5 Torri Settembre 2013

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DICITURA AUTORIZZATIVA: GIPA/CN/033/2011


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UN ESTATE CON TANTI APPUNTAMENTI E TURISTI IL PUNTO DEL SINDACO SIMONCINI

In una discussione su Facebook nei giorni di Rockeggiando m'ero ripromesso di tornare ad articolare meglio e più a fondo una risposta ad alcune questioni postatemi da amici/che nel popolare social-network. In poche parole si sosteneva che le attuali manifestazioni estive non sono paragonabili per qualità ad alcuni eventi cittadini che sono purtroppo tramontati come la Festa dei Fiori e la Rassegna di Danza e Balletto. Erroneamente venne accostata alle due precedenti manifestazioni anche la Coppa Pianisti, che invece è stata rianimata proprio sotto questa amministrazione (anche se evidentemente in pochi se ne sono accorti ivi compresi quelli che la rimpiangono). Risposi, per dirla breve, che questi appuntamenti cittadini tradizionali erano periti per... mancanza di osimani. Trovo che questo numero di 5 Torri, che giunge al termine del ricchissimo panorama degli eventi estivo-autunnali, tutti andati molto bene, possa rappresentare l'occasione opportuna. La Rassegna di Danza e Balletto infatti l'ho seguita in prima persona nelle ultime edizioni da assessore alla cultura e posso testimoniare che l'EMA, Ente Manifestazioni Artistiche, un tempo sostenuta da tanti concittadini, poteva contare solo sul contributo volontaristico di pochi coraggiosi irriducibili. Nonostante i molti sforzi profusi, l'ultimo presidente, Carlo Carletti (che candido sin d'ora alla civica benemerenza 2014), il compianto Claudio Polenta e gli ultimi soci rimasti, non riuscirono ad attirare altri concittadini disposti a farsi carico con loro delle tante problematiche che comportavano l'organizzazione dei due eventi dell'EMA. Non parlo solamente di contributi economici, pure indispensabili, ma anche (forse soprattutto) d'impegno personale. Certe cose non s'improvvisano: occorre che in tanti vi dedichino tanto tempo per una buona riuscita, e non solamente nei giorni nei quali avvengono le manifestazioni programmate. C'è bisogno di lavoro per giorni e mesi, di

dedizione personale, di tempo libero sacrificato ai propri affetti e talora al proprio lavoro, di ben disporsi al dialogo con gli altri soci o partner che magari possono avere da ridire riguardo a quanto si propone o all'altrui operato. L'EMA poté contare alla fine della sua storia su pochi osimani realmente disposti al sostegno morale e materiale. Già perché mentre cercavo, da assessore alla cultura, di far destinare risorse economiche comunali a questi eventi, il sindaco Latini veniva criticato perché i soliti ben pensanti ritenevano non produttivo investire in una rassegna che non riempiva più Piazza del Duomo.Un giorno (c'era ancora la vecchia lira) venimmo convocati in Regione con i rappresentanti di Civitanova Danza e Inteatro Polverigi per coordinare gli eventi in programma.

L'allora primo cittadino di Civitanova Marche Marinelli si lamentava del fatto che in quell'anno non erano riusciti a reperire sul territorio gli oltre 100 milioni di lire si sponsorizzazioni degli anni d'oro. Da noi si arrivava forse, non ricordo bene, neanche ad un quarto di quella cifra! Il vertiginoso aumento dei cachet delle compagnie, dei costi di promozione, delle spese di allestimento corrispose in modo inversamente proporzionale al numero dei concittadini disposti a fornire “braccia” a costo zero, all’ammontare degli incassi ed abbonamenti venduti. Ecco perché dico: mancammo noi osimani. Analogo discorso vale per la Festa dei Fiori ed il Circolo dei Senza Testa che organizzava quello storico avvenimento tant'è che il nostro storico sodalizio, purtroppo, qualche anno fa chiuse i battenti. Durante le visite alle belle sagre estive del nostro comune si possono contare in ognuna di esse centinaia di giovani e ragazzi, donne di casa e persone di ogni età che indossano la maglietta sociale e prestano la loro opera volontariamente. Questo felice spirito di collaborazione che si attiva spontaneamente in dette occasioni permette ai comitati parrocchiali o alle associazioni sociali e sportive che organizzano tali eventi di contribuire in modo determinante al mantenimento in vita di quelle realtà alle quali i proventi delle feste sono finalizzati. Se oggi l'amministrazione può organizzare tante manifestazioni dalla primavera all'autunno, dalle feste romane, alla sagra delle sagre, da calici di stelle ai venerdì di luglio, da eventi come la mostra sul barocco a rockeggiando, dalla notte sottosopra ad agribirrio, a costi contenuti lo si deve alla cooperazione di tanti. Tra tutti però spicca indiscutibilmente l'opera di A.S.S.O. L'azienda servizi sociali osimani a cui voglio riservare in quest'occasione una menzione speciale partendo dal suo amministratore Graziano Palazzini con 5 TORRI Anno XIII - n° 8 OTTOBRE 2013 Direttore Politico Stefano Simoncini

Direttore Responsabile Sergio Siniscalchi Redazione Luca Falcetta Foto

Bruno Severini

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OSIMO UNA GRANDE ESTATE

il direttore Franco Natalucci e con tutti i collaboratori dell'azienda. Essi si spendono in maniera maggiore di quanto sarebbe dovuto per ciò che l'impegno professionale richiederebbe, animati da un vero spirito di servizio per essere utili alla città. Non sono i soli, certo. Come non ricordare l'impegno degli amici Marco Riderelli, Nando Colosi,

Liano Marzocchini per le feste romane... L'elenco si farebbe lunghissimo e mi ripropongo di farlo in altri momenti. Il senso del mio discorso non è una critica o, se potrebbe apparire tale, la si consideri esclusivamente in senso costruttivo. E’ un invito a dimostrare ancor di più che agli osimani non si addice l’adagio anconetano

del “a discore nun è fadiga”. E' un invito a donarsi un po' di più alla propria città le cui attività, sportive, sociali, culturali, aggregative, ambientali possono farsi solo con le nostre braccia; anche per il centro storico, anche per mantenere in vita insieme, tante realtà in questo brutto momento economico.Molti lo fanno, ma si può dare di più.

NOTTE SOTTOSOPRA CON SGARBI, DE SICA E MIGLIAIA DI GIOVANI

E’ stato un venerdì da incorniciare quello del 19 luglio scorso, a metà pomeriggio già diversi concittadini si erano riversati lungo corso Mazzini per intercettare il critico d’arte Vittorio Sgarbi in città per la mostra le meraviglie del barocco “Da Rubens a Maratta”. Il curatore della più importante rassegna artistica dell’estate italiana era infatti nelle Marche per la presentazioni di alcuni libri ed ha colto l’occasione della presenza di Manuel De Sica per fargli da cicerone a Palazzo Campana e nelle diverse tappe della mostra.In serata il figlio del grande Vittorio ha ricordato il neorealismo del papà ed il profondo rapporto che li legava all’interno della rassegna “I contemporanei”. Ma ormai della mostra si sta parlando davvero tanto, non soltanto sulle principali testate giornaliste di stampa-radio e tv, ma anche online e persino sui diversi social network dove è un continuo pullulare di giudizi positivi da parte dei visitatori sull’esposizione osimana. Particolarmente soddisfatto quindi il sindaco Stefano Simoncini perché “molti visitatori non si fer-

mano soltanto a palazzo Campana, ma si recano alle grotte e vanno ad ammirare le principali attrattive senza testa, senza poi tralasciare la consueta pausa pranzo nei barristoranti del centro o un’oretta di sano shopping. A proposito proprio sfruttando il venerdì dello shopping è stata recuperata la notte bianca rinviata per pioggia sabato 13 Luglio. Sin dalle 19.00, il salotto cittadino ha incominciato a riempirsi di giovani e meno giovani pronti a vivere una serata diversa dal solito con negozi aperti, menù convenzionati nei bar e ristoranti e soprattutto tanta buona musica. Da piazza Dante a piazza Nuova si è

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formato un colorato serpentone che ha seguito tutti gli appuntamenti proposti. Nell’occasione si è svolto anche il primo appuntamneto del concorso musicale Rockeggiando Revival. “Ormai “Sottosopra” – ha ricordato l’assessore Gilberta Giacchetti – non è più un’esperienza, ma un evento da ripetere. La macchina organizzativa ha funzionato per il meglio grazie al lavoro della Asso, dell’Universal Events e la collaborazione dei giovani del Forum e dello Juter Club Osimo. Il pubblico ha gradito tutti gli appuntamenti. Il fatto che ci sia stata una così numerosa partecipazione nonostante non ci fosse la presenza di personaggi famosi e il rinvio per pioggia dimostra la bontà del progetto che ha puntato sulla valorizzazione dei nostri giovani”. “Con questo evento dedicato ai nostri giovani abbiamo dato ulteriore impulso agli appuntamenti estivi della città. Con soddisfazione ho visto il grande impegno dei ragazzi del Forum Giovanile e del Progetto Animazione et Core che in pochi mesi hanno fatto un lavoro straordinario”.



SIMONCINI E L’ASSESSORE GIACCHETTI IN VISITA ALLE SCUOLE SCUOLA

Tradizionale giro di visite alle scuole di Osimo, giovedì 12 settembre, da parte del sindaco Stefano Simoncini e dell’assessore Gilberta Giacchetti che si sono recati nei tre istituti comprensivi, sede dell’ufficio di presidenza, per il consueto saluto augurale nel primo giorno di lezione. L'iniziativa vuole rappresentare un particolare segnale di vicinanza ed attenzione verso il mondo dell’istruzione da parte dell'Amministrazione Comunale. Appena arrivato alla “Marta Russo” il sindaco ha salutato i bambini con un "Come sono andate le vacanze? Bene spero! Ora, però, si ricomincia a studiare", poi ha iniziato a chiacchierare con i bambini, rendendo interessante e coinvolgente per loro la visita istituzionale. Nonostante il primo cittadino abbia fatto "discorsi da grandi" i piccoli ne sono stati da subito coinvolti. "La scuola non solo vi insegna le materie, ma vi trasmette un sapere più grande: imparare a vivere e convivere - ha aggiunto il primo citta-

dino - Ora è tempo di studiare, ma ci saranno anche spazi per il divertimento... Non si può mica stare solo lui libri". Se per gli alunni della prima elementare è stata una novità, per quelli del quarto e quinto anno il volto del primo cittadino era ben noto. Sono infatti diverse le iniziative che portano ogni anno i nostri alunni a contatto con le istituzioni cittadine tra cui, ad esempio, la celebrazione della giornata mondiale dell’infanzia. Il primo cittadino e l’assessore Giacchetti, nel ringraziare gli istituti scolastici per l’accoglienza ricevuta, hanno espresso piena soddisfazione per quanto constatato durante la loro visita e cioè un inizio di anno scolastico senza alcun particolare disagio o contrattempo per alunni, docenti, personale e famiglie. L’assessore alla pubblica istruzione ha ricordato come la scuola sia il cuore pulsante della comunità. “Avvicinare il Comune agli studenti che iniziano o riprendono quest’anno gli studi è un ulteriore modo concreto con cui la nostra amministrazione formula a loro i migliori auguri”.


