Casoria2web (25) by Stefano D'Angelo

DOMENICA 17 MAGGIO 2015

Settimanale di Informazione

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ANNO XV - N° 20 - DOMENICA 17 MAGGIO 2015

MEGLIO TOMMASO O ENZO?

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DOMENICA 17 MAGGIO 2015

PALLA AVVELENATA

MEGLIO TOMMASO O ENZO? LA PAROLA AGLI ESPERTI

CASILLO e CARFORA

Incontro Armando De Rosa, l’Ingegnere, vecchio candidato Sindaco ai tempi del rigenerato Salvatore Graziuso e mi racconta di una telefonata burrascosa tra Casillo e Carfora: “come è che non lo sai; lo sanno tutti!” Tre fatti, apparentemente slegati ma in realtà concatenanti, hanno animato la settimana. Li ripropongo agli amici lettori offrendo loro le mie riflessioni e sollecitando le loro. Non è detto che debbano coincidere: l’importante, come sempre, è discuterne. Conto consuntivo. Raffaele Bene, già Assessore al Bilancio, consigliere comunale per Idv nonché espressione politica a Casoria di Nicola Marrazzo esce dalla maggioranza, passa all’opposizione e ci fa sapere che non voterà il conto consuntivo. Non solo: è convinto che se tutta l’opposizione non dovesse votare, come è nei pronostici, questa Amministrazione andrà a casa. Non è un momento felice per Enzo Carfora e per il suo Comune. Il Sindaco, a livello politico, è contestato. L’Amministrazione politica è in crisi. C’è anche una sottile polemica tra dirigenza ed utenza, accusati di fare politica e disfattismo. In piazza i disoccupati di entrambe le liste oltre a chi chiede il continuo intervento della Sicurezza Sociale; hanno alzato la voce nei confronti della classe politica casoriana.

Ad aggravare i problemi, secondo i consiglieri comunali Massimo Iodice e Pasquale Pugliese, si è aggiunta l’Amministrazione Comunale che, il candidato Sindaco del Centro Destra interroga sulla gestione e sulla situazione finanziaria di Casoria Ambiente S.p.A. oltre ai servizi di supporto per l’adozione della variante urbanistica all’intervento sul Parco delle Arti; su questo argomento si è mosso subito il settore “Assetto del Territorio”, chiedendo di conoscere il futuro del Programma Integrato Europa. Pugliese invece contesta i metodi che sta usando questa Amministrazione nei confronti di un vice comandante dei vigili urbani (il Capitano Joselito Orlando) arrivato a Casoria in mobilità e che ha già fatto conoscere il suo valore e le sue capacità. I contratti dei dirigenti di settore. Quattro anni fa, all’arrivo di questi sconosciuti signori (eccetto Pallara e Di Palo, vecchie conoscenze dei tempi di Giosuè) nel nostro Comune, una talpa mandò una lettera anonima. Il contratto dei dirigenti, portato alla luce, scatenò le polemiche dei componenti di alcuni partiti della maggioranza. Si sapeva dell’ingaggio, si ignoravano i dettagli: oggi non più. Il fatto causò la fuoriuscita dall’ Amministrazione del gruppo consiliare Pd, le dimissioni del Presidente del

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DOMENICA 17 MAGGIO 2015

Consiglio Comunale Pasquale Fuccio e tante polemiche. Ci sono due modi di porsi dinanzi ai problemi: gridare allo scandalo, in nome di un facile moralismo come fa, ogni settimana ed in ogni consiglio comunale, il “figlio del picconatore” oppure rifarsi alle leggi del mercato e concludere che le scelte che fece il Sindaco erano in regola. Augurammo al Sindaco, di scegliere i dirigenti di settore senza alcuna interferenza partitica ma alla sola competenza sua e del suo staff e tutto questo per un solo motivo: i soldi dei contratti, per fortuna a tempo determinato, provengono dalle tasche dei cittadini. Ecco, il Sindaco, al momento del suo insediamento, affermò di aver scelto in modo coraggioso, in base ai curriculum, ai colloqui ed alle caratteristiche attitudinali di questi professionisti. Affermò, allora, che una volta tanto un’Amministrazione, la sua, non aveva seguito la via dello sperpero. L’Assessore allo Sport. Mentre in Comune si discute su alcuni assessorati, dal mondo politico è invece arrivata la novella che il partito, una volta di Di Pietro, pretendeva ed ottiene l’Assessorato allo Sport, ruolo che passa così da Luisa Marro ad Antonio Lanzano. Un uomo legato fino ai primi anni 2000 agli Ideali della Destra Sociale e Plurale. Conosco bene l’uomo e spero che condivida il mio pensiero, manifestatomi, durante la

5 partita di Coppa Italia, allo Stadio Menti di Castellamare, Juve Stabia – Frosinone, cioè armonizzare le strutture sportive della città e ricompattarle in un disegno che porti allo sport sociale, cioè allo sport per tutti, coinvolgendo in questo disegno, lo Stadio San Mauro (quasi pronto), il Pala Casoria, il campo di basket all’aperto in via Cimarosa nel Parco Sie, il complesso sportivo “Nuova Audax”, la Piscina, intitolata al Medico Aniello Castaldo, il Tennis Club Casoria, le palestre delle scuole elementari e medie e quelle degli Istituti Superiori ed anche quelle delle Scuole Paritarie, religiose e non, tutte le palestre private della Città, il Centro Sociale Ludovico da Casoria dell’Oratorio Santa Maria delle Grazie, il campo di calcio dell’Oratorio San Mauro in via Diaz. Un consiglio all’assessore: organizzeranno manovre per far entrare la politica nello sport, come già avvenuto con qualche speciale contributo, utilizzando la tattica delle determine dirigenziali al posto delle delibere di Giunta. Fatti disastrosi per il mondo sportivo. La colpa è di chi lo ha permesso. Auguri Assessore. Il 2 di Giugno, giornata nazionale dedicata allo sport, sia per lei e per la città, una “rinnovata occasione”. Conto Consuntivo approvato con 13 voti favorevoli. Opposizione assente tranne Polizio e Pugliese

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DOMENICA 17 MAGGIO 2015

ANTONIO BOTTA

Giorno di scuola “speciale” nel madrinato “S. Placido” per gli alunni delle classi quarte e quinte dell’I.C. 1° Ludovico da Casoria”

