Casoria2web2 by Stefano D'Angelo

DOMENICA 21 SETTEMBRE 2014

Settimanale di Informazione

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ANNO XIV - N° 26 - DOMENICA 21 SETTEMBRE 2014

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DOMENICA 21 SETTEMBRE 2014

NANDO TROISE

LA LUNGA STORIA DEL MERCATO ORTOFRUTTICOLO Milioni di lire il danno erariale prodotto alle casse comunali, dieci anni (1988 – 1998) di litigi a suon di ingiunzioni, diffide, citazioni. Cinque procedimenti discussi davanti la quinta sezione civile presieduta dal Dott. Sensale. Questi i primi numeri della “querelle” che oppose il Comune di Casoria all’Associazione Commissionari del Mercato Ortofrutticolo che ebbe inizio nel gennaio del 1988, anno in cui fu siglata la convenzione tra l’Ente di Piazza Cirillo ed i commercianti del Mercato Ortofrutticolo che per l’occasione formarono una Associazione, l’ACMO appunto. Una convenzione, che come accennavamo in testa, nasceva subito sotto una pessima egida. Fin da subito iniziarono i litigi. Tra gli oneri che il Comune di Casoria si impegna-

va a rispettare vi era infatti quello di provvedere alla pavimentazione dell’intera area, al ripristino dei servizi igienici. Inoltre ai commissionari del mercato era stato promesso anche l’utilizzo degli uffici annessi al complesso. Iniziarono così i primi litigi: il 2 novembre del 1995 i commissionari si auto riducono il canone di locazione del mercato che era di 72 milioni di lire l’anno; in seguito alla sospensione del pagamento degli oneri dovuti che l’ufficio legale del Comune decide di fare causa agli esercenti che operano nel mercato ortofrutticolo. Alla quale fa naturalmente seguito la contro denuncia da parte dell’ACMO. L’elenco dei provvedimenti giudiziari continua: alle due vicendevoli richieste di risoluzione del contratto hanno fatto seguito ben due decreti ingiuntivi richiesti dal Comune. Le bocce

restarono ferme diversi mesi. Poi, quando sembrava che le cose tra i due litiganti dovessero prendere una strada tortuosa arriva la classica “mano tesa” da parte dell’Ente di Piazza Cirillo. La Giunta Municipale presieduta da Salvatore Graziuso decide di proporre al Consiglio Comunale una convenzione e transazione con il Mercato Ortofrutticolo all’ingrosso, con delibera n.835 del 7.8.1998. Una ipotesi di transazione che avrebbe dovuto azzerare totalmente il contenzioso ancora in discussione (in quella data) presso il Tribunale. I commissionari avrebbero pagato Lire 211.473.270 ottenendo così la gestione diretta ed incondizionata del Mercato Ortofrutticolo. Nella delibera 835 si legge che tale iniziativa è stata intrapresa “per normalizzare l’intera problematica, per evitare danni erariali all’Ente e per assicurare la continuazione di un servizio a favore della collettività ed eventuali disordini di ordine pubblico nascenti dalla chiusura del mercato ortofrutticolo”. CONTINUA A PAG. 5

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SEGUE DA PAG. 3 L’ACMO, si dichiarò, per bocca del suo presidente, Martello, disponibile all’accordo e come gesto di buona volontà provvide, a luglio 98, ad effettuare un versamento nelle casse

comunali di trenta milioni di lire. Il 27 marzo del 2000 con delibera n.80 la Giunta Comunale presieduta da Giosuè De Rosa, partendo proprio dalla delibera n.835 del 7.8.98, racconta che successivamente, la Giunta Comunale, con atto n. 138 del

7.5.99, sul presupposto del permanere, da parte dell’Associazione, di una pesante situazione debitoria, ritenuto che tale condotta omissiva fosse in contrasto con quanto stabilito dalla convenzione repertorio 570/98 deliberava di promuovere azione giudiziaria per il recupero delle somme dovute al Comune e di risolvere lo stesso contratto. Dopo numerosi incontri avuti tra i dirigenti del Comune di Casoria e l’Associazione Ortofrutticoli per comporre l’annosa vertenza, a quanto pare infruttuosi, si decise di revocare la convenzione e transazione e di conferire incarico agli avvocati Giovanni Cresci e Mauro Iavarone del Servizio Avvocatura al recupero di canoni ed indennità e di esperire azione giudiziaria per ottenere il rilascio dell’immobile ed

il risarcimento del danno subito dal Comune. La stretta finale di questa storia ce la faremo raccontare dal Servizio Avvocatura del Comune di Casoria. Allarme ambiente: c’è da preoccuparsi? Il disastro ambientale è sempre stato un problema contro cui le grandi metropoli e i centri ad esse vicini, hanno dovuto lottare. Sul territorio del Comune di Casoria ci sono grandi e piccole aree dismesse ed inquinate. L’aria di Casoria è avvelenata dalla presenza di monossido di carbonio, biossido di azoto e biossido di zolfo. Salviamo l’immagine di Piazza Cirillo I cittadini si lamentano di Casoria Ambiente, ma le strade sono sporche anche per le loro colpe. Cimitero Consortile: “Disagi e proteste” “Il cimitero consortile Arzano – Casavatore – Casoria assomiglia sempre di più ad una corte dei miracoli”. Parte l’ennesima protesta dei cittadini che chiedono una regolamentazione ferrea all’ingresso di auto, maggiore pulizia e manutenzione per il camposanto consortile. I bagni sono sempre sporchi e specialmente le donne ne subiscono le conseguenze.

