Il bardo Psichedelico di Neal- Rassegna stampa

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domenica 8 gennaio 2012

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Culture

Timothy Leary e Neal Cassady in un foto di Allen Ginsberg

Un’occasione spirituale

Libri “Il Bardo Psichedelico di Neal” è il titolo dell’ultimo libro di Dianella Bardelli edito dalla casa editrice Volo Libero. Un romanzo occasionale su un istante

Ennio CIOTTA iscrivere la Beat Generation. chedelico, denso, poetico e musicaSono tanti (siamo in tanti) a le, arricchito dalle illustrazioni del sentire il bisogno di salire a maestro della psichedelia illustrata bordo delle auto scassate descritte italiana Matteo Guarnaccia. Neal da Jack Kerouac per attraversare de- Cassady, grazie a Jack Kerouac ed serti, città, emozioni, stati di co- al suo libro “Sulla Strada” è stato scienza e le mille gioventù ribelli uno dei simboli della Beat Generache si inseguono sul calendario del- tion. le nostre vite. Non un’ispirazione, Infatti, sotto il nome di fantasia ma una vera e propria guida. Non un di Dean Moriarty, si celava proprio manuale bensì un Neal. credo, un culto laiLeggendo il libro co e distratto in cui C’era una guida di Dianella Bardelli abbandonare la fepotrebbe accadere nelle vicende de e la speranza. “di incontrare altri Battuti e beati, apesseri o spiriti come dei beatnik punto. te, anch’essi alla riche provavano L’autrice trae cerca di qualcosa, spunto per il suo i primi “viaggi”: ma questi incontri romanzo dalle ultisaranno fuggevoli e il “letterario” me ore di Neal Casti daranno ben poco sady, il mitico persollievo. Ti appariDean Moriarty sonaggio sospeso ranno molte visioni nella realtà, fra reale ed irreale di luci colorate e dei libri di Jack Keudirai suoni strani e Neal Cassady rouac. Immagina il meravigliosi, simili suo ultimo viaggio a tuoni, ti apparifra visioni, pensieri e ricordi. Neal ranno paesaggi molto vari e diversi, si ritrova nello stadio intermedio fra come se fossi in un sogno: in un cerla morte e la rinascita. to senso farai esperienza diretta del Il deserto del Messico si colora, tuo karma personale in maniera si trasfigura e si anima di incontri. concreta”. Il viaggio non inizia ne Jack Kerouac e Allen Ginsberg arri- finisce ma trasporta. Trascina con se vano nel deserto di Neal a bordo le radici sradicandole dalle abitudidell’autobus psichedelico di Ken ni della quotidianità e nel disagio Kasey, invitano Neal a salire con lo- cerca ispirazione e poesia. ro ma lui si rifiuta. Un romanzo psiPartire o restare?

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Neal Cassady fotografato da Lawrence Schiller

L’angolo di Silvia di Silvia FAMULARO ’annu neu, ncigni ca speri, te illudi, poi …cazza! T’accorgi ca ete sempre te la stessa razza” È questo un proverbio salentino che sembra, alla luce delle previsioni catastrofiche che riguardano il 2012, addirittura ottimista. Pur non dando credito al calendario dei Maya, per il quale quest’anno dovrebbe essere l’ultimo vissuto dal pianeta Terra, tutti noi italiani infatti siamo piuttosto sfiduciati riguardo il nostro prossimo futuro essendo stati funestati quasi tutti i giorni delle nostre beneamate vacanze natalizie da notizie di tasse e rincari incombenti ; a livello locale, poi,

