Tiber Talent 2

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EDITORIALE D

opo l’enorme successo del primo volume “Tiber Talent”, pubblicato nel 2014, non potevamo non proporre una seconda edizione di questo progetto targato “Concept Magazine”. Il filo conduttore che questa volta lega le 100 pagine che state per sfogliare, è la buona musica made in Valtiberina: 17 big della scena musicale locale si raccontano attraverso un’intervista esclusiva che lascia scoprire fino in fondo la loro filosofia artistica, il loro passato, i loro progetti... il loro futuro... la loro musica! Tutti gli artisti che abbiamo selezionato (con non poca fatica!), sono stati scelti accuratamente perchè autori e compositori delle proprie canzoni, nonchè già nomi noti in Altotevere e con alle spalle almeno un album contenente brani inediti. A dare valore aggiunto a questo prodotto editoriale, unico nel suo genere, è sicuramente la prestigiosa compilation che avete trovato allegata a questo volume: 17 brani, 17 artisti, 17 stili diversi, per un unico, grande album da collezione che, siamo sicuri, rimarrà nella storia della nostra vallata! Ma non è tutto! Questo ambizioso progetto troverà il suo culmine in 17 serate live che vedranno esibirsi sul palco del Big Foods di Sansepolcro (AR) tutti gli artisti, a partire da giugno 2016, per gustare anche dal vivo tanta buona musica. Siamo orgogliosi e onorati di aver dato vita a questo progetto, perchè a muovere ogni nostro passo ci sono stati il grande amore per la musica e la gran voglia di far capire a tutti che la Valtiberina è una vera fucina di talenti... e questa ne è una prova! Talenti che meritano di essere conosciuti anche al di fuori della nostra piccola realtà, ma che proprio da qui devono avere un supporto maggiore, perchè non è vero che “Nemo propheta in patria”... Quale sarebbe il nostro desiderio? Sapere che grazie a “Tiber Talent” molti di voi abbiano iniziato a fischiettare questi brani; che grazie a “Tiber Talent” ancora più gente abbia iniziato a seguire questi artisti nei loro live; che “Tiber Talent” possa essere servito anche a far nascere collaborazioni tra questi artisti (perchè la collaborazione è sempre una gran cosa!), ma soprattutto vorremmo che “Tiber Talent” potesse fungere da “trampolino” per far scavalcare alla nostra musica i confini ideali che ci separano dal resto d’Italia... Noi di “Concept Magazine”ci abbiamo creduto, ci crediamo e ci crederemo sempre e lo dimostriamo ogni mese, da 12 anni, con le nostre pagine tramite le quali raccontiamo i talenti artistici, musicali e commerciali del nostro territorio... storie di persone che hanno raggiunto i propri obiettivi perchè hanno creduto nelle loro idee, nei loro sogni... nel loro talento! Proprio come noi! Buona lettura e buon ascolto... “Tiber Talent” è dedicato a tutti voi!

Supplemento di Concept Magazine - Mensile d’informazione e cultura. Iscr. Trib. di Perugia del 07/10/2008 n. 30/2008. Direttore Responsabile: Stefano Rossi Editore: Graffio snc - Città di Castello (PG) - Tel. 075.3722093 Stampa: Litograf Editor srl - Cerbara di Città di Castello (PG) Grafica, Marketing e Pubblicità: Graffio snc - Via Cerboni, 9/B - Città di Castello (PG) - Tel 075.3722093 www. conceptmagazine.it/tibertalent2 I contenuti degli articoli non rispecchiano necessariamente le opinioni dell’editore. © Concept Magazine - Tutti i diritti riservati. Ne è vietata la riproduzione anche parziale. Aprile 2016. Special Thanks: Emanuele Pareggiani, Walter Basso, Tommaso M. Guerri, Marco Fabbry, Michele Pazzaglia, Federica Cuccarini, Roberto Picchi, Mauro Silvestrini, Anna Qzzolin, Camillo Carobi, Sergio Coltrioli, Alessio Renzetti, Lamberto Renzetti e tutti i nostri sponsor! Si ringrazia inoltre il Comune di Città di Castello per la gentile collaborazione.






ASSENZA

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esescriveteci in poche parole chi siete.

B per farla breve siamo Cristian Laurenzi, Beh, Luca Occhini, Antonio Lusi, Alessandro Fiorucci. Troppo poco? (ride Ndr). Allora siamo gli Assenza, gruppo italiano che scrive e canta in lingua, suoniamo il nostro rock, quello che ci sentiamo dipinto addosso. Nati nel 2003, dopo svariati cambi di line-up e repertorio abbiamo trovato una nostra dimensione musicale e siamo qui per provare a dare un piccolo tono di colore diverso da quello che si sente in generale nella musica italiana, ma più che altro siamo qui per regalare alla gente un po’ della nostra “follia”, insomma per farla divertire.

Come mai avete deciso di chiamarvi così?

Da sinistra: il frontman Cristian Laurenzi e Alessandro Fiorucci.

Da cosa traete l’ispirazione per i testi delle canzoni? Esiste un concept che le accomuna?

Diciamo che è nato un po’ per caso, ci rappresenta in qualche modo. “Assenza” può essere spiegato guardando qualche quadro che ha come tema questo argomento: viene spesso rappresentato in diversi modi inaspettati, affascinanti, astratti. Dà l’idea di un qualcosa che non si afferra, evanescente, e ci ha colpito molto questo aspetto, anche se per fare gli impegnati abbiamo sempre detto che è la contrapposizione alla presenza, cioè al “dover apparire”.

La poesia si può trovare anche nelle cose che ci sembrano più scontate e che evitiamo spesso di vedere. Altre volte invece è sufficiente accendere la TV e seguire i media… spesso, e purtroppo, offrono tanti, troppi spunti. Fra le nostre diverse canzoni non ci sono testi miratamente correlati fra loro, però è chiaro che dipende anche da ciò che scrivi nel momento in cui lo fai.

Quali sono le vostre principali influenze?

Quanti progetti o album avete alle spalle o nell’immediato futuro?

Tutte. È vero che si parte sempre da qualcosa di preciso ma crediamo sia solo il battesimo iniziale per poterti conquistare un’identità. Amiamo le sonorità americane, le distorsioni potenti e i suoni moderni, ma siamo anche nostalgici e non disdegnamo le vecchie melodie italiane… e voi che pensavate che in questo paese non ci fosse niente di buono! Scherzi a parte, crediamo possa essere un buon mix.

“La vittoria più bella è quando la gente canta le tue canzoni”

Abbiamo alle spalle un album e un EP. Il primo è “Difendimi da Me”, album d’esordio del 2009 particolarmente introspettivo e piuttosto “noir”. È seguito poi lo scorso anno un secondo lavoro che è “Sorridere all’Inferno”, forse un EP un po’ più sperimentale dove si sente che c’è un netto cambio di identità musicale, un cambio che sicuramente troverà una dimensione più definita nel terzo lavoro che stiamo realizzando. I dischi di cui abbiamo parlato sono commercializzati sia fisicamente (distribuzione Self per Mondadori, Feltrinelli, Amazon) che nei principali digital stores (iTunes, Amazon, Google Play e altri).

Avete avuto dei riconoscimenti o conquistato “vittorie” nella vostra carriera musicale? La vittoria più bella secondo noi è quando la gente canta o canticchia le tue canzoni. Comunque sì, abbiamo avuto dei riconoscimenti che servono a


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ASSENZA Come mai avete scelto questo brano da inserire nella compilation e di cosa parla? Abbiamo scelto “Sorridere all’Inferno”, tra l’altro cantato assieme all’eccezionale e carismatica Silvia Epi, perchè in questo momento probabilmente è il pezzo che rappresenta di più il nostro cambiamento musicale, nonostante sia ancora un qualcosa di sperimentale. Inoltre anche la tematica a doppio senso del brano non ci sembrava male. La canzone infatti parla sì, di una storia che finisce, ma parla più che altro dei tempi che viviamo in termini emotivi: il senso di abbandono dei nostri giorni, la perdita di valori e speranze, lasciando però un messaggio positivo che ci ricorda che bisogna continuare a sorridere e, perché no, a credere.

Perchè un direttore artistico dovrebbe scegliervi per un live? Cosa riuscite a “dare” al pubblico?

Dall’alto: Luca Occhini e Antonio Lusi.

farti magari pensare che le tue idee non sono poi così male. Siamo stati vincitori di due contest nazionali per band emergenti; siamo stati invitati come ospiti al Controfestival di Sanremo al Palafiori; abbiamo aperto concerti di rilievo tra i quali quello dei Modena City Ramblers e degli Africa Unite; siamo stati in radio diffusione nazionale in un circuito davvero vasto, entrando anche nel palinsesto di Radio Rai, Radio Latte e Miele, e Max Radio Energy. Siamo stati invitati ad Eataly Milano Smeraldo dove abbiamo presentato il nostro EP in veste acustica, fino a toccare le punte sud dello stivale con un minitour in Calabria. Pensate sia tutto qui? Parlando seriamente abbiamo fatto diverse tappe interessanti che ci hanno migliorato e fatto capire quale può essere la nostra strada, ottenendo anche riconoscimenti di singole canzoni come ad esempio per il brano “Ho ucciso il mio angelo”. Questa è la colonna sonora di spot contro la violenza sulle donne e siamo particolarmente fieri di questo, visto il delicato e drammatico tema; pezzo tra l’atro premiato dalla critica Sanremese. Con il primo album siamo arrivati poi 16° nella “Top of the pops” nazionale delle indipendenti.

