La Notizia 119

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Editore: Centro Culturale San Lorenzo 46040 Guidizzolo (MN) - Tariffa R.O.C.: ”Poste Italiane s.p.a. - Sped. Abb. Post. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27-02-2004 n° 46) art. 1 comma 1, DCB - BS

BIMESTRALE DI ATTUALITÀ, CRONACA, CULTURA E POLITICA - GUIDIZZOLO MN

Ph Andrea Dal Prato ANNO XXI N. 119 - APRILE 2015

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DIRETTORE RESPONSABILE Andrea Dal Prato CAPO REDATTORE Graziano Pelizzaro REDAZIONE Giulia Avanzi Laura Leorati Francesca Lugoboni Elodio Perani Sandra Tosi Paolo Zani COLLABORATORI Giorgio Arienti Sante Bardini Annalisa Cappa Michele Galli Alessia Ghizzi Luca Ghizzi Daniele Guerra Marta Leali Donatella Lusenti Francesca Pesci Luca Piazza Antonio Quiri Marisa Rodighiero Mariavittoria Spina Giulia Stuani Giovanni Zangobbi PROGETTO GRAFICO Claudia Dal Prato EDITORE Centro Culturale “San Lorenzo” via Virgilio, 25 46040 Guidizzolo (MN) Tel. 348 3115232 e-mail: redazione@lanotiziaguidizzolo.com Sito internet: www.lanotiziaguidizzolo.com R. O. C.: N° 9434 del 16-10-00 Aut. Tribunale di Mantova N° 8/95 del 30-05-1995

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sommario 3 Editoriale 4 Don Mario Bottoglia 6 Fiè allo Sciliar, una perla fra le Dolomiti 8 Il mondo è il mio Paese 10 Pensioni e dintorni 12 Una vita così: Enzo GalvaniS 13 Alla Corte dei Bicchi232 14 Cronaca 20 Un Granello di polvere 21 La De. Co. della quaglia arrosto 22 Anima e cuore 23 Psicologia 24 Sogni31 25 Quattro bagole 26 Noi e il fisco 27 Arte e dintorni Le fiabe di Bruno Edo 28 Ente filarmonico 29 Serafino Gavioli 30 Libera la mente 2015 31 Gruppo Micologico Naturalistico 32 Notizie dall'Amministrazione 35 Numeri utili

In copertina:

Marzo 2015, Guidizzolo, un bell'esemplare di quaglia

Ph Andrea Dal Prato

Invitiamo i lettori a proporre, per le rubriche, problemi o situazioni che siano di interesse generale. 2


editoriale

Andrea Dal Prato

Europa, dove sei? Chissà se Alcide De Gasperi, Adenauer e gli altri padri fondatori dell’Unione Europea avranno pensato che un giorno l’Europa sarebbe arrivata ad impegnarsi nella definizione della misura del diametro delle vongole o del raggio di curvatura delle banane o ancora dell’aranciata senza arance… Usciti dalle tragedie di due guerre mondiali, quell’eterogeneo gruppo di persone era mosso dagli stessi ideali: la pace, l’unità e la prosperità in Europa, valori che coniugavano con tre ingredienti fondamentali: libertà, diritti e rispetto. Ideali che potevano sembrare ambiziosi e ai quali l’azione dei governi successivi si è ispirata, almeno nelle intenzioni. Ma se fotografiamo l’Europa oggi, l’Europa allargata a ventotto Paesi, possiamo dire che quegli obiettivi sono stati raggiunti? Possiamo dire che la pace è vera pace, che la prosperità è per tutti, che l’Europa è veramente unita, che siamo veramente liberi? Se dalla fine della seconda guerra non ci sono più stati conflitti mondiali, è vero però che continuano i focolai di guerra che hanno interessato e interessano più o meno direttamente anche gli europei. Basti pensare alla crisi ucraina o all’esodo dei migranti dall’Africa e dalle altre zone di guerra. E l’Europa dov’è? La ministra europea Mogherini non viene nemmeno convocata al tavolo delle trattative con la Russia. Per non parlare del soccorso ai migranti, dove l’Europa ha bellamente apostrofato gli italiani: arrangiatevi! Ma la mancanza di pace vuol dire anche mancanza di pace sociale, di tranquillità, di serenità nella propria vita quotidiana. Vivere col timore di un attentato, di una rapina, di un’aggressione o di un furto, non è vivere in pace. Si dice che l’aumento della criminalità è dovuto all’aumento della povertà. E allora dov’è la prosperità promessa? Al di là delle promesse e dei pronunciamenti ufficiali, la gente ha la profonda convinzione che l’Europa badi soprattutto agli interessi delle banche e della finanza, più che alla prosperità dei propri cittadini. Un’Europa di burocrati senza anima, che produce norme irrispettose delle diversità, vissute non come un valore, un patrimonio prezioso, ma come un ostacolo sulla via di un livellamento che però penalizza qualcuno e avvantaggia altri. É questa l’Europa Unita? É l’Europa dei popoli o l’Europa dei furbi? L’Europa delle regole astruse, che alcuni Paesi (i fessi) rispettano ed altri (i più bravi o i furbi) sfruttano a proprio favore. Non è una colpa essere i più bravi, per carità, ma se è un’integrazione economica e politica quella che si vuole perseguire, i vantaggi dovrebbero essere di tutti e non solo per alcuni. Si può dire allora che sia fallito il progetto dell’Unione Europea? Forse ancora no, ma di certo sono significative le parole di Romano Prodi, uno che nel bene e nel male alla costruzione dell’impianto europeo vi ha partecipato attivamente: “Questa Europa è assente su tutto”. Condividiamo, in conclusione, le parole che Papa Francesco ha rivolto al Parlamento Europeo ed al Consiglio d’Europa: «Il mio augurio è che l’Europa, riscoprendo il suo patrimonio storico e la profondità delle sue radici, assumendo la sua viva multipolarità e il fenomeno della trasversalità dialogante, ritrovi quella giovinezza dello spirito che l’ha resa feconda e grande».

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Don Mario Bottoglia La scuola dei mestieri, la scuola dei valori. Una strada aperta verso la dignità. Mercoledì 21 gennaio 2015 ci ha lasciato Don Mario Bottoglia, sacerdote a Castiglione delle Stiviere dal 1952, fondatore della “Casa del Giovane”. Educare con il cuore. Donare cultura per donare dignità alla persona. Credere davvero nella possibilità di una crescita umana che offra cultura e formazione, senza trascurare la dimensione spirituale del giovane. Convinzioni semplici, ma grandiose. Soprattutto quando partono dal cuore. Don Mario è stato veramente una ricchezza (un dono, in una certa prospettiva) per il nostro territorio. Soprattutto se rileggiamo la sua storia oggi, momento in cui in tanti – dalla Chiesa alla società, dalla famiglia alla scuola – lanciamo “emergenze educative”; in

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questo tempo in cui tante volte ci rivolgiamo a specialisti più o meno televisivi dell'educazione, in cui sentiamo un grande vuoto educativo e lamentiamo la mancanza di figure esemplari che sappiano offrire ai giovani valori veri. Ordinato sacerdote nel 1952, don Mario riceve l'incarico di curato e coadiutore presso la parrocchia di Castiglione delle Stiviere per il coordinamento della gioventù femminile e maschile, incarico che svolge con generosità e dedizione fino al 1970. Nel frattempo e fino al 1976 svolge le funzioni di docente di religione presso la Scuola media Statale P. C. Beschi. Dal 1972 è Celebrante e Responsabile della Chiesa del quartiere Cappuccini, di cui ha curato manutenzione e restauro. Già nel 1954 fonda a Castiglione, insieme a suoi collaboratori, la “Casa del Giovane”, un'istituzione sorta per aiutare giovani e adulti a realizzarsi nel mondo del lavoro dopo aver conseguito una qualifica professionale. Sono gli anni della ripresa economica, soprattutto per Castiglione, che si sta sviluppando dal punto di vista industriale ed economico in modo grandioso. Attento ai segni dei tempi, e al tempo stesso appassionato al destino e alle storie dei giovani del suo territorio, don Mario lascia matu-

rare e fa sbocciare il suo sogno entusiasta e coraggioso, un'intuizione intelligente e lungimirante: una scuola che doni formazione e cultura, che sappia coniugare la teoria e la pratica, che non semplicemente insegni un mestiere, ma lo trasmetta dentro un percorso di crescita umana intriso di valori. Quasi un nuovo “I care”, “mi sta a cuore”, il motto di don Milani: mi sta a cuore il tuo destino, non solo la tua realizzazione professionale, ma tutta la tua persona. Certo, in tutto questo ci sta ovviamente la sensibilità cattolica di un sacerdote che crede in un annuncio del Vangelo che avvenga non solo attraverso l'omelia, ma anche attraverso l'operato concreto, attraverso la comprensione e la vicinanza reale alle esigenze delle persone. Respira inevitabilmente il fermento sociale di quegli anni e inevitabilmente vive un'esperienza di Chiesa che prova a rinnovarsi con un concilio epocale, dopo il quale il sacerdote si volterà e rivolgerà ai fedeli... non solo dall'altare. Il suo sogno prende corpo. Alla Casa del Giovane vengono attivati corsi di recupero per il conseguimento della licenza media, corsi per muratori, doposcuola, corsi per infermieri generici, corsi per operatori d'ufficio, recupero anni per la scuola media superiore (geometra, ragioniere). Seguendo queste convinzioni e prestando sempre la massima attenzione all’evoluzione dei tempi, nel 1972 nasce formalmente l’Associazione “Casa del Giovane” la quale, ottenuto il riconoscimento ufficiale da parte del Ministero del Lavoro e


della Previdenza Sociale e con il passaggio delle competenze alle Regioni, attiva e finanzia tramite il Centro di Formazione Professionale corsi di qualifica e specializzazione nei settori Alimentazione-Alberghiero, Acconciatura ed Estetica, Amministrazione e Lavori d’ufficio, Linguaggio dell’immagine e Tecnica fotografica, Informatica, Apprendistato. Dal 1985 al 2005, per rispondere alla crescente necessità di personale specializzato nelle nuove tecnologie, viene creato l’Istituto Tecnico Industriale per l’informatica “Blaise Pascal” legalmente riconosciuto dal Ministero della Pubblica Istruzione. Nel 2001 l’Associazione Scuola Professionale “Casa del Giovane” si trasforma giuridicamente in Fondazione al fine di garantire una continuità all’opera

del suo fondatore. Del 2004 è l’ampliamento d e l l’ o f ferta formativa dell’Istituto Pascal con l’introduzione della Scuola Media Paritaria. Una grande eredità lasciata sul nostro territorio. Una testimonianza credibile di cui hanno goduto e godono ancora oggi tante famiglie di Castiglione e dei paesi limitrofi. Il suo feretro è rimasto per l'ultima volta in mezzo ai suoi ragazzi, nell'aula magna “Frate

Sole” della Fondazione, l'aula che lui stesso aveva desiderato come luogo di aggregazione per gli studenti. Gli alunni, insieme ai loro insegnanti, gli hanno così potuto rendere omaggio durante la mattinata scolastica, in un clima di familiarità quotidiana, che ancora una volta è diventato segno di accoglienza e che sicuramente ha fatto bene a tanti giovani cuori. La morte di don Mario non è esattamente un epilogo. Nulla si è chiuso. Anzi, la storia con lui iniziata sta proseguendo nelle storie di chi oggi vive, opera, studia nella realtà frutto della sua lungimirante intuizione. E questa è la storia delle grandi persone, destinata a non chiudersi con l'evento della morte: il seme che muore e porta e molto frutto.

