DOMENICA 18 MAGGIO 2014
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ANNO XIV - N° 18 - DOMENICA 11 MAGGIO 2014
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NANDO TROISE E’ nell’ignoranza delle proprie radici e delle proprie tradizioni che la Città si sta inabissando sempre di più. Casoria sta affondando tra l’indifferenza generale. Le cause vanno ricercate sia nella diaspora che si è accesa negli ultimi 60 anni all’interno della borghesia più illuminata della Città, sia per il disinteresse e il disamore della classe politica a tutelare i veri interessi culturali e quindi dell’intera collettività. La diffusa ignoranza delle
radici culturali storiche di Casoria da parte delle nuove generazioni, e non solo perché immigrati, ha contribuito e contribuisce in maniera deleteria al degrado socio culturale del paese. Tutto ha avuto inizio con l’abolizione dei capoluoghi di Circondario e di Distretto, tra cui Casoria, Pozzuoli e
CASORIA STA PERDENDO LA SUA MEMORIA CIVICA E STORICA Castellamare di Stabia, che furono, invece, istituiti dai Borboni. Vennero soppresse successivamente la Sottoprefettura, il Commissariato di Pubblica Sicurezza, l’Ufficio del Registro, l’Asl; soppresso anche il Tribunale (l’ex Pretura). Inoltre il distacco della frazione di Casavatore con l’elezione a Comune indipendente ed autonomo, avvenuta nel 1948, fu un grave colpo alle potenziali caratteristiche urbanistiche ed al tessuto socio economico della nostra Città. Tra l’altro si appalesa anche il pericolo che l’altra frazione, una volta Sezione distaccata di Stato Civile, cioè Arpino, ottenga l’autonomia e, quindi, il distacco dal Comune di Casoria, con le deleterie conseguenze che indubbiamente ne deriverebbero. L’inurbazione selvaggia avvenuta negli anni 60 e 70 ha trasformato il nostro Comune in un anonimo suburbio della vicina Città di Napoli. L’ultima illusione di riscatto si
è avuta con l’affrettata falsa industrializzazione avutasi a seguito delle provvidenze erogate dalla Cassa per il Mezzogiorno. Cessati tali incentivi si è assistito alla dismissione delle industrie che si erano installate sul territorio negli anni 60, con la nefasta conseguenza di un notevolissimo tasso di disoccupazione, causa principale di una delinquenza giovanile in allarmante crescita. A memoria ricordo la chiusura e la scomparsa di tante fabbriche: Dyrup, C.G.S., Resia, Rhodiatoce, Tubi Bonna, Cutolo Metallorganica…. E con rammarico che si assiste al disperdersi della memoria storica della nostra Città che ha pur dato i natali ad uomini illustri nel campo artistico, religioso, giuridico, politico ecc. Quanti conoscono la storia e la vita di Andrea Torrente? CONTINUA A PAG. 5
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DOMENICA 18 MAGGIO 2014 SEGUE DA PAG. 3 Quanti sanno perché o’ puntile è intitolato a Papa Benedetto XV? Quanti conoscono Giovanni Pisa? Sembra che ci siano alcuni che non sanno chi è stato Domenico Cirillo e perché la chiazza è a lui intitolata:….. Se si aggiunge a tutto questo il degrado edilizio inarrestabile del centro storico si ha un quadro allarmante, anticamera dell’agonia in atto, della identità Casoriana. Chi ha ancora memoria delle tradizioni e degli usi e costumi della nostra Città? Le epiche battaglie politiche alla fine dell’800 tra le famiglie Rocco di Torrepadula e Pezzullo di Frattamaggiore per la conquista di un seggio alla Camera dei Deputati sono un ricordo lontano che si perde nella notte dei tempi. E le processioni del Corpus Domini, con le cinque congreghe schierate che sfilavano per tutto il paese, rappresentavano un reale momento di aggregazione intorno ad un sentimento religioso che pervadeva tutta la comunità. I veri Casoriani amano i “luoghi della memoria” anche se sono stati stravolti. Essi li apprezzano perché sono pietre miliari del loro passato. Bene fecero, nel 2004, le Suore dell’Istituto Brando a ricordare i sessantanni dalla
