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DOMENICA 10 MAGGIO 2015

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ANNO XV - N° 19 - DOMENICA 10 MAGGIO 2015

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PALLA AVVELENATA

Casoria & i signori del “palazzo”

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Quelli che ignorano le buone maniere Non è l’epoca delle buone maniere. Il “bon ton” di questi tempi, lascia a desiderare. Ci si mettono anche i padri nobili del nostro ordinamento amministrativo a dare il cattivo esempio. Si sono insultati a dovere, al Comune. Altro che mercato: i nostri amministratori sembravano energumeni; La settimana è stata ricca. Ha aperto le danze Luisa Marro, regina incontrastata del social network face book. Vedendosi “derisa” , riguardo la sua polemica sui problemi che affliggono le Scuole casoriane e sul suo ruolo di Assessore alla Polizia Municipale, vistasi tra tanti fuochi (alcuni gruppi su fb oltre alla lettera dei Sindacati Cisl e Uil) se n’è uscita con una serie di contumelie ed offese rivolte alla Comandante Anna Bellobuono che ha lasciato il 1 di gennaio di quest’anno Casoria per andare a dirigere il Settore di Polizia Locale di Salerno. Il Sindaco Carfora avrebbe voluto in questa settimana risolvere la crisi e sperava nell’aiuto della segreteria provinciale per convincere il gruppo consiliare del Pd a rientrare in gruppo e chiarire quale dovrà essere l’epilogo finale di questa storia. E i quattro (Balsamo, Fuccio, Laezza e Marigliano) sono stati chiari: “Il motivo principale di questa crisi è il Sindaco e siccome non possiamo cambiarlo, dobbiamo andare a casa. Non ci interessano poltrone. Non ci interessano la presidenza di Casoria Ambiente o quella del Consorzio Cimiteriale né tantomeno la Dirigenza della Pubblica Istruzione. Tutte le strade di qualunque discussione e in qualunque tavolo portano al Sindaco. Per il suo modo di comportarsi,

per l’approccio che ha con le persone, fatti e cose. Per la sua apatia istituzionale. Per il non aver affrontato, in questa settimana, e con lui il Vice Sindaco le segnalazioni e le lamentele che arrivano dalla dirigenza dell’Istituto Comprensivo Carducci – King. Dobbiamo andare a casa proprio nel rispetto dei cittadini. Non ci interessa nemmeno che si allarghi la Giunta Municipale né ad otto né a dieci. Non ci interessa nemmeno se questi del centro destra (Capano, Del Prete, Ferrara e Iodice) entrino o meno anche se occorre che questi diano un segnale di chiarezza da parte di tutti nei confronti di una Città che anche se distratta va a votare e ci delega. Dobbiamo andare a casa. Il percorso di questa Amministrazione è finito. Bisogna voltare pagina”. Anche per i contratti a termine dei dirigenti di settore che il Sindaco nominò appena insediatosi le polemiche sono infinite. Non è andata giù la scelta dello scambio Setaro – De Rosa prima e Setaro – Colucci poi a molti componenti della maggioranza. “E’ stato applicato il decreto anti corruzione – dichiara il Sindaco”. “Non si può fare per un dirigente a tempo determinato – affermano, invece, politologi della stessa maggioranza”. Corre voce, sempre nei corridoi del Palazzo, che si stia preparando un altro scambio alla pari tra il Dirigente del Settore “Pubblica Istruzione, Cultura, Sport e Tempo Libero” Salvatore Petirro, con il Dirigente del Settore “Ambiente ed Ecologia” Alfonso Setaro. Alcuni politici della maggioranza che governa questa Città e che ha vinto l’ultima elezione non hanno mai gradito le scelte del Sindaco, il quale, invece, afferma di aver scelto i dirigenti leggendo i curriculum arrivati, dopo aver avuto colloqui con ognuno di loro, ritenendoli, quindi, i più indicati a svolgere il difficile compito di dirigente di settore ed il tutto – afferma il Sindaco – senza influenze né politiche né partitiche. CONTINUA A PAG. 5

Il seminario di Napoli si terrà il giorno 12 maggio 2015 alle ore 19.30, presso GRAND HOTEL ORIENTE, Napoli - Via Diaz n. 44


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SEGUE DA PAG. 3

Molti sono i professionisti casoriani amareggiati da questo tsunami invasivo arrivato ad occupare posti chiave nell’Azienda più importante di Casoria e suo vero polmone finanziario. Le parole dei tanti professionisti che puntano a dirigere i settori del Comune, vista la continua corsa verso i contratti a termine e le continue privatizzazioni dei servizi pesano come macigni. Poi c’è Casillo, accusato dal gruppo consiliare del Pd di aver spaccato la “sua” maggioranza, dandogli tutte la colpa di tutte le scelte che fanno Amministrazione, Dirigenti ed anche l’opposizione. Casillo deve sapere, vista la fortuna nella vittoria elettorale di affrontare un avversario diviso e spaccato, che deve essere una risorsa per Casoria. Carfora si esprime con toni calmi, molto calmi, con tutti. Lo fa ad ogni tavolo. Alla prossima.

Chi sono costoro a cui è affidato l’ingrato compito di sostituire “la razza padrona” che ha diretto i Settori del Comune nella Prima Repubblica? Eccoli: Salvatore Pallara, Laurea in Legge, una precedente esperienza alla Provincia di Napoli, al Settore Legale Amministrativo con il Sindaco Giosuè De Rosa nel 2005, tornato con Enzo Carfora e, dicono, in quota Italia dei Valori (cioè Cosimo Boemio e i suoi consiglieri comunali); è il Dirigente del Settore “Affari Generali e del Personale”; l’Architetto Salvatore Napolitano all’Urbanistica; e ad interim ai Lavori Pubblici; Ciro De Rosa, alla Ragioneria al posto di Alfonso Setaro, prima all’Anagrafe; poi all’Ambiente e Salvatore Petirro alla Pubblica Istruzione; Errico Colucci all’Anagrafe ed infine Giovanni Cresci, responsabile del Servizio Contratti e Contenzioso e Dirigente del Settore Sicurezza e Mobilità.

COMUNICATO Domenica 10 maggio dalle ore 9:30 alle 12:30 presso la scuola San Mauro via San Mauro, Casoria si terrà tappa di minivolley rivolta agli atleti dai 6 ai 12 anni. La manifestazione è promossa dalla Asd casa d’or patrocinata dalla fipav e ospiterà altre società attive nella pallavolo nel territorio campano. L’asd volley casa D’or nasce nel 2012. I soci fondatori sono ex giocatori di pallavolo che spinti dalla loro comune passione hanno dato Vita all’associazione per ritornare a giocare sui campi formando una squadra di over 30 denominata jurassika e coinvolgere i propri figli ed amici a seguirli nella pratica della pallavolo. L’obiettivo dell’associazione è dare un nuovo volto alla pallavolo casoriana diventando promotrice dei più alti valori che sono alla base dello sport come il rispetto,l’amicizia e lo spirito di squadra. Il presidente è l’avvocato Giovanni Casillo, Natale Petrellese( allenatore e dirigente tecnico), Ennio Maiello,Alessandro Campanile e Antonio Romano (giocatori e allenatori) e il mister Pasquale Vacca. L’associazione guarda al futuro senza dimenticare il passato ( come dimostra lo stesso nome casa D or, vecchia denominazione di Casoria).Inoltre essa cresce grazie soprattutto alla determinazione e l’audacia dei suoi dirigenti che hanno saputo trasformare un semplice sogno in concreta realtà.

