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DOMENICA 3 MAGGIO 2015

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COSA C’E’ DIETRO IL CROLLO DI TANTI SETTORI AL COMUNE?

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Scambio alla pari, a tempo determinato, tra Setaro e Colucci e Cresci e Pallara Settimana di grandi eventi: l’arrivo della “maledetta primavera” e l’assoluta mancanza di rispetto nei confronti dei soggetti allergici (tra essi il Sindaco e tanti capataz dell’Azienda Comune) ha fatto sì che la mala erba (i fetienti) arrivi ai primi piani delle case di questa sfortunata Città, agli onori della cronaca nera e giudiziaria, perché suoi giovani residenti furono tra gli attori della rapina alla gioielleria di Maddaloni dove perse la vita il carabiniere Tiziano Della Ratta. Vincenzo Carfora, tra uno starnuto e l’altro, con l’aiuto di Aerius, è calmo, molto calmo. Diverso dal suo distonico predecessore, spesso sull’orlo di una crisi di nervi, nonostante i problemi del Palazzo politico: crisi politica in stand – by e l’impegno, nelle regionali, al suo ex Assessore Tommaso Casillo, finti amici, invece a Casoria. Lo incontro nella sua stanza, presente l’Assessore allo Sport Antonio Lanzano. Chiedo informazioni su alcune modalità tecniche: dal semplice diserbo alla Snaidero, passando per lo Stadio San Mauro, finendo alla spending review, chiedendo informazioni, per finire, sulle condizioni igienico – sanitarie e di agibilità della Scuola Media intitolata a Nino Cortese. Nessuna risposta esauriente. Persiste l’apatia istituzionale. Saluto, vado via e rifletto tra me e me: penso al Mercato

Ortofrutticolo, di cui non riesco ad avere notizie; penso ai tecnici che debbono monitorare la sicurezza nelle scuole; penso ai contributi; penso al degrado del Centro Storico (o Antico); penso ai crolli di via Padre Ludovico e di via San Benedetto; penso ai suicidi verificatosi negli ultimi mesi a Casoria, giovani vite spezzate da sconosciute motivazioni e che la Giunta Municipale, composta da Medici e Insegnanti, avrebbe il dovere di approfondire con analisi sociologiche e psicologiche; penso allo Stadio San Mauro; penso a quel “pasticciaccio brutto” di Casoria Ambiente e alle difficoltà trovate da quest’ultimo Consiglio di Amministrazione; penso alle concessioni edilizie per attività produttive diventare residenziali; Penso! Il controllo degli atti, da parte della Giunta Municipale, dovrebbe avvenire in tutti i Settori, per stabilire se questi producono danno alla Città: e ci sono stati degli scambi alla pari, in compartecipazione, senza diritto di riscatto ma a tempo determinato: Alfonso Setaro, responsabile operativo del Progetto Integrato Urbano Europa, colui che scommise con il mio direttore: “che vuoi giocarti che a gennaio 2014 apriamo i cantieri del Parco delle Arti e altri?” CONTINUA A PAG. 5

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DOMENICA 3 MAGGIO 2015

SEGUE DA PAG. 3

diessino Massimo Santoro umiliò i palazzinari annidatesi nel centro storico. I giornali, di solito, sono in debito verso le piccole storie. Non fanno cassetta e le emarginano, per un razzismo commerciale: in prima pagina sbattono chi conta e fa vendere. Succede da sempre e non possiamo farci niente; così va il mondo. Il video della rapina di Maddaloni e dei nostri giovani concittadini protagonisti, resta il più cliccato su You Tube. Vorrei parlarvi ancora di PD, Sinistra Critica, NCD e siccome le storie sono anche legate agli uomini o alle donne, in prima pagina ci dovrebbero andare Mariano Marino, Luisa Marro e i giovani Fratelli d’Italia, che spesso non hanno onori e gloria come altri celebrati; I sogni dei poveri (in politica) e degli operai durano poco, ci pensa il tempo a stabilire le inique gerarchie. Scomparsi completamente gli opposti estremismi. La strategia della tensione iniziata nel 1969 con il tritolo di Piazza Fontana a Milano doveva servire, in maniera prospettica, a far scomparire dalla scena politica italiana e quindi anche casoriana i rossi e i neri, identificandoli come fascisti e comunisti oppure anarchici e Ordine Nuovo, Brigate Rosse e Avanguardia Nazionale. E ci sono riusciti. Oggi, 2015, l’inciucio è riuscito, tutti insieme appassionatamente, a Montecitorio, come a Casoria e fra poco alla Regione. Mariano Marino è un medico. Non piace ad un’ala della maggioranza. Non fa clamori ma è risoluto. Apre la cartellina e mi legge una frase di Antonio Rocco, sempre nell’anno di gloria 2005: “occorre una guerra di liberazione che tolga di torno, in questa Città, personaggi che determinano tutti i suoi problemi negli ultimi vent’anni”. Chi sta cercando le capacità e la forza di creare, insieme agli altri, una alternativa a questo quadro politico di maggioranza?

