Il ruolo dell’identità nello sviluppo locale

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IL RUOLO DELL’ IDENTITÀ NELLO SVILUPPO LOCALE L’identità di Calabria progettazione integrata.

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UNIONE EUROPEA

REPUBBLICA ITALIANA

REGIONE CALABRIA


Le idee sono patrimonio individuale reso collettivo La riproduzione dei testi è gradita citando la fonte e inviando una copia a CalabriaProgettazioneIntegrata, Dipartimento programmazione comunitaria e nazionale via Molé 88100 Catanzaro

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© copyleft 2012 2da edizione giugno 2012 Creative Commons Public Licenses (CCPL) Condividi allo stesso modo 3.0 Realizzato nell’ambito delle attività di CalabriaProgettazioneIntegrata, svolte da FormezPA a favore dei laboratori territoriali di progettazione partecipata. Progetto tematico settoriale per la Progettazione integrata, affidato a FormezPA dal dipartimento Programmazione nazionale e comunitaria della Regione Calabria, Fse asse VII: capacità istituzionale

Programmi operativi nazionali per la formazione e l’occupazione

Tu sei libero: di riprodurre, distribuire, comunicare al pubblico, esporre in pubblico, rappresentare, eseguire e recitare quest’opera di modificare quest’opera di usare quest’opera per fini commerciali Attribuzione - Devi attribuire la paternità dell’opera nei modi indicati dall’autore o da chi ti ha dato l’opera in licenza e in modo tale da non suggerire che essi avallino te o il modo in cui tu usi l’opera. Condividi allo stesso modo - Se alteri o trasformi quest’opera, o se la usi per crearne un’altra, puoi distribuire l’opera risultante solo con una licenza identica o equivalente a questa. http://creativecommons.org/


Le collane dell'editoria di CalabriaProgettazioneIntegrata

riferimenti

materiali di progetto

case history

strumenti


UNA COMUNICAZIONE EFFICACE PER LO SVILUPPO LOCALE DELLA CALABRIA Una sfida di buon governo capitanata dalla Regione

Giacomo Mancini

assessore regionale al bilancio e alla programmazione nazionale e comunitaria


La Regione Calabria è determinata nel garantire l’effettività dell’articolo 118 della Costituzione e quindi a favorire concretamente l'autonoma iniziativa dei cittadini, singoli e associati, per lo svolgimento di attività di interesse generale, sulla base del principio di sussidiarietà, perché è convinta che il fulcro dell'ordinamento giuridico e sociale resti la persona, intesa come individuo in relazione, e perciò le funzioni pubbliche devono competere in prima istanza a chi è più vicino alle persone, ai loro bisogni e alle loro risorse. Per questo, la progettazione integrata per lo sviluppo locale, avviata dalla Regione Calabria, ruota intorno a due cardini strettamente correlati: l’uso estensivo e capillare della comunicazione e l’applicazione del modello dell’amministrazione condivisa. RENDERE EFFETTIVO IL PRINCIPIO DI SUSSIDIARIETÀ L’effetto innovativo dell’applicazione del principio giuridico dell’amministrazione condivisa riguarda tutti gli elementi che compongono un’amministrazione, dalle strategie all’organizzazione, dalle procedure ai mezzi, dal personale alla gestione delle informazioni. Le amministrazioni possono “favorire”

le autonome iniziative dei cittadini in vari modi. Possono limitarsi ad aspettare che i cittadini si attivino e chiedano sostegno, per intervenire poi anche solo con un semplice patrocinio, comunque importante perché rende più forte l'iniziativa privata. Ma, cosa assai più interessante, possono costruire le proprie politiche insieme con i cittadini attivi, intrecciando partecipazione e sussidiarietà, facilitando così l’assunzione di responsabilità da parte dei cittadini nell’interesse generale (e questa è la strada che stiamo proponendo noi in Calabria). L’effetto innovativo dell’applicazione del principio giuridico dell’amministrazione condivisa riguarda tutti gli elementi che compongono un’amministrazione, dalle strategie all’organizzazione, dalle procedure ai mezzi, dal personale alla gestione delle informazioni. Possono formare il proprio personale, a tutti i livelli, affinché sappia affiancare alle professionalità tradizionali le nuove competenze necessarie per amministrare insieme con (e non soltanto per conto dei) cittadini, ma possono anche approvare regolamenti per rendere più semplice


http://www.labsus.org/index.php?option=com_content&task=view&id=1147&Itemid=30&phpMyAdmin=fwt8aK JZpgh3J8nRo35bE5i1Wc8 http://www.labsus.org/index.php?option=com_content&task=view&id=1715&Itemid=30&phpMyAdmin=fwt8aK JZpgh3J8nRo35bE5i1Wc8 http://www.labsus.org/index.php?option=com_content&task=view&id=2625&Itemid=30&phpMyAdmin=fwt8aK JZpgh3J8nRo35bE5i1Wc8


e concreta l'applicazione del principio di sussidiarietà e per disciplinare i rapporti con i cittadini più operosi (emblematica, la politica per l'infanzia (1) della regione Liguria). Possono sostenere, in generale, l’attività di associazioni di cittadini mettendo a loro disposizione spazi, computers, strumenti, facilitando così la realizzazione di iniziative per l’attuazione della sussidiarietà (come accade nel caso dell’intervento trentino (2) in materia ittica). Possono svolgere attività di comunicazione rivolta ai cittadini ed ai dipendenti pubblici per promuovere l’attuazione della sussidiarietà, usando la comunicazione sia per colmare le carenze di informazione che impediscono ai cittadini di attivarsi, sia per creare reti di soggetti pubblici e privati, accomunati dall’interesse alla cura di determinati beni comuni, ma possono utilizzare il bilancio sociale anche come strumento per valutare e valorizzare le attività svolte sulla base del principio di sussidiarietà (emblematica questa iniziativa (3) del comune di Piacenza). Formare il proprio personale, a tutti i livelli, affinché sappia affiancare alle professionalità tradizionali

le nuove competenze. Approvare regolamenti per rendere più semplice e concreta l'applicazione del principio di sussidiarietà. Svolgere attività di comunicazione rivolta ai cittadini ed ai dipendenti pubblici. Utilizzare il bilancio sociale anche come strumento per valutare e valorizzare le attività svolte sulla base del principio di sussidiarietà. In generale, possono avere un atteggiamento propositivo, non attendista nei confronti delle iniziative dei cittadini, stimolando l'emersione delle energie nascoste nelle rispettive comunità, svolgendo così un ruolo di “imprenditore” delle risorse dei cittadini. Questo è l’atteggiamento dell'amministrazione regionale calabrese che pensa che un reale sviluppo del benessere locale non possa che nascere da progetti ragionati, impostati e realizzati insieme alle forze vive dei territori dove si interviene. Se vinceremo la sfida della sussidiarietà avremo reso un buon servizio alla Calabria. Un reale sviluppo del benessere locale non possa che nascere da progetti ragionati, impostati e realizzati insieme alle forze vive dei territori dove si interviene.


LA FIDUCIA IN UNA AMMINISTRAZIONE CONDIVISA

Quando lo sviluppo è il risultato della collaborazione tra pubblico e privato, tra amministrazioni e cittadini


Spesso, in tutti i campi, l’innovazione non consiste tanto nella scoperta di qualcosa che nessuno aveva mai visto prima, quanto nella combinazione inedita di fattori noti.

nel sistema amministrativo come il pittore che sulla tavolozza mescola i colori fra di loro, con risultati ogni volta diversi. E, dunque, anche le tonalità, per così dire, della collaborazione fra pubblico e privato saranno ogni volta diverse a seconda delle situaNel caso della programmazione e proget- zioni locali, delle risorse disponibili, delle tazione integrata scelta per l’investimento modalità di interazione. di 400 milioni di euro per favorire lo sviluppo del benessere locale, la scelta dell’ammini- COMUNICAZIONE COME FATTORE strazione condivisa (e, quindi, la sussidia- DI INNOVAZIONE AMMINISTRATIVA rietà orizzontale), rappresenta uno stimolo L’amministrazione condivisa è un principio straordinario all’innovazione in campo am- destinato a realizzarsi soprattutto a livello ministrativo perché consente l’interazione locale, dunque in ciascuno degli oltre ottodi fattori noti, quali le pubbliche ammini- mila comuni italiani i cittadini attivi, singoli strazioni ed i cittadini, in modi imprevedibili e associati, possono assumere iniziative e quindi con risultati innovativi a seconda nell’interesse generale, ma nessuno è in delle infinite combinazioni possibili fra le grado di prevedere come ciascuna di querisorse di cui dispongono le amministrazio- ste diverse iniziative sarà “favorita” (queni e quelle introdotte nel sistema ammini- sto è il verbo utilizzato nella Costituzione strativo dai cittadini attivi. Oltretutto questi italiana per dare dignità costituzionale al ultimi non sono, come le amministrazioni, principio della sussidiarietà) dalle rispetvincolati nel fine e quindi possono mobili- tive amministrazioni comunali e regionali tarsi per perseguire l’interesse generale e come si articoleranno concretamente le in modi e per obiettivi ogni volta potenzial- varie esperienze di amministrazione condimente diversi. Il risultato della interazione visa che scaturiranno dalla collaborazione fra le risorse di cui sono portatrici le am- fra cittadini ed amministrazioni. Noi abbiaministrazioni e quelle di cui sono portatori mo voluto dare trasparenza al processo e i cittadini attivi non è una semplice somma investire risorse, oltre 400 milioni di euro, aritmetica. Semmai è più simile al risultato stimolando la creatività delle comunità che che si ottiene mescolando fra loro i colori avrebbero usufruito di questo straordinario base, la sussidiarietà opera nella società e investimento.


LA BELLEZZA GUIDA I PROCESSI DI PROGETTAZIONE CONDIVISA

L’estetica dei comportamenti

Luca Munari

concept designer


La Regione Calabria lancia una sfida ai propri territori e ai partenariati sociali e istituzionali della regione: lo sviluppo del benessere dei territori dovrà nascere da una capacità progettuale espressa congiuntamente dalle amministrazioni pubbliche e dalle forze sociali ed economiche più sane ed attive.

non poteva non intrigare profondamente chi ha scelto come mestiere la capacità di interpretare i bisogni e trasformarli in sintesi infuse di equilibrio ed armonia.

