Bisceglie 15 Giorni n. 303 del 15 Ottobre 2011

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Periodico d'Informazione - Anno XIII N. 303 (19) 15 - 10 - 2011

CALCIO ECCELLENZA: Bisceg lie ad un Bisceglie a passo dalla v ett ve tta dopo sei successi di f ila.

www.bisceglie15giorni.com

CINEMA: Bisceg lie div ent a se Bisceglie divent enta sett tr aggio per il cor corttome ometr traggio “A c hi appar tieni”, di chi appartieni”, Gianluigi Belsit oe Belsito Mic hele Car icola Michele Caricola

Prof. On. Giovanni Bruni - Appunti -

Ai 150 dell’Unità “l’Italia non tiene?” E’ bene per tutti che tenga. Nella crisi gravissima, globale come mai prima d’ora, mi sono chiesto come ci si può districare, e ho deciso di dare un’occhiata alla prima ed unica globalizzazione, quella di Roma e sue conseguenze. E’ il metodo i n d u t t i v o : p r i m a ristrutturazione? La mente, per trovare il crocevia soggettivo e oggettivo. Hoc namque inter barbarorum reges et rei publicae imperatores distat, quoad reges gentium domini servorum

sunt, imperatores vero rei publicae domini liberorum. (Ciò infatti è diverso tra Re di barbari e imperatori di Repubblica, in quanto i Re di genti sono signori di servi, mentre gl’imperatori di repubblica signori di uomini liberi). Così Gregorio Magno, il grande papa santo, saluta Foca, cioè l’imperatore romano bizantino, il solo sovrano che regni su uomini liberi, laddove i re barbari (stranieri, in greco) non regnano che su servi schiavi.

Siamo all’epoca dell’Impero Romano invaso da popolazioni germaniche e mongole. La morte di Attila, arrestato e sconfitto da Ezio, chiude l’avventura dei mongoli. I germani invece vincono, saccheggiano e persistono, hanno il “mestiere” di predatori, e comandano coi e nei regni romano-barbarici, ma vita comune e guida rimangono quelle di prima. Continua a Pag. 3

Sedi: Padova - Bisceglie -Trani - Barletta Via Berarducci Vives, 2 - 70052 Bisceglie NUMERO VERDE 800.022.323


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AVIS Gio vani e i Giov “1 0 Minuti c he sal vano una V it a” “10 che salv Vit ita” C

on il progetto “10 MINUTI CHE VALGONO UNA VITA” , il Gruppo Giovani Avis Bisceglie in collaborazione con il Rotaract Club Bisceglie, da il via ad un mese di sensibilizzazione per la donazione di sangue. La campagna, che vede le due associazioni unite nello spirito di servizio per la comunità, è rivolta ai giovani biscegliesi. Il nome dell’iniziativa mette insieme i due aspetti chiave della donazione: la semplicità, trattandosi di un gesto che si esaurisce in 10 minuti e la necessità, in quanto gli effetti del gesto di solidarietà si concretizzano spesso in una vita salvata. Il progetto, che si estende dal 3 al 21 ottobre 2011, abbraccia più aspetti. Primo fra tutti la sensibilizzazione, che si realizza attraverso la diffusione di messaggi ad effetto tramite locandine e i m m a g i n i , a v va l e n d o s i dell’ausilio dei media locali e globali (facebook). Il secondo aspetto del progetto introduce un’ innovazione nelle modalità di donazione: da oggi sarà difatti possibile prenotare la propria donazione, in modo da migliorare l’efficienza del servizio, abbreviando i tempi di attesa e rendendo il gesto ancora più semplice. Il servizio di prenotazione vale solo nei giorni feriali (dal giovedì al sabato)chiamando i seguenti numeri: 3495452270 e 3334469081. Le donazioni si effettueranno dal giovedì al sabato presso il centro trasfusionale dell’Ospedale “Vittorio Emanuele II” di Bisceglie e domenica 23 ottobre presso la sede Avis Bisceglie sita in via La Marmora, 6, dalle ore 8,30 alle ore 10,30. Il progetto di impegno sociale si concluderà all’insegna del divertimento, attraverso la festa aperitivo che si svolgerà nella serata di venerdì 21 ottobre presso il wine bar “Rosso Cardinale”, punto di riferimento per la movida biscegliese, da sempre sensibile e attento a temi di natura sociale. Alle serata potranno accedervi tutti i donatori under 35 che presenteranno il ticket ricevuto al momento della donazione. Donazioni che hanno registrato ben 27 sacche raccolte in occasione della giornata di domenica 2 ottobre presso il Centro

TREDICESIMO ANNO Registrato al Tribunale di Trani n. 350 del 21.05.1999 Direttore Responsabile S a l v a t o r e Va l e n t i n o E-Mail: s.valentino@bisceglie15giorni.com Editrice: Associazione “ B I S C E G L I E H O S T & C O M M U N I C AT I O N S ” Redazione - Stampa - Amministrazione Via del Commercio, 41 70052 - Bisceglie (Bari) E-Mail: redazione@bisceglie15giorni.com tel./fax: 0 8 0 . 3 9 5 2 3 2 8 Conto Corrente Postale: n . 87372397 Abbonamenti: Italia •uro 30,00 Unione Europea •uro 60,00 - Extra U.E. $ 70,00 I pareri espressi dai lettori non vincolano la linea editoriale, che resta aperta al libero confronto. La corrispondenza non firmata sarà cestinata. La collaborazione a questa rivista è volontaria e gratuita.

AV I S

Bella iniziativa quella avviata dai giovani avisini biscegliesi in collaborazione con il Rotaract Club Bisceglie. Prossima donazione prevista per il 23 presso la sede AVIS Raccolta sangue del nosocomio biscegliese. Ultima settimana invece per presentare domanda e prender parte alla selezione per il Servizio Civile 2012 presso AVIS Bisceglie. Il bando scade il prossimo 21 ottobre, occorre quindi affrettarsi compilando ed inviando tutto il materiale richiesto nei tempi previsti. (Gianluca Valente)

Grande successo per i Cicloamator i Avis Bisceglie alla prima prova “Masserie Murgesi” Successo per il biscegliese Piero Mastrapasqua. Bene la pattuglia guidata dal presidente Michele Rana

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rande successo per l'ASD Cicloamatori Avis Bisceglie in terra coratina. Domenica nove ottobre si e' disputata la prima prova di mountain bike del trittico murgiese “LE MASSERIE MURGESI”. Challenge organizzato dal team Eurobike di Corato. Al nastro di partenza erano presenti i bikers più forti e blasonati della provincia e tra questi ben figuravano gli atleti del team biscegliese. A far da cornice alla manifestazione e' stato il mal tempo che ha imperversato per l'intera giornata flagellando gli atleti sferzandoli con fredde e intense raffiche di vento, pioggia e grandine facevano il resto. Il tracciato ricco di saliscendi e lungo circa 38 km si insinuava tra le dolci colline murgiesi facendo cosi ammirare ai partecipanti una natura bellissima e a tratti incontaminata. Il successo dell'ASD Avis Bisceglie e' arrivato grazie al primo posto ottenuto dall'infaticabile Piero Mastrapasqua, che ha svolto una bellissima gara tutta in rimonta, partendo dalle retrovie. Come un schiacciasassi, incurante del tracciato reso impraticabile dalla pioggia si e' catapultato sulle prime posizioni raggiungendo i primi per poi saltarli a cinque chilometri dall'arrivo, giungendo così in solitaria al traguardo. L'altro avisino salito sul podio e' stato Rocco Di Terlizzi, premiato in quanto e' giunto secondo della sua categoria e quinto assoluto. In totale sono stati sette gli avisini che hanno preso parte alla gara, oltre ai già citati ci sono: Felice Valente, Fabio Cassanelli, Marcello Catalano, Luigi Di Terlizzi e Sergio Ionio arrivato terzo tra gli escursionisti .Per molti di questi cliclisti si e' trattata della primissima esperienza in gara e viste le avverse condizioni meteo il battesimo in gara non e' stato dei più felici. Proprio a questi atleti che va tutto un plauso particolare. Il presidente dell'Asd Avis Bisceglie Michele Rana ha replicato, “Il risultato e' più che meritato visto i tanti sacrifici fatti per ottenerlo, se poi si aggiunge che questo e' il primo anno che l'Avis Bisceglie si interessa alla MTB non possiamo che essere pienamente soddisfatti. Il gruppo ciclistico biscegliese quindi sta chiudendo un anno di attività in positivo e oltre a quest'ultimo e prestigioso successo, dobbiamo ricordare anche il raggiungimento del vertice della classifica del campionato regionale di cicloturismo a squadre, successo importante per la compagine biscegliese, e il fantastico nono posto al campionato nazionale sempre di cicloturismo.


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EDIT ORIALE EDITORIALE

Appunti - del Prof. On. Giovanni Bruni

Ai 150 dell’Unità “l’Italia non tiene?” (prosegue dalla copertina) Lingua, commercio, scrittura, monetazione, gabella, documenti e loro scribi, pensiero e cultura (vedi Boezio, Cassiodoro, Isidoro di Siviglia, consiglieri del re o attigui), cucina e tant’altro rimangono romani. Gli stanziamenti, nelle terre, di questi nuovi venuti, Goti e barbari di simil razza, avvengono secondo gli acquartieramenti militari romani. Si stanziano o vengono stanziati col criterio della ”tercia”, un terzo del territorio è attribuito a loro nella regione in cui essi hanno sconfitto le milizie romane imperiali. Politicamente risultano federati. Stat mole sua. Lo stato quotidiano della vita rimane in piedi con tutto il suo peso corpulento. Tanto da fare dire al visigoto Ataulfo, poi affidate a suo fratello Wallia, le famose parole riportate da Orosio: “Io dapprima ho desiderato con ardore di cancellare lo stesso nome dei Romani e cambiare l’impero Romano in impero Gotico. La Romània sarebbe diventata Gothia e Ataulfo Cesare Augusto. Ma la lunga esperienza mi ha insegnato essere la sfrenatezza dei Goti incompatibile con le leggi, senza le quali non c’è Res Publica. Dunque ho preso risoluzione di aspirare alla gloria di restaurare il nome romano e di accrescerlo con la forza gotica. Spero di passare ai posteri come il restauratore di Roma perché mi è impossibile di soppiantarla”. Aveva, tra l’altro, sposato Galla Placidia. Tutto si svolge intorno al lago salato della Romània. Dalla Siria, e tramite la sua capitale, dall’Oriente, vengono all’Occidente tessuti, spezie e prodotti. A Cartagine, il grande porto del Mediterraneo mare, arrivano le merci e vengono smistate all’interno delle terre di quel di tutti noi occidentali “Mare Nostrum” che fu centro di tutta la vita antica, Africa del Nord ed Europa dal Sud unite insieme, ed indi, via Spagna e Francia (Marsiglia), nell’Europa civile che aveva visto le avventure di Annibale, di Sagunto, le gesta di Cesare e dei ritorni vittoriosi dei labari fino al Vallo Adriano. E per trattare solo di cima e coda ed evitare di dilungarci, persino la grafia, la corsiva minuscola romana è quella che incide le tavolette, verga il papiro, la pergamena cartapecora o qualsiasi altro documento a servire lo storico. Fuori sacco, per sottolinearne l’eccezionalità, va citato il Diritto, credo il più grande monumento della “Civiltà” di Roma, il Digesto o Pandette, da quel Giustiniano affidato per l’edificio a Triboniano, l’imperatore Giustiniano che, con Belisario e Narsete, ridette e riconquistò unità all’impero,

