Bisceglie 15 Giorni n. 302 del 30 Settembre 2011

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Periodico d'Informazione - Anno XIII N. 302 (18) 30 - 09 - 2011

AMBIENTE: Cresce la eoccupazione per pr preoccupazione l e p e r fo r a z i o n i p e t r o l i ffe ere in Adr iatico.

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HA UTE CUISINE HAUTE CUISINE:: Mar io Musci si aggiudica il “Chicco d’Or o” d’Oro” all’Isola della Scala (VR)

Sedi: Padova - Bisceglie -Trani - Barletta Via Berarducci Vives, 2 - 70052 Bisceglie NUMERO VERDE 800.022.323


2 - 30 SETTEMBRE 2011

Ser vizio Civile vis Bisceg lie a vr à Servizio Civile:: A Avis Bisceglie avr vrà due v olont ar volont olontar arii D

opo tanta attesa è finalmente uscito il bando per il Servizio Civile 2012, che consentirà a tanti potenziali volontari di dare il proprio contributo in uno degli enti accreditati. Tra i progetti approvati una conferma è quella rappresentata da Avis Bisceglie, che per il sesto anno consecutivo potrà contare sull’apporto di valenti forze fresche. Il progetto, intitolato “Plasma e salute”, ha permesso alla sezione cittadina, presieduta da Patrizia Ventura, di poter contare su due unità. Alla selezione possono partecipare candidati di età compresa tra i 18 ed i 28 anni, con la possibilità di poter proporre la propria candidatura ad un solo progetto. Per poter seguire meglio l’iter per accedere alle selezioni è consigliabile visitare il sito www.avis.it che darà tutte le indicazioni del caso. Il termine ultimo per presentare la candidatura al servizio civile 2012 è il prossimo 21 ottobre. Esito positivo ha avuto la donazione effettuata domenica 25 settembre durante la festa del PDL in Piazza Vittorio Emanuele. Ben 25 le sacche raccolte che fanno da buon viatico alla prossima giornata, prevista per domenica 18 ottobre nella rinnovata sede di Via Lamarmora. I lavori, che hanno riguardato i rivestimenti interni ed esterni della struttura, hanno consentito alla sezione avisina biscegliese di rispettare le nuove normative, emanate dalle Regione Puglia in merito alle sedi che ospitano giornate di donazione. Avis Bisceglie che ha risposto presente, con due suoi delegati, al forum “Come gestire le risorse”, che si è tenuto presso l’Hotel Crowne Plaza di San Donato Milanese. Un segnale di forte crescita volto all’aggiornamento ed alla voglia di crescere attraverso le nuove leve. (Gianluca Valente)

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AV I S

Alla selezione possono partecipare candidati di età compresa tra i 18 ed i 28 anni. Esito positivo dalla raccolta effettuata durante la festa del PDL

Aism na Mela Aism:: U Una per la V it a 20 11 Vit ita 201 S

cegli le mele dell’AISM (ASSOCIAZIONE ITALIANA SCLEROSI MULTIPLA) sabato 8 e domenica 9 ottobre saremo presenti dalle ore 9.00 alle ore 21.00 in piazza San Francesco, nei pressi del cinema Politeama e, grazie alla gentile collaborazione del Parroco Don Michele Barbaro, all’esterno della Parrocchia Santa Caterina, al fine di distribuire mele in cambio di un’offerta per la raccolta a livello nazionale di fondi per la ricerca scientifica sulla sclerosi multipla. Referenti: Francesca Rigante - Cosimo De Bari SEZIONE PROVINCIALE BARI


3 - 30 SETTEMBRE 2011

EDIT ORIALE EDITORIALE

UNITA’ D’ITALIA: Per costruire una vera Unità occorre riannodare i fili della Storia, ricercando la verità. La toponomastica biscegliese ignora il Regno delle Due Sicilie. Mentre “onora” la memoria di Enrico Cialdini, massacratore d’inermi...

I

di Salvatore Valentino

l 27 marzo del 2009 inoltravo al Sindaco di Bisceglie un’istanza motivata, allo scopo di eliminare dalla toponomastica cittadina “Via Cialdini”, per dedicarla a “Carlo III di Borbone”. Nella missiva, che ripropongo nel riquadro in basso, ci sono tutte le motivazioni che hanno spinto me, assieme a centinaia di Amici di tutte le regioni meridionali, a contestare i festeggiamenti che il Comune di Castelvetro (MO) stava approntando in quel periodo per rievocare la figura di Enrico Cialdini, generale del Regio Esercito Sabaudo, inviato da Vittorio Emanuele II nel Regno delle Due Sicilie (la nostra Nazione) allo scopo di debellare le resistenze verso quella che fu non già una “guerra di liberazione”, ma una vera e propria invasione con guerra non dichiarata, che generò la prima “pulizia etnica” della storia d’Italia, i cui effetti li avvertiamo fortemente ancora oggi, a 150 anni di distanza.

