Enzo briscese 2013

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TERRITORI POETICI opere dal 2008 al 2013

ENZO BRISCESE Centro Culturale ARIELE



TERRITORI POETICI opere dal 2008 al 2013

ENZO BRISCESE

“ L’ arte illumina quella capacità della luce a dare il tangibile della vita e un accesso al l’essere e al simbolico “ (F. Malaval)

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Enzo Briscese Via LeinĂŹ, 52 10155 Torino (Italy) e.briscese@galleria-ariele.com

Traduzioni: Silvia Casilli

Testi in catalogo: Giovanna Arancio

Progetto grafico e impaginazione:

www.galleria-ariele.com www.rivista20.com 4


CRITICA Percorro l’arco di sei anni, densi per la sua arte; è un tratto di cammino complesso, costruito tramite una ricerca tenace, consapevole ed emozionale; al suo interno giocano cuore e mente. Sfioro una pittura impetuosa ed ideativa, intrisa di memoria e realtà, invenzione e rigore. Giacomo Soffiantino, uno dei suoi più importanti maestri d’ arte diceva: “ Il mistero della vita deve entrare nella pittura”. Nelle opere giovanili disegno, colore, segno si connotano da subito come caratteri basilari. E. B. è partecipe di quello che accade intorno a sè e sa vedere. Traduce in rapidi racconti i suoi vissuti e la mimesi degli inizi diventa in seguito un maturo narrare trasfigurato. All’epoca della serie sui paesaggi urbani egli delinea una struttura di astrazione dal fondo scabro, squadernato tra fogli incollati di giornale, interi o strappati, ed emergenti con le loro tracce di cronaca, con il segno raggrinzito dei caratteri e i brandelli di sagome e storie.Fatti e fantasie finiscono con l’intrecciarsi sul supporto adibito come affabulatore visivo, in mezzo ad intensi e cupi paesaggi periferici in cui affiorano estese strisciate di bianco, simbolo del tempo che cancella ciò che è stato. Intorno al 2008 le tele vanno mutando con un conseguente trascolorare delle atmosfere e un lento spostamento tematico, sempre spalancato sul tragitto pulsante di viaggi e città. Si arricchisce il suo universo pittorico realizzando con pathos informale, senza studi preparatori, dipinti di solida bidimensionalità; il contrasto/contatto dei piani diventa un impianto dicotomico costituito da un fondale aniconico con allusioni figurali ed una inserzione volumetrica figurativa. L’immagine oscilla dal primo piano al fondo piatto, spesso onirico, in un risucchio e ritorno che crea un dinamismo sottile. Il colore si schiarisce e infine esplode e accentua, unitamente al segno, la specificità di ogni quadro quale momento compiuto in sè, vibrante e bilanciato nei pesi dei campi cromatici. Il bianco perde la sua funzione di simbolo temporale e accende i dipinti come luce con echi allusivi, ma del tutto contemporanei, al grande colorismo veneto. Si avvertono una dematerializzazione controllata, una tendenza al metaracconto in cui l’artista lavora in pausa e sviluppa un processo di rimeditazione artistica e, in specifico, della sua poetica. Mette in atto una sorta di sonda nelle profondità che abitano la cultura occidentale per ‘rifare il punto‘ sia della situazione epocale dell’ arte sia di quella personale, gremita di dubbi e stimoli che lo inducono ad una nuova fase di rottura nella continuità. Sfoglio le principali tappe briscesiane: dal figurativo alla Bonnard alle esperienze neocubiste e ai rimandi costruttivisti, dal passaggio all’informale all’astrazione cui segue l’ astrattismo, ed ora, nei lavori del 2013, si ravvisa pienamente avviata la reintroduzione della figurazione in un impaginato inedito, polimorfo e/o tendenzialmente astratto e in fermento. Anche il tempo, come lo spazio, ha sostituito le superate coordinate tenendo conto di questo primo quarto di millennio policentrico e frammentato. Il bianco, che nel 2008 rappresentava la cancellazione della memoria, ora torna ad essere colore ma ciò non significa un cedimento all’eterno presente che tormenta l’ oggi con la sua assoluta virtualità. E. B. vive il suo tempo senza subirlo pittoricamente sottraendosi alla percezione di un angoscioso appiattimento. Lo spazio pittorico, peraltro, controlla l’affastellarsi di tracce e figure mirando all’essenzialità verso cui il pensiero è proteso nel segno del divenire.