UN “ANGELO” FRA NOI

Carissimo Angelo, ci siamo riusciti finalmente, oggi 7 Maggio, a portarti a scuola, superando ogni ostacolo: le solite lentezze burocratiche degli Enti preposti a rendere disponibile il veicolo attrezzato per il trasporto dei soggetti con gravi disabilità non ci hanno scoraggiato. Grazie all’ insegnante Zilia, sei giunto, accompagnato da mamma Imma, dalla maestra Genny e dall’assistente materiale Rosaria, nel madrinato S. Placido, dove erano in tua attesa, nel cortile, i bambini posti in cerchio. Sei emozionatissimo, perché ti trovi in un contesto nuovo. Cosa provi? Paura, curiosità, gioia o altro? Sicuramente il cuore ti batte forte quando si avvicina alla tua sedia a rotelle, percependone la presenza, il simpaticissimo Paolino per donare a tua madre il regalino per l’imminente festa dedicata a tutte le donne il cui grembo è stato la culla della vita nascente. Ma oggi il festeggiato sei tu: ti vogliamo stare vicino nel giorno del tuo dodicesimo compleanno, renderti felice e farti vivere un’esperienza gioiosamente intensa, circondato da persone che ti amano: mamma, papà, tuo fratello Roberto, tua cognata con il nipotino, la Dirigente Maria Grazia Puzone, le maestre e i maestri, i bambini delle varie classi, Francesca Dati e Leopoldo Cozzolino della lega del Filo d’Oro, Daniela, assistente alla comunicazione della Provincia, e i collaboratori scolastici. Con gli occhi del cuore ne scorgi la presenza premurosa, con i sensori dell’anima cominci ad avvertire che essi, tutti insieme, in questo giorno speciale, si sono dati da fare per abbattere il muro dietro cui restano rinchiusi tanti tuoi desideri. Quali i regali che loro ti hanno offerto? Le carezze del sole sulla tua pelle levigata e tenera, la dolcezza della brezza primaverile, il vocio festoso dei compagni di scuola. Genny ti porta a scoprire, insieme con i bimbi, la rugosità del tronco d’albero di limone e l’odore che emana dalle sue foglie, facendoti provare sensazioni nuove. Ed è qui, tutto qui, il segreto della tua felicità: in tutto ciò che noi, cosiddetti “normali”, diamo per scontato, mostrando indifferenza, mentre per te assume un valore enorme. Lo stupore, l’incanto, la gioia profonda sono sentimenti che albergano nel tuo ricco mondo interiore e che i tuoi compagni Ahmed, Christyan, Giacomo e Dieu hanno fatto vibrare intensamente quando in classe ti hanno detto, accarezzandoti, che ti vogliono bene come un fratello. Nel laboratorio di musica i bambini ti hanno dedicato la canzone “Caro Gesù ti scrivo”, che a te piace tanto, seguita da altre due canzoni napoletane interpretate dal maestro Salvatore, suonando al pianoforte. Eri sereno, perché la musica aiuta a rilassarti. “Ecco” - parevi dire disteso e calmo - “io godo di tutto ciò che per voi rientra nella sfera dell’ordinario e che per me è di una straordinarietà inestimabile” . Poi, è giunto il momento in cui hai manifestato la qualità che maggiormente ti qualifica e ti distingue: il sorriso. Ascoltando il racconto “I musicanti di Brema”, giocando con Genny è esplosa la tua felicità pura, assoluta, cosmica con risate fragorose. E’ un sorriso, il tuo, che contagia. Chi ti sta vicino, mentre ridi, avverte un tuffo al cuore e si accorge che sei tu ad aiutare gli

altri, insegnando ad apprezzare la vita, sempre, a non lasciarsi schiacciare dalle croci, a valorizzare l’attimo presente, gustando pienamente i piccoli- grandi doni che abbiamo la fortuna di trovarci fra le mani giorno per giorno. E che dire dei tuoi baci? Ora ti confido un segreto: sai, Genny ha scritto al Papa parlandogli di te e gli ha detto che “quando mandi baci , ci si accorge che le cose grandiose della vita sono semplici, con quei baci comunichi tutto te stesso, i tuoi sentimenti più profondi: gioia perché non sei lasciato solo, gratitudine per quello che ti si dice e ricevi, amore che manifesti per la presenza premurosa, affetto infinito perché ti senti inondato di una luce speciale, quella che parte dal cuore di chi ti è accanto e arriva al tuo, investendolo di tenerezza e di calore umano.” Poteva, poi, finire una festa di compleanno senza la classica torta? Certamente no! Dopo che ti hanno aiutato a spegnere la candelina,hai assaggiato anche tu la cioccolata che ti piace tanto ed è così che, dopo la canzoncina degli auguri, si è concluso un giorno di scuola “speciale”, per te e per noi. Alla fine mostravi voglia di restare ancora . Cosa ti invogliava a rimanere? La calda accoglienza ricevuta? Le spontanee manifestazioni d’affetto dei bambini? Il clima di gioia che avvertivi intorno? Certamente tutto questo, ma oso credere che tu abbia intuito che anche noi, immersi nel buio della nostra cecità spirituale, abbiamo bisogno di te per crescere in umanità, per essere illuminati dalla luce del tuo cuore, che ci aiuta a cogliere ciò che della vita è essenziale, oltre le apparenze. Ci staremo, allora, vicini in un reciproco scambio di doni, con il progetto di istruzione disciplinare e organizzando altri momenti di lezione a scuola, come è successo oggi. Grazie, carissimo Angelo, per la tua presenza. Un abbraccio fortissimo La comunità scolastica dell’I. C. Casoria 1° Ludovico da Casoria P. S. Per mamma Imma e per papà Alfredo: “ Mi rendo effettivamente conto, condividendo, in partecipe ascolto, i vostri sentimenti, di quanto siano vere le riflessioni del compianto scrittore Giuseppe Pontiggia, da lui espresse nel libro “Nati due volte”. Egli vi racconta il suo rapporto con il figlio disabile, evidenziando che i bambini disabili “nascono due volte: la prima nascita li vede impreparati al mondo, la seconda è affidata all’amore e all’intelligenza degli altri”. Angelo, allora, ogni giorno, rinasce alla vita, grazie all’affetto e alla tenerezza smisurati di una mamma e di un papà di eccezionale tempra interiore, affiancati da altri cuori generosi. Auspico di tutto cuore che questa esperienza intensa che insieme abbiamo vissuto possa indicare un percorso possibile verso una solidarietà non pietistica, verso un concreto agire all’interno di una rete di servizi, per la PRESA IN CARICO di Angelo. E’ solo questa la modalità di recuperare quella parte sofferente del nostro territorio che RIGUARDA tutti noi. Ed ora il sentito grazie, da parte vostra, a tutti coloro che hanno reso possibile a vostro figlio di vivere una bellissima esperienza: la Dirigente Puzone, i compagni di scuola, gli insegnanti, la maestra Zilia, la signora Rosaria, Daniela, i referenti della Lega del Filo d’Oro, i collaboratori scolastici.

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FLORIANA ALAIA

VI Edizione Premio Letterario “Le Parole dell’anima”

Sabato 9 maggio l’ISIS Torrente e il suo preside Giovanni De Rosa, hanno avuto il piacere di ospitare la premiazione della sesta edizione del premio letterario “Le Parole dell’Anima”, organizzato dall’Associazione Culturale Onlus “La Rabbia e l’Amore”. Il premio nasce da un’idea di Francesco Gemito, scrittore - nonché docente dell’Istituto dove si è tenuta la manifestazione - il quale otto anni fa, rendendosi conto che tra i suoi numerosi premi non ne aveva ricevuto uno nella propria città, decise di crearne uno per Casoria. La serata, apertasi con un tributo a Pino Daniele con la canzone “Napul è”, è stata moderata dal giornalista de “Il

Roma” Luigi Esposito, e da Miss Mamma 2013 Monica Pignataro, con la collaborazione della cantante e scrittrice Daniela Carelli. Nel corso dell’evento sono stati premiati i classificati ai primi quattro posti delle sei sezioni del premio, che comprendeva per questa edizione poesia in lingua italiana, poesia religiosa, poesia in dialetto, poesia edita, narrativa e narrativa edita. A distinguersi tra i vari partecipanti è stato Alberto Cerbone, il quale partecipando a tutte le sezioni del concorso si è qualificato in tre di esse, arrivando secondo nella poesia narrativa, in lingua italiana e in dialetto. Numerosi gli interventi di diverse personalità di spicco, da Francesco Gemito con la descrizione della nascita del premio letterario, a Daniela Carelli, che ha presentato il suo libro, fino ad arrivare a quella che è stata definita “la mamma dell’anno”, Antonella Leardi, madre di Ciro Esposito. Quest’ultima ha speso qualche parola sulla vicenda che ha stroncato la vita di suo figlio circa un anno fa a Roma, a causa di una rissa avvenuta dopo una partita di calcio. Momenti di commozione, quelli di una madre che racconta il proprio dolore, cercando di trasformarlo in qualcosa che tenga viva la memoria di Ciro, la cui storia è stata descritta nel libro della donna “Ciro Vive”.