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ANTONIO BOTTA

Si conclude oggi la “Missione mariana del Rosario” svoltasi nelle parrocchie S. Paolo e S. Maria delle Grazie

CON LA VERGINE DI POMPEI, SULLA VIA DELLA SANTITA’ La comunità parrocchiale S. Paolo, guidata e servita da mons Nunzio D’Elia, Postulatore per le Cause dei Santi, ha vissuto, dal 14 al 18 Settembre, momenti di intensa spiritualità intorno al quadro della Beata Vergine di Pompei. Tale evento religioso si inserisce nella Missione mariana del Rosario promossa dall’Arcivescovo Prelato di Pompei, S. Ecc.za mons. Tommaso Caputo. Dal 19 Settembre il quadro della Madonna è esposto alla devozione dei fedeli della Parrocchia S. Maria delle Grazie, di cui è parroco don Elpidio Moccia, e oggi lascerà Casoria. “Una peregrinatio Mariae”, dunque, che, come ha affermato il parroco D’Elia, non solo testimonia l’amore alla Vergine Santissima, ma imprime anche la forza di un’autentica conversione spirituale, contribuendo al miglioramento delle nostre comunità. La “peregrinatio” ha avuto inizio Domenica scorsa in piazza S. Paolo con il saluto del Sindaco, dott. Enzo Carfora, il quale ha posto in evidenza la profonda e ricca esperienza spirituale offerta ai fedeli dalla presenza dell’i-

cona di Maria. Dopo la processione verso la Chiesa di S. Paolo, si è svolta una solenne concelebrazione eucaristica presieduta dall’Arcivescovo Caputo, alla fine della quale il Sindaco ha consegnato le chiavi della Città come segno di devozione e di affidamento della Cittadinanza alla Vergine di Pompei. In ambedue le comunità parrocchiali, i fedeli si sono raccolti ogni giorno ai piedi di Maria per pregare con fervore, recitando il Santo Rosario, per celebrare le lodi e la Santa Messa, per partecipare all’adorazione eucaristica e alla “Via Lucis”, per accostarsi al sacramento della confessione. La parrocchia S. Paolo ha anche organizzato il 15 Settembre una conferenza sul Beato Bartolo Longo e sul Beato Padre Ludovico e un recital – concerto il giorno seguente. Sicuramente gli eventi liturgici poc’anzi menzionati e la visita agli ammalati hanno risvegliato la fede e aperto i cuori, in maniera tale da pervenire a una scelta decisiva per Dio. La Madonna, infatti, vuole che tutti i fedeli si sentano impegnati in un cammi-

no perseverante di santità, perché questo è il fine della vita e la ragione stessa della Sua protezione materna. E’ ciò che hanno sottolineato don Nunzio e don Elpidio nelle loro omelie, rimarcando che in un mondo che vuole costruire se stesso senza Dio la testimonianza più urgente è quella della presenza di pace e di gioia del Signore nella vita dei fedeli. Ed è la preghiera che conduce alla scoperta di Dio e all’esperienza del suo amore. Quando la preghiera è fatta col cuore, la vita cambia e si rinnova. Il tempo straordinario di grazia vissuto dalle comunità parrocchiali S. Paolo e S. Maria delle Grazie, dovrà essere messo a frutto. Come? Diventando cristiani gioiosi, responsabili, coscienti, capaci, con la testimonianza fattiva, concreta di amore, di accoglienza, di pace, di giustizia, di realizzare già su questa terra un po’ di Paradiso. La Ver-

gine di Pompei invita a continuare la peregrinatio sulle strade periferiche della Città, dove si vive senza speranza, per portare ai lontani sollievo materiale e spirituale, così come sollecita a fare anche Francesco, il Vicario di Cristo in terra. Le mani congiunte in questo tempo di preghiera devono, dunque, aprirsi e protendersi verso coloro che non credono, affinché, con l’esempio di vita, pervengano, così come desidera ardentemente Maria, alla fede e scoprano l’amore di Dio.

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: I T S E N O R E P E N U M O C NON E’ UN pezione ministeriale su Casoria. GIANLUCA GRIMALDI

La relazione dell’is

Si dice che l’onestà sia un talento, un bene prezioso e raro che pochi possiedono e molti pretendono di avere. Tuttavia, a lungo andare, sono i fatti che ci dimostrano come molti di quelli che millantavano una grande e inattaccabile onestà ne siano, in realtà, privi. Eppure, essere trasparenti dovrebbe essere la prima prerogativa di ogni politico, di ogni uomo che intende mettersi al ser-

vizio della comunità ponendo in secondo piano i propri interessi. Cos’è l’onestà a Casoria? Probabilmente un’utopia, come dimostra la relazione rilasciata dal MEF (Ministero dell’economia e delle finanze), esito di un’attenta ispezione compiuta sull’amministrazione comunale. Dal 26 marzo al 9 maggio 2014, l’ispettore ministeriale Biagio Giordano, come si vede nella foto che pubblichiamo in esclusiva sul nostro giornale, ha esaminato documenti e resoconti per valutare l’eventuale presenza di irregolarità nel bilancio comunale. Ebbene, quello che è emerso è la presenza di sprechi e anomalie: tali incongruenze nel bilancio sono esposte in una relazione di 139 pagine e sono in numero così elevato che risulta impossibile elencarle una per una. Giusto per citarne qualcuna: la mancata rideterminazione dell’organico che dovrebbe essere attuata a cadenza triennale e, invece, non viene attuata dal 2006; il conferimento di un eccessivo numero di incarichi dirigenziali; il superamento della soglia di spese per il personale; l’assunzione con contratto a tempo determinato di figure professionali di cui non si aveva alcuna necessità; uno strano meccanismo di progressione verticale; un’assunzione che non ha tenuto conto del curriculum dei candidati.

Leggere la relazione è come leggere una lista degli orrori del cui artefice non si conosce il volto: di certo, non abbiamo i nomi precisi di chi ha personalmente compiuto queste irregolarità, ma un’amministrazione degna della fiducia della cittadinanza dovrebbe andare a fondo nell’indagine e svelarne i nomi. Già sappiamo, tuttavia, che l’arma utilizzata sarà quella di far passare del tempo e confidare nella memoria a breve termine degli indignati. Il Ministero prenderà, sicuramente, provvedimenti in tempi molto lunghi a causa della immane burocrazia e, nel frattempo, il tutto verrà dimenticato senza ulteriori ripercussioni. Parafrasando il titolo di un celebre film di qualche anno fa, si potrebbe dire che Casoria non è un paese per onesti. Ma anche il livello di indignazione ha un limite: i cittadini sono ormai stanchi e chiedono a voce alta dove sono finiti i soldi che dovrebbero essere spesi al servizio di tutti.