poi smarrito nella “materia”, salvo che nel valore, nell’eredità, nel giure, che è umano e romano, la legge scritta che tutti oggi osservano, nel mondo. Dulcis in fundo, o in cauda venenum, a seconda dei gusti, ma e comunque, viva e salda, stat sua mole, la religione. I barbari l’abbracciano o ne rimangono avvinti. Il loro Arianesimo, deglutito e subito seguito da rigurgito, nasce e scompare. I barbari, “federati” nelle alleanze, sono e diventano Cristiani o Cattolici romani nella sostanza o nell’esistenza come un tutti insieme fusi e confusi. I Germanici si romanizzano, si occidentalizzano. Ma vale oggi questo non breve promemoria? Profondamente sì! La civiltà della società civile è salita nell’Occidente dal Sud verso il Nord. Non è un vanto, è un connotato, è i tratti della carta di identità dell’Occidente. Il verso va così, e se non se ne convince, l’Europa sbaglia. Dunque i barbari stranieri sono stati assorbiti. Il vincitore è andato al vinto. Hanno abbracciato (federati) la Romanità, e ne sono rimasti “avvinti”, tranne uno, la gente Sassone. I Sassoni con i Celti, sono quel che sussiste del diritto germanico e nordico, e non risultano “contaminati” dalla Romània. Il loro Diritto, che esprime il modo di vivere degli uomini, è e rimane diverso dal nostro. Quello dei Germani poi è di origine orientale, nella sostanza radicale, non è né è diventato appieno occidentale. Qual è la diversità (distat)? Oltre a quello che ci dice Gregorio Magno, in sintesi “liberi o schiavi”, la diversità germinale è: diritto pubblico o diritto privato? O di natura? Nell’antico diritto germanico vige la “mundio”, la potestà del padre (il mundoaldo), sulla famiglia e suoi componenti, sulla donna e sul gruppo parentale, quindi sulla tribù perché vale la legge del sangue e dei consanguinei. E’ un criterio precivile che si vede ancor oggi in Afganistan, nella Libia di Gheddafi e nella nostra mafia. Timbro originario è “Blut und Boden”, sangue e territorio, con l’aggiunta estensiva. Vige la faida, la vendetta privata del sangue da parte dei parenti dell’offeso o dell’ucciso sul responsabile del delitto, od anche su suoi parenti. Questo lascito naturale residua o avanza anche in altre genti, l’andamento animale. Il guidrigildo, prezzo per compensare il malefatto, è una sorta di attenuante sul crimine commesso, da sanare con danaro, cosa difficile per coloro ai quali sale il sangue alla testa. Fa capolino “la natura che si fa cultura”, in progress, comunque. Ma rimane il capo che comanda. Ho scritto tutte queste cose per

recitare una lezione di Storia? No! Bene sì per essere professore di politica, per fare il politico di professione. Col passare dei secoli le cose sono cambiate: chi, Nordeuropa, avvertiva di essere lontano dalle leggi positive del vivere civile, in buona parte si è adeguato, per resipiscenza, seppur mantiene la suggestione dell’antico seme secondo cui è bene che a comandare sia l’Uno, il Capo, il privato. Il principio, abbiamo detto, viene loro dall’Oriente da dove primariamente sono venuti: i Goti, i “belli”, partirono originariamente dai “prati della Sarmazia”, dalla Russia zona Kiev, dove a lungo sostarono, ed oggi i loro partigiani fanno i liberali secondo i dettami di Hobbes e Isaia Berlin: “dove la legge tace faccio i comodi miei”, e aspirano che la privatezza prevalga sulla cosa pubblica. Ogni vincolo di legge, eccetto due, sono per loro un asfissiante. E noi, contemporanei del Meriggio d’Europa che facciamo? Cambiamo il nostro diritto, fondamento delle genti, con il loro? Andiamo indietro? Agli Animals spirits? In fasi di fascinazione e albagia il secolo scorso ci federammo con loro e fu disastro. Questo secolo ci ripetiamo, ma è disastro, si dice minore. In ultima analisi adottiamo prerogative e diritto loro obliterando il nostro? Che il privato senza legge sia superiore alla Res Populea romana, cosa di tutti? La stessa Chiesa, pur permeata dallo spirito di Roma, mediorientale di partenza, palestinese, residua, avanza ed issa, in fase di crisi l’infallibilità dell’Uno ex cathedra. Non Possumus. In Oriente primeggiano i califfi, gli emiri e via dicendo che considerano, come pure i Franchi genuini, lo Stato patrimonio del Principe. Accettiamo, da servi il “ghe pensi mi”? La crisi ci porta a cernere e a scernere, per cui bisogna parlare in questi termini, partire dai germi, altrimenti si va a buco. Uno scarafaggio lo schiaccio, un uomo no, eppure sono tutt’e due natura. Leggete, leggete i grandi storici. Uno è nostro vicino: Gabriele Pepe di Monopoli, un altro è europeo, superlativo in mezzo a tanti altri. Per far politica va letta la Storia, giacchè le due suonano in concerto all’unisono e spalancano al sapere e a conoscere la vita intesa qual è. Alla pratica: se la crisi è grave, a mali estremi, rimedi estremi e “le soulte se pigghjene da do stonne”, senza “se” e senza “ma”, “tènde cchiù nierghe de mezzanotte nan poute mnè”, quando adducono tante storie. Per quel che riguarda l’Italia dirò analiticamente in una seconda puntata.


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A RTE

Non solo luce e colori nei dipinti di Faccincani

Nel mondo floreale di Athos primeggia la “Rosa della Cina” E’ la peonia dal profumo antico che in Europa s’impose per le sue virtù medicinali – Un maestro del colore conquistato dalle “nuances” della Puglia

S

ì, dipinti dominati dalla luce e dai colori vividi e sensuali del Mediterraneo, Colori che un ladro d’eccezione ha rubato all’arcobaleno e al Mare Nostrum nei suoi diuturni viaggi in questo o quel lembo paradisiaco quale può essere uno scorcio di Capri o Po s i t a n o , o p p u r e d i Ve n e z i a o , ultimamente, del Gargano. Ma in questi dipinti – bisogna riconoscerlo – fa sempre capolino il favoloso mondo floreale di Athos Faccincani, un maestro del colore che, nelle sue opere, eleva sempre un peana a Madre Natura. Un mondo, quello del Nostro, nel quale come si evince dagli stessi dipinti in passerella nella mostra in corso a Barletta, nella galleria “Artema” di Andrea Lombardi - primeggia la regina dei fiori – la rosa – ma, soprattutto, un fiore dal profumo antico: la bellissima peonia, o “rosa della Cina”. “La peonia è il capolavoro dei cinesi” – sosteneva il botanico Ippolito Pizzetti. In Oriente e particolarmente in Cina è oggetto di un vero e proprio culto che ha vetuste radici. Infatti, già mille anni prima di Cristo, era nelle grazie dell’imperatore, tanto è vero che fruiva di una protezione rigorosa e illimitata.

A quanto si è appreso, il capo del Celeste Impero pagava generosamente le varietà più belle, favorendo così il lavoro d’incrocio e di selezione. Grazie a tali favori d’alto lignaggio, le peonie diventarono in breve il principale motivo decorativo delle porcellane cinesi, soprattutto delle epoche Ching e Ming. In Europa, invece, s’imposero per altre benemerenze: erano conosciute nell’antichità soprattutto per le loro

virtù medicinali. Ma nel meraviglioso mondo di Athos, peonia a parte, hanno conquistato le luci della ribalta altre varietà floreali di più modeste origini. Ci riferiamo alle gerbere, ai girasoli, ai

r a n u n c o l i . M a a n c h e a c u l t i va r tipicamente mediterranee, come le buganvillea, i fichi d’India, i fiori di cipolla. Che lui riesce a ritrarre, tra sciabordii di luce e di colori, girovagando in Liguria, soffermandosi a Portofino, oppure andando a zonzo tra le perle della costiera amalfitana, in prevalenza a Positano, o ancora all’estero, sotto il sole di Santorini. In questo profumato eden si sbizzarrisce l’estro creativo del pittore gardesano che da impenitente play-boy, ha preso in tempi recenti una cotta per la Puglia, come attestano i suoi dipinti più recenti. (Vinicio Coppola)

Il maestro Francesco Ferlisi ha incantato Montegrotto Terme Dal 10 al 20 settembre le opere di Ferlisi al Museo Internazionale del Vetro d’Arte delle Terme nella rinomata cittadina veneta.

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al 10 al 20 settembre 2011, presso il Museo Internazionale del Vetro d’Arte e delle Terme (Rustico di Villa Draghi, Via E. Fermi n. 1, Montegrotto Terme PD – tel. 049 8910635) si è svolta la personale del pittore Francesco Ferlisi. Nell’occasione è stata esposta una serie di opere dedicate a personaggi resi celebri “anche” dai loro copricapo. Contemporaneamente alla mostra nel Museo del Vetro, alcune opere del M° Ferlisi sono state esposte nelle sale dell’Hotel Venezia di Abano Terme (PD). L’artista ha introdotto così il tema della mostra: «A partire dall’uomo medio, ciascuno tende a dare un’immagine di sé in maniera molto personale e lo fa in vari modi, non ultimo quello di adottare uno o più cappelli, grazie ai quali diviene riconoscibile. Ho parlato di uomo medio… Figuriamoci quindi cosa non hanno fatto e continuano a fare i personaggi divenuti famosi. Su alcuni di

essi ho concentrato la mia attenzione e ho deciso di dedicare loro una serie di miei dipinti. L’ho fatto rappresentando ognuno con quel particolare “copricapo” che lo ha reso facilmente riconoscibile. Ho voluto spaziare nei vari settori e in diverse epoche scegliendo quei soggetti che ho ritenuto essere più ammirati o addirittura amati per il loro valore o per la loro bellezza. Mi riferisco, ad esempio, a Giovanni Paolo II, Elisabetta II d’Inghilterra, Audrey Hepburn e Marlene Dietrich». Ha presentato la mostra Dario Barin, vice presidente dell'Associazione Amici dell'Arte di Rovigo. Sono intervenuti il sindaco della città di Montegrotto Massimo Bordin, il vice sindaco responsabile per la cultura Luca Squarcina, gli artisti Guido Dragani, Enrico Ghiro ed altri. Curatore: Gianni Cudin (Direttore del Museo) - Organizzatori: Gianni e Matteo Cudin.


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I N C I T T A’

PARCHEGGI: ...ora sappiamo quanto costano: per 3 ore, 56,30 Euro... Assistere alla pièce di Giovannino De Feudis, “Relazioni Pericolose”, è costato molto caro: è successo il 15 l u g l i o s c o r s o : p e r u n parcheggio in VIA SERGIO SASSO, vicinanze Anfiteatro, oltre all’obolo di 4,00 Euro, per la Cooperativa “Il Coraggio di Vivere”, c’è da aggiungere una multa di 51,20 Euro, appioppata da zelanti Ausiliari del Traffico. La domanda nasce spontanea, diceva il buon Lubrano: se non espongo il GRATTINO, devo pagare alla Cooperativa o mi spetta “di diritto” la MULTA?

“L’

estate sta finendo...” cantavano I Righeira... Ma per qualcuno sembra avere uno strascico...doloroso... E’ di questi giorni la notifica di una MULTA, elevata il 15 luglio scorso, alle ore 21,20 in Via Sergio Sasso, da uno zelante Ausiliario del Traffico che, non vedendo esposto il GRATTINO, procedeva a contestare l’infrazione, senza peraltro preoccuparsi di lasciare sul parabrezza il fogliettino rosa... Totale da pagare Euro 51,20 - spese postali Euro 1,10 = Euro 52,30. I gentili lettori diranno, a questo punto: “e mò ce vvòu? pòghe e citt..!” A prescindere che le rare violazioni al Codice della Strada le ho sempre onorate in tempo reale, la questione non termina con l’elevazione della fastidiosa MULTA.

Al ritorno dalla rappresentazione teatrale di Giovannino, sul parabrezza trovai, invece, il fogliettino GIALLO della Cooperativa “Il Coraggio di Vivere”, che si occupa della riscossione dei parcheggi. Stessa Via, Sergio Sasso, stessa data, 15 luglio 2011, cambia l’ora di rilevamento: 22,45. La mattina successiva, 16 luglio, mi reco diligentemente al baracchino della Cooperativa, presso l’Anfiteatro, e verso l’obolo di 4,00 Euro: sosta dalle ore 21 alle ore 23,30. Fin qui nulla di strano, l’estate è alle porte, cosa vuoi che pesino quattro “miseri” Euro.... E poi la trama de “Le Relazioni Pericolose” mi aveva anche messo di buon umore...

Ciò che invece il buon umore me l’ha fatto passare è la confusione, che regna sovrana quando si debbono osservare le norme del vivere civile: ho sempre saputo che se non espongo il GRATTINO e gli addetti ai parcheggi mi rilevano la sosta, ho sette giorni per pagare, decorsi i quali mi spetta LA MULTA. Ragione per cui non comprendo questa nuova iniziativa, adottata dall’ausilario del traffico, di contestare MULTE IN VIA PREVENTIVA... Prevenire è meglio che curare...ma questa è un’altra storia.... (Salvatore Valentino)

Giovanni Lorusso, giovane talento della Cucina Pugliese, testimonial italiano nel Mondo I

l giovanissimo Giovanni Lorusso, chef della Nazionale Italiana Cuochi e dell’Associazione Cuochi Baresi, dopo aver suscitato enorme successo nelle puntate di cose dell’Altro Geo (Rai 3) dove è stato presente il 12 ottobre ore 16.00, si prepara e si allena per portare alta la nostra bandiera. «Prepararsi ad un concorso significa concentrazione, organizzazione e tanto allenamento, questo comporta venir meno al divertimento, alla famiglia, amici, per una sola passione “la cucina”». Giovanni passa i momenti della giornata all’interno della sua palestra giornaliera, per poter realizzare e migliorare i suoi piatti da concorso, il ristorante “Le Lampare al Fortino”, attuale dimora del giovane chef; sono tante le difficoltà da superare in questo periodo invernale: le selezioni del mondiale di cucina in Corea del Sud il 24 ottobre 2011;

la Coppa Italiana delle Regioni a Milano il 25 ottobre 2011; l’Igheo, gara internazionale a Basilea il 18 novembre 2011. La cosa bella e stupenda di una competizione: «è l’emozione e l’adrenalina che ti prende, invogliandoti sempre a dare il meglio di sè» Inoltre il mese di ottobre dedicato alla “Festa del Cuoco”, tutte le associazioni e unioni regionali d’Italia, il giorno 13, hanno commemorano la figura di San Francesco Caracciolo come patrono dei cuochi italiani. L’Associazione Cuochi Baresi ha festeggiato tale ricorrenza presso la Fiera del Levante di Bari nell’ambito di “Agrilevante 2011” ; in tale occasione il giovane chef ha partecipato ad una conferenza stampa di presentazione con una breve dimostrazione del piatto che lo ha portato a vincere il titolo di cuoco dell’anno 2011.