5 morte del Cardinale Luigi Maglione, con un convegno di altissima densità culturale, arricchito dalla presenza del professore Alciste Santini, autorevole Vaticanista che ha fatto 92 viaggi nel mondo al seguito di Giovanni Paolo II. Bene fece, tanti anni fa, Cittadinanzattiva a sollecitare l’Amministrazione Comunale sulla ricerca della memoria perduta, proponendo di istituire borse di studio a chi fa tesi di laurea su questo argomento, cioè Casoria. Per restituire alla cittadinanza i valori e l’essenza della propria storia va stimolato e coltivato il ricordo con la ricerca negli archivi parrocchiali, comunali e di qualche famiglia notabile superstite. Si dovrebbe inoltre cercare di ripristinare le feste, gli anniversari e attivare le celebrazioni (carenti nel nostro Paese), rivalutare i monumenti e favorire il restauro degli edifici più rappresentativi e sotto il vincolo architettonico della Sopraintendenza, ancora presenti nel vecchio centro storico, onde evitare la demolizione degli stessi, soprattutto quando è generata da una selvaggia speculazione, sempre in agguato. Anche una toponomastica appropriata ed intelligente può contribuire a restituire memoria al nostro passato. In questa operazione sarebbe opportuno coinvolgere tutta la platea scolastica di Casoria.
Molte sono, infine, le attese per uno sviluppo più organico del tessuto urbano e quindi delle prospettive a medio e lungo termine che si pongono nel PUC anche in relazione alla proposta di indirizzi programmatici. Pertanto, queste poche, ma fortunatamente presenti, note positive fanno sperare, unitamente al risveglio della popolazione autoctona e negli immigrati della nostra Città di quel giusto interesse per le cose e gli avvenimenti che hanno caratterizzato la nostra storia, che in questo terzo millennio Casoria sappia riappropriarsi di quel ruolo di forza trainante delle realtà poste a Nord di Napoli che le è sempre stato riconosciuto dai Comuni vicini e che assumerebbe oggi particolare importanza per una definitiva caratterizzazione nell’ambito dell’Area Metropolitana di appartenenza.
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ELIANA GIGLIO
Casoria e l’ispettore inviato dal Ministero dell’Economia e Finanza…
Lo scorso weekend è terminato il mandato del Dott. Biagio Giordano, ispettore della Finanza Pubblica del Ministero dell’Economia e Finanza. Il suo lavoro consisteva nello scavare tra carte e vari documenti amministrativi-contabili, la presenza di irregolarità, ove ce ne fossero state, e di redigere una relazione da inviare ai suoi capi. Nei mesi che ha lavorato alla casa comunale, ha esaminato più di quattromila incartamenti relativi alla gestione del personale, alcuni risalenti addirittura al lontano 1999. Lo scopo era mettere in luce la presenza o meno di irregolarità nel sistema politico-economicoamministrativo della città. La relazione è pronta, sicuramente nei giorni che sono seguiti al mio colloquio con il Dott. Giordano, sarà stata inviata a chi di dovere. Di sicuro il suo compito non è stato semplice: più di un migliaio di carte passate tra le mani dell’ispettore, più di un migliaio di carte da esaminare, in cui scavare bene a fondo. La verifica verteva principalmente su eventuali (se sono mai state commesse, ed è lecito concedere il beneficio del dubbio) irregolarità nella gestione del personale, principalmente si parla di dirigenti, per passare poi a verifiche di tipo
amministrativo- contabile. Non è la prima volta che la città di Casoria viene travolta da una bufera, da un polverone non solo mediatico, basti ricordare i giornali locali e non che negli scorsi mesi hanno parlato tanto di Casoria e delle probabili irregolarità compiute dalla società Casoria Ambiente. Non è la prima volta che Casoria si trova sotto l’occhio del ciclone, sul banco degli imputati. Ovviamente, ed è giusto che sia così, l’ispettore Giordano non ha potuto concedermi un’intervista “classica”, quella composta di domande ben precise e risposte altrettanto precise. La relazione che ha stilato, quella contenente le presunte o eventuali irregolarità è stata consegnata a chi di dovere, e ben presto si verrà a conoscenza del contenuto della stessa e degli eventuali provvedimenti da prendere. Si potrebbero ipotizzare le varie eventualità che scaturiranno da questa famosa relazione, si potrebbe iniziare una sorta di “processo all’intenzione”, di cercare i “colpevoli” se mai ce ne siano stati, di trovare le possibili soluzioni del caso. A livello mediatico la notizia dell’i-