EDILIZIA SCOLASTICA: IL COMUNE DI OSIMO SEMPRE IN PRIMA LINEA SCUOLA

La macchina scolastica sin dal primo suono della campanella ha funzionato alla perfezione. I dirigenti dei tre Istituti Comprensivi Osimani prima della ripresa delle lezioni si sono incontrati con l’Amministrazione per fare il punto su organizzazione e servizi. Per il 2013-2014 è stato registrato un aumento delle iscrizioni alla scuola dell’infanzia che ha portato ad istituire una nuova classe a Passatempo e due classi antimeridiane all’infanzia del Girotondo e di Fornace Fagioli. La vera novità di quest’anno è la riduzione dell’orario scolastico imposto dal Ministero nella scuola Primaria che invece delle 30 ore settimanali sarà di 28 ore settimanali. Ciò comporterà una rivisitazione dell’orario in tutti e tre gli Istituti Comprensivi. Per ridurre al minimo i disagi alle famiglie, unica variazione sarà che i ragazzi della scuola primaria avranno un sabato libero (senza scuola) ogni tre sabati. Il Comune ha garantito tramite le Società Partecipate Asso e Parko il servizio mensa e il trasporto, come solito fin dal primo giorno di scuola. I bambini della scuola d’infanzia di San Paterniano (a causa dei lavori di adeguamento non strutturale e di efficientamento energetico) hanno iniziato l’anno alla scuola Marta Russo e il Comune tramite la Parko ha garantito il trasporto. A proposito del plesso di San Paterniano da circa un mese sono partiti i lavori di ristrutturazione della scuola che diventerà una struttura di classe A. Verranno messi a norma alcuni elementi non strutturali come ad esempio gli infissi che saranno sostituiti con modelli più isolanti. Verranno risistemati i servizi igienici, saranno effettuati alcuni lavori di adeguamento antisismico ed installati i panelli fotovoltaici sul tetto per rendere l’edificio energeticamente autosufficiente. La sfida lanciata negli ultimi anni dall’Amministrazione Simoncini è proprio quella di solarizzare gli edifici pubblici e le strutture sportive. I lavori, per un importo di circa 500 mila euro termineranno entro dicembre. Tra gli interventi eseguiti nelle scuole sono stati portati a termine quelli all’infanzia di Passatempo. La frazione negli ultimi anni ha avuto un importante sviluppo urbanistico tanto che, da una sezione , si è passati da qualche anno a due e per l’anno scolastico 2013-2014 le richieste sono aumentate. Per accogliere tutte le iscrizioni il dirigente scolastico nei mesi scorsi ha quindi chiesto al Comune di eseguire i lavori necessari per poter usufruire in sicurezza anche del primo piano dell’edificio per l’attività didattica che attualmente viene utilizzato solo dal personale insegnante e come magazzino. I lavori, per un importo di 80 mila euro, hanno previsto la sistemazione della terza sezione nella stanza attualmente adibita a mensa. Quest’ultima è stata ricavata al primo piano nella zona dell’atrio. Sono stati sistemati alcuni impianti igienici e ricollegati gli impianti elettrici, idrici e gli scarichi già esistenti. Inoltre è stata installata

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una scala esterna di emergenza. Per quanto riguarda invece l'annoso problema dell'ingresso posto in via Montefanese, il Comune ha già provveduto a realizzare due progetti tra cui quello che prevede il suo spostamento in via Amendola, la realizzazione di un'apposita piazzola di sosta per i bus e nuovi parcheggi. Il costo però, vista l'attuale situazione di ristrettezza economica per tutti gli enti locali, appare proibitivo. Le prime stime indicano circa 150 mila euro. Il progetto inoltre prevede anche l'acquisizione di una porzione di area privata. Intanto il Comune ha provveduto ai lavori di ristrutturazione e appena ci sarà la possibilità verrà effettuato l'intervento sull'ingresso dell'istituto. Per quanto riguarda invece l’annoso problema del trasporto scolastico che interessa la Conero Bus il sindaco Stefano Simoncini si è recato alla sede dorica per risolvere la problematica riguardante i collegamenti Osimo-Recanati ed Osimo-Ancona, ma non essendo presente alcun responsabile ha dovuto ripiegare in Regione dove ha incontrato il dirigente dell’ufficio trasporti il dott. Sergio Strali al quale ha illustrato la relativa problematicità. Com’è noto infatti anche quest’anno sono sorte problematiche relative ai collegamenti con Recanati con il mezzo TPL extraurbano negli orari dedicati principalmente all’inizio delle lezioni degli studenti osimani frequentanti gli istituti superiori del comune leopardiano. Inoltre è emersa anche la necessità di dedicare alla corsa che collega le frazioni di Aspio e San Biagio al maxiparcheggio un autobus doppio, sempre nelle ore di inizio delle lezioni delle scuole senza testa, visto l’elevato numero di viaggiatori che a volte sono costretti a sistemarsi lungo il corridoio o a sedersi negli scalini del mezzo. Non avendo avuto alcuna risposta positiva alle missive inviate nei giorni scorsi e non avendo potuto confrontarsi stamane con alcun responsabile della Conerobus il primo cittadino ha deciso di scrivere direttamente al prefetto di Ancona Alfonso Pironti in qualità di massima autorità per la sicurezza pubblica. Alla luce di tutto questo è evidente come la scuola sia stata sempre una priorità per l’Amministrazione Comunale. Gli investimenti per l’edilizia scolastica che il comune di Osimo ha fatto

sono fatti concreti. Sono state messe a norma tutte le strutture, manca soltanto la scuola primaria Fornace Fagioli per cui si sta procedendo alla rilevazione tecnica. L’elenco degli interventi fatti in questi anni di mandato è piuttosto lungo: Nido d’infanzia Arca dei Bimbi (San Biagio), Nido d’infanzia Collefiorito, Scuola Primaria Bruno da Osimo (con un investimento di 1,5 milioni di euro). Lavori per nuove classi alla Scuola Primaria Arcobaleno di San Biagio, alla Scuola secondaria di primo grado di Passatempo, Scuola di Infanzia Passatempo (tre sezioni). Inoltre, come accennato precedentemente, sono in corso i lavori alla Scuola d’infanzia Foro Boario, con il completamento della palestra e l’ampliamento degli spazi, e alla Scuola d’infanzia San Paterniano. Il programma di edilizia scolastica prevede una nuova scuola primaria nella frazione di Campocavallo, una nuova scuola primaria a Casenuove, la scuola secondaria di primo grado Kruger, la scuola d’infanzia e nido ad Osimo Stazione e l’ampliamento della scuola d’infanzia di Campocavallo. La scuola primaria nella frazione di Campocavallo, dovrà ospitare una sezione per un totale di 5 classi e quindi di 125 alunni. All’interno della struttura dovranno essere previsti anche laboratori didattici, aule di sostegno, sala mensa e sala riunioni, la palestra, ii parcheggi e verde pubblico attrezzato per il gioco e la ricreazione all'aperto. Inoltre l’edificio dovrà contemplare una sostenibilità energetica pari ad almeno il 60% dell'energia. Dopo la manifestazione di interesse per la costruzione della scuola del luglio scorso con la partecipazione di 4 soggetti interessati, a giorni uscirà il bando di gara per “Contratto di disponibilità per la costruzione scolastico in frazione Campocavallo”. Si sta anche lavorando per trovare le modalità più opportune e la copertura finanziaria per la scuola primaria di Casenuove. Inoltre il Comune di Osimo è risultato vincitore di un finanziamento per edilizia scolastica del MIUR. Una volta espletate tutte le procedure burocratiche a fine anno si conoscerà la quota di finanziamento da destinare all’edilizia scolastica. 9

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SCUOLA

IL PROF GIRI ANDRA’ A DIRIGERE L’I.I.S MATTEI DI RECANATI AD OSIMO LASCIA UNA SCUOLA DI ECCELLENZA

Il prof. Giovanni Giri, dirigente scolastico dell’Isis Osimo-Castelfidardo dal prossimo anno sarà alla guida dell’I.I.S. “Enrico Mattei” di Recanati. Prima di congedarsi dalla città di Osimo, dove ha stretto un profondo legame con l’intera comunità e la stessa Amministrazione Comunale, è stato ricevuto in municipio dal sindaco Stefano Simoncini e dall’assessore alla scuola Gilberta Giacchetti per un breve scambio di saluti. Il prof. Giri andrà a sostituire il collega Giovanni Severini andato in pensione. In questi anni alla guida dell’istituto ha saputo valorizzare la pesante eredità del prof. Pasquale Romagnoli riuscendo persino a migliorare l’offerta formativa e rendendo di fatto l’Isis una vera eccellenza scolastica nella provincia di Ancona. Il prof. Giri ha ringraziato il primo cittadino per la grande disponibilità ricevuta dall’ Amministrazione Comunale nei 6 anni di di-

rigenza, prima con l’ Amministrazione Latini e poi con l’Amministrazione Simoncini. Ha ricordato l’istituzione del corso di meccanica all’ Istituto Tecnico di Osimo, l’ aiuto ricevuto per difendere il liceo tecnologico di Castelfidardo e come insieme si sia difeso e mantenuto il corso serale. Il sindaco e l’assessore Giacchetti hanno evidenziato che l’Istituto, nel periodo della sua dirigenza, è cresciuto molto sia a livello formativo che per le

numerose iniziative messe in campo, dagli ottimi rapporti instaurati con il distretto industriale del territorio agli eventi culturali che hanno visto come protagonisti gli stessi studenti dell’Isis. Sono stati organizzati diversi convegni con illustri relatori su temi di grande sensibilità come la Shoah. Il sindaco Simoncini ha ricordato come esempio di collaborazione tra istituzioni locali la disponibilità avuta dal prof. Giri nell’ospitare nel proprio istituto alcuni alunni della “Bruno da Osimo” durante la fase della ristrutturazione dello stabile del centro. Si è trattato di un breve periodo di convivenza avvenuta in piena armonia tra gli alunni di una scuola primaria con quelli di una scuola secondaria di secondo grado. “Al prof. Giri – ha dichiarato il primo cittadino vanno i migliori auguri di buon lavoro per il nuovo incarico da parte di tutta l’ Amministrazione”.


MANGIA BENE, CRESCI SANO COME UN PESCE

SCUOLA

Grazie ad un finanziamento erogato dalla Regione, nelle scuole materne ed elementari del Comune di Osimo quest’anno si mangia pesce fresco marchigiano. Questo intervento fortemente innovativo si sviluppa nel contesto della campagna educativo alimentare “mangia bene, cresci sano come un pesce”, promossa dalla Regione Marche e rivolta agli alunni delle scuole dell’infanzia, primaria e secondaria del territorio regionale e alle loro famiglie. L’iniziativa è finalizzata all’introduzione del prodotto ittico regionale nelle mense scolastiche pubbliche. Gli obiettivi principali che la Regione intende centrare con questa importante iniziativa sono avvicinare le nuove generazioni al consumo del prodotto ittico, rendere i giovani consapevoli del valore e dei molti pregi e qualità del pesce fresco reperito su scala locale, favorire lo sviluppo di uno stile di vita sano e sostenibile e di abitudini alimentari corrette fin dalla prima infanzia, e sostenere la pesca e l’economia ittica regionale, che ricopre un ruolo di grande rilievo nel contesto produttivo e socio-economico marchigiano. Il servizio di refezione scolastica del Comune di Osimo è del tutto in linea con gli intenti espressi dalla Regione. L’attenzione che il Comune rivolge agli aspetti qualitativi, etici e di sostenibilità della ristorazione scolastica è ben esemplificata anche da iniziative svolte negli anni scorsi, come il progetto "Missione Piatto Pulito" promosso dalla A.S.S.O., l’Azienda Servizi Sociali Osimana che si occupa della gestione dei servizi scolastici del Comune di Osimo. Sarà proprio la A.S.S.O., in collaborazione con una equipe di esperti, a curare anche lo svolgimento di questa nuova campagna di educazione alimentare mirata nello specifico a sensibilizzare i bambini sull’importanza del consumo di pesce fresco locale. Il progetto, che andrà a svilupparsi nell’arco dell’intero anno scolastico 2013/2014, con somministrazioni di pesce fresco a cadenza all’incirca bisettimanale, consentirà di delineare una buona pratica per l’impiego del prodotto ittico nelle mense scolastiche secondo i principi della corretta alimentazione e sostenibilità. L’intervento è articolato in due componenti: un’azione tecnicosperimentale e un’azione educativa. L’azione tecnico-sperimentale mira a delineare un protocollo per l’introduzione permanente di pesce fresco locale nel menu della mensa scolastica.