Sono queste le motivazioni che hanno guidato la mano dei designer nell’individuare gli elementi che avrebbero dovuto accompagnare questa sfida nei tanti incontri e Il progetto politico è forte: l’intervento sul strumenti che avrebbero aiutato per ragterritorio è il frutto di una progettualità, giungere l’obiettivo. della capacità di disegnare, prima, e realizzare, dopo, una crescita economica so- LE SCELTE PROGETTUALI stenibile che migliori la qualità della vita I segni di questa identità vogliono essere forti per permettere un immediata riconodi chi, sul territorio, ci vive. L’audacia amministrativa si esprime nella scibilità ed una istintiva capacità di capiscelta di un modello di governance ori- talizzazione delle azioni di comunicazioni; ginale ed innovativo, l’amministrazione la cromia istituzionale declinata ripetucondivisa: cittadini e Stato insieme, l’uno tamente per sottolineare la complessità che favorisce gli altri. I primi che aiuta- dell’integrazione. no il secondo a dare senso e profondità al Un progetto nato sotto queste costellazioproprio ruolo. ni non poteva non far propri i canoni e gli stilemi della bellezza come rappresentaUN PROGETTO POLITICO INTRIGANTE Un progetto amministrativo con queste zione dell’equilibrio e del benessere aspiimplicazioni di innovazione, di originalità, rato. In questi segni grafici si invoca un di coraggio; un progetto politico per la ri- etica ed una estetica dei comportamenti cerca di un modello economico sostenibile amministrativi che verranno. e basato sulla ricerca del benessere di chi in Calabria ci vive; un progetto che mette al centro della progettualità le esigenze e le potenzialità espresse dalle popolazioni


GLI ARCHETIPI PROGETTUALI Dalla schematizzazione della complessitĂ alla sintesi del logo.


+ Il percorso di progettazione del logo identitario nasce da una graficizzazione della multipolarità caratteristica della progettazione

integrata applicata sulla geo morfologia della Regione. L’opportunità, per un logo che dovrà essere declinato in numerose varianti, di un

tratto di sintesi conduce a rappresentare questa multipolarità riconducendola ai tre attori principali.


la Calabria


le ventisette stelle dell’Unione europea

l’Italia tifa azzurro


C:100 M:75 Y:0 K:5

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GLI ATTORI PRINCIPALI Europa, Italia, Calabria.

L’applicazione fondativa del logo è quella istituzionale che prende spunto dalla rappresentazione dei tre attori principali: l’Unione europea, la Repubblica italiana e la Regione Calabria.

La bandiera cromatica segue quelsta scelta. Il blu dell’Europa, l’azzurro dell’Italia e l’oro della Calabria.


L’ALFABETO DELLA PROGETTAZIONE INTEGRATA Il Din

Ci si è orientati verso un colore neutro che non entrasse in concorrenza con i colori istituzionali e, cercato, un carattere (font) deciso, ben leggibile, chiaro e dotato di forte personalità. La ricerca si è rapidamente indirizzata verso un carattere “industriale”. Dopo aver analizzato storia ed usi di diversi di questi caratteri si è scelta un’identità visiva di stampo prettamente

“regolatorio” e “ordinatore”. Il carattere “DIN” (Deutsches Institut für Normung), creato dall’Istituto tedesco per gli standard industriali nel 1936 come carattere-tipo per la tecnologia e i trasporti, venne, all’epoca, scelto perché aveva le caratteristiche perfette di leggibilità e riproducibilità. Due concetti che ben si attanagliavano alle attività di comunicazione previste.

0123 Din regular ABCDEFGHIJKLMNOPQRSTUVWXYZ abcdefghijklmnopqrstuvwxyz 1234567890$%&@ (,.:;#!?)




SFONDI E CAMPITURE PER LA PROGETTAZIONE INTEGRATA Le texture La semplice geometria del marchio e la sua simmetria consentono la creazione di tessiture che utilizzando la cromia istituzionale creano campiture personalizzate da utilizzare come sfondi, fregi e rifiniture delle varie applicazioni.


DECLINAZIONI CROMATICHE Restituire la complessità dell’integrazione Calabria progettazione integrata è la rete di laboratori che la Regione ha decentrato nelle cinque province per sostenere ed animare l’attività e la rappresentatività dei partenariati socio istituzionali locali che devono presentare progetti integrati di sviluppo locale (Pisl) o di sviluppo regionale (Pisr).

In particolare il Programma operativo regionale prevede l’aggregazione dei Pisl su quattro aree tematiche (turismo locale, qualità della vita, produzione locale e mobilità intercomunale) e dei Pisr su tre criticità territoriali (spopolamento aree interne, centri storici e borghi di eccellenza, patrimonio etnoantropologico).

Il semplice marchio istituzionale viene declinato cromaticamente modificandone anche il logotipo. La bandiera di CalabriaProgettazioneIntegrata si arricchisce di sfumature.




L’integrazione tra cromia e iconografia rappresenta ed esplicita le linee previste per i Progetti integrati di sviluppo locale con una comunicazione di comprensione istintiva.

ICONO•GRAFIA L’integrazione dei codici di comunicazione La declinazione settoriale dei marchi e dei logotipi, che devono rappresentare la complessità dell’integrazione ambita da CalabriaProgettazioneIntegrata si abbina alla declinazione del codice cromatico ed a una iconografia fotografica.



LA REGIONE È NELLE PROVINCE La rete territoriale dei laboratori di progettazione condivisa

CalabriaProgettazioneIntegrata è un’attività sviluppata dalla Regione per assistere i partenariati socio economici delle cinque province nella costituzione e nel monitoraggio dei partenariati di progetto e, in supporto di questi ultimi, per migliorare la qualità delle proposte da presentare e finanziare in una procedura competitiva. La proposta grafica cerca

di restituire la complessità della rete geo-localizzata integrandola con le opzioni settoriali.




CA ITALIANA

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ttazione Calabria proge integrata II, 154 Emanuele via Vittorio 00186 Roma

Giacomo Manc ini assessore programmazion e

contatti 1 T 06.68.44.5 3.20 F 06.68.44.5

via Guglielmo Calderini 68 00196 Roma t 345 3141688 mancini@calabr iapi.it calabriapi.it

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e ogettazion calabriapr net euro integrata. le 630.000 capitale socia e versato interament

rale Elenco gene iscrizione numero 38266 e ex art. 106 e codice fiscal partita Iva 8 0896985100


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Catanzaro 1 luglio 201 Giovedì 28

Il PdC Il piano di zione comunica

Il piano di co

un po’ più in

municazione

dettaglio

GIACOMO

MANCINI ASSESSORE

Analisi di scenario, di clima Obiettivi dell’organizza zione, di com unicazione Pubblici segmentazion e, diretti, di spo nda Messaggi articolati per pub blici

PROGRAMMAZIONE

Il piano di comunicazione

06

GERARDO

CASTALDO FORMEZPA

SIMONA

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IL PISLTOUR In giro per la Calabria Una delle prime attivitĂ di animazione progettata da CalabriaProgettazioneIntegrata è stato un contenitore che riunisse tutti gli eventi a cui partecipava l’assessore Giacomo Mancini per divulgare le regole di attuazione dei Pisl e per sensibilizzare i Comuni ad aggregarsi in partenariati di progetto.





DARE CHIAREZZA DI RIFERIMENTO Un allestimento delle sale d'impatto Definito il logo del contenitore canale PislTour è stato applicato su dei manifesti (104*145) che, applicati su strutture leggere da trasportare e facili da montare, attraverso una cromia molto spinta identificavano fortemente l’incontro o il convegno con il progetto e con l’attuazione dei Pisl.


PISL PER LA REALIZZAZIONE DI SISTEMI DI MOBILITÀ INTERCOMUNALE PISL PER LA REALIZZAZIONE DI SERVIZI INTERCOMUNALI PER LA QUALITÀ DELLA VITA PISL PER LA REALIZZAZIONE DEI SISTEMI TURISTICI LOCALI E DESTINAZIONI TURISTICHE LOCALI PISL PER LA REALIZZAZIONE DI SISTEMI PRODUTTIVI LOCALI, DI DISTRETTI AGROALIMENTARI DI QUALITÀ E DI DISTRETTI RURALI PISL PER LA VALORIZZAZIONE DEI CENTRI STORICI E DEI BORGHI DI ECCELLENZA PISL PER IL CONTRASTO ALLO SPOPOLAMENTO DELLE AREE INTERNE E PERIFERICHE PISL PER LA TUTELA, SALVAGUARDIA E VALORIZZAZIONE DEL PATRIMONIO ETNOANTROPOLOGICO DELLE MINORANZE LINGUISTICHE DELLA CALABRIA

