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Cgil: stampa locale

7

Corriere di Arezzo e della Provincia

27/11/2015

I DIPENDENTI DELLA BANCA: "ANCHE NOI COLPITI DALLE OBBLIGAZIONI SUBORDINATE"

4

23

Corriere di Arezzo e della Provincia

27/11/2015

FILM E VIDEO CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE

5

23

Corriere di Arezzo e della Provincia

27/11/2015

LA FRULLANI: "IL DISTRETTO SOCIO SANITARIO E' PER NOI UN RIFERIMENTO IRRINUNCIABILE"

6

23

Corriere di Siena e della Provincia

27/11/2015

"L'AMMINISTRAZIONE DEVE RISPETTARE GLI IMPEGNI"

7

27

Corriere di Siena e della Provincia

27/11/2015

LA DONNA DI FABBRINI SIMBOLO CONTRO LA VIOLENZA ANCORA NEVE SULLA VETTA DELL'AMIATA

8

II

Il Tirreno

27/11/2015

ASL, ROTTURA DELLE TRATTATIVE IL 4 DICEMBRE SARA' SCIOPERO

9

8

Il Tirreno - Ed. Cecina/Rosignano/Ceci

27/11/2015

SMITH BITS, SCARSO RICORSO ALLA CASSA INTEGRAZIONE

10

13

Il Tirreno - Ed. Grosseto

27/11/2015

BENINI INCONTRERA' I VERTICI DI TODIS

11

X

Il Tirreno - Ed. Lucca

27/11/2015

CONVEGNO DELLA FILCAMS

12

15

Il Tirreno - Ed. Lucca

27/11/2015

CRISI DEL GAL, LICENZIATI SEI DIPENDENTI

13

6/7

Il Tirreno - Ed. Massa/Massa e Carrara

27/11/2015

MARMO, L'ALLARME DEI SINDACATI

14

2

Il Tirreno - Ed. Piombino

27/11/2015

IL PRC E LO SCIOPERO DEL 2 DICEMBRE: "VA COINVOLTA TUTTA LA CITTA'"

15

1

Il Tirreno - Ed. Pisa

27/11/2015

PENSIONI, RIVALUTAZIONI BLOCCATE "BOMBARDIAMO DI LETTERE L'INPS"

16

4

Il Tirreno - Ed. Pisa

27/11/2015

NUOVO ALLARME PER I DIPENDENTI IN ARRIVO TAGLI ALL'INTEGRATIVO

18

5

Il Tirreno - Ed. Pistoia

27/11/2015

APERTA LA PROCEDURA DI MOBILITA', LUNEDI' L'INCONTRO DECISIVO

19

8

Il Tirreno - Ed. Pontedera/Empoli

27/11/2015

SMITH BITS, SCARSO RICORSO ALLA CASSA INTEGRAZIONE

20

3

La Nazione - Ed. Arezzo

27/11/2015

GHINELLI: ORA LA CITTA' E' PIU' POVERA LA RABBIA DI SINDACATI E 21 CONSUMATORI

16

La Nazione - Ed. Arezzo

27/11/2015

DISTRETTO DI ZONA, E' BAGARRE L' ALLARME DEI SINDACATI: SERVIZI SOCIOSANITARI A RISCHIO

22

4

La Nazione - Ed. Empoli

27/11/2015

TWINDISC, NIENTE DI FATTO: IN 54 COL FIATO SOSPESO

23

12

La Nazione - Ed. Grosseto

27/11/2015

CORSI GRATUITI PER AZIENDE E LAVORATORI NEL SETTORE TURISTICO

24

2

La Nazione - Ed. Livorno

27/11/2015

"NON SI ESCLUDE LA MOBILITAZIONE DEI LAVORATORI"

25

13

La Nazione - Ed. Lucca

27/11/2015

RINNOVO CONTRATTO PERINI: "PERCORSO DEMOCRATICO"

26

17

La Nazione - Ed. Lucca

27/11/2015

BUFERA GAL: LICENZIATI SEI DIPENDENTI

27

4

La Nazione - Ed. Massa

27/11/2015

NUOVE SEDI E AFFITTI NON PAGATI GOZZANI CONTRATTACCA

28

13

La Nazione - Ed. Massa

27/11/2015

VIOLENZA SULLE DONNE: COSI' LA CITTA' DICE NO ALBERI, SCARPE ROSSE, IL CONTRIBUTO DEI GIOVANI

29

23

La Nazione - Ed. Massa

27/11/2015

NO ALLA VIOLENZA CONTRO LE DONNE INIZIATIVE A TEATRO E AL MERCATO

31

11

La Nazione - Ed. Siena

27/11/2015

NUOVA BANCA: SI DEPOSITA IL TEMPO

32

1

La Repubblica - Ed. Firenze

27/11/2015

SCUOLA, CONFRONTO SUL CAMBIAMENTO

33

10

L'Unita'

27/11/2015

FERROVIE, VERTICI AZZERATI PRESTO NUOVE NOMINE. IN POLE MAZZONCINI (B.Di giovanni)

34

10

L'Unita'

27/11/2015

RAPPRESENTANZA, ACCORDO CON CONFCOMMERCIO (M.Franchi)

36

10

L'Unita'

27/11/2015

SAECO (PHILIPS) ANNUNCIA 243 ESUBERI (SU 558 DIPENDENTI)

37

Arezzonotizie.it

27/11/2015

BANCHE "SALVATE", TENSIONI NELLE SEDI. CISL: "BASTA MINACCE AI DIPENDENTI"

38

Gonews.it

27/11/2015

[ LIVORNO ] LA GIUNTA NOGARIN DECIDE IL CONCORDATO PREVENTIVO PER AAMPS E LA CGIL SI MOBILITA

40

Rubrica

Cgil: siti web locali


Sommario Rassegna Stampa Pagina Testata Rubrica

Rubrica

Data

Titolo

Pag.

Livornoindipendente.it

27/11/2015

AAMPS: I 5 STELLE SCELGONO IL CONCORDATO PREVENTIVO. NIENTE TAGLI E NIENTE SOLDI ALLAZIENDA

42

Luccaindiretta.it

27/11/2015

PUBBLICO IMPIEGO: DALLA TOSCANA IN 2.500 A ROMA PER CHIEDERE IL RINNOVO DEL CONTRATTO E DIRE NO AI T

46

Met.Provincia.Fi.it

27/11/2015

INCONTRO FRA CGIL, CISL E UIL E LA DELEGAZIONE DELLA CONFERENZA DELLE REGIONI

47

Met.Provincia.Fi.it

27/11/2015

LASSEMBLEA DEI LAVORATORI E DELLE LAVORATRICI DEI CENTRI PER LIMPIEGO

49

Met.Provincia.Fi.it

27/11/2015

PA: CGIL CISL UIL, SABATO 28 NOVEMBRE MANIFESTAZIONE PER CONTRATTO SUBITO

52

Pisatoday.it

27/11/2015

ESTERNALIZZAZIONE STIVAGGIO BAGAGLI, L'ASSESSORE FORTE: "NORMALE RIORGANIZZAZIONE"

54

Pisorno.it

27/11/2015

MODELLO PIOMBINO: TRA PROMESSE ELETTORALI E LO SPEZZATINO DI IMPRESE NEL DIVIDI ET IMPERA

56

ReportPistoia.it

27/11/2015

ROMA, MANIFESTAZIONE DEI LAVORATORI: DALLA TOSCANA 50 PULLMAN

57

Saturnonotizie.it

27/11/2015

SI DIMETTE IL CDA DI FERROVIE DELLO STATO

58

Senzasoste.it

27/11/2015

AAMPS: I 5 STELLE SCELGONO IL CONCORDATO PREVENTIVO. NIENTE TAGLI E NIENTE SOLDI ALL'AZIENDA

60

Stampatoscana.it

27/11/2015

COOPERATIVA AGORA', RITARDI SUI PAGAMENTI, INCONTRO CON I SINDACATI

63

Stamptoscana.it

27/11/2015

COOPERATIVA AGORA', RITARDI SUI PAGAMENTI, INCONTRO CON I SINDACATI

64

Toscana24.ilsole24ore.com

27/11/2015

AAMPS, VIA AL CONCORDATO DAL COMUNE DI LIVORNO

65

Toscanamedianews.it

27/11/2015

LA MARCIA SU ROMA DEI DIPENDENTI PUBBLICI

66

Cgil: siti web locali

Infortuni sul lavoro

27

Corriere di Siena e della Provincia

27/11/2015

SEMINARIO SUL JOBS ACT E LA SICUREZZA SUL LAVORO DOMANI AL 67 CLUB 71

5

La Nazione - Ed. Lucca

27/11/2015

TROPPI I DATI NEGATIVI E INQUIETANTI DISOCCUPAZIONE GIOVANILE DA RECORD

68

Rubrica

Economia locale

21

Gazzetta di Reggio

27/11/2015

INFORTUNI IN CANTIERE: CALANO MA SOLTANTO PERCHE' MANCA LAVORO

69

16

Il Tirreno - Ed. Piombino

27/11/2015

AFERPI, IN ARRIVO DUE NAVI CARICHE DI BLUMI E BILLETTE

70

21

Il Tirreno - Ed. Pisa

27/11/2015

NAUTICA DA DIPORTO: UNA RIFORMA PER FACILITARE LO SVILUPPO

71

27

La Nazione

27/11/2015

PREMIO ALLE MIGLIORI AZIENDE UNDER 40

72

27

La Nazione

27/11/2015

TENDE SENZA PIU' SOLE ALLA GIBUS E' MOBILITA'