è passato dal Settore “Ragioneria e Finanze” al Settore “Servizi Demografici”, al posto di Ciro De Rosa che, invece, va in Ragioneria, di cui fanno parte anche i Servizi Economato e Tributi. Poi altro scambio, chissà se alla pari con Errico Colucci. Adesso Setaro è all’Ambiente, Ecologia e Nettezza Urbana mentre è Colucci a dirigere il Settore “Servizi Demografici. Altro scambio, invece, tra Salvatore Pallara e Giovanni Cresci; il primo va a coprire la direzione del Settore “Affari Generali e del Personale”; invece, il secondo già responsabile dello Staff del Sindaco e del Servizio Contratti e Contenzioso va a dirigere il Settore Sicurezza e Mobilità e Interventi di Polizia sul Territorio. E’ sempre calcio mercato dicono i miei amici Gianluca Di Marzio e Luca Marchetti. Hanno proprio ragione. Degli scambi tra soggetti cosiddetti minori non vi raccontiamo. Restiamo alle prime firme. E veniamo ai Settori: la Ragioneria, dove vengono controllati i mandati di pagamento dal 2011 ad oggi; si cominciano a percepire i crac di Casoria Ambiente (si aspetta di conoscere l’entità ufficiale del contenzioso con alcuni Comuni……), dell’Ufficio Tributi, Trasporto Alunni, Sicurezza Sociale, Polizia Municipale, Assetto del Territorio, Lavori Pubblici. Potrebbe avvenire un’ecatombe. E’ stata anche la settimana delle proteste. I Dirigenti Didattici dei nuovi Istituti Comprensivi Scolastici non sono contenti del criterio usato per l’accorpamento dei plessi scolastici. E sopraggiungono i ricordi: quelli sulla Tubi Bonna. Nel 2005 Salvatore Graziuso protestò contro il tentativo di speculazione sull’area, chissà se bonificata, della Tubi Bonna (Isp) come ricordo in un convegno sull’Urbanistica dove il giovane

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A che Santo “Votarsi”

Qualche mese fa abbiamo letto un manifesto in città che annunciava altre due santificazioni in quest’anno davvero speciale per noi casoriani. Dopo San Giulia e San Ludovico ci sarà tra poco la beatificazione di Madre Luigia Velotti e la canonizzazione di Santa Maria Cristina. Quattro Santi, sembra impossibile per una realtà così difficile come la nostra, posta nella peggiore parte della provincia di Napoli: “L’Area Nord”. Sono comunque personalità del mondo ecclesiastico vissute prima della calata dei barbari a Casoria, parliamo addirittura dell’Ottocento per San Ludovico e di certo Casoria non era allora come è da una cinquantina d’anni a questa parte. Un tempo la nostra città vantava primati che le conferiva titoli e rispetto, dalla Napoli Borbonica all’unità d’Italia. Città agricola e di ottimi artigiani, giuristi, intellettuali, uomini e donne delle gerarchie ecclesiastiche

che hanno tenuto alto il nome di Casoria. A tal proposito vorrei riallacciarmi all’articolo di domenica scorsa che ho scritto da queste pagine e che riguardava la capacità di un potente di rendere immortale un luogo, parlavo di Firenze e la sua grandezza grazie a Lorenzo il Magnifico. La città toscana, come tante altre in Italia disseminate dalle Alpi alla punta estrema di Capo San Vito in Sicilia hanno goduto di grandezza grazie a grandi uomini. Casoria era davvero una bella cittadina anni orsono, basta guardare foto d’epoca che spesso vediamo pubblicate. Abitando un tempo a Via Duca d’Aosta ricordo il deposito per lo stazionamento dei Tram, dove oggi vediamo degli angusti giardinetti di “cemento”. Mi sono spesso chiesto perché mai nessuno in un passato recente o lontano abbia pensato di ristrutturare quell’edificio e farne un Museo dei Tram. Fantascienza dalle nostre parti dove gli edifici antichi sono stati definiti “vecchi” in un passato recente ma sempre attuale Piano regolatore. Casoria ha vissuto abbattimenti di palazzi antichi per costruirne di otto, dieci, quindici piani addirittura. Dagli anni sessanta ad oggi Casoria è stata invasa dai barbari, vissuto barbarie, tutte legate al cemento. Case su case, belle dentro, brutte fuori. Brutti e squallidi ancora di più i luoghi che circondano le case, singole o condominiali. San Ludovico ha fatto molti miracoli in città difendendo i malcapitati dai vari crolli che

si sono susseguiti negli anni e i risultati li vediamo: “Macerie”, come se Casoria avesse subito un bombardamento o la scossa di terremoto dell’80 non fosse mai finita. Sono tra quelli che da qualche tempo speravano che l’esempio del Fraticello d’oro potesse rappresentare un valido esempio di rigore morale ed etico, macché…Potrebbe allora risorgere o migliorare Casoria? Essendo un inguaribile ottimista mi viene da dire “si” ma certo non con l’aiuto, uso questo termine in senso eufemistico, di chi ha governato processi in città, da oggi a ritroso dei precedenti trent’anni. Possono avvenire tanti miracoli in una comunità, singoli o collettivi, io preferisco i secondi e soprattutto che i nostri quattro Santi, aiutino la città di Casoria a risollevarsi, come accade and un malato in fin di vita. Un miracolo “etico, culturale”, quello che dovrebbe convincere in un solo attimo, un solo giorno, un solo gesto i cittadini a scegliere uomini onesti da votare e non i soliti scugnizzi che da anni dominano la scena politica. Lo so è difficile, complicato, le persone oneste in politica, come nella vita, sono antipatici, ridono poco e soprattutto quelli che non promettono niente, non proteggono nessuno, non intervengono mai in occasioni “scomode”, insomma, sono quelli che non “servono”, ai buoni e ai cattivi. Eppure è proprio in questa scelta che si racchiude la chiave per il cambiamento. In città purtroppo notiamo sempre più “silenzi”, di circostanza o di imbarazzo. Peccato, perché un altro miracolo sarebbe che una parte della comunità, quella agiata, benestante, che non ha bisogno di risolvere problemi di prima necessità, iniziasse di nuovo a dissentire in modo serio, non sui marciapiedi o nei salotti, Lounge Bar o di casa che siano ma direttamente. Forse questa è la cosa che manca di più in città, forse maggiormente questo è il segno del declino, il “silenzio”, Speriamo che uomini e donne liberi nel tenere la schiena dritta, si confrontano con le istituzioni e i potenti di turno senza mai pensare che la superbia possa prevalere sulla capacità di confronto. Quattro Santi basteranno per questo miracolo? Spero proprio di si.