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10 ROSA DAVIDE

Quello che si nasconde sul toponimo di Casoria potrebbe essere…un FALSO STORICO Se si effettua una piccola ricerca, si potrà facilmente leggere sul web che il termine “Casoria” fu riportato per la prima volta in alcuni documenti risalenti al 952988. Secondo quanto noto, il toponimo deriva dal latino “casa aurea”, che vuol dire casa d’oro. Una casa d’oro compare infatti anche nei più antichi stemmi del comune, risalenti alla prima metà del Settecento, che si trovano custoditi nella chiesa di San Mauro. Numerosi ritrovamenti archeologici testimoniano che il territorio era già abitato nel III secolo prima di Cristo. Un territorio prevalentemente agricolo, sul quale sorsero numerosi villaggi. Villaggi che comparivano e scomparivano periodicamente, a causa della grave crisi dell’agricoltura di quel periodo. La ripresa arrivò solo dopo il XVI secolo, grazie all’azione dei monaci benedettini.

Secondo la tradizione popolare Casoria sarebbe addirittura “il territorium gentianum” donato nel 529 dal padre di San Mauro al maestro Benedetto. Quest’ultima potrebbe però essere soltanto una leggenda e qualche dubbio sorge anche su tutto il resto della storia finora tramandata, che potrebbe contenere inesattezze e tradimenti. Quello che probabilmente a molti sfugge, e che sarebbe rimasto segreto per tutti questi anni, è il vero significato del toponimo. Si tratterebbe dunque di un vero e proprio falso storico. Secondo un’altra versione dei fatti Casoria deriverebbe da “casuri”,

i capanni degli antenati che abitavano gli acquitrini velenosi dei suoi fiumi: il Sebeto (e i suoi affluenti), il Lufrano e la sua Bolla. Poi c’era il Lavanaro, situato nelle lande desolate di Contrada Casamerola. E proprio dalle padule di questo fiume prenderebbe il nome via Padula. Furono i monaci benedettini a portare la ricchezza ed anche…il falso storico.

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LUNANERA

Viaggio “Turistico” in via Del Vecchio/ Via Etna “Strade” dissestate, con assenza di manto stradale, cumuli di rifiuti, compresi anche quelli speciali, ai bordi delle strade, negli spazi verdi adiacenti le abitazioni, cittadini che vivono in assenza di servizi igienici e corrente elettrica, abusi edilizi e regole non rispettate per quanto riguarda le metrature tra lasciare tra un’abitazione e l’altra, strade che si stringono a vista d’occhio e che facilitano gli ingorghi stradali.. Pensate di essere nel Bronx?! Errato. Questo è solo una piccola parte dello scenario che si apre allo sguardo percorrendo le vie Del Vecchio e via Etna a Casoria. Esattamente un mese fa l’amministrazione comunale, per mezzo di una ditta specializzata, ha rimosso dell’amianto che giaceva sepolto in uno di questi cumuli in queste strade. Ad oggi chissà quanto ancora ce n’è sepolto nei terreni privati ma in evidente stato di abbandono che costeggiano le due strade della periferia napoletana.

Basta percorrere un centinaio di metri da Via Etna per giungere in territorio a cavallo tra i paesi di Carditello e Frattamaggiore e vedere come la situazione cambia. Certo, non è poi così diversa, problemi e disservizi ci sono, come in ogni centro abitato, come in ogni comune con all’attivo una popolazione di circa ottantamila abitanti. Lungo via Etna, percorrendola sul lato che prosegue nei comuni di Carditello e Frattamaggiore è almeno una settimana che la strada è semi-interrotta per un problema alla linea idrica. Non è mia intenzione puntare il dito contro qualcuno; non avrei le competenze adatte in merito, e il lavoro nella casa comunale è enorme per una città del genere. Qui si parla anche di civiltà e buon senso comune. I rifiuti ci sono. E per quanto il comune, la società CasoriAmbiente si impegnino a rimuovere quotidianamente i rifiuti, sono gli stessi cittadini, bravi a lamentarsi delle istituzioni e dei problemi di Casoria, a con-

tribuire a rendere la situazione ancora più tragica di quello che è. Il fenomeno del “sacchetto vagante” aleggia sulla città da ancor prima dello scoppio della bomba “Emergenza Rifiuti” che anni fa ha colpito la Campania. Qui si parla di smaltimento errato, pericoloso per la salute degli abitanti, compresi gli stessi che depositano i sacchetti e i rifiuti speciali un po’ dove gli pare, dove capita. La gente del posto vive così. Sopravvive tra rifiuti, assenza di strade, assenza di corrente e alcuni addirittura in assenza di servizi igienici. Nel ventunesimo secolo sembra ancora assurdo dover parlare di tutto ciò. In un mondo che corre veloce, che cerca, nonostante la crisi forte degli ultimi anni, di risollevarsi, di stare al passo con i tempi, con i modi di vivere e le “regole” delle grandi città, qualcuno ha dimenticato che il danno lo si fa all’intera comunità, all’immagine di una città che potrebbe essere grande, che potrebbe tornare tra le grandi. CasoriAmbiente ha attivo un numero di telefono per lo smaltimento di enormi quantità di immondizia, ha attivato un’isola ecologica dove portare i rifiuti ingombranti; gli addetti ai lavori fanno il loro mestiere, eppure c’è sempre il furbo o i furbi della situazione che marciano su tutto ciò. Smaltire l’amianto ha un costo, molte volte eccessivo, ma qui non funziona il detto mors tua vita mea. Bisognerebbe partire di nuovo da zero, plasmare le menti contorte dei più, di coloro abituati a vedere solo il proprio bicchiere o la propria vita, di tutti quelli che se ne fregano delle istituzioni, delle regole, di coloro che vivono secondo la legge del “..tanto a me cosa importa..”. La speranza è che qualcosa si faccia. Nel 2014 è impensabile, in una città come Casoria, vivere, o meglio sopravvivere così.

