Budo International Marzo-Aprile 2015

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anno xvIII - n째 189 - marzo-aprile 2015 - mensile

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SARA CARDIN


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EDITORIALE

La nuova vita di Budo International A partire da questo numero Budo International inizia una nuova vita. La nostra rivista passa al digitale, sarà quindi leggibile gratuitamente sul web. Molte sono le motivazioni che ci hanno portati a prendere questa decisione ma la principale è quella di poter raggiungere il maggior numero possibile di lettori nella maniera per loro più interessante. Dati i cambiamenti che la distribuzione tradizionale in edicola sta affrontando di questi tempi, proseguire su quella strada sarebbe stato da questo punto di vista limitante. Non va poi sottovalutato il fatto che così potremo aggiungere i link a filmati, foto o altri file che renderanno molto più completa ed immediata l’informazione che offriremo. Il successo che sta ottenendo il nostro canale Youtube ci conferma che voi lettori desiderate sempre di più dei contenuti multimediali. Cercheremo così di sfruttare tutti i mezzi che le nuove tecnologie oggi ci offrono. Inoltre, ovviamente, i tempi di uscita saranno molto più brevi permettendoci l’immediatezza dell’informazione che un mensile tradizionale non può garantire, dati i tempi richiesti dalla stampa che non possono essere compressi oltre ad un certo limite. Ancora una volta sarà per noi molto importante avere un riscontro da parte vostra. Opinioni, suggerimenti ma anche critiche saranno benvenuti. Fateci sapere cosa ne pensate!

Emilio Appiana emilio@budomarket.com

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Direttore responsabile: Emilio Appiana, e-mail: redazione@budomarket.com. Pubblicità: Mauro Spadotto, Tel.: 02.26145255, e-mail: marketing@budomarket.com. Editore: Jute Sport S.R.L., Via Marco Aurelio 35 - 20127 Milano. Arretrati cartacei: una copia A 8,00, tre copie A 20,00. Prima di effettuare il pagamento, contattateci telefonicamente o tramite e-mail, per verificare/confermare la disponibilità dell’arretrato. Inviare il vaglia postale a Jute Sport S.R.L., Via Marco Aurelio, 35 – 20127 Milano.

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SOMMARIO Pag. 1

Editoriale

Karate

Pag. 4

Sara Cardin

Karate

Pag. 8

Il 16° Open d’Italia di Karate torna a Milano!

Judo

Pag. 10

Kangeiko

Judo

Pag. 12

Beautiful Martial Arts

Taekwondo

Pag. 14

Campioni che crescono

Judo

Pag. 18

European Open Men & Women

Wing Tiun

Pag. 22

Sifu Michael Tang

Karate

Pag. 24

50° campionato italiano assoluto

Lotta

Pag. 28

Lo stile libero cerca atleti

Evento

Pag. 30

Oktagon 2015 - 20 Years Special Edition

Boxe

Pag. 32

Finale pre ranking APB Catania

Boxe

Pag. 35

The Big Fight

WTKA

Pag. 36

WTKA

Folgore

Pag. 42

Sviluppare le abilità motorie

Folgore

Pag. 43

Okinawa Karate Kids

Folgore

Pag. 44

Festa a Diano Marina

Folgore

Pag. 45

Training Giovanile

Folgore

Pag. 46

Trofeo Veneto - Trofeo Lombardia

Evento

Pag. 47

Fiscam 2015

Training

Pag. 48

WTA

Boxe

Pag. 53

KO ad Atlantic City

MMA

Pag. 54

Il codice del Predatore

Pag. 56

Gym Point

Pag. 58

News Brevi

MMA

Pag. 60

Shooto Japan 2015

MMA

Pag. 62

Japan Grandslam

Intervista

Pag. 64

Mario Zanotti e Profighting

WFC

Pag. 66

Total Kombat

Evento

Pag. 70

Thaiboxemania si tinge di azzurro

MMA

Pag. 71

Marco Giustarini

Pag. 72

Massoterapia

Pag. 74

Due diversi universi

Sport e salute

Palestra

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Karate

SARA CARDIN

Campionessa del Mondo WKF Veneta, 28 anni, caporale dell’Esercito Italiano e karateka italiana nella categoria 55kg. Segni particolari: Campionessa del Mondo. Il 2014 è stato un anno di conquiste che la bella e brava Sara Cardin ricorderà a lungo: titolo italiano, titolo europei e titolo del mondo e a questi splendidi successi professionali, si aggiunge la gioia personale del matrimonio con Paolo Moretto, il suo coach.

Ciao Sara, complimenti per le tue vittorie! Riusciresti a riassumere il tuo 2014 in poche parole? È un anno da incorniciare…Era il mio sogno fin da bambina diventare campionessa del mondo, mi ero avvicinata nel 2010 con l’argento mondiale ma solo nel 2014 ho potuto sentire l’inno della vittoria mondiale e salire su quel gradino: un’emozione e un ricordo che rimarranno indelebili per sempre dentro di me! Per non parlare della mia vita personale che nel 2014 ha visto prima il matrimonio con Paolo e poi l’arruolamento nell’Esercito. Lo definirei un anno traboccante di emozioni! Come ci si sente dopo aver vinto un titolo del mondo? Hai avuto più voglia di riposarti un po’ o sei tornata subito sul tatami? Diventare Campioni del Mondo è una sensazione che pochi possono provare, è una bomba che ti esplode dentro che ti può far urlare come un esaltato o saltare come un pazzo. Io volevo alzare le braccia al cielo ma invece mi son crollate le gambe e ho pianto perché mi son vista io da bambina con il mio sogno che correvo attorno alla tavola di casa, una spada di legno in mano, urlando “Campioni del Mondo, Campioni del Mondo!”. Dopo non ho avuto molto tempo per pensare a cosa fare perché mi son ritrovata da subito in TV, nei Giornali ecc. La voglia di riposarmi non c’era, 4 Budo International


Karate

di solito quella tende a venire dopo le sconfitte quando hai bisogno di recuperare te stessa e le tue energie. Dopo una medaglia mondiale uno scalerebbe una montagna il giorno dopo! In tutti questi anni di sacrifici e di successi, quale incontro ricordi con più emozione? Tutte le medaglie italiane, europee o mondiali mi son rimaste nel cuore. Tre sono quelle che mi hanno dato di più dal punto di vista umano: nel 2010 la vittoria del Campionato Europeo di Atene perché ero in una condizione fisica e mentale assurda, mi sentivo imbattibile. La seconda è l’argento mondiale a Belgrado: una gara dove non funzionava quasi niente ma volevo arrivare in finale ad ogni costo, ho fatto due incontri nelle eliminatorie nei quali stavo perdendo e li ho vinti entrambi all’ultimo secondo con un mauashigheri al viso. Budo International 5


Karate

La terza quest’ultima vittoria al mondiale di Brema: è stata la gara della maturità, della concentrazione e dei miei sogni. I tuoi successi sportivi ti hanno portato ad avere più visibilità coi media e con grandi aziende: è una nuova avventura? Sì, in realtà è stata una cosa un po’ inaspettata che mi ha travolta come un treno in corsa ma ci son salita e ho cercato di dare il meglio per il movimento del karate e per me ovviamente. Per questo devo ringraziare la mia agenzia, la DMTC di Milano, che mi ha seguita e mi segue tutt’ora e che è stata veramente indispensabile in quel momento di boom mediatico. Grazie a tutto questo movimento che c’è stato attorno alla mia figura mi ha dato la possibilità di diventare testimonial di adidas, insieme ad altri campioni come l’atzero Rafael Agayev. Speri che la tua partecipazione come ospite a diversi programmi televisivi possa aumentare la visibilità del Karate sui media nazionali? Penso che la visibilità sia proprio quello di cui ha bisogno il Karate adesso, perché non ha niente di meno di tanti altri sport ma ha bisogno che gli italiani se ne appassionino, che seguano i loro campioni e che gli sponsor e i media ne diano il risalto adeguato. Credo sia importante anche per diventare olimpici. Sei stata ospite in tv insieme a Laura Pasqua: com’è il rapporto tra compagne di squadra? Il karate è uno sport sicuramente individuale e quando saliamo sul tatami siamo soli, noi contro il nostro avversario. Il gruppo però svolge un ruolo importante, più è affiatato più diventa forte. Non sarei andata da nessuna parte se non avessi avuto campionesse come Laura, Greta ecc che si allenano con me! Ci si sfida e ci si mette in competizione in ogni allenamento: solo così si può crescere! Paolo Moretto è il tuo coach nonché tuo marito: è difficile gestire i diversi ruoli fuori e dentro la palestra? Questo è un punto dolente (ride, ndr). Siamo come cane e gatto, cioè come moglie e marito! Ci arrabbiamo uno con l’altro, si litiga ma sempre per il bene dell’altro. Diciamo che lui comanda in palestra e io in casa! Le arti marziali aiutano a sviluppare il fisico e il carattere: tu per cosa consiglieresti il Karate? Secondo me la qualità più bella del Karate è essere un sport molto intelligente e se vogliamo anche personale. Poi mi piace perché è completo e molto difficile sia fisicamente che mentalmente ma soprattutto perché insegna tanto rispetto, umiltà e sportività. Negli alti e bassi della vita di ogni atleta ci sono dei periodi di infortunio: come li affronti? Fortunatamente non ho mai subito infortuni gravi o operazioni, piuttosto tanti piccoli acciacchi o problemini che, neanche a farlo apposta, arrivano sempre nei momenti più sbagliati. Innervosiscono parecchio ma bisogna cercare di non mollare di testa perché, se rimaniamo concentrati sull’obiettivo, scopriamo delle forze dentro di noi che neanche pensavamo di avere. Dopo aver vinto un titolo del mondo, quali obiettivi hai a breve e lungo termine? A breve mi sono posta l’obiettivo di modificare il mio modo di combattere: piccoli accorgimenti tattici e tecnici che bisogna sempre cambiare per rimanere ai vertici, e li testerò nelle varie gare internazionali e in Premier League. L’obiettivo più a lungo termine è vincere ancora una volta i Mondiali. Ti facciamo un grande in bocca al lupo e speriamo di averti di nuovo protagonista sulle nostre pagine con altri successi da raccontare! Grazie e un saluto a tutti!

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9-10 maggio

2015

Palasesto Piazza 1째 Maggio Sesto San Giovanni (MI) PER INFORMAZIONI

02.26145255 - info@budointernational.it


Promotori

16° Open d’Italia di Karate

Promoters

FIJLKAM - Federazione Italiana Karate e Arti Marziali Golden League ASD

FIJLKAM - Italian National Karate and Martial Arts Federation Golden League ASD

Luogo della competizione

Location

Palasesto - Palazzo del Ghiaccio Piazza Primo Maggio 20099 - Sesto San Giovanni (MI)

Palasesto - Ice Palace Piazza Primo Maggio 20099 - Sesto San Giovanni (MI)

Programma e categorie

Program and categories

Il Torneo è aperto a tutti i tesserati FIJLKAM, agli Enti di Promozione riconosciuti e membri della WKF. Sabato 9 maggio si terranno le gare di Kumite, domenica 10 maggio quelle di Kata. Le operazioni di peso e controllo per gli atleti in gara sabato 9 maggio si potranno effettuare dalle ore 18 alle ore 21 di venerdì 8 maggio presso il Palasesto e saranno possibili fino e non oltre 1 ora prima dell’inizio della categoria di appartenenza. Gli atleti non registrati verranno cancellati dai tabelloni. Gli orari di gara verranno aggiornati alla chiusura delle iscrizioni.

The tournament is open to all members FIJLKAM, the Promotion Organizations recognized and members of the WKF. Kumite categories will take place on Saturday, May 9th; Kata categories on Sunday, May 10th. The weigh-in for Kumite is possible on Friday from 18 to 21 at Palasesto; all weigh-in are possible no later than 1 hour before the start of each category. Athletes not registered will be deleted from the boards. Timetable of competition will be updated after closing of entries.

SATURDAY, 9th MAY KUMITE

Senior - Under 21

KUMITE

Junior - Cadets

KUMITE

Beginner A-B

SUNDAY, 10th MAY KATA KATA KATA KATA TEAM KATA TEAM

Modulo di iscrizione

Calcolo del prezzo iscrizioni: - Categorie individuali: prezzo della categoria X numero di iscrizioni in categoria. - Categorie a squadre: prezzo della categoria X numero di squadre in categoria. - Seconda categoria per atleta: € 20. In caso di assenza, non verrà restituita nessuna quota.

Junior - Cadets Senior

Registration fees

To calculate entry fees: - Individual categories: price category X number of entries in the category. - Team categories: price category X number of teams in the category. - Second (or more) categories: € 20. There will be no refund for withdrawal after the closing date or no shows.

Pagamento

Regolamento

Beginner A-B

Use www.sportdata.org for your registration. Only if there are problems please contact info@praes.it. Entry deadline: Monday, May 4th.

Quote di iscrizione

Pagamento online tramite PayPal a: info@budomarket.com. Specificare in ogni caso il nome del club.

Junior - Cadets

Entry form

Le iscrizioni devono essere eseguite su www.sportdata.org. Solo in caso di problemi contattare l’indirizzo info@praes.it. Le iscrizioni chiudono lunedì 4 maggio 2015.

Tramite bonifico bancario: Banca: Unicredit IBAN: IT73M0200801622000041105112 A: Golden League ASD Codice Swift: UNCRITM1222

Senior - Under 21

Payment

ISCRIVITI ONLINE

La gara si svolge con regolamento WKF, incluso l’uso di tutte le protezioni obbligatorie richieste. Solo nelle categorie giovanili (nati nel 2002 e nel 2003 esordienti A, nati nel 2000 e nel 2001 esordienti B), verranno adottate le regole della Federazione Italiana.

By bank transfer: Bank: Unicredit IBAN: IT73M0200801622000041105112 To: Golden League ASD Swift code: UNCRITM1222 Online payment by Paypal to: info@budomarket.com. Please specify the name of the club.

Rules

WKF rules will be used for all competitions, with the exception of young categories (Beginner A - born in 2002 and 2003, Beginner B - born in 2000 and 2001) that will use Italian Federation’s rules.


Judo

KANGEIKO

Testo di: Pino Morelli Foto di: Emanuele Perini

KANGEIKO 2015 – POLISPORTIVA CASTELVERDE Uno stage all’insegna della multidisciplinarità

Uno stage interessante sotto ogni punto di vista quello organizzato dalla Polisportiva Castelverde il 2/4 gennaio scorsi e voluto dal Maestro Ferdinando Tavolucci in collaborazione con il Maestro Massimo Lanzi. Bello e interessante dal punto di vista culturale e dal punto di vista tecnico; una tre giorni in cui i partecipanti hanno potuto seguire un percorso che li ha portati a comprendere come la vita di un atleta debba essere costruita su più livelli e come tutte queste informazioni contribuiscano a rendere, alla fine, un atleta consapevole delle proprie capacità, dei propri limiti e delle proprie possibilità in ogni campo dell’attività di Judo. Si potrà scegliere di intraprendere qualunque carriera nel nostro mondo ma ognuna di esse deve avere come unico denominatore la preparazione approfondita, la conoscenza di ogni aspetto della nostra attività sportiva non tralasciando, assolutamente, la parte culturale che si pensa sia un elemento “estetico” solo da abbinare al Judo inteso come lotta e basta. Le due cose vanno di pari passo e l’una non esclude l’altra, anzi si integrano in maniera armoniosa e danno luogo a quella che dovrà essere la figura prescelta per la propria carriera. La parte tecnica ha guidato gli atleti presenti in un percorso che li ha visti prendere confidenza con la tecnica dalla posizione statica ad un movimento amplio sia in tachi che in ne waza. Le lezioni del Maestro Tavolucci sono state volte a correggere gli errori di impostazione sia nell’uchi komi come lo abbiamo sempre conosciuto, da posizione statica, sia nel tobi e nel mawari. Passaggi basilari e importanti per approdare ad una concezione del “Judo movimento totale” dove si ampliano le possibilità di portare la propria tecnica e di intuire il sen non sen. Intuire un attimo prima che l’avversario prenda la decisione di portare avanti l’azione, intuirlo proprio dal movimento, dallo spostamento di preparazione delle sue braccia o di tutto il corpo, anticipare con il pensiero e l’azione che sembrano essere tutt’uno per un solo istante, quello in cui si decide di “partire” con la propria tecnica. Altro punto fondamentale dello stage è stata la lezione sul Ju No Kata svolta dal Maestro Massimo Ciullo che ha spiegato come il kata sia applicabile al movimento del combattimento contrariamente a quanto si crede, cioè che il kata sia solo forma estetica per dimostrare i principi dl Judo. Ma il kata che illustra i principi è il diario per ogni judoka, serve a non fargli dimenticare come portare lo squilibrio giusto e le opportunità di movimento che ci offre l’avversario con i suoi attacchi, dunque, si dimostra la base fondamentale dalla quale si può partire se insegnato nella maniera corretta e non “fatto subire” ai propri atleti. Grazie all’organizzazione perfetta della squadra della Polisportiva Castelverde tutto lo stage si è svolto in un bellissimo clima fatto di attenzione per gli atleti e per gli ospiti. Il prossimo appuntamento sarà in Il Maestro Tavolucci in azione estate per il consueto allenamento estivo. 10 Budo International