Giovanni Lorusso ha 22 anni. Diplomato presso l’Istituto Alberghiero ed i Servizi della Ristorazione di Molfetta, chef “per destino”, come egli stesso ama definirsi. La sua carriera inizia in un ristorante di Bisceglie ed in poco più di tre anni è riuscito ad arricchire il suo bagaglio personale di esperienze. Ha viaggiato molto all’estero, dove ha appreso nuove tecniche culinarie, affermandosi grazie alla sua passione ed al suo impegno. Nelle sue proposte di alta cucina ama coniugare la tradizione all’innovazione, curando anche l’aspetto estetico dei suoi elaborati.


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C U LT U R A

Associazione Fonè: il volontariato culturale vara due concerti: a Natale e Capodanno Sorta per impulso del dott. Antonio Marzano, pediatra, l’Associazione Musicale Fonè si è già resa protagonista dell’organizzazione di ben sei concerti, dei quali i primi due tenuti a Molfetta. Forte di una ventina di soci, il sodalizio si è proposto, fin dal suo nascere, di diffondere la cultura musicale fra i cittadini, in forma gratuita. Dai primi concerti all’exploit di Wilhelm Ricchiuti, l’associazione trae la carica per proporre due appuntamenti di qualità: il Concerto di Natale e di Capodanno, con la partecipazione dei Maestri Michele Pentrella, di Barletta e Bepi Speranza, di Bari presso la chiesa di Sant’Andrea.

C

omincia a “suonare” familiare il nome di un’associazione culturale, sorta nel novembre 2010 e già diventata riferimento nel panorama musicale cittadino: Fonè nasce per impulso del dott. Antonio Marzano, pediatra, che presto riceve supporto psicologico e materiale da Pietro Corrado, titolare di “Electronic”, che si occupa di impiantistica elettrica. Ben presto raccoglie il sostegno di una decina di soci fondatori, fra cui: Anna Rotunno, Angela Rosa Graziani, Angelo Colangelo, Mimmo Monopoli, Luciana Salerno, Antonio Dell’Olio e Silvia Bruni. Gli esordi, come ci racconta il dott. Marzano, non sono proprio brillanti: si è dovuto faticare parecchio per far accostare alla musica di qualità la gente comune. Ma ad ogni appuntamento gli spettatori crescevano di numero, attratti da “una cosa” che non avevano mai sentito... Comincia così il faticoso, ma soddisfacente cammino di Fonè, con i primi concerti nelle chiese di Bisceglie, contando sul sostegno economico di privati ed aziende del settore sanitario: una vera e propria escalation che varca i confini biscegliesi per portarsi a Molfetta e, quindi, tornare a Bisceglie fino all’exploit del concerto di Wilhelm Ricchiuti al Politeama, in occasione della Festa della Donna 2011. L’e n t u s i a s m o d e i s o c i e l a soddisfazione per la riuscita degli eventi ha contagiato Don Franco Di Liddo, parroco di Sant’Andrea, che ospiterà il Concerto di Natale domenica 11

dicembre, nel corso del quale si esibirà il Maestro Michele Pentrella di Barletta. Saranno eseguiti brani di: C. Debussy Clair de lune; F. Liszt - Consolazione n. 3 in Reb Maggiore; F. Chopin - Notturno op. 9 n. 1 in Sib minore, Notturno op. 9 n. 2 in Mib Maggiore, Notturno op. 48 n. 1 in Do minore; F. Schubert - Improvviso op. 90 n. 2 in Mib Maggiore; F. Liszt - Funerali; F. Chopin - Ballata in Sol minore n. 1 op. 23 Fantasia Improvviso op. 66 in Do# minore; M. Balakirew: Jslamey (Fantasia orientale). Altro appuntamento da non perdere, sarà il “Concerto di Capodanno”, 1 gennaio 2012, ore 20,30: «un evento ancora più entusiasmante», tiene a dichiarare il dott. Marzano. «La Chiesa di Sant'Andrea sarà, ancora una volta, la location ideale. Avremo per noi il graditissimo ritorno del bambino prodigio Simone Losappio di 13 anni, di Andria che sarà diretto dal Direttore d'Orchestra Bepi Speranza di Bari e dai professori di musica tutti diplomati al Conservatorio di Bari, che saranno circa 35. L'Orchestra Giovanile "La Bottega dell'Armonia" diretta dal Maestro Speranza eseguirà con solista al pianoforte Simone Losappio un “Concerto per Pianoforte ed Orchestra” nella prima parte e brani sinfonici classici e moderni (Morricone, Rota ed altri) nella seconda parte. Il programma è quasi pronto... ancora qualche limatura, di cui sarete al più presto messi tutti a

conooscenza». «Don Franco l'ho trovato entusiasta. Entusiasta della musica - prosegue il dottor Marzano -, entusiasta dell'Orchestra Giovanile e collante spirituale di tutto l'incontro. Il signor Pietro Corrado attonito, emozionato, compiaciuto, disponibile, supportato dalla cara moglie signora Luciana. Ma chi poi ha veramente goduto dell'incontro è stato il piccolo Ugo di sei mesi, figlio del signor Corrado. Era tanta la gioia che ha strappato con le sue manine una collana al collo di mia moglie, felice di ascolatare quella musica... celestiale. Per concludere un invito a voi tutti a partecipare al “Concerto di Capodanno” che si terrà domenica primo gennaio 2012 alle ore 20.30 presso la bella Chiesa Sant'Andrea, dall'acustica formidabile». (immagini e collaborazione: Vincenzo Cassano)


7 - 15 OTTOBRE 2011

I N C I T T A’

A.N.M.I.: Inaugurata la nuova sede in Via Monte San Michele, 47 S

i aggiunge un nuovo grande tassello alla già ricca storia della locale sezione dell’ANMI, Associazione Nazionale Marinai d’Italia Gruppo “Sc. Sergio Cognetti” MBVM di Bisceglie. Finalmente, lo scorso 8 ottobre, in un clima di entusiasmo generale, è giunta la tanto attesa inaugurazione della nuova sede sociale dell’associazione.

La nuova sede, simbolo di una vitalità associazionistica, mai venuta meno negli anni, è sita in via Monte San Michele, 47. Una cerimonia inaugurale “bagnata”, tuttavia sobria e sentita come rientra nei canoni del gruppo, arricchita dalla presenza di tantissimi associati con le rispettive signore, nonché delle autorità

militari e civili. Alla cerimonia dell’alza Bandiera è seguito lo scoprimento della nuova targa, non senza un pizzico di emozione generale. La solenne lettura della preghiera del marinaio è stata seguita dalla liturgia della parola officiata dal s e m p r e ve r d e M o n s . D o n M a r i n o Albrizio, Cappellano del Gruppo. Particolarmente sentiti sono giunti i saluti e gli auguri del Sindaco Avv. Francesco Spina, del Vice Presidente Nazionale ANMI, Gesumino Laghezza e del delegato regionale ANMI Amm. Isp. Giuseppe Ciulli, nonché di tutte le altre alte cariche militari che hanno presenziato alla cerimonia.

Evidentemente emozionato il messaggio di saluto e benvenuto del presidente Geom. Vincenzo Di Bitonto, colonna portante dell’associazione assieme a tutti gli associati e ai suoi più stretti collaboratori. Un’associazione che da sempre ha perseguito il rafforzamento di vincoli di fratellanza tra i suoi componenti, che ha costantemente agito nell’intento di tenere vivo il ricordo dei caduti in guerra, oggi rafforza la sua visibilità con un nuovo punto di riferimento per gli associati ma anche per tutta la comunità cittadina. Alla locale sezione ANMI giungano i più sinceri auguri per una nuovo inizio d’attività da parte di tutta la redazione del nostro periodico. (Angela Francesca Valentino)

A.N.M.I.: Par tecipazione al XVIII R a d u n o Na z i o n a l e d i G a e t a I

l Gruppo A.N.M.I. di Bisceglie, con circa cinquanta partecipanti tra soci e familiari, ha preso parte al XVIII Raduno Nazionale A.N.M.I. svoltosi a Gaeta il 25 settembre scorso e conclusosi con la sfilata di oltre diecimila Marinai in congedo.. Presenti, fra le alte Autorità il nostro Presidente Nazionale, Amm. Sq.(a) Paolo Pagnottella, oltre ad altre autorità civili e militari. Il Gruppo ha fatto visita alla prestigiosa Nave Vespucci, Nave San Giorgio e alla Mostra della Marina Militare; ha assistito al concerto della Banda della Marina Militare e dell’A.N.M.I.; inoltre ha effettuato una visita guidata alla Città di Terracina e Sabaudia. Il Presidente Geom. Vincenzo Di Bitonto

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8 - 15 OTTOBRE 2011

CUL TURA LT

Premio “Sarnelli”: l’ottava edizione premia personalità insigni Ottavo appuntamento con il Premio Internazionale dedicato al Vescovo Pompeo Sarnelli, presule illuminato che restituì dignità alla Curia Biscegliese e fu protagonista di una nuova stagione culturale per la Città. Confermata l’impeccabile organizzazione dell’omonima Associazione, presieduta dal Cav. Francesco Massimiliano e dal Cav. Vittorio Preziosa. Serata interessante sotto il profilo culturale, grazie alla sobria conduzione di Mauro Pulpito.

L

a felice intuizione di dedicare un premio Internazionale a Monsignor Pompeo Sarnelli, avuta otto anni or sono dal Cav. Francesco Massimiliano e sostenuta con entusiasmo dalla Civica Amministrazione, ha portato la Città di Bisceglie all’attenzione internazionale, grazie alla elargizione dei pregevoli busti bronzei del famoso prelato polignanese. La serata di sabato 8 ottobre ha riservato spunti di notevole interesse culturale, grazie alle testimonianze dei personaggi premiati, intrattenuti con la p r o v e r b i a l e ve r v e e s o b r i e t à d a l conduttore Mauro Pulpito, affiancato da Jolanda Preziosa.

Gli ambiti riconoscimenti sono stati conferiti dal Sindaco di Bisceglie, Francesco Spina, con la partecipazione del Sen. Francesco Amoruso e dall’Avv. Pietro Casella, strettissimo collaboratore del Sen. Giuseppe Pizza, anch’egli fra i destinatari dei riconoscimenti. Ecco l'elenco dei premiati: per l’ambito ecclesiastico - S. Em. il sig. Card.Paolo Sardi Vice Camerlengo di S.R.C. Patrono del Sovrano Militare Ordine di Malta; Sua Ecc. Rev.ma Mons. Francesco Cacucci, Arcivescovo di Bari-Bitonto, Presidente della Commissione Episcolape Pugliese.

Per l’ambito istituzionale: Dott. Sergio Piazzi , Segre.Gen. dell'Assemblea Parlamentare del Mediterraneo; Dott. Carlo Sessa, Prefetto della Provincia Barletta - Andria - Trani; On. Giuseppe

Pizza, Sottosegretario del Ministero dell'Istruzione, Università e della Ricerca Scientifica. Per l’ambito Giustizia: Avv.Filiberto Palumbo, Componente del Consiglio Superiore della Magistratura; Dott. Corrado Allegretta, Presidente T.A.R. Puglia. Il Gen. D. Franco Patroni, Comandante Regionale "Puglia" della Guardia di Finanza è stato premaito per l’ambito Militare. Per l’ambito medico – scientifico: Dott. Lorenzo Genitori, Neurochirurgo Pediatrico dell' Ospedale Meyer di Firenze; Prof. Mauro Gargiulo, Dirigente Medico di chirurgia vascolare presso il Policlinico S. Orsola Malpighi di Bologna.


