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DOMENICA 21 GIUGNO 2015

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DOMENICA 21 GIUGNO 2015

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PALLA AVVELENATA

CASORIA SCOPRE LE SUE FAVOLE

Mancavo da diverso tempo ad un Consiglio Comunale a Casoria e vi garantisco se ne esce disgustati. Gli attacchi fatti da Nicola Laezza nei confronti dell’Amministrazione avrebbero tramortito un elefante. Loro, imperterriti. Ricordo la faccia sorridente e beffarda di Tommaso Girasole, quando, appena due anni fa, felice di aver creato un gruppo omogeneo e coeso di ispirazione ambientalista, nominando portavoce Rino Sansone e Linda Muto e che si doveva avvalere della presenza di Ciro e Pasquale Tignola, Franco Russo, Antonio Verre, Salvatore Graziuso, di avere tutto sotto controllo e di avere abbattuto le velleità degli scissionisti. Lo incontro, pochi giorni fa, dopo i risultati della campagna elettorale regionale, nei pressi del distretto 43 dell’Asl Na2 Nord, di fronte ci sono i palazzoni della affollata Casavatore, caotica, disordinata. Mi spiega la sua scelta elettorale: “sono uomo di partito, il PD, ed ho dato una mano a Mario Casillo e Antonella Ciaramella”. Gli chiedo del suo investimento ambientalista, presente il giovane Ivan Ilardi e lui, sconsolato, afferma: “Rubano anche gli uomini, le persone e non solo le idee. Credevo in quei giovani, bah! Che debbo dirti”. Poi, in privato, invece, altri, alcuni delle persone su cui aveva investito Girasole, si confessano e ti confessano che

lo sviluppo economico e sociale di questa Città lo si può avere solo attraverso Tommaso Casillo, unica ed ultima risorsa della politica casoriana, bravo, secondo tutti coloro che hanno aderito alla lista civica Campania libera, procurando all’ex senatore ben 2723 voti nella nostra Città di Casoria, ad utilizzare i sette gioielli di famiglia, cioè i 700 mila mq di aree dismesse: “sono un po’ sporchi; vanno pulite e rese pronte a creare l’ultima occasione di sviluppo di questa Città, creando il Parco Urbano e gli altri progetti che sono tutti già scritti e pronti da finanziare e rendere disponibili”. “E’ lui il leader carismatico di una intera generazione politica ed anche dei giovani”. Così si pronunciavano davanti a un caffè di Caffetteria Ranieri, Ciro e Pasquale Tignola, alcuni imprenditori edili ed altri. Le stesse parole mi sono state dette da Rino, Mauro, Biagio, Pasquale, Linda e tanti altri. Pochi giorni fa, invece, Sergio D’Anna, Assessore ai Lavori Pubblici e Vice Sindaco, affermava che gli impegni per lo Stadio San Mauro erano già calendarizzati, rispettati, mantenuti e fra poco portati a termine. Uscendo dal Consiglio incontro Ciccio Polizio, ad una sua provocazione, gli ricordai che “la sua storia e quella di Casoria non è finita!”. CONTINUA A PAG. 5

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SEGUE DA PAG. 3 Mi confessa: “vorrei tornare nella politica attiva e ripartire da Casoria, vorrei realizzare tante idee, io che sono arrivato fino alla Camera dei Deputati, oltre ad aver fatto l’Assessore regionale all’Agricoltura ed il Presidente dell’ARPAC, vorrei creare la Federazione di Centro mettendone alla guida un uomo di grandi qualità, “un nome buono”, ma so, purtroppo, che è difficile; Casoria è ostica e quelli che si interessano di politica sono più bizzosi di altri paesi”. Qualche anno fa ci riuscì, poi ha delegato i figli, Fortunato prima ed Emilio poi; chissà se riesce a meravigliarsi di quanto succede nella sua e nostra Città; da quello che scrive sul periodico Nuova Dimensione, sembra proprio di sì. Un consiglio al Sindaco: avrei avuto piacere, umile operatore dell’informazione di questa Città, scambiare qualche opinione o sentire i programmi e le intenzioni della unica donna facente parte di questa Giunta Municipale, Luisa Marro. Avere un contatto diretto con Lanzano, Marino, Sergio D’Anna, Casillo e Tignola. Il Sindaco, d’accordo con Casillo, convochi una conferenza stampa e presenti, in sintonia, la Giunta Municipale che amministra questa Città da maggio 2011. Racconti gli obiettivi raggiunti del suo programma elettorale. Oggi vi è troppa confusione. Casoria è una Città dagli umori sanguigni: è nata per essere incontentabile e per coltivare uno spirito esigentissimo e sferzante verso i nemici soprattutto, ma anche nei confronti di chi ama. La storia di Casoria, nei secoli, è punteggiata da questi umori e dalle battute taglienti che hanno distrutto perso-

naggi di grande caratura. Il casoriano è un buontempone che sa diventare cattivo con chi tradisce la sua fiducia. Lo sanno in tanti: nelle arti, nella politica ed anche al Comune dove non è facile lavorare. Casoria è immobile da tempo immemorabile, la trasformazione effettuata negli anni 60 e 70 è solo ricordo e per ogni gestione amministrativa, da allora, si ripete una storia maligna che prevede amarezze, intrecci e percorsi balordi, delusioni, polemiche, qualche volta baruffe poco edificanti. L’amministrazione pilotata da Enzo Carfora non riesce a decollare. All’inizio, quattro anni fa, molti definivano il Sindaco troppo buono per risolvere i problemi di una Città travagliata e sporca. In questi quattro anni, nonostante i sondaggi negativi, il baule di credibilità e onorabilità di questo Sindaco non è stato scalfito. Nella sede dell’Api si sono tenuti, per anni, i direttivi politici di quel partito; la settimana scorsa si è tenuta la verifica politica della maggioranza e si è arrivati alla decisione del rilancio di questa Giunta. Al centro di essa Luisa Marro e Antonio Lanzano, i quali coniugano Pubblica Istruzione, Commercio, Interventi di Polizia sul Territorio, Cultura, Sport e Tempo Libero; importante il ruolo dell’Assessore Marchetti che dovrebbe intercettare risorse extra bilancio e Fondi Comunitari e quello di Pasquale Tignola, assessore all’Ambiente ed al ciclo integrato dei rifiuti, Ecologia e Nettezza Urbana. Il futuro? E’ nelle mani del Sindaco e di Casillo, ai quali è affidato lo sviluppo economico di questa Città.

