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DOMENICA 13 SETTEMBRE 2015

Settimanale di Informazione

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ANNO XV - N째 27 - DOMENICA 13 SETTEMBRE 2015

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DOMENICA 13 SETTEMBRE 2015


DOMENICA 13 SETTEMBRE 2015

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PALLA AVVELENATA

Colpo a sorpresa: poche ore dopo che veniva notificata la convocazione del Consiglio Comunale di lunedì 14; Casillo a Carfora:

“Il nostro matrimonio è finito”

Canovaccio senza copione. Interpreti e comparse: Casillo, i suoi 13 consiglieri comunali, un Notaio Si può parlare del Consiglio Comunale quando tredici consiglieri comunali si presentano da un Notaio, si dimettono, protocollano le loro dimissioni e mandano il Sindaco a casa? Menabò del primo numero del nostro settimanale in via di esecuzione, gli articoli già fatti da parte dei redattori; un numero monotematico tutto incentrato sulla crisi e sul consiglio che non si farà e ti dicono anche di essere dispiaciuti e un paio di loro confidano che hanno firmato sì ma non hanno letto ed è solo per rispettare la volontà del loro leader maximo, il vecchio ed antico Sindaco Ombra, di mandare a casa il 4° Sindaco della sua storia politica. “volevo farla finita, credimi, non ho ubbidito a Casillo; ritenevo giusto che questa amministrazione andasse a casa” mi dice il frastornato consigliere; un lungo e meditato percorso; una guerra intestina che dura già da qualche anno; si incontrano in Regione Campania e decidono gli otto, il loro capo e qualche assessore di sua ispirazione di porre fine alla storia politica e amministrativa di un imperfetto modello di governo tutto casoriano che

vede l’un contro l’altro, disarmati, pieni, solo, di inciuci e veleni, ma non bastavano ed allora chiamano i rinforzi che accorrono subito. Giungono a dar man forte agli uomini di Casillo altri consiglieri comunali e cioè Massimo Iodice, Nando Mosca, Nello Cerbone e Raffaele Bene, quest’ultimo scappato dalla maggioranza solo pochi giorni fa, approdato al Pd, dove dicono: “ha agito in maniera personale. Che dobbiamo dirti: avevamo riunione di gruppo e invece di venire da noi, è andato dal Notaio”. Non sarà certo la caduta di Carfora a fermare Polizio nella sua continua battaglia, fornendo al Prefetto di Napoli un atto di accusa gravissimo che va “dalla cultura del sospetto” riguardo a PIU Europa, Tubi Bonna, Commissioni Consiliari, Casoria Ambiente, al PUC, alle assunzioni farse e pilotate di Dirigenti di Settore e tanto, tanto altro. Si può? Certo che possiamo: CONTINUA A PAG. 5

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SEGUE DA PAG. 3 Lo abbiamo fatto sin dal primo giorno di questa avventura, di questo lungo viaggio nell’informazione locale, Anno di Grazia 1990, con l’Editore Sergio D’Anna ed il suo settimanale City News tanto che, per la prima volta, l’Ordine dei Giornalisti e l’Associazione Napoletana della Stampa, con le Massime Autorità (Lucarelli, Falco, Colimoro e Coppola) organizzarono, con questa testata, qualche anno fa, a Casoria, al Madrinato di San Placido, un Convegno dal titolo “Il ruolo fondamentale dell’informazione nelle realtà locali” e premiando il Direttore Responsabile del settimanale Casoriadue e del portale di informazione www.casoriadue.it con il premio di giornalismo alla memoria di Mimmo Castellano. Scrivere di informazione locale fa prendere gli insulti dai servi dei potenti del posto o se, per caso, ti riesce di Vincere le Elezioni, con il colore politico che ti appartiene e ti identifica, con i Valori e gli Ideali che ti rappresentano (o “dovrebbero”), allora gli insulti ti arrivano dai servi di coloro a cui è stata scippata la poltrona dal sedere, e, poi, ci sono, non va dimenticato, gli insulti dei consociativi e dei trasversali, quelli dei faccendieri, quelli dei palazzinari etc etc etc. Soprattutto ti arrivano gli insulti da parte di coloro che avevano appena finito di esaltare quella specie di circhi volanti dei governi del passato. Non si è rivelato migliore, purtroppo, questo governo: grandi occasioni perdute dovute all’empasse politica, amministrativa e gestionale causata dalla uscita dalla maggioranza del Partito Democratico, questo periodo di amministrazione, partito con l’entusiasmo del Sindaco Vincenzo Carfora e l’impegno quotidiano dei suoi Assessori. Corsi e ricorsi storici a Casoria, Oggi, come già successo a Franco De Luca, Giosuè De Rosa e Stefano Ferrara, l’Amministrazione di Vincenzo Carfora, minacciata ed in ostaggio dei soliti professionisti della politica, si scioglie come neve al sole. Si dimettono dal Notaio e mandano il Sindaco a

5 casa; uguale maniera fu qualche anno fa per Stefano Ferrara. Sempre gli stessi attori, sempre lo stesso stratega, cioè colui che tiene bloccata questa Città da ben 25 anni, comandando e gestendo volti ben noti, prestati ad un frastornato, travagliato e multicolore quadro politico. A 4 anni di distanza dovrebbe essere chiaro a tutti che questo imperfetto modello casoriano che non è né di destra né di sinistra, ha vissuto uno sciagurato e masochista periodo politico. Una maggioranza sull’orlo di una crisi di nervi, con democristiani chiusi nella ferocia trincea degli “interessi”, le perenni tentazioni di regressione alla Prima Repubblica. Le trame di inciucio tra socialisti e cristiano democratici, e tutto il passato, il vergognoso, ostinato passato che non vuole passare e che tiene prigionieri molti dei personaggi di questo Consiglio Comunale. Prigionieri di schemi, logiche, persone del passato, vecchi ricordi e mentalità. Se contasse qualcosa, bisognerebbe aggiungere che la cattiva stampa di cui facciamo soffrire i faccendieri, gli imbroglioni, i maneggioni, gli affetti da lue policantista, i vanesi, i fantasmi del Comune, i palazzinari non è certo legittimazione dei precedenti governi casoriani, quelli sì veri nemici di ogni cambiamento. E siccome questo è un paese dalla memoria cortissima nonché un popolo sussidiato che ringrazia, varrà la pena ricordare le catastrofiche amministrazioni del passato, che non hanno fatto pagare le tasse a chi ha sempre evaso oltre ad aver consentito lo sfascio urbanistico della Città. Un passato che le nuove generazioni non riescono a rottamare. Perché? Notate in giro; vi sono ancora quei cognomi da regime, da “rosa dei nomi”, infilati proditoriamente, e forse con suggerimento, ogni volta che si tratta di fare assunzioni, nomine o affidare incarichi ed appalti ad un ente pubblico. Meno male che esistono ancora i fatti.

PALLA AVVELENATA

L’ennesima fine dell’ennesimo Sindaco (….. e sono 4; solo Graziuso finì il suo mandato).