Un direttore artistico? Possiamo saltare la domanda? (ride Ndr). Tendenzialmente di questi tempi si pensa molto alle cover band nei locali e questo più che altro è comprensibile sotto il punto di vista del “richiamo”, e di solito la cosa funziona. Però si possono indubbiamente fare belle serate anche con una band che propone inediti e che tenta di trasmettere tanta energia alla gente di fronte… crediamo sia sicuramente più imprevedibile come situazione. Noi abbiamo il nostro “tiro”, la nostra potenza sonora e in mezzo a questo cerchiamo di lasciare emozioni che rendano la serata piacevole; siamo molto istintivi e inventiamo lì per lì… di solito però funziona.

INFO: TELEFONO | 328.6025191 MAIL | info@assenzarock.com SITO INTERNET|www.assenzarock.com PAGINA FACEBOOK|Assenza REFERENTE BAND | Luca Occhini




GABRIEL BROKER

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esescrivici in poche parole chi sei.

R Ragazzo solare, spontaneo, determinato e tenace nel raggiungimento dei propri obiettivi. Sensibile e suscettibile. Estremamente autocritico e perfezionista.

Come mai hai deciso di chiamarti così?

Broker dall’inglese significa mediatore, intermediario. Mi reputo tale, rendo fisica l’ispirazione.

Quali sono le tue principali influenze?

Non riesco a definirlo. Forse non ne ho di principali. Molto variabili dal periodo e dallo stato d’animo.

Da cosa trai l’ispirazione per i testi delle tue canzoni? Esiste un concept che le accomuna? Non traggo l’Ispirazione da nulla, Lei è improvvisa. Quando arriva è bene farmi trovare pronto. Scrivo inconsciamente e soltanto successivamente contemplo il testo.

“Le frasi sono chiare nella mia mente, devo solo scriverle” Le frasi sono chiare nella mia mente, devo solo scriverle.

Quanti progetti o album hai alle spalle o nell’immediato futuro?

Ho realizzato un EP “Questa vita è un dono” e un Mixtape “Calliope”. Il mio futuro musicale è molto chiaro. Ma il Portafoglio resta ostile.

Gabriel Broker ha realizzato l’EP “Questa vita è un dono” e un Mixtape, “Calliope”.


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GABRIEL BROKER Hai avuto dei riconoscimenti o conquistato “vittorie” nella tua carriera musicale? Le vittorie della soddisfazione sono molteplici. Per il resto… Tanto fumo e niente arrosto.

Come mai hai scelto questo brano da inserire nella compilation e di cosa parla? Ho valutato l’ambito e l’ho ritenuto idoneo per questa esperienza. È la storia di un uomo che attende di rivedere la sua amata. La sua speranza non è vana, la distanza è segnata da una semplice giornata di lavoro.

Perchè un direttore artistico dovrebbe sceglierti per un live? Cosa riesci a “dare” al pubblico? Dovrebbe scegliermi perché sul palco sono a mio agio. Ascolto attentamente i consigli e riesco a trasmettere l’emozione del brano.

“Non traggo l’ispirazione da nulla, Lei è spontanea” INFO: TELEFONO | 338.1621498 MAIL | gabrielbroker88@gmail.com PAGINA FACEBOOK|Gabriel Broker REFERENTE BAND | Gabriele Nardi Gabriel Broker è il nome d’arte di Gabriele Nardi.




PROGETTO UMAMI

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esescriveteci in poche parole chi siete.

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Come mai avete deciso di chiamarvi così?

“Vogliamo essere il sapore che cercheranno domani”

Quali sono le vostre principali influenze?

Da cosa traete l’ispirazione per i testi delle canzoni? Esiste un concept che le accomuna?

C siamo? Chi Diciamo che vogliamo essere il sapore che cercheranno domani.

“Umami” è stato classificato recentemente come quinto gusto (gli altri sono dolce, salato, amaro e aspro). In lingua giapponese significa “saporito”... dopo averlo sentito alla radio, Ale ha pensato che sarebbe stato un bel nome per un gruppo, qualcosa di nuovo!

Ci piace lasciarci influenzare da molti generi fra i quali jazz, acid jazz, rock, musica classica, funk, hard rock, progressive, blues, musica elettronica, psichedelia…

Come avrete modo di sentire dal brano scelto per questa compilation, noi non abbiamo testi o parti cantate. Siamo una band strumentale.

Il “Progetto Umami” è: Alessio Pigolotti, Tiziana Fiorucci, Francesco Cecconi e Luca Pieracci.


PROGETTO UMAMI

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I brani del “Progetto Umami” non hanno testi... è la loro musica che parla!

Quanti progetti o album avete alle spalle o nell’immediato futuro?

Non abbiamo album alle spalle, quindi possiamo dirti che nell’immediato futuro ci impegneremo a suonare il più possibile, ma soprattutto vogliamo dedicarci alla nostra prima incisione e legarci magari una tournèe!

Avete avuto dei riconoscimenti o conquistato “vittorie” nella vostra carriera musicale?

L’unico concorso al quale abbiamo partecipato è stato “Emergenza Festival”. Siamo giunti in finale regionale umbra con i complimenti, pubblici, del patron del festival Francesco Frilli, cosa che ci ha fatto molto piacere!

Come mai avete scelto questo brano da inserire nella compilation e di cosa parla? Come dicevamo prima i nostri brani non hanno un testo... è la musica stessa che parla! Con le sue

La band a “Emergenza Festival”.

atmosfere particolari, abbiamo ritenuto che il brano “Killswitch”, scelto per far parte di questa compilation, fosse adatto ad un progetto come quello di “Tiber Talent” e Tiziana, da poco con noi, ha inserito il sax sul brano originale, che è lungo oltre 5 minuti, ma ne abbiamo fatta una versione “radio edit” proprio per voi!! Di solito quando scriviamo canzoni , nel momento in cui vengono fuori le idee e le suoniamo, siamo già abbondantemente sopra i 3 minuti…

Perchè un direttore artistico dovrebbe scegliervi per un live? Cosa riuscite a “dare” al pubblico?

Perché attraverso la musica riusciamo a creare un coinvolgimento emozionale puro. Ad un concerto del “Progetto Umami” puoi bere, ballare, ascoltare o lasciarti andare e divertirti in ogni caso!

INFO: TELEFONO | 339.4378255 MAIL | jpigsj@gmail.com PAGINA FACEBOOK|Progetto Umami REFERENTE BAND | Alessio Pigolotti




BRIEF INHALE

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Copertina EP “Many Troy J’s are better than one”.

I “Brief Inhale” sono: Giulio Bonucci, Kevin Selvaggi, Giacomo Bucci, Andrea Palazzini e Kuba Blecharczyk.

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esescriveteci in poche parole chi siete.

5 ragazzi giovani, intraprendenti, con al basso Giacomo Bucci, con molta voglia, per l'appunto, di intraprendere l'inintraprendibile e di suonare l'insuonabile, con strumenti instrumentibili.

Come mai avete deciso di chiamarvi così?

Mentre andavamo in sala prove in macchina ci imbattemmo, dopo svariate curve a gomito, in una famigliola di leprotti. Purtroppo l'incidente fu inevitabile e il povero padre leprotto rimase vittima dello schianto. Soccorrendolo lo prendemmo in braccio e fu lui, guardandoci intensamente, ad esalare l'ultimo respiro. Da qui, in memoria del povero padre leprotto defunto, i Brief Inhale presero vita.

Quali sono le vostre principali influenze?

Grindcore, aliencore, sigle degli anime giapponesi, musica da ascensore, frastuono dell'Amazzonia, radiazione di fondo.

Da cosa traete l’ispirazione per i testi delle canzoni? Esiste un concept che le accomuna?

Più che altro dal logorio quotidiano. Traiamo ispirazione dal mondo in sé e da tutto ciò di cui esso è composto. Oltre all'ausilio di alcol, paprika in polvere e peperoncini jalapeno.

Quanti progetti o album avete alle spalle o nell’immediato futuro?

AAlle spalle abbiamo 2 esperienze in studio: un vecchio EP ormai dimenticato e il nuovo "Nibiru".

“Suoniamo l’insuonabile con strumenti instrumentibili...”


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BRIEF INHALE

I “Brief Inhale”, band umbertidese, si contraddistingue per le sue sonorità fresche, innovative e fin’ora inesplorate.

Ad ogni modo non guardiamo mai indietro, perchè chi correndo si volta rischia di cadere. Per quanto riguarda l'immediato futuro, abbiamo in porto un tour che toccherà tutti i peggiori bar di Caracas.

Avete avuto dei riconoscimenti o conquistato “vittorie” nella vostra carriera musicale?

Al primo posto fra i nostri innumerevoli trofei, si può contemplare il quartultimo posto al contest Ulian's Pub di Trestina. Meritano di essere ricordate anche le incalcolabili nomination al premio Oscar per la miglior band non protagonista.

Come mai avete scelto questo brano da inserire nella compilation e di cosa parla?

In tutta onestà, abbiamo pensato a questo pezzo per ricordare la famigerata sindrome di Cotard e celebrare la vittoria dell'uomo sulla malattia. Infatti, nell'estate del lontano 2009 prendemmo consapevolezza delle pietose condizioni di salute mentale e

“Non ci guardiamo mai alle spalle, perchè chi correndo si volta, rischia di cadere”

fisica di un nostro caro conoscente. Si narra che il suo fetore, emanato dalla carenza di igiene, rivelò la sua finora latente patologia che lo condusse inevitabilmente e rovinosamente alla depressione, per via di un'intricata storia di gioco d'azzardo.

