DOMENICA 4 MAGGIO 2014
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ANNO XIV - N° 16 - DOMENICA 4 MAGGIO 2014
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OTTICA AURIEMMA
LA GIUNTA DELLA DISCORDIA “IL SILENZIO E’ UNO DEGLI ARGOMENTI PIU’ DIFFICILI DA CONTESTARE”
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NANDO TROISE
LA GIUNTA DELLA DISCORDIA “IL SILENZIO E’ UNO DEGLI ARGOMENTI PIU’ DIFFICILI DA CONTESTARE”
Le parole di Josh Billings gli si materializzano all’improvviso proprio mentre è nella sua stanza a scavare nella memoria alla ricerca di una soluzione qualsiasi. Enzo Carfora ha uno strano modo di portare la calma nei corridoi del Palazzo di Piazza Cirillo ed è per questo che non sempre ci riesce: che rapporto ha con l’Api (il suo partito!)? che rapporto ha con i giornali locali? Che rapporto ha con Casillo e con tutti gli “ex socialisti”? Che rapporto ha con De Magistris e con Cesaro, affetti anche loro come tutti i loro predecessori di Napolicentrismo? Come intende risolvere lo scandalo della scellerata gestione dei rifiuti fatta dal Commissario di Governo? Conosce lo status quo di Casoria Ambiente e “l’attività” del nuovo Consiglio di Amministrazione?
Enzo Carfora finge di non vedere gli assessori duellare come spadaccini, i consiglieri della maggioranza spaccarsi e dar vita ad un durissimo muro contro muro, i consiglieri comunali del Pd che minacciano “il gran rifiuto”. Capisce che deve dare una sterzata. Troppe ripicche, troppe antipatie personali. Fortuna loro che non esce niente all’esterno. Sarebbe un errore da principianti. E loro ne sanno qualcosa: hanno frequentato per anni Dc e Psi per non imparare. Il tentativo di inserire gli uomini legati mani e piedi ai partiti dell’esecutivo e nelle funzioni che contano, infatti, risponde ad una sola logica, quella del controllo della Giunta Municipale, sia per le decisioni da prendere che per le finalità politiche da raggiungere, anche in virtù del fatto che
gli esponenti della struttura non possono restare per sempre alla finestra. Dietro l’angolo ci sono troppi appuntamenti decisivi. I più importanti: l’approvazione del Bilancio, le elezioni europee e, poi, il solito ritornello: puc, pip, piu, piano casa etc. Sarà difficile sbrogliare la matassa e il Sindaco ne è consapevole. Per adesso si accontenta di chiudere il patto nel suo partito (Api) perciò ha accettato la riconferma degli Assessori Casillo, Marro e Tignola dopo che lui e non altri aveva pensato di estromettere. “Non ho i numeri senza di loro” diceva ai 4 del Pd nei vari incontri avuti, presente il neo Assessore Avv. Sergio Marchetti. E le poche dichiarazioni distensive delle ultime ore sono la riprova che c’è una tregua provvisoria. Ci sono ancora, però, troppi fuochi: Sinistra Critica continua a rifiutare i tanti inviti che gli arrivano dall’Amministrazione, la quale tenta di coinvolgere l’ex consigliere comunale Gennaro Laudiero, capo del Movimento Disoccupati e dell’Usb; i quattro consiglieri comunali del Pd alzano la voce per uscire dall’anonimato ed hanno ancora il grilletto puntato. CONTINUA A PAG. 5
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DOMENICA 4 MAGGIO 2014 SEGUE DA PAG. 3 Nicola Laezza, antico consigliere democrat, è uscito allo scoperto e ci ha rilasciato dichiarazioni di fuoco: “L’amministrazione deve fare scelte coraggiose. Occorre bonificare alcuni Settori del Comune notoriamente inquinati”. Laezza continua, nelle tante chiacchierate avute con noi, attaccando l’operato di Casoria Ambiente spa, da il benvenuto alla neo Dirigente del Comando di Polizia Municipale e si interroga sulle bonifiche delle aree dismesse, la Resia in particolare. Gli ex socialisti, oggi nell’Alleanza per l’Italia, il partito di Cicciotto Rutelli, sono rintanati nella loro sede di via Pio XII ed aspettano il momento propizio. A conti fatti, ognuno è al lavoro e preparano le mosse per sostenere Enzo Carfora, il Sindaco del loro partito, ma scelto ed imposto dal Partito Democratico, attraverso l’ex Deputato afragolese Tuccillo, una scelta che ha fatto perdere all’ex Senatore Casillo le simpatie e gli appoggi politici di persone che hanno ricoperto in questa Città ruoli istituzionali importanti, cioè gli ex Assessori Mariano Russo, Giulio Russo, Gianni Bianco e Enzo Infante. Ecco allora che, per dare un contentino al Sindaco, gli uomini di Casillo coniano lo slogan “Uniti per unire”.
5 Mariano Marino, Assessore al Decentramento nonché ex Presidente della Circoscrizione Arpino ed espressione del Movimento Politico “Noi di Arpino Autonoma”, dimentico di tutte le promesse non mantenute nei confronti della Frazione Arpino ha preferito abbottonarsi mentre il suo lavoro sul Patrimonio Comunale continua, aspettando noi, i giornali, i cittadini e altri che l’Amministrazione Comunale, attraverso, magari un convegno pubblico, racconti, comunichi, informi delle proprietà comunali, i terreni comunali, i fitti attivi ed i fitti passivi, il Capitolato San Mauro, via Ventotene e Ponticelli. Una rappresentazione teatrale questa, che non ha convinto neppure il più ingenuo degli osservatori, specie dopo tutte le bugie sentite in un recente passato, proprio quel passato che nessuno riesce a rottamare e cioè: le sette idee per le sette imprese, i lavori al campo sportivo, la Città del Libro, il PIP, l’Ovulo Commerciale, il Mercato Ortofrutticolo, il Mercato dei Tessuti del venerdì, la discarica nella strada provinciale Cantariello e la tanta monnezza, i campi Rom, le concessioni edilizie, le lottizzazioni convenzionate, i terreni di Ponticelli, le aree dismesse, il Centro Antico o Storico, il cemento, il verde, i parchi, i giardini, le fontane, i viali alberati etc. etc. etc.