Siamo all’epilogo di una stagione politica poco esaltante, dai seguiti a volte grotteschi ed a volte esilaranti, sicuramente costellata da ripetuti insuccessi, uno dietro l’altro. Ha lottato il Sindaco, l’uomo della provvidenza, l’esperto chiamato a mettere ordine alla macchina comunale, ottimizzare le risorse umane, far progredire e migliorare il tessuto urbano e socio-economico della Città. Tommaso Casillo, l’uomo forte, il quale non è riuscito a placare la litigiosità dei partiti del centro sinistra e le faide dei consiglieri comunali della maggioranza, con la conseguente paralisi dell’attività cittadina. Hanno fallito i sottoscrittori della mozione di sfiducia: si sono sedotti a vicenda, quelli dell’opposizione e i quattro dissidenti del PD, anche riuscendo a mandare a casa il Sindaco, si sono ritrovati con le “pive nel sacco” e costretti per l’ennesima volta a perseguire l’ormai fallimentare deriva centrista. Ha fallito il centro destra che non ha saputo, per manifesta incapacità, essere protagonista e alternativo al Gover-

no cittadino, ma che, in un susseguirsi di trovate improvvise ed inattese, hanno trasformato le vicende politiche in situazioni paradossali. Hanno fallito tutti coloro che in coro non partecipano più all’azione propositiva della vita pubblica del Paese, ma riempiono solo gli intervalli con sterili ed inconcludenti arzigogoli. Insomma, c’è in tutto questo il vecchio armamentario di sorprese, stranezze e buffonerie della commedia antica e di quella erudita. Il Consiglio Comunale (privato ormai di qualsiasi contenuto politico) non va in scena. La farsa finale (l’approvazione del Bilancio Comunale) non viene programmata sullo schermo all’aperto di Piazza Cirillo. La parola fine l’hanno pronunciata quelli che con fare grottesco si sono esibiti comportandosi in modo ambiguo, mutando facilmente opinione e agendo con assoluta doppiezza con buona pace della coerenza, chiarezza e trasparenza. Tanto vi debbo, cordialmente, Vostro


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ROSA DAVIDE

La fine dell’amministrazione Carfora: i consiglieri comunali staccano la spina E’ finita. L’amministrazione comunale non fa in tempo a raggiungere tutti i suoi obiettivi e prima che i cinque anni giungano al termine al sindaco Vincenzo Carfora non resta che raccogliere i cocci. Una notiza che era nell’aria da un pò di tempo, si pensava infatti che le prossime sedute del consiglio comunale sarebbero state decisive. L’appello alla responsabilità inviato dal sindaco e pubblicato sul nostro sito web sembra non essere servito a trovare una

mediazione. Poche ore fa, infatti, i consiglieri comunali della vecchia maggioranza (Capano, Colurcio, Galluccio, Esposito Orsino, Iodice Salvatore, Mileto, Monaco e Petrone), insieme a Raffaele Bene (passato al PD), Nello Cerbone e altri consiglieri di opposizione (Mosca, Iodice Massimo e Ferrara Mauro) hanno firmato le loro dimissioni. Il tutto è avvenuto presso lo studio del notaio Di Transo. Sarà un commissario a condurre la città di Casoria fino alle elezioni amminisrative del prossimo anno.

VALERIA POSTIGLIONE

Politici social ne abbiamo: #personaggiincercadautore

George Orwell aveva predetto il grande fratello. Una figura non troppo mitologica che osservava tutto e tutti creando una sorta di dittatura mentale e forzava i comportamenti umani, facendo vincere le apparenze. Un po’ come i social network insomma! Sia ben chiaro non ho nulla contro i social network, anzi li trovo costruttivi: pensateci grazie al web abbiamo scoperto informazioni che forse non ci sarebbero mai arrivate; ognuno di noi è uno street journalist grazie ad uno smartphone e un social; tutti possono dire la loro su ogni argomento grazie a twitter. I social sono un po’ i nuovi equalizzatori sociali, nel senso che chiunque può dire la propria senza limitazioni di alcun genere. Naturalmente come in ogni cosa esiste il rovescio della medaglia: intere vite riversate in piazza, gente che si crea identità parallele, ideologie estremiste portate all’eccesso attraverso gruppi improponibili. Ma i miei preferiti sono quelli che litigano nelle piazze dei social: amici, conoscenti, vip, fidanzati e politici. E si ormai perfino loro si colpiscono a furia di botta e risposta online! Effettivamente la socialità concerne al loro ruolo, ma siamo sempre dell’idea che i panni sporchi sarebbe sempre meglio lavarli in famiglia o nel partito. E allora da un lato del ring troviamo 8 consiglieri (Capano Andrea; Colurcio Marco; Galluccio Biagio; Esposito Orsino; Iodice Salvatore; Mileto Massimo; Monaco Giuseppe; Petrone Raffaele); di contro all’angolo opposto troviamo il sindaco Enzo Carfora. Chissà che quest’ultimo non abbia pensato ad un’anticipazione del nuovo film di Tarantino (THE EIGHTFUL EIGHT) mentre leggeva il comunicato pubblicato online. Parole amare, di chi si è sentito ferito, come una moglie tradita, che ha sopportato e che ha fatto di tutto per non far fallire il matrimonio, ma alla fine esausta ha dovuto cedere. Ci si potrebbe aspettare la risposta diretta del marito, che a sua volta colpito nell’orgoglio deve reagire… e come sceglie di farlo? Affidandosi ad un portavoce! #cipuòstare direbbe twitter! E

subito al via la lista della spesa dei meriti del buon marito! Qualcuno a questo punto potrebbe controbattere tra moglie e marito non mettere il dito… ma se moglie e marito scrivono letterine sui giornali e poi le condividono su Facebook che si fa!? Dilemmi esistenziali ci tormentano. Social o non social; Consiglio comunale si, consiglio comunale no. Il problema è che di mezzo ci vanno sempre i figli! Le quasi 80000 creature, a cui non frega niente se mamma e papà litigano, perché certe cose (volenti o nolenti) vanno fatte e tra i due litiganti chi ci perde siamo noi miei cari quasi 79999! Trovo questi teatrini pubblici, anzi social, molto divertenti e al tempo stesso molto tristi. Nei libri di storia la politica era associata alla dialettica, un’arte meravigliosa, capace di farti legare ad un pensiero o ad un’ideologia anche solo grazie al sapiente uso della parola, all’etica dei discorsi. Oggi assistere a tutto ciò lascia pensare al processo involutivo di quella che ancora chiamano politica. Gli otto sotto un tetto si fanno paladini e portavoce di cittadinanza, rammaricati ma ormai impotenti, a loro dire non possono più nulla contro le lacune di un sindaco “che ha ha fatto venire meno la sua autorevolezza, incapace di organizzare anche una semplice riunione di maggioranza.” La pronta risposta non tarda ad arrivare, per la serie non sono stato io: “Una colpa può essere certo addebitata al Sindaco: non essersi liberato prima da ingombranti satrapi, balzellanti castellane e sudditi questuanti. La preoccupazione che Casoria perdesse le opportunità di sviluppo avviate hanno imposto di ingoiare bocconi amari.” Non c’è torto e non c’è ragione. Solo molto rumore per nulla. La mia non è l’intenzione di sminuire l’accaduto, ma piuttosto sottolineare soltanto rumorose chiacchiere, per poi non aver risolto niente. A questo punto lancio un hashtag (in stile Belen, con le dovute differenze) prendendo in prestito le parole a Pirandello #personaggiincercadautore , a voi la parola!