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GIUSEPPE NAVARRA

Vitalizio o mortalizio?

Fra le molteplici e-mail che mi arrivano in cui mi si invita a firmare petizioni per la difesa dell’ambiente, della vita o contro soprusi e privilegi, l’ultima in ordine di tempo è relativa all’abolizione del vitalizio ai parlamentari condannati in via definitiva per reati di corruzione e di mafia. L’ho firmata di corsa. Ma come, mi son detto: chi ruba per strada o si iscrive alla picciotteria va in galera e a costoro che si macchiano di reati analoghi diamo il vitalizio? Il vitalizio è un diritto acquisito, dicono i vari Cicero pro domo sua. Ma è corrotto, è stato dimostrato che era in combutta con mafia, ndrangheta e camorra, ribattono i fautori dell’abolizione. L’ultima notizia è che si sono riuniti i membri degli Uffici di Presidenza di Camera e Senato per discuterne. Aspettiamo gli eventi. Tuttavia mi sembra molto riduttivo che si parli di abolire i vitalizi solo ai condannati per corruzione e mafia. Perché non abolire del tutto questo privilegio? Sono eletti in Parlamento e dopo XY anni di permanenza sullo scranno hanno diritto ad una pensione. Cinque, dieci, quindici, venti anni in Parlamento sono tanti. Sedere sullo scranno è un lavoro usurante. Si rischiano i calli sul fondoschiena, la raucedine per le invettive che lanciano contro gli avversari e la sonnolenza nell’ascoltare il Question Time o gli interventi alla Razzi o alla Scilipoti tant’è che, talvolta, per alleviare lo stress del lavoro nelle Commissioni e nella preparazione di migliaia di emendamenti da discutere in aula, qualcuno, più stressato di altri. si distrae con smartphone, telefonino o chiacchierata col collega di scranno. E’ un lavoro improbo, diciamoci la verità. Perciò, un riconoscimento a fine mandato occorre pur darlo a questi nostri valorosi rappresentanti. Diciamo, una liquidazione alla memoria. Propongo perciò che si istituisca per legge il mortalizio. Tutti gli ex- parlamentari, al decesso, hanno diritto ai funerali a spese dello Stato e ad una rappresentanza delle autorità del Comune di residenza

preceduta dal gonfalone comunale con accompagno di banda musicale. Non sto proponendo niente di nuovo. A Casoria fu approvata una delibera che stabiliva che tutti gli exsindaci potevano beneficiare dei funerali a spese del Comune. Quindi, un déjà vu. Ai legislatori si porrà il dilemma: mantenere in vita il VITALIZIO o istituire il MORTALIZIO? Nel caso che si decida per il mortalizio sorgerà il dubbio se estendere tale beneficio anche a quei parlamentari che durante il mandato si sono distinti per le assenze tanto da meritare un segnalazione al programma televisivo “Chi l’ha visto?” Quelli che si sono assentati poco hanno però messo mano all’abolizione del vitalizio per i Consiglieri Regionali. Ma solo per quelli che saranno eletti nei futuri Consigli Regionali. Per quelli in carica resta il Diritto dell’Acquisizione. Chi ha avuto, ha avuto, e chi ha dato ha dato. Il Consigliere ha avuto e lo Stato ha dato. Et voila, les jeux sont faits! Parafrasando “La Cavalleria Rusticana” di Mascagni mi vien da cantare: O che bel mestieeereee, fare il consiglieieeeree! E’ evidente che tutti questi privilegi attirano gli aspiranti regionali come il nettare dei fiori attira le api. Oggi si parla tanto di ricambio generazionale nella politica. Per favorirlo basta istituire un mini-privilegio: ai consiglieri con meno di trent’anni sposati o accompagnati si può offrire un prestito restituibile a rate dopo il primo anno con un abbuono del 10% del debito per ogni figlio nato nel quinquennio fino ad un massimo del 50%. Come ai bei tempi! Si incrementerebbe la natalità che è in sofferenza. Con l’inseminazione assistita i parti tri-tetra gemellari non sono una rarità. Lo si potrebbe chiamare prestito natalizio. Ma come al solito c’è sempre chi non si contenta e sbraita contro ogni sorta di privilegio. Sono già pagati profumatamente. Allora al legislatore si pone il trilemma: Vitalizio, Mortalizio o Niente? Voi lettori, che ne dite? Fate delle proposte.

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CARMEN PALUMBO

UFFICIO TECNICO DEL TRAFFICO: MANCANZA DI RISORSE E MANUTENZIONE PER LA SEGNALETICA STRADALE Ancora una volta ci troviamo a fare i conti con la dura realtà della nostra cittadina dove ogni tipo di interevento, ogni sorta di manutenzione sembra creare problemi e difficoltà. Trattando spesso il tema della sicurezza stradale ci è sembrato ovvio estendere la nostra indagine anche sulla segnaletica, che crea non pochi ostacoli ai nostri cittadini. Le barriere stradali, innalzate da segnali senza senso messi un po’ dovunque, oppure l’assenza di segnaletica orizzontale, per coloro che abitualmente camminano a piedi, creano dei veri e propri problemi all’andamento della nostra cittadina. In più di un’occasione abbiamo ricevuto segnalazioni riguardo a questo tipo di difficoltà, ma nessuna di queste ha avuto un responso positivo. Come sempre zero interventi e zero cambiamenti. Cercando di affrontare questo problema abbiamo contattato il Responsabile dell’Ufficio Tecnico del Traffico Antonio Russo il quale

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ci ha illustrato le problematiche che stanno alla base di questo settore e che ostacolano continuamente ogni possibile intervento. Il Dottor Russo fa parte dell’organico da poco più di un mese ma già si è reso conto di questa difficile situazione, come lui stesso ci ha detto, il settore della segnaletica stradale è fortemente trascurato a Casoria, sia per le risorse che vengono destinate a questo campo, ma anche per i mezzi e la manodopera. CONTINUA A PAG. 11