Rione Calvanese, un quartiere degradato e abbandonato dall’Amministrazione Comunale
Qualche anno fa un consigliere comunale popolare, populista e popolano definì il Rione Calvanese, quartiere di IV serie, ricettacolo e ospizio di ogni disagio e di ogni carenza cittadina. Fece un volantino, chiese ed ottenne il confronto con i residenti ed elencò tutto quello che mancava in quel posto: dai posti telefonici pubblici alle cassette postali, ad un idoneo servizio di pulizia delle strade, al ripristino e creazione di aiuole e marciapiedi, ai cestini per la raccolta di piccoli rifiuti, di pile esaurite, di farmaci scaduti, alla segnaletica stradale orizzontale e verticale, all’illuminazione, alla sorveglianza, agli stessi esercizi commerciali, pochi, rispetto alla popolazione, ad una alberatura dei viali che potrebbero avere un aspetto diverso e più dignitoso…………
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GIUSEPPE NAVARRA
Dal P.I.P. al P.A.P. Dal Sogno all’Incubo
Piano Insediamenti Produttivi. La storia del PIP ha inizio nel 2000 e prende le mosse dalla legge reg. 14/82 relativa agli atti previsti dalla variante al Piano Regolatore Generale (PRG). In parole povere, i vincoli sulla Resia erano decaduti e bisognava reiterarli. Si pensa allora di riqualificare la zona e di integrarla nel tessuto urbano favorendo in contemporanea lo sviluppo socio-economico della città, solido e duraturo. Dunque: posti di lavoro. Si prevedono da 285 a 430 unità per le attività degli impianti produttivi e circa 75 addetti per parco sportivo e servizi. I giovani disoccupati fanno salti di gioia. Ma dopo qualche anno smettono di saltare. Dove prendere i soldi? Servono 20 miliardi di lire. Ci si rivolge alla Cassa Depositi e Prestiti. La Regione da parte sua promette l’elargizione del 5% dell’intero mutuo, un miliardo. Ma bisogna fare in tutta fretta gli atti consequenziali. Il 4/8/2000 la G.C. emana l’Atto di Indirizzo n° 217 manifestando l’intenzione di affidare a dei tecnici esterni “incarico redazione P.I.P. per l’area ex-Resia, designata nel P.R.G. del tempo in zone D2 e H2. In appena 30 gg con Det. Dirig. N° 5/34 si da l’incarico della “elaborazione di atti ed elaborati di pianificazione dell’area Ex-Resia” ad un arch., ad un ing., ed allo studio associato Geodes. Il 16/02/2001 i tecnici progettisti trasmettono gli elaborati di cui alla precedente determina. Sulla base di questi atti pregressi il 25/7/2002 l’assessore dell’epoca Massimo Santoro, confortato dalla relazione del dirigente Settore Assetto del Territorio, propone al C.C. di approvare gli elaborati. Il C.C li approva con atti 46/2002 e 48/2002. Questa
è la Preistoria del PIP. Ma cosa si intendeva fare su questi 100.000 mq? Non è casuale l’uso dell’imperfetto indicativo che è il tempo delle azioni in “fieri” ma incompiute in luogo del presente storico. Sono trascorsi 14 anni ed invece del PIP abbiamo il P.A.P, Piano Aborto Produttivo. Trattandosi di un’area su cui insisteva un’industria di resine ed affini, ci si aspettava anche un piano di bonifica. Ne ho trovato labile traccia nell’elaborato relativo alla zona D2. Nel 1962 e 1963 nella Resia ho lavorato 23 mesi a contatto con benzolo, toluolo, xilolo, ed un’infinità di oli. Sono un sopravvissuto testimone oculare. Tutti i prodotti erano sotterrati o ammucchiati in fusti e taniche all’aria aperta. Quando entrai in possesso degli elaborati restai entusiasta del progetto. Mi stropicciai gli occhi. Mi sembrava di leggere un progetto svizzero. Preciso, meticoloso, inappuntabile. La Resia delimitata a est da Via P. di Piemonte, a ovest da Via Bissolati, a sud da Via Rossini ed a nord dalla vecchia cuparella, attuale Via Iacopo Torello, racchiudeva una cittadella intersecata da strade alberate, piazze, una pista ciclabile, un campo sportivo, edifici d’accoglienza con spazi espositivi agli ingressi, sale, palestre, porticati, terrazze e belvedere, una moderna rete fognaria con depuratore annesso, illuminazione, spazi di verde attrezzato, un canale con acqua zampillante nel parco centrale, tre capienti parcheggi alberati e una sala congresso circolare con 600 posti. Previsti anche gli allargamenti di Via Rossini, Bissolati e Torello. Contrassegnate con le lettere A,B,C, si indicavano (l’imperfetto è ancora d’obbligo) vari servizi. A1,2,3,4,5, (parco centrale, parco sportivo, ingressi,
parcheggi, viali, piazze, edifici di servizio, ecc.). Le lettere B1,2,3, segnavano le strade. Quindi con A e B restiamo in ambito ludico e viario. Con C1,2,3,4,5 si immaginavano vari impianti produttivi lungo Via Bissolati, Via P. di Piemonte e Via Rossini: C1 = impianti industriali; C2 = industrialiartigianali; C3 = settore artigianale; C4 = artigianale-commerciale; C5 = impianti commerciali. Siamo in ambito produttivo. Un sogno. E tale è rimasto per oltre un decennio. Aspiranti commercianti, industriali ed artigiani rimasti a bocca aperta davanti al mirabolante progetto l’hanno richiusa per ingoiare il rospo della delusione. E’ la replica della Città del Libro e delle solite promesse di lavoro. E’ da sfatare poi la leggenda metropolitana, messa in giro negli anni ’90 da qualche politico in vena di accattivarsi i voti dei creduloni, che l’Enichem intendeva donare l’area Resia al Comune di Casoria. La prova sta nella delibera giuntale 174/2002: “Oggetto: Resistenza nei 2 giudizi promossi innanzi al TAR Campania dalla soc. G.F.I. (proprietaria suolo ex-Resia), con ricorsi del 12/11/2002. Incarico Avv.ti Prof.ri G. Leone ed A. Contieri di Napoli.” Ignoro l’esito del ricorso…… Per non parlare poi dei finanziamenti. Non se ne sa più nulla. Sono stati chiesti? Sono stati accordati? Sono stati revocati? Sono stati parzialmente recuperati ed assegnati ad altre opere pubbliche? Sindaco Carfora, ennesimo uomo delle speranze smarrite, ci faccia sapere. Anzi, faccia pubblicare sul sito comunale una mappa dettagliata del PIP appena sommariamente descritto. Che i cittadini vedano a cosa hanno rinunciato. Per colpa di chi? Loro, naturalmente. Grazie!