spettore inviato dal Ministero al Comune, della relazione stessa, del lavoro svolto fino alla fine del suo mandato (che tra l’altro è stato rispettato in pieno, come mi ha accennato lo stesso Dott. Giordano durante la breve chiacchierata che abbiamo avuto la scorsa settimana n.d.r.) avrebbe potuto avere molta più visibilità. Si sarebbe potuto parlare molto di più, eppure, sia nel mondo virtuale che in quello reale della carta stampata, poca, pochissima attenzione si è data all’evento. Che in realtà i cittadini siano stanchi davvero dei sotterfugi e degli inganni di chi è al “potere”?! Che i cittadini abbiano davvero perso le speranze di un futuro migliore, soprattutto in città come Casoria, piccole, ma con problemi troppo spesso più grandi?! Che si sappia già quello che si deve sapere?! Che non ci sia più la “novità”, quello che fa scoop, notizia?! Tutte ipotesi, tutte congetture, la realtà non possiamo conoscerla, possiamo e dobbiamo solamente aspettare di leggere quanto meno il resoconto o la relazione per intero del Dott. Giordano per capire, aprire gli occhi e renderci conto davvero da quale parte vogliamo stare, da quale parte schierarci, in che modo si può cambiare. In meglio si spera!
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ROSA DAVIDE
Viaggio all’ISIS Torrente…parte due Continua la nostra visita guidata all’intero dell’ISIS Andrea Torrente, insieme al dirigente scolastico Giovanni De Rosa. E’ la volta dell’indirizzo alberghiero e per i servizi ristorativi. Il percorso formativo prevede un biennio orientativo, a
cui segue una scelta più consapevole da parte dello studente di un indirizzo specifico: Enogastronomia (ex cucina), Servizi di sala e di vendita o anche Accoglienza Turistica. Gli sbocchi occupazionali sono strettamente legati al percorso professionale intrapreso: chef, addetto alla sala bar
o ricevimento e barman sono le figure tipiche formate in questo percorso, tuttavia il crescente articolarsi e differenziarsi delle attività turistiche e ristorative crea continuamente nuove figure professionali e vede ampliarsi la richiesta di personale altamente specializzato. In quest’ottica è importante partecipare alle attività di stage e specializzazione promosse dall’istituto. L’istituto dispone di numerose strutture laboratoriali proprie delle discipline ristorative, come è osservabile dalle foto. A breve sarà ultimato anche un laboratorio di pasticceria. Gli studenti possono poi avvalersi anche di numerosi laboratori informatici e multimediali comuni alla sezione tecnico-economica, di aule attrezzate con lavagne interattive multimediali e di un laboratorio scientifico.
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Luigi Vitale, Casgc Aversa e Ad Football Friend Sant’Antimo si fondono: tra lo staff anche Salvatore Bagni! La società di Casoria ingloba le altre due. Nuove selezioni di squadre e un eccezionale progetto, al quale parteciperanno anche Giovanni Quadri e Gennaro Monaco. Professionalità, tantissimo entusiasmo e grande voglia di far bene il proprio lavoro per aiutare a crescere i ragazzi nel settore calcistico e, soprattutto, nella vita: queste sono le caratteristiche indistinguibili che accomunano fortemente la scuola calcio Luigi Vitale, la Casgc Aversa e l’Ad Football Friend Sant’Antimo. Queste tre società, conoscendo i loro fattori comuni e con l’ambizione di creare un nuovo e importante progetto, hanno messo definitivamente nero su bianco un’idea che tra i membri del loro staff già circolava da diversi tempo: una fusione. L’input di tale unione è partito dalla Casgc Aversa, che nella
sua provincia non riusciva a trovare lo spazio adeguato nelle strutture per svolgere le attività e gli allenamenti. Da quel momento, iniziano i contatti che portano infine a Carlo Parlato, presidente del club casoriano. Ci si rende conto che c’è la stessa grinta, lo stesso spirito e la voglia di guardare lontano. Nascono e si approfondiscono ottimi rapporti che creano le basi per un solido connubio. Si pensa così alla fusione, alla quale poi si aggiunge anche la società santantimese e, nel giro di pochi mesi, viene concluso il tutto nel migliore dei modi.