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SEGUE DA PAG. 9 L’ufficio tecnico del traffico riesce ad occuparsi in maniera adeguata di quella che è la segnaletica stradale verticale, (parliamo di tutti i cartelli stradali che circondano la nostra cittadina), mentre ha delle difficoltà nel settore della segnaletica stradale orizzontale, ( tutte le strisce e scritte che si possono incontrare sulla pavimentazione stradale). Questa difficoltà nasce dalla mancanza di mezzi a disposizione, ma soprattutto dall’insufficienza di operai che si occupano di questo settore. Addirittura il Dottor Russo ci dice che gli uomini a disposizione sono soltanto due e che naturalmente non possono fronteggiare tutte le urgenze e contemporaneamente gestire il loro lavoro in maniera corretta. Parlando dei lavori effettuati recentemente su Via Principe di Piemonte, il responsabile ci ha detto che questi lavori erano già stati decisi prima del suo arrivo e lui si è limitato a portare avanti questo progetto anche se con molto difficoltà sempre dovuta all’assenza di uomini a disposizione. Gli abbiamo segnalato invece l’ultimo tratto di Via P. di Piemonte dove i lavori non sono stati effettuati e le strisce già esistenti sono quasi del tutto cancellate. Purtroppo ci ha risposto che è a conoscenza di questo problema, ma le risorse e i mezzi che ha

a disposizione non gli permettono di agire. “Questo è solo uno dei problemi di segnaletica presente a Casoria ed è forse uno dei meno gravi, ci sono zone che avrebbero bisogno di un intervento immediato e non riusciamo ad arrivare neppure lì”. Ci ha parlato di una rotatoria da costruire in Via Boccaccio, ma anche in questo caso mancano gli operatori e mancano gli ingegneri che si possano occupare di questo progetto. Ancora ci ha raccontato della zona di Arpino completamente trascurata da questo punto di vista. A fatica sono riusciti a creare un collegamento tra Via Giacinto Gigante e Via Nazionale delle Puglie dove i cittadini avevano difficoltà nel camminare a piedi ma forse avrebbero dovuto fare molto di più. Purtroppo la mancanza di uomini è la problematica maggiore perché il settore della segnaletica non è fatto solo di lavori di manutenzione, ma anche di pronto intervento e di emergenze e naturalmente essendo pochi gli operatori a disposizione, non c’è possibilità di gestire ogni cosa nel miglior modo possibile. Un po’ disilluso come tutti noi, il Responsabile Antonio Russo conclude affermando che anche un appello al Comune sarebbe inutile, “cerchiamo comunque di fare il nostro meglio, limitati dalle risorse e dai mezzi che abbiamo”.


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FLORINA ALAIA

Casoria cosa ha da offrire? Tante, forse troppe volte CasoriaDue ha invano cercato di diffondere l’ideologia del “turismo religioso”, termine coniato dal nostro direttore Ferdinando Troise circa venti anni fa in occasione del convegno “Padre Ludovico da Casoria – verso qualcosa di nuovo”. Purtroppo ci si è sempre trovati di fronte a una scarsa valorizzazione di monumenti, reliquie, testimonianze della vita di Santi e Beati, che potrebbero invece arricchire le menti e perché no, le tasche casoriane. E’ stata infatti più volte criticata la mancata importanza data alla possibilità di far visitare la casa, nonché i luoghi dove è cresciuto il Santo Padre Ludovico: nel gennaio 2015 le consorelle del Convento di Santa Maria della Pace di Montecorvino Rovella, in provincia di Salerno, espressero infatti il desiderio di far visita alla nostra cittadina per comprendere meglio l’operato del Santo in campo religioso, un sogno mai avveratosi. Compiamo perennemente lo sbaglio di sottovalutare ciò che Casoria ha da offrire. L’ennesima testimonianza è quella della Villa del Cardinale Luigi Maglione, sita “aret o’ puntil”, nei pressi di Piazza Benedetto XV. Il nostro obiettivo era inizialmente quello di esaltare l’importanza di questo luogo legato a una personalità ecclesiastica nata, vissuta e morta nella nostra cittadina, quando però in seguito alle difficoltà riscontrate per la visita della proprietà la nostra attenzione si è spostata su un’altra problematica. Cosa dovrebbe fare un turista per visitare le bellezze artistiche di Casoria? Che sia un turista campano, italiano, o perché no internazionale? E’ questa la domanda che è facile porsi rendendosi conto che è pressoché impossibile farlo. La villa e quindi il suo piazzale interno, sono inaccessibili senza che si bussi al citofono, o si contattino i proprietari in altro modo. Come giusto che sia chi ci abita non è sempre presente, ed è complicato mettersi in contatto telefonicamente con chi ha vissuto o vive ancora lì. Molte volte ci si prepone di fare viaggi

all’estero, o girare l’Italia senza prima conoscere il luogo in cui si vive. Senza sapere che in una piccola villa di Casoria ci ha studiato il Cardinale Montini, che poi sarebbe diventato poi Papa Paolo VI, o sapere che il nome della Piazza Benedetto XV fu scelto proprio da Luigi Maglione. Nella quotidianità tra i problemi che Casoria affronta, tra scarsa manutenzione stradale, scarsa igiene cittadina, e amministrazione fantasma, non ci si concentra sul fatto che piccoli cambiamenti come quello di aprire la nostra storia al mondo

esterno potrebbero essere l’inizio di un qualcosa. Come fare? Magari si potrebbe cominciare a costruire un infopoint nel centro della città, un luogo dove mostrare a chi interessato eventuali luoghi ed eventi a cui partecipare. Un posto del genere però già esiste, l’infopoint della Federazione Gilda-Unams, in Via Garigliano, se non fosse che però riceve solo su appuntamento. Ancora una volta possiamo tristemente dire che la parola più lontana dalla nostra realtà è “immediatezza”.


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Elezioni Regionali 31 Maggio 2015

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ALESSIA DIANO

“Ciro vive” il libro di mamma Antonella

Domani lunedì 11 maggio alle ore 17:00 presso il Teatro della Scuola Media “Nino Cortese” di Casoria-Arpino sarà presentato il volume “Ciro vive”, edito da Graus Editore. Il libro, scritto dalla giornalista RAI Vittoriana Abate, è un intervista inedita a Antonella Leardi, la madre di Ciro Esposito, il tifoso napoletano ferito mortalmente a Roma il 3 maggio 2014 prima della finale di Coppa Italia. A distanza di un anno da quei drammatici fatti dell’Olimpico che hanno scosso l’Italia intera, si racconta la storia di Ciro, un ragazzo perbene, andato a vedere la partita della sua squadra per non fare mai più ritorno a casa. Nel testo, oltre al contributo della madre di Ciro, anche le commoventi testimonianze della fidanzata, di amici e parenti riguardo a quei 52 giorni di agonia trascorsi al Policlinico Gemelli di Roma. Giorni di dolore ma anche di speranza, durante i quali i cari del giovane, sostenuti dalla solidarietà di tanti, non hanno mai smesso di auspicare un miglioramento delle condizioni di Ciro. Purtroppo, come sappiamo, Ciro non ce l’ha fatta, ma vive nel cuore e nelle parole della madre che, con una forza straordinaria, non si è lasciata sopraffare dal dolore. Lo sventurato giovane ha smesso di essere, ma continua a vivere sotto forma diversa. Ecco perché “Ciro vive”. “Ciro vive” in quanto icona di un cambiamento, affinché il calcio rappresenti solo un sano divertimento. “Ciro vive” perché si scelga la legalità e si combatta l’illegalità. “Ciro Vive” per diffondere un messaggio di pace e di spe-