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“La via della santità”: convegno su Maria Cristina Brando

QUEL MIRACOLO CHE LA SANTA SI ATTENDE DA NOI

“Il Signore mi chiamò alla vocazione religiosa dalla più tenera età: fin da bambina ebbi da Dio un gran desiderio di farmi santa e sperai di certo di ottenere la desiderata grazia.” Il desiderio di Maria Cristina Brando si sta per realizzare pienamente: il 17 Maggio prossimo la Chiesa La eleverà agli onori degli altari. Intanto, in attesa del gioioso e straordinario Evento, il 21 Aprile scorso, in un convegno svoltosi nel Tempio Eucaristico delle Suore Vittime Espiatrici di Gesù Sacramentato, si è riflettuto su “La Via della Santità” di una Suora di eccelsa e radicale spiritualità, che ha immerso la propria candida e soave vita terrena nell’oceano dell’amore infinito di Dio. Coordinato dalla dott.ssa Maria Cristina Russo, che nell’introduzione ha evidenziato la profonda capacità di amare della Santa, autentica “Donna di Dio” sull’esempio della Madonna, l’interessantissimo incontro è stato strutturato in due momenti, relativi alla Beatificazione e alla Canonizzazione, nei quali si è seguito un percorso sia giuridico - teologico che medico. Dopo i saluti del Sindaco Carfora, il Rev. do Don Nunzio D’Elia ha indicato le tappe che hanno condotto alla Beatificazione di Maria Cristina, riferendo, fra l’altro, che Il 3 maggio 1994 la sessione ordinaria dei Cardinali e Vescovi all’unanimità affermò che la Serva di Dio Maria Cri-

A.I.A

stina dell’Immacolata Concezione aveva esercitato le virtù cardinali, teologali ed annesse in grado eroico. Sua Santità Giovanni Paolo II, accogliendo e confermando i voti della Congregazione delle Cause dei Santi, emise il decreto sulla eroicità delle virtù ed ordinò che venisse pubblicato ed inserito negli atti della Congregazione della Causa dei Santi, facendo iscrivere la Madre Brando nell’albo dei Venerabili. A seguire, l’intervento del prof. Salvatore Maglione, il quale, dopo aver posto in rilievo che l’atteggiamento del medico di fronte a un miracolo è di attestare non la soprannaturalità del prodigio, ma unicamente “l’inspiegabilità scientifica della guarigione, completa e duratura”, ha osservato, citando il filosofo Emanuele Kant, che “fede e sapere scientifico sono distinti, ma non incompatibili”. Ugualmente, sia il dott. Pasquale Longhi che il dott. Tommaso Romano hanno rimarcato che non c’è contraddizione tra fede e scienza, come vorrebbe far intendere un certo “laicismo sfrenato”, poiché non esiste una verità di fede che possa far concorrenza alla verità della scienza. La fede e la scienza, infatti, cercano di conoscere la medesima realtà, ma ciascuna con metodi e finalità propri. CONTINUA A PAG. 11

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DOMENICA 3 MAGGIO 2015

SEGUE DA PAG. 9 Il miracolo è un atto d’amore di Dio e, comunque, non “è la condizione indispensabile della nostra fede”. Ambedue, poi, si sono soffermati sulla grave patologia di cui era affetta la signora filippina Federica de la Fuente, madre di due bambini, la quale, colpita dalla granulomatosi di Wegener ai polmoni, dopo un difficilissimo intervento chirurgico che ridusse la massa tumorale, decise di non proseguire più la terapia immuno - depressiva a causa di micidiali effetti collaterali, rassegnandosi a morire. A seguito, però, della premurosa visita della Superiora dell’Istituto fondato da suor Maria Cristina Brando, la paziente si affidò alla Serva di Dio, della quale le erano state donate dalla Madre superiora una immaginetta e una reliquia e, rapidamente, scomparve la massa tumorale. Riconosciuto tale miracolo nel 2001, Maria Cristina Brando fu proclamata Beata nel 2003. Su tale evento prodigioso è intervenuto anche il dott. Raimondo Ferrara, rimarcando che non è il miracolo che suscita la fede, ma è la fede che muove il cuore tenerissimo di Dio a concedere il miracolo. Con il percorso giuridico – teologico verso la canonizzazione tracciato da Don Nunzio D’Elia, è iniziata la seconda parte del convegno, che ha visto come relatori il dott. Giuseppe Rota e il prof. Achille Tolino. II ruolo rivestito dal Primo, Dirigente medico presso la divisione di Ginecologia ed ostetricia del Presidio ospedaliero S. Giovanni di Dio, nonché Dirigente della Croce Rossa Italiana con il ruolo di ufficiale medico, è stato quello di perito “Ab Inspectione”nell’ambito del processo di canonizzazione della Beata. Quale la funzione svolta? Quella di esaminare, in qualità di perito medico, il caso della signora Angela Di Mauro, la seconda miracolata per intercessione della Beata Brando. Ella, per una elevata incidenza di recidiva di gravidanza tubarica (gravidanza extrauterina), non riusciva ad avere bambini. Sottoposta ad un intervento chirurgico, il 17.11.2000, per via laparoscopica, subì un danneggiamento tubarico destro; due anni dopo, un altro intervento chirurgico compromise anche la tuba sinistra. Le fu consigliata la procreazione medicalmente assistita in considerazione delle cattive condizioni anatomiche delle tube, ma lei e il marito rifiutarono. Il dono della maternità era, però , molto sentito da Maria Angela, la quale rivolse la sua preghiera alla BEATA MARIA CRISTINA BRANDO per intercedere sul Signore Gesù, affinché potesse naturalmente concepire e