Perchè un direttore artistico dovrebbe scegliervi per un live? Cosa riuscite a “dare” al pubblico?

Innanzitutto per le nostre sonorità fresche, innovative e finora inesplorate, capaci di differire dal tappeto musicale moderno. E poi perché ci piace comunicare in modo diretto e trasparente, “mettendoci la faccia”. Raccontiamo in modo chiaro il valore aggiunto della nostra filosofia distintiva, alla base della relazione istintiva gruppo-pubblico, e il valore imprescindibile della libertà.

INFO: TELEFONO | 393.5720605 MAIL | briefinhale@gmail.com PAGINA FACEBOOK|Brief Inhale REFERENTE BAND | Kuba Blecharczyk




MULHOLLAND DRIVE

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I “Mulholland Drive” sono: Lodovico Rossi, Luca Pacciarini, Alessandro Babusci e Niccolò Franchi.

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esescriveteci in poche parole chi siete.

C Ciao, noi siamo i “Mulholland Drive”, band Indie Rock nata in Umbria due anni fa. Il progetto nasce da un'idea di Lodovico Rossi che coinvolge il chitarrista Luca Pacciarini e iniziano a proporre pezzi inediti; poco dopo entrano a far parte della band anche Niccolò Franchi, Giacomo Piermatti e Alessandro Babuschi e insieme iniziano a creare il sound dei “Mulholland Drive”.

Come mai avete deciso di chiamarvi così?

Il nome della band ha preso ispirazione dal film omonimo di David Lynch. Il film suggerisce un approccio emotivo che sconfina la razionalità, vivifica sogni, i quali creano una nuova realtà che è un unione tra l'onirico e il reale. I nostri brani indagano proprio questo territorio alla ricerca di un equilibrio tra questi due mondi.

Quali sono le vostre principali influenze?

Le influenze dei “Mulholland Drive” sono molteplici in quanto tutti i componenti della band sono musicisti che si sono espressi durante la carriera musicale in diversi generi.

Da cosa traete l’ispirazione per i testi delle canzoni? Esiste un concept che le accomuna? Si può dire che il sound dei “Mulholland Drive” prende ispirazione dal genere cantautorale italiano e da band internazionali come i Radiohead, i Mad Season e Jeff Buckley. I testi delle canzoni variano e parlano di diversi argomenti. Di solito sono testi che parlano dell'amore e che ci gettano su una visione di una società controllata da sistemi tecnologici dove le dinamiche delle cose sono più o meno veloci e dove ognuno di noi dovrebbe soffermarsi per riflettere, creare e infine riprendersi la propria libertà e il proprio equilibrio. Testi che parlano di speranza e di realtà, di ciò che circonda l'essere attraverso una scrittura introspettiva che ci indica un passaggio per sfuggire alle nostre paure.

“Ogni nostro concerto è un’esperienza... ”


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MULHOLLAND DRIVE

I “Mulholland Drive” nello splendido Teatro degli Illuminati di Città di Castello al termine del live di presentazione del loro primo album.

Quanti progetti o album avete alle spalle o nell’immediato futuro?

C'è un bel po’ di esperienza alle spalle di ogni singolo componente e dopo il disco “La Misura dell'Equilibrio” e date in tutta Italia, la band si sta proiettando sulla scrittura del nuovo album, cercando un nuovo Fil Rouge.

Avete avuto dei riconoscimenti o conquistato “vittorie” nella vostra carriera musicale?

Con il progetto “Mulholland Drive” abbiamo avuto belle soddisfazioni. Il nostro sound è stato apprezzato da molte realtà, dandoci l'opportunità di suonare in tutta Italia tra festival e locali bellissimi. Il nostro disco, inoltre, ha avuto un riscontro importante nelle radio nazionali permettendo di diffondere la nostra musica e le nostre parole.

Come mai avete scelto questo brano da inserire nella compilation e di cosa parla?

Abbiamo scelto di inserire nella compilation il brano “Il Carnivoro” perchè riteniamo sia il pezzo più immediato all'ascolto e coinvolgente nel testo. Il carnivoro è un unico elemento sonoro che esplode nel ritornello dove il testo ci proietta in una spietata società che contamina l'uomo, rendendolo l'animale più pericoloso, come un carnivoro di sè stesso.

Perchè un direttore artistico dovrebbe scegliervi per un live? Cosa riuscite a “dare” al pubblico? Un direttore artistico dovrebbe sceglierci per un live perchè proponiamo un concerto che sia un’esperienza, un momento dove prendersi un distacco dal mondo, un piccolo viaggio tra sensazioni, colori, sapori e traiettorie di vita, tra intrecci di chitarre e ritmi affascinanti. Un piacevole caos da risolvere dove tutto prima o poi si incontra eliminando i vuoti, trovando il piacevole equilibrio. Questo è il live dei “Mulholland Drive”.

INFO: TELEFONO | 333.6455357 MAIL |lodovoice80@libero.it PAGINA FACEBOOK|Mulholland Drive - Band REFERENTE BAND | Lodovico Rossi




PICTURE OF TROY J

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TIBER TALENT --- 29

esescriveteci in poche parole chi siete.

Siamo semplicemente la band che ogni party che si rispetti dovrebbe annoverare tra le principali attrazioni!!! Questo ci descrive più di mille parole…

Come mai avete deciso di chiamarvi così?

Oscar Wilde aveva il suo Dorian Gray, noi abbiamo il nostro Troy J. La fama purtroppo non è la stessa, ma per quanto riguarda la bellezza…

Quali sono le vostre principali influenze?

Il rock e il punk californiano, senza dubbio! Oltre che un’influenza è anche un risultato, visto che ogni componente è cresciuto ascoltando ben altri generi!

Da cosa traete l’ispirazione per i testi delle canzoni? Esiste un concept che le accomuna?

I nostri testi, tutti in inglese, sono attuali e molto diretti nel trattare argomenti a noi vicini. Questo li rende piuttosto personali, ma almeno non si rischia di cadere nel banale per cercare di descrivere situazioni e concetti a noi lontani, solo per accaparrarsi i favori del pubblico! Una costante che contraddistingue le nostre canzoni è senza dubbio l’ironia, da non confondere con la demenzialità.

La copertina dell’EP “Many Troy J’s are better than one”.

Quanti progetti o album avete alle spalle o nell’immediato futuro?

Abbiamo già registrato due EP: “Color, Food & Dirty Sanchez” nel 2013 e “Many Troy J’s are better than one” nel 2015, per un totale di 9 brani tutti nostri! Sono stati entrambi molto apprezzati e questo ci ha spinti a decidere di voler produrre un vero e proprio album! La registrazione di quest’ultimo è iniziata proprio a febbraio 2016, è sarà una vera e propria bomba!!!

I Picture of Troy J, con il loro scatenato Punk/Rock riescono a colorare ogni tipo di party.


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PICTURE OF TROY J

I PIcture of Troy J sono: Camilla Badessi, Carlo Falaschi, Dennis Selvaggi, Alessandro “Troy J” Domenichini e Alessio Guerri.

Avete avuto dei riconoscimenti o conquistato “vittorie” nella vostra carriera musicale? Abbiamo vinto qualche contest, dei quali il più importante è stato sicuramente il “FeelArmonika Live Contest” di Lama (PG), che ci ha dato grande visibilità in zona e la possibilità di registrare appunto il secondo EP con l’aiuto di vari esperti del settore e sponsor.

Come mai avete scelto questo brano da inserire nella compilation e di cosa parla?

U.F.O. è un brano in primis molto bello, orecchiabile ed energico, che in 3 minuti lascia capire tutto del nostro stile! È comunque anche interessante perché parla in maniera ironica di coloro che vedono alieni e misteri dappertutto, portando la teoria del complotto all’estremo! Tutto questo è ovviamente raccontato con degli esempi buffi, che ricordano molto bene i B-movie anni ’50… Abbiamo constatato con piacere che l’ironia di questo pezzo (come di

“Oscar Wilde aveva il suo Dorian Gray, noi abbiamo il nostro Troy J”

altri nostri) non viene afferrata da tutti, che giudicano i nostri brani leggeri e poco impegnativi! Certo, non trattiamo temi come la fame nel mondo o l’imminente estinzione della tigre bianca, queste cose le lasciamo ai santoni delle nostre parti, ma possiamo assicurarvi che sappiamo giocare con le parole abbastanza bene, senza risultare banali…

Perchè un direttore artistico dovrebbe scegliervi per un live? Cosa riuscite a “dare” al pubblico? Beh, chi viene ai nostri live non può dire di annoiarsi! Abbiamo sempre interagito col pubblico in maniera simpatica, le nostre canzoni fanno ballare dal bambino alla nonnina e stiamo imparando anche a schiacciare sull’acceleratore al momento giusto, per rinvigorire la serata!! Siamo consapevoli del fatto che non si smette mai di imparare, ma secondo noi non c’è giuria migliore degli spettatori, e fino ad ora la risposta è sempre stata positiva!

INFO: TELEFONO | 338.1731560 MAIL | gabrios_team@libero.it PAGINA FACEBOOK|Picture of Troy J REFERENTE BAND | Dennis Selvaggi




THE STREET BAND

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esescriveteci in poche parole chi siete.

T Street Band, gruppo rock cantautorale The italiano proveniente dalla zona altotiberina costituito da sette elementi formatosi nel 2012.