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12 ALESSIA FERRARA

L’amianto è un materiale molto pericoloso poiché facilmente può disperdersi nell’aria, recando un serissimo pericolo per le vie respiratorie. Risulta come una delle sostanze più devastanti della storia moderna. La chiesa di San Benedetto Abate presenta, da anni, amianto sul tetto e all’interno del cortile ed essendo un luogo frequentato da centinaia di persone, la situazione risulta ancora più grave! I cittadini si sono

PERICOLO AMIANTO

lamentati della presenza di amianto innumerevoli volte ma, nonostante ciò, la soluzione a questo problema tarda ad arrivare. Eppure, nonostante la situazione sia pericolosa per gli abitanti della zona, sembra quasi assurdo il non intervento delle autorità competenti. Perché mettere in pericolo la vita dei cittadini? Perché non trovare una soluzione per il bene comune? Sono queste le domande che si pongono tutti.

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ALESSIA DIANO

Via Calvanese: la strada dimenticata

Esistono strade di serie A e strade di serie B? A quanto pare, nella nostra Casoria sì. Abbiamo fatto una passeggiata in via Mauro Calvanese, la strada dove il venerdì mattina viene organizzato il mercato rionale, e abbiamo riscontrato quanto la via sia in un pessimo

stato nonostante le segnalazioni e le continue lamentele dei residenti. Via Calvanese è assolutamente una strada di serie B, una strada dimenticata, completamente abbandonata a se stessa. Come mostrano le foto che ab-

biamo scattato, erbacce e sacchetti di plastica ingombrano il passaggio sui marciapiedi, il manto stradale a causa delle buche sembra un percorso ad ostacoli... L’indifferenza delle autorità verso la periferia casoriana e le sue problematiche d ’a l t r o n d e non è cosa nuova; pochi mesi fa la lunga arteria stradale è stata priva di illuminazione stradale per ben quattro giorni! Questo poco riguardo dell’amministrazione fa si che i residenti si sentano soli, ignorati. La zona considerata “troppo fuori mano” e “piuttosto pericolosa” è un luogo di desolazione totale che si rianima solo il venerdì mattina, quando molti cittadini, anche i non residenti, vi si recano per andare al mercato, ma non appena l’ultima bancarella va via, ritorna ad essere un luogo spettrale. Eppure sono in tanti a vivere in via Calvanese, tant’è vero che nella

vicina via Castagna è stato istituito un edificio scolastico. La curva che collega le due strade è però motivo di grande preoccupazione, essa è infatti priva di segnaletica ed ha una scarsa visibilità. A correre i rischi non sono soltanto gli automobilisti, ma soprattutto i ragazzi che si recano a scuola

a piedi. In un quartiere così popolato dovrebbe essere prioritario garantire la sicurezza di tutti i residenti e offrire loro maggiori servizi in modo da non costringerli a spostarsi verso il centro della città per sbrigare ogni faccenda. Solo riqualificando la zona si potrebbe porre fine al degrado che caratterizza la bistrattata e denigrata via Calvanese.

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ROSA DAVIDE

In arrivo la seconda edizione della FESTA DEMOCRATICA del PD

Si è tenuta martedì scorso, presso la sezione del circolo “Fulvio Rendina”, una conferenza stampa organizzata dal Partito Democratico di Arpino per la presentazione della seconda edizione della Festa Democratica. La tre giorni si svolgerà nella villa comunale di Arpino, in via Toti, dal 26 al 28 Settembre. Non mancheranno musica, danza e divertimento ma nell’aria si respirerà il profumo della buona politica. Ad illustrare il programma il coordinatore del circolo Gabriele Acanfora, il direttore artistico Mister Erry, il responsabile alla comunicazione Luigi De Falco e il capogruppo del PD Giovanni Marigliano. Il villaggio della festa si aprirà Venerdì 26 Settembre alle ore 16:00. A seguire ci sarà il primo incontro-dibattito, dal titolo: “Quale Partito Democratico?”, a cui parteciperanno numerosi ospiti quali il segretario provinciale Venanzio Carpentieri, il vice-segretario Livio Falcone, il sindaco di Afragola Mimmo Tuccillo, il consigliere regionale Raffaele Topo e l’europarlamentare Andrea Cozzolino. “Discuteremo del futuro del PD di Casoria, portando avanti ancora una volta e rafforzando la nostra linea di opposizione a quest’amministrazione”. Ha spiegato il consigliere Marigliano. La serata proseguirà poi con lo spettacolo musicale “Arrivano i buoni” della Edoardo Bennato tribute band. Sabato 27 sarà possibile trascorrere una mattinata piacevole in compagnia di maestri di scuola di ballo e istruttori di palestra. Alle 18:00 ci sarà il secondo incontro-dibattito, dal titolo “Periferie al centro”. Parteciperà il consigliere regionale Antonio Marciano e saranno coinvolti i comitati del territorio. Saranno proiettati i problemi della periferia, fotografati negli ultimi mesi dai membri del comitato “Santa Pazienza di Arpino”. Dalle 21:00 si esibiranno “Gabriella e Band”, “Valentina Marigliano & Angelo Capone con Emiddio Onorato” e saranno presenti artisti di “MADE IN SUD”. Domenica 28 Settembre alle 10:30 ci sarà un’esibizione di pallavolo, oltre a membri di scuole di ballo. E’ prevista

la proiezione della partita del Napoli, con la possibilità di pranzare nell’ “area food” su prenotazione. L’incontrodibattito sarà dedicato ai giovani. La festa si concluderà con uno spettacolo canoro, ovvero con la prima edizione del Festival “Voci Nuove”, dedicato a Fulvio Rendina. Saranno 11 gli artisti in gara e uno solo il vincitore. A presentare la serata la giovane Valentina Nizzardo insieme a Mister Erry. Sarà premiato il vincitore della lotteria ed è previsto uno

spettacolo pirotecnico a conclusione della serata. L’animazione per bambini e la mostra fotografica “Santa pazienza liberaci dal male amen” saranno permanenti. Non mancheranno vari stand, bar e punti di ristoro. Dopo il grande successo dell’anno scorso i militanti del circolo si augurano che la partecipazione sia ancora maggiore, perché la politica torni ad essere al centro del dibattito pubblico e vicina alla realtà quotidiana.

