “Fedeltà Associativa” alle imprese distentesi per lunga appartenenza all’Associazione.

La scorsa edizione del Premio Fedeltà Associativa - Zona di Carrù

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borgo san dalmazzo

Premio Fedeltà Associativa e intitolazione sala riunioni a Fernando Franchino con inciso un aforisma dedicato alla tenacità degli artigiani, che riportiamo qui di seguito. Noi artigiani la pensiamo così La porta che a sera si chiude alle spalle esclude i pensieri del giorno per lasciare quelli del domani che ritorna dando certezza alla continuità della vita e del lavoro

Sabato 18 ottobre, nell’ambito del premio Fedeltà Associativa della Zona di Borgo S.D., durante il quale è stato conferito un riconoscimento ad 11 imprese associate da oltre 35 anni alla Confartigianato, si è anche svolta una toccante cerimonia di intitolazione della Sala Riunioni degli Uffici di Zona alla memoria del mai dimenticato Fernando Franchino, per anni attivo dirigente dell’Associazione, prematuramente scomparso ad inizio 2014. Alla presenza delle figlie Ivana e Tania e della moglie Piera, la figura di Franchino è stata ricordata dalle parole del presidente di Zona Adriano Giordana, del presidente provinciale Domenico Massimino e del presidente ANAP Giuseppe Ambrosoli, nonché del Sindaco di Borgo San Dalmazzo Gian Paolo Beretta. Il giorno successivo, dopo la S. Messa celebrata nella parrocchia di Vinadio, presso il ristorante “Ligure” si è tenuto il tradizionale pranzo sociale, momento conviviale tra gli associati della Zona. Giovanni Giraudo, presidente dell’Area artigianale “Porta di Borgo”, ha infine voluto omaggiare le imprese premiate con un simpatico quadretto in legno,

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Le aziende premiate • Bottega del Fiore snc di Rocchia & Franchino (Demonte, Onoranze funebri, iscritta dal 1979) • Caramello Ezio & c. srl (Demonte, elettricista, iscritta dal 1976) • Edilarte di Avena G. & c. snc (Borgo S.D., impresa edile, iscritta dal 1978) • Erbofrut snc di Salvetti Gabriella & c. (Roccavione, erboristeria, iscritta dal 1979) • Granito Silvio (Borgo S.D., decoratore, iscritto dal 1975) • M.G.M. di Marro Roberto & c. sas (Vernante, vetreria, iscritta dal 1978) • Peano Ercole (Demonte, tornitore, iscritta dal 1979) • Romano Corrado snc (Roccasparvera, segheria, iscritta dal 1974) • Servetto Valter (Gaiola, orologiaio, iscritta dal 1979) • Silvestro Giacomo (Borgo S.D., autotrasportatore, iscritta dal 1979) • Vola Antonello (Roccavione, fabbro, iscritta dal 1979)


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A Peveragno il Premio Fedeltà Associativa È organizzato per il prossimo 16 novembre, in Peveragno, il tradizionale incontro degli artigiani della Zona di Cuneo, nell’ambito del quale verranno premiati gli artigiani distintisi per lunga Fedeltà Associativa.

ore 10.45 ore 11.45

Consegna dei riconoscimenti “Premio Fedeltà Associativa” Conclusioni del presidente provinciale Domenico Massimino e delle e autorità presenti Visita al Museo Civico di Peveragno Pranzo sociale presso la trattoria “Da Marisa” (Via Madonna dei Boschi, 124 – Peveragno)

Questo il programma della giornata

ore 12.30 ore 13.30

ore 10.00 Ritrovo presso il Salone Polivalente di Casa Ambrosino (Via Vittorio Bersezio, 22 - Peveragno) ore 10.30 Introduzione del presidente della zona di Cuneo Bruno Tardivo

Per informazioni e prenotazioni: Ufficio di Zona – Via I Maggio, 8 – Cuneo tel. 0171 451200 (riferimenti: Barbara Giraudo e Claudia Ottaviano).