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(intervista effettuata prima delle dimissioni dei 13 consiglieri)

Intervista all’assessore Antonio Lanzano sull’operato dell’amministrazione comunale

“IL COMMISSARIAMENTO DEL COMUNE? UNA SCONFITTA PER TUTTI”

Assessore Lanzano, traballa l’amministrazione Carfora. Ammette che è giunta al capolinea? Stabiliamo la verità dei fatti e informiamo i cittadini su quello che realmente sta accadendo, senza travisare la realtà: effettivamente una crisi si è aperta, tanto che il Sindaco ha revocato le deleghe agli Assessori. Ma tale decisione non è assolutamente una resa, né si intende cedere alle pressioni di una minoranza che mira, in maniera preconcetta e ideologica, a infangare la maggioranza, misconoscendo quanto di positivo è stato fatto in questi anni. Mi scusi, anche lei ha usato il termine “crisi”, quindi non c’è coesione nella compagine governativa. Non è così? Perché non lo ammette con la franchezza che la contraddistingue? Chiariamoci: tante volte, anche nelle migliori famiglie, c’ è burrasca, non ci si intende o non collimano i punti di vista dei vari membri, ma non per questo ci si separa o si ricorre subito agli avvocati per divorziare. Ci si siede attorno a un tavolo, si avvia un confronto schietto e leale e se non si è affievolita l’intesa di fondo, si arriva a un accordo, per ricominciare su nuove basi. Tale metafora sulla famiglia credo che renda bene quanto intendevo dire quando ho usato il termine “crisi”. Essa è, dunque, una crisi di crescita, dobbiamo ritrovare in noi e fra noi le motivazioni forti per percorrere insieme l’ultimo tratto di un tragitto che è stato irto di difficoltà, ma in cui abbiamo raggiunto traguardi importanti per la Città. Sa che le dico? Chi rema contro, chi l’undici Settembre prossimo, giorno in cui è stato convocato il Consiglio comunale (l’intervista è stata effettuata il 7 Settembre scorso, ndr), impedisce irresponsabilmente l’approvazione del bilancio, non fa il bene della Cittadinanza. La consegna del governo della Città nelle mani di un Commissario, nominato dal Prefetto, è una amara sconfitta per tutti, per l’intera classe dirigente di Casoria, consiglieri dell’opposizione e della maggioranza che sostiene Carfora. Nessuno vince, perdono i Casoriani. Suvvia, vuol far credere che nei restanti mesi che ci separano dalle prossime elezioni comunali, la gestione della “cosa pubblica” da parte di un Commissario è una iattura per Casoria? Ma se proprio voi siete stati tacciati di inettitudine e di malgoverno negli anni in cui avete avuto fra le mani le leve del potere!! In che cosa, dunque, si chiedono i vostri oppositori, il commissariamento potrebbe fare peggio di voi? Non si presti anche lei a fare il gioco della propaganda disfattista, che è stata martellante, faziosa, prevenuta, impedendo di riconoscere ciò che di buono è stato fatto dalla Giunta Carfora. Diverse mani si sono divertite a usare la “macchina del fango” contro di noi. Invito i lettori a leggere il comunicato stampa del Sindaco, pubblicato anche sul sito web di Casoriadue: finalmente, in quel testo, vibrante di sdegno, scritto con l’ardore di chi ha subìto ingiustamente critiche malevoli per molto tempo, sono elencate alcune delle opere promesse ed eseguite per i cittadini e prossime alla luce. Gliele leggo: “Casoria tra pochi giorni vedrà:

la partenza dei lavori di riammodernamento di Piazza Cirillo;la consegna dello stadio San Mauro; l’avvio delle opere per un parco a verde di 25.000mq a via Michelangelo; le consegne di ulteriori aule per la scuola elementare Cimiliarco; i lavori alla ex Snaidero; la riqualificazione del servizio fognario in via P. Nenni; il completamento della bonifica del Cantariello.” Inoltre, “a fronte di un incremento di spesa per le fasce più deboli della nostra comunità, l’amministrazione, già colpita da una ulteriore riduzione dei trasferimenti dallo Stato, ha predisposto un sostanziale e significativo taglio negli altri settori.” Eppure, la Corte dei Conti denuncia gravi irregolarità nel modo di gestire le risorse pubbliche, come pure l’opposizione stigmatizza l’assunzione clientelare di Dirigenti e spese ingenti per consulenti; critiche al vetriolo piovono anche su “Casoria Ambiente”. Cosa ha da dire, al riguardo? Critiche, accuse, illazioni tutte da provare, da dimostrare. Sia ben chiaro, la politica è “l’arte del possibile”: non tutto ciò che ci eravamo proposti di fare siamo riusciti a realizzare, a volte abbiamo dato l’impressione di procedere divisi, di non essere coesi; ma da qui a considerare fallimentare l’esperienza governativa di questa maggioranza ce ne vuole! L’opposizione ha un ruolo importante di controllo, di sollecitazione, di pungolo verso chi sta al governo a lavorare onestamente e con competenza per il bene comune, ma l’opposizione non va confusa con la contrapposizione irosa, con il muro contro muro, sempre e comunque, con il solo scopo di ostacolare, di delegittimare aprioristicamente l’avversario politico, di demonizzarlo. In qualità di Assessore allo sport, quali sono le iniziative che ha promosso e di cui va fiero ? Oltre al completamento dello stadio, sto profondendo il mio impegno per la riattivazione del Palacasoria e sono fiero di aver realizzato con successo per 3 anni il progetto “Viviquartiere: l’intento dell’ Amministrazione comunale è stato quello di consentire ad interi nuclei familiari di riappropriarsi di aree pubbliche, dove ci si è incontrati per conoscersi, dialogare spensieratamente, godersi una giornata di sole, far giocare e divertire i figli. Si sono rianimati, dunque, i quartieri, in particolare quelli periferici, diventati deserti di solitudine, nei quali ognuno è ignoto all’altro e dove, quanto più si è connessi con i cellulari e altri mezzi digitali, tanto più si è lontani e scollegati, perché mancano rapporti umani significativi, profondi, sinceri. “ VIVIQUARTIERE” è un’opportunità offerta ai cittadini delle periferie di generare relazioni, di recuperare la dimensione sociale dell’esistenza, di sostituire alle piazze “virtuali” quelle reali, nelle quali ci si può guardare negli occhi, cogliendo negli sguardi una richiesta d’aiuto, un problema comune, condividendolo, di permettere ai piccoli di stringere legami di amicizia e di rivedersi, perché no, nelle rispettive case. Né vanno dimenticati i vari tornei di calcetto tra gli oratori parrocchiali della nostra città, una valida occasione per consentire ai ragazzi di aggregarsi e divertirsi in modo sano.


DOMENICA 13 SETTEMBRE 2015

10 GIANLUCA GRIMALDI

(intervista effettuata prima delle dimissioni dei 13 consiglieri)

Il “sistema Casillo” raccontatoci da Pasquale Fuccio “I giorni di Carfora sono finiti” è un mantra che abbiamo sentito molte volte negli ultimi anni tanto che abbiamo imparato a conviverci senza mai renderci conto se effettivamente, in tale frase, esistesse o meno la verità. Eppure, a sei mesi dalla scadenza del mandato, il sindaco Carfora sembra davvero in una posizione molto complessa. Per fare chiarezza, abbiamo parlato col consigliere comunale del PD Pasquale Fuccio. Poco tempo fa alcuni consiglieri hanno fatto richiesta di scioglimento al prefetto. Qual è la posizione del PD a riguardo? Tutti noi consiglieri di opposizione abbiamo fatto richiesta al prefetto di provvedere allo scioglimento del consiglio comunale. Abbiamo anche chiesto al sindaco di formulare una proposta di dimissioni onde evitare di protrarre un trascinamento della situazione. Cosa poteva essere fatto prima e magari non è stato fatto? In realtà, è una questione tecnica. C’è un termine entro cui approvare un bilancio. Se scade il termine, il prefetto invia una diffida con un termine di 20 giorni. Dopo tale termine, il prefetto dovrebbe provvedere alla nomina di un commissario tecnico e allo scioglimento del consiglio comunale. In realtà permangono dubbi sul modo di intendere tali termini e l’automaticità del procedimento. La mia opinione è che il prefetto avrebbe già dovuto sciogliere il consiglio. Tuttavia, il problema più grande non è tecnico, bensì politico. Un comunicato del sindaco Carfora, inviato alla nostra redazione dall’assessore al bilancio, l’avv. Marchetti, afferma “La mancata approvazione del bilancio impedirà il mantenimento dei raggiunti livelli di assistenza sociale. I CONSIGLIERI CHE SI SOTTRARRANNO A QUESTO COMPITO SARANNO, SUL PIANO UMANO E POLITICO, DIRETTAMENTE RESPONSABILI”. Cosa pensa di tale affermazione? Voglio sperare che l’appello si riferisca ai consiglieri che lo hanno sostenuto in questi anni, non a quelli che da anni si oppongono alle sue scelte. Negli ultimi quattro anni, Carfora è diventato parte di un sistema che ho ribattezzato “sistema Casillo”. Il “sistema Casillo” ha fatto