Francesca Pesci

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dott.ssa Francesca Lugoboni

Fiè allo Sciliar una perla fra le Dolomiti Al mondo esistono luoghi che non sono per tutti, luoghi magici…e solo chi possiede un animo sensibile ed una certa raffinatezza interiore è in grado di coglierne fino in fondo l’unicità più intrinseca. Uno di questi luoghi è Fiè allo Sciliar, in provincia di Bolzano, un medievale borgo arroccato sulla statale per Siusi ed il suo meraviglioso altopiano, capace di offrire una ricettività turistica che ben si adatta a tutti e in particolar modo alle famiglie. Camminando lungo le sue strette viuzze è possibile incrociare numerosi monumenti ed opere d’arte risalenti a molte-

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plici epoche. Il cuore dell’abitato, infatti, costituito dalla Piazza della Chiesa con gli edifici che la ornano, forma un insieme da non perdere, a partire dalla parrocchia che custodisce un paio di affreschi del periodo barocco perfettamente conservati. Qui domina la chiesa di S. Maria Assunta che, con il suo maestoso campanile, sovrasta il paese e sembra quasi volerlo sorvegliare. Menzionata per la prima volta agli inizi dell’anno Mille, merita una sosta per ammirare il suo prezioso crocifisso romanico, tra i più antichi nel suo genere, in tutto l’Alto Adige. A ridosso della Parrocchia-

le sorge uno dei monumenti più emblematici del borgo: il Castel Turm. Risalente ai pri-


mi del 1200, oggi è la sede di un prestigioso albergo dai tratti unici, proprio come l’edificio che lo ospita: un piccolo mondo antico e romantico che si articola su più livelli creando mille diverse atmosfere. Sullo sfondo s’innalza quello che probabilmente è il più famoso massiccio della regione, lo Sciliar che, con il suo paesaggio naturalistico, invita ad escursioni, arrampicate o più semplicemente passeggiate di ogni genere. Sulla strada che porta verso Siusi si incontra il piccolo e grazioso laghetto di Fiè, di origine artificiale ma perfettamente incastonato fra i lussureggianti boschi che lo circondano. La sua posizione a circa 1000 metri d’altitudine lo rende una meta interessante in ogni stagione. Ad un paio di chilometri fuori dall’abitato, in direzione Bolza-

no, si innalza maestoso Castel Presule, sontuoso maniero del 1200, immerso in un ameno paesaggio. Al suo interno va visitata la famosa collezione di armi e armature che raccoglie cimeli provenienti dalle battaglie di Solferino e San Martino. Attualmente presso di esso hanno luogo manifestazioni di vario genere, tra le quali concerti, mostre ed eventi privati

che, credetemi, qui acquistano una componente particolarmente suggestiva. Il piccolo comune di Fiè costituisce dunque un gioiello che trasuda storia e cultura dietro ogni angolo, suscitando in chi lo visita sorpresa ed emozione: una realtà unica ed introvabile nel vasto panorama dell’Alto Adige.

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Il mondo è il mio P aese Mentre si parla tanto degli immigrati stranieri, ci si dimentica che esistono anche gli italiani che, per vari motivi, si sono trasferiti all’estero. Alcuni sono partiti, in varie epoche, anche da Guidizzolo. La Notizia ne ha contattati alcuni ponendo loro qualche domanda e, a partire da questo numero, propone le loro storie e le loro esperienze. LETIZIA BOTTOLI dall’Irlanda Da quanto tempo sei andata via dall'Italia? Nel 2007 ho vissuto in Islanda per dieci mesi, prendendo parte ad un progetto europeo di volontariato a lungo termine (EVS) con una ONG locale. Al ritorno, dopo qualche mese in Italia, mi sono spostata definitivamente in Irlanda nel Maggio 2008. Ho trascorso i primi cinque anni a Dublino e in seguito a Cork, nel sud del Paese. Che cosa ti ha portata a trasferirti all'estero? Non ho mai considerato seria-

mente l'opzione di trascorrere la mia vita in Italia; l'Islanda era un mio sogno fin da bambina. Ho sempre trovato il mio Paese d'origine eccessivamente patriarcale e poco al passo con i tempi; nonostante i miei numerosi e diversificati interessi, non ho mai percepito molte prospettive di crescita in Italia, pur apprezzandone la bellezza e l'importanza storica. Com'è stato l'impatto con la nuova realtà? Decisamente positivo fin da subito, liberatorio e significativo. Credo di non essere l'unica donna ad aver percepito l'intera

gamma delle proprie possibilita' come individuo appena abbandonato il suolo italiano. Quali le maggiori difficoltà? Nel 2009, la recessione a seguito della crisi economica ha colpito l'Irlanda nel giro di una settimana che difficilmente riusciro' a dimenticare; sono stati mesi difficili per tutti. Personalmente, sono riuscita a cavarmela senza aiuti statali. Osservare la solidarieta' e il senso di comunita' in questo Paese durante la crisi e' stata una grande lezione di civiltà.

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blemi intrinsechi al mercato italiano (commissioni di vendita per categoria, unificazione dell'inventario sui mercati europei etc). La mia piu' grande soddisfazione e' quella di aver aiutato moltissime aziende italiane in difficolta' a lanciarsi in questo nuovo mercato e sfruttarne al meglio le opportunita'.

Che lavoro svolgi? Inizialmente ho lavorato nel campo dei videogiochi come agente di localizzazione e controllo qualita' nella sede dublinese di Activision, la seconda azienda piu' grande al mondo in questo settore. I mesi successivi all'inizio della recessione (che hanno visto la perdita di oltre 270.000 mila posti di lavoro nel settore privato in un Paese di 4 milioni di abitanti) hanno richiesto una maggiore flessibilita'. Ho lavorato diversi mesi come data entry sul mercato italiano per una multinazionale di prodotti chirurgici e successivamente in amministrazione per Xerox/IBM. Nel 2010, la sede amministrativa europea di Amazon con base a Cork ha aperto una filiale a Dublino, dove ho prestato servizio sul mercato inglese come supporto tecnico a capo di aziende private. Ho contribuito al training di nuovo personale in al-

tre sedi europee e collaborato all'integrazione e al debutto di Amazon.it. Nel 2011, a seguito di una riconformazione delle sedi europee, sono passata in un altro settore della compagnia in veste di supporto tecnico per programmatori negli Amazon Web Services, il servizio di cloud computing e architettura web piu' grande al mondo - un'esperienza incredibilmente formativa. Nel 2012, su richiesta del management, mi sono trasferita a Cork per ritornare alla sede principale come supporto al mercato italiano e agente specializzato nell'automatizzazione delle feed d'inventario per le aziende private sui vari mercati europei. Ho contribuito alla formazione degli agenti italiani specializzati nella risoluzione dei problemi di catalogazione e feed manuali/XML/ API. Ho preso parte a diversi progetti globali per la standardizzazione delle pagine del sito e la risoluzione di pro-

Com'è oggi l'immagine dell'Italia all'estero? Sopravvive il suo fascino storico, culturale ed artistico; ma c'e' molta perplessita' nei confronti della nostra situazione sociale, politica ed economica. Non e' raro notare facce sconcertate di fronte alla descrizione delle scarse possibilita' di carriera per i giovani e dell'onnipresente precariato. D'altra parte, e' raro che chi si e' dovuto allontanare dall'Italia per mancanza di opportunita' professionali la descriva con entusiasmo; percio' spesso sono proprio gli italiani all'estero i primi a denigrarne l'immagine. Rimpiangi qualcosa dell'Italia? Molto poco, ma so di essere un'eccezione. Qualche amico, il nostro bellissimo territorio, a volte il nostro senso dell'umorismo. Ti piacerebbe tornare in Italia? No, non è qualcosa che prevedo di fare in futuro, in nessuna circostanza. Graziano Pelizzaro

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di Paolo Zani, consulente previdenziale

Pensioni e dintorni

Pensioni gennaio 2015: diminuite anziché aumentate... mistero! “Con mia grande sorpresa l'ammontare netto della pensione che mi è stato accreditato dall'INPS per gennaio 2015 invece di aumentare è diminuito. L'importo netto si è, infatti, ridotto di circa 10 euro. Quale è il motivo di questa riduzione ? “ Ho riassunto, in questa lettera, la domanda che tanti pensionati si stanno ponendo, dopo aver controllato l’importo della pensione pagata dall’INPS a gennaio 2015. Ecco, allora, a loro beneficio, una risposta che mi auguro sia esauriente. Innanzitutto è bene precisare che qualsiasi controllo sull’importo della pensione in pagamento va effettuato sull’importo lordo della pensione e non su quello al netto degli oneri fiscali o di altri conguagli a credito o a debito che è la somma netta posta, effettivamente, in pagamento. Raffrontando l’importo lordo pagato a gennaio 2014 con quello corrisposto in questo mese, si potrà verifica-

re, infatti, che la pensione per il 2015 è aumentata secondo i criteri della cosiddetta “perequazione automatica”. Fatta questa premessa, allora, per quale motivo l’importo netto è diminuito? La spiegazione è presto data! Non si tratta né di un nuovo balzello fiscale né di un errore dell’INPS bensì del fatto che l’aumento attribuito in via provvisoria a gennaio del 2014 sulla base dell’ 1,2% non coincide con il dato definitivo accertato dall’ISTAT, che è, invece, stato accertato nella misura percentuale dell’ 1,1%. Questo scarto ha, dunque, determinato, per tutti i pensiona-

ti, un debito (si tratta di pochi euro, se non addirittura centesimi) visto che per tutti e 13 mesi dell’anno 2014 l’INPS ha pagato una pensione di importo superiore a quello effettivamente spettante e che ora tratterrà sulla rata di gennaio e di febbraio. A beneficio di chi non si fida dei calcoli dell’INPS e vuole una spiegazione più dettagliata ecco qualche spiegazione in più. L’aumento previsto per l’anno 2015 è previsto nella misura dello 0,30 per cento per le pensioni fino a 1.502,64 euro e via via decresce secondo la tabella che segue:


recuperare i 13 € di debito relativo all’anno 2014. - Bontà dell’INPS recuperarlo su due rate. Questo “debito” va recuperato su tutte le pensioni in misura variabile a seconda dell’indice applicato . Oltre questo debito potrebbero esserci anche dei conguagli fiscali che variano da situazione a situazione. Certo che se l’INPS inviasse o mettesse a disposizione di tutti il modello OBis M non ci sarebbero problemi e malintesi.

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di Paolo Zani, consulente previdenziale

Esempio: - Pensione lorda = 1.000 € mensili nel 2013 - Aumento mensile corrisposto nell’ anno 2014 per effetto dell’aumento programmato (1,2%) = 12 € mensili. - Aumento dovuto a seguito indice definitivo (1.1%) = 11€ mensili - Differenza = 1 € al mese erogato in più - Differenza annuale da recuperare = 13 € (1€ * 13 mensilità) - L’aumento teorico dovrebbe essere di 3 € sulla rata di gennaio ma su questa rata bisogna

Pensioni e dintorni

Questo vuol dire che su una pensione di 1.000 € l’aumento dovrebbe essere di 3 €. C’è da tenere conto però, che l’aumento previsto per il 2014 era stato fissato nell’1,2% mentre quello accertato (definitivo ), come già detto, è stato fissato nell’ 1,1%. Questo porta ad un recupero di quanto corrisposto in più (lo 0,1% sull’intero ammontare annuo della pensione). Questo recupero viene effettuato sulle rate di gennaio/febbraio 2015.


