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DOMENICA 4 OTTOBRE 2015

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PALLA AVVELENATA

CASILLO HA TORTO, ANZI HA RAGIONE “Così rifaccio il Comune”

Le settimane politiche sono ormai finite da tanto tempo, anche se i due protagonisti della storia contemporanea della nostra Città, continuano con le conferenze stampa. Mercoledì 30 alla Biblioteca Comunale il neo eletto consigliere regionale nonché vicepresidente del Consiglio Regionale ha voluto sgombrare il campo da scandali ed illazioni convocando anche lui una conferenza stampa. Settimana politica abbastanza importante: gli Assessori “politici” suggeriti al Sindaco dai partiti della coalizione non hanno voluto firmare le dimissioni dal Notaio; Andrea Capano, consigliere comunale eletto non fa parte più dell’UDC ma non ha ancora fatto sapere dove andrà; Salvatore Graziuso ci fa sapere che lui ed il suo gruppo non c’entrano con le dimissioni notarili ed in piena attività cimiteriale terrà i contatti soltanto con il Commissario Prefettizio; Massimo Iodice ci comunica che non è nelle sue intenzioni candidarsi ma se il partito, (è con Pasquale Sommese in NCD) , per una logica di crescita politica, glielo dovesse chiedere allora………. E torniamo alla polemica tra i consiglieri comunali dimis-

sionari ed il Sindaco. I consiglieri comunali affermano: “abbiamo firmato le dimissioni perché nessuno di noi è convinto della validità di questo bilancio. In aula consiliare si sarebbe riaperta un’altra crisi, crisi che nessuno di noi ha voluto”. Dopo qualche giorno questi hanno firmato e si sono dimessi. E’ stato offensivo il Sindaco nella sua conferenza stampa: “i consiglieri comunali che si sono dimessi sono teste di legno, hanno solo ubbidito. Sono molto stanco della vita politica casoriana”. Dall’altra parte, invece, presenti in sala, coloro che lo hanno osteggiato per tutta la sua esperienza di Sindaco; Michele Bruno di Laboratorio Democratico affermava: “Rifare il Comune? Bisognerebbe licenziare in tronco tutti e dico tutti i Dirigenti di Settore ed i Direttori di Servizio”. Incalzano il Sindaco anche sullo Stadio San Mauro affermando: “i tecnici che hanno realizzato il progetto non hanno mai visto uno Stadio”. CONTINUA A PAG. 4

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4 SEGUE DA PAG. 3 Poi tutta una spiegazione tecnica e politica del rapporto tra il Prefetto, la Prefettura, l’Arma dei Carabinieri e tanti soggetti indicati nelle tantissime interrogazioni dell’ex Deputato Francesco Polizio. Querele, querele, querele…… Polizio, Pugliese: alla Procura della Repubblica, al Ministero degli Interni, alla Corte dei Conti, alla Camera dei Deputati e al Governatore De Luca: soggetto principale è l’affidamento e la gestione dell’igiene urbana da parte di Casoria Ambiente. Che peccato! Con la firma davanti al Notaio Casillo ha dato il benservito a tanti assessori. Ci piace ricordare i due a lui più fedeli, Pasquale Tignola e Luisa Marro. Il Pd ha contribuito ad agitare le acque. Da anni alcuni gruppi democrat denunciano l’esistenza di connivenze e di un gruppo trasversale che condiziona la vita amministrativa. Vita amministrativa che è nella relazione che dovrà pur stilare la Commissione Prefettizia spedita nella nostra Città dal Prefetto di Napoli quando finirà il suo mandato, concludendo accertamenti ed approvando il bilancio. Noi cercammo notizie e voci di corridoio, anche a Roma. Il risultato è incerto. Il quadro è buio sia per gli Amministratori che dimessosi davanti al Notaio sono nelle proprie case a preparare e a prepararsi per le prossime amministrative, quelle del 2016 ed anche per quelli che vinceranno le elezioni e dovranno pur governarla questa Città. Perché? Afragola e Casoria sono legate da vincoli di continuità e contiguità politici, commerciali, imprenditoriali, urbanistici, edilizi, residenziali, abitativi, religiosi. Rapporti che Casoria non ha, invece, con Arzano e Casavatore, pur avendo con questi due Comuni un Camposanto in Consorzio. Alcuni consiglieri dimissionari, sia socialisti che democrat, ci fanno sapere che loro vogliono contare, altrimenti prenderanno seri provvedimenti.

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Alcuni interpreti del pensiero hanno creduto di intravedere, in quelle parole, la minaccia di una rivolta nei confronti del loro leader. Personalmente, non corroborerei queste cattive usanze anche perché nella fattispecie, non credo che Capano, Cerbone, Bene e co abbiano mai avuto intenzioni secessioniste. Più semplicemente, al di là di formulazioni infelici, volevano soltanto dire, loro come gli altri: ci siamo anche noi, vogliamo essere presenti nella progettazione del modello Casoria. Tutto qui. Non avevano e non hanno tutti i torti. Hanno detto cose giuste, nel momento sbagliato, ottenendo il risultato di creare un vespaio di polemiche sia sulle nomine di Casoria Ambiente che sulle costruzioni abusive al quartiere Stella. In effetti, non era il momento per propugnare ragioni pur corrette e sacrosante. Il Comune è sotto choc: Casoria Ambiente, Aree dismesse, PUC, regolamento edilizio, il fallimento del progetto “Parco delle Arti”, le elezioni amministrative della prossima primavera che produrranno nuovi assessori e nuovi dirigenti. Un altro, già amaro capitolo, le candidature. Tutto questo ed altro pesa moltissimo sulle spalle dei pubblici amministratori, sia quelli andati che quelli che verranno. Da tutte le parti interessate, anche molto trasversali e consociative, si erano levate invocazioni per smorzare i toni, evitare speculazioni, non eccitare gli animi e avviare una campagna disinquinante. Invece si sono rinfocolate vecchie polemiche e si è seminato il sospetto di congiure, quei sospetti che sono l’anticamera del modo becero di amministrare che si vorrebbe estirpare. Basterebbe dire: il Comune va amministrato rispettando chi lo finanzia e da chi è in attività. Questo è il senso di una vera protesta. Spesso o quasi sempre, la risposta dei pubblici amministratori nasce da motivi umorali, legati a risultati discussi ed assume toni ben più aspri ed equivoci. Le proteste, se ben esplicitate, ottengono sempre unanimità di consensi.