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MOBIL ITÀ INTE RCOMU La prio NALE rità è la conc per questa tip ologia di entrazio ciò che Pisl ne delle riguarda progetti risorse i fattori di sosteg con rife su di attrat rimento no alla mobilità tività, do al pote a scala manda ricettiv nziale tu intercom o attrav di di aree e storic ri erso az territori unale al he di co ri qu alificazi ioni di re sticoali conu l’interno munità i Comun minoran on cu rbate e e e rius costituite pero, i dove so i valori: ze lingu verso o rispet dalle no loca cultural istiche import albane ta nd lizzati i anti serv grecan i, o si sociali, archite e occita più iche, izi pubb tt st riferim ne pres on or at ici, urba ici, traverso lici del ento. enti in C ambien ni la territori st ici, econ realizza alabria tali, già pr o di og zi om et one di sp presen ti integr ici, ti. ecifici ati, uno QUALITÀ minoran per cias DELLA PRODU za lingu cuna VITA ZIONE istica. I proget LOCALE ti integr Il te m a delle ati inte che abbi SPOPO rvengo scelte te LAMEN ano un Pisl rela no su ar rritorial a chiara TO DELL di integr tivi alla Il Pisr vi ee i per i caratter E AREE realizza azio ene indi tipolog istica INTERN e BIL zione di ia di Pis inITÀteINTrcERCon viduato sovracom neLaMO pe r miglio E questa OMne l va inqu come st priorità UNALE strategi unale,è lado ss per que ra io re ne ad sta rumen , con sp concen tipolog rato ne e di pian particol ciò che vetrasu alla tem ia di Pis zioness to riguard progetti ec l del lle le ari criti mo ifi ifi a is riso i fatt di sosteg atica de suoridu con rife co riferi cazione rse no su di attre riment no alla ta cità bilità a attiliv o al pot domand vità llo mento della do ed rice scate , el qu in ttiv enziale la interco spopolam a di li:e sto è articol o attrave alità de aree ter (arich rmmu turistico) rso manda idiCom nal riqualifi in pr e di com ritorial in azio e all’inte i ov ll di at ni di i caz en a di uni con minora virec intàci o rno i ion rius am vita, la urbate du upero, uni dov inev cosal nze ling tituite piez valori: qualità e verso e,dalal o rispetta ar l’attratt e lealb sono loc uistiche import asea zaculturali,e esoc competit to, la le fin aneee aliz i ndo ar anti ser di grecan si e occ dell archite e di ività de prialiod iche, vizi pub sezat itane pre rvi più , storici di tton riferim attrave ività e izi per am blici del ut,tivo ri pro urbanistic sentinz ento. rso la rea po te i sistem , es in Cal territorio sottodim a vita urbani, labientali, ici, i, econom iaabrleia svilu clusione lizzazio già pre spget ne i territo ici, ettito integra ensionQU valorizz ti. cisenrc ti, uno per di specifici ad ppo socialdie,PROD ALITÀ DE oscritti minora riali no ambi nza ling ciascun am an struttur UZIONE uis VIT ti sp a do I progetenLLA tica A n in te ecificità LOCALE le risors rritorial ti inteto funzione . Il tema gratide ale dispche abbian ll delle sce polit a interve SPOPO do lo e i ngo lte ca LAM ic ta Pis e le de o una chi territorial a re no su are zion l relativi li e cont ibzion dion Il Pisr vien ENTO DELLE lla ripa dei terr ara car integra gion e i per i ile alla rea AREE INT atterist tipoe lizz al e individ rastando logia di e .e inte ica itori de sovracom ERN rtizione ne di que per mige; (b uato com Pisl vafinazio eratdi liorare, ) se strateg unale, dov rconnessione sta inquad e strume E il lle tt in ie con partico de or CENTR alla di di e o nto aree in specifico iale pianificaz nelle clino vidu tematic sistano su due riferim , al ione ed dello spo I STORICdella domlariandcriticità in tersusmin livelli: (a) po terne e elaiavita quaar ento è articol lità del polament se provinte individuar i di ampie ato nz a inevas or ciale, o, la margina I E BlaOvitaR iale qua , latt l’at e zza DI ECC al fine com ad a di ser TURISM petiitiv produttivo le aree di pot di che trattività dei vizi per ità e alto li. ,G es sistem ELLEN sottodlitàimedel escH urbani la rispettoindienziale svil prim O LOCA i territo , valo circosc uppo nsioname lusIione sociale peternd riali non ZA ritti in fun ad ambiti struttur , specificità rizzandoon orseva LE le riso Gli inte en ritorial Gli inte ale dispon nto della dot zione del politica lore ag locali e i tedei e le azione m regionale la ripartiz ibile. en rventi sa con rv ter tra tedelleda giunto ritori stando enti di va ;ge fine di ind ion (b) set og il declino tor rafic e CEN areefa ividuar raTRInn intett promuo or STO e i settor iale, al o. TUR contribu potenz lorizzaz rne i rgin e ma diali.tipo fin I E BO iale che i ad alto alRGiz vere lo GliDI ECCELLENoRIC ISMO LOC esprim HI za io is indipende ne co ZA ono ALE ti no ad ac turistic a geogra ntemente da fatt valore aggiunto Gli interventi di svinte rventi sar ilu storici, del terr a fico. valorizz crescere promuovepp oannde contrib o finalizz di tipo rico azione uiscono itorio re PATRoriIM ati a turistica svilupp i ce ad acc sto l’attratt del territo o dei cen ntri iuriciti, ricorenosloal gionale ONIOcon PATRIM alto valo noscalto rio region rescere l’attra conser tri ciuti qua ività ttività ale attr Eser le risorsa TN attraver vazion OAN vazione, re strate valorequ averso strateg e ri L’ sorsada ad L’obiettivoONèIOrecETN TROPO ob AilN la ico, in par recTR delle riso Oe, ieLOG uperoO so tt ICOo è re uperar e valorizz il ticolare e lo rse ide gico, in la P re e, qualific iv svil de O ntit upp per cu are le spe sia LOo GICO lle riso arie più quelle pero e are cu particol etn tuttra pe cità ora inte tropologi ecifiva rse iden min regre, cherilealvanlleti, are peoan che, ling lorizz iate dai uistich rischi di quque titarie pi lo sviluppo ar già acczial sia quel r compro ificare mente mis le tuttor ù rileva etnoane, culturali e leparsp tropolog ecificomciprotàmesse. sione o nti, a integr minacci e che qu iche, lin at e dai risc guistiche elle già parz hi di co , cultur mprom ialmen ali te compr issione o omesse . 26/09/11 18.38

26/09/11 18.38

UNIONE

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REPUBBLICA

ITALIANA

REGIONE

CALABRIA

EUROP

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CA ITALIA

UNIONE

LA CANCELLERIA DI SUPPORTO Parlante, ma con discrezione

All’ingresso dell’evento ai partecipanti veniva distribuito il materiale, con un blocco per gli appunti “parlante” PislTour, in una busta a sacco fortemente identificata con il

EA

EUROP

REPUBBLI

REGION

contenitore PislTour. La scelta della busta a sacco al posto di una cartellina plastificata voleva sottolinere l’intento fortemente operativo di questi incontri.


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calabr

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Unione

UNA LINEA DI COMUNICAZIONE DEDICATA I rapporti con i media

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Per la stampa locale, sempre presente numerosa, era stata predisposta una linea di comunicazione specifica, con una “cartella (busta a sacco) stampa” contenente materiale informativo.

Per le interviste all’assessore delle tv locali, è stato predisposto un angolo con un back drop con i logo istituzionali di supporto del progetto CalabriaProgettazioneIntegrata.


Giovedì 27 ottobre

Roggiano Gravina Venerdì 4 novembre

Mendicino Sabato 5 novembre Buonvicino

Venerdì 11 novembre

Mirto Crosia Lunedì 21 novembre Lattarico Sabato 26 novembre

Vaccarizzo albanese

Castrovillari Martedì 15 novembre Rossano Sabato 19 novembre

Spezzano albanese Martedì 22 novembre


Giovedì 27 ottobre ore 18,30 Biblioteca comunale Roggiano Gravina (Cs)

Venerdì 4 novembre ore 18.00 presso la sala consiliare del Comune di

Sabato 5 novembre ore 16.30 presso la sala consiliare F.Gaudio del Comune di

Giulio Serra

Intervengono

Intervengono

Giacomo Mancini

assessore bilancio e programmazione nazionale e comunitaria regione Calabria

assessore bilancio e programmazione nazionale e comunitaria regione Calabria

Intervengono

Ignazio Iacone

Vaccarizzo albanese (Cs)

sindaco di Roggiano Gravina consigliere regionale

Giacomo Mancini

assessore bilancio e programmazione nazionale e comunitaria regione Calabria

Aldo Marino

Mendicino (Cs)

Giacomo Mancini Ugo Piscitelli

sindaco di Vaccarizzo albanese

Parteciperanno i sindaci e gli amministratori della Valle dell’Esaro

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sindaco di Mendicino

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I TERRITORI ARTEFICI DEI PROPRI DESTINI

I TERRITORI ARTEFICI DEI PROPRI DESTINI

I TERRITORI ARTEFICI DEI PROPRI DESTINI

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LA COMUNICAZIONE ALLA COMUNITÀ Un impianto rigido declinato per dare continutà

Martedì 15 novembre ore 15,30 Protoconvento francescano, sala 14

Castrovillari (Cs)

“I PISL COME OCCASIONE DI CRESCITA” Le idee forza del territorio del Pollino

Venerdi 11 novembre ore 18.00 presso la sala consiliare del Comune di

Coordina i lavori Giampiero Coppola sindaco Altomonte Saluti e introduzione Franco Blaiotta sindaco Castrovillari

Buonvicino (Cs) Intervengono

Giacomo Mancini

assessore bilancio e programmazione nazionale e comunitaria regione Calabria

Interventi tecnici Francesco Calà dirigente comune Castrovillari Giovanni Soda dirigente provincia Cosenza Luigi Zinno dirigente Regione Calabria

Partecipano Mimmo Pappaterra presidente parco Pollino Mario Oliverio presidente provincia Cosenza Intervengono al dibattito Sindaci comuni area Pisl Soggetti partenariato

conclusioni:

Giuseppe Greco

Giacomo Mancini

sindaco di Buonvicino

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REGIONE

Assessore regionale al bilancio e alla programmazione fondi comunitari

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I TERRITORI ARTEFICI DEI PROPRI DESTINI

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sala consiliare del comune

Palateatro comunale di via dell’arte

Spezzano albanese (Cs)

Mirto Crosia (Cs)

intervento di Angelo Donnici sindaco di Mandatoriccio

Giacomo Mancini assessore regionale al bilancio e alla programmazione fondi comunitari

introduce Giovanni Cucci sindaco di Spezzano albanese

interventi tecnici Luigi Zinno dirigente Regione Calabria

interventi di Giampiero Coppola sindaco di Altomonte Franco Blaiotta sindaco di Castrovillari

COMUNE

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Martedì 22 novembre 2011 alle 18,00

Lunedì 21 novembre alle 18,00

conclusioni di

CASTROVILLARI

dal basso

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introduce Gerardo Aiello sindaco di Crosia

CALABRIA

EUROPEA

EUROPEA

CITTA’ DI

REGIONE

conclusioni di

Giacomo Mancini assessore regionale al bilancio e alla programmazione fondi comunitari

interventi tecnici di Luigi Zinno dirigente Regione Calabria sono previsti gli interventi dei sindaci dei Comuni dell’area Pisl Esaro Pollino

DI CROSIA

CALABRIA REPUBBLICA

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DI SPEZZANO COMUNE ALBANESE

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I TERRITORI ARTEFICI DEI PROPRI DESTINI

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I TERRITORI ARTEFICI DEI PROPRI DESTINI

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Ogni incontro è stato comunicato alla comunità dei Comuni dell’area, con alcuni manifesti coordinati graficamente e declinati cromaticamente, unificati dalla presenza costante del messaggio politico di fondo: “dal basso. I territori artefici dei propri destini”.

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LA FORMAZIONE DEGLI AGENTI DI SVILUPPO Definire un linguaggio comune L’assistenza ai partenariati di progetto svolta dai “Laboratori territoriali di progettazione integrata e partecipata” è stata affidata a trentasei agenti di sviluppo locale, giovani laureati con il massimo dei voti e con almeno cinque anni di esperienza nello sviluppo locale delle comunità. CalabriaProgettazione Integrata sotto la declinazione dell’identità “training” ha impostato diversi percorsi di formazione dedicati agli agenti di sviluppo per definire obiettivi, procedure e linguaggi comuni.