La Leardi è stata premiata durante la manifestazione con il “Premio per la Pace”, essendo stata portatrice in tutta Italia di un messaggio di speranza, e di lotta alla violenza. Premi ad honorem sono stati elargiti anche alla referente dell’associazione “Libera-Afragola/Casoria” Maria Saccardo (Premio per la Legalità), allo scrittore Ivan Zippo (Premio migliore autore 2015 per il libro “Campania Mortis”), alla scrittrice e poetessa Carmela Gabriele (Premio alla cultura), e al nostro direttore Nando Troise (Premio alla carriera giornalistica). Una serata ricca di cultura, spunti di riflessione ed emozioni, un’iniziativa da prendere come esempio per la rinascita casoriana.

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LUIGI IPPOLITO

“Ciro Vive”: il libro di Antonella Leardi presentato alla scuola Nino Cortese di Arpino

Nel pomeriggio di lunedì 11 maggio, presso l’Istituto Secondario Statale di primo grado “Nino Cortese” di Arpino, si è tenuta la presentazione del libro “Ciro Vive” scritto da Antonella Leardi, madre dello sfortunato tifoso del Napoli colpito con arma da fuoco poco prima della finale di Coppa Italia dell’anno scorso a Roma e deceduto diverse settimane dopo. Il lavoro, curato dalla giornalista Rai Vittoriana Abate, oltre a descrivere il dolore straziante che la donna ha provato e porta tuttora con sé, racconta anche il lato bello del tifo, quello sano e non violento, proprio attraverso la figura di Ciro Esposito e della sua sfegatata passione per quella maglia azzurra, con l’intento di far arrivare a tutti un messaggio importante, di vita e di rispetto. “All’odio che ha ucciso mio figlio, io ho risposto con il perdono”: questa la frase pronunciata proprio dalla signora Leardi in risposta alle tante domande rivoltegli dagli alunni della scuola, una frase che vale come esempio e che cerca di insegnare che all’astio non si risponde con altro odio, onde evitare circoli viziosi. Questa sua triste esperienza può servire come lezione, per far sì che tutto ciò non capiti mai più, come lei stessa tiene a precisare: “Andare a vedere una partita di calcio presso uno stadio è un momento di divertimento e non deve essere pericoloso o, peggio ancora, culminare in atti tragici di violenza. Raccontando il mio dolore, il mio lutto, voglio comunicare, soprattutto ai giovani, la via del perdono e

dell’amore. Ciro amava letteralmente il Napoli, lo legava alla squadra una fortissima passione, e vorrei che quel suo modo di vivere il calcio si infonda in ogni tifoso. Perché questo è lo sport! Io stessa sto cercando di capirlo, provando a ripercorrere al San Paolo quello che viveva mio figlio sugli spalti, con gli amici”. I ricavati dalle vendite del libro saranno devoluti all’associazione omonima del libro e a chi ha criticato l’autrice per falsi intenti, con accuse addirittura di lucro, la Leardi ha voluto rispondere così: “Sono cose che mi scivolano addosso, tutto quello che incasseremo sarà per la fondazione “Ciro Vive”. Il resto sono solo voci…”. Quello che, forse, ha colpito ancor di più i presenti all’incontro è stata la forza nell’affrontare anche l’argomento De Santis, l’assassino di Ciro: “L’ho visto poche settimane fa in tribunale, non mi ha mai rivolto uno sguardo. Io, invece, l’ho osservato più volte, era su una barella, quando poi pochi giorni prima s’era fatto immortalare in piedi con i segni delle coltellate. Rideva e scherzava con la famiglia. Ho provato davvero tanta compassione per lui e avrei voluto regalargli un calendario evangelico, come gesto di perdono, ma le guardie carcerarie non me l’hanno permesso. Spero che la giustizia faccia il suo corso, ma nei suoi confronti non nutro rancore perché, ripeto, all’odio non si risponde con l’odio”.

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DOMENICA 17 MAGGIO 2015

CARMEN PALUMBO

INCENDIO DI SPAZZATURA IN ZONA CANTARIELLO: CONTINUANO LE DISCARICHE PORTATILI!

Le discariche portatili sono quelle che trovi dappertutto, che puoi portare sempre con te e sono utilissime se hai qualcosa di grosso da scaricare. Potrebbe sembrare uno sponsor ma è semplicemente una triste realtà che nella nostra cittadina persiste da troppo tempo. Siamo ormai abituati ad incendi che si innalzano improvvisamente, a fumo nocivo che entra nella nostre case, non è la prima volta e non sarà certamente l’ultima che un cumulo di spazzatura viene bruciato lungo una strada. Martedì 5 maggio alle ore 19 e 30 si è registrato un incendio in zona Cantariello, la spazzatura prima gettata in strada da passanti, è stata poi bruciata all’altezza del campo Rom. Molti si sono accorti del fumo che ha circondato l’intera città, persistendo fino alle 8 di mattina del giorno seguente, quando facendo un sopralluogo abbiamo constatato il rogo ancora in fermento. Ad accorgersi delle fiamme è stato il nucleo della Polizia Ambientale, che giunti sul luogo hanno individuato un incendio di circa 150 metri con spazzatura di ogni tipo, mobili e rifiuti ingombranti. I rifiuti naturalmente sono stati

lasciati qui da qualche passante e provenivano da altri luoghi, al tal proposito sarà inoltrata la denuncia di reato a carico di ignoti. Sul luogo tempestivamente sono intervenuti

due autobotti dei vigili del fuoco, ma non è stato semplice arrestare l’incendio e comunque il rilascio di sostanze tossiche non si è potuto evitare. Purtroppo è troppo difficile far ca-

pire alle persone che le strade non sono discariche e che la spazzatura non va depositata dovunque. Ci lamentiamo spesso di ciò che le autorità non fanno per noi, per la poca assistenza e manutenzione sulle strade, ma questa volta il mio bersaglio siamo proprio NOI, cittadini casoriani o di qualsiasi altro paese che se ne fregano di garantire la sicurezza stradale e dell’intera cittadina. Esiste la raccolta differenziata ormai da tempo, esiste Casoria Ambiente a cui ci si può rivolgere per buttare i rifiuti ingombranti senza creare questo tipo di problemi. L’incendio della scorsa settimana non è un episodio isolato, in zona Cantariello accadono di continuo, proprio dopo pochi giorni da questo ne è stato individuato un altro, altrettanto pericoloso. Un mio articolo di qualche tempo fa si intitolava le innumerevoli discariche Casoriane e oggi mi ritrovo a confermare questo titolo. Se non c’è volontà da parte di noi cittadini le cose non potranno mai cambiare veramente, la spazzatura inquina la nostra aria, la nostra casa, vi sembra giusto che sia depositata dovunque?