73

13

La Nazione - Cronaca di Firenze

27/11/2015

SCERVINO ALLA CONQUISTA CINA

74

30

La Nazione - Cronaca di Firenze

27/11/2015

DA LIVORNO UN PIENO VERDE PER NAVI E CAMION

75

31

La Nazione - Cronaca di Firenze

27/11/2015

"COSTITUIREMO I'HUB LOGISTICO DEL GAS PER TUTTO L'ALTO TIRRENO"

77

10

La Nazione - Ed. Grosseto

27/11/2015

"VIA IL FRENO DEL PATTO DI STABILITA'"

80

10

La Nazione - Ed. Grosseto

27/11/2015

APPALTI, ARRIVA IL CODICE LE IMPRESE FANNO QUADRATO PER LA 81 REGOLAMENTAZIONE

10

La Nazione - Ed. Grosseto

27/11/2015

ECCO LE NOVITA' SULL' EFFICIENZA ENERGETICA

82

10

La Nazione - Ed. Grosseto

27/11/2015

LO SVILUPPO DEI PORTI, SCOMMESSA PER IL FUTURO

83

3

La Nazione - Ed. Massa

27/11/2015

SEGNALI DI RIPRESA PIU' DITTE REGISTRATE ALL'ENTE CAMERALE

84

3

La Nazione - Ed. Massa

27/11/2015

TROVARE UN'OCCUPAZIONE STABILE PER LE DORME E' SEMPRE PIU' DIFFICILE

85

4

La Nazione - Ed. Pistoia

27/11/2015

GIBUS, ACCORDO PIU' VICINO VIA ALLA PROCEDURA DI MOBILITA'

87


Sommario Rassegna Stampa Pagina Testata Rubrica

Data

Titolo

Pag.

Economia locale

7

La Nazione - Ed. Pistoia

27/11/2015

RILANCIO DELLE IMPRESE IN ARRIVO 7 MILIONI E MEZZO PER ACQUISTI E TREDICESIME

88

16

La Nazione - Ed. Prato

27/11/2015

DOPPIA INIZIATIVA CON OLIO E PRODOTTI DELLA. FILIERA CORTA GLI APPUNTAMENTI

89

1

La Repubblica - Ed. Firenze

27/11/2015

GRAZIE ALLA PELLETTERIA TOSCANA TOP NELLA MODA IN 6 MESI EXPORT A+4,7%

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venerdì 27 novembre 2015

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Banche “salvate”, tensioni nelle sedi. Cisl: “Basta minacce ai dipendenti” Si parla di atti vandalici nei confronti di auto in altre città limitrofe rispetto ad Arezzo, dove invece in via Calamandrei, di fronte alla sede di Banca Etruria questa notte era stato appeso uno striscione da parte di risparmiatori arrabbiati per la vicenda che si è venuta a creare Enrica Cherici

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| 27 novembre 2015 0:05 | Pubblicato in Economia, Arezzo La posizione di Fisac Cgil e Rsa Banca Etruria

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C’è forte tensione ad Arezzo e nelle altre città d’Italia toccate dalle conseguenze del decreto

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salva banche di domenica 22 novembre. Le perdite dovute agli azzeramenti delle obbligazioni

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subordinate ha scatenato molta rabbia nei clienti di Banca Etruria, Cari Ferrara e Banca Marche. Gianni Brunacci

A darne notizia è il segretario generale della First Cisl Giulio Romani che ha dichiarato:

FAI – Fondi per Santa Maria delle Grazie al Calcinaio "La chiesa di Santa Maria delle Grazie al

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27-11-2015

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“Sono “inaccettabili” le minacce ai dipendenti delle quattro banche salvate dal governo. E’ preoccupante quanto riportato nelle ultime ore da alcuni quotidiani locali e dalla rete”, secondo cui ci sarebbero “reazioni scomposte da parte di clienti di Banca Etruria, CariFerrara e Banca Marche, detentori di azioni e obbligazioni subordinate, che avrebbero scaricato sui dipendenti la propria frustrazione per quanto sta avvenendo nelle banche commissariate”.

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Calcinaio (Cortona) è in cattive condizioni e non sono certo le offerte nel porcellino di qualche volenteroso commerciante cortonese a fare la [...] Vai all'articolo 26 nov 2:17 Rubriche | Interventi d'autore | Punto G.

Opinioni

Si parla di atti vandalici nei confronti di auto in altre città limitrofe rispetto ad Arezzo, dove invece in via Calamandrei, di fronte alla sede di Banca Etruria questa notte era stato appeso uno striscione da parte di risparmiatori arrabbiati per la vicenda che si è venuta a creare.

“Se le notizie di atti vandalici – sostiene il sindacalista – e addirittura di minacce di morte dirette ai lavoratori venissero confermate, si tratterebbe di un fatto gravissimo e inaudito, che va bloccato sul nascere. Ci aspettiamo che il buon senso prevalga e che venga chiarita la posizione dei lavoratori, vittime e non certo complici di quanto avvenuto”. “È ora – aggiunge Romani – di mettere mano alle regole per creare strutture e meccanismi che stabiliscano con chiarezza le responsabilità di chi decide le strategie aziendali. Questo eviterebbe che chi ha esercitato pressioni commerciali sui dipendenti sparisse nel nulla, magari accompagnato da liquidazioni milionarie”.

Roberto Maruffi

Vecchia Banca Etruria, bella bidonata per azionisti e obbligazionisti subordinati Vecchia Banca Etruria, bella bidonata per azionisti ed obbligazionisti subordinati. Come ormai sappiamo, la sistemazione della posizione di banca Etruria è stata fatta senza toccare i risparmi dei depositanti, come [...] Vai all'articolo 25 nov 12:19 Economia | Arezzo

Che in questi giorni ci fosse tensione intorno ai dipendenti di Banca Etruria si capiva anche dalla nota della Fisac Cgil e della Rsa sulla condizione dei lavoratori anch’essi azionisti e obbligazionisti subordinati: “capiamo la rabbia dei clienti, ma è evidente che anche noi siamo vittime e parte lesa in questa vicenda.” Tag: BANCA ETRURIA

Enrica Cherici Aretina D.o.c.g., giornalista con la passione amaranto che rincorre il web ed ogni tanto lo acchiappa. Mamma consapevole, moglie. Altre dall'autore »

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La giunta Nogarin decide il concordato preventivo per Aamps e la CGIL si mobilita 27 novembre 2015 10:28

Economia e Lavoro

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27-11-2015 10:28 La giunta Nogarin decide il concordato preventivo per Aamps e la CGIL si mobilita

La giunta Nogarin ha deliberato ieri in tarda serata di imboccare la strada del “concordato preventivo in continuità” per Aamps, l’azienda di raccolta rifiuti e igiene ambientale che è al 100 per 100 di proprietà del Comune. “Per far quadrare il bilancio 2016 – si legge in una nota del Comune – secondo tutte le simulazioni e gli studi effettuati, e per sostenere la ricapitalizzazione sarebbero stati necessari tagli per 7,5 milioni che si sarebbero sommati ai 6 milioni previsti per minori introiti. L’amministrazione comunale sarebbe stata così impossibilitata a chiudere il bilancio senza toccare pesantemente servizi essenziali al cittadino e al decoro urbano con la conseguente perdita di posti di lavoro. In nome della salvaguardia dei posti di lavoro – si afferma ancora nella nota – la Giunta ha deciso di imboccare il percorso per un il concordato preventivo in continuità, strumento che garantisce prima di tutto i lavoratori e i servizi pubblici essenziali”. Non è però dello stesso avviso Giovanni Golino, segretario Fp Cgil di Livorno: “Come risposta alle mancate promesse del sindaco – ha spiegato oggi Golino – che fino a ieri aveva rassicurato decine di

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lavoratori sul salvataggio dell’azienda da parte del Comune, salvataggio sconfessato dagli atti di giunta che ieri a tarda notte ha deliberato il tentativo di concordato preventivo, i lavoratori metteranno in opera una serie di mobilitazioni e nuove giornate di sciopero da qui alla fine dell’anno”. “Si chiede all’amministrazione di tornare indietro sulla decisione – conclude Golino – e di conferire immediatamente l’azienda in Retiambiente perché se il motivo per cui non si conferisce in area vasta è il timore che il privato porti sacrifici ai lavoratori e all’indotto, ad oggi, il protagonista del fallimento dell’azienda è proprio la parte pubblica, cioè il Comune di Livorno”. Fonte: ANSA Tutte le notizie di Livorno

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Aamps: i 5 Stelle scelgono il concordato preventivo. Niente tagli e niente soldi all’azienda 27 novembre 2015,

in Ambiente e nocività, Lavoro e reddito, Livorno

Tratto da senzasoste.it

Dopo una riunione fiume della Giunta finita in tarda serata, l’amministrazione ha scelto la via del “concordato preventivo in continuità”. Lunedì la proposta va in Consiglio Comunale e poi il Tribunale deciderà se è ammissibile

@Seguici Aamps: i 5 Stelle scelgono il concordato preventivo. Niente tagli e niente soldi all’azienda https://t.co/PvPAZqP3wL 18 minuti ago https://t.co/WG1CzwMv7r Livorno non si piega! 30 novembre assemblea cittadina contro la repressione e la libertà… https://t.co/Xb4hwzy7ke 24/11/2015 https://t.co/C5xUqQwxXZ #Livorno. Mercoledì 25 previsto uno sfratto di un’anziana invalida al 100% https://t.co/f8jNXLNwd9 23/11/2015 https://t.co/ARWqVimbXS Sabato 28 novembre festa della Curva Nord dopo la partita https://t.co/agVFj7qh7v

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Morto dopo un controllo di polizia. A Livorno l’ennesimo omicidio di stato? 29 aprile 2015,

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E’ difficile al momento fare ipotesi sul servizio e sui posti di lavoro, che comunque saranno garantiti. Ma il dibattito sul futuro di Aamps sarà più chiaro lunedì quando in Consiglio Comunale verrà portata questa proposta che è stata avallata anche dall’avvocatura civica. L’amministrazione e gli uffici tecnici non se la sono sentita di fare un taglio così grande ad un bilancio già zoppicante mettendo a rischio servizi e rischiando di dover togliere sgravi e facilitazioni alle fasce della popolazione più in difficoltà. Ma questo concordato non sarà certo indolore. redazione 26 novembre 2015

23/11/2015

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Il nodo è stato sciolto. Aamps non verrà ricapitalizzata dal suo socio unico, il Comune, e quindi non ci saranno i temuti tagli in bilancio per almeno 10 milioni di euro. Ci sara invece un concordato preventivo in continuità aziendale, vale a dire che non ci sarà un fallimento ma una fase in cui sarà il Tribunale a gestire la situazione debitoria. Chi ci rimetterà? Sicuramente i creditori, una serie di aziende e cooperative del territorio che lavorano nei servizi e nell’indotto, che non riceveranno il 100% di quanto dovuto ma molto meno e saranno messe a dura prova, lavoratori compresi.