La buona pratica realizzata grazie a questa prima iniziativa sperimentale consentirà di proporre, negli anni a venire, un menù innovativo e sostenibile, a base di prodotti ittici freschi locali, che si basi sui principi di un’alimentazione equilibrata, sana e genuina, sul concetto di filiera corta, sull’utilizzo di prodotti certificati e tracciabili, sulla valorizzazione delle tipicità e tradizioni culinarie del territorio, sul consumo consapevole e di qualità fin dalla prima infanzia. In sinergia con la fase tecnico-sperimentale, l’azione educativa mira a preparare ed accompagnare gli alunni al consumo del prodotto ittico, facendo conoscere il pesce fresco da un punto di vista teorico e pratico sensoriale. Questo percorso di scoperta sarà contestualizzato nell’ambito del mondo marino e delle realtà sociali che si basano sulla pesca, in modo da introdurre i bambini ai concetti di sostenibilità, rispetto per l’ambiente e recupero dei valori e delle peculiarità socio-culturali del territorio. La strategia che verrà messa in atto per la buona riuscita del percorso pone un particolare accento sull’organizzazione dello sviluppo: le azioni educative infatti si intrecceranno e troveranno perfetta corrispondenza con la successione di proposte innovative del pasto a mensa. Il percorso formativo si baserà su attività ludiche, narrative e creative, laboratori pratici, forme artistiche ed interventi di natura psico-pedagogica, finalizzati all’aumento del consumo di pesce fresco nei bambini. Infine, nel corso dell’intero progetto, si andrà a rilevare il gradimento delle pietanze a base di pesce fresco da parte degli alunni: la valutazione del gradimento del pesce, e in particolare del pesce fresco locale, consentirà di identificare azioni efficaci per aumentare il gradimento, sia affinando le preparazioni e ricette proposte sia attraverso interventi educativi mirati. Grazie alla struttura articolata ed organica e all’alto livello di expertise e approfondimento, il progetto, avviato dal Comune di Osimo e dalla A.S.S.O. nelle scuole del territorio, consentirà dunque di realizzare appieno gli scopi dell’iniziativa regionale, andando ad individuare una buona pratica per l’impiego di prodotto ittico fresco nelle mense scolastiche, adottabile anche negli anni a venire, dove il pasto a mensa sia affiancato da una campagna educativa rivolta alla conoscenza, sensibilizzazione e aumento del gradimento nei confronti del pesce fresco locale da parte delle nuove generazioni.

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Cambia il biglietto da visita della nostra città con diversi lavori pubblici che sono stati completati ed altri che stanno per partire. Di seguito alcune foto degli interventi realizzati in diverse vie dove è stata rifatta completamente la sede stradale. In via dello sport ad esempio sono stati tolti i new jersey ed è stata installata una nuova rotatoria, in seguito si provvederà all’illuminazione della stessa. I numerosi frequentatori degli impianti sportivi della Vescovara nel giro di pochi giorni hanno ritrovato le vie di accesso con un look totalmente rinnovato. Gli interventi erano necessari anche perché la neve

e le abbondanti piogge del 2012 avevano messo a dura prova la resistenza di alcune arterie stradali. Gli osimani che quotidianamente passano per la traversa della Misericordia si sono accorti che è stata rifatta completamente la pavimentazione, il passaggio è stato reso più sicuro e senz’altro più agevole soprattutto per gli anziani che usufruiscono della scalinata per andare in centro. Altri lavori sono ormai ai nastri di partenza dopo l’approvazione del progetto esecutivo. Anche in questo caso gli interventi riguarderanno tutto il territorio cittadino. “Il bel tempo del mese di luglio ci ha permesso di ac-

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celerare i lavori – dichiara il sindaco Stefano Simoncini – se oggi possiamo eseguire importanti interventi è perché siamo stati oculati nella gestione delle risorse comunali. La città sta mostrando un certo fermento a livello infrastrutturale anche grazie ad alcuni interventi da parte di privati o in sinergia con il pubblico come nel caso della nuova sede della Lega del Filo d’Oro con la realizzazione di un importante tratto della strada di bordo. Un ringraziamento particolare va quindi all’ufficio tecnico che ha lavorato proficuamente per la progettazione dei lavori”.

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PRIMO PASSO IN AVANTI PER LA SANITA’ DELLA VALMUSONE

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Il pressing esercitato dall’Amministrazione Comunale con il sostegno di tutto l’arco istituzionale cittadino sta ottenendo i suoi effetti. Martedì 17 settembre infatti la V commissione salute ha approvato i criteri e le raccomandazioni da proporre alla Giunta regionale per la riforma delle reti cliniche. Nel documento infatti si tiene conto delle istanze della Valmusone, in particolare nella parte riguardante la riorganizzazione dei punti nascita. Tra le indicazioni fornite dalla Commissione si sottolinea come “la scelta di riorganizzazione debba ancorarsi solo ed esclusivamente a comprovate, puntuali, inderogabili, fonti normative nazionali e agli accordi nella conferenza stato regioni, non a valutazioni di opportunità”. In particolare la commissione chiede “di applicare l’Accordo Stato regioni del 16 dicembre 2010 senza interpreta-

zioni, in modo graduale, nei tempi necessari, in concertazione con il direttivo Anci; che tale gradualità sia legata al numero dei parti nei singoli stabilimenti ospedalieri (dal più basso al più alto) e alla presenza almeno della guardia medica-ostetrica, della guardia medica-pediatrica e anestesiologica H24”. Nelle indicazioni non si parla esplicitamente del mantenimento di ostetricia e ginecologia al S.S. Benvenuto e Rocco, ma si suggerisce l’opportunità di legarne l’esistenza alle esigenze del territorio. In pratica grazie agli oltre 800 parti l’anno e alla presenza degli ultimi tre requisiti sopracitati riguardanti la guardia medica, viene aperto uno spiraglio per il suo mantenimento. Risulta evidente quindi, quanto già affermato in più sedi dall’Amministrazione Comunale e dagli altri sindaci della Valmusone, la necessità di perseguire criteri di equità

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SANITÀ

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nell’erogazione di servizi sanitari e mantenere un costante confronto con le parti sociali. In tal senso le Amministrazioni Comunali, essendo deputate per legge alla tutela della propria comunità, anche dal punto di vista sanitario devono essere sentite ed avere voce in capitolo. Non a caso la V Commissione raccomanda che la scelta in materia sanitaria garantisca pari opportunità a tutti i cittadini delle Marche tenendo conto anche dei flussi di mobilità. “Il Comune di Osimo - dichiara il sindaco Stefano Simoncini - non abbasserà la guardia ricorrendo a tutti gli strumenti in suo possesso per tutelare l’interesse della sua comunità”. Il primo cittadino si batterà per la conservazione della consistenza organizzativa funzionale delle strutture sanitarie locali. Ha infatti dato mandato al proprio legale di fiducia di contestare la riduzione dei posti letto per acuti del presidio ospedaliero osimano e di chiedere la presenza anche ad Osimo di una MSA – auto medica in servizio H24. Ciò che viene a mancare è infatti la risposta appropriata e tempestiva di soccorso nel nostro territorio. “Ci auguriamo che la giunta regionale - aggiunge Simoncini – nella materia della tutela della salute applichi corretti principi di cooperazione tra tutti gli enti coinvolti e garantisca un equo sviluppo economico, sociale e civile”. Il primo risultato che emerge da quanto proposto dalla V commissione è la richiesta alla giunta di un maggior confronto a livello decisionale con il territorio e, per quanto riguarda il reparto di ostetricia e ginecologia, il mantenimento del punto nascita osimano. Si tratta comunque di un risultato importante emerso alla luce del ripetuto impegno della giunta Simoncini e di tutti i consiglieri comunali osimani che hanno trovato l’appoggio dei consiglieri regionali Latini e Pieroni. Un iter lunghissimo che dura da anni, ma che ha avuto le sue tappe più

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SANITA’

importanti negli ultimi mesi. Lo scorso 23 luglio infatti il sindaco Simoncini, accompagnato da alcuni esponenti della maggioranza tra cui il consigliere Daniele Cappanera ed il coordinatore delle Liste Civiche Stefano Marinelli, ha consegnato al presidente della V Commissione salute Francesco Comi le 4000 firme raccolte in pochissimi giorni per il mantenimento di ostetricia e ginecologia all’ospedale di Osimo ed il conseguentemente inserimento in quello di nuova realizzazione all’Aspio di Camerano. All’incontro ha fatto seguito il 5 Agosto il consiglio comunale straordinario aperto sulla situazione ospedaliera della Valmusone al quale hanno partecipato i sindaci ed i rappresentanti dei 7 comuni interessati e tantissimi concittadini, che hanno sfidato la calura estiva per esprimere tutto il loro disappunto versa la depauperazione dei servizi sanitari del territorio. “La Val-

LAVORAZIONI FERRO ACCIAIO ALLUMINIO STRUTTURE PER GAZEBI E TETTINI PER PORTONI CANCELLI SCORREVOLI E A BATTENTE BALAUSTRE PER BALCONI E SCALE INFERRIATE PER FINESTRE SCALE INTERNE ED ESTERNE RECINZIONI IN GRIGLIATO

musone d’inverno conta oltre 80 mila abitanti che diventano 120 mila in estate, è quindi impensabile non garantire i servizi minimi di assistenza tra cui l’automedica h24 o costringere le partorienti a recarsi a Senigallia e Jesi e nei casi più seri rivolgersi al Salesi” rimarcò durante il proprio intervento il sindaco Simoncini. Dopo quella serata i sindaci si sono ritrovati nuovamente ad Osimo per sottoscrivere un documento unitario in cui veniva chiesto ufficialmente il mantenimento di ostetricia e ginecologia al S.S. Benvenuto e Rocco, il suo inserimento nel nuovo ospedale di rete e l’automedica h 24 anche ad Osimo. Documento che poi lo stesso sindaco Simoncini, accompagnato dalla giunta, da alcuni consiglieri comunali e dai colleghi e rappresentanti degli altri comuni, ha consegnato lo scorso 10 settembre all’assessore regionale alla salute Almerino Mezzolani e

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al presidente della V Commissione Francesco Comi. In quell’occasione da parte degli esponenti regionali ci fu una leggera apertura accolta positivamente dallo stesso primo cittadino senza testa. In pratica le istituzioni della Valmusone, consapevoli delle ristrettezze economiche, chiedevano il mantenimento dei livelli minimi di assistenza, nulla di impossibile quindi. Il sindaco Simoncini infatti ha ricordato che sulla salute della gente la politica non può delegare ai tecnici. Il presidente Comi ha quindi suggerito di rivolgersi anche al direttivo dell’Anci visto che sarebbe stato ascoltato qualche giorno dopo nella fase conclusiva della definizione dei criteri per la riforma delle reti cliniche. Interpellato il presidente dell’Anci Maurizio Mangialardi, il sindaco Simoncini ha avuto rassicurazioni sull’appoggio alla causa di tutta la Valmusone. Da tutto questo è scaturito il risultato di martedì 17 settembre. “E’ senz’altro un piccolo passo in avanti – dichiara Simoncini – credo che comunque la giunta regionale grazie soprattutto al forcing di Latini e Pieroni abbia capito che un territorio così vasto e popoloso non possa venire depauperato di servizi almeno finché non sarà operativo il nuovo ospedale di rete. Noi da parte nostra siamo disponibili a qualsiasi tipo di confronto costruttivo per arrivare ad una soluzione definita che garantisca i cittadini e il loro diritto alla salute”.