Come mai avete deciso di chiamarvi così?

Il nome si riferisce principalmente alla nostra formazione “street”. La band si è formata ed evoluta “on the road”, e questo stile è riscontrabile anche nei testi, che narrano di personaggi che vivono la loro vita al limite. The Street Band, rock band altotiberina.

Quali sono le vostre principali influenze?

Le nostre influenze spaziano tra vari generi, a partire dal rock classico anni ’60/’70 che caratterizza il nostro stile e le nostre performance (Bruce Springsteen & The E-Street Band, The Doors, Rolling Stones) fino ad arrivare al cantautorato che influisce molto nei nostri testi (Bob Dylan, De Andrè…), aspetto molto importante per la band.

Da cosa traete l’ispirazione per i testi delle canzoni? Esiste un concept che le accomuna? L’ispirazione nasce da molti elementi, a partire dallo stato d’animo che si prova in un determinato momento, che poi si riflette nei personaggi delle canzoni. Alcune storie sono autobiografiche, altre

“I nostri live spesso si protraggono anche per più ore, grazie all'alchimia che si è riusciti a creare con il pubblico”

danno vita a storie ed emozioni di gente comune. Il “concept” che accomuna i testi è racchiuso nel titolo del nostro primo album, “Linea di confine”, che mette i personaggi di fronte a delle scelte che si riveleranno decisive per le loro stesse vite.

Quanti progetti o album avete alle spalle o nell’immediato futuro?

Abbiamo all’attivo un album, uscito e presentato ad ottobre 2015, intitolato “Linea di confine”, che si compone di 9 brani scritti ed arrangiati dalla band in questi anni. Nell’immediato futuro cercheremo di far conoscere il nostro album al maggior pubblico possibile, per poi tornare in studio per continuare con nuovi progetti.

Avete avuto dei riconoscimenti o conquistato “vittorie” nella vostra carriera musicale?

I nostri riconoscimenti sono stati: il primo premio al “Concept Facebook Contest”, con la canzone “Love Me Tonight”; il premio del pubblico al “FeelArmonika Live Contest” di Lama (PG); il premio per la canzone più votata su Facebook organizzato dal ristorante “La Pizzoteca” di Città di Castello con “Questa Notte è ancora Mia”. Siamo inoltre giunti alla finale regionale del concorso di “Emergenza Festival” presso “Afterlife Live Club” di Perugia; siamo stati scelti tra le migliori cinque band umbre per l’evento di beneficienza organizzato da “Telethon”, svoltosi presso i Giardini del Frontone; poi il premio del pubblico e il premio per la miglior performance individuale per il nostro cantante Emanuele Bruschi vinto al “Rock Contest 2015”


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THE STREET BAND

The Street Band è: Ezio Lanzi, Alessandro Conti, Nicola Lepri, Emanuele Bruschi, Diego Borchiellini, Moreno Martinelli e Carlo Dadi.

organizzato al teatro di Anghiari (AR) da Vitamine, grazie ad una giuria di esperti giornalisti musicali.

Come mai avete scelto questo brano da inserire nella compilation e di cosa parla? “Regina di Vetro” è il brano scelto come singolo del nostro primo CD, essendo un pezzo molto d’impatto ed energico, che riassume il nostro stile musicale. La canzone parla di una donna, che, come gli altri personaggi, si ritrova ad un punto cruciale della sua vita ma , in questo caso, si accorge di aver superato la linea di confine dalla parte sbagliata. È sempre stata circondata da amanti e corteggiatori,

ma nonostante ciò non è mai riuscita a trovare qualcuno che le desse l’amore che cercava: rimarrà sola a rimpiangere il tempo sprecato.

Perchè un direttore artistico dovrebbe scegliervi per un live? Cosa riuscite a “dare” al pubblico?

Perchè è nella dimensione live che la band esprime al meglio le proprie potenzialità, coinvolgendo il pubblico grazie a performance cariche di energia e passione, unite ad un'intensità e ad un sound ben definito. I nostri live spesso si protraggono anche per più ore, proprio grazie all'alchimia che si è riusciti a creare con il pubblico.

INFO: TELEFONO | 333.9076135 MAIL | jimbruce@libero.it PAGINA FACEBOOK|The Street Band REFERENTE BAND | Emanuele Bruschi Il primo album si intitola “Linea di confine”.




I BRIGANTI

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esescriveteci in poche parole chi siete.

Siamo un gruppo di amici che si divertono a stare insieme, provando a fare della musica. Immagina 7 operai che raccontano storie e si raccontano con la semplicità e la schiettezza che solo un vero “brigante” può avere. Un gruppo eterogeneo che subisce le influenze dei generi rock, folk e punk dei suoi componenti generando un mix di sonorità uniche e al tempo stesso molto coinvolgenti.

Come mai avete deciso di chiamarvi così?

Il nome “I Briganti” lo abbiamo scelto in relazione ad una delle nostre prime canzoni, “La banda de Zigo”, che parla appunto di una banda di briganti attiva nelle zone di Pietralunga e Gubbio verso la fine dell'800. Inoltre siamo un gruppo folk e “infestiamo” i nostri territori come i briganti di tanti anni fa.

Quali sono le vostre principali influenze?

Rock e Folk; come scritto nella descrizione della nostra pagina Facebook “da Rino Gaetano ai Clash”. Una certa influenza la esercitano sicuramente “La Gang” dei fratelli Severini e personalità come quelle dei Pogues, Pierangelo Bertoli, Gato Negro e Banda Bassotti.

Da cosa traete l’ispirazione per i testi delle canzoni? Esiste un concept che le accomuna?

Come accennato prima, alcune canzoni sono ispirate al personaggio del bandito Zigo e alla sua banda,

“I Briganti” sono prima di tutto un gruppo di amici.

altre a fatti di cronaca o personaggi, altre ancora ad esperienze di vita quotidiana. Alcuni testi si presentano in forma metaforica lasciando all’ascoltatore un’interpretazione quasi personale.

Quanti progetti o album avete alle spalle o nell’immediato futuro?

Abbiamo un demo live registrato al circolo Varanasi. In progetto c'è la realizzazione di un disco che raccolga le nuove canzoni e alcuni brani storici che non sono ancora stati incisi.

“I Briganti” sono: Orlando Martinelli, Marco Mattiacci, David Milli, Chiara Valcelli, Alessio “Bugs” Radicchi, Valentino “Peppe” Volpi e Michele Magi.


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I BRIGANTI

“Infestiamo i nostri territori come i briganti di tanti anni fa” Avete avuto dei riconoscimenti o conquistato “vittorie” nella vostra carriera musicale?

Nel dicembre 2010 abbiamo partecipato al concorso musicale Christmas in Rock al Teatro di Monterchi (AR) piazzandoci al secondo posto. Non siamo comunque alla ricerca di “vittorie”, il riconoscimento più bello lo riceviamo ogni volta che veniamo apprezzati dalle persone che ci ascoltano. La migliore “conquista” è vedere il pubblico che canta i nostri pezzi e conosce a memoria i testi dei nostri brani.

Come mai avete scelto questo brano da inserire nella compilation e di cosa parla? Il brano “Mediocrazia” parla della violenza di stato; il testo è ispirato alla triste vicenda di Stefano Cucchi che infatti risale a quel periodo. Spesso, prima di suonarlo, lo dedichiamo a un nostro compaesano che purtroppo ha subìto la stessa triste sorte, Aldo Bianzino.

Perchè un direttore artistico dovrebbe scegliervi per un live? Cosa riuscite a “dare” al pubblico?

Allegria e divertimento. Diamo l'onestà di fare quello che sappiamo al meglio delle nostre possibilità. Ad ogni esibizione cerchiamo di creare un coinvolgimento penetrante, dettato anche dal ritmo di molti dei nostri brani. Comunque crediamo che dovremmo essere scelti anche per le canzoni che facciamo e per il loro significato.

Ogni loro live crea un coinvolgimento penetrante.

INFO: TELEFONO | 349.2691664 MAIL | mikjesk@libero.it PAGINA FACEBOOK|I Briganti REFERENTE BAND | Michele Magi




LE SCIMMIE ECLETTICHE

TIBER TALENT --- 41

Le Scimmie Eclettiche sono: Nicola Pecorari, Leonardo Taddei, Sasha Neri e Andrea Menci.

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esescriveteci in poche parole chi siete.

C chiamiamo Le Scimmie Eclettiche. Siamo Ci una band che propone pezzi inediti dal sapore originale e dal gusto alternativo. Quattro umani (o comunque umanoidi) che maneggiano strumenti musicali cercando di suscitare nel pubblico il più vasto numero di emozioni... tranne l'amore.

Come mai avete deciso di chiamarvi così?

La scelta del nome è stata casuale, ma è rimasto saldo e duraturo nel tempo perchè identifica due capisaldi della band: “le scimmie” perchè alla fine la nostra abilità nel suonare e l'anima dei nostri pezzi è molto animalesca, simile a quella di una scimmia; “eclettiche” perchè cerchiamo di essere vari nel genere, nella struttura e negli ingredienti dei vari brani che costruiamo. La magia che fa nascere ogni nostra canzone in sala prove è un agglomerato di insulti e discussioni che a volte sfociano in atti di violenza reciproca. Per ora siamo ancora tutti vivi...

Quali sono le vostre principali influenze?