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FEDERICA D’APUZZO

Viaggio nell’imprenditoria casoriana: Visita al centro GIFOA Il centro GIFOA è sito in Via E. Toti n 1 a Casoria; è sul territorio da diversi anni offrendo un servizio ai cittadini in molteplici campi, come molteplice è l’utenza che arriva da tutta la provincia campana e non soltanto dalle zone limitrofe ad esso; ad accoglierci è il responsabile della struttura il Sig. re Enzo Amoriello, che divide il peso della gestione della struttura insieme a sua figlia ed altri collaboratori; anche qui ci sentiamo subito a casa e dopo un caffè e qualche chiacchiera informale entriamo nel vivo dell’incontro. Il Sig.re Amoriello evidenzia subito le criticità che oggi gravano su molte strutture convenzionate con il S.S.N., difficoltà dovute ai tagli ai quali è sempre più spesso soggetto il settore della sanità, che mettono in seria difficoltà coloro i quali,come lui, cercano di garantire delle giuste cure e servizi all’utenza. “Non na-

scondo i momenti di sconforto, quei pensieri che spesso troppo affannano noi imprenditori. Essere responsabili della vita dei nostri dipendenti, oltre che delle nostre famiglie molto spesso ci porta, in particolare nei momenti di crisi, a volere mollare, abbandonare tutto, ma in quei momenti in cui solo rifletto nel mio studio, è la fede, e la voglia di fare sempre bene il mio lavoro a darmi la nuova carica”. Le problematiche non sono certo una novità in una città come quella di Napoli, nella regione Campania, ma mi permetto di affermare un po’ in tutta l’Italia, ma una soluzione dovrà pur trovarsi per garantire servizi ancor più efficienti e meno disagi a noi gestori di servizi e naturalmente all’utenza. Il centro è stato adibito per un certo periodo anche come semiconvitto, è infatti dotato di un teatro, di un laboratorio di cucina, e le aule destinate ai ragazzi oggi sono utilizzate dagli psicologi e dagli interventi di logopedia, una buona parte della struttura (troppo grande) è inutilizzata, vi era infatti fino a qualche anno fa una piscina per varie attività di riabilitazione che oggi è inutilizzata, sempre a causa dei vari tagli decisi dalla sanità.Il GIFOA è dotato di una palestra per la ginnastica correttiva, e di camerate per le riabilitazioni per uomini e donne, con macchinari e tutto quanto occorre per una corretta riabilitazione post trauma. I locali destinati alle attività dei bambini sono luminosi, accoglienti e dotati di numerosi

gadget, puzzle alle pareti,peluches, tutto ciò che possa rendere familiare, confortevole un ambiente dove trascorrere importanti ore di attività riabilitativa, ma senza sentirsi lontani da casa, ed è importantissimo per i bambini; ma diciamo la verità anche per gli adulti trovare un ambiente familiare, socievole è importante per portare a termine con meno fatica le terapie assegnate. La cordialità del direttore e di tutti i dipendenti, viaggia nel centro come la musica, in filodiffusione. Molti i servizi convenzionati, come quello della fisioterapia e riabilitazione ( in tutte le specificità, dai macchinari alla pratica assistita da un esperto), si offrono anche consulenze mediche ed un centro ascolto. Nuovi se così vogliamo dire, perché già in cantiere da un po uno sportello per tutte le persone che oggi possiamo dire sono “vittime” del gioco d’azzardo, con degli esperti che possano permettere di combattere questa grande piaga che affligge la società. Innovazioni quindi, ma anche tanta esperienza e professionalità messa a disposizione per la cura dei cittadini.

DOMENICA 21 SETTEMBRE 2014

IDA PICCOLO

LA VERVE DI EMILIANA CANTONE Bella,giovane,brava e sensibile fanno di Emiliana ingredienti giusti per un’intensa e florida carriera artistica,infatti la sua passione per il canto prende subito il sopravvento con la sua vivacità,brio e spigliatezza di una verve incontenibile ove conquista le luci della ribalta delle televisioni nazionali. E’ sicuramente una delle voci femminili più affascinanti del panorama musicale partenopeo. “ Canto perchè non potrei farne a meno” spiega la nota cantante ormai sulla cresta dell’onda dopo tanto studio e passione per la musica e il canto. La stessa parla di Casoria “Penso sia una città con una magnifica piazza musicale, ho avuto modo di lavorare in questa bella città e penso sia molto organizzata,lega agli artisti un luogo di appartenenza e quando se ne parla bene è motivo di orgoglio e aldilà di tutto attira anche l’attenzione del mondo poichè riconosciuta come città dell’arte e città dei Santi”. La star vanta un pubblico vario, infatti ci sono sempre i suoi fans che la raggiungono in ogni sua esibizione canora e concerti e le sue canzoni sono lo specchio di mille emozioni che

scaturiscono in ogni ammiratore un susseguirsi di sensazioni apprezzando il suo grande talento e la sua inconfondibile voce. Le sue regole sono ben definite associando sempre un buon testo ad un eccellente arrangiamento per le sue canzoni e affidandosi ad esperti autori di Napoli e non solo, che conoscendo le sue idee con la sua personalità avvincente con un caldo timbro vocale, riescono ad accontentare la reginetta. E adesso pensiamo ad una fondamentale vetrina “Sanremo” aggiunge Emiliana “ Ci sono artisti che nonostante abbiano partecipato,il loro percorso non è cambiato,sono tutte meteore ma sicuramente apre le possibilità,ma sarebbe da valutare se ci fosse occasione”. Lei è legata molto a Napoli la città che le ha dato tanta popolarità,con le tradizioni e culture. La giovane artista conclude dicendo “ A me piacciono artisti di talento coloro che hanno fatto la famosa gavetta,come me, perchè è giusto che per approdare nel mondo dello spettacolo ci debbano essere sacrifici finalizzati ad onorare la nostra Napoli”.

DOMENICA 21 SETTEMBRE 2014

EX SNAIDERO AD ARPINO, VIA AL BANDO PER IL RECUPERO

VIVIEN BUONOCORE

E’ stato pubblicato l’atteso bando per il progetto di riqualificazione dell’ex area industriale Snaidero ad Arpino che prevede la creazione di un “centro polifunzionale e ricreativo”. Si tratta di una novità molto importante: il recupero del sito in via I Maggio protrebbe infatti rappresentare un vero punto di svolta per l’intero quartiere ed una valida occasione di sviluppo per la frazione di Arpino. Il bando, si precisa per i lettori del numero precedente, era già stato pubblicato a

metà della scorsa settimana dalla Stazione Unica Appaltante, ma in data successiva rispetto alla consegna degli articoli prevista per il presente settimanale che avviene, per esigenze editoriali, con svariati giorni di anticipo. Ora, dopo tanto tempo, per l’ex Snaidero si è aperta una possibilità concreta.