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L’intervento di Giuseppe Migliore

CASORIA: TERRA DI CONQUISTA I tanti illusi che avevano sperato che la prima repubblica fosse morta e sepolta, con il lento trascorrere del tempo, si stanno svegliando dal loro innaturale sogno. I partiti, sempre più numerosi, dominati dalle figure di secondo piano della prima repubblica, hanno rimesso le mani sulla cosa pubblica, imponendo quelle odiose regole fatte di spartizioni e di regali ai loro fidati seguaci, Il sogno di svolta è durato poco ed i monatti, di un’epoca tragica, sono ritornati ai loro immondi peregrinaggi su una terra brulicante di tanti morti viventi. Quello che è peggio è il vedere che il popolo, avvilito ed offeso, sopporta e si rifugia nel non voto, sperando che ingrossando il partito dell’astensione risolva quei guai che lui stesso ha prodotto, dando la primitiva fiducia a tante nullità. Questo avviene in Città e paesi distanti da noi anni luce, siamo i pochi fortunati abitanti di una nazione, che ricerca con affanno la sua identità.

Non mi unirò allo sparuto gruppo dei detrattori di Carfora che lo accusano di mancanza di polso e di progettualità, sempre pronto ad accettare le strategie di Casillo e di altri nascosti nell’ombra. Questi vorrebbero appiopargli la maglia nera della graduatoria dei numerosi Sindaci che si sono succeduti alla guida della Città. Di che si lamentano? Hanno avuto un Sindaco che per farci fare un balzo qualitativo ha nominato dirigenti tutti arrivati da altre Città. Popolo quando ti incazzi? Quelli che hanno mandato Carfora a casa potranno sempre dire che conoscevano i suoi limiti e che andranno in pellegrinaggio dal santo protettore degli illusi per chiedere una corposa penitenza. Eppure Carfora fu votato per rendere migliore questa Città e non certo per dare premi (come lui stesso ha denunciato in conferenza stampa) ai capipopolo dei suoi sponsor politici.

VALERIA POSTIGLIONE

C’eravamo tanto amati… la saga politica continua. L’amministrazione cade, ma le polemiche restano.

C’eravamo lasciati qualche settimana fa con la diatriba tra sindaco e consiglieri, che ha poi portato al termine dell’era carforiana. Nonostante la caduta dell’amministrazione e la venuta del commissario prefettizio, le polemiche non si placano e la sezione Angelo Vassallo – Casoria del PD affonda i denti nella questione come un bulldog. E allora via libera al vomitare parole contro un’amministrazione che si poteva pensare fosse di parte… e invece come ogni divorzio che si rispetti parole cariche di rancore. Si sa tutti abbiamo bisogno di attenzioni e l’egoismo non è ben visto in nessun rapporto. La sezione casoriana in un comunicato definisce l’ex sindaco inadeguato al ruolo, e lascia trasparire la salita al potere del sindaco come una manovra effettuata da terzi per altri scopi, più grandi, di espansione regionale. Effettivamente fa un po’ Risiko, tutta questa strategia, sotterfugi in pieno stile telenovelas dal fondo politico. Da che mondo è mondo, la politica è stata spesso fatta di marionette, sotterfugi e “compromessi”, quantomeno quella

attuale, poi per quella locale va fatto un discorso a parte, un discorso di “paese”, perché “il modus operandi e vivendi provinciale” condiziona senza dubbio il fattore telenovela. Allora si ripassa dal via: altro giro altra corsa, il problema è che ogni gioco per quanto il tirare i dati possa sfidare il destino, le caselle su cui passare sono sempre quelle, e il parco della vittoria prima o poi qualcuno lo comprerà! il copione lo conosciamo tutti, anche perché i nomi si alternano, ma non cambiano e se pure cambiano gli attori, i registi sono confermati. Ma state tranquilli, come ogni Gotham City che si rispetti, abbiamo i nostri paladini a ergersi ad eroi: “siamo certi che i cittadini di Casoria hanno ormai compreso queste operazioni e che è arrivato il tempo di un necessario e radicale cambio della obsoleta classe politica. Il PD si fa garante di una nuova e diversa fase politica che sia capace di proporre idee ed attori alternativi al nulla di tanti personaggi che hanno portato Casoria alla rovina.” Alla prossima puntata…

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La testimonianza di Francesco D’Anna

IL CARDINALE LUIGI MAGLIONE “Una strada e una scuola nella sua Casoria, ma pochi lo conoscono!”

Si chiama Parrocchia di San Mauro. E si trova a Casoria, in pieno centro. Qualche secolo fa era l’unica di una Città alle porte di Napoli, poi cresciuta a dismisura. Unica ma con una particolarità: un vero e proprio incubatore di Principi della Chiesa. Agli inizi del secolo scorso, infatti, è stata la culla di due porporati e di un Nunzio Apostolico: il Cardinale Luigi Maglione, Segretario di Stato di Papa Pio XII, il Cardinale Alfonso Castaldo, Arcivescovo di Napoli ed il Nunzio Apostolico Antonio Del Giudice, ambasciatore vaticano nella terra di Abramo, in Iraq. Entrando dal portale principale si scopre subito che nella Parrocchia dei Cardinali è forte il ricordo di Luigi Maglione. A lui è stato dedicato, all’interno della Chiesa, uno stupendo monumento sepolcrale. E, a lui, in fondo, si deve se la Chiesa, il cinque di giugno del 1999, è stata eletta Basilica Pontificia con un decreto del Vaticano. “Alcune chiese diventano basiliche pontificie – mi spiegava, all’epoca, il Preposito Curato don Carmine Genovese – per la frequenza della partecipazione dei fedeli alle liturgie, per la loro storia e tradizione, per la loro titolarità, per il Santo a cui sono state dedicate, per essere state culla battesimale di persone che l’hanno illustrata ed onorata: il Cardinale Luigi Maglione è stato uno di questi”. “La fortuna di aver dato il battesimo – si legge nel libro di Don Carmine “La Chiesa di San Mauro” – ad un uomo di Dio come il Cardinale Maglione è stato uno dei motivi fondamentali della sua erezione a Basilica Pontificia”. All’ingresso della Chiesa si possono vedere due lapidi in marmo, che ricordano la figura del Cardinale Maglione. Qualche anno fa, prima che morisse, mi intrattenni con il canonico Antonio Salzano; aveva novantadue anni (morì all’età di 101 anni), aveva conosciuto personalmente Luigi Maglione, oltre ad abitarci a pochi metri, ne