Salvini cacciato da Livorno. 22 aprile 2015,

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Le case popolari vanno tutte agli immigrati?

Di seguito pubblichiamo la nota della Giunta Comunale alla fine della riunione.

8 aprile 2015,

“Le indicazioni arrivate dai revisori dei conti del Comune pochi giorni fa andavano in questa direzione: “l’intera operazione di rifinanziamento verso A.AM.P.S. mette a dura prova i bilanci futuri dell’ente, quantomeno per il fatto che si trova costretta ad individuare delle economie in alcuni servizi, per queste ragioni l’Ente dovrà pretendere dalla società partecipata, un Piano Industriale, dal quale si potrà, indiscutibilmente, verificare l’effettiva continuità aziendale in forza di una nuova finanza apportata dal Comune”. Tutti gli studi e simulazioni effettuate per far quadrare il bilancio 2016 hanno indicato che, per sostenere la ricapitalizzazione dell’azienda, sarebbero stati necessari tagli per 7,5 milioni di euro, che si sarebbero sommati ai 6 milioni previsti per minori introiti. L’Amministrazione Comunale sarebbe stata così impossibilitata a chiudere il bilancio senza toccare pesantemente i servizi essenziali al cittadino e al decoro urbano, con la conseguente perdita di posti di lavori. Ha quindi deciso di non proseguire su questa strada. In nome della salvaguardia dei posti di lavoro, prima di tutto, la Giunta Comunale ha deciso di imboccare il percorso per un “concordato preventivo in continuità”, strumento che garantisce prima di tutto i lavoratori e i servizi pubblici essenziali, quali quello dell’igiene ambientale. Questo per avviare un percorso di risanamento necessario a non far pesare 20 anni di scelte sbagliate: dall’outsourcing del servizio di spazzamento, a non aver seguito politiche virtuose negli anni pre-crisi, alla logica perversa di privatizzare i beni comuni, settori nei quali il privato che interviene ha utile sempre garantito dall’aumento delle tariffe pagate dai cittadini. Un percorso, quello del concordato preventivo, che, in alcuni anni, riconsegnerà alla città di Livorno una società finalmente “in bonis”, e che prevede assolutamente scelte di riefficentamento e le previsioni del piano industriale che verranno portate avanti dal CDA, sotto il controllo di garanzia del commissario giudiziario. Questa scelta è sicuramente quella che garantisce il minore impatto pure per i fornitori, sia dal punto di vista economico che lavorativo: il loro diritto ad essere soddisfatti per i loro crediti rimane intatto. Ipotesi molto diversa da quella paventata di scioglimento aziendale; scenario questo che avrebbe sulla nostra città un impatto assolutamente più pesante dal punto di vista economico e lavorativo. L’avvio di questa procedura, sulla quale c’è stato il parere preventivo dell’Avvocatura Civica, verrà avanzato al Tribunale nelle prossime ore“.

#1Maggio #NoExpo. Nella pornografia mediatica qualche commento ancora intelligente c’è! 3 maggio 2015,

Massimino Numa de “La Stampa”, condannato per diffamazione verso un #NoTav 1 marzo 2015,

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26 novembre 2015 *** Qui sotto invece il nostro editoriale scritto nella giornata di oggiquando sembrava che la scelta del salvataggio e della ricapitalizzazione, e quindi dei tagli al bilancio 2015-2017, fosse quella più probabile. Aamps: al via salvataggio e tagli. Ma la città è stufa Ci risiamo. Aamps ha bisogno di liquidità e il suo socio unico, il Comune di Livorno cioè noi, deve mettere mano al portafoglio per garantire la sopravvivenza: circa 10 milioni totali come definiti nel Piano di riequilibrio finanziario presentato dall’azienda, di cui circa 3 milioni entro fine anno e circa 7 milioni nel 2016. Il tutto attraverso un’ulteriore riduzione di spesa nel bilancio 2015-2017. Ma questa volta il salvataggio di Aamps potrebbe essere anche più doloroso del solito perchè il bilancio comunale, ridotto sempre più all’osso dai tagli del governo Renzi garante di banche e mercati finanziari, è sempre più misero ed è stato già grattato abbastanza in questo ultimo anno. Non stiamo ad entrare nei tecnicismi di conti e bilanci, della vecchia polvere buttata per anni sotto il tappeto o degli artifizi tecnici degli anni passati per limitare le perdite nella formalità dei libri contabili. Oggi vogliamo fare un discorso generale, semplice, da conto della serva e da rapporto fra costi e benefici per i cittadini.

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Aamps in città è percepito come un carrozzone, una società che per anni è stata scambiata per un ammortizzatore sociale (lo disse in sostanza anche l’ex sindaco Cosimi) e un feudo del Pd e della Cgil. Questa è la “vox populi” che nella sua crudezza non esaurisce certo un ragionamento (che è molto più complesso), ma che contiene un fondo di verità. E in città la gente è stufa e si chiede se vale la pena tagliare dal bilancio, come probabilmente accadrà, le risorse da settori come il sociale o la cultura per dirne due a caso.

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Partiamo dalla risposta più semplice. La scelta dell’amministrazione di non far fallire Aamps, arrivati a questo punto, è quasi obbligatoria. Perchè un eventuale fallimento di Aamps porterebbe nel baratro una serie di cooperative e piccole aziende del territorio che hanno lavorato e lavorano nell’indotto. Quindi l’amministrazione a 5 stelle è scagionata da ogni responsabilità? Di sicuro le clientele, le scelte sbagliate, i vari passaggi da tassa a tariffa scaricati dal Comune sull’azienda e i danni sono tutti eredità di chi c’era prima, ma è palese che in questo anno e mezzo chi governa adesso abbia fatto poco o nulla per fermare questa corsa verso il baratro arrivando ai giorni decisivi senza un piano B: innanzitutto

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sbagliando le nomine dei manager, cercando soluzioni in casa propria per logiche di movimento. In secondo luogo non è riuscita a partorire un piano industriale proprio ma ha delegato ai vecchi uffici e dirigenti della società di stilarne uno che naturalmente non ha soddisfatto nè la base elettorale, nè i consiglieri di maggioranza, nè la giunta. Cosa fare allora? Intanto vincolare il salvataggio di Aamps a un piano industriale ed ad un patto con la città. Vale a dire legare il salvataggio di Aamps ad un sistema lungimirante che deve rendere alla città un sistema di raccolta e smaltimento rifiuti più pulito e sano ad un costo che non può essere più alto di quello che è già. Sembrerebbe semplice a parole, ma come si fa? In primis facendo un piano indistriale che permetta di far costare meno il ciclo dei rifiuti con una vera rivoluzione su riuso e riciclo ed impianti ad hoc. Secondo facendo un patto coi lavoratori, reinternalizzando alcuni servizi e rendendo produttivo chi ora non lo è. Noi ci frughiamo e salviamo Aamps rischiando di fare un danno gigantesco al tessuto sociale cittadino con i tagli e voi vi mettete a disposizione della città aumentando la produttività del vostro lavoro e migliorando il servizio secondo i dettami del piano industriale. Perchè forse qualcuno non l’ha capito, ma la città non ha nessuna intenzione di sottostare a ricatti o minacce di gente come Giovanni Golino (sindacalista Cgil) e la banda Cgil. Nel loro feudo pensano di chiedere alla città l’assunzione di 40 precari (che con gli sgravi del jobs act per 3 anni costerebbero effettivamente meno) senza legare la loro assunzione alla richiesta di un piano serio sulla raccolta porta a porta e su investimenti che la valorizzino? Oppure sono sempre convinti che un bel megainceneritore sia la soluzione di tutti i mali? Non penseranno mica, loro che sono tifosi di RetiAmbiente, di chiedere un sacrificio alla città per tirare a campare un altro po’, tanto poi arrivano i privati e sistemano tutto? Non penserà mica Golino che dopo i tagli e l’esborso dei cittadini, di fare le barricate per difendere i livelli e mansioni di coloro che in azienda mansioni non ne hanno o di coloro che sono quadri dirigenti di loro stessi? Semmai i dirigenti dovrebbero restituire i premi presi in questi anni in cui venivano fatte le buche e pagati premi per non si sa quali motivi. Il sindacato ha dichiarato la rinuncia a 36.000 ore di straordinari da parte dei lavoratori. Andrebbe capito anche chi e perchè le faceva visto che in Aamps ci sono anche tanti lavoratori che lavorano bene e in condizioni non semplici. Rimane il fatto che secondo alcune cifre uscite in questi giorni sui quotidiani locali il servizio di Aamps e il personale costano quasi il doppio di quello di Publiambiente (zona Empoli-Pistoia) e che secondo indiscrezioni interne a RetiAmbiente, il nuovo operatore di ATO si sarebbe lamentato dello sbilanciamento che Livorno porterà nella nuova società nel rapporto fra operativi ed amministrativi. Le 36.000 ore di straordinario chi le faceva quindi? Per cosa? Golino risponda a queste cose di cui la città chiede conto, poi si potrà fare anche il sacrificio. Perchè se in molti sono delusi dalla gestione dei 5 stelle sulla questione Aamps, di sicuro nessuno vuole vedere condizionato un bilancio di una città o essere governato da Golino e dai suoi sodali. Anche perchè ogni taglio che subisce un settore va poi a diminuire i soldi disponibili per le gare per i servizi esternalizzati, cosicchè i lavoratori di quegli appalti perdono ore e contratti integrativi. E molti di loro guadagnano molto meno di quello che guadagna un quadro Aamps o un buon livello. Abbiamo letto i 18 punti del Piano di efficientamento e recupero produttività redatto dal Consiglio di Amministrazione di Aamps su indicazione del socio: fra internalizzazioni e maggiore efficienza e produttività sono stati calcolati 1.147.000 euro di risparmio per il 2016 (più la parte di risparmi oggetto di trattativa con i sindacati che è attualmente congelata). E’ già un passo avanti ma non basta. Vedremo se sono solo fogli e buoni propositi oppure se Aamps ha deciso di diventare una società pubblica normale al servizio dei cittadini e non una società pubblica che alimenta i discorsi di chi invoca i privati per i propri interessi, non certo per quelli di tutti.