portare regolarmente a termine la gravidanza . La grazia richiesta fu esaudita nel 2004, quando nacque un bel bambino, Pasquale, sano e normale, con il peso di g. 3430. Successivamente altre due gravidanze furono interrotte, sempre per lo stesso problema. Il dott. Rota ha puntualizzato la straordinarietà dell’insorgenza della gravidanza, date le condizioni anatomiche gravemente danneggiate, precisando che la eccezionalità del caso è avvalorata anche dalla evoluzione regolare della gestazione. Il prof. Tolino, anch’egli perito di parte nella causa di santificazione, ha spiegato che, all’interno della Consulta medica del Vaticano, sussistevano pareri divergenti e, quindi, non si riscontrava unanimità sul riconoscimento del miracolo, dichiarato “presunto”. Dopo, però, un dibattito animato, il miracolo è stato riconosciuto, consentendo alla Beata di essere canonizzata il prossimo 17 maggio. Profonda la testimonianza della signora Di Mauro, che ha posto l’accento sul valore della santità a cui tutti sono chiamati dal Signore, testimoniando i valori evangelici nella vita di ogni giorno. Ma solo alimentandoci col corpo di Cristo, ha osservato, si riesce, come Maria Cristina Brando, ad amare Dio attraverso i fratelli, perché “non vi può essere amore di Dio senza amare il prossimo e non si può amare il prossimo senza amare Dio”. Ha concluso il convegno la Rev. ma Madre Suor Carla Di Meo, la quale dopo aver ringraziato tutti i convenuti, ha augurato che Santa Maria Cristina sia per tutti “Madre, Sorella, Amica, aiutandoci a perfezionare la nostra vita, per dare testimonianza a tutti”. Con un delizioso buffet la serata ha avuto termine in un clima di fraterna cordialità. Ora Maria Cristina il miracolo lo attende da noi: quello di far trionfare l’amore, la bontà, l’umiltà, la ricchezza del cuore nei contesti in cui il Padre celeste ci ha posto.

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DOMENICA 3 MAGGIO 2015

CARMEN PALUMBO

CASORIA E LA SICUREZZA STRADALE: LA PERICOLOSITA’ DELLE RAMPE AUTOSTRADALI

Sempre in aumento gli incidenti automobilistici che si verificano nella nostra cittadina, in particolare sulle numerose rampe autostradali che collegano Casoria con altre città circostanti. Parliamo della Circumvallazione Esterna sempre oggetto di problematiche dovute alla poca manutenzione stradale o anche delle rampe autostradali, che si sviluppano dalla zona Cantariello, sommerse dai rifiuti e poco illuminate. Insomma la sicurezza stradale, come spesso abbiamo detto, non è sicuramente una priorità a Casoria, visto che tante volte abbiamo dedicato pagine a questo tema senza avere i risultati sperati e richiesti. Questa volta ci lamentiamo dell’assenza di segnaletica e delle strade dissestate che dalla Circumvallazione si diramano in varie direzioni. Da lì si arriva seguendo la corsia centrale alla Cittadella o si intraprende l’asse mediano che conduce a Volla, mentre seguendo il percorso laterale arriviamo alla zona dei Centri commerciali e ancora deviando intraprendiamo la tangenziale che conduce a Napoli. Queste strade si intersecano tra di loro in maniera confusionaria e a causa della mancanza di segnaletica non sempre è facile trovare la direzione giusta. Ancora si tratta di strade a scorrimento veloce in quanto sono assenti limiti di velocità e di conseguenza soggette molto spesso a scontri inevitabili. Parliamo anche degli ingorghi che si creano soprattutto nei giorni festivi, dove si ammassano in un unico percorso coloro che sono diretti all’Uci Cinemas e quelli che prendono

direzione Napoli. Come risolvere questa problematica snervante e anche piuttosto pericolosa? Purtroppo non è la prima volta che questi problemi vengono messi in luce ma niente sembra cambiare. A cominciare dalla condizione in cui queste strade si presentano, sempre piene di buche, ricoperte spesso di rifiuti gettati dai passanti e completamente prive di controllo. Un’altra difficoltà che abbiamo notato è l’assenza di un ponte o di un passaggio, che consenta alla macchine che si immettono lungo la Circumvallazione, di poter tornare indietro senza dover fare il giro completo e rimanere bloccati nel traffico solito dell’Uci Cinemas. Ottimo invece è stato il collegamento pedonale, attraverso un ponte, tra il complesso del Multicinema e la zona che ospita Media World e Pittarello. La maggior parte di queste zone sono soggette all’allagamento e il mal tempo le mette a dura prova. Il percorso che conduce all’ex Carrefour e che viene usato anche per recarsi da Decathlon e McDonald’s è spesso allagato, un vero e proprio laghetto, che si forma ogni volta che piove, impedisce il normale transito degli automobilisti. Naturalmente non

si può non parlare della rampa autostradale che conduce all’Ikea che parte dalla zona Cantariello, soggetta attualmente a bonifica, ma ancora violentata da rifiuti e sterpaglie. Insomma abbiamo messo in rassegna quelle che sono solo piccole problematiche stradali della nostra cittadina e che con un po’ di impegno e buona volontà potrebbero trovare facile risoluzione. Ma se già su questi piccoli problemi, c’è chi fa orecchie da mercante, figuriamo per le cose più importanti cosa può accadere.