Le nostre influenze spaziano molto: dal blues rock fino al jazz, dal rock al punk. Cerchiamo di evitare il pop ma non ci sputiamo sopra se non è necessario. Cuciniamo un minestrone nel meglio delle nostre limitate capacità. Sarà poi il pubblico a dire se il risultato è buono, troppo salato, sciapo o cattivo.

Da cosa traete l’ispirazione per i testi delle canzoni? Esiste un concept che le accomuna?

Storie dai bassi fondi, Mafiosi, persone con problemi, eventi soprannaturali, racconti fantascientifici e fantastici, Morte. Per ora non esiste un concept che le accomuni.

Quanti progetti o album avete alle spalle o nell’immediato futuro?

Abbiamo all'attivo il nostro EP “Scimmiology”, disponibile su Soundcloud e Youtube o acquistabile in forma solida di CD. Inoltre è uscita da poco una compilation con 3 nostre canzoni, disponibile su Soundcloud. Al momento stiamo lavorando alla realizzazione di un album, che speriamo di completare entro 3 o 4 mesi.

“Cerchiamo di suscitare nel pubblico il più vasto numero di emozioni... tranne l’amore”


42 --- TIBER TALENT

LE SCIMMIE ECLETTICHE Perchè un direttore artistico dovrebbe scegliervi per un live? Cosa riuscite a “dare” al pubblico? Divertimento, energia, grande show, un uomo travestito da scimmia sul palco, un uomo con una testa di cavallo sul palco, buona musica, buona compagnia e per ora nessuno si è mai pentito di averci fatto suonare, o comunque non ce lo ha comunicato apertamente.

Il loro primo EP si intitola “Scimmiology”. Le Scimmie Eclettiche offrono sempre un grande show!

Avete avuto dei riconoscimenti o conquistato “vittorie” nella vostra carriera musicale?

L'anno scorso abbiamo vinto il premio della giuria al contest per band emergenti di Anghiari (AR) e il nostro EP “Scimmiology” ha ricevuto recensioni perlopiù positive.

Come mai avete scelto questo brano da inserire nella compilation e di cosa parla? “Io, il dritto e Frank il folle” ci piaceva e pensiamo possa piacere a chi lo ascolta. Il testo spiega perfettamente il significato del brano, non c'è niente di ermetico.

INFO: TELEFONO | 346.0270910 MAIL | scimmie.eclettiche@mail.com PAGINA FACEBOOK|Le Scimmie Eclettiche REFERENTE BAND | Nicola Pecorari




FRANCESCO COZZOLINO

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TIBER TALENT --- 45

esescrivici in poche parole chi sei.

Medico autore di canzoni, nell’infanzia ho studiato violoncello e pianoforte al Conservatorio e successivamente ho intrapreso lo studio della chitarra componendo le prime canzoni e partecipando a diversi concorsi musicali come “Musicultura”. Nel 2008 ho cominciato a pubblicare alcuni brani e ad esibirmi in pubblico. Sono iscritto alla SIAE come cantautore dal 1993.

Quali sono le tue principali influenze?

Appassionato di molti generi musicali sono attratto in particolare dalla bossanova e dai cantautori della scuola genovese che influenzano il mio stile di composizione con chitarra e pianoforte.

Da cosa trai l’ispirazione per i testi delle canzoni? Esiste un concept che le accomuna? In genere non sono immediato nello scrivere e ho bisogno di tempo per elaborare i miei brani. Mi ispiro a vicende reali ma mescolo sempre situazioni

“... ho sempre ammirato la figura del musicista...” e sfondi di fantasia. C’è sempre qualcosa di me nelle mie canzoni ma raramente sono autobiografiche. Riguardo la composizione comincio sempre dalla musica e successivamente scrivo i testi. Non ho mai scritto concept album ma nei brani più recenti parlo dei “musicisti”, una figura che ho sempre ammirato, in particolare del loro amore per la musica e delle loro vicende personali spesso difficili.

Quanti progetti o album hai alle spalle o nell’immediato futuro?

Il primo EP, intitolato “Non mi Pento” è stato pubblicato nel 2008 dall’etichetta Drycastle

Francesco Cozzolino assieme a Laura Pettinari in uno scatto di Alessandro Renzini per il sito www.francescocozzolino.com.


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FRANCESCO COZZOLINO Come mai hai scelto questo brano da inserire nella compilation e di cosa parla?

Perché è appena uscito e in fase di promozione; ha un arrangiamento accattivante e inoltre è accompagnato da un video di animazione di ottima fattura. In questo brano parlo di un musicista, preso dalla sua musica e amante dei sentimenti, che si trova all’estero per lavoro e che ha perso l’intesa con la sua compagna, che non è insieme a lui e che, ormai lontana pensa ad altro: viaggi, vacanze ed altre frivolezze.

Perchè un direttore artistico dovrebbe sceglierti per un live? Cosa riesci a “dare” al pubblico?

Francesco Cozzolino è anche polistrumentista.

Records di Maurizio Bozzi, contenente 5 brani di cui uno scritto in francese dal titolo “Comme un nuage” dal quale è stato tratto un video girato tra Citerna, la Versilia e Parigi, per la regia di Roberto Perruccio. Successivamente ho pubblicato un singolo dal titolo “Solo nel sole” da cui è stato tratto un video divertente realizzato dallo stesso regista e girato nel centro storico di Città di Castello con l’amichevole partecipazione dell’attore comico Michelangelo Pulci. Infine lo scorso settembre ho pubblicato un nuovo singolo, “Non è Così”, uscito assieme ad un video di animazione realizzato da Gaetano Bigi. Ad oggi sto programmando una serie di serate live per promuovere la mia musica fuori regione per poi ritornare in studio per registrare i brani scritti per il nuovo album che già sto proponendo dal vivo.

Hai avuto dei riconoscimenti o conquistato “vittorie” nella tua carriera musicale? A parte l’approvazione e l’appoggio morale di importanti addetti ai lavori, con l’ultimo singolo “Non è Così” sono arrivato primo nella categoria cantautori allo “Street Music Contest” di Sansepolcro dopo una lunga votazione on-line durata tutta l’estate, vincendo la finalissima a Settembre 2015.

Durante i miei live riesco a trasmettere tutto l’amore e la passione che nutro per la musica, inoltre sono accompagnato dal bravissimo musicista e amico Mirko Montanari. Entrambi siamo in grado di suonare più strumenti e ci accomuna il piacere di suonare ed esibirci.

Il video di “Non è così” è stato realizzato da Gaetano Bigi.

INFO: MAIL |fcozzolino.pg@gmail.com PAGINA FACEBOOK|Francesco Cozzolino SITO INTERNET|www.francescocozzolino.com REFERENTE | Francesco Cozzolino




THE BLACK ANIMALS

TIBER TALENT --- 49

I “The Black Animals” sono: (da six) Alessio Boncompagni, Thomas Nansen, Nicola Matteaggi e Alberto Fabi.

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esescriveteci in poche parole chi siete.

Siamo una band che trae ispirazione dal rock anni ‘90 italiano e americano e che mescola radici blues a testi scritti e cantati in italiano.

Da cosa traete l’ispirazione per i testi delle canzoni? Esiste un concept che le accomuna?

Perché chi fa rock in italia è una pecora nera.

I testi nascono da quello che ci capita quotidianamente. Basta osservare e riportare. Quello che li accomuna è il fatto di averli scritti tra fine 2014 e tutto il 2015, perciò si può parlare dello spaccato di un anno della nostra vita.

Quali sono le vostre principali influenze?

Quanti progetti o album avete alle spalle o nell’immediato futuro?

Come mai avete deciso di chiamarvi così?

Per ciò che riguarda la scena italiana sicuramente Marlene Kuntz, Afterhours e CSI. Per quella straniera Nirvana, Pearl Jam, Mars Volta, Black Keys, Artic Monkeys e Led Zeppelin.

Alle spalle “I Cardio” ed “Il Testimone”, due band con cui io (Alberto Fabi) personalmente ho fatto tre dischi. In futuro oltre ad un nuovo album dei “The Black Animals” sto sviluppando una collaborazione

Il frontman dei “The Black Animals”, Alberto Fabi, viene da due esperienze musicali molto conosciute in vallata: “I Cardio” e “Il Testimone”.


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THE BLACK ANIMALS “Chi fa rock in Italia è una pecora nera” Perchè un direttore artistico dovrebbe scegliervi per un live? Cosa riuscite a “dare” al pubblico? Riusciamo a dare una grande energia. Abbiamo sfumature blues, i pezzi ti fanno muovere e soprattutto suoniamo molto bene. E poi facciamo rock, vero e di questi tempi ne serve molto per migliorare le cose...

Questa rock band è di nuova formazione.

con un musicista berlinese, molto più blues e un nuovo progetto, acustico, con Matteo Carbone.

Avete avuto dei riconoscimenti o conquistato “vittorie” nella vostra carriera musicale?

L’energia della band esplode soprattutto nel live.

No, ma lo spero visto che nasciamo ora.

Come mai avete scelto questo brano da inserire nella compilation e di cosa parla? Del fatto che certe volte il mondo è talmente triste e brutto che non ti va proprio d’uscire di casa, preferendo rimanere nel proprio guscio a pensare a quanto sono tristi le trasmissioni come “X Factor”, “Amici” o “Sanremo”, perché devastano quel poco che è rimasto della musica buona, quella che migliora il mondo. Però devo ammettere che questa condizione mi capita di rado perchè sono sempre in giro, per fortuna, e quindi non mi rattristo sempre.

