News ccib 02 02 2015

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02.02.2015 IN MEMORIAM Morto Zhelev, primo presidente del dopo-comunismo All'età di 79 anni si è spento venerdì scorso a Sofia Zhelyu Zhelev, il primo Presidente della Bulgaria eletto democraticamente dopo la caduta del regime comunista totalitario di Todor Zhivkov il 10 novembre 1989. Zhelev fu capo dello stato dal 1990 al 1997. Le elezioni presidenziali in Bulgaria si svolgono ogni 5 anni. Nel 1988 Zhelyu Zhelev fondò l'Unione per la glasnost e la perestroyka, che operava nel nome della democrazia ai limiti della legalità di allora. Prima del 10 novembre 1989 fu tra i dissidenti di maggior spicco in Bulgaria. Dopo la caduta del totalitarismo si inserì attivamente nella vita sociale e politica del paese. Al termine del suo mandato come presidente, diede vita ad una fondazione che porta il suo nome, dedicata a diffondere tra le giovani generazioni lo spirito della libertà e della democrazia. Ieri in Bulgaria è stata una giornata di lutto nazionale per la morte di Zhelyu Zhelev. CORRUZIONE Arrestato il capo della dogana di Svilengrad, accusato di tangenti La procura generale ha aperto un’istruttoria preliminare nei confronti di Todor Karaivanov, capo della dogana di Svilengrad, al confine con la Turchia. Karaivanov, accusato di corruzione, è stato arrestato quattro giorni fa dagli uomini dell'Agenzia bulgara per la sicurezza nazionale (Dans). Nella sua abitazione sono stati trovati 30 mila lev in banconote segnate. I soldi gli erano stati dati come una tangente. Secondo le prime indiscrezioni, Karaivanov avrebbe preso ripetutamente delle tangenti per contrabbando di merci ma anche per traffico di esseri umani. Appena tre giorni prima del suo arresto, Todor Karaivanov era stato insignito dalle autorità doganali di un’onorificenza per meriti nella lotta contro il contrabbando. FINANZE Le banche greche attive in Bulgaria non subiranno effetti dalle politiche antiausterità di Tsipras Le banche greche attive in Bulgaria non rischiano a causa delle politiche antiausterità del premier Alexis Tsipras. È quanto affermato dal presidente dell’associazione bancaria bulgara, Levon Hampartzoumian, secondo cui le filiali greche in Bulgaria seguono le “normative locali, quindi qualunque cosa accada all'estero dovrebbero rimanere stabili”. Hampartzoumian, citato dal canale televisivo bTv, ha detto che la situazione è ben lontana “da questi scenari drammatici”, e quindi la gente non dovrebbe preoccuparsi. Vladislav Goranov: la Bulgaria ancora non è pronta per l’euro Founded in 2003 and acknowledged by Italian Government in law no.518/70 Member of the Association of Italian Chambers of Commerce Abroad Bul. Knyaghinya Maria Luisa, 2, Business Center TZUM, fl.5 – Sofia 1000 – Bulgaria Tel: +359 2 8463280/1–Fax: +359 2 9440869 info@camcomit.bg –www.camcomit.bg


La Bulgaria vorrebbe introdurre immediatamente l'euro, ma non è ancora pronta. Lo ha dichiarato il Ministro delle Finanze, Vladislav Goranov, che ha rilevato come i paesi dell’eurogruppo avrebbero dovuto indicare alla Bulgaria le riforme strutturali da attuare per raggiungere l’obiettivo. Goranov ha poi rimarcato i grandi passi in avanti compiuti dalla Bulgaria in questo senso. “I vantaggi per quanto riguarda l'introduzione dell'euro sono molto più degli svantaggi”, ha aggiunto Goranov. FERROVIE Sono state ripristinate 33 tratte ferroviarie Da ieri sono state ripristinate 33 tratte ferroviarie della compagnia ferroviaria statale bulgara (Bdz) che erano state soppresse lo scorso 12 gennaio per mancanza di finanziamenti. È quanto riferisce l’ufficio stampa di Bdz. Il Governo ha approvato lo stanziamento di 40 milioni di lev nel budget del Ministero dei Trasporti che saranno aggiunti ai sussidi statali destinati a Bdz. I fondi sono stati prelevati dal bilancio centrale. Il finanziamento suppletivo fornirà le condizioni necessarie per la realizzazione dei servizi di trasporto pubblico e per garantire le normali condizioni di viaggio per gli utilizzatori del servizio. Centinaia di cittadini hanno partecipato alle proteste indette nei giorni scorsi in diverse città della Bulgaria contro la sospensione delle tratte ferroviarie decisa dal Ministero dei Trasporti dall’inizio dell’anno.

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