News ccib 30 01 2015

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30.01.2015 IMMIGRAZIONE Sgominato traffico di clandestini, cinque arresti Una organizzazione internazionale dedita al traffico di immigranti clandestini è stata sgominata ieri in Bulgaria. Nell'operazione, compiuta dagli uomini dell'Agenzia bulgara per la sicurezza nazionale (Dans) in coordinamento con i servizi speciali tedeschi e con l'assistenza dell’ Europol, sono state arrestate cinque persone. Il gruppo, composto da cittadini bulgari e turchi, aveva sede nel Land di Sassonia, nell'est della Germania, e organizzava il traffico di immigranti clandestini extracomunitari verso i paesi dell'Europa occidentale, prevalentemente in Germania. Secondo le prime indiscrezioni, i criminali prendevano 2 mila euro per la preparazione di documenti falsi e 3.500 euro a persona per i visti, sempre falsi. Il gruppo criminale avrebbe utilizzato due canali per il trasporto dei clandestini: per via terrestre attraverso il confine tra Turchia e Bulgaria, e in aereo dalla Turchia direttamente in Germania. ENERGIA Caro-bollette in Bulgaria, per Borissov bisogna evitare lo scenario del 2013 La Bulgaria deve evitare uno scenario come quello del 2013, quando il governo fu costretto a dimettersi a causa del caro-bollette dell’energia elettrica. È quanto affermato dall’attuale Premier, Boyko Borissov, che all’epoca dei fatti era sempre a capo dell’esecutivo. Le doppie bollette pervenute a 67 mila utenti dell’area nord orientale del paese non possono essere considerate una pratica “casuale” in questo periodo dell’anno. Borissov ha ricordato che proprio a Varna risiedono la maggior parte dei consumatori cui sono giunte le doppie bollette, e sempre questa città fu il punto di partenza delle proteste che portarono alla destituzione del suo primo governo nell'inverno del 2013. “Ora dei gruppi su Facebook stanno organizzando delle proteste per il primo febbraio a Varna, e tutto ciò a me sembra assolutamente intenzionale. Si sta ripetendo il medesimo scenario”, ha detto Borissov. I membri della commissione parlamentare dell’energia del parlamento terranno un'audizione con i rappresentanti delle tre società di distribuzione dell’energia elettrica attive nel paese, le ceche Cez ed Energo-Pro e l’austriaca Evn. I rappresentanti delle compagnie dovranno spiegare le ragioni alla base del costo elevato delle bollette emesse il mese corrente e delle motivazioni per cui ben 67 mila utenti di Energo-Pro hanno ricevuto due fatturazioni per il medesimo periodo. Non è la prima volta che sorge un contenzioso fra le autorità bulgare e le società di distribuzione, il cui operato “controverso” viene identificato come uno dei principali problemi del settore energetico. Founded in 2003 and acknowledged by Italian Government in law no.518/70 Member of the Association of Italian Chambers of Commerce Abroad Bul. Knyaghinya Maria Luisa, 2, Business Center TZUM, fl.5 – Sofia 1000 – Bulgaria Tel: +359 2 8463280/1–Fax: +359 2 9440869 info@camcomit.bg –www.camcomit.bg


SONDAGGIO Gerb resta in testa alle preferenze dei bulgari Il partito conservatore di Governo, Gerb, continua a godere del sostegno del 23,2 per cento della popolazione. È quanto emerge da un sondaggio di Alpha Research, secondo cui lo schieramento resta il primo partito con un vantaggio notevole sul secondo Partito socialista bulgaro (Bsp), con l’11,4 per cento. Il Movimento per i diritti e delle libertà (Dps, partito della minoranza turca) conserva i propri sostegni intorno al 7,5 per cento, nonostante il calo di gradimento per il leader del partito Lyutvi Mestan. Il Blocco riformista, partner della coalizione di governo, segna un leggero aumento al 6,5 per cento, mentre resta stabile l’appoggio al Fronte patriottico e all’Alternativa per la rinascita bulgara (Abv), rispettivamente, al 5,1 e al 2,9 per cento. CHARLIE HEBDO Estradato dalla Bulgaria Fritz-Joly Joachin, sarà interrogato dal giudice antiterrorismo francese Un conoscente dei fratelli Kouachi, gli autori della strage a Charlie Hebdo, arrestato a inizio gennaio in Bulgaria, è stato estradato in Francia. Fritz-Joly Joachin, 28 anni, arrestato insieme al figlio di tre anni alla frontiera bulgaroturca, dovrebbe essere interrogato da un giudice antiterrorismo di Parigi. L'uomo ha ammesso di conoscere da lungo tempo i fratelli Kouachi, ma assicura che non era in alcun modo a conoscenza dei loro progetti sanguinari alla redazione di Charlie Hebdo. I giudici cercheranno comunque di capire i motivi che lo hanno spinto a lasciare la Francia una settimana prima degli attacchi di inizio gennaio.

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