Casainmente living way n.07 agosto-settembre

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esperienze ed eventi

e quindi… NOMADISMO C U LT U R A L E , M E R C E O L O G I C O , C R E AT I V O Mia moglie nata in Mauritius, madre Irlandese e padre cinese, aveva viaggiato in lungo e in largo per il mondo e io l’avevo ritrovata, proprio li dove era nata. Pochi mesi ed eravamo insieme. Siamo a quattro, sì quattro figli. Dio ci ha fatti incontrare e ora siamo insieme per proseguire, forse un disegno divino, quello di riunire tutte le razze. La nostra missione e’ di far conoscere il mondo a chi, per sua sfortuna, vede le cose per quello che sono piuttosto per quello che rappresentano.Credo che la vita sia un continuo mettersi a confronto, soprattutto con chi non si conosce. La cultura, la famiglia e tutto cio’ che ci circonda, con gli anni ci plasma, impedendoci di far crescere l’essenza di noi stessi. Ho sempre sentito dire: moglie e buoi dei paesi tuoi, ma quando ho incontrato mia moglie, ho voluto correre il rischio. I rapporti non sono mai semplici, ma fin quando c’e’ qualcosa da scoprire di nuovo, questo da forza per continuare ed andare avanti. In questo momento storico, dove tutti parlano di crisi, c’e’ sempre qualcuno che non vede l’ora che arrivi il giorno dopo, cosi’ potra’ scoprire qualche cosa di nuovo. In questo momento mi trovo seduto ad assaporare i profumi della natura e godermi il fresco della sera. Sto anche scrivendo questo, non so se sara’ mai letto da qualcuno quanto ho appena scritto, magari i miei figli un giorno, auguro a loro di poter incontrare la loro anima gemella. Non sarà facile trovarla, non sarà facile viverci assieme, ma ne sarà valso la pena.

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Nei tempi più remoti gli insediamenti nascevano lungo i fiumi, principalmente perché l’acqua era fonte di vita. Successivamente l’uomo ha imparato a navigare e quindi usava i fiumi come vie di comunicazione e per trasporti delle materie prime. Anche le strade erano usate ma per lo più per trasporti leggeri. Con l’avvento delle ferrovie e poi con la venuta dei mezzi pesanti alimentati a petrolio, la costruzione di viadotti, le strade hanno preso il sopravvento.I maggiori centri quindi si sono espansi lungo le maggiori vie di comunicazione senza un preciso disegno e, un po alla volta il territorio è stato invaso da costruzioni di ogni tipo: case, edifici industriali e commerciali. Le speculazioni edilizie, i piani regolatori dei Comuni senza un preciso disegno calato nel territorio, hanno reso il nostro paese una groviera senza ne arte e ne parte. I nostri avi, con intenti sicuramente più nobili dei nostri, si sono visti deturpare quanto erano riusciti a realizzare nei millenni. Piani regolatori dell’ottocento, dove l’auto non esisteva, sono di gran lunga migliori dei più recenti, tanto che a volte risulta più piacevole girare nei centri storici, perfino con l’auto. Ultimamente c’é la moda dei ponti e delle rotatorie, dove architetti e artisti si sbizzarriscono a inserire strutture inutili e costose. Le strade, comunque rimangono le uniche vie di comunicazione, anche se spesso intasate dal traffico urbano e dai trasporti. Fortunatamente con l’avvento della tecnologia risulta sempre più semplice comunicare. Il telefono, internet attraverso le più svariate applicazioni, ha reso tutto più semplice, tanto che sembrerebbe non servisse più muoversi dalla propria scrivania. La crisi però ha sollevato una moltitudine di problemi tanto che ormai nulla si riesce più a vendere.La fiducia e’ venuta a mancare e se non si tocca con mano nulla ormai si riesce piu’ a vendere. Il “rapporto tra persone” sta tornando in auge. Gli spazi lavoro, gli uffici, le aziende, si trovano strutturati in maniera superata. Chi va al lavoro non si può più permettere di tornare a casa o andare al ristorante, le mense aziendali sono spersonalizzate e così oltre al lavoro che da poca speranza, quando ci si trova nella pausa pranzo ci si deprime ulteriormente. L’evento rimane l’unico momento dove ritrovarci a far festa, lo spritz delle sette diventa momento d’incontro e di condivisione. Mostrare all’amico cosa si è riusciti a fare nella crisi più profonda e sconfortante, diventa momento di condivisione o perché no anche di vendita. Ci si deve muovere però, affrontare ore d’auto per raggiungere gli “spazi expò”, in quanto sono pochi o ricercati e così nulla sembra cambiato. Nell’era del terzo millennio dove, in un mondo così evoluto, sembra di essere tornati indietro di cento anni. Ecco perché city HUB è la risposta alle nuove esigenze. Spazi dove sia possibile lavorare, tessere relazioni, vicini a casa e quindi la famiglia e comunque alle persone più care. Fare sport, dedicare tempo alla cura del proprio corpo e alla propria anima. Ma perché l’erba del vicino sembra sempre migliore? Perché muoversi inutilmente, quando è possibile avere tutto a portata di mano! Spazi ex industriali dismessi, vecchi laboratori in disuso, aree vaste senza una precisa destinazione, vicine alle maggiori vie di comunicazione, tante volte sul perimetro del centro storico diventano seguendo lo sviluppo del progetto di riqualificazione City HUB la soluzione ai problemi di molti che, hanno deciso di reinventarsi un nuovo modo di vivere. Non un posto chiuso verso l’esterno, anzi, city HUB è la parte fisica di un social network; aree per il lavoro, la condivisione, il rilassamento, la festa, la formazione, l’alimentazione del corpo e quant’altro si possa pensare di sviluppare. Si perché city HUB può crescere con te, anzi il tuo contributo è fondamentale. City HUB concepito seguendo la filosofia olistica, rende tutto possibile e ogni sogno realizzabile. City HUB, per chi ha scelto come valore principale la condivisione, per chi ha come obiettivo la crescita continua sia fisica, mentale e spirituale, perché l’unica costante nella vita e’ il cambiamento.City HUB, una porta aperta al futuro.


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