Percorsi in Ceramica 27 ITA-ENG

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percorsi 27 in ceramica

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rivista di segni e immagini magazine of graphics and designs

Grand Prix 2010-2012 Daniel Libeskind Lectio magistralis

CASALGRANDE PADANA Pave your way


in copertina cover story Daniel Libeskind

CASALGRANDE PADANA Pave your way

Percorsi in ceramica rivista di segni e immagini magazine of graphics and designs direttore responsabile editor-in-chief Mauro Manfredini progetto e coordinamento grafico art director Cristina Menotti, Fabio Berrettini coordinamento editoriale e redazione testi editorial co-ordination and text editing Livio Salvadori, Alfredo Zappa stampa printing Arbe Industrie Grafiche Tassa pagata Postage paid

sommario 4 Grand Prix 2010-2012 6 Lo Spazio CityLife ospita la cerimonia di premiazione 10 La Giuria proclama i vincitori Creative Book Vincitori 12 Centri commerciali e direzionali 15 Edilizia pubblica e dei servizi, edilizia industriale, altri 21 Edilizia residenziale 25 Rivestimenti di facciata e pavimentazioni esterne 29 Piscine 32 Daniel Libeskind ospite d’onore Biografia di Daniel Libeskind 34 Lectio magistralis 38 Museo Ebraico - Berlino 40 Ground Zero - New York 42 CityLife - Milano

Casalgrande Padana Via Statale 467, n. 73 42013 Casalgrande (Reggio Emilia) Tel. +39 0522 9901 Ai sensi del D.LGS. n. 196/2003, la informiamo che la nostra Società tratta elettronicamente ed utilizza i suoi dati per l’invio di informazioni commerciali e materiale promozionale. Nei confronti della nostra Società potrà pertanto esercitare i diritti di cui all’art. 13 della suddetta legge (tra i quali cancellazione, aggiornamento, rettifica, integrazione). Autorizzazione del Tribunale di Reggio Emilia n. 982 del 21 Dicembre 1998.

Lo standard FSC definisce la tracciabilità di carta proveniente da foreste correttamente gestite secondo precisi parametri ambientali, sociali ed economici. Il rigoroso sistema di controllo prevede l’etichettatura del prodotto stampato realizzato con carte FSC. The FSC standard certifies paper traceability to forests managed according to well-defined environmental, social and economic requirements. The strict monitoring system also includes the use of the “Printed on FSC paper” label on printed products.

summary 4 Grand Prix 2010-2012 8 Spazio CityLife to host the awards ceremony 11 The Jury announces the winners Creative Book Winners 12 Shopping centres and office buildings 15 Public and utility buildings, industrial buildings, other 21 Residential buildings 25 External facings and pavings 29 Swimming pools 32 Daniel Libeskind, guest of honour Daniel Libeskind’s Biography 36 Lectio magistralis 38 Jewish Museum, Berlin 40 Ground Zero, New York 42 CityLife, Milan


Grand Prix 2010-2012 Premiati a Milano i vincitori

Awards ceremony held in Milan

La nona edizione del Grand Prix Casalgrande Padana si è conclusa: sabato 11 maggio 2013, all’interno del suggestivo Spazio CityLife di Milano, sono stati consegnati i premi ai progettisti vincitori. Ospite d’eccezione dell’evento è stato l’architetto Daniel Libeskind che, in continuità con la premiazione, ha tenuto una lectio magistralis presentando una selezione di suoi progetti, tra cui le Residenze CityLife, dove sono stati impiegati oltre 50.000 mq di rivestimenti esterni prodotti da Casalgrande Padana. Il numero 27 di “Percorsi in Ceramica” è interamente dedicato a questo importante appuntamento per il mondo delle costruzioni, in cui la ceramica è la vera protagonista. Nato nel 1990, il Grand Prix è un concorso internazionale di architettura dedicato alle opere realizzate in tutto il mondo che, nei vari ambiti applicativi, hanno saputo valorizzare i componenti in grès porcellanato prodotti da Casalgrande Padana, facendoli diventare elementi determinanti della qualità architettonica, tecnologica e funzionale dell’intervento. In questo quadro, l’incontro di Milano si è proposto anche come occasione per fare il bilancio di un’operazione culturale che è cresciuta e si è sviluppata nel tempo, assumendo un ruolo di riferimento per l’intero settore. Dagli anni ’90 a oggi, i materiali ceramici, e il grès porcellanato in particolare, si sono ulteriormente evoluti sia sul piano estetico che prestazionale, tornando a essere protagonisti nelle costruzioni. Lo testimonia la storia stessa del Grand Prix, che, edizione dopo edizione, ha visto progressivamente crescere l’impiego di questi prodotti all’interno di realizzazioni di notevole interesse architettonico, registrando parallelamente una diversificazione sempre maggiore nei campi d’intervento, nelle tecniche applicative e nelle modalità interpretative da parte dei progettisti. Questa tendenza è pienamente confermata dall’elevato livello qualitativo delle opere presentate per l’edizione 2010-2012. “Percorsi in Ceramica” si chiude con una sintesi della conferenza tenuta da Libeskind in questa specifica occasione, e una breve descrizione di alcuni suoi progetti: Museo Ebraico - Berlino, Ground Zero - New York, CityLife - Milano.

The ninth Grand Prix Casalgrande Padana has come to an end: on Saturday 11th May 2013, in the charming Spazio CityLife in Milan, the winning projects received their prizes in front of the awarded designers. Guest of honour of the Milanese event was architect Daniel Libeskind, who, in keeping with the ceremony, held a lectio magistralis and presented a selection of his projects, including Residenze CityLife, where over 50,000 square metres of Casalgrande Padana’s external facings have been used. Issue no. 27 of “Percorsi in Ceramica” is all about this important event for the building world in which ceramics are the real hero. First held in 1990, the Grand Prix is an international architecture award open to projects completed all over the world that, each one in its area, have managed to enhance Casalgrande Padana’s porcelain stoneware materials, turning them into the key features of the architectural, technological and functional quality of the project. In this scenario, the Milanese event was also an opportunity to take stock of a cultural initiative that has grown and developed over time, becoming an industry landmark. Since the Nineties, ceramic materials and especially porcelain stoneware have evolved in terms of aesthetics and performance, and have made a comeback in the building industry. This is proven by the history of the Grand Prix, which year after year has seen the use of such products grow, little by little, in projects of outstanding architectural interest, while branching off into different areas, techniques and expressive methods through the designers’ work. This trend is perfectly confirmed by the high quality standards of the projects entered in 2010-2012. “Percorsi in Ceramica” will end with a short summary of the lecture held by Libeskind on the occasion and brief description of some his projects: Jewish Museum- Berlin; Ground Zero - New york; CityLife - Milan.


ph. Enrico Geminiani

Grand Prix 2010-2012

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CASALGRANDE PADANA

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Grand Prix 2010-2012

Lo Spazio CityLife ospita la cerimonia di premiazione

La cerimonia conclusiva del Grand Prix 2010-2012 si è svolta di recente a Milano, alla presenza di oltre 500 persone, nel contesto scenografico dello Spazio CityLife, all’interno dell’area-cantiere dove sono in avanzata fase di realizzazione gli edifici delle Residenze progettate da Daniel Libeskind. L’evento rappresenta una scelta di continuità con le ultime edizioni, divenute appuntamenti culturali di rilievo grazie alla cornice di luoghi altamente significativi - La Triennale di Milano, la Scuola Grande di S. Giovanni Evangelista a Venezia, la Sala dei Cinquecento di Palazzo Vecchio a Firenze, l’Aula Magna della Ca’ Granda di Milano - e al contributo di voci illustri del mondo del progetto, della critica, dell’università e della comunicazione. La premiazione, che anche in questa occasione ha visto la partecipazione di autorevoli esponenti della cultura architettonica, è stata preceduta da un intervento del presidente di Casalgrande Padana, Franco Manfredini, e dal saluto di Claudio Artusi, presidente di CityLife. Oltre vent’anni di storia, nove edizioni, più di millecinquecento progetti provenienti dai cinque continenti: questi i pochi numeri che identificano il Grand Prix, e che Manfredini ha voluto evidenziare per dare l’idea dell’importanza raggiunta da questo concorso di architettura; osservatorio privilegiato sull’evoluzione in atto nell’utilizzo della ceramica e, più in generale, sullo sviluppo della ricerca progettuale e costruttiva; operazione culturale di rilievo, che è cresciuta e si è sviluppata nel tempo, assumendo un ruolo sempre più internazionale e di riferimento per l’intero settore. Nelle immagini alcuni momenti della cerimonia di premiazione