Il valore dell’opera di recupero ammonta a poco più di un milione e duecentomila euro e l’apertura delle buste è fissata per

il prossimo 8 ottobre. La procedura prescelta è aperta. Non è possibile azzardare previsioni sui tempi della conclusione dell’iter amministrativo, ma una cosa è certa: nel bando il termine fissato per l’esecuzione è 365 giorni, coerentemente con la scadenza dei fondi regionali stanziati che si colloca alla fine del 2015. I tempi per l’iter amministrativo e per l’esecuzione dei lavori sono dunque molto serrati. Ma, finalmente, il primo passo è stato fatto.

GIUSEPPE NAVARRA

ARPINO: RICORDI

1960. Arpino, frazione di Casoria. Nel II circolo didattico di allora, alle spalle della Chiesa Santa Maria delle Grazie, si tenevano dei corsi serali per il recupero scolastico di lavoratori adulti. Le maestre erano giovani diplomate alle prime armi. Ragazze di 19/20 anni. C’era anche qualche attempata aspirante supplente desiderosa di accumulare punti in vista di qualche concorso. Per raggiungere Arpino da Casoria vi era solo la pedicolare o la bici. Gambe in spalla o sella tra i glutei. In alternativa si andava a Napoli con la TPN e da Porta Capuana si traslocava su altro mezzo TPN fino ad Arpino. Comunque già circolavano diverse 500 e 600 e alcune insegnanti raggiungevano la sede scolastica in auto accompagnate da genitori e/o parenti. Io corteggiavo una ragazza titolare di uno dei corsi che da Casoria raggiungeva la sede in auto con una collega patentata. Ero appiedato e la bici me la prestava Tonino, ‘o spintillo. Era un vecchio catorcio cigolante che avanzava a fatica sotto la spinta dei pedali. Ma si sa, quando si è giovani e dentro arde il fuoco del sentimento ti senti un Bartali. Peraltro, squattrinato ed appiedato, non avevo altro modo per

raggiungere Arpino da Casoria. 2014. Statu quo. Le cose non sono cambiate. Incontro Giovanni in Via Leonardo da Vinci. E’ inviperito. Mi ferma e mi urla: “E’ mai possibile che per andare all’ufficio tributi devo prendere l’auto o sobbarcarmi ad un paio d’ore di bus andata e ritorno? E’ mai possibile che si trasferisce il 118 ad Afragola, che il…… che la……che i…….” e giù, una sequela di lamentele. Cerco di rabbonirlo e gli ricordo che prima, il problema l’avevano quelli di Arpino, E poi c’è la spending review. Ovviamente è incomprernsibile che in una città, dilatata ormai fino all’inverosimile, nessuna amministrazione è stata capace di organizzare un servizio di trasporto locale in maniera duratura. Chi abita in Via Cagliari, Martiri d’Otranto, al rione Stella o in Via Carosone e vuole assistere ad una seduta del Consiglio Comunale o sbrigare qualche faccenda nel centro storico, ha due possibilità: venire a piedi o usare l’auto, se ne ha la disponibilità. Sembra chiaro che un punto saliente del programma dell’amministrazione comunale è quello di indurci a camminare. “Mens sana in corpore sano.” E’ per il nostro bene che ci costringono a fare chilometri per andare in

banca o all’ufficio postale. Maratoneti per amore e per forza. Correte, fate footing o cycling e starete bene anche con la testa. E poi dicono che non c’è attenzione per chi abita in periferia. Persino diabetici, obesi ed anziani traggono vantaggi dalla pratica del footing forzato. A loro i medici consigliano di fare almeno diecimila passi al giorno ad una buona andatura. L’hashtag del giorno è: “motoperlungavita”. L’amministrazione, a mio avviso, per incoraggiare la gente a sottoporsi a queste lunghe marce dovrebbe allestire delle bilance pesapersone in punti strategici della città. Immaginate questo dialogo tra due casalinghe: “Marì, oggi sono andata alla Asl in Via De Gasperi. Ho fatto dodicimila passi: 6.000 all’andata e 6.000 al ritorno. Mi sono pesata in Via Duca d’Aosta. Ho perso due etti.” “Beata te, Lucì, io ne ho fatti 15.000 venerdì. Mi sono pesata in Via Calvanese. Avevo perso solo cento grammi….. Lo sai, io vado piano per via dell’artrosi al ginocchio.” Si capisce, quindi, che i nostri amministratori hanno a cuore la nostra salute, mentale e fisica. CI AMANO. Non è vero, come asseriscono i soliti maldicenti e denigratori, che essi ci amministrano per interesse, per il potere o per vanagloria. No...! No….! Diciamoci la verità. Lo fanno per AMORE! Solo per AMORE!

DOMENICA 21 SETTEMBRE 2014

CARMEN PALUMBO

RIEPILOGO DELL’ESTATE CASORIANA: NOI ERAVAMO PRESENTI! Un’estate ricca di avvenimenti, quella della nostra piccola cittadina casoriana, un’estate in cui il sito web del nostro giornale ha fatto sentire la sua presenza in ogni singola occasione. Attivi sempre, anche nella settimana di ferragosto, abbiamo riportato con costanza tutti i fatti più importanti che hanno caratterizzato il nostro paese in questo periodo estivo, compensando così l’assenza del settimanale in edicola. Chi ha seguito le nostre notizie, sa benissimo che ci siamo occupati di tante tematiche diverse e che abbiamo raccontato momenti piacevoli, ma abbiamo anche fatto luce su problemi seri che circondano la nostra città. Quest’estate si sono infatti verificati molti avvenimenti dannosi per i nostri cittadini, tormentati da episodi di furti e rapine in maniera frequente. Oltre a questo possiamo però, in compenso, ricordare le meravigliose serate allestite nella Villa Comunale, che hanno illuminato la nostra città e hanno regalato a noi casoriani momenti di svago e di divertimento. La famosa “Estate Casoriana”, questo il titolo della manifestazione, ci ha fatto conoscere i giovani talenti del

canto e della danza presenti a Casoria e ci ha regalato una grande emozione, con la consegna della targa alla moglie di Carlo Iuliano, addetto Stampa Calcio Napoli nel periodo Maradona. Grande successo in questa estate di fuoco, ha avuto anche la rinascita del Casoria