“L

L’anno che verrà non abbiamo neppure avuto il tempo di gioire alla vista dei fantomatici filobus color del cielo, concretizzatisi come per incanto nelle vie della città ed ancora in prova dopo oltre 1700 giorni d’attesa, che altrettanto concretamente si sono materializzati quegli usi e quegli abusi della cosa pubblica leccese dei quali da tempo anche la gente comune sussurrava. E mentre ci informavano che lo stenografo del Senato guadagna quanto il re di Spagna e che la regione Puglia ha speso nel 2011 circa 800 milioni di euro in viaggi, noi comuni cittadini contribuenti abbiamo stretto cuori e portafogli vivendo le feste in maniera diversa rispetto agli anni passati. Forte diminuzione delle spese, e quindi delle strenne natalizie, e ceno-

ni di fine d’anno per lo più organizzati nelle case all’insegna del cosiddetto “pic nic”: sartù , lasagne, salsicce, cotechini e lenticchie rigorosamente cucinate in casa, porcedduzzi e pasta di mandorla confezionati da nonne e zie virtuose ed impacchettati a dovere sono stati i primi invitati alle cene “normali” ed anche a quelle più “in”. “Di necessità virtù” e così ai ricevimenti, banditi quasi del tutto giochi “costosi” come lo “Chemin” e il “Baccarat”, hanno partecipato signore eleganti anche in abiti “vintage” e signori tristemente impegnati nelle solite sterili considerazioni sulla crisi; i più giovani, poi, quest’anno, nella maggioranza dei casi, hanno preferito cenare (gratis) insieme agli adulti e, dopo mezzanotte, an-

dare a festeggiare negli innumerevoli locali del Salento. Uno fra tutti, mi piace ricordare la “Torre del Parco” forse perché mi affascina questo meraviglioso edificio, costruito nel 1419 dal principe di Taranto Giovanni Antonio Orsini del Balzo ed immerso fino ad un paio di secoli fa in un immenso parco, palcoscenico ineguagliabile di feste sontuose come quella voluta dal vicerè Ferrante Loffredo nel 1554 quando offrì ai suoi quattrocento blasonati ospiti real banchetti, giochi e balli per tre giorni consecutivi. Oggi terminano ufficialmente le vacanze per chi se l’è godute. Si ricomincia. Il mondo non è mai stato lastricato d’oro, lo sappiamo benissimo, e non lo sarà mai ma cerchiamo di coglierne ugualmente lo splendore attraverso i momenti felici procurati dalle piccole cose: un bimbo che ride, un pianoforte che suona, la vista di un amico tra gente sconosciuta.








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19 dicembre , 2012

Gli anni ’60, ’70 e ’80 in tre libri

T

re libri per rileggere e rivivere tre decadi: gli anni Sessanta, i Settanta e gli Ottanta. Allampanati, i primi, inverecondi, i secondi, rumorosissimi, gli ultimi. Secondo tre penne e prospettive differenti: Il bardo psichedelico di Neal (sottotitolo: “romanzo immaginario su un istante: a spiritual occasion”) di Dianella Bardelli, edizioni Vololibero (10 euro), rende omaggio a quel mostro monolitico della Beat Generation rispondente al nome di Neal Cassady, il co-protagonista di On The Road di Jack Kerouac, suo amico fraterno sulla pagina e nella vita, quel tale un po’ perso fra Bebop e benzedrina, reinterpretato al cinema, proprio quest’anno, da Garrett Hedlund nel film diretto da Walter Salles. È un libricino breve, bello, balsamico, che ti riporta Sulla Strada in un attimo, come passando da una porta girevole, e puff, riecco i Sessanta su una Cadillac decappottabile con gli occhi liquidi di Neal nello specchietto retrovisore, e lui lì sperso, un po’ più stanco, quasi senza frasi, quasi senza faccia, a rimproverarsi la decadenza, a chiedersi che fine abbiano fatto i volti incrociati, incluso quello di Sal Paradise, il suo storico compagno di avventure. NO WAVE, contorsionismi e sperimentazioni dal CBGB al TENAX di Livia Satriano, Crac Edizioni (15 euro) racconta invece il contorsionismo creativo della rivoluzione No Wave, un movimento/non movimento musicale nato dalla compilation No New York di Brian Eno, che – lo inchioda l’autrice – “non è neanche propriamente musica, ma piuttosto una voluta negazione della stessa”, inquadrato nei contorni urbani di Tribeca, negli spazi disorganizzati e fecondi del downtown newyorkese, o nella Bologna underground di fine anni Settanta, sino al “nuovo rinascimento del rock” della Firenze dei primi Ottanta. Un volume infarcito di voci, di miti, di moti, pregno di playlist e interviste ai no waver: un vero e proprio invito a nozze (nichiliste) per i buongustai delle avanguardie passate, tuttora assai presenti. Infine, fiato alle trombe, lacca alle copertine, ché il trionfo del pop a marchio Eighties è col libro di Elisabetta De Biaso e Giampiero Canneddu dal titolo-manifesto Correva l’anno della girella – antologia semiseria degli anni ‘80: fra le quasi trecento pagine pubblicate da Lineadaria Editore (18 euro) si trovano, vorticose come la merendina a spirale, veloci come un “razzo missile” e veraci pari al “metodo Montessori”, le riletture dei cartoni animati dell’epoca (da cui cito: “Remì era uno che se fossero esistete le Olimpiadi della sfiga si sarebbe classificato al primo, secondo e terzo posto”), la rassegna dei giocattoli più iconici degli ‘80, le mode di allora, il remember di Vespe e Grazielle, i tormentoni e le “compilèscion” musicali, assieme al meglio ed il peggio del piccolo e grande schermo (film cult, telefilm, spot entrati nel