redazione 26 novembre 2015 post scriptum:

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Nel 2006 la morosità era 1.544.847 euro (anno di passaggio da Tarsu a Tia); 2007 di 1.941.322; nel 2008 di 3.249.875; nel 2009 di 3.101.545; nel 2010 di 5 milioni e 23.888; nel 2011 era di 6.221.764,88. Aamps ha totalizzato un credito di 21.087.853,50 euro.

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Anno 2012 4056 morosi «Tia» tra cui: Consorzio Agroalimentare del mercato ortofrutticolo 512.000, Carabinieri 159.918, Casa circondariale 133.052, Prima compagnia Finanza 74.542, Night club Blue Room 67.215, Motorizzazione civile 63.153, Stefan 56.468, Labronica Corse 53.426, Comune 42.291, Stradale 41.978, Questura 34.029, Vigili del fuoco 33.759, Coop 8 marzo 32.409, Prefettura 32.182, Capitaneria di porto

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30.486, Enel 24.550, Enel Produzione spa 21.177, Pci 3.328. Basket Livorno 30.563, Unicoop servizi Livorno 31.689 (fonte La Nazione)

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Pubblico impiego: dalla Toscana in 2.500 a Roma per chiedere il rinnovo del contratto e dire no ai tagli

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Pubblico impiego: dalla Toscana in 2.500 a Roma per chiedere il rinnovo del contratto e dire no ai tagli Venerdì, 27 Novembre 2015 11:27

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Saranno oltre 2.500 i lavoratori del pubblico impiego e della scuola che domani partiranno dalla Toscana per andare a

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organizzato 50 pullman, a cui vanno aggiunte le persone che viaggeranno in treno o con auto propria.

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Queste in sintesi le ragioni della manifestazione: rinnovare il contratto nazionale, scaduto da oltre sei anni, stanziare risorse adeguate nella Legge di stabilità per i contratti pubblici, ben oltre la 'mancia' proposta" dal governo, liberare dai vincoli la contrattazione decentrata, la sola via per migliorare l'organizzazione del lavoro e la qualità dei servizi pubblici, valorizzare il lavoro pubblico e i servizi pubblici, contro le scelte sbagliate del governo e contro i tagli che riducono i diritti di tutti, rivendicare risposte per i precari e per l'occupazione tutta, a partire dal contrasto alle nuove misure che bloccano il turnover; lavorare per la pace, ovunque nel mondo, contro il terrorismo, la guerra e la paura". Il percorso della manifestazione prevede la partenza da piazza della Repubblica, dove alle ore 12 è previsto il concentramento, per poi proseguire verso piazza dei Cinquecento, via Cavour, via dei Fori Imperiali, piazza Madonna di Loreto (adiacente piazza Venezia) dove avverrà il comizio dei cinque segretari generali nazionali.“La posta in gioco è alta, per tutto il mondo del lavoro e per il Paese: è in gioco il valore del Contratto nazionale, è in gioco la dignità del lavoro pubblico e quindi dei servizi che garantisce”, spiegano i sindacati di categoria toscani. Sui social network (da Facebook a Twitter) gli hashtag di riferimento sono: #contrattosubito, #28nov e #pubblico6tu.

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lamentare l'assoluta assenza da parte del Governo in tutta questa delicata fase, cosa che dovrà rafforzare le ragioni della nostra mobilitazione del 28 novembre.

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L’assemblea dei lavoratori e delle lavoratrici dei Centri per l’Impiego

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Mo: 2 soldati feriti, ucciso aggressore

Il documento dell'assemblea di Palazzo Medici Riccardi del 26 novembre. Comunicato sindacale

Papa si sposta dal Kenya all'Uganda Arabia Saudita prepara 52 esecuzioni

Si è tenuta nella Sala di Luca Giordano di Palazzo Medici Riccardi l'assemblea dei

Europa league: Brugge-Napoli 0-1

lavoratori dei centri per l'impiego della Toscana. Al termine dell'assemblea è stata redatta

Migranti:Boldrini,non chiudere

una mozione (riportata qui sotto e in allegato).

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Questo il testo della mozione:

Oggi 26 novembre si è svolta nella sala Luca Giordano della Città Metropolitana l’assemblea dei lavoratori e delle lavoratrici dei Centri per l’Impiego.

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L’assemblea molto partecipata ha affrontato e dibattuto sul percorso in atto previsto dalla convenzione che la Regione Toscana e il Ministro Poletti hanno firmato il 5 novembre

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scorso sulla gestione delle politiche del lavoro e dei servizi per il lavoro da parte della Regione da qui alla conclusione della riforma costituzionale.

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Un percorso che sulla carta appare di facile attuazione ma che nei fatti si scontra con le criticità che in questi anni si sono andate a sommare a seguito di una politica nazionale che

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su questi servizi, a differenza di altri paesi europei, non ha investito in termini di risorse Facebook

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umane e finanziarie.

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Anche la rete dei servizi per il lavoro della Toscana sconta queste criticità alle quali si

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aggiungono modelli e diverse soluzioni organizzative e gestionali adottate dalle singole amministrazioni provinciali che non hanno prodotto una universalità di strumenti e di

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Modelli organizzativi diversi e politiche del personale e dei servizi frammentati che hanno

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prodotto negli anni un precariato diffuso in termini di risorse umane e di servizi erogati.

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Nella crisi, infatti, i servizi si sono trovati ad affrontare forti aumenti nei flussi di utenza e

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di prese in carico con le stesse condizioni strutturali e di organico ante-crisi e già allora

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fortemente lontane dai numeri di altri paesi europei. Gli operatori tutti, da anni sono esposti in prima persona ad accogliere e provare a dare risposte ad altri lavoratori in

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difficoltà in una condizione di permanente stato di disagio e di emergenza quotidiana.

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Una condizione che si è andata ad aggravare nella fase del riordino istituzionale delle

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province per l’assenza in questo ultimo anno di una direzione politica di questi servizi.

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L’assemblea intende mettere a disposizione questa riflessioni come contributo, anche problematico, alla elaborazione di una proposta organica per l’attuazione del percorso previsto dalla convenzione e dalla legge che la Regione Toscana dovrà licenziare entro la

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fine dell’anno e che si dovrà attuare, in un quadro di corrette relazioni sindacali, attraverso l’esame congiunto con le OO.SS e i lavoratori e le lavoratrici.

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Certaldo. Sport e legalità: studenti uniti per i diritti con la Festa della Toscana dlvr.it/CrQ4V0

A tale proposito, è necessario altresì la sottoscrizione con la Regione Toscana di un

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protocollo d’intesa che dovrà, nei contenuti, disciplinare il metodo del confronto in tutti i passaggi della fase transitoria e nello specifico:

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Calenzano. Legri, raccolta differenziata al 73% con il porta a porta dlvr.it/CrQ3MX Espandi Met Firenze @metfirenze

avvio di un tavolo istituzionale di confronto con le OO.SS sulla proposta di riorganizzazione dei servizi da parte della Regione; la salvaguardia dei livelli occupazionali, delle professionalità e possibilità data agli operatori

23h

“Un’ora con Pupo” accanto ai malati di SLA dlvr.it/CrQ2dc

di intervenire sulle politiche del lavoro superando quel limite solo burocratico e

Met Firenze

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amministrativo; Twitta a @metfirenze

disciplina del passaggio transitorio del personale di ruolo e precario dalle province alla regione con assegnazione funzionale omogenea in tutti i territori; certezza di risorse che la Regione trasferisce alle province al fine della salvaguardia Reg. Tribunale Firenze

occupazionale e certezza di risorse a supporto dei costi di funzionamento delle sedi;

n. 5241 del 20/01/2003

tempi, modalità di attuazione e garanzia dei livelli salariali fondamentali e accessori; affrontare la questione dei pre-pensionamenti che entro il 2016 comporterà una riduzione dell’organico complessivo di 60 unità di personale; prevedere l’esame congiunto con le OO.SS sui contenuti della convenzione tipo che la Regione dovrà stipulare con le singole province; prevedere momenti di aggiornamento e confronto sulla gara unica e su possibili percorsi di

Met Città Metropolitana di Firenze Via Cavour, 1 - 5 0 1 2 9 Firenze tel. 055 2760346, fax 0 5 5 2 7 6 1 2 7 6 Direttore responsabile: Gianfrancesco Apollonio Web designer: Claudia Nielsen

reinternalizzazione di servizi. Coordinamento redazionale: Loriana Curri

Il protocollo dovrà altresì impegnare la Regione nel confronto con il Governo a farsi portavoce delle istanze degli operatori precari al fine di trovare delle soluzioni legislative di livello nazionale per la stabilizzazione di questo personale che lavora in condizioni di precarietà da molti anni.

