News ccib 27 01 2015

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27.01.2015 SOUTH STREAM Temenuzhka Petkova: ribadiamo la disponibilità a realizzare il gasdotto Il progetto del gasdotto South Stream è realizzabile solo se osserverà strettamente le normative europee e questa è la posizione più volte ribadita dal Governo bulgaro. È quanto affermato dal Ministro dell’Energia, Temenuzhka Petkova, in un’intervista al canale tv Bnt. “Quando si parla del progetto del gasdotto South Stream e della Bulgaria ci sono due elementi connessi con la posizione del Governo che dovrebbero essere chiari: riteniamo che il South Stream sia importante per quanto riguarda la diversificazione delle rotte di consegna del gas e che la costruzione del gasdotto avrebbe effetti positivi sull'economia”, ha detto il Ministro, secondo la quale i lavori di preparazione stanno proseguendo in quanto non sono giunte notifiche ufficiali sulla sospensione del progetto. La South Stream Bulgaria, la compagnia incaricata della realizzazione del gasdotto South Stream sul territorio del paese balcanico, è ancora operativa. L’Amministratore Delegato della società, Dimitar Gogov, ha spiegato che non sono ancora pervenuti dei documenti ufficiali che indicano la sospensione del progetto. Gogov ha confermato che sono in corso delle procedure che comportano anche delle spese, ma ha specificato che il denaro proviene da degli azionisti che hanno fornito i finanziamenti. South Stream Bulgaria è stata costituita nel 2010 per gestire i lavori di costruzione della sezione bulgara del gasdotto South Stream. Gli azionisti della società sono la Bulgarian energy holding (Beh, maxi compagnia che racchiude tutte le aziende energetiche bulgare) e la russa Gazprom, ciascuna con una quota del 50 per cento. “Anche se il progetto è stato annullato a livello politico, resterà in corso fino a quando i due soci concorderanno che si stanno muovendo verso una nuova fase di sviluppo del South Strema”, ha dichiarato Gogov. Il progetto del South Stream è stato cancellato perché è stato “oggetto di un regolamento controverso della Commissione europea”, aveva commentato invece il ministro degli esteri russo, Sergey Lavrov, aggiungendo che ora l’Europa sta volgendo lo sguardo verso il progetto del Turkish Stream, il gasdotto russo-turco che dovrebbe essere realizzato al posto del South Stream. Lavrov ha sottolineato come il nuovo Turkish Stream sarà in grado di garantire la sicurezza energetica dell’Europa, aggirando paesi di transito del gas “problematici”, in riferimento all’Ucraina. ENERGIA Il 9 febbraio a Sofia si riunisce il gruppo per la sicurezza energetica Il 9 febbraio a Sofia si terrà il primo incontro del gruppo di lavoro di alto livello costituito dalla Commissione UE per rafforzare la sicurezza energetica Founded in 2003 and acknowledged by Italian Government in law no.518/70 Member of the Association of Italian Chambers of Commerce Abroad Bul. Knyaghinya Maria Luisa, 2, Business Center TZUM, fl.5 – Sofia 1000 – Bulgaria Tel: +359 2 8463280/1–Fax: +359 2 9440869 info@camcomit.bg –www.camcomit.bg


dell’Europa sud-orientale. Lo ha annunciato il vicepresidente della Commissione UE responsabile per l’energia, Maros Sefcovic. “L’incontro servirà ad avviare i lavori per valutare i piani esistenti per la diversificazione delle fonti di energia nella regione e per il rafforzamento delle connessioni con l’Europa centrale”, ha spiegato il commissario. Ispezioni nelle tre compagnie per la distribuzione dell’elettricità Le tre compagnie di distribuzione dell’energia elettrica in Bulgaria – le ceche Cez ed Energo-Pro e l’austriaca Evn – saranno sottoposte a ispezioni dettagliate. Secondo il Ministero dell’Energia, la manovra segue le migliaia di denunce presentate da cittadini provenienti da tutta la Bulgaria che sostengono di aver ricevuto due bollette a gennaio. Secondo gli esperti del Dicastero, 67 mila utenti di Energo-Pro hanno ricevuto due fatture per il medesimo periodo di riferimento. Non è la prima volta che sorge un contenzioso fra le autorità bulgare e le società di distribuzione, il cui operato “controverso” viene identificato come uno dei principali problemi del settore energetico. EUROSTAT Le imprese di Bulgaria e Romania tra le meno innovative nell’UE Le imprese bulgare e romene sono le meno innovative nell’Unione europea. È quanto emerge da un rapporto pubblicato dall’Eurostat. Tra il 2010 e il 2012 mediamente il 48,9 per cento delle imprese europee sopra i dieci dipendenti nei settori dell’industria e dei servizi ha avuto attività innovative. In Romania ci si ferma al 20,7 per cento e in Bulgaria al 27,4 per cento. Si tratta dei dati più bassi nell’Ue insieme a quello registrato in Polonia (23,0 per cento). In Croazia si arriva al 37,9 per cento, in Slovenia al 46,5 per cento, in Serbia al 47,5 per cento, in Turchia al 48,5 per cento e in Grecia al 52,3 per cento. In generale si è registrato un forte calo delle imprese innovative rispetto agli scorsi anni. IN MEMORIAM Morta per emorragia cerebrale Rossitsa Yanakieva, vicepresidente del parlamento di Sofia Rossitsa Yanakieva, una dei vicepresidenti del parlamento bulgaro, è morta all’età di 60 anni a causa di un’emorragia cerebrale. La Yanakieva era un membro dell’Alternativa per la rinascita bulgara (Abv, formazione politica fuoriuscita dal Partito socialista bulgaro). Nata a Pernik nel 1954, era stata per due mandati sindaco della città.

Founded in 2003 and acknowledged by Italian Government in law no.518/70 Member of the Association of Italian Chambers of Commerce Abroad Bul. Knyaghinya Maria Luisa, 2, Business Center TZUM, fl.5 – Sofia 1000 – Bulgaria Tel: +359 2 8463280/1–Fax: +359 2 9440869 info@camcomit.bg –www.camcomit.bg


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