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VIVIEN BUONOCORE
PADRE LUDOVICO DA CASORIA PRESTO SANTO MOTIVO DI VANTO IN UNA CITTA’ PIENA DI PROBLEMI E’ una notizia che regala un pizzico di felicità. Beato Padre Ludovico da Casoria nel giro di qualche mese sarà Santo, canonizzato da Papa Francesco. Nella nostra grande città di periferia, per le comunità religiose ma anche per i laici e i credenti non praticanti, la novità è motivo di gioia e di festa. “Finalmente”, rispondono in molti, quando si dice loro che presto Padre Ludovico diverrà Santo. “Era ora, è da molti anni che lo aspettiamo”, commenta un gruppetto di signore in una strada del centro. E’ un sospiro di sollievo, un motivo di vanto: un Santo tutto per la città di Casoria! E’ un po’ come quando il Napoli si piazza ai primi posti della classifica: non importa che il San Paolo cada a pezzi, tanto il Napoli ha vinto. Non importa che la monnezza sia sempre in agguato in città, tanto gli azzurri sono i più forti. Casoria ha tanti problemi, e alcuni di questi hanno già i capelli bianchi. Le aree dismesse inutilizzate e potenziale
fonte di inquinamento, le rare zone di verde pubblico poco manutentate e sotto assedio da parte di vandali, la criminalità al galoppo, l’illegalità diffusa, l’assenza in centro di strutture aggreganti, sportive, culturali e di svago per i giovani, e poi i rifiuti, a tener compagnia alle strade, alla vita dei cittadini e a sporcare finanche il loro immaginario. Nonostante Casoria vanti buone percentuali di raccolta differenziata, basta allontanarsi dal centro cittadino, per vedere come il problema del sacchetto selvaggio persista ancora. Ma adesso, in questi giorni, non importa. La canonizzazione di Padre Ludovico è una buona notizia, in cui a tutti fa piacere rifugiarsi per riporvi un sorriso. E allora presto le comunità parrocchiali saranno in festa. Si organizzeranno momenti di preghiera, processioni, letture. Forse anche l’amministrazione locale curerà qualche evento. E per qualche giorno i casoriani si sentiranno ai primi posti delle clas-
sifiche, perchè una volta tanto anche la nostra città ha fatto goal. Sarà vero, ma il terreno di gioco è una landa desolata, addobbata dai disastri delle periferie. E che ha ancora un disperato bisogno di un forte intervento salvifico.
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Visita al laboratorio diagnostico Ferrara
Le recenti festività caratterizzate da una serie di eventi liturgici di preparazione alla Santa Pasqua,e nella nostra tradizione culinaria anche da una serie infinita di ottimi piatti, ci ha portati a pensare che fosse doveroso dedicare spazio alla cura personale; non ci riferiamo qui a trattamenti di bellezza o magari alle fantomatiche diete post “abbuffata”, ma semplicemente a quei controlli necessari per la salvaguardia ed il controllo della propria salute. Il modo migliore ci è quindi sembrato quello di far visita allo storico laboratorio di analisi Ferrara, una realtà presente sul territorio locale da innumerevoli anni. Il dott.re Raimondo Ferrara ci accoglie nella sua nuovissima struttura e ci racconta un po’ di storia. Il primo laboratorio da lui diretto nasce nel 1969, una piccola struttura nel cuore della città di Casoria che all’epoca si occupa solo di prelievi, successivamente il dott.re Ferrara dirige un centro polifunzionale che si occupava quindi di vari poli della diagnostica per poi ritornare dopo diversi anni e con l’attuale centro che è il quinto da lui gestito nuovamente in un punto nevralgico della città, il laboratorio è infatti sito in Via C. Poerio n 3,coordinato dallo stesso e dal figlio il dott. re Salvatore Ferrara insieme ad altri collaboratori specializzati che si occupano dell’attività di laboratorio e di qualche consulenza specifica (ematologica, allergolo-
gica e urologica) rami molto affini all’attività di analisi. Il dott.re Ferrara ci spiega di aver assistito a quella che definisce un’evoluzione del sistema, non solo perche dal ’69 ad oggi sono avvenuti notevoli cambiamenti nella società, ma nello specifico l’attività di laboratorio è profondamente mutata; la manualità delle operazioni oggi è stata in gran parte sostituita da sistemi robotici, figli dell’evoluzione tecnologica avuta nel corso degli anni. Naturalmente tutto ciò è un fatto molto positivo per ciò che concerne l’attività di laboratorio, i vantaggi sono riscontrabili sia per un minor quantitativo di campione biologico(ci spiega infatti che oggi con il 10% del volume di campione è possibile effettuare innumerevoli esami) sia perché l’utilizzo di macchinari ha aumentato la velocità e quindi la possibilità di essere più tempestivi nel referto, ovvero il risultato; ciò a vantaggio sia dei medici che possono così prontamente verificare le condizioni di salute dei propri pazienti assegnando una giusta ed efficace terapia, sia naturalmente dei pazienti che hanno così possibilità di risolvere in maniera più rapida eventuali problematiche riscontrate. L’attuale laboratorio è convenzionato con il S.S.N. (in passato proprio loro sono stati i primi ad essere convenzionati con quello che all’ora era il cosiddetto servizio di mutua) ed offre inoltre a quei pazienti