aveva un ricordo vivido ed era stato al suo lunghissimo ed imponente funerale. Mi disse: “lo hanno scordato tutti. Si sono dimenticati di quello che ha fatto. Avrebbero dovuto aprire una biblioteca, un centro studi, approfondire le sue opere e, soprattutto, il suo lavoro prima nella curia romana e poi accanto a Pio XI e Pio XII”. “Abito nella stessa strada di Maglione, a pochi metri dalla Parrocchia di San Mauro – continuava don Salzano – lui mi portò in seminario a Cerreto Sannita e mi ha ordinato Sacerdote. Ricordo ancora quando la genia orribile della soldataglia agli ordini dei nazisti catturò le vittime delle Fosse Ardeatine, a Roma. Maglione uscì di notte per recarsi al Comando Militare per convincere i gerarchi ed i tedeschi a liberare quei poveri indifesi. Tornò distrutto per non essere riuscito nel suo intento. Ricordo le sue vacanze a Casoria. A passeggio, sempre discreto e serio. Anche il futuro Paolo VI, Monsignor Giovan Battista Montini, allora suo collaboratore in Segreteria di Stato, veniva a trovarlo a Casoria. Arrivava con la valigia diplomatica, parlottava con lui, spesso rimaneva a dormire a Casoria in casa del Cardinale”. In quella stessa casa non c’è una lapide a ricordare tutto questo. In nessuna altra Città del Mondo sarebbe successo che l’arrivo a Casoria di due Papi non venisse ricordato. “Certo bisognerebbe parlare più spesso di Maglione – conclude – anche se gli hanno dedicato una strada e una scuola, pochi lo conoscono realmente”. Prima di chiudere va comunque applaudito il bel lavoro fatto dal Prof. Pasquale Di Petta, per il libro da lui pubblicato sulla vita e le opere del Cardinale Maglione.

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DOMENICO BORRIELLO

Viaggio nel mondo della Polizia Municipale E’ la legge del 23 ottobre 1859 ad aver dato facoltà, non obbligo, ai comuni italiani di potersi dotare di guardie proprie. La legge – nota anche come decreto Rattazzi, dal nome del suo ideatore, il Ministro dell’Interno del Regno di Sardegna – fu emanata poco prima dell’Unità d’Italia dal Regno di Sardegna, salvo poi essere ripresa nel periodo “unitario” da Marche, Umbria, Sicilia e dalle zone del Napoletano. Nel 1907 arrivò una regolamentazione ben precisa per le “guardie di città”: una regolamentazione che, nello specifico, prevedeva che i Comuni potessero costituire un vero e proprio servizio di polizia municipale, formato da ufficiali e sottufficiali, chiaramente autorizzato dal Ministero dell’Interno, all’epoca detenuto da Giovanni Giolitti. Nel ventennio fascista arrivarono le divisioni speciali di pubblica sicurezza per Roma, Napoli e Palermo, con la conseguente soppressione dei “comandi dei vigli urbani”. Si ritornò al vecchio ordinamento nell’immediato secondo dopoguerra, mentre nel 1986 una nuova disciplina colpì il corpo dei vigili urbani, che assunse la nuova denominazione di “operatori di polizia municipale”. Dalla stessa disciplina si evince che è al Sindaco che compete il ruolo di vigilare sul corretto svolgimento delle attività e su tutto ciò che riguarda il Comando della Polizia Municipale. Qualcosa che, in effetti, ci rimanda al simpatico duetto tra l’ormai ex Assessore Luisa Marro e l’ormai ex Sindaco di Casoria, il dott. Vincenzo Carfora. Infatti, come abbiamo già avuto modo di raccontare, sono tantissime le peripezie che hanno coinvolto il Comando della Polizia Municipale della nostra città. Ricorderete la vicenda delle uniformi da cerimonie acquistate, e a quanto pare mai utilizzate, mentre ai vigili urbani mancavano ancora le divise invernali. Oppure i mille problemi legati alla connessione alla rete internet, cosa che impediva agli operatori del Comando di offrire un giusto servizio alla cittadinanza, dato che accedere alle “banche dati” online era diventato praticamente impossibile. Oppure, ancora, il malfunzionamento delle quaranta pistole acquistate per la cifra di 22.828 euro. E come si diceva, mentre al Comando della

Polizia Municipale c’era una vera e propria tempesta, Sindaco e Assessore si divertivano con il loro siparietto: colpa mia, colpa tua. In effetti dobbiamo dare ragione a Luisa Marro, il sindaco è il “responsabile dell’incolumità pubblica e della sicurezza urbana” (articolo 54 del Testo Unico degli Enti Locali). Però dobbiamo dare ragione anche a Vincenzo Carfora, perché “la giunta collabora con il sindaco nel governo del comune e opera attraverso deliberazioni collegiali” (articolo 48 del Testo Unico degli Enti Locali). E diamo ragione ad entrambi, a buon intenditore. Nel frattempo la città ammirava, nemmeno tanto compiaciuta, il siparietto. Ritornando al corpo della Polizia Municipale, esso è composto dal comandante, dagli addetti al coordinamento e controllo e dagli operatori. La Polizia Municipale è, in effetti, una sorta di polizia amministrativa, che può anche ricoprire i ruoli di polizia giudiziaria e stradale, chiaramente solo per quanto concerne il territorio in cui opera. I veicoli in dotazione nei diversi Comandi di Polizia Municipale sparsi lungo lo stivale sono, di norma, autoveicoli e motocicli. Il Comando della Polizia Municipale della nostra città, come è noto, si trova a Via Castagna, nei pressi della succursale della scuola media Padre Ludovico da Casoria.

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VIA CAVOUR SECONDA PARTE: NON SOLO DISAGI MA ANCHE TANTA STORIA!

La settimana scorsa abbiamo messo in luce molti problemi e disagi che si annidano a Via Cavour, una strada che ha una grande rilevanza storica per la nostra città. A tal proposito quest’oggi vogliamo illustrare proprio i tesori nascosti in questa via, che la rendono prestigiosa e ricca di ricordi. Partiamo dal lontano 1947, quando in una caserma situata proprio a Via Cavour nacque la conduttrice televisiva Rita Dalla Chiesa, la sua nascita avvenne in seguito alla permanenza nella nostra città di suo padre il grande Generale Dalla Chiesa. Prima di iniziare la sua lotta contro la mafia il Generale operò in una caserma di Via Cavour per ben quattro anni, generando proprio in questa città sua figlia Rita con la moglie Dora Fabbo. Attualmente quella caserma, che diede ospitalità a questo grande personaggio, è diventata una palazzina ma l’antica

origine non può essere dimenticata. Si dice che il 31 agosto del 1947 Rita fu fatta nascere da Donna Nannina detta “a’ vammana”, così come all’epoca si definivano le levatrici. Sessantasette anni fa il nostro territorio dava i natali a questo personaggio televisivo e soprattutto ospitava un uomo così grande ed importante per i suoi valori e per la sua battaglia contro la malavita organizzata. Anche questo ricordo storico così importante viene però infranto da una mancanza della nostra città verso questo uomo illustre. Sono passati trentatre anni dalla morte del Generale Dalla Chiesa e Casoria è una delle poche città in Italia a non avergli dedicato una strada, nonostante la sua permanenza qui per quattro anni. Ritornando alla nostra Via Cavour, che abbiamo tanto criticato la settimana scorsa, è importante ricordare anche la casa di Suor Giulia Salzano testimoniata da una lapide che si trova quasi alla fine della strada. Suor Giulia, diventata Santa nel 2010, nacque a Santa Maria Capua Vetere e nell’ottobre del 1865 si trasferì a Casoria con tutta la sua famiglia diventando insegnante nella scuola comunale. Viene ricordata a Casoria per la sua grande missione religiosa e per aver fondato la Congregazione delle Suore Catechiste del Sacro Cuore. È quindi un grande prestigio per questa strada aver dato ospitalità a personaggi così importanti sia da un punto di vista storico che religioso. Per il suo valore storico Via Cavour non può essere un percorso trascurato e privo di manutenzione, anche se un trattamento migliore dovrebbe essere riservato ad ogni strada della nostra città. Infine proprio ricordando il valore religioso di questa strada non si può non parlare della Cappella del Carmine situata di fronte al Bar Sgambati, fondata nel lontanissimo 1600, patrimonio prezioso e storico della nostra città. Insomma speriamo vivamente che tutti i problemi messi in luce la volta scorsa possano essere risolti nel miglior modo possibile per ricordare sempre il valore e l’importanza di questa strada per tutti noi Casoriani.