Judo

DIETRO QUEL PASSO, UN INFERNO

La consapevolezza del combattente

La bellissima lezione del Maestro Tempesta ha bloccato tutti nel massimo silenzio per più di un’ora, facendoci vivere e combattere con i vari nemici che si presentano all’agonista una volta fatto il passo fatidico della montagna. Intanto, il Maestro, ribadisce la necessità di entrare sul tatami di gara facendo bene il saluto perché è un rituale ben preciso che trasforma l’atleta da “persona normale” a combattente, da dottor Jekyll a Mr Hide. Una volta entrato nel tatami, l’atleta varca con un passo una montagna, copre in quel piccolo passo, una distanza enorme che lo vede lasciare la sua natura e indossarne un’altra, quella del gladiatore; in quel momento inizia il combattimento contro tutti i suoi nemici, il primo dei quali è proprio se stesso; contro le sue paure, le sue incertezze, i dubbi sulla sua preparazione, sulla sua conoscenza tecnica, mentre l’avversario e l’arbitro sono ancora di là da venire. L’atleta deve vincere, in primo luogo, un combattimento estremo con se stesso, deve sapere, in quel preciso istante, se possiede le qualità per combattere o meno, se il suo lavoro lo rende tranquillo o se qualche dubbio gli rimane. Il dubbio è l’altro nemico feroce che deve cercare di sconfiggere subito altrimenti se lo porterà dietro per tutta la durata del combattimento. È in grado o meno di saper portare la sua tecnica? Ma una volta risposto a questo quesito dovrà prendere in considerazione un altro nemico, la consapevolezza di essere nel luogo “giusto”, di conoscerlo, di sapere quanto è grande l’area del combattimento e dove dovrà e potrà spostarsi per imporre la propria personalità al combattimento. Il Maestro Nicola Tempesta Alla fine di tutti questi “combattimenti” arriva di fronte all’avversario meno pericoloso, il suo avversario fisico; anche lui avrà dovuto affrontare lo stesso percorso e anche lui avrà combattuto in quel brevissimo lasso di tempo, in quello spazio che l’aveva separato dalla persona per farlo diventare un combattente. A quel punto vincerà chi saprà imporre la propria personalità al combattimento, non solo all’avversario, ma al luogo stesso del combattimento, all’arbitro e al pubblico che dovrà essere convinto che sta assistendo ad un incontro fatto da guerrieri che non hanno paura. Mentre le loro paure le hanno dovute lasciare prima del fatidico passo. L’analisi del Maestro Tempesta e il racconto stesso di quel lungo tragitto che ogni atleta deve affrontare, solo in quel piccolo passo, ha reso l’idea che ogni tattica di combattimento non ha efficacia alcuna sui nostri atleti se non li abbiamo formati e resi coscienti delle loro capacità; se non avranno la consapevolezza di quanto hanno nel loro bagaglio tecnico/culturale, non saranno mai completamente adatti al combattimento.

LA DIFFICOLTÀ DI COMUNICARE Esiti del test a Kangeiko

Possiamo essere dei campioni, possiamo aver vinto tutte le medaglie in palio ma possiamo non essere bravi comunicatori. Non c’è nulla di male. Saper comunicare a volte è un’attitudine, a volte è frutto di studi approfonditi. A volte, molto spesso, succede che una cosa che conosciamo bene non sappiamo comunicarla perché non abbiamo le basi del comunicare, non conosciamo il “disciplinare” della giusta comunicazione. A questo è servito il gioco/test fatto affrontare ai ragazzi presenti al Kangeiko. Da un elemento preciso, conosciuto solo da una persona che è stata chiamata ad illustrarlo, solo a parole, ai ragazzi che dovevano disegnarlo e renderlo chiaro sui fogli a loro disposizione, si è arrivati a leggere distorsioni notevoli apprese dal comunicato ricevuto. Saper descrivere una tecnica o un’azione importante, una figura centrale per un passaggio di tachi o ne waza non è così semplice così come noi lo pensiamo. Tra l’altro, la stessa comunicazione cambia se rivolta a una o più persone perché dipende molto dalla personalità del relatore; in che maniera saprà relazionarsi con una persona o con più persone? Un conto è sicuramente parlare ad una persona amica e un altro è spiegare a molte persone lo stesso concetto: si dovrà prendere in considerazione la diversa “abilità mentale” nell’apprendere di un pubblico eterogeneo. Saper comunicare, nel caso di un insegnante tecnico di Judo, diventa fondamentale soprattutto se pensiamo che si dovrà rivolgere a diverse categorie di persone, dai razzi giovani ai genitori dei ragazzi stessi, ad altri insegnanti. Saper comunicare, nel caso di un insegnante di Judo che vuole affrontare professionalmente il nostro sport, è fondamentale e se non si ha un’attitudine naturale è bene che ci si impegni nella ricerca e nello studio. Saper comunicare, non solo la tecnica, servirà a rendere consapevole il nostro atleta che sarà in grado, poi, di Il Professor Triburzio affrontare il passo della montagna del Maestro Tempesta. Budo International 11


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Judo

BEAUTIFUL MARTIAL ARTS Tutti insieme per migliorarci

Testo di: Pino Morelli Foto di: Emanuele Perini

Si è svolto, domenica 11 gennaio, il Beautiful Martial Arts, presso l’Heaven Fight Arena, appuntamento annuale che vede tutte le discipline delle arti marziali scendere in campo unite per dare una mano all’Associazione Mary Poppins associazione di sostegno e supporto al Reparto di Oncologia Infantile del Policlino Umberto I° di Roma. Tanti atleti sono scesi sui diversi tatami per allenarsi e dare l’esempio di come l’arte marziale sia, in primo luogo, un momento di incontro e dove vige il detto: “Tutti insieme per migliorarci”. Molti atleti di Judo, JuJItsu, Aikido, Tae Kwon Do, Kung Fu, Brazilian JuJitsu, MMA, Pugilato, Yoga, Lotta, Sambo, Grappling, Jeet Kune Do, si sono allenati e hanno dato dimostrazione delle loro arti in presenza di moltissimi curiosi e neofiti arrivati appositamente per provare il fascino della arti marziali e delle discipline da combattimento. Tutti insieme hanno dato un grande contributo all’Associazione Mary Poppins e, dunque, ai bambini ospiti del Raparto del Policlinico. Grande gioia e divertimento con piccoli e grandi a lavorare insieme, con le mamme e i loro figli insieme ai papà che da anni non praticavano attività sportiva e con bambini e ragazzi che hanno scoperto il vero volto delle arti marziali. A tutti loro va il nostro ringraziamento per averci supportato in questa domenica e per aver dato una mano all’Associazione; un ringraziamento particolare va ai Maestri che hanno dedicato il loro sapere e il loro tempo per comunicare e a far divertire tutti gli intervenuti. Un grazie particolare, dunque, a quanti hanno seguito e organizzato tutto l’evento perché so che ci hanno messo il cuore: Dario Bacci, Gianfranco Russo, Andrea Festuccia, Eugenio Fravili, Riccardo Mezzetti, Marco Crescenzi, Paolo Saccone, Nardi Massimo, Fabio Scarano, Isabella Folletti, Walter Francia, Pino Morelli. Un ringraziamento particolare anche ai Maestri: Nicola Ripandelli, Massimo Lanzi, Franco Penna, Gino Campisano, Giancarlo Bagnulo, Romolo De Angelis, Maurizio Di Giuseppe.

Il gruppo di Judo

JiuJitsu - M° Giancarlo Bagnulo

Aikido - M° Valter Francia

Le MMA nella gabbia

Shime Waza di Judo

JiuJitsu - M° Maurizio Di Giuseppe

Randori di Judo

Combattimento di Taekwondo Budo International 13


CAMPIONI CHE CRESCONO I Campionati italiani junior di Taekwondo

Oltre trecento giovani atleti si sono dati battaglia al torneo di Torino, tra conferme e sorprese “Un torneo dal livello tecnico altissimo”. Vito dell’Aquila sintetizza così la due giorni di Torino. Vito è uno degli oltre trecento atleti juniores che si sono dati battaglia sul quadrato ai campionati italiani di categoria, ed è uno fra i pochi che sono riusciti ad arrivare fino al titolo. Difficile, di questi tempi, distinguere un campionato junior da uno senior. Vito ha ragione: i giovanissimi del Taekwondo hanno raggiunto un livello tecnico che non ha nulla da invidiare a quello dei fratelli maggiori. Facile, dunque, spiegarsi il successo straordinario, di partecipazione e di pubblico, ottenuto dai Campionati italiani cinture nere juniores, ospitati quest’anno al Palaruffini di Torino. La kermesse è stata preceduta da una serie di presentazioni che hanno fatto crescere l’attesa per l’evento, complici anche l’appoggio entusiasta dell’amministrazione comunale e il sodalizio che ha permesso di inserire il torneo nell’ambito dell’appuntamento Torino 2015 Capitale europea dello sport. “È stata la prima volta in cui si è organizzato un evento del genere in Piemonte”, spiega Edoardo Greco, presidente della Torino Taekwondo Union, “e la competizione è stata particolarmente importante anche perché in qualche modo travalicava i confini nazionali: si è trattato infatti di un torneo chiave in vista degli Europei di Riga”. Entusiasta del risultato anche Gigi Pollone, presidente del comitato regionale piemontese: “L’impatto è stato decisamente positivo, il Palazzetto era magnifico, c’erano tante persone e una grande attenzione da parte della stampa”. Impressioni confermate anche dai numeri: nella due giorni di gare sono stati disputati oltre trecentoquaranta match quotidiani, con circa trecentoventi atleti iscritti alla competizione e quasi milletrecento spettatori, alcuni giunti da pullman partiti da varie città italiane. Dal punto di vista agonistico i match disputati hanno confermato un trend che 14 Budo International

ALLENATI CON I VIDEO DI CARLO MOLFETTA


resiste ormai da anni, con un livello tecnico complessivo in decisa e costante crescita e una tendenza al livellamento delle disparità fra le varie realtà regionali. Nel maschile la classifica per società è dominata dal Tkd Gold Team, pugliese, seguito dagli atleti laziali dell’Esercito, dal Centro Sportivo Pomilia, campano, e dai Vigili del Fuoco di Catanzaro. Nel femminile il gradino più alto del podio va alla Tkd Tricolore, società dell’Emilia Romagna molto vivace e radicata; seguono il Centro abruzzese Tkd Celano, che conferma il secondo posto della precedente edizione, il Centro Tkd Pezzolla, laziale, e infine un’altra società dell’Emilia Romagna, la Tkd Regis di Bologna. Scorrendo i risultati del torneo spuntano nomi noti del panorama nazionale e nuovi, promettenti campioni. Più che noto il nome di Antonio Flecca, campione europeo in carica e giunto ormai al suo settimo titolo italiano: davvero da record! Antonio è passato dalla categoria -51 chilogrammi alla -55, senza però che i risultati ne risentissero. Flecca a parte, gli altri campioni nel maschile sono Mattia Crescenzi (cat. -45 Kg.), Davide Ditta (cat. -51 Kg.), Johnny Pascuzzo (cat. -59 Kg.), Gennaro Cuorvo (cat. -63 Kg.), Thomas De Zen (cat. -68 Kg.), Angelo Dova (cat. -73 Kg.), Attilio Fabio Ventola (cat. -78 Kg.) e Alfonso Viscardi (cat. +78 Kg.). Oro anche al già citato Vito Dell’Aquila (cat. -48 Kg.), giovanissima promessa che si è messa in mostra l’anno scorso ai mondiali cadetti di Baku, dove ha ottenuto l’oro. Vito, che dopo i campionati di Torino già guardava alla Coppa Italia di Genova, ammette che conquistare il titolo non è stato facile: “Mi sono preparato bene, e un po’ ci speravo, ma è stata tosta. A volte ho temuto di non farcela: in semifinale, per esempio, anche se alla fine ho vinto dodici a zero!”. Da segnalare, nella categoria -63 chilogrammi, la prestazione applauditissima di Marcello Morisetti, atleta di casa e vincitore di un bronzo, che ha reso onore al Taekwondo piemontese.

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In campo femminile non delude Licia Martignani, campionessa europea in carica, salita sul gradino più alto del podio nella categoria -59 chilogrammi. Licia ha confermato l’oro ottenuto nel 2014 ed era dunque la campionessa da battere: la pressione, però, non l’ha fermata. “È stato il campionato italiano più difficile fra tutti quelli ai quali ho partecipato, anche perché non ero in perfetta forma. Nella mia categoria il livello complessivo è aumentato sensibilmente e le mie avversarie sono sempre più forti”. Quarto titolo consecutivo per la genovese Giulia Monteforte (cat. -46 Kg.), che ricorda con meritata soddisfazione i tre incontri vinti in grande scioltezza. Resta campionessa anche l’abruzzese Lucilla Chimienti (cat. -49 Kg.), che ringrazia per la valanga di complimenti ottenuti in virtù di una splendida prestazione, coronata dalla medaglia più preziosa. Oro nel femminile anche a Bianca Pantaleoni (cat. -42 Kg.), Angela Pangallo (cat. -44 Kg.), Alessia Korotkova (cat. -52 Kg.), Giorgia Guerrini (cat. -55 Kg.), Natalia D’Angelo (cat. Kg. -63), Yvonne Passamonti (cat. -68 Kg.) e Laura Giacomini (cat. +68 Kg.). Sugli spalti del Palaruffini abbiamo visto volti giovanissimi, complice il tour nelle scuole organizzato dal comitato Fita, che nei giorni precedenti il torneo ha visitato istituti di Torino, Vercelli e Novara. Il Taekwondo ha incuriosito la maggior parte degli studenti, attratti dall’elevato tasso di spettacolarità della disciplina ma anche dall’aspetto tecnologico dei combattimenti. Il Taekwondo è infatti uno sport all’avanguardia da questo punto di vista, grazie alle protezioni elettroniche utilizzate, all’impiego dei monitor e all’assegnazione computerizzata dei punti, che riduce drasticamente la possibilità di errori nel verdetto finale. Molti studenti, dopo la visita della Fita, non hanno voluto mancare l’appuntamento con il torneo dei giovani campioni e sono poi usciti più che soddisfatti dal Palaruffini. Non è difficile credere che dopo aver assistito allo spettacolo dei campionati italiani molti di loro abbiano deciso di iscriversi in palestra: è sempre il momento giusto per darsi al Taekwondo! 16 Budo International


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Judo

EUROPEAN OPEN MEN & WOMEN IjudokaeuropeisultatamiaRomaeOberwart

Weekend di buoni risultati ma senza podi per gli azzurri all’European Open Men ad Ostia e dell’European Open Women a Oberwart (14-15 febbraio) Foto Ostia di: FIJLKAM – Emanuele Di Feliciantonio Foto Oberwart di: EJU

Ostia Nel World Ranking Event al PalaPellicone di Ostia gli Azzurri in gara erano 28 (quattro per categoria di peso, il massimo consentito per il paese ospitante): Fabio Andreoli, Carmine Maria Di Loreto, Manuel Ghiringhelli, Daniel Lombardo (60), Emanuele Bruno, Diego Cressi, Matteo Medves, Matteo Piras (66), Antonio Esposito, Marco Maddaloni, Augusto Meloni, Ermes Tosolini (73), Massimiliano Carollo, Raffaele D’Alessandro, Matteo Marconcini, Luca Poeta (81), Giovanni Carollo, Giuliano Loporchio, Fabio Miranda, Nicholas Mungai (90), Luca Ardizio, Vincenzo D’Arco, Domenico Di Guida, Pablo Tomasetti (100), Alessandro Graziano, Alessio Mascetti, Valerio Menale, Andres Felipe Moreno (+100). 207 atleti provenienti da 37 nazioni per un risultato organizzativo degno di un Grand Prix, come hanno sottolineato i complimenti di Michal Vachun, vicepresidente EJU. Il risultato nel medagliere non è stato altrettanto ottimo: solo due quinti posti per Marco Maddaloni (73 kg) e Giovanni Carollo (90 kg). Il napoletano Maddaloni (30 anni) ha ottenuto tre vittorie su Tohar Butbul (Isr), Jakub Jecminek (Cze) e Phridon Gigani (Geo), prima di arrendersi a Lasha Shavdatuashvili (Geo), oro a Londra 2012 nei 66 kg e vincitore a Ostia nei 73 kg. 18 Budo International

Nazione 1. Giappone (JPN) 2. Georgia (GEO) 3. Israele (ISR) 4. Germania (GER) 5. Francia (FRA) 6. Belgio (BEL) 7. Corea, Sud (KOR) 8. Spagna (ESP) 8. Slovenia (SLO) 10. Cina (CHN) 11. Portogallo (POR) 12. Austria (AUT)

1. posto 5 1 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0

2. posto 0 4 0 1 1 1 0 0 0 0 0 0

3. posto 2 1 0 1 1 0 2 2 2 1 1 1

5. posto 1 2 1 1 0 0 0 0 0 2 1 0

7. posto 0 2 2 0 0 0 1 0 0 1 0 1


Judo La finale per il terzo posto è andata a Igor Wandtke (Ger). Carollo conquista tre vittorie su David Kukovica (Slo), Kim Jae Yun (Kor) e Samir Guchapshev (Rus), prima di farsi rimontare da Nicolas Brisson (Fra) e, per il terzo posto, da Mihael Zgank (Slo). Nonostante i risultati positivi visti nella manifestazione, questa è la prima volta in cui l’Italia non sale sul podio a Roma, da quando è stata assegnata nel 2005 la World Cup a Roma (trasformata in Continental Open nel 2013), su otto edizioni disputate.