Content editor: Antonello Serino, Paolo Ciulli Ufficio Stampa della Città Metropolitana: Michele Brancale, Salvatore Lagaccia e-mail

Le competenze in materia di programmazione e gestione delle politiche attive del lavoro e dei Centri per l’Impiego assegnate dalla convenzione alla Regione Toscana devono essere 103061

l’occasione per affrontare e superare le criticità rilevate in un quadro di prospettiva che vada oltre la gestione transitoria prevista dalla convenzione stessa.

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Una prospettiva che deve vedere la centralità del ruolo pubblico quale asse portante della riorganizzazione più complessiva della rete toscana dei servizi all’impiego. Centralità del ruolo pubblico che più volte la Regione Toscana ha sostenuto nei tavoli istituzionali nazionali e regionali.

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L’assemblea dei lavoratori e delle lavoratrici dei CPI impegna le segreterie Regionali FP CGIL, CISL FP e UIL FPL a sostenere, nel confronto con la Regione, le istanze e i contributi emersi nell’assemblea.

Documenti correlati: Documento dell'assemblea regionale CPI di Palazzo Medici Riccardi del 26 novembre (pdf - 213 KB) 27/11/2015 8.01 Redazione di Met

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Pa: Cgil Cisl Uil, sabato 28 novembre manifestazione per contratto subito Comunicato sindacale. Le ragioni e tutte le informazioni, dalle sigle promotrici al percorso fino ai social, della mobilitazione nazionale del 28 novembre

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Hollande, Francia intera piange

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anni di blocco della contrattazione. Ansa Top News - Tutti gli Rss

Oltre 25 sigle, in rappresentanza di scuola, sanità, funzioni centrali, servizi pubblici locali, sicurezza e soccorso, università, ricerca, afam e privato sociale, manifesteranno da piazza della Repubblica, dove alle ore 12 è previsto il concentramento, a piazza Madonna di Loreto a Roma, nei pressi di piazza Venezia, dove si terranno i comizi finali, tra gli altri, dei segretari

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Una giornata di mobilitazione, spiegano Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl e Uil Pa, "per lanciare un messaggio al governo: se davvero vuol cambiare il paese non può lasciare i settori e servizi

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pubblici a un destino di abbandono. Una tendenza da invertire attraverso il contratto e non con le imposizioni legislative: la sola via per un cambiamento vero che investa su

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professionalità e competenze e che migliori i servizi ai cittadini".

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Sigle - Le sigle promotrici della manifestazione sono: Fp Cgil - Flc Cgil - Uil Pa - Uil Fpl Uil Scuola - Uil Rua - Cisl Fp - Cisl Scuola - Cisl Fns - Cisl Fir - Cisl Università - Fgu Gilda Unams - Nursind - Flp - Confsal Snals (Scuola, Ricerca, Afam) - Confsal Fials - Confsal

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Percorso - Il percorso della manifestazione prevede la partenza da piazza della Repubblica,

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con concentramento alle ore 12, per poi proseguire verso piazza dei Cinquecento, via

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Cavour, via dei Fori Imperiali, piazza Madonna di Loreto (adiacente piazza Venezia)

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Web e social - La manifestazione sarà trasmessa in diretta streaming

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Twitter) l'hashtag di riferimento è #ContrattoSubito.

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Reg. Tribunale Firenze n. 5241 del 20/01/2003 Met Città Metropolitana di Firenze Via Cavour, 1 - 5 0 1 2 9 Firenze tel. 055 2760346, fax 0 5 5 2 7 6 1 2 7 6 Direttore responsabile: Gianfrancesco Apollonio Web designer: Claudia Nielsen Coordinamento redazionale: Loriana Curri Content editor: Antonello Serino, Paolo Ciulli Ufficio Stampa della Città Metropolitana: Michele Brancale, Salvatore Lagaccia e-mail

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Esternalizzazione stivaggio bagagli, l'assessore Forte: "Normale riorganizzazione" Risponde al question time del consigliere Nap Nerini l'assessore Forte, riferendo che l'azienda ha specificato la natura ordinaria della riorganizzazione in corso. Interessato solo lo scalo di Firenze. L'amministrazione comunque vigilerà sugli sviluppi Redazione ∙ 27 Novembre 2015

Sulle tensioni fra sindacati e Toscana Aeroporti in merito all'esternalizzazione del servizio di stivaggio bagagli, con Cgil, Cisl, Uil e Ugl che minacciano sciopero, è intervenuto ieri in consiglio comunale l'assessore Giuseppe Forte, a seguito del question time di del consigliere Maurizio Nerini di Noi Adesso Pisa. Il rappresentate dell'amministrazione, oltre a confermare che "sono aperti i normali tavoli di concertazione e trattativa fra azienda e sindacati" comunica di aver parlato con l'azienda, la quale conferma la natura ordinaria della riorganizzazione. Storie Correlate "Rientra nelle sue facoltà - spiega Forte - e si tratta della sola Aeroporti, verso gestione esterna per la rampa dell'Aeroporto di Firenze. La l'esternalizzazione dello stivaggio bagagli: sindacati sull'attenti gestione presso l'aeroporto di Pisa della rampa è già fatta con l'appoggio di soggetti esterni. Per Pisa ci sarà una riorganizzazione del servizio, ma con l'affiancamento al personale esterno di personale interno, che attualmente gestisce la parte sicurezza bagagli, che invece sarà affidata alla società che fornisce le macchine del controllo".

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Nessun rischio appartente per i lavoratori. "L'azienda - prosegue l'assessore - sottolinea che tra il 2014-2015, nell'arco di quest'anno di Toscana Aeroporti, ci sono state 50 stabilizzazioni a tempo indeterminato, che su una forza lavoro di circa 700 impiegati diretti significa un balzo del 5-6%. Noi continueremo a verificare e vigilare per le nostre competenze, continuando a spingere l'azienda sul fronte degli investimenti, poi starà ai normali rapporti fra azienda e sindacati prospettare un quadro di sviluppo complessivo che consenta all'azienda di far valere le proprie scelte e ai lavoratori il rispetto dei propri diritti. Ci sarà riunione il 30 novembre fra azienda e sindacati a Firenze, ma come detto si tratta di riorganizzazione interna tipica di azienda mediogrande". Annuncio promozionale

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"L'assessore - replica Nerini - parla di 50 stabilizzazioni di lavoratori alla Sat nello scorso anno e che la questione dell'esternalizzazione è riferibile solo alla rampa di Firenze, non sembra che sia così. Questa volta a differenza di altre il comune non si schiera, il fatto solo di vigilare è un nascondersi che davvero grida vendetta. Che i lavoratori interessati arrivino allo sciopero poco importa all'assessore e non è dato a sapere se nemmeno parteciperà il Comune di Pisa

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alla riunione chiesta per il 30 novembre. Al solito ci sono aree di interesse, bacini elettorali magari, terreni fertili e non più fertili, figli e figliocci, ma così non va davvero bene". aeroporti

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Modello Piombino: tra promesse elettorali e lo spezzatino di imprese nel dividi et impera Inserito 2 ore fa | 0 commenti 26novembre 2015 Gruppo Minoranza Sindacale – Camping CIG, Piombino

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La Giunta Comunale di Livorno ha sciolto il nodo su A.AM.P.S. scegliendo di non paralizzare la città di Livorno 1 ora ago | 0

Secondo fonti ben informate sembrerebbe che, ieri l’azienda abbia convocato i segretari provinciali di FIOM , FIM e UILM e comunicato

Modello Piombino: tra promesse elettorali e lo spezzatino di imprese nel dividi et impera

loro l’intenzione di scindere una parte della

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logistica per operare sul pontile Aferpi e anche sulle banchine del porto di Piombino, formando così una nuova società, anche se collegata sempre alla società madre, con i lavoratori attualmente impiegati negli impianti marittimi (IMA) quelli del movimento ferroviario (MOF), quello stradale (MOS) e forse anche la vigilanza, senza nessun rientro di lavoratori dalla cassa integrazione.

In arrivo a Livorno 3 Postazioni Mobili e telecamere “Street Control” Maggiore presenza sul territorio della Polizia Municipale. Video 3 ore ago | 0 Al Meyer di Firenze, scoperto il gene di una grave sindrome congenita che colpisce i bambini

Se l’ipotesi esposta sopra corrispondesse effettivamente al vero noi diciamo che:

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1. Lo scorporo della logistica può far pensare che l’azienda si stia preparando a puntare sulla cosa a cui è interessata davvero, cioè il porto e le aree annesse, incominciando ad abbandonare la parte siderurgica ,

Sul grande schermo il discusso film “A bigger splash” di Luca Guadagnino

anche in relazione valore sempre più basso dell’acciaio e alle difficoltà di far uscire i capitali dall’Algeria per gli

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investimenti previsti a Piombino , con gravi ripercussioni sull’occupazione.

qualsiasi scelta e i lavoratori sono frammentati, magari con contratti e condizioni diverse, senza possibilità di far

Per dare voce alla Livorno che non si arrende, un palco che racconta il lavoro: LEM (Palazzo dei portuali) il 27novembre

“massa” per difendere i loro diritti e il loro salario.