FOCUS TANTO PER CAPIRE LA QUESTIONE IMU RELATIVA AI CASI SOLLEVATI DAL COMITATO ”NO PRG”

Per quanto riguarda il caso Imu sollevato dal comitato “No Prg” la posizione più volte espressa dal sindaco Simoncini e dai tecnici comunali è suffragata anche da esimi esperti del settore come il prof. Luigi Lovecchio che ad una domanda del Sole 24 Ore se era corretta la posizione del proprio comune di applicargli l'Imu sul 100% del terreno, come se fosse edificabile, mentre di fatto non lo è (invece è tale solo per il 25%), ha risposto così…. ….[ La qualifica di area edificabile ai fini dell'Imu prescinde dalle concrete possibilità di sfruttamento edificatorio del suolo e deriva esclusivamente dall'inclusione del bene nell'ambito dello strumento urbanistico generale. La nozione di area edificabile nell'ordinamento tributario è sancita nell'articolo 36, comma 2, Dl n. 223/2006. A mente di tale disposizione, sono edificabili tutte le aree così qualificate dallo strumento urbanistico generale, anche solo adottato dal comune, a prescindere dall'esistenza dello strumento attuativo. Ciò signi-

fica che ai fini fiscali la qualificazione in esame discende da criteri meramente formali (l'inclusione nel piano regolatore), più che sostanziali. Potrebbe quindi accadere, come nel caso proposto dal lettore, che sia considerata edificabile anche un'area sulla quale non è possibile al momento costruire assolutamente nulla. Alla luce di questi principi di diritto, dunque, il terreno in possesso del lettore deve essere trattato come edificatorio per l'Imu. La circostanza che l'indice di edificabilità sia basso, inoltre, non comporta che una quota del bene possa essere trattata come terreno agricolo, ma che il valore unitario dell'intera area edificabile sia determinato in ragione delle effettive condizioni urbanistiche. In altri termini, posto che l'imponibile Imu è pari al valore di mercato al primo gennaio di ciascun anno, ne discende che tale valore dovrà essere influenzato sia dall'effettivo indice di edificabilità sia dalle prospettive temporali di costruzione. È infatti evidente che se il tempo per la monetizzazione del-

l'investimento è piuttosto lungo il valore del bene non potrà essere elevato. Lo stesso dicasi se le possibilità di costruzione non consentono uno sfruttamento intensivo del bene. Vale da ultimo segnalare che il comune ha solo il potere di indicare valori di orientamento per i contribuenti ma non di determinare la base imponibile dell'imposta. La determinazione dell'imponibile, infatti, è riservata al legislatore statale. Questo significa che se il contribuente ritiene eccessivo l'importo deliberato dal comune egli potrà discostarsene. In caso di successivo contenzioso con l'ente, si potranno far valere le ragioni di parte, meglio se supportate da una perizia di un esperto. Si evidenzia peraltro che, in presenza di una dichiarazione infedele, il comune irroga la sanzione dal 50% al 100% dell'imposta dovuta. Il termine per la notifica degli avvisi di accertamento è il 31 dicembre del quinto anno successivo a quello in cui è stata commessa la violazione ]. (Dal Sole 24 Ore del 22 Marzo 2013)

LE OSSERVAZIONI SUL PROGRAMMA TRIENNALE DEI SERVIZI TRASPORTO PUBBLICO

In attesa dell’approvazione del Programma triennale regionale dei servizi di Trasporto Pubblico Regionale e Locale 2013-2015, il Comune di Osimo ha presentato le proprie valutazioni e perplessità sulla proposta di atto. Resta da valutare in modo più approfondito l’oggettività della metodologia utilizzata per definire le percentuali di attribuzione dei km urbani finanziati. Rispetto alla produzione chilometrica globale emergono vistosi scostamenti tra aree urbane per caratteristiche abbastanza similari (flussi di mobilità, popolazione, estensione del territorio etc.). Osimo si ritrova con una rete urbana di 123.680 km finanziati da contributo regionale contro i 3.009.231 km di Ancona, i 490.522 di Jesi, i 347.318 di Fabriano ed i 267.631 di Senigallia. Anche tenuto conto che gli altri ambiti urbani hanno caratteristiche proprie (sedi di università, densità demografica etc.) le differenziazioni sembrano ec-

cessive ed un correttivo è d’obbligo. Il Comune di Osimo inoltre lamenta la mancata creazione di linee scolastiche di collegamento tra Istituti superiori di Comuni limitrofi verso i quali si è spostata l’utenza per diversità di offerte formative non presenti nel proprio bacino (vedi Osimo – Recanati) la capacità, qualora avviata la riforma delle reti cliniche , di collegare con linee dirette i vari punti di erogazione del servizio sanitario sulla base del bacino di utenza. Quanto alle sorti della Park.O nulla viene lasciato al caso per raggiungere l’obiettivo della salvaguardia del personale e per il mantenimento del livello qualitativo e quantitativo dei servizi. Del livello qualitativo e quantitativo dei servizi. Il processo di privatizzazione verrà portata avanti nel rispetto delle norme di legge e delle opportunità di mercato.

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FOCUS

OSIMO SONO 3 I DISTACCHI EFFETTIVI PER MOROSITÀ. SEMPRE MASSIMO L’IMPEGNO A SOSTEGNO DELLE FASCE SOCIALI PIÙ DEBOLI

Dal 1 Gennaio 2013 Astea ha effettuato 178 distacchi relativi al servizio idrico integrato, in tutto il territorio gestito: Osimo–Recanati-Loreto-PortoRecanatiMontelupone-Montecassiano-Potenza Picena e Montefano. Dei 178 distacchi effettuati, 91 sono stati riattivati. Solo nel Comune di Osimo, sempre a partire dal 1 Gennaio, sono stati effettuati 11 distacchi nel servizio idrico, dei quali 8 sono già stati riattivati a seguito di regolarizzazione. Il distacco per tutte le utenze è comunque l’ultima fase di un processo che inizia con 1. l’emissione della bolletta, 2. l’invio della raccomandata di sollecito, 3. Il contatto telefonico, ed infine la sospensione effettiva. Il Comune, tenendo conto del particolare quadro economico, ha raddoppiato il budget stanziato per aiutare le famiglie morse. I

servizi sociali si sono sempre attivati per far fronte ad ogni singola situazione, non sempre è possibile risolverle tutte, anche perché la situazione economica dei Comuni è nota agli italiani, tant’è vero che in prima istanza, come prevede la legge, dovrebbe essere la rete parentale ad intervenire per poi lasciare spazio a quella pubblica (il Comune). Inoltre se si analizza il dato dei distacchi, il fatto che nel Comune più grande (Osimo) tra quelli serviti da Astea, su 178 distacchi, quelli effettivi siano stati soltanto 3 la dice lunga sull’impegno dell’Amministrazione Comunale a favore delle fasce sociali più deboli ed in difficoltà. Per quanto riguarda invece la richiesta avanzata dal presidente del comitato “Acqua Pubblica di Osimo e Offagna” Alberto Orioli, il primo cittadino, pur condividendo quanto espresso dagli italiani attraverso il referendum, non può disattendere le normative in vigore. Acqua bene comune non vuol dire acqua gratis e quindi non è ancora possibile garantire la fornitura gratuita di 50 litri al giorno a persona come proposto da Orioli. Anche perché è la stessa Autorità per l’Energia Elettrica ed il Gas (AEEG),

che dal marzo del 2012 ricomprende anche le competenze sul settore idrico, ad indicare come deve essere pagata l’acqua. Gli enti locali non possono far altro che attenersi a quanto stabilito. L’autorità d’ambito (ATO 3) ha competenza solo in merito all’applicazione del metodo, ma non ha possibilità di apportare modifiche.In ogni caso è in fase di studio da parte dell’ATO 3 la creazione di un fondo, per tutto il territorio dell’ambito, a copertura delle bollette riferite ad utenze che si trovano in particolari situazioni di difficoltà per gli anni 2013-2014.Fortunatamente attraverso le diverse modalità di intervento messe in atto dall’Amministrazione di Osimo i casi di distacco, su una popolazione di 34mila abitanti, si possono contare sulle dita di una mano.

LA STRADA DI BORDO APPROVATO PROGETTO PER LAVORI DIVENTA SEMPRE PIU’ REALTA’ DI RISTRUTTURAZIONE AL PALABELLINI

E’ stato acquisita dal Comune di Osimo la disponibilità dell’area per la realizzazione del secondo stralcio della strada di bordo che va dalla nuova sede della Lega del Filo d’Oro fino a via di Jesi e da quest’ultima fino al ponte sul Musone (meno l’ultimo tratto). L’accordo siglato dall’ing Ermanno Frontaloni con i proprietari dei terreni ha autorizzato l’immediata immissione in possesso delle aree. nei prossimi giorni sarà approvato il progetto esecutivo. Subito dopo “proseguiranno” i lavori già appaltati alla ditta Cosmo. Il termine dei lavori del primo tratto di strada (dalla sede della Lega fino a via di Jesi) è previsto per il 31 dicembre 2013, quello per il restante tratto per il 30 giugno 2014. Il sindaco Simoncini nel ringraziare i proprietari per aver sottoscritto questo importante accordo in via bonaria, esprime piena soddisfazione per il lavoro svolto dall’ufficio tecnico in particolare dall’ing. Frontaloni e dell’arch. Strappato. “Con la realizzazione di questo importante tratto della strada di bordo – dichiara l’assessore all’urbanistica Giancarlo Alessandrini – diventa sempre più realtà l’ambizioso progetto delle amministrazioni Latini-Simoncini di voler snellire il traffico nella direttrice Ancona-Macerata”.

La giunta comunale ha approvato il progetto esecutivo dei lavori di ristrutturazione del Palabellini, che come è noto svolge anche la funzione di palestra scolastica. E’ prevista la rimozione della copertura in cemento-amianto (eternit), l’installazione di un impianto fotovoltaico di circa 20 KW ed il rifacimento dell’impianto termico. La spesa complessiva è di 333 mila euro. Il progetto presenta i requisiti necessari per partecipare al bando “Disposizioni urgenti per rilancio economia interventi su edilizia scolastica”, grazie al quale, in caso di esito positivo, potrà essere finanziato dando il via ai lavori. Alle parole sono seguiti quindi i fatti, prosegue infatti senza intoppi il progetto promosso dall’Amministrazione per solarizzare gli edifici pubblici, in particolare le scuole e le strutture sportive, e renderle più sicure e maggiormente fruibili. Dopo i lavori dello scorso anno allo Junior Tennis un altro intervento analogo verrà realizzato in una struttura “sportiva” osimana.