Una vita così: Enzo Galvani Daniele Guerra

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gli comunica che si è reso libero un posto come litografo (la sua passione) presso la Ditta Bonazzi di Guidizzolo. Presi “armi e bagagli”, con la moglie e la prima figlia, nel 1962 si trasferisce a Guidizzolo. Molti lo conoscono soprattutto come “Il veroneso”. Mi spiega il motivo di questo soprannome: durante alcuni tornei dilettantistici di calcio presso la parrocchia di Guidizzolo, continuavano a chiamarlo “Veroneso maledetto” per la sua combattività nel gioco. Dopo la pensione è entrato nel mondo nel volontariato a passo di carica. Ha partecipato alla fondazione dello Sci Club, del Tennis club e del Ciclo Club ’77. Dal 2001 è entrato a far parte dell’Associazione Alpini e per nove anni, tutti i giorni, è salito sugli Scuolabus insieme al suo amico Bruno per accompagnare i bambini a scuola. É stato campione provinciale di sci, categoria senior amatori. É stato giudice nelle gare di sci.

La montagna e lo sport sono sempre stati la sua grande passione. Appena poteva, andava con tutta la famiglia a sciare. Con la moglie “vagabonda”, ha girato Roma e tante altre città d'Italia in tandem, così la ricorda con passione ed emozione Enzo. Mi confida che dal Piemonte alla Croazia, conosce tutte le montagne. Si dedica inoltre alla raccolta di francobolli e soprattutto al suo hobby preferito, la fotografia. Gli piace metterle sul computer, realizzare dei filmati sui cd o incollarle sugli album. Ha tre figlie e sette nipoti che vanno dagli 11 ai 25 anni. Una vita vissuta d’impeto, con grinta, con passione, energia. Con la moglie ha sempre formato una coppia che ha cercato di vivere con entusiasmo ed ottimismo. A Guidizzolo è felice di affermare che è amico di tutti e tutti gli sono amici.

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Negli anni ’70 al cinema c’era John Wayne che interpretava “Il Grinta”. É questa la parola che più si adatta e rispecchia la vita di Enzo Galvani. Ha sempre affrontato la propria vita con “grinta”. É nato a Verona il 23 marzo 1932 dove ha vissuto fino al 1962. A diciotto anni ha giocato a calcio per tre anni nel Verona in serie B, naturalmente come attaccante… con grinta (nella foto è evedenziato dal cerchio). Ha realizzato molti gol di cui ne ricorda in particolare tre realizzati contro il Padova (partita vinta dal Verona per 6 a 0). Dopo aver fatto il militare, prima ad Aosta, presso la scuola militare Alpini dove ha ottenuto il grado di sergente, e poi nel 1952/53 a San Candido, ha iniziato a lavorare presso la Mondadori editore a Verona. Alla fine degli anni Cinquanta conosce Sandra che poi diventerà sua moglie, la sua compagna inseparabile per più di cinquant’anni. Poi un amico


Alla Corte dei Bicchi Sulla strada che da Guidizzolo porta a Cavriana, in quell’ultimo lembo di pianura, prima di inoltrarsi sui dolci pendii delle colline moreniche, c’è un’antica villa completamente ristrutturata dove si può rivivere la calda e accogliente atmosfera di un antico casale immerso nel verde, in una zona tranquilla, senza dover necessariamente trascurare le esigenze di vita e di lavoro. É il Ristorante Albergo “Alla Corte dei Bicchi” gestito dalla famiglia Bicchierai, con lo chef Fabrizio a capo della brigata di cucina, coadiuvato dal fratello Alessandro e dai genitori. Fabrizio, nonostante la giovane età, vanta molte esperienze professionali in Germania, Austria e Italia presso chef di fama internazionale e ristoranti rinomati. I suoi studi presso L’Alta Scuola di Cucina del grande Gualtie-

ro Marchesi lo hanno portato ad elaborare una filosofia che può essere riassunta in quattro semplici parole: semplicità, gusto, leggerezza e fantasia. Ovvero la valorizzazione della tradizione gastronomica del territorio e di ricette storiche riviste in versione più moderna e light. Il ristorante-albergo fonde tradizione e innovazione nel pieno rispetto delle materie prime, ma con l’ambizione di fornire servizi d’accoglienza degni di un grande albergo e con una cantina degna di rispetto, per quanto piccola in dimensioni. E non mancano le proposte accattivanti, come il dripping di pesce alla Gualtiero Marchesi in versione estiva a base vegetariana, un capolavoro per gli occhi e per il palato, dove si mescolano sapientemente sapori di terra e di mare.

Nel parco della Corte i piccoli ospiti si possono divertire nell’area giochi, in un ambiente naturale attrezzato, accogliente e in tutta sicurezza. Per gli appassionati di vita all’aria aperta, la Corte può essere punto perfetto di partenza per piacevoli escursioni nella natura e nei bellissimi borghi disseminati nell’anfiteatro morenico del basso Garda. Al rientro, il ristorante-albergo “Alla Corte dei Bicchi” offre dieci ampie e confortevoli stanze doppie o triple, dotate di tutti i comforts di un albergo moderno. Non rimane quindi che provarlo. La Corte è disponibile per cene e pranzi aziendali, menù di lavoro, cene a tema, cerimonie e meeting, preferibilmente prenotando, ma attenzione: il lunedì il ristorante è chiuso per turno.

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Un carnevale ‘Spaziale’

Il pomeriggio freddo, solo da poco libero dalla nebbia e qualche mucchietto di neve ai bordi delle strade, non hanno fermato la voglia di carnevale che ha animato le vie di Guidizzolo lo scorso 8 febbraio. Sei carri, gruppi a piedi, tante allegre mascherine per una giornata diversa. Coriandoli e stelle filanti hanno così colorato le strade percorse dalla sfilata organizzata ormai da molti anni dal Circolo Anspi ‘La Famiglia’ ed aperta come sempre dalla Banda. Ritrovo per tutti in Piazzale Marconi con Polizia Locale, Carabinieri e Protezione Civile al servizio d’ordine; da qui il lungo e colorato corteo ha percorso le vie principali per ritornare davanti al Municipio, spostarsi su Via Veneto, Via Rizzini e Via Roma e concludere sul piazzale della chiesa dove era

allestito il palco. Carri e gruppi mascherati si sono quindi presentati tra gli applausi delle tantissime persone che li hanno seguiti ed accompagnati. E così, tra “Guidizzolo Muppet Show”, “Cattivissimo Me”, le “Carte da gioco” e l’”omaggio al Tricolore” è stata l’attualità ad essere protagonista con “Birbesi Expo” o “Gli astronauti” e lo spazio per ricordare l’italiana Samantha Cristoforetti. Ed è stato proprio il carro spaziale ad ottenere alla fine la palma di vincitore. La prima vincitrice però è stata la festa, è stata la gioia stampata sul volto di tanti bambini e ragazzi, è stato il lavoro di tanta gente che si è ritrovata in questi mesi per preparare il Carnevale di Guidizzolo 2015. Un carnevale bellissimo, guastato da alcuni ragazzini che incuranti dell'ordinanza sul divieto di usare bombolette spray, le hanno tranquillamente utilizzate, insudiciando anche gente che voleva gustarsi la gioia della festa.

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...il carnevale continua

Bella e riuscita la festa di Carnevale che l’AUSER La Mimosa di Guidizzolo ha organizzato per i propri iscritti, domenica 15 febbraio, presso la saletta civica. Lattughe, favetti, dolci di ogni tipo innaffiati da buon moscato dolce, hanno accompagnato balli e canti. In coro sono state cantate varie canzoni popolari, mentre balli di coppia o di gruppo, hanno fatto da sfondo all’allegria e al buonumore nonostante la brutta

e fastidiosa giornata di pioggia. L’AUSER nel proprio programma del 2015 propone ogni mese una manifestazione, un evento, incontri culturali, per fare in modo che gli iscritti non si sentano abbandonati in attesa di una sede. Nei prossimi mesi l’AUSER sarà impegnata nei soggiorni a Ischia e in collaborazione con altre Associazioni nella 3ª edizione di “Libera la Mente”, nella gita a Milano il 19 maggio per l’EXPO 2015 e nella festa della mamma. Lo scopo principale è quello di combattere, prevenire la solitudine e far passare ore in allegria a quelle persone che, altrimenti, rimarrebbero chiuse in casa propria. Lo slogan dell’AUSER, e la festa di carnevale lo dimostra, è che “Iscriversi all’Auser fa bene alla salute...passa parola“.

evento internazionale il sindaco Sergio Desiderati e l’assessore Matteo Robba, mentre per la Pro-Loco il presidente Silvio Tarchini con i collaboratori Gianluigi Grandelli e Cesare Pedrotti. Comune e Pro Loco hanno così potuto toccare con mano tutto il variegato mondo del turismo e della promozione dei territori ed intrattenere contatti con diversi operatori, in un anno, questo 2015, che proprio a partire da Expo e dalle molteplici manifestazioni che vi ruoteranno intorno, vedrà anche tutto il mantovano impegnato in ambiti di valorizzazione delle capacità e potenzialità presenti anche in tutta l’area dell’Alto Mantovano. Entrambe le delegazioni erano ospiti presso lo stand messo a disposizione dall’UNPLI, l’Unione Nazionale delle Pro-Loco d’Italia, dove si potevano trovare depliants e pieghevoli su Guidizzolo e sugli eventi previsti per il 2015 in tutto il distretto delle Colline Moreniche, con tanto di traduzione in più lingue, pubblicazioni sull’oratorio di San Lorenzo e sul Liceo Artistico Dal Prato, cd musicali con alcuni brani eseguiti dall’Ente Filarmonico di Guidizzolo…insomma una bella vetrina per chiunque desiderasse conoscere e visitare il nostro Comune ed il territorio circostante. In tal senso i primi contatti si sono avuti proprio con l’Unpli, con il presidente nazionale Claudio Nardocci ed il suo omologo lombardo Pietro

Guidizzolo alla BIT di Milano

Lo scorso Giovedì 12 Febbraio anche il nostro Comune era ben rappresentato alla giornata inaugurale della BIT – Borsa Internazionale del Turismo – di Milano. Promossa da Fiera Milano, il più importante operatore fieristico e congressuale italiano e uno dei maggiori al mondo, BIT si tiene con cadenza annuale nel Complesso Fieristico Rho Fiere e, fin dal 1980, favorisce l’incontro e il contatto diretto fra turisti di tutto il mondo ed operatori turistici nazionali ed internazionali. In modo particolare, BIT 2015 è stata la BIT di EXPO, grande vetrina del bello e del buono che c’è in Lombardia, in Italia e nel mondo.. A portare i colori del Comune all’importante

Segalini; da qui, poi, con lo stand della Regione Lombardia e di Expo per passare ad operatori italiani e stranieri. E proprio nel settore dedicato agli operatori internazionali ci si poteva rendere conto di quanto sia piccolo il mondo e di quanto brevi possano essere le distanze: in un crogiolo multicolore, multiculturale e multigusto si potevano trovare, ad esempio, lo stand dell’India con accanto quello della Malesia, quello dell’Egitto di fronte a quello del Messico e ancora quello di Aruba e di Dubai… impossibile descrivere in poche righe le proposte

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e i prodotti offerti. Un melting pot di persone, cibi e fragranze inebrianti provenienti da ogni angolo del mondo, tanto che - giunti ad ogni stand - non ci si sarebbe più staccati, per poi accorgersi che il successivo era, forse, ancor più sbalorditivo ed affascinante. “Una vetrina importantissima, concludono Desiderati e Tarchini, che consente sempre di imparare, così come di riuscire ad apprezzare l’importanza del lavoro che viene svolto nelle diverse realtà, dalla piccola realtà locale fino a quella internazionale”.