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ALESSIA DIANO

IPSSEOA Torrente: scuola - lavoro, un binomio indissolubile Lunedì 8 Giugno, in occasione del consueto pranzo di fine anno offerto alla Redazione di CasoriaDue dal Dirigente Scolastico dell’IPSSEA Torrente Giovanni De Rosa, abbiamo avuto modo non solo di gustare le gustose pietanze preparate dagli stessi abilissimi studenti dell’indirizzo alberghiero, ma anche di interloquire con il corpo docente della scuola, che con grande orgoglio, ci ha aggiornati sulle iniziative e i progetti in cui la scuola è coinvolta. L’Istituto Torrente, annoverato tra le migliori scuole in cui si garantisce una formazione professionale completa, negli ultimi anni sta offrendo ai suoi alunni un’importante e significativa opportunità: svolgere degli stage aziendali durante i quali mettere in pratica le competenze acquisite attraverso lo studio. Un’occasione che permette ai ragazzi di confrontarsi direttamente con il mondo del lavoro e che potenzia anche la loro crescita personale. Per essere pronti a svolgere nel migliore dei modi gli stage, organizzati anche in strutture extra regionali, i ragazzi vengono adeguatamente preparati nei mesi precedenti non solo dai docenti dell’Istituto ma anche da tutor che seguono ogni studente durante tutto il percorso. L’alternanza scuola-lavoro, strumento sul quale molte scuole dovrebbero puntare, permette agli studenti di vivere un’esperienza lavorativa durante il periodo della formazione professionale ed in molti casi offre loro addirittura la possibilità di una futura assunzione. A proposito delle iniziative in cui la scuola è coinvolta quest’anno, la Prof.ssa Marianna Speranza ci ha parlato della partecipazione dell’Istituto Torrente ad Expo, selezionato tra i 23 istituti alberghieri nazionali che avranno il privilegio di essere presenti all’esposizione universale. Nell’ambito del progetto “Expo e Territori”, coordinato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri e realizzato con il Dipartimento per lo Sviluppo e la Coesione Economica, in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca, 100 studenti delle classi terze

e quarte avranno la possibilità di vivere un’esperienza molto significativa. L’Istituto parteciperà in due diverse modalità ad Expo: “Expo Milano” ed “Expo Milano Miur”. Attraverso “Expo Milano”, dal 6 Luglio al 3 Agosto (in due turnazioni), quattro allievi di sala e quattro ci cucina svolgeranno le loro attività presso il Padiglione Italia. I ragazzi, che alloggeranno durante lo stage in strutture del territorio, saranno accompagnati da un docente. Per quanto riguarda “Expo Milano Miur”, gli studenti dopo aver seguito un dettagliato programma di formazione sia di tipo storico-artistico che culinario sui siti regionali individuati dall’organizzazione, durante i mesi estivi accoglieranno sul territorio le delegazioni straniere, composte anche da soggetti appartenenti al mondo dell’imprenditoria. I ragazzi illustreranno ai componenti delle delegazioni le tradizioni enogastronomiche ed artistiche della nostra regione. Questi appuntamenti con Expo daranno agli studenti la possibilità di mettere in pratica le competenze acquisite tra i banchi di scuola in un contesto in cui saranno presenti personalità internazionali, saranno dunque delle occasioni veramente importanti per mettere in luce il loro talento e perché no, per riscattare il nostro territorio, mostrando quanto la “buona scuola” dalle nostre parti esista già da tempo.

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Unitelma Sapienza – Andrea Torrente: binomio vincente

Dall’anno 2015/2016 la scuola Andrea Torrente stipulerà una convenzione con l’Università telematica Unitelma Sapienza. L’obiettivo è quello di formare risorse umane in grado di operare nell’ambito dei settori enogastronomico e turistico locale e internazionale rispondendo alle esigenze di professionalità economico-manageriali e tecniche specifiche del settore. A tale scuola di alta specializzazione possono partecipare tutti coloro che si siano diplomati al Torrente e il corso avrà una durata di 6 mesi al termine dei quali verrà rilasciato, a seguito di un elaborato finale, l’attestato del corso di formazione in “Management dei settori enogastronomico e turistico”, con il rilascio di 30 CFU (Crediti Formativi Universitari). Il primo anno prevede 150 ore di docenza all’interno della scuola Andrea Torrente con l’obiettivo di far maturare ai giovani diplomati i 30 CFU che potranno utilizzare per iscriversi all’università telematica Unitelma Sapienza al corso di laurea in Scienze dell’economia aziendale e poter trovarsi direttamente al secondo anno avendo già maturato la metà dei crediti occorrenti per terminare il primo anno. Secondo la docente del Torrente Patrizia Arenga, sono due i fattori positivi di tale convenzione stipulata con Unitelma: in primo luogo si invoglia i ragazzi diplomati

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nel settore turistico od alberghiero ad iscriversi all’università vista la carenza di risorse umane che affligge l’Italia e, in special modo, il Mezzogiorno; in secondo luogo ci sarebbero agevolazioni nei costi per tutti coloro i quali risulteranno gli studenti più meritevoli. Altro punto messo in evidenza dalla Dottoressa Arenga, è quello riguardante il “nome”. Infatti si crede che l’Università Sapienza, grazie alla sua straordinaria tradizione accademica, possa attirare quanti più giovani ad iscriversi a tale scuola di alta specializzazione e, in un secondo momento, dopo aver conseguito l’attestato, iscriversi all’università. Oltre le 150 ore di docenza “face to face”, Unitelma garantisce le lezioni digitali tramite la piattaforma e-learning dell’ateneo con lezioni audio-video integrate dai documenti indicizzati, utilizzati dal docente, audio-streaming/ downloading MP3. Il corsista, utilizzando le credenziali di accesso alla piattaforma telematica, avrà a disposizione tutti gli strumenti didattici elaborati dai docenti del corso (video lezioni e materiale didattico) e potrà seguire le lezioni sul proprio computer, su tablet e su smartphone quando e dove vuole 24 ore su 24.