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2. Se si accettasse questo passaggio si aprirebbe una porta attraverso la quale potrebbero passare altre divisioni societarie facendo diventare la fabbrica una specie di “spezzatino” a in cui la società madre è libera di fare

3. Proprio in relazione a questo quali garanzie ci sono che i lavoratori che dovrebbero passare nella nuova società vedano rispettato, per il presente e per il futuro, i contratti e le condizioni attuali ( senza passare, poi, a condizioni peggiorative). 4. Comunque , i sindacati prima di esprimere qualsiasi parere in merito devono consultare i lavoratori ed attenersi al loro parere. 5. Infine, queste scelte così improvvise e senza chiare giustificazioni valide, che facciano percepire l’utilità’ organizzativa (se non i motivi, non detti, esposti al punto 1) aumentano le preoccupazioni rispetto alla reale volontà e capacità dell’azienda di realizzare quanto promesso e se c’è un cambiamento di rotta i lavoratori lo devono sapere visto che c’è un accordo scritto e approvato dai lavoratori con il referendum e ad oggi disatteso.

Aeroporto di Firenze: “Ridicolizzati dalla maggioranza i pareri degli uffici regionali e dell’Università” 17 ore ago | 0 Sanità, regione Toscana: Forse non tutti sanno che… si può abrogare una legge mentre la si ripropone 1 giorno ago | 0

6. Altresì chiediamo il coinvolgimento delle istituzioni (Comune , Regione e Governo) a garanzia degli impegni più volte assunti, con il modello Piombino, verso i lavoratori e i cittadini. Rating: +1 (from 1 vote)

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Modello Piombino: finché c’è guerra c’è lavoro… o forse no! Interrogazione di “Sì Toscana a Sinistra” in Consiglio regionale 1 giorno ago | 0

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Argentina: giro a destra (alla derecha). Festeggia la destra argentina e quella continentale

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Nel weekend a Sansepolcro torna la quinta festa dei Democratici per Cambiare

Il Direttore Davide Gambacci

Ci risiamo! Il fenomeno sta purtroppo assumendo i contorni di una "moda". Nella giornata internazionale contro la violenza sulle donne, ecco che arriva "puntuale" l'ennesimo femminicidio e per giunta dalla vicina Perugia. Scusate se lo precisiamo, ma viene proprio da pensare che l'autore l'abbia voluto fare apposta, quasi come spregio nei confronti di chi ha deciso che quella del 25 novembre fosse una giornata di riflessione sull'argomento. Il problema

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Ancora un caso di femminicidio: non facciamo di un assassino un protagonista Anche noi che ci occupiamo di comunicazione usiamo il cervello

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Nuovo macchinista in arrivo per guidare il treno delle Ferrovie dello Stato Italiane fino alla privatizzazione. Dopo l'accelerazione impressa con il varo del Dpcm per aprire al mercato il 40% del Gruppo, il consiglio di amministrazione ha rassegnato le dimissioni, azzerando di fatto i vertici dell'azienda. Una mossa attesa ormai da giorni, dietro la quale ci sarebbe la volontà del Governo di mettere fine all'impasse creato dalle divergenze tra l'a.d. Michele Mario Elia e il presidente Marcello Messori. E mentre il toto nomi ormai converge su Renato Mazzoncini, a.d. di Busitalia (Gruppo Fs), cresce la preoccupazione dei sindacati, che temono che questa accelerazione sia motivata solo dalla necessità del Governo di fare cassa. Le dimissioni dei nove membri del consiglio di amministrazione sono arrivate nel corso della riunione convocata per oggi con all'ordine del giorno tutt'altri temi (rinnovo dei vertici scaduti di Trenitalia, nomina del presidente di Rfi e delibera sulla rete elettrica da cedere a Terna). La decisione era però nell'aria: la scorsa settimana, secondo indiscrezioni, il premier Matteo Renzi avrebbe incontrato Elia e Messori chiedendo loro un passo indietro per mettere fine allo stallo determinato dalle divisioni dei due sulla privatizzazione (Elia difensore dell'unicità del Gruppo, Messori favorevole ad uno scorporo di Rfi). Pressing che si è tradotto oggi con le dimissioni dell'intero cda e il conseguente azzeramento dei vertici, nominati appena un anno e mezzo fa (fine maggio 2014). Ora sarà il Ministero dell'economia, azionista con il 100%, a nominare in assemblea il nuovo consiglio di amministrazione e quindi anche i nuovi vertici dell'azienda. I tempi sono strettissimi. L'assemblea, verrà convocata «il più presto possibile», assicura Fs: alcuni dicono già domani, ma sembra più probabile che il giorno X sia lunedì. La volontà di fare presto è ribadita anche dal titolare del Tesoro Pier Carlo Padoan: «provvederemo rapidamente alla nomina del management chiamato a condurre la società nel processo di valorizzazione avviato formalmente con il Dpcm varato questa settimana dal Governo». Messori ed Elia ricevono i ringraziamenti per il lavoro svolto dal ministro Padoan e dal titolare delle infrastrutture Graziano Delrio. Ma sono in molti a non gradire il "benservito" dato ai due manager, non


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essendoci motivi legati alla gestione aziendale (l'azienda continua a fare utili) e considerato anche il fatto che qualche distinguo sulla privatizzazione ci sarebbe anche all'interno del Governo, tra Padoan e Delrio. Per la leader della Cgil Camusso «preoccupa molto» che dietro le dimissioni ci sia il fatto che i vertici abbiano difeso l'integrità del gruppo. Per Barbagallo (Uil) è «sbagliato» vendere i gioielli di famiglia. Per il segretario della Fit Cisl Giovanni Luciano «si sfascia una cosa che funziona per tirare su due lire». E anche dalla politica si alzano critiche: per Bersani manca chiarezza e si rischia il pasticcio; Quagliariello (Idea) vede nell'azzeramento dei vertici «ragioni che hanno a che fare con l'occupazione del potere». Per il dopo Elia, in pole position c'è Mazzoncini, il cui nome era circolato già nel maggio 2014, nel momento di scegliere il successore di Mauro Moretti: Mazzoncini, bresciano classe 1968, considerato vicino a Renzi, è l'artefice della privatizzazione nel 2012 - mentre era sindaco di Firenze Renzi dell'azienda di trasporto pubblico fiorentina Ataf. Per la poltrona di presidente circola invece il nome di Simonetta Giordani, consigliere dell'attuale cda dimissionario di Fs, già sottosegretario ai Beni culturali nel governo Letta. Intanto oggi Rfi ha messo a segno la propria prima acquisizione, investendo 6,5 milioni per la società Bari Fonderie Meridionali (Bfm), storica fabbrica specializzata nella produzione di componenti per infrastrutture ferroviarie. La Stampa 0 Commenti Alla Notizia

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grave è che comunque l'ha fatto: un solo colpo di doppietta,... Leggi tutto

Opinionisti Buttarini Massimo - Psicologo

Redazione, 27/11/2015 11:38:36 I manipolatori del terrore…

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Dopo una riunione fiume della Giunta finita in tarda serata, l'amministrazione ha scelto la via del "concordato preventivo in continuità". Lunedì la proposta va in Consiglio Comunale e poi il Tribunale deciderà se è ammissibile Il nodo è stato sciolto. Aamps non verrà ricapitalizzata dal suo socio unico, il Comune, e quindi non ci saranno i temuti tagli in bilancio per almeno 10 milioni di euro. Ci sara invece un concordato preventivo in continuità aziendale, vale a dire che non ci sarà un fallimento ma una fase in cui sarà il Tribunale a gestire la situazione debitoria. Chi ci rimetterà? Sicuramente i creditori, una serie di aziende e cooperative del territorio che lavorano nei servizi e nell'indotto, che non riceveranno il 100% di quanto dovuto ma molto meno e

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E' difficile al momento fare ipotesi sul servizio e sui posti di lavoro, che comunque saranno garantiti. Ma il dibattito sul futuro di Aamps sarà più chiaro lunedì quando in Consiglio Comunale verrà portata questa proposta che è stata avallata anche dall'avvocatura civica. L'amministrazione e gli uffici tecnici non se la sono sentita di fare un taglio così grande ad un bilancio già zoppicante mettendo a rischio servizi e rischiando di dover togliere sgravi e facilitazioni alle fasce della popolazione più in difficoltà. Ma questo concordato non sarà certo indolore. redazione 26 novembre 2015

Fiom, la lezione di un referendum inaccettabile

Di seguito pubblichiamo la nota della Giunta Comunale alla fine della riunione.