DOMENICA 4 OTTOBRE 2015 ANTONIO RUSSO

Terra Nostra occupata? No, Terra Nostra liberata! “Cara città, siamo gli e le abitanti che stanno cercando di restituire un bene pubblico chiuso e lasciato all’incuria. Un enorme spazio verde che potrebbe essere un parco di tutti e tutte in un territorio avvelenato dall’inquinamento e dalla speculazione edilizia” Così recita la prima parte della lettera alla città degli occupanti (o liberatori?) di Terra Nostra. Già dall’inizio dell’estate l’ex deposito militare sito in via Boccaccio, 36 sul famoso Ponte Tre Luci nei pressi della stazione, è stato occupato o meglio, liberato. Mille sono state le promesse di riqualificazione mai mantenute su enormi pezzi della nostra terra che potrebbero essere spazi per servizi dedicati a chi abita questo enorme paese senza luoghi di aggregazione, di socialità, di verde. Pertanto siamo entrati in questo bene che lo Stato ha ceduto a costo zero all’amministrazione comunale con l’impegno da parte di quest’ultima di utilizzarlo per fini sociali. Come si sa, i fondi sono pochi e di certo, con l’attuale crisi amministrativa, non sarebbero destinati ai fini sociali nella zona di Terra Nostra. Quindi per evitare che vi siano ulteriori promesse non mantenute dalla amministrazione si è preferito agire in questo modo per potere, in una prospettiva dal basso, dedicare servizi di pubblica utilità ai cittadini. Si organizzano durante la settimana ogni tipo di forme di svago: dal cinema all’aperto, allo yoga, alle serate con musica live, al torneo di calcio tennis. “Stiamo autogestendo una parte di questi ettari per produrre un modello virtuoso di utilizzo dell’intera area. Un parchetto, un luogo dove chi non ha i soldi per andare in vacanza possa passare l’estate.” E per tutta l’estate così è stato. Ci sono state continue serate con musica live, sono stati lavorati gli orti e i cancelli di Terra Nostra sono sempre stati aperti a tutti coloro che volevano partecipare. Ci è stato inoltre chi ha accusato gli occupanti di Terra Nostra che il loro scopo fosse solamente di prendere possesso di quelle terre per perseguire i propri interessi ma come abbiamo avuto modo di constatare, non viene fatto niente di tutto ciò, anzi, tutto quello che fanno è promuovere attività di comune utilità aprendo le porte a chiunque voglia partecipare. Nell’ex deposito militare si respira un’aria di accoglienza, di cordialità. Tutti sono bene accetti e chiunque voglia partecipare alle attività organizzate, può farlo senza problemi. Insomma, un vero e proprio parco che alla città di Casoria mancava davvero e che adesso, grazie alla liberazione di Terra Nostra, abbiamo!

DOMENICA 4 OTTOBRE 2015

La Pro Loco Insieme per la città di Casoria Con il Patrocinio Morale del Comune di Casoria

Sono lieti di presentare nei giorni : Sabato 3 e Domenica 4 Ottobre 2015 dalle ore 09.30 alle 13.30 e dalle 16.30 alle 20.30 presso la Villa Comunale di Casoria la seconda edizione di:

Diamo Voce A Chi Non Ha Voce MANIFESTAZIONE CANINA

campagna di sensibilizzazione in materia di protezione animali (legalità, tutela e diritti) Conduce

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partners ufficiali della manifestazione

Prenderanno parte alla manifestazione: ASL NA 2 (Microchip gratuito); Polizia di Stato – Unità Cinofila; Guardia di Finanza – Unità Cinofila; Ass. Diamoci La Zampa - Agility; Centro Cinotecnico Campano – Obbedience &Handling Associazione A.S.T.R.A. per le adozioni; Ass. Agility Club Campania Step By Step Ass. LEDA per la Difesa ed i Diritti Animali Veterinario & Toilettatura – ANIMAL CARE

Programma Spettacolo: le due giornate saranno allietate da una kermesse di artisti dello spettacolo di calibro locale e nazionale Ospite d’onore LINO D’ANGIO’ Padrino della manifestazione FABIO MASSA (Attore e Regista) Madrina della manifestazione MANILA AIELLO (attrice) DOMENICA 4 Ottobre si concluderà la manifestazione con il concorso di bellezza canina di razza e meticci “IL COLLARE D’ORO” Presenta Pasquale Caliendo. Direzione artistica Tiziana Di Iorio -*- Audio e luci a cura della PARTY MUSIC WORLD

DOMENICA 4 OTTOBRE 2015

ANTONIO BOTTA

ERCOLANO CANDIDATA A “CAPITALE ITALIANA DELLA CULTURA 2016” Il Cardinale Sepe: “La Città è emblema di un Sud che vuole rinascere e avanzare con le sue gambe