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Classifica Open Rome -60 kg 1. OSHIMA, Yuma JPN 2. PAPINASHVILI, Amiran GEO 3. GARRIGOS, Francisco ESP 3. TRBOVC, Matjaz SLO 7. ANDREOLI, Fabio ITA 7. DI LORETO, Carmine Maria ITA -66 kg 1. FLICKER, Tal ISR 2. TATARASHVILI, Tornike GEO 3. OTTAVIANI, Julien FRA 3. TAKAJO, Tomofumi JPN 7. BRUNO, Emanuele ITA -73 kg 1. SHAVDATUASHVILI, Lasha GEO 2. TATALASHVILI, Nugzari GEO 3. SUN, Shuai CHN 3. WANDTKE, Igor GER 5. MADDALONI, Marco ITA -81 kg 1. MARUYAMA, Goki JPN 2. MARESCH, Sven GER 3. KALABEGASHVILI, Shalva ESP 3. KIM, Jae-Bum KOR -90 kg 1. BAKER, Mashu JPN 2. BRISSON, Nicolas FRA 3. GVINIASHVILI, Beka GEO 3. ZGANK, Mihael SLO 5. CAROLLO, Giovanni ITA -100 kg 1. HAGA, Ryunosuke JPN 2. NIKIFOROV, Toma BEL 3. FONSECA, Jorge POR 3. KRONBERGER, Christoph AUT +100 kg 1. HARASAWA, Hisayoshi JPN 2. MATIASHVILI, Levani GEO 3. IWAO, Keita JPN 3. KIM, Soo-Whan KOR

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Judo

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Judo

Oberwart Le azzurre impegnate nell’European Open Women in programma sabato 14 e domenica 15 febbraio erano 8: Giamattei Angela (48), Giorgis Valentina (57), Righetti Anna (57), Lo Giudice Martina (57), Cantoni Giulia (70), Ferrari Valeria (70), Tangorre Lucia (78) e Marchiò Elisa (+78). Nel corrispettivo della gara maschile a Ostia, le atlete in gara erano 129 per 27 nazioni partecipanti. La compagine italiana è tornata a casa senza medaglie dalla trasferta austriaca, con il quinto posto di Martina Lo Giudice nei 57 kg ed il settimo di Elisa Marchiò nei +78 kg. Lo Giudice ha vinto con tre ippon su Larissa Csatari (Sui), Aleksandra Salnikova (Rus) ed, in particolare, Corina Caprioriu (Rou), argento a Londra 2012.Successivamente stata bloccata da Helene Receveaux (Fra) e Catherine Beauchemin-Pinard (Can), restando al quinto posto. Elisa Marchiò, superato il primo turno di gara nei +78 kg su Sarah Mairhofer (Aut), non è riuscita nell’impresa di superare Megumi Tachimoto (Jpn), numero quattro del ranking mondiale, ed è stata poi nuovamente sconfitta dalla cinese Wang Rui.

Classifica Open Oberwart -48 kg 1. SAHIN, Ebru TUR 2. UNGUREANU, Monica ROU 3. AKKUS, Sumeyye TUR 3. LOKMANHEKIM, Dilara TUR 5. XIE, Shishi CHN 5. PUPP, Reka HUN 7. JURA, Anne Sophie BEL 7. CLEMENT, Melanie FRA -52 kg 1. MA, Yingnan CHN 2. HASHIMOTO, Yuki JPN 3. CHITU, Andreea ROU 3. PERENC, Agata POL 5. SHISHIME, Ai JPN 5. SUNDBERG, Jaana FIN 7. ARCA, Ayse TUR 7. MARTYNOWICZ, Martyna POL -57 kg 1. MATSUMOTO, Kaori JPN 2. RECEVEAUX, Helene FRA 3. BEAUCHEMIN-PINARD, Catherine CAN 3. CAPRIORIU, Corina ROU 5. LIU, Yang CHN 5. LO GIUDICE, Martina ITA 7. LIEN, Chen-Ling TPE 7.YOSHIDA, Tsukasa JPN -63 kg 1. UNTERWURZACHER, Kathrin AUT 2. MINEI, Miho JPN 3. LIVESEY, Amy GBR 3. YEATSBROWN, Katiejemima GBR 5. GERCSAK, Szabina HUN 5. MILOSEVIC, Nina SLO 7. RENSHALL, Lucy GBR 7. YANG, Junxia CHN -70 kg 1. GRAF, Bernadette AUT 2. ZUPANCIC, Kelita CAN 3. MANSOUR, Lola BEL 3. NUN IRA, Karen JPN -78 kg 1. UMEKI, Mami JPN 2. HAMADA, Shori JPN 3. GIBBONS, Gemma GBR 3. THIELE, Kerstin GER +78 kg 1. TACHIMOTO, Megumi JPN 2. YU, Song CHN 3. INAMORI, Nami JPN 3. KOCATURK, Gulsah TUR 7. MARCHIO, Elisa ITA

Le medaglie dei cadetti Sorte migliore quella dei cadetti impegnati nell’European Cup a Zagabria (552 atleti, 27 nazioni), tappa dell’IJF World Cadet Tour. Nella prima giornata sono state conquistate sette medaglie: Manuel Lombardo, medaglia d’oro nei 60 kg; Biagio D’Angelo, argento nei 50 kg; cinque medaglie di bronzo per Sara Trina (40), Sofia Petitto (44), Martina Zamponi (48), Luca Carlino (55) e Luca Caggiano (60). Nella seconda giornata hanno preso posto sul podio Christian Parlati (73) che ha vinto l’oro e Flavia Favorini (57), Chiara Lisoni (63) e Andrea Fusco (81) che hanno vinto la medaglia di bronzo. Le undici medaglie andate al collo degli azzurrini seguiti da Nicola Moraci, Laura Di Toma e Sandro Piccirillo è il quantitativo più alto, risultato migliore della Francia che ne ha meritate dieci e dell’Ucraina, sei; nel medagliere invece, l’Italia si è piazzata terza con 2 primi, un secondo e otto terzi posti, preceduta dall’Ucraina (3-1-2) e dalla Francia (2-5-3).

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Karate

50° CAMPIONATO ITALIANO ASSOLUTO A Torino gli Assoluti di Karate 2015

Testo di: Budo International Foto di: Massimo Barisano e Alberto Maffini / Fijlkam

Nel weekend del 14-15 febbraio us si sono svolti a Torino, al Pala Ruffini, la 50^ edizione del campionato Italiano assoluto Maschile e la 33^ edizione del campionato Italiano assoluto femminile. Torino inizia con questo importante appuntamento l’anno di Città Europea dello Sport. Gli atleti in gara erano molti, circa 270, e i vincitori delle varie categorie sono stati: kg. -60 Luca Maresca, kg. -67 Gianluca De Vivo, kg. -75 Luigi Busà, kg. -84 Nello Maestri, kg. -94 Fioravante Valentino, kg. +94 Stefano Maniscalco (si sono riconfermati campioni dall’edizione 2014 di Siracusa: Luca Maresca, Luigi Busà, Nello Maestri e Stefano Maniscalco).

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Karate

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Karate

Per la classifica delle società, sono salite sul podio: Universal Center Napoli p. 35, Fiamme Oro Roma p. 31, Shirai Club San Valentino p. 29. Per le categorie femminile, sono scese sul tatami un centinaio di atlete e, anche in questo caso, il podio ha visto grandi conferme come Greta Vitelli, prima donna italiana a vincere un titolo mondiale, Laura Pasqua (bronzo mondiale) e la due volte Campionessa Europea giovanile (e Campionessa del Mondo juniores) Silvia Semeraro. Assente dalla competizione, invece, Sara Cardin; il titolo nella sua categoria è andato alla giovane Cristina Busà. Queste le Campionesse Assolute 2015: kg. 50 Debora Morino, kg. 55 Cristina Busà, kg. 61 Laura Pasqua, kg. 68 Silvia Semeraro, kg. +68 Greta Vitelli. Le prime tre Società classificate in questo caso sono state: GS Forestale p. 32, Fiamme Oro Roma p. 22, ASD Talarico Karate Team p. 18.

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Wing Tiun Kung Fu

SIFU MICHAEL TANG

Stage internazionale con il nipote ed unico successore di GGM Tang Yik Il 3 ed il 4 Aprile 2015 si terrà per la prima volta in Italia un seminario con Grand Master Michael Tang (Tang Chu Pak), nipote del defunto Great Grand Master Tang Yick. L’evento si svolgerà presso l’Accademia Arti Marziali di Marina di Carrara, Head Quarter AWTKA. Il seminario verrà diretto da GM Michael Tang e da GM Nicola Colonnata, suo allievo diretto.

Il GGM Tang Yik con il suo nipote Sifu Michael Tang

Ricordiamo per i lettori che il defunto GGM Tang Yick viene ancora oggi considerato ad Hong Kong il “re del bastone lungo” e GM Michael Tang è stato a suo tempo dallo stesso nominato quale successore per poter trasmettere e diffondere nel mondo l’arte del Weng Chun Kung Fu.

Il GGM Tang Yik con alcuni allievi 26 Budo International


Wing Tiun Kung Fu La storia narra che anche il famoso GGM Yip Man abbia studiato il bastone lungo con GGM Tang Yick ma che quest’ultimo abbia insegnato al defunto maestro di Bruce Lee solo una piccola parte del sistema. Per questo motivo Sifu Nicola Colonnata, dopo aver finito il sistema Yip Man con numerosi maestri, tra i quali GM Leung Ting (del quale è stato suo primo allievo privato italiano, ndr), ha voluto approfondire lo studio anche di questo lineage per integrarlo poi nel sistema AWTKA che ricordiamo sia composto dal lineare Yip Man, Tang Yick e 18 Lohan Hands ossia quanto più vicino sia stato insegnato nel monastero Shaolin del sud agli albori del Wing Chun. Inizialmente è stato molto difficile poter ricevere lezioni private da alcuni allievi diretti di GM Tang Yick ma la dedizione unita alla passione anche questa volta ha premiato Sifu Nicola. Lo stesso infatti ha avuto l’onore di studiare privatamente ad Hong Kong con diversi maestri di Weng Chun allievi diretto di GM Tang Yick per poi essere accettato quale allievo privato da GM Michael Tang in persona. Oggi Sifu Nicola vuole condividere le sue stesse opportunità con tutti i suoi allievi membri dell’AWTKA, tenetevi pronti per un evento unico ed irripetibile! Per info: 800865647 - www.wingtiun.com

Il Sifu Michael Tang con Sifu Nicola Colonnata

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LO STILE LIBERO CERCA TALENTI Campionato Italiano Cadetti stile libero e femminile

Testo di: Giovanna Grasso Foto articolo di: Emanuele Di Feliciantonio

L’anno agonistico della Lotta ha aperto i battenti assegnando l’alloro tricolore ai cadetti ed alle cadette dello stile libero. Sono arrivati in quasi duecento al PalaPellicone di Ostia, una comitiva chiassosa e allegra, numericamente un po’ inferiore, per la verità, alle previsioni soprattutto nella componente femminile. Solo trentotto infatti, le ragazze che si sono contese il titolo di Campionessa italiana per un totale di sei gironi nordici su nove categorie di peso. Le categorie 49, 52 e 60 chilogrammi, le più “affollate”, hanno registrato la presenza di massimo otto atlete. In queste è stata netta la supremazia della scuola napoletana: Emanuela Liuzzi, Elena Esposito e Rita Capano, mentre le restanti categorie sono state geograficamente ben distribuite. A livello di squadra è riuscita a salire sul gradino più alto del podio il CUS Torino che ha anche portato in gara il maggior numero di atlete. “Fra le ragazze - commenta il Consigliere federale Marco Arfè, Presidente della Commissione Nazionale Attività Giovanile - ci sono stati incontri interessanti tra atlete brave che in prospettiva hanno un grande margine di crescita. Stiamo tenendo sotto osservazione diverse giovani che hanno le potenzialità per entrare nel gruppo della nazionale e che, con un miglioramento tecnico che auspichiamo, hanno i numeri per ottenere risultati internazionali. Nella gara di oggi ci sono state conferme rispetto allo scorso anno come Lumia, Emanuela Liuzzi, Cencioni, Esposito e Pjollaj atleta valdostana passata al CUS Torino. Alcune hanno cambiato categoria di peso, ovviamente data la giovane età. Nei 52 chilogrammi si è affermata Capano (lo scorso anno arrivò seconda nella stessa categoria, ndr) occupando il posto lasciato libero da Morgane Gerard che è passata alla classe juniores. Nella categoria più leggera torna a vincere un titolo il Lotta Club Rovereto con Bini e anche Faenza ha conquistato l’oro dei 65 chilogrammi con Rinaldi. Sono tutte atlete molto giovani che hanno ampi margini di miglioramento soprattutto perché mostrano carattere e serietà e hanno una lotta ben impostata. Sono fiducioso nella loro crescita, il settore femminile può darci molte soddisfazioni.”. La gara maschile ha mostrato numeri grossomodo stabili: centocinquanta gli atleti e cinquantasette le Società di cui molte di tradizione greco romana. I Campioni che hanno riconfermato il titolo rispetto lo scorso anno sono stati solo due, Freni e Gaddini, ma 28 Budo International

Kg. 46 - Gribencea-Amato

Kg. 58 - Gaddini-Stepic

Kg. 85 - Fusco-Celmare


Lotta

Campioni Italiani Cadetti stile libero 2015 kg. 42 Errico Grandi - Pro Patria Ancona kg. 46 Davide Amato - GS Lotta Termini Imerese kg. 50 Virgilio Guarino - Wrestling Liuzzi kg. 54 Giovanni Freni - CUS Torino kg. 58 Francesco Gaddini - VVF “Billi” Pisa kg. 63 Jacopo Masotti - Pol. Mandraccio kg. 69 Salvatore Diana - Ilva Bagnoli kg. 76 Matteo Giordanella - Portuali Savona kg. 85 Andrea Fusco - Nippon Club Napoli kg. 100 Gacem Alex Ben Hassin Hmad - I Picciotti

Kg. 50 - Samarelli-Guarino

Kg. 52 - Capano-Galvagni

molti dei titolati 2014 sono passati alla classe juniores per cui ci troviamo di fronte ad una nuova generazione di giovanissimi campioncini. “Continuo a nutrire grandi aspettative per Giovanni Freni - continua il Consigliere Arfè che pur essendo un grecoromanista, si è affermato oggi nei 54 chilogrammi in una gara affollata con una bella prestazione. È un lottatore di talento e anche in questa occasione ha confermato la sua attitudine alla Lotta superando senza incertezze e nettamente tutti i suoi avversari. Altra riconferma dal 2014 è Francesco Gaddini di Pisa nei 58 chilogrammi. Anche questa categoria è stata abbastanza popolosa; l’incontro più bello è stato la semifinale con Sandron del CUS Torino, praticamente una replica della finale dell’anno scorso. Gaddini è un ragazzo che sa esprimere il meglio di sé in gara, nel senso che riesce a mettere in gioco doti caratteriali importanti quali la freddezza e la lucidità di pensiero e questa è una grande risorsa. Nei 50 chilogrammi torna alla vittoria Virgilio Guarino della Wrestling Liuzzi dopo che lo scorso anno fu fermato in semifinale proprio da Freni. È un buon lottatore al quale manca solo di acquisire quella maturità che gli permetterebbe di fare il salto di qualità per ottenere risultati importanti. “Vorrei aprire un parentesi di riflessione - precisa il Consigliere Arfè sul panorama generale di questa gara. Fermo restando la bontà della doppia pratica e partecipazione, sia nello stile libero che nella greco romana, andrebbe incrementata l’attività stile liberistica pura che, a mio avviso, oggi stenta se confrontata con un sistema di allenamento più strutturato e metodico come è quello della greco romana. Dico questo perché nel campionato odierno sono tanti i ragazzi che si allenano in scuole di greco romana che hanno saputo affermarsi su quelli che vengono da una tradizione stile liberistica. Inoltre oggi abbiamo avuto anche atleti di Judo che, nonostante la poca dimestichezza con la nostra disciplina, sono riusciti ad ottenere buoni risultati, uno per tutti il titolo degli 85 chilogrammi di Andrea Fusco. È sicuramente un’ottima cosa aprire le porte a tutti, ma qui ci dobbiamo fermare a riflettere su cosa si può fare perché questo non sia sinonimo di un impoverimento della disciplina. “Jacopo Masotti ha vinto per la prima volta nei 63, l’anno scorso arrivò terzo. È un bravo atleta e già è stato in nazionale, infatti ha anche partecipato agli Europei. La categoria dei 69 è stata particolarmente vivace; ha vinto Diana di Napoli dopo aver fatto un incontro molto avvincente in semifinale con il romano Proietti. I 76 chilogrammi hanno visto prevalere Giordanella di Savona che ha fatto una bella finale con Svaicari di Roma; questa categoria è stata la più numerosa anche se qui abbiamo visto per la maggior parte greco romana. Tra i più leggeri c’è stato un girone nordico a tre e alla fine l’anconetano Grandi è stato il migliore. L’oro dei 46 chilogrammi è andato alla scuola di Termini Imerese del maestro Purpura che continua a sfornare talenti anche se ne ha ridimensionato il numero. Ha partecipato con tre atleti e ha portato a casa due medaglie, un oro e un bronzo, ai quali si aggiunge l’oro femminile di Teresa Lumia: un risultato di rispetto.” “Infine la massima categoria - conclude Arfè - nella quale si è imposto chiaramente Ben Hassin Hmad. La finale è stata breve, conclusa per schienamento del palermitano Mattaliano.” Nella classifica stile libero ha conquistato l’alloro delle Società il Club Atletico Faenza, pur non avendo intascato titoli nelle categorie.