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DOMENICA 17 MAGGIO 2015

ROSA DAVIDE

Nuova gestione per il “Palacasoria” La questione del Palazzetto Sportivo di Casoria sembra essere stata risolta, nonostante molti siano ancora i dubbi e i pareri contrastanti sulla vicenda. Lo scorso marzo i consiglieri comunali all’opposizione, attraverso un protocollo ufficiale, chiedevano la revoca per la gestione, data l’inagibilità della struttura. Risale al 2014 il bando di concorso per l’affidamento della gestione, conduzione e manutenzione del centro sportivo situato in via Michelangelo e della “Piscina Comunale” attigua. Successivamente la Commissione Comunale di Vigilanza dichiarava interdetto l’utilizzo degli spalti. Secondo i consiglieri comunali all’opposizione, quindi, l’aggiudicazione del complesso in tale stato di inagibilità avrebbe potuto innescare un’azione di responsabilità nei confronti del consiglio comunale, dovuta all’utilizzo parziale della struttura. I consiglieri comunali rischiavano dunque di essere chiamati a rispondere davanti alla Corte dei Conti, per danni amministrativi. Il 5 marzo 2015 arrivava in redazione un comunicato stampa ufficiale, che sanciva in maniera definitiva il ritiro dei consiglieri, relativamente all’appalto della struttura. Il comunicato era firmato da Massimo Iodice, Pasquale Pugliese, Giovanni Marigliano, Nicola Laezza, Giusep-

A.I.A

pe Balsamo, Mauro Ferrara, Orlando Esposito, Pasquale Fuccio, Nando Mosca ed Emilio Polizio. Nonostante la poca chiarezza sulla vicenda, il 6 marzo scorso è stata eseguita la procedura di rilascio del Centro Sportivo Polivalente. Queste le dichiarazioni sul tema rilasciate dal consigliere Raffaele Bene in un’intervista sul nostro portale web (www.casoriadue.it): “Prima di essere consigliere comunale sono un avvocato e ritengo che ogni opinione non possa prescindere o comunque essere diversa dalla posizione assunta dall’autorità giudiziaria sul tema. Invero, in seguito alla gara per l’aggiudicazione della gestione del “Palacasoria” si è avviato un fitto e lungo contenzioso giudiziario, intrapreso dall’oramai vecchio gestore della struttura, dal quale è emerso inequivocabilmente, in tutti i gradi di giudizio, il corretto operato della Stazione Unica Appaltante ed ancor prima dell’assessorato allo sport e del dirigente competente. Questi sono i fatti e ad onor del vero, pertanto, ritengo che ci sia poco da dire se non augurare buon lavoro ai nuovi gestori che con coraggio e sacrificio dovranno far sì che la struttura ritorni ai livelli di qualità dei primi anni”. Che la struttura è stata data in gestione è dunque adesso un dato di fatto, prossimamente dovrebbe anche tornare a funzionare.

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DOMENICA 17 MAGGIO 2015

ALESSIA DIANO

Il riscatto di Casoria viene dallo sport

Casoria è una città che purtroppo non offre (o forse sarebbe meglio dire non vuole offrire?!) molto ai suoi cittadini. Viviamo in una realtà dove l’inadeguatezza delle istituzioni diventa sempre più lampante: le politiche sbagliate, la mancata cura del territorio e la generale resistenza all’innovazione sono i nei più fastidiosi che caratterizzano la quotidianità inquieta e demoralizzante che affrontiamo ogni giorno. Chi maggiormente patisce questa condizione di abbandono sono i giovani, sempre più spesso dubbiosi circa il futuro. Eppure proprio i giovani, la fetta di popolazione ritenuta più debole e fragile, quella a cui si cerca di tarpare le ali, negandogli qualsiasi possibilità di emergere, negli ultimi anni sta “riabilitando” il nome della città. Il riscatto viene in particolare dal mondo dello sport, un ambito in cui molti casoriani si distinguono per abilità e professionalità. Dopo le Olimpiadi di Londra del 2012, durante le quali Picardi, Sarmiento e Marzocca hanno portato in alto il nome di Casoria vincendo le preziose medaglie olimpiche, ora tocca a Daniele Franco, un giovane calciatore di appena vent’anni, ridare orgoglio alla nostra città. Franco, cresciuto nella Luigi Vitale, società ambiziosa attivamente impegnata a formare le nuove stelle del pallone, dopo aver passato la trafila nelle giovanili del Napoli è arrivato al centrocampo dello Spezia, dove ha potuto dimostrare tutto il suo impegno e la sua dedizione al calcio. Il giovane centrocampista da gennaio 2015 ha avuto inoltre modo di far apprezzare le sue qualità anche a Pagani, poiché dato in prestito alla Paganese. Il suo contributo, essenziale in molte partite, è stato mol-

to apprezzato da Andrea Sottil, allenatore della squadra. “O’profe ss or” – questo il soprannome dato a Franco per la grande confidenza e facilità con cui tiene la palla – sta dunque dimostrando di essere uno che vale. Il dirigente delle giovanili del Napoli che lo aveva svincolato perché ritenuto “troppo gracile”, dunque si sbagliava di grosso. Dinanzi a Franco si prospetta un futuro roseo, fatto di successi e di soddisfazioni. Il giovane centrocampista è la prova che chi vuole, se si impegna con il massimo delle forze, può, e soprattutto, che anche dal buio più pesto, come quello della svilente realtà casoriana, ogni tanto può emergere un bagliore di luce.

PaoneOnoranze & Funebri Savarese

DOMENICA 17 MAGGIO 2015

ALESSIA DIANO

La nuova Chiesa di Papa Francesco

Sono passati due anni dall’elezione di papa Francesco, primo Pontefice proveniente dal Nuovo Mondo e primo gesuita a salire al soglio pontificio. Papa Bergoglio fin da quando è apparso alla loggia delle benedizioni, la sera della sua elezione, ha colpito tutti, ecclesiastici, fedeli e non, per due aspetti: la sua affabilità e l’uso di parole che indicavano chiaramente la sua intenzione di rompere con il passato per riavvicinare di nuovo la Chiesa alle persone. In questi anni i temi scottanti messi in agenda da Papa Francesco sono stati tanti: il riconoscimento delle coppie di fatto, l’Eucarestia ai divorziati e risposati, l’accoglienza degli omosessuali, la condanna per i gli abusi sui minori. Partendo dalla necessità di tornare ad una maggiore sobrietà del mondo ecclesiastico, fino ad arrivare ad un coinvolgimento delle donne ai vertici della Chiesa, papa Francesco ha organizzato un programma di rinnovamento della Chiesa molto ampio ed ambizioso. Papa Francesco vuole una Chiesa nuova, più aperta e moderna. Nell’esortazione apostolica Evangelii Gaudium si legge che egli preferisce «una Chiesa accidentata, ferita e sporca per essere uscita per le strade, piuttosto che una Chiesa malata per la chiusura e la comodità di aggrapparsi alle proprie sicurezze». Il suo programma attuale e attento ai bisogni della società, unito al carisma e alla simpatia che caratterizzano questo papa, fanno sì che Papa Bergoglio sia visto di buon occhio anche dai non credenti. Quando lo scorso marzo papa Francesco, per la sua ottava visita pastorale è venuto a Napoli, la città si è praticamente fermata per accoglierlo. Una visita carica di emozioni. E l’espressione “E ca ‘a Maronna v’accumpagne!”, usata dal papa per salutare la popolazione, ha ancora una volta dimostrato come il Pontefice argentino voglia essere un pastore vicino alle persone e che il Vaticano non è una corte.

Papa Francesco ha trovato una Chiesa in declino, ripiegata su sé stessa e fortemente conservatrice. Non dimentichiamo che ha dovuto raccoglie i cocci di una Chiesa che, dopo il ritiro di Benedetto XVI, era ai minimi storici di credibilità. Non ha perso tempo, si è rimboccato le maniche e l’ha guidata verso un cammino diverso. Papa Bergoglio ha ridato la speranza alla persone, un vento che sa di cambiamento continua a soffiare ogni giorno nel Vaticano. Papa Francesco è un uomo senza peli sulla lingua, cresciuto per le strade,”quasi alla fine del mondo”, dove ha imparato ad essere un vero cristiano. Certo, nella sua rivoluzione manca l’accettazione dell’aborto, dell’eutanasia e dei matrimoni gay. Il suo programma di rinnovamento pur rompendo i ponti con il passato, rimane moderato, non progressista. Comunque è un dato di fatto che da quando Papa Francesco è salito sul soglio pontificio si è verificato un effettivo riavvicinamento delle persone alla Chiesa, e questa non è assolutamente cosa da poco.