QUANDO LA COMUNICAZIONE FOCALIZZA GLI OBIETTIVI Due nuovi contenitori La Regione ha slittato l’avvio del percorso di due tipologie di Pisl rispetto agli altri. Erano i Pisl legati a un progetto regionale e che coinvolgeva una lista di Comuni ristretta. Una lista era composta dai Comuni con una presenza importante di comunità linguistiche autonome, in Calabria: gli arberesche, gli occitani e i grecanici; l’altra con i Comuni con saldi negativi della popolazione.

COMUNICARE LA SPERANZA Dalle minoranze alla multiculturalità Il “Pisr per la tutela, salvaguardia e valorizzazione del patrimonio etnoantropologico delle minoranze linguistiche della Calabria” era diventato, nel linguaggio quotidiano, il Pisr delle minoranze. La comunicazione non ha voluto sottolineare l’aspetto “curativo” del “problema” (tutela minoranze) ma la ricchezza culturale e valoriale della complessità. Per questo ha impostato tutta la comunicazione sul valore positivo, in un mondo globalizzato, della multiculturalità.



MELITO PORTO SALVO

Sala comunale di via Fortino

lunedì 16 aprile 2012

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MELITOSALVO PORTO Fortino unale di via

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comune firma per consegna materiale

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IL TOUR DELLA MULTICULTURALITÀ Un'identità forte declinata su tanti strumenti

comune

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firma per consegna materiale cognome comune firma per consegna materiale

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via città telefono studio/lavoro

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tati dati qui ripor 2003. l’utilizzo dei legislativo 196 del Autorizzo del decreto nel rispetto

e professional

Unione europea Fondo sociale europeo

firma

REGIONE CALABRIA

Unione europea europeo Fondo sociale

3 Programmazione Dipartimento e Comunitaria Nazionale

REGIONE CALABRIA Dipartimento 3 Programmazione Nazionale e Comunitaria

Anche in questo caso l’assessore Giacomo Mancini ha incontrato gran parte dei sindaci con comunità linguistiche autonome in una serie di dibattiti svoltisi in giro per la Calabria. L’identità del tour Multiculturalità è stata declinata in una dozzina di strumenti: fermagenda on line, invito on line, locandina, manifesto, bustone parlante, Xbanner, cavaliere, badge staff, registro partecipanti, scheda di partecipazione, notiziari cartacei e notiziari on line.


40 60 milioni

di persone in Europa per

lingue

Il numero delle lingue parlate in Europa è di oltre sessanta, escluse quelle ufficiali. Si tratta di quaranta milioni di persone che regolarmente

usano una lingua diversa, regionale o minoritaria, e solitamente accanto alla lingua ufficiale dello Stato di appartenenza.

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futuro

nazionali e operativi e l’occupazion

Programmi per la formazione

Il valore del nostro patrimonio etno antropologico For184.2-banner40milBIG.indd 1

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3su12

«L’Unione europea rispetta la diversità culturale, religiosa e linguistica»

In Italia sono riconosciute dodici minoranze linguistiche storiche, tre di queste nella sola Calabria: gli Arbereshe (albanesi) nelle province di Cosenza, Crotone e Catanzaro; gli occitano-valdesi in provincia di Cosenza, ed i grecanici ellofoni nella provincia di Reggio Calabria.

articolo 22 della “Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea”

La Carta europea per le lingue regionali o minoritarie, trattato internazionale concluso a Strasburgo il 5 novembre1992 nell’ambito del Consiglio d’Europa, definisce regionali o minoritarie le lingue «usate tradizionalmente sul territorio di uno Stato dai cittadini di detto Stato che

formano un gruppo numericamente inferiore al resto della popolazione dello Stato; diverse dalla lingua ufficiale di detto Stato; questa espressione non include né i dialetti della lingua ufficiale dello Stato né le lingue dei migranti».

regione

Cosa si può valorizzare? La lingua, il patrimonio letterario, storico ed archivistico, il rito religioso, il canto, la musica e la danza popolare, il teatro, le arti figurative e l’arte sacra, le peculiarità urbanistiche, architettoniche e monumentali, gli insediamenti abitativi antichi, le istituzioni educa-

tive, formative e religiose storiche, le tradizioni popolari, la cultura materiale, il costume popolare, l’artigianato artistico, i prodotti agroalimentari, la gastronomia tipica, e qualsiasi altro aspetto della cultura materiale e sociale.

calabria

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futuro

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calabria

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100.725 Gli Arbereshe (albanesi) sono presenti in 29 Comuni che contano 50.462 abitanti; gli occitano-valdesi sono presenti in 1 Comune (Guardia piemontese) che conta 1.546 abitanti; ed i grecanici ellofoni in 15 Comuni che contano 48.717 abitanti. L’isola ellenofona calabrese, dove ancora si parla il Greco di Calabria, è identificata con le aree di: Bova (Vùa), Roghudi (Richùdi) e Chorìo di Roghudi (Chorìo tu Richudìu), Roccaforte del Greco (Vunì) e Chorìo di Roccaforte (Chorìo tu Vunìu), Condofuri (Kontachorìo/ Kontachùri), Gallicianò (Gaddhicianò), Bova Marina (Jalò tu Vùa). L’approvazione della legge 482 del 15 dicembre 1999, che tutela le minoranze linguistiche, ha avviato un processo con l’esatta definizione dei

applicazione minima con aggregazione integra cm 2,5

territori inclusi nell’area ellenofona; tale processo si è concluso con l’aggiunta dei comuni di Staiti, Palizzi, san Lorenzo, Melito, Bagaladi, Brancaleone, Samo, Montebello, Cardeto, Pentedattilo, Reggio Calabria che formano l’attuale area della minoranza linguistica dei Greci di Calabria. Sono questi i confini attuali dell’area Grecanica,creandonerispettoall’isola ellenofona un più vasto territorio che definiamo area amministrativa e culturale della grecità calabrese.

ipotesi di sviluppo di immagine

regione

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calabria

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payoff per gli strumenti coordinati

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FISSARE I CONCETTI Gli Xbanner I principali concetti e le motivazioni che hanno portato l’Unione europea a destinare risorse finanziarie sul tema delle comunità linguistiche autonome sono stati evidenziati su dei pannelli di estrema agilità di trasporto e semplicità di montaggio (gli Xbanner), che venivano allestiti nelle sale che ospitavano gli incontri tra la Regione e i Comuni.




i tempi striNgoNo

Attività svolta nell’ambito dei progetti di sviluppo locale finanziati dal Fondo europeo di sviluppo regionale

Proverbi scelti da Alessandro Astorino Hanno scritto su questo numero Alessandro Astorino Teta Capua Mario Leporace Giacomo Mancini Donatella Taverniti

ellofoni e grecanici rappresentano un’area culturale saldamente radicata alle civiltà magno greche e bizantine. un patrimonio per tutta la calabria

i comuNi dei greci di calaBria "tis ìpe apòi, deN ècame spìti mài." Chi disse poi, non fece casa mai. (proverbio grecanico)

bilità della proposta di Pisl. Entro 60 giorni dalla pubblicazione dell’avviso devono essere presentate le proposte di Pisl alla Regione. Entro 20 giorni dalla scadenza di presentazione delle

e policroma e di coste franose come lame implacabili. Oggi il popolo dei Greci di Calabria insiste per ricercare e credere nuovamente nelle proprie origini. Una continua scommessa, un compromesso fra ciò che è stato e il forte senso di rivincita e di orgoglio

"Neis lou chaBrì, ma Neis decò lou BouissouN." Nasce il capretto, ma nasce anche il cespuglio (ogni bambino che nasce deve essere nutrito). (proverbio occitano)

Entro 7 giorni dalla pubblicazione dell’avviso deve essere costituito il partenariato di progetto del Pisl con la stipula del protocollo di intesa.

"Balta më e emBal se mjalti." Il fango (la patria) più dolce del miele. (proverbio albanese)

40 milioni sono gli europei che le parlano, di cui 100 mila calabresi La tutela delle minoranze linguistiche in Calabria è una realtà solo dal 2003, anno in cui è stata Non sono solo minoranze approvata la legge regionale 15. linguistiche, sono, soprattutto, La presenza di minoranze un’enorme ricchezza per la etnolinguistiche è ritenuta da questa Calabria. La complessità del Giunta fonte di straordinario valore patrimonio etno antropologico, la per il territorio regionale. Esse multiculturalità di un territorio, in rappresentano una risorsa unica, di un mondo globalizzato come quello che stiamo vivendo e che sempre più tradizioni, cultura e storia. Tutelarle e valorizzarle è indice del rinnovato ci caratterizzerà, è un giacimento, interesse per il patrimonio di risorse una risorsa economica e sociale straordinaria che la Regione Calabria naturali e culturali presenti sul territorio. intende salvaguardare e sviluppare. Sono 60 le lingue non “ufficiali” che vengono parlate in Europa (senza Giacomo Mancini contare i dialetti).

uN patrimoNio straordiNario

à culturalit

TuTela, salvaguardia e valorizzazione del paTrimonio eTno anTropologico delle minoranze linguisTiche della calabria \ lunedì 16 aprile 2012 \ numero 1 \\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\

OrIEnTIAmOCI TrA I TAnTI DOCumEnTI il complesso processo di programmazione regionale richiede ai sindaci di orientarsi tra tanti documenti, ciascuno con le sue caratteristiche. Cerchiamo di capirli insieme.