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DOMENICA 4 MAGGIO 2014 con particolari patologie e quindi impossibilitati a deambulare un servizio domiciliare per i prelievi coprendo così a 360° le richieste dei pazienti e cito :” laboristicamente parlando”. E’ consigliabile, naturalmente in base alla storia clinica personale di ogni paziente che ci siano controlli più o meno frequenti sempre in base alle personali patologie. Il dott.re Ferrara ci chiarisce che ad esempio negli Stati Uniti la prevenzione per quelle che sono problematiche come ad esempio l’ipertrofia prostatica ( rilevata negli esami con l’analisi del PSA) avviene già verso i quarantanni dei soggetti maschili, qui invece l’attenzione al problema la si pone solo una volta arrivati ai cinquantenni; una buona educazione alla salute e il supporto tecnico dei macchinari avanzati nel suddetto campo sono quindi strumenti importanti per
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la cura e la prevenzione. Il Dott.re Ferrara afferma quanto l’esperienza in questo lavoro sia sicuramente importante,ma ci confessa e cito:” Sono stato molto fortunato nella mia vita, svolgo un lavoro che mi piace e lo faccio con passione, questa rende il lavoro meno faticoso per il piacere che si prova svolgendolo”. Ci saluta lasciandoci con un pensiero che pare, anzi sono certa, sia essenziale dice che il lavoro in campo medico è simile a quello di un prete che cura l’anima dei suoi fedeli, ciò che realmente è importante per coloro che intraprendono il campo della medicina( e non solo), che siano dottori, infermieri, analisti, collaboratori (che hanno un personalissimo contatto con l’utenza) è l’umanità, il rapporto che va creato con il paziente è tanto più sano quanto più grande è l’amore e la passione per il proprio lavoro!
Obiettivi raggiunti dalla Società Casoria Ambiente spa nell’anno 2013 Raccolta 2013: consolidato il 60% ; Efficientamento costo del lavoro/riorganizzazione interna : Efficientamento logistico: riduzione costi carburante raggiunta quota 65% nei parametri di legge risparmiati circa 150.000 euro su base 2012 (circa 12.000 ore) risparmio circa 120.000 euro su base 2012 (-25%) Effetto dissuasione telecontrollo / efficientamento interventi su territorio, riduzione interventi straordinari per rimozione cumuli abbandonati: riduzione costi del 45% rispetto al 2012 (circa 50.000 euro) . Fatturato proventi da raccolta differenziata 2013 : euro 475.000 oltre iva Attivazione nuovi servizi: Interventi di bonifica e spazzamento meccanico periodico aree esterne circumvallazione; potenziamento/ristrutturazione centro raccolta comunale (isoletta ecologica). Valutazione dell’ispettore ministeriale sulla politica di bilancio del CdA in carica (indicatori finanziari):“Il bilancio aziendale è di medie/piccole dimensioni, essendo le Attività al di sotto dei 10 milioni di euro (9.332.253,00, nel bilancio 2012). Al di là delle variazioni nei vari anni, le componenti principali dello Stato patrimoniale sono rappresentate dai crediti e dai debiti; tali voci rappresentano, infatti, la stragrande maggioranza dell’attivo e oltre il 50% del passivo. Sempre con riferimento ai debiti, emerge poi il fatto che tra essi non ci sono in bilancio quelli a medio/ lungo termine verso banche o altri creditori.Una delle spiegazioni di tale particolarità risiede nel fatto che la maggior parte degli automezzi impiegati dall’ azienda non sono acquisiti in proprietà (con il probabile ricorso all’indebitamento, quindi), ma il possesso è avvenuto a seguito di contratti di locazione finanziaria”. Tale circostanza riduce notevolmente l’incidenza degli interessi su debiti con riflessi positivi sul risultato di gestione. “È evidente nel periodo considerato il deciso miglioramento degli indicatori in questione; il contributo maggiore è stato fornito dalla consistente opera di sdebitizzazione (concentrata soprattutto negli ultimi due esercizi) dell’azienda (i debiti, a breve, ossia gli unici presenti nella società, sono passati dagli oltre 5,8 milioni del 2008 ai 4,8 milioni del 2012) accompagnata dal deciso incremento del patrimonio netto il cui ammontare ha superato nel 2012 il milione di euro grazie ai consistenti aumenti delle Riserve (assenti, nel 2008). Si rimarca infatti che nel quinquennio gli utili d’esercizio non sono stati mai distribuiti, ma destinati sempre a riserva”.
GRAZIE A TUTTI COLORO CHE HANNO LAVORATO CON NOI..... GRAZIE CASORIA
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in arrivo.. .Gigi finizio Tutto pronto per il grande evento primaverile che si terrà presso il parco commerciale “I Pini” di Casoria, scenario di tante manifestazioni spettacolari e culturali. Nella serata di venerdì 9 Maggio, difatti, ci sarà il popolarissimo cantante napoletano Gigi Finizio, il quale terrà un concerto con la sua band. L’artista partenopeo si esibirà nell’ambito del nuovo tour “Buona luna”, scritto insieme al suo amico Alessandro Siani e tratto dal film “Il principe abusivo”. Finizio proporrà al pubblico i brani del nuovo album e quelli più amati e famosi del suo vasto repertorio: da “Solo
lei” a “Per averti”, da “Il cuore nel caffè” a “Maledetta voglia di te”. Ancora pochi biglietti disponibili, è possibile reperirli solo in prevendita telefonando al 338.9792843 oppure recandosi, dalle 17 alle 20, presso la piazzetta della struttura commerciale, situata sulla statale Sannitica 87 al Km 9, dove c’è un box apposito dove è possibile acquistare i tickets. “Siamo riusciti per l’ennesima volta – spiega Gaetano Graziano, direttore marketing e pubblicità del Gruppo Gvc I Pini – a portare un grande evento in provincia, dando un calcio alla crisi”.