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Alla Fiera di Valle a Roccabruna un convegno sugli edifici ad energia “quasi zero”

Grande successo per la Gran Castagnata e la Fiera di Valle a Roccabruna, che quest’anno ha registrato un alto numero di espositori e un ottimo riscontro di pubblico. Ad “aprire” idealmente la rassegna, così come lo scorso anno, un convegno organizzato da Confartigianato Cuneo in collaborazione con il Comune. L’incontro, svoltosi presso la Sala Ricreativa Polifunzionale di Strada Marcabrum nella serata di giovedì 9 ottobre, era incentrato sugli “Edifici ad energia quasi zero”, quale reale opportunità per le imprese e occasione per rilanciare l’economia montana. Il convegno, organizzato con il supporto dell’UNCEM Piemonte e di IIsbe Italia, è iniziato con i saluti istituzionali di Claudio Garnero, Sindaco del Comune di Roccabruna; Giorgio Verutti, presidente della Zona di Dronero di Confartigianato Cuneo e Giorgio Felici, vice presidente provinciale Confartigianato Imprese Cuneo. Successivamente, si sono alternati come relatori, Lido Riba, Presidente UNCEM; Massimo Crotti, docente presso l’Istituto di Architettura Montana, Dipartimento di Architettura e Design, del Politecnico di Torino e Claudio Capitanio, di IIsbe Italia. Hanno terminato i lavori le conclusioni di Luciano Gandolfo, presidente della Consulta dei Mestieri di Confartigianato Imprese Cuneo e Alberto Valmaggia, Assessore all’Ambiente, Urbanistica, Programmazione territoriale e paesaggistica, Sviluppo della montagna della Regione Piemonte. La fiera roccabrunese è poi stata inaugurata ufficialmente sabato 11 ottobre, alla presenza di un folto pubblico e di numerose autorità. Dopo il classico “taglio del nastro”, come consuetudine, il presidente zonale Giorgio Verutti e il Sindaco Claudio Garnero, hanno voluto omaggiare con un riconoscimento alcuni imprenditori locali, distintisi per lunga attività lavorativa. Quest’anno l’elogio è andato a Riccardo Durando (già insignito lo scorso anno ma impossibilitato a ritirare personalmente il premio a causa di problemi di salute; essendosi fortunatamente ripreso, il Consiglio zonale e l’Amministrazione comunale hanno ritenuto opportuno ri-consegnargli pubblicamente il riconoscimento) e Sergio Einaudi.

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Gita a Roma e udienza del Santo Padre

Mercoledì 8 ottobre si è svolta la gita a Roma per l’udienza del Santo Padre promossa dalla Zona di Fossano di Confartigianato Cuneo. Una gita di quattro giorni, accompagnati da giornate di sole e da una simpatica compagnia: oltre quaranta artigiani e amici provenienti da Fossano, Trinità, Sant’Albano Stura e Centallo.

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Giovani Imprenditori a Mondovì

Sala gremita di “giovani artigiani”, lunedì 29 settembre, per la serata informativa organizzata dai referenti zonali di Mondovì del Movimento Giovani Imprenditori di Confartigianato Cuneo, Roberto Borghese e Simone Mellano. Particolarmente interessanti le tematiche discusse nel corso della serata. Enrico Molineri, presidente provinciale del Movimento Giovani Imprenditori, ha presentato al folto pubblico le varie attività del Movimento. Successivamente, Paolo Manera, membro del Consiglio Direttivo Confartigianato Cuneo - Zona di Mondovì e componente CdA GAL Mongioie, ha spiegato ai presenti lo stato attuale e le prospettive future dei finanziamenti europei dedicati ai progetti di filiera. In conclusione Gianluca Damilano, funzionario della Confartigianato Fidi Cuneo, ha illustrato le possibilità offerte dalla cooperativa di garanzia e le modalità con cui richiedere contributi e finanziamenti agli istituti bancari. «Plaudiamo - conclude Roberto Ganzinelli, presidente della Zona di Mondovì di Confartigianato Cuneo - alla grinta e alla passione che questi giovani artigiani stanno dimostrando. Indubbiamente il periodo non è facile, ma sono certo che grazie alla tenacia, tipicamente artigiana, di questi giovani imprenditori, il nostro sistema economico si riprenderà».