Campionesse Italiane Cadette 2015 kg. 40 Anna Bini - Lotta Club Rovereto kg. 43 Teresa Lumia - GS Lotta Termini Imerese kg. 46 Alessia Capozzi - Wrestling Liuzzi kg. 49 Emuanuela Liuzzi - Wrestling Liuzzi kg. 52 Rita Capano - ASD Agoghe kg. 56 Alessia Cencioni - Chiavari Ring kg. 60 Elena Esposito - Ilva Bagnoli kg. 65 Enrica Rinaldi - Club Atletico Faenza kg. 70 Eleni Pjollaj - CUS Torino

Kg. 54 - Ferraro-Freni Budo International 29



Evento

OKTAGON 2015 SPECIAL EDITION 20 anni di Oktagon

Enrico Kehl

Oktagon 2015 è arrivato alla sua 20esima edizione e sarà quindi una special edition a cui non si può mancare. Nato nel 1996 da un’idea di Carlo Di Blasi, deriva il suo nome dall’iniziale formula in cui 8 atleti di otto discipline marziali diverse si affrontavano. Oktagon è diventato oggi uno tra i galà più importante di Europa e del mondo di Thaiboxe, Kickboxing, MMA e Savate. In particolare Oktagon si divide in 4 parti, ognuna dedicata al paese di provenienza di ogni disciplina sportiva. La più famosa è Oktagon Made in Thailand dedicata alla Muay Thai, la Boxe Thailandese, con la famosa sfida Thailandia vs Italia. Oktagon Made in Japan è la parte dello show più amato con il campione del K 1 World Max (Fight Code Rules), Giorgio Petrosyan, n. 1 mondiale e leggenda vivente della Kickboxing Made in Japan. Oktagon Made in USA è la parte dedicata alle Mix Martial Arts, le M.M.A., oggi la quinta disciplina sportiva più popolare in America. Oktagon Made in France, la novità di questo anno per i palati fini, infatti in questa parte è di scena la Savate, l’antica disciplina da combattimento dei bassi fondi di Marsiglia e difesa personale e della legione straniera. La sua versione moderna PRO sarà la novità di Oktagon.

OKTAGON CARD Una Fight Card che coinvolge Italia, Giappone, Bielorussia, Thailandia, Francia, Germania e prossimamente UK, Croazia e Marocco con una visibilità televisiva mondiale che raccoglierà intorno alle TV internazionali alcuni milioni di appassionati, oltre ai 12.000 posti del Forum. 5377 biglietti sono già stati richiesti. Questi i match annunciati dal promoter Carlo Di Blasi a cui seguirà la seconda parte dello show. The come back of the Doctor Giorgio Petrosyan (ITA) VS Enriko Kehl (D) 3 rounds x 3 min + extraround Fight code rules cat – 70 kg The last fight Sak Kaoponlek VS Dimitri Varec (BL) 3 rounds x 3 min Muay Thai full rules cat – 65 kg

Yasuhiro Kido

The ISKA World Championship Armen Petrosyan (ITA) World Champion VS Yasuhiro Kido (J) Challenger 5 rounds x 3 min Fight code rule – 70 kg The clash of the Champions Fabio Siciliani (ITA) VS Karim Gaji (F) Muay Thai ISKA e WMF World Champion K1 ISKA World Champion 3 rounds x 3 min Muay thai full rules – 75.5 kg Scopri il resto della serata sul sito di Oktagon!

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Karim Gaji

Sak Kaoponlek Budo International 31


Pugilato

FINALE PRE RANKING APB CATANIA

Clemente Russo sconfitto da Egorov nella finale APB dei 91 Kg Ha ancora la possibilità di qualificarsi per Rio 2016 Testo di: Tommaso Gregorio Cavallaro Foto di: FPI/Coschiera

Il mese di gennaio 2015 è stato il proscenio temporale in cui si sono svolte le 10 finalissime della prima fase Pre-Ranking APB, in cui erano in palio, oltre le cinture di Campione, anche i primi 10 pass pugilistici per Rio 2016. Gli occhi del pugilato italiano sono stati rivolti, indubbiamente, verso il PalaCatania di Catania dove nella serata di venerdì 30 gennaio Clemente “Tatanka” Russo era chiamato al difficile impegno (andata in diretta su SkySport 2 Hd ore 22.45 – Ring Announcer DJ Ringo) contro il russo Alex Egorov, in un incontro valido sia per l’accesso alla Finalissima del prossimo settembre sia per il pass olimpico. Nella stessa riunione si sono svolti i seguenti incontri, tutti sulle sei riprese – tranne quello Egorov (kg 90.6) vs Russo (kg 90.8) programmato sulle otto: Calic (kg 89.9) vs Peralta (kg 90.9), Ahmatovic (kg 90.3) vs Pinchuk (kg 89.6), Golovaschenko (kg 86.6) vs Bouloudinats (kg 90.9). Tutti i match erano importanti per i pugili per guadagnare punti in vista della Fase pre Ranking 2 APB, in partenza a marzo. L’evento è stato organizzato dalla FPI, su mandato AIBA, con la collaborazione della Ragimg Bull di Giovanni Cavallaro e Italia Eventi di Luca Napoili. Alla fine, purtroppo, il risultato ha arriso al boxer proveniente dalla Russia, che, sconfiggendo Russo per la seconda volta dopo quella del 21 novembre a Bergamo, ha in pratica già un volo prenotato per agosto 2016 con destinazione Rio de Janeiro.

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Pugilato

Ad accogliere gli otto pugili c’era un PalaCatania pieno in ogni ordine di posto (presenti circa 4000 persone) e che fin da subito ha fatto sentire il suo calore e sostegno a Clemente Russo, chiamato a prendersi la rivincita su Egorov e allo stesso tempo a centrare la quarta qualificazione consecutiva per le Olimpiadi. Suggestiva e patriottica la scenografia che ha fatto da cornice all’ingresso dei primi due pugili (Calic della Croazia e Peralta dell’Argentina). Tutti gli spettatori, infatti, hanno fatto sventolare le bandierine tricolore, consegnate loro all’ingresso. Non solo gli spalti erano traboccanti di entusiasmo, ma anche il parterre in cui erano presenti: il Procuratore Generale Repubblica di Catania, Giovanni Tinebra; il Commissario Sport Comune di Catania, Antonio Giuffrida; Marcello Tolu, Fiamme Azzurre; Consolo Santi, Capo Dipartimento Polizia Penitenziaria; Orazio Aranci, Giunta CONI; il Presidente FPI, Alberto Brasca; il Segretario Generale FPI, Alberto Tappa e molte altre personalità dello sport italiano (tra cui Consiglieri Federali FPI) e delle istituzioni locali (Sicilia e Catania) e Nazionali. Prima sfida, dunque, tra il croato Calic e l’argentino Peralta. Match valido solo come esibizione, visto che l’avversario iniziale di Peralta, Charles Javonta (USA), ha dato forfait consegnandogli la vittoria per WO. “Amichevole” che, però, ha vinto Calic per 3-0 (59-55; 59-55; 58-56). Il tedesco Ahmatovic e il kazako Pinchuk sono saliti sul ring per il secondo match; ad avere la meglio è stato il secondo per 3-0 (59-55; 59-55; 59-55). Terzo contest della serata quello tra l’ucraino Golovaschenko e l’algerino Bouloudinats: la vittoria è andata al nordafricano, che ha superato l’ucraino per 3-0 (58-56; 59-55; 60-54). Il piatto forte è stata, ovviamente, la finalissima tra il nostro Tatanka e Aleksei Egorov. Una rivincita, come tutti sanno visto che, due mesi orsono in quel di Bergamo, Egorov aveva inflitto una sconfitta al boxer di Marcianise. Tutto il pubblico presente, insieme con quello collegato su SkySport 2 Hd da casa, ha trattenuto il fiato al rintocco del primo gong di un match sulla lunghezza delle otto riprese. Russo ha dato tutto, specie nelle prime 4 riprese, ma alla fine Egorov è prevalso 2-0 (77-75; 76-76; 77-75), conquistando anche la qualificazione per Rio 2016, oltre all’accesso per la finalissima dei 91 Kg. Per il nostro Russo, così come per Domenico Valentino nei 60 Kg, c’è ancora la possibilità della qualificazione attraverso la seconda Fase APB, che inizierà nel prossimo marzo e si concluderà ad Agosto. A settembre, invece, si svolgeranno le finalissime che vedranno opposti i 10 vincitori della Fase uno e i 10 della fase due.

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THE BIG FIGHT Kovalev contro Pascal

Testo e foto di: Andrea Galbiati

Agli inizi di novembre avevo assistito live agli ultimi allenamenti del russo Sergey Kovalev e al match ad Atlantic City contro il leggendario Bernard Hopkins: mi aveva decisamente impressionato come pugile, non a caso è stato nominato fighter of the year 2014…Ci sarà un motivo! Possessore di tre cinture mondiali dei pesi mediomassimi versione Wbo, Ibf e Wba, il 14 marzo al Bell Center di Montreal (Quebec canadese) Kovalev affronterà l’ex campione del mondo Jean Pascal. Il colosso televisivo americano HBO trasmetterà in diretta l’evento che si preannuncia un’autentica battaglia. Forte dei suoi 23 ko su 26 match senza sconfitte, Sergey “Krusher” Kovalev sono sicuro attaccherà per 12 round senza sosta ma il guerriero Pascal (29/2/1, 17ko) non indietreggerà tanto facilmente! Spettacolo assicurato e, in caso di vittoria del carrarmato russo, l’unica sfida che tutto il mondo vorrà successivamente vedere è quella con il campione Wbc Adonis Stevenson, per l’ultima gloriosa riunificazione!

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NOVITÀ

15503098M 35203316 35403050 NOVITÀ

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ARKET.COM

55103010

Boxe - Kick Boxing - Muay Thai - MMA - Krav Maga

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Folgore

SVILUPPARE LE ABILITÀ MOTORIE I giovani Karateka dell’Accademia dello Sport

Testo e foto di: Brigata Paracadutisti Folgore

Accademia dello Sport e ASD Folgore

Venerdì 15 gennaio si è svolta la prima “attività congiunta” di Karate sul territorio di Livorno, un’iniziativa promossa dall’Accademia dello Sport dello CSEN e dalla ASD Esercito – 187° Folgore della FIJLKAM. I tecnici Carmelo Triglia, Alessandro Magnelli, Marco Bini e il C.le Magg. Capo Scelto Antonio Citi hanno dedicato una sessione di allenamento destinata alla preparazione dei pre-agonisti (dai 5 ai 12 anni). I giovanissimi karateka si sono applicati in una serie di esercizi propedeutici al fine di sviluppare e consolidare i prerequisiti delle abilità motorie, esplicitate dal “basco amaranto””, secondo le linee guide indicate dai corsi frequentati presso l’Eurocamp di Cesenatico. L’iniziativa si è articolata anche con i contenuti tecnici multidisciplinari, con la peculiarità di sviluppare l’acquisizione degli schemi motori idonei a facilitare la transizione dalla lunga distanza a quella ravvicinata per il “corpo a corpo”.

Momenti di spiegazione di Antonio Citi

42 Budo International

Marco Bini, Antonio Citi e Alessio Magnelli

Esercizi propedeutici


Folgore

OKINAWA KARATE KIDS Impegnati 200 piccoli atleti

Testo e foto di: Brigata Paracadutisti Folgore

Continua l’attività giovanile congiunta della ASD Esercito – 187° Folgore di Livorno e la Millennium Karate di Pisa che assieme, nella mattina di domenica 1 febbraio, hanno partecipato alla manifestazione sportiva “Okinawa Karate Kids” - CSEN organizzata dal M° Roberto Ninci. Alla cerimonia di apertura ha salutato il fiduciario del CONI di Piombino e Isola d’Elba, Bianchi Claudio, il numeroso pubblico intervenuto a sostegno dei 200 atleti molti dei quali hanno partecipano nelle categorie “pre agonisti” (6 – 11 anni). I 13 atleti accompagnati dal graduato Antonio Citi e Sonia Rovini si sono confrontati nelle prove del “Percorso a tempo”, “Palloncino” e nella prova della “Forma”, per una crescita ricca di soddisfazioni e risultati sportivi.

ASD Folgore e Millennium Karate

Il settore giovanile con Jacopo Citi

Il settore giovanile con Marta Calzecchi, Jacopo Citi e Burelli Angela

Il settore giovanile con Emma Frizzi

Il Settore giovanile con Luca Pilagatti Budo International 43


Folgore

FESTA A DIANO MARINA Decennale per il Dojo Karate Diano

Testo e foto di: Brigata Paracadutisti Folgore

Alla ricorrenza del decimo anno di attività dell’Associazione DKD (Dojo Karate Diano) della FIJLKAM, diretta dal tecnico Andrea Di Latte, svolta il 07 febbraio presso l’impianto sportivo di Diano Marina (Im), sono stati ospiti dell’evento la Campionessa del Mondo 2014 di Karate, il C.le Sara Cardin, atleta del Centro Sportivo Olimpico dell’Esercito - Roma, e il “Corpo Istruttori” della ASD Esercito – 187° Reggimento Paracadutisti “Folgore” di Livorno, con i graduati Antonio Citi e Daniele Pilagatti. Presenti l’Assessore allo Sport del Comune di Diano Marina Francesco Bregolin, il Presidente del Comitato Regionale Liguria settore Karate Franco Quaglia, il delegato provinciale CONI Imperia Daniele Berghi, il delegato provinciale CONI Savona Fiorenzo Zucconi, i maestri Raffaella Carlini e Luca Napolitano (collaboratori CTR Liguria per il Kumite) e il maestro Mirko Da Boit, collaboratore CTR per classi giovanili. Nell’occasione l’Assessore dello sport ha salutato il numeroso pubblico, gli oltre 200 bambini e i numerosissimi altri atleti provenienti da tutta la Liguria.

Foto di gruppo

Sara Cardin con un folgorino

Andrea Di Latte e l’ASD Folgore

Il settore giovanile allo stage di Sara Cardin 44 Budo International

Karate con le stellette


Folgore

TRAINING GIOVANILE Attività congiunta a Venturina

Testo e foto di: Brigata Paracadutisti Folgore

Venerdì 13 febbraio si è svolto il “training giovanile” congiunto, per lo sviluppo dei propedeutici di base nelle discipline da combattimento, diretto dal corpo istruttore della sezione sportiva ASD Esercito – 187° Folgore FIJLKAM (Antonio Citi, Alessio Loni e il preparatore atletico Alessio Martelloni), presso la ASD Okinawa Karate CSEN di Venturina. L’allenamento è stato svolto in collaborazione con il M° Roberto Ninci che ha ospitato l’iniziativa e con i tecnici Alessio Magnelli e Marco Bini, dell’Accademia dello Sport di Livorno.