ranza. “Ciro vive” perché si dia spazio alla solidarietà: il ricavato del libro andrà infatti in beneficenza ai bambini della Rianimazione del Gemelli di Roma e dell’Oncologia Pediatrica dell’Ospedale Pausillipon di Napoli. Il titolo del libro inoltre rende omaggio all’Associazione fondata da Antonella Leardi subito dopo la morte del figlio, un’associazione nata con l’intento ed il desiderio di voler trasmettere l’importanza di valori positivi, soprattutto ai giovani. In questo anno di estrema sofferenza, mamma Antonella, con una compostezza ed un dignità esemplari, ha preso parte a molte iniziative contro la violenza. La donna si è impegnata tanto affinché il sacrificio del figlio non fosse vano. La perdita di un figlio è innaturale. Il vuoto provocato da una tale tragedia, che nessuno dovrebbe mai provare, è qualcosa di inimmaginabile. Antonella Leardi in questo libro ha trovato la forza ed il coraggio di raccontare questo dolore per andare avanti e per cercare un senso a tale assurdità. La donna, nonostante le ignobili critiche che le sono state mosse, tiene alto il ricordo del figlio per alleviare il dolore della sua anima straziata. All’incontro, organizzato dall’ I.C “Nino Cortese”, il “Comitato Giotto” e il gruppo “Santa Pazienza d’Arpino” insieme alla mamma di Ciro interverranno anche Giuseppe Esposito, dirigente scolastico, Francesco Gemito, giornalista e scrittore, Ciro Troise, giornalista sportivo, e l’attore Marco Palvetti, che leggerà alcuni passi del libro. L’evento sarà moderato dal giornalista de “Il Roma” Luigi Esposito.


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ANTONIO RUSSO

Vandalismo alla Villa Comunale

Vandalismo alla Villa Comunale – Due oche ammazzate Martedì 28 aprile, alla Villa Comunale di Casoria, in Via Papa Pio XII, due oche sono state brutalmente ammazzate da una banda di minorenni. I ragazzi sono entrati in villa pochi minuti dopo l’apertura pomeridiana e hanno attirato le ochette con delle mollichine di pane prima di picchiarle con calci, pugni e ombrellate. Tutto questo è accaduto sotto gli occhi dei passanti che hanno immediatamente chiamato le forze dell’ordine che, nonostante si trovino di fronte alla villa, non sono arrivate in tempo in quanto la baby gang si era già dileguata. Pesante è stata la critica dei cittadini che lamentano la mancanza di sorveglianza all’interno del parco verde. I controlli sono sempre superficiali e si permette a chiunque di far quello che vuole anche se ciò va contro le regole della villa stessa. Molte oche sono rimaste ferite e due sono morte. Ora le oche rimaste sono circa venti e vivono all’interno della villa e prevalentemente si trovano nel laghetto. Speriamo che, a seguito della triste vicenda, i controlli vengano intensificati e che si possa tornare alla villa per portare i bambini a giocare e per godersi qualche momento di relax senza essere preoccupati che dei “teppistelli” possano interrompere la quiete che si respira in quell’area.

PaoneOnoranze & Funebri Savarese


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GIANLUCA GRIMALDI

Casoria attraverso lo sguardo dei commercianti: il barbiere Gino Orefice

La storia delle nostre città non è fatta solo dai grandi avvenimenti politici o dagli eventi nazionali che influenzano il nostro modo di vivere e di essere cittadini. In realtà Casoria è anche il frutto delle piccole azioni, delle consuetudini, delle tradizioni che la abitano. Gino Orefice esercita la sua attività di barbiere da anni, portando avanti una tradizione che, più che un mestiere, è una vera e propria arte, come lui stesso sottolinea. “Per fare il barbiere non basta la volontà, occorre passione, esercizio ed anche un presupposto imprescindibile che è il talento” risponde a chi gli chiede cosa significhi intraprendere questa strada. Ma Gino è solo l’ultimo di una generazione di barbieri che ha iniziato la sua attività a Napoli. Il nonno, infatti, esercitava lì la sua professione prima di spostarsi, nel dopoguerra, a Crispano e poi a Casoria. L’attività è stata proseguita dal padre: le sedi della bottega sono state varie, tutte però nel centro storico della città e nei pressi della Chiesa di San Mauro. Con Gino abbiamo fatto un giro di quei luoghi: indicandoceli, ci sono state raccontate storie e aneddoti che hanno fatto emergere il volto sepolto di una Casoria che, dagli anni ‘50, non ha smesso di cambiare. Dal 1978 la bottega è in via Cardinale Alfonso Castaldo: Gino svolge lì la sua professione, assistito a volte dal giovane nipote. “Il mio modello è sempre stato mio nonno che, da quando avevo nove anni, mi ha severamente istruito” sottolinea Gino che, con parole affettuose, ricorda quel nonno che gli ha acceso la passione per questo mestiere. I suoi ricordi sono tanti: da quelli dell’infanzia, seguito dal

padre e dal nonno, a quelli della maturità, alla rivoluzione degli anni ‘80 che ha portato gli uomini a staccarsi dal solito e unico modello di taglio di capelli e a preferirne altri, nuovi e diversi. Soprattutto in passato, ci racconta, le botteghe familiari venivano intese come luoghi di ritrovo, dove chi vi lavorava diventava a poco a poco uno di famiglia a cui raccontare la propria vita. Una tradizione che, purtroppo, è andata via via perdendosi con l’avvento della modernità che ha un po’ raffreddato il modo di vivere e gestire le attività commerciali. Eppure Gino continua a svolgere il suo mestiere con coinvolgimento ed entusiasmo, instaurando con i clienti un rapporto di fiducia-amicizia durevole nel tempo: con un moto di soddisfazione ci dice che alcuni clienti più anziani erano seguiti dal padre ed ora continuano a farsi seguire da lui. Ad emergere è un messaggio semplice ma sempre valido: amare il proprio lavoro fa la differenza tra mestiere e professione.

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Rosso giallo e Verdone

Fin dall’antichità l’uomo si è ingegnato nell’invenzione e nella costruzione di oggetti, infrastrutture e arnesi che gli semplificassero l’esistenza e agevolassero il vivere civile in società. Gli Egizi avevano le piramidi perché il Faraone doveva imporre la propria autorità e forse soddisfare le proprie manie di grandezza, a quei tempi insomma non avevano ancora progettato i SUV; i Sumeri in Mesopotamia avevano provato a brevettare la ruota, ma non essendo ancora arrivati al concetto di ruota di scorta continuavano a restare a piedi con i carri bestiame, finchè non si sono inventati l’A.N.A.S.! Dopo aver imparato a muoversi per terra, si apre anche la strada del mare grazie all’avvento delle navi, e per fortuna al tempo non conoscevano Schettino; e per cielo, ancor prima che gli sceicchi li ricoprissero d’oro e di benefit improbabili. Abbiamo però finora tralasciato un’invenzione fondamentale per il vivere civile, da tutti sottovalutata, denigrata e maltrattata: il semaforo. Abbiamo imparato a conoscerlo, a odiarlo e a non rispettarlo fin dai primi km percorsi una volta raggiunta la maggiore età… Questo strano oggetto misterioso piantato (come un fiore nel deserto) sul ciglio della strada svolge il suo compito routinario in silenzio, illuminandosi a fasi alternate di rosso, bianco e verdone…ops scusate