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DOMENICA 17 MAGGIO 2015

GIANLUCA GRIMALDI

Primavera e allergie: il dott. De Brasi risponde

L’avvento della primavera e del bel tempo non sempre si esaurisce in una serie di effetti benefici per la psiche e il corpo. Per alcuni questa fase dell’anno rappresenta l’inizio di una vera e propria lotta da combattere a colpi di antistaminici e fazzolettini di carta: la lotta alle allergie, in particolare al polline. Di questo e di altro abbiamo parlato col dott. Dario De Brasi che rappresenta una di quelle figure professionali, ossia l’allergologo, troppo raramente consultate in favore di un “fai da te” deleterio e pericoloso.

Qual è l’attuale situazione circa le reti allergiche e la loro diffusione in Campania? Non riusciamo in nessun modo a far comprendere che le reti allergiche non sono malattie banali: sono malattie infiammatorie croniche. Oggi meno di un paziente su dieci riceve cure appropriate in Campania per tale patologia. La grande maggioranza dei pazienti si cura con farmaci da banco o con terapia antistaminica senza conoscere se quel tipo di trattamento sia o meno idoneo alla propria patologia. Ciò può dar luogo a un incremento di manifestazioni asmatiche non controllate. Perché il paziente predilige il “fai da te” ? Per una serie di fattori. Innanzitutto la sanità: l’accesso alle cure non è lo stesso in tutte le regioni italiane. Ad esempio, in Toscana se l’allergologo fa un piano terapeutico ad una persona, questa va in farmacia e non lo paga. Inoltre il cittadino campano predilige curarsi con informazioni molto aspecifiche: questo genera una profonda confusione nelle dinamiche di trattamento di queste problematiche. Il messaggio che vorrei passasse con forza è che se si pensa o sospetta di avere una rete allergica bisogna rivolgersi a un esperto allergologo per ottenere un trattamento farmacologico idoneo. Terapie sbagliate possono generare negli anni patologie come il glaucoma, la cataratta, l’ipertensione o il diabete. Quindi è raro che la cura si risolva in un antistaminico? La cura non è quasi mai il classico antistaminico. L’antistaminico è efficace solo nel 36% dei casi presenti in Campania.

Se si prestasse più attenzione, oggi la spesa sanitaria per l’asma in questa categoria potrebbe addirittura dimezzarsi. Un paziente con rete allergica è, infatti, una bomba ad orologeria per i costi sanitari del domani. Basterebbe educare tutta la popolazione a recarsi più spesso dagli esperti allergologi. E per quanto riguarda le intolleranze alimentari? Il termine intolleranza alimentare crea spesso confusione. La celiachia era considerata un’ intolleranza alimentare, ma oggi ha un grosso risvolto immunologico per cui non può essere considerata puramente tale. Oltre a questa, c’è solo un’altra forma di intolleranza alimentare documentabile scientificamente e che ha un rilievo di tipo clinico: si tratta dell’intolleranza al lattosio. I test che vengono spesso proposti per altri tipi di intolleranze sono completamente privi di attendibilità scientifica. Il test di riferimento per l’intolleranza al lattosio è il breath test all’idrogeno ed è importante sottolineare che l’intolleranza al lattosio è una patologia molto frequente e diffusa. Invece, circa le allergie alimentari, in Italia vi è una situazione meno grave rispetto agli altri Paesi del mondo grazie alla dieta mediterranea che è molto sicura nella prevenzione di queste. Inoltre, l’allergia e lo sport sono molto correlati. Una crisi asmatica durante una partita di pallone di un bambino che non sa di essere asmatico può essere sintomatico di un’allergia. Infatti, il 40% dei pazienti con reti allergiche è asmatico e non sa di esserlo.

DOMENICA 17 MAGGIO 2015

FEDERICA D’APUZZO

Massimiliano Musto e Assostampa Napoli nord

I problemi relativi all’ordine dei giornalisti e le relative figure oggi sembrano essere sempre più complessi, poiché complesso è il mondo della stampa oggi, e nuove alcune problematiche alle quali ci si trova di fronte. Abbiamo incontrato Massimiliano Musto, Consigliere Ordine dei giornalisti, per capire meglio anche le nuove necessità del settore più antico del mondo. Massimiliano inizia a scrivere nel 1996 a pari passo con la sua prima realtà lavorativa, pubblicazioni, relazioni di tipo universitario, man mano l’impegno è diventato più costante e lo ha portato insieme ad un suo collega universitario ad avviare l’attività giornalistica, taglio principale il management; parte con una testata on-line dopo l’Abilitazione all’albo dove il cartaceo non era assolutamente previsto, Massimiliano dice. “Ero già proiettato verso la realtà web, anche se all’ora dovevi fisicamente andare a leggere dal pc un articolo, poiche non eravamo ancora provvisti di tutta la tecnologia del mobile odierna, io ero convinto che l’informazione dovesse essere di tutti”.Nel 2004 incontra Mimmo Falco ( Vicepresidente dell’ODG Campania) l’amicizia creata li porta spesso a confrontarsi sulle problematiche relative all’ordine, anche nuove problematiche, come ad esempio articoli copiati dal web, magari non quelli relativi all’informazione, ma quelli relativi alla ricerca, i quali presuppongono un know how, un lavoro dietro per arrivare a deduzioni o comunque informazioni, il web era comunque un mondo nuovo. Nel 2013 Mimmo Falco molto attento alle esigenze degli iscritti all’ordine ed in particolare anche dei giornalisti delle piccole entità territoriali, decide che i giovani devono essere l’innovazione di questo settore, che l’innovazione è il web e

quindi anche i nuovi problemi relativi a questo devono essere argomento di discussione iniziando a formare un gruppo anche di varie professionalità che potesse far sentire la sua voce sul territorio, perché l’idea era quella di mettersi assieme per cercare di risolvere le varie problematiche, per tentare di risolverli e di essere ascoltati. Da li parte l’idea di creare un’associazione di giornalisti sul territorio, che riunisca la piccola o la singola realtà e le permetta di avere voce. Assostampa Napoli Nord nasce nel 2013 con sede in Via P. di Piemonte a Casoria; nasce con l’idea di fare gruppo, un laboratorio di idee per poter rendere produttivo il nostro territorio. Questa iniziativa è solo un modo per poter fare rumore, il gruppo fa rumore, ha una voce più forte rispetto al singolo, il gruppo è l’Associazione. Punto cardine dell’idea dell’associazione è proprio la motivazione, è necessario un maggiore corporativismo in questa e nelle limitrofe zone, un maggiore impegno, bisogna credere nella vita associativa, dall’arricchimento che questa può darci, il valore aggiunto che ogni singolo può dare al gruppo, non esistono poltrone in Assostampa, ma idee comuni, obiettivi da raggiungere. Naturalmente come tutte le associazioni è dotata di un suo organigramma, ma è aperta a tutti coloro che vogliono far sentire la loro voce, a tutte le persone che in questo particolare settore, il giornalismo, molto spesso si trovano a far conti con realtà politiche con le quali è difficile se non impossibile comunicare, anche e soprattutto nelle realtà comunali, questa associazione è un impegno, un impegno che può permettere di riuscire ad arrivare a grandi obiettivi.