Il gruppo con l’ASD Folgore

I tecnici

Antonio Citi spiega un esercizio

I bambini si esercitano eseguendo dei movimenti Budo International 45


Folgore

TROFEO VENETO Argento per Fabio Italia

Testo e foto di: Brigata Paracadutisti Folgore

Domenica 08 febbraio il tecnico Alessio Loni della ASD Esercito – 187° Folgore ha accompagnato l’atleta Fabio Italia (della Livorno Competitors), alla 1^ Tappa del Trofeo Veneto organizzata dal Comitato Regionale Veneto FIJLKAM settore Karate, presso l’impianto sportivo di Salvezzano di Dentro (Padova). L’atleta ha concorso nella categoria “Master” nella specialità Kata (Forma), aggiudicandosi la medaglia di argento.

Fabio Italia e C.le Magg. Sc. Alessio Loni

Arbitro Mondiale Claudio Scattini e Fabio Italia

TROFEO LOMBARDIA Trasferta per il settore giovanile

Testo e foto di: Brigata Paracadutisti Folgore

Domenica 15 febbraio trasferta per il settore giovanile della ASD Esercito – 187° Folgore di Livorno per il Trofeo Lombardia – CSEN di Karate, svoltosi presso l’impianto sportivo di Cambiago (Mi). Gli atleti hanno concorso nelle categorie giovanili nelle prove del palloncino, percorso, prova libera, Kata (Forma) e nel Kumite (combattimento). I Tecnici Antonio Citi e Daniele Pilagatti hanno accompagnato i “folgorini” e i genitori, rientrando in sede con 11 medaglie: 5 ori, 3 argento e 3 bronzi. 46 Budo International

Resp. Nazionale Arbitri Massimiliano Roncato e ASD Folgore

Marco Pilagatti cintura blu

Giulio Citi in Empi

Il settore giovanile con Emma Frizzi


Evento

FISCAM 2015 Nuovi numeri per la Fiscam

Testo e foto di: Matteo Brambilla

La stagione della Fiscam Lombardia capitanata del Maestro Raffaele Rinaldi ha riaperto i battenti il 25 gennaio proponendo grande spettacolo e stile in una location ormai nota agli amanti di questi sport. Non sono mancati come di consuetudine i numeri: quasi 60 match light e a seguire una serata con 12 match a contatto pieno, che hanno attirato un gran numero di spettatori all’Officina della Birra di Bresso. Parlando con il Presidente Raffaele si possono capire i suoi grandi progetti per il futuro (le video-interviste sono disponibili sul canale YouTube “Gazzetta Marziale”) e come tutte le persone che ricoprono un ruolo da presidente in una federazione abbiano bisogno di un solido team alle proprie spalle, persone competenti che permettono di svolgere al meglio il proprio ruolo.

Risultati

Radulovic vs Dragos - 85Kg - K1 F.CODE – vince Dragos Eugenio D. vs Radice - 65Kg - MT - vince Eugenio D. Haiub vs Haiub - 65Kg - K-1 F. CODE – vince Haiub Cassamagnago vs Kharchac - 70Kg - K1 F.CODE – vince Kharchac Soukari vs Lavazza - 70Kg - K-1 – vince Lavazza Cogliati vs Bertolami C. - 65 Kg - MT – vince Cogliati Picozzo vs Rizzo - 88Kg - K1 F.CODE – vince Rizzo Spanò vs Pereira K. - 60 Kg - MT – vince Spanò

LE VIDEO INTERVISTE AGLI EVENTI FISCAMI SONO OLINE! Budo International 47


WTA

WTA FUNCTIONAL TRAINING La Potenza funzionale ai Combat Sports

Testo e foto di: Emilio Troiano, fondatore e Master Trainer della WTA Functional Training Academy

È ben noto come negli Sport da Combattimento la Potenza sia una qualità fisica fondamentale tanto per portare a segno colpi ed azioni di attacco verso l’avversario quanto per anticipare i colpi e le azioni dell’avversario stesso. Infatti essa condensa qualità come la Forza, la Reattività e la Velocità che opportunamente amalgamate tra loro portano alla massima espressione di Forza Esplosiva (Potenza) dell’atleta. Ma come condizionarla in maniera “funzionale” alle richieste specifiche della disciplina da combattimento praticata? Innanzitutto bisogna ricordare che trattandosi di una qualità fisica che si sviluppa al massimo del proprio potenziale di espressione di Forza e Velocità, richiede un grande controllo del corpo in tutte le traiettorie multiplanari sia per poter trasmettere la tensione neuromuscolare ai colpi ed alle azioni svolte, sia per prevenire traumi muscolo-scheletrici ed osteo-articolari. A tal fine riveste un ruolo fondamentale il condizionamento della Mobilità Articolare intesa come mobilità, stabilità e coordinazione delle articolazioni coinvolte nel dato gesto tecnico. Come rimarcato più volte nei precedenti articoli, ogni Workout inizia con una fase di Warm Up (riscaldamento) e termina con una fase di Cool Down (Scarico), ed è proprio in queste fasi che bisogna lavorare sulla Mobilità Articolare ed in particolare con degli esercizi del sistema di allenamento a corpo libero a terra Primitive Functional Movement®. I tre complessi articolari fondamentali a cui mira questo sistema sono il cingolo pelvico, il cingolo scapolare e la colonna vertebrale, i quali vengono condizionati nei tre piani di movimento sagittale, frontale e trasverso. Per questi esercizi rimando agli articoli precedenti dove sono stati trattati nello specifico. La parte centrale del Workout (Main Part), si basa su dei Triset (set composto da tre esercizi concatenati senza recupero tra loro) dove il

primo è un esercizio di carico submassimale per la Forza, il secondo è un esercizio di trasformazione in Potenza dove il carico è sempre submassimale e nella terza postazione viene introdotto un esercizio tecnico specifico della disciplina praticata il quale deve essere svolto alla massima velocità. In questa maniera si permette un transfer neuromotorio da un input generale di Forza e Potenza ad uno specifico sul gesto tecnico con la risultante di aver azioni tecniche alla massima incisività! Gli strumenti di lavoro del Metodo WTA Functional Training ® utilizzati per questa fase sono: - Flying Suspension Training (sistema di allenamento a corpo libero in sospensione che permette la costruzione degli schemi motori col continuo controllo del baricentro corporeo, e condizionando costantemente le abilità propriocettive e stabilizzatrici corporee, con semplici principi di adattabilità e scalabilità del carico); - Kettlebell e Clubs Training (attrezzi che fanno della massa decentrata rispetto all’impugnatura la loro caratteristica fondamentale, cosa che permette l’esecuzione dei movimenti balistici nella multiplanarità col continuo condizionamento non solo della Forza, Velocità e Potenza, ma anche della Mobilità Articolare dinamica); - Med Ball Training (l’utilizzo delle palle mediche rientra nel concetto di appoggio instabile a terra e di trasmissione della forza nei movimenti di trasferimento di carico). Gli Esercizi selezionati permettono il condizionamento delle due aree del corpo fondamentali per un Fighter, l’Anca e la Spalla con la continua connessione del Core (nucleo centrale del corpo) e nella tridimensionalità (multiplanarità degli schemi motori), in maniera da non creare degli squilibri posturali e da tenere sempre accesa la propriocettività. Il programma è strutturato su due Workout da eseguirsi per un periodo di 5 settimane, secondo il seguente schema operativo dove viene combinato con le sessioni tecniche e quelle scarico attivo (Joint Mobility):

CICLO DI ALLENAMENTO SETTIMANALE Lunedì

Martedì

Mercoledì

Giovedì

Venerdì

Sabato

Domenica

Lavoro Tecnico

Workout “Power Alfa”

Lavoro Tecnico

Lavoro Tecnico

Workout “Power Bravo”

Lavoro Tecnico

Joint Mobility

48 Budo International


WTA WTA INTERMEDIATE POWER PROGRAM LIVELLO

INTERMEDIO

DENSITÀ

TARGET PRIMARI

POTENZA; VELOCITÀ; MOBILITÀ ARTICOLARE; CORE TRAINING

TARGET ACCESSORI

Flying Cross Hamstring Bridge

MEDIO VOLUME; ALTA INTENSITÀ POSTURA; COORDINAZIONE; EQUILIBRIO; PROPRIOCEZIONE; STABILIZZAZIONE

Kettlebell Swing

Kettlebell Bridge Chest Press

WORKOUT “ALFA” PHASE

MODALITÀ

NUM

EXERCISE

WARM UP

CIRCUIT TRAINING PRIMITIVE FUNCTIONAL MOVEMENT

1 2 3 4 5

SPINAL WAVE SCORPION HIP FLEXORS WRISTS SHIN BOX UP FLYING CROSS HAMSTRING BRIDGE KETTLEBELL SWING COMBINAZIONE COLPI CON GAMBE KETTLEBELL BRIDGE CHEST PRESS MED BALL POWER PUSH UP COMBINAZIONE COLPI CON BRACCIA KETTLEBELL DOUBLE FRONT SQUAT CLUBS GAMMA CAST COMBINAZIONE COLPI CON BRACCIA E GAMBE OPPOSITE LEG 1 OPPOSITE LEG 2 OPPOSITE LEG 3 SPINAL WAVE SCORPION SUPINE BRIDGE

1 TRISET

2 3 1

MAIN PART

TRISET

2 3 1

TRISET

2 3

CIRCUIT TRAINING COOL DOWN PRIMITIVE FUNCTIONAL MOVEMENT

1 2 3 4 5 6

RIPETIZIONI SET 4 5 per lato 5 per lato 5 per lato 5 per lato

RECUPERO TRA I SET

3

0

6

1 minuto

6

1 minuto

6

1 minuti

3

0

5 per lato 5 3 per lato 5 5 3 per lato 5 3 per lato 3 per lato 5 per lato 5 per lato 5 per lato 4 5 per lato 10

Budo International 49


WTA

Flying Inclined Row

Flying Cross Suspended Plio Lunge

Clubs Gamma Cast

Kettlebell Double Front Squat

Med Ball Power Push Up

WORKOUT “BRAVO” PHASE

MODALITÀ

WARM UP

CIRCUIT TRAINING PRIMITIVE FUNCTIONAL MOVEMENT

NUM

EXERCISE

RIPETIZIONI

1 2

SPINAL WAVE SCORPION

4 5 per lato

3

HIP FLEXORS

5 per lato

4 5

WRISTS SHIN BOX UP KETTLEBELL DOUBLE FRONT SQUAT FLYING CROSS SUSPENDED PLIO LUNGE COMBINAZIONE COLPI CON GAMBE FLYING INCLINED ROW CLUBS GAMMA CAST COMBINAZIONE COLPI CON BRACCIA FLYING CROSS HAMSTRING BRIDGE MED BALL POWER PUSH UP COMBINAZIONE COLPI CON BRACCIA E GAMBE OPPOSITE LEG 1 OPPOSITE LEG 2 OPPOSITE LEG 3 SPINAL WAVE SCORPION SUPINE BRIDGE

5 per lato 5 per lato

1 TRISET

2 3

MAIN PART

TRISET

1 2 3 1

TRISET

2 3

CIRCUIT TRAINING COOL DOWN PRIMITIVE FUNCTIONAL MOVEMENT

50 Budo International

1 2 3 4 5 6

SET

RECUPERO TRA I SET

3

0

6

1 minuti

6

1 minuti

6

1 minuto

3

0

5 5 per lato 3 per lato Max 3 per lato 3 per lato 5 per lato 5 3 per lato 5 per lato 5 per lato 5 per lato 4 5 per lato 10


WTA

Prossimi Corsi di formazione Istruttori: •

Corso Istruttore di COMBAT SPORTS FUNCTIONAL TRAINING, 07 e 08 Marzo ad Agrigento;

Corso Istruttore di FUNCTIONAL TRAINING, 07 e 08 Marzo a Udine;

Corso Istruttore di PRIMITIVE FUNCTIONAL MOVEMENT ® , 14 e 15 Marzo a Padova;

Corso Istruttore di FLYING SUSPENSION TRAINING , 21 e 22 Marzo a Verona;

Corso Istruttore di FUNCTIONAL TRAINING, 28 e 29 Marzo a Bologna;

Corso Istruttore di COMBAT SPORTS FUNCTIONAL TRAINING, 18 e 19 Aprile a Cerignola (Foggia);

Corso Istruttore di CALISTHENICS FUNCTIONAL TRAINING, 18 e 19 Aprile a Rimini. Info su www.wta-functionaltraining.com Budo International 51


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Boxe

KO AD ATLANTIC CITY Oluwale colpisce ancora

Testo di: Andrea Galbiati

È stato veramente impegnativo il mese di gennaio per la preparazione finale dei miei fighters, in una sola settimana dovevo stare all’angolo di cinque atleti impegnati in diverse manifestazioni: Jennifer nel National Tournament USA Boxing a Seattle; Floriano nei 10 round di Boxe Pro con titolo in palio; Giulio in un match di boxe amatoriale; John nella Friday Night Fight di Kickboxing a New York; Samir nell’apb Proboxe in Azerbaijan; Bamgbose Oluwale in un match di MMA Pro ad Atlantic City contro Devon Morris. Il Tropicana Hotel Casino di Atlantic City ha ospitato la manifestazione Ring of Combact, giunta ormai alla 50a serata! Numerosi fighters sono partiti da qui negli anni per poi confermarsi nella UFC; Oluwale viene da un record impeccabile: 3 vittorie, 3 ko e tutti al primo round; il mio combattente americano originario della Nigeria è potenza, esplosività tecnica e voglia di vincere estrema. Insieme a me all’angolo c’è Luiz “The Joker” Azeredo, altro mio ex allievo veterano delle MMA. Per me è un onore essere lì con loro. Il match parte subito con attacchi di ginocchiate del mio atleta

e con una splendida proiezione; il fight continua a terra: gomitate, leve ecc. Luiz, brasiliano cintura nera di Ju Jitsu, è uno dei pochi che può vantarsi di aver battuto il leggendario Anderson Silva e comanda le tecniche dall’angolo. Si ritorna a combattere in piedi e i due atleti si studiano: Oluwale parte aggressivo e dopo una combinazione di braccia sfodera un high kick sinistro improvviso! Devon Morris del Michigan cade a terra senza più rialzarsi! Il match è over, finito! Ko ancora al primo round! La cintura di Miiddleweight Champion è sua! Ora i giochi iniziano a farsi seri ma io e Luiz crediamo nel ragazzo e non molliamo di sicuro!