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Nondum Matura Est. Dalla «divulgazione scientifica» all’esame di maturità: una nuova proposta dell’Associazione Culturale DiSciMuS L’Associazione culturale DiSciMuS, in vista dell’imminente inizio degli esami di maturità, propone ai Soci Ordinari, e a tutti coloro che vorranno diventarlo per prendere parte alle attività associative, un’iniziativa culturale finalizzata a guidare praticamente gli studenti nell’elaborazione, organizzazione ed approfondimento della «mappa concettuale» e, quindi, di un percorso pluridisciplinare orientativo per la prova orale della Maturità. Il percorso non sostituisce le normali attività scolastiche, ma intende semplicemente integrarle. La proposta, rivolta agli Studenti di tutte le tipologie di Scuola Superiore, si inserisce nel più generale contributo culturale che l’Associazione DiSciMuS si impegna ad offrire al Territorio in termini di «divulgazione» scientifica ed umanistica, al fine di costituire un punto di
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riferimento significativo per i giovani e per la società civile. Attraverso questa ed altre forme di intervento l’Associazione intende, inoltre, rafforzare il suo legame e la sua trasversalità con la cittadinanza, costruendo spazi di supporto ed interscambio culturale utili ad una crescita reciproca. L’iniziativa sarà strutturata in tre incontri dedicati, rispettivamente, alla formulazione di ipotesi argomentative, all’elaborazione del percorso nella sua organicità e coerenza interna ed alla revisione ed approfondimento specifico. Per informazioni ed adesioni sarà possibile contattare l’Associazione DiSciMuS all’indirizzo E-mail info@ discimus.it, o visitare il sito web (www.discimus.it). Prof. Francesco Manfredi Vice-Presidente e Co-Fondatore Associazione Culturale DiSciMuS
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DOMENICA 4 MAGGIO 2014
DOMENICA 4 MAGGIO 2014
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FLORIANA ALAIA
Viaggio negli Istituti comprensivi casoriani: Uno sguardo al… “Carducci-King” Continua il nostro viaggio all’interno degli istituti comprensivi casoriani: questa settimana tocca al Carducci-King, diretto dalla preside Fernanda Manganelli che ha portato alla luce pregi e difetti della sua scuola. La scuola primaria Carducci sita in Via Suor Maria Cristina Brando, gode dell’amministrazione della Manganelli già da sette anni, e dal 1° settembre ha visto l’integrazione con la Scuola Media Statale Martin Luther King sita in Via Aldo Moro. Pur essendo dislocate le due sedi ciò che grava maggiormente sull’amministrazione dell’istituto è il dover riuscire a dirigere circa 1560 tra bambini e ragazzi, 180 docenti e 40 lavoratori del personale ATA. L’integrazione a
seguito del ridimensionamento della rete scolastica cominciata da neanche un anno vede innanzi a sé ancora un lungo percorso che durerà minimo altri due anni per far sì che essa sia completa. Alla base di tutto c’è una gestione che non è cambiata, un’amministrazione che risente della scarsa manutenzione a livello strutturale in entrambe le sedi, come ad esempio la mancanza di piccoli lavori che sopperirebbero a perdite d’acqua all’interno della struttura o alla rottura di serramenti esterni. In linea generale i due plessi nell’arco di dieci anni non sono strutturalmente cambiati: non si può dire lo stesso però delle attività didattiche che l’istituto comprende. Esso infatti offre diversi progetti, PON dedicati agli alunni e ai loro genitori: • PON FSE: relativo all’obiettivo C1 indirizzato ai ragazzi: -scuola primaria: corsi di scacchi, matematica, scienze, informatica e due di inglese; -scuola secondaria di primo grado: corsi di teatro e musica, spagnolo, inglese, francese e latino. • PON G1: educazione degli adulti-CTP: sono corsi rivolti in primis ai genitori dell’istituto. Comprendono attività di educazione all’alimentazione, informatica, inglese e teatro. Oltre ai progetti PON l’Istituto organizza diverse manifestazioni ed eventi tra cui: -“Giochiamo sicuri”: un progetto sulla sicurezza nelle scuole ma anche al di fuori di esse;
-“60 anni della RAI”: la scuola primaria Carducci grazie alla maestra Marina Pugliese da diversi anni ha organizzato un vero e proprio coro di bambini che ogni anno prendono parte a uno spettacolo a tema. Quest’anno il tema è quello dei “60 anni della RAI”, mentre l’anno scorso era “Giuseppe Verdi”. -“Progetto salute”: è un progetto rivolto ai bambini di 5 anni organizzato dalla maestra Rosaria Rossi (con l’aiuto dei bambini della quinta elementare e di prima media) che si terrà il 29 maggio nella Villa comunale di Casoria sotto la supervisione dei vigili del fuoco. Verrà creata una sorta di “Pompieropoli” dove i bambini potranno giocare confrontandosi con diversi percorsi a ostacoli. Grazie alla Legge Gelmini sulla collaborazione, in orario extrascolastico l’associazione “Art Moving” e “Mozart” coprono le ore curriculari di educazione fisica e musicale affiancando le attività didattiche che già svolgono i docenti in orario lavorativo. L’Istituto oltre e a vantare di laboratori di lingue, scienze e informatica, nonché di una sala video, ha inaugurato qualche tempo fa una Biblioteca sita all’interno della Carducci in onore della maestra Pina Mugione scomparsa mesi fa, a cui è stato dedicato anche un progetto musicale in collaborazione con la Ludovico da Casoria “Sulle ali della musica”. Affianco a questi numerosi progetti, eventi e luoghi di cultura e divertimento è da mettere in luce un rammarico che la stessa preside ci tiene a sottolineare: la Martin Luther King possiede al suo interno un teatro che un tempo veniva utilizzato per attività curriculari e non, un vanto per l’istituto che però è inagibile da molto. Non ci sono contributi per risanare le pecche strutturali nelle due sedi, i piccoli contributi che si hanno vengono dai genitori degli alunni della scuola, e purtroppo ci si ritrova a non sfruttare al meglio ciò che potrebbe essere fonte di miglioramento ulteriore per l’attività didattica.