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IMPORTANTI NOVITA' PER IL PAGAMENTO DELLE MULTE VIABILITA’

Contravvenzioni stradali ridtte del 30%. I casi saranno espressamente indicati nel verbale. La Polizia Municipale di Osimo ha messo a punto le modalità (concordate con altri Comandi P.M. d’Italia e con Circolare Ministero dell’Interno del 12/08/2013 n. 300/6333/13/101/20/2/11) che consentiranno ai cittadini a cui è stata elevata una contravvenzione per violazione alle norme del vigente C.d.S., di beneficiare delle novità introdotte con la legge di conversione del cosiddetto “decreto del fare” (d.l. n. 69/2013). Con tale norma è stato infatti modificato l’art. 202 del C.d.S. prevedendo la possibilità per il trasgressore ( da quando la legge verrà resa pubblica sulla G.U., presumibilmente dal 19/08/2013) di beneficiare per le violazioni stradali di una ulteriore riduzione del 30% sull’importo dovuto quale pagamento in misura ridotta per le sanzioni amministrative pecuniarie. Tuttavia, per beneficiare di tale riduzione sono indispensabili due precise condizioni: • il pagamento deve avvenire entro i 5 giorni (anziché entro i canonici 60 giorni) successivi alla contestazione o alla notificazione del verbale; • che per tale violazione non sia prevista – in aggiunta alla sanzione pecuniaria – anche la sanzione accessoria della confisca del veicolo ( con relativo sequestro dello stesso) oppure della sospensione della patente di guida ( con relativo ritiro del docu mento). La possibilità di pagare entro 5 giorni l’importo della contravvenzione decurtato del 30% sarà indicato espressamente dall’agente accertatore sullo stesso verbale consegnato sulla strada al momento della contestazione, oppure sarà indicato sul verbale notificato all’intestatario del veicolo, verbale che indicherà anche le modalità di pagamento. Alcuni esempi: • la guida di un veicolo senza fare uso delle prescritte cinture di sicurezza è sanzionata con il pagamento di Euro 80,00 entro 60 giorni dalla contestazione del verbale ; tuttavia , se il pagamento viene effettuato

entro il termine di 5 giorni, la sanzione si riduce ad Euro 56,00; • per aver superato il limite di velocità di oltre 40 Km/h, tra le ore 22:00 e le ore 07:00 (che comporta la sospensione della patente), ovvero per aver guidato un ciclomotore per il quale non è stato rilasciato il certificato di circolazione (che comporta la confisca del veicolo), l’agente annoterà espressamente sul verbale la non possibilità di applicazione della riduzione del 30%. Anche per le violazioni consistenti in “ divieti di sosta” accertate con il semplice “preavviso” lasciato sotto il tergicristallo del veicolo dalla Polizia Municipale o dagli Ausiliari del Traffico delle ditte che gestiscono i parcheggi a pagamento (es. omesso pagamento della tariffa di parcheggio all’interno delle strisce blu), il pagamento è ammesso nei termini e con le modalità indicate nello stesso preavviso, con il vantaggio ulteriore di risparmiare le spese di notificazione. Ad esempio, la sosta in seconda fila con autoveicolo è sanzionata con il pagamento di Euro 41,00 che, con la riduzione del 30 %, diminuisce ad Euro 28,70. Va precisato che la riduzione del 30 % non è applicabile sia alle violazioni diverse da quelle previste dal C.d.S. sia alle eventuali spese di notificazione, per le quali non è prevista alcuna riduzione. Eventuali ulteriori informazioni possono essere richieste presso tutte le sedi,

gli uffici e agli operatori del Corpo Polizia Municipale. In allegato la scheda con esempi di alcune delle violazioni del C.d.S. cui è applicabile la riduzione del m30%, con la comparazione dei costi delle sanzioni. Ecco alcuni esempi delle piu’ ricorrenti violazioni del codice della strada cui è applicabile la riduzione del 30% sanzione minima accesso non autorizzato in z.t.l. (art. 7)80,00 - 56,00 direzione obbligatoria imposta da segnaletica verticale (art.7) 41,00 - 28,70 circolazione su corsia riservata ai mezzi pubblici (art. 7) 41,00 - 28,70 attraversamento dell’incrocio con semaforo rosso in ore diurne (art. 41) 162,00 - 113,40 attraversamento dell’incrocio con semaforo rosso in ore notturne dalle ore 22:00 alle ore 07:00 (art. 41) 216,00 - 151,20 superamento di non oltre 10 km/h dei limiti di velocità in ore diurne (art. 142). 41,00 - 28,70 superamento di non oltre 10 km/h dei limiti di velocità in ore notturne dalle ore 22:00 alle ore 07:00 (art. 142) 54,67 - 38,27 sosta vietata con autoveicolo su marciapiede, attraversamento pedonale o pista ciclabile (art. 158) 84,00 - 58,80 omesso uso di casco protettivo su motociclo o ciclomotore (art. 171) 80,00 - 56,00 omesso uso di cinture di sicurezza da parte del conducente o passeggero (art. 172). 80,00 - 56,00 uso vietato del telefono cellulare su veicolo (art. 173) 160,00 - 112,00.


CULTURA

“RADIKART. LA CREATIVITÀ DEI GIOVANI TRA CULTURA E TRADIZIONE” A sette mesi dall'inizio del progetto, promosso dall’Istituto Campana per l’Istruzione Permanente di Osimo, vincitore del Bando della Regione Marche –Assessorato alle Politiche Giovanili e del Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale- “I luoghi dell’Animazione. I giovani c'entrano”, il bilancio è indubbiamente positivo. Alta la qualità della vasta offerta formativa e degli eventi proposti grazie ai nomi di prestigio della cultura e dello spettacolo che hanno accettato di collaborare alle iniziative e ottima la risposta del pubblico giovanile proveniente anche da fuori Regione. Nell'ambito di VERTIGINE LETTERATURE, rassegna dedicata al mondo dell'editoria e della scrittura narrativa, si sono svolti i cinque incontri sulle arti del libro e della scrittura con esperti di richiamo nazionale; è stata attivata la Scuola di Scrittura Narrativa e si è concluso sabato 28 settembre lo SFOGLIAVOCI, ciclo di incontri con grandi scrittori del panorama letterario nazionale, tra cui Chiara Gamberale, Simona Sparaco (finalista Premio Strega 2013), Viola Di Grado (Premio Campiello 2011), Gabriele Dadati (candidato Premio Strega 2012). E' stato bandita la Prima Edizione del Premio Letterario Vertigine che vanta una commissione giudicatrice composta da giornalisti, scrittori, editori e accademici. Tra le tante iniziative volte ad avvicinare i giovani alla cultura sono state organizzate le conferenze “Dal Teatro Greco a Benigni. La comicità e la derisione”, dedicate all'umorismo nella storia

del teatro, tenute da Michele Pirani. A conclusione presso il Teatro La Nuova Fenice di Osimo, il Gruppo Teatrale Astrifiammante, compagnia di giovani attori costituita nel 2007 all'interno dell'Istituto Superiore Corridoni-Campana, ha messo in scena la commedia di Carlo Goldoni "Gli Innamorati", con la regia di Jacopo Giantomassi. Molto apprezzata la rassegna dedicata alla musica classica “Lettere in musica. L'epistolario dei grandi musicisti”, tenuta dal Maestro Vincenzo De Vivo, direttore del San Carlo di Napoli, con la partecipazione dei Solisti e dei Pianisti dell'Accademia d'Arte Lirica di Osimo. Tutto esaurito al cortile di Palazzo Campana per il Bell Folk Festival (5/6/7 luglio), conferenze e concerti sulle musiche tradizionali e popolari di Marche, Piemonte e Puglia, curato dall'Associazione Marchinjazz, che a novembre proporrà al Teatrino Campana anche una selezione di film per Cinema Injazz: il Jazz

incontra la settima arte. Completano la vasta offerta formativa musicale i laboratori strumentali dedicati a musicisti ed appassionati, tenuti da professionisti d'eccezione: il jazzista Franco D'Andrea per la masterclass di pianoforte; Gavin Harrison, batterista inglese dei King Crimson, per la clinic che ha richiamato giovani da tutta Italia. In attivazione la masterclass di chitarra tenuta da Luca Colombo, collaboratore artistico, tra gli altri, di Nek, Eros Ramazzotti, Anna Oxa, Umberto Tozzi, e quella di saxofono con Amedeo Bianchi, che ha al suo attivo collaborazioni con Vecchioni, Venditti, Celentano, Mina, De Gregori, per citarne alcuni. Ed ancora laboratori teatrali: Voce in movimento; laboratorio ritmico danza e jazz e la Voce come Specchio dell'anima. Chiuderà l'intero progetto Musica. Filo conduttore tra le arti, performance art che vedrà la partecipazione di musicisti, ballerini, artisti e fotografi per un'interazione dinamica tra le arti visive, sonore e ritmiche.


DA RUBENS A MARATTA

OLTRE 16MILA VISITATORI ALL’EVENTO DELL’ANNO

La mostra sulle meraviglie del barocco “da Rubens a Marattaâ€? si sta rivelando non solo il piĂš importante evento espositivo dell’estate italiana e della regione Marche per il 2013, ma anche un’importante occasione promozionale per Osimo ed i suoi innumerevoli tesori. Ormai il nome del nostro comune è conosciuto anche a persone che vivono a centinaia di chilometri dalla cittĂ perchĂŠ sono tra i 16 mila che hanno visitato la mostra o ne hanno sentito parlare in televisione e sui giornali. Dai servizi della Rai agli articoli del Corriere della Sera, Repubblica, il Foglio fino alle riviste specialistiche come Bell’Italia, non c’è testata che non abbia presentato in questi mesi la grande rassegna a cura di Vittorio Sgarbi. Un tuffo nel barocco attraverso un percorso espositivo che si disloca in gran parte del centro storico fino a toccare i comuni di Loreto e Camerano. Una mostra che celebra il Seicento ad Osimo e nell’antica Marca Anconetana, voluta dalla Regione Marche e dal Comune per dare maggiore respiro ad opere eccelse conservate in piccoli musei scrigno delle Marche e poco co-

nosciute dal grande pubblico. Un intenso percorso attraverso la città e le sue chiese, i suoi palazzi (Palazzo Campana in particolare) e il suo museo, alla scoperta degli autori piÚ importanti del Barocco italiano che proprio a Osimo o nei comuni limitrofi hanno lasciato traccia del loro lavoro: Bernini, Pomarancio, Rubens, Reni, Guercino, Gentileschi, Preti, Vouet, Solimena, i marchigiani Cantarini, Guerrieri, Sassoferrato, e soprattutto Maratta, pittore nato a Camerano di cui ricorre proprio quest’anno il trecentesimo anniversario della morte. Un ottimo esempio di mostra diffusa, alla scoperta del territorio e dei suoi tesori artistici. Il grande afflusso di pubblico ha prodotto benefici anche per le attività economiche, in particolare quelle ricettive e dedite alla ristorazione. A ferragosto corso Mazzini pullulava di turisti pronti ad immortalare il bellissimo salotto cittadino e postarlo nella propria pagina Facebook. Una promozione quindi ancora piÚ diffusa rispetto a quella giornalistica, fatta anche di passa parola che hanno reso Osimo una meta da raggiungere per un weekend nella riviera del

Conero o per una vacanza culturale. Ad accogliere il visitatore a Palazzo Campana uno splendido arazzo di Rubens che raffigura l’Assunzione della Vergine. Si tratta di un’opera proveniente dal museo diocesano di Ancona eseguita su cartone, che fa parte di una serie di quattro tappezzerie tessute nelle Fiandre per conto della Confraternita del Sacramento di Ancona che si racconta le pagò una cifra spropositata. Ma la particolaritĂ che rende quest’opera unica e attesissima nel panorama della mostra è la sua eccezionale conservazione, visto che i quattro arazzi, gelosamente conservati per quattrocento anni, sono stati esposti soltanto una volta all’anno in occasione delle festivitĂ religiose di riferimento. Il risultato sono i colori nitidi e vivi perchĂŠ immuni dalle alterazioni prodotte dall’esposizione alla luce. Ma ci sono opere piĂš piccole e defilate che piĂš di altre catturano l’attenzione, perchĂŠ ti guardano o si offrono allo sguardo con piĂš impellenza e precisione. La mostra si sviluppa su un percorso logico e cronologico soffermandosi, tra l’altro, sul periodo giovanile di Guido Reni. Ai ritratti,