Testimonianze e racconti di vita

I volontari, i ragazzi ed i genitori, protagonisti di esperienze “speciali” si raccontano aprendo uno spazio di condivisione, dialogo e confronto sulle tematiche legate al disagio. Nella serata del 20 gennaio scorso, presso la sala civica di piazza Marconi, a Guidizzolo, si è tenuto l’incontro con l’Associazione Persona e Territorio, gestito da Giovanni Veltri in rappresentanza del Centro Arca. All’invito ha risposto un folto pubblico, insieme anche ad alcuni amministratori comunali, tra i quali l’assessore alle politiche scolastiche ed alla famiglia Zampolli ed il consigliere con delega alle politiche sociali Cagioni. Nell’associazione ci sono varie tipologie di volontariato, chi è coinvolto nelle gestione delle case comunità, chi come facilitatore dei gruppi di famiglia, chi cerca di fare prevenzione e funge da riferimento sul territorio.

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I volontari guidizzolesi del Centro Arca da anni sono impegnati con i gruppi di Auto Aiuto, che si riuniscono regolarmente ogni due settimane, nel cercare il coinvolgimento delle famiglie che si trovano ad affrontare il problema della tossicodipendenza senza esserne preparate. I genitori, peraltro, non sempre riescono a percepire e cogliere i segnali di disagio che provengono dai ragazzi, per cui risultano assai utili gli incontri con altri genitori e ragazzi che hanno già vissuto la stessa esperienza ed hanno già svolto il percorso di recupero. Nella serata, significative sono state le testimonianze di genitori che hanno riportato le difficoltà a gestire i figli in un contesto in cui la droga la fa da padrona. Spesso poi, dicevano, non si sa a chi rivolgersi e non si accetta la realtà di avere un figlio che si droga, come pure importante è stata la testimonianza di un ragazzo che ha terminato il programma e che ha illustrato le difficoltà iniziali a comprendere le diverse attività svolte in comunità. In tutte le testimonianze trasparivano l’emotività ed il disagio nell’affrontare un vissuto in cui la comunicazione, le regole, le emozioni tra genitori e figli non esistono. Insostituibile, quindi, il lavoro di quanti nel volontariato si prestano, a vari livelli e con diverse sensibilità, operando con impegno e continuità per sostenere sul territorio le famiglie coinvolte nelle dinamiche della tossicodipendenza.

Festa della mimosa

L’AUSER di Guidizzolo, in collaborazione con la Pro Loco, il G.V.G, il Ciclo Club ’77 e l’Associazione Amici di Rebecco”, ha organizzato per l’8 marzo scorso la “festa della mimosa”. Parlare di festa della donna solo in un giorno è anacronistico quasi come se la donna fosse un essere vivente diverso dall’uomo e quindi da ricordare una volta l’anno. La donna va festeggiata e celebrata ogni giorno! Lo spirito della ricorrenza, per le associazioni, è stato soprattutto quello di sconfiggere anche solo per un giorno la solitudine di molte


donne, soprattutto anziane, all’insegna dell’amicizia e della compagnia. Basta un abbraccio rassicurante per rendere felice una persona. Infatti” fa soffrire vedere la vita scorrere senza uno scopo, come sabbia nei bulbi della clessidra”. La manifestazione si è svolta presso il MASeC. Il tutto è stato accompagnato oltre che da abbondanti rinfreschi, anche dalle belle voci dei Bicelli (Annamaria e Luigi) che hanno spaziato con canzoni anni 60/ 70/80 oltre che con valzer, tanghi, balli di gruppo, facendo danzare un po’ tutti. E’ poi seguita la classica lotteria, con uova di cioccolata, cesti vari e moltissimi altri pacchi offerti dai negozianti e commercianti di Guidizzolo. Tantissimi gli sponsor che con i loro contributi hanno aiutato alla riuscita della festa. Sono state graditissime ospiti anche diverse “ragazze di una volta” della Fondazione “Contessa Rizzini” che per un pomeriggio hanno familiarizzato e si sono molto divertite. Vedere i loro sorrisi e la felicità che sprizzava dai loro occhi ancora sprizzanti energia, è valsa l’intera festa! Un bel pomeriggio che ha entusiasmato ed elettrizzato tutti i presenti.

72 anni di matrimonio

Lo scorso 27 febbraio i coniugi Noris Tomasi e Maria Lombardi hanno festeggiato i 72 anni di matrimonio essendosi sposati, appunto, nel 1943. In piena guerra mondiale. Noris, classe 1921, in quegli anni, come tantissimi suoi coetanei, sta prestando il servizio militare. Ottiene una

licenza e sposa la sua ragazza. Rientra al reparto e pochi mesi dopo, complici i postumi di un vecchio acciacco, gli viene concesso un periodo di riposo a casa. Dopo l’armistizio dell’8 settembre Noris decide di non rientrare al reparto. Inizieranno due anni particolarmente difficili durante i quali più volte tedeschi e uomini delle Brigate nere lo cercheranno. Fortunatamente senza esiti. Ottimo artigiano falegname Noris sarà per tutta la sua vita professionale nella Scuola fondata dal prof. Alessandro Dal Prato insegnando l’arte dell’intarsio, e non solo, ad intere generazioni.

Di particolare rilievo il lavoro, svolto durante le vacanze estive, con un gruppo di alunni che si sono prestati dei modelli in legno della chiesa della Madonna di Campagna presso Verona e della Cappella Pellegrini, presso S. Bernardino in Verona. Lavori realizzati in occasione del quarto centenario della morte dell’architetto veronese Michele Sanmicheli. Esposti prima a Verona, poi a Parigi, Londra e negli Stati Uniti. Questi lavori, di proprietà della Soprintendenza ai Monumenti di Verona, sono stati recentemente restaurati, sempre da Noris Tomasi e quindi esposti nella nostra Scuola d’Arte.

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1° corso dedicato al mondo della Birra

Si è svolto in frazione Rebecco, con puntualità e precisione assoluta,il corso in quattro serate dedicato agli appassionati dell'arte brassicola e del Mondo della Birra di grande qualità. Al via 32 iscritti, coordinati nella logistica con estrema professionalità dallo staff della Pro Loco di Guidizzolo in collaborazione con gli Amici di Rebecco. L' Accademia Gonzaghesca degli Scalchi, che da alcuni anni programma e realizza serate culturali dedicate al recupero della gastronomia di schietta autenticità mantovana, crede che sia interesse di tutto il territorio che si riaccenda il desiderio di recuperare i vecchi mangiari della nostra tradizione, senza chiudere, ma aprendo alle nuove culture di importanti e storiche tradizioni, che piano piano stanno entrando negli usi e costumi del tempo che viviamo, con il sano concetto di dare sempre una chiara e sicura informazione corretta. La Pro Loco di Guidizzolo, che da tempo è alla ricerca di un nuovo evento da proporre al piacere della propria cittadinanza ma anche di quella ospite, ha pensato, con la mediazione di Gian Luigi Grandelli, alla collaborazione con Accademia Gonzaghesca degli Scalchi, di realizzare per i propri Soci e simpatizzanti un corso dedicato al Mondo della Birra, così programmato: 1ª serata Martedì 3 Marzo “Birra a fermentazione spontanea”

2ª serata Martedì 10 Marzo “Birra a Bassa Fermentazione” 3ª serata Martedì 17 Marzo Birra ad Alta Fermentazione “Trappista” Martedì 24 Marzo - 4ª serata “Birra ad Alta Fermentazione d'Abbazia” Tutte le serate hanno visto prove pratiche di spillatura e di degustazione con abbinamento a diverse tipologie di alimenti. Il bellissimo clima creatosi ha portato un proseguimento del corso ad una 5ª serata proposta sull'onda dell'entusiasmo dai Relatori dell'Accademia, Cornelio Marini ed Ernesto Vanoni, assolutamente concordata all'unanimità, dedicata alle birre Artigianali Italiane, con la partecipazione del Mastro Birraio Enrico Treccani che ha dato completa adesione, proponendo ulteriormente un’eventuale visita al suo Agri birrificio per la visione delle fasi della produzione. Le serate si caratterizzarono non solo sulle fasi storiche della nascita della birra, giunta a noi attraverso varie vicissitudini che hanno portato ad avere il prodotto che oggi conosciamo, si qualificano in particolar modo, sulla degustazione guidata, nelle varie fasi dell'analisi sensoriale organolettica descrittiva, con abbinamento di particolari tipologie di formaggi. Una grande sorpresa per tutti i partecipanti, si è realizzata in una ghiotta incursione da parte degli “Amici di Rebecco” con un momento gastronomico graditissimo, un sontuoso “Risotto alla Pilota” che alcuni hanno replicato con enorme piacere, gratificando la cucina a ripetersi anche per le serate future. Per l'Accademia Gonzaghesca degli Scalchi è vanto e onore poter conoscere persone che desiderano tutto il bene possibile per il loro paese e per tutto quello che di bello e buono può essere un momento di aggregazione popolare, volto al bene della stessa comunità.

LAVORAZIONE MARMI E GRANITI

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The Lion’s si fa onore

Nel campionato di freccette, categoria master, la squadra The Lion's composta dai guidizzolesi: Fabrizio Cagioni, Enrico Parmeggiani, Gianluca Villagrossi, Luigi Guidetti, Marco Sganzerla, Domenico Boscia, Mario Tagliatela e Giulio Bassignani, si sono qualificati per le finali nazionali svoltesi a Bolzano lo scorso gennaio. Giocando con il massimo impegno si sono qualificati dietro le squadre più quotate di tutta Italia con oltre 2.500 giocatori provenienti da 15 Regioni.

Una manifestazione che ha confermato il buon livello dei nostri ragazzi che affronteranno il nuovo campionato per ripetere l'entusiasmante esperienza della fase finale. La nostra squadra gioca nel Bar Zek Cafè, sponsorizzata da: "Trattoria la Torre", "Atletica Guidizzolese" e Gastronomia "Il senso del mangiare".

classicismo nelle sculture del Bernini e del Canova, nella varietà della quadreria con tele dal Correggio al Caravaggio. Un impianto sapientissimo di illuminazione ha reso suggestiva, ed evocatrice di una “meraviglia” tutta barocca, il poco affollato colonnato di S. Pietro durante la visita serale. Più faticosa per motivi organizzativi è stata la visita ai Musei Vaticani, premiata però dalla epifania delle stanze di Raffello e della Cappella Sistina. Molto apprezzato anche il pranzo in una tipica trattoria romana con “Tonnarelli cacio e pepe“ e “Carciofi alla Giudia”. L’incontro con due ex-insegnanti, Cristiana Imbert e Annalisa Cipriano che hanno lasciato il segno nel cuore di alcuni docenti e nella storia della scuola, è stata anche un’occasione per docenti e alunni di deviare dai percorsi prestabiliti per ammirare camei che solo Romani doc possono conoscere. La classe VB si è ricongiunta con l’amica Carola Gambarini che quest’anno frequenta il Liceo Artistico a Roma per poter frequentare l’Accademia di Danza. Esauriti i musei la comitiva ha partecipato nell’atmosfera e nella vita della città passeggiando tra edifici, piazze e fontane. L’ultimo giorno la passeggiata di rito ai Fori e al Colosseo ha dato a tutti la possibilità di salutare la Roma Classica per poi recarsi nel quartiere dell’ EUR, dove edifici monumentali-razionalisti di ispirazione fascista compongono isolati dall’aspetto spaesante e metafisico. Bello e scioccante per tutti il confronto tra il “Colosseo classico” e il “Colosseo Quadrato“ o Palazzo della Civiltà, progettato in occasione della mai realizzata Esposizione Universale del 1942.