Ercolano è tra le candidate a ottenere il prestigioso titolo di “Capitale Italiana della Cultura 2016”. Le altre città che vi competono sono: Mantova, Como, Pistoia, Spoleto, Terni, Aquileia, Pisa, Parma e Taranto. Il 30 Ottobre prossimo una commissione speciale stabilirà a chi spetta l’importante riconoscimento. La realtà urbana che la spunterà riceverà, come premio, un milione di euro, che sarà impiegato per la riqualificazione e la valorizzazione del patrimonio paesaggistico, artistico e culturale del proprio territorio. A tal fine, ogni città candidata ha inviato al Ministero della Cultura uno specifico progetto, a cui aderiranno, qualora il sogno degli Ercolanesi si avverasse, varie Istituzioni: la Regione Campania, la Città Metropolitana, il Comune di Napoli, l’Ordine dei Giornalisti della Campania, l’Unione Industriali, le Università napoletane Suor Orsola Benincasa e Federico II e il teatro S. Carlo. Felicissimo il Sindaco di Ercolano Buonajuto per aver ricevuto la convinta adesione al Progetto anche dal Cardinale della Diocesi di Napoli Crescenzio Sepe, il quale in una lettera inviata al Primo cittadino ha scritto: “Il solo pensiero di un possibile così significativo riconoscimento riempie di gioia e di orgoglio per l’alto valore intrinseco e per la conseguente ricaduta sociale per una realtà che si impone all’attenzione di visitatori e studiosi di tutto il mondo per la ricchezza del patrimonio archeologico, nonché per la bellezza architettonica di tante monumentali ville, ma che costituirà anche una spinta propulsiva per uno sviluppo integrato e complessivo in tutta l’area metropolitana e in Campania, imponendosi come emblema di un Sud che vuole rinascere e avanzare con le sue gambe e le sue enormi potenzialità”. Ha fatto eco al pensiero di Sua Eminenza il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, il quale, nel discorso di inaugurazione del nuovo anno scolastico tenuto in una scuola di Ponticelli, ha dichiarato che con la cultura il Meridione può affrancarsi dall’illegalità e dai poteri criminali. Al riguardo il Capo dello Stato ha riportato la famosa affermazione dello scrittore siciliano Gesualdo Bufalino: “La mafia

sarà vinta da un esercito di maestre elementari.” Nella missiva al Sindaco di Ercolano, Sepe ribadisce quanto più volte da Lui sostenuto circa la necessità di non piangersi addosso e di far leva sulle risorse peculiari della Campania, potenziando i beni che potrebbero diventare occasione di sviluppo sociale ed economico. “ Credo che una comunità umana, grande o piccola che sia , abbia bisogno anche di questi prestigiosi attestati per uscire dalle difficoltà presenti e antiche, creando prospettive di crescita civile e di concreto futuro per le giovani generazioni. Nel manifestare e avanzare siffatta candidatura e aspirazione, si conferma la volontà, più volte espressa, di rifiutare ogni forma di assistenzialismo improduttivo e di progredire valorizzando capacità progettuali e ricchezze endogene. E’ un modo, peraltro, di dare corpo alla speranza che è in tutti e alle attese legittime di giovani”. Nell’assicurare il sostegno della Chiesa diocesana alla candidatura della città di Ercolano a Capitale Italiana della Cultura, conclude che meritano il riconoscimento “ le nostre popolazioni e, in particolare, la città di Ercolano per la sua storia, il suo patrimonio culturale, per la sua determinazione e onorare un passato meraviglioso aprendo nuovi orizzonti, per il coraggio dimostrato nel combattere illegalità e soprusi.” Anche Casoria, terra di Santi, avrebbe in sé le potenzialità, sviluppando il turismo religioso, per crescere sul piano economico, sociale e culturale. Ciò che manca nella nostra Città è una classe dirigente capace, in grado di valorizzarne il patrimonio. La miopia culturale e la mancanza di una visione di lungo respiro sono le caratteristiche che accomunano e hanno accomunato in passato gli amministratori di Casoria. E’ stato rimarcato tante volte da questo giornale che le aree dismesse potrebbero essere un volano di sviluppo per Casoria. ma nulla finora è stato fatto. Valutiamo le prossime candidature a Sindaco di questa Città anche e soprattutto in base alle proposte rispetto alla riqualificazione urbana e alla valorizzazione dei beni comuni.

DOMENICA 4 OTTOBRE 2015

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DOMENICA 4 OTTOBRE 2015

DANIELA ABBATE

Intervista a Luca Maresca, giovane casoriano campione di Karate

Avevamo lasciato Luca Maresca ai suoi festeggiamenti per il successo ottenuto agli europei di Karate di Baku, conseguendo il secondo posto, titolo mai raggiunto da un italiano nella disciplina del Karate e motivo d’orgoglio non solo per chi pratica e supporta questo sport, ma per tutta la nazione e, in particolare, per i cittadini di Casoria, luogo in cui Luca è cresciuto e si è allenato. Lo intervistiamo oggi, a pochi giorni dalla notizia del riconoscimento del karate come disciplina olimpica. Caro Luca, come ha influito, per un atleta come te, crescere nella città di Casoria? Casoria è stata il luogo in cui mi sono avvicinato al karate. Dunque posso dire che Casoria ha influito positivamente, ma in ogni caso è stato un avvicinamento spontaneo, ci sono capitato tramite un amico e non attraverso la pubblicizzazione di questo sport, come avviene, invece, in alcune città limitrofe, come a Maddaloni oppure a Ponticelli, che ospitano eventi di karate. Questo a Casoria non è mai successo. Quindi, anche se ho mosso i miei primi passi nel mondo del karate a Casoria, questa città non mi ha dato molti stimoli. Secondo te quale approccio dovrebbero avere i Comuni alla periferia di Napoli nei confronti dello sport? Credo che un Comune alla periferia di Napoli dovrebbe stimolare i ragazzi a praticarlo: una maggiore valorizzazione dello sport sia a scuola che all’esterno, anche perché molto spesso i ragazzi non sanno come impiegare il tempo, oltre allo studio pomeridiano, che spesso non è assiduo. Lo sport è una valida alternativa alla strada, alla tv e ai videogiochi. Sarebbe bello che il Comune organizzasse delle iniziative culturali e sportive, tramite le quali far avvicinare i giovani a sport meno praticati. Inoltre, ci sono aree alla periferia di Napoli in cui la criminalità è più manifesta di quella di Casoria. E proprio in questi territori lo sport potrebbe rappresentare un’opportunità per crescere lontano da realtà difficili. Da poco è giunta la notizia che è il karate sarà una delle nuove discipline a partecipare alle Olimpiadi di Tokyo 2020. Quali sono le tue impressioni a riguardo? Penso che una notizia più bella di questa non potesse arrivare. E’ il massimo per uno

sportivo. Sono davvero felicissimo, così come lo è tutto il mondo del karate. Quasi non ci speravamo più. Credo che il karate meritasse da tempo questo riconoscimento tra gli sport olimpici. E ora, dopo i giochi europei, finalmente le olimpiadi ufficiali di Tokyo 2020. Io, ovviamente, sogno di parteciparvi e di vincere anche. Non ho mai pensato di partecipare a una gara senza poterla vincere. Come hai intenzione di prepararti? Sarà un lungo periodo di preparazione; ci saranno tante gare di qualificazione, perché parteciperanno solo dieci atleti. Dunque, non sarà facile partecipare. E in quattro anni mi allenerò per queste bellissime olimpiadi. Un’ultima domanda, perché scegliere uno sport come il karate? Non c’è stato un motivo preciso per cui ho scelto lo sport del karate. Ho praticato molti sport da piccolo, ma il karate è stata la disciplina su cui mi sono soffermato e che mi ha appassionato. Man mano la passione è cresciuta sempre di più. Mi è entrato nel sangue e non l’ho più mollato. Il futuro di Luca Maresca si prospetta radioso e ricco di soddisfazioni. La sua determinazione e la sua passione per l’arte marziale giapponese lo condurranno, senza dubbio, a conseguire risultati senza precedenti.