lapsus, volevo dire rosso arancione e verde. Ma il silenzio di questa fantastica invenzione è accompagnato da un curioso e rumoroso rituale: nel passaggio di colore che porta il verde ad illuminarsi, nella frazione di secondo che denota il cambio di colore parte il buzz stile giudici di italia’s got talent del conducente alle tue spalle che ha deciso di dare testate a ripetizioni sul clacson. Quando l’uomo ha inventato le automobili non si aspettava di certo l’imprevisto del traffico, e sicuramente non era facile prevederne questa conseguenza, così ha deciso di metterci una pezza, grazie al semaforo. Ma questo particolare oggetto spesso ignorato o mal interpretato ha finito per peggiorare talvolta la situazione… e allora ci siamo dovuti inventare la polizia municipale. Tutto il rispetto per questa professionalità, ma ora dovete spiegarmi perché tutte le volte che ad un incrocio non funziona il semaforo e si sente in lontananza il suono di un fischietto, per fare tre metri in auto ci vogliono 20 minuti! Mettetevi l’anima in pace, se c’è traffico, sia che ci sia un vigile o un semaforo rassegnatevi, prendete un tranquillante, fatevi una tisana, fumate una sigaretta, giocate ad angry birds o chiacchierate col vostro vicino d’auto, bussare il clacson non vi farà stare meglio e non vi aiuterà a uscire da quella situazione, quindi keep calm e statv quiet (come dicono i cugini inglesi!).

Onoranze Funebri

Maria Luisa Esposito

Direzione e Uffici: Via Marco Rocco, 18 80026 - Casoria (NA)

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GIANNI BIANCO

Bentornata scuola?

Il cinque maggio è stata la data del più grande sciopero del comparto Scuola che si ricordi. Adesione intorno all’80% e in alcuni istituti l’astensione dal lavoro è arrivata al 90%. Da dove nasce questa protesta, come mai si è arrivati a questo punto? Il problema principiale è stata l’incapacità di vari ministri dagli anni 90’ a oggi, che hanno avuto un solo intento: “Caratterizzare politicamente la scuola”. Eppure prima di tangentopoli la Democrazia Cristiana non aveva mai mollato il Ministero della Pubblica Istruzione e soprattutto mai intaccato le basi di una riforma voluta da un ministro dell’epoca fascista quella del filosofo Giovanni Gentile e se non lo faceva qualche motivo, c’era. Cardine della filosofia del Ministro Gentile era una frase: “Il Maestro deve essere un uomo colto, il metodo viene da se”. Sembra una cosa banale ma non lo è. Il rispetto di cui godevano, fino a una certa epoca, i prof. era determinante e probabilmente fondamentale per ricongiungere il processo educativo scolastico all’educazione familiare. Insomma, anche se non si diceva “spesso”, quella di Giovanni Gentile era un’idea che condivisa dai padri della nostra Repubblica, almeno per un cinquantennio. Dopo la caduta dei partiti storici e l’avvento al potere della destra e della sinistra i ministri dell’Istruzione si sono divertiti a intervenire e modificare, se non a caratterizzare, il concetto di “Scuola”. I maggiori responsabili il Ministro Giovanni Berlinguer del centrosinistra e Letizia Moratti di centrodestra, insieme ai tanti di minore peso che, a vario titolo, si sono alternati alla guida politica dell’attuale M.I.U.R. (Ministero dell’Istruzione Università e Ricerca), Oggi la Ministra Giannini, di nuovo de centrosinistra, con “La buona Scuola” ha messo la ciliegina sulla torta. I punti nodali della discussione e soprattutto della protesta dello sciopero sono in ordine: La trasformazione della figura del Dirigente in Padrone assoluto dell’Azienda scolastica, in questo caso gli Istituti; La precarietà che non è risolta, ma alimentata in una lotta tra chi da anni vive il dramma delle supplenze attraverso la prima, seconda e terza fascia e chi partecipando a un concor-

so e vincendolo si ritrova inondato di ricorsi che bloccano l’assunzione. Abbiamo molti Dirigenti scolastici che dirigono più Istituti, perché? Il ricorso al Concorso per Dirigenti scolastici ha bloccato l’insediamento dei nuovi Dirigenti nelle scuole e a oggi non si sa cosa accadrà. L’aumento dei finanziamenti o delle detrazioni fiscali alle scuole private, con il conseguente impoverimento della scuola pubblica. Dalle scuole primarie alle secondarie oggi si vive un lento e inesorabile declino, dovuto alla cecità di politici che hanno proposto in passato una serie di tagli che hanno man mano diminuito l’offerta formativa. La mancanza di fondi, inoltre, ha obbligato i Dirigenti a confidare solo nella buona volontà dei docenti e del personale Ata (assistenti tecnici, amministrativi e collaboratori scolastici), per il lavorare al potenziamento di qualche materia da parte dell’alunno e soprattutto farlo in aule, palestre, laboratori informatici o tecnici in condizione di disagio per mancanza di fondi per adeguamenti e ristrutturazioni. In alternativa abbiamo una scuola privata, spesso “crogiolo” di clientele che con l’attuale riforma avrà più soldi, la possibilità di poter recepire fondi dalle dichiarazioni dei redditi e soprattutto la possibilità di competere con una scuola pubblica di serie B. Spesso, troppo spesso, i politici, quelli he si sciacquano la bocca di belle frasi o di titoli a effetto come quello de “La buona scuola”, non risolvono l’annoso problema dei “costi” dell’Istruzione, in particolare dei libri di testo che per la scuola dell’obbligo che arrivano a somme che reputo “vergognose” e il cui costo dovrebbe essere a carico dello Stato e non dei genitori. Se a tutto quello che ho brevemente descritto in queste quattro chiacchiere, si aggiungono le condizioni economiche di Enti Regionali, provinciali e comunali disastrose, avremo addirittura una scuola di serie C ed hanno mille ragioni a protestare, in particolare gli studenti del meridione perché dalle nostre parti, la scuola di serie A, non l’abbiamo mai conosciuta.