mito, quiz e varietà televisivi), senza contare un goloso glossario che dalla A di Amburghese si spinge sino alla Z di Zum (il delfino bianco del Galak). Per un regalo di Natale “coi controfiocchi” – suggerirebbe, gesticolando, un sovrabbondante Jerry Calà – e per un triplo viaggio a ritroso nel tempo, vi invito a segnarvi e procurarvi questi titoli.

Very Vintage, very Vanity! Grazie a tutti gli autori che mi hanno inoltrato, in tempi diversi ma con uguale slancio, una copia stampa della propria opera, guardando al Blog Retrò come a un capofila delle pubblicazioni a tema.

di Luca Fiorini CATEGORIE: Senza categoria | TAGS: anni 60, anni 70, anni 80, blog retrò, contorsionismi e sperimentazioni dal CBGB al TENAX, Correva l’anno della girella – antologia semiseria degli anni ‘80, Dianella Bardelli, Elisabetta De Biaso, Giampiero Canneddu, Il bardo psichedelico di Neal, libri, Livia Satriano, Natale, NO WAVE, regali, Vanity Fair

Cosa ne pensi? Ci sono 13 commenti brighella60, 19 dicembre 2012 18:46

Un attimo di tenerezza infinita. Una polaroid. Very vintage. Io che torno a casa da scuola e già dal cortile vedo il mio nonno Gildo seduto alla finestra. Sta guardando Remi come di consueto e si commuove (già, sul podio indiscusso con medaglia d’oro al collo da sfigato). In merito al tuo ineccepibile post non c’é molto da dire se non grazie per i suggerimenti. E qui, dal secondo decennio del secondo millennio, ti abbraccio. Buone feste Fiorini Replica Luca Fiorini, 19 dicembre 2012 23:44

Brigati, lei è una vera Lady. Buone feste a te e consorte (e prendiamocela, tutti e tre, questa cioccolata in tazza bolognese!) Replica Aldamar, 20 dicembre 2012 22:08

Per una cioccolata ci sono sempre Se poi è in ottima compagnia, tanto meglio. Facciamo prima della befana? Replica Luca Fiorini, 21 dicembre 2012 00:50

Mais oui, monsieur! Replica

Mariella S., 19 dicembre 2012 21:49

Certo che in un colpo solo mi citi Kerouac, Brian Eno e le Girella! E dopo avere ricordato per un istante solo lo sguardo dallo specchietto, (non ho visto il film ho tanta paura che mi deluda), passo alla Graziella blu con la quale percorrevo le strade della mia città in compagnia della mia amica Rita, scorrazzando su e giù per i viali faticosamente, prima di passare alla sua vespa bianca. Poi la musica senza confini(altro che negazione) di Eno, e soprattutto le Girella; mancano solo i Ringo di cui mi facevo scorpacciate incredibili di nascosto di mia madre.