Calcio, dopo più di 20 anni la squadra è stata rimessa in piedi, scatenando l’euforia dei tifosi casoriani attivi e partecipi più che mai, nell’assistere alla formazione del gruppo. Insomma una cornice estiva molto movimentata, che ci ha dato modo di scrivere e di raccontarvi tanto. Accanto a questi momenti piacevoli, il nostro web è stato costretto a documentare anche le vicende poco felici che non hanno risparmiato la nostra città, neppure nel periodo estivo, anzi forse si sono raddoppiate. Due episodi in particolare hanno colpito l’attenzione dei nostri cittadini, uno riguarda la poca presenza dei servizi di sicurezza e pulizia del nostro paese e l’altro riporta in superficie il tema dei furti “invisibili e misteriosi”. Nella settimana del ferragosto, il web ha infatti dedicato il suo tempo ad un problema pregresso già segnalato alla nostra redazione e alle autorità comunali un anno fa, ma purtroppo ancora irrisolto. Si tratta della caditoia a Via Silvio Pellico, otturata ormai da tempo, che danneggia la vivibilità dei cittadini della zona. Questa segnalazione, fattaci recapitare da Umberto Pugliese, non ha avuto risposta dal comune, e ancora oggi dopo più di un anno e dopo il nostro articolo in rete, non ha costatato dei cambiamenti. Questo dimostra la totale indifferenza delle autorità nei confronti dei problemi comuni e cittadini. La caditoia, bloccata completamente da rifiuti e erbacce, non è più usufruibile per il compito che dovrebbe avere e l’acqua piovana, anziché scendere nelle fogne finisce per allagare strade e marciapiedi, rendendo complicato l’accesso alle attività commerciali

della zona. Le lamentele dei cittadini sono state gridate più volte, ma sembra che in questa città coloro che dovrebbero agire, abbiano dei seri problemi di udito. Questa stessa indifferenza verso i problemi sociali è stata dimostrata anche a proposito di un altro caso, che potremmo definire addirittura, come un “Furto misterioso”. Si tratta della scomparsa di tre fioriere in Via Calore, nei pressi di Via Duca D’Aosta. Una scomparsa totalmente inspiegabile, visto che anche le telecamere poste nella zona sembravano non aver registrato nulla. Il responsabile dell’Ufficio Ambiente Giuseppe Buonomo ha segnalato questa mancanza improvvisa dalla piazzetta allestita in quella zona pochissimo tempo fa e ci ha chiesto di pubblicare questa segnalazione sul web. Per fortuna questa volta, il nostro contributo ha avuto successo, perché qualche giorno dopo in maniera quasi “miracolosa”, le famose fioriere sono saltate fuori e il mistero è stato risolto. Non sappiamo chi sia stato il responsabile del furto, ma abbiamo capito ancora una volta, che segnalare e non tacere di fronte ai problemi, è essenziale per essere dei bravi cittadini. Facendo un riepilogo di quello che è accaduto nella nostra città in questo mese di assenza del settimanale, possiamo dire che non ci siamo certamente annoiati e che nel bene e nel male, abbiamo avuto modo di restare in contatto con coloro che sono rimasti in città, ma anche con quelli che sono partiti per le vacanze, attraverso il sempre più cliccato web di Casoriadue.

DOMENICA 21 SETTEMBRE 2014

LUIGI IPPOLITO

Franco Baresi fa visita alla Luigi Vitale: presentato il progetto con il Milan!

Nel pomeriggio di martedì 16, la scuola calcio “Luigi Vitale” ha ricevuto un’altra celeberrima visita. Infatti, sui campetti del centro sportivo “Nuova Audax” è arrivata una delle più grandi leggende del calcio italiano: Franco Baresi. L’ex difensore del Milan e della Nazionale, che tra l’altro ha vinto tantissimi trofei nella sua lunga carriera, ora è un dirigente del club rossonero ed è giunto a Casoria come ambasciatore per promuovere e garantire il nuovo progetto sposato dalla scuola calcio del presidente Carlo Parlato. Queste le sue parole nella conferenza stampa di presentazione: “Sono molto felice di essere qui a testimoniare la nascita di questo sodalizio! Si tratta di un progetto importante e molto impegnativo; il Milan e l’intero staff della Luigi Vitale lavoreranno sodo per dare grande sostegno ai ragazzi. Noi tutti, con metodi di

allenamento e soprattutto con consigli e colloqui, garantiremo un enorme contributo alla formazione dei giovani. Il nostro obiettivo primario è la loro crescita, prima sul piano umano poi su quello calcistico. Vogliamo che si divertano e coltivino la loro passione, successivamente penseremo a trovare i campioni del domani. Tutta la nostra concentrazione è unita ad alimentare la loro gioia e i loro sogni. Proprio per questo voglio ringraziare i genitori e le famiglie che hanno creduto in noi e in questo nostro grande disegno”. Uno sguardo, quindi, anche al futuro e al calcio che verrà, come sottolinea egli stesso: “In Italia ci sono grandissime potenzialità e tante volte ce ne

dimentichiamo. Molte società cercano nomi già affermati o tendono ad interessarsi più al giovane straniero che a quello delle proprie zone. Purtroppo, è una spiacevole situazione che deve cambiare! Io spero che lo faccia al più presto possibile. Come fare?! Partire dalle basi! I settori giovanili e, ancor di più, le scuole calcio sono organismi impor-

DOMENICA 21 SETTEMBRE 2014

tantissimi e da qui si deve ricostruire il cammino, per poter rilanciare l’intero settore calcistico italiano. Il Milan ci sta credendo e noi tutti ci auguriamo di aver successo e di dare, con il nostro operato, nuova forma e forza al calcio nostrano”. A fine conferenza, l’ex bandiera rossonera ha poi voluto intrattenersi con i piccoli atleti, molti dei quali sono riusciti a rubargli qualche foto e qualche autografo, altri invece gli hanno rivolto anche delle domande. “Come è stato giocare contro Maradona, era difficile marcarlo?” è stata sicuramente quella più simpatica, che ha strappato più di un sorriso a Baresi, il quale ha poi risposto: “È stato un onore per me ed era dura contenere la sua fantasia. Diego è il numero uno!”.