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“La Casa di Fiore”: seminare speranze per raccogliere trionfi.

In passato uno dei punti di forza di Casoria erano gli spazi verdi e i dorati campi di grano, dai quali appunto deriva il nome d’origine della città, Casa d’Oro. Oggi quel passato sembra fin troppo remoto, tanto da essere inimmaginabile nelle menti delle nuove generazioni. Il presente è infatti monopolizzato da un’angusta realtà, fatta di cemento e calcestruzzo organizzata in maniera scriteriata. Sempre meno aree verdi e un’assoluta mancanza di fiori non fanno altro che trafiggere ulteriormente una città già ferita nel suo intimo. Questo non può che andare a discapito del morale dei cittadini, soprattutto dei bambini, considerando le difficoltà nel far sbocciare la fantasia in un simile ambiente. Sarà soprattutto in questo ambito che si impegnerà “La Casa di Fiore”, progetto figlio del creatore del marchio “Napolincasa” ed editore de “Il Giornale di Casoria”, ovvero Carlo De Vita. Il borgo creativo del quale vi abbiamo già parlato nelle settimane precedenti è situato nei locali della Galleria Marconi, sita in via Guglielmo

Marconi, 12. Perché proprio “La Casa di Fiore”? Perché ormai si vive in una città dove il verde e i fiori sono delle rare eccezioni visive, e abbiamo la necessità di un luogo dove possa prevalere la fantasia per permettere ai bambini di sognare come se si trovassero in uno spazio infinito di soli fiori e verde. La presenza di un borgo del genere è assolutamente inedita e fondamentale in un territorio come quello di Casoria. “La Casa di Fiore” si prefigge l’ambizioso obiettivo di guidare i bambini in un percorso di crescita socio-culturale e perfezionamento delle capacità intellettive attraverso il gioco, laboratori creativi, corsi di lingue straniere e molto altro ancora tramite programmi tenuti da soli professionisti. Attendiamo speranzosi e impazienti che i fiori che si stanno seminando possano schiudersi radiosi, fino a maturare e divenire splendidi frutti dai quali cogliere il riscatto per la nostra Casoria. Domenico Ruggiero

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GIANNI BIANCO

IL VOTO LIQUIDO La discesa in campo di Matteo Renzi e la sua idea di “rottamare” la vecchia classe dirigente, ha subito una brusca frenata. L’anno scorso ottenne diversi successi. Il Pd fu l’unico vincitore in Europa tra i partiti iscritti al Partito dei Socialisti Europei con il 42% dei consensi. Un risultato straordinario, ma come spesso accade in Italia “mantenere è più facile che conquistare”. La sinistra del Pd ha guardato sempre con una certa diffidenza Renzi, troppo democristiano e disponibile al dialogo con l’area moderata del centrodestra, troppo vicino ai potenti: banchieri, industriali, manager dell’alta finanza etc. Altro territorio scomodo per il rapporto di Renzi con la sinistra Pd la riforma del lavoro “Jobs Act”, soprattutto la riforma “La Scuola Buona”. La scorsa settimana una riflessione da queste pagine l’ho fatta ma quel che si vive all’interno delle Scuole è indicibile. L’inferno del precariato, il taglio del 50% dei fondi e soprattutto l’avanzare della povertà delle famiglie ha sollevato tutto il mondo scolastico contro la riforma. Se a questo si aggiunge l’idea devastante che a godere di parte dei fondi destinati alla Scuola pubblica sia invece la Scuola privata, allora la reazione è stata anche fin troppo civile e dice bene Rodotà: “Soldi alle Scuole private, solo quando tutte le Scuole pubbliche hanno la carta igienica”. Il mondo della Scuola pubblica e i lavoratori oggi hanno girato le spalle al Pd ma non hanno scelto la sinistra di Vendola e quel variegato mondo di antagonismo. Dopo anni la sinistra non ha saputo intercettare la protesta e trarne vantaggi elettorali. Il caso di Salvatore Vozza alle regionali in Campania è significativo di un fallimento elettorale che affonda radici in un fallimento politico. A destra l’unico a vincere e spingere al nord i berlusconiani alla vittoria è stato Matteo Salvini che ha intercettato i voti dei cittadini esasperati dall’invasione di profughi e clandestini, a parte la presenza di “estranei” non bene identificati che alimenta fasce di microcriminalità, da slavi a sudamericani ad orientali. Dopo la tenuta delle Regionali Renzi avrà tirato un sospiro di sollievo ma, mentre passano i giorni per il ballottaggio, cade la tegola sulla sua testa già fasciata, dello scandalo di Roma con il coinvolgimento di amministratori comunali e regionali, a braccetto con i loro colleghi del centrodestra a