9 - 15 OTTOBRE 2011

PR O LOCO RO

Un concorso di idee per il logo dei 50 anni della Pro Loco ed il Calendario 2012 La Pro Loco compie 50 anni, ecco le prime due iniziative celebrative: creazione logo celebrativo e calendario ufficiale 2012

L'

Associazione Pro Loco UNPLI di Bisceglie ha ideato un concorso di idee tramite il quale saranno decretate le foto che compariranno sul calendario ufficiale 2012 della realtà associativa che, proprio il prossimo anno, festeggerà 50 anni di attività sul territorio cittadino. Sul calendario figureranno le migliori 12 foto scelte direttamente dagli utenti che dal 13 al 25 ottobre voteranno le 60 foto finaliste (5 foto in lizza per i dodici mesi dell'anno) tra le 573 totali ricevute dalla Pro Loco per il concorso fotografico “Bisceglie in un click”. Le migliori sessanta foto delle sette edizioni del concorso fotografico sono state selezionate dai giovani soci della Pro Loco. Le foto possono essere votate a

partire da giovedì 13 ottobre sul sito www.prolocobisceglie.it. Potrà essere votata ogni giorno una foto per ciascun mese. Il contest on line è stato organizzato con la partnership dell'Associazione Fotografi di Bisceglie e con Radio Centro Stereo, media partner dell'iniziativa. Mercoledì 12 ottobre è partito, invece, un concorso di idee dal titolo “Un logo per la Pro Loco” per la realizzazione del logo celebrativo dei 50 anni di attività dell'associazione che sarà apposto su tutto il materiale riguardante le celebrazioni e i festeggiamenti dell'importante ricorrenza. Possono partecipare dilettanti e esperti di grafica presentando la proposta entro le ore 12:00 di lunedì 31 ottobre presso lo

Sportello in Via Giulio Frisari n. 5. Concorso di idee realizzato in collaborazione con la Cartolibreria “Il Mappamondo”. La partecipazione è gratuita. Bando e modalità di partecipazione su www.prolocobisceglie.it. Francesco Brescia, addetto stampa Pro Loco UNPLI Bisceglie - Infoline: 0803968084

Africa-educazione: le scuole

“D.Alighieri” di Muravera e “Galileo Ferraris” di Bisceglie sul podio in un concorso nazionale Il 7 ottobre a Roma la cerimonia di premiazione del concorso CESAR e il via alla seconda edizione a sostegno del Sud Sudan

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a scuola media “D. Alighieri” di Muravera (Cagliari) e la scuola media “Galileo Ferraris” di Bisceglie (BT) hanno raggiunto a pari merito il terzo posto per la categoria degli istituti secondari inferiori nel concorso nazionale «Aggiungi un posto in classe, c’è un compagno in più», promosso da Cesar onlus www.cesarsudan.org sul tema Africa ed educazione. Tra le 70 scuole italiane di ogni grado che hanno partecipato alla prima edizione del concorso, la scuola cagliaritana e la scuola barese si sono aggiudicate in ex aequo il terzo gradino della classifica riservata alle scuole medie. «Attraverso tecniche differenti, i lavori di entrambe le scuole medie inferiori hanno saputo esprimere l'importanza dell'istruzione – fa sapere la onlus Cesar -. Il video “Viaggio nella scuola”, presentato dagli studenti del Galileo Ferraris di Bisceglie, ha ben rappresentato il confronto tra l'istruzione in Italia e nel Sudan; nelle magliette personalizzate, nelle presentazioni e nel video realizzati dalla scuola media di Muravera, è emersa un'efficacia rappresentativa capace di andare oltre ogni contestualizzazione e interpretazioni spesso ovvie». Si è tenuta il 7 ottobre nell'auditorium dell'istituto I.T.I.S. “Galileo Galilei” di via Conte Verde 51 a Roma la cerimonia di premiazione delle tre categorie in concorso, dagli istituti primari alle medie

inferiori fino alle scuole superiori, del primo concorso nazionale Aggiungi un posto in classe, c'è un compagno in più! lanciato per sensibilizzare gli studenti di tutta Italia al diritto all'istruzione dei coetanei sud sudanesi. L’evento, che si inserisce nelle iniziative a favore della costruzione del centro di formazione per insegnanti che l'associazione CESAR (Coordinamento per gli Enti solidali a Rumbek, www.cesarsudan.org) sta costruendo a Cuiebet in Sud Sudan, è stato promosso con il patrocinio del Ministero dell’Istruzione Università e Ricerca, e Rai Educational in qualità di media partner del concorso. Alla cerimonia di Roma erano attesi da tutta Italia – Lombardia, Veneto, Emilia Romagna, Toscana, Lazio, Campania, Sardegna, Puglia le regioni di provenienza delle scuole vincitrici - un centinaio tra studenti e professori che durante l'anno scolastico 2010/2011 si sono cimentati nella realizzazione di opere creative capaci di promuovere e sostenere il diritto all'istruzione in Sud Sudan. Tra gli ospiti presenti alla cerimonia anche padre Giulio Albanese, comboniano, direttore delle riviste missionarie della CEI, Marco Bianchini, direttore della sede Comics di Firenze, e rappresentanze del comune di Roma e del Ministero dell'Istruzione. Non sono mancate le testimonianze di Maurizio Contolini, più volte volontario

in Sud Sudan e membro dell'associazione CESAR, e di Paul Boyong, architetto di origini sud sudanesi e residente in Italia, che insieme hanno ricordato la figura di mons. Cesare Mazzolari, il vescovo comboniano di Rumbek (Sud Sudan) morto il 16 luglio scorso, una settimana dopo la proclamazione d'indipendenza del nuovo Stato a cui aveva dedicato 30 anni della sua vita missionaria. Proprio il vescovo Mazzolari, nel 2000, aveva fondato l'associazione CESAR per raccogliere fondi a supporto della missione sud sudanese, dando priorità all'educazione che egli ha sempre definito «la chiave dello sviluppo». In occasione della premiazione è stata annunciata la nuova edizione del Concorso Scuole, che quest'anno toccherà nello specifico i temi del diritto allo studio delle donne e lo sport come cura e recupero sociale e crescita individuale.


10 - 15 OTTOBRE 2011

INTER VENTI INTERVENTI

Bisceglie: Una Città sola e abbandonata H

o letto con grande attenzione e interesse l’articolo riportato sul giornale intitolato “Puglia prima di tutto: forza determinante per la crescita” a firma del Sindaco di Bisceglie avv. Francesco Spina. Sono molto imbarazzato nello scrivere questo mio articolo, ho riflettuto molto a lungo su questo titolo e la tentazione nel rispondere a tutto ciò è stata molto forte. Miei cari lettori, forse nessuno sa quanto può essere difficile e persino amaro percorrere un cammino che tenga uniti la radicalità dei principi e la forza di un progetto politico che manca ancora oggi a Bisceglie. L’amministrazione comunale della città, secondo il mio modesto parere, è di fronte a un passaggio cruciale. Deve decidere subito quale forma dare alla sua unità politica e quale funzione svolgere all’interno. Compito molto arduo, ma non impossibile se si ha la forza e la volontà di parlare alla città e alla sua gente con coerenza e trasparenza. La sfida, ancora una volta, è rinnovare la coesione della società, il suo tessuto unitario e cercare di farlo senza concessioni alla brutalità di una destra che vorrebbe incrinare principi e valori di convivenza costitutivi della nostra civiltà. Bisceglie, questa meravigliosa cittadina baciata dalle onde del mar Adriatico, rischia di diventare una polveriera, ormai sola (come tutto il Sud) abbandonata dal resto dell’Italia senza politiche per

l’occupazione per donne e giovani, per gli anziani senza assistenza; vi é solo la strada della migrazione, della povertà e del sommerso. Non è più tollerabile che le risorse destinate al Sud vengano utilizzate solo per far cassa. Qual è la risposta che tutti noi dobbiamo dare a questo fenomeno paragonabile ad uno tsunami devastante che sta tormentando il Paese e soprattutto l’economia e l’imprenditoria locali che non hanno più la forza di andare avanti a causa di questo impazzimento finanziario? La risposta più appropriata sta nella norma di parlare la lingua della verità, senza velarla di infingimenti affrontando le difficoltà con coraggio senza abbandonarsi a ipotesi catastrofiche o coltivando ottimismi irragionevoli. Bisceglie sembra smarrire la sua vitalità. Si consuma di meno, si creano meno posti di lavoro, la ripresa non c’è per una congiuntura internazionale sfavorevole, ma anche perché manca quella fiducia che i cittadini avevano riposto sul governo locale. Guai a sottovalutare questi aspetti che sono psicologici ma non solo, e che hanno anche gravi ricadute materiali. Significano minori investimenti, risparmi che fuggono, cervelli che si accasano altrove e quindi meno occupazione. Questo, però, è anche il terreno privilegiato per rilanciare un progetto di

governo in grado di parlare alla gente. Al mondo del lavoro in tutte le sue articolazioni, all’intellettualità diffusa e d’eccellenza, alla parte più dinamica dell’impresa. Dobbiamo convincere la città (non con gli spettacoli musicali, non servono a niente!!!...) a puntare sull’intelligenza e sulla cultura delle persone, dal momento che non è con la lacerazione del tessuto sociale, ma solo con la collaborazione e una nuova forma di coesione che si affrontano le sfide aperte. Servono programmi, riforme, contenuti e parole innovative sui terreni strategici per il nostro avvenire: la qualità della formazione, dei servizi, della rete dei diritti, la modernizzazione della città e delle sue infrastrutture. Il compianto John Kennedy recitò al Congresso degli Stati Uniti: “siamo qui non per lamentarci del buio più completo ma per accendere una candela che ci può guidare attraverso quel buio e cioè verso un futuro migliore”. Guardiamo allora con fiducia, Signor Sindaco, al mondo che cambia non con lo spirito di ciò che si deve temere, ma con la responsabilità di chi sa di avere qualcosa da dare, una missione da compiere. Una confederazione di forze, un confronto di idee, “un progetto per il futuro”; questa è la via da imboccare con il coraggio e la determinazione che finora sono mancati. (Michelangelo Tarricone)

L’Italia non si tocca Esimio Direttore,

ho letto con interesse il suo articolo riportato sul giornale in data 30/09 u.s. riguardante l’annoso tema dell’Unità d’Italia, di cui anche i quotidiani nazionali hanno messo in risalto. Ebbene, vorrei anch’io spendere poche righe a proposito. Giorni fa sulla Gazzetta del Mezzogiorno leggevo con stupore e rabbia delle dichiarazioni da parte di Umberto Bossi (un ministro della Repubblica Italiana!!...) che qui di seguito riporterò: “l’Italia sta in piedi perché c’è la Padania che pompa i soldi, altrimenti cadrebbe” . Ed ancora …”la Pa d a n i a è u n a n a z i o n e ( q u a l e nazione?...) stimata e conosciuta in tutto il mondo”. Miei cari lettori, come possiamo replicare a queste ripugnanti e folli dichiarazioni per giunta, di un uomo di Governo, che non hanno bisogno di commenti e risposte alcune. A dire il vero, non ci sono risposte a queste assurde quanto fantomatiche dichiarazioni, ma solo disgusto e repulsione da parte di un uomo che pur di rimanere inchiodato alla sua poltrona non esita a esibirsi in pubblici show insieme ai suoi cortigiani. Dag Hammarskjold, premio nobel per la pace, nonché segretario generale

dell’ONU nel 1953 diceva: “abusare della parola equivale a disprezzare l’essere umano”. Ed ancora… “non abusare della parola è un dovere dell’uomo impegnato nella vita pubblica e nelle istituzioni”. La parola, quindi, è lo strumento principale del politico; per proporre, per convincere ma anche per ingannare. La sua posizione, senatore Bossi, non ti dà il diritto di comandare, merita il potere solo chi ogni giorno lo rende giusto. Netsche diceva: “Non è lo stato di necessità, né la bramosia, ma l’amore nel

potere è il demone degli uomini”. La politica è un impegno spontaneo, non si resta a tutti i costi nel recinto del potere. E allora lasciamo da parte le ampolle del dio Po e le mitologie secessionistiche, pensiamo al futuro che dovrebbe essere la virtù principale di ogni buon politico (ma sarà cosi?....). Io invece dico che il nostro futuro non è il rivendicazionismo, ma saper costruire alleanze e relazioni con quanti al Nord sono amici del Sud. Luigi Sturzo si è battuto per questo !!! ….. (Michelangelo Tarricone)

Corso Umberto I, 187 Bisceglie Tel.-Fax: 080.2374954


11 - 15 OTTOBRE 2011

W.W.F.: si è sciolta l’Associazione di Bisceglie In una missiva le motivazioni dello sciog limento dell’Associazione Ambientalista. Pur prendendo atto della laconica motivazione espressa dal comunicato «a causa del venir meno delle condizioni per un corretto proseguimento della vita associativa», restiamo in attesa di conoscere i reali motivi che hanno indotto i responsabili del W.W.F. di Bisceglie a prendere questa decisione, che lascia perplessa molta parte della pubblica opinione.