DOMENICA 17 MAGGIO 2015

ANTONIO RUSSO

Il direttore di CasoriaDue a Corner e a Gazzetta Azzurra

Settimana scorsa, il Direttore di CasoriaDue, Ferdinando Troise è stato invitato a partecipare come ospite a due trasmissioni televisive: “Corner” su Tele Akery martedì 5 maggio e “Gazzetta Azzurra” su Capri Event mercoledì 6 maggio. Entrambe trasmissioni che trattano di calcio e, in maniera approfondita del Napoli, si sono imposte come i principali programmi sportivi delle due emittenti televisive. Per la regia di Francesco Albaramo, il programma “Corner” è condotto da Michele Sibilla con la partecipazione di Guido D’Angelo, figlio dello storico capotifoso della Curva B Pasquale D’Angelo. Oltre al direttore Troise tra gli ospiti figurava il dirigente sportivo e grande scopritore di talenti Gigi Pavarese. Tutta la trasmissione si è incentrata sulla squadra partenopea e i principali temi di analisi sono stati la partita del Napoli contro il Milan stravinta 3-0 e la possibilità che il tecnico spagnolo, attualmente in forza al Napoli, Rafa Benitez, possa andare via al termine della stagione. La trasmissione “Gazzetta Azzurra” è invece condotta dall’affermato giornalista Silvio Elia Ferrara. Ospite in studio, oltre ovviamente al direttore Troise, il giornalista Marco Martone. Principali temi in discussione, oltre al Napoli, anche le squadre campane delle serie minori tra cui la promozione diretta della Salernitana in Serie B, la lotta per arrivare ai play off dell’Avellino e le ultime buone uscite della Juve

Stabia che ha raggiunto i play off per accedere alla Serie cadetta l’anno prossimo. I giornalisti non hanno risparmiato elogi a Benitez ed alla sua squadra che ha battuto il Milan per 3-0. Il dibattito si è incentrato poi sulla partita del Napoli contro la Dnipro (che si sarebbe giocata il giorno successivo) e, ancora, sul tormentone “Benitez resta o va via?” Altro tema in discussione, la concreta possibilità che il portiere spagnolo, in forza attualmente al Bayern di Monaco, Pepe Reina, potrebbe ritornare al Napoli l’anno prossimo in quanto, sosteneva il conduttore Silvio Elia Ferrara, preferirebbe trasferirsi perché vorrebbe tornare al calcio giocato (attualmente è secondo portiere dietro all’immenso Neuer) e perché “la città di Napoli gli è rimasta nel cuore”. E, mi sento di aggiungere, non potrebbe essere altrimenti.

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DOMENICA 17 MAGGIO 2015

VALERIA POSTIGLIONE

Un calcio alla vita Il calcio sa essere beffardo, puoi giocare bene per 90’ e poi perdere per uno stupido contropiede, o perché il difensore scivola e si perde l’attaccante, o per una banale palla persa a centrocampo… insomma per un acino di sale si perde la minestra. Io trovo fantastica l’analogia tra il calcio e la vita. Che tu abbia i piedi buoni di Higuain o sia un mordicaviglie come Gargano, o un parapalle come Buffon, non importa, quello che conta nel calcio come nella vita è quanta sete di vittoria hai, quanta voglia di metterti in gioco possiedi e quanto sei disposto a sacrificare per il risultato finale. Dietro il coaching di Guardiola o di Mourinho ci sono tonnellate e tonnellate di lavoro estremamente esigente e costante. Chi è stato educato in modo sbagliato nell’erronea convinzione che la vita sia facile, compiacente e senza impegno in favore di niente e nessuno, se lo tolga dalla testa, non funziona così. È tutta una questione di approccio mentale nella vita, come nel calcio: sei tu a scegliere, se essere un perdente che si piange addosso dei suoi guai, o se fare delle tue sofferenze la tua forza e trasformare la rabbia in grinta. Ci sarebbe molto da dire sul contributo costruttivo della sofferenza alla vita creativa e spirituale; il dolore può realmente temprare l’anima. I momenti difficili nella vita, così come quelli positivi, danno sapore alla vita, ma per farlo devono essere in equilibrio: è il rapporto tra emozioni negative e positive a determinare il benessere psicologico. Chi nasce a Napoli, o comunque nella sua provincia, è in qualche modo agevolato nell’assumere un approccio positivo nei confronti della vita: io penso che nascere in un contesto come Napoli sia un handicap, non fraintendetemi, ora vi spiego. Nasciamo con un’inflessione nella voce che non ci abbandona mai e che ci etichetta, siamo succubi e orgogliosi dei luoghi comuni che ci perseguitano, viviamo in un luogo che riusciamo ad amare e ad odiare nello stesso momento. Ma il fatto fondamentale è che quando si nasce con un handicap, si colma quella mancanza sviluppando maggiormente tutti gli altri sensi. Io credo che così nasca la famosa “arte di arrangiarsi”, una creatività innata e sui generis, che tira fuori idee che per quanto pazzesche risultano a volte geniali; siamo capaci di sviluppare una leggerezza che fa diventare le preoccupazioni opportunità, noi pensiamo ad oggi perché domani e domani; corriamo quando si deve correre, ma se possiamo andare cuonci cuonci è meglio, tanto arriviamo lo stesso. Il napoletano nasce con un handicap, ma lo recupera e lo supera grazie alla sua fantasia, noi abbiamo la capacità di sognare molto più sviluppata di qualunque altro popolo, questa è una città che sogna grazie al calcio, una città che quando scopre la sua storia e la sua ricchezza diventa come Narciso e se ne innamora! E quando si ha il potere e la capacità di saper sognare allora si può diventare qualunque cosa: si può pensare di andare a vincere una finale in Polonia, si può scegliere di fare l’astronauta o il giornalista; si può trasformare un dolore in una

gioia; e fare delle proprie sfortune una fortuna! Vi lascio, stavolta non con parole mie, ma col più bel discorso d’incoraggiamento, non vi nego che prima di un evento importante io lo guardo e riguardo su Youtube. Vi lascio alla vostra “Ogni maledetta domenica”, con le parole pronunciate da Al Pacino. Fatene buon uso! Non so cosa dirvi davvero, non so cosa dirvi davvero; tre minuti alla nostra più difficile sfida professionale. Tutto si decide oggi! Ora noi... o risorgiamo come squadra, o cederemo un centimetro alla volta uno schema dopo l’altro fino alla disfatta. Siamo all’inferno adesso signori miei credetemi... e possiamo rimanerci, farci prendere a schiaffi oppure aprirci la strada lottando verso la luce, possiamo scalare le pareti dell’inferno un centimetro alla volta. Io però non posso farlo per voi sono troppo vecchio: mi guardo intorno, vedo i vostri giovani volti e penso... certo che... ho commesso tutti gli errori che un uomo di mezza età possa fare, si, perché io ho sperperato tutti i miei soldi che ci crediate o no ho cacciato via tutti quelli che mi volevano bene e da qualche anno mi da anche fastidio la faccia che vedo nello specchio. Sapete col tempo, con l’età, tante cose ci vengono tolte, ma questo fa parte della vita. Però tu lo impari solo quando quelle cose le cominci a perdere e scopri che la vita è un gioco di centimetri, e così è il football perché in entrambi questi giochi, la vita e il football, il margine d’errore è ridottissimo. Capitelo, mezzo passo fatto un po’ in anticipo o un po’ in ritardo e voi non ce la fate, mezzo secondo troppo veloci o troppo lenti e mancate la presa, ma i centimetri che ci servono sono dappertutto, sono intorno a noi… ce ne sono in ogni break della partita, ad ogni minuto, ad ogni secondo, in questa squadra si combatte per un centimetro in questa squadra massacriamo di fatica noi stessi e tutti quelli intorno a noi, per un centimetro ci difendiamo con le unghie e con i denti, per un centimetro. Perché sappiamo che quando andremo a sommare tutti quei centimetri, il totale allora farà la differenza tra la vittoria e la sconfitta, la differenza fra vivere e morire, e voglio dirvi una cosa: in ogni scontro è colui il quale è disposto a morire che guadagnerà un centimetro, e io so, che se potrò avere un esistenza appagante sarà perché sono disposto ancora a battermi e a morire per quel centimetro, la nostra vita è tutta li, in questo consiste e in quei 10 centimetri davanti alla faccia, ma io non posso obbligarvi a lottare dovete guardare il compagno che avete accanto, guardarlo negli occhi. Io scommetto che ci vedrete un uomo determinato a guadagnare terreno con voi, che ci vedrete un uomo che si sacrificherà volentieri per questa squadra, consapevole del fatto che quando sarà il momento, voi farete lo stesso per lui questo è essere una squadra signori miei. Perciò o noi risorgiamo adesso come collettivo, o saremo annientati individualmente. È il football ragazzi, è tutto qui allora che cosa volete fare? Ogni maledetta domenica si può vincere o perdere l’importante è vincere o perdere da uomini. Che dite glielo facciamo leggere a quegli 11 lì?!