INFO: TELEFONO | 393.9169488 MAIL | albertofabi@farmstudiofactory.it PAGINA FACEBOOK|The Black Animals REFERENTE BAND | Alberto Fabi




SIMPLE STRANGERS

TIBER TALENT --- 53

I “Simple Strangers” al termine di un loro live. La band ha un gran seguito di fans che hanno fondato anche un vero e proprio fans club!

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esescriveteci in poche parole chi siete.

Siamo i Simple Strangers! No, dai, scherzi a parte... siamo cinque ragazzi uniti dalla stessa passione, profonda e devota, per la Musica, che credono fortemente che sarà quest’ultima a salvare il mondo!

Come mai avete deciso di chiamarvi così?

L’idea del nome risale a poco tempo dopo la fondazione stessa della band (2005). Simple Strangers, ovvero “Semplici Sconosciuti”, rappresenta la nostra filosofia: prima deve arrivare all’ascoltatore la nostra Musica e poi tutto il resto. Per capirci meglio: oggigiorno, soprattutto con il fiorire di milioni di talent show musicali, si crea l’immagine del personaggio/artista e si tralascia l’aspetto musicale... per noi questo è inconcepibile! Prima la nostra Musica!

Quali sono le vostre principali influenze?

Tutti e cinque veniamo da esperienze e culture musicali differenti, ma c’è una cosa che ci accomuna: il grande rock! Siamo tutti concordi nel riconoscere le leggende del rock (Queen, Led Zeppelin, Pink Floyd, Deep Purple, ecc...) come i nostri miti, le nostre “muse ispiratrici”. Questo si riflette sulla nostra musica e sul nostro modo di suonare.

Da cosa traete l’ispirazione per i testi delle canzoni? Esiste un concept che le accomuna?

Fondamentalmente, nell’imbastire una nuova canzone, ci affidiamo soprattutto ai “guizzi” e alle idee del nostro Tommy (bassista), per poi farle nostre e svilupparle in sala prove. La cosa per noi importante è cercare di trasmettere un’emozione a chi ci ascolterà, quindi cerchiamo di “scolpire” la nostra canzone lasciando al suo interno qualcosa di personale. Crediamo fortemente che la Musica sia strettamente legata all’animo umano, alla parte più profonda di noi stessi, ed è per noi impensabile proporre delle canzoni che non seguano questo “dogma”.

Quanti progetti o album avete alle spalle o nell’immediato futuro?

La nostra discografia conta come incipit il primo album di sole Cover live (autoprodotto), risalente all’estate 2013. Abbiamo presentato poi, nel 2014, il

“Crediamo fortemente che sarà la Musica a cambiare il mondo!”


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SIMPLE STRANGERS

I “Simple Strangers” sono: (da six) Tommaso Maria Guerri, Marco Signorelli, Riccardo Biagioni, Federico Luppi e Michele Celestini.

nostro primo EP di inediti dal titolo “Mondo di Maschere” (Redland Ed. Mus.) che ci ha fatto conoscere al grande pubblico. Ora stiamo lavorando sul prossimo disco (che sarà un vero e proprio full album) e il primo singolo “Luce dall’Est” è già stato pubblicato con tanto di videoclip!

Avete avuto dei riconoscimenti o conquistato “vittorie” nella vostra carriera musicale?

Sembrerà strano, ma a dire il vero noi Simple Strangers non abbiamo mai vinto nulla! Abbiamo partecipato a diversi contest musicali, ma la vittoria ci ha sempre e solo sfiorati, mai toccati! Nel 2013 siamo arrivati terzi nella categoria cantautori nel concorso musicale nazionale “Saremo al Centro”. Lo scorso anno invece, a giugno 2015, siamo arrivati secondi alle selezioni regionali del prestigioso “Emergenza Festival” dove abbiamo colpito la critica e il pubblico, vincendo il premio “Band più votata”.

Come mai avete scelto questo brano da inserire nella compilation e di cosa parla?

Il brano scelto è proprio il singolo di cui parlavamo prima, “Luce dall’Est”. È quello che, al momento, rappresenta meglio la nostra identità musicale. La canzone è molto particolare, si sviluppa partendo dal ritmo incalzante e ben scandito del ritornello al quale alterniamo strofe molto più lente e meno impegnate. Su questa alternanza si adagia il testo, che è apparentemente in forte contrasto con la musica e che non è di chiara interpretazione. “Luce dall’Est” è quella luce che cerchiamo nei momenti di smarrimento interiore, nelle notti agitate, nei nostri momenti di angoscia... di questo parla il nostro nuovo singolo: la ricerca disperata di una luce, di un

qualcosa che dissolva la nostra oscurità interiore.

Perchè un direttore artistico dovrebbe scegliervi per un live? Cosa riuscitea “dare” al pubblico?

Beh, se proprio dovessimo “farci pubblicità” diremmo sceglieteci perché dal vivo riusciamo a dare il meglio di noi! Crediamo fortemente nell’esibizione live e questa è una delle parti più importanti di chi vuol fare Musica! Suonare dal vivo è una sensazione bellissima e inebriante, che ci rende “vivi”. Questo forse sarebbe il principale motivo per farci suonare dal vivo: mettiamo passione ed entusiasmo in quello che facciamo e questo si riflette nei nostri live-show!

“È dal vivo che riusciamo a dare il meglio di noi” INFO: TELEFONO | 328.0632891 MAIL |simplestrangers@alice.it PAGINA FACEBOOK|Simple Strangers SITO INTERNET|www.simplestrangers.it REFERENTE | Tommaso Maria Guerri




LE LUCERTOLE DEL FOLK

TIBER TALENT --- 57

“Le Lucertole del Folk” sono: Leonardo Moretti, Riccardo Moretti, Andrea Fiorucci, Walter Caseti, Silvia Milli e Emanuele Aiuti.

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esescriveteci in poche parole chi siete.

Siamo “Le Lucertole del Folk”, un gruppo nato nel settembre del 2013, che si è unito grazie alla passione per la musica Irish Folk. Nelle nostre serate live cerchiamo di ricreare l’atmosfera dei pub irlandesi, suonando Reels e Jigs tipici, oltre a canzoni folk di vari artisti sia italiani che stranieri, e naturalmente alcuni pezzi scritti da noi. Suoniamo strumenti molto particolari così come lo siamo noi. Al fianco di basso e batteria, compaiono tin whistle, irish banjo, mandolino, fisarmonica e violino. Ma anche percussioni come il bodhran e il tammureddu.

Come mai avete deciso di chiamarvi così?

Il nome è ripreso dal titolo di una canzone dei Modena City Ramblers, gruppo folk rock italiano al quale ci siamo ispirati. È stato proposto quasi per gioco, ma è piaciuto da subito a tutti i componenti della band e ai nostri amici. Nel frattempo avevamo già creato una bozza del nostro logo che con forza ed energia graffiante porta lo stile Irish in Italia.

Quali sono le vostre principali influenze?

La nostra grande passione per l’Irlanda e i suoi costumi, ci hanno portato a fondere lo stile Irish

tradizionale assieme ad uno stile più moderno, tutto nostro, con grande energia e presenza sul palco. Alcuni membri del gruppo hanno più volte visitato l’Irlanda, ascoltando e studiando le musiche (e soprattutto le birre) tradizionali. Artisti italiani e stranieri della scena irish-rock/folk, come i Modena City Ramblers, i Dubliners, i Flogging Molly sono fra i nostri artisti preferiti, anche se tutti i membri del gruppo ascoltano moltissimi generi musicali eterogenei, italiani e internazionali.

Da cosa traete l’ispirazione per i testi delle canzoni? Esiste un concept che le accomuna? Attualmente le nostre canzoni non possiedono un concept comune, nascono spontanee senza essere pianificate da una storia, da un’avventura o da una leggenda dimenticata. Talvolta si parte dalla melodia, talvolta dal testo, da qualche riga o parola,

“La potenza della musica folk arriva dritta al cuore”


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LE LUCERTOLE DEL FOLK

ma cosa più importante, ci divertiamo nel creare e condividere le nostre idee musicali; le canzoni infatti vengono per ora sempre terminate in gruppo.

Quanti progetti o album avete alle spalle o nell’immediato futuro?

Per ora non abbiamo ancora avuto l’opportunità di pubblicare un album, ma stiamo lavorando per crearne uno tutto nostro. Vogliamo crescere e continuare a scrivere pezzi, tutti in lingua italiana, continuando a suonare, sperimentando nuovi sound con strumenti sempre più caratteristici.

Avete avuto dei riconoscimenti o conquistato “vittorie” nella vostra carriera musicale?

Siamo un gruppo ancora “giovane” e non abbiamo collezionato molte esperienze. Ma nel nostro piccolo possiamo vantare la vittoria del contest che ogni anno si svolge all’Ulian’s Pub di Trestina che, oltretutto, ci ha dato la possibilità di registrare le nostre prime canzoni in uno studio discografico. Naturalmente il nostro più grande riconoscimento è quello che riceviamo dal pubblico ad ogni live.

finale della leggenda i cigni, non più liberi, si trasformeranno nuovamente in uomini, ma anziani e indeboliti dal tempo, morendo prigionieri nel corpo ma liberi e uniti in un legame eterno.

Perchè un direttore artistico dovrebbe scegliervi per un live? Cosa riuscitea “dare” al pubblico?