Viaggio a Roma con incontri ravvicinati

Dall’11 al 14 marzo le classi IV, VC, IV e VB si sono recate in viaggio di istruzione a Roma, accompagnate dai docenti Gioietta Solci , Mauro Tirelli, Italo Baccinetti, Michele De Micheli. La Città Eterna è un luogo di meraviglie, scegliere diventa difficile perché ogni strada e ogni edificio mostrano e nascondono tesori affascinanti. I docenti del “Liceo Artistico Alessandro Dal Prato” hanno privilegiato il percorso barocco, inerente al programma didattico. La visita a Villa Borghese e al parco ha consentito agli alunni di godere della bellezza delle opere con un meditato passaggio nell’Arte Antica, dal Barocco al Neo-

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Un granello di polvere Riflessioni sul libro “Un pallido puntino blu: il futuro dell’uomo nello spazio” L’ astronomo Carlo Sagan, guardando una foto della Terra vista dalla prima sonda spaziale Voyager I del 1990 da 6 miliardi di km (praticamente dal pianeta Nettuno), ha pensato alla fragilità del nostro Mondo. Scrive:” Osserviamo ancora quel punto. É qui .É casa nostra. E’ noi. Su di esso, tutti quelli che ami, tutti quelli che conosci, tutti quelli di cui hai sentito parlare, ogni essere umano mai esistito, hanno vissuto la propria vita. Su un granello di polvere sospeso in un raggio di sole, non c’è forse migliore dimostrazione delle follie delle vanità umane di questa remota immagine del nostro piccolo mondo. Secondo me sottolinea la nostra responsabilità di essere più gentili l’uno verso l’altro, di perseverare e proteggere il pallido punto blu, l’unica cosa che abbiamo mai conosciuto”. In queste poche migliaia di anni in cui l’uomo ha vissuto, in cui ha creduto di essere al centro dell’universo, ha solo cercato di uccidere e di uccidersi a vicenda. Ancora oggi tutte le centinaia di milioni di morti per guerre, massacri, olocausti, genocidi, non hanno fatto rinsavire l’uomo, anzi sta ancora cercando di distruggersi e con lui tutto ciò che lo circonda. In nome di che cosa poi? Forse di un Dio

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personalizzato a proprio uso e consumo? Forse per vendere più armi e diventare sempre più ricco e potente? Per cosa poi? Molti uomini non hanno mai imparato a rispettare gli altri, le altre specie di animali, le piante, gli insetti, gli uccelli, i pesci, che insieme a noi stanno transitando su questo granello di polvere. L’uomo ha sempre e solo pensato di sfruttare gli altri, la Terra stessa, l’acqua, le

montagne, le campagne, qualsiasi forma di bene materiale ed immateriale. E per cosa poi? Cosa c’è di più importante del clima che sta cambiando? Dell’acqua che scarseggia, dei ghiacciai che si stanno ritirando ad una velocità preoccupante, della scomparsa delle foreste (vero polmone della Terra)? Forse “l’isola dei famosi”, forse la politica, forse il patto di sta-

bilità, forse mettere davanti a tutto il denaro? Nei prossimi mesi l’EXPO di Milano potrebbe essere una piccola finestra da cui si potrà vedere una minuta porzione delle energie ancora disponibili per mantenere in vita ancora per un po’ il pianeta Terra. Dovrà essere un momento di presa di coscienza, di porsi delle domande e di pensare veramente ai limiti che il nostro mondo ha ancora a disposizione attualmente per il futuro dei propri figli, nipoti, pronipoti ecc. ecc. (per quanto ancora si potrà dire eccetera?). Uno studio scientifico ha dichiarato che tra 500 milioni di anni (un tempo che per noi può sembrare l’eternità ma per il nostro pianeta è solo qualche giorno della propria vita) la Terra sarà ormai un deserto e completamente disabitata. Della civiltà umana, di tutti gli altri esseri viventi, non ci sarà più un ricordo già da diversi milioni di anni. Il Sole, infatti avrà ormai aumentato le proprie dimensioni abbastanza da desertificare completamente la terra. Quando il Sole si sarà ingrandito al massimo, inghiottirà la Terra e poi quando la nostra bellissima stella imploderà, trascinerà con sé la nostra amata, bella, verde, azzurra, gialla, rossa terra con tutto il suo carico di polvere dei


miliardi e miliardi di uomini e di tutti gli altri esseri che vi sono transitati, con i loro pensieri, le loro ansie, i loro sorrisi, i loro odi, il loro sangue versato per nulla, i loro Dei, le loro centinaia di religioni, i loro figli e figli dei figli, con i loro amori, i loro baci, i loro dolori e le loro gioie, i loro drammi, le loro guerre, le loro case, i loro cani, gatti, pesci, con i bellissimi tramonti, i temporali e gli arcobaleni, con le stelle cadenti, la nostra cara Luna, le piramidi ed il Colos-

seo che sembravano eterni, ed insieme a tutti i pianeti del sistema solare verrà ingurgitata in un profondo e lugubre buco nero. Il tempo, che l’uomo ha inventato per misurarsi con l’eternità, scomparirà insieme a noi. Le riflessioni di Sagan chiudono così :” Il nostro pianeta è una macchiolina solitaria avvolta nel grande buio cosmico. Nella nostra oscurità, in tutta questa vastità, non c’è suggerimento d’aiuto che verrà d’altrove a salvare noi da noi stessi. Io

penso che non c’è forse nessuna migliore dimostrazione della follia della presunzione umana che questa immagine da lontano del nostro piccolo mondo. Secondo me sottolinea la nostra responsabilità di avere più gentilezza e compassione l’uno con l’altro e di preservare e curare teneramente quel pallido puntino blu, l’unica casa che noi abbiamo mai conosciuto. Daniele Guerra

La De.Co. della quaglia arrosto Alcuni mesi orsono il Comune di Guidizzolo ha approvato il regolamento per l’istituzione della Denominazione Comunale (De.Co.) al fine di valorizzare le attività agro-alimentari delle tradizioni locali. Ora, grazie all’iniziativa del Centro Culturale San Lorenzo, con la collaborazione dell’Accademia Gonzaghesca degli Scalchi, dell’Avis e di altre Associazioni locali, l'Amministrazione Comunale nel mese di marzo ha approvato il disciplinare della “Quaglia arrosto De. Co.” tipica di Guidizzolo, che è stato iscritto nel registro delle De.Co. al n.1. Il 21 marzo, nella sala Consiliare, è stato ufficialmente presentato alla cittadinanza e distribuita una pubblicazione che ne illustra la storia e la ricetta.

Questo è il marchio ufficiale della De.Co. approvato dall’Amministrazione, simbolo che i ristoranti e le gastronomie, che aderiranno all'iniziativa, potranno esporre a garanzia che il prodotto osservi scrupolosamente le caratteristiche fissate dal disciplinare.

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Quando le galline si annoiano Una favoletta solo per bambini? No, l’ho scritta per i grandi…

a cura di Sandra Tosi

Anima e cuore

In un giorno con la noia, spaparacchiate su una stuoia, le signore del pollaio si trovarono in granaio. La gallina coccodè invitò l’oca a bere il the, per parlare del lattaio, del mezzadro e del fornaio. Non sapevano che fare per potersi rilassare, cosa cavolo inventare, per poter spettegolare e così la faraona (con la coniglia un po’ briccona) una festa organizzò e di tutti si parlò! Del tacchino disonesto, del maiale un po’ maldestro, della mucca idealista e dell’anatra arrivista, del cavallo assai asociale, della pecora amorale, del cagnetto lazzarone e del gatto mascalzone!

voi signore non sapete quanto male generate con un the, un biscottino ed il vostro commentino! Se guardaste a casa vostra, ci sarebbe già una giostra, di incognite mai sciolte, di gabelle ben nascoste. Siete sciocche e un po’ cattive, non avete alternative? Fate come faccio io: ringraziate un po’ il buon Dio! Ogni sera nel tramonto trovo un sogno bell’e pronto, ogni giorno nasce il sole, sia per me che per la prole!

Poi di mogli e di mariti, di ricconi e malvestiti, in un solo dopo pranzo, se ne dissero d’avanzo… Attaccarono balzelli, a chiunque: brutti e belli e alla fine della festa, nel pollaio era tempesta.

Ho da fare, non mi scoccio, tiro avanti il mio biroccio e con un chicchirichì, io vi omaggio del buon dì. Quindi voi, belle signore, rallentante il vostro ardore a che serve sta favella, se la fine è poi in padella????

Chi inveiva, chi era offeso, chi ormai era già steso: tutte quelle maldicenze davan solo sofferenze. Il re gallo Chicchirì, che era un saggio o giù di lì arrivò molto furente e sbottò assai esauriente:

Morale della favola: se le galline, al di là delle uova, invece di cianciare avessero altro da fare, e magari… …magari si facessero pure gli affaracci loro, che bello sarebbe abitare nel pollaio!

TEL. 329 7216735, via V. Veneto 20/22, Guidizzolo (Mn)

Orario: martedì-venerdì 8-12 14-19 Sabato 8-19

È gradito l'appuntamento

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Guidizzolo - via don Sturzo, 3/A tel. 0376 818353


za da sostanza” in relazione alla presenza o all’assenza di determinati cibi; per esempio, s’innervosiscono se non assumono con regolarità zuccheri complessi o carboidrati raffinati (come la farina) ma non mostrano alcun sintomo in relazione a cibi non lavorati come il riso integrale, la cui assenza nell’alimentazione non determinerebbe alcuna reazione psicologica “da privazione”. Le persone più predisposte ad avere sintomi di dipendenza da cibo o indici di massa corporea molto elevati sembrerebbero ri-

portare seri problemi ad evitare cibi industriali e molto grassi; questo potrebbe far pensare che alcuni di noi possano essere particolarmente sensibili alle funzioni di ricompensa di tali alimenti ed è proprio su questo che fanno leva le campagne pubblicitarie di suddetti cibi, influenzando notevolmente anche l’alimentazione dei più piccoli e favorendo fin dalla più tenera età questi processi mentali pericolosi per la salute. Considerata la smisurata crescita dei problemi alimentari che interessano la nostra popolazione questa ricerca rappresenta un punto di partenza per comprendere se anche tali disturbi possano essere trattati alla stregua di altre dipendenze come quella alcolica o da stupefacenti.

tel. 0376 1814057

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Dott.ssa Giulia Stuani

A quanto pare, non abbiamo scampo! Adesso è ufficiale: i cibi che più sono dannosi per noi, sono anche quelli che più ci piacciono e c’è una spiegazione scientifica a dimostrarlo. La pizza, il cioccolato o le patatine fritte sono solo alcuni dei cibi messi sotto accusa. Un recente studio condotto dall’Università del Michigan ipotizza che i cibi altamente trattati a livello industriale sono anche quelli che causano maggiore dipendenza tra i consumatori; che facessero potenzialmente male era già nelle orecchie di tutti, ma che addirittura avvantaggiassero l’insorgenza di alcune dipendenze alimentari è una novità. La ricerca ha fatto notare che alcuni soggetti sviluppano veri e propri sintomi da “dipenden-

Psicologia

Attenti a quel cibo tanto buono!