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"Le indicazioni arrivate dai revisori dei conti del Comune pochi giorni fa andavano in questa direzione: “l'intera operazione di rifinanziamento verso A.AM.P.S. mette a dura prova i bilanci futuri dell'ente, quantomeno per il fatto che si trova costretta ad individuare delle economie in alcuni servizi, per queste ragioni l'Ente dovrà pretendere dalla società partecipata, un Piano Industriale, dal quale si potrà, indiscutibilmente, verificare l'effettiva continuità aziendale in forza di una nuova finanza apportata dal Comune”. Tutti gli studi e simulazioni effettuate per far quadrare il bilancio 2016 hanno

BL sulla commissione di inchiesta Aamps

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indicato che, per sostenere la ricapitalizzazione dell’azienda, sarebbero stati necessari tagli per 7 , 5 m i l i o n i d i e u r o, c h e s i s a r e b b e r o s o m m a t i a i 6 m i l i o n i p r e v i s t i p e r m i n o r i introiti. L’Amministrazione Comunale sarebbe stata così impossibilitata a chiudere il bilancio senza toccare pesantemente i servizi essenziali al cittadino e al decoro urbano, con la conseguente perdita di posti di lavori. Ha quindi deciso di non proseguire su questa strada. In nome della salvaguardia dei posti di lavoro, prima di tutto, la Giunta Comunale ha deciso di imboccare il percorso per un “concordato preventivo in continuità”, strumento che garantisce prima di tutto i lavoratori e i servizi pubblici essenziali, quali quello dell’igiene ambientale. Questo per avviare un percorso di risanamento necessario a non far pesare 20 anni di scelte sbagliate: dall’outsourcing del servizio di spazzamento, a non aver seguito politiche virtuose negli anni pre-crisi, alla logica perversa di privatizzare i beni comuni, settori nei quali il privato che interviene ha utile sempre garantito dall’aumento delle tariffe pagate dai cittadini. Un percorso, quello del concordato preventivo, che, in alcuni anni, riconsegnerà alla città di Livorno una società finalmente “in bonis”, e che prevede assolutamente scelte di riefficentamento e le previsioni del piano industriale che verranno portate avanti dal CDA, sotto il controllo di garanzia del commissario giudiziario. Questa scelta è sicuramente quella che garantisce il minore impatto pure per i fornitori, sia dal punto di vista economico che lavorativo: il loro diritto ad essere soddisfatti per i loro crediti rimane intatto. Ipotesi molto diversa da quella paventata di scioglimento aziendale; scenario questo che avrebbe sulla nostra città un impatto assolutamente più pesante dal punto di vista economico e lavorativo. L’avvio di questa procedura, sulla quale c’è stato il parere preventivo dell’Avvocatura Civica, verrà avanzato al Tribunale nelle prossime ore". 26 novembre 2015

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Qui sotto invece il nostro editoriale scritto nella giornata di oggiquando sembrava che la scelta del salvataggio e della ricapitalizzazione, e quindi dei tagli al bilancio 2015-2017, fosse quella più probabile. Aamps: al via salvataggio e tagli. Ma la città è stufa Ci risiamo. Aamps ha bisogno di liquidità e il suo socio unico, il Comune di Livorno cioè noi, deve mettere mano al portafoglio per garantire la sopravvivenza: circa 10 milioni totali come definiti nel Piano di riequilibrio finanziario presentato dall'azienda, di cui circa 3 milioni entro fine anno e circa 7 milioni nel 2016. Il tutto attraverso un'ulteriore riduzione di spesa nel bilancio 2015-2017. Ma questa volta il salvataggio di Aamps potrebbe essere anche più doloroso del solito perchè il bilancio comunale, ridotto sempre più all'osso dai tagli del governo Renzi garante di banche e mercati finanziari, è sempre più misero ed è stato già grattato abbastanza in questo ultimo anno. Non stiamo ad entrare nei tecnicismi di conti e bilanci, della vecchia polvere buttata per anni sotto il tappeto o degli artifizi tecnici degli anni passati per limitare le perdite nella formalità dei libri contabili. Oggi vogliamo fare un discorso generale, semplice, da conto della serva e da rapporto fra costi e

LUNEDÌ 7 DICEMBRE: A 20 ANNI DA "L'ODIO", DIBATTITO E CONCERTO

benefici per i cittadini. Aamps in città è percepito come un carrozzone, una società che per anni è stata scambiata per un ammortizzatore sociale (lo disse in sostanza anche l'ex sindaco Cosimi) e un feudo del Pd e della

LIBERA UNIVERSITÀ POPOLARE "ALFREDO BICCHIERINI"

Cgil. Questa è la "vox populi" che nella sua crudezza non esaurisce certo un ragionamento (che è molto più complesso), ma che contiene un fondo di verità. E in città la gente è stufa e si chiede se vale la pena tagliare dal bilancio, come probabilmente accadrà, le risorse da settori come il sociale o la cultura per dirne due a caso. Partiamo dalla risposta più semplice. La scelta dell'amministrazione di non far fallire Aamps, arrivati a questo punto, è quasi obbligatoria. Perchè un eventuale fallimento di Aamps porterebbe nel baratro una serie di cooperative e piccole aziende del territorio che hanno lavorato e lavorano nell'indotto. Quindi l'amministrazione a 5 stelle è scagionata da ogni responsabilità? Di sicuro le clientele, le scelte sbagliate, i vari passaggi da tassa a tariffa scaricati dal Comune sull'azienda e i danni sono tutti eredità di chi c'era prima, ma è palese che in questo anno e mezzo chi governa adesso abbia fatto poco o nulla per fermare questa corsa verso il baratro arrivando ai giorni decisivi senza un piano B: innanzitutto sbagliando le nomine dei manager, cercando soluzioni in casa propria per logiche di movimento. In secondo luogo non è riuscita a partorire un piano industriale proprio ma ha delegato ai vecchi uffici e dirigenti della società di stilarne uno che naturalmente non ha soddisfatto nè la base elettorale, nè i consiglieri di maggioranza, nè la giunta.

COME STA LA SCUOLA? DALL'AUTONOMIA ALLA RIFORMA, LE STORIE DEGLI INSEGNANTI

Cosa fare allora?

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Intanto vincolare il salvataggio di Aamps a un piano industriale ed ad un patto con la città. Vale a dire legare il salvataggio di Aamps ad un sistema lungimirante che deve rendere alla città un sistema di raccolta e smaltimento rifiuti più pulito e sano ad un costo che non può essere più alto di quello che è

In primis facendo un piano indistriale che permetta di far costare meno il ciclo dei rifiuti con una vera rivoluzione su riuso e riciclo ed impianti ad hoc. Secondo facendo un patto coi lavoratori, reinternalizzando alcuni servizi e rendendo produttivo chi ora non lo è. Noi ci frughiamo e salviamo Aamps rischiando di fare un danno gigantesco al tessuto

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già. Sembrerebbe semplice a parole, ma come si fa?

SALVIAMO IL VILLANO: PARTE LA RACCOLTA FONDI PER RISTRUTTURARE LA STATUA SIMBOLO DELLA STORIA DI LIVORNO

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sociale cittadino con i tagli e voi vi mettete a disposizione della città aumentando la produttività del vostro lavoro e migliorando il servizio secondo i dettami del piano industriale. Perchè forse qualcuno non l'ha capito, ma la città non ha nessuna intenzione di sottostare a ricatti o minacce di gente come Giovanni Golino (sindacalista Cgil) e la banda Cgil. Nel loro feudo pensano di chiedere alla città l'assunzione di 40 precari (che con gli sgravi del jobs act per 3 anni costerebbero effettivamente meno) senza legare la loro assunzione alla richiesta di un piano serio sulla raccolta porta a porta e su investimenti che la valorizzino? Oppure sono sempre convinti che un bel megainceneritore sia la soluzione di tutti i mali? Non penseranno mica, loro che sono tifosi di RetiAmbiente, di chiedere un sacrificio alla città per tirare a campare un altro po', tanto poi arrivano i privati e sistemano tutto? Non penserà mica Golino che dopo i tagli e l'esborso dei cittadini, di fare le barricate per difendere i livelli e mansioni di coloro che in azienda mansioni non ne hanno o di coloro che sono quadri dirigenti di loro stessi? Semmai i dirigenti dovrebbero restituire i premi presi in questi anni in cui venivano fatte le buche e pagati premi per non si sa quali motivi. Il sindacato ha dichiarato la rinuncia a 36.000 ore di straordinari da parte dei lavoratori. Andrebbe capito anche chi e

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perchè le faceva visto che in Aamps ci sono anche tanti lavoratori che lavorano bene e in condizioni non semplici. Rimane il fatto che secondo alcune cifre uscite in questi giorni sui quotidiani locali il servizio di Aamps e il personale costano quasi il doppio di quello di Publiambiente (zona EmpoliPistoia) e che secondo indiscrezioni interne a RetiAmbiente, il nuovo operatore di ATO si sarebbe lamentato dello sbilanciamento che Livorno porterà nella nuova società nel rapporto fra operativi ed amministrativi. Le 36.000 ore di straordinario chi le faceva quindi? Per cosa? Golino risponda a queste cose di cui la città chiede conto, poi si potrà fare anche il sacrificio. Perchè se in molti sono delusi dalla gestione dei 5 stelle sulla questione Aamps, di sicuro nessuno vuole vedere condizionato un bilancio di una città o essere governato da Golino e dai suoi sodali. Anche perchè ogni taglio che subisce un settore va poi a diminuire i soldi disponibili per le gare per i servizi esternalizzati, cosicchè i lavoratori di quegli appalti perdono ore e contratti integrativi. E molti di loro guadagnano molto meno di quello che guadagna un quadro Aamps o un buon livello. Abbiamo letto i 18 punti del Piano di efficientamento e recupero produttività redatto dal Consiglio di Amministrazione di Aamps su indicazione del socio: fra internalizzazioni e maggiore efficienza e produttività sono stati calcolati 1.147.000 euro di risparmio per il 2016 (più la parte di risparmi oggetto di trattativa con i sindacati che è attualmente congelata). E' già un passo avanti ma non basta. Vedremo se sono solo fogli e buoni propositi oppure se Aamps ha deciso di diventare una società pubblica normale al servizio dei cittadini e non una società pubblica che alimenta i discorsi di chi invoca i privati per i propri interessi, non certo per quelli di tutti. redazione 26 novembre 2015 post scriptum: Nel 2006 la morosità era 1.544.847 euro (anno di passaggio da Tarsu a Tia); 2007 di 1.941.322; nel 2008 di 3.249.875; nel 2009 di 3.101.545; nel 2010 di 5 milioni e 23.888; nel 2011 era di 6.221.764,88. Aamps ha totalizzato un credito di 21.087.853,50 euro. Anno 2012 4056 morosi «Tia» tra cui: Consorzio Agroalimentare del mercato ortofrutticolo 512.000, Carabinieri 159.918, Casa circondariale 133.052, Prima compagnia Finanza 74.542, Night club Blue Room 67.215, Motorizzazione civile 63.153, Stefan 56.468, Labronica Corse 53.426, Comune 42.291, Stradale 41.978, Questura 34.029, Vigili del fuoco 33.759, Coop 8 marzo 32.409, Prefettura 32.182, Capitaneria di porto 30.486, Enel 24.550, Enel Produzione spa 21.177, Pci 3.328. Basket Livorno 30.563, Unicoop servizi Livorno 31.689 (fonte La Nazione) redazione, 26 novembre 2015 vedi anche Il futuro di Aamps: doppia intervista sul piano industriale partorito dagli uffici tecnici dell’azienda Lo scippo dei rifiuti: la matassa Aamps fra banche e dietrofront politici “Aamps deve cambiare”. Intervista con Andrea Marzovilla Aamps: il buco con l'azienda intorno