Nella nostra ancora breve esperienza musicale abbiamo visto come persone di tutte le età e gusti musicali siano rimaste piacevolmente colpite dalla nostra performance, dai più giovani entusiasti e urlanti sotto il palco ai più anziani, che a guadarli negli occhi sembrava quasi suonassimo un valzer di Casadei. È la potenza della musica folk, la vera musica che va vissuta più che suonata, sempre diversa ad ogni concerto. Si va diritti al cuore delle persone portando gioia e vitalità. Aggiungiamo energia sul palco, uno stile e costumi di scena e il gioco è fatto. Con la birra in mano vi salutiamo e vi invitiamo al nostro prossimo live, a tutti…. Slainté….

Come mai avete scelto questo brano da inserire nella compilation e di cosa parla?

Il brano “I figli di Lir” ci è sembrato rappresentativo ed evocativo, racconta di una antica leggenda irlandese trasposta metaforicamente ai giorni nostri. Narra di tre fratelli e della loro sorella, figli della divinità del mare Lir e della sua prima moglie, Aobh, morta di parto. Lir possedeva un amore talmente profondo per i suoi quattro figli da portare alla pazzia la sua seconda moglie che decise di maledirli: avrebbero dovuto vivere per 900 anni come bianchi cigni e furono scacciati dalle loro terre. I quattro fratelli, che nonostante la maledizione avevano conservato la parola e la capacità di intonare canti meravigliosi, volarono nei luoghi stabiliti dalla maledizione spostandosi ogni 300 anni. Finalmente, dopo 900 anni tornarono al loro palazzo, ma trovarono solo tumuli ricoperti d'erba: erano sopravvissuti ad un mondo ormai scomparso. Nel frattempo la loro fama era cresciuta così tanto che furono desiderati come regalo di nozze e vennero catturati con la forza con catene d’argento. Nel

“Le Lucertole del Folk”... un tocco di Irlanda in Valtiberina!

INFO: TELEFONO | 339.8825667 MAIL |info@lelucertoledelfolk.it PAGINA FACEBOOK|Le Lucertole del Folk SITO INTERNET|www.lelucertoledelfolk.it REFERENTE | Leonardo Moretti




MANOVALANZA

TIBER TALENT --- 61

I “Manovalanza” sono: Valerio (trombone), Riccardo (basso), Francesco (tromba), Mattia (voce e chitarra), Thomas (sax) e Marco (batteria).

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esescriveteci in poche parole chi siete.

I Manovalanza sono un gruppo ska-punk valtiberino attivo dal 2006. In dieci anni di attività abbiamo pubblicato tre album auto prodotti e collezionato quasi duecento concerti, fra i quali anche un tour in Messico di due settimane nell’estate 2015.

Come mai avete deciso di chiamarvi così?

Il nome richiama quella parte di persone che in una organizzazione hanno scarso rilievo ed eseguono operazioni semplici. Il nostro intento era quello di trovare una parola in italiano che potesse rappresentare la parte emarginata e disadattata della popolazione… I diversi, in poche parole, quelli che contano poco e niente secondo l’opinione comune.

“Il nostro intento è cercare di denunciare una condizione di malessere e di disagio dal punto di vista di chi realmente lo prova sulla propria pelle.”

Quali sono le vostre principali influenze?

Abbiamo iniziato a suonare a causa di gruppi come Derozer e Persiana Jones, che ci hanno ispirato tantissimo per musiche e testi, nei quali ci ritroviamo ancora nonostante gli anni passati. Poi, in generale, è stata di grande ispirazione tutta la scena musicale ska e punk italiana degli anni ‘90 e primi anni 2000, ad esempio gruppi come Punkreas, Statuto, Meganoidi, Vallanzaska.

Da cosa traete l’ispirazione per i testi delle canzoni? Esiste un concept che le accomuna?

Cerchiamo di integrare testi ironici e scherzosi ad altri seri e profondi. In ogni caso, la matrice comune nelle nostre canzoni è l’essere diversi e disadattati, spesso anche emarginati. Traiamo ispirazione dalla vita di provincia, dalle nostre esistenze e da quelle dei nostri coetanei che molto spesso sono ai margini della società. Il nostro intento è cercare di denunciare una condizione di malessere e di disagio dal punto di vista di chi realmente lo prova sulla propria pelle. A volte, per non dire molto spesso, cerchiamo di vedere le cose da un punto di vista auto ironico per non ricadere troppo su sentimenti negativi e tristi. In generale siamo molto determinati nei nostri obiettivi, e ciò traspare un po’ anche dai testi.

Quanti progetti o album avete alle spalle o nell’immediato futuro?

Nel corso della nostra carriera musicale abbiamo pubblicato in auto produzione tre album: “Anziani a


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MANOVALANZA un attestato di partecipazione al festival Estilos Urbanos di solidarietà per una scuola dei sobborghi di Città del Messico.

Come mai avete scelto questo brano da inserire nella compilation e di cosa parla?

I “Manovalanza” sono reduci da una tournée in Messico.

vent’anni” nel 2011, “Tutto Contro” nel 2013 e “Tragicomìa” nel 2016, appena uscito in occasione dei 10 anni di attività. Gli ultimi due album sono usciti anche in edizione messicana, distribuiti da Impacto Records. Inoltre abbiamo pubblicato anche uno split album con due gruppi messicani, dal titolo “Boleto Redondo” nel 2014, due album registrati dal vivo (“Live at Formula” nel 2008 e “Live at Compass Rose” nel 2011) ed un EP di quattro brani dal titolo “Fra Poggi e Castagni” nel 2009. Tra i progetti da ricordare c’è anche la collaborazione con Impacto Records, etichetta messicana, la pubblicazione dell’album “Tutto Contro” e “Tragicomìa” in edizione messicana e il tour in Messico svoltosi nell’agosto 2015 insieme alla band ska-reggae Korto Circuito. Nell’immediato futuro c’è sicuramente la promozione del nuovo album con concerti in giro per la penisola. A breve ci sarà anche la pubblicazione del video-documentario del Tour in Messico del 2015. Infine, stiamo carezzando l’idea di tornare in Messico e anche in America Latina, se non subito comunque negli anni a venire, perché una volta stati laggiù la voglia di tornare è davvero fortissima.

Avete avuto dei riconoscimenti o conquistato “vittorie” nella vostra carriera musicale? Abbiamo partecipato a molti festival e contest nel corso della nostra avventura, vincendone anche alcuni: il Musica W Festival Castellina Marittima (PI) edizione 2009, Christmas in Rock Monterchi edizione 2010, Rocktober Fest Milano edizione 2012, ed infine il Solferino Beer Festival edizione 2014. Abbiamo anche ricevuto riconoscimenti durante il Tour in Messico per la partecipazione al Reggae Fest 2015 di Chetumal (Quintana Roo), ed

Il brano “Ai Margini” è il primo singolo di lancio dell’album “Tutto Contro”, nonché il secondo nostro videoclip realizzato dalla Low Part Prod., studio cinematografico valtiberino. La canzone tratta del tema dell’emarginazione nella società moderna, dal punto di vista della vita di provincia, lontano dalla massa e dal centro della società moderna. In questo brano si ritrovano tutte le caratteristiche proprie della band, è molto rappresentativo ed è per questo che l’abbiamo scelto. Infine, è anche uno dei brani più noti, sia in Italia che in Messico, dove la gente lo ha accolto davvero positivamente nella sua versione tradotta in spagnolo (En Los Margenes).

Perché un direttore artistico dovrebbe scegliervi per un live? Cosa riuscite a “dare” al pubblico?

Proponiamo uno spettacolo energico e coinvolgente. Solitamente il pubblico si diverte ed è coinvolto nella nostra musica, suoniamo da tanti anni e abbiamo accumulato esperienza in serate di ogni tipo, dal live club, alla sagra di paese, al festival per band emergenti, per questo motivo riusciamo ad adattarci alla situazione.

INFO: TELEFONO | 334.1329943 MAIL | mattiamanovalanza@gmail.com PAGINA FACEBOOK|Manovalanza SITO INTERNET | www.manovalanza.org REFERENTE BAND | Mattia




GTO

TIBER TALENT --- 65

“Raccontiamo la vita e i personaggi di provincia, il viaggio e l’amore...” È anche la scritta che c’era su un carro trainato da un cavallo dove salivamo da bambini. Questi due input fra il rock e il folk ci hanno spinto a chiamarci così.

Quali sono le vostre principali influenze?

Il rock americano e inglese, la tradizione folk italiana e i cantautori italiani.

Da cosa traete l’ispirazione per i testi delle canzoni? Esiste un concept che le accomuna? I “GTO” sono una delle band più note e longeve della vallata.

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Ci sono molti temi comuni nelle canzoni dei “GTO”: la vita e i personaggi di provincia, il viaggio, l’amore, e storie di vita vissuta.

esescriveteci in poche parole chi siete.

I “GTO” nascono nel 1993. Da allora abbiamo suonato in molti palchi in Italia, collezionando più di 500 date. Abbiamo condiviso il palco con molti artisti e band underground italiane e non, dalla Bandabardò ai Modena City Ramblers, da Tonino Carotone ai Gogol Bordello, da Willy de Ville agli Avion Travel. Abbiamo suonato anche in Germania e in Inghilterra e fatto qualche esperienza cinematografica. Infine abbiamo pubblicato cinque album e sei video.

Come mai avete deciso di chiamarvi così?

“GTO” è un tipo di auto sportiva utilizzata da molti marchi tra cui la Ferrari e la Ford. Compare in molte canzoni blues e rock (“Mustang Sally got a brand new GTO”) o nel brano dei Ramones “Rock’n Roll High School” (… cruisin’around in my GTO…).