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OSIMO RITROVA LA SUA VOCAZIONE TURISTICA EVENTI

che sono anche la maggior parte del repertorio di Maratta viene dedicato lo spazio più consistente: sedici opere che vanno da “L’Estate” a soggetti sacri come la “Nascita della Vergine”, “La sacra famiglia” e “l’Adorazione dei Magi”. Tra tutti suscita simpatia il vanitoso autoritratto in cui il pittore, con una lunga chioma-parrucca piena di riccioli, sembra in attesa di un’istantanea, immobile e compiaciuto. Ma l’evento dell’estate è stato anche un’occasione per riscoprire le pietanze ricche e sfarzose dei pranzi dell’epoca, veri trionfi di gola, tripudio di profumi e sapori. Nel periodo della mostra, che sarà prolungato fino a metà gennaio, i ristoratori osimani creeranno, infatti, tanti diversi menù, una suggestiva incursione ispirata alle tavole d’epoca elegantemente imbandite con vivande sempre nuove e fantasiose, talvolta composizioni articolate, quasi costruzioni scenografiche. Piatti “d’autore” cucinati a pennello, potremmo dire. Piatti che si ispirano alle atmosfere dell'epoca e piatti che hanno il profumo dello zafferano e il sapore succulento delle carni di maiale speziate cotte al forno, gli aromi agrodolci, il gusto insolito d’ingredienti ormai rari. Cuochi di oggi, che si ispirano ai gastronomi di altri tempi, i quali usavano condire i cibi con il mosto d’uva e spargevano con generosità erbe e spezie. Per tutto il periodo dell’esposizione, i cuochi senza testa faranno rivivere atmosfere d’antan: alle loro tavole si potranno assaporare ricette rielaborate o reinterpretate in chiave moderna, ma che traggono spunto da testi della gastronomia seicentesca. Grazie alla mostra Osimo ha confermato la sua vocazione culturale e turistica. La valorizzazione delle nostre eccellenze sta dando un ottimo impulso economico alla città perché come dice Sgarbi “i palazzi, il paesaggio, le chiese non si possono spostare. Chi vuole vedere il bello deve venire in Italia ed Osimo è un centro splendidamente conservato e da visitare. Inoltre – ha aggiunto il curatore – soltanto gli osimani erano capaci di organizzare una mostra così bella, una delle meglio riuscite tra quelle che ho seguito nella mia carriera, spendendo solo 230 mila euro. Ci sono città più grandi e capoluogo che per mostre minori hanno speso anche un milione di euro senza però avere riscontri economici per il territorio così importanti”. Con la ripresa dell’attività scolastica il critico d’arte si augura un numeroso afflusso di studenti alla mostra “perché solo conoscendo le nostre bellezze potremmo apprezzare meglio l’Italia e rispettarla e valorizzarla come merita”.


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RICONOSCIUTA SPECIFICITÀ LEGA FILO D'ORO FOCUS

Il 17 settembre scorso, dopo la consegna del documento unitario sulla sanità della Valmusone il sindaco Simoncini ha potuto assistere all’approvazione da parte dell’Assemblea Legislativa delle Marche della legge che riconosce la particolare specificità dell'attività multidisciplinare svolta dalla Lega del Filo d'Oro. Il testo, fortemente voluto dal consigliere Dino Latini e presentato dalla relatrice Rosalba Ortenzi, permetterà all’ente benemerito di poter ac-

cedere ai cotributi dello Stato e dell'Unione europea. La Lega negli anni ha allargato la sua attività in tutto il territorio nazionale aprendo altre strutture per rispondere all'elevata richiesta degli utenti. La legge va a riconoscere una eccellenza delle Marche che svolge un importante ruolo a favore dell'attuazione dei principi costituzionali di pari dignità, uguaglianza e solidarietà sociale. Messa in votazione la proposta è passata alla unanimità. A latere dei lavori il

primo cittadino ha ringraziato il consigliere Latini e alcuni colleghi non nascondendo la propria soddisfazione per quanto deciso dall’aula.

LA TRADIZIONE DEL COVO E’ SBARCATA A PARIGI

OSIMO PRONTA AD USCIRE DALLʼAMAT

“Dispiace constatare che alcuni settori della Regione in questo momento stiano sottovalutando i diritti di Osimo. Vale la pena ricordare infatti che siamo la quarta città della Provincia di Ancona. Eʼ bene quindi che Osimo alzi la testa - dichiara il sindaco Stefano Simoncini - e se occorresse batta i pugni sul tavolo per ottenere quanto gli compete”. Tra gli ultimi episodi vale la pena citare il caso riguardante lʼAMAT, lʼAssociazione Marchigiana Attività Teatrali che si occupa anche della stagione di prosa della nostra città. “Ad oggi, nonostante le ripetute sollecitazioni - aggiunge il primo cittadino - il Comune di Osimo non ha ancora ricevuto uno straccio di proposta culturale per la prossima stagione teatrale quando invece in altri teatri (quelli gestiti direttamente) sono già iniziate perfino le campagne abbonamenti”. Per questo motivo il sindaco Simoncini attraverso una lettera, inviata la scorsa settimana, ha preannunciato lʼuscita di Osimo dal circuito Amat che dovrà essere approvata dal prossimo consiglio comunale.

Il Covo ha confermato anche quest’anno la sua vocazione internazionale, dopo aver celebrato la festa domenica 4 Agosto, alcuni concittadini di Campocavallo sono andati in Francia. Nel 2013 infatti è stata riprodotta con le spighe di grano la celebre Basilica del Sacro Cuore, uno dei simboli più prestigiosi, dal punto di vista architettonico e religioso, della metropoli francese. Accompagnati dall’assessore alle attività produttive Damiano Pirani sono stati accolti dal rettore Padre Jean Laverton, letteralmente entusiasta dell’opera che riproduce fedelmente uno dei luoghi più amati dai francesi e dai migliaia di turisti che ogni anno visitano la capitale. Il tour a Parigi ha permesso di far conoscere anche la nostra città con le sua storia, le sue bellezze e soprattutto i suoi maestri artigiani che riescono a realizzare opere uniche come il covo riproposto ininterrottamente dal 1939. Da 74 anni questa lodevole tradizione contadina viene tra25

mandata da padre in figlio. I maestri del Covo, le donne delle trecce e quanti si sono impegnati per mesi nella sua costruzione, lo hanno accompagnato nella lunga trasferta parigina. I turisti non hanno perso occasione per scattare foto all’impressionante opera d’arte fatta con le spighe di grano. L’assessore Pirani, anche per conto del sindaco Simoncini, ha voluto ringraziare tutti coloro che si sono spesi nella sua realizzazione ed il rettore della basilica del Sacro Cuore per la calorosa accoglienza ricevuta. Padre Jean Laverton ha celebrato una bellissima e suggestiva funzione in cui ha chiesto la protezione della Beata Vergine per gli amici italiani che si sono augurati vivamente di poterlo accogliere a Campocavallo per il prossimo anno visto che i suoi numerosi impegni gli avevano impedito di essere presente lo scorso 4 agosto. A Padre Jean Laverton l’assessore Pirani ha consegnato il prestigioso riconoscimento della Spiga d’Oro.


AIUTO ALLE GIOVANI COPPIE MONUMENTO AI CADUTI SUL LAVORO FOCUS

COMUNE DI OSIMO

COMUNE DI OSIMO Assessorato all’Urbanistica

“RENT FAMILY HOUSE”

INAUGURAZIONE

PER UN VERO SOCIAL HOUSING

L’Amministrazione Comunale incontra i cittadini e gli operatori del settore per l’iniziativa a sostegno dell’acquisto e vendita del patrimonio immobiliare invenduto nel territorio di Osimo

SCULTURA DEDICATA AI CADUTI OSIMANI SUL LAVORO

Sabato 12 Ottobre ore 11.00

Rent Family House”è un’iniziativa finalizzata ad agevolare l’ acSala Maggiore del Palazzo Municipale quisto degli immobili invenduti nel territorio comunale di Osimo. La cittadinanza invitata a partecipare La progressiva espansione eèdifferenziazione della domanda abitativa e l'insufficienza di risorse private (difficoltà di accesso al credito) rendono ormai necessaria l'individuazione di strumenti che consentano la ricerca di soluzioni anche nell'ambito del libero mercato della casa, favorendo un incontro tra domanda e offerta nel mercato privato della locazione.Il progetto fortemente voluto dall’assessorato all’urbanistica vuole rappresentare un’opportunità soprattutto per le giovani coppie. In sintesi consiste nell’ istituire un rapporto sinergico fra acquirenti, imprenditori e istituti bancari con una formula di affitto, previo riscatto finale, ove le risorse economiche vengono salvaguardate da pertinente copertura assicurativa. Con “Rent family house” si cercherà di garantire il diritto alla casa ai soggetti che non sono in grado di accedere al libero mercato. I programmi di Social housing in particolare sono volti ad aumentare l'offerta nel campo locazioni immobiliari di unità abitative a canone più contenuto, in grado di soddisfare le fasce più deboli della popolazione che normalmente non riescono ad accedere al mercato privato della locazione.

Sabato 12 Ottobre 2013 - ore 17.00 Piazzale Giovanni XIII ex Foro Boario

Il monumento, e realizzato su pietra di travertino dallo stesso Laideato cittadinanza è invitata a partecipare sindaco Stefano Simoncini, autore di molte opere e mostre personali, è stato fortemente voluto dall’Amministrazione Comunale per onorare i Caduti sul Lavoro dando loro un giusto riconoscimento e perchè possa essere motivo di riflessione sulle problematiche del mondo del lavoro. Per realizzare tutto ciò, l'Amministrazione, che ha sostenuto con convinzione l'iniziativa, ha individuato nell'area a ridosso del ex Foro Boario, in piazza Giovanni XXIII, il sito più idoneo per ospitare il nuovo manufatto. Il monumento è a prima vista la rappresentazione scenografica di antiche fabbriche, ma è allo stesso tempo carica di dolorosa drammaticità e straziante turbamento. Molto soddisfatto il primo cittadino “Finalmente inauguriamo il monumento in onore dei caduti sul lavoro, caldeggiato con perseveranza dalla nostra associazione. Era inammissibile che proprio la città di Osimo, motore della provincia di Ancona, popolata per lo più da coloro che, per il lavoro e con il lavoro, hanno sacrificato la loro vita, perseguendo quotidianamente ideali di progresso e prosperità, non avesse nessun simbolo che ricordasse questi umili eroi”.

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METTIAMO IL GUINZAGLIO ALLA MALEDUCAZIONE CAMPAGNA SOCIALE

CITTÀ DI OSIMO

Campagna di sensibilizzazione

per l’igiene

degli spazi e dei luoghi pubblici

Parte la campagna di sensibilizzazione del Comune di Osimo “Chi è più animale?” per la raccolta delle deiezioni canine, promossa in collaborazione con la Polizia municipale.“L’iniziativa –spiega il sindaco Simoncini– ha lo scopo di sensibilizzare i proprietari di cani alla raccolta delle deiezioni canine, evitandone l’abbandono su marciapiedi, strade e giardini pubblici. Una condotta scorretta che è doveroso sanzionare, per questo ringraziamo i tanti cittadini che denunciano questi comportamenti, dimostrando di avere a cuore l’ordine e la pulizia della propria

città. In Spagna ad esempio sembrano aver risolto l’annoso problema della cacca di cane abbandonata sui marciapiedi. Nel villaggio spagnolo di Brunete molti proprietari indisciplinati si son visti recapitare per posta un pacchetto maleodorante di cacca di cane e non si trattava di uno scherzo. Ad Osimo non vorremmo fare la stessa cosa, ma credo che la vignetta che ho realizzato per questa campagna spieghi in modo simpatica che ci vuole più disciplina da parte di alcuni proprietari anche perchè è in costante crescita il numero di animali domestici in casa e 27

quindi anche di cani”. Il comandante della Polizia Municipale Graziano Galassi ricorda come ci sia proprio un obbligo giuridico di raccolta che è anche un dovere morale e di civile convivenza. “Invitiamo quindi i cittadini ad inviare segnalazioni il più precise possibile in merito a zone ed orari, per permetterci di intervenire efficacemente sul problema -aggiunge Galassi. Ricordo che chi abbandona gli escrementi del proprio cane è passibile di una sanzione che va da 100 a 450 euro”. Insomma la “guerra” delle palette e della “popò” sta per cominciare. Padrone avvisato, mezzo salvato!