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La Casgc e l’Ad Football Friend saranno inglobate nella Luigi Vitale, che manterrà il proprio nome; la struttura dedita agli avvenimenti sportivi e amministrativi sarà il Centro Sportivo Nuova Audax a Casoria in via Antonio Pennasilico CONTINUA A PAG. 13
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(già VIII traversa Mario Pagano) nei pressi della stazione ferroviaria Piazza Dante.
cora da definire bene i ruoli degli altri membri, tra cui compaiono Alessandro Pastore, Girolamo Canciello, Vincenzo Montepiccolo, Gaetano Cimmino, Oreste
Qualche rivoluzione nell’organigramma dirigenziale: l’unica certezza per ora resta la presidenza di Carlo Parlato; sono infatti an-
Mollichella e Luciano Vinci. Immancabile la presenza del nostro direttore Nando Troise. Da segnalare anche la presenza
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di ex calciatori di spicco come Salvatore Bagni in primis, che sarà super visore delle squadre e seguirà i piccoli giocatori con incontri fissi a cadenza mensile. Poi alleneranno le squadre Giovanni Quadri (ex Torino), Gennaro Monaco (ex Catania) e molti altri professionisti che hanno detto addio al calcio giocato potranno entrare a far parte dello staff: tra questi potrebbe esserci l’ex portiere del Napoli, Gennaro Iezzo. Per tutto il mese di giugno e anche a settembre, ci saranno le selezioni per formare le varie rose. I campionati che questi nuovi team giocheranno saranno: Allievi Regionali, Giovanissimi Regionali, Mini Allievi Regionali, Mini Giovanissimi Regionali e poi tutte le fasce provinciali con tutti i ragazzini più piccolini. Un grandissimo progetto di prospettiva dedicato non solo alla crescita sportiva ma anche all’educazione, alla condivisione e al divertimento dei giovani, al quale noi di Casoriadue facciamo un grossissimo in bocca al lupo.
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FLORIANA ALAIA
‘’Rhodiatoce S.p.A. Ciò che era..…e ciò che rimane.” Fondata nel 1928 come società mista dalle fabbriche Montecatini e Rhône-Poulenc, la Rhodiatoce S.p.A. è stata un’importante azienda italiana operante nel settore delle tecnofibre, ossia fibre artificiali e sintetiche. Tra la produzione di rayon, nylon, acido acetico e acetato di vinile, uno dei punti di rilievo di questa fabbrica era quello dell’elaborazione di fibre poliestere commercializzate con il marchio Terital Rhodiatoce, prodotte nello stabilimento della nostra città, sito a viale Europa. L’ex fabbrica è stata per vent’anni punto di riferimento di Casoria annoverando un numero di dipendenti pari circa a un migliaio: si può dire che oltre ad offrire numerosi posti di lavoro lo stabilimento con i suoi ritmi e la sua routine quotidiana abbiano accompagnato le vite di numerosi cittadini, di tanti nonni e padri, e quindi di conseguenza anche quelle dei loro figli che li attendevano a casa di ritorno dal lavoro. E adesso cosa è rimasto di uno dei fiori all’occhiello dell’economia casoriana? Ciò che ci rimane sono solo 160000 mq abbandonati e 47 edifici lasciati a se stessi. Per non parlare di amianto e rifiuti tossici che essendo all’interno della fabbrica hanno provocato molte morti a causa di tumori. Facendo numerose ricerche su internet tra