spartirsi i denari dell’accoglienza profughi e altre schifezze simili. Sbaglia Renzi a non cogliere la sottile strategia mediatico-giudiziaria in questo e davvero appare singolare che tutto ciò avvenga prima o durante le elezioni. Dovrebbe fare tesoro il Presidente del Consiglio a quello che accadde agli inizi degli anni 90’ e l’inutile “mea culpa” o il ritorno al “Renzi 1” mettendo da parte il “Renzi 2”, è solo uno spot inutile e incomprensibile, come l’abolizione delle Primarie del Pd che hanno prodotto sconfitte clamorose e qualche vittoria costata cara e amara. Bisogna guardare con ottimismo invece alle vittorie in Comuni della provincia di Napoli dove all’arroganza della Federazione democratica i cittadini hanno risposto eleggendo Sindaci di centrosinistra in controtendenza alle scelte “politiche”, parlo di Antonio Poziello a Giugliano; Massimo Pelliccia a Casalnuovo e soprattutto Josi Della Ragione a Bacoli che ha simpatie per il M5s ma ha scelto la strada dell’alleanza con delle liste civiche locali. Discorso a parte la vittoria del M5s di Quarto con Rosa Capuozzo, che vince da solo. In città l’anno prossimo si vota. Quattro anni di letargo politico pesano sulla città di Casoria, gli effetti sono sotto gli occhi di tutti, dalle strade agli sprechi dell’Ente a parte l’ignobile sceneggiata di consiglieri passati in maggioranza “per il bene della città”. Speriamo possa avvenire anche qui quella rivoluzione culturale che ha invaso Bacoli, Quarto, Casalnuovo, Giugliano e altri comuni d’Italia. Contro il voto “solido” degli apparati dei partiti, avanza in modo preponderante il voto “liquido”, impressionante ma pieno di speranza. A Casoria tra un anno si vota per le comunali. Sono scesi in campo ad oggi due candidature di rottura con l’attuale sistema politico locale: Elena Vignati per il M5s e Francesco Russo per i Socialisti, entrambi giovani, mai impegnati politicamente in città, mai candidati, “onesti”, soprattutto uniti, lasciatemelo dire con una punta di orgoglio, dalla passione politica ispirata alle idee e l’etica soprattutto di Sandro Pertini. Il sasso nello stagno è stato lanciato da loro due, facciano altri lo stesso e meglio se ci riescono. Facce nuove, idee nuove e soprattutto tanta onestà, soprattutto “onestà”, chi ne ha la metta in campo, gli altri, i “non-onesti”, si facciano da parte.


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12 GIANLUCA GRIMALDI

Francesco Cicchella: il Michael Bublé di Made in Sud Siamo abituati a vederlo negli esilaranti panni di Michael Bublé, Gigi D’Alessio e Kekko dei Modà nello spettacolo televisivo “Made in Sud”. Mix di talento e comicità, Francesco Cicchella si racconta a Casoriadue con la sincerità e l’ironia di un semplice ragazzo di 26 anni. Un ragazzo che, a febbraio, si è esibito come ospite sul palco più importante della televisione italiana, quello dell’Ariston, e che non smetterà certo di stupirci e farci sorridere con nuovi progetti e sorprese. Come ha iniziato la sua attività da intrattenitore? E’ una lunga storia. Ho cominciato da bambino a studiare pianoforte, quindi mi sono avvicinato alla musica. A 13 anni ho iniziato a fare le prime esperienze teatrali e ho cominciato a cantare. In età adolescenziale ho continuato a studiare canto, affiancandolo allo studio della recitazione. A 17 anni ho vinto la terza edizione del premio Totò e mi sono approcciato all’attività del comico: prima mi vedevo più come un attore proiettato nel campo del musical anche se avevo sempre avuto una vena comica. In quegli anni ho fatto le mie prime apparizioni televisive: fui ospite a “Cominciamo bene” e “Festa Italiana”. A 19 anni ho iniziato con Made In Sud, prima su Sky e poi in Rai. Lei è uno dei personaggi più amati di Made In Sud. Qual è il suo rapporto con il pubblico? Il pubblico di Napoli è sempre molto caloroso e ti mostra il suo affetto sia quando si è in scena sia nella normale quotidianità. Quando si diventa un personaggio pubblico si appartiene un po’ alla gente e ci si confronta con persone molto espansive e affettuose, soprattutto nella nostra città. E il rapporto con gli altri colleghi? Si passa molto tempo insieme già solo per lavoro, quindi è un po’ come una seconda famiglia. Non con tutti, ma con alcuni c’è un bel rapporto anche al di fuori del lavoro. Quella di imitatore canoro è un’attività che non trova tantissimi proseliti. Lei a chi si ispira? La figura dell’imitatore cantante, di per sé non è rara, è raro trovare un imitatore che non si chiuda semplicemente in un singolo ruolo.

L’imitazione fine a se stessa non basta, bisogna affiancare alla parodia una chiave comica. Non ho mai avuto un solo modello, cerco di ispirarmi a tutti gli artisti che stimo e che ho avuto modo di conoscere personalmente e non. Ha mai incontrato una delle persone da lei imitate? Sì. Con Gigi D’Alessio ho avuto modo di condividere il palco ed è nata, dopo questa esperienza, una bella amicizia. Ho incontrato virtualmente Kekko dei Modà, che mi ha mandato un messaggio tramite i presentatori Gigi e Ross. Incontrarmi con Michael Bublé è un po’ più difficile, ma spero un giorno di farlo. Come è stato esibirsi sul palco dell’Ariston come ospite a Sanremo? Essere su un palcoscenico quasi ogni giorno rischia di far diventare il tutto una routine. Quando si tratta di “prime volte”, invece, è sempre emozionante. A Sanremo era una prima volta, ma avevo la consapevolezza che avrebbe potuto essere anche l’unica. Ricordo il momento prima di entrare in scena, quando sapevo di stare per affrontare il palco più importante della televisione italiana. Quali i progetti futuri? Quest’estate sto girando in varie piazze italiane con uno show tutto nuovo che prevede la partecipazione oltre che di Vincenzo De Honestis, mio collega in Made In Sud, anche di una band di sei elementi. Uno spettacolo di quasi due ore pieno di nuove gag e performance inedite sia musicali che comiche. Uno show che spero di riuscire a portare anche a teatro.

Officine on the road

Una corretta attività fisica aumenta la qualità della vita. Frase troppe volte ascoltata e forse mai capita o trattata con il giusto peso. Partiamo dal principio; in quanto possono dire di conoscere «una corretta attività fisica» o per meglio dire la più indicata a se stessi? Davvero pochi! colpa della scarsa informazione in merito o della oramai assodata omologazione dei programmi di fitness dagli enti competenti. Per questo ed altri motivi Officine del benessere nel mese di giugno diventa Officine on the road. Un itinerario di appuntamenti all’aria aperta allo scopo di trattare, attraverso la pratica dell’esercizio, temi delicati come benessere e fitness. Nessun costo per i partecipanti, chi decide di avvicinarsi al fitness o di incrementare le proprie conoscenze in merito potrà farlo presentandosi alle officine station, comuni fermate di un bus di linea dove l’ultima fermata sarà un suggestiva location per il proprio allenamento.