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DOMENICA 3 MAGGIO 2015

ALESSIA DIANO

“NetCAM” musei in network Il CAM Contemporary Art Museum di Casoria non è un semplice museo in cui le opere d’arte vengono esposte affinché lo spettatore le ammiri. É molto di più. Punto di riferimento culturale, esso è un luogo di incontro e di scambio, in cui il visitatore è stimolato da diversi programmi ed iniziative. Fondato nel 2005 da Antonio Manfredi, il museo ospita una delle maggiori collezioni europee di arte multimediale e di arte orientale ed una preziosa collezione di opere degli artisti napoletani contemporanei dal secondo dopoguerra ad oggi. In questi dieci anni di attività sono state molte le mostre e i progetti realizzati. Tra i più vivaci ed interessanti, gli eventi itineranti in collaborazione con importanti musei di arte contemporanea internazionali. Un vero vanto per la nostra città, il cui nome risuona fin troppo spesso per situazioni imbarazzanti e biasimevoli. Di recente il museo ha promosso un nuovo affascinante progetto chiamato “NetCAM”, il cui scopo è fare rete, ovvero creare dei contatti e delle relazioni tra diversi musei per diffondere in tutto il mondo il sistema CAM. L’ambizioso progetto promuove dunque la realizzazione di un network internazionale tra vari spazi destinati all’arte contemporanea, collegati tra loro e gestiti dalla sede principale di Casoria. Un progetto dal grande impatto artistico – culturale nel quale parte della collezione permanente del museo di Ca-

soria verrà allestita in varie città del mondo. La prima mostra itinerante del singolare progetto prende il nome di “BalCAM” ed è stata inaugurata a Fiume dal 15 al 19 aprile nella sala espositiva della Comunità degli Italiani di Palazzo Modello. L’organizzatore della tappa fiumana è stata Bruno Paladin, uno degli artisti che hanno contribuito alla creazione del Museo CAM, legato ad Antonio Manfredi da un lungo e stretto rapporto di amicizia. A Fiume sono state esposte 25 opere fotografiche di artisti internazionali e 28 video selezionati dalla collezione permanente del museo. “NetCAM” continuerà ad espandersi nei prossimi mesi anche in Galles con il progetto “WalCAM”, in Repubblica Ceca “CzeCAM” ed in Polonia, “PolCAM”. Altra particolarità del progetto sta nel fatto che in ogni nazione in cui si allestirà la mostra verranno selezionate le opere di artisti locali destinate ad arricchire il fondo del museo di Casoria. Polo culturale e laboratorio sperimentale, nonostante le continue lotte con l’amministrazione casoriana, accusata da Manfredi di menefreghismo dilagante, il CAM continua a perseguire il suo obiettivo, ovvero salvaguardare e diffondere l’arte contemporanea. Unico museo della nostra città, esso è un luogo in cui le opere di artisti di svariate nazionalità coabitano in armonia affinché le diversità vengano espresse e valorizzate. Il nuovo ed interessante progetto “NetCAM” non farà che esaltare ancora di più questa peculiarità del museo.

DOMENICA 3 MAGGIO 2015

16 IDA PICCOLO

ROSARIO MIRAGGIO: LA STAR DI NAPOLI

Per i nostri lettori affezionati, vi presentiamo la stella che a Napoli oggi fa luce sulla nuova dimensione musicale, parliamo proprio di lui, Rosario Miraggio, artista Italiano dai mille colori, bravura e tanto successo. La tua carriera quando ebbe inizio, e quali sono le tue attitudini? Comincia grazie a mio padre “Franco Miraggio” anche se rispetto a me trattava più la musica classica Napoletana e mi ha inculcato questa passione innata, avevo già le mie doti, ero piccolissimo, ascoltavo tutti giorni musica e quindi sei travolto da questa passione, come il calciatore quando vedi il tocco di palla>>. Parliamo di questo grande salto di questo conseguimento alla tua passione e il saper diffondere buona musica Napoletana, ami rischiare in tutto quello che fai? <<La qualità che mi caratterizza è la sincerità, io non posso lamentarmi di ciò che ho fatto, ma manca quel piccolo salto per affermarmi nell’ambito Nazionale, nonostante i piedi già mossi in diverse trasmissioni, in questo lavoro devi rischiare se vuoi di più, basta rimanere sui propri livelli, con la consapevolezza che qualcosa potrebbe venirti male, ecco perché mi riallaccio a Sanremo, rischierei volentieri, me la giocherei questa pedina, c’è molto interesse dei media che mi stanno contattando spesso anche negli ultimi tempi>>. Qual è il segreto che ti mette sempre in gioco rivalutandoti?

<< il segreto è fare la musica napoletana, pur stando tra Neomelodici, riesco comunque ad emergere in modo pulito, distinto, sembrando il ragazzo della porta accanto, perché tra l’altro è quello che io sono, non mi sento un divo, un’altro segreto è che non penso al successo, alla notorietà e al guadagno, ma farlo con passione, volontà, crederci fermamente, tutto viene di conseguenza, questi sono anche i miei consigli importanti; e termino dicendo: se non ci nasci con le giuste attitudini, basi, non puoi improvvisarti –termina Rosario- una volta che sei consapevole di ciò che hai devi coltivarti questa passione andare avanti e perfezionarti>>.

Giovedi 7 Maggio 2015 nasce il MI.MI. della Dott.ssa Maria Ilardi & del Rag. Michele Iuliano Si affrontano tutti i tipi di modelli: Modello Unico - 730 - Cud - I.s.e.e. - Red - Imu - Detrazioni Il CAF MI.MI. è vicino ai contribuenti interessati per la consulenza anche a domicilio. Uno dei delegati passerà per il vostro domicilio per ritirare i documenti indispensabili per la compilazione del modello 740 (Unico) - 730 CUD e tutti gli altri adempimenti fiscali previsti dalla attuale normativa fiscale.