Budo International 53


MMA

IL CODICE DEL PREDATORE Codice MMA for Predators

Testo di: Renato Sedda

Il DTN Marco Vigolo con Renato Sedda, promoter dell’evento

Iniziai a praticare arti marziali alla giovanissima età di quattro anni in un cittadina del centro Sardegna, Macomer (NU), nella scuola di Judo che vantava sin da allora titoli italiani ed europei “capitanata” dal Maestro Melis, nella quale più di cento bambini iscritti, iniziavano un imprinting formativo marziale dal qual non si sarebbero più liberati. Tutto inizio così; un percorso, un’educazione, un vero e proprio addestramento mentale e fisico che mi portò a seguire la strada delle arti marziali diventando successivamente Karateka e Kick Boxer Full Contact di grande temperamento. Era solo l’inizio: una lunga carriera da fighter mi portò alla consapevolezza che la mia massima aspirazione non fosse solo quella di portare a casa medaglie e trofei, piuttosto quella di trasmettere e di avvicinare alle arti marziali ragazzi che non conoscevano quell’affascinante mondo. Ciò che realmente mi spinse a voler passare dal banco alla cattedra fu una catena di eventi capitata nel 2001 durante la mia breve carriera militare dove appresi e feci apprendere quelle che poi sarebbero state le basi della mia idea e del mio metodo di insegnamento. Trovai terreno fertile quasi per caso in una piccola cittadina del nord Sardegna, Castelsardo (SS), dove mi trasferii dopo gli studi universitari e dove la Kick Boxing non era mai approdata prima. Qui nell’ottobre del 2008 iniziò la mia avventura che portò in soli sette anni a far vincere diversi titoli regionali e nazionali a quelli che oggi sono conosciuti in tutta la Sardegna come “Predatori di Castelsardo” (asd Predators). Il metodo di allenamento da me brevettato nel 2009, l’hard work athletic system, fondava le sue basi nel principio di atleticità eclettica, nell’uso di esercizi a volte poco convenzionali e che sembravano esulare dall’arte che insegnavo (la Kick Boxing), ma che in breve tempo forgiava ragazzi in grado di compiere gesti atletici e di esprimere forza e resistenza, applicabile a molte discipline, ma che esplicavano il loro massimo potenziale negli sport da combattimento. 54 Budo International


MMA Questa idea di lavoro ibrido, con contaminazioni militari, con esercizi a corpo libero alternati a workout con l’uso dei carichi, contraddistinse i Predatori di Castelsardo prima ancora che in Italia prendesse piede la moda degli allenamenti funzionali e dell’ormai diffuso TRX. Era il 2010 quando introdussi saltuariamente nei miei allenamenti le basi del corpo a corpo ispirato dal metodo del combattimento militare (MCM) che prevedeva l’utilizzo di tecniche di striking in piedi, di proiezioni del Judo e di finalizzazioni per strangolamento e leve a terra. Visto l’interesse dimostrato da parte di un gruppo di ragazzi che avevano già dimestichezza e affrontato competizioni di Kick Boxing, decisi nel 2012 di aprire un corso di MMA per affinare quelle tecniche in modo più specifico e dedicato. Il caso volle che in occasione dello Stage Nazionale istruttori , che si svolge ogni anno a Cattolica, conoscessi un’alta carica del settore: Marco Vigolo, niente di meno che il DT nazionale FIKBMS SHOOTBOXE e responsabile della TROJAN FREE FIGHTER Italy, uno veramente tosto. Non uno qualunque, ma un vero atleta d’eccezione che ha dedicato quasi tutta la sua vita alle arti marziali e soprattutto a quella branca che consente la massima espressione in fatto di efficacia nelle MMA moderne. Da subito è nata una vera intesa di idee e punti di vista comuni sia per quanto concerne gli allenamenti sia per come strutturare regole e comportamenti nelle palestre che praticano e vogliono formare atleti in grado di competere in the cage e in the ring. L’incontro, gli scambi di idee e i consigli di Marco mi hanno spinto a contattarlo non molti mesi dopo per chiedergli se era disponibile ad organizzare uno stage nella nostra sede con l’obiettivo di far conoscere veramente cosa sono le MMA ai miei atleti. Così è stato: il 17 Gennaio 2015 Marco, ospite della ASD Predators, diventa Predatore per un giorno, regalandoci tre ore di insegnamenti efficacissimi grazie anche al suo carisma e alle figure retoriche (che certo non gli mancano) per spiegare anche al più “duro di comprendonio” dei miei atleti il perché e il significato di ogni

singola tecnica. Seguirono i passaggi di grado di 35 dei miei allievi sotto la supervisione e le correzioni individuali del Nostro DTN, che anche in quella occasione fece rimanere tutti estasiati, evidenziando l’ineccepibile competenza nel settore. Chi mi conosce sa che non spendo facilmente elogi e complimenti, ma nel caso di Marco è impossibile negare l’evidenza di avere davanti chi sa veramente il fatto suo! Budo International 55


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Il Judo Club Camerano è un’associazione sportiva fondata nel 1966. Da anni è la società della regione Marche prima nella classifica federale FIJLKAM. Il nostro direttore tecnico è il pluri-olimpionico cubano Yosvane Despaigne Terry. Nel 2013 abbiamo conquistato una storica medaglia di bronzo ai Campionati italiani assoluti a Squadre.

NAK MUAY BRIXIA Via Guido Puletti 12 - Flero (BS) Tel. 347.8708747 - FB: NakMuayBrixiaFighters nakmuaybrixia.wordpress.com - e-mail: thaiboxebrescia@hotmail.it

Un gruppo di amici che si allena per studiare e praticare la Muay Thai. Una Scuderia di Agonisti che combatte di Muay Thai. Il nostro stile si basa sulla ricerca dell’efficacia nella semplicità. Il nostro motto è cose semplici, colpi duri. La Nak Muay Brixia è allenata da Claudio Laini.

E-mail: marketing@budomarket.com Budo International 57


news IL CAMPIONE OLIMPICO CARLO MOLFETTA A BRINDISI Carlo Molfetta, il grande Campione Olimpico, è stato il protagonista dello splendido stage organizzato a Brindisi presso il Palamelfi, l’8 febbraio 2015. Lo stage è stato organizzato dal Comitato Regionale Puglia, nelle persone del Presidente Martino Montanaro e del Consigliere Regionale Campanella Francesco. La Giornata è stata divisa in due parti: la prima riservata ai Cadetti A, junior e senior; la seconda dedicata ai bambini dai 5 ai 10 anni, per un totale di 203 atleti iscritti. Nel pomeriggio, presso la sala del Coni provinciale, c’è stata la premiazione di tutti gli atleti di Taekwondo pugliesi che hanno ottenuto risultati a livello Nazionale ed Internazionale. Nella foto - Carlo Molfetta con i componenti del Consiglio Regionale: presidente Montanaro Martino ,vice presidente Prete Minotti, Consiglieri Campanella Francesco, Fumarola Martino, Simeone Isacco e consigliere nazionale Dellino Giuseppe.

KARATE LIVORNO E ASD FOLGORE PER I GIOVANI Il 12 febbraio è stata ospitata la ASD Esercito – 187° Folgore presso la sede dell’Associazione Sportiva Dilettantistica Karate Livorno – FIJLKAM, diretta dai tecnici Maurizio Baldi e Rico Simonetti, per “l’allenamento congiunto” orientato all’insegna dell’avviamento e della preparazione giovanile. Nella foto: la squadra composta dai tecnici Baldi Maurizio, Rico Simonetti, Antonio Citi e Daniele Pilagatti con i giovani Karateka livornesi.

DOPPIO ORO PER PRESSELLO NEL BJJ Stefano Pressello: i lettori più accaniti di Budo si ricorderanno dell’articolo che facemmo su di lui in occasione delle belle medaglie (oro assoluto e bronzo 94,3 kg) conquistate al Campionato Mondiale di Brazilian Jiu-Jitsu di San Paolo (18-22 luglio 2013). L’ex atleta delle Fiamme Azzurre (dal 1999 al 2005), ha vinto nel gennaio scorso due medaglie d’oro( categoria e open) agli European Open Jiu jitsu della IBJJF, con la presenza di oltre 3500 atleti. Stefano, originario di Ostia Lido (RM), è fortemente legato al Judo, che insegna nella sua palestra A.S.D.Mushin Club di Fiumicino: nella foto del suo profilo FB lo vediamo dopo un allenamento, insieme ai campioni Antonio Ciano ed Ilias Iliadis.

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news QUATTRO ORI PER LO SPARTA TEAM Domenica 1 marzo a Capriate San Gervasio, lo Sparta Team ha portato in gara quattro atleti alla gara “i campioni del futuro - Tappa dei Campionati Italiani Contatto Pieno”, riservata ad atleti di Classe N e Classe C. Il team di Giuseppe Saviano porta a casa quattro ori: Adriano Manganelli combatte in tre categorie diverse e vince l’oro in tutte e tre (cat. 65-70 kg); Lonardo Davide a 42 anni debutta nella -75kg e vince l’oro; Battista Davide è oro nei -75 kg; tutti e tre hanno combattuto nella Kick Light. Roberto Giacomin vince per Ko nella seconda ripresa a contatto pieno nella 60 kg.

REMISE EN FORME Anche nel 2015 si svolgerà un appuntamento immancabile per tutti voi appassionati: dal 21 al 31 agosto si terrà “Remise en Forme”. L’appuntamento con i Maestri Carlo Barbuto, Patrick Carta e Omar Lannunziata è fissato a Sauze D’Oulx, l’evento è presentato da Thaiboxe Torino e Sport Gym, in collaborazione con Case Vacanza Perron. Questo stage, composto da un corso di potenziamento fisico e due allenamenti al giorno, sarà incentrato sulla Thai Boxe e sul Functional Training; previsto un corso insegnanti Muay Thai.

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MMA

SHOOTO JAPAN 2015 Vince Nakamura: promessa delle MMA giapponesi

Testo di: Mirko Zax di MAZA FIGHT da Tokyo

Si svolge domenica 25 gennaio, nella mitica Korakuen Hall di Tokyo, il primo appuntamento dell’anno per quanto riguarda la famosa promozione giapponese SHOOTO. Il main event, valevole come titolo della categoria lightweight del torneo Shooto Pacific Rim champions, che ricordiamo nello Shooto corrisponde a 143 libbre o 65 chilogrammi, vede il grande ritorno di una delle leggende viventi delle MMA giapponesi: Kaoru Uno, conosciuto anche con il nome occidentalizzato di Caol Uno. Ma andiamo per ordine, tutta la card conta match di livello molto elevato e la spettacolarità prevista si conferma all’interno del ring nel corso della serata. Nel primo match della serata Tateo Lino conclude la pratica Jun Nabeshima in un minuto e trentasette secondi via sunmission (Rear Naked Choke); il secondo match è stato forse il più spettacolare e combattuto della serata, Takaki Soya se lo aggiudica di misura per decisione unanime sullo stoico avversario Taku Kajikawa. Il terzo match vede opposti Hideo Okada contro Shun Miyakawa: quest’ultimo deve arrendersi via submission (kimura) nel secondo round. Nel quarto match il pupillo della palestra Kukayama Rascal di Takanori Gomi, Tomoya Hirakawa, porta a casa la terza vittoria consecutiva, questa volta per TKO (corner stoppage), una vittoria spettacolare e convincente che conduce Hirakawa sicuramente in cima alle classifiche della categoria al limite dei 65 kg, una tra le più combattute in Giappone. Chiamati nel quinto match l’atleta “di casa” della palestra “quartier generale” Shooto Gym Tokyo, Joji Mikami, contro l’unico atleta non giapponese della serata, il coreano Chung Il Jeon: dopo tre

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MMA

round di combattimento in piedi, Mikami si aggiudica l’incontro per decisione unanime. Incontro duro e combattuto il sesto in scaletta, in cui prevale Ryo Okada su Takuya Ogura per decisione unanime. Il settimo incontro termina a favore di Shoko Sato che si aggiudica la sua quarta vittoria consecutiva per decisione unanime. Dopo la pausa si entra nella main card: il primo incontro vede scontrarsi il forte grappler Matsumoto Koshi (palestra Master Japan Tokyo) contro il forte striker Yu Fujimaki (Paraestra Koiwa). L’incontro inizia subito con dei forti colpi in piedi, Matsumoto mette a segno degli ottimi low kick e quando si presenta l’occasione non esita a proiettare a terra l’avversario, che non ha scampo contro una splendida submission by twister, piuttosto rara da vedere in un incontro di MMA. Nel co-main event il campione dei pesi lightweight GRACHAN, Shigeki Osawa, si scontra con il veterano Wataru Miki: la tattica di entrambi è pressoché evidente e proprio per questo Osawa non tenta nemmeno un takedown (essendo prevalentemente un wrestler); è curioso il fatto che durante tutto il match Miki avverte verbalmente l’avversario che a un

tentativo di takedown avrebbero atteso delle ginocchiate di difesa! L’incontro quindi è combattuto prevalentemente in piedi e se il primo round se lo aggiudica Miki, gli altri due vanno a Osawa, che quindi vince un match molto difficile. Così eccoci arrivati al main event valevole per il titolo della categoria lightweight del torneo Shooto Pacific Rim champions; un’importante novità di quest’anno è l’introduzione negli incontri del main event delle gomitate, valevoli sia in piedi che a terra. L’avversario del veterano Kaoru Onu è il giovane Yoshifumi Nakamura del team Mach Dojo del famoso fighter Hayato “Mach” Sakurai: la fama dell’avversario di Uno si conferma immediatamente e l’aggressività nei takedown di Nakamura rendono l’incontro molto spettacolare, anche perché quasi tutti i takedown sono completati a terra positivamente, cosa che appare forse anche un po’ strana al pubblico, abituato a vedere un Kaoru Uno difendersi con maggiore successo. Oltre ai takedown, Nakamura porta a segno anche numeri uppercut e precisi pugni al viso e quindi si aggiudica il titolo per decisione unanime, sconfiggendo una delle leggende delle MMA giapponesi e portandosi a quota 18 vittorie e 5 sconfitte, con una serie positiva consecutiva di 5 vittorie: sicuramente un fighter da tenere d’occhio! Ottimo evento per lo SHOOTO che si conferma promozione dell’élite in Giappone nell’ambito delle MMA.

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MMA

JAPAN GRANDSLAM Forti giovani emergenti in Giappone

Testo di: Mirko Zax di MAZA FIGHT da Tokyo

L’8 febbraio si è disputato a Tokyo il secondo capitalo della nuova organizzazione giapponese GRANDSLAM: sebbene nuova nel panorama nipponico, GRANDSLAM si propone come una delle più interessanti novità di questi ultimi tempi per quanto riguarda le MMA, ma non solo: per questo evento si sono disputati oltre ad una quindicina di match pro di MMA, due incontri di grappling (uno femminile), due incontri di kickboxing e due incontri di Brazialian jiujitsu, oltre ad un originale torneo di pole dance. Tra gli incontri principali, particolare menzione va data ad una delle stelle nascenti delle MMA nipponiche, Daichi Takenaka (Paraestra Izumi) che con quest’ultima vittoria ottenuta tramite submission (rear naked choke) su Fumiya Sasaki, si porta a cinque vittorie e zero sconfitte, sicuramente uno dei giovani da tenere d’occhio nella categoria bantanweight. L’incontro successivo è stato forse il più spettacolare della serata: un altro giovane interessante, Tatsuya Ando (Tribe Tokyo MMA) vince per decisione unanime dopo un combattutissimo incontro che lo vedeva contrapposto all’esponente della Brave Gym, Takahiro Ashida.

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MMA

Ancora una volta in gabbia da protagonista, the king of the leg lock, Mazakazu Imanari si aggiudica l’incontro per rear naked choke contro un altro esperto di BJJ, Kenichi Ito, che dopo aver difeso egregiamente tutti gli attacchi alle gambe deve arrendersi al quarto minuto del secondo round. I protagonisti del co-main event, valevole come semi finale del torneo dei pesi flyweight, erano Yosuke “TOBIZARU n°2” Saruta (Team MAZA FIGHT / HO STILE) e Hayato Suzuki (Brave Gym): l’incontro inizia e prosegue come da copione e cioè con il pressing di Suzuki che forte del suo wrestling superiore riesce a portare a terra più volte Tobizaru, anche senza portare danni all’avversario incrementa il punteggio che alla fine del terzo round lo renderà vincitore per decisione unanime, conquistando la finale del torneo di categoria e portandosi ad un record degno di nota, undici vittorie senza sconfitte. Per il main event della serata torna in Giappone il pupillo di Jos Barnett, per il team americano CSW di Erik Paulson, Victor Henry contro il veterano Masakazu Ueda (Paraestra Tokyo). L’americano si dimostra sempre più intelligente tatticamente e maturo tecnicamente, sia in piedi sia a terra, amministrando e controllando l’incontro fin dal primo round; nel secondo round un forte colpo diretto al viso di Ueda gli frattura il naso e rende molto difficoltoso il combattimento per il giapponese che naturalmente non indietreggia di un passo anche dopo un infortunio così grave. Nel terzo round Henry difende gli attacchi alle gambe di Ueda e con una leva al ginocchio (knee bar) provata più volte, alla fine riesce a sottomettere l’avversario che non può far altro che battere la resa. Vittoria per knee bar al terzo round per Victor Henry che dichiara di essere pronto per un title match in Giappone.

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Intervista

MARIO ZANOTTI E PROFIGHTING Le origini in Italia e il futuro nel mondo

Testo di: Didier Le Borgne

Ciao Mario, presentarti ai lettori di Budo International! Ciao a tutti! Ho iniziato a praticare arti marziali da bambino (karate e judo) per poi appassionarmi al Kung Fu studiandolo nelle sue forme di combattimento agonistico (Sanda). Dopo 12 anni di pratica ho cominciato ad avvicinarmi agli sport da ring in tutte le loro eccezioni e da li è stato amore! Quando e come hai iniziato a praticare sport da combattimento? A 18 anni cominciai in una palestra a Bologna per cui disputai qualche match, poi in un evento conobbi Federico Marchini (all’angolo del mio avversario): non immaginavo che quella persona avrebbe cambiato il corso della mia vita. Puoi parlare un po’ di Federico Marchini? Federico era una persona solare, aperta a tutti e capace di trasmetterti la sua passione! Quando ti parlava del suo sport gli si illuminavano gli occhi! Era un idealista e secondo me ha formato in Italia il primo team manageriale di Thai Boxe. Girava l’Italia per allenare i suoi ragazzi e tramite il ProFighting trovava loro ingaggi in tutta la penisola e all’estero. Era ben voluto dai promoter perché serio e non mancava mai alla parola data! Con Fabio Corelli hai portato avanti l’opera iniziata da Federico. Cos’è la Pro Fighting? Quando Federico ci lasciò era il luglio del 1999. Ci riunimmo tutti a Bologna (eravamo circa una decina di team), spaesati perché ci trovammo di colpo senza la persona che in primis era un grande amico ma soprattutto la nostra guida in tutto. Fummo tutti concordi sul fatto che ci dovevamo rimboccare le maniche per portare avanti quello che lui aveva creato e mantenere in vita la sua concezione del profighting: pro non sta per professionista, ma professionale. In realtà è stato fin da subito un lavoro di squadra basato sull’amicizia e sulla professionalità, cercando di portare alto il nome di Fede, quindi non sono stato io o Fabio Corelli a portare avanti l’opera di Federico, ma tutto il gruppo che io considero la mia famiglia. Ad oggi siamo circa 90 team, con una rete di promoter sparsa in tutta Italia e un grande procuratore che sviluppa la nostra attività all’estero, Didier Le Borgne. Vi racconto un piccolo aneddoto: una volta chiesi a Federico chi era stato il suo maestro e lui mi rispose: “Didier” (eravamo a un suo stage a Bologna); questo forse non lo sanno tutti!