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CIRO TROISE

Manca poco tempo al ritiro, il Napoli è ancora fermo: dov’è la programmazione? Giuntoli non ha ancora iniziato a lavorare, De Laurentiis tra Valdifiori, Sarri e un mare d’incertezze non chiarite. Sta sfumando un’altra occasione per creare una nuova struttura societaria

Lunedi è stato il giorno di Giuntoli, l’ex direttore sportivo del Carpi è diretto alla Filmauro per incontrare Aurelio De Laurentiis e iniziare ufficialmente la sua avventura al Napoli firmando un contratto quadriennale. L’addio di Benitez e Bigon era noto da molto tempo ma De Laurentiis è arrivato al 1 Giugno, all’indomani di quel maledetto Napoli-Lazio, senza avere le idee chiare. Emery, Mihajlovic, Montella, Spalletti, erano questi i nomi su cui il patron del Napoli ha cominciato a lavorare dallo scorso autunno. L’obiettivo era continuare il processo d’internazionalizzazione avviato con Benitez, lottare su più fronti e soprattutto consegnare un nome di spessore alla piazza dopo l’addio di Rafa. I rifiuti si sono moltiplicati, un dato di cui tener conto che mette in evidenza i profondi limiti del progetto Napoli. Tra una sera ad Amalfi e un’altra sul lungomare di Napoli, è arrivato Maurizio Sarri che ha un profilo e una storia completamente diversa rispetto agli altri allenatori inseguiti da De Laurentiis. La trattativa, che sembrava destinata ad essere breve, si è prolungata e dopo una settimana, mentre continuava il pressing su Montella, è arrivata finalmente l’ufficialità. Un po’ d’entusiasmo in più nella comunicazione sarebbe stato gradito, almeno una foto in cui si celebrava l’intesa tra De Laurentiis e Sarri che avrebbe avuto in questo momento un forte peso simbolico. Il Napoli ha prodotto solo un annuncio su Twitter che specificava con solerzia la durata dell’accordo limitato alla prossima stagione, al termine della quale si valuterà se esercitare o meno l’opzione. C’è grande confusione in casa Napoli, De Laurentiis sembra essere in ritardo rispetto alla rivoluzione di cui si sta rendendo protagonista. Quando ormai manca poco tempo al ritiro, non ci sono le idee chiare e c’è tantissimo lavoro da fare. Giuntoli dovrà capire l’ambiente, valutare la rosa a disposizione, relazionarsi con il settore giovanile e costruire con Sarri il mercato che verrà. L’ex ds del Carpi ha avuto qualche contatto esplorativo con alcuni agenti ma non si è ancora tuffato nell’avventura. Per il momento il Napoli è fermo, tanti procuratori provano da mesi a prendere degli appuntamenti con De Laurentiis ma non ci riescono. L’addio di Bigon e del suo reparto scouting doveva aprire le danze di una rivoluzione totale e concreta ed, invece, il giocattolo sembra sempre di più nelle mani del presidente. Il Napoli avrebbe bisogno di potenziare la propria struttura che, invece, almeno al momento è ancora incompleta. Giuntoli deve ancora costruire la struttura, non è ancora chiaro se qualche collaboratore lo seguirà da Carpi a Napoli. Il mercato è fermo a quanto ha fatto fi-

nora De Laurentiis, cioè i contatti avuti con il presidente Corsi e il direttore sportivo Carli in merito a Valdifiori. Le idee sono tante: mercoledì il Napoli chiederà informazioni all’Empoli riguardo alle altre risorse della società toscana. Saponara è il giocatore preferito da Sarri, ad Empoli era il perno del progetto, l’unica richiesta di mercato fatta al direttore sportivo Carli ma a Napoli la batteria offensiva è molto fornita, come la corsia sinistra con Ghoulam e Strinic e, quindi, salvo cessioni anche il nome di Mario Rui non sembra un’idea concreta. Rugani e Tonelli, invece, intrigano molto il Napoli: la Juventus difficilmente cederà il difensore classe ’94 mentre per Tonelli ci sono stati dei colloqui con i suoi agenti Marco Sommella e Alessandro Moggi, gli stessi di Immobile, un altro nome da seguire in caso di movimenti in uscita in attacco. Piace anche Hysaj ma non è stata compiuta alcuna proposta ufficiale né all’Empoli né al suo procuratore Mario Giuffredi, lo stesso di Valdifiori e Mario Rui. Come al solito, la macchina comunicativa predisposta da De Laurentiis sta scaldando il motore, le contraddizioni abbondano e l’equilibrio scarseggia. Il Napoli post-Benitez non eredita assolutamente macerie, ha costruito una rosa di mentalità europea che negli ultimi due anni è stata capace di competere su più fronti, con un’età media abbastanza giovane, da riassettare in difesa e a centrocampo (in porta sembra certo il ritorno di Reina) e non smantellare. Molti giocatori hanno aumentato il proprio valore, non c’è nessuna devastazione da cui ripartire. Il fallimento dell’ultima stagione, la Champions non raggiunta due volte ha tolto ossigeno finanziario ad una società che ha nei risultati sportivi la principale risorsa da cui attingere ma le macerie sono un’altra cosa. CONTINUA A PAG. 15


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15 La prima parola su cui muoversi è programmazione per evitare d’ingolfare la macchina Napoli tra contraddizioni, rifiuti e difficoltà di varia natura.

SEGUE DA PAG. 13 E’ stucchevole e deviante il dibattito sulle strutture, è ovvio che un maestro della gavetta come Sarri abbia apprezzato il centro sportivo di Castelvolturno ma basta dialogare con i giocatori di spessore dell’organico azzurro per capire i limiti dell’albergo in cui s’allena il Napoli. Al momento, però, tutto ciò non rappresenta la priorità. Bisogna far partire la macchina Napoli oggi ancora ferma ai box. Mercato, stadio e settore giovanile, urge accelerare, avere le idee chiare e comunicarle in modo preciso ai tifosi. Senza annunci roboanti e proclami inutili, costruendo con il lavoro forsennato una nuova era. Il Napoli è già in ritardo, le altre agiscono con strutture societarie già consolidate, perciò l’addio di Conte per Allegri in piena estate o l’ingresso di un nuovo investitore non sconvolgono gli equilibri.

