Alberto bongini

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LA FIGURA POP o p e r e d a l 2 0 11 a l 2 0 1 3

ALBERTO BONGINI Centro Culturale ARIELE



LA FIGURA POP o p e r e d a l 2 0 11 a l 2 0 1 3

ALBERTO BONGINI

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ALBERTO BONGINI via Passo Buole,66 - 10127 - Torino tel. 011.61 04 28 cell. 334.87 03 198

Traduzioni: Testi in catalogo: Daniela Boarino

Progetto grafico e impaginazione

www.galleria-ariele.com www.rivista20.com 4


CRITICA Succede quando si viene improvvisamente colpiti da un flash… l’occhio inondato da tanta improvvisa luminosità ha bisogno di un po’ di tempo per potersi abituare, per potersi adattare a questa energica sollecitazione. Il primo contatto lascia sbalorditi, anche un po’ sconcertati, come quando da bambini si entra al luna- park e stupore e gioia ci confondono, ci fanno quasi girare la testa. Paillettes, ori, argenti e colori caramellati resi in una sorprendente varietà di materiali conducono in un “viaggio” emozionale. I glitter e i madreperlati uscendo dalle tele direzionano nello spazio i loro bagliori, si moltiplicano e si potenziano vicendevolmente. Dunque la forte valenza “spettacolare” dei lavori di Alberto Bongini è ciò che immediatamente colpisce e ipnotizza, che attrae e stupisce. L’impatto è vigoroso e l’eccitazione sensoriale data dal trionfo di luci e colori è totale. Infatti non è solo l’occhio ad essere coinvolto e soggiogato, ci si trova di fronte a tele fortemente sinestesiche, viene voglia di toccarle, assaggiarle, annusarle. Ma per cogliere la vera essenza delle opere di Bongini occorre maturare lo sguardo, uscire dall’incanto immediato, dalla folgorazione sensoriale e quietare l’animo, raccogliersi. A poco a poco, si entra in una dimensione diversa e si arriva a cogliere l’autentico fascino e l’eleganza di questi quadri “gioiello”. Si riesce a vedere il minuzioso lavoro, la dedizione e l’amore con il quale sono stati realizzati, se ne apprezzano l’insieme e il particolare. Ciò che inizialmente sembrava esagerazione e ridondante decorazione evidenzia serietà, equilibrio, ricerca. Si attenua e poi annulla la separazione tra realtà interna ed esterna, tra ciò che si vede e ciò che ci è celato, in alcune tele c’è l’albero, come elemento fortemente simbolico, ma c’è anche il suo interno ripreso e evidenziato. La realtà viene esaminata in profondità, negli strati più intimi, sembra di trovarsi di fronte a schermate di microscopio, sezioni di cellule, citoplasma e mitocondri irradiati da una luce coloratissima svelano la vita. Come la membrana cellulare protegge l’interno ma consente la comunicazione, il passaggio osmotico, così i suoi lavori sovente hanno un’incorniciatura che non è una linea continua, ma si interrompe per permettere il collegamento, il dialogo fluido tra esterno e interno. Bongini entra nei tegumenti, nelle membrane, “spoglia” del rivestimento superficiale ciò che ci circonda e ne palesa le fibre più intime. Il suo è un inconsapevole percorso spirituale rivolto alla scoperta della propria interiorità, un percorso che lo porta a manifestare una grandissima voglia di “vita”. Se è vero che in ogni cellula è racchiuso tutto l’universo, le connessioni di luce di Bongini riflettono olograficamente la Bellezza della creazione. Daniela Boarino