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Mario Zanotti

Fabio Corelli e Mario Zanotti


Intervista

Quali sono le differenze tra la Pro Fighting e le diverse Federazione italiane? Semplice: Pro-Fighting è una famiglia, indipendentemente dalla federazione di riferimento. Per scelta abbiamo deciso di esser un consorzio e non una federazione, il nostro obbiettivo è fare attività e far combattere i nostri ragazzi e ci dedichiamo a quello al cento per cento. Quali sono le principali vittorie sportive e i titoli ottenuti dagli affiliati Pro-Fighting? Beh, abbiamo tantissimi fighters e sarebbe difficile elencare tutti i titoli, ma posso dire che l’aquila è sempre stata nei maggiori eventi italiani, vincendo o perdendo, ma sempre a testa alta. Combattiamo tantissimo all’estero e solo per citare alcuni degli ultimi eventi: Bellator, Superkombat e Tantneft Cup in Russia! Mario Zanotti - Federico Marchini - Fabio Corelli

Il primo gruppo Pro Fighting

In tutti questi anni la Pro-Fighting è stato partner di diverse federazione; ultimamente, il gruppo che rappresenti si è affiliato alla WTKA. Puoi spiegare questo cambiamento? Wtka ci ha dato la possibilità di sviluppare liberamente i nostri atleti provetti; è un’organizzazione che ha deciso di investire tantissimo nel contatto pieno in Italia e all’estero: ci siamo trovati nel posto giusto al momento giusto! Adesso che siete affiliati alla WTKA, quali sono i progetti concreti che siete in grado di proporre agli affiliati Pro Fighting da una parte e ai tesserati WTKA dall’altra? In primis le selezioni per la seconda edizione del mega evento Superkombat, che registrò il tutto esaurito a Monza, e New Heroes, che daranno tanta attività a tutti i pro della Wtka. Poi ci sono in ballo tantissimi progetti per l’estero col nostro procuratore Didier, infatti le selezioni non sfoceranno solo nel galà Superkombat e il suo circuito internazionale, ma ci saranno tantissime sorprese: stay tuned! Per chiudere, ti lasciamo liberamente la parola: dicci la tua opinione sugli sport da ring dopo tutti queste anni, come giudichi gli anni passati e come vedi il futuro. Sono sempre stato un ottimista e ogni anno per noi è sempre stato molto più positivo di quello passato! Il nostro sport va alla grande!

Federico Marchini

Grazie Mario. Lunga vita alla Pro Fighting e continuate a far vivere la memoria di Federico Marchini. Grazie a voi e come ogni componente del gruppo ama chiudere ogni conversazione: SFPF! Sempre Forza Pro-Fighting!

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TOTAL KOMBAT Tappa dei Campionati Italiani Light e Contatto Pieno

Testo e foto di: Ufficio Stampa W.F.C.

IIl giorno 1 febbraio 2015 si è svolta, nel Palazzetto dello Sport di Roncello (Milano), la tappa dei Campionati Italiani Light e Contatto Pieno “TOTAL KOMBAT” di tutti gli Sport da Combattimento Moderno. Questo importante appuntamento si è svolto per la seconda volta a Roncello, comune della cintura milanese, e ha ottenuto un importante successo, sia in termini di numero di adesioni di atleti sia di pubblico, accorso per sostenere i propri atleti. Infatti, oltre duecento atleti provenienti da tutto il Nord Italia e dalla Francia hanno entusiasmato il pubblico presente, già fin dalle prime ore del pomeriggio. Sui Tatami e sul Ring, si sono avvicendati tutti i Fighters, che hanno lottato accanitamente per assicurarsi la vittoria finale; tutti i match sono stati all’altezza della situazione, la tecnica pulita e il grande fair-play degli atleti e maestri sono stati i veri protagonisti. Gli incontri hanno visto sfidarsi atleti di diversa provenienza sportiva, età e abilità tecniche, fornendo uno spettacolo vario e adrenalinico, capace di tenere alta l’attenzione degli spettatori e anche degli stessi atleti che poco lontani dai tatami, si scaldavano e attendevano il momento di mostrare le loro capacità.

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La vera sorpresa è stata la grandissima affluenza di circa un centinaio di atleti in erba: Canguri (fino a 10 anni), Cadetti (fino a 13 anni) e Juniores (fino a 17 anni). MMA, Free Boxing Light e Kick Boxing, sono state le specialità nelle quali queste giovanissime promesse, si sono cimentati. Grande successo ha riscosso la prova dimostrative tra un giovane atleta di kick boxing e un altro di MMA. La loro prova si è svolta in 2 round. Un round nella specialità di kick boxing e un round in quella Grappling. Il verdetto è stato di parità, non è il risultato che conta, ma l’idea innovativa di fare disputare questa nuova esperienza ad atleti di diversa provenienza di stili. Il loro confronto ha entusiasmato tutti, atleti e insegnanti, a tal punto che questo tipo di match verrà ripetuto ad ogni tappa. Queste le società presenti: Ares Team, Boxe Chieri, Fighting Club Valle D’aosta, B.Alizadeh Club, Combat Interstyle, Combat Soul, Fight 4 Fun, Fight Club Albenga, Fighter Spirit, Fighter Training School, Free Combat Academy, Fujiama, Full Contact Lumezzanese, Iron Team, Itthipol Muay Thai Camp, Kb Bellano, Kb Life Defence, King’s Club, Kombat 2000/Pro Lissone, Palestre Le Fontane, Pammachia/Lottatori Milano, Pancrazio Antico, Pro Sesto Boxe, Rembukai, Ringo Boxing Team, San Dao Kung Fu Association, Team Abagnale Mantova, Team Aklafa, Team Cortese, Team Facchinetti, Team Foppa, Team Mazzarella, Team Nasser, Thai Boxing Sanremo, Tiger Sharks, Twins Fight Combat, Usam Karate, Warriors School, Yoseikan Budo Milano E Yoseikan Xs Team. Da parte del Presidente

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Franco Scorrano, un sincero ringraziamento a tutti i Club, gli Insegnanti, Atleti, Arbitri, Giudici e Addetti ai lavori per la preziosa collaborazione, come sempre leale e corretta, all’insegna dell’Amicizia e dello Sport. L’appuntamento per tutti i fighters è rinnovato alle prossime tappe dei “Campioni Del Futuro” e “the Best of the Best” e delle “Tappe dei Campionati Italiani a Contatto Leggero”, per nuove giornate all’insegna degli sport da combattimento nella loro più vasta e completa accezione. Non mancare ai Campionati del Mondo Light che si svolgeranno a Sesto San Giovanni (Milano) Il 29 Marzo 2015! Per informazioni: WWW.FRANCOSCORRANO.IT wfcitalia@gmail.com Tel.: +39.3387059641

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Gli eventi sono aperti a tutti gli Atleti, gli Allenatori, gli Istruttori, i Maestri, a tutte le Associazioni, agli Enti di Promozione Sportiva e alle Federazioni in regola con le proprie norme assicurative. Per i Campionati Italiani ed Europei Light l’iscrizione è di € 20,00 + € 5,00 per ogni disciplina aggiuntiva. Per i Campionati Italiani ed Europei a Contatto Pieno l’iscrizione è GRATUITA.

Per informazioni: WWW.FRANCOSCORRANO.IT wfcitalia@gmail.com Tel: +39.3387059641

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Evento Folgore

THAIBOXEMANIA SI TINGE DI AZZURRO Vittoria del Guerriero Partenopeo Iermano

Sabato 24 gennaio al Palaruffini di Torino, davanti a 4000 spettatori, Vittorio Iermano, loanese con natali napoletani in forza al Kombat Team Alassio di Alessandro De Blasi, è stato tra i protagonisti di uno dei più importanti galà di sport da combattimento a livello internazionale: Thaiboxemania 2015. La manifestazione, appuntamento fisso e punto di riferimento di livello per tutti gli appassionati di Kickboxing, Muay Thai e Mma, è stata organizzata in maniera impeccabile dai promoter Carlo Barbuto ed Alex Negro, sotto l’egida della federazione Fight1 presieduta da Carlo Di Blasi. La presenza di Vittorio non è passata certo inosservata: un centinaio di magliette azzurre hanno colorato il palazzetto piemontese all’ingresso del fighter ligure-partenopeo, accompagnato da striscioni e cori da stadio: tutta la Liguria infatti si è mobilitata per fare il tifo per questo “ragazzone” di un metro e novanta per 85kg che in poco più di un anno è balzato ai vertici nazionali della propria categoria, disputando addirittura un titolo del mondo in Moldavia nel settembre scorso e vincendo il titolo italiano professionisti all’International Fight Show di Loano il 6 dicembre. Questa volta aveva di fronte un avversario davvero temibile: Orghest Farruku, atleta di origini albanesi con all’attivo più di 70 incontri da professionista e con una percentuale di vittorie e ko impressionante. Iermano ha preso subito l’iniziativa e sfruttando il maggiore allungo è riuscito a contenere la notevole potenza di Farruku, che si è dimostrato anche un grande incassatore, sopportando gli attacchi di braccia e gambe e le temibili ginocchiate di Vittorio. Il verdetto finale ha premiato la maggiore iniziativa e il maggior numero di colpi portati a segno dell’atleta ligure che ha condotto un incontro tecnicamente impeccabile a testimonianza di ulteriore crescita sportiva. Dopo questo ennesimo successo, ed essendo campione italiano in carica, il “Guerriero Partenopeo” si candida per altre importanti chance a livello nazionale e a livello internazionale.

Risultati precard Samuel Dubois vince contro Emilio Mitidieri Ricu Beleniuc vince contro Razvan Sandulache Michelangelo Mastromatteo vince contro Grosu Veaceslav Sam Bahjaoui vince contro Bruno Delforge Francesco Moricca vince contro Sentilijano Kakokai Alkid Farruku vince contro Ismail Zahir Rustam Vyntu vince contro Emanuele Di Fatta Risultati MMA Mania Maxim Radu vince contro Raffaele Spallitta Mihail Nica vince contro Luigi Prezze Risultati ThaiBoxe Mania Luca Gigliotti vs Andrea Arduini - selezioni Oktagon – vince Arduini

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Alessandro De Blasi e Vittorio Iermano Alessandro De Blasi e Stefano Mentil

Schiesaro e Ferrari Vittorio Iermano

Vittorio Iermano

Lazar Vasile vs Aziz Moustakim - vince Vasile Christian Lucia vs Lorenzo Piras - vince Piras Vittorio Iermano vs Orgest Farruku - vince Iermano Silviu Podariu vs Paolo Angelini - vince Angelini Filippo Solheid vs Alessio Arduini - selezioni Oktagon - vicne Solheid

Risultati ThaiBoxe Mania International Lucian Danilencu vs Marcello Arm Over – vince Arm Over Armen Petrosyan vs Joris Bodoignet – vince Petrosyan Stefano Bruno vs Schiopu Doru - vince Stefano Bruno Arriviamo al World Title Champ. WKN Christian Zahe vs Daniel Zahara vince Zahe Claudio Badoi vs Eddy Blaise - pari Giorgio “The Doctor” Petrosyan vs Erkan Varol – vince Petrosyan


MMA

MARCO GIUSTARINI Dalla Kick Boxing alle MMA con Michele Verginelli e Andrea Paone

Ciao lettori di Budo, mi chiamo Marco Giustarini, nato a Roma ventisette anni fa ma cresciuto a Latina. Mio Padre mi avvicinò agli sport da contatto per, credo, gestire un carattere difficile e per farmi capire meglio quei valori come il rispetto e il sacrificio che gli sport da combattimento esigono. La mia formazione si basa sullo striking avendo praticato fin da piccolo la Kick-Boxing. Dopo un periodo di stop prendendo strade nettamente sbagliate, tre anni fa mi appassionai alle Mma, tornando, per così dire, sulla retta via. Conobbi uno dei miei allenatori, Andrea Paone, che vendendo dalla lotta libera mi aiutò a capire la lotta di cui non sapevo molto e andando avanti ebbi l’opportunità di trascorrere un periodo a Londra dove appresi i rudimenti della lotta a terra nel Bjj. Tornato in Italia, continuai con il mio amico e coach Andrea ma con gran difficoltà visto che questo sport è ancora poco conosciuto nelle mie zone. Finalmente però avemmo la fortuna di conoscere Michele Verginelli, grande fighter di Mma di levatura internazionale, grande persona e allenatore! Già dai primi

allenamenti mi aiutò tanto, capì finalmente l’essenza del combattimento totale! Posso solo dire di essere veramente fortunato di essere allenato da Michele. Ci stiamo preparando per un match nel Torneo Slam, un torneo che già conoscevo come uno dei più importanti in Italia. Avrei dovuto combattere in un’edizione precedente dello Slam ma per un mio infortunio ho dovuto rinunciare. Ora ho la possibilità di farmi vedere! Il mio stile a detta di molti è aggressivo! Non mi ispiro a nessuno in particolare, se mai solo al mio maestro! Ciò che esprimo quando il mio guantino tocca quello del mio avversario è pura passione, sacrificio, determinazione. Vivo il combattimento come se dovessi combattere contro me stesso, contro le mie paure, affrontando i miei limiti...Fondamentale è il rispetto per qualsiasi persona che ho davanti perché sta combattendo la mia stessa battaglia. Posso solo promettere un grande spettacolo e dedico questo match ai miei allenatori e amici Michele Verginelli e Andrea Paone perché mi seguono con grande passione e credono in me sempre. Un grazie a tutti i miei amici che mi sono vicino e il mio consiglio è quello di non fermatevi mai, credete sempre in voi, nei vostri sogni! Ciao a tutti! Marco Budo International 71