gli articoli più recenti ne appare uno di Dicembre 2013 che riporta le seguenti parole: “Il 28 novembre 2013 si è tenuta in Regione Campania, settore ecologia e tutela, una conferenza di servizi, sulla situazione inerente la bonifica della ex Rhodiatoce. Il Comune di Casoria, per cui erano presenti il Dirigente del settore Ambiente dott. Colucci e il funzionario di settore Ing. Giardino, hanno chiesto alla proprietà, un piano di indagine ambientale, per verificare se il sito risulta oggetto di contaminazione. Parliamo infatti di una vecchia area industriale, oggi dismessa. Tale piano di verifica ambientale è stato accettato dalla proprietà e dovrà essere presentato nel termine di 90 giorni alla conferenza di servizi, che si aggiornerà per tempo. Stiamo proseguendo in questa attività di verifica e monitoraggio del territorio, in particolar modo delle aree dismesse, dichiara il primo cittadino Enzo Carfora. L’attenzione è altissima per questo motivo abbiamo allertato la Regione, chiedendo una serie di conferenze di servizi, che facciano piena luce sullo stato di queste aree. Dello stesso avviso l’Assessore Tignola.” Tutto ciò scritto circa sei mesi fa. I novanta giorni sono più che passati ma di un miglioramento neanche l’ombra. L’unica speranza viene da un ulteriore articolo sempre relativo a dicembre 2013 in cui si parla di sopralluoghi e stime dei danni
all’interno dell’ex fabbrica e purtroppo anche delle numerose difficoltà in cui si sono imbattuti i tecnici della proprietà dato che ci sono pozzetti di ispezioni aperti senza chiusino (a seguito di numerosi furti di materiale ferroso), erba alta all’esterno, aree totalmente scoperte. In attesa che qualcosa migliori all’interno della fabbrica possiamo dire però che qualcosa si è smosso all’esterno. Per valorizzare e portare alla luce quella che è una zona trascurata il Comune di Casoria ha organizzato un evento artistico per rivalutare il muro dell’ex-Rhodiatoce a viale Europa. Il progetto che prende il nome di ‘’Wonderwall- Casoria street style” prevede una fusione tra street art e musica ( quale musica migliore di quella nata in strada, l’hip hop?), un evento di dodici ore di graffiti e musica che si terrà dalle 10 alle 23 in data 25 maggio 2014 a cui tutti i casoriani sono invitati a partecipare. Il compito dei graffitisti sarà quello di trasformare, ‘’rivoluzionare’’ i 125 metri di muro dell’ ‘’ecomostro’’ (come viene definito da vari giornali napoletani) in un grande murales, e tra questi si decreterà un vincitore per l’opera più bella. Dietro questa iniziativa si nasconde un’accurata organizzazione che ha selezionato tra tanti i migliori writers, artisti murali metropolitani che andranno a “colorare” con le loro opere un luogo rabbuiato dall’oblio.
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GIUSEPPE NAVARRA
Disinquiniamo il Piccolo Cantaro con la Canapa
Ad una certa età, poniamo dai 70 in su, si vive di ricordi più che di aspettative per il futuro. Perciò talvolta mi capita di ripensarmi decenne sul treno merci o sulla “littorina” con i fratelli De Leo, Francesco e Gianni, diretto alla scuola media parificata Sacro Cuore in Frattamaggiore. Sarò sempre grato a questa famiglia che mi catapultò nel magico mondo della lettura permettendomi di accedere alla loro vasta biblioteca (Dumas, Dickens, Malot, Molnàr, Daudet, Hugo, London, D’Azeglio, Verne, Dostojewsky…..) Siamo nel 1946. Il mio insegnante di italiano e latino è il prof. Luigi D’Anna, un uomo che mi ha fatto amare la poesia. Un casoriano doc, protagonista nel 1960 di una fallita “Primavera Politica Casoriana”. A dire il vero preceduto nel 1956 dal socialista dott. Luigi Formicola, eroe di un’altra fallimentare esperienza di rinnovamento. Tra le due effimere “primavere”, si levano sull’orizzonte afragolese due stelle comete che invece di dirigersi verso Betlemme si trasformano in meteore e si abbattono sulle sedi casoriane di DC e PSI. Bando a questi tristi pensieri. Torniamo al tema di questa riflessione: la canapa. Lungo il breve tratto ferroviario da Casoria-Afragola a Frattamaggiore-Grumo Nevano si potevano ammirare dal portellone del carro merci o dal finestrino della littorina, a destra ed a manca della strada ferrata, distese di campi coltivati a grano, canapa, granoturco, orzo e altro. La molla che ha fatto riaffiorare queste fugaci immagini è stato un articolo su internet: “PHYTOREMEDIATION”. Ormai è uso corrente comporre anglicismi, lingua sintetica per