Iscritto all’Albo Nazionale dei CAF Centri di Assistenza Fiscale al n. 68 Assitenza e Consulenza del Lavoro - Consulenza Fiscale Pratica Incentivi alle Imprese Organizzazione contabilità IVA Consulenza Immobiliare Assicurativa - Pratiche Equitalia

Responsabile: Dott.ssa Maria Ilardi Email: ilardimar@libero.it Tel. 081.4971168 Fax. 081.5728998 Coordinatore Amministrativo: Rag. Michele Iuliano Email. iulianos.n.c.@libero.it Tel. 081.7586780 Fax. 081.7586780 Cell. 327.4052284

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DOMENICA 3 MAGGIO 2015

GIANLUCA GRIMALDI

Università Popolare Galeno: la cultura al servizio dei cittadini

Diffondere la cultura non è semplice: occorrono impegno, risorse, passione. E’ arduo trovare uno strumento attraverso cui la cultura possa emergere, ma, a volte, alcune strutture o associazioni sono più vicine a questo scopo di quanto possiamo pensare. Probabilmente avrete già sentito parlare dell’Università Popolare Galeno: si tratta di un’associazione di promozione sociale e culturale che, pur avendo sede a Casoria ed Arzano, non limita la sua attività ai confini cittadini. Le iniziative che svolge sono tante e, soprattutto, utili in un contesto dove l’attività lavorativa necessita sempre di conoscenze e abilità maggiori e dove la cultura sembra assumere un ruolo secondario mentre, in realtà, è alla base anche del semplice vivere civile. Abbiamo parlato con il Prof. Salvatore Marino, presidente dell’associazione. Quali sono i corsi che l’Università Galeno mette a disposizione? I corsi attivi sono diversi e relativi a vari ambiti. Abbiamo corsi relativi alla promozione della salute, altri all’ambito legale o psicologico. Principalmente sono inerenti al ramo sanitario: poiché questo è il campo in cui io stesso opero e di cui conosco l’importanza, tento di far sì che ci sia un certo coinvolgimento in iniziative o manifestazioni. Promuoviamo anche corsi di assistenti familiari: vogliamo creare una certa formazione intorno alla figura dei “badanti” che, negli ultimi anni, è diventata una vera figura professionale presente quasi in ogni famiglia.

Quindi offrite una formazione professionale? Offriamo formazione a vari livelli: abbiamo corsi base, corsi avanzati. Inoltre, al termine del programma, vengono rilasciati attestati o, in alcuni casi, brevetti. Come si può partecipare ai corsi? I corsi sono aperti ai soci della nostra associazione ed iscriversi è molto semplice: sul nostro sito web, www.unipopgaleno.com, diamo tutte le informazioni a riguardo. Il costo dei corsi, poi, è irrisorio: si tratta spesso di un rimborso spese per il professionista che tiene il corso. L’utenza è varia. Alcuni corsi si assestano intorno ai 20/30 iscritti. Quali sono le altre attività dell’associazione? Come associazione di promozione sociale e culturale, siamo presenti anche in manifestazioni o alcuni tipi di eventi: basti ricordare la giornata contro il fumo, organizzata l’anno scorso con alcune scuole di Casoria. Infatti promuoviamo programmi gratuiti di prevenzione e di educazione alla salute. Attualmente ci stiamo preparando alla giornata mondiale del diabete e realizziamo manifestazioni per la prevenzione alla salute che si svolgeranno soprattutto nel periodo di settembreottobre. Insomma, operiamo a tutto tondo per far sì che ci sia una maggior consapevolezza sociale.

PaoneOnoranze & Funebri Savarese

DOMENICA 3 MAGGIO 2015

VALERIA POSTIGLIONE

Differenziare per differenziarsi Il verbo DIFFERENZIARE è entrato nel nostro vocabolario cittadino da ormai diversi anni. Per assimilare qualsiasi cosa e farla diventare un meccanismo di routine necessitiamo di tempo, è una questione fisiologica. E di tempo certamente ne è passato. Abbiamo imparato che un pacchetto di sigarette può essere “divisezionato”; che le scatolette di tonno vuote vanno gettate nel multimateriale, mentre il tetrapak finisce nella carta; stiamo piano piano facendo passi avanti verso un nuovo processo di “civilizzazione”. Ma le vecchie abitudini provano sempre ad opporsi al processo di cambiamento, l’ostruzionismo mentale è un processo inconscio! La zona del Cantariello e l’uscita di Casoria della Circumvallazione che spunta su via Caserta al Bravo ne sono una prova reale. Io ho provato ad analizzare questo disallineamento nella mia testa, proviamo a ragionare insieme: mi fanno la cortesia di arrivare fin giù al mio portone per ritirare la spazzatura, quindi devo semplicemente scendere una scala o aprire una porta e riporre all’esterno una busta. Il grande sforzo che devo riuscire a fare è quello di alzare il sedere dalla sedia e portare l’immondizia fuori dalla porta; avete forse dimenticato che in precedenza l’abitudine era quella di dover scendere con l’auto o a piedi e arrivare al bidone più vicino. Nonostante la palese comodità subentrata, c’è ancora gente che si prende la briga di svegliarsi all’alba (sto dicendo che questi soggetti mettono una sveglia volontariamente), scendere di casa e respirare l’aria frizzante del mattino, salire in auto e

buttare la versione analogica della busta della spazzatura. Tutto questo casino solo per non differenziare i rifiuti?! Ora la mia domanda è: qual è il vostro problema? Se volessimo solo ragionare secondo il principio costo beneficio, mi pare che tutto il giochino non valga la candela! Non vi pare?! Insomma di passi verso la “civilizzazione civica” ne abbiamo compiuti, e anche con un relativo successo, visto che la differenziata si sta estendendo sempre di più e con una maggiore consapevolezza cittadina. A questo punto però più che soffermarmi sulla buona pratica cittadina, vorrei approfittare dell’occasione per esporre una problematica in cui sono incorsa proprio questa mattina: le leggi di mercato impongono che un’azienda per produrre e trarre un maggiore guadagno deve abbattere i costi. L’ azienda produttore delle buste, comprendo perfettamente che per abbattere i costi ha prodotto un nuovo “prototipo” di busta dell’umido, ma vi pare normale che io provo a gettare le bucce di 4 limoni e la busta con un trucco di magia, senza trucco ma con grande e infame inganno ceda. Fin quando si tratta di bucce di limone, pulire non è complesso, ma in altri casi è stato senza dubbio meno piacevole raccattare i residui, meglio non aggiungere altro. Più che invitare alla riflessione, prendetelo come un’invito alla risoluzione. Differenziamo noi, ma differenziatevi anche voi!