S

ono molti i documenti che definiscono il percorso procedurale e programmatico del Pisr “minoranze linguistiche”. Proviamo ad elencare e spiegare i documenti più rilevanti. 1. La Dgr116 del 20 marzo 2012. Con questo atto la Giunta regionale ha approvato il Pisr “minoranze minguistiche” e le “Linee di indirizzo” e ha dato mandato al Dipartimento 3 di pubblicare i relativi avvisi. E’ bene precisare che i Pisr “minoranze

14,4 milioni di euro per valorizzare la multiCulturalità oltre cento mila calabresi calabresi abitano nei comuni con forti presenze di minoranze linguistiche: arabesche, occitani valdesi e grecanici ellofoni sono le tre culture che arricchiscono il patrimonio etno antropologico della nostra regione. tre sulle dodici riconosciute in italia. Mario Leporace

Le risorse finanziarie destinate alla progettazione integrata per lo sviluppo locale sono state stabilite con la Dgr163 del 2010, modificata con la delibera 344 del 2011. Dette risorse disponibili per il finanziamento delle operazioni comprese nei PISL, a valere sull’asse V del Por Fesr Calabria 20072013, linea di intervento 5.2.4.2., sono pari a 14.391.552,20 euro.

linguistiche” e “contrasto allo spopolamento” hanno avuto un percorso unitario e che questa deliberazione si riferisce a entrambi. 2. Il Pisr “minoranze linguistiche” è un elaborato contenente un’analisi delle tre minoranze storiche, la strategia di intervento, un rapporto di buone pratiche sul tema, un repertorio di azioni attivabili e coerenti con la linea di intervento del Por, elementi procedurali per l’attuazione del Pisr e le risorse di-

Le risorse sono ripartite tra i Pisl in ragione del numero di abitanti dei Comuni ove sono presenti le minoranze linguistiche, sulla base dei dati Istat della popolazione comunale al 1 gennaio 2011. Nel dettaglio: • per il Pisl “minoranza linguistica albanese”: 7.209.992,63 euro, di cui: • 1.275.772,35 euro per la provincia di Catanzaro; • 5.493.150,82 euro per la provincia di Cosenza; • 441.069,46 euro per la provincia di Crotone. • per il Pisl “minoranza linguistica grecanica”, presente nella sola provincia di Reggio Calabria, 6.960.667,64 euro; • e, per il Pisl “minoranza linguistica occitana”, presente nella sola provincia di Cosenza, 220.891,93 euro.

sponibili. Le proposte di Pisl dovranno essere coerenti con le indicazioni del Pisr. 3. Le Linee di indirizzo contengono indicazioni procedurali che il Dipartimento 3 è tenuto a rispettare nella stesura dell’“Avviso per la selezione dei Pisl”. Tali indicazioni riguardano i destinatari dell’avviso (chi può candidare un Pisl), i principi da rispettare nell’elaborazione della proposta, le operazioni ammissibili, i termini, gli importi delle operazioni, etc.. 4. L’Avviso, emanato con un decreto della dirigente del dipartimento Programmazione, attiva la procedura di selezione dei Pisl, dettaglia gli elementi descritti nelle Linee di indirizzo e contiene tutti gli allegati per la presentazione delle proposte. Di fatto avvia il cronometro. 5. Gli Allegati all’avviso si sostanziano prevalentemente nei format che i partenariati di progetto, destinatari dell’avviso, devono compilare per la presentazione della proposta. I principali sono: • il Formulario di proposta del Pisl: che contiene tutti gli elementi per descrivere il progetto nel suo complesso. Per ogni proposta di Pisl è necessa-

le regole del gioCo sette, solo sette, giorni di tempo per sottoscrivere un protocollo d’intesa e costituire un partenariato di progetto. lingua, riti religiosi, canti, musica, danza popolare, teatro, arti figurative, arte sacra, istituzioni educative, formative e religiose, artigianato, gastronomia, insediamenti, ecco cosa valorizzare. Donatella Taverniti

La Giunta regionale il 20 marzo 2012 ha approvato le Linee di indirizzo relative all’ Avviso pubblico per la presentazione dei Progetti integrati di sviluppo locale (Pisl) attuativi del Pisr “Tutela, salvaguardia e valorizzazione del patrimonio etnoantropologico delle minoranze linguistiche della Calabria”. Nelle Linee di indirizzo sono indicate le pro-

cedure di presentazione, selezione e finanziamento dei Pisl, destinati alle minoranze linguistiche albanese, grecanica e occitana. I soggetti pubblici e privati che intendono promuovere, per ciascuna minoranza, un Pisl dovranno costituire un Partenariato di progetto e sottoscrivere un Protocollo d’intesa entro 7 giorni dalla pubblicazione dell’avviso. Nei Protocolli i partenariati dovranno indicare il soggetto capofila e la composizione del Comitato di coordinamento. Nel Partenariato di progetto di ciascun Pisl deve essere rappresentato almeno il 60 per cento dei Comuni, per singola Provincia. Spetta al Partenariato elaborare il Progetto integrato di sviluppo locale che promuova la valorizzazione integrata dei territori delle minoranze linguistiche con interventi sovracomunali.

rio un solo formulario. • la Scheda di operazione per descrivere ogni singola operazione infrastrutturale candidata con il Pisl. Dunque ci saranno tante schede per quante sono le operazioni candidate. • la Scheda di richiesta di regimi di aiuto che contiene un profilo delle imprese destinatarie di aiuti in regime de minimis e la tipologia di servizi attesi coerenti con la proposta di Pisl. • lo Schema di protocollo di intesa per la costituzione del partenariato di progetto. Teta Capua

Chi non ha forno proprio non si sazia di pane. (proverbio grecanico) sasso dopo sasso si CostruisCe un muro, muro dopo muro si CostruisCe il Castello. (proverbio albanese) Chi vuole fare faCCia, Chi non vuole far nulla Comandi. (proverbio occitano) Quando arriva l’inverno povero Chi non ha Casa. (proverbio grecanico)


AGILI, MA PRESENTI "NELLE CASE" I notiziari cartacei L’intero percorso del Pisr, dalla pubblicazione dell’Avviso all’attuazione degli interventi sul territorio, è, e verrà, seguito da una pubblicazione specifica rivolta ai Comuni (sindaci, assessori, tecnici comunali e privati) in cui sono presenti comunità linguistiche autonome. Un notiziario cartaceo a gabbia fissa, con titolazione molto articolata (su almeno tre livelli), di fattura agile e veloce e frequenza elevata (quindicinale) rivolto alle comunità arberesche, occitane e grecaniche. In ogni numero dei proverbi tramandati dalle tre etnie diventano elemento grafico cromatico.


+



L'IMPRONTA OROGRAFICA Il patrimonio territoriale e l'identità culturale di una Regione Il “Pisr per il contrasto allo spopolamento delle aree interne e periferiche” era diventato nel linguaggio quotidiano il Pisr “spopolamento”. Ancor più in questa situazione la comunicazione non ha voluto sottolineare l’aspetto

negativo (spopolamento) né quello curativo (contrasto allo spopolamento), bensì ha voluto concentrare l’attenzione dei sindaci su valori positivi. Le aree “marginali” sono, spesso, aree ancora integre, un patrimonio territoriale,

dove i costumi e le tradizioni sono ancora vivi. Un patrimonio quindi territoriale, ma anche identitario; un patrimonio fragile proprio perché marginale, debole. Un patrimonio da tutelare e valorizzare.




CATANZARO

Dipartimento di programmazione nazionale e unitaria lunedì 23 aprile 2012 ore 13

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L’IDENTITÀ DELL’IDENTITÀ

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Unione europea Fondo sociale europeo

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REPUBBLICA Unione europea europeo Fondo sociale

ITALIANA

REGIONE CALABRIA

3 Programmazione Dipartimento e Comunitaria Nazionale

REPUBBLICA ITALIANA

REGIONE CALABRIA Dipartimento 3 Programmazione Nazionale e Comunitaria

Il gioco delle parole e del caso ha voluto che l’identità dell’attività legata alla diffusione e allo sviluppo dei Pisl richiamasse proprio i valori dell’identità associati a quelli del territorio. L’identità dell’identità! Gli strumenti hanno declinato l’idea originale dell’impronta digitale (identità) associata al territorio (similarità tra l’impronta e le curve orografiche). Il colore rosso utilizzato per il tour Multicuralità nel tour Identità e territorio si è adagiato sui verdi dei paesaggi interni della Calabria.


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le regioni in: Francia, Spagna, Portogallo, Grecia, Finlandia, Svezia e Italia.

coinvolte dal problema dello spopolamento.

Per questo, nel corso degli anni, le politiche dell’Unione europea hanno dato sempre più importanza ai problemi dello spopolamento delle aree marginali.

regione

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Coesione territoriale Tutela delle diversità Sviluppo sostenibile

i comuni calabresi colpiti dal fenomeno dello spopolamento.

I principi per realizzare azioni di contrasto al problema dello spopolamento, che coinvolgano l’occupazione, l’innovazione, le riforme economiche, la coesione sociale e l’ambiente.

regione

Acquaformosa, Agnana Calabra, Aieta, Albi, Alessandria del Carretto, Amato, Andali, Antonimina, Argusto, Bagaladi, Belcastro, Bianchi, Bova, Brognaturo, Bruzzano Zeffirio, Calanna, Calopezzati, Caloveto, Camini, Candidoni, Canna, Canolo, Capistrano, Caraffa del Bianco, Carfizzi, Carpanzano, Casignana, Castelsilano, Castroregio, Cenadi, Centrache, Cervicati, Cerzeto, Ciminà, Civita, Cleto, Colosimi, Cosoleto, Cropalati, Dasà, Domanico, Ferruzzano, Fiumara, Gagliato, Jacurso, Laganadi, Laino Castello, Marcedusa, Martirano, Martirano Lombardo, Martone, Melicuccà, Miglierina, Mongiana, Montauro, Motta santa Lucia, Mottafollone, Nardodipace, Noca-

ra, Olivadi, Orsomarso, Panettieri, Papasidero, Paterno Calabro, Pazzano, Pedivigliano, Petrizzi, Pietrapaola, Pizzoni, Placanica, Plataci, Polia, Roccaforte del Greco, Roghudi, Rota Greca, Samo, san Basile, san Cosmo albanese, san Floro, san Giovanni di Gerace, san Nicola dell’Alto, san Pietro in Amantea, san Procopio, san Sostene, Sangineto, sant’Alessio in Aspromonte, sant’Ilario dello Ionio, santa Caterina albanese, santa Cristina d’Aspromonte, Scala Coeli, Scido, Scigliano, Sellia, Serra d’Aiello, Serrata, Simbario, Sorbo san Basile, Staiti, Stignano, Terravecchia, Torre di Ruggiero, Umbriatico, Vaccarizzo albanese, Vallelonga, Vazzano, Zaccanopoli.

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Programmi per la formazione

Programmi per la formazione

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Fare della diversità territoriale un punto di forza

Il Libro verde evidenzia che un modello insediativo diffuso, fatto di pochi grandi centri inseriti in una ragnatela di piccoli e piccolissimi nuclei, contribuisce al miglioramento della qua-

Attraverso la rivitalizzazione economica delle aree marginali, la crescita dei servizi che migliorano la qualità della vita e del lavoro, il re-

lità della vita nell’Ue, sia per gli abitanti delle città, che sono vicini alle zone rurali, sia per i residenti delle zone rurali che, invece, beneficiano della prossimità dei servizi.

regione

milioni

Le risorse finanziarie destinate ai comuni delle aree marginali per risolvere i maggiori problemi che spingono gli abitanti all’abbandono.