sì che il nostro fosse un sindaco fantoccio. Cosa accadrà dunque nel prossimo consiglio comunale? In realtà, quello che accadrà è parva materia. Stiamo parlando di una consiliatura che è vicina alla fine. Non è importante sapere se questo consiglio si scioglie o no, se Carfora va a casa o no. Il quadro è ben più grave, permanendo numerosi problemi politici. Il sindaco non ha mai avuto il pieno delle sue funzioni: ci sono sempre stati dei manipolatori alle spalle, e non parlo solo di Casillo. Enzo Carfora è stato guidato in questo percorso finché non è stato più utile, ossia quando il leader del sistema ha ottenuto il risultato personale, cioè l’elezione a consigliere regionale. Tuttavia ci ritroviamo con una situazione molto grave. Primo fra tutti il caso di Casoriambiente. Il quadro è drammatico. Negli ultimi tempi il Pd di Casoria ha perso alcuni dei suoi giovani iscritti, lamentando poca coerenza. Voglio sperare che la poca coerenza sia imputata alle scelte nazionali. A livello locale, come mai nella sua storia, il PD ha manifestato un orientamento abbastanza netto. Se qualcuno decide di lasciare il nostro partito e aderire ad un altro è pienamente legittimato a farlo: ciò fa parte della libertà degli uomini e, in particolar modo, dei giovani. Ma non credo si possa imputare al nostro partito poca coerenza. Nei prossimi mesi, quelli di campagna elettorale, quale sarà la posizione e il percorso del PD ? Penso che il PD debba portare avanti le battaglie fatte negli ultimi quattro anni, stilare un programma sulla scorta di quanto abbiamo pensato, detto, fatto in questi anni di opposizione. Altro step è creare un distinguo, porre un argine rispetto a quei soggetti che hanno partecipato agli ultimi anni di amministrazione Carfora: è impossibile pensare che i fautori della situazione attuale siano assorbiti in una coalizione. Il PD deve mantenere questa linea. Dobbiamo evitare sprechi, sfruttare al meglio le risorse per creare e migliorare i servizi.

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DOMENICA 13 SETTEMBRE 2015 LUIGI IPPOLITO

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(intervista effettuata prima delle dimissioni dei 13 consiglieri)

Emilio Polizio: “Cambierà poco col prossimo consiglio comunale, l’amministrazione Carfora sempre stata debole! Non ci attende un futuro roseo”

“La situazione e l’attività comunale a Casoria possono cambiare, migliorare. Me lo auguro con tutto il cuore! Però, attualmente viviamo in un momento alquanto complicato e difficile. Un momento che avrà sicuramente le sue ripercussioni anche nell’immediato futuro. Indipendentemente dai risvolti di questo prossimo consiglio, credo che chiunque si ritroverà a governare anche dal prossimo mandato avrà vita dura e mani legate proprio a causa di tutte queste vicende”: così Emilio Polizio, consigliere comunale del partito UdC, sulla politica casoriana e, soprattutto, sulla catastrofica amministrazione Carfora. Un’amministrazione che ha provocato tante divisioni, dissidi, voltafaccia e di conseguenza anche il malcontento dei cittadini. L’ultima pecca in ordine temporale è quella sul bilancio non ancora approvato: dopo rinvii vari, l’ultimatum del prefetto è arrivato e il 13 di questo mese si saprà se il mandato del sindaco continuerà o terminerà con qualche mese d’anticipo. Ma poco importa ormai, come precisa lo stesso avvocato Polizio: “Che il sindaco riesca a trovare la maggioranza o che rassegni le dimissioni, oramai, conta davvero poco. Per assurdo, anche se il bilancio venisse approvato ci sarebbe un governo che non ha possibilità di vita. L’instabilità e i diverbi lo hanno minato troppo e un’amministrazione ridotta alle offese non ha dignità di esistere! Cambia poco che Carfora venga destituito dal suo compito ora o alla fine del mandato, tutto ciò doveva essere

fatto molto prima. Non si doveva arrivare dove si è adesso”. Che futuro spetta, quindi, a Casoria? “E’ uno sfracello – continua Polizio – “un quadro frammentato. Il centrodestra è appeso a un filo, il centrosinistra diviso più che mai. Qui ci sono le fazioni, come nei secoli addietro, tipo guelfi e ghibellini, e le cose difficilmente cambieranno fin quando gli asti non saranno messi da parte. Certo, dopo queste vicende, siamo già tutti proiettati sulle prossime elezioni, cercando di dimenticare quanto fatto da Carfora e dalla sua amministrazione. Ma il futuro non è roseo: ci sarà una miriade di candidati e chi verrà eletto sindaco riscontrerà non pochi problemi. I cittadini, però, devono fare anche la loro: hanno il dovere di fare una scelta, giusta o sbagliata che si riveli, ma devono scegliere. Non devono evitare di presentarsi ai seggi e di votare. In quel caso non avrebbero nemmeno il diritto di lamentarsi di una cattiva politica! Sono loro, prima di tutti, che hanno il potere di cambiare le cose”. In chiusura, non potevamo non chiedere all’avvocato come e con che ruolo si vede nei prossimi anni negli affari pubblici di questa provincia napoletana: “Questa consiliatura è stata la mia prima esperienza attiva. Vengo da una famiglia abbastanza conosciuta qui grazie a mio padre che, al suo tempo, si è cimentato nella politica comunale. Lui è stato il mio mentore, la mia scuola e da lui ho imparato tutto quello che so e ho formato il mio credo. Chi vota me lo fa anche perché conosce mio padre, le sue qualità e il suo modo di fare politica. Questo sì è un riscontro buono, ma c’è anche un’altra faccia della medaglia, più negativa: a volte vieni sempre etichettato come figlio d’arte, come uno che è arrivato dove sta grazie al padre o che fa questo solo perché gli è stato detto così, non perché lo vuole. Io, invece, ci credo in quel che faccio e voglio farlo per la mia città. Non voglio ricoprire il ruolo di sindaco, voglio essere un soldato che scende sempre in campo. Potrei ricandidarmi come consigliere, ma è presto ancora per decidere. Però, vorrei che cambiassero molte cose, a partire dalle liste. Preferirei le primarie dei partiti, coalizioni solide e non a bizzeffe, candidati con idee, compiti e impegni precisi. E voglio una Casoria rivalutata! Un’opera pubblica qui non si vede dagli anni ’90 e le varie ricostruzioni fatte non sono mai state soddisfacenti o adempite appieno”.