M

artedì 27 Settembre 2011, presso lo studio del Notaio Francesca Lorusso, in Bisceglie, si è sciolta l’Associazione denominata “WWF di Bisceglie”. La procedura di scioglimento si è svolta sotto la supervisione del Notaio Lorusso che ha verificato la regolarità delle convocazioni dell’Assemblea dei Soci ed ha attestato la validità della costituzione della stessa nel rispetto dello Statuto e dei Regolamenti.

Sono stati, altresì, nominati dall’Assemblea, quali soggetti Liquidatori della stessa, Antonio Civita e Stefano Rana. La decisione dello scioglimento si è resa necessaria a causa del venir meno delle condizioni per un corretto proseguimento della vita associativa. Ci preme ringraziare tutti quei cittadini che, nel corso di questi anni, hanno sostenuto le idee e le azioni della Associazione, ritenendole non un freno allo sviluppo ma delle autentiche risorse per la crescita civile, sociale ed economica della comunità. U n r i n g r a z i a m e n t o è d o ve r o s o rivolgerlo a tutti gli attivisti che si sono mobilitati per le tante iniziative svolte, sottraendo spesso tempo alle proprie attività ed esigenze famigliari, guidati solo dall’interesse generale e dallo spirito ambientalista. Il ringraziamento, infine, al giovane Presidente Antonio Civita, che ha guidato nell’ultimo anno l’Associazione con grande generosità, entusiasmo e libertà. Restano i problemi aperti della città, un

Dopo il tragico crollo di Barletta, si corre ai ripari anche a Bisceglie

Costituita una commissione comunale per il monitoraggio delle condizioni di sicurezza degli immobili privati L' Amministrazione Comunale di

Bisceglie ha condiviso e fatta propria la proposta giunta ufficialmente da un ingegnere, per la costituzione di una commissione di tecnici che possa intervenire per valutare la sussistenza delle condizioni di sicurezza nelle strutture degli immobili privati presenti sul territorio cittadino. La commissione sarà costituita da tecnici comunali e liberi professionisti che vo l o n t a r i a m e n t e e g r a t u i t a m e n t e effettuerrano soprallughi per valutare le condizioni di sicurezza di immobili privati

LAUREA A

uguri alla neo Dottoressa Rosangela Salerno, laureatasi in Culture delle Lingue moderne e del Turismo il 14 ottobre 2011 discutendo la tesi dal titolo “Figure femminili oraziane fra parodia e rielaborazione letteraria” presso la Facoltà degli Studi di Lingue e Letterature Straniere dell'Università degli Studi di Bari. A Rosangela vanno gli auguri dei suoi genitori, degli amici della Pro Loco di Bisceglie e della redazione di Bisceglie 15 Giorni. (foto: Giovanni Di Liddo)

a seguito di segnalazioni da parte dei cittadini. Ciò consentirà di ampliare e supportare l'attività di monitoraggio sul patrimonio immobiliare svolta dal Comune. Gli ingegneri, gli architetti, i geometrie gli altri professionisti del settore che vogliano collaborare a questa iniziativa potranno raccordarsi con l'Ufficio Tecnico Comunale. Nei prossimi giorni saranno rese note le modalità per segnalare eventuali situazioni da approfondire e sottoporre al vaglio della commissione tecnica.

I N C I T T A’

Nella foto, al centro, Fulco Pratesi Presidente nazionale W.W.F., con alcuni attivisti di Bisceglie ambiente urbano malato da risanare ed uno extraurbano da bonificare, laddove necessario, e da tutelare per tramandarlo alle generazioni future. Servono politiche più radicali ed incisive, che solo una cittadinanza attenta e partecipe può spingere la classe politica ad adottare. Il nostro auspicio è che la comunità biscegliese trovi comunque le energie e la vo g l i a p e r d i f e n d e r e e r e a l i z z a r e concretamente il proprio diritto ad un ambiente sano, che non è solo l’assenza di inquinamento, ma la possibilità di vivere in una città veramente a misura di uomo. WWF di Bisceglie

Il MEI proclama Push Up - Sospiri per la Musica vincitore del premio “Contest dell’anno” per i l m i g l i o r p r o g e t to dedicato alle etichette indipendenti

I

n occasione della serata inaugurale di Supersound, il Meeting delle Etichette Indipendenti ha assegnato un premio speciale a “Push Up - Sospiri per la Musica” come miglior contest dell’anno dedicato alle etichette italiane e alle loro produzioni indipendenti. Il MEI di Faenza ha deciso dipremiare Push Up per la particolare attenzione riservata alle etichette, coinvolte e stimolate a realizzare dei progetti artistici nuovi e interessanti, valutati da una giuria di qualità che ha decretato l’etichetta vincitrice con un premio di 16.000 euro da utilizzare per la produzione del cd di inediti e per la promozione del progetto premiato. Alla serata sono intervenuti Vittorio Fata, Assessore alla Cultura del Comune di Bisceglie, ed Elvis Ceglie dell’entourage organizzativo di Push Up.


12 - 15 OTTOBRE 2011

T E AT RO

Torna “Scene in...Comune”, il programma della quarta rassegna teatrale Cinque appuntamenti nel programma della IV edizione della rassegna organizzata dalla “Compagnia dei Teatranti” di Bisceglie

L

a Compagnia dei Teatranti, con il patrocinio della Regione Puglia, della Federazione Italiana Teatro Amatori e dell'Amministrazione Comunale e con la collaborazione del Teatro Politeama Italia, ha diffuso il programma di “Scene in... Comune”, rassegna teatrale giunta alla quarta edizione. Si parte venerdì 21 ottobre con “Pulcinella a colori” della Compagnia “La Cantina delle Arti” di Sala Consilina (Salerno). Regia di Enzo D'Arco. Secondo appuntamento venerdì 28 ottobre con “Club Tropicana” della Compagnia Teatrale “Lo Schiaffo” di San Sepolcro (Arezzo). La regia è curata da Michela Mirabucci. Venerdì 11 novembre terzo atto della rassegna con “Filomena Marturano” messa in scena dall'Associazione Teatrale “Il Dialogo” di Camposano (Napoli). Regia di Ciro Ruoppo. Quarta data in calendario venerdì 18 novembre con l'Associazione “Sipario Aragonese” di Ferrandina (Matera) che proporrà “Tre pecore viziose” con la regia di Rosanna Tremamunno

e Giuseppe Selvaggi. A grande richiesta da parte del pubblico sarà messa nuovamente in scena dalla Compagnia dei Teatranti di Bisceglie la “Lisistrata” di Aristofane, con la regia di Enzo Matichecchia, che quest'estate, nell'ambito dell'Estate Biscegliese, ha riscosso successo e consensi da parte di stampa, critica e pubblico: la commedia chiuderà la quarta rassegna “Scene in... Comune” venerdì 2 dicembre. Tutti gli spettacoli cominceranno alle ore 21:00 presso il Teatro Politeama Italia. Per prevendita biglietti e abbonamenti infoline 0803968048 – 3494757919. Per le Associazioni ogni dieci abbonamenti uno è gratis. Inoltre ticket dal costo ridotto per gli studenti. Novità dell'edizione 2011 della rassegna teatrale: dopo ogni spettacolo degustazione di prodotti tipici del nostro territorio: edizione, dunque, all'insegna di arte, teatro ed enogastronomiatipica. (Francesco Brescia)

Cena di beneficenza in occasione della Festa di Halloween L

unedì 31 Ottobre 2011 ore 20,30 al Ristorante del "New Time Out", sulla s.s. Trani-Corato, l'associazione di Volontariato Demetra con sede operativa a Bisceglie, organizza una cena di beneficenza. Parte del ricavato sarà devoluto per le finalità dell'associazione. Mentre i genitori cenano comodamente, i volontari di Demetra faranno divertire i bambini durante la "Festa di Halloween" in maschera. Nel rispetto delle regole di una cucina sana e genuina, seguendo il principio del ‘km zero’ e affidandosi ai prodotti della tradizione pugliese, lo chef del "New Time Out" prepara piatti semplici per genitori e bambini, proprio come quelli della cucina della mamma. Basta con hamburger e panini dunque, e spazio a pasta al pomodoro, ragù, carne alla brace con patate e poi tanta frutta ,verdura e l'immancabile dolce artigianale di Halloween. Una cena dal forte ruolo educativo, quello della cultura del gusto e del piacere del mangiar sano. A conclusione della serata è prevista

la premiazione della maschera più originale e l'estrazione della "Lotteria di Halloween" Il costo della cena è di 25 euro a persona. Per prenotazione e informazioni: 348.7338987 / 349.0585388


13 - 15 OTTOBRE 2011

INTER VENTI INTERVENTI

Se il Sig. “Nessuno” scrive a Nichi Vendola... di Pasquale Consiglio

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he succede se il Sig. Nessuno scrive a Niki Vendola? Assolutamente nulla. Anche se scrive cose interessanti, se avanza proposte valide e utili ad un recupero dell’immagine della classe politica? Anche. Verso la fine d’Agosto, mentre il Governo varava la prima delle controverse finanziarie, chiedendo sacrifici agli italiani ma salvaguardando i vergognosi privilegi della Casta, mentre la Regione Puglia si distingueva per i lauti stipendi e pensioni che elargiva e continua ad elargire ai suoi Consiglieri, in un momento di estrema indignazione scrissi al nostro Governatore, suggerendogli di distinguersi, di essere coerente con il suo innato senso di giustizia e di prendere in esame una proposta, da avanzare al Consiglio Regionale e al Governo centrale, per regolamentare con equità i compensi ed i trattamenti pensionistici degli eletti. Nulla di trascendentale. Chiedevo soltanto che ai politici, in relazione ai loro compensi ed ai loro trattamenti previdenziali, si applicassero le stesse regole stabilite per tutti i cittadini italiani, nel rispetto di quel principio di uguaglianza sancito dalla nostra Costituzione, troppo spesso violato proprio nelle maggiori sedi istituzionali. E’ ovvio che non speravo e non pretendevo una risposta. La Puglia ha oltre 4 milioni di abitanti; se tutti si mettessero a scrivere a Vendola, il nostro Governatore non avrebbe più tempo per occuparsi di questioni ben più serie (…almeno spero). Ma i tempi sono cambiati. Il rispetto che sino a pochi mesi addietro si nutriva spontaneamente verso gli “onorevoli”, oggi è diventata insofferenza, indignazione per atteggiamenti e comportamenti incompatibili con i sacrifici che ci chiedono. I politici farebbero bene a prendere in considerazione sempre, le istanze che provengono dal basso, anche dal più insignificante dei Sig. Nessuno che popolano la nostra Italia. Non ascoltare, non immedesimarsi nella vita dei “sudditi”, in passato ha sempre generato rivoluzioni cruente. Se la Storia ci ha insegnato qualcosa, dobbiamo evitare di cadere sempre negli stessi errori per difendere l’indifendibile. Questo il testo della lettera inviata a Vendola On. Niki Vendola - Presidente Regione Puglia - B A R I On.le Vendola, fino a qualche anno fa non La conoscevo. Poi, una sera, convinto da alcuni amici, venni a sentirLa a Molfetta dove commemorava Don Tonino Bello. Rimasi colpito dalla Sua fede, dal Suo cristianesimo praticato, dalla Sua solidarietà concreta verso i poveri, gli oppressi. Confesso, non me l’aspettavo da un leader di Rifondazione Comunista. Da quel giorno seguo ogni Suo intervento, ogni Suo scritto ma, per mia forma mentis, verifico sempre la coerenza tra il dire e il fare. Rimasi particolarmente deluso quando nella “nostra” Regione scoppiò lo scandalo Tedesco. Non mi domandai se Lei ne poteva essere o meno a conoscenza: Lei aveva il dovere di sapere. Il Comandante di una nave è sempre responsabile dell’operato dei suoi marinai. Ma in cuor mio La perdonai. In politica, a volte, si è vittime di sistemi e ingranaggi più grandi di noi che non sempre si è in grado di fermare. Ma vengo al dunque, al motivo di questa lettera. Sicuramente Lei saprà tutto sul trattamento economico riservato dalla Regione ai Consiglieri, agli Assessori, al Presidente, a tutti gli ex, ai congiunti che sopravvivono ai medesimi, che La Gazzetta del Mezzogiorno ha posto in luce recentemente. Personalmente sono disgustato. Al di là degli importi che i nostri rappresentanti regionali meritano di riscuotere, trovo inaccettabile, sotto il profilo etico, logico, giuridico, che un lavoratore (perché anche voi siete lavoratori, e non una Casta) si autodetermini il proprio compenso; decida l’ammontare della propria indennità di reinserimento, a prescindere dall’esistenza di reali difficoltà a reinserirsi; decida che l’indennità di mandato sia reversibile, il tutto indipendentemente dalla situazione contabile dell’Ente (tanto, basta “spremere” il contribuente e la copertura in bilancio si trova sempre); insomma, decida di disconoscere le regole del diritto del lavoro fissate per i comuni mortali. Non riesco ad accettare che una persona intellettualmente