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CRITICS I go through the span of six years, rich for his art; it is a complex journey, built up by means of a tenacious, conscious and emotional research, in which heart and mind have their place. I lightly approach an impetuous and creative painting soaked with memory and reality, invention and rigor. Giacomo Soffiantino - one of his most important art masters, said “ The mystery of life has to get into painting.” In his early works drawing, color and sign soon reveal themselves as his basic characters. E. B. takes part in what happens around him and he has eyes to see. He translates his experiences into swift narrations and later on his early mimesis becomes a mature transfigured tale. At the time of his cityscape series, he outlines an abstract framework with a rough background, discomposed amidst whole or torn glued paper sheets that emerge with their trail of news, with the crumpled sign of characters and scraps of silhouettes and stories. Facts and visions end up intertwining themselves on the support used as a visual fabulist, amidst poignant and gloomy suburban landscapes where white extended strips emerge as a symbol of time that erases what has been. Close to 2008 his canvases started changing with a consistent variation of tones in the atmospheres and a slow thematic shift - always wide open on the pulsating route through travels and cities. His pictorial universe enriched and he started creating paintings without preparatory sketches characterised by a substantial bidimensionality with an attitude to aniconic pathos; at that time the contrast/contact of the plans becomes a dichotomous system consisting of a nonrepresentational framework with allusions to representation and a volumetric figurative insertion. The image waves from foreground to a background which is flat and often oneiric, in a wash and backwash that create asubtle dynamism. The colour lightens and finally bursts out;together with sign, it emphasizes the peculiarity of each painting as a moment fulfilled in itself which is vibrating and balanced in the weight of colour fields. White loses its function as a temporal symbol and it kindles the paintings as it were light with echoes that allude to the great Venetian colouring, remaining yet totally contemporary. We perceive a controlled dematerialization and a tendency to metanarrative in which the author works in a sort of suspension and where he develops a process of artistic rethinking, in particular of his poetics. The artist puts on a sort of probe to explore the depths of the western culture so as to ‘take stock of the situation’ anew either regarding the artistic field in his time or his own one, full of doubts and stimuli that induce him to a new breaking step in the continuity. I go through the main steps in Briscese’s artistic production from representational painting after Bonnard, to Neo Cubist experiences and to Constructivist cross references, to his passage from Informel to abstraction followed by abstractism till the works of 2013 in which it is possible to recognize the fully set out reintroduction of figuration into an unprecedented composition which is polymorphous, and/or basically abstract and in turmoil. Even time, and space, replaced their outdated reference points considering the polycentrism and fragmentation in this first millennium quarter. White, which in 2008 was the erasure of memory, now comes back to being color, but that doesn’t mean yielding to the neverending present that haunts today with its absolute virtuality. E. B. lives his time without pictorially undergoing it and escaping the perception of an excruciating levelling. The pictorial space does however control a jumble of tracks and figures aiming at essentiality towards which the thought is outstretched ontothe future.

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OPERE

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La santa silenziosa - 2013 tecnica mista su tela - cm 70 x 80 8


La nuda veritĂ - 2013 tecnica mista su tela - cm 70 x 80

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Entropia - 2013 tecnica mista su tela - cm 70 x 80 10


Stato d’animo - 2013 tecnica mista su tela - cm 70 x 80

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Il vecchio e i suoi pensieri - 2013 tecnica mista su tela - cm 70 x 80 12


Il vecchio e il cane - 2013 tecnica mista su tela - cm 70 x 80

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Il giovane e i suoi compromessi - 2013 tecnica mista su tela - cm 50 x 50 14


La costruzione dell’ideale - 2013 tecnica mista su tela - cm 35 x 45 15


paesaggio praghese - 2012 tecnica mista su tela - cm 35 x 45

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Visibile e invisibile - 2011 tecnica mista su tela su tela - cm 35 x 45

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Le tre torri - 2011 tecnica mista su tela su tela -cm 50 x 50

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La torre - 2011 tecnica mista su tela - cm 50 x 50

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Paesaggio torinese - Mole Antonelliana e omaggio a Marino Marini -2011 tecnica mista su tela - cm 60 x 70

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Paesaggio torinese - omaggio a Francesco Casorati - 2011 tecnica mista su tela - cm 60 x 70

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Paesaggio torinese - Piazza Carlina - 2011 tecnica mista su tela - cm 60 x 60

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Paesaggio torinese - Piazza Castello - 2011 tecnica mista su tela - cm 60 x 70

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Torino politica - 2011 tecnica mista su tela su tela - cm 50 x 50

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Albero - 2011 tecnica mista su tela - cm 60 x 80

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Paesaggio praghese - 2010 tecnica mista su tela - cm 60 x 70

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Paesaggio praghese - 2010 tecnica mista su tela - cm 60 x 70

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Paesaggio mentale 07 - 2010 tecnica mista su tela - cm 30 x 40

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Trasmutazione - 2009 olio su tela - cm 40 x 50

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Interno con ortaggi - 2009 olio su tela - cm 30 x 40

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studio con ortaggi - 2009 olio su tela - cm 30 x 40

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ordine apparente - Paesaggio e energia - 2009 tecnica mista su tela - cm 60 x 70

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ordine apparente - Paesaggio ecologico - 2009 tecnica mista su tela - cm 60 x 70

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Paesaggio veneziano - 2009 tecnica mista su tela - cm 70 x 60

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L’inizio e la fine - 2009 olio su tela - cm 120 x 100