Un’affermazione ottenuta anche grazie alla consolidata collaborazione con Casabella, prestigiosa rivista internazionale di architettura, che dà ampia 6) Percorsi in ceramica 27


visibilità a tutte le opere premiate e a una selezione di quelle partecipanti al Grand Prix, attraverso la pubblicazione del volume Creative Book - il prossimo sarà diffuso in allegato al numero di novembre 2013. Con questo concorso nato nel 1990 - ha sottolineato ancora Franco Manfredini - Casalgrande Padana ha sempre inteso sviluppare e rendere più ravvicinato ed efficace il confronto e la collaborazione con il mondo del progetto, in modo da innescare un circolo virtuoso capace di integrare esperienze, conoscenze e professionalità tra loro diverse per generare prodotti e progetti fortemente orientati all’innovazione tecnologica e alla qualità architettonica. Questi aspetti di originalità del concorso sono stati ripresi anche da Claudio Artusi che nel suo breve intervento ha sottolineato come la manifestazione del Grand Prix esprima compiutamente una significativa sintesi delle capacità di collaborare messe in atto da produttori di componenti, progettisti e costruttori per un fine comune: la buona qualità dell’opera. In continuità con la premiazione, si è svolta la lectio magistralis dell’architetto Daniel Libeskind, che ha presentato alcune sue opere tra le più significative e da cui si è potuto comprendere la personale azione di ricerca progettuale. L’esposizione si è focalizzata in particolare sull’intervento delle Residenze CityLife per le quali sono stati impiegati oltre 50.000 mq di rivestimenti esterni prodotti da Casalgrande Padana. La manifestazione si è simbolicamente conclusa con il lancio della decima edizione del Grand Prix, la cui scadenza è fissata al 31 dicembre 2015. Come sempre, saranno ammesse al concorso le opere realmente eseguite a quella data e che non hanno partecipato alle precedenti edizioni. CASALGRANDE PADANA

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Grand Prix 2010-2012 Spazio CityLife to host the awards ceremony The closing ceremony for the Grand Prix 2010-2012 has recently taken place in Milan, in front of over 500 people, in the scenic Spazio CityLife within the site-area where the Residenze designed by Daniel Libeskind are well under way. The event is a choice that means to continue the latest events, set in iconic places - Milan’s La Triennale, Scuola Grande di S. Giovanni Evangelista in Venice, Sala dei Cinquecento in Palazzo Vecchio in Florence, the Aula Magna della Ca’ Granda in Milan - with the support of some famous voices of the design world, of criticism, academia and the media. The awards ceremony, which once again was attended by authoritative names of architectural culture, has been preceded by the addresses of the president of Casalgrande Padana, Franco Manfredini, and Claudio Artusi, president of CityLife. Over twenty years of history, nine awards, over one thousand five hundred designs from five continents: these are few of the figures of the Grand Prix, which Manfredini wanted to emphasise to give an idea of the importance that this architectural award has achieved: a special observation post about the current developments in the use of ceramics and, generally speaking, in the development of design and building

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research; an important cultural initiative, which has grown and devel-

In the picture few moments of ceremony awards

oped over time, playing an increasingly international role and acting as the industry landmark. An achievement that also been helped by a long - term partnership with Casabella, a prestigious international architecture magazine, which gives wide visibility to all the winning projects and some of the entrants for the Grand Prix through the publication of the Creative Book - the next one will be enclosed with the November 2013 issue. With this award, first held in 1990 - Franco Manfredini went on -, Casalgrande Padana has always meant to develop and make collaborations with the design world closer and more effective, so as to trigger a virtuous circle that can bring together different experiences, expertise

and professional skills to create products and projects that are strongly oriented to technological innovation and architectural quality. The unique character of the award was also remarked upon by Claudio Artusi, who, in his short speech, pointed out that the Grand Prix is the epitome of a meaningful combination of partnerships among component manufacturers, designers and building contractors, sharing a common purpose: an excellent work. In keeping with the awards, a lectio magistralis was held by architect Daniel Libeskind, who presented some of his most significant projects, showing his personal research into design. The speech lingered on his Residenze CityLife, where over 50,000 square metres of Casalgrande Padana’s external facings have been used. The ceremony was symbolically closed with the launch of the tenth Grand Prix, the closing date of which is 31st December 2015. As usual, only projects actually completed by that date and that have not been entered before will be accepted. CASALGRANDE PADANA

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Grand Prix 2010-2012 La giuria proclama i vincitori La nona edizione del concorso

Alfonso Acocella

Sebastian Redecke

internazionale di architettura Grand

Architetto, Firenze (I)

Architetto, Berlino (D)

Prix ha visto la partecipazione di

(Docente alla Facoltà di Architettura,

(Direttore Rivista “Bauwelt”)

oltre 250 progettisti, provenienti

Università di Ferrara)

Matteo Vercelloni

da tutto il mondo, con proposte

Giuseppe Cappochin

Architetto, Milano (I)

di elevato livello qualitativo, a

Architetto, Padova (I)

(Giornalista, Critico d’Architettura).

testimonianza della crescente

(Designato dal Consiglio Nazionale

diffusione e valorizzazione del

degli Architetti - Roma)

La giuria, riunitasi il giorno 30

materiale ceramico nell’ambito delle

Biagio Furiozzi

novembre 2012, dopo un’attenta

costruzioni.

Architetto, Firenze (I)

analisi delle opere, ha individuato

I lavori presentati sono stati

(Docente alla Facoltà di Architettura,

quelle più meritevoli a cui assegnare

visionati e valutati da una giuria

Università di Firenze)

i tre premi per ogni categoria e le

internazionale, presieduta da

Ferdinando Gottard

menzioni speciali. Dalla successiva

Franco Manfredini,

Architetto, Gorizia (I)

selezione sono risultati vincitori

Presidente di Casalgrande Padana

(Direttore Rivista “Azero”)

del concorso internazionale di

e composta da:

Joelle Letessier

architettura Grand Prix 2010-2012

Architetto, Parigi (F)

i seguenti progettisti suddivisi nelle

(Direttore Rivista “Archicréé”)

varie categorie d’intervento.

Creative Book I risultati di ogni edizione del Grand Prix vengono raccolti nel Creative Book, una proposta editoriale di Casalgrande Padana che nelle ultime sei edizioni è stata realizzata insieme a Casabella, prestigiosa rivista internazionale di architettura, da oltre ottant’anni protagonista del dibattito culturale sui temi del progetto. Concepito essenzialmente come strumento di lavoro per il professionista, il volume, che si presenta in una veste editoriale attenta e accurata, offre numerosi

spunti di riflessione non solo sulle potenzialità espressive e applicative del grès porcellanato, sulle sue qualità strutturali e caratteristiche estetiche, ma anche sugli elementi architettonici che da tali applicazioni sono esaltati e qualificati, con risultati complessivi di pregevole qualità, come testimoniano le realizzazioni proposte. Oltre ai progetti premiati, il volume presenta una selezione delle opere più significative partecipanti al concorso, attraverso una rassegna

organizzata secondo le principali tipologie d’intervento, articolata in quattro sezioni: centri commerciali e direzionali; edilizia pubblica e dei servizi, edilizia industriale; edilizia residenziale; rivestimenti di facciata e pavimentazioni esterne; piscine. Ogni opera è illustrata con una serie di immagini accompagnate da una scheda tecnica con i materiali utilizzati e una biografia sintetica dei progettisti. Attraverso questi esempi concreti, Creative Book intende stimolare nuovi percorsi di ricerca e

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sperimentazione in ambito esteticocompositivo e tecnico-prestazionale sull’utilizzo del materiale ceramico in architettura, per fornire al progettista spunti operativi utili per il suo lavoro. Stampato in 70.000 copie, Creative Book, oltre a essere distribuito in allegato al numero 831 di Casabella, in edicola nel mese di novembre 2013, può essere richiesto gratuitamente rivolgendosi direttamente a Casalgrande Padana.