eccellenza, in luogo di un prolisso “DISINQUINARE CON LE PIANTE”. In questo caso l’inglese si è avvalso del greco e del latino, come sempre per i termini scientifici. L’articolo riguarda la sperimentazione per il recupero di un campo inquinato dall’ILVA di Taranto grazie alla coltivazione della canapa sativa. Già nel 1997, il 15 maggio, il Corsera pubblicava la notizia dello stanziamento di 45 miliardi di lire per piantare salici, ontani, frassini, pioppi, olmi e carpini perché le loro radici ospitano batteri anaerobici che sottraggono i nitrati usati in agricoltura e che col dilavamento delle acque piovane finiscono nei fiumi, inquinandoli. E’ la vegetazione riparia. Nasce la fitodepurazione. Quanto alla canapa, la sua coltivazione estensiva con i conseguenti usi industriali e commerciali ha interessato fino alla metà del secolo scorso la città di Frattamaggiore. Non c’era aia o cortile in cui non operassero gli schiacciatori delle fibre della pianta con i funari che intrecciavano le fibre camminando a ritroso da cui il detto: ”fa comme ‘o funare, va arete invece ‘e ghi annanze”. Implicita ammissione di fallimento. Ma lasciamo da parte la politica. Chi percorreva il tratto della Sannitica da Caivano a Marcianise ricorderà certamente il fetore che si levava dalle vasche in cui era immersa la canapa a macerare. L’idea di piantare canapa per bonificare un campo adibito a pascolo è venuta all’allevatore tarantino, Vincenzo Fornaro, che nel 2010 si è visto sequestrare e abbattere 600 ovini contaminati da diossina e PCB. Le sue pecore pascolavano in campi inquinati da sostanze provenienti dall’ILVA. Quanti
campi adiacenti strutture industriali (centrali a carbone, stabilimenti petrolchimici e chimici, resine, ecc) risultano inquinati? L’Italia intera è diventata Terra dei Fuochi. Ai bambini di Brescia è proibito giocare nei prati inquinati di alcune zone. Ora sono costretti a giocare sull’asfalto. Nel 1974 mi recai in auto a Siracusa e attraversando la città di Priolo notai che l’acqua in riva al mare aveva un colore giallo-rossastro e che l’aria era irrespirabile. A distanza di quarant’anni sarà ancora così? Oggi la canapa è tornata in auge, non ancora per usi industriali e commerciali, ma per usi ecologici. Grazie a moderni studi si è aperto uno spiraglio di speranza per il recupero dei siti inquinati. Infatti alle 10 del 5 aprile, con la benedizione di San Vincenzo, l’ex-allevatore Fornaro ha dato il via ad un progetto di recupero e riqualificazione dei suoi campi grazie alla canapa sativa. Potrà essere utile anche per il Cantariello? Riusciremo a svuotare il piccolo cantaro? A dicembre scorso sembrava che tutto fosse pronto per lo sgombero della monnezza. Appalto varato. Tir per caricare i rifiuti in pole position con i motori accesi a tutto regime. Pronti a scattare all’accendersi del verde. Poi all’improvviso giunge “l’ALT”. Si riaccende il semaforo rosso. I motori si spengono. I Tir malinconicamente vengono sospinti nei box. Intoppo burocratico? Spuntano spese impreviste o non previste nel capitolato d’appalto? Se si riaccenderà il semaforo verde e si realizzerà lo svuotamento del cantaro, io ancora vivente, mi offro volontario per seminare la canapa disinquinante, a spaglio. Dottor Carfora, ci faccia sapere. Grazie!