CONDOGLIANZE

FELICITAZIONI

Confartigianato Cuneo piange la scomparsa di Lucia Audisio,madre Confartigianato Imprese Cuneo partecipa alla gioia dei neogenitori e di Daniela Bianco, direttore de “La Voce dell’Artigiano” e coordinatrice accoglie con un caldo benvenuto: Jacopo Ambrosio, figlio di Giorgio e dell’Ufficio Stampa di Confartigianato Cuneo; Pier Giuseppe Gagna, Daniela Pecollo, impiegata presso la Zona di Carrù; Aurora Santangelo, padre di Alberto, vice rappresentante dei fotografi della Zona di Fossano. figlia di Giuseppe ed Erika Ferrero, impiegata presso la Zona di Ceva. In questo momento di dolore, siano di conforto ai familiari le condoglianze A loro giungano i più calorosi auguri da parte della Confartigianato dell’Associazione. Imprese Cuneo. Per segnalazioni di nascite e lutti: redazione@confartcn.com

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Incontro degli edili a Mondovì Si è svolta lunedì 15 settembre, presso la sala riunioni della sede di Confartigianato – Zona di Mondovì, una riunione di categoria del settore edilizia che ha visto coinvolte numerose imprese del comparto delle zone di Carrù, Ceva, Dogliani e Mondovì. Molti gli argomenti trattati, dalle modalità per la corretta gestione dei cantieri, alle corrette modalità di costituzione delle associazioni temporanee a termine tra lavoratori autonomi, agli obblighi in capo alle imprese, in particolare quello di verifica delle apparecchiature di sollevamento. A fare gli onori di casa il presidente della Zona di Mondovì, Roberto Ganzinelli, che ha sottolineato la grande attenzione dell’Associazione per tutte le categorie artigianali.

«Il nostro settore – commenta Paolo Manera, vice rappresentante provinciale vicario edili di Confartigianato Cuneo – ha ormai raggiunto il collasso: la politica deve attuare, in tempi rapidi, provvedimenti e riforme adeguate, oppure le nostre imprese, e tutti i nostri dipendenti, rischiano di non avere futuro. Confartigianato conferma la propria vicinanza alle aziende attraverso la sua incessante e quotidiana azione di lobby, che si concretizza anche attraverso serate e incontri come quello svoltosi a Mondovì. L’appello è dunque a tutte gli imprenditori: partecipate con convinzione alle iniziative dell’Associazione, nella certezza che solo uniti e coesi riusciremo a far sentire la nostra voce».

«Le categorie – spiega Ganzinelli – rappresentano il vero fulcro dell’attività sindacale e di rappresentanza della Confartigianato, attraverso il quale vengono analizzati e studiati i problemi del comparto e, parimenti, sviluppate iniziative a supporto delle imprese: dall’opera di sensibilizzazione e pressione sui decisori politici alla non meno importante azione di informazione e aggiornamento». «La nostra attività in favore della promozione del comparto – aggiunge Ganzinelli – si è intensificata in questi ultimi anni durante i quali le nostre imprese si sono sobbarcate più delle altre il peso della crisi. Ecco dunque azioni a diretto supporto delle imprese attraverso finanziamenti e agevolazioni nell’accesso al credito, corsi e serate informative organizzate su temi specifici, progetti di valorizzazione delle produzioni di eccellenza del nostro territorio e iniziative per favorire lo sviluppo verso nuovi mercati e promozione del nostro tanto invidiato e copiato made in Italy». Tra i molti settori artigianali presenti, anche in provincia di Cuneo la percentuale più preponderante di aziende è costituita da quelle del settore edile, le quali stanno vivendo una situazione drammatica, coinvolgendo direttamente e indirettamente tanti altri comparti, da quello impiantistico a quello del legno.

Laura Blengino, 39 anni in Confartigianato Cuneo Grande commozione per Laura Blengino, di Mondovì, dipendente della Confartigianato Cuneo presso l’ufficio di Zona monregalese, durante l’ultimo Consiglio direttivo svoltosi lo scorso 26 settembre. La signora Blegnino, dopo 39 anni trascorsi lavorando in associazione, avendo raggiunto l’età per la pensione, si è congedata dai colleghi e dai dirigenti, che la hanno voluto omaggiare di una medaglia a riconoscimento della lunga e preziosa attività al servizio degli artigiani. «La Confartigianato Cuneo – ha commentato il presidente della Zona Roberto Ganzinelli – deve molto ai dipendenti come Laura che con professionalità e serietà hanno svolto e svolgono le loro funzioni a supporto delle imprese, affiancando l’opera di rappresentanza sindacale che i dirigenti conducono con costanza e fermezza nell’interesse del comparto e del territorio». Da sinistra: Davide Sciandra, vice presidente Zona di Mondovì; Luca Crosetto, vice presidente provinciale Vicario; Laura Blengino; Roberto Ganzinelli, presidente Zona di Mondovì