The International Architecture Award jury selected the winners The ninth edition of the Grand

Alfonso Acocella

Sebastian Redecke

Prix international architecture

Architect, Florence (I)

Architect, Berlin (D)

competition, promoted and held

(Architecture Professor, Ferrara

(Director of “Bauwelt”)

by Casalgrande Padana, saw

University)

Matteo Vercelloni

the participation of over 250

Giuseppe Cappochin

Architect, Milan (I)

designers, from all over the world,

Architect, Padua (I)

(Journalist, Architecture critic)

and top-level projects. The turnout

(Appointed by the National

was testimony to the growing

Architect

The jury gathered on 30

popularity and appreciation of

Council - Rome)

November 2012 and, having

ceramic materials in the building

Biagio Furiozzi

thoroughly discussed the projects,

sector.

Architect, Florence (I)

selected the most noteworthy.

The submitted projects were

(Head of the Architecture

Subsequently, it assigned the

examined and assessed by an

Department,

three prizes for each category as

international jury, chaired

Florence University)

well as the special mentions. The

by Franco Manfredini, President

Ferdinando Gottard

following works were selected for

of Casalgrande Padana and

Architect, Gorizia (I)

each different project category to

comprised of:

(Director of “Azero”)

win the 2010-2012 Grand Prix.

Joelle Letessier Architect, Paris (F) (Director of “Archicréé”)

Creative Book The results of the yearly Grand Prix are gathered into a Creative Book, a publication of Casalgrande Padana, which, in the last six years, has been carried out in partnership with Casabella, a prestigious international architecture magazine, for over eighty years at the centre of a cultural debate about design issues. Basically intended as a work tool for professionals, the volume, which has been carefully and neatly designed, offers lots of

food for thoughts, not only about the expressive and applicative potentials of porcelain stoneware, its structural and aesthetic properties, but also about the architectural features that are enhanced and improved by such applications, with generally good results, as proven by the showcased projects. In addition to the winning projects, the book contains a selection of the most important contestants by project types, in four sections: shopping

centres and office buildings; public and utility buildings, industrial buildings; residential buildings; external facings and pavings; swimming pools. Each work is illustrated by a number of pictures, with fact sheets about the materials and a short biography of the designers. With such real-life examples, Creative Book intends to promote new processes of research and experimentation in aesthetics, composition, engineering and performance issues about the use

CASALGRANDE PADANA

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of ceramics in architecture, to provide designers with useful tips for their work. With a 70,000 run, the Creative Book, as well as being enclosed with the issue number 831 of Casabella, out in November 2013, may be requested free of charge from Casalgrande Padana.


Grand Prix 2010-2012 Vincitori Winners Centri commerciali Shopping centres PRIMO PREMIO FIRST PRIZE

Il progetto definisce un’architettura d’interni scenografica, al tempo stesso

Sergey Nagrebel’nyy OOO “ASK Gorod” Shopping Centre, Yekaterinburg (RUS)

sobria ed elegante, dove il concetto di lusso è interpretato in chiave contemporanea pur richiamando motivi art déco. Il morbido fluire dinamico delle linee curve, che sembrano incidere il piano pavimentale per riproporsi sulle pareti tamponate, disegna uno spazio espositivo di raffinata qualità ambientale, dove la materia ceramica diventa una presenza figurativa quasi dominante. Valorizzata da una grammatica espressiva molto studiata, la complessità compositiva dell’opera è favorita da un corretto uso della tecnica di taglio a idrogetto. The project defines a picturesque interior design intervention – sober and elegant at the same time – in which the luxury concept is interpreted from a modern perspective, albeit recalling art deco leitmotifs. Soft and dynamic curvy lines seem to etch the floor surface and duplicate on the curtain walls to define an exhibition space of sophisticated environmental quality, where ceramic plays an almost dominant figurative role. The complex composition is enhanced by carefully studied expressive grammar and fostered by the correct use of the water-jet cutting technique.

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SECONDO PREMIO SECOND PRIZE

Design International & Corvino+Multari Shopping Centre “La Cartiera”, Pompei, Napoli (I)

Lo shopping centre è il risultato finale di un importante intervento di recupero funzionale di un impianto produttivo dismesso, trasformato in un elegante organismo commerciale che si caratterizza per l’elevato livello qualitativo dello spazio complessivo. Risolta attraverso un raffinato progetto di pattern geometrico - molto accurato nelle scelte cromatiche -, la pavimentazione ceramica si sviluppa con coerenza in costante dialogo con il disegno dinamico della controsoffittatura. Eseguita a regola d’arte con avanzate tecniche di lavorazione, la posa in opera valorizza le proprietà espressive del grès porcellanato. An important intervention led to the functional refurbishment of a decommissioned production plant , which was turned into an elegant shopping centre characterized by an overall high-quality environment. The ceramic flooring was tackled by means of a sophisticated geometrical pattern – whose colours have been selected very carefully – which was developed consistently with the dynamic design of the false ceiling. The installation was completed according to the best standards and most advanced processing techniques to enhance the expressive qualities of porcelain stoneware. CASALGRANDE PADANA

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Grand Prix 2010-2012

TERZO PREMIO THIRD PRIZE

Originale nella soluzione compositiva che combina innumerevoli

Graziano Facchini CST srl - GruppoFINIM Shopping Centre “Città dei Templi”, Agrigento (I)

variazioni geometriche con un inedito accostamento in bianco e nero, la pavimentazione si propone come elemento unificante nella diversità. Il rivestimento ceramico mette in connessione tra loro i vari spazi espositivi descrivendo un percorso funzionale e decorativo che traduce l’andamento curvilineo del soffitto in una sorta di sismografo: un segno grafico deciso, capace di incidere il piano orizzontale per trasmettere movimento e profondità alla superficie in una varietà di formati che dilatano la percezione spaziale. An original composition combines innumerable thematic variations and an unprecedented black-and-white combination to achieve a floor acting as a unifying element despite differences. The ceramic surface mutually connects various exhibition spaces and describes a functional and decorative pattern translating the curvy development of the ceiling into some sort of seismograph: its clear-cut graphic design can etch the horizontal plane to convey movement and depth to the surface in a wide range of formats expanding space perception.

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Edilizia pubblica e dei servizi, edilizia industriale Buildings for public functions and services, industrial buildings PRIMO PREMIO FIRST PRIZE

Andrea Mambriani Cedacri Group Headquarter, Collecchio, Parma (I)

Il complesso edilizio si caratterizza per l’uso accurato dei materiali che definiscono superfici e volumi, valorizzandoli a livello compositivo e negli aspetti funzionali. Sapientemente utilizzata sia dentro che fuori, la ceramica assume il ruolo di elemento regolatore che descrive la scansione delle facciate e ordina l’organizzazione degli spazi interni. La messa in opera della parete ventilata, coerentemente eseguita in ogni dettaglio, segue un preciso schema di posa, calibrato sulla forometria dei serramenti. Negli sfondati dei prospetti, il paramento ceramico ripiega nell’edificio accentuandone la continuità spaziale. All’interno, le lastre in grès porcellanato della pavimentazione sperimentano un inedito linguaggio grafico-cromatico a barre che, oltre a sottolineare i percorsi, qualifica fortemente i vari ambienti. The compound is characterized by the accurate use of materials defining surfaces and volumes, which are enhanced from the compositional and functional viewpoints. Ceramic is exploited skilfully both indoor and outdoor and acts as a regulatory element describing the pattern of façades and arranging the organization of indoor spaces. The installation of a ventilated wall was implemented consistently for each detail according to a precise installation procedure based on the size of windows and doors. In the recesses of the façade, the ceramic facing bends the building and enhances its space continuity. Indoor, porcelain stoneware floor slabs experiment with an unprecedented graphic and chromatic language envisaging bars which, in addition to highlighting paths, provides a strong character to the various environments. CASALGRANDE PADANA

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Grand Prix 2010-2012

SECONDO PREMIO SECOND PRIZE

Concepito come una cittadella della formazione per il settore turistico,

Massimiliano e Doriana Fuksas Studio Fuksas School Georges-Frêche, Montpellier (F)

il complesso scolastico si caratterizza fortemente a livello espressivo, imponendosi nel paesaggio urbano con una chiara connotazione architettonica che ne rivela la matrice progettuale. L’esuberante grammatica plastica della struttura è riproposta all’interno dell’edificio con un susseguirsi di forme fluide e scultoree che sinuosamente si inseguono e pervadono tutti gli ambienti, personalizzandoli a livello volumetrico e cromatico. In questo contesto estremamente dinamico, la ceramica si pone come elemento di ordine modulare e stabilità formale. Le lastre in grès porcellanato delle pavimentazioni, selezionate in monocrome tonalità neutre e rigorosamente applicate secondo precisi schemi di posa, fissano saldamente a terra gli spazi come superfici strutturali. The school compound was conceived like an education citadel for the tourist sector and has a strong expressive character imposed on the urban landscape with a clear architectural connotation revealing its original design. The exuberant plastic grammar of the structure is proposed again inside the building through alternated flowing and sculpture-like shapes winding and intertwining to invade all environments and characterize their volumes and colours. In this extremely dynamic context, ceramic is used to provide modular order in monochrome neutral shades and carefully installed according to precise procedures to anchor the spaces to the ground like structural surfaces.