onesta come Lei rimanga impassibile e indifferente di fronte a così evidenti ingiustizie. Ma è un eufemismo definire ingiustizie ciò che è un saccheggio delle risorse dei lavoratori pugliesi. Un saccheggio che non può più continuare. Lo abbiamo tollerato per troppo tempo ma ora, che lo Stato ci chiama a salvare una barca che affonda, la Regione deve trovare le soluzioni giuridiche idonee a interrompere, sia per il passato che per il futuro, un’emorragia di denaro pubblico destinata a crescere in maniera esponenziale. Riconosco in Lei il Governatore che ha avuto il coraggio di accettare i rifiuti di Napoli, senza se e senza ma; riconosco in Lei il Governatore che ha avuto il coraggio di spalancare le porte dell’accoglienza ai profughi che fuggono ancora dalla guerra, dalla miseria, dalla fame. Abbia ora il coraggio di dire BASTA ai furti legalizzati; ponga fine al vergognoso assalto alla diligenza che tutti i suoi predecessori hanno posto in atto nei periodi, brevi o lunghi, trascorsi tra i banchi di via Capruzzi. Ho il difetto di essere ancora un idealista, nonostante l’età non più giovane e le delusioni che spesso colpiscono gli idealisti, ma continuo a sperare che la mia, la nostra Regione, possa essere la prima in Italia ad affermare, per tutti i rappresentanti politici, l’illegittimità dell’autodeterminazione del compenso e la necessità di stabilire alcuni principi da cui, ritengo, non si possa prescindere nel nostro sistema democratico: a) i compensi alla classe politica, ed eventuali benefit non possono essere frutto di autodeterminazione ma devono essere contrattati periodicamente tra le rappresentanze sindacali dei datori di lavoro (cioè, di noi elettori) e una rappresentanza degli eletti, e successivamente approvati con legge; b) sul compenso devono applicarsi le ritenute previdenziali di legge e, al raggiungimento dell’età pensionabile, il beneficiario potrà optare per il ricongiungimento o la totalizzazione con altri contributi versati in precedenza o successivamente; c) alla fine del mandato il lavoratore-ex consigliere avrà diritto al TFR alle stesse condizioni fissate dai contratti collettivi vigenti nel pubblico impiego per tutti i contratti a tempo determinato o indeterminato; d) eventuali diritti alla pensione indiretta o di reversibilità matureranno dopo aver raggiunto la medesima anzianità di servizio minima prevista per i dipendenti del pubblico impiego. Sono principi rivoluzionari? Iniqui? Inapplicabili? Non credo. Noi, comuni mortali, ritengo che abbiamo il diritto di pretendere che alla classe politica siano applicate le stesse norme fissate per tutti i cittadini italiani in materia retributiva, previdenziale, assistenziale. Siamo stanchi di essere governati da personaggi che trasformano la nobile arte della politica in un fatto privato, in spreco delle risorse pubbliche, in saccheggio dei tributi che onesti lavoratori vi versano per ben amministrare e non certo per arraffare (mi lasci passare il termine) il più possibile prima di decadere dal mandato. Coraggio! Ci pensi e agisca coerentemente con i principi in cui crede e per i quali la maggioranza dei pugliesi Le ha dato fiducia. Se riuscirà a smuovere le coscienze dei Suoi Colleghi, indurite dall’avidità, dall’egoismo e dall’arroganza che, come un’epidemia, colpiscono prima o poi i nostri eletti; se riuscirà a convincerli ad essere esempio di coerenza e di onestà (le parole e la capacità di persuadere e di convincere non Le mancano!), noi pugliesi gliene saremo grati e, penso, che tutto il nostro Paese Le serberà gratitudine se i “principi” che Lei farà valere impediranno, per il futuro, di continuare ad assistere alle ruberie di Stato che quotidianamente inquinano la corretta amministrazione della res publica, indebolendo la fiducia nel nostro sistema democratico. Mi perdoni se ho osato, ma ritengo importante, in questo momento, che i politici sappiano cosa pensiamo di loro e i segnali concreti che ci aspettiamo, ancora lontani dai contentini e dal fumo negli occhi che ci giungono da Roma per acquietarci e, purtroppo, anche dalla Regione Puglia. Pasquale Consiglio – cittadino pugliese P.S. Mi riservo di rendere pubblica la presente, auspicando di accompagnarla con la Sua risposta.


14 - 15 OTTOBRE 2011

Premio Internazionale della Cultura, Arte e Spettacolo in onore del flautista Sergio Nigri

C U LT U R A

Per la prima edizione sono Dieci le attestazioni di lode del Premio Internazionale della Cultura, Arte e Spettacolo “Sergio Nigri”, che il Sindaco Avv. Francesco Carlo Spina consegnerà il 22 ottobre presso l’Hotel Nicotel, ad alte personalità neg li ambiti: le tterar io, ecclesiastico, teatrale, musicale, del mondo della canzone, dei beni artistici ecclesiastici e manageriale.

D

opo il lungo percorso culturale di dieci anni della “Giornata della Cultura Pugliese”- Premio Re Luigi D’Angiò, che ha concesso attestazioni di lode a storici locali, tra cui il prof. Mario Cosmai, pioniere della ricerca storica cittadina, a illustri letterati, archeologi, magistrati, rettori di Università, medici di fama europea e alti prelati della Chiesa locale e universale, il Sindaco di Bisceglie Avv. Francesco Carlo Spina il 22 ottobre, alle ore 18, 30 darà inizio alla 1° Edizione del Premio Internazionale della Cultura, Arte e Spettacolo in onore del flautista biscegliese Sergio Nigri (1804–1839), iniziativa culturale promossa dall’Archeoclub d’Italia – Sede di Bisceglie, con l’adesione dell’Hotel Nicotel, diretto dalla dr.ssa Rachele Barra, tra l’altro delegata al Turismo. La manifestazione si avvale del Patrocinio culturale del Sindaco Avv. Francesco Spina, della Presidenza del Consiglio Regionale della Puglia, della Società di Storia Patria per la Puglia e del Club Unesco di Bisceglie. Dieci le Alte personalità che saranno insignite dal Sindaco negli ambiti: religioso, teatrale, manageriale, musicale, teatrale, della canzone, dei Beni artistici Ecclesiastici in Italia e in Napoli, ecumenismo e del lavoro. «Il Premio - dichiara Gino Palmiotti, ideatore ed organizzatore - apre nuovi orizzonti nella cultura locale, perché valorizza uomini che onorano la nostra città all’estero e in Italia, per l’Alta Professionalità, soprattutto nel campo della cooperazione fra i popoli di diverse c u l t u r e e t n i c h e e d e l l a Pa c e . U n appuntamento da non perdere!». Si gettano le basi per valorizzare le vicende di uomini illustri, tra cui la riscoperta del concittadino, il flautista di fama europea Sergio Nigri. Ospiti d’Onore: Il Sindaco Avv. Francesco Spina, tra l’altro anche sostenitore e rappresentante autorevole dell’iniziativa; il Duca Don Riccardo Carafa, Deputazione della Cappella e Museo del Tesoro di San Gennaro in Napoli; il Sost. Procuratore della Repubblica dr. Antonio Savasta; il prof. Giuseppe Savasta; l’Arciprete don Franco Di Liddo, per la diocesi di Bisceglie; Pina Catino per il Club Unesco; il poeta Salvatore Memeo ; il dr. Pasquale D’Addato. Nell’intermezzo musicale saranno eseguite musiche di Sergio Nigri, dal M° dr. Mauro Dell’Olio, presidente dei Lions

Club di Bisceglie; performance musicali a cura del M° flautista Luigi Facchini e della M.a Prof.ssa Maria Grazia Annesi, nota arpista di grande talento ad indirizzo solistico, PER CONOSCERE SERGIO NIGRI (1804–1839), testo a cura di Luigi Palmiotti: Sergio Nigri nasce a Bisceglie il 10 gennaio 1804, da Giovanni Nigri, sartore, poi “ricevitore di Registro e Bollo” e da Giovanna Albrizio. Sergio, appena fanciullo di otto o nove anni trae da una fistola (una semplice canna) forata in più parti, realizzata con le sue stesse mani (cfr. Parzanese ), soavi e appassionate “Fantasie”, da meravigliare tutte le famiglie nobili che abitavano in Via dei Palazzi in Bisceglie. Raggiunto il dodicesimo anno di età parte per Napoli, per studiare flauto presso il Conservatorio di San Sebastiano. Avviato e seguito dai maestri Giosuè Fiore (?-1823) e Pasquale Buongiorno, a quattordici anni siede come “primo flauto” nel Teatro Nuovo di Napoli, poco dopo con lo stesso incarico viene iscritto tra i professori della “Cappella Palatina” e salutato Socio delle “Filarmoniche”. “Napoli, il paese dell’armonia era rapita nell’ascoltare con quanto talento e con quanto affetto Nigri mettesse fuori dal flauto le sue composizioni”. Oltrepassato il terzo lustro e già non trovando più rivali, suona da “primo flauto” nell’Orchestra del Teatro San Carlo. Tanto amato dai potenti del melodramma napoletano quali: Vincenzo Bellini, Gioacchino Rossini, Gaetano Donizetti, Francesco Florimo, Niccolò Zingarelli, dal mecenate Leopoldo di Borbone, conte di Siracusa , riesce ad inserire il fratellino Gabriele nel Conservatorio di San S e b a s t i a n o , d i v e n t a n d o successivamente “maestro di canto” nelle corti europee di Parigi, Londra, Pietroburgo, ospite dello Zar. Sergio emerge n e l l ’a m b i t o d e l l e nobili famiglie n a p o l e t a n e, eseguendo “Les morceaux de salon”. La produzione musicale del Nigri, orientata a seguire le grandi opere del

Bellini, Rossini, e Donizetti, presenta aspetti inediti che evidenziano la grandezza della sua creatività . Nel 1837, mentre è richiesto da numerose corti reali europee, si ritira a Bisceglie definitivamente , combattuto da più di vent’anni da male inesorabile. Compone, a Bisceglie, l’ultima opera “La Barcaiola”e spira il 20 novembre 1839, all’età di anni 35, compianto dai grandi musicisti europei e napoletani. Il suo corpo riposa nell’ipogeo della chiesa di San Domenico in Bisceglie. Non una lapide ci indica il suo nome. Nigri è contemporaneo di Mauro Giuliani, Tulou, Giulio Briccialdi ed Emanuele KraKamp. Questi gli dedica una variazione con la caratteristica “terzina” detta alla Nigri. (Nunzia Palmiotti)


15 - 15 OTTOBRE 2011

Sguardo d’insieme: “Le Maccarenare”