Il Libro verde sulla coesione territoriale ribadisce l’importanza della diversità territoriale e della valorizzazione delle differenze, nonché la necessità di mettere a punto strategie diversificate, con l’obiettivo convergente del riequilibrio territoriale.

cupero del patrimonio materiale e immateriale (edifici, spazi pubblici, reti di servizio, terreni, case rurali) da valorizzare.

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UNA LINEA DI COMUNICAZIONE DEDICATA Un nuovo contenitore dedicato all'identità culturale della Calabria Un incontro in ogni provincia per parlare con i sindaci dei 107 Comuni più fragili della Calabria. Quelli dove i giovani se ne vanno e rimangono solo gli anziani. Quelli dove la popolazione diminuisce, il reddito pro capite è il più basso, dove non ci sono possibilità per le nuove famiglie di trovare il lavoro che le mantenga. Incontri con una buona novella: quasi 42 milioni di euro da investire in alcune idee forza per rilanciare queste comunità. Rilanciare, rispettandole.


a CiasCuno seConDo i propri bisogni

Calabria Hanno scritto su questo numero giacomo mancini tommaso calabrò teta capua gerardo castaldo gino rocca luigi Zinno

Il tempo è un nemico insidioso. Sessanta giorni passano in fretta e le cose da fare sono tante. Bisogna evitare di assemblare la documentazione all’ulUn cronogramma interno, che scan- timo momento, rischiando l’esclusiodisce i tempi delle tappe intermedie, ne, per mancanza di qualche requisiper evitare i rischi dell’allestimento to di ammissibilità o per un punteggio

tenere sottoCChio La tempistiCa Vibo VaLentia Walter scerbo scerbo.pislvv@regcal.it Crotone giuseppe pettinato pettinato.pislkr@regcal.it

attività svolta nell’ambito dei progetti di sviluppo locale finanziati dal Fondo europeo di sviluppo regionale

CoorDinatori Laboratori Catanzaro maria giuffrida giuffrida.pislcz@regcal.it reggio CaLabria antonia postorino postorino.pislrc@regcal.it

Per tener conto di questa differenziazione dei bisogni il Dipartimento ha previsto una tipologia di assistenza personalizzata, che risponde alle speAssistenza personalizzata, on de- cifiche esigenze del singolo partenamand, per rispondere ai bisogni dei riato. singoli partenariati. E’ l’offerta del E’ la tipologia di assistenza on de-

pisr per il contrasto allo spopolamento dei sistemi territoriali marginali ed in declino

Cosenza Beatrice Zagarese zagarese.pislcs@regcal.it

La regione è ViCina

2

Spesso abbiamo utilizzato negli incontri del tour Multiculturalità una metafora calcistica: la palla passa a voi, ai Comuni. Per proseguire nella metafora calcistica con questo notiziario confermiamo che “l’allenatore non vi abbandona”. Infatti come Regione abbiamo previsto un’azione di assistenza verso i partenariati di progetto. Anzi, per essere precisi non una, ma ben tre attività di assistenza. La prima consiste in una serie di seminari tecnici tenuti dai nostri esperti e rivolti a tutti coloro che stanno dandosi da fare

per presentare una proposta di progetto. La seconda è un’assistenza a distanza che prevede di ricevere domande di chiarimento per telefono o per mail, alle quali dare risposte immediate (per domande semplici) o in un paio di giorni (per quesiti complessi). La terza è un po’ il fiore all’occhiello, un’assistenza personalizzata, cucita su misura. L’obiettivo? Migliorare la qualità delle proposte che verranno presentate e ridurre la possibilità di doverle scartare per delle inadempienze formali o procedurali. Buon lavoro, dunque! Giacomo Mancini

TuTela e valorizzazione dell’idenTiTà e del paTrimonio TerriToriale della Calabria \ marTedì 15 maggio 2012 \ numero 2 \\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\

L’AssIstenzA AI PARtenARIAtI dI PRogetto la regione mette in campo trenta tecnici specializzati per accompagnare i partenariati di progetto nella compilazione dei documenti e nella elaborazione delle proposte pisl.

D

opo il tour “Identità&territorio”, in cui l’assessore Giacomo Mancini ha illustrato ai numerosi sindaci intervenuti, le opportunità e le regole di partecipazione ai Pisl “contrasto allo spopolamento”, il dipartimento Programmazione nazionale e comunitaria mette in campo un servizio di assistenza tecnica a favore dei soggetti impegnati nella elaborazione delle proposte. L’assistenza, messa a punto e realizzata con l’ap-

A domAndA, l’esperto risponde: on line

porto tecnico dei laboratori territoriali di progettazione e con l’affiancamento di FormezPa, è rivolta a tutti i partenariati di progetto ed in particolare alle strutture tecniche dei soggetti capofila e dei comuni interessati. Le attività, avviate subito dopo il tour dell’Assessore Mancini, continueranno fino al 19 giugno, l’ultimo giorno utile per presentare le proposte alla Regione. Lo scopo è di aiutare i partenariati a mettere a pun-

Risponderà un funzionario del Dipartimento che, sentita la domanda fornirà una risposta. In tempo reale, se il quesito è sempliAttivato dal dipartimento un servizio ce. Dopo qualche giorno, se è complesinformativo a distanza, uno sportello so. Infatti, in questo caso, la domanda verrà on line, per rispondere alle domande dei partenariati per i pisl “contrasto allo sciolta consultando gli esperti della materia spopolamento”. il servizio è attivo fino al o i responsabili regionali. 19 giugno, ultima data per presentare le Quando la risposta avrà un interesse generale il Dipartimento, oltre a recapitarproposte dei partenariati di progetto. la direttamente all’interessato, provvederà Gino Rocca a diffonderla mediante apposita Faq divulTutti coloro che, impegnati a elaborare pro- gandola attraverso gli altri canali di inforposte per i Pisl “Contrasto allo spopomazione come, per esempio, quelamento”, dovessero incontrare sto notiziario. qualche difficoltà interpreAgli stessi recapiti, oltre alle tative o avere necessità di domande di chiarimento, chiarimenti procedurali o possono essere avanzatecnici, possono scrivete richieste di assistenza re una email all’indirizzo on demand per avere un pisl.programmazione@ supporto tecnico specifiregcal.it o chiamare il nuco nella fase di elaboraziomero 0961 853165. ne della proposta.

chiesta, potranno avvalersi di un supporto tecnico personalizzato, specificamente progettato, per la soluzione di problemi specifici di quel partenariato. L’intento della Regione è di elevare la qualità tecnica delle proposte, renderle più rispondenti alle politiche di contrasto al fenomeno dell’abbandono TRe TipoloGie di assisTenza: delle aree marginali con particolare attenzione a seminaRi, spoRTello e on demand La prima tipologia comprende una serie di se- valorizzare e tutelare l’identità del patrimonio terminari tecnici, rivolti alle strutture tecniche ritoriale della Regione Calabria. dei soggetti capofila e dei comuni partner. In questi incontri vengono approfonditi i più importanluigi zinno ti aspetti tecnici connessi alla elaborazione delle proposte. La seconda comprende un servizio informativo a cAlendArio seminAri distanza (sportello on line) progettato per raccogliere, via telefono o posta elettronica, i quesiti e provinciA di vibo vAlentiA le richieste di chiarimento di tutti coloro che ne Martedì 15 maggio, dalle 15.30 alle 18.30. avranno. Lo “sportello” istruisce le domande, traVibo Valentia presso la biblioteca comunale. smette le risposte, tramite mail o telefono, a coloro che le hanno poste e le rende condivise per mezzo provinciA di reggio cAlAbriA di newsletter o sito le risposte di interesse comune. Mercoledì 16 maggio, dalle 15.30 alle 18.30. La terza, infine, riguarda l’Assistenza on demand Roghudi, viale Mazzini presso il Centro attraverso la quale i partenariati che ne faranno riellenofono.

to proposte valide dal punto di vista dei contenuti tecnici, corrette nel rispetto delle procedure, complete di tutta la documentazione richiesta, inclusive dal punto di vista della partecipazione dei soggetti locali.

Approfondire lA conoscenzA dellA procedurA e dei documenti tecnici organizzato dal dipartimento un ciclo di seminari, uno per ogni partenariato di progetto, per illustrare, con gli agenti dei laboratori territoriali e gli esperti del formezpa, i principali aspetti tecnici della elaborazione dei pisl. Teta Capua

I seminari sono rivolti ai soggetti capofila, ai componenti dei comitati di coordinamento, ai sindaci del partenariato di progetto, agli altri soggetti del partenariato. La partecipazione è estesa alle loro strutture tecniche e a chi è impegnato nella elaborazione delle proposte di Pisl. I seminari hanno una durata di tre ore, durante le quali si affrontano i principali aspetti tecnici e procedurali connessi alla elabo-

razione delle proposte. In particolare vengono illustrati i passaggi salienti dell’Avviso, le linee di intervento con l’esplicitazione delle operazioni finanziabili, il formulario (allegato 4 dell’Avviso), la scheda operazioni (allegato 5 dell’Avviso), i criteri di valutazione, il funzionamento del partenariato e del sistema di governance, le modalità per arrivare alla data di scadenza con una proposta valida tecnicamente e completa nella documentazione. I seminari prevedono uno spazio di “ascolto” dei partenariati, per rilevare l’orientamento nelle scelte, gli eventuali dubbi tecnici, le dinamiche della governance; allo scopo di predisporre un’offerta di assistenza adeguata alle specificità rilevate.

provinciA di cAtAnzAro Mercoledì 16 maggio, dalle 9.30 alle 13.00. Catanzaro presso la Regione, dipartimento di programmazione nazionale e comunitaria, via Molé. provinciA di crotone Mercoledì 16 maggio, dalle 15.30 alle 18.30. Crotone presso l’Amministrazione provinciale di Crotone, via Mario Nicoletta, 28 Sala Borsellino. provinciA di cosenzA Venerdì 25 maggio dalle ore 15.30 alle ore 18.30. Cosenza presso il comune di Sangineto via Giacomo Matteotti, 10


L'ASSISTENZA AI COMUNI La complessitĂ della progettazione integrata e il supporto della Regione 107 piccoli Comuni, fragili, con popolazione prevalentemente anziana avevano il compito di aggregarsi in Partenariati di progetto e riunire intorno ad una idea forza una serie di operazione per le quali chiedere il finanziamento. La predisposizione delle proposte richiedeva capacitĂ tecniche non sempre disponibili nelle semplici strutture amministrative di piccoli Comuni. Per questo la Regione ha affiancato gli uffici tecnici dei Comuni con una assistenza tecnica garantita dagli agenti di sviluppo e dal FormezPa.