I “GTO” durante il live ad “Expo 2015” del 28 settembre scorso.


GTO

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I “GTO” sono: Stefano Bucci, Romano Novelli, Luigi Bastianoni, Giampiero Passeri e Alessandro Bucci.

Quanti progetti o album avete alle spalle o nell’immediato futuro?

Come dicevamo prima, nella nostra carriera musicale abbiamo collezionato cinque album e stiamo preparando il sesto... vi terremo informati!

Avete avuto dei riconoscimenti o conquistato “vittorie” nella vostra carriera musicale? La musica ci ha dato molte soddisfazioni. La più importante è stata sicuramente la vittoria di Arezzo Wave nel 1998. Uno degli ultimi momenti memorabili è stato invece il live ad “Expo 2015” in rappresentanza della Regione Umbria.

Come mai avete scelto questo brano da inserire nella compilation e di cosa parla? È un brano rappresentativo della storia della band; ha ritmo e ironia e ha sempre molto successo dal vivo. “La Sposa” è la storia di una ragazza bellissima che arriva in paese... tutti se ne innamorano, ma nessuno sa di chi sia il figlio che porta in grembo.

Perché un direttore artistico dovrebbe scegliervi per un live? Cosa riuscite a “dare” al pubblico? Perchè offriamo un concerto pieno di ritmo ed energia che si muove fra il folk più danzereccio al rock’n’roll.

INFO:

La band ha vinto il mitico “Arezzo Wave” nel 1998.

TELEFONO | 340.3983969 MAIL | valeria@makeadream.it PAGINA FACEBOOK|GTO band SITO INTERNET | www.gtoclub.it REFERENTE BAND | Valeria Testi




LE VOCI DI M

TIBER TALENT --- 69

“Siamo quello che suoniamo e questo ci diverte molto” Da cosa traete l’ispirazione per i testi delle canzoni? Esiste un concept che le accomuna? Assolutamente, il filo conduttore è cercare di raccontare quanto più fedelmente possibile tutte le migliaia di sfaccettature della mente e delle contraddizioni di “M”; in realtà siamo praticamente una biografia musicale, o a seconda delle analogie, degli “storici” delle sue prodezze mentali.

Quanti progetti o album avete alle spalle o nell’immediato futuro? “Le Voci Di M” stanno lavorando al loro primo progetto.

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esescriveteci in poche parole chi siete.

S Siamo 4 persone fortunate, costantemente irrequiete, ma che hanno trovato una formula con cui esprimere in musica qualcosa che era difficile raccontare, ed il rock’n’roll era assolutamente la chiave più adatta. Siamo quello che suoniamo, e questo ci diverte molto. Siamo onesti con noi stessi e con la musica che suoniamo e di questo siamo profondamente grati.

Come mai avete deciso di chiamarvi così?

“M” non è una figura astratta, e le voci nella sua testa sono o erano tutt’altro che immaginarie.

Quali sono le vostre principali influenze?

Tutto quello che è possibile fare con basso, chitarra e batteria… Diciamo che se fossimo dei lacci colorati, la scarpa sarebbe marchiata Foo Fighters.

Ci stiamo divertendo a concludere quello che sarà il nostro primo “progetto”, perché non ci piace chiamarlo “lavoro” o “album”, in quanto non fatichiamo, né ci prefissiamo un esito definito dalla sua produzione; sappiamo però che avrà 8 brani e che il titolo sarà “Il Delirio è un Dono”. Speriamo solo di riuscire ad essere abbastanza fedeli alla storia da raccontare e che riesca a trasmettere i giusti messaggi ed indizi per comprendere la bellezza di questa storia semplice e incredibile.

Avete avuto dei riconoscimenti o conquistato “vittorie” nella vostra carriera musicale?

La nostra vittoria più grande è essere musicalmente vivi! Avere avuto la fortuna di poter cominciare tutto da capo, senza nessun vincolo o pretesa, e di aver trovato in ogni componente della band qualcosa di umanamente irrinunciabile. L’equilibrio è la nostra conquista più grande... del resto ci interessa molto poco per ora. Questo non significa non avere ambizioni, tutt’altro, ma raggiungere il perfetto equilibrio musicale ed umano era importante tanto quanto saper suonare qualcosa.


LE VOCI DI M

70 --- TIBER TALENT

“Le Voci Di M” sono: (da six) Federico Martinelli, Giacomo Saloni, Emanuele Frusi e Matteo Brodi.

Come mai avete scelto questo brano da inserire nella compilation e di cosa parla?

“Calma e Veleno” è un Manifesto, senza nessuna riconduzione politica sia chiaro! È la stesura dei nostri 10 comandamenti, e racchiude perfettamente uno degli aspetti più belli e complessi di “M”, ovvero la forza di spingere quando tutto si ferma. Parla di noi, di voi e di tutti gli altri. Chiunque potrà riconoscersi nel brano, e non perché abbiamo creato un’opera omnia del pensiero umano, ma semplicemente perché se qualcuno anche solo per un istante ha provato l’indecisione di continuare, o l’enorme forza che deriva dal decidere di procedere quando tutti chiedono di fermarsi e la grande gratificazione nel trovare qualcuno che vuole remare con te, beh, allora tutti hanno dovuto ingoiare la loro dose di Calma e Veleno.

Perché un direttore artistico dovrebbe scegliervi per un live? Cosa riuscite a “dare” al pubblico?

Noi diamo tutto in un live, letteralmente, il pubblico poi prende quello che vuole, e gliene siamo molto riconoscenti.

“Le Voci di M” durante un loro live.

INFO: TELEFONO | 329.5403739 MAIL | levocidim@gmail.com PAGINA FACEBOOK|Le Voci Di M REFERENTE BAND | Emanuele Frusi “Calma e Veleno” è il primo singolo della band tifernate.




R STYLE

TIBER TALENT --- 73

Rodolfo Chiti, in arte “R_Style”, è uscito da poco con il suo ultimo disco prodotto interamente da Frenk, con lui nella foto qui sopra.

D

esescriveteci in poche parole chi siete.

Sono R_Style e il mio genere è il rap/hip-hop. La musica rap è sempre stata la mia passione. Mi sono avvicinato a questo genere già dal 1996 quando semplicemente ascoltavo ed ero un fan di questo genere musicale. Nel 2008 ho avuto le prime connessioni con persone che si occupavano di questo genere nel territorio altotiberino e finalmente sono riuscito a costruire quel qualcosa che avevo in testa già da tempo.

Come mai avete deciso di chiamarvi così?

La “R” è la prima lettera del mio nome (Rodolfo) e “Style” rappresenta ciò che sono io. Il mio stile.

“Col mio nuovo album azzero il mio passato”

Quali sono le vostre principali influenze?

Mi ispiro a tutto ciò che gira attorno all’American & Italian rap.

Da cosa traete l’ispirazione per i testi delle canzoni? Esiste un concept che le accomuna? Nel rap si può scegliere un tema ed attenersi a quello, pur spaziando qua e là o trattare un argomento libero e parlare di varie cose. Nei miei tre lavori ho sempre dato una struttura diversa sia nella musica che nei testi.

Quanti progetti o album avete alle spalle o nell’immediato futuro?

Ho realizzato due dischi di genere rap/hiphop, ispirandomi alla musica rap americana e italiana. Il 16 febbraio scorso è invece uscito su I-Tunes, il mio terzo album (il secondo in vendita on-line) dal titolo “#Reset” che vuole in qualche modo azzerare il mio passato musicale per ripartire da un progetto completamente nuovo. C’è stato un nuovo percorso interiore che mi ha portato a mutare determinati aspetti della mia musica.


74 --- TIBER TALENT

R STYLE Avete avuto dei riconoscimenti o conquistato “vittorie” nella vostra carriera musicale?

No, ma spero che accada presto, magari grazie al mio ultimo lavoro.

Come mai avete scelto questo brano da inserire nella compilation e di cosa parla? Il brano mi identifica, è quello più famoso e parla di una situazione tra due persone che si amano, ma, ahimè, una delle due è legata da un altro rapporto e la cosa non può non lasciare qualche segno.

Perchè un direttore artistico dovrebbe scegliervi per un live? Cosa riuscite a “dare” al pubblico? Dovrebbe scegliermi perchè do sempre tutta l'energia che possiedo e la voglia di trasmettere ciò che sento quando ho il mic in mano!

“R_Style” si ispira all’American & Italian rap.

Un cambio dal punto di vista musicale ma soprattutto personale. Un percorso, filosoficamente parlando, da un Io vecchio ad un Io nuovo. Questo si è ripercosso molto nei miei nuovi brani e anche nella scaletta del cd che è stata fatta quasi seguendo in modo temporale la mia mutazione. L’album raccoglie 13 pezzi più un’intro e si chiude con una specie di redenzione. È un disco pieno di featuring. Ho avuto il piacere di collaborare con tanti artisti locali che ringrazio infinitamente: Marvin Cesari, Arcangelo Franco, Eleonora Boschi, Francesco Conti, Giorgio Andrea Mele e Francesca Marinelli. Ringrazio anche Frenk, produttore del disco, Marco Milli e la sua “Direct Sound” per il mixaggio e mastering, Daniele Bricca per le foto e Michele Bricca per la cover del disco.

Nel suo ultimo lavoro compaiono tante featuring.

INFO: TELEFONO | 380.6375502 MAIL | rodolfochiti1983@libero.it PAGINA FACEBOOK|R_Style REFERENTE | Rodolfo Chiti




























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