ASSEMBLEA LEGISLATIVA MARCHE

DINO LATINI IN CONSIGLIO REGIONALE

LEGA DEL FILO D’ORO: LA NUOVA SEDE DI MODENA E’ UN GRANDE ORGOGLIO PER TUTTE LE MARCHE

La Lega del Filo d’Oro ha inaugurato la propria nuova e modernissima sede di Modena che, a pieno regime, potrà dare ospitalità a 24 utenti del territorio dell’Emilia Romagna. Si tratta di un nuovo, straordinario successo del benemerito ente osimano, che si appresta a celebrare nel 2014 il prestigioso traguardo dei cinquant’anni di vita. Esprimo la mia personale soddisfazione per questo conseguimento, che impone ulteriormente la Lega del Filo d’Oro come punto di riferimento nazionale e internazionale nel settore delle plurimenomazioni e assicuro che continuerò a sostenere con ogni mezzo, in sede regionale, la causa dell’ente osimano. Nei giorni scorsi, il Consiglio Regionale ha approvato un importante provvedimento a favore della Lega del Filo d’Oro, che adesso è stata abilitata a recepire finanziamenti statali ed europei, in considerazione del suo ruolo di eccellenza. La nuova legge è imperniata su due proposte da me presentate, che prevedono a partire dal 2014, lo stanziamento di interventi economici annuali a favore dell’ente osimano, per sostenerne l’attività ordinaria. L’entità degli interventi verrà determinata di anno in anno, in sede di approvazione delle leggi finanziarie, nel rispetto degli equilibri di bilancio della Regione Marche

ASSEMBLEA LEGISLATIVA MARCHE

tempo. Non si è fatto nulla o quasi per programmare un passaggio più graduale che avrebbe determinato meno disagi e meno difficoltà, alcune delle quali, di diretto interesse con i cittadini. Solo ora si comincia ad ammettere che per attuare l' accorpamento delle sedi distaccate si deve spendere altri denari per sedi, archivi, servizi, dislocamenti ed altro chiedendo ai Comuni di impiegare il poco personale che hanno in aiuto al Tribunale. Siamo all’assurdo oltre che allo sperpero. Nessuno però, al momento giusto, ha alzato un dito, tutti convinti che prima avvenisse il trasloco delle sedi distaccate presso il Tribunale centrale di Ancona prima si stava meglio, invece no.

TRASFERIMENTO TRIBUNALI ALTRO CHE RISPARMIO E SNELLEZZA ! Adesso si svegliano e scoprono il caos che la riforma della geografia giudiziaria sta determinando. Ci si doveva organizzare prima e dare risposte di ostruzione più incisive e più dirette. Ci vorrà molto tempo prima che una sorta di normalizzazione forzata potrà dirsi avverata, senza che però costi e disservizi non avranno fatto un buon raccolto allungando così i tempi di una cosiddetta giustizia normale. Altro che risparmi e snellezza.

LA COSTA DI SIROLO E NUMANA NON PUO FARO DELLA RIFORMA SANITARIA UNA ESSERE PENALIZZATA DAL DRAGAGGIO BATTAGLIA DI PROGRAMMA DIVERSO ED INNOVATIVO DEL PORTO DI ANCONA Sulla riforma delle reti cliniche non mi illudo certamente che ci potrà essere Le coste di Sirolo e Numana non possono essere penalizzate dallo scarico dei materiali dragati, non pericolosi, provenienti dal Porto di Ancona. Sebbene i sedimenti del materiale dragato, non pericoloso, si possono considerare una risorsa da recuperare, piuttosto che un materiale di rifiuto, va comunque considerato che è bene preferire allo scarico in mare, come avviene nelle vicinanze della costa di Sirolo e Numana, l’utilizzo benefico dei materiali dragati necessari per il riuso e il riutilizzo ai fini dei ripascimenti artificiali, anche perché è ormai chiaro che il fondo del mare non può essere usato come una discarica, in quanto non possiede una capacità illimitata di assimilazione e smaltimento. Bisogna tenere conto del principio di gestione integrata delle zone costiere, ogni intervento in questa fascia di territorio deve essere contestualizzato nell’ambito di una gestione “integrata”, che contempli tutti gli aspetti socioeconomici, oltre che prettamente ambientali.

una resipiscenza sia per Osimo e San Severino Marche sia per le altre questioni che si sono sollevate. Mi preparo a fare della riforma della sanità una battaglia di programma diverso ed innovativo rispetto al trend che sta passando di solo tagli. Il concetto della buona tenuta dei conti non si sposa solo con il dolore e l’afflizione ma anche con la capacità di trovare soluzioni di buon senso indicate molto spesso dai cittadini. I tribunali sono un esempio di quello che non dovrebbe fare la riforma sanitaria regionale.

È ORA DI CAMBIARE MODELLO

E’ ora di avviare un programma civico, diverso di quello che si sta realizzando nelle Marche a livello politico amministrativo, che abbia come stella polare l’inversione del solo taglio come risparmio, la modifica completa della riduzione della sanità e l’aumento dell’occupazione, con l’attuazione del metodo della concretezza e della immediatezza. E’ ora di cercare di raccogliere tutte le persone che dalle più anziane alle più giovani che sentono di poter partecipare al tentativo di una svolta profonda e convincente che fermi e respinga l’indirizzo assunto. E’ ora che siano le liste civiche a proporre il cambiamento il cui unico accordo è il rispetto del programma e non le coalizioni di partito. E’ ora che pur rischiando di perdere ci si metta al centro del progetto per rappresentare i cittadini marchigiani moderati o meno, desiderando una svolta vera e che abbia risposte convincenti di speranza e fiducia e non meri dati economici e finanziari che invitano (e godono) nel dover tagliare e tagliare. Per questo è ora che il progetto delle liste civiche sia veramente avviato.

UNA MULTISERVIZI AL SERVIZIO DEL TERRITORIO

La necessità di una Multiservizi (acqua, luce, gas igiene urbana ed altro) deve servire, non per aggirare le gare che ci saranno nei servizi, ma per mantenere una forza territoriale in grado di dare gli stessi servizi a prezzi contenuti ed offrire anche soluzioni per il futuro nel campo delle energie rinnovabili in favore di imprese e famiglie.

TRIBUNALI: CAOS ANNUNCIATO

Si sapeva che l’avvio della fusione dei tribunali avrebbe creato tanti problemi e che purtroppo perdureranno nel

SULLA VICENDA BANCA MARCHE

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Finalmente si sentono proposte positive su Banca delle Marche. La richiesta dei sindacati di richiedere i Letta Bond (seguendo quindi il percorso per quanto possibile del Monte dei Paschi di Siena), è la strada unica per salvare l’istituto di credito e tenerlo autonomo e libero da ogni iniziativa di pura scalata finanziaria e quindi salvare i dipendenti e la struttura di rete della banca, Per questo ho presentato in Consiglio Regionale una mozione che impegna il Presidente e la Giunta ad attivare tutte le azioni possibili con il Governo centrale affinche anche la nostra Banca territoriale possa beneficiare di stumenti finanziari per la ricapitalizzazione della stessa.


DALLA SALA GIALLA

PARADOSSO SANITARIO

Sembra che il paradosso in questi ultimi tempi sia talmente di moda, talmente comune, che forse anche il termine paradosso debba essere rivisto. Come curare una “Sanità malata”? In un Paese in cui la giustizia è ingiusta e gli onorevoli sono senza onore, anche la Verità rischia di divenire un’opinione. Potremmo anche essere tentati di vedere come una cosa “normale” il fatto che la Sanità sia gravemente affetta da patologie di ogni genere, una fra tutte, un “partitismo acuto e degenerante” che realizza più “utile” nella malattia che nell’esser sani, un partitismo che si sente più necessario e vitale quando i problemi li crea, invece che quando li risolve. Evidentemente ha dei fini che ai più sfuggono… Molti pensano che partitica e politica siano la stessa cosa, quasi tutti, e forse il problema sta tutto lì. Se confondiamo la merda con il cioccolato, i cessi pubblici diventano gelaterie. Sembrerà esagerato, ma è prima di tutto con le parole, e poi le immagini che queste evocano, che veniamo ingannati. C’è chi le chiama forme/pensiero, ma penso che anche “supposte per sonnambuli” possa rendere l’idea. Queste sono vere e proprie armi di “distrazione di massa”, che infettano i nostri pensieri, le nostre emozioni e ogni volta che Marco Riderelli in qualche modo comunichiamo, le diffondiamo sempre più. Occhio perciò alle parole, e alle immagini che evoConsigliere Liste Civiche chiamo, e alle frustrazioni che diffondiamo, perché qui é tutta una Rete… Nel nostro piccolo alveo della sanità marchigiana, in nome di una “spending review”, (attenzione che è la stessa supposta di prima) stiamo assistendo ad una escalation di tagli senza precedenti. Veniamo defraudati del necessario ( auto mediche, pronto soccorso, reparti di ostetricia e ginecologia, fino ai pannoloni e alla carta igienica, ecc.), perché ritenuto sacrificabile, mentre, da questi tagli ne escono miracolosamente indenni i doppi e tripli incarichi, gli stipendi esagerati ed immeritati, i viaggi e la nuova “sede sotto casa” del Presidente, e tantissime altre cosucce, molto utili a quella partitica che ci vuol far credere che sta facendo Politica. Ma da quando Città (polis) e partito, sono sinonimi? Mah… Se non conosciamo nemmeno l’italiano, possiamo capire le sottigliezze di un’altra lingua? Sicuramente no. Riduzione della spesa, non vuol dire riduzione degli sprechi, anzi… Se prima spendevo 100 e sprecavo 20, oggi spendendo 80 e sprecando sempre 20, ho migliorato la mia situazione? No, di fatti innalzo l’indice di spreco dal 20% al 25% ed ho tagliato un sacco di cose strettamente necessarie; ma in questo modo, per la partitica, significa avere un altro anno assicurato di sprechi e di bisbocce in Italia o chissà dove. Questo perché chi vota non sa che l’Italia e le Marche avrebbero dovuto fare una “wasting review” (revisione degli sprechi) e non una spending review (revisione della spesa). Eppure Spacca l’inglese lo dovrebbe conoscere bene, visto che viaggia più lui di Papa Francesco… Ad ogni modo, i Comuni di Osimo, Camerano, Castelfidardo, Loreto, Offagna, Numana e Sirolo hanno formulato una serie di controproposte costruttive ed alternative a questi tagli e nella mattinata di martedì 10 Settembre i sindaci sono riusciti a consegnarle in Regione Marche ai soliti “delegati del Presidente”, al fine di salvaguardare il regolare funzionamento della Sanità a sud di Ancona, che, partiticamente non conterà poi molto, ma civilmente è un bacino di oltre 80 mila persone. Lo so, siamo degli inguaribili speranzosi, nonostante decenni di trattative e vuote chiacchiere, ed anche se a volte sembriamo fare la voce grossa, dicendo che adiremo alle vie legali se le controproposte non verranno accolte, difatti siamo di cuore buono e, o le emendiamo subito, o ci accontentiamo di un misero risultato, purché qualcuno possa vantarsi alla fine, di aver fatto o concesso qualcosa… Partitica quindi, non Politica. Personalmente ho l’impressione che per guarire da una “Sanità malata”, occorra innanzitutto rendersi conto di “non essere sani”. Finché non comprendiamo che, sia noi che loro, siamo i piedi e la testa di uno stesso corpo malato e malato di partitica, questa telenovelas fra il Palazzo e la Piazza du-

rerà ancora, e fino all’inevitabile triste epilogo. La sanità è innanzitutto nel pensiero, che è causa, poi nelle parole ed infine nelle azioni. E fra le tre dev’esserci una “sana” coerenza. Gli effetti finali, le “malattie” o i tagli in questo caso, sono solo l’aspetto visibile di un modo “partitico” e incoerente di ragionare, diffusosi purtroppo ovunque nel corpo, dalla testa ai piedi. E se ci lamentiamo di chi ci governa, rispondo che in fondo, paradossalmente, è tutto giusto, perché in una città di ciechi è perfettamente normale che chi ha un occhio solo sia re. Attendiamo quindi che con quell’unico occhio, il “re” legga le nostre proposte e ci stupisca con la sua saggezza, iniziando per la prima volta a fare una vera “Politica Sanitaria”. IMPEGNO PER SANITA’ E FAMIGLIE