DOMENICA 13 SETTEMBRE 2015

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(intervista effettuata prima delle dimissioni dei 13 consiglieri)

Laezza (PD): “Carfora al capolinea. Ora si pensi a come immaginare il futuro della città, senza ripetere gli errori del passato” In occasione dell’importantissimo consiglio comunale del 14 settembre, abbiamo incontrato per i lettori di CasoriaDue uno dei principali esponenti dell’opposizione, il consigliere Nicola Laezza del Partito Democratico. Innanzitutto grazie per aver accettato il nostro invito. Partiamo proprio dal prossimo consiglio comunale: lei, in quanto esponente dell’opposizione, dovrebbe votare contro l’approvazione del bilancio, proprio come il suo gruppo consiliare. Può illustrarci le motivazioni a supporto della vostra scelta. Sono io a ringraziare CasoriaDue, un settimanale che, da sempre, è un punto di riferimento per i cittadini che chiedono di essere informati su quanto accade in città. Passando alla domanda mi preme ricordare che noi, da tempo, abbiamo preso le distanze di questa amministrazione non condividendone le scelte e passando all’opposizione. Il nostro giudizio sull’operato di Carfora è estremamente negativo, certamente non si può cambiare opinione in occasione del voto sull’ultimo bilancio di previsione visto che siamo a 9 mesi dalla fine della consiliatura. Loro non ne hanno imbroccata una, penso alla disastrosa gestione della macchina comunale con sprechi evidenti su personale e dirigenti. Si è pensato solo a foraggiare i soliti amici, tenendo ai margini i bisogni della gente. Il progetto PIU Europa è fermo al palo, in altre realtà è stata una occasione di sviluppo a Casoria solo il rifacimento di alcune strade su cui si è ritornati più volte vista la qualità scadente de lavori penalizzando il commercio ed i cittadini. Poi

c’è il faraonico ed inutile progetto del Parco delle Arti che, se realizzato, sarà l’ennesima cattedrale nel deserto, nelle grandi metropoli i musei chiudono a Casoria il rischio è che non potrà essere gestito da questo comune viste le dimensioni ed i costi necessari per mantenerlo, senza dimenticare che i lavori non sono ancora partiti e rischiamo di perdere i fondi europei. C’è poi la questione del PUC, costato 500.000 euro e poi cestinato a favore di un altro progetto che, poi, è stato bocciato dalla provincia e non se ne saputo più nulla. Ma la cosa più grave è la sentenza della Corte dei Conti che ha accertato il mancato rispetto del patto di stabilità 2012 ponendo una seria ipoteca sul futuro della città. Il voto negativo del PD sul bilancio costituisce la bocciatura dell’amministrazione Carfora. Il Sindaco, attraverso un comunicato, ha dichiarato che “la mancata approvazione del bilancio impedirà il mantenimento dei raggiunti livelli di assistenza sociale e che i consiglieri che si sottrarranno a questo compito saranno, sul piano umano e politico, direttamente responsabili”. Qual è il suo commento? In realtà più che commentare le parole di Carfora, commenterei il comunicato che ha scatenato questa reazione del Primo Cittadino: quello dei consiglieri di osservanza Casilliana. Una cosa veramente becera, cercano di


DOMENICA 13 SETTEMBRE 2015

scaricare tutte le responsabilità sul sindaco pensando che i cittadini siano stupidi. Fino a ieri entravano e uscivano secondo “convenienza” dalla maggioranza, agli atti del comune c’è una copiosa corrispondenza, lettere e comunicati che sono veri capi di accusa a testimoniarlo. Chiaramente per convenienza intendiamo nomine e consulenze. Il sindaco lo ha evidenziato ai suoi ex consiglieri, denunciando che non hanno avuto il coraggio di confrontarsi sui reali motivi della frattura perchè le ragioni dei mal di pancia sono dovuti alla questua di richieste e di poltrone e qualche mancato riscontro. Ad ogni modo sostenere che la mancata approvazione del bilancio possa penalizzare le fasce deboli è pura utopia. Il Sindaco deve rivolgere l’invito esclusivamente a coloro che hanno patrocinato e beneficiato dei frutti della sua pessima amministrazione pensando esclusivamente ai propri interessi e non a quelli della comunità. Carfora in effetti ha perso tanti pezzi durante la sua permanenza a Piazza Cirillo. Non passa nemmeno inosservato l’ultimo sfogo di Luisa Marro che, dopo l’azzeramento della giunta, ha parlato di “esibizione di pochezza e menefreghismo”. Secondo lei cosa c’è alla base del malessere dell’ormai ex maggioranza? La conclusione a cui stiamo assistendo in questi giorni, ovvero un valzer di consigli comunali convocati e sconvocati per mancanza di volontà dei consiglieri di maggioranza per l’approvazione del bilancio, era praticamente scontata. Quando si antepongono gli interessi personali e la sete di potere, la fine non può che essere questa e uno (il sindaco ) si ritrova da solo evidentemente non c’è spazio per accontentare proprio sempre tutti . L’errore di Carfora è stato quello di non aver fatto nulla per man-

13 tenere nell’amministrazione il Partito Democratico che, ricordiamolo, è stato determinante per la sua elezione. Il PD, per competenza e coerenza, avrebbe fatto da contrappeso allo strapotere di chi lo ha condizionato in tutte le vicende negative che hanno caratterizzato il percorso di questa amministrazione. Carfora non ha perso pezzi, ma ha cambiato pezzi pur di galleggiare, affidando il potere nelle mani del suo mentore Casillo,imbarcando di tutto nella sua maggioranza, i bocconi amari che è stato costretto ad ingoiare come ha dichiarato, mi piacerebbe che li rendesse pubblici anche se i danni ormai li ha fatti, ma servirebbe per aprire finalmente gli occhi agli elettori di Casoria La sua previsione sull’esito del consiglio e gli scenari futuri per la nostra città? L’amministrazione Carfora, per noi, è giunta al capolinea e il nostro obiettivo come PD è cominciare a parlare del futuro di Casoria. Ormai ci sentiamo già in campagna elettorale, e speriamo vivamente che il ricorso di questa amministrazione nei confronti della sentenza della Corte dei Conti abbia un esito positivo. Un esito negativo avrebbe gravi ripercussioni, sarebbe l’ennesima beffa per Casoria perché ci ritroveremmo con una città che dopo essere stata penalizzata per cinque anni con una guida inconcludente, si ritroverebbe ad essere penalizzata anche nel futuro. Un eventuale stato di dissesto finanziario del comune impedirebbe i trasferimenti statali e gli investimenti, limitando le possibilità di chi dovrà amministrare Casoria nel 2016, per i prossimi cinque anni. L’auspicio è che in questa città non si verifichino più gli errori del passato, con certi personaggi che hanno condizionato l’operato delle amministrazioni degli ultimi 20 anni, spremendo il Sindaco di turno come un limone, per poi buttarlo via quando non serve più alla sua strategia.

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DOMENICA 13 SETTEMBRE 2015 FEDERICA D’APUZZO

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(intervista effettuata prima delle dimissioni dei 13 consiglieri)