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CRITIQUE It happens when you’re suddenly struck by a flash……it takes some time for the eye, dazzled by so much unexpected luminosity, to get used, to be able to adapt to this hard stress. You are astonished, even a little disconcerted by he first contact, as when a child you went in a funfair and surprise and delight confused you and nearly made you feel dizzy. Spangles, gold and silver and candied colours made with an amazing variety of colours take you to an emotional “journey”. The glitters and the pearls get out from the paintings and send their glares into the space, increase and expand one another. So it is the deep significance in the works of A.B. that immediately captures and mesmerizes, attracts and surprises you. The impact is significant and the sensory excitement which the profusion of lights and colours gives you is complete. But not only the eye remains absorbed and dominated: you are confronted by greatly synaesthetic paintings, which make you want to handle, to taste, to smell them. However to be able to catch the true essence of the works of Bongini it needs to mature the glance, to get out from the immediate fascination, from the sensory sudden inspiration and to placate the mind, to concentrate. Bit by bit you come in a different dimension and are able to grasp the true fascination and the elegance of these “jewels” pictures. You are able to see the detailed work, the dedication and the loving care with which they were realized, to value the composition and the detail. What at first looked excessive and overloaded decoration reveals competence, equilibrium, striving. The divorce between inner self and outward reality, between what you see and what is hidden tones down and nullifies. In some paintings there is the tree as heavily symbolic item, but you find also, caught and emphasized, its inside. The reality is in depth examined, in the innermost layers: it looks like to be in front of microscope screens, cell sections, cytoplasm and irradiated with a heavily coloured light mitochondrions that reveal life. As well as the cell wall protects the inside but at the same time enables the communication, the osmotic crossing, Bongini’s works have often a frame which is not a continuous line, but stops to enable the connection, the fluent dialogue between outside and inside. Bongini gets into the integuments, into the membranes, he “strips” of the surface covering what encircles us and reveals its innermost fibres. His way is a spiritual way turned to the discovery of his own inner life, a way which makes him to reveal an enormous will to live. If it’s true that each cell holds the whole universe, the Bongini’s light connections reflect in holographic way the Beauty of the creation. Daniela Boarino

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OPERE

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Mademoiselle Mireille - 2013 tecnica mista su tela - cm 100 x 100

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Lucciole a Milano - 2013 tecnica mista su tela - cm 90 x 90

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Assad - 2013 tecnica mista su tela - cm 60 x 60

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Batman - 2013 tecnica mista su tela - cm 60 x 60

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personaggio 1 - 2013 tecnica mista su tela - cm 50 x 70

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Personaggio 2 - 2013 tecnica mista su tela - cm 50 x 70

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Le saline di Mozia- 2013 tecnica mista su tela - cm 40 x 40

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La Bollente - 2013 tecnica mista su tela - cm 40 x 40

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Papa Leone X (particol.)- 2013 tecnica mista su tela - cm 100 x 100

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Regina Elisabetta - 2013 tecnica mista su tela - cm 60 x 60

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Monna Lisa star - 2013 tecnica mista su tela - cm 60 x 60

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Mina (particol.) - 2013 tecnica mista su tela - cm 80 x 80

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Ipazia D’Alessandria - 2012 tecnica mista su ela - cm 60 x 60

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Pitagora - 2012 tecnica mista su tela - cm 80 x 80

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Giuditta - 2012 tecnica mista su tela - cm 80 x 80

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Afro - 2012 tecnica mista su tela - cm 80 x 80

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Chapeau Borsalinò - 2013 tecnica mista su tela - cm 40 x 40

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Chanel N째5- 2012 tecnica mista su tela - cm 70 x 70

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Marylin 1 - 2012 tecnica mista su tela - cm 50 x 50

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Marylin 2 - 2012 tecnica mista su tela - cm 50 x 50

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Marylin 3 - 2012 tecnica mista su tela - cm 50 x 50

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Luce oltre il buio - 2012 tecnica mista su tela - cm 100 x 100

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Kill Bill - 2012 tecnica mista su tela - cm 60 x 60

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Mirella - 2012 tecnica mista su tela - cm 80 x 80

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Daniela Boarino - 2012 tecnica mista su tela - cm 50 x 50

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Paola Simona Tesio (particol.) - 2012 tecnica mista su tela - cm 60 x 60

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Ballantini - 2012 tecnica mista su tela - cm 60 x 60

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Archimede- 2012 tecnica mista su tela - cm 80 x 80

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Gianfranco Scarpa - 2012 tecnica mista su tela - cm 70 x 70

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Big Luciano - 2011 tecnica mista su tela - cm 100 x 100

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Vasco- 2011 tecnica mista su tela - cm 100 x 70

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Sofia Loren - 2011 tecnica mista su tela - cm 100 x 70

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Steve jobs- 2011 tecnica mista su tela - cm 25 x 35