E’ passata l’estate e ci rimettiamo in corsa, ma i problemi rimangono, il lavoro, la sanità pubblica ed il credito sono diventati il tormentone dell’estate. La storia dell’ospedale è veramente al paradosso, reparti che vengono soppressi e promesse che non vengono mantenute. Ogni volta che l’osimano alza la testa per reagire, grazie anche alle Liste Civiche raccogliendo firme e facendo emendamenti ed interrogazioni tramite i suoi rappresentanti in consiglio regionale, immediatamente il governatore e l’assesore alla sanità ci danno qualche spiraglio. Addirittura siamo arrivati ad autofinanziarci, come ad esempio quando l’Amministrazione Comunale ha acquistato alcune apparecchiature per poter garantire nel presidio ospedaliero di Osimo alcune prestazioni essenziali. Finalmente come ripeto qualcuno lassù ha notato che ci stiamo movendo ed improvvisamente c’è qualche speranza. Personalmente ritengo che ormai sia stato Emanuele Carpera Consigliere Liste Civiche tutto deciso e c’è l’intenzione di chiudere il nostro nosocomio e portare l’automedica a Loreto per l’intero giorno. Questa è la politica della sanità marchigiana, vedere il nosocomio di Fabriano non chiudere perchè farà parte della comunità montana mi spinge a proporre di far diventare il S.S. Benvenuto e Rocco presidio del parco del Conero. Come avevo anticipato ormai fra meno di un anno ci saranno le elezioni comunali e nel comune c’è fermento i partiti ed i movimenti si stanno muovendo e stando dentro al sistema adesso è facile criticare dicendo quello che non è stato fatto. Vorrei ricordare che il Governo centrale ha chiuso i rubinetti ed anzi impone agli enti locali di mettere ulteriori tasse per poter sopravvivere. Indubbiamente per poter stare sempre nel patto di stabilità imposto da Roma ogni amministrazione è chiamata a fare dei tagli nei capitoli di spesa fina ad eliminare alcuni servizi. Osimo ha sempre cercato di andare incontro alla popolazione e alle famiglie tanto che il capitolo dei servizi sociali è rimasto invariato anzi potenziato. Vorrei ricordare che la crisi occupazionale e del credito ha portato nel territorio un aumento esponenziale delle richieste di aiuto e ci tengo a dire anche di quelle famiglie che qualche mese fa non pensavano che esisteva un’assessoratoai servizi sociali così imponente e ben diramato nel territorio. Il nostro impegno sarà sempre quello di alleviare i disagi creati da questa crisi. 29


DALLA SALA GIALLA

UN AUGURIO PER L’INIZIO DELL’ANNO SCOLASTICO, UN BORSA DI STUDIO AGLI STUDENTI MERITEVOLI.

Incentivare e sostenere i nostri studenti negli studi può significare il dono di un futuro migliore e la realizzazione dei propri sogni nel cassetto. Il tasso di disoccupazione giovanile sta crescendo, ma c’è chi nel mondo del lavoro valorizzando il capitale umano riesce a creare ricchezza ed occupazione. C’è poi il problema di alcune famiglie meno abbienti che non riescono a far studiare i propri figli che annoverano nel proprio curriculum scolastico ottimi voti. Il problema riguarda ad esempio la disponibilità delle risorse per l’iscrizione all’università od addirittura ancor prima chi non riesce ad iscriversi in istituti superiori fuori comune per colpa ad esempio degli elevati costi di trasporto. Per tali ragioni come Simone Pugnaloni misura a sostegno delle famiglie in crisi e con figli meritevoli di studio, una Pubblica Amministrazione Consigliere PD deve investire sui saperi. Promuovere ogni anno un bando per borse di studio volto ad ovviare a queste problematiche è l’impegno che ho richiesto al Sindaco sottoscrivendo come primo firmatario una mozione in consiglio comunale condivisa con gli altri colleghi del gruppo Pd. A questa misura si può dare attuazione con piccola entità di spesa da inserire nel bilancio comunale nei capitoli riguardanti le aree Pubblica istruzione, Sport, Sociale e sviluppo economico.

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DALLA SALA GIALLA

TASSAZIONE ELEVATA PER LE IMPRESE. IL PRIMATO ALL’ AMMINISTRAZIONE SIMONCINI

Non può essere sfuggita agli osimani la propaganda che il Sindaco Simoncini sta facendo vantando di rappresentare un’amministrazione che vuole essere “a fianco di famiglie e imprese” e di attuare, a suo dire, una politica per cui se “ripartono le imprese, riparte la città”. Il Sindaco fa riferimento all’abbassamento dell’IMU prevista per i capannoni industriali, i negozi, i laboratori artigianali e i magazzini. Purtroppo però, come spesso accade, non è proprio così che stanno le cose. Vediamo perché. Per i capannoni industriali i Comuni potevano decidere l’aliquota da applicare scegliendo tra un valore minimo dello 0,76‰ e un valore massimo del 10,6‰. Il Comune di Osimo dapprima applica il 9,6‰ per poi ridurre l’aliquota al 9,0‰. Simoncini dice Paola Andreoni di aver abbassato l’Imu ma, in realtà, non può sfuggire che il Comune ha ritoccato al rialzo l’aliquota IMU, Capogruppo PD rispetto al valore minimo 0,76‰ applicabile, sia nel 2012 che nel 2013. Per conoscere come il Comune di Osimo si situa rispetto agli altri comuni della Provincia di Ancona si può utilizzare un’interessantissima indagine condotta dalla Confindustria di Ancona nell’anno 2012. Lo studio mette a confronto il trattamento riservato, in riferimento alla tassazione, al mondo produttivo dei 49 Comuni della provincia e il Comune di Osimo, nella classifica che mette al primo posto i Comuni con aliquote più elevate, si trova all’ottavo posto. E’, dunque, tra i Comuni che applicano le tariffe più alte e superiori alla media provinciale che risulta essere dell’8,87‰. Riguardo alla tariffa sui rifiuti, ora Tares, le aliquote applicate per i fabbricati industriali sono superiori alla media provinciale e pongono il Comune di Osimo al 20° posto sulla graduatoria dei 49 Comuni. L’indagine prende anche in considerazione, per valutare l’accessibilità del territorio, la spesa destinata alle opere di manutenzione stradale rapportandola alla superficie di estensione di ciascun Comune (€/Kmq). In questo caso il Comune di Osimo si situa al 35° posto ponendosi sotto la media della Provincia e facendo emergere un impegno meno intenso per i lavori di manutenzione e viabilità. Ecco perchè abbiamo contestato le scelte del Sindaco Simoncini e delle sue liste in ordine alla tassazione, in questo caso delll’Imu che grava sulle attività produttive. Simoncini non ha badato assolutamente a tutelare gli interessi delle attività produttive che esercitano le proprie attività nei capannoni «categoria D». Avvalendosi, infatti della possibilità offerta dalla normativa, cosa che altri comuni non hanno fatto per cercare di incoraggiare la ripresa economica, Simoncini e le sue liste sul gruppo catastale “D” ci hanno messo il carico di un ulteriore 1,4 punti in più ( rispetto al 7,6), soldi che andranno ad alimentare le casse del Comune. In Osimo le ditte già tartassate dall’Imu che va allo Stato, sono ulteriormente tartassate da Simoncini e dalle sue liste. Questa è l’attenzione rivolta dalle liste alla guida della città alle attività produttive osimane, queste sono le scelte che il Sindaco Simoncini definisce “di concretezza del Bilancio 2013″, bocciate dal Partito Democratico osimano. Spieghi ora il Sindaco come fanno a ripartire le imprese se l’amministrazione Simoncini detiene il primato delle tassazioni più elevate!

TREMILA FIRME ABBIAMO CONSEGNATO:

Tremila firme abbiamo consegnato 1 Un popolo sfinito ed arrabbiato, Che grida con orgoglio ed energia: “Un altro supermarket?? … Pussa via!” Parliamo del Consorzio, quello giallo 2 Tocca a pià le foto, pe’ guardallo! Ma in Osimo non è la prima volta Già Villa San Martino fu sepolta! 3 Ma dagli scavi emerge ora la storia: Le strade, tombe e resti della gloria 4 Che rendono alla gente la memoria.

Nessuno dal palazzo ci ha ascoltato Eppure un po’ di tempo ne è passato… Il popolo è sovrano e va onorato!! 5

Nel mese di agosto abbiamo consegnato al sindaco più di 3.000 firme di cittadini che si sono espressi contrariamente alla realizzazione dell’ennesimo centro commerciale ad Osimo, che risulta già la zona con la più alta concentrazione di supermercati a livello regionale. Osimo ha bisogno di tutto, tranne che di un nuovo centro commerciale ed i cittadini sono stanchi di “una vita spesa a fare la

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spesa”. L’ex Consorzio Agrario rappresentava un importante esempio di archeologia industriale e se il Comune avesse voluto, avrebbe potuto imporre ai proprietari tutte le prescrizioni necessarie ad una ristrutturazione conservativa, che avrebbe certamente restituito alla città un patrimonio architettonico di tutto pregio; ma qui il dogma del Piano Casa con aumento di cubatura sembra essere l’unico vero protagonista dell’urbanistica cittadina. 3 Purtroppo l’abbattimento del Consorzio viene dopo l’altro (ancor più grave dal punto di vista storico ed architettonico), della settecentesca Villa San Martino di Via Chiaravallese, anch’essa sacrificata sull’altare del Piano Casa e degli aumenti di cubatura, in sfregio di ogni considerazione alla storia, al bello e al paesaggio. Saremmo felici di sapere cosa direbbe Sgarbi a riguardo!! 4 I lavori di abbattimento del Consorzio, che si sapeva essere zona archeologica, fortunatamente sono giunti alle orecchie della Soprintendenza che si è immediatamente mobilitata per monitorare gli scavi, da cui in effetti sono emersi importantissimi elementi: una strada romana che conduceva al centro della città; le fondamenta di una chiesa paleocristiana del III2

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IV sec., con ogni probabilità la più antica chiesa cristiana della città; e alcune fosse funerarie addossate all’abside della chiesa. Insomma ritrovamenti di una tale Argentina Severini rilevanza, che Pensiero Libero potrebbero addie Democratico (PeLiDe) rittura far riscrivere la storia della città relativa a quel periodo storico. 5 In seguito ai ritrovamenti abbiamo chiesto un incontro pubblico alla presenza del sindaco e dell’archeologo di zona, al fine di informare sulla rilevanza dei ritrovamenti, poiché riteniamo che, pur essendo la zona di proprietà privata, il supremo bene comune, che è quello del diritto alla conoscenza e al miglioramento di sé attraverso lo studio della propria storia e delle proprie radici, sia superiore a qualsivoglia diritto di proprietà. di tutto ciò, mi pare che i nostri governanti siano tremendamente e tristemente orfani!! Il problema è che le conseguenze le paghiamo noi tutti cittadini!


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