Sogni Dott. Elodio Perani

I sogni avvengono durante il sonno per cui, prima di interpretarli, bisogna conoscere questo stato che, per la sua cruciale somiglianza con la morte, è oggetto di grande interesse nel pensiero di molte persone dall’antichità ad oggi. La terminologia e le espressioni per definire le caratteristiche provengono dalla medicina, dalla psicologia, dalla filosofia, dalla letteratura e dalla tradizione popolare. Il corpo e le trasformazioni del suo funzionamento durante il sonno sono oggetto di sofisticazioni e ipotesi con un vasto breviario di parole che sfociano anche nei sogni. Da dove partire seriamente? Da due punti: il primo è che la nostra mente, nella vita di tutti i giorni viene sfruttata solo in minima parte e che esiste anche una attività onirica nella quale la fantasia è stimolata da tante sensazioni spesso simboliche e senza un chiaro motivo. Il secondo parte da SIGMUND FREUD (1856-1939), medico e padre della psicanalisi, il più grande di ogni tempo. I sogni si possono dividere in tre categorie: a) sensati e comprensibili, b) sensati e coerenti ma sorprendenti perché non riusciamo a collocarli nella nostra vita, c) senza senso e incomprensibili. Nel caso b) e c) ci troviamo di fronte a origini che scompaiono e si ripetono per

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una attività cerebrale dissociata dal sonno stesso per desideri destati durante il giorno. I sogni sono semplici e palesi realizzazioni di desideri, così ad esempio durante la notte si reagisce alla sete sognando di bere. Il sogno è sostituto di processi del pensiero, pieno di significati e di emozioni, che sorge dall’attività isolata di gruppi separati di cellule cerebrali che si destano durante il sonno. È estraneo alla conoscenza vigile, quindi di origine ignota, o è insito nei percorsi ideativi della conoscenza stessa? È riferito ad un percorso dell’anima o ad una funzione biologica? È interpretabile in senso simile a quello che siamo abituati a trovare in altre attività psichiche? Qual è il processo che ha trasformato il contenuto latente nel sogno stesso? Quali sono i motivi che hanno reso necessaria tale trasformazione? Il sogno è molto più breve del pensiero e lo spunto d’avvio è un fatto insignificante qualche volta verificatosi la sera precedente. Nei sogni c’è fantasia, indecifrabilità, stranezza e forse verità; non condizionano la vita e se ne parla senza sapere cosa siano. Alcuni li attribuiscono ad una capacità di prestazione

della memoria, altri alla stimolazione di percezioni sensoriali corporee che colpiscono dall’esterno e che diventano attive negli organi interni del dormiente. I sogni vengono considerati un processo corporeo inutile e talvolta patologico dato da un’ attività sconnessa di gruppi di cellule in un cervello immerso nel sonno. Una certa opinione popolare pensa che siano una predizione prefissata, simbolica e superstiziosa mentre oggi sappiamo essere una vera e propria manifestazione psichica. Il sogno origina dal rapporto con i pensieri della vita di veglia, dagli affetti che vi sono collegati, da stimoli durante il sonno e sfocia nella fuggevolezza come estraneo, cancellandolo e mutilandolo nella memoria. Pertanto il suo significato ha un duplice aspetto: psichico e biologico. Alcuni filosofi pensano ad una esaltazione della vita dell’anima che si distacca dai sensi con impulsi psichici che durante il giorno sono stati impediti di dispiegarsi. In conclusione cosa abbiamo capito di tutta questa mia impegnativa disamina del grande FREUD? Forse nulla ma qualcosa è rimasto per lavorarci dentro dal momento che la nostra mente può stimolare la fantasia senza un chiaro motivo.

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Quattro bagole - Ciao! - Ah, ciao… Hai visto la lettera che la Provincia ha mandato a tutti i Comuni? - No, cosa dice? - Che non hanno più soldi per riparare le buche nelle strade! - Ma le Province non le avevano abolite? - Non ancora, le tagliano un po’ per volta… per adesso ci hanno tolto solo la possibilità di votarle! - E allora, per abituarsi all’abolizione, cominciano col dismettere la manutenzione delle strade? - Sembra di sì, guarda in che condizioni è la statale… - E la strada per Volta? - A proposito, questo vuol dire che la tangenziale non si farà più? - No, si farà… Nel 2050! - Ma se dicevano che i soldi c’erano già, messi da parte per questo… - Eh però dicono che non si possono spendere per rispettare il patto di stabilità… - Ma questo patto cos’è? Chi lha scritto? - Facile da capire… la Merkel… - Ancora lei!?! Ma non può farsi gli affari suoi? - Ma sai, l’Italia ha un debito pubblico bello grosso… - Si, ma… Renzi non aveva detto che tagliavano le spese inutili? - Infatti avevano assunto uno apposta, un certo Cottarelli… - E cosa hanno ottenuto? - Niente, l’hanno licenziato…!!! - Comunque da qualche parte dovranno pur prenderli i soldi… - Certo, dalle nostre tasche! - Come sempre…

- A proposito, hai sentito che c’è in giro un virus che svuota i conti correnti? - Si, lo so, si chiama “trojan.governorenzi”… - No, dai, bisogna stare attenti alle truffe… - Se è per questo bisogna stare attenti anche alle buche sul marciapiede… - Perché? - Perché se inciampi e ti fai male è colpa tua… - Ma come, il Comune non è responsabile ? - Dicono che se tu sei abituato a passare di lì e un giorno inciampi in una buca, dovevi stare attento, perché la strada la conosci… - Questa è bella… sta a vedere che la buca l’ho fatta io a forza di passare di lì… - Cosa vuoi, non ci sono soldi… - Tu dici? A me sembra che certe spese inutili le facciano lo stesso… - Ad esempio? - Tutti quei dirigenti, capi e capetti che prendono un sacco di soldi e magari sì e no sanno fare O col bicchiere… - E poi? - Beh, se hai un paio di giorni di tempo ti faccio l’elenco… - No, devo andare… - Ciao, e… attento alle buche! - Te salude!

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Obblighi e adempimenti per le caldaie di Giulia Avanzi, dott.ssa commercialista

Noi e il fisco

Dalla fine dello scorso anno vi è un nuovo obbligo per i cittadini italiani, infatti è entrata in vigore la normativa sul nuovo libretto degli impianti termici. In pratica sarà obbligatorio dotarsi di un nuovo libretto (21 pagine) sul quale si annoteranno le informazioni relative anche ai controlli in tema di sicurezza, di salubrità ed igiene e che si affiancherà a quello vecchio già posseduto, che non dovrà quindi essere buttato ( e sul quale si continueranno ad apporre le relative annotazioni). Purtroppo l’obbligo è stato esteso e quindi non si limiterà alle caldaie, ma riguarderà tutti gli impianti termici della casa,

compresi i termosifoni, le pompe di calore ed i pannelli solari. Poiché la legge è Regionale, inoltre, vi possono essere delle differenze tra due Regioni (ad esempio cambia il riferimento ai KW da cui scatta l’obbligo); si suggerisce pertanto di verificare i volta in volta gli obblighi a cui si è soggetti. In occasione del primo controllo utile sull’efficienza dei propri dispositivi, l’occupante dell’abitazione dovrà quindi dotarsi di tale libretto (se si vive in un condominio con il riscaldamento centralizzato, invece, la responsabilità è dell’amministratore). Il tecnico manutentore a cui si rivolgerà dovrà essere abilitato ad operare sugli impianti idrosanitari, di riscaldamento, di climatizzazione e che possa realizzare e controllare cisterne e condutture di gas. Il tecnico dovrà controllare l’intero impianto e non solo limitarsi a verificare e pulire la caldaia, ma anche effettuare le eventuali manutenzioni necessarie e la sanificazione; tutto ciò comporterà un aggravio di costi per i cittadini. Non solo, ogni impianto deve essere dotato di una «targa», che poi altro non è che un adesivo, per cui il tecnico compila un altro modulo, di cui rilascia

una copia come ricevuta, e che dovrà poi sia spedire alla Regione che inserire nella banca dati via internet. Ed anche ciò comporta una spesa. Attenzione però a non rispettare l’adempimento, perché da ora in poi in controlli non verranno più fatti a campione, ma si partirà proprio da coloro che non risultano aver fatto gli interventi e del cui impianto non è arrivata alcuna notifica al catasto preposto e le sanzioni sono pesanti: per il cittadino è prevista una sanzione che va dai 500,00 euro sino ai 3.000,00 e per l’installatore che comunica in maniera incompleta o errata l’esito del controllo è prevista una sanzione che va dai 1.000,00 ai 6.000,00 euro. É corretto prevedere che si debba avere cura degli impianti, ma resta una perplessità ed è quella legata al fatto che pur essendo una legge che richiama una normativa europea, non vi è uniformità tra la nostra Nazione e le altre e così come è stata presentata ai cittadini, rischia di apparire solo come una ulteriore tassa che va a gravare sul già provato bilancio familiare dei cittadini italiani.

SERVIZIO GRU

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Le fiabe di Bruno Edo realizzare ad esempio per riuscire a dipingere su vetro si è fatto realizzare un attrezzo in legno che sostenga e tenga fermo ciò che deve dipingere. La nostra cara collega Tullia, che purtroppo oggi non c’è più, lo ha supportato nei momenti più duri, spronandolo a scrivere le emozioni che di volta in volta lo attanagliavano, portandolo a chiusura e depressione. Da quel percorso, nel 1992 è nato “L’albero diverso della vita”, un libro autobiografico in cui Edo racconta senza veli e paure la sua vita, con la presenza costante della sua famiglia sempre accanto a lui. Edo, infatti, non perde occasione per descrivere quanto meravigliosa sia la sua mamma. Vorrei riportarvi una parte della presentazione che Tullia ha meravigliosamente elaborato:” Tutto ciò che abbiamo ci viene dalla natura; Edo purtroppo parte svantaggiato ma riesce a dimo-

strare che vivere non è esistere ,ma agire nel senso di sentire la vita. Le gambe possono essere malferme, i movimenti maldestri, ma se sostenuti da forze interiori, esploderà la voglia di vivere e di star bene nella propria pelle, come Edo ci dimostra.” Penso che non ci sia bisogno di commentare nulla. Oggi Edo è l’uomo che cerca di dar conforto a noi operatori nei momenti difficili che a turno ci hanno colpito, che elabora scritti profondi nel ricordare e ringraziare operatori, volontari o tirocinanti che lasciano il nostro centro per altri lavori o ideali, che telefona a casa per sapere come stai; è una presenza silenziosa sempre al nostro fianco, che mai ti presenta conti o ti rinfaccia nulla. Non credo ci sia bisogno di altre parole, se non: grazie di essere la persona speciale che sei! Dott.ssa Simona Rebizzi

arte & dintorni

Recensioni

Oggi vorrei provare a descrivervi l’autore del libro che noi tanto amiamo e stimiamo. Edo è il ragazzo fantastico che voi vedete, è una persona speciale, dotato di una spiccata sensibilità e dolcezza, che ti legge dentro prima ancora che tu riesca a profferire parola. E’ il ragazzo fragile che tantissimo tempo fa ho conosciuto, arrabbiato con il mondo per un “difetto” di cui non riusciva a perdonarsi, come se la disabilità fosse una colpa attribuibile all’uno o all’altro. Le colleghe che lo hanno conosciuto prima di me unitamente alle altre che nel corso del tempo sono entrate a far parte della nostra meravigliosa “famiglia”, concordano nel definirlo una persona umile, modesta, silenziosa, in grado di cogliere ogni particolare bello o brutto che sia. Questo ragazzo ne ha fatta di strada, da bambino/ragazzino arrabbiato con Dio per il dispetto che gli aveva combinato, oggi è un uomo che ha saputo crescere, cambiare e maturare, cercando di vivere non sposando l’autocommiserazione, bensì affrontando con impegno e determinazione sfide che gli costano fatica e notevole coinvolgimento emotivo. Edo ha saputo reagire alle difficoltà elaborando personalmente strategie pratiche che poi chiede al fratello di

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ENTE FILARMONICO Notiziario a cura dell’Ente Filarmonico Guidizzolo