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ANTONIO BOTTA

Meeting di giovani per conoscere la figura di Maria Cristina Brando

ALLA SCUOLA DEL DIO – AMORE, VIVO NELL’EUCARISTIA

Meeting di giovani, il 23 Aprile scorso, per conoscere e approfondire la figura di Maria Cristina Brando. Al festoso raduno, svoltosi nell’accogliente Istituto delle suore vittime espiatrici di Gesù Sacramentato, ha partecipato una folta rappresentanza di studenti di tutte le scuole di Casoria, compresa una rappresentanza di ragazzi del liceo Brunelleschi. Diverse le Autorità politiche, scolastiche, civili e militari presenti alla speciale kermesse : la rev. ma Suora Carla Di Meo, Madre superiora delle suore vittime espiatrici di Gesù Sacramentato, insieme con suor Giocondina; il sindaco Carfora, il vicesindaco D’Anna e l’assessore Marro, rappresentanti dell’Amministrazione comunale; tutti i Dirigenti scolastici; la dott.ssa Maria Teresa D’Elisa, Dirigente dell’Ufficio scolastico Regionale per la Campania; il comandante della stazione dei carabinieri di Casoria Giordano e di Arpino Polverino; il capitano della Compagnia dei carabinieri Iannicca, il maresciallo Puledda e il dirigente del Corpo di Polizia Municipale, avv. Cresci. L’Evento, condotto magistralmente, come suo solito, dall’impareggiabile prof. Francesco Palladino, ha consentito ai partecipanti di conoscere la profonda spiritualità della prossima canonizzata Maria Cristina, ponendone in evidenza, tramite testimonianze, declamazioni di testi poetici scritti dai ragazzi, canti eseguiti impeccabilmente dalla corale delle Suore vittime espiatrici e dai cori composti da studenti delle varie scuole, le virtù eroiche praticate nella sua breve, ma intensa vita terrena, nella quale, fin da piccola, si innamorò perdutamente di Gesù, misteriosamente, ma realmente presente nell’Ostia consacrata. Magnifiche coreografie preparate dagli studenti, su suggestive basi musicali, hanno impreziosito ancor di più il meeting, permettendo all’animo dei giovani di lasciarsi pervadere dagli stessi sentimenti celestiali della Santa: la mansuetudine, la dolcezza e il candore, l’umiltà, lo straordinario amore per Gesù sacramentato. Nei vari interventi, è stato posto in rilievo che in un’epoca caratterizzata da un preoccupante analfabetismo affettivo, dove i rapporti interpersonali sono fugaci, superficiali, poco significativi, e il più delle volte falsati da opportunistiche convenienze, la nobile figura di Madre Brando diventa, soprattutto per i giovani, un modello di benevolenza, di amicizia profonda, di carità autentica, così come quest’ultima è intesa da S. Paolo. Infatti, Maria Cristina ha pienamente incarnato, nel suo stile relazionale, la carità, così come l’ha definita

l’Apostolo delle genti: “La carità è paziente, è benigna la carità, non è invidiosa la carità, non si vanta, non si gonfia, non manca di rispetto, non cerca il suo interesse, non si adira, non tiene conto del male ricevuto, non gode dell’ing iustizia , ma si compiace della verità, tutto copre, tutto crede, tutto spera, tutto sopporta”. Ma da dove attingere la forza per vivere i valori dell’accoglienza, della totale disponibilità, dell’apertura del cuore? La risposta ce la fornisce la Fondatrice delle suore vittime espiatrici: dall’Eucaristia, dal Cristo che si fa per tutti corpo e sangue, perché ciascuno, nutrendosi di Lui, diventi un altro Cristo che si sacrifica, pronto ad abbracciare e sostenere le altrui croci, a riparare, con gesti di pace, di amore e di accoglienza ( il Papa insiste sulle opere di misericordia corporale e spirituale) alle offese arrecate ai tanti “poveri Cristi” emarginati, dimenticati, abbandonati. E’ certo, allora, che i tanti giovani presenti alla Manifestazione sono tornati a casa consapevoli che la spiritualità eucaristica di Maria Cristina è la chiave per riconquistare dignità divina, per riscoprirci figli di un Padre tenero e amorevole, per risollevarci continuamente dalla polvere delle miserie personali e pubbliche, proseguendo il cammino della nostra avventura umana con la certezza che il male non è per sempre, che da esso ci si può affrancare, educandoci alla scuola del Dio – Amore vivo nell’Eucaristia. Adorazione ed espiazione: ecco, in sintesi, la grande lezione di Madre Brando ai giovani, ossia dalla preghiera (adorazione) bisogna passare alle opere concrete di bene (riparazione). “Se non ci infochiamo di amore verso Dio, se non dimostriamo con le opere che in noi c’è vero amore, come ci regge il cuore di prostrarci ai piedi dell’altare e dire al Signore di riparare per gli altri”?


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ANTONIO BOTTA

è stata CHIARA CASTALDO, CASORIANA VENTUNENNE, preparazione lunga e intensa, ma anche divertente.” NELLA SQUADRA DEGLI STUDENTI “Sì, divertente” ripete, notando la sorpreDELLA “FEDERICO II”, sa sul mio sguardo. VITTORIOSI NEL PRESTIGIOSO “Già prima di iniziare gara vera e propria, CONCORSO INTERNAZIONALE D’ORATORIA. laquesta esperienza mi

Eccellente vittoria di studenti napoletani dell’università “Federico II” nella International Roman Law Moot Court Competition. Giunta all’ottava edizione, questa competizione, che si è svolta per la prima volta in Italia, dal 15 al 18 Aprile, nelle suggestive località delle Terme stabiane dell’antica Pompei e del castello Giusso di Vico Equense, ha visto impegnati i migliori contendenti provenienti dalle facoltà giuridiche dei più prestigiosi Atenei europei. I “magnifici nostri”, di cui ha fatto parte anche una ragazza di Casoria, Chiara Castaldo, hanno sfidato in “oratoria”, ossia nell’arte dell’ argomentare con efficacia per convincere del valore e della giustezza delle proprie tesi, i colleghi di Atene, Cambridge, Liegi, Oxford, Tubinga, Treviri e Vienna. Ma che cosa rende ancora più brillante il prestigioso traguardo conseguito dalla squadra federiciana, composta da quattro studenti di Diritto romano (oltre a Chiara, Marco Auciello, Maria Teresa Carotenuto e Mariachiara Golia), più due docenti, Carla Masi Doria e Cosimo Cascione, che li hanno preparati, nella difficile ed ambiziosa sfida? Il fatto che essi, nella simulazione di un processo di diritto romano di epoca giustinianea, basato su un “caso” ideato da una commissione internazionale di autorevolissimi docenti di Diritto romano, hanno dovuto sostenere, in lingua inglese, le loro tesi, a seconda dei ruoli assunti di accusa o di difesa. Infatti gli studenti sono stati selezionati, oltre che per le loro spiccate capacità oratorie e approfondite conoscenze del Diritto romano, anche per la loro ottima capacità di padroneggiare la lingua di Shakespeare. Pensate un po’: nella finalissima i ragazzi della Federico II hanno primeggiato, con eloquenti ed incalzanti arringhe, pronunciate con persuasiva forza espositiva, sulla qualificatissima squadra dell’università di Cambridge. Dal volto dolcissimo di Chiara, nostra preparatissima concittadina, ragazza ventunenne dal sorriso radioso, traspare una grande gioia, che ha voluto condividere non solo con mamma Livia, papà Ernesto e altri familiari, ma anche con i suoi maestri di scuola elementare, a cui ha comunicato la notizia, ricordando, con vivo e sincero senso di gratitudine, le tante formative esperienze vissute nello storico I Circolo didattico “S. Mauro”. Le chiedo di parlarci della sua significativa e ricca esperienza, manifestandoci impressioni e riflessioni. “Quando ho avuto la notizia di essere stata selezionata per partecipare” racconta “ero molto emozionata, ma anche spaventata dall’idea di dover confrontarmi con gli studenti di prestigiosissime università, considerate da tutti le “migliori”. Mi sentivo caricata anche da una grande responsabilità, considerando che per la prima volta giocavamo “in casa” e dovevamo farci onore! La