“L’estate sta finendo”: Sguardo alla politica locale Incontro con il Consigliere Giovanni Del Prete Avevamo lasciato prima delle tanto agognate ferie estive la scena politica locale scossa dalla scomparsa dell’opera dell’artista Kaori Kawakami dal Cam. Le sorprese non sono però finite poiché tesi e burrascosi sembrano essere i mari in cui naviga l’attuale amministrazione dopo il rinvio del Consiglio Comunale e previsto per il giorno 14 del corrente mese. Amori diventati dissapori tengono sul filo del rasoio i nostri addetti alla res publica ed anche i cittadini, che aspettano di capire se il Sindaco riuscirà a portare a termine il suo mandato fino le prossime elezioni o se invece si procederà allo scioglimento anticipato della sua carica. Ascoltare i pareri e le idee di coloro i quali in prima persona vivono tale situazione sembrava essere la cosa più saggia per capire cosa avesse spezzato l’equilibrio; abbiamo incontrato a tal riguardo il Consigliere Giovanni Del Prete che si è offerto di dare il suo punto di vista relativamente alla questione. “Come ogni amministrazione che si avvia alla conclusione del suo mandato, ci sono ovviamente delle battaglie interne riguardanti anche le collocazioni future a prescindere dai possibili candidati sindaci, è emerso però ciò che da tempo era latente da parte dell’amministrazione, l’insoddisfazione, che viene fuori in maniera violenta, poichè in una civile convivenza all’interno di una maggioranza i discorsi, le liti, i punti di vista discordanti vanno gestiti nelle stanze di discussione piuttosto che attraverso battaglie mediatiche che non si addicono a coloro i quali rivestono questi ruoli, né sono positivi per la cittadinanza stessa. E’ preoccupazione di questi giorni che per la data prevista per il Consiglio Comunale non si riesca ad approvare il bilancio e potremmo trovarci quindi nella situazione di avere il Commissario prefettizio, il che sarebbe un peccato. Molti sono ancora i progetti incompiuti, primo tra tutti il Piano Urbanistico Comunale più volte sbandierato come uno degli obiettivi principali, ed ora che siamo ad un passo dalla realizzazione di questo sarebbe veramente una disdetta dopo otto anni lasciarlo nuovamente incompiuto.

Da menzionare anche il Più Europa che vede oggi tanti progetti in procinto di iniziare. Ritengo che sia necessario un po’ di buon senso da parte di tutti noi, tale da permetterci di accantonare le liti interne, i malumori e risentimenti personali e che permetta di trovare un punto d’incontro per arrivare alle prossime elezioni nel clima più sano possibile. Molto spesso ci si dimentica che i veri interessi da tutelare sono quelli dei cittadini. Se affermassi che l’amministrazione attuale ha fatto tutto di buono significherebbe coprirsi gli occhi, molto è stato di certo fatto, ma tanto deve ancora essere fatto; la mia entrata nella maggioranza e poi nel partito NCD era sicuramente vista in un ottica futura, anche se devo costatare che la maggioranza in cui mi ritrovo è molto litigiosa, purtroppo vive di progetti da realizzare, ma che trovano sempre un intoppo poiché non vi è una volontà, un intento comune, perché su ogni argomento vi è una lotta politica interna che sostanzialmente non fa bene alla politica stessa, credo onestamente che non sia una situazione che riguardi solo la città di Casoria questa, ma che purtroppo riguardi un po la politica in generale a livello locale. Il sistema politico attuale purtroppo da al Sindaco “poteri” eccesivi poiché questo una volta eletto crea la sua giunta e si crea poi un netto distacco con il consiglio comunale, dimenticando che in realtà la volontà dei cittadini viene espressa non solo per il Sindaco, ma per gli stessi Consiglieri, pertanto questa suddivisione non fa altro che acuire questi malumori, portandoci spesso in situazioni dove l’amministrazione termina prima del suo mandato. Gli scenari futuri possono essere tanti, determinante sarà di certo ciò che accadrà nei prossimi giorni con la questione relativa al Bilancio Comunale, sia per la formazione delle coalizioni, per i partiti e per la scelta dei futuri candidati Sindaci, comunque ci si direzioni nelle giornate dell’11 e del 14 settembre in cui sono previsti i Consigli Comunali sono certo che si lascerà il segno, mi auguro che prevalga il buon senso della maggioranza e dell’opposizione che permetterà di portare avanti quei progetti tanto coltivati e che sono in fase di partenza.”


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DOMENICA 13 SETTEMBRE 2015


DOMENICA 13 SETTEMBRE 2015

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CIRO TROISE

La gestione dei giovani rimane un cruccio: le storie di Tutino e Gaetano lo dimostrano La pessima gestione di Tutino e Gaetano riporta le nubi in casa Napoli sulla valorizzazione del vivaio

Quest’estate il Napoli ha riscattato Dezi e Luperto, il cui cartellino era in comproprietà rispettivamente con il Crotone e il Lecce, ed ha riportato a casa Maiello che durante la gestione Bigon era stato regalato allo stesso Crotone per soli 60 mila euro. Il centrocampista classe ’91 cresciuto nell’Afragola ’92 si è trasferito ad Empoli con la formula del prestito biennale e domenica prossima potrebbe partire dal primo minuto proprio contro il Napoli anche a causa dei problemi fisici del ’97 Diousse, il nuovo talento in rampa di lancio dalla “fabbrica” del centro sportivo di Monteboro. Nell’ambito della rivoluzione confusa e sottovalutata vissuta dal Napoli, sembrava che la fiducia nei giovani, l’investimento in prospettiva su ragazzi che possono crescere con la maglia azzurra entrasse nei nuovi principi del club. Osservando il lavoro del nuovo direttore sportivo Cristiano Giuntoli, sembrava che i casi Izzo e Maiello fossero solo un brutto ricordo. Quando, invece, non c’è programmazione, si può scivolare da un momento all’altro. La Roma non porta tutti i talenti costruiti a Trigoria sul prato dell’Olimpico ma è raro che possa dilapidare un patrimonio (è successo con Florenzi riacquistato dal Crotone per 1,5 milione di euro) perché Sabatini ha autonomia ed esperienza e sa valorizzare sul mercato i ragazzi. Basta ricordare i cinquanta milioni circa incassati con Bertolacci e Romagnoli per capire cosa può produrre un buon vivaio sfruttato con saggezza. Giuntoli è arrivato ad inizio giugno ed è stato travolto dalle tante scadenze del club azzurro che salutava Benitez, Bigon e lo scouting e quindi un metodo di lavoro su cui aveva impostato le campagne trasferimenti degli ultimi cinque anni. L’ex direttore sportivo del Carpi non è riuscito a costruire una nuova squadra, ha potuto portare a Napoli solo Giuseppe Pompilio, fidato collaboratore durante la cavalcata della società emiliana dalla D alla A. De Laurentiis sotto quest’aspetto deve accelerare assolutamente, un club come il Napoli deve avere una struttura societaria di livello: serve un direttore generale autorevole che sappia curare i rapporti tra squadra, allenatore e proprietà e un reparto scouting capace di studiare il mercato internazionale. La ristrutturazione della rosa ha interamente occupato le giornate di Cristiano Giuntoli, che ha compreso la complessità del passaggio dal Carpi al Napoli con i parametri imposti da De Laurentiis e la scarsa autonomia concessa dal presidente. Tra i mille impegni del direttore sportivo

azzurro, c’era anche la gestione dei giovani, i tanti ragazzi da mandare in prestito altrove. E’ assolutamente sbagliato considerare la gestione di queste situazioni come impegni da portare a termine fino alla scadenza contrattuale di ogni giocatore ma bisogna, invece, lavorare con la volontà di valorizzarli quanto più è possibile. Nel calcio si usa spesso l’espressione: “non tutte le ciambelle escono con il buco” ed, infatti, non tutte le scelte compiute quest’estate hanno funzionato. Risulta tecnicamente incomprensibile la scelta di portare Gabriel a Napoli in prestito e mandare Sepe a Firenze senza la garanzia che fosse titolare, vista la concorrenza con Tatarasanu. Le storie di Tutino e Gaetano dimostrano che l’errore è dietro l’angolo e il Napoli e l’entourage che li gestisce entrambi hanno operato male. Il risultato è che agli inizi di settembre sono entrambi lon-

tani dal campo, dal percorso di crescita calcistica che dovrebbero vivere. Tutino è andato all’Avellino nell’ambito della trattativa che ha portato Roberto Insigne in maglia biancoverde, difficilmente avrebbe potuto trovare spazio con Soumarè, Mokulu, Tavano, Trotta, Castaldo e proprio Insigne ad affollare il reparto offensivo. Gaetano è andato in prestito alla Torres coinvolta nello scandalo “Dirty Soccer”, alla formazione sarda è stata inflitta la retrocessione in serie D e il trequartista classe ’96 è rientrato a Napoli in attesa di una nuova sistemazione. Gaetano e Tutino sperano nel mercato delle società coinvolte nei ripescaggi: Ascoli e Virtus Entella in serie B, Catania, Teramo, Messina, Monopoli e Pro Patria in Lega Pro che hanno avuto una proroga fino al 20 Settembre della propria campagna acquisti. Si spera nel lieto fine ma le macchie di scelte errate che hanno messo in difficoltà due ragazzi restano. Da Izzo a Gaetano, da Maiello a Tutino: in casa Napoli la gestione dei giovani rimane un cruccio.