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DOMENICA 3 MAGGIO 2015

ANTONIO RUSSO

La gloriosa storia del Casoria Calcio dagli anni Sessanta ad oggi La storia del Casoria Calcio è stata perennemente travagliata. In una conversazione con uno dei dirigenti dell’allora Polisportiva Casoria, Andrea Mocerino, è emersa la faticosa strada della società sportiva culminata con l’arrivo in Serie C2 e con la comparsa del Casoria Calcio nella schedina contro la Lucchese. Ma andiamo con ordine. Prima degli anni Sessanta, la squadra della nostra città, era la Arturo Lepori in onore al ciclista di Casoria degli anni Venti. Le maglie della squadra erano gialle. Negli anni Sessanta, a seguito di squalifiche, la squadra fu estromessa e in casa del Professor Mauro Vinci (eletto primo cittadino di Casoria nel 1968), insieme ad Andrea Mocerino, Salvatore Ciaramella, Romano Mattonelli e Francesco Bruno, fu fondata la Polisportiva Casoria con le maglie viola. “Scegliemmo la maglia viola per rispetto alla Fiorentina perché vendemmo loro il nostro calciatore Giametta e decidemmo così di onorarli con i colori della nostra nuova squadra” afferma Andrea Mocerino. Gli allenatori di questa nuova era del Casoria furono prima Umberto Pepe e successivamente Monfregola. Tanti furono i calciatori acquistati per riportare in alto la squadra casoriana tra questi c’era Ciro Borrelli, ottimo tiratore prelevato dalla Casertana. In questo periodo però, nella città di Casoria, convivevano due squadre: il Casoria di cui sopra, e la Rhodiatoce. Nei primi anni Sessanta però, queste due realtà calcistiche si fusero e il Casoria poteva vantare giocatori di un certo livello tra cui Roberti, un ottimo centravanti. Nel 1963 però il Casoria, a causa dei pochi finanziamenti erogati, scomparve. Negli anni Ottanta fu data però nuova vita alla squadra della nostra città grazie al gruppo Tintori con l’allora allenatore Lojacono. Da questi anni si ebbero importanti riconoscimenti ed altrettante soddisfazioni tra cui la vittoria del campionato di quarta serie all’inizio degli anni Ottanta e la conseguente promozione in Serie C2 dove il Casoria militò per due anni. Qui ci fu la grande soddisfazione di apparire per la prima volta sulla schedina contro la Lucchese. Dopo questi due brillanti anni,

il Casoria retrocesse e, per problemi finanziari non si iscrisse al campionato 1984/1985. Il Casoria Calcio continuò a militare nelle serie minori senza risultati eccellenti fino al 1993. Da quell’anno al 2013 non vi fu alcuna squadra che rappresentasse la nostra città. Dopo oltre un ventennio, nel luglio del 2014, la squadra venne rifondata dall’imprenditore locale Giovanni Palmentieri. Proprio quest’anno, il Casoria, sta partecipando al campionato di Prima Categoria, dopo oltre venti anni di inattività. Molte sono le vittorie che stanno ottenendo i ragazzi di Mister Fiorito e, ad oggi, si trovano a lottare per poter accedere ai playoff. E, dopo tanti anni, addirittura sono due le squadre di Casoria in Prima Categoria; il Città di Casoria di Luca Porta, anch’esso prossimo a tagliare il traguardo dei play off. Mi preme sottolineare uno dei problemi emersi nella conversazione con Andrea Mocerino che riguarda la collocazione geografica della nostra cittadina in quanto troppo vicina a Napoli. “Casoria ha sempre sofferto la vicinanza con Napoli perché i tifosi, sia ai miei tempi che oggi, preferiscono andare a vedere il Napoli piuttosto che il Casoria”. Comunque sia, la storia del Casoria Calcio è sicuramente gloriosa e speriamo si possano fare ulteriori passi in avanti con le due società di Casoria, entrambe impegnate nel campionato di prima categoria.

DOMENICA 3 MAGGIO 2015

LUIGI IPPOLITO

La tutela sanitaria nello sport professionistico: dal ruolo del medico sociale fino all’antidoping Si sa, in ogni disciplina sportiva il corpo umano lavora il doppio, se non il triplo del normale e molto spesso viene messo a dura prova. Il cervello comanda i movimenti, prendendo decisioni in millesimi di secondo, decisioni che possono, tra l’altro, essere decisive ai fini del risultato; poi i polmoni si riempiono d’aria più velocemente per ossigenare il sangue che il cuore pompa con un ritmo elevato, i muscoli si stendono, la sudorazione permette l’abbassamento della temperatura corporea e così via. Una macchina perfetta quella umana, insomma, che durante le attività agonistiche dimostra tutto il suo potenziale. Ovviamente, il corpo (inteso sia come fisico che mente) di ogni atleta deve essere prima allenato costantemente e preparato in maniera precisa per reggere gli sforzi e le fatiche dello sport che si pratica. Ma, prima di iniziare qualsiasi disciplina e prima di iniziare ad allenare il proprio corpo con regolarità e perseveranza, tutti gli atleti devono sottoporsi ad alcune visite mediche per verificare le proprie condizioni psico-fisiche e avere conferma o meno di poter intraprendere l’attività. Quante volte abbiamo, per esempio, notato che nelle palestre prima dell’iscrizione viene chiesto sempre un certificato medico?! Ma più nel dettaglio, vogliamo adesso rivolgere lo sguardo verso la tutela sanitaria negli ambienti sportivi professionistici. Come detto, si parte dall’i-