©Sergio Pirrone

©Moreno Maggi

©Ramon Prat

and formal stability. Porcelain stoneware floor slabs have been selected

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TERZO PREMIO THIRD PRIZE

Intervento architettonico chiaro e deciso, che interpreta con raffinata

Thomas Bamberg Architetto BDA Bamberg Architektur Church, Sonnenbühl (D)

sensibilità il tema dell’inserimento nel contesto naturalistico. Caratterizzata da rigore e purezza formale, la costruzione emerge dal paesaggio con delicatezza creando un contrappunto armonico. La pavimentazione ceramica costituisce un elemento di omogeneità materica e continuità cromatica tra esterno e interno. L’equilibrio raggiunto nella definizione della spazialità tra l’involucro dell’aula liturgica e il piano pavimentale è brillantemente risolto con l’impiego corretto e discreto delle lastre in grès porcellanato accuratamente applicate secondo un preciso disegno

ph: Mario P. Rodrigues Markgroeningen

di posa. L’uso coerente dei materiali, dei colori e della luce assume un ruolo fondamentale a livello compositivo nella determinazione della qualità ambientale, attraverso la ricerca dell’armonia e della semplicità. This clear and decided architectural intervention interprets the theme of insertion in a natural context with sophisticated sensitivity. The building is characterized by rigorous formal purity and emerges delicately from the landscape to create a harmonious counterpoint. The ceramic floor provides material homogeneity and chromatic continuity in the transition from external to internal environments. The balance achieved in the definition of the space between the shell of the liturgical hall and the floor plane was solved brilliantly through the correct and discrete use of porcelain stoneware slabs carefully installed according to a precise pattern. The consistent use of materials, colours and light plays a vital role from the compositional viewpoint to define the quality of the

ph: Mario P. Rodrigues Markgroeningen

ph: Mario P. Rodrigues Markgroeningen

environment through the search for harmony and simplicity.

CASALGRANDE PADANA

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Grand Prix 2010-2012

MENZIONE SPECIAL MENTION

L’intervento mette in evidenza le proprietà del materiale ceramico in un

APA Czech_Dulin´ski_Wróbel Agencja Projektowa „Architektura” sp. zo.o. Airport Jasionka, Rzeszow (PL)

ambito tipologico inusuale, attraverso un progetto di grande chiarezza formale, dove pochi elementi compositivi ben disegnati definiscono una complessità funzionale efficacemente risolta. La finitura levigata delle lastre in grès porcellanato, che rivestono il piano pavimentatale di tutti gli spazi, enfatizza la trasparenza e la permeabilità dei vari ambienti, stabilendo un rapporto costante con l’involucro architettonico, in piena sintonia con gli altri materiali. L’elegante superficie ceramica si comporta come un piano riflettente che fa risaltare la struttura tecnologica della costruzione. Il raffinato monocromatismo si accompagna alla rigorosa semplicità del disegno di posa modulare. The intervention highlights the properties of ceramic materials in an unusual typological sector thanks to a project characterized by great

ph: Thomas Lewandovski

formal clarity, in which few well-designed compositional elements define the effective solution of functional complexity. The polished finishing of porcelain stoneware slabs covering the floor plane in all spaces enhances the transparency and pervious nature of the various environments and develops a constant relationship with the architectural shell, fully in harmony with the other materials. The elegant ceramic surface acts as a reflecting surface enhancing the technological structure of the building. The sophisticated single-colour

ph: Thomas Lewandovski

ph: Thomas Lewandovski

decoration combines with the simple modular installation pattern.

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MENZIONE SPECIAL MENTION

Il progetto interpreta la materia ceramica come codice identificativo

Eik Kammerl Kammerl+Kollegen NewMetro Station, Aschaffenburg (D)

del luogo, che si trasforma in una sorta di elemento grafico-decorativo ricorrente, usato sia in orizzontale che in verticale. Posati in raffinati accostamenti cromatici, i moduli in grès porcellanato concorrono in modo determinante alla definizione della qualità ambientale delle zone pubbliche di transito e distribuzione. L’originale soluzione adottata per il blocco scala, con il tappeto ceramico che dal piano pavimentale sale a rivestire la parete che attraversa a tutta altezza il volume centrale, contribuisce ad alleggerire la percezione dello spazio di servizio, caratterizzandolo e rendendolo più gradevole. The project interprets the ceramic material as an identification code for the location, which is turned into some sort of recursive graphic and decorative element, used both horizontally and vertically. Porcelain stoneware modules are installed with sophisticated colour

ph: Alex Heck

combinations and provide a vital contribution to define environmental quality in the transit and distribution public areas. The original solution implemented to lock the stairs, with a ceramic carpet climbing from the floor plane to cover the wall crossing the central volume with all its height, contributes to a lighter perception of the service space, which

ph: Alex Heck

ph: Alex Heck

receives a stronger character and becomes more pleasant.

CASALGRANDE PADANA

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Grand Prix 2010-2012

MENZIONE SPECIAL MENTION

Valeriya Shubina OOO OMA-9 “Theological Seminary”, Kolomna (RUS)

Intervento di riqualificazione condotto con leggerezza formale, sensibilità cromatica e attento studio delle preesistenze. Ricercando costantemente un equilibrato rapporto tra l’antico e il nuovo, il progetto interpreta il tema del rifacimento della pavimentazione ceramica in chiave storicista per raccontare l’evoluzione del luogo, in una sorta di ricostruzione materica e cromatica della memoria dell’edificio. Il disegno geometrico e la tessitura ornamentale dei vari elementi che formano il tappeto ceramico ricreano una visione tradizionale della composizione decorativa, utilizzando materiali contemporanei. L’esecuzione dei particolari e della posa in opera complessiva sono ottenute mediante accurate lavorazioni. This requalification intervention was implemented with formal lightness, colour sensitivity and a careful study of pre-existing structures. The constant search for a balance between ancient and new elements has led the project to interpret the theme of the new ceramic floor from a historical perspective to illustrate the evolution of the locations, as a sort of material and chromatic reconstruction of the memory of the building. The geometrical pattern and historical vision of the decoration uses modern materials. The implementation of details and overall installation procedures were carefully achieved.

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ph: Elsa Ramiré

Edilizia residenziale Residential buildings

PRIMO PREMIO FIRST PRIZE

Il progetto definisce un manufatto architettonico di grande fascino

Javier Artadi Artadi Arquitectos Las Palmeras House, Lima (PE)

e qualità ambientale, che si inserisce con coerenza nel contesto naturalistico. Costruita attraverso un’originale stratificazione compositiva di volumi, superfici e materiali, la residenza sperimenta soluzioni inedite per la tipologia abitativa. L’uso geometrico e monocromatico della ceramica sottolinea con eleganza e precisione la suddivisione degli spazi, fino ad assumere un ruolo di primo piano nella macchina scenica della terrazza che incornicia l’orizzonte sul mare: la pavimentazione continua in grès porcellanato segna il limite di appoggio di questa spettacolare prospettiva sul paesaggio marino. The project defines a very charming work of architecture of great environmental quality consistently embedded in a natural context. The house has been built according to an original alternation of layers including volumes, surfaces and materials and experimenting with unprecedented solutions in residential buildings. The geometrical and monochrome use of ceramic stresses the arrangement of spaces with elegance and precision and plays a leading role in the stage machinery

ph: Elsa Ramiré

of the terrace, framing the horizon on the sea: the seamless porcelain stoneware floor marks the boundary supporting this spectacular view on the maritime landscape. CASALGRANDE PADANA