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IL GANDHI VISTO DAI PROFESSORI: FINALMENTE LA RINASCITA!
• Prima parte :il punto di vista dei professori Eccoci qui pronti per questo bel viaggio all’indietro nel tempo tra i banchi di scuola, tra gli studenti spensierati, immersi nell’odore dei gessetti e massacrati dai problemi di matematica! Chi di voi non ricorda con piacere quegli anni passati tra un’interrogazione e una risata con gli amici, quei momenti di “impreparato” che sembravano incubi e che adesso ci fanno tanto sorridere, quei compiti andati male pericolosi per le uscite pomeridiane e infine quegli incontri scuola-famiglia che gettavano via qualsiasi progetto di libertà in casa. Sono gli anni più belli della nostra vita, è proprio vero, anche se in quei momenti non lo capiamo, il mondo fuori dalla scuola appare diverso, nuovo, si perde quel punto di riferimento che per anni ha rappresentato quasi una seconda famiglia. Ed è proprio questo il compito che ciascun insegnante dovrebbe avere, che tutte le scuole dovrebbero sostenere, l’insegnamento non è un semplice lavoro, è molto di più, è una missione e non un dovere è una passione e non un obbligo. E’ difficile capire cosa gli studenti chiedono alla scuola, cosa pretendono dall’insegnamento, le loro idee sono confuse dalla troppa immaturità che li caratterizza in questa fase, ma è facile invece immaginare cosa i professori pretendono dai loro alunni, lo studio deve essere la chiave fondamentale dell’insegnamento di ciascun educatore. Forse però non tutti i professori condividono queste stesse idee, lo studio è fondamentale ma per affrontare il mondo universitario ci vuole ben altro. Abbiamo parlato con la vicepreside nonché professoressa di matematica Lucia Russo che ci ha raccontato i suoi criteri di insegnamento e ci ha illustrato i successi ottenuti con fatica insieme al preside Gennaro Ruggiero che hanno permesso al Gandhi, definito giocosamente “la scuola di tutti i Casoriani” di rinascere dalle sue stesse ceneri. “Ciò che non c’è più da parte dei nostri alunni è la fiducia nell’insegnamento”. Queste le parole con cui la vicepreside
ci ha risposto ad una semplice domanda sulle richieste che i nuovi studenti fanno alla scuola. “Chiedono fiducia” ci ha detto, “vogliono ancora credere nell’istruzione scolastica, ma tale fiducia deve essere trasmessa da noi professori che con fatica dobbiamo mettere da parte i nostri vecchi metodi di insegnamento e adattarci alle loro richieste ed esigenze.” Ottime parole direi, che non sono rimaste nell’aria ma applicate praticamente e visibili nel nostro liceo. L’ingresso nella scuola, che un tempo era anche la mia e che adesso mi sembra così diversa, mi ha meravigliato positivamente, ricordavo un edificio in rovina, riscaldamenti perennemente rotti e continue richieste da parte di noi alunni di nuove attività e laboratori di ricerca, che puntualmente venivano respinte, e invece ho ritrovato un mondo nuovo aperto alle innovazioni e alla tecnologia e soprattutto tanta voglia di miglioramento da parte dei professori e dei dirigenti, che prima sembravano essere spenti come lo era l’intero liceo. Eppure da quando sono andata via non sono passati così tanti anni e io non sono così invecchiata, da non ricordare gli scioperi fatti e le occupazioni organizzate per ottenere una palestra soddisfacente e un paio di banchetti nuovi, ma nonostante il piccolo periodo di tempo mi ritrovo davanti ad una scuola completamente cambiata e all’avanguardia paragonabile ad una delle migliori strutture del nord Italia. L’incontro con il preside il professor Ruggiero che ormai da due anni guida questa scuola ci ha permesso di vedere da vicino i traguardi raggiunti. La sede di via Aldo Moro, che abbiamo visitato, ci ha straordinariamente stupiti, da poco ristrutturata, nella parte già esistente e ampliata in un nuovo spazio, che consente di avere un maggior numero di aule, possiede due sale laboratorio dove gli studenti possono utilizzare appositi computer per corsi di informatica, ma soprattutto possono mettere in pratica esperimenti chimici e fisici che prima venivano studiati solo in teoria. La vicepreside Russo, con la collaborazione del tecnico di laboratorio Agostino
D’Oriano, è riuscita a sfruttare nel modo migliore i fondi ricevuti da un progetto, che ha permesso loro di introdurre in ciascuna aula del nuovo Gandhi una lavagna multimediale, un proiettore ed un computer personale. Obiettivi immaginabili fino a qualche anno fa e che oggi sono stati raggiunti grazie alla caparbietà e alla forza di chi compie il proprio lavoro con passione. Mi ha stupito vedere una splendida palestra, ampia e luminosa e un campo da calcio ancora in fase di costruzione progettato all’esterno dell’edificio. Una vera è propria rinascita davanti ai miei occhi e soprattutto una splendida melodia per le mie orecchie, abituate da tempo a sentire parole negative su questo liceo, una rinascita che non dipende dall’intervento delle istituzioni locali, che non hanno collaborato in nessun modo a tali progetti, i fondi ricevuti, come già detto, sono attribuiti ad una piano di sviluppo europeo, e il ringraziamento va a chi ha saputo utilizzarli nel miglior modo possibile. Insomma il Gandhi è cambiato, è una scuola nuova e qualche anno fa tutto questo avrebbe sicuramente soddisfatto le richieste di noi alunni. Ma oggi ? cosa pretendono oggi gli studenti dalla scuola e dai loro insegnanti? Basterà restituire loro quella fiducia nell’insegnamento di cui parlavamo prima, oppure c’è qualcosa di più, che ci sfugge e che tutti noi studenti pretendiamo dalla scuola? Domenica prossima dopo un attento viaggio tra gli studenti del Gandhi daremo la nostra risposta.