Onoranze Funebri

Maria Luisa Esposito

Direzione e Uffici: Via Marco Rocco, 18 80026 - Casoria (NA)

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VALERIA POSTIGLIONE

Sarri, facci vedere le stelle!

Pochi giorni fa, parlando con una persona che stimo e “lamentandomi” del cambio di allenatore, essendo io una grande estimatrice di Rafa, mi ha raccontato la sua visione attraverso un paragone, a mio avviso, calzante. Benitez si potrebbe definire un ristorante stellato, e i ristoranti stellati si sa creano inevitabili aspettative: la location appariscente, come la piazza di Anfield o Stamford Bridge da cui proviene; una mes en place di qualità, sistemata e ben messa in campo, certo non si può dire che quest’anno il Napoli fosse in campo con Rullo e Montervino (non me ne vogliano i due, ma le leve internazionali arrivate l’estate scorse avevano creato tutt’altre aspettative); ogni pietanza viene accompagnata da una spiegazione dettagliata che ti fa pregustare la pietanza prima ancora di assaggiarla, ma a sentire i telecronisti di sky e mediaset quest’anno abbiamo pregustato troppe volte in anticipo il sapore amaro della sconfitta. Insomma per dirla breve il Napoli che abbiamo assaggiato le stelle non le ha sapute conquistare quest’anno, e come ogni ristorante la colpa è tanto del cuoco quanto della sala, nonché della gestione. Quest’anno però ADL ha deciso di cambiare musica e ha scelto un cambio di rotta radicale: si passa dallo chef stellato al concetto di trattoria casereccia, che forse non si sposa poi così male con una città genuina come la nostra. Quest’anno si punta sulla semplicità: una varietà di piatti caserecci, rivisitati e riproposti in modi differenti a seconda del commensale, un po’ come ha saputo fare con l’Empoli, proponendo schemi differenti di volta in volta. Ha un vero e proprio pallino per gli schemi su calcio piazzato, per cui ne ha una serie infinita, e questo direi che fa parecchio comodo alla squadra partenopea, che finora dei calci piazzati ne ha solo risentito. A tavola non ci sarà il servizio “buono”, ma pochi pezzi, con una mes en place che punta alla semplicità, un po’ chic post moderna. Magari un bagno d’umiltà “ai pezzi buoni” non farà poi così male. E poi parliamoci chiaro la cucina semplice e casereccia non solo ce la portiamo nel cuore per via della tradizione e delle radici, ma è quella che realmente sazia! Tutto

il rispetto per le stelle nel piatto, ma ora è necessario uno spaghetto aglio olio e peperoncino! E il “nostro beneamato presidente”, giocherellone come un clown, anziché chiamare Cannavacciuolo per presentare il cambio di gestione, ha scelto di cinguettare il nome del nuovo allenatore del Napoli. Il paradosso di aver annunciato l’allenatore anti social con un tweet non è certo la prima contraddizione mostrata da Aurelione, che ormai non ci sorprende più. Ma non ci distraiamo i riflettori ora sono puntati su Maurizio Sarri , è lui l’uomo del momento: dopo l’avventura positiva nell’Empoli, il presidente cinematografo, piuttosto che “continuare a pagare l’affitto al tecnico spagnolo”, ha deciso che era il caso di cambiare casa e di riportare un calcio più italiano sulla panchina napoletana. Nasce a Napoli e la forte somiglianza con il celebre personaggio Don PIETRO SAVASTANO ha subito reso il nuovo allenatore azzurro virale. Al nuovo allenatore del Napoli non manca di certo né esperienza né umiltà, qualità che senza dubbio farebbero bene ad una squadra che ha voluto sognare, accelerando e forzando i tempi di una crescita ancora incompleta. Insomma aldilà dei critici gastronomici ci interessa che i commensali riempiano il San Paolo e che soprattutto ne escano sazi e soddisfatti. Abbiamo troppa fame di vittoria, quest’anno contiamo sullo chef, perché ci faccia vedere le stelle. Buon appetito!

PaoneOnoranze & Funebri Savarese


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Convegno di formazione Gruppi Missionari presso la parrocchia S. Antonio Abate in Casoria

COMBONI E LUDOVICO DA CASORIA A CONFRONTO

Il 16 giugno scorso, presso il salone della chiesa di S. Antonio Abate in Casoria, si è svolto un formativo convegno per gruppi missionari su” Salvare l’Africa con l’Africa”: Daniele Comboni e Ludovico da Casoria: metodi missionari a confronto”. Moderato dal giornalista, dott. Giuseppe Storti, all’incontro hanno partecipato, in qualità di relatori, il dott. Giuseppe Pesce, giornalista, documentarista e studioso di Storia locale (famoso il saggio “Casoria: ricostruire la storia di una città”), P. Salvatore Vilardi, O.F.M e il missionario comboniano P. Alex Zanotelli. Ha introdotto don Modesto Bravaccino, Direttore del Centro Missionario Diocesano, che, in qualità di promotore dell’Evento, ha letto i saluti del Cardinale C. Sepe ai convenuti, fra cui erano presenti suor Elsy, Madre Superiora delle suore elisabettine bigie, suor Elvira, frati francescani, comboniani, il decano dell’XI Decanato don Massimo Vellutino e don Marco Liardo. L’Arcivescovo ha auspicato che l’impeto di fraternità dei due Santi verso i poveri e i derelitti sia accolto dai cristiani e costituisca lo sprone ad uscire dalle chiese per offrire il proprio fattivo contributo alla costruzione della civiltà dell’amore. Don Modesto ha posto in rilievo il valore formativo del convegno per i gruppi missionari, partendo proprio dal confronto tra i metodi di Comboni e di Ludovico da Casoria, animati ambedue, pur da posizioni differenti, dall’ansia evangelizzatrice e di promozione dell’uomo; la stessa ansia, ha aggiunto il Moderatore, oggi necessaria per la crisi delle coscienze che abbraccia la comunità europea, in cui l’atteggiamento prevalente è di rivolta contro i migranti a causa di una certa politica che, parlando alla “pancia” della gente, provoca uno squilibrio tra l’istinto e la ragione. Pesce ha contestualizzato storicamente i due Santi, ponendo in evidenza il loro comune obiettivo di rigenerare l’Africa per mezzo dell’Africa, essendo entrambi consapevoli dell’atteggiamento predatorio dell’Europa verso il Continente nero. Il Relatore ha spiegato, infatti, che la causa della prima guerra mondiale è stata il colonialismo. Al riguardo i due Santi furono profeti nell’intuire le catastrofi sociali future determinate dalla brama dei Paesi europei di impossessarsi delle ricchezze africane, compresi gli uomini sfruttati come manodopera a costo zero. Entrambi compirono un