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Grand Prix 2010-2012

SECONDO PREMIO SECOND PRIZE

Il progetto propone una moderna e raffinata interpretazione della materia

Justin Quinlan The Quinlan Group Piccoli Residence, Griffith (AUS)

ceramica, utilizzata in questa casa-villaggio come elemento compositivo e funzionale di coerenza e unitarietà architettonica. Concepita come una piattaforma di connessione orizzontale, senza soluzione di continuità tra dentro e fuori, la pavimentazione in lastre di grès porcellanato esce all’esterno per collegare tra loro i vari padiglioni che si affacciano sullo spazio centrale della piscina. Lo studio cromatico e la selezione delle finiture superficiali sono pensati per armonizzarsi con gli altri materiali e il paesaggio. The project proposes a modern and sophisticated interpretation of ceramic material, which in this village residence is used as a compositional and functional element providing consistence and as a seamless horizontal platform connecting indoor and outdoor spaces; outside, they connect the various halls contouring the central space dominated by a swimming pool. The colour study and selection of surface decorations are conceived to blend harmoniously with the other materials and the landscape.

ph: Brett Boardman

ph: Brett Boardman

architectural unity. The porcelain stoneware floor slabs are conceived

22) Percorsi in ceramica 27


TERZO PREMIO THIRD PRIZE

Progettati per ricercare costantemente il dialogo con la natura che

Louis Phillips Louis Phillips Architects and Associates Pearl Valley Golf Estate, Paarl (ZA)

li circonda, gli spazi abitativi si integrano con gli ambienti all’aperto, concepiti come stanze senza soffitto da vivere in continuità con l’interno della casa. In questo equilibrato rapporto tra dentro e fuori, le superfici ceramiche svolgono un ruolo fondamentale di unitarietà, pur nella differenziazione funzionale delle applicazioni: finitura bocciardata e tonalità chiara per la pavimentazione esterna convergente sulla vasca centrale che finisce senza bordo, quasi ad abbracciare la campagna di fronte; finitura levigata, tonalità scura e grande formato per omogeneizzare gli ambienti all’interno. These residential spaces are designed to constantly search for a dialogue with the surrounding nature and integrate with external

ph: Hansie Oosthuizen

environments, conceived as roofless rooms to be inhabited like the rest of the house. Within such delicate balance between indoor and outdoor spaces, ceramic surfaces play a fundamental unifying role, although their applications are functionally different: bush-hammering and light colours for outdoor floors lead to the central pool with no edge, almost to embrace the countryside in front of it; polished

ph: Hansie Oosthuizen

finishing and large formats make indoor environments homogeneous.

CASALGRANDE PADANA Percorsi in ceramica 27

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Grand Prix 2010-2012

MENZIONE SPECIAL MENTION

La qualità di queste abitazioni è sottolineata dal rivestimento

Alain Demarquette Private House, Merignies (F) Private House, Cambrai (F)

ceramico, assunto come elemento unitario del progetto. La superficie monocromatica della pavimentazione si distribuisce in modo ordinato e omogeneo all’interno e all’esterno della casa, contribuendo a qualificare ogni ambiente: dagli spazi aperti del soggiorno e della cucina al giardino, dalle sale da bagno alle zone di disimpegno. Lo spazio abitativo è modulato sul formato della piastrella, attraverso un equilibrato studio del disegno di posa, che risulta calibrato sulle dimensioni e le funzioni specifiche di ogni singolo locale. The quality of these houses is highlighted by ceramic surfaces playing a unifying role within the project. The single-colour floor surface is distributed in an ordered and homogeneous way inside and outside the house, thus contributing to the qualification of each environment: from the open spaces of the living room and kitchen to the garden, bathroom and corridors. The living space is modulated according to the tile formats, through a balanced study of their installation scheme, calibrated according to the size and specific functions of each room.

24) Percorsi in ceramica 27


Rivestimenti di facciata, pavimentazioni esterne Façade coverings, external floorings PRIMO PREMIO FIRST PRIZE

Studio di Architettura Anselmi & Associati San Pio da Pietrelcina church compound, Roma (I)

L’edificio comunica con immediatezza una grande forza simbolica che scaturisce dalla complessità formale della copertura a geometria variabile, dove la materia ceramica è protagonista assoluta. L’inusuale rivestimento, che trova celebri precedenti nei mosaici della storia dell’architettura, è qui adottato in chiave moderna con una cifra stilistica e applicativa del tutto originale. Il progetto sperimenta un inedito uso del grès porcellanato. Spezzato in molteplici frammenti screziati, il materiale è sapientemente ricomposto a formare un manto di finitura lucente e continuo che accentua ulteriormente il valore plastico della costruzione, fissandone l’immagine architettonica. Come una morbida pelle funzionale, la superficie ceramica avvolge e protegge l’aula liturgica. The building naturally conveys great symbolic strength stemming from the formal complexity of the variable geometry roof, where ceramic materials play an unparalleled role. The unusual cover, recalling famous mosaics in the history of architecture, is reinterpreted from a modern perspective with a fully original stylistic reading and application approach. The project experiments with an unprecedented use of porcelain stoneware. The material was cracked in endless colour-streaked fragments and skilfully repositioned to form a glossy and seamless cover enhancing the plastic value of the building and stabilizing its architectural image. Like soft functional skin, the ceramic cover protects the liturgical hall. CASALGRANDE PADANA

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Grand Prix 2010-2012

SECONDO PREMIO SECOND PRIZE

Inserito in modo armonico nel paesaggio della pianura lombarda,

Alessandro Traldi Atelier Traldi School Complex, Massalengo, Lodi (I)

l’intervento si caratterizza per l’elegante semplicità compositiva, il rigore formale e lo sviluppo di inedite soluzioni progettuali che conferiscono all’edificio una dignità rappresentativa e una qualità architettonica degne di un’opera di pubblico interesse quale è la scuola. Impiegati come veri e propri componenti di un linguaggio espressivo contemporaneo, gli elementi in grès porcellanato utilizzati per il rivestimento di facciata concorrono in modo determinante a questo processo di valorizzazione. La raffinata uniformità dei fronti è definita dalla scansione ritmata del paramento ceramico, orientato da un preciso schema di posa verticale che interagisce dinamicamente con la perpendicolarità dei pannelli frangisole e dei serramenti che fuoriescono volumetricamente. The intervention is harmoniously embedded in the landscape of the Lombard plains and is characterized by its elegant compositional architectural solutions providing the building with representative formality and architectural quality worthy of buildings of public interests such as schools. Porcelain stoneware elements are used as real components of contemporary expressive language to cover the façade and provide a vital contribution to the enhancement of the building. Sophisticated uniform façades are defined by the rhythmic arrangement of the ceramic cover, oriented by a precise vertical installation procedure dynamically interacting with perpendicular shading devices and projecting volumes of doors and windows.

ph: Vittorio Dozio

ph: Vittorio Dozio

simplicity, formal rigour and development of unprecedented

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TERZO PREMIO (Ex Aequo) THIRD PRIZE (Ex Aequo)

Architetto Silvio D’Ascia & ATI Servizi Integrati - IDI “La Porta Del Parco”, Bagnoli, Napoli (I)

Inserito in un contesto estremamente frammentato, l’intervento si propone di definire un nuovo luogo urbano di aggregazione, attraverso la realizzazione di un edificio-piazza capace di assolvere funzioni collettive, sia al suo interno, sia esternamente, utilizzando la copertura come sistema sopraelevato di spazi pubblici d’incontro, simbolicamente aperti sull’intorno. L’esperimento si concretizza con la creazione di un organismo architettonico formalmente complesso, interamente rivestito da una pelle continua in lastre in grès porcellanato adattate a specifiche esigenze funzionali. Coerentemente plasmato come superficie volumetrica, l’involucro ceramico monocromatico svolge un ruolo fondamentale come elemento di unitarietà del progetto. This intervention is embedded in an extremely fragmented context

ph: Barbara Jodice, Bellissimo, SLED

and is aimed at defining a new urban socialization environment through a building that is also a square capable of fulfilling tasks of public interest, both indoor and outdoor, by exploiting its roof as overhead meeting spaces symbolically overlooking the surrounding area. The experiment led to the creation of a formally complex architectural body fully covered with a seamless porcelain stoneware skin fulfilling specific functional needs. The single-colour ceramic shell is consistently shaped as a volumetric surface and plays a vital

ph: Barbara Jodice, Bellissimo, SLED

unifying role within the project.