A cura di Alessia Ghizzi

Suoni di primavera La sera del 28 febbraio scorso l’orchestra fiati del nostro Ente Filarmonico si è cimentata nella realizzazione della bellissima favola in musica “I musicanti di Brema”, una delle famose opere dei fratelli Grimm. Mentre la splendida ed espressiva voce della nota soprano Milena Salardi raccontava le vicende di quattro simpatici animali che, diventati anziani e inservibili per i loro padroni, decidono di andare a Brema per imparare a suonare uno strumento ed entrare nella banda musicale, l’orchestra fiati completava ed arricchiva con le proprie note la narrazione rendendola varia e coinvolgente. Nella seconda parte del concerto poi l’orchestra si è cimentata nell’esecuzione di alcune famose musiche da film accompagnate in questa particolare occasione da alcuni video appositamente realizzati dalla nostra Silvia Lugana, componente del corpo bandistico. È stata veramente una bella serata, un concerto coinvolgente

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e piacevole nel quale la passione per la musica e il piacere del racconto si sono coniugati in maniera pregevole e hanno suscitato negli spettatori, ma in primis nei musicisti esecutori, forti emozioni e grande coinvolgimento emotivo. Tengo a sottolineare il fatto che noi esecutori prima di tutti ci siamo divertiti ed emozionati quella sera. È vero, ogni volta che “imbracciamo” i nostri strumenti questo accade, ma ci sono occasioni in cui l’emozione è maggiore perché sentiamo che stiamo facendo qualcosa di “grande”, importante, un passo avanti rispetto a ciò che siamo abituati a fare. Ecco, questa è stata una di quelle occasioni! Insomma, per noi è stato senza dubbio un gran successo, abbiamo dimostrato a noi stessi e alle circa duecento persone presenti al concerto che siamo un’ottima squadra, affiatata e coesa. Inoltre è degno di nota il fatto che, dei circa sessanta elementi dell’orchestra fiati, più di 25 sono bambini e ragaz-

zi con un livello di preparazione veramente notevole e il merito va tutto al nostro maestro e direttore Nicola Ferraresi che con la sua professionalità, competenza, passione e simpatia è riuscito e riesce sempre ad estrapolare il meglio di questo gruppo! Forte di questa esperienza però il nostro Ente Filarmonico non dorme certo sugli allori, anzi si sta già mettendo al lavoro in vista dei prossimi appuntamenti primaverili ed estivi. Il programma sarà ben nutrito e i prossimi mesi saranno ricchi di impegni e appuntamenti musicali, già a partire dal vicino 25 aprile con la Commemorazione dei caduti solennizzata a Guidizzolo e nelle frazioni dalla nostra banda musicale. Vi lasciamo con una piccola riflessione: di recente è stato chiesto ad alcuni componenti della banda che cosa sia per loro la musica e uno di loro ha affermato senza battere ciglio “per me la musica è tutto”...a presto!


Serafino Gavioli Prof. Sante Bardini Chissà per quali oscuri meandri passa quel pathos interno che si chiama passione, vale a dire quel sentimento complesso, radicato ed esclusivo che porta alla gioia interiore ma anche all’ansia ed allo struggimento. Lo si vive sempre come un rifugio dell’io o come una sorta di compensazione alle fatiche quotidiane o come realizzazione di sogni infantili sempre ricchi di affascinante immaginazione. In campagna - contesto concreto e realista, sempre poco indulgente alle sollecitazioni della fantasia - è decisamente rara, ma quando c’è la si vede, starei per dire che si tocca. Guidizzolo è un paese di varia umanità e non sorprende che annoveri tra i suoi cittadini Serafino Gavioli. Il nostro fece il contadino fino a 40 anni come affittuario di terreni situati a Cavriana, Cerlongo, Ceresara e, ovviamente, a Guidizzolo. Poi lavorò come autista per l’impresa De Giuli, trasportando, nei paesi limitrofi, gasolio agricolo, di riscaldamento e di autotrazione. Passò succes-

sivamente alle dipendenze della Lucchini che costruisce impianti di irrigazione e serre. Ha due figli, Paolo e Maria. Il primo ripara elettrodomestici e l’altra è dipendente della ditta Bombana. Ricorda - ecco le origini della passione - che quando aveva 5 anni, il padre Attilio aveva acquistato, con un rilevante sforzo economico, un trattore Landini L 28/32. Lui se ne era subito innamorato. Riempiva la sua fantasia, lo ammirava, lo toccava e, alla guida, si sentiva come un cavaliere medievale su un novello Bucefalo. La macchina ha contribuito al companatico dal 1938 al 1973 con grande onore. Dopo quel tempo il trattore è stato fermo per dieci anni e poi, restaurato e fatto funzionare perfettamente come una volta, Serafino l’ha sistemato davanti a casa. È magnifico, grandioso, una presenza particolare che richiama alla mente immagini e scansioni rusticali di una volta, è un monumento. Ne parla con gli accenti che conservano intatta la malìa dello stupore infantile anche dopo mezzo secolo. Non c’è da stupirsi: in quel ferro è racchiusa la sua vita, lo sente come un compagno di fatiche, come un amico fedele che gli è stato sempre vicino, sempre pronto ad aiutarlo. Molti gli hanno chiesto, più volte,

di poterlo esporre in manifestazioni di carattere agricolo ma, lamenta Serafino, il trasporto è difficile, occorrono mezzi specializzati e costosi. Non mi è difficile tuttavia cogliere il piacere nascosto di non distaccarsene mai e di averlo sempre sotto gli occhi. Completiamo la conversazione con un cenno devoto - palato oblige - alla coppa di Leonardo Dal Prato (che Serafino mangia) ed al vino di Sergio Cattani (che beve). Sono passato anch’io attraverso queste esperienze e quindi la conversazione si eleva di tono. Ne nasce un confronto, pacato e sereno, tra due vecchi intenditori della tavola della campagna. Alla fine siamo assolutamente d’accordo: sono eccellenze che rappresentano pienamente la nostra più consolidata e schietta arte del gusto popolare.

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LIBERA la MENTE 2015 IL CIBO COME CULTURA

In concomitanza con “EXPO 2015”: nutrire il pianeta-energia per la vita”

Incontri gratuiti aperti a tutti Giovedì 30 aprile ore 20,30 Vjollca Selimi – Il profumo della vita Conversano con l’autrice la Prof. Giusi Nobilini e Zeno Roverato

Venerdì 22 maggio ore 20,30 Dott. Andrea Bianchera Detti dialettali della nostra tradizione contadina

Venerdì 8 maggio ore 20,30

Venerdì 29 maggio ore 20,30

Prof. Giovanni Zangobbi

Povertà, fame ed analfabetismo: L’Italia nella prima metà del Novecento Venerdì 15 maggio ore 20,30

Prof.ssa Donatella Lusenti I menu delle feste legati alla tradizione contadina

Cornelio Marini

Presentazione delle De. Co. e loro significato Chi desidera partecipare ma non ha il mezzo di trasporto può rivolgersi a: G.V.G 0376 818240 – Auser 342 6824878 Pro Loco 339 7078879

GLI INCONTRI SI TERRANNO NELLA SALA DEGLI AMICI DI REBECCO ALLE ORE 20,30, SARANNO SEGUITI DA DEGUSTAZIONE/ASSAGGIO DI PRODOTTI TIPICI DELLA NOSTRA ZONA, LEGATI AL TEMA DELLA SERATA.

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GRUPPO MICOLOGICO NATURALISTICO

“COLLI MORENICI” Sede operativa: Ristorante “La Baita” Campagnolo di Cavriana MN

a cura di Giorgio Arienti

31 maggio 2015 Viene riproposta una delle gite naturalistiche di maggior gradimento. Porto Garibaldi - Delta del Po - Abbazia di Pomposa e Museo Pomposiano Partenza alle ore 6,30, sosta per una caratteristica colazione; verso le 9,30 arrivo a Porto Garibaldi e imbarco sulla motonave ALBATROS. Una illustrazione storico-geografica-naturalistica, ci accompagnerà attraverso i sette lidi di Comacchio, gli allevamenti mitili, dove potremo vedere i pescatori attenti alla semina e alla raccolta. Si farà una sosta nei pressi del Faro di Goro, uno dei luoghi più suggestivi del parco dove sarà possibile concedersi una passeggiata sulla spiaggia. Si passerà poi dalla Sacca degli Scardovari e antichi casoni: storia dell’Alluvione del Polesine. La mattinata si chiuderà con il passaggio attraverso canali

stretti con avvistamento della fauna autoctona: aironi, garzette, germani reali, falchi di palude, volpoche, folaghe, beccacce....e tanti altri…. il momento preferito dagli amanti del birdwatching che avranno la possibilità di fotografare da vicino la natura nei luoghi più suggestivi. Dopo il pranzo, alla foce del Po, grande spettacolo con i gabbiani: un divertimento per grandi e bambini... Nel pomeriggio alle 16 partenza per l'Abbazia di Pomposa e il suo museo. Una guida ci illustrerà (circa 90 minuti), durante il percorso di visita, le vicende dei monaci benedettini qui presenti fin dal VII secolo. Alle ore 18 circa partenza per il rientro a Guidizzolo.

Informazioni e adesioni: Franco Boccazzi 331 5296179

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Innovazioni nella Pubblica Amministrazione: digitalizzazione, efficienza e vantaggi condivisi Il tema “Come migliorare attività e processi delle pubbliche amministrazioni, anche attraverso la carica innovativa delle startup?” è stato discusso lo scorso 7 febbraio a Villafranca al BOOT CAMP EGS, organizzato da e-Globalservice SpA (EGS) su invito del CEV (Consorzio Energia Veneto). Qui il Comune di Guidizzolo, con il vice sindaco Pietro Gialdini, ha rappresentato gli Enti Locali. in una tavola rotonda con amministratori e rappresentanti del territorio, ove si è affrontato il tema del rapporto tra pubblico e privato, andando a esaminare nuovi modelli di business che possano andare oltre la semplice opera di digitalizzazione delle amministrazioni e realizzare la condivisione delle perfomance economiche, favorendo nel contempo l’eliminazione di una burocrazia arcaica e costo-

sa. Rappresentativo e di rilievo i tavolo dei relatori. Dopo i saluti generali di Gianfranco Fornasiero, Presidente Consorzio CEV, Denis Faccioli, Vice Presidente AIV e Alberto Onetti, Presidente Mind the Bridge Foundation, il giornalista Luca Barbieri ha moderato la tavola rotonda a cui hanno partecipato l'On. Pierpaolo Baretta,

Sottosegretario al Ministero dell’Economia e delle Finanze, Gaetano Zoccatelli, Presidente e-Globalservice, Giordano Riello, Vice Presidente Gruppo Giovani Unindustria Rovigo, Bruno Giordano, Consigliere con delega all’innovazione e startup per Confindustria Verona, oltre a Pietro Gialdini, Vice Sindaco del Comune di Guidizzolo in rappresentanza dei Comuni aderenti al CEV. Tre progetti privati, in ambito eGovernment e eProcurement, premiati tra i migliori dieci che hanno partecipato alla selezione, il Progetto pilota per gli ”Acquisti Centralizzati” su piattaforma elettronica predisposta dal CEV, che vede il Comune di Guidizzolo in prima fila. Progetto seguito a Guidizzolo dal geom. Antonio Malagutti, presente ai lavori della tavola rotonda.