viaggio insieme verso l’Africa, collaborando alla creazione, in quel Continente , di istituti di educazione e di formazione per gli indigeni, a opera di evangelizzatori, uomini e donne, africani. A seguire, l’intervento di P. Vilardi, il quale ha evidenziato che l’attività missionaria di San Ludovico da Casoria affonda le sue radici nella tradizione missionaria dell’Ordine dei Frati Minori e recepisce in pieno le indicazioni del Padre Fondatore San Francesco d’Assisi, il quale dispose nelle due Regole (non Bollata, la prima, e Bollata, la seconda) che i frati dovessero recarsi in Terra Santa con l’intento di liberarla non con la forza delle armi, ma annunciando il Vangelo. Il “S. Francesco del XIX secolo,” Ludovico da Casoria, preferì, infatti, il dialogo ad ogni forma di lotta: la sua missione evangelizzatrice fu tutta orientata ad additare all’umanità del suo tempo la via della salvezza attraverso un umanesimo integrale, incentrato sulla persona di Cristo Gesù. La testimonianza, allora, è il fondamento della missione evangelizzatrice: essa precede, accompagna e conferma la proclamazione esplicita del Vangelo. Ha ripreso e sviluppato gli stessi concetti P. Alex Zanotelli, il quale, facendo riferimento prevalentemente alla figura eccelsa e alle opere di S. Daniele Comboni, ha sottolineato che Cristo, amore redentore, chiama tutti a condividere la sua vita divina ed è presente nella situazione concreta di ogni persona, perciò bisogna dialogare con le persone di ogni cultura, e religione, evitando dispute e giudizi, mostrandosi miti, pacifici, e parlando onestamente con tutti. La missione evangelizzatrice di San Ludovico e di S. Comboni è possibile nella vita della povertà: solo i poveri contemplano ed evangelizzano; per entrambi la povertà e la rinuncia non erano visti come pesi aggiuntivi o supplementi di penitenza per santificarsi, ma come condizione evangelica indispensabile per la missione. La povertà esprime a pieno l’esigenza e l’urgenza di evangelizzare. Quale il rapporto con Dio, allora, dei due “giganti della carità” da quanto emerso dal convegno? Essi amavano il Signore amando e ponendosi al servizio dei suoi figli, offrendo la vita per la salvezza dei fratelli. Tra di loro si stabilì un legame intenso e sincero, segnato da profonde differenze, ma anche da molti punti di contatto, quali l’urgenza di formare un clero indigeno e il desiderio della salvezza del popolo africano. In particolare Padre Alex ha detto che il grande sogno profetico dei due santi oggi si realizza ancor di più in quanto l’Africa con i suoi sacerdoti, i suoi vescovi, atteso il calo delle vocazioni di sacerdoti nel vecchio continente, porta il Vangelo nelle nostre case, sopperendo a detta carenza vocazionale ed a una secolarizzazione della civiltà europea.


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FEDERICA D’APUZZO

XXVI Torneo Internazionale Giovanile Città di Cava dei Tirreni

E’ partito il 7 Giugno c.a. il torneo di calcio giovanile organizzato dalla città di Cava dei Tirreni, un evento che ha visto incontrarsi varie squadre, un momento di incontro non soltanto sportivo ma anche di crescita per i giovani partecipanti. La manifestazione è stata presentata martedì 27 maggio al Palazzo di Città di Cava de’ Tirreni nel corso di una conferenza stampa alla quale sono intervenuti: Marco Galdi,

Sindaco di Cava de’ Tirreni; Giovanni Baldi, Consigliere regionale; Marcello Civale, Consigliere comunale di Vietri sul Mare; Carmine Salsano, Commissario Straordinario dell’Azienda Autonoma di Soggiorno e Turismo di Cava de’ Tirreni; Vincenzo Pastore, Presidente del Comitato Regionale Campania della FIGC-Lega Nazionale Dilettanti; Pietro Contente, Presidente della Sezione AIA di Salerno; Gianpiero Francese, e naturalmente Giovanni Bisogno, Presidente del Comitato Promotore del Torneo Internazionale “Città di Cava dei Tirreni”. Massimo Coda, attaccante del Parma, è stato il testimonial d’eccezione della 26ª edizione del Torneo Internazionale di Calcio Giovanile “Città

di Cava de’ Tirreni”. La lettura del Giuramento da parte del testimonial Massimo Coda, è stato il momento clou della Cerimonia di apertura del Torneo, un momento di certo emozionante per i partecipanti e non solo. In gara ben 100 formazioni, tra cui gli statunitensi del Davie United Soccer. Durante la presentazione dell’evento il Sindaco e l’Onorevole Baldi hanno dichiarato che l’iniziativa onora la città di Cava da oltre 25 anni unendo così tanti ragazzi accomunati da una grande passione, complimenti quindi a coloro i quali sono riusciti ad organizzare nuovamente un evento importante per la città,e per i giovani. Tra le varie squadre partecipanti anche i ragazzi della scuola Calcio Luigi Vitale di Casoria, i quali hanno dimostrato il loro valore, battendo nel primo girone tutte e tre le squadre avversarie, parliamo di giovani, la squadra è infatti composta da ragazzi del 2002, nella semifinale i nostri ragazzi sono passati ai danni del Boys Caserta, conquistando così il posto in finale. Finale che ha però lasciato l’amaro in bocca ai giovani della Vitale di mister Cimmaruta, la partita giocata contro la squadra del San Nicola è stata veramente difficile, tanto da portare i ragazzi ai calci di rigore, la stanchezza, l’emozione, la pressione forse li ha portati ad arrendersi proprio sui calci di rigore, lasciando cosi il trofeo nelle mani degli avversari. Ottima prestazione però al di là del risultato per i nostri giovani, la squadra di Mister Cimmaruta ha infatti dimostrato per tutto il torneo di possedere carte vincenti, di giocare un ottimo calcio, rispettoso delle regole e del concetto di squadra ricevendo i complimenti da parte degli addetti ai lavori.