DOMENICA 17 MAGGIO 2015

ELEZIONI REGIONALI 31 MAGGIO 2015 CON DE LUCA PRESIDENTE

IO CI SONO

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COSIMO

COMITATO ELETTORALE “CENTRO DIREZIONALE NAPOLI ISOLA F10” TEL. 081.189.48.789 (COMMITTENTE PIETRO SILVESTRO)

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DOMENICA 17 MAGGIO 2015

GAETANO CAPUTO

CONVEGNO ALL’ICS “FILIPPO PALIZZI” LA TERRA DEI FUOCHI: IMPLICAZIONI SULL’AMBIENTE E SULL’UOMO

Il Convegno tenutosi il 29 aprile 2015, presso l’I.C.S. “Filippo Palizzi” di Casoria, ha messo in luce alcuni aspetti della pericolosità dell’inquinamento legati alla Terra dei fuochi. I lavori sono stati coordinati dalla Dirigente Scolastica, Prof. ssa Sabrina Capasso che, dopo una breve presentazione dei relatori presenti in aula, ha riferito sull’importanza dell’iniziativa e del suo ruolo altamente formativo per gli alunni. Ciò in piena attinenza con quanto indicato nel Piano dell’Offerta Formativa dell’Istituto e ritenuto fondamentale per la completezza degli argomenti trattati durante l’incontro. Il Prof. Gaetano Caputo, docente dell’ICS “F. Palizzi” e partecipante SPEs 2014, ha illustrato gli effetti dell’inquinamento prodotto dalla Terra dei fuochi sull’ambiente naturale e sugli ecosistemi. In particolare sull’inquinamento di suolo, acqua, aria e degli effetti dei gas serra sull’innalzamento della temperatura terrestre e il conseguente scioglimento dei ghiacciai. Inoltre il prof. ha illustrato, mediante una serie di slides, come gli inquinanti organici persistenti POPs, prodotti alle nostre latitudini, possono arrivare fino all’Antartide, Terra di Ghiaccio, ancora incontaminata. Successivamente il Dott. Ernesto Salzano, dell’Istituto di Ricerca e Combustione di Napoli, dopo una breve presentazione del CNR e delle attività di ricerca in esso svolte, ha riferito sui processi della combustione, dell’energia e di come essi possono mettere a rischio l’ambiente naturale circostante, avendo ripercussioni anche su aree molto vaste, che vanno ben oltre la Terra dei fuochi. Infine ha evidenziato come l’utilizzo di energie alternative possono rappresentare una valida alternativa ai fenomeni di inquinamento derivanti dall’utilizzo di combustibili fossili. Per quanto riguarda la salute umana è stato messo in evidenza che l’ inquinamento provocato dai rifiuti tossici, scaricati illegalmente in queste aree, hanno aumentato enormemente la presenza della diossina e altre sostanze pericolose che, se non bloccate, possono venire in contatto non solo con l’atmosfera attraverso gli incendi, ma anche con il terreno e l’acqua, influenzando la catena alimentare degli animali da allevamento. La maggior parte di queste sostanze sono cancerogene per cui non solo stiamo assistendo ad un disastro ambientale di proporzioni enormi, ma anche ad un aumento di patologie neoplastiche che colpiscono bambini, giovani e adulti. In seguito è intervenuta la Dott.ssa Gabriella Marfé, della Seconda Università di Napoli – Dipartimento di Biochimica e Biofisica, che ha spiegato ai presenti, mediante alcune slides, dei pericoli chimici che possiamo introdurre, purtroppo a nostra insaputa, attraverso i cibi contaminati. Ha riferito, inoltre, su alcuni elementi chimici come il cadmio, il mercurio, presenti nelle batterie e come questi elementi possono entrare nel nostro organismo ed innescare modifiche al DNA cellulare, dando così origine a neoplasie. La dott.ssa Marfè ha anche ricordato la pericolosità della diossina nel

latte materno in quanto sono in aumento, in molte aree, anche le malformazioni congenite nei neonati. La Dott.ssa Carla Di Stefano, Dirigente Medico Unità Operativa Medicina Preventiva dell’Età Evolutiva ASLRMC, and Department of Hematology, dell’Università Tor Vergata di Roma, si è occupata di cosa bisogna mangiare per vivere meglio, per mantenere una sana alimentazione e un corretto stile di vita. Mediante la proiezione di slides la dott.ssa ha illustrato il legame esistente tra inquinanti, presenti in alcuni alimenti, e insorgenza di tumori. Infine, attraverso la proiezione di dati di una precedente campagna di sensibilizzazione svolta in alcune scuole di Roma, ha illustrato come alcune forme di neoplasie, molto aggressive, stanno aumentando soprattutto nei giovani. Al termine della relazione la Dott. ssa Di Stefano ha proposto un gemellaggio tra l’ICS “Filippo Palizzi” e l’ICS Lusitania di Roma, dove conduce numerosi progetti di prevenzione sia nella scuola primaria che nella scuola secondaria di primo grado, allo scopo di avere uno scambio culturale tra gli studenti. Al convegno ha partecipato l’assessore Mariano Marino, medico e curatore del progetto Epi.ca, iniziato da alcuni anni sul territorio casoriano. Marino ha commentato i dati dello studio Epi.ca (EPIdemiologia CAncro) nel quale si evidenzia un aumento delle patologie neoplastiche rispetto al dato nazionale. Inoltre ha sostenuto che questo progetto potrebbe essere ulteriormente ampliato con la partecipazione di altri medici di base ed esteso ad altri territori, in modo da ottenere dei database più completi, per effettuare scelte mirate per tutelare la salute dei cittadini, soprattutto in termini di PREVENZIONE PRIMARIA E SECONDARIA, in attesa dei dati ufficiali e completi per il Registro Tumori. Durante l’evento è stato proiettato un video sulla “Terra dei fuochi” realizzato dagli alunni dell’ICS “Filippo Palizzi”. Dal video è emerso in modo chiaro e netto la necessità di operare un corretto smaltimento dei rifiuti, prodotti nelle nostre case, e il riciclo degli stessi. Inoltre il video ha riguardato anche lo smaltimento dei pneumatici dismessi e abbandonati illegalmente nelle campagne e lungo le strade di molte città. L’attività svolta e presentata mediante il video rientra in un progetto didattico più ampio, indetto l’anno scorso dal Comune di Casoria, al quale l’ICS “Filippo Palizzi” ha aderito. La manifestazione è stata allietata con intermezzi musicali eseguiti dagli alunni che hanno intonato, accompagnati dal suono della chitarra, i brani musicali “Terra mia” e “Napul’è” di Pino Daniele, con forte emozione avvertita da tutti i presenti. Gli studenti, infine, hanno presentato una serie di cartelloni sulla delicata tematica dell’inquinamento ed hanno inneggiato tutti insieme, un solo, forte e perentorio slogan: LA TERRA E’ NOSTRA! LA VOGLIAMO LIBERA DALL’INQUINAMENTO E DALLA TERRA DEI FUOCHI.

