Canzoni

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Anno formativo 2013/2014

1 CAL C. Mattiolo

TESTI di canzoni • •

Vasco Rossi Fabrizio De Andrè

Cesare Cremonini

Francesco Guccini

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"Cambia-menti" Vasco Rossi Cambiare macchina è molto facile

Cambiare fede è quasi impossibile

Cambiare donna un po’ più difficile

Cambiare tutte le ragioni Che ci hanno fatto fare gli errori

Cambiare vita è quasi impossibile Non sarebbe neanche naturale Cambiare tutte le abitudini Cambiare opinione non è difficile Eliminare le meno utili Cambiare partito è molto facile E cambiare direzione Cambiare marca di sigarette

Cambiare il mondo è quasi impossibile

O cercare perfino di smettere

Si può cambiare solo se stessi

Non è poi così difficile

Sembra poco ma se ci riuscissi

È tenere a freno le “passioni”

Faresti la rivoluzione

Non “farci prendere” dalle emozioni

Vivere bene o cercare di vivere Fare il meno male possibile

E “non indurci in tentazioni” E non essere il migliore Cambiare logica è molto facile Non avere paura di perdere Cambiare idea già un po’ più difficile

E pensare che sarà difficile Cavarsela da questa situazione

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“Il pescatore” De Andrè All'ombra dell'ultimo sole s'era assopito un pescatore e aveva un solco lungo il viso come una specie di sorriso.

E fu il calore d'un momento poi via di nuovo verso il vento davanti agli occhi ancora il sole dietro alle spalle un pescatore.

Venne alla spiaggia un assassino due occhi grandi da bambino due occhi enormi di paura eran gli specchi di un'avventura.

Dietro alle spalle un pescatore e la memoria è già dolore è già il rimpianto d'un aprile giocato all'ombra di un cortile.

E chiese al vecchio dammi il pane ho poco tempo e troppa fame e chiese al vecchio dammi il vino ho sete e sono un assassino.

Vennero in sella due gendarmi vennero in sella con le armi chiesero al vecchio se lì vicino fosse passato un assassino.

Gli occhi dischiuse il vecchio al giorno non si guardò neppure intorno ma versò il vino, spezzò il pane per chi diceva ho sete e ho fame.

Ma all'ombra dell'ultimo sole s'era assopito il pescatore e aveva un solco lungo il viso come una specie di sorriso e aveva un solco lungo il viso come una specie di sorriso.

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“I Love You” Cremonini Un giorno, non so dirti quando, ci rincontreremo io e te. Tu per la strada coi dischi, la spesa, io ancora ubriaco a un caffè. Occhi negli occhi, diremo qualcosa sul tempo che va, senza il coraggio di chiederci quanto è costata la felicità. Sai, certe volte ci passo il mio tempo a invecchiare con te, vivere per le abitudini come due inglesi all’ora del tè. Pensare per un attimo di averti ancora, se avessimo una vita in più, chiamarti prima di dormire come allora, solo per dirti una volta in più: I love you, I love you, I love you, I love you. Quante domande impaurite ci siamo scambiati, io e te? Quante risposte smarrite in un

attimo senza capire il perché. Un uomo e una donna non sanno pensare una vita a metà. Ma quando finisce davvero l’amore ancora nessuno lo sa. Pensare per un attimo di averti ancora, se avessimo una vita in più, chiamarti prima di dormire come allora, solo per dirti una volta in più: I love you, I love you, I love you, I love you. Un giorno, non so dirti quando, ci rincontreremo io e te, forse ridendo davanti alle stesse parole. I love you, I love you. I love you, I love you. I love you, I love you. I love you, I love you.

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“Il Vecchio e il Bambino� Guccini Un vecchio e un bambino si preser per mano e andarono insieme incontro alla sera; la polvere rossa si alzava lontano e il sole brillava di luce non vera... L' immensa pianura sembrava arrivare fin dove l'occhio di un uomo poteva guardare e tutto d' intorno non c'era nessuno: solo il tetro contorno di torri di fumo... I due camminavano, il giorno cadeva, il vecchio parlava e piano piangeva: con l' anima assente, con gli occhi bagnati, seguiva il ricordo di miti passati...

e in questa pianura, fin dove si perde, crescevano gli alberi e tutto era verde, cadeva la pioggia, segnavano i soli il ritmo dell' uomo e delle stagioni..."

Il bimbo ristette, lo sguardo era triste, e gli occhi guardavano cose mai viste e poi disse al vecchio con voce sognante: "Mi piaccion le fiabe, raccontane altre!"

I vecchi subiscon le ingiurie degli anni, non sanno distinguere il vero dai sogni, i vecchi non sanno, nel loro pensiero, distinguer nei sogni il falso dal vero... E il vecchio diceva, guardando lontano: "Immagina questo coperto di grano, immagina i frutti e immagina i fiori e pensa alle voci e pensa ai colori

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