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21 Riceviamo e Pubblichiamo

Gentile Direttore Troise, ho provato una grande soddisfazione come cittadino di Casoria nel dover per miei personali motivi “visitare” la struttura che ospita l’ASL Napoli 2 Nord Azienda Sanitaria Locale Napoli 2 Nord distretto n.43. La struttura di che trattasi presenta al piano terra il salone dove si danno da fare senza sosta, salvo per piccole necessità personali, tutti i facente parte del team che gestisce con cortesia, semplicità e professionalità i due

sportelli C.U.P. scelta e revoca medico di base e protocollo e i due sportelli informazione, accettazione ed esenzioni. Al primo piano poi si può contare su specialisti preparati, qualificati, educati e sempre pronti ad accogliere gli utenti per risolvere i loro problemi sanitari. Qualche utente ascoltato dal sottoscritto mi ha assicuratoche i medici specialisti che operano al piano secondo della struttura ASL Napoli 2 Nord “indovinano sempre

la malattia”. Per tutto quello di buono abbiamo appena elencato, non possiamo esimerci dal fare i meritati complimenti al Direttore Generale dell’Azienda Sanitaria Locale Napoli due Nord Distretto n. 43 Dott. Ferdinando Russo ed al Dott. Tommaso Girasole, responsabile dei medici di base, dei pediatri e dell’anagrafe sanitaria. Un plauso infine a tutti gli operatori infermieri ed infermiere che lavorano insieme al loro medico specialista in modo

molto professionale ed un plauso anche a chi svolge un lavoro più umile con la pulizia dell’ambiente. Adesso nel ringraziare il direttore di Casoria 2 Nando Troise, che mi ha concesso di dire una volta tanto buone parole a favore di un ente pubblico, non mi resta che salutare tutti coloro che mi stanno leggendo in questo momento e dire a chi opera nella predetta struttura un meritatissimo bravo….ad maiora. Michele Iuliano

CIRO TROISE

Europei di Baku, medaglia d’argento per Luca Maresca Luc a Mares c a non ce l’ ha fatt a a re a lizzare i l suo s og no, l a su a avventura ai pr imi Europ ei di karate a B a ku si è fer mat a in f ina le. L a me d ag li a d’oro è and at a a l l’azerb aig i ano Farza liye v Firdovsi, che l’ ha b attuto con i l r isu lt ato di 4-0. Mares c a ent ra comunque nel l a stor i a del lo sp or t nazionale, conquist ando l a pr ima med ag li a it a li ana ai pr imi Europ ei, svolt asi a B a ku, nel l a dis ciplina del karate, p or t ando con s e anche l a citt à di C as or i a in c ui si è for mato.

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BLACK OUT IDRICO A VIA CALVANESE Continuano i problemi idrici a Casoria e una delle zone colpite spesso è Via Calvanese. Giovedi mattina c’è stato un black-out improvviso che ha colpito tante persone; famiglie, scuole, uffici e negozi lasciati senz’acqua. Un infarto idrico che ha condizionato la mattinata di tanti uomini e donne e non è la prima volta da queste parti. “Ci vorranno quattro o cinque ore d’intenso lavoro”, affermano i tecnici e gli operai delle società Ottogas e Acquedotti intervenuti sul posto allertati dalla Centrale Operativa e dal Comando di Polizia Municipale. La perdita è stata scoperta alle 6:30, il fiume d’acqua è iniziato alle 8:30, i primi ad intervenire sul posto sono stati i vigili del fuoco. “Si è rotto un tubo, la perdita avviene sulla tubazione principale. Le forniture idriche alle case e agli uffici sono state interrotte per poter consentire ai tecnici di poter effettuare la riparazione”, rivela l’equipe che sta lavorando sul posto per garantire il regolare funzionamento delle condotte idriche. Alla gente non resta che aspettare che sia risolto l’ennesimo problema nato a causa di un sottosuolo gruviera.

IL NUOVO CALENDARIO DELLA RACCOLTA Zona sistema Porta a Porta

Il Presidente C.d.A Dott. F. Girardi

Umido

Indifferenziato

Multimateriale Carte e Cartone

Vetro

Lunedi

AREA 1

Martedi

AREA 2

Mercoledi

AREA 3

Giovedi

AREA 6

Venerdi

AREA 4

Sabato

AREA 5


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Augurissimi

AUguri a DOMENICO CASTALDO E MARIANNA LIARDO Tantissimi auguri affinché questo giorno sia l’inizio di un felice e lungo futuro insieme AUGURI DA TUTTA LA FAMIGLIA

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“RACCONTI DEL NORD” La Regina delle Nevi Regia ed adattamento teatrale Livia Bertè Musiche a cura di Gianluca Rovinello Direzione artistica Ilaria Vitale Coreografie e movimenti scenici: Luisa Leone Personaggi ed Interpreti Giuseppe Cerrone Livia Bertè Domenica 21 Giugno 2015 Ore 20,45 SITO Real Orto Botanico di Napoli Via Foria, 192, 80139 Napoli PER INFO E PRENOTAZIONI: (Prenotazione obbligatoria) Tel. 3338191605. Mail: sentieriteatro@gmail.com

Autorizzazione del Tribunale di Napoli n. Reg. 5116 del 28/02/2000

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Editore CASORIA DUE s.a.s Direttore Responsabile: Ferdinando Troise Stampa: PRINTING HOUSE - CASORIA Tiratura 7000 copie. Distribuzione gratuita. Questo numero è stato chiuso il 18 GIUGNO 2015 Impaginazione Grafica di Giuseppe Mascioli Direzione, Redazione, Amministrazione e Pubblicità Via Capri, 2 - 80026 Casoria (NA) - Tel./Fax 0817597271 email: casoriadue@libero.it


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