ha insegnato che l’università può essere divertente. Mi sono divertita a studiare il caso, a pensare come un oratore romano del 556 d.C., ad elaborare strategie difensive, ad esercitarmi per parlare un po’ come Cicerone. Tutto questo è stato possibile grazie alla fiducia dei nostri professori e coach che hanno sempre creduto in noi. Poi è arrivato il momento della gara. In un solo giorno abbiamo affrontato gli studenti di Trier, Atene e Vienna (campioni in carica) nel girone preliminare e dopo aver vinto, nel pomeriggio la semifinale contro Oxford.La semifinale è stata il momento più emozionante, non succedeva da anni che Napoli andasse in semifinale e soprattutto non era mai successo che vincessimo. Quando il giorno dopo abbiamo giocato la finale per il primo posto contro Cambridge, ci sembrava di vivere un sogno. Eravamo alle Terme stabiane di Pompei e per la prima volta avevamo portato Napoli al livello di Cambridge. Ma è stato solo dopo aver vinto anche contro Cambridge che abbiamo capito che, in realtà, eravamo sempre stati allo stesso livello, solo che lo avevamo dimenticato.” Chiedo a Chiara, al di là della felicità per il conseguimento dell’ambito traguardo, quale insegnamento ha tratto dalla singolare esperienza vissuta. Illuminante la sua risposta, rivelante la convinta fierezza, una volta tanto, di far parte di questa nostra terra campana, tante volte umiliata: “Questa esperienza mi ha insegnato che non dobbiamo mai dimenticare il prestigio della nostra tradizione accademica e della forza della nostra terra. Può sembrare un discorso di parte, ma ciò che è stato ricompensato alla fine è stata la nostra grinta, determinazione e anche allegria nell’affrontare ogni sfida, atteggiamento tipico partenopeo. Dai ragazzi delle altre squadre ho imparato cosa è una sana competitività. Tutti volevamo vincere, ma ognuno di noi rispettava sinceramente il lavoro degli altri avversari. Mi hanno emozionato di più i complimenti che mi hanno fatto i ragazzi delle altre squadre che quelli dei famosi professori. Inoltre aver potuto ospitare tutti questi ragazzi ha reso l’esperienza ancora più suggestiva. Ci hanno ringraziato per la nostra ospitalità e aver potuto mostrare loro le meraviglie di Pompei e i panorami mozzafiato della costiera sorrentina ci ha davvero inorgogliti e fatto riscoprire un po’ di sano “patriottismo” .Essere internazionali non significa solo andare via, ma significa soprattutto impegnarsi per rendere il proprio Paese un luogo d’ eccellenza dove saranno gli altri a desiderare di venire.”


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DANIELA ABBATE

English Camp a Casoria

Ancora un’ultima settimana per iscriversi all’English Camp, il campo scuola interamente in lingua inglese, organizzato dall’ACLE, associazione operante da 32 anni nel settore dell’insegnamento della lingua inglese, accreditata dal M.I.U.R e dal WORLD TEFL ACCREDITING COMMISSION. L’English Camp avrà luogo presso l’Istituto Sacro Cuore di Casoria dal 6 luglio al 17 luglio 2015 e sarà rivolto alla fascia d’età che va dai 5 ai 14 anni. Un team di docenti esperti provenienti da diversi paesi anglofoni animeranno le attività didattiche e ludiche in inglese, suddividendo gli studenti in piccoli gruppi, in base alla loro età. I ragazzi saranno calati in un contesto tipicamente British. Avranno la possibilità di sperimentare l’interculturalità e la condivisione, oltre alla concreta opportunità di potenziare le proprie conoscenze linguistiche pregresse, migliorare la pronuncia, acquisire nuovi vocaboli e rafforzare il livello di comprensione della lingua. Divertimento, giochi, canzoni e tuffi in piscina accompagneranno l’acquisizione spontanea della lingua inglese. Al termine dell’English camp, ai partecipanti sarà rilasciato l’English Certificate basato sui livelli

A1-A2-B1 del Framework Europeo. I ragazzi, dai più piccoli ai più grandi, saranno pronti ad affrontare il nuovo anno scolastico con una maggiore padronanza della lingua e con nuovi stimoli, arricchiti di una esperienza importante che li preparerà a essere cittadini del mondo.


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IDA PICCOLO

emme live tour: prima tappa per radio studio emme

In occasione della festa della liberazione lo scorso sabato 25 di aprile si è aperto il sipario per gli speaker di “Radio Studio Emme” tutti live in un’incantevole location al Vesuvio; è un grande momento per unire tutti i radioascoltatori in tante kermesse musicali effettuate dagli artisti scelti da Annamaria e Susy Viscardi per questa prima avventura. Finalmente una festa della radio e in poco tempo è riuscita nell’intento, soddisfatta del lavoro del nostro lavoro? <<Un pubblico variegato – racconta Annamariadai bambini agli adulti, una totalità di persone che si sono uniti con la propria spontaneità, simpatia e amore per la radio, come se si fosse ricomposta una famiglia, ricompattati ulteriormente in quella giornata di festa, di musica, di balli e di buon pranzo>>. Le tue emozioni provate in quella giornata e quali sono state le soddisfazioni personali da editore della radio? << Io sono strafelice e faccio i complimenti al mio team, penso siano dei ragazzi in gamba e professionisti, penso lo stesso del mio pubblico, perbene, educato, quello che sa apprezzare la buona musica e il lavoro che tutti insieme noi portiamo avanti; mi sono meravigliata per come le persone si sono avvicinate a noi sentendosi a proprio agio, abbiamo materializzato le voci con la presenza fisica, d’altronde tutti soddisfatti per la scelta accurata delle esibizioni, spettacolo, animazione,e per gli ospiti>> Si sono esibiti elecandoli : Rio Feniano, Nancy,Fabrizio ferri, Anthony,

Alessio,Rosario Miraggio, Andrea Zeta e Gino Da Vinci, sbalordendo ogni fan immortalando quei momenti di gioia, insieme agli speaker che hanno reso unica la giornata. Adesso dopo il grande successo di M Live Tour, con i tanti consensi e organizzazione vi state prodigando per un’altra festa? << Certo vogliamo dare il volto a tutte le persone che ci ascoltano, devono viverci completamente, e già si pensa a un grande evento fine maggio, a breve notizie per la seconda tappa di Emme Live Tour>>. termina armoniosamente Annamaria Viscardi. In foto: Fabio Giamè , Christian Gambardella, Stefania Zizolfi, Ida Piccolo, Michele Nesi, Annamaria&Susy Viscardi, Armando Mister sfogliatella, Daniele Guarino, Enrico Schiano, Antonio D’Addio.

Giovedi 7 Maggio 2015 nasce il MI.MI. della Dott.ssa Maria Ilardi & del Rag. Michele Iuliano Si affrontano tutti i tipi di modelli: Modello Unico - 730 - Cud - I.s.e.e. - Red - Imu - Detrazioni Il CAF MI.MI. è vicino ai contribuenti interessati per la consulenza anche a domicilio. Uno dei delegati passerà per il vostro domicilio per ritirare i documenti indispensabili per la compilazione del modello 740 (Unico) - 730 CUD e tutti gli altri adempimenti fiscali previsti dalla attuale normativa fiscale.