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DOMENICA 18 MAGGIO 2014
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ANTONIO BOTTA
Circa 40 ragazze chiedono al titolare di un supermarket, poco prima dell’apertura, un posto di lavoro. E i maschi?
SQUARCIO SULLA REALTA’ GIOVANILE LOCALE
Quante facce ha Casoria? Tante! Qui, in questo agglomerato di palazzi, quartieri periferici e anonimi e di sale da gioco si sopravvive, si lotta per racimolare dalla vita quel poco che consenta di campare un’altra giornata; qui, nella quarta Città della Campania, si vivono, nel silenzio e nel nascondimento, molti drammi umani, sopportati e accettati con dignità, compostezza e coraggio; ma, come in tanti altri grossi centri urbani, sono ben visibili situazioni di degrado, in cui domina la miseria materiale, culturale e sociale. Focalizzando l’attenzione sulla realtà giovanile locale, è possibile rendersi conto che essa è composta da ragazzi che strenuamente, con serietà e senso di responsabilità, studiano o lavorano fra difficoltà e ostacoli di ogni tipo, ma essi non demordono e con tenacia cercano, ad ogni costo, di costruirsi un futuro. Due fratelli hanno tentato di mettersi in proprio, aprendosi un negozio di generi alimentari, ma dopo qualche anno sono stati costretti a chiuderlo, perché i grandi centri commerciali, a Casoria, la fanno da padroni. “Abbiamo tentato in tutti i modi di portare avanti il nostro progetto”, mi dicono sconsolati, “ ma la mancanza di liquidi, nonostante l’aiuto dei nostri
genitori, non ci ha permesso di continuare l’attività: speravamo in un incremento delle vendite nel periodo natalizio, ma, quanto guadagnato, ci ha solo permesso di pagare i nostri rifornitori e non ci ha consentito di acquistare nuova merce”. “Mi sveglio, la mattina, alle 5,45 per aprire il negozio di frutta dove lavoro come dipendente da alcuni anni” mi racconta un altro giovane, mostrandosi disponibile al dialogo, “Il titolare, dopo essersi fornito al mercato della frutta, giunge verso le 6,30 e trova tutto in ordine per disporre la merce giornaliera. La sera si chiude verso le 20,30 – 21; ma questa è la vita, bisogna stringere i denti e non mollare. “ Sa che le dico?, prosegue accalorandosi “vedo tanti miei coetanei seduti fuori ai bar, che se la prendono comoda: vivono alla giornata, scherzano, ridono e, ogni tanto, si appartano per “farsi l’erba”. Mi domando e dico: “Quale sarà il loro futuro?”. “Conosco un titolare di un supermarket apertosi da poco, il quale mi ha detto che in due settimane sono venuti a chiedergli un posto di lavoro circa una quarantina di ragazze, ma, stranamente, non si è fatto vivo nessun ragazzo. Veramente c’è da stupirsi! Solo le giovani
vogliono rendersi autonome?” Con questa domanda si congeda da me, pronto a sbrigare alcune massaie. Ho anche modo di ascoltare le testimonianze di altri giovani che lamentano di essere stati sfruttati dai loro datori di lavoro e, addirittura, di non aver ricevuto il salario dovuto. “Sono un muratore a spasso”, mi spiega un giovane sui 24 – 25 anni. “Ho lavorato presso un’impresa edile, poi , a causa della crisi, il lavoro è mancato e sono stato licenziato. Mi spettano alcuni mesi di stipendio, ma il titolare, ora con una scusa, ora con un’altra, rinvia sempre il momento della riscossione di quanto mi deve”. Più volte, mi sono recato da lui, ma ritorno sempre a mani vuote”. Storie di vita vissuta, di speranze mancate, di rassegnazione passiva, ma anche di desiderio di non arrendersi, di lotta per guadagnarsi un posto al sole. Ciò che bisogna assolutamente evitare è di lasciare da soli questi giovani: vanno aiutati, spronati, incoraggiati, motivati. Non bisogna né assecondarli, né giudicarli, ma attrezzarli a darsi prospettive di vita. Vivono un momento molto difficile, vanno capiti, ma non giustificati in tutto. Devono soprattutto essere stimolati a dare il meglio di sé, fidando sulle proprie forze.