nizio con la prevenzione: con una legge del 1981, con norme stabilite dalle varie Federazioni sportive e decretate poi dal Ministero della Salute, si obbliga la stesura di cartelle cliniche che partono dalla prima visita medica fino ad accompagnare lo sportivo per tutta la propria carriera e questi dossier, inoltre, devono essere aggiornati periodicamente (almeno ogni sei mesi). In molti settori si parla di mercato, ad esempio nel calcio, basket e quant’altro, dove vengono acquistati giocatori da altri club: in questo caso le cartelle cliniche vengono spostate da una società all’altra e l’atleta, prima di firmare il contratto nuovo, riceve le visite mediche come accertamento della suo stato. In tutte queste operazioni, svolge un ruolo importantissimo il medico sociale, vero responsabile della tutela sanitaria degli atleti presso una società. Oltre a custodire ed aggiornare ogni scheda, egli interviene con cure e terapie e si trova sempre in campo, tra allenamenti e match, nel caso ce ne fosse bisogno: quindi non solo prevenzione. E, proprio per intervenire con tempestività soprattutto durante le uscite ufficiali, sui terreni di gioco, sui parquet, sui tappeti e quant’altro, c’è anche un gruppo di paramedici e alcune ambulanze pronte in evenienze più drastiche, di infortuni più seri. CONTINUA A PAG. 22

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DOMENICA 3 MAGGIO 2015

22 SEGUE DA PAG. 21 Nell’ultimo periodo, dopo le varie morti sui campi di calcio dovute a infarti, e specialmente dopo la tragedia che colpì Pier Mario Morosini, ex calciatore del Livorno, presso gli stadi sono stati introdotti dei defibrillatori cardiaci. Ma la tutela sanitaria non riguarda solo questi aspetti, essa infatti si estende anche all’argomento doping. Questo termine viene designato per l’assunzione di sostanze o per le pratiche metodiche illecite capaci di aumentare artificialmente le prestazioni durante una competizione. L’uso di sostanze dopanti non solo è contro l’etica sportiva, ma può anche comportare pericolosi rischi alla salute di un atleta. Vi sono diverse sostanze classificate direttamente dal Comitato Internazionale Olimpico (CIO) come dopanti: ormoni, diuretici, narcotici, stimolanti e agenti anabolici. Mentre, le procedure ille-

cite possono essere le trasfusioni ematiche e lo scambio di campioni di urina per nascondere le sostanze assunte. Per questo, ci sono controlli molto rigidi e si parla di una vera e propria “lotta al doping”. I professionisti vengono controllati regolarmente e dopo le gare ufficiali vengono eseguiti controlli a caso. Ma perché ricorrere a queste pratiche o sostanze? Purtroppo lo sport, anzitutto per l’eccessiva carica mediatica, non è visto come puro divertimento, come lo era una volta. L’atleta professionista, così, sente maggior carichi e pressioni mentali, come l’ansia della prestazione agonistica, la sete di vittoria e di confermare, al pubblico specialmente, il proprio potenziale. Per queste ragioni, nei vari ambienti societari può subentrare un’altra figura, quella del motivatore. Questi, non solo può rientrare nella famosa “lotta al doping” di cui si parlava prima, ma può essere funzionale all’aspetto mentale, per lenire le ansie e gli stress in cui si può incappare particolarmente prima di gare decisive.

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AREA 5

DOMENICA 3 MAGGIO 2015

Augurissimi “Ha ricevuto in questi giorni il battesimo il piccolo Antonio Scala. Felici per il lieto evento ne danno notizia papà Ignazio, mamma Marianna, il fratellino Giovanni, il padrino nonno Antonio, i nonni Antonietta, Giovanni ed Eugenia che insieme a parenti ed amici formulano l’ augurio di una vita ricolma di gioia.” AVVISO III Settore SICUREZZA E MOBILITA’ Comunicazioni Istituzionali del Settore 80026 via Castagna 54 - CASORIA (NA) Tel.- 08154009110815400921 - Fax 0817571600 Mail: polizia.locale@pec.comune.casoria.na.it ************************************************************** Ufficio Trasporto Alunni OGGETTO:avviso servizio trasporto scolastico Si comunica che a decorrere dal 4 maggio 2015 e fino al 5 giugno 2015 saranno aperte le iscrizioni per l’anno scolastico 2015/2016 relativamente alle scuole Materne, Elementari e Medie. I genitori che vorranno usufruire del servizio per i propri figli dovranno presentare formale richiesta a quest’ufficio, compilando l’apposito modello. Si precisa che: la sottoscrizione della richiesta comporterà l’automatica accettazione del regolamento; La semplice richiesta non da diritto al servizio. Le richiesta saranno valutate dall’ufficio competente in base a criteri specifici (platea richiedente, dislocazione delle scuole rispetto al proprio domicilio – compatibilità con il servizio). L’ufficio competente si farà carico di comunicare tempestivamente e non oltre il mese di giugno l’esito della richiesta. N.B. Alla domanda va allegato copia del Mod. ISEE relativo all’anno 2014. Il modello di iscrizione potrà essere ritirato presso l’ufficio Trasporto Alunni, in via Macello, Casoria e consegnato personalmente. Il responsabile Luigi Onorato.

Augurissimi auguri al neopensionato ferdinando giacometti assistente capo della p.m. Finalmente vai in pensione. Noi un pochino ti invidiamo ma allo stesso tempo ti ringraziamo per tutta la pazienza che hai avuto con noi sopportandoci amichevolmente. auguri da tutta Autorizzazione del Tribunale di Napoli n. Reg. 5116 del 28/02/2000

Editore CASORIA DUE s.a.s Direttore Responsabile: Ferdinando Troise Stampa: PRINTING HOUSE - CASORIA Tiratura 7000 copie. Distribuzione gratuita. Questo numero è stato chiuso il21 29FEBBRAIO APRILE 2015 2013 Impaginazione Grafica di Giuseppe Mascioli Direzione, Redazione, Amministrazione e Pubblicità Via Capri, 2 - 80026 Casoria (NA) - Tel./Fax 0817597271 email: casoriadue@libero.it

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