DOMENICA 4 OTTOBRE 2015

IDA PICCOLO

IL CARISMA DI ANGELO IANNELLI Il viaggio nella musica e nell’arte è infinito e questa settimana ai nostri lettori porteremo a conoscenza di un artista carismatico, portatore di sorrisi e forme di pace. Angelo come definisci il tuo carattere eroico e i tuoi messaggi di pace nei tuoi spettacoli? << Ormai sono venti anni di attività e non è cambiato niente di me, forse perché il mio essere sempre semplice e umile trasmette ciò che si ha dentro con gioia come se fosse un annuncio festoso, e penso sia anche il legame in passato di studi di teologia, infatti ho frequentato un cammino di fede, insomma stavo intraprendendo il cammino di formazione verso il traguardo del diaconato, e secondo me la fede è fondamentale specie nel mondo artistico quello più corrotto, dove si fanno promesse e non si mantengono, e là dove possiamo regalare un sorriso lo facciamo con tutto il cuore e le mie tante sinergie mi inducono ad avere un senso di fare cultura, e questo per me è fondamentale>>. Quali sono i tuoi aneddoti principali, quelli che hanno fatto crescere in te soddisfazioni e gratificazioni? <<Sono tanti i passaggi Sociali e Artistici, ma soprattutto messaggi d’amore i per me efficaci, là dove conseguii il premio con la nomina di “Ambasciatore del sorriso” con Enti, Comuni, con tanti personaggi, per il premio internazionale Socio Culturale, ed ogni evento mi hanno decretato sempre “Ambasciatore del Sorriso” regalando spettacoli in ospedali, chiese, istituzioni e a tutti coloro che ne hanno bisogno, un atto umanitario per le persone diversamente abili, e dove regna a l’indifferenza da prendere in considerazione; emozionandomi del tutto, donando tutto me stesso riempiendo le mie giornate d’amore, il senso della vita è donare senza pensare a quello che succederà, compensandoci solo di gratificazioni e soddisfazioni>>. Finalmente hai raggiunto anche il cuore di Napoli , com’è andato lo spettacolo al Maschio Angioino? << Benissimo con gran fervore –racconta Iannellisi sono tenute queste due manifestazioni canore il 20 e 21 settembre,con una giuria formata da grandi esponenti della canzone Napoletana, con i loro pensieri e canti, devo dire abbiamo conquistato

il cuore di Napoli, un vero connubio tra la musica e beneficenza, ove la gente è accorsa e s’è divertita, anche per l’affetto particolare che provo per la maschera di Pulcinella con mimica poesia e allegria trasmettendo simpatia e spensieratezza, nell’interpretazione –spiega Angelo e ricordando la trasmissione “Avanti un altro” dove la sua mascherà approdò negli studi di canale 5 con Paolo Bonolis – Io la promuovo in tutti i Comuni con la mia associazione “la Vesuvius” di cui sono il presidente di questo progetto di vita con il mio paese Brusciano dove ho cominciato ad organizzare i 12 mesi tradizionali rivalutando quelle che sono le tradizioni, presepi viventi, carnevali, anche con una paranza che ho creato da timoniere, mentre il Presidente Onorario è Marcello Colasurdo quindi un giusto binomio delle tradizioni Napoletane Popolari >>. E dei tuoi percorsi letterari, eventi e progetti futuri ? << Amando tanto la poesia divenne per me compagna di viaggio scrivendo tre libri vincendo una miriade di premi, a Messina, Vico Equense, Premio Grassi a Salerno e tanti altri, tanti eventi e tv, anche film, ultimamente ho girato ”I Misteri di Napoli”, sperando possa diventare una fiction, la prima apparizione nel film l’ho avuta con Rosa Fonseca, i 3 libri che ho scritto sono stati tutti presentati su reti Nazionali di cui portano il titolo di: “Meraviglie dell’Anima”, “I Colori della Vita” con la prefazione di Bruno Gambacorta giornalista Rai, e “Io Nella Terra Dei Fuochi” cercando di dare sempre il massimo, infatti argomenterò l’ultimo libro a Salerno il 12 novembre ad un evento di ambiente e sport, e porterò sempre in giro il sano messaggio –conclude Pulcinella – a tutti coloro che vivono nella sofferenza e nel buio totale>>.

DOMENICA 4 OTTOBRE 2015

DOMENICO MAGLIONE

NON HO TRADITO CARFORA

“Il sindaco è stato sfiduciato perché sono venuti a mancare i presupposti di legalità e di trasparenza su cui, per quattro anni e mezzo, si è fondata questa straordinaria esperienza politica che ha garantito stabilità e progettualità alla città”. Tommaso Casillo, vicepresidente del Consiglio regionale e deus ex machina della passata amministrazione comunale, non ha avuto difficoltà a chiarire i motivi della rottura. E nel corso di una conferenza stampa, convocata “per respingere illazioni e speculazioni che nelle ultime settimane hanno avvelenato il clima politico e democratico della città”, ieri sera, è stato più che esplicito: “Il primo cittadino Vincenzo Carfora non ha avuto il coraggio di intervenire, quando si è reso necessario, per mettere da parte qualche dirigente, peraltro finito pure nelle maglie della magistratura, il cui operato non ci convinceva e per il quale già avevamo fatto un grosso sacrificio, al momento della sua nomina, ad accettarlo. Fu un atto, il nostro, all’epoca, soltanto per garantire stabilità alla maggioranza e tentare di non perdere il Partito Democratico, che pure all’inizio ha fatto parte della coalizione politicoamministrativa che ha gestito la città”. L’ex sottosegretario alle Infrastrutture del governo Prodi ha respinto poi con fermezza ogni accusa di tradimento a Carfora: “Nei suoi confronti non sono mai stato sleale. Anche ora, l’ho invitato a partecipare a questo incontro ma non si è presentato. Eppure pubblicamente forse avremmo avuto entrambi più coraggio a dirci le verità che hanno fatto decadere un’intesa nata su profili e basi solide. Chi mi conosce bene, sa che non ho mai fatto pressioni su alcuno assessore o sindaco che si è alternato alla guida della città e sfido chiunque a dimostrare il contrario. Sicuramente ho dato consigli, questo sì, affinchè si andasse sempre nella direzione giusta che è quella della legalità e della trasparenza degli atti amministrativi. Durante l’esperienza Carfora, non a caso, non abbiamo mai fatto gare a trattativa privata né rilasciato permessi a costruire. Abbiamo espletato un concorso, quello dei