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Al Gran Galà della Castagna di Frabosa Sottana le eccellenze artigianali Gran successo di pubblico per il “Gran Galà della Castagna”, svoltosi a Frabosa Sottana gli scorsi 10, 11 e 12 ottobre. La rassegna, organizzata dall’Associazione Turistica Mondolè in collaborazione con il Comune di Frabosa Sottana e l’ATL di Cuneo, ha dato risalto ai prodotti tipici della Val Maudagna, richiamando molti visitatori da tutto il Piemonte e dalla vicina Liguria. Alla fiera ha partecipato anche la recentemente costituita Associazione “Attività Produttive Val Maudagna”, che attualmente raggruppa una settantina di attività imprenditoriali, dal mondo dell’agricoltura, a quello dell’artigianato, del commercio e dei servizi. L’Associazione “Attività produttive”, presieduta peraltro da Fernando Morena, anche vice rappresentante degli elettricisti della Zona di Mondovì di Confartigianato, ha portato in fiera diversi artigiani d’eccellenza, ospitando anche uno stand istituzionale dell’Associazione. «Riteniamo fondamentale – commenta Fernando Morena – lo sviluppo di sinergie e collaborazioni tra le attività economiche locali e le rispettive associazioni, per supportare al meglio il tessuto imprenditoriale e dare concreto aiuto al territorio». «Confermiamo la nostra vicinanza alle imprese – aggiunge Roberto Ganzinelli, presidente della Zona di Mondovì di Confartigianato – anche attraverso l’accompagnamento a manifestazioni e fiere, da quelle più blasonate alle minori, ma ugualmente radicate sul territorio, che permettono un’ottima promozione delle produzioni d’eccellenza dei nostri artigiani».

Premio Fedeltà Associativa È stato organizzato per domenica 29 novembre 2014 il premio della Fedeltà Associtiva della Zona di Mondovì. Questo il programma: Ore 17.00 Ritrovo presso il Ristorante “La Borsarella” (Via Del Crist 2, 12084 Mondovì - Cuneo) Ore 17.30 Premiazione artigiani benemeriti Ore 19.30 Cena Conviviale Per motivi organizzativi, coloro che intendono partecipare alla festa sono pregati di contattare i loro Rappresentanti di Categoria o di prenotarsi, versando la quota prevista per il pranzo (€ 25,00 per gli adulti e € 15,00 per i bambini da 3 a 9 anni), entro e non oltre venerdì 21 novembre 2014. Per informazioni Rivolgersi presso gli uffici di Confartigianato Zona di Mondovì Via degli artigiani 10 - tel. 0174 44203

Da sinistra: Fernando Morena, presidente Associazione “Attività Produttive Val Maudagna”; Roberto Ganzinelli, presidente Confartigianato Cuneo - Zona di Mondovì

GAL Mongioie: incontri sul territorio Il GAL Mongioie ha organizzato degli incontri per portare tutti a conoscenza di quanto realizzato negli anni in favore del territorio e delle attività economiche. In tale contesto sarà presentata la situazione relativa allo stato di avanzamento dei lavori nonché dei risultati conseguiti con l’attuale programmazione Leader 2007 – 2013. Altrettanto importante si rivelerà l’opportunità di illustrare le possibilità di finanziamento della nuova programmazione comunitaria 2014 – 2020. Gli incontri si svolgeranno: • Per gli i operatori economici dell’area Cebana e Val Tanaro: mercoledì 19 novembre 2014 alle ore 20.30, presso la Sala del Consiglio della Comunità Montana a Ceva • Per gli operatori economici area Monregalese: giovedì 20 novembre 2014 alle ore 20.30, presso il Palasagra del Comune di Frabosa Sottana. Per informazioni GAL Mongioie, Piazza Vittorio Veneto, 1 - 12070 Mombasiglio (CN) tel. 0174.780268 - fax 0174.782935 info@mongioie-leader.it - galmongioie@pec.it www.mongioie-leader.it

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ARTICOLAZIONE REGIONALE DEL PIEMONTE C/O EBAP Via Arcivescovado n.3, 10121 - Torino Tel-Fax 011/5617282, e-mail: fondartigianato.piemonte@fcartigianato.it



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