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Aamps, Cooplat e i tagli a 5 stelle


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Cooperativa Agorà, ritardi sui pagamenti, incontro con i sindacati Stefania Valbonesi

Venerdì 27 Novembre, 2015 - 08:50

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Firenze – Un incontro, avvenuto il 3 novembre scorso, ha messo allo stesso tavolo il direttore di Montedomini Emanuele Pellicanò, insieme alla responsabile

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del personale Elisabetta Vivoli, il presidente della cooperativa stessa, Roberto Vasai insieme all’amministratore Daniele Mazzetti, la coordinatrice della Rsa San Silvestro Martina Basetti e i rappresentanti dei sindacati: per Fp Cgil Firenze Anna Filippini e Alessandro Giorgetti, per Cisl Fp Mauro Spotti e per Uil Fpl Andrea Tognetti e

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Angelo Bassi. Sul tavolo una questione scottante, che continua a trascinarsi da tempo ed è stata oggetto anche di una procedura di raffreddamento esperita in Prefettura da parte dei Sindacati di Base; si tratta del continuo ritardo con cui vengono pagati i lavoratori. Un

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punto dolente per la cooperativa tant’è vero che in Friuli, per lo stesso motivo, è stata proprio la Cgil, che nel caso in esame è

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stata la promotrice dell’incontro, a farne motivo per la richiesta di rescissione del contratto di appalto che legava la cooperativa alla pubblica amministrazione. D’altra parte, i ritardi non solo continuati ma anche protratti nel tempo, mettono in serie difficoltà i

domenica 1 giugno - 12:45

lavoratori, che devono invece seguire le scadenze naturali dei cittadini, vale a dire pagamento di affitti, mutui, muti, bollette, ecc. Senza contare il fatto che la stessa legge prevede, per un’eventuale deroga rispetto alla data contrattuale fissata il 20 del mese, una

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complessa procedura che deve essere avviata dal soggetto richiedente, che deve dimostrare la presenza di precise fattispecie. Dell’incontro avvenuto il 3 novembre scorso esiste un cosiddetto “verbale d’incontro” in cui di fatto si assiste alla stesura di

venerdì 16 maggio - 23:08

una sorta di piano di rientro per Agorà: fino al 31 dicembre 2015, le mensilità verranno pagate entro la data del 30 del mese successivo; a partire dalle mensilità di gennaio 2016 la data del pagamento sarà entro il 25 del mese successivo. Contestualmente,

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le parti si incontreranno nuovamente presso la sede presso la stessa sede, vale a dire Montedomini, per verificare quando sarà possibile erogare gli stipendi al 20 di ogni mesi secondo quanto previsto dal CCNL .

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Il verbale d’incontro prevede altri due elementi, la sottolineatura da parte delle organizzazioni sindacali al tavolo che la disponibilità data in occasioni precedenti si era scontrata con la non osservanza della Cooperativa per quanto riguardava le date (precedentemente) fissate, e che, previo mandato dei lavoratori, tale “piano di rientro” può essere condiviso solo al fine di ottenere in tempi brevi, l’allineamento alla norma contrattuale. Infine, la cooperativa, alla richiesta avanzata dalla Cgil di pagare la tredicesima mensilità ai lavoratori entro Natale 2015, acconsente a pagarla entro il 23 dicembre. Fra i soggetti all’incontro ci sono alcuni nomi noti della politica toscana. Roberto Vasai, ad esempio, presidente della cooperativa Agorà, è il presidente della Provincia di Arezzo. Nato nel 1951 a Montevarchi, è stato sindaco di Pergine Valdarno per tre legislature, dal 1975 al 1990, risultando al tempo il più giovane sindaco della provincia aretina. Dal 1999 al 2009 ha fatto parte delle due Giunte provinciali presiedute dall’attuale assessore regionale Vincenzo Ceccarelli, nel ruolo di assessore ad agricoltura, caccia, pesca e sport. Il 22 giugno 2009 è stato eletto Presidente della Provincia con la vittoria al ballottaggio della sfidante Lucia Tanti, con

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scorso dalla lista civica OraGhinelli, fra le altre cose, anche per la sua stessa nomina a dirigente della cooperativa Agorà; cooperativa che, ricorda la lista civica, “lavora sia per il Comune che per la Provincia stessa oltre che altri enti pubblici”.

Premiata a Seoul la mano robotica che versa il caffè Pisa - HUMANOIDS, la più importante con...

Sempre al tavolo dell’incontro, nella sua veste di dirigente sindacale della Uil, sedeva un altro nome noto della politica cittadina, vale a dire Angelo Bassi, capogruppo in Palazzo Vecchio del Pd. Tutto regolare in termini di legittimità se non, forse, qualche perplessità in termini di opportunità politica che viene sollevata da alcuni ambienti vicini ai sindacati, dal momento che, in quanto consigliere comunale, lo stesso Bassi è titolare di funzioni di controllo e indirizzo circa l’Asp Montedomini e dunque circa i suoi rapporti con le cooperative aggiudicatarie di appalti.

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OGGI | 27 NOVEMBRE 2015 11:18

Aamps, via al concordato dal Comune di Livorno

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Le notizie di Economia38

Il Comune di Livorno ha deliberato nella tarda serata di ieri di imboccare la strada del «concordato preventivo in continuità» per Aamps, l'azienda di raccolta rifiuti e igiene ambientale, con 300 dipendenti e un capitale sociale di 16 milioni di euro.

Per far quadrare il bilancio 2016 dell'azienda, controllata al 100% dal Comune, e per sostenere la ricapitalizzazione sarebbero stati necessari tagli per 7,5 milioni che si sarebbero sommati ai 6 milioni previsti per minori introiti: il concordato preventivo è stato scelto «in nome della salvaguardia del lavoro, visto che si treatta di uno strumento che garantisce prima di tutto i dipendenti e i servizi pubblici essenziali», precisa il Comune. Non è dello stesso avviso il segretario Fp Cgil di Livorno, Giovanni Golino: «Come risposta alle mancate promesse del sindaco – dice – i lavoratori metteranno in opera una serie di mobilitazioni e nuove giornate di sciopero da qui alla fine dell'anno. Si chiede all'amministrazione di tornare indietro sulla decisione e di conferire immediatamente l'azienda in Retiambiente. Ad oggi il protagonista del fallimento di Aamps è proprio il Comune di Livorno». © RIPRODUZIONE RISERVATA

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La marcia su Roma dei dipendenti pubblici

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50 pullman e oltre 2.500 toscani alla manifestazione contro le scelte del Governo. Cgil, Cisl, Uil: “In gioco la dignità del lavoro e dei servizi” FIRENZE — A Roma manifestazione dei lavoratori dei servizi pubblici e della scuola, indetta da Cgil, Cisl e Uil nazionali, Confsal e Gilda. Queste in sintesi le ragioni della manifestazione: rinnovare il Contratto nazionale, scaduto da oltre sei anni; stanziare risorse adeguate nella legge di Stabilità per i contratti pubblici, ben oltre la 'mancia' proposta dal governo; liberare dai vincoli la contrattazione decentrata, la sola via per migliorare l'organizzazione del lavoro e la qualità dei servizi pubblici; valorizzare il lavoro pubblico e i servizi pubblici, contro le scelte sbagliate del Governo e contro i tagli che riducono i diritti di tutti; rivendicare risposte per i precari e per l'occupazione tutta, a partire dal contrasto alle nuove e intollerabili misure che bloccano il turn over; lavorare per la pace, ovunque nel mondo, contro il terrorismo, la guerra e la paura.

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La marcia su Roma dei dipendenti pubblici

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Trovato in un canneto l'anziano scomparso

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"E' guerra di potere non di religione"

Secondo i sindacati toscani "è in gioco il valore del Contratto nazionale, è in gioco la dignità del lavoro pubblico e quindi dei servizi che garantisce”. Il percorso della manifestazione prevede la partenza da Piazza della Repubblica, dove alle ore 12 è previsto il concentramento, per poi proseguire verso Piazza dei Cinquecento, via Cavour, via dei Fori Imperiali, piazza Madonna di Loreto (adiacente piazza Venezia) dove avverrà il comizio dei cinque segretari generali nazionali dei sindacati organizzatori.  Hitachi, Landini chiede il rispetto degli impegni  Pubblico impiego verso lo sciopero generale  Scaramelli "Stabilizzare i precari del 118"  Sanità pubblica, incatenati davanti alla Regione Tweet

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