DALLA CRONACA ALL'APPROFONDIMENTO La comunicazione si fa in quattro Un percorso lungo e articolato di appoggio a un programma di investimenti di sette anni richiede una comunicazione in grado di seguire l'attualità e di sedimentare la storia, di annunciare l'evento e di approfondire le tematiche. A questo fine è stata prevista e strutturata un'attività editoriale che raccogliesse materiali di lavoro o indicazioni normative potendosi concedere un'impaginazione e un'elaborazione del testo meno asettica di quella istituzionale. L'insostenibile leggerezza dell'essere.



QUALITÀ DELLA VITA

3.1. Quadro programmatico di riferimento

CALABRIA PROGETTAZIONE INTEGRATA

40

3 PISL PER LA REALIZZAZIONE DI SERVIZI INTERCOMUNALI PER LA QUALITÀ DELLA VITA

I PISL “REALIZZAZIONE DI SERVIZI PER LA QUALITÀ DELLA VITA”, SONO DIRETTI A GENERARE UN NUOVO SISTEMA SOCIALE, INCENTRATO SULLA PREVENZIONE E SULLA PROMOZIONE DELL’INCLUSIONE SOCIALE, NONCHÉ A SOSTENERE L’INNALZAMENTO DELLA QUALITÀ DELLA VITA E DEI LIVELLI DI SICUREZZA E LEGALITÀ.

APPENDICE A - TAVOLE DELLE PRIORITÀ PROVINCIALI

SOMMARIO

08 PISR PER LA TUTELA,

CALABRIA PROGETTAZIONE INTEGRATA

20

I Pisl “servizi intercomunali e qualità della vita” contribuiscono a declinare sul piano territoriale, con il metodo dell’integrazione, le finalità della programmazione regionale della Calabria in materia di politiche sociali e qualità della vita. Nell’ambito del Por Fesr 2007-2013, queste finalità sono riprese dall’Asse IV - qualità della vita e inclusione sociale, il quale è diretto a generare un nuovo sistema sociale incentrato sulla prevenzione e sulla promozione dell’inclusione sociale, nonché a sostenere l’innalzamento della qualità della vita e dei livelli di sicurezza e legalità al fine di garantire le condizioni necessarie per lo sviluppo della regione. La strategia dell’Asse VI si inquadra nel percorso di attuazione del Piano regionale degli interventi e dei servizi sociali nonché di piena efficacia dei piani di zona. In questo quadro, i progetti integrati di sviluppo locale agiscono specificamente sulla dotazione sovracomunale di infrastrutture per lo sport e il tempo libero, per le attività culturali e di intrattenimento, per l’erogazione dei servizi sociali previsti all’interno dei piani di zona (asili, centri di aggregazione giovanili, centri diurni per anziani, etc...). Integrandosi con altri interventi e programmi, essi devono poter attivare processi di rigenerazione sociale e di contrasto delle situazioni di disagio sociale, di povertà e marginalità nel sistema territo-

SALVAGUARDIA E VALORIZZAZIONE DEL PATRIMONIO ETNOANTROPOLOGICO DELLE MINORANZE LINGUISTICHE DELLA CALABRIA pagina 98

8.1 Quadro programmatico di riferimento pagina 98 8.2 Priorità territoriali e di intervento delle Province pagina 101 8.3 Priorità regionali pagina 102 8.4 Quadro sintetico di priorità e coerenze pagina 102

APPENDICE B - SCHEDE PISL

pagina 106

pagina 142

tavola 1 Pisl “mobilità intercomunale” pagina 106

Pisl per la realizzazione di sistemi di mobilità intercomunale pagina 142

tavola 2 Pisl “servizi intercomunali e qualità della vita” pagina 106 tavola 3 Pisl “realizzazione dei sistemi turistici locali e destinazioni turistiche locali” pagina 106 tavola 4 Pisl “realizzazione sistemi produttivi locali, agroalimentari di qualità e distretti rurali” pagina 122 tavola 5 Pisr “valorizzazione dei centri storici e dei borghi di eccellenza” pagina 128

tavola 6 Pisr “contrasto allo spopolamento dei territori marginali Elenco dei Comuni e in declino” delle aree di minoranze pagina 132 linguistiche tavola 7 Pisr pagina 103 “tutela, salvaguardia e valorizzazione del patrimonio UN PATRIMONIO DA VALORIZZARE etnoantropologico PER DIFENDERE LE MINORANZE delle minoranze LINGUISTICHE linguistiche della pagina 104 Calabria” pagina 136

Pisl per la realizzazione di servizi intercomunali per la qualità della vita pagina 145 Pisl per la realizzazione di sistemi turistici locali e destinazioni turistiche pagina 148 Pisl per la realizzazione di sistemi produttivi locali, di distretti agroalimentari di qualità e rurali pagina 156

APPENDICE C - TABELLA DELLE LINEE DI INTERVENTO PER PISL pagina 170

APPENDICE D - AMBITI E TERRITORI PER LA DEFINIZIONE DEI PISL pagina 172

Figura 1 ambiti territoriali per la definizione dei Pisl pagina 173 Figura 2 territori di sviluppo turistico, ambientale e culturale pagina 174

Figura 3 aree di vocazione produttiva primaria pagina 175 Pisr per la valorizzazione dei centri Figura 4 aree storici e dei borghi di vocazione produttiva di eccellenza secondaria pagina 159 pagina 176 Pisr per contrastare Elenco lo spopolamento dei dei Comuni ricadenti sistemi territoriali negli ambiti territoriali marginali e in declino pagina 177 pagina 162 Elenco delle Pisr per la tutela, polarità e dei tematismi salvaguardia e per ambito territoriale valorizzazione pagina 183 del patrimonio etnoantropologico delle Territori di sviluppo turistico, minoranze linguistiche ambientale e culturale pagina 162 pagina 185

riale di riferimento, attraverso il miglioramento dei servizi essenziali per la qualità della vita ai residenti e il potenziamento dei servizi per l’integrazione sociale delle persone a maggiore rischio di esclusione. In coerenza con le disposizioni del Por Fesr Calabria 2007-2013, la definizione dei progetti integrati deve essere effettuata sulla base di specifici piani di servizi comunali e, o, intercomunali per la qualità della vita a partire dall’analisi della domanda presente all’interno del sistema territoriale di riferimento.

3.2

Priorità territoriali e di intervento delle Province

Le province di Catanzaro e Reggio Calabria (tavola 2 dell’appendice A) hanno proceduto nei loro rapporti alla identificazione di zone omogenee per l’attuazione di questa categoria di Pisl. Nel caso di Catanzaro, viene presentato un preciso ordine di priorità fra le aree, in dipendenza del livello di difficoltà che esse sperimentano in materia socio-ambientale, di sicurezza e legalità. Per Reggio, l’articolazione in sistemi e sottosistemi territoriali si riferisce piuttosto a bacini di utenza. Le scelte territoriali della provincia di Cosenza sono associate ad obiettivi preminenti, attribuiti a questa tipologia di Pisl, di valorizzazione culturale e di sviluppo turistico mediante interventi di riqualificazione di aree e infrastrutture sportive montane, con specifico riferimento agli sport invernali. Viene proposta una zonizzazione riferita agli undici distretti culturali del Piano di valorizzazione dei beni paesistici e storici della provincia. Crotone assegna la priorità all’intero territorio provinciale. Vibo Valentia individua aree specifiche di localiz-

L’AMMINISTRAZIONE REGIONALE HA LA PRIORITÀ DI CONCENTRARE LE RISORSE FINANZIARIE SU PISL PRESENTATI DA QUEI TERRITORI SOVRACOMUNALI OVE SUSSISTONO PARTICOLARI CRITICITÀ ED UNA ELEVATA DOMANDA INEVASA DI SERVIZI PER LA QUALITÀ DELLA VITA E L’INCLUSIONE SOCIALE. zazione della domanda di servizi per la qualità della vita da parte dei cittadini. I rapporti provinciali colgono in generale l’esigenza, manifestata dal Por Fesr, di organizzazione sovracomunale dei servizi, nonché di attenzione alle modalità di gestione e partenariato e di priorità al recupero delle infrastrutture già esistenti.

3.3

Priorità regionali

L’Amministrazione regionale ha la priorità di concentrare le risorse finanziarie per questa tipologia di Pisl su aree che abbiano una chiara caratteristica di integrazione e interconnessione sovracomunale, dove sussistano particolari criticità in termini di ampiezza della domanda inevasa di servizi per la qualità della vita, esclusione sociale, sottodimensionamento della dotazione strutturale disponibile. Una ulteriore priorità deriva dall’esigenza di integrare e rendere sinergici a livello locale le diverse azioni condotte su scala territoriale per la qualità della vita e l’inclusione sociale. Sarà quindi data priorità ai territori proponenti in base alla presenza di connessioni funzionali fra gli interventi dei Pisl, i piani di zona e, o, gli altri piani e programmi di settore che incidono sulla materia della qualità della vita e dell’inclusione sociale.

3.4

Quadro sintetico di priorità e coerenze

Sulla base del contesto di programmazione (para-

41





UNA LINEA EDITORIALE, QUATTRO COLLANE Riferimenti, strumenti, materiali di progetto e case history Per rendere pi첫 chiara e fruibile la ricerca delle informazioni di interesse si sono progettate quattro collane: riferimenti (la normativa, i regolamenti), strumenti (manuali e guide), materiali di progetto (approfondimenti utilizzati per definire le regole) e case history (esempi a cui ispirarsi).



A FIANCO DEI PROTAGONISTI

Lo abbiamo detto più volte: ora che il tour si è concluso, è tempo per presentare i Pisl. Ora i molti sindaci, che ho avuto il piacere di incontrare, sono i protagonisti dell'importante periodo che ci attende, quello nel quale ideeremo le strade per fare il bene del nostro territorio. La Giunta Scoppelliti ha messo in campo un variegato menu di strumenti, per fornire assistenza tecnica: dalla consulenza a distanza, a quella su misura, fino ad arrivare ai seminari organizzati, per dare la possibilità di adempiere al meglio a tutte le procedure. La Regione s’impegna sia sul piano operativo, fornendo risposte concrete, sul piano strategico a favore della trasparenza e della conoscenza. Perché questo sarà il momento per dare basi solide ad ogni progetto, per

Giacomo Mancini

10

ISTRUZIONI PER LA PROGETTAZIONE INTEGRATA

VALORIZZAZIONE DELLA MULTICULTURALITÀ

La scheda regime di aiuto è lo strumento necessario per richiedere alla Regione Calabria la riserva dei fondi da destinare agli investimenti privati. La scheda consente anche di orientare il bando (che sarà effettuato dalla Regione Calabria) verso quegli investimenti privati che il partenariato di progetto del Pisl ritiene rilevanti ai fini del raggiungimento degli obiettivi specifici e dell’obiettivo generale del Pisl della minoranza.