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29 Riceviamo e Pubblichiamo

Egregio direttore, mi chiamo Massimiliano Fiore e faccio parte della Comunità di S. Egidio, sono un cittadino di Casoria. Vorrei invitarla alla presentazione di un libro dal titolo: IL PREZZO DI DUE MANI PULITE Autore : Francesco De Palma, insegnante d’italiano e di storia presso un istituto superiore della capitale e membro della Comunità di Sant’Egidio. Laureato in agiografia, è dottore di ricerca in storia religiosa e ha studiato la storia della Chiesa conteporanea, pubblicando articoli su riviste specializzate. Ha visitato vari paesi africani. Edizioni Paoline. Esso narra la storia di un giovne cristiano Floribert Bwuna Chui, estroverso ed ottimista, che si affaccia all’età adulta in una

Repubblica Democratica del Congo appena uscita dalla guerra civile. Terminati gli studi universitari, conosce la Comunità di Sant’Egidio e ne resta affascinato, tanto da suscitare a Goma una comunità locale, radicata nella preghiera e nel servizio ai più poveri. Si appassiona in particolar modo al mondo dei ragazzi di strada. attivo anche in politica, sogna una società interculturale, in cui tutti possano vivere in pace. A venticinque anni trova lavoro come caposervizio dell’Agenzia congolese che vigila sulla qualità delle merci in entrata ed in uscita dal paese. Floribert intende lavorare con rettitudine, nonostante viva in uno dei contesti tra i più violen-

ti e corrotti del mondo. Quando gli offrono migliaia di dollari perché faccia passare una partita di riso avariato, il giovane rifiuta. Continua a farlo nonostante seguino le minacce. “in quanto cristiano non posso permetterlo; meglio morire che mettere a rischio la vita della gente”, dice. La sua coscienza gli impedisce di scendere a patti ed è la morte. Martire dell’integrità di fronte alla corruzione, Floribert indica una via di riscatto per il Congo e per l’Africa, ma non solo è un esempio cristallino di come si possa vivere da cristiani anche qui, in Europa, in Italia dove sembra svilirsi il messaggio evangelico che

non può scendere a patti con la corruzione dilagante. LA PRESENTAZIONE SI TERRA’ VENERDI’ 22 MAGGIO ALLE ORE 17.30 ALL’ISTITUTO SACRO CUORE IN CASORIA (NA) PIAZZA G. PISA 20. Cordiali saluti Massimiliano Fiore

IL NUOVO CALENDARIO DELLA RACCOLTA Zona sistema Porta a Porta

Il Presidente C.d.A Dott. F. Girardi

Umido

Indifferenziato

Multimateriale Carte e Cartone

Vetro

Lunedi

AREA 1

Martedi

AREA 2

Mercoledi

AREA 3

Giovedi

AREA 6

Venerdi

AREA 4

Sabato

AREA 5

DOMENICA 17 MAGGIO 2015

LA SCUOLA “A. MOZZILLO” PORTA LA CITTA’ DI AFRAGOLA AD EXPO 2015 La scuola Angelo Mozzillo è nuovamente protagonista della scena CULTURALE afragolese. Dopo aver fatto parlare e sparlare di se’ per i 100 esuberi alle ultime iscrizioni per l’anno scolastico 2014-2015, ora fa notizia per essere stata selezionata come finalista per la Premiazione della Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti Italiana. La cerimonia di consegna dei premi della SERR 2014 avverrà in uno spazio prestigioso EXPO 2015 MILANO. Tale cerimonia e’ prevista per il giorno 6 Giugno e la nostra scuola non può, assolutamente, mancare ad un appuntamento così unico per la cultura scolastica di Afragola. Inutile dire che la notizia, giunta alcuni giorni fa, tramite mail, ha ENTUSIASMATO tutto l’istituto, a partire dal Dirigente prof. Domenico Medusa, che tanto si spende per le tematiche ambientali. Lo sforzo di tutti i colleghi che collaborano con la responsabile del progetto Sentinelle, la professoressa Rosaria Valentino, autrice dell’azione selezionata quale finalista, tra i numerosissimi partecipanti alla settimana Europea per la riduzione dei rifiuti, è stato premiato. Tra le oltre 5350 azioni giunte sulla tematica dello spreco alimentare, la nostra è risultata tra le prime tre. Essere sul podio per noi è un grandissimo onore, oltre che un agognato riconoscimento. Il segreto della nostra riuscita è semplicemente quello di saper lavorare in Team, senza rivalse e prevaricazioni, sapendo che tutto quello che facciamo è nell’interesse dei nostri alunni, soggetti preziosi del nostro lavoro. Questa è per noi LA BUONA SCUOLA.

Prof.ssa Colomba Castaldo

Dirigente Prof. Domenico Medusa

DANIELA ABBATE

Festa Liturgica in onore di Santa Giulia Salzano

Si conclude domani la festa liturgica di Santa Giulia Salzano, cominciata giovedì 14 Maggio alle 17.15 con i vespri e il Rosario e con la santa Messa delle 18:00, animata dagli alunni della scuola primaria e presieduta da Don Antonio Paone. Stasera, alle 18.00 il concerto de “ I cantori di Santa Giulia”, con la partecipazione dell’istituto Sacro Cuore. Durante il concerto ci sarà la premiazione dei vincitori del concorso “Un dono per Santa Giulia”. Domani, 18 maggio, la cerimonia di chiusura con i vespri e il S. Rosario alle 16:45 e la Solenne Concelebrazione presieduta da Padre Salvatore Fari alle 17:30. Ad animare la Messa gli “amici di Madre Giulia”.

A TE CARA ANGELA, IMPROVVISAMENTE SEI VENUTA A MANCARE A TUTTI NOI LASCIANDO UN GRANDE VUOTO E UN LACERANTE DOLORE NEI NOSTRI CUORI. CI MANCHERAI. I TUOI FRATELLI, LE TUE COGNATE e I TUOI NIPOTI ANGELA MADDALUNO DECEDUTA IL 09/05/2015

Claudio Chiappetti Per i tuoi lieti eventi Feste di Compleanno Battesimi & Comunioni Per Contatti: 3471077260 Autorizzazione del Tribunale di Napoli n. Reg. 5116 del 28/02/2000

Editore CASORIA DUE s.a.s Direttore Responsabile: Ferdinando Troise Stampa: PRINTING HOUSE - CASORIA Tiratura 7000 copie. Distribuzione gratuita. Questo numero è stato chiuso il 14 MAGGIO 2015 Impaginazione Grafica di Giuseppe Mascioli Direzione, Redazione, Amministrazione e Pubblicità Via Capri, 2 - 80026 Casoria (NA) - Tel./Fax 0817597271 email: casoriadue@libero.it

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