Ringo dipendente fino ai 15 anni. Dopo tutto è cambiato ma gli anni ’80 nei miei ricordi sono sempre lì, appesi al filo dei ricordi. Ora mi farò un bel regalo e andrò a comprarmi il libro di De Biaso e Caneddu. Grazie per questo dono retrò! SMACK! Replica Luca Fiorini, 19 dicembre 2012 23:45

Sono certo che gradirai (e ghignerai da morire, leggendolo!). Replica

Federico, 20 dicembre 2012 10:03

Mi piace questa idea, facciamo che me la regalo da solo va, perchè credo sia troppo tardi per stampare volantini di quest post da spargere in giro! Buone feste blognauti, un abbraccio a tutti… Manco una festicciola virtuale?? Ma poi, Maya permettendo, ci rivediamo prima del nuovo anno o andiamo in letargo con la pancia piena di tortellini e pandoro?? ps: Io il film “on the road” l’ho bocciato nè. Replica Luca Fiorini, 20 dicembre 2012 15:11

Ci rivediamo, ci rivediamo. Credo proprio domani: ho in serbo per voi una sorpresina. C’è una cantante italiana, una che col Natale ha qualcosa a che fare, che presto, prestissimo, farà un salto qui! Replica

noce di cocco, 21 dicembre 2012 13:58

“correva l’anno della girella” devo averlo!!!!! mi servirà d’ispirazione… ho già deciso che per il prossimo compleanno (40 tondi tondi) organizzerò una mega festa stile anni 80… Duran Duran e tortellini panna e prosciutto a gò gò… ho già avvertito gli amici di tirar fuori dalla naftalina i moncler, le timberland e le borse cartella Naj Oleari… nel frattempo buone feste a tutti, ovviamente sulle note di Last Christmas degli Wham (a proposito: ma avete notato quant’era orrendo George Michel con i capelli ossigenati e le sopracciglia nerissime???? quasi peggio delle spalline e dei calzini di spugna… ghghghghg) Replica Luca Fiorini, 22 dicembre 2012 16:52

Da avere, Noce, quel libro, per spaccare di netto come un cocco i tuoi 40! Auguri (di Natale, intanto) e a presto. Replica

Canna, 21 dicembre 2012 14:54

Da due giorni sto pensando se sia più educato lasciare un commento o starmene buonino in silenzio. Ma poi rischio di diventare una riedizione digitale del “misinotadipiù” morettiano e seguo il cuore. Allora eccomi per dire grazie a Luca e alla sua gentilezza: non è scontato che ci si occupi di libri usciti per piccole case editrici. Bisogna essere liberi e curiosi. Aggiungendo che Luca è anche bravo (credo di aver mandato via email a mezzo mondo, qualche mese fa, il suo pezzo sulle nozze ai tempi del terremoto), mi sento un autore privilegiato nel vedere la nostra Girella trattata così bene da lui. E sono felice soprattutto che si sia divertito a leggerla. Noi ci siamo divertiti un sacco a scriverla… (E felice Natale, mondo retro) Replica Luca Fiorini, 22 dicembre 2012 17:00

Si sente, caro Canna, che vi siete divertiti a farla, questa Girella. E’ un libro arioso e meditato, leggero e lucidissimo. Si ride e ci si immalinconisce un po’, a sfogliarlo. Ma l’effetto “nostalgia canaglia”, anche quando dichiarato, è prontamente tenuto a freno: prevale piuttosto, come dire, un senso di ironia “fluo” che ridona alle cose il loro colore originario, vivido, risparmiando lacrimosi seppiati. Ancora complimenti, a te ed Elisabetta, e auguri per ora e per tutto! Replica


http://www.fourzine.it /2013/10/recensionede-il-bardopsichedelico-di-nealdi-dianellabardelli/8302


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