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Grand Prix 2010-2012

TERZO PREMIO (Ex Aequo) THIRD PRIZE (Ex Aequo)

5+1AA Alfonso Femia, Gianluca Peluffo “Ex Metalmetron”, Savona (I)

Parte integrante di un ex area industriale, interessata da un ampio intervento di riqualificazione, l’edificio ne rappresenta il fronte urbano riconosciuto. Restituito a nuova dignità attraverso un accurato progetto di recupero funzionale, il fabbricato è stato rivisitato con sensibilità a livello estetico mediante l’applicazione di un nuovo rivestimento ceramico appositamente ideato per questa facciata. L’originalità della proposta consiste nell’avere saputo individuare e riprodurre un elemento decorativofunzionale dotato di una tessitura superficiale tridimensionale che, pur essendo decisamente di gusto contemporaneo, richiama motivi già presenti nel linguaggio d’origine della costruzione. Impreziosito dai moduli in grès porcellanato diamantato, il lungo prospetto curvo si movimenta utilizzando dinamicamente il variare della luce durante la giornata con raffinati effetti compositivi. The building is an integral part of a former industrial area subject to

© Sergio Grazia

a large reclamation intervention and is an apparent urban watershed. The building has been given new dignity through an accurate functional recovery project envisaging a simple aesthetic renovation by applying a new ceramic cover developed ad hoc for its façade. The original value of the proposal consists in the identification and reproduction of a both functional and decorative element with a 3D surface texture which, albeit overtly modern in taste, recall items which were already present at the time of the original building. The long curvy façade is made more precious by porcelain stoneware bevelled-edge modules and more dynamic by exploiting light changes during the day with sophisticated

© Sergio Grazia

compositional effects.

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ph: Alberto Piovano

Piscine Swimming pools

PRIMO PREMIO FIRST PRIZE

La semplicità compositiva e la leggerezza formale che caratterizzano

Marco Ciarlo & Fabio Fabiano Swimming Pool, Savona (I)

l’intervento a livello architettonico e ambientale sono riproposti coerentemente all’interno dell’impianto natatorio, che si contraddistingue per l’equilibrato rapporto tra gli aspetti funzionali necessari e la modernità della proposta spaziale. Il rivestimento ceramico assolve il compito assegnatogli in modo efficace assecondando le linee guida del progetto. Senza mai prevaricare sugli altri elementi compositivi e mantenendosi sempre neutra rispetto alla struttura, la ceramica contribuisce notevolmente alla definizione della qualità ambientale complessiva. The compositional simplicity and formal lightness characterizing this intervention from the architectural and environmental viewpoints are consistently reproduced inside the swimming pool facility, marked by a balance between the necessary functional aspects and modern space proposals. Its ceramic cover fulfils its task affectively by confirming

ph: Alberto Piovano

the guidelines of the project. Ceramic never intrudes on the other compositional elements and constantly plays a neutral role on the structure, thus contributing remarkably to the overall environmental quality. CASALGRANDE PADANA

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Grand Prix 2010-2012

MENZIONE SPECIAL MENTION

La complessità volumetrica scandita dai colori dell’architettura all’esterno

Jean-Luc Roussel - Atelier 3A Swimming Pool, Leffrinckoucke (F)

è riproposta all’interno della struttura con una declinazione cromaticocompositiva ancor più precisa e puntuale. Il progetto gioca con i colori ma con ordine e chiarezza definendo una qualità ambientale complessiva che si evidenzia in tutti i locali dell’impianto: dalla piscina agli spogliatoi, dall’ingresso ai servizi. Protagoniste assolute di ogni superficie, le piastrelle di ceramica disegnano lo spazio secondo studiati schemi di posa modulari, alternando soluzioni tra loro coerenti pur nella diversità. Molto accurata l’esecuzione dei particolari tecnico-funzionali. The volumetric complexity highlighted by the external colours of the building is reproduced inside with a very precise arrangement of colours and volumes. The project plays with colours in an orderly and clear way, by defining overall environmental quality expressed in all spaces of the facility: from the swimming pool and locker rooms to the entrance hall and restrooms. A leading role is played on all surfaces by ceramic tiles shaping the space according to accurate modular installation schemes, alternating different but mutually consistent solutions. The implementation of technical and functional details is very accurate.

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MENZIONE SPECIAL MENTION

Il progetto definisce uno spazio dotato di grande atmosfera e fascino.

Alain Sarfati S. Area Alain Sarfati Architecture “Centre Aqua-Ludique”, Arras (F)

Un ambiente quasi surreale che dà la sensazione di nuotare in una sorta di grotta architettonica, dove il nero della pavimentazione ceramica richiama la pietra della montagna e le vasche sembrano scavate nella roccia, mentre le forme plastiche della soffittatura che si rispecchia nell’acqua rimandano a suggestive immagini organiche in movimento. In questa inedita proposta progettuale, le lastre in grès porcellanato sono pensate fin dall’inizio come elementi integranti di un linguaggio espressivo comune, andando oltre la pura funzione di rivestimento tecnico. The project defines a very charming and picturesque space. An almost surreal environment leads one to think he or she is almost swimming in a large architectural cave, where a black ceramic floor recalls mountain rocks and swimming pools seem to be carved in the recall stimulating moving organic imagery. Within this unprecedented project proposal, porcelain stoneware slabs have been originally conceived as integral parts of a shared expressive language stretching beyond their function as purely technical cover.

ADAGP- ph: Noelle Hoeppe

ADAGP- ph: Noelle Hoeppe

rock, whereas the plastic shapes of the ceiling reflect in the water and

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ospite d’onore guest of honour Daniel Libeskind è nato nel 1946 a Łód´z, in Polonia; trasferitosi negli Stati Uniti a 13 anni, è diventato cittadino americano nel 1965. Ha studiato musica in Israele e a New York, diventando un solista acclamato. Ha lasciato la musica per dedicarsi allo studio dell’architettura, conseguendo la laurea nel 1970 presso la Cooper Union for the Advancement of Science and Art a New York. Figura di riferimento internazionale dell’architettura e dell’urban design, grazie alla sua nuova visione critica della disciplina e all’approccio multidisciplinare, ha maturato esperienze professionali in vari ambiti d’intervento: edifici per grandi istituzioni culturali e private, centri congressi, università, residenze, hotel, centri commerciali e ville. Ha inoltre realizzato scenografie per opere liriche e mantiene attivo un dipartimento di ricerca di industrial design. Ha ricevuto numerosi premi e ha ideato progetti di fama mondiale, tra cui il Jewish Museum di Berlino, l’ampliamento del Denver Art Museum, il Royal Ontario Museum di Toronto, il Museo di Storia Militare di Dresda in Germania, il Grand Canal Theatre a Dublino in Irlanda. Tra i tanti progetti in costruzione, CityLife, l’intervento di trasformazione dell’area Ex-Fiera di Milano e lo Zlota 44, una torre residenziale a Varsavia. In seguito alla vittoria del concorso per il World Trade Center di New York, Libeskind è stato nominato architetto responsabile del masterplan per l’area del WTC; il progetto Memory Foundations è ora in fase di realizzazione.

Daniel Libeskind 32) Percorsi in ceramica 27

Daniel Libeskind was born in Łód´z, in Poland, in 1946; he moved to the United States at the age of 13 and became an American citizen in 1965. He studied music in Israel and in New York and became a much-applauded soloist. He left music to study architecture, graduating from the Cooper Union for the Advancement of Science and Art in New York in 1970. One of the world’s biggest names of architecture and urban design for his new critical view of the profession and his crossdisciplinary approach, he has gained a wide experience in multiple areas: buildings for big cultural and private institutions, congress centres, universities, residential buildings, hotels, shopping centres and villas. In addition, he has designed sets for opera productions and has an industrial design research department. He has received lots of awards and has designed world-class projects, such as the Jewish Museum in Berlin, the extension of the Denver Art Museum, the Royal Ontario Museum in Toronto, the Dresden Museum of Military History in Germany, the Grand Canal Theatre in Dublin, Ireland. One of the many projects he is working at is CityLife, the reconversion of Milan’s former fair complex, and Zlota 44, a residential tower in Warsaw. Having won the bid for the New York World Trade Centre, Libeskind has been commissioned with the master plan for the WTC area; the Memory Foundations project is currently under way.