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DOMENICA 21 SETTEMBRE 2014

22 FLORIANA ALAIA

ALLA SCOPERTA DI “PEPPART”

Il suo vero nome è Giuseppe ma i suoi amici hanno scelto per lui il soprannome “Peppart” proprio grazie alla sua vena artistica. Parliamo di Giuseppe Avolio, noto pubblicista, vignettista e illustratore napoletano che fin da piccolo ha avuto una forte passione per il disegno, trasformatasi poi durante l’adolescenza nella realizzazione di caricature dei propri professori durante le ore di lezione. Accanto alla vocazione artistica per il disegno cresceva però anche un altro interesse trasmessogli dal padre: l’amore per il calcio e soprattutto per il Napoli e per il grande Maradona. Ciò non fece altro che alimentare la sua creatività: si specializzò infatti nel realizzare caricature relative all’ambito sportivo-calcistico diventando esperto soprattutto nel disegnare il suo idolo. Grazie ad impegno e caparbietà, “Peppart” è riuscito nel suo intento di fare della propria arte il suo futuro: inizia infatti come disegnatore per la rivista “Ultrazzurro” per passare poi da un giornale all’altro fino a poter vignettare per “La Gazzetta dello Sport” e per programmi sportivi in onda su Telecapri Sport, Sport Italia e persino Sky.

Le sue collaborazioni però sono talmente tante e varie da non poter essere enunciate tutte. Avolio si occupa infatti anche di satira politica, di musica ed arte, vignettando personaggi napoletani e non: dal sindaco napoletano De Magistris al grande attore Massimo Troisi (a cui ha dedicato una mostra tenutasi nel 2013 al PAN di Napoli intitolata “Non mi resta che..vignettarlo” ), da Franco Battiato a Giorgio Panariello, da Papa Wojtyla al proprio gruppo preferito, gli Oasis. Oltre alle collaborazioni sportive Avolio nel 2011 si è cimentato nella narrativa, pubblicando il libro “Non sarò mai più l’ultimo della classe” ed. Pironti, che abbiamo anche avuto l’onore di presentare al 29° Distretto scolastico di Casoria. Il libro rappresenta in 110 vignette la rimonta del Napoli in sette anni dalla C alla Champions, un lavoro che racchiude arte e passione calcistica. Non ultimo per importanza è il progetto che “Peppart” ha iniziato quasi per gioco nel 2013 con il suo caro amico Antonio Balzano: i due hanno creato la “Tonpep” un’impresa di gadgettistica disegnata dal nomignolo prettamente partenopeo omag-

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giando i grandi Totò e Peppino. Tra gli eventi a cui ha preso parte la Tonpep c’è il PizzaVillage 2013 per cui hanno avuto l’onore di disegnare la mascotte. Per ora non sono in corso mostre dedicate all’arte di Giuseppe Avolio ma il vignettista ci ha rassicurato che tra fine anno/inizio dell’anno prossimo ci sono in serbo diversi progetti anche a livello nazionale, per cui rimaniamo sintonizzati sulle sue pagine facebook e twitter “Peppe Avolio “Peppart””, e sul suo sito www.peppart.net .

DOMENICA 21 SETTEMBRE 2014

L’angolo dellaPoesia Stamberga di vita Mi ritorna in mente la veccia fiorita decoro di un portone brunito ingiallito dal sole. Laterzio rossastro lesionato dal tempo, fasciati di nastro i vetri delle finestre tavolo e sedia cambiati d’alterco di vite vissute l’argento annerito da muffa serba ricordi d’infanzia di vite adombrate scricchiola e intona il barocco di noce regale, vivace. Tu come l’Estate l’aprivi di giorno posavi le profumate lenzuola e i mille gioielli a forma di cuore, di notte offuscati da mille pensieri. Meriggia la stanza, se ascolti il tepore. Ora giaciglio di fiume ti narra sospiri sudati di figli perduti di amori rubati. poesia Meritevole del “Premio Città di Monza 2013” di Antonella De Rosa

23 Augurissimi 19/09/2014 Auguri a Erika Bellofiore La vita spesso e per fortuna ci regala momenti fantastici, anche se a volte brevi. La vita ci regala gioie indescrivibili e viaggi indimenticabili. La vita ci regala anche persone belle, nobili e solari tutte da invidiare. Come te. Tanti auguri per il tuo compleanno.

Augurissimi 19/09/2014 Auguri a Erika Bellofiore La vita spesso e per fortuna ci regala momenti fantastici, anche se a volte brevi. La vita ci regala gioie indescrivibili e viaggi indimenticabili. La vita ci regala anche persone belle, nobili e solari tutte da invidiare. Come te. Tanti auguri per il tuo compleanno.

Augurissimi Per Antonio Corcione: Benvenuto nel mondo dei grandi. Felice Compleanno da Giorgio e Enza D’Andrea wwwwwwwww Eccoti qui, raggio di sole sei arrivata a completare,insieme alle tue sorelline, il trio delle meraviglie. Non c’è, per noi, gioia piu grande che l’essere circondati da Voi cucciole dolcissime e bellissime. Diamo il benvenuto a te, piccola Valeria, con tutto l’amore possibile che un nonno puo’ dare. I tuoi nonni Pino e Patrizia

PER LA TUA PUBBLICITA’ CHIAMA AL 3384356954 Autorizzazione del Tribunale di Napoli n. Reg. 5116 del 28/02/2000

Editore CASORIA DUE s.a.s Direttore Responsabile: Ferdinando Troise Stampa: PRINTING HOUSE - CASORIA Tiratura 7000 copie. Distribuzione gratuita. Questo numero è stato chiuso il 1821SETTEMBRE 2014 FEBBRAIO 2013 Impaginazione Grafica di Giuseppe Mascioli Direzione, Redazione, Amministrazione e Pubblicità Via Capri, 2 - 80026 Casoria (NA) - Tel./Fax 0817597271 email: info@printinghousesrl.it

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