News CCIB 11/12/2019

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11.12.2019 CYBERSECURITY Sofia chiede una piattaforma comune nell'Ue Mariana Nikolova, vice primo ministro e presidente del Consiglio per la cibersicurezza, nel corso di una tavola rotonda tenutasi a Sofia, ha dichiarato che: “L'ondata di incidenti informatici richiede una piattaforma comune per la cibersicurezza nell'Ue”. Anche il Segretario Generale dell'Organizzazione europea per la sicurezza informatica, Luigi Rebuffi, ha affermato che l'Ue ha bisogno di una visione comune in questo campo, basata sui valori europei. La discussione si è incentrata sulle politiche di investimento per il partenariato pubblico-privato nella sicurezza informatica. Secondo Rebuffi, uno dei temi principali all'ordine del giorno di Bruxelles è la salvaguardia dei dati che le nazioni possono perdere a causa della digitalizzazione e della globalizzazione dell'economia. “È particolarmente importante che i settori pubblico e privato condividano le informazioni al fine di poter rispondere alle emergenze in modo tempestivo”, ha affermato. Rebuffi ha chiesto, inoltre, norme e regolamenti per sostenere l'approccio comune desiderato alla sicurezza informatica e garantire un livello base di sicurezza informatica per i cittadini. Incontrando i giornalisti a margine della discussione, Nikolova ha affermato che si sta analizzando la questione se la Bulgaria abbia bisogno di maggiori investimenti nel governo elettronico e nella sicurezza informatica. Ha affermato che resta da decidere se la sicurezza dei dati archiviati in infrastrutture governative sensibili debba essere esternalizzata. I risultati dei controlli di sicurezza dei dati, in corso in tutte le strutture della pubblica amministrazione, saranno pubblicati alla fine di quest'anno, ha aggiunto Nikolova. ENERGIA Datori di lavoro e sindacati insistono per la risoluzione dei contratti con le centrali Usa Tre associazioni dei datori di lavoro rappresentative a livello nazionale e una confederazione sindacale hanno raggiunto una posizione comune, insistendo sul fatto che i contratti di acquisto di energia a lungo termine con due centrali elettriche a carbone di proprietà degli Stati Uniti, nel bacino bulgaro di Maritsa, debbano essere sciolti il più presto possibile. L'Associazione bulgara del capitale industriale, la Camera di commercio e dell'industria bulgara, la Confederazione dei datori di lavoro e degli industriali in Bulgaria e la Confederazione dei sindacati indipendenti in Bulgaria rilevano che, contrariamente al diritto Ue, le centrali termoelettriche AES - 3C Maritza East 1 e ContourGlobal Maritsa East 3 praticamente ricevono aiuti di Stato sotto forma di prezzi preferenziali ai quali viene acquistata l'elettricità che generano. Solo tra il primo luglio 2019 e il 30 giugno 2020, gli investitori in AES - 3C Maritza East 1 e ContourGlobal Maritsa East 3 riceveranno un sussidio di oltre 700 milioni


di Lev senza la necessaria approvazione della Commissione europea. Di questo importo, 301 milioni di Lev sono destinati alla ContourGlobal, che aveva già recuperato la somma dell’investimento; fatto confermato da Bruxelles e da una società di consulenza leader a livello mondiale, assunta dal governo bulgaro. La posizione congiunta ricorda che le garanzie statali sugli investimenti sono vietate nell’Unione europea, di cui la Bulgaria è parte. Le organizzazioni esortano le autorità competenti a porre fine all'onere per le imprese bulgare e a ritenere responsabile chi avrebbe dovuto proporre, ma non lo ha fatto, soluzioni e misure tempestive nell’interesse dei clienti bulgari. La AES Corporation statunitense ha acquisito una quota dell'88% nella centrale Maritza East 1 nel 1999, quando era al governo Ivan Kostov, leader dell’Unione delle forze democratiche. Il proprietario di maggioranza aveva concluso un contratto take or pay con scadenza nel 2026, con la National Electricity Company (Nek) di proprietà statale. In base a tale accordo, Nek si obbligava ad acquistare tutta l'elettricità generata dalla centrale a prezzi fissati in anticipo, compreso un mark up che garantiva alla società americana il recupero dei suoi investimenti. La centrale Maritsa East 3 è stata riabilitata e modernizzata per un costo totale di 1,4 miliardi di Lev, investiti dalla Entergy statunitense e dalla Enel italiana. Nel 2011, la ContourGlobal, con sede negli Stati Uniti, ha acquisito una partecipazione del 51% nella centrale elettrica, assicurando l’acquisto di energia fino al 2024. Le due centrali elettriche di proprietà degli Stati Uniti utilizzano risorse energetiche locali e producono quasi i due terzi dell'elettricità del paese. TURISMO Anghelkova incontra il Corpo diplomatico in Bulgaria Rivolgendosi a circa settanta rappresentanti di missioni diplomatiche straniere in Bulgaria, il ministro del Turismo Nikolina Anghelkova ha dichiarato che nel 2020 si svolgeranno numerosi forum internazionali per promuovere gli investimenti nel settore turistico bulgaro. Tra le iniziative, sarebbero in previsione: una convention con l'Italia sul patrimonio culturale; un forum commerciale con Israele incentrato sul turismo culturale e storico. Inoltre la Bulgaria e la Grecia stanno lavorando per gettare le basi di un percorso turistico congiunto per i turisti provenienti dai paesi lontani. È in preparazione una campagna con gli Stati Uniti per pubblicizzare la Bulgaria come destinazione di viaggio sul mercato statunitense. È in programma anche un forum bilaterale per gli operatori turistici di Bulgaria e Turchia. All'incontro annuale di Sofia che vede protagonisti il ministro del Turismo ed il Corpo diplomatico, hanno partecipato gli ambasciatori di cinquanta paesi e altri membri di alto livello delle missioni diplomatiche straniere. Anghelkova ha infine anticipato ai diplomatici che un prossimo forum internazionale sugli investimenti nel turismo si terrà nella località di Sunny Beach sul Mar Nero la prossima primavera.


DIFESA Karakachanov partecipa all'apertura del Centro di formazione aeronautica in Croazia Il ministro della Difesa Krassimir Karakachanov è in Croazia per partecipare all'inaugurazione del Centro di formazione del Programma internazionale per l'aviazione speciale. Da parte bulgara saranno presenti, inoltre, il Vicecapo della Difesa, il Viceammiraglio Emil Eftimov, il comandante della base aerea di Krumovo, il Generale di brigata Dimitar Ivanov e gli ufficiali del comando dell'aeronautica bulgara. Il Training Center avrà sede presso la 93/a base aeronautica di Zemunik Donji, situata nella regione di Zara. Il Centro di formazione è stato istituito con un protocollo d'intesa firmato dai ministeri della Difesa di Bulgaria, Croazia, Ungheria e Slovenia il 4 ottobre 2018 e ratificato dal Parlamento bulgaro il 6 febbraio 2019. Il programma mira a standardizzare la formazione ed a migliorare l'interoperabilità delle unità operative speciali per l'aviazione tattica nella regione. Gli equipaggi bulgari degli elicotteri Cougar AS-532AL, con sede a Krumovo, saranno addestrati presso il Centro Zemunik. Le missioni di addestramento nel Centro aumenteranno gradualmente le loro capacità. Gli equipaggi dei quattro Stati membri della Nato saranno addestrati per partecipare ad operazioni speciali. L'addestramento di volo si svolgerà in varie aree dei paesi partecipanti, simulando minacce terrestri, aeree e navali e incorporando unità di difesa aerea e altre risorse convenzionali.


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