INTER VENTI INTERVENTI

di Mons. Marino Albrizio

E’

un fatto remoto nel tempo che i singoli nuclei familiari siano distinti non con nomi e cognomi, bensì con soprannomi, appellativi spesso legati a particolari caratteristiche individuali o ambientali, che spesso si sostituiscono al vero nome di una persona. Specie tra la gente di mare dove abbondano cognomi come: Dell’Olio, Cosmai, Ferrante, Lopopolo ed è essenziale distinguere i diversi gruppi familiari. I Lopopolo per esempio sono indicati col soprannome “Ming Ming”, ovvero “sottiliesili”. Spesso questi soprannomi si tramandano di padre in figlio; questo è il caso della mia famiglia: nel gruppo degli Albrizio ci indicano come gli “Zavaresi”. Mia nonna paterna era soprannominata “Mariuccia la Maccarnare”, titolo che poi passò alla sua primogenita. La nonna materna invece era detta “Piddozza” ovvero grassottella e dalla bassa statura, titolo che poi passò a mia zia. Non mi vergogno nell’ammettere che spesso alcuni anziani del centro storico mi chiamavano “il nipote di Lucia Piddozza” (dalla statura bassa e grassottella) e tale titolo passa a mia zia primogenita. Circa la mia nonna paterna il soprannome derivava dal fatto che lei era figlia di un pastaio o nipote del suo nonno che in Piazza Margherita aveva costruito un’industria di pasta, forse la prima a Bisceglie, e in dialetto biscegliese era indicata: “u ingegne di la pasta”. La parola “ingegne” dal latino “ingenium” è composta da “in” (dentro) e “genius”(generare) e dà valore all’entità della pastaia, vivacità di mente, acume, capacità intellettiva, del protagonista: il pastaio. L’elemento essenziale per confezionare la pasta è il grano duro: la cariosside macinata diviene farina di colore giallo paglierino, chiamata semola. Questa stemperata in acqua senza lievito, è lavorata e ridotta in una massa soda e duttile. Il grano tenero è usato per la panificazione ed il granturco per la polenta. Certamente il macchinario dell’”ingegne” non aveva le funzioni dei macchinari moderni e la farina di semola arrivava nei sacchi di tela e quindi occorreva molto lavoro manuale simile a quello delle nostre mamme quando confezionano la pasta fatta in casa sulla “fazzataure” (madia). La massa di circa 3 kg era immessa in un cilindro nel cui fondo c’erano i diversi tipi di trafila, spinta verso il basso da una forma rotonda di rame, aderente al cilindro della pressa, la cui spinta era data da un’asse rotante il cui movimento era dato da una grossa ruota che un ragazzino manovrava. Quanti ragazzi a quel tempo erano impiegati a questi lavori! Niente scuola, niente giochi, niente aria pura da respirare e dal mattino alla sera legato a quella infamante ruota per un tozzo di pane come merenda, pasto e cena, e a malapena qualche pomodoro ed un sorso d’acqua. Tornato a casa, impossibile lamentarsi. Tacere era il miglior sistema per ripararsi dalle parolacce di suo padre e sua madre. Cosa poteva fare quando lei stessa era schiava? Il bimbo stanco si sedeva nel suo pagliericcio lacrimante ed affamato si addormentava. Domani sarà un altro giorno, pensava. Di sicuro peggio di quello trascorso! Un altro tipo di ragazzino ho visto vicino alla ruota del funaio, poco peggio del ragazzino del pastaio. Tanto tempo fa a Bisceglie vi erano due rinomati pastifici, quello del signore Trione in via Berarducci Vives. Era un pastificio maestoso. L’accesso era da un cancello in ferro, e subito c’era un atrio rettangolare per il carico e lo scarico della merce e sul lato destro la porta d’ingresso. Essendo a quel tempo vice parroco della parrocchia di Santa Maria della Misericordia, in occasione della benedizione pasquale, potevo ammirare il complesso dei macchinari in azione e le diverse specialità della pasta che veniva fuori dalle trafile, e gli operai che con lunghi ed affilati coltelli tagliavano la pasta lunga e la stendevano su lunghe canne per trasportarla negli asciugatoi, mentre la pasta minuta era meccanicamente tagliata su diverse misure ed un operaio la stendeva su appositi recipienti in legno forati sul fondo per consentire l’aerazione. Per quanto riguarda la pasta lunga, l’operaio addetto con grosse forbici tagliava gli estremi ad essa, rendendola uguale. I pezzi tagliati venivano anch’essi asciugati e messi in vendita con la pasta che si rompeva nella confezione e veniva in dialetto chiamata “minizzagghie” ed era venduta a poco prezzo. I negozianti del centro storico la chiedevano ai pastai e la povera gente la comprava e la usava con i legumi. Il pastificio Trione era rinomato in provincia di Bari, anzi si diceva che proprio in Bari si comprava

solamente la pasta Trione. Mia nonna paterna aveva un negozio di generi alimentari nel centro storico e comprava solamente quella. Gli addetti alla distribuzione portavano la pasta lunga, avvolta secondo la specie in carta dura di colore azzurrognola, in cassoni di legno. Mentre la pasta minuta in sacchetti. Non mancava mai il minuzzame ed anche mio padre quando c’era, cercava di comprarla sebbene la minestra usuale buona per lui era quella degli spaghetti aglio ed olio e un pizzico di peperoncino. L’altro pastificio era quello del signor Salerno con l’ingresso a largo della Madonna del Carmine, in quel tempo la piazza del pesce era a Largo Castello e su Corso Umberto c’erano soltanto le camerette di frutta e verdura, separate tra di loro dagli alberi di quercia. Ora resta a testimonianza un solo maestoso albero all’inizio della piazza della verdura. L’accesso dietro le camerette era chiuso da entrambe le parti da cancelletti di ferro, da creare un letamaio, dove gli stessi venditori di frutta e verdura oltre a gettare gli scarti marci, la rendevano latrina a cielo aperto. Per fortuna la balconata del palazzo di Via Tupputi era in un giardino pendente di alberetti di limoni e mandarini, i profumi dei loro fiori attutivano i nauseanti odori. Vicino alla grossa quercia, tutt’ora esistente si vendeva la carne di una vacca morta al parto, vidimata dal medico veterinario comunale, escluse le parti interiori, dicesi perché cuore, polmoni e fegato si vedevano in nero. Le sue ossa andavano gettate dietro alle camerette, quindi il letamaio si arricchiva della presenza di cani randagi ed altri animali della fogna. Il pastificio Salerno era per me un luogo di ritrovo nelle ore libere dagli impegni parrocchiali; c’era un senso di cordiale amicizia e familiarità con lui, la sua famiglia e tutti gli operai. Spesso costui mi chiamava per farmi vedere tutta la trafila della lavorazione, e così cominciai a vedere come venivano fuori i maccheroni dai diametri diversi, le diverse tipologie di spaghetti, i capellini d’angelo, gli spaghettini sottilissimi che venivano gomitolati, e la pasta piccola: bucatini, penne, sedani, ruote, rigatoni e gomiti, i semi per il brodo. Assistendo alla produzione sognavo il tempo che fu, quando la domenica la mamma non aveva fatto gli strascinati e ci dava il compito di spezzare la pasta per la minestra di legumi. Era un modo per tenerci buoni ed occupati, ma bastava che si allontanasse un attimo e noi rubavamo un tozzo di pane e lo inzuppavamo nella salsa per gustare quel pane dal profumo di ragù…non c’era antipasto migliore di quello! Peccato che i due pastifici sono scomparsi; su quello in via Berarducci Vives è stato costruito un grosso edificio il cui pianterreno è occupato da supermercato, bar e negozio di abbigliamento. Quello sito in Largo Madonna del Carmine esiste ancora ma fra poco diventerà sezione dei vigili urbani. Sono sorti ora alcuni esercizi che confezionano la pasta fresca, tutti i giorni in piena attività. Il lavoro della mamma sulla madia ora è fatto da mamme vestite da chef che con i macchinari moderni confezionano la pasta fresca (cappelletti, ravioli ripieni, gnocchi, pappardelle, pasta all’uovo). Si dice che con un minimo prezzo la domenica si può andare a passeggio e lungo la riviera si può incontrare un pescatore che vende il polpo fresco e i ricci di mare. Alle 13,30 si torna a casa, il ragù è pronto, l’acqua bolle, si cala la pasta fresca, e in pochi attimi Buon Appetito a gloria di Dio!


16 - 15 OTTOBRE 2011

PUBBLICIT A’ PUBBLICITA


17 - 15 OTTOBRE 2011 Bollettino Informativo a cura dell'Ufficio Stampa dell'Associazione Commercianti BISCEGLIE - A N N O X - N . 19/ 2 0 1 1

www.confcommerciobisceglie.it

Commercianti: indennizzo per chi cessa l’attività

Aper ture Straordinarie: domenica 23 e 30 ottobre

Indennizzo di 467 Euro per chi decide di cessare l’attività.

del 12-10-2011 L' Amministrazione Comunale, a seguito della richiesta avanzata dalla locale Confcommercio, ha autorizzato l'apertura - facoltativa - degli esercizi commerciali del settore 'Non Alimentare' domenica 23 ottobre 2011. La stessa Ordinzanza Sindacale ha autorizzato, limitatamente al 'settore drogherie' la sospensione del turno di riposo infrasettimanale giovedì 27 ottobre 2011 e l'apertura facoltativa domenica 30 ottobre 2011. Resta confermata l'apertura straordinaria di domenica 30 ottobre

U

n indennizzo pari a 467 Euro mensili: ecco a quanto ammonta quest'anno il trattamento per gli operatori commerciali che decidono di cessare l’attività. Il beneficio, già previsto dal 1996 e di cui la categoria ha potuto usufruire fino al 31 dicembre 2007, è stato ripristinato con una norma inserita nella legge anticrisi (n. 2 del 28 gennaio 2009). Un atto fortemente voluto dalla Confcommercio, vista la crisi del settore mercantile negli ultimi anni. La prestazione funziona come un ammortizzatore sociale, il cui scopo è quello di accompagnare fino alla pensione coloro che lasciano definitivamente l’attività. Non si tratta comunque di assistenza a carico dello Stato, ma di autogestione. E' stato previsto, infatti, che la concessione dell'indennizzo venga finanziata – fino al 31 dicembre 2013 - tramite la maggiorazione dello 0,09 per cento dell'aliquota contributiva a carico dei commercianti in attività iscritti all'Inps.

R i ch i e s t a telematica visite mediche di controllo Circolare n. 118 del 12 settembre 2011 Con la Circolare n. 118 del 12 settembre 2011 l’INPS ha ritenuto, nell’ottica della continua implementazione dei servizi ai cittadini resi dall’Ente in via telematica, di attivare la possibilità per tutti i datori di lavoro di richiedere telematicamente la visita di controllo nei confronti dei lavoratori assenti per malattia. Dal 01 ottobre 2011 questa nuova funzionalità sarà automaticamente a disposizione di tutti i datori di lavoro che hanno conseguito l’accesso alla consultazione dei certificati di malattia tramite codice PIN. Per coloro che non hanno ancora un PIN per la consultazione dei certificati medici dei dipendenti è possibile usufruire del nuovo servizio telematico presentando una serie di documenti reperibili sul sito dell’Inps. La modalità di richiesta telematica sarà l’unico modo per richiedere le visite mediche di controllo a partire dal 01 dicembre 2011.

Ordinanza Sindacale n. 271

2011 degli esercizi commerciali del settore 'non alimentare' già prevista dall'ordinanza sindacale n. 4 del 13-012011.

Più tempo per regolarizzare l’I.V.A.

Circolare dell'Agenzia delle Entrate: regolarizazzione lunga per chi non è riuscito ad adeguare i sistemi informatici al cambiamento di aliquota Iva. La maggiore imposta potrà essere versata il 27 dicembre o il 16 marzo.

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iu' tempo agli operatori economici per regolarizzare le fatture erroneamente emesse con la vecchia aliquota e imposizione al 20% se le fatture sono state emesse anticipatamente o gli acconti sono stati pagati entro il 16 settembre 2011. Sono questi due dei principali chiarimenti forniti dall'Agenzia delle Entrate con la circolare n. 45/E di oggi che fornisce ulteriori indicazioni sull'applicazione della nuova aliquota Iva al 21%, prevista dal Dl 138 del 2011, ed entrata in vigore il 17 settembre. ''Per venire incontro alle esigenze degli operatori economici con particolari complessita' tecniche o gestionali, l'Agenzia concede piu' tempo per regolarizzare le fatture eventualmente emesse e i corrispettivi annotati in modo non corretto effettuando la variazione in aumento. Pertanto, i contribuenti che effettuano le liquidazioni periodiche con cadenza mensile possono regolarizzare le fatture emesse entro il mese di novembre fino al 27 dicembre e quelle emesse nel mese di dicembre fino al 16 marzo. Invece, i contribuenti con liquidazione Iva trimestrale possono correggere le fatture emesse entro il mese di settembre fino al 27 dicembre e quelle emesse nel quarto trimestre entro

il 16 marzo'', continua l'Agenzia delle Entrate. ''La circolare chiarisce che nel caso in cui sia stata emessa fattura o sia stato pagato in tutto o in parte il corrispettivo prima che si realizzassero i presupposti per l'imposizione, l'operazione si considera effettuata alla data di emissione della fattura o del pagamento. In questo caso l'aumento dell'Iva non si applica agli acconti pagati entro il 16 settembre, che hanno scontato l'aliquota del 20%, mentre per le fatture a saldo emesse successivamente ed eventuali altri acconti e' necessario applicare la nuova aliquota del 21%. Allo stesso modo, se entro il 16 settembre e' stata emessa una fattura anticipata, questa sconta l'aliquota del 20% anche se il bene e' stato consegnato o il servizio e' stato pagato successivamente a tale data. C o n l ' i n t r o d u z i o n e d e l l a n u o va aliquota il metodo matematico per la determinazione dell'imposta da versare diventa l'unico applicabile per i commercianti al minuto. In pratica l'imponibile si determina dividendo l'importo complessivo dei corrispettivi per alcuni valori (121 per le operazioni che scontano l'Iva del 21%)'', conclude l'Agenzia delle Entrate.