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DOMENICA 13 SETTEMBRE 2015


DOMENICA 13 SETTEMBRE 2015 IDA PICCOLO

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(intervista effettuata prima delle dimissioni dei 13 consiglieri)

PASQUALE PUGLIESE: NON MOLLIAMO Devastante clima politico. La storia urbanistica di Casoria la conosciamo bene, infatti la bocciatura del Puc Europa e connessa al Piu Europa altamente a rischio collegandosi con il PIU Europa in quanto le aeree destinate alle opere pubbliche non sono state ancora espropriate, ed entro il 31-12- 2015 dobbiamo rendicontare dei lavori già fatti,questa amministrazione ha fallito perche non è riuscita a realizzare neppure quello che era previsto dai fondi europei. Crisi che dura da 3 anni – spiega Pugliese- se ricordiamo lo scontro di Carfora e Casillo che è il vero “deus ex machina” dell’ Amministrazione Comunale, il Sindaco allora aveva una grandissima opportunità poteva scegliere una strada facile come quella di accodarsi a Casillo e fare tutto quello che voleva, mostrarsi con molta umiltà alla città e all’opposizione chiedendo una mano a loro perché Casoria ha bisogno di essere governata, con il risparmio della spesa pubblica, lavorare per i cittadini, realizzare i servizi di-

spensabili che oggi sono carenti e inesistenti. Nessuno ha effettuato un collaudo per le opere pubbliche e imprese private, perché i lavori si siano fatti a regola d’arte, Casoria sempre più una terra di nessuno, concorsi pubblici che loro hanno gestito, casualmente o per coincidenza hanno avuto incarichi a tempo indeterminato e poi hanno vinto concorsi pubblici e sono in servizio persone vicine a loro politicamente e candidate nel 2011 nelle loro liste. Un’altra situazione paradossale Casoria Ambiente sottoassedio dalla Repubblica, il Ministero delle Finanze gli ha contestato l’ erogazione dei compensi al colleggio Sindacale che non gli erano dovuti, la proroga irregolare dei contratti, l’irregolarità economica del personale senza aver raggiunto obiettivi; per il consorzio cimiteriale hanno scelto l’ex sindaco di Casoria del 94 Salvatore Graziuso scelto dalla maggioranza. Cosa fare? Eliminare gli sprechi attrarre l’eccellenze dell imprenditoria nazionale rilanciando l’occupazione e creare nuovi posti di lavoro per i cittadini di Casoria e questo lo si può fare con le aree dismesse con nuove opportunità, imprese che siano capaci di dare lavoro, e non darle nelle mani degli speculatori, puntare sul turismo religioso nella nostra città di Santi e Beati, attrarre pellegrini al turismo, valorizzare le eccellenze dello sport Basket, Volley. Conclude Pasquale Pugliese


DOMENICA 13 SETTEMBRE 2015

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(intervista effettuata prima delle dimissioni dei 13 consiglieri)

INTERVISTA AL CONSIGLIERE MOSCA: “CON CARFORA CASORIA HA RAGGIUNTO LA SUA ESPERIENZA PIU’ DISASTROSA” Consigliere Mosca in vista degli ultimi sviluppi riguardo all’amministrazione Carfora e all’intero Consiglio Comunale, come definirebbe la situazione politica attuale della nostra città? La notizia di stamattina ( venerdì 4 settembre 2015) delle firme raccolte da otto consiglieri della maggioranza, costituisce in qualche modo la cifra esatta del trasformismo e della confusione che regna nella politica casoriana. Ormai si sono persi tutti i riferimenti e i valori che dovrebbero conferire alla politica la sua dimensione naturale: lavorare per migliorare la qualità della vita dei cittadini. Recentemente Pasquale Pugliese ha affermato che tutti voi consiglieri, tra cui Emilio Polizio, Massimo Iodice, Mauro Ferrara e Orlando Esposito, siete pronti a presentare l’ipotesi di dimissioni. Cosa intendete fare concretamente per scardinare in maniera definitiva quest’amministrazione comunale? L’opposizione, della quale faccio parte, ha in questi anni cercato di mettere a nudo le deficienze e le inadeguatezze di questa amministrazione. Le dimissioni appaiono come l’epilogo natura-

le, in quanto è ormai da tempo, che il Sindaco non ha più una maggioranza. Siamo pronti a mettere in campo qualsiasi azione che possa contribuire a “liberare” la città e porre fine a questa sciagurata esperienza. Durante i quattro anni di questa

Amministrazione, molte sono state le critiche e le opposizioni nei confronti del Sindaco Carfora, quali pensa siano stati i suoi più grandi errori nel gestire il mandato? Compromessi, patti trasversali, connivenze e assoluta mancanza di chiarezza, hanno da subito contraddistinto

l’operato del Sindaco. Non puoi governare una città complessa come la nostra se non hai polso e se non hai una maggioranza che ti sostenga incondizionatamente. Ripeto, questa di Carfora è stata l’esperienza più disastrosa che la città abbia mai vissuto, dall’avvento della legge 81 per l’ elezione diretta del sindaco. In che modo i cittadini Casoriani hanno subito i gesti sbagliati compiuti da quest’amministrazione? La mancanza di programmazione, l’assoluto deficit progettuale, ha penalizzato fortemente la cittadinanza. Basti pensare alle occasioni perse con i fondi Europei, in una città che non doveva in alcun modo farsi sfuggire quest’ opportunità. Hanno invece perso tempo, rincorso feste e celebrazioni di cui la città avrebbe fatto volentieri a meno, perdendo di vista l’interesse generale dei cittadini Infine cosa pensa che accadrà nel Consiglio Comunale previsto per il 14 settembre? Nel caso ipotetico dovesse realmente celebrarsi questo Consiglio Comunale, spero fortemente che, il tanto sbandierato “senso di responsabilità”, spesso invocato da tutti i consiglieri, stavolta prevalga davvero e conduca alla fine di questa esperienza che è stata davvero nefasta per i cittadini di Casoria.