Nuovi incentivi per l’ediliza

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Deliberati dalla Giunta Comunale di Guidizzolo ulteriori incentivi per il settore edilizio in tema di efficientamento energetico. Misure, che favoriscono sia il recupero del patrimonio esistente che il nuovo. Pur nella difficilissima congiuntura economica, questo non è un segnale isolato: «Con l’allegato energetico al Regolamento Edilizio nel giugno scorso si era già provveduto ad introdurre degli incentivi che prevedono sgravi sugli Oneri di Urbanizzazione –

primari e secondari - per interventi edilizi di efficientamento energetico. Misure che rispondono anche alle aspettative che provengono dai vari settori del mondo produttivo. Con l’atto adottato dalla Giunta il 29 gennaio scorso si aumentano gli sgravi per cittadini e imprese, tanto sul nuovo che sull’esistente. L’impianto regolamentare, stando allo strumento normativo utilizzato, come spiega l’Ass. all’Urbanistica Pietro Gialdini, è indirizzato ad una edilizia che

sia “in linea con i migliori standard normativi e di sostenibilità ambientale”. “Non un segnale isolato, in quanto, pur avendo il nostro Comune costi accessori in edilizia (costo di costruzione, oneri di urbanizzazione) piuttosto bassi, è nostra intenzione agire su una ulteriore leva, prosegue Gialdini. Dal decreto “sblocca Italia” alla nuova legge regionale sul consumo di suolo - l.r. 31/2014 - si stanno valutando ed individuando gli strumenti e regolamenti per un


ulteriore ribasso a favore dei cittadini ed imprese. Per esempio nel “vecchio” PIP – in zona industriale- vi sono ancora lotti liberi e su queste situazioni le norme consentono ai Comuni di stabilire agevolazioni ancora maggiori. Magari nell’immediato vi saranno minori entrate ma riteniamo che questi siano

momenti in cui la “macchina” va aiutata a ripartire coniugando un’edilizia di qualità che faciliti la rigenerazione urbana come alternativa alle costruzioni su suoli agricoli”. Sul tema interviene anche il Sindaco Sergio Desiderati . “Questa iniziativa, (che fa parte anche del percorso di azioni concrete

e coerenti con la nostra adesione al Patto europeo dei sindaci per l’ambiente e alla redazione del nostro Piano d’azione per l’energia sostenibile), riteniamo possa avere un impatto fortemente favorevole per le attività del nostro territorio”

Rinnovata l’apparecchiatura per il rilevamento della velocità É entrata in funzione nei giorni scorsi la nuova apparecchiatura per il rilevamento della velocità posizionata sulla ex Statale 236 in entrata a Guidizzolo nella direzione Brescia – Mantova, al Km. 25+326 dove vige il limite massimo di 70 chilometri orari. Il vecchio rilevatore, posizionato nel 2008 nella postazione fissa, era ormai obsoleto e presentava notevoli limiti funzionali rispetto alle ultime apparecchiature sul mercato, tecnologicamente molto più avanzate. Limiti che si riscontravano in caso di particolari condizioni atmosferiche o di temperature molto elevate. La postazione, nel tempo, si è rivelata molto importante per la sicurezza stradale; il controllo della velocità infatti ha portato ad una consistente e sempre maggior diminuzione delle infrazioni rilevate, segno che l’impianto ha contribuito in maniera determinante a far in modo che i veicoli entrino nel centro abitato con velocità consone. La nuova apparecchiatura, collocata nella

medesima posizione, oltre che eliminare gli inconvenienti che si verificavano con la precedente è in grado di portare ad una verifica in tempo reale, mediante il collegamento diretto con l’Ufficio, degli eventuali veicoli rubati che vi transitassero vicino, così come riesce a rilevare i mezzi eventualmente sprovvisti di assicurazione. Importante anche il valore statistico, in quanto l’apparecchiatura monitora ora per ora il traffico veicolare dando il numero dei mezzi in transito ed anche le diverse categorie di veicoli, elementi indispensabili per una corretta programmazione degli interventi sui tratti di strada del centro abitato. Un indubbio valore aggiunto nelle disponibilità delle forze di Polizia e per la sicurezza.

tel. 0376 804071 fax 0376 82103

E-mail: info@tondini srl.it

via dell’Artigianato, 71 46040 CAVRIANA MN

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Nuove aule al Liceo Artistico Alessandro Dal Prato Consegnata la borsa di studio ‘Excursus’ intitolata al fondatore della Scuola Il teatro comunale occupato in ogni ordine di posti da studenti e docenti del Liceo Artistico ‘Alessandro Dal Prato’ per l’interessantissima cerimonia di consegna della borsa di studio intitolata al fondatore della scuola e promossa dall’Associazione di ex studenti ‘Excursus’, cerimonia seguita dalla consegna dei diplomi ai ragazzi che sono usciti dal Liceo lo scorso anno e anticipata dalla profondissima Lectio Magistralis della prof. ssa Rosamaria Smetana. Presenti con la dirigente del Liceo Irene Alida Ferrari, il sindaco di Guidizzolo Sergio Desiderati, la vice presidente della Provincia

Francesca Zaltieri, il presidente di Excursus Raffaele Darra i quali, con studenti e docenti, hanno poi inaugurato la nuova aula Dal Prato del Liceo realizzata grazie all’intervento della Provincia proprietaria dello stabile di Via Roma 2. La prof. ssa Smetana in un’ora di fortissima partecipazione ha trattato il tema “Il ruolo sociale dell’artista nel tempo: dall’artista-artigiano all’artista-intellettuale, dall’artista-intellettuale all’artista-star” spaziando dalle primissime manifestazioni artistiche dei graffiti preistorici fino a spiegare le trasformazioni, non solo manuali ma soprattutto culturali, che hanno connotato Nicola Lorenzoni, riceve la "Borsa di l’artista e, in particolare, l’arstudio" da Raffaele Darra e dalla vice te e il suo sviluppo tanto nelle presidente della Provincia Francesca intenzioni/intuizioni/trasformaZaltieri

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zioni intellettuali del ‘maestro’ che dei fruitori chiamati sempre più ad ‘entrare nell’opera’ per interiorizzarla. Tra i saluti, accanto a quello della Dirigente Ferrari, si sottolineano gli interventi della vice presidente Zaltieri, del sindaco Desiderati e di presidente e segretario di Excursus Raffaele Darra e Giovanni Magnani, tutti tesi a sottolineare l’importanza della cultura e di quella artistica che nel Liceo trova rilevante attuazione sulla linea tracciata con impronta futurista dal prof. Alessandro Dal Prato. La borsa di studio per meriti scolastici è andata al giovane Nicola Lorenzoni, oggi classe seconda, per gli esiti dello scrutinio del passato anno scolastico.


Anagrafe - Stato Civile - Elettorale: Da lunedì a venerdì: dalle 10.00 alle 13.00 mercoledì: dalle 14.30 alle 17.30 sabato: reperibilità, solo per decessi cell. 347 8074979 Segreteria - Ragioneria - Tributi - Ufficio tecnico Scuola - Teatro - Segretariato sociale: lunedì, mercoledì e venerdì dalle 10.00 alle 12.30 mercoledì: dalle 14.30 alle 17.30 Assistente sociale: mercoledì e venerdì

dalle 10.00 alle 13.00

Polizia Locale: tel. 0376 840241 mercoledì e sabato dalle 9.00 alle 11.00 numero per emergenze tel. 349 6498680 Municipio (centralino) - tel. 0376 819201 Teatro e manifestazioni - tel. 0376 1620428 P.E.C.: guidizzolo.mn@legalmail.it

ORATORIO SAN LORENZO ORARIO DI APERTURA 1ª e 3ª DOMENICA Maggio - Settembre dalle 17.00 alle 19.00 Ottobre - Aprile su prenotazione 335 422406

BIBLIOTECA tel. 0376 840435 estate

inverno

lunedì 9-12 / 15-19 martedì 9-12 giovedì 15-19 mercoledì venerdì 9-12 sabato

9-12 / 14.30-18.30 14.30-18.30 14.30-18.30 9-12 9-12

ASSOCIAZIONI Pro Loco - tel. 0376 1620426 Gruppo Alpini Guidizzolo - tel. 0376 819440 AVIS - AIDO - tel. 0376 840177 - 335 8230628 Raphaël - Ambulatorio Castel Goffredo 0376 771292 GVG-Gruppo Volontari - tel. 0376 818240 Ciclo Club 1977 - tel. 0376 818189 Tennis Club Guidizzolo - tel. 0376 818382 Amici di Rebecco - tel. 331 3279682 Centro Sociale “La Mimosa” - tel. 342 6824878 Canile Comunale - tel. 0376 819716

CIMITERO Apertura tutti i giorni della settimana Gen. Feb. Nov. Dic. Marzo e Ottobre da Aprile a Settembre

dalle 8 alle 17 dalle 8 alle 19 dalle 8 alle 20

PIAZZOLA RIFIUTI Lunedì Mercoledì e Venerdì dalle 14.30 alle 17.30 Sabato: dalle 9 alle 12 e dalle 14.30 alle 17.30

AMBULATORI MEDICI • Dr.ssa Emi Ghisolfi - Cell. 333 8356733 Prenotazione visite: 0376 840433 (9.00-12.00) Lun. Gio. Ven.: dalle 16 alle 19 (su appuntamento) Mar. Mer. Gio.: dalle 10 alle 13 (su appuntamento) • Dr. Orfeo Valerio Galvani Ambulatorio 0376 819794 - Abitazione 0376 819096 Lun. Mar. Mer. Gio.: dalle 9,30 alle 12,30 Mer. Ven.: dalle 16,30 alle 19,30 (su appuntamento) • Dr. Giuliano Ponti Ambulatorio 0376 819475 - Abitazione 0376 819177 Lun. Mar. Mer. Ven.: dalle 10 alle 12.30 Giovedì: dalle 16.30 alle 19 Ambulatori medici presso sede AVIS • Dr.ssa Doriana Bertazzo Riceve su appuntamento tel. 0376 83040 - 838500 Martedì dalle 17 alle 18,30 Giovedì dalle 8,30 alle 9,30 • Dr.ssa Angela Gatti - tel. 338 2619350 Lunedì - Mercoledì - Venerdì: dalle 17.00 alle 18.30 • Dr.ssa Vincenza Di Marco Riceve su appuntamento tel. 335 1736606 Lunedì: 9,30-11,30 - Venerdì: dalle 10.00 alle 11.00 Mercoledì: dalle 16.00 alle 18.00 NUMERO VERDE FARMACIE DI TURNO tel. 800 228521 (Guidizzolo 0376 819005)

ENTI Protezione Civile - tel. 0376 847388 Prenotazione ambulanza - tel. 349 8608653 Istituto Comprensivo - 0376 819049 - 819059 Liceo Statale d’Arte - tel. 0376 819023 Corpo Bandistico - tel. 0376 840090 Fondazione “Rizzini” onlus - tel. 0376 819120 SISAM (acquedotto) - 800 859370 - 0376 771869 Cooperativa “Orizzonti” - tel. 0376 847352 CSE-Anffas - Rebecco - tel. 0376 818253 Parrocchia Birbesi - tel. 0376 819602 Parrocchia Guidizzolo - tel. 0376 819052

SANTE MESSE GUIDIZZOLO Festivi: Prefestivi: Feriali: Lun. Merc. Giov. BIRBESI Festivi Feriali: venerdì REBECCO Prefestivi

estate 8 - 10.30 19 19 9.30 8.30 18

inverno 8 - 10.30 18 18 9.30 8.30 17

Numeri utili

UFFICI COMUNALI

EMERGENZE EMERGENZE - 112

(Carabinieri), Il numero, sostituirà l'attuale 112 Fuoco), del ili 113 (Polizia di Stato), 115 (Vig 118 (soccorso sanitario)

GUARDIA MEDICA - 800 533 167 FUGHE GAS - 800 901 313

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