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L’isola dei morti 1 - 2008 olio su tela - cm 50 x 50

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L’isola dei morti 2 - 2008 olio su tela - cm 50 x 50

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L’isola dei morti 3 - 2008 olio su tela - cm 50 x 50

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Mamme coraggio di plaza de majo - 2008 tecnica mista su tela - cm 80 x 80

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Paesaggio ligure - 2008 tecnica mista su tela - cm 50 x 50

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ENZO BRISCESE

biografia

nel 2005, Piemonte Artistico e Culturale, Torino, ‘Dialoghi pittorici’; nel 2006 alla Galleria Antigone, Dolceacqua, Imperia; alla Galerie Brehova “Maestri italiani a Praga”; nel 2007 alla Galleria Ars Habitat, ‘Intuizione globale forma e colore’, Genova; Atelier Chagall, ‘Paesaggi della memoria’, Milano; Archivi del ‘900, ‘Le ragioni del cuore’, Milano; Genova, ‘Ragione e sentimento’; nel 2008 alla Galleria Zamenhof, Milano; alla Galleria Ariele di Torino; finalista alla terza biennale di Pero, Milano; alla Galerie Brehova, Praga; città di Alassio, ‘Artisti ad Alassio’; Galleria Ariele, Torino, personale Nasce a Venosa, in provincia di Po- ‘Fabbriche dismesse’; nel 2009 alla tenza. Inizia a dipingere negli anni Pinacoteca Civica di Imperia, la mosessanta. A partire dagli anni settanta, stra ‘Oltre la realtà’, alla Galleria Zatrasferitosi a Torino, frequenta l’amico menhof di Milano, alla Galleria Ariele pittore naturalista Marcello Cavallo, il di Torino e alla GalleriaIl Rivellino di quale influenza la sua tematica figu- Ferrara. rativa. Una svolta importante avviene La mostra itinerante Postavanguardia con la frequentazione degli studi di nel 2010 presso la galleria Zamenhof Giacomo Soffiantino e in seguito di di Milano a maggio al castello EstenGiorgio Ramella; il primo lo stimola a se di Ferrara e a settembre al castello raffinare il disegno mentre il secondo Malaspina di Massa e infine termina ne arricchisce l’uso del colore. È in dal 30 ottobre al 5 dicembre al castelquesti laboratori che Briscese stringe lo Carlo V di Lecce.Nel luglio 2011 amicizia con il compianto pittore Italo “paesaggi della mente” alla galleria Zopolo, tale incontro è fonte di arric- Ariele di Torino.Ottobre 2011 esposichimento reciproco e dà inizio a una zione alla Zamenhof di Milano.Nell’afattiva sinergia. prile del 2012 personale alla galleria Tra le esposizioni recenti ricordiamo: Ariele di Torino. 41


ENZO BRISCESE

biography painter ItaloZopolo. This acquaintance was a source of mutual enrichment and it made way to an effective synergy.

He was born in Venosa, in the district of Potenza. He started painting in the 1960s. After having moved to Turin, he has been associating with the friend Marcello Cavallo - a naturalistic painter, since the 1970s. That influenced his figurative subjects. An important turning point came as a consequence of his attending the studios of GiacomoSoffiantino and afterwards that of Giorgio Ramella; the first stimulated him in refining his drawing technique while the second improved his use of colour. It is in these workshops that Briscese made friends with the late 42

Among the recentexhibitionswemention: 2005 ‘Piemonte Artistico e Culturale’, Turin, ‘Dialoghi pittorici’; 2006 ‘Dolceacqua’ at Antigone Gallery, Imperia; “Maestri italiani a Praga” atGalerieBrehovaPrague ; 2007 ‘Intuizione globale forma e colore’ at Ars Habitat Gallery, Genoa; ‘Paesaggi della memoria’, Atelier Chagall, Milan; ‘Le ragioni del cuore’, Archivi del ‘900, Milan; ‘Ragione e sentimento’, Genoa; 2008 Zamenhof Gallery, Milan; Ariele Gallery, Turin; shortlistatthirdPero’sbiennial, Milan; GalerieBrehova, Prague; ‘Artisti ad Alassio, Alassio; ‘Fabbriche dismesse’, solo exhibition, Ariele Gallery, Turin ; 2009 ‘Oltre la realtà’ at Pinacoteca Civica, Imperia; Zamenhof Gallery, Milan; Ariele Gallery, Turin; Rivellino Gallery, Ferrara; In the last years we mention: 2010 ‘Postavanguardia’ travelling exhibition organized by Zamenhof Gallery, Milan, at CastelloEstense, Ferrara in May, at CastelloMalaspina, Massa in September and at Castello Carlo V , Lecce from October 30 to December 5; July 2011 “paesaggidellamente”, Ariele Gallery, Turin; October 2011 exhibition at Zamenhof Gallery, Milan; April 2012 solo exhibition at Ariele Gallery, Turin.



Centro Culturale ARIELE - 2013


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