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Daniel Libeskind Lectio magistralis La personalità di Daniel Libeskind, nato nella polacca Łód´z ma americano d’adozione, è complessa e articolata come la sua formazione. Dedicatosi fin da giovane con grande passione alla musica, vinse una borsa di studio messa in palio dall’American-Israel Cultural Foundation Fellowship, che gli permise il trasferimento nell’amata New York, dove si iscrisse alla facoltà di architettura della Cooper Union for the Advancement of Science and Art, università che fa dell’attenzione alla libertà d’espressione degli allievi e alla loro creatività il suo punto di forza. Laureatosi nel 1970, decise di approfondire ulteriormente gli studi, trasferendosi a Londra per potersi specializzare in Storia e Teoria dell’Architettura, presso l’Università dell’Essex. Non stupisce quindi che l’elevato spessore intellettuale e artistico dell’architetto si esprima con un originale metodo progettuale che riflette il suo coinvolgimento nelle più diverse discipline - dalla filosofia all’arte, dalla letteratura alla musica; considerato tra i protagonisti assoluti dell’architettura contemporanea, nelle sue opere Libeskind combina scienza, matematica, astronomia, design. In occasione della Lectio Magistralis tenuta per la cerimonia di premiazione del Grand Prix 2010-2012, Libeskind ha evidenziato come, nello sviluppo del suo lavoro, sia arrivato a definire un nuovo modo di guardare alla progettazione e allo studio delle città, e un nuovo senso di connessione tra l’arte e l’architettura. In questo personale approccio al processo progettuale, il “disegno” e le “macchine” assumono un ruolo importante come lui stesso ha dichiarato: “Io ho cominciato disegnando, una cosa che per me è ancora fondamentale, tanto che tutta la mia architettura deriva dalla tradizione della mano, del disegno, come i maestri del passato. Io ho sempre disegnato, anche quando non avevo edifici da progettare, cosa che ho cominciato a fare abbastanza tardi. Il mio primo progetto è arrivato nel 1989, prima non avevo mai realizzato un

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edificio”. E ancora: “Le macchine sono un altro elemento tradizionale dell’architettura. Vitruvio sosteneva che l’architetto deve saper disegnare, suonare musica e costruire macchine”. Tale è stato il fulcro della sua conferenza: i caratteri identificativi del suo modo di lavorare; l’originalità del suo linguaggio compositivo; gli aspetti innovativi della sua azione di ricerca; il suo approccio personale alle varie scale del progetto, dall’oggetto di design al manufatto architettonico alla pianificazione dell’intervento alla dimensione urbana. La lecture, accompagnata da spettacolari proiezioni di grande formato e da numerosissimi disegni, ha incentrato l’attenzione su alcune tra le sue opere più rappresentative e più note: non solo il Jewish Museum di Berlino, o il masterplan per l’area del World Trade Center di New York, o ancora il CityLife a Milano, ma anche prodotti e oggetti quotidiani e contemporanei - specchi, lampade, maniglie, porte... -, e le sue macchine della lettura, della scrittura e della memoria, ispirate alla tradizione rinascimentale italiana ed esposte alla Biennale di Architettura di Venezia (dalla quale ha ricevuto il Leone d’oro), e le installazioni milanesi, nel Museo del Novecento, in Banca Sistema, all’Università Statale - tutti segni concreti di come Libeskind concepisca e rappresenti stilisticamente il design e il design urbano. Focalizzando la propria esposizione sul progetto elaborato per CityLife, Libeskind ha infine sottolineato il suo rapporto speciale con Milano, città dove ha vissuto per alcuni anni, dove è nata sua figlia, dove ha fondato una scuola di architettura e dove tutt’ora è operativa la sede dello Studio Libeskind Design, gestito dal figlio Lev, e nei confronti della quale ha dichiarato di provare gli stessi sentimenti profondi che da sempre lo legano intimamente a New York, “l’altra città che porto nel cuore; vivo in due luoghi, New York e Milano, che per me sono una cosa sola”.

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Daniel Libeskind Lectio magistralis

The personality of Daniel Libeskind, born in Łód´z, Poland, but an American citizen, is as complex and far ranging as his education. A great passion for music since his youth, he won a scholarship of the AmericanIsrael Cultural Foundation Fellowship, so he could move to his beloved New York, where he attended the Faculty of Architecture at the Cooper Union for the Advancement of Science and Art, a university that takes care of its students’ freedom of expression and creativity. Graduated in 1970, he decided to go further with his studies and moved to London to specialise in History and Theory of Architecture at Essex University. It is not surprising then that the architect’s high great intellectual and artistic background expresses itself in a unique design method that reflects his involvement in the most varied subjects – from art to philosophy, from literature to music; regarded as one of the greatest names of contemporary architecture, Libeskind combines science, mathematics, astronomy and design in his works. On the occasion of the Lectio Magistralis held during the Grand Prix 2010-2012 awards ceremony, Libeskind pointed out how, in his career, he has managed to define a new way of looking at the design and development of the cities and a new sense of connection between art and architecture. In this personal approach to the design process, a key role is played by “drawing” and “machines”, as he stated himself: “I started by drawing, something that is still fundamental to me, so much that all of my architecture comes from the tradition of the hand, of drawing, like the masters of the past. I have always drawn, even when I had no buildings to design, something I started to do fairly late. My first project came in 1989, I had never 36) Percorsi in ceramica 27


done any building until then”. And then: “Machines are another traditional feature in architecture. Vitruvius claimed that an architect must be able to draw, play music and build machines”. That was the focus of his lecture: the distinctive traits of his working method; the uniqueness of his composition language; the innovative dimension of his research work; his personal approach to the different scales of a project, from a designer item to an architectural feature, to the planning of the project on a urban scale. The lecture, supported by spectacular large-sized slides and plenty of drawings, focussed on some of his best known and most distinctive works: not only the Berlin Jewish Museum or the master plan for the World Trade Centre in New York, or else the CityLife in Milan, but everyday or contemporary products and items – mirrors, lamps, handles, doors.. – and his reading, writing and memory machines, inspired by the Italian Renaissance tradition and exhibited at Venice Architecture Biennale (which awarded him the Golden Lion), and the installations in Milan, in Museo del Novecento, in Banca Sistema, at the State University – all real evidence of the way Libeskind approaches both design and urban design. Focussing his lecture on the CityLife project, Libeskind then spoke at length of his special relation with Milan, a city where he lived for a few years, where his daughter was born, where he founded a school of architecture and where the Studio Libeskind Design, run by his son Lev, is still up and running, and for which he says he feels the same deep feelings that have always deeply bonded him to New York, “the other city I keep in my heart: I live in two places, New York and Milan, which are one and the same thing to me”.

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Daniel Libeskind

Museo Ebraico - Berlino Jewish Museum – Berlin

Lo Jüdisches Museum di Berlino, a firma Daniel Libeskind, è il più grande museo ebraico in Europa; comprende una collezione permanente e svariate esposizioni temporanee che raccontano due millenni di storia degli ebrei in Germania. L’originale rapporto tra architettura e contenuto simbolico ne fa una delle costruzioni più caratteristiche della capitale tedesca - scrigno di segni, memorie, evocazioni. Completamente rivestito di lastre di zinco-titanio, presenta facciate attraversate da finestre molto sottili e allungate, simili a feritoie disposte in modo casuale. La struttura, vista dall’alto, evidenzia una linea frammentata - una stella di David scomposta e destrutturata - che si interseca con una linea retta - “il vuoto della memoria” -, a formare zone vuote attraverso il museo. Piani inclinati e corridoi labirintici rendono il percorso difficile e oscuro; al museo si accede attraverso un tunnel sotterraneo che proviene dall’adiacente Museo della Storia di Berlino e conduce a tre corridoi che simboleggiano i diversi destini del popolo ebraico: l’asse dell’Olocausto, che porta a una torre lasciata vuota, denominata la Torre dell’Olocausto, uno spazio straniante illuminato solo dalla luce che penetra da una stretta feritoia posta in alto; l’asse dell’Esilio, che conduce a un giardino quadrato esterno, il Giardino dell’Esilio, racchiuso tra 49 colonne, sulla cui sommità sono stati piantati alberi di olivagno, simbolo della pace e della speranza di un ritorno in patria; l’asse della Continuità, collegato agli altri due corridoi, che rappresenta il permanere degli ebrei in Germania, la strada della vita e della convivenza. L’Installazione Shalechet - Foglie cadute - è l’unico spazio vuoto dell’edificio in cui è possibile entrare: i visitatori sono invitati a camminare sui 10.000 volti in acciaio forato e ad ascoltare il rumore prodotto dalle lastre di metallo che sbattono l’una contro l’altra.

