DMLE

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Dipartimento di Scienze Oftalmologiche Direttore: Prof. Corrado Balacco Gabrieli

Centro di Diagnosi e Terapia delle Maculopatie Tel. 0649975349 Responsabile: Dott.ssa Lia Giustolisi

DEGENERAZIONE MACULARE LEGATA ALL'ETÀ Cos'è? La Degenerazione Maculare Legata all'Età (DMLE) è una alterazione progressiva della regione centrale del tessuto retinico, la macula, deputata alla visione, cioè alla distinzione dei dettagli più fini delle immagini ed al riconoscimento dei colori. Nel mondo occidentale la Degenerazione Maculare Legata all'Età rappresenta una delle cause più frequenti di grave difetto visivo nei soggetti d'età superiore ai 50 anni. In Italia ne soffrono circa 3 milioni e mezzo di persone, 1 milione tra i 50 e i 60 anni, un milione tra i 60 e i 70 e oltre un milione e mezzo con più di 70 anni.

Quali sono i sintomi? • Il sintomo caratteristico e iniziale della degenerazione maculare è la percezione distorta delle immagini (metamorfopsie) seguita da una riduzione graduale e progressiva della visione centrale. • Poiché la visione centrale è compromessa, risulta molto difficoltosa la lettura in quanto le lettere su cui viene fissata l'attenzione appaiono confuse e distorte. • Tipica è la distorsione delle linee dritte (i bordi delle piastrelle del pavimento possono sembrare ondulati, il profilo di una casa appare distorto). • Può accadere che vengano percepite delle macchie grigie nel campo visivo o che le dimensioni di determinati oggetti appaiano diverse a seconda dell'occhio con cui si guardano.


SPESSO I SINTOMI INIZIALI SONO MASCHERATI PERCHÈ L'OCCHIO NON COLPITO COMPENSA I DISTURBI DELL'ALTRO • Il sintomo tipico allo stadio terminale della maculopatia è lo SCOTOMA CENTRALE: macchia scura centrale. La perdita della visione centrale diventa completa per cui non è possibile vedere nel punto in cui si fissa lo sguardo. • Anche nei casi più gravi, la degenerazione maculare non provoca totale cecità in quanto la visione paracentrale e laterale non è compromessa.

Quali sono le forme di degenerazione maculare legata all'età? La forma SECCA: • è quella più frequente (circa 80% dei casi) • causa un difetto visivo di diversa gravità • l'oculista la riconosce dai depositi giallastri (drusen) sulla retina • ha per lo più un decorso lento che può essere ulteriormente rallentato con terapia farmacologica • in determinati casi una forma secca di degenerazione maculare può trasformarsi in una forma umida

La forma UMIDA: • è meno frequente (solo nel 20% dei casi) • spesso comporta un difetto visivo più grave • rapida formazione di nuovi vasi che crescono all'interno della macula, regione centrale della retina. Da questi piccoli vasi innaturali fuoriesce un liquido contenente proteine e spesso anche sangue • Se la malattia non viene curata, possono formarsi delle cicatrici di dimensioni variabili che portano ad un grave difetto della visione centrale • Il decorso della forma UMIDA è talvolta così rapido che già dopo poche settimane può comparire una grave perdita della visione centrale.


Esistono dei fattori di rischio? La DMLE è una malattia multifattoriale correlata all'invecchiamento, alla predisposizione genetica, all'esposizione ad ambienti sfavorevoli, alla carenza di antiossidanti nella dieta e allo stile di vita. A prescindere da tutti gli altri fattori sembra che sia proprio l'età, cioè l'invecchiamento dell'organismo, a creare il substrato sul quale può successivamente instaurarsi il danno della DMLE. Le accertate alterazioni funzionali e cellulari dell'occhio attribuibili alla senescenza risultano tuttavia frequentemente associate, nella degenerazione maculare legata all'età, ad una serie di fattori di rischio aggiuntivi di natura genetica, ambientale, alimentare: - Sesso femminile - Cute ed occhi chiari - Carenze nutrizionali (Vit. A,C,E, sali minerali) - Ipertensione, disturbi cardiovascolari - Fattori ereditari - Ipermetropia, cataratta - Fumo - Prolungata esposizione al sole/raggi ultravioletti

Prevenzione Per mantenere in salute i vostri occhi suggeriamo di seguire questi consigli: • Seguire una dieta sana, ricca di frutta e verdura. • Scegliere frutta e verdura di colore verde e giallo scuro; anche le verdure della famiglia del cavolo, compresi il cavolfiore, i cavoletti di Bruxelles e i broccoli, sono una buona scelta. • Mangiare granturco, spinaci, tuorlo d'uovo: luteina e zeaxantina si trovano in alte concentrazioni in queste alimenti. • Indossare occhiali da sole per proteggere gli occhi dai raggi dannosi. • Tenere sotto controllo altre malattie che aumentano il rischio di causare disturbi degenerativi dell'occhio, come l'ipertensione arteriosa. • Non fumare. • Sottoporsi regolarmente a visite oculistiche di controllo.

Trattamento Laserterapia La laserterapia si è dimostrata utile nel ridurre la perdita visiva a lungo termine solo in alcuni casi di neovascolarizzazione. Una piccola parte dei pazienti può, però, essere trattata con il laser (solo quando la membrana è extrafoveale o juxafoveale; più della metà dei pazienti sottoposti all'intervento laser presentano recidive entro tre anni. Rimozione chirurgica della membrana La rimozione chirurgica della membrana presenta alcuni vantaggi rispetto alla


laserterapia in quanto danneggia meno i tessuti circostanti. Il rischio di recidiva, però, permane, e a questo si aggiunge quello di insorgenza di cataratta, di emorragie e di distacco della retina. Il recupero funzionale richiede buone condizioni della retina circostante. Terapia fotodinamica Negli ultimi anni è stata messa a punto una nuova terapia molto promettente caratterizzata dall'utilizzo contemporaneo di un tipo particolare di Laser in associazione con una sostanza chimica: la terapia fotodinamica. Farmaci antiangiogenici I farmaci antiangiogenici sono sostanze farmacologiche che agiscono selettivamente su i vasi in proliferazione senza intaccare il tessuto fisiologico. Per il momento i risultati non sono confortanti a causa della sproporzione esistente nel rapporto benefici/effetti collaterali, ma i ricercatori stanno continuando la sperimentazione ed è probabile che in futuro verranno conseguiti risultati migliori.

La realizzazione di questo opuscolo è stata curata da: Dott. L. Giustolisi, Dott. N. Fantozzi, Dott. S. Conflitti, Dott. A. Labate, Dott. O. Mastrangelo, Prof. C. Balacco Gabrieli


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