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DOMENICA 13 SETTEMBRE 2015 CARMEN PALUMBO

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(intervista effettuata prima delle dimissioni dei 13 consiglieri)

INTERVISTA AL CONSIGLIERE RAFFAELE BENE: “L’AMMINISTRAZIONE CARFORA HA PERSO DA TEMPO LA SUA IDENTITA’ POLITICA” Avvocato Bene è notizia di questi giorni la sua adesione al Partito Democratico di Casoria, quali sono i motivi che l’hanno portata a compiere questa scelta? L’idea della mia adesione al PD nasce da lontano ed è il frutto di un cammino condiviso con i tanti amici che unitamente al consigliere regionale, On. Nicola Marrazzo, circa tre anni fa hanno aderito alla componente facente capo ad Enrico Letta. Una scelta alimentata dalla convinzione che il PD sia l’unico partito “portatore di idee”, magari anche sbagliate ma che ha almeno il coraggio di proporle e tentare di metterle in pratica C’è sicuramente bisogno di una guida politica a servizio della comunità cittadina, in che modo intendete operare con il Pd per raggiungere quest’obiettivo? Casoria, così come l’Italia tutta, vogliono risposte e fiducia dal PD; chiunque ne faccia parte deve sentire il peso di questa responsabilità e deve prestare la propria attività a totale servizio della comunità riportando la politica ad assumere un ruolo di guida. Non bisogna cedere all’antipolitica e non bisogna incorrere nell’errore di abdicare a favore del tecnicismo e del populismo. Il PD ha una linea politica chiara e

avrà sicuramente la capacità e l’autorità di assumere un ruolo primario nella formazione della coalizione che si candiderà a governare la Città dal 2016 al 2021 partendo da un programma che guardi alla reale evoluzione dei problemi cittadini In una sua recente intervista ha definito l’Amministrazione Carfora ormai conclusa, quali sono secondo lei i motivi che hanno condotto questa gestione al crollo? Credo che l’amministrazione Carfora dal punto di vista amministrativo abbia luci ed ombre, tuttavia la sconfitta è politica; non sono stati percepiti o si è fatto finta di non percepire i segnali di cedimento che avrebbero portato al crollo. In particolare, non si è mai dato ascolto a chi come me ha più volte sottolineato che l’amministrazione più andava avanti e più perdeva la propria identità politica fino ad arrivare nell’ultimo anno a svilire completamente la volontà popolare; questo è il motivo che mi ha visto poi all’opposizione. Il fatto che poi la ex maggioranza abbia tentato di aggregare altri intorno ad un progetto non politico ma unicamente su aspetti di natura amministrativa e gestionale ha portato al naturale crollo Il 14 settembre dopo diverse controversie è stata fissata la data del Consiglio Comunale, cosa si aspetta possa accadere? Laddove il consiglio si

dovesse tenere, mi auguro che ci sia un confronto franco e aperto sulle ragioni politiche che hanno condotto al fallimento e mi auguro che il Sindaco, che reputo una persona seria, preso definitivamente atto della impossibilità di andare avanti, tragga le dovute conclusioni Se, come è previsto, il Sindaco Carfora dovesse terminare qui il suo mandato, noi Cittadini Casoriani cosa dovremmo “assolutamente” pretendere dal prossimo candidato? Diceva JF Kennedy “non chiederti cosa il tuo paese può fare per te, chiediti cosa puoi fare tu per il tuo paese”, ebbene, credo che i partiti e le liste civiche dovrebbero essere quanto più aperti è possibile in modo tale da poter garantire ed agevolare un più ampio coinvolgimento dei cittadini; la partecipazione è lo strumento migliore per poter scegliere e poi anche per “pretendere”.


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(intervista effettuata prima delle dimissioni dei 13 consiglieri)

L’attuale crisi amministrativa: il capo dell’opposizione Massimo Iodice ai microfoni di Casoria Due L’ex candidato a Sindaco di Casoria Massimo Iodice, racconta a Casoria Due quali sono i principali problemi dell’attuale amministrazione e i motivi per i quali Casoria sta vivendo questa forte crisi politica. Innanzitutto denuncia la forte immobilità dell’am-

ministrazione e lo stallo politico amministrativo: “Da quando c’è stata la rottura con il Partito Democratico, l’amministrazione vive di espedienti. Questa è una amministrazione immobile, evanescente, essenzialmente, non esiste!” Il Dottor Iodice, oggi consigliere

dell’ordine dei dottori commercialisti di Napoli Nord, come capo dell’attuale opposizione, si è prodigato più volte per spiegare al sindaco che questa non è la strada giusta da perseguire: “La sola sfrenata ricerca di numeri non porta lontano. Possiamo dire che questo fallimento dell’amministrazione era già preannunciato a causa delle poche idee chiare del sindaco. Ora c’è l’epilogo finale perché non si riesce ad avere una visione complessiva di cosa fare.” Un altro grave problema che denuncia Iodice è il continuo slittamento del bilancio previsionale che ovviamente va a scapito dei cittadini. I rinvii sono stati due: quello del 13-14 agosto perché mancava il parere dei revisori dei conti e quello del 2930 agosto per ulteriori problemi politici. “Il prefetto ora dovrebbe fare il suo corso. Il tempo massimo per l’approvazione del bilancio è stato già superato ed io, da capo dell’opposizione, ho inviato un sollecito al prefetto per lo scioglimento del consiglio comunale per la mancata approvazione del bilancio. Qualora il prefetto accetti la proroga

del bilancio, l’opposizione valuterà l’ipotesi delle dimissioni. Dimissioni che saranno date anche per fare chiarezza, per capire sul serio chi vuole chiudere questa esperienza.” Iodice quindi non esclude una sua eventuale dimissione nel caso in cui il prefetto decida di accettare la proroga e spera che tutti i membri delle varie opposizioni possano aggregarsi per mettere un “punto verità” sulla questione e capire veramente chi vuole che termini una volta per tutte questa esperienza. Alla mia domanda su una possibile ricandidatura a sindaco, il dottor Iodice che al momento è impegnato in una nuova esperienza essendo, come già detto, l’attuale consigliere dell’ordine dei dottori commercialisti di Napoli Nord, dice che la sua attenzione è completamente dedicata a quel ruolo. Tutto ciò però non toglie che se dovesse esserci lo scioglimento del consiglio comunale, di certo darà il suo contributo come ha sempre fatto. “Chiudo con un auspicio: questa è l’ennesima esperienza di uomini della società civile eletti come sindaco. Il mio principale augurio è che i cittadini di Casoria possano avere imparato da questa esperienza e che, ai prossimi appuntamenti elettorali sappiano valutare tre cose: la competenza, perché per amministrare una città bisogna essere competenti; che sia una persona per bene; e, soprattutto, che sia di Casoria.”


DOMENICA 13 SETTEMBRE 2015

Trigesimo

Pasqualina D’ELIA Morta il 17 agosto 2015

Donna virtuosa e silenziosa, amante della pace familiare, discreta, generosa, umile, attenta ai bisogni dei poveri, in grado di partecipare alla sorte dei Santi nella luce, anima giusta nelle mani di Dio per sempre. In ricordo della cara defunta il 17 settembre alle ore 18,00, Presso la parrocchia di S.Paolo alla via G.Pastore -Casoria Sarà celebrata la Santa messa in suffragio del trigesimo della morte.

23 Notizie In occasione della Ristrutturazione della Cappella Cimiteriale che accoglie le Figlie Spirituali di Santa Maria Cristina Brando le Suore Vittime Espiatrici di Gesù Sacramentato si uniranno alla preghiera partecipando alla Santa Messa che sarà presieduta da Sua Eccellenza Rev.mo Mons. Lucio Lemmo, Vicario Generale della Diocesi di Napoli Martedì 15 Settembre alle ore 17,00 presso il Cimitero di Casoria Arzano Casavatore ---Dopo la Celebrazione Eucaristica, seguirà un momento di fraternità e la rappresentazione teatrale della vita di Santa Maria Cristina interpretata dai giovani della Comunità di Amorosi (Bn) presso l’Istituto Brando.

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Editore CASORIA DUE s.a.s Direttore Responsabile: Ferdinando Troise Stampa: PRINTING HOUSE - CASORIA Tiratura 7000 copie. Distribuzione gratuita. Questo numero è stato chiuso il 10 SETTEMBRE 2015 Impaginazione Grafica di Giuseppe Mascioli Direzione, Redazione, Amministrazione e Pubblicità Via Capri, 2 - 80026 Casoria (NA) - Tel./Fax 0817597271 email: casoriadue@libero.it


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