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Berlin’s Jüdisches Museum, designed by Daniel Libeskind, is Europe’ largest Jewish museum; it hosts a permanent collection and several temporary exhibitions that tell two thousand years in the history of Jews in Germany. Because of its unique relation between architecture and symbolic contents, it is one of the most distinctive buildings of the German capital – a treasure trove of memories, signs and suggestions. All covered in zinc-titanium slabs, the facades are run through by very thin, elongated windows, which look like randomly placed slits. Seen from above, the building looks broken up – a disassembled, broken up Star of David – which intersects a straight line – the “void of memory” – forming empty areas through the museum. Slanting planes and labyrinthine corridors make the visit hard and dark; the museum is entered via an underground tunnel coming from the adjoining Berlin History Museum and leading to three corridors, which symbolise the different fates of the Jewish people: the axis of the Holocaust, leading to an empty tower, known as the Tower of the Holocaust, a bewildering area, barely lit by sunlight seeping through a narrow slit on top; the axis of Exile, leading to a square outdoor garden, the Garden of Exile, enclosed by 49 pillars, on top of which grow Russian olive trees, the symbol of peace and the hope of coming back home; the axis of Continuity, connected to the other two corridors, which stands for the Jews’ staying in Germany, the way of life and cohabitation. The Shalechet – Fallen Leaves – installation is the only empty area in the building that can be accessed: visitors are called to walk over 10,000 pierced steel faces and listen to the noise made by the metal plates as they hit each other.


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Daniel Libeskind

Ground Zero - New York

Il masterplan per la ricostruzione del World Trade Center, affidato a Daniel Libeskind, si propone di creare un’architettura evocativa, piena di riferimenti simbolici, di nuove funzioni e diversi equilibri nel sito stesso e con i quartieri circostanti. Il Memory foundations è un progetto per “vuoti”, sostenuto dal grande cratere del memoriale come fulcro, intorno al quale sistemare le nuove costruzioni che culminano nella spinta verticale dell’ormai famosa Tower of Freedom. La torre, composta di semplici simmetrie e di un profilo destinato a reggere il confronto con gli altri grattacieli esistenti a New York, termina con una guglia recentemente posizionata -, che anche visivamente ricorderà la Torre 1 del precedente World Trade Center e che rappresenta il massimo punto in altezza dello skyline di New York: sarà infatti alta 1776 piedi con un chiaro rimando simbolico all’anno dell’indipendenza americana. Oltre alla torre principale, cinque nuove torri ospiteranno gli spazi destinati agli uffici mentre una serie di edifici più bassi saranno adibiti a spazi commerciali. Il complesso circonda il National September 11 Memorial & Museum, dove un monumento chiamato “Reflecting Absence” onorerà le vittime degli attentati dell’11 settembre e di quelle del 1993. L’intervento è costituito da un campo di alberi, interrotto dalla impronte delle torri gemelle; due cavità quadrate - che ne ricalcano l’ingombro originale - con pareti alte 20 metri da cui scorre un flusso d’acqua che le trasforma in cascate artificiali: scavate a una profondità di 4 metri, sul loro perimetro sono state posizionate placche di bronzo con incisi i nomi delle quasi 3.000 vittime di quel giorno di terrore. Il Memorial Site è stato concepito da Libeskind come un “luogo sacro”, un posto tranquillo, di contemplazione e raccoglimento, precluso al caos metropolitano.

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The master plan for the rebuilding of the World Trade Centre, commissioned to Daniel Libeskind, aims at creating a suggestive architecture, replete with symbols, new uses and different balances in the same site and with the surrounding neighbourhoods. The Memory Foundations is a project by “voids”, supported by the large crater of the memorial as a hub, around which the buildings culminating in the vertical thrust of the famous Tower of Freedom will be arranged. The tower, consisting of plain symmetries and an outline that is bound to stand up to the other New York skyscrapers, ends in a pinnacle – recently installed – which will recall, even in its appearance, Tower 1 of the old World Trade Centre and is the highest point in New York’s skyline: it will be 1776 ft high, a clear symbolic reference to the year of US independence. In addition to the main tower, five new towers will host the offices while a number of shorter buildings will be used as shopping areas. The estate surrounds the National September 11 Memorial & Museum, where a monument known as “Reflecting Absence” will commemorate the victims of the 9/11 terrorist attacks and the victims of 1993. The project consists of a field of trees broken up by the blueprints of the twin towers; two square holes – with the same blueprint – with 20 metrehigh walls and a stream dripping down and turning into waterfalls: dug at 4 metres deep, bronze plates engraved with the names of the nearly 3,000 victims of that terrible day have been placed all around them. The Memorial Site has been designed by Libeskind as a “holy place”, a quiet place, a place of contemplation and meditation, barred to metropolitan chaos.


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Daniel Libeskind

CityLife - Milano CityLife - Milan

La riqualificazione dell’area un tempo occupata dal polo urbano della Fiera di Milano, promossa da CityLife, prevede interventi firmati da grandi architetti quali Zaha Hadid, Arata Isozaki e Daniel Libeskind. Il masterplan è stato sviluppato per assicurare una articolata integrazione tra funzioni pubbliche e private, residenze e uffici, shopping center e servizi, aree verdi e spazi per il tempo libero. Il fulcro dell’intervento è rappresentato dalla grande piazza al centro dell’area, su cui si affacciano le tre torri destinate a uffici e dove è prevista la stazione della nuova linea metropolitana M5. Attorno alla piazza, un sistema di spazi commerciali con negozi e servizi di qualità è in grado di rendere l’intero quartiere attivo durante tutto l’arco della giornata. A sud dell’area sorgono le Residenze Hadid e le Residenze Libeskind, due interventi differenziati dalla cifra architettonica, ma accomunati da standard di grande pregio. Composto da otto edifici, distribuiti su due aree, il complesso residenziale progettato da Daniel Libeskind propone una personale interpretazione dello schema tipologico a corte aperta, alla ricerca di un’armonica relazione con il contesto urbano di riferimento. In uno dei prossimi numeri, “Percorsi in ceramica” dedicherà un approfondimento a questo importante intervento architettonico, che ha visto la partecipazione di Casalgrande Padana in qualità di fornitore dei materiali ceramici (50000 mq) utilizzati per i rivestimenti di facciata in vari formati, dal cm 15x90 al cm 30x90.

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The refurbishment of the area that used to host the urban centre of Milan’s fair complex, promoted by CityLife, includes projects designed by such great architects as Zaha Hadid, Arata Isozaki and Daniel Libeskind. The master plan has been developed to widely integrate public and private uses, houses and offices, shopping centres and utilities, green areas and entertainment areas. The focus of the project is the large square in the midst, overlooked by the three office towers, which will host the new M5 underground station. A set of shopping areas around the square with quality stores and services will keep the neighbourhood busy all day long. South of this area are Residenze Hadid and Residenze Libeskind, designed in two different architectural styles but with the same high quality standards. Composed of eight buildings over two sites, Daniel Libeskind’s residential project provides a personal approach to the open courtyard in search of a harmonious balance with the urban surroundings. In one of the next issues, “Percorsi in ceramica” will contain a supplement about this major architectural project, which Casalgrande Padana has been involved in as the supplier of the ceramic materials (50,000 sqmt) used in the facades, in different sizes, from 15x90 cm to 30x90 cm.


CASALGRANDE PADANA

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Casalgrande Ceramic Cloud The first work by Kengo Kuma in Italy was ordered by Casalgrande Padana, constructed with stoneware slabs and donated to the local community.

Entrepreneurial culture and sense of responsibility Casalgrande Padana has been manufacturing stoneware slabs since 1960. We have always worked to foster the integration between product culture and entrepreneurial culture, to be interpreted as a sense of responsibility and sharing. We feel responsible for the environment, for those who work with us and for customers, to whom we guarantee products striking the perfect balance between ethics and aesthetics, such as for instance in the Bios Ceramics*, our cutting edge stoneware slab line. Bios Ceramics products re-

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duce environmental pollution, are self-cleaning and kill bacteria. We share because we produce culture and enhance design and wish to share this with the community, starting from the assumption that the sense of beauty should be experienced as a resource available to all and not as a privilege for the happy few. This is the meaning attached by Casalgrande Padana to its entrepreneurial spirit today. This means placing human beings and the environment always at the heart of all our corporate strategies.

www. biosceramics. com

Casalgrande Padana SPA - Via Statale 467, 73 - 42013 Casalgrande (RE) - Italia T. +39.0522.9901 - F. +39.0522.841010 www.casalgrandepadana.com - marketing@casalgrandepadana.it


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