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ALESSIA FRAIESE
MEGAMERCATO SRL: competenza, qualità, efficienza e professionalità
Questa settimana abbiamo avuto l’opportunità di conoscere da vicino una delle più antiche e radicate realtà commerciali di Casoria, la Megamercato SRL, sita in via Principe di Piemonte. Grazie al gentile ausilio dei collaboratori amministrativi e all’attenzione riservataci dal titolare Pasquale Piccolo, siamo venuti a conoscenza della loro storia, reperibile sul sito aziendale megamercatosisa.it e che abbiamo deciso di rendere pubblica su cartaceo per quanti non la conoscessero. La loro attività prende vita nel 1954 nel cuore del centro storico di Napoli, precisamente nel Borgo S. Antonio Abate, dove il fondatore Salvatore Piccolo coltivò la sua passione per il commercio vendendo olive e similari che importava personalmente dalla Sicilia. La piccola bottega di Salvatore, sotto la mente lungimirante ed ingegnosa del giovane primogenito Pasquale, in breve tempo si trasformò in una modesta rivendita di ogni genere alimentare. Con il tempo anche gli altri membri della famiglia si sono dedicati all’attività commerciale che divenne così a carattere familiare prima di assumere connotati imprenditoriali. Nel 1985 l’attività si spostò a Casoria dove nacque la MEGAMERCATO SRL. L’anno successivo ci fu la svolta
con l’entrata a far parte del gruppo “SISA I SUPERMERCATI ITALIANI” di cui a tutt’oggi fanno parte con grande onore e profitto. Da questa collaborazione, l’azienda dei Piccolo trasse immensi benefici che gli permisero di accrescere fatturati e competenze. Pasquale Piccolo nel 1989 si fece apprezzare dalla dirigenza del Centro Coordinamento Acquisti (CCA) al punto da essere nominato membro del consiglio di amministrazione. Successivamente entrò a far parte del CDA del CEDI SISA Campania. Ad oggi la Megamercato SRL è gestita proprio da Pasquale Piccolo e dai suoi figli con l’ausilio di stretti collaboratori con i quali incrementa e continua la crescita: nel Gennaio 2008 ha infatti rilevato lo storico supermercato Donna Vincenza radicato da anni nella zona di Poggioreale e nel Marzo 2010 c’è stata l’apertura dell’ultimo nato, il supermercato “La Cittadella”, locale di 450 mq circa che rappresenta già una realtà commerciale di rilievo sul territorio Casoriano. Tutti questi risultati e quelli che verranno, nascono dalla forza dell’azienda che è da ricercare primo nella personalità di chi la dirige con grande temperamento, umanità e intuizione che proprio in virtù e a somiglianza delle sue peculiari caratteristiche ha fondato e condotto; secondo nella struttura
snella e semplice e nell’efficacia del messaggio “qualità e prezzo sempre competitivo”. Sono i prezzi stessi, infatti, a decretare la vera risorsa del gruppo. Ogni giorno l’azienda offre ai clienti la possibilità di trovare un’ampia gamma di prodotti a prezzi sempre molto convenienti, che pochi altri competitori possono eguagliare. La ricerca della qualità è fondamentale ed è per questo che si è da sempre supportata l’importanza dei prodotti a brand Sisa affiancati dai grandi marchi. È soprattutto nei banchi dei freschi e nei reparti frutta, macelleria e pescheria che si osservano la qualità e la freschezza dei prodotti che vengono offerti con un cordiale servizio. Alla luce di tutto questo, si può affermare che la mission quotidiana della Megamercato srl può essere cosi riassunta: MEGAMERCATO SRL, NEL PERSEGUIRE OBIETTIVI DI PROFITTO, E’ ORIENTATA ALLA QUALITA’ DEL SERVIZIO, ALLA VALORIZZAZIONE DEL CLIENTE E DEL COLLABORATORE COME PERSONA, ALLA TUTELA DELLA SALUTE DEI CONSUMATORI E DEI COLLABORATORI NONCHE’ ALLA ESALTAZIONE DEL TERRITORIO CAMPANO E DEI SUOI PRODOTTI ALIMENTARI.