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Alberto Bongini

Architetto e artista versatile, Alberto Bongini (1956) ha tenuto personali a Torino, Lugano, Chieri, Mondovì, Milano, Carignano, Gallarate, Alassio, Seravezza ecc., e collettive in Germania e in Giappone ma soprattutto in Italia, alcune delle quali in Toscana (Carnaiore, Firenze, Massa, Capraia Fiorentina, Pietrasanta, San Vincenzo, Viareggio...). Da alcuni anni ha uno Studio in Versilia dove lavora saltuariamente. Autore di copertine per diverse pubblicazioni, e ben noto anche-per taluni “Ritratti” pubblicati sui periodici “Arte & dintorni” e “ItaliArte”, e illustrazioni per “II Monte Analogo”. Ha illustrate con quasi cento grafiche e dipinti il volume di Lodovico Gierut “Lavorare il marmo. Arte Artigianato Industria”, edito dal Comitato Archivio

biografia - biografy artistico-documentario Gierut sorto per ricordare la figura della poetessa e artista Marta Gierut che Alberto Bongini ha conosciuto e ritratto. Di spicco, tra le recenti partecipazioni, tutte su invito, quella intitolata “II Carnevale di Uberto Bonetti” organizzata nel 2009 dal Comune e dal Circolo Filatelico “Giacomo Puccini” presso la “Cittadella del Carnevale” di Viareggio, con un suo disegno che e stato utilizzato come cartolina filatelica, cosa che si e puntualmente ripetuta in occasioni delle celebrazioni viareggine dedicate allo scrittore e psichiatra Mario Tobino (tre le opere fissate anch’esse su cartolina). Si citano in estrema sintesi varie mostre di gruppo (con contestuale volume) alle quali — sempre in Toscana — ha partecipato: “Segni del doiore. La dimensione sacra della sofferenza”, “La spiaggia e il melograno” (2007); “Astrattismo a Viareggio dal dopoguerra ad oggi nel panorama dell’arte italiana” (2008); “Art Festival. II Vino e I’Arte”, “Versilia Terra di artisti. La figura umana” (2009), ma e impossibile una elencazione dei vari ‘creativi’ accanto alle cui opere e stata apprezzata la sua autonoma espressione grafico-pittorica, ma non possiamo dimenticare Pietro Annigoni. 41


took part (every time by invitation) stands out the one entitled “Il Carnevale di Uberto Bonetti” mounted in 2009 by the Town and the Philatelic Club “Giacomo Puccini” with the “Cittadella del Carnevale” in Viareggio. A Bongini’s drawing was utilized as a philatelic postcard, and this happened again regularly in Viareggio on the occasion of the commemorations dedicated to the writer and psychiatrist Mario Tobino (among the works in the same way on postcard). We mention in short a number of group exhibitions (with contextual book) in which - always in Tuscany - A.B. took part: “Marks of pain. The holy nature of suffering”, “The beach and the pomegranate” (2007); “Abstractionism in Viareggio from postwar period until nowadays in the outline of italian art (2008); “Art Festival. The wine and the Art”, “Versilia, land of artists. The human figure” (2009). It’s impossible to make a list of the several “creative persons” with whose works his free drawing-pictorial expression was appreciated, but we cannot forget Pietro Annigoni.

A versatile architect and artist. Alberto Bongini (1956) held one-man exhibitions in Turin, Lugano, Chieri, Mondovì, Milan, Carignano, Gallarate, Alassio, Seravezza etc. and group exhibitions in Germany and in Japan, but especially in Italy, among them in Tuscany (Carnaiore, Florence, Massa, Capraia Fiorentina Pietrasanta, San Vincenzo, Viareggio…). He has been running for some years a painter’s studio in Versilia, where he on and off works. Furthermore is A.B. painter of the covers of several magazines, and well- known for some “”Portraits” which appeared in the magazines “Arte & Dintorni” and “ItaliArte” and for the pictures which appeared in “Il Monte Analogo”. He illustrated with almost a hundred graphic works and paintings the book of Lodovico Gierut “To carve marble. Art. Crafts. Industry”, published by the artistic-documentary Committee Archives Gierut. This Committee was founded in memory of the poetess and artist Maria Gierut, whom Alberto Bongini knew and portrayed. Among the recent exhibitions where A.B.

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Centro Culturale ARIELE - 2014


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