2. Destinatari, contesto di riferimento

Fornire una descrizione, accompagnata da indicatori quantitativi pertinenti, della situazione attuale dell’offerta di servizi culturali nel contesto territoriale di riferimento e in particolare legata alla fruizione e valorizzazione dei beni etno antropologici su cui il Pisl interviene. In questo punto è necessario procedere alla descrizione del contesto territoriale della minoranza sotto il profilo dell’offerta dei servizi attinenti alla valorizzazione dei beni culturali e, nello specifico, di quelli legati alla valorizzazioISTRUZIONI PER LA PROGETTAZIONE INTEGRATA

11

ne del patrimonio etno antropologico della mi- li degli aiuti, in coerenza con le disposizioni noranza linguistica. della linea di intervento attivata. A scopo semplificativo, si suggerisce l’uso della tabella sotto riportata. Ai fini di una migliore illustrazione delle potenzialità turistiche dell’area in cui è presente la minoranza linguistica, si consiglia di allargare l’analisi anche alle imprese e organizzazioni che offrono beni ed erogano servizi utili alla creazione dell’intero sistema turistico e culturale.

2.2 Destinatari potenziali 2.1 Contesto di riferimento

64

evidenziare le sue potenzialità, per renderlo fattibile. Questo lo scopo dei due volumi “Istruzioni per la progettazione integrata”, dedicati alla compilazione del formulario e delle schede previste; una traduzione chiara di alcuni moduli indispensabili per la presentazione e la progettazione del Pisl. Sarà un’occasione per progettare Pisl efficaci, ma rappresenta anche un momento importante per la Giunta, che vede così aumentare i momenti di confronto e di conoscenza delle realtà locali. Una scelta per me fondamentale, che abbiamo intrapreso anche con il tour e che continuiamo a perseguire con sempre nuove modalità e possibilità di incontrarci per viaggiare sempre, e tutti, nella stessa direzione.

Anche alla luce di quanto emerso e descritto al punto 2.1, in questa sezione è necessario procedere alla descrizione delle tipologie di imprese che potranno ottenere il finanziamento, in coerenza con quanto stabilito dalla specifica linea di intervento 5.2.4.2 del Por Calabria Fesr 2007-2013. La tipologia (o le tipologie) di imprese che potranno accedere ai finanziamenti, in regime di “de minimis”, dovrà essere finalizzata alla valorizzazione dei beni culturali della minoranza messa a sistema dal Pisl.

Individuare le imprese destinatarie potenzia-

Tavola 16. Tipologie di imprese

Tipologia di imprese Guide turistiche Organizzatori di eventi culturali Alberghi, ostelli, B&B Società di incoming Ristoranti Altri oneri Imprevisti ... ...

Numero

Addetti

Descrizione

VALORIZZAZIONE DELLA MULTICULTURALITÀ

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CAPILLARITÀ Direttamente a casa o sulla propria scrivania

Lorica 30set11

ViboVale 4ott11 Catanzaro 5ott

Crotone 5ott11

Dall’inizio del percorso una particolare attenzione è stata dedicata all'indirizzario di CalabriaProgettazione Integrata. Partiti dall’indirizzario istituzionale (sindaci, presidenti e consiglieri provinciali e regionali, presidenti di amministrazioni pubbliche, membri del tavolo del partenariato) si è, da una parte, aggiornato e arricchito di informazioni (cellulari, mail, pec); dall’altra esteso inserendoci anche i partecipanti ai numerosi eventi e incontri organizzati. Per essere pronti per spedizioni postali, invii on line e sms.

MAIL ELETTRONICHE

PISL, EVENTI o CONVEGNI

Melito 16apr12

SI

Siderno 16ott11

Cosenza 24apr12 SI

Scalea 15ott11

VibiV 15mag12

Roggia 27ott11

Catanz 16mag12

Crotone 24ott11

Buonv 11nov11 Spez 22nov11 Ross19nov11

Lattar 26nov11

Cz 23apr12 h11

Crotone 23apr12

Castrv 15nov11

Mendic 5nov11

GuardP 23apr12 Cz 23apr12 h13

Cassan 21ott11

Vaccar 4nov11

Cosenza 20apr12 SI

Crotone 16mag12

SI

Rog MC 16mag12 Rog IT16mag12

SI

12apr12 15apr12 20apr12 Cs segna 18apr12 20apr12 Cs invito 19apr12 23apr12 Cz segna 20apr12 23apr12 Cz invito 21apr12 24apr12 Kr segna 22apr12 24apr12 Kr invito 23apr12 CalabriaEuropa 2 19mag12 for187.2 IdenTerr2 22mag12 for196.2 Orsomarso 25mag12 for197.2 Sangineto 27mag12 16apr12 Melito segn

16apr12 Melito invito

for ???? for ????

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Ca

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INVIO NEWSLET

INVIO LIBRI

for161.1

MultiCult

for161.2 for161.3 for161.4 for161.5 for161.6

07nov11 09nov11 16nov11 22nov11 29nov11 05dic11

for161.7

anagrafica statica casa via Roma, 45 05018 Orvieto Scalo tel. 0763.88.45.30

fax

mail

16apr12 invito

mariorossi@libero.it 328.57.48.840

TERZO RECAPITO

for161.9

17mag12

anagrafica statica

for187.3 for187.4

prov TR

Melito 16apr12 riferimenti dinamici personale

cell

for161.8

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Iden e Ter

SECONDO RECAPITO

prov fax

tel.

riferimenti dinamici mail cell

professionale

studiolegalerossi@gmail.com 339.16.83.48

RECAPITI DA UTILIZZARE canale preferito email

0763.89.56.32 333.42.54.952 email scelta mariorossi@comune.orvieto.tr.it an sesso M età 54,2 nato/a a Terni nato/a il 28 marzo 1958 telefono scelto

cellulare scelto

PRECISIONE SECONDO RECAPITO Dall'opinione pubblica anagrafica statica casa via Roma, 45 ai pubblici 05018 Orvieto Scalo tel. 0763.88.45.30

fax

Inseriti in un data base riferimenti dinamici personale molto articolato i nominativi mail mariorossi@libero.it aggiornati sono stati cell 328.57.48.840 segmentati e organizzati sotto TERZO RECAPITO diverse categorie, tipologie, anagrafica statica interessi. Consentendo l'invio di messaggi mirati a specifici fax interessi coinvoltitel.dalla comunicazione. riferimenti dinamici professionale A tutti, tutto; mail studiolegalerossi@gmail.com a ciascuno, il proprio.

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pr


INDICE


Una comunicazione efficace per lo sviluppo locale della Calabria Una sfida di buon governo guidata dalla Regione Prefazione di Giacomo Mancini La fiducia in una amministrazione condivisa Quando lo sviluppo è il risultato della collaborazione tra pubblico e privato, tra amministrazioni e cittadini La bellezza guida i processi di progettazione condivisa L’estetica dei comportamenti Introduzione di Luca Munari

Gli archetipi progettuali Dalla schematizzazione della complessità alla sintesi del logo La Regione è nelle province La rete territoriale dei laboratori di progettazione condivisa Una linea di comunicazione dedicata Un nuovo contenitore dedicato all'identità culturale della Calabria


Attività svolta nell’ambito dei progetti di sviluppo locale finanziati dal Fondo europeo sociale regionale per la programmazione regionale unitaria 2007 - 2013 Regione Calabria Dipartimento programmazione nazionale e comunitaria

assessore Giacomo Mancini direttore di dipartimento Arianna Tavano direttore Nucleo di valutazione Luigi Zinno dirigente servizio programmazione Tommaso Calabrò

Concept design Luca Munari Graphic design Alessandro Ghezzi Testi Luca Pirani Traduzione Maria Cristiana Rinaldi e Tracy Roberts

Questa pubblicazione fa parte dell’editoria del progetto che è composto dalle collane

Calabria progettazione integrata Gruppo di coordinamento Gerardo Castaldo Gino Rocca Sabrina Giuliano Teta Capua Comitato degli esperti Rino Capezzuto Raffaele Colaizzo Luca Massacesi Collana Strumenti Diretta da Luca Massacesi Progetto editoriale OfficineEinstein Progetto grafico Audiovisualgraphik

Stampatore Miligraf srl

riferimenti 1. Quadro unitario della progettazione integrata 2. L'avviso pubblico per la presentazione dei progetti integrati 3. Calabria multiculturale 4. Le radici dell'identità della Calabria strumenti 1. Il ruolo dell’identità nello sviluppo locale 2. Istruzioni per la progettazione integrata: la multiculturalità 3. Istruzioni per la progettazione integrata: l'identità e il territorio 4. Glossario dell’amministrazione condivisa e dello sviluppo locale (in preparazione) materiali di progetto 1. Priorità e coerenze territoriali case history 1. L’ospitalità diffusa. Modelli organizzativi 2. Gli itinerari tematici

UNIONE EUROPEA

REPUBBLICA ITALIANA

REGIONE CALABRIA



La caratteristica di un programma e progetto di sviluppo locale è che, al contrario degli investimenti infrastrutturali, è il risultato di tanti piccoli interventi di software della conoscenza e delle relazioni umane. Per costruire un ponte, una diga, una strada “bastano” molti soldi, molto cemento, grande impiego di grandi macchinari guidati da tecnologie e competenze consolidate. Per generare uno sviluppo locale servono pochi soldi, un tot di creatività, molto senso civico e un sofisticato software di intelligenza comunitaria e capacità di coinvolgimento. Tra questo software svolge un ruolo importante la riconoscibilità del progetto, la sua identità e la sua capacità di essere vissuto, da parte delle popolazioni coinvolte, come un proprio bene inalienabile. Il progetto comune come bene e come risorsa. Per questi motivi una identità grafica chiara, individuabile, facilmente memorizzabile può essere una delle chiavi di successo di un progetto di sviluppo locale.


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