Centro Diagnostico Ferrara
Chimica clinica Ematologia Batteriologia Immunologia Citologia
LABORATORIO ANALISI SALUS
Aut. n. 97 del 10/06/2011
Dott. Raimondo Ferrara
Direttore Sanitario
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Per rispondere a queste domande, le agenzie RE/MAX di Napoli e provincia mettono a disposizione dei cittadini di Napoli e dei Comuni limitrofi i migliori esperti del settore immobiliare in occasione del seminario de “LA SETTIMANA DELL’ACQUIRENTE”
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te ci sentiamo porre da possibili acquirenti, noi di RE/MAX abbiamo pensato di organizzare una serie di incontri durante i quali far chiarezza e rispondere a tutte queste domande, è nata così la prima Settimana dell’Acquirente”.
Non tutti sanno infatti che in caso di acquisto, oggi il mercato offre una serie di opportunità. Saranno gli esperti RE/ MAX, coadiuvati dalla presenza di notai, consulenti finanziari e tecnici, a fare un focus sull’attuale situazione del mercato immobiliare che vede un’ampia e variegata offerta di immobili a prezzi estremamente convenienti fino ad approfondire quelli che sono gli attuali vantaggi fiscali in caso di acquisto di una casa, dovuti anche ai tassi di interesse dei mutui oggi ai minimi storici. Per maggiori informazioni www.remax.it RSVP: tel. 0817580520 - emai l procasa@ remax. it
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L’angolo dellaPoesia di Mariano Menna
La pagina bruciata
La mia faccia serena non sarà più la stessa, è anemia imposta da ignoranza e cattiveria; la sua cupa espressione resterà per sempre seria: la libertà d’espressione mi è stata già repressa.
23 Augurissimi
I colleghi tutti, augurano all’amico collega Pino Oreto, l’alba di germogli di giorni felici in seno alla famiglia, con la speranza che il ricordo dei colleghi sia sempre vivo nel cuore.
Vendetta, sacra amica di chi ha perso ogni valore: non c’è più bene o male, solo lacrime scroscianti, dal fiume di questi occhi nascono gocce senza santi; le verserete pure voi, più amare e non da attore. La “santa” inquisizione si è reincarnata nel moderno, in voi che avete offeso un libro con le sue intenzioni. La carta calda è muta, eppure lancia maledizioni: “accetto questa fiamma, ma a voi lascio il fuoco eterno!” Per ogni vostra violenza contro fogli di speranza vi sarà dato merito prima e dopo la morte, perché forse è vero che scriviamo noi la sorte, ma da oggi ogni penna da voi resterà a distanza.
Augurissimi Auguri a Sabrina Perone per la sua prima comunione Da parte di Mamma Papà Simona e Mauro.
E’ denso come il sangue l’inchiostro ormai gettato, ne getterete pure voi in metafora più reale, scorrerà fino ai miei piedi questo fiume del male: lo ignorerò, senza aver compiuto alcun peccato.
ALLEGRETTO - TUCCI
AVVOCATI CIVILE - MATRIMONIALE - CANONICO (nullità di matrimonio presso i Tribunali Ecclesiastici) Via Milano, 24 - 80021 Afragola (NA) Cell. 3209723980 - 3333000896
Autorizzazione del Tribunale di Napoli n. Reg. 5116 del 28/02/2000
Editore CASORIA DUE s.a.s Direttore Responsabile: Ferdinando Troise Stampa: PRINTING HOUSE - CASORIA Tiratura 7000 copie. Distribuzione gratuita. Questo numero è stato chiuso il 15 MAGGIO 2014 21 FEBBRAIO 2013 Impaginazione Grafica di Giuseppe Mascioli Direzione, Redazione, Amministrazione e Pubblicità Via Capri, 2 - 80026 Casoria (NA) - Tel./Fax 0817597271 email: info@printinghousesrl.it
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