18 - 15 OTTOBRE 2011

Calcio a 5 Serie “A”: Bisceglie C5, due vittorie spazzano via la paura I ragazzi di Capurso superano con merito Asti e Fiumicino incamerando punti importanti per la salvezza

D

opo due sconfitte consecutive all’esordio in campionato il Bisceglie C5 inverte la marcia mettendo in cascina sei punti, conquistati nelle ultime due giornate. I ragazzi allenati da Leopoldo Capurso vincono con merito al Pala San Quirico di Asti contro gli orange allenati da Sergio Tabbia. Partita complicata ma sbloccata dal gol di Clayton, su assist di Favero. Nella ripresa forcing piemontese ma il Bisceglie dilaga con le splendide marcature di Mocellin, Laion e ancora Clayton. Nel finale c’è spazio per gli inutili propositi di rimonta astigiana, ma le reti di Corsini e Ramon servono solo a cristallizzare il risultato sul 4-2 per i pugliesi. Sette giorni dopo al PalaDolmen arriva la matricola Finplanet Fiumicino ed al Bisceglie serve solo vincere. A passare in vantaggio per primi però sono gli aeroportuali con Moreira. Prima dell’intervallo Clayton ristabilisce la parità. Nella ripresa le emozioni non mancano, Bisceglie in vantaggio con Favero ma subito riagguantato da E. Ayala. Il botta e risposta non intimorisce i neroazzurri del patron Russo che si riportano in vantaggio con la quarta rete stagionale di

Clayton, impattato per la terza volta dai laziali con Julio R o m a n i n i . Le speranze sembrano essere perdute, ma a trenta secondi dalla sirena finale Kaka insacca la rete del 4-3 facendo esplodere di g i o i a i l Pa l a D o l m e n . Bisceglie che naviga nella pancia della classifica a quota sei punti e che nelle prossime due settimane affronterà il Kaos Futsal Bologna, in terra emiliana il prossimo 22 ottobre, mentre il match interno contro il Venezia si disputerà venerdì 28 ottobre alle ore 20,30 per via della diretta televisiva da parte di Rai Sport Satellite. (Gianluca Valente)

Basket: Ambrosia, seconda vittor ia stagionale, Roseto k.o. al supplementare L’indomita squadra nerazzurra cancella lo stop di Rieti spuntandola sui quotati abruzzesi. Decisiva la rimonta da -10 nel quarto periodo, poi ci pensa Desiato ad acciuffare l’overtime, in cui Bisceglie dilaga con un break finale di 7-0.

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uore, carattere e determinazione nei momenti cruciali. Il “marchio di fabbrica” dell’Ambrosia di coach Parrillo emerge nella sofferta quanto meritata affermazione all’overtime su Roseto, giunto imbattuto al PalaDolmen. I nerazzurri riacciuffano in extremis una partita in cui alternano trame pregevoli ad errori determinati dal rodaggio (schemi e intesa) tuttora in corso. Convincente il profitto in termini di intensità difensiva (appena 69 punti subiti in 45’), perfettibile la coralità del gioco e la condizione di alcuni uomini. La cronaca è inaugurata dal miglior abbrivio di Bisceglie, che raggiunge il massimo vantaggio al 16’ (28-18). La prima reazione rosetana si sostanzia nel parziale di 2-8 a ridosso dell’intervallo, mentre al rientro l’incontro sembra assumere una piega pericolosa con il primo sorpasso ospite (30-35 al 22’). Il cast di Parrillo abbozza una replica, ma in chiusura di frazione Roseto si produce in un ulteriore break che porta lo scarto in doppia cifra (44-54). L’uscita per 5 falli di Storchi al 32’ non abbatte lo spirito di Bisceglie, viceversa la precisione di Desiato e la lucidità di Ambruoso rimettono l’incontro in equilibrio (55-55). Pathos alle stelle negli ultimi 2’ regolamentari: un gioco da tre di Caruso sancisce il +2, quindi lo stesso Caruso fallisce il match-point dalla lunetta e a soli 9” dalla sirena la penetrazione coraggiosa di Desiato regala a Bisceglie la nuova parità a quota 64 schiudendo le porte del supplementare. Roseto accusa il colpo sotto il profilo psicologico: la svolta arriva sul punteggio di 70-69 grazie al canestro di Desiato seguito dal recupero difensivo di Sergio che innesca Ambruoso per il 74-69 a 22” dalla sirena. I giochi sono ormai compiuti a favore di Bisceglie, che negli scampoli conclusivi può ulteriormente ampliare il divario ancora con il tandem Desiato-Ambruoso. «Contava vincere in qualsiasi modo e ci siamo riusciti, mantenendo l’imbattibilità del PalaDolmen – esordisce la 26enne ala Francesco Ambruoso - . Nelle battute cruciali loro hanno sbagliato di più, viceversa Bisceglie ha mostrato cuore e grinta da vendere e poi, nel supplementare, abbiamo assestato il colpo risolutore con il break di 7-0. Siamo tuttavia consapevoli che

bisognerà lavorare sodo per affinare giochi e automatismi, i margini di miglioramento sono ampi». Ambruoso è stato tra gli artefici del secondo acuto stagionale dei nerazzurri chiudendo la sua performance in doppia doppia (16 punti e 10 rimbalzi). «E’ importante soprattutto aver intascato i due punti a spese di un’avversaria del nostro stesso rango – rimarca il cestista barese - . Sono convinto di poter migliorarmi ulteriormente e di potermi togliere belle soddisfazioni in questa esperienza. Intanto adesso ci godiamo il turno di riposo cominciando a studiare Reggio Calabria che ospiteremo il 23 ottobre». (Mino Dell’Orco)


19 - 15 OTTOBRE 2011

Calcio Eccellenza: Bisceglie inarrestabile, sei successi di fila, fra campionato e coppa In Eccellenza i nerazzurri recuperano terreno dalla vetta portandosi a 2 dal Monopoli grazie al colpaccio di Tricase. Brillante cammino anche in coppa, con la qualificazione in semifinale già ipotecata grazie allo 03 sul sintetico del Manfredonia.

I

tifosi nerazzurri iniziano a sognare. Sei affermazioni di fila proiettano il Bisceglie sempre più a ridosso dell’apice della graduatoria di Eccellenza e pongono altresì una massiccia ipoteca per la qualificazione alla semifinale della Coppa Italia di categoria, percorso alternativo – da non trascurare – per centrare l’agognato passaggio in serie D. In campionato i nerazzurri hanno calato il poker di vittorie grazie al blitz del 9 ottobre sul prato del “San Vito” di Tricase. Accompagnati da oltre un centinaio di sostenitori nel match in terra salentina, i nerazzurri s’impongono per 32 sfoderando una prova di buon spessore sul piano della manovra e della personalità. Il risultato è sbloccato dal vantaggio tricasino dopo appena 4’ con Miccoli. Il Bisceglie impiega 3’ per impattare i conti con Carminati e qualche

minuto più tardi i padroni di casa rimangono in inferiorità numerica (espulso Striano). Cinico e spietato, l’undici allenato da De Trizio firma il sorpasso al 17’ sempre con Carminati (illustre ex di turno), imbeccato da un pregevole assist di Anaclerio, all’esordio da titolare. La gara sembra in discesa, ma un’ingenuità difensiva permette a Tondo di ripristinare la parità in apertura di ripresa. Al 13’, però, è Gigi Anaclerio a griffare il terzo e decisivo gol biscegliese con un preciso tap-in sul cross basso del giovane Di Bari. Nei restanti impegni di ottobre il Bisceglie sfiderà al “Ventura” il Noicattaro (16), prima del derby in trasferta di Corato (23) e del successivo match-clou casalingo contro il Cerignola (30). La marcia da caterpillar trova ulteriori riscontri nel rotondo colpaccio (0-3) di

giovedì scorso al “Miramare” di Manfredonia nell’andata dei quarti di finale di Coppa Italia. Artefici di una partenza deflagrante, suggellata dalle reti di Di Rito (1’) e La Fortezza (9’), i nerazzurri – a meno di clamorose sorprese – blindano la qualificazione grazie al tris a 10’ dallo scadere di Fabio Moscelli. La gara di ritorno, in programma al “Ventura” giovedì 27 con inizio alle 20, assume dunque i connotati di una semplice formalità. Classifica del campionato di Eccellenza dopo la sesta d’andata: Liberty Monopoli 15, Bisceglie, Manfredonia, Cerignola 13, Maglie 11, Corato 10, Racale 8, Vieste 7, Terlizzi, Copertino 6, Fasano, Tricase, Locorotondo, Noicattaro 5, San Paolo 4, Francavilla 3. (Mino Dell’Orco)

Maratona: Bisceglie Running, bella prova corale a Budapest H

a prodotto riscontri lusinghieri la “spedizione” di una qualificata rappresentativa della Bisceglie Running in occasione della 26ma Maratona di Budapest svoltasi domenica scorsa. Sul suggestivo percorso disegnato nella capitale ungherese il primo biscegliese al traguardo è stato Giuseppe Ruggieri, 136mo assoluto e nono classificato tra gli italiani con il tempo di 3h14’13. Prestazioni di spessore sono state inoltre ottenute da Matteo Di Venosa (168mo assoluto e 12mo tra gli italiani), capace di limare il suo primato personale portandolo a 3h17’42”, e dal presidente della società biscegliese Mauro Sasso. Quest’ultimo, a dispetto di un leggero infortunio nelle ultime settimane, ha tagliato il traguardo della sua 45ma maratona con il tempo di 3h24’40”, classificandosi 14mo tra gli

italiani. Nella pattuglia della Bisceglie Running non p o t e v a mancare l’inossidabile Mimmo Pellegrino, che ha portato a compimento la sua 130ma maratona nel crono di 3h46’04”, mentre Fausto De Girolamo ha archiviato la sua fatica in 4h18’35”. «Sono particolarmente soddisfatto per l’ottima prova collettiva della Bisceglie Running – commenta il presidente Mauro Sasso - , ho il piacere altresì di ricordare che nel gruppo figurava anche Nicola Di Liddo, alfiere dell’altra società cittadina, la Pedone Riccardi, a conferma dello spirito di reciproca amicizia e grande stima tra i due sodalizi. Un plauso meritato va attribuito all’organizzazione della maratona ungherese per l’efficienza

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del servizio e per aver mostrato agli occhi di tutti i partecipanti una città pulita e ordinata». (Mino Dell’Orco)


20 - 15 OTTOBRE 2011

A Bisceglie il primo “ciak” del cortometraggio “A chi appartieni”, di Gianluigi Belsito e Michele Caricola D

ue location come l’agenzia viaggi Geo Explorer e un piccolo loft nel centro storico di Bisceglie per il primo ciak, la scorsa domenica 9 ottobre, del cortometraggio di Gianluigi Belsito e Michele M. Caricola intitolato “A chi appartieni”. La sceneggiatura, firmata dai due cineasti con la regia di Caricola, vede protagonista un giovane studente universitario, catapultato in una società, quella odierna, spesso cinica e arrivista: nel difficile momento di passaggio dalla sua laurea al mondo del lavoro, Paolo si troverà di fronte una serie di compromessi che lo porteranno a maturare, sino a una personale decisione che cambierebbe il suo futuro. Il cortometraggio, dopo alcune anteprime nei cinema pugliesi, parteciperà ai concorsi di settore organizzati in Italia e, opportunamente sottotitolato in inglese, anche all’estero. La storia prevede, all’interno della sceneggiatura, l’inserimento di prodotti commerciali in una o più sequenze secondo moderne ed efficaci modalità di comunicazione d’impresa indicate con il termine di product placement. Tra le prime aziende ad aderire a questa opportunità c’è quella di erogatori e depuratori d'acqua Solpur.

I protagonisti sono due giovani andriesi, Luigi Di Schiena e Francesco Paolo Palmese, coprotagonista l’attrice Claudia Lerro, originaria di Corato. Partecipazioni speciali quelle di Francesco Carrassi e Giustina Buonomo, già visti in spot nazionali, film e fiction sulle reti Rai e Mediaset. Nel cast diversi altri attori come Pia Ferrante, Mauro Todisco, Massimiliano Tedeschi, Francesca Cangelli, Enzo Soldani, Antonio Todisco, Anna Lozito, Daniela Capriati, Maria Lanciano e lo stesso Gianluigi Belsito. In parte è biscegliese anche lo staff tecnico, con Daniele Pugliese, Giandomenico Veneziani e l’architetto Francesco Di Tullio per la scenografia. Le riprese continuano per tutto il mese di ottobre in altre location private ma anche in una scuola, in un supermercato e nel borgo antico: la trama prevede, infatti, il ritorno del protagonista al paese d’origine. Lasciandosi alle spalle la vita frenetica della città, Paolo attraversa i vicoli del borgo antico tornando a casa di sua madre nel centro storico. E’ possibile ancora partecipare, a titolo gratuito, con ruoli di figuranti nell’ultima scena, inviando foto e recapiti alla mail achiappartieni@libero.it

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