vigili, che è l’esempio più eclatante della correttezza procedurale a garanzia della meritocrazia dei candidati. Malaffare e corruzione sono parole che non mi appartengono”. Ha parlato per quasi un’ora con passione, impegno, volontà ed esperienza. Come le doti che dice di mettere in politica. “Quest’ultima, la politica - ha detto l’ex senatore Casillo – si deve liberare dei pregiudizi che creano solo lacerazioni. Bisogna agire a favore di qualcuno e non più contro qualcuno determinando poi quel contesto di veleni e di menzogne che non fanno bene al territorio”. Con un comunicato, fatto girare sui social network, l’ex sindaco Carfora, intanto, ha etichettato la conferenza stampa dell’ex senatore come “un maldestro tentativo di salvare la sua immagine dinanzi al severo e consolidato giudizio dei cittadini”, accusando Casillo di avere svolto “una infamante regia” nella sfiducia avvenuta il 9 settembre scorso con le dimissioni davanti al notaio di tredici dei 24 consiglieri comunali. “E’ assurdo pensare che i consiglieri comunali, peraltro così tanti, non siano entità in grado di ragionare e valutare con piena autonomia e intelligenza l’operato di un’amministrazione comunale e si lascino guidare ad occhi ciechi dal sottoscritto – ha concluso Casillo – Purtroppo, l’unico che non ha voluto aprirsi alla realtà dei fatti è stato solo l’ex sindaco che si è fidato di persone che gli hanno dato consigli sbagliati facendolo finire in un vicolo cieco. Sicuramente non potevo diventare il parafulmine dei suoi errori, ancora una volta”. Si sofferma poi sui progetti futuri per la città, Tommaso Casillo: “Attualmente abbiamo il vantaggio di avere due consiglieri regionali (l’altra è Antonella Ciaramella, ndr) che in sinergia possono lavorare tanto e bene per la ripresa e lo sviluppo del territorio individuando, con la collaborazione anche di tutte le forze sane di questa città - scevre ovviamente da qualsiasi veto e pregiudizio - un candidato sindaco all’altezza, conoscitore del territorio e con un’esperienza politica anche minima, affinchè si completi questo progetto di rinascita mirato unicamente a privilegiare gli interessi della collettività e mai dei singoli”.

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DOMENICA 4 OTTOBRE 2015

GIUSEPPE NAPPA

ANDREA SANNINO, UNA STELLA CHE BRILLA SUL PALCOSCENICO Come e quando nasce la tua passione artistica? Quando capisci dopo che questa tua passione è diventato un lavoro? Ricordo quando qualche anno fa, i miei genitori mi hanno mostrato delle vecchie foto, in cui avevo dai 5 ai 7 anni, mentre cantavo “comme ‘a nù viecchio” con tanto di gruppo alle spalle, (era il gruppo di mio padre che si dilettava a cantare) oppure quando mi travestivo da mio nonno “macchiettista degli anni ‘50” e recitavo le sue macchiette. Quindi diciamo che la predisposizione alla musica e al teatro me l’ha trasmessa mio padre, che a sua volta l’ha assorbita da mio nonno. Tantissime sono state le tue esperienze artistiche quale di questa ti ha piú emozionato?

È difficile citarne una . Faccio un podio personale: Al primo posto l’incontro con Lucio Dalla, per quello che mi ha insegnato artisticamente e umanamente e i duetti che ho fatto con lui dal 2006 al 2010. Al secondo invece la prima al Sistina e all’Augusteo di Napoli da protagonista del musical “C’era una volta ...Scugnizzi”. Sei cantante e attore ti reputi più cantante o piú attore? Io mi reputo un cantattore. Il che non vuol dire che so fare bene tutte e due le cose ma che in ognuna di esse metto tea-

tro nella musica e musica nella recitazione. Abbracciame una canzone che realmente è ricca di passione e colore napoletano nei suoni come nasce e di cosa tratta? Abbracciame è nata per caso, un pomeriggio eravamo a casa di Mauro Spenillo, compositore e autore insieme a me del brano, e cosi da un giro di chitarra e dalla voluta necessità di parlare d’amore senza metafore, è nato di getto quello che poi è diventato il testo. La musica vera nasce in 5 minuti, più ci pensi e più c’é il rischio di sbagliare. “Stelle a metà” scritto da Alessandro Siani con Sal Da Vinci dove tu sei una delle stelle. Che ruolo interpreti? Cosa si prova a lavorare con Sal? In Stelle a metà sono Lele, il filosofo del gruppo. Il poeta, diciamo un pò il fratello maggiore delle altre stelle, e devo dire che il grande Alessandro ha saputo leggermi dentro perchè anche nella vita sono istintivamente protettivo e altruista verso gli altri. Poi Siani mi ha fatto il grandissimo regalo di affidarmi parte di un brano “Parlanne cu ‘tte” in cui mi trovo a cantare insieme, faccia a faccia, con Sal, ed è un emozione indescrivibile. Sal lo conosco da tempo, è un grande artista ed un vero amico. Nel 2010 Mattone mi scelse come protagonista della nuova edizione di Scugnizzi e mentre i giornali tendevano a inventare titoli per metterci contro, lui mi sosteneva e si complimentava con me privatamente. Fino ad oggi che ritengo Sal uno di famiglia e ho il privilegio di frequentare la sua. Sal è la disponibilità in persona. Gli devo tanto e gli voglio un bene dell’anima. Hai cantato a Raiuno con Lucio Dalla nel programma “Il treno dei desideri” cosa ricordi di questo grande artista? E da lì come è cambiata la tua vita artistica ? Ho risposto alla seconda domanda. Da lì è cambiato il mio modo di vedere la vita artistica e il successo, qualora un giorno arrivasse, perchè di Lucio spero mi rimarrà la sua sconfinata umiltà... Era ed è un genio e pure ti spiazzava con la sua stravagante semplicità.

DOMENICA 4 OTTOBRE 2015

Un tuo sogno nel cassetto? Sono due : Viaggiare nel tempo e vivere Napoli dell’800. Cantare in un cartone Disney (Walt Disney è il mio mito) Ti sei ispirato a qualche personaggio in particolare oppure ti ispiri nel tuo mestiere? Non ho una vera e propria ispirazione artistica. La mia fonte principale d’ispirazione è l’osservazione della realtà... Scrivo e canto quello che vedo, che vivo e che sogno! Un consiglio che dai ai giovani che vogliono intraprendere la strada dello spettacolo? Lo dico in una mia canzone, si chiama Verso mete e li scrivo : “...se credi a ció che hai dentro, qualunque sia l’effetto, vincerai !” Credeteci sempre, soprattutto quando vi dicono di non farlo!