Sport e salute

RUBRICA SPORT E SALUTE

MASSOTERAPIA

PARTE I - UTILITÀ NELLA CONTRATTURA MUSCOLARE La tensione muscolare è un elemento fondamentale per lo svolgimento della prestazione e la pratica di diversi sport perché contribuisce a generare, forza, stabilità e potenza; un eccessivo sviluppo e accorciamento muscolare potrebbe sviluppare dapprima una mancanza di elasticità, agilità, rapidità (oltre ad una maggiore propensione all’infortunio muscolare) e se la situazione perdura superando il limite fisiologico, il nostro organismo attua un meccanismo di difesa che porta il muscolo a rimanere costantemente contratto (contrattura muscolare). Quindi, in affiancamento al “potenziamento muscolare”, risulta necessario svolgere attività che consentano di garantire un adeguato equilibrio tra forza/potenza, elasticità/agilità e recupero, al fine di garantire l’ottimizzazione della performance e la prevenzione rispetto ad infortuni muscolari. Per capire come e comprendere al meglio come intervenire per evitare il fastidioso stato della “contrattura muscolare” è essenziale conoscere alcune basi fisiologiche. I muscoli scheletrici (o striati) sono muscoli volontari, responsabili della locomozione e dei movimenti reciproci delle varie parti del corpo. La loro contrazione è rapida, non dura a lungo e generalmente dipende dal controllo della volontà. Infatti il movimento muscolare segue un iter specifico in cui il nostro pensiero genera un impulso nervoso che poi viene trasportato dai nervi motori sino alla cellula muscolare e poi trasmesso ad essa attraverso una particolare struttura detta placca motrice Fig. 1 - Placca Motrice (fig.1). La fibra muscolare è composta da tante miofibrille che sono suddivise in divere bande. La banda I presenta al centro una linea più scura, denominata linea Z ed il segmento compreso fra due linee Z prende nome di sarcomero, il quale rappresenta l’unità funzionale della contrazione muscolare. La contrazione, infatti, avviene grazie allo slittamento reciproco dei filamenti proteici di actina e di miosina presenti nel sarcomero. Poi l’accorciamento di tutti i sarcomeri Fig. 2 - Sarcomero - L’unità funzionale del muscolo posti in serie genera il movimento dei muscoli (fig. 2). Come si può evincere da questa breve introduzione, un lavoro finalizzato esclusivamente al potenziamento muscolare, potrebbe generare un sovraccarico pericoloso di tutte le piccole unità contratili appena descritte e del sistema nervoso. Il risultato sarebbe un pericoloso stato di stress che con ogni 72 Budo International

probabilità si evolverebbe dapprima in una semplice contrattura muscolare e successivamente in un infortunio. L’obiettivo dell’atleta e dell’operatore che lo segue, non è quello di evitare il potenziamento, ma di organizzare un programma di lavoro che preveda una compensazione diretta a mantenere la giusta elasticità tissutale. Cos’è la contrattura? Consideriamo le due fasi della contrattura, ovvero, la fase acuta o quella cronica. La contrattura cronica produce un deficit funzionale legato ad un eccesso di tensione muscolare, che pur provocando dolore/ fastidio potrebbe essere vissuto dalla persona “solo come situazione fastidiosa”, almeno fino a quando la contrattura non sfocia nella fase acuta. Se invece prendiamo in considerazione la contrattura propria degli sportivi, ci riferiamo prevalentemente allo stadio acuto, anche perché la ricerca del limite fisico nell’agonismo è una situazione di “normalità”. Per contrattura da sport si intende l’aumento involontario e permanente del tono muscolare (che può durare al massimo 3-7 giorni) durante o a seguito dell’attività sportiva; è la lesione muscolare più semplice. I sintomi sono rappresentati da una sensazione dolorosa in cui il muscolo si oppone all’allungamento rimanendo contratto. Il dolore è anche evocato dalla palpazione che permette, a sua volta, di notare l’ipertonia delle fibre muscolari. La comparsa dei sintomi avviene spesso con una latenza di 8-24 ore; le fibre muscolari contratte comunque sono sane, ma non è da escludere che il muscolo interessato presenti piccole lesioni che evochino proprio una contrattura antalgica. Anche se le cause specifiche relative alla “contrattura muscolare” non sono ancora state chiarite perfettamente, si è potuto notare che se si effettuano carichi di lavoro eccessivi in presenza di una preparazione insufficiente, il primo dei diversi problemi a cui si potrebbe andare incontro è proprio la contrattura. Inoltre altri motivi sono riferibili ad un riscaldamento insufficiente, lavoro muscolare in particolar modo eccentrico in condizioni di fatica, difetti posturali, squilibri o debolezza di alcuni gruppi muscolari, problemi anatomici o funzionali, eccesso di ansia e tensione emotiva, ecc. Quando il grado della contrattura è “leggero” molto spesso si risolve spontaneamente con il riposo o con un semplice trattamento in allungamento graduale, mentre se la frequenza della sintomatologia è eccessiva o se essa perdura oltre ai 10 giorni di trattamento conservativo, è necessario rivolgersi a del personale qualificato (fisioterapista, massaggiatore esperto) e valutare la possibile presenza di una sindrome mio-fasciale. Anche nel caso di una lesione articolare (distorsione) si può manifestare una contrattura muscolare antalgica; in questo caso la risoluzione del problema deve interessare sia la struttura articolare che quella muscolare. Naturalmente nel caso in cui compaiano i sintomi di una contrattura muscolare, è necessario sospendere momentaneamente ogni tipo di attività che generi dolore della parte interessata. Nel caso in cui si voglia recuperare più velocemente, il trattamento da attuare deve essere diretto a distendere gradualmente la muscolatura senza provocare lesioni. In questo modo il


Sport e salute lavoro sarebbe indirizzato a risolvere la patologia più in profondità, cioè alla base del problema, anche se le cause specifiche delle contratture non sono ben definite. Sicuramente, un costante lavoro in allungamento, a compensazione del lavoro che si svolge in accorciamento muscolare (potenziamento), favorisce la prevenzione rispetto alle contratture. Resta però fondamentale, per lo sportivo, affidarsi ad un operatore specializzato che possa agire sui muscoli con un intervento diretto, sia esso finalizzato alla prevenzione o alla risoluzione dello scompenso. Nella fase di recupero funzionale, una delle terapie manuali più innovative ed efficaci è sicuramente il massaggio mio-energetico (tecnica di massaggio codificata dal prof. Tirelli Emilio e dallo staff della scuola leader del settore: Ecolife di Milano: fig 3-4). Questa tecnica si fonda sulla fusione tra le classiche manualità del massaggio mio-fasciale e connettivale, unite alla stimolazione sui punti propri dell’agopuntura cinese e sui canali meridiani energetici della tecnica shiatsu. Il trattamento del tessuto connettivo proprio del ventre muscolare è funzionale all’allineamento delle fibre che, in caso di contrattura, tendono a compattarsi fino anche a sovrapporsi in modo disomogeneo. Cosa che si verifica, ad esempio, quando in caso di microtrauma non si svolge una corretta azione di recupero tra uno sforzo muscolare e l’altro, provocando così una, inadeguata cicatrizzazione Fig. 3 - Manuel Passarini - Dottore in Scienze motorie, massaggiatore professionista abilitato, docente di biomeccanica Fig. 4 - Emilio Tirelli direttore del centro di con conseguente addensamento del tessuto fibroso. e tecniche di massaggio miopatico formazione Ecolife Il massaggio fasciale si svolge con un intervento profondo volto alla rottura/separazione delle fibre della zona contratta, al fine di garantire un’importante opera di iperemizzazione utile al ripristino delle funzioni fisiologiche del muscolo e al riallineamento delle fibre. L’intervento manuale sui punti di agopuntura (digitopressione o pressione ischemica) si effettua seguendo la traccia del percorso fasciale e identificando il punto specifico da trattare sia in posizione di riposo sia in accorciamento. Questo intervento ha molteplici implicazioni, come ad esempio l’azione indiretta sul sistema nervoso che coinvolge non solo il muscolo visibilmente contratto, ma tutto il sistema fasciale ad esso collegato. Le tecniche di massaggio, nei casi di contrattura, sono quindi da considerarsi tra gli strumenti più efficaci per l’azione diretta che svolgono. Resta inteso che il massaggio, come tutte le attività professionali, non si improvvisa ed è quindi fondamentale, quando ci si rivolge a un professionista valutarne le reali competenze e conoscenze, Fig. 5 - Davide Carli e Maurizio Raffagnin nel che se presenti, garantiranno centro Ecolife un’ottimizzazione della performance di og attraverso un corretto lavoro di prevenzione, mantenimento e ni pre Il m recupero delle funzioni fisico-atletiche. pa anu rat al Sul prossimo numero “Il trattamento della contrattura”. ore e in atl disp ww eti en w. co sa bu e r bil do iab e m Emilio Tirelli ark ilit ato e t.c Dal 1996 Direttore formazione Ecolife Milano e coordinatore Ecolife re om Team massaggiatori professionisti dello sport; Docente presso l’Università Cattolica di Milano; Coordinatore massaggiatori ASD Femminile Inter Maurizio Raffagnin Dal 2003 docente di medicina tradizionale cinese, massaggio energetico presso Ecolife Milano; Massoterapista; Operatore Shiatsu; Massaggiatore con tecniche di massaggio orientali e medicina tradizionale cinese Davide Carli Ex campione mondiale di sport da combattimento; Esperto dell’Applicazione dei Programmi Motori ai Fini Sportivi; Tecnico degli Sport da Combattimento; Chinesiologo; Laureando in Biologia della Nutrizione

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Palestra

DUE DIVERSI UNIVERSI Laura Martinelli e l’Acrostretch alla Lottatori Milano

Foto in bianco e nero di: Claudio Settembrini

Laura Martinelli fin da piccola si avvia all’attività agonistico-sportiva praticando Ginnastica Artistica e in seguito Ginnastica Ritmica presso la Società Panaro di Modena. Con il tempo sviluppa la danza e la pittura in un percorso professionale specifico e ricco di contaminazioni. Conservando l’attrazione verso il gesto acrobatico si avvicina alla Danza Contemporanea e si avvia alla docenza di acrobatica per danzatori con particolare attenzione alla preparazione fisica e alla flessibilità presso LaCapriola Centro Danza di Modena e Formazione Professionale ModenaDanza. È ideatrice dell’associazione di promozione sociale Somantica Project, un progetto che nasce dalla ricerca sulla corporeità, incentrato sulla contaminazione performativa tra gesto acrobatico, teatralità della danza ed espressione più alta ed estemporanea del linguaggio pittorico. Collabora con il progetto Invasioni Lunari e ParolaBianca di Francesca Krnjak, che suggerisce l’idea di uno “spazio altro”, di un tipo di movimento sospeso e di una gravità diversa da quella terrestre. Nel 2010 viene selezionata e ammessa al Corso di Perfezionamento Professionale KATAKLÒ PROFESSIONAL LAB di Accademia Kataklò e da lì inizia la sua proficua collaborazione con l’Accademia e la Compagnia Kataklò. Dal 2010 il suo percorso di performer con l’acquisizione del repertorio della Compagnia, all’interno di Accademia Kataklò, la porta a partecipare a diversi eventi performativi internazionali con la Compagnia Kataklò (50° Lamborghini, Unicredit, Opening Ceremony Dubai Tour 2014, Inaugurazione nuova linea metro MM5 Milano). È stata assistente di Giulia Staccioli per la creazione delle coreografie dello spettacolo permanente nel sud della Cina in collaborazione con Kitomb, realizzato a Huangshan 2012. Sulla base delle esperienze fatte sviluppa un personale percorso laboratoriale sulla contaminazione del gesto fisico e l’utilizzo degli oggetti di scena convenzionali e non, che le valgono la docenza di sperimental props e props lab per i corsi accademici e formazione insegnanti. Per Kataklò è inoltre docente di mobilità articolare e impegnata nella realizzazione di workshop fuori sede presso l’A.S.D. Artistica DanzAzzurra di Pisogne(BS) e presso l’Istituto Superiore Zaccaria di Milano. Collabora con Lottatori Milano come docente di AcroStretch.

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Palestra Acrostretch alla Lottatori Milano “Le bugie hanno le gambe corte, i danzatori hanno le gambe lunghe. Sì, ma cosa c’entra la danza con le discipline da combattimento? Non crederai di far ballare dei fighters?!” Me lo sono chiesta quando mi è stato proposto di mettere a disposizione della Lottatori Milano la mia personale esperienza legata al palcoscenico, partendo dal presupposto che nella mia formazione il palcoscenico è fatto di scambio tra energia del gesto acrobatico e sinuosa espressività della danza. In realtà lotta e danza in generale sono due “diversi-universi” più connessi di quanto si possa immaginare e quando le mancanze dell’uno sono i punti di forza dell’altro la collaborazione è assolutamente proficua. Alla base di ogni disciplina danzatoria c’è lo stretching, la mobilità articolare: si sa! Capostipite di tutti i parametri atletici, la flessibilità è una componente indispensabile del processo di allenamento. Permette di eseguire ogni gesto atletico o artistico con maggiore forza, esplosività, fluidità, eleganza ed espressività. Aumenta la capacità individuale di carico della muscolatura e ne accelera il recupero. Allunga i muscoli accorciati e ne migliora il tono. Contribuisce a prevenire gli infortuni, rilassa la mente e permette di sviluppare un’azione performativa più incisiva, meno faticosa, più naturale e funzionale alla propria disciplina sportiva o semplicemente alla vita quotidiana. Come nella danza l’allungamento è una fase di training comune e scontata tanto è radicata nella cultura di un ballerino, in altre discipline sportive è spesso un anello mancante o comunque trascurato. Osservando la predisposizione acrobatica della gestualità di alcuni sport da combattimento ho pensato che per questo contesto fosse appropriato, gradualmente e in base alle esigenze del gruppo di lavoro, accostarsi ad un lavoro approfondito sulla mobilità articolare e ad una prima fase di condizionamento fisico e mentale che s’interseca al fascino dell’esplosività del gesto acrobatico a partire dalle basi più elementari e gestibili da tutti. In pochi e sperimentali mesi di collaborazione ne sta già nascendo, con grande entusiasmo, curiosità e voglia di mettersi in gioco, un percorso atto a porre in stretta connessione nuovi spunti e sfide mentali, consapevolezza, forza, potenza e resistenza del proprio strumento corporeo, coordinazione e ampiezza del movimento e non perché si debba tutti diventare primi ballerini ma per migliorare gli obiettivi personali propri di ognuno, per affrontare con più agilità e scioltezza una competizione o semplicemente per arrivare ad allacciarsi le scarpe con il minimo sforzo.

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CALENDARIO CALENDARIO INTERNAZIONALE INTERNAZIONALE

2015

2 marzo:• bushido 20-22 marzo: samurai bushido campsamurai in Norvegia camp in Norvegia 2 marzo:• Norcia 20-22 marzo: Italia stage Norcia organizzato Italia stage daorganizzato Livio da Livio re Proia Cesare Proia prile: stage • 3-5inaprile: Bulgaria stage organizzato in Bulgariadaorganizzato shihan da shihan en RadevKamen Radev prile: Milano • 8-9 aprile: seminario Milano conseminario Rigan Machado con Rigan Machado maggio:• Anversa 9-10 maggio: (Belgio) Anversa stage (Belgio) con John stage con John en (Canada) Therien e Alain (Canada) Sailly e Alain Sailly 21 marzo: 20-22 marzo: campin in samurai Norvegia camp in Norvegia maggio: ••bushido 30-31 stagemaggio: insamurai Italia bushido organizzato stage Italia dall’Asd organizzato dall’Asd 20-22 Italia marzo: stage Norcia organizzato Italia stage da organizzato Livio da Livio Amarzo:•Norcia NAMA re Proia Proia gno: Ungheria • 6Cesare giugno: Ungheria “Hungary “Hungary Jubilee Day” per Jubilee il Day” per il prile: stage • M° 3-5inIstván aprile: Bulgaria stage organizzato in Bulgaria da organizzato shihan da shihan tván Kelemen Kelemen gosto: seminar • 4-8 agosto: inRadev Hungary seminar organizzato in Hungarydaorganizzato da en Radev Kamen n Tamás Smaraglai Tamás Smaraglai prile: Milano • shihan 8-9 seminario aprile: Milano con Rigan seminario Machado con Rigan Machado 2maggio: agosto:•Anversa 16-22 FJJČR agosto: summer FJJČR camps ju-jitsu camps instage Valtice ju-jitsu in Valtice 9-10 maggio: (Belgio) Anversa stagesummer con (Belgio) John con John ubblica Ceca) (Repubblica Ceca) e Alain Sailly en (Canada) Therien e Alain (Canada) Sailly settembre: •• 23-30 stage settembre: in Australia stage Australia 10 maggio: 30-31 stage maggio: in Italia organizzato stage in in Italia dall’Asd organizzato dall’Asd nizzato daorganizzato Carl B. Withey da Carl B. Withey A NAMA 1gno: ottobre: •• 10-11 ottobre: Istrana Venezia stage Istrana stage Ungheria 6Venezia giugno: Ungheria “Hungary Jubilee “Hungary Day” per Jubilee il Day” per il nizzato dalla organizzato dalla Kami Center tván Kelemen M° Kami IstvánCenter Kelemen 5gosto: ottobre: •• 23-25 stage ottobre: in Hungary Germania stage in seminar 4-8 agosto: in seminar organizzato in Germania Hungary da organizzato da nizzato daorganizzato ShihanTamás J.Oberhollenzer da Smaraglai Shihan J.Oberhollenzer n Tamás Smaraglai shihan tobre-1 31 ottobre-1 novembre: seminar in Russia seminar in Russia agosto:••novembre: FJJČR 16-22 agosto: summer FJJČR camps summer ju-jitsu incamps Valtice ju-jitsu in Valtice nizzato da organizzato shihan Alexandr da shihan Bruzgin Alexandr Bruzgin ubblica Ceca) (Repubblica Ceca) 0 settembre: • 23-30 stage settembre: in Australia stage in Australia RLD JUdaJITSU WORLD JUdaJITSU KOBUDO nizzato organizzato Carl B.KOBUDO Withey CarlORGANIZATION B. Withey ORGANIZATION ottobre: Venezia 10-11 ottobre: Istrana stage Istrana stage mondi, Via•22 Sismondi, – 20133 Milano 22Venezia – 20133 – Tel. Milano 0297162878 – Tel. 0297162878 izzato dalla organizzato Kami Center dalla Kami Center 89879982 Fax 0289879982 – wjjko@publicationspromotion.it – wjjko@publicationspromotion.it ottobre:• 23-25 stage in ottobre: Germania stage in Germania

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