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ANTONIO BOTTA
NCO: NUOVA COOPERAZIONE ORGANIZZATA PER UNA ECONOMIA SOCIALE SOSTENIBILE
“Fa più rumore un albero che si schianta a terra che una foresta che cresce lentamente”: ciò è molto vero anche in riferimento a quanto sta accadendo da alcuni anni a questa parte rispetto alla scelta di tanti operai, contadini, artigiani, commercianti e imprenditori di contrastare il sistema criminale, organizzandosi in cooperative che pongono in vendita prodotti coltivati nei terreni confiscati alla camorra. Le persone poc’anzi citate hanno utilizzato l’acronimo NCO, con cui viene definita sinteticamente la “Nuova Camorra Organizzata”, per indicare coraggiosamente il loro consorzio: NCO,ossia “Nuova Cooperazione Organizzata”.nata nel 2012. E’ stata creata, pertanto, una filiera produttiva che ha origine da quei luoghi che un tempo rappresentavano il simbolo della illegalità, della prepotenza e della tracotanza violenta, per farsi promotrice di una agricoltura sostenibile, salutare, in grado di offrire ai consumatori prodotti genuini e di qualità, con garanzie di tracciabilità. Ecco un modo concreto ed efficace per togliere terreno sotto i piedi alla criminalità organizzata: sviluppare un’economia etica e sociale,
sana, libera dal malaffare, che produca, oltre che i buoni frutti della “Campania felix”, anche la voglia di unirsi e di collaborare per tutelare la salute pubblica, per salvaguardare l’ambiente, per recuperare il rispetto dei diritti sociali e dei doveri da adempiere per una convivenza civile armoniosa. Nelle imprese del Consorzio lavorano anche persone che si sono lasciati alle spalle un passato difficile, avendo percorso i sentieri accidentati delle dipendenze dalla droga e dall’alcool e di esperienze delinquenziali che li hanno condotti, il più delle volte, in carcere o in ospedali psichiatrici giudiziari. Viene, dunque, offerta loro la possibilità di un riscatto sociale, di un recupero efficace mediante un’occupazione lavorativa che li riabiliti inserendoli in un circuito virtuoso nel quale ci si guadagna da vivere onestamente. Della NCO, alternativa alla Nco camorristica, fanno parte diverse cooperative, fra cui “Eureka”di Casal di Principe, che sui terreni confiscati a Santa Maria La Fossa coltiva grano per la pasta; “Un fiore per la vita” che, lavorando sui terreni dell’ex manicomio di Aversa, produce sott’oli bio; “Le terre di Don Peppe
Diana”, coop. formata da giovani svantaggiati che coltivano, su un’area confiscata a Pignataro Maggiore, grano duro per la pasta dedicata a Don Peppe; in un terreno, poi, confiscato a “Pupetta Maresca”, la coop. “Nuovi Orizzonti” ha costruito una sartoria sociale che dà lavoro a donne vittime di tratta: vengono confezionati vestiti occidentali con stoffe africane sotto il marchio “Made in Castelvolturno”. Concludiamo questo elenco citando la coop. (R)esistenza formata da ragazzi di Scampia che si occupano di un terreno confiscato a Chiaiano. Producono marmellate di pesche con ragazzi del carcere minorile. Vanno certamente sostenute le cooperative, come quelle su indicate, per aiutare chi decide di intraprendere strade che vanno in direzione della spesa critica, del consumo equo, della corretta alimentazione, combattendo anche in questo modo contro chi vuole fare scempio delle nostre terre. E’ un modo per avere cura, da una parte, della nostra salute e, dall’altra, per dire “no” al sistema camorra, contribuendo, quindi, allo sviluppo di una cultura che mira alla tutela del territorio e al rilancio dell’inclusione e della legalità.
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GIANLUCA GRIMALDI
Mai più sprechi: l’irrisolta questione dell’ispezione ministeriale
Ormai sentire parlare di sprechi è all’ordine del giorno. Una dopo l’altra le notizie al telegiornale ci parlano di spese pazze dei politici, enormi quantità di denaro pubblico perdute nei complessi meccanismi della burocrazia o in capricci personali che forano il sottile telo della pubblica utilità. Tuttavia lo spreco non riguarda solo le grandi caste della politica nazionale: è sufficiente abbassare un po’ gli occhi, spostarli dallo schermo della televisione alla finestra, osservare la città che ci circonda, magari la sede del Comune di Casoria. E’ lì che si sono posati con attenzione non solo i nostri occhi, ma anche quelli dei servizi ispettivi di Finanza Pubblica del Ministero dell’Economia e delle Finanze: dal 23 settembre al 18 ottobre del 2013, i servizi ispettivi hanno esaminato fatturati e documenti di Casoria Ambiente, portando alla luce anomalie e irregolarità perpetuate tra il 2008 e il 2013. Un quinquennio di strane attribuzioni, consulenze ed erogazioni che, sicuramente, qualcuno avrebbe voluto tenere nascoste, ingannando i cittadini già gra-
vati dalle tasse e dalla crisi economica. L’ispezione avrebbe, infatti, portato alla luce strani fatti: un’irregolare proroga del mandato del CDA, un’illegittima erogazione dei compensi, un’indebita corresponsione delle indennità, un illegittimo conferimento degli incarichi di consulenza pari a circa 390.000 euro. Dunque, non si tratterebbe di una singola violazione delle norme di legge, ma di più e reiterate azioni volte a incrementare il vantaggio di singoli o parti, a discapito dell’intera comunità. Una comunità fatta di cittadini che, con troppa mal riposta fiducia, si affidano a una rappresentanza troppo spesso dedita a comportamenti indegni o perlomeno superficiali. Inoltre, è deludente osservare con quanta indifferenza una parte della classe politica casoriana si sia approcciata ad un problema tanto complesso: il 16 aprile si sarebbe dovuto svolgere un consiglio comunale per discutere di quanto emerso dalla verifica a Casoria Ambiente, ma né il sindaco né la maggioranza si sono presentati in aula per la discussione. Si sarebbe, così, rinunciato alla possibilità di dialogare, di far emergere la responsabilità di chi ha sbagliato, di fare
giustizia per i cittadini i cui contributi sono, nuovamente, finiti nella fitta catena di nepotismi e favoritismi. Il motivo di tutto ciò resta ancora da chiarire. Forse qualcuno spera che il tutto finisca nel dimenticatoio, che il passare del tempo getti una fitta nebbia su ciò che è stato fatto, che i contribuenti dimentichino senza avere neanche la facoltà di poter perdonare o meno. Intanto il consigliere comunale Pasquale Pugliese (Forza Italia), che ha denunciato l’accaduto anche sul web, ha dichiarato che il comportamento del sindaco e della maggioranza è stato arrogante e irresponsabile. Ha, inoltre, aggiunto: “Chi spreca denaro pubblico, non è degno di rappresentare la nostra città”, lanciando una precisa e pesante accusa alla maggioranza. Quello che oggi si chiede a gran voce è che non solo si faccia chiarezza su quanto emerso dall’ispezione, ma che si inizi una politica economica di chiarezza e trasparenza sul modo di gestire le risorse umane ed economiche. Non lo richiede solo il Ministero, ma il rispetto per tutti i casoriani.
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