21 Riceviamo e Pubblichiamo Gentili Concittadine e Concittadini, pur ribadendo con forza il mio personale apprezzamento per ogni dibattito pubblico sui progetti e gli interessi della Città di Casoria, devo purtroppo prendere atto che il tema della odierna conferenza, il cui invito mi è pervenuto via sms, è solo una “pianificata giustificazione” di colui che, convocando la stampa ha definitivamente (se vi fosse dubbio alcuno) ammesso la sua personale regia nella infamante vicenda delle dimissioni di massa dei consiglieri comunali, un maldestro tentativo di salvare la sua immagine dinanzi il severo e consolidato giudizio dei cittadini. Con questo nuovo tentativo di inquinare la verità dei fatti, la chiamata dell’On. Tommaso Casillo dimostra ancora una volta l’assoluta attualità di un vecchio monito latino per cui “EXCUSATIO NON PETITA, ACCUSATIO MANIFESTA”. con affetto Dott. Vincenzo Carfora (già Sindaco di Casoria)

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DOMENICA 4 OTTOBRE 2015

22 In Ricordo

LUCA NOLLINO E’ MORTO!

Venerdì scorso, 25 settembre: Erano le 6.45 di quella sfortunata mattina quando un altro spiacevole evento ha colpito la nostra Città e la famiglia Nollino, tre anni dopo la tragica vicenda di Andrea che perse la vita, sparato, di fronte la Basilica di San Mauro Abate. All’ingresso della fabbrica di materassi sita in via Padula n.169 si è presentato un TIR Renault che voleva entrare nei capannoni che vanno a comporre il complesso industriale. Luca Nollino, 52 anni, guardiano notturno, si è avvicinato al Tir, per comunicare al conducente che la fabbrica era ancora chiusa. Luca, preoccupato, che la coda del grosso camion, potesse occupare la sede stradale e, quindi, impedire, in tal caso, la circolazione su via Padula, diceva al conducente di farsi un metro più avanti. E questa richiesta è stata fatale. Il TIR è partito in automatico, abbattendo il cancello, la macchina della vigilanza e lo stesso Luca. Sul posto gli Agenti di P.M. Rosa Esposito e Claudio Russo, coordinati dal Maggiore Joselito Orlando, si sono attivati per i provvedimenti del caso. Al Pronto Soccorso prima ed alla Rianimazione poi dell’Ospedale Cardarelli la situazione è apparsa subito gravissima. I medici, dopo l’intervento, hanno comunicato i bollettini sanitari, i quali, purtroppo, recitavano sempre la stessa diagnosi: situazione gravissima, elettroencefalogramma piatto, attività cerebrale assente, coma profondo. La Comunità di San Mauro sì è stretta in preghiera, invocando un miracolo. mercoledì 30 ottobre alle 10:15, arriva la triste notizia: Luca Nollino è morto; purtroppo Luca è finito. La redazione di Casoriadue, il direttore responsabile, gli editori, si stringono commossi alla famiglia di Luca Nollino, esprimendo, con tristezza, le sentite e affettuose condoglianze.

Augurissimi Domenica 27 settembre presso la Chiesa San Benedetto, Casoria(NA), la piccola Benedetta Sapio ha ricevuto il Sacramento del Battesimo Auguri a Benedetta ed a tutta la sua famiglia. La Redazione. ------a

Benedetta sapio

Semmai qualcuno ci avesse solo provato a spiegare cos’è avere una nipote tra le braccia, non credo che poteva trovare le parole giuste, le sfumature giuste e lo splendore giusto, per descrivere una Bambolina morbidosa dagli occhi azzurri , dal profumo di miele e da un sorriso unico e immenso…. grazie piccola Benedetta per le emozioni intense e irrepetibili che ci stai regalando …In questo giorno speciale non possiamo che augurare al nostro piccolo Angioletto di crescere nell’amore e nella salute protetta sempre dallo sguardo benevolo del Signore….

Augurissimi

NOZZE D’ORO ANIELLO E LUCREZIA MAGLIONE Oggi festeggiate le vostre nozze d’oro, il nostro augurio è che possiate continuare questo cammino d’amore, sempre uniti e sereni, come questo giorno. Cinquant’anni di unione e sacrifici, preoccupazioni e sorrisi, gioie e dolori, salute e malattia, capiamo che non sono stati semplici ma il vostro amore e la vostra Forza, vi hanno tenuti uniti, fino a festeggiare assieme alla Vostra Famiglia, questo stupendo Traguardo D’amore. Congratulazioni e tantissimi auguri dai vostri figli Luisa,Rosaria,Emma ed Antonio e dai vostri nipoti Maria Pia,Lucrezia,Francesco e Luigi. Casoria 4/10/2015.

PER LA TUA PUBBLICITA’

CHIAMA AL 3384356954

DOMENICA 4 OTTOBRE 2015

23 Invito

Augurissimi

ANTONELLA BUONAURIO

Teatro Ateneo

Palazzo Secra, via Circumvallazione Esterna , 15 Casoria (NA) venerdì 9 ottobre ore 21,00 ------La S.V. È invitata allo spettacolo “Vladimir!! tempesta in un respiro scritto, diretto ed interpretato da Raffaele Esposito coreografie e movimenti scenici Nastassja Avolio su musiche di Satie, Bach, Ravel

39 ANNI NASCESTI TU AMORE MIO ED IO IN QUESTO GIORNO MERAVIGLIOSO VOGLIO AUGURARTI CON IMMENSO AMORE UN FELICE COMPLEANNO...

Gino

Augurissimi A

Vincenza Senese Augurissimi A

MArco d’andrea

In un giorno speciale come questo non si può non augurarti tutto il meglio che la vita ha da offrire, non si può non augurarti di mantenere il sorriso sempre e comunque, non si può non augurarti di rimanere così come sei. Buon compleanno per i tuoi 30 anni. da tutta la famiglia -------

2 OTTOBRE

ANgela Buonaurio & Angelo giustino Non sempre le parole riescono ad esprimere i veri sentimenti di una persona. Per il VOSTRO onomastico preferiAMO abbracciarVi, per farVi sentire tutta la NOSTRA stima e l’affetto che provIAMO per VOI. Felice onomastico! DA TUTTA LA FAMIGLIA -------

2 OTTOBRE

ANgela FARINA

Non si dimenticano importanti date come quella di oggi, che significa tanto e non si dimenticano nomi legati alla data odierna,soprattutto non si dimenticano persone speciali che ne possiedono uno, legato a questo evento. Tanti cari auguri per il tuo onomastico. DA TUTTA LA FAMIGLIA

ha ottenuto la Laurea Magistrale in Management e Controllo d’Azienda all’Università degli Studi di Napoli Parthenope discutendo la tesi in Corporate Finance dal titolo: Project Finance con il relatore Stefano Monferrà. Con immensa soddisfazione le arrivano gli auguri del papà Ciro, la mamma Antonietta, la sorella Bianca, la nonna Vincenza, il fidanzato Sanni, Rocco, gli zii e i cugini.

Autorizzazione del Tribunale di Napoli n. Reg. 5116 del 28/02/2000

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DOMENICA 4 OTTOBRE 2015