Brand Care magazine 005

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business

Il ruolo del design nella progettazione delle strutture organizzative

C

di Tonia Basco

he le organizzazioni mettano in atto processi di cambiamento per adeguarsi a mutevoli contesti economici e culturali non è certo una novità. Tuttavia, il panorama contemporaneo le pone di fronte ad uno stato di incertezza e di discontinuità senza precedenti e tale da richiedere l’adozione di un approccio innovativo e flessibile, che permetta loro di rompere gli schemi e di rimodellarsi per restare sulla cresta dell’onda. La peculiarità della società postmoderna, infatti, è racchiusa in due dimensioni fondamentali: la “turbolenza” e la “complessità”. Da un lato, come afferma Tonietti, “il mutamento non solo si è accentuato, ma è divenuto sempre meno prevedibile nei suoi percorsi evolutivi”; la scansione del divenire storico non avviene più né per secoli né per decenni e, di fronte ad alcuni fenomeni, anche l’anno diventa una prospettiva di lettura troppo ampia. Dall’altro, la complessità trae origine dalla crescente interconnessione e interdipendenza dei fenomeni della società Terziarizzazione dell’economia, repentino mutamento tecnologico, globalizzazione dei mercati, continua interazione tra i sistemi sono alcune delle condizioni che, sancendo il passaggio dall’economia della stabilità a quella della flessibilità, rendono inadeguate le tradizionali strutture organizzative e costringono le imprese a ripensarsi. L’organizzazione “macchina” di stampo taylor-fordista – accuratamente definita e messa a punto per funzionare come una macchina


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