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Responsabile: Dott.ssa Maria Ilardi Email: ilardimar@libero.it Tel. 081.4971168 Fax. 081.5728998 Coordinatore Amministrativo: Rag. Michele Iuliano Email. iulianos.n.c.@libero.it Tel. 081.7586780 Fax. 081.7586780 Cell. 327.4052284

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DANIELA ABBATE

Premiazione IV Concorso di sicurezza stradale

Il concorso sulla sicurezza stradale “ ‘A Maronna t’accumpagna…” premia l’Istituto Sacro Cuore Martedì 5 maggio alle ore 10:30 si è tenuta, presso la sede arcivescovile di Napoli, la cerimonia di premiazione dei giovani delle parrocchie e degli istituti religiosi della diocesi partenopea, che hanno partecipato al concorso sulla sicurezza stradale dal titolo “ ‘A Maronna t’accumpagna… ma chi guida sei tu!”. Il concorso è inserito nell’ambito della IV edizione della campagna di sensibilizzazione sulla sicurezza stradale realizzata dall’Automobile Club e della Curia di Napoli, con l’obiettivo di difendere la vita umana, un dono inestimabile, da preservare con tutte le forze da ogni minaccia. L’iniziativa, quest’anno, si è avvalsa della particolare benedizione di Papa Francesco, il quale, durante la sua visita a Napoli lo scorso 21 marzo, ha indossato un casco per motorino, in un atto simbolico a sostegno della campagna, che esalta il valore della vita, puntando sui più giovani, rendendoli protagonisti nella formazione di una nuova cultura della mobilità. L’evento di martedì scorso ha visto la partecipazione di circa 286 comunità parrocchiali e di 62 istituti scolastici, che hanno dato il proprio contributo attraverso la produzione di temi, messaggi, slogan, poesie, racconti, filastrocche, disegni, foto, manifesti, video e canzoni, incentrati su un argomento importante: “la sicurezza stradale: fattori di rischio e proposte”. Tra le scuole religiose della diocesi di Napoli vincitrici del concorso, l’istituto Sacro Cuore di Casoria, che vanta di ben due premi, ottenuti grazie agli elaborati prodotti dagli alunni della classe III della scuola secondaria di primo grado. Tra di essi si è distinto l’alunno Francesco Matteo Bruno, aggiudicatosi il premio di 2° classificato, uno smartphone, per la sua toccante lettera, dedicata alla sorella da poco diciottenne. In essa sono contenuti i consigli per una guida sicura e responsabile. Alla scuola, invece, il premio di menzione speciale, una targa e un auricolare da usare in auto, per la presentazione di un fumetto, realizzato dagli alunni di III media. Presenti alla cerimonia il Cardinale Crescenzio Sepe, il presidente dell’Aci di Napoli Antonio Coppola, il sindaco Luigi de Magistris, il prefetto Gerarda Maria Pantalone e una rappresentanza delle forze dell’ordine, a cui sono stati consegnati riconoscimenti speciali per il loro operato sulla strada, al servizio del cittadino, rischiando la propria vita per la sicurezza degli altri. ‘A Maronna t’accumpagna... ha il merito di contribuire allo sviluppo di un dialogo costruttivo con le nuove generazioni, attirando l’attenzione sul grave problema degli incidenti stradali, stimolando la loro creatività nel fornire soluzioni, rendendoli partecipi e sensibilizzandoli a un comportamento responsabile, nel rispetto della propria vita e di quella degli altri.


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STREPITOSO SUCCESSO DELLA COMPAGNIA TEATRALE “INSIEME PER CASO” DI CASORIA

Venerdì 24 aprile alle ore 21,00 la compagnia “Insieme Per Caso” ha partecipato alla VII edizione del festival del teatro Totò, esibendosi con la commedia in due tempi comico-brillanti “La Profezia di una Zingara”. La commedia oltre a generare comicità e divertimento, mette in evidenza come le differenze sociali sono marginali rispetto ai valori veri della vita. Ottima l’interpretazione di Teresa Ghilardi, Fabio Coppola e Liliana Di Fiore. Bravi e volenterosi Salvatore Rivieccio, Nunzia Vaccaro, Luisa Di Mauro e i simpaticissimi Vincenzo Petrazzuolo, Francesco Genovese e Giuseppe Garofalo. Un plauso particolare all’ eclettico Antonio Coppola che, con la sua esperienza è riuscito a regalare momenti di esilarante comicità, confermando bravura e professionalità sia come attore che come regista. Insomma, grazie ai ritmi giusti ed alla buona interpretazione di tutti gli attori, la

compagnia “Insieme per Caso” ha riscosso un notevole e gradito successo.

IL NUOVO CALENDARIO DELLA RACCOLTA Zona sistema Porta a Porta

Il Presidente C.d.A Dott. F. Girardi

Umido

Indifferenziato

Multimateriale Carte e Cartone

Vetro

Lunedi

AREA 1

Martedi

AREA 2

Mercoledi

AREA 3

Giovedi

AREA 6

Venerdi

AREA 4

Sabato

AREA 5


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Augurissimi Con l’eucarestia Gesù dà a noi tutto Se stesso! Domenica 3 maggio 2015 Emma De Angelis ha festeggiato la Sua Prima Comunione in un momento pieno di emozione e gioia, a partire dalla mattina con una celebrazione davvero toccante nella Basilica di San Mauro per continuare poi con una splendida festa insieme ai familiari e alle amichette più care. Andrea, Enza e Biagio, augurano ad Emma che l’incontro con Gesù duri per tutta la vita.

Augurissimi Buon Compleanno ad Annalisa Orefice Gli auguri dei genitori Gigino e Gemma e dai fratelli Mauro e Luca.

Augurissimi Miriam D’Andrea 04-05-1997 Tanti auguri alla nostra piccola Miriam per i suoi 18 anni.. Ti auguriamo tutto il bene di questo mondo come tu meriti. Ti vogliamo un bene immenso...dal tuo papà Mario,mamma lena, i tuoi fratelli Carmela e Biagio,lo zio,la nonna e tutti i tuoi parenti

Claudio Chiappetti Per i tuoi lieti eventi Feste di Compleanno Battesimi & Comunioni Per Contatti: 3471077260 Autorizzazione del Tribunale di Napoli n. Reg. 5116 del 28/02/2000

Editore CASORIA DUE s.a.s Direttore Responsabile: Ferdinando Troise Stampa: PRINTING HOUSE - CASORIA Tiratura 7000 copie. Distribuzione gratuita. Questo numero è stato chiuso il 21 7 MAGGIO FEBBRAIO2015 2013 Impaginazione Grafica di Giuseppe Mascioli Direzione, Redazione, Amministrazione e Pubblicità Via Capri, 2 - 80026 Casoria (NA) - Tel./Fax 0817597271 email: casoriadue@libero.it


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DOMENICA 10 MAGGIO 2015


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