Non è un mistero per nessuno che il centocinquantesimo anniversario dell’Unità d’Italia stia trascorrendo fra una generale e sostanziale indifferenza, se non addirittura contestato, a Nord come a Sud... Ciò perchè allora si volle “fare l’Italia”, ma sul “fare gli italiani” i metodi furono alquanto discutibili, per voler usare un eufemismo. Significative appaiono le parole dell’assessore alla cultura di Castelvetro, che invito a rileggere con attenzione, da cui emerge la necessità, a Nord come a Sud, di riannodare il filo spezzato della Storia attingendo alla verità, che essendoci stata negata per 150 anni, sta producendo un progressivo sfilacciamento nel tessuto sociale nazionale grazie al prevalere di movimenti secessionisti. Ma restiamo a Bisceglie: è doveroso far rilevare che la nostra Città gronda di testimonianze storiche ed architettoniche che sostengono il concetto di Nazione per

il Sud. Dai Normanni, agli Angioini, agli Aragonesi fino ai Borbone, Bisceglie è colma di opere, edifici, chiese che ne testimoniano l’attenzione verso questo territorio. Per contro faccio fatica ad individuare una sola testimonianza dell’amore verso Bisceglie da parte di Casa Savoja. Sia chiaro, nessuno vuole rimettere sul Trono di Napoli una dinastia i cui discendenti odierni si distinguono per serietà e sobrietà (Spagna); ma riconoscere nella toponomastica cittadina le tracce della nostra Storia è un dovere irrinunciabile e non più rimandabile. Così contribuiremo ad insegnare alle giovani generazioni il valore di una identità che ci è stata rubata nel 1861, e che oggi a fatica moltissimi di noi cercano di recuperare e fare propria. Affinchè non si dica più del nostro Sud che è Terra di una Storia Minore.

Oggetto: Istanza per la cancellazione dalla toponomastica cittadina di “VIA CIALDINI”.

massa operato dai suoi generali, dalle distruzioni di interi villaggi e masserie, dalla deportazione di massa di oltre 40.000 soldati di quello che fu l'esercito Borbonico fin nelle prigioni piemontesi, per fiaccarne la resistenza, per piegarne le volontà. Uno dei personaggi di quell'epoca che maggiormente umiliò le nostre genti, uccise civili inermi, ne incendiò le case ed i raccolti, allo scopo di fare "terra bruciata" attorno a uomini a torto catalogati quali "briganti", fu il generale Enrico Cialdini, al quale il governo di Vittorio Emanuele II affidò i due terzi del proprio potenziale militare proprio per soggiogare le sacche di resistenza nel Meridione d'Italia. Un ruolo da aguzzino riconosciuto di recente anche da studiosi settentrionali, come l'assessore ai Servizi Culturali del Comune di Castelvetro (Modena), Giorgio Montanari, che in una Sua missiva a me indirizzata a riguardo del Cialdini riporta un brano del suo volume "Eserciti in campo nel Risorgimento. I vinti": «...Chiaro, quindi, come la ricerca storica presentata in questa pubblicazione, possa diventare un contributo utile per precisare e rivisitare alcune fra le più clamorose “falsificazioni “ storiche , anche in vista dell’appuntamento del 2011, centocinquantesimo dell’Unità d’Italia, e per noi castelvetresi, anche duecentesimo anniversario della nascita del protagonista Enrico Cialdini. Non è forse male iniziare a considerare come fenomeno politico importante, l’attenzione che il sud d’Italia sta imponendo all’opinione pubblica, relativamente al cosiddetto fenomeno del “ brigantaggio “. Imponente e sanguinosa epopea popolare troppo significativa per continuità nel tempo e per le miglia di morti conseguenti, perché la si possa

ricondurre in ambito folcloristico, senza dimenticare che al primo periodo di presenza militare ed alla gestione delle repressione fu preposto il nostro Cialdini, comandante delle forze regolari ed affiancato dalla Guardia Nazionale. Né d’altra parte, è più credibile riproporre l’invenzione di un Regno borbonico arretrato quando le evidenze di storia economica dimostrano esattamente il contrario...». Comprenderà, quindi, Caro Sindaco, la necessità che proprio da Bisceglie, che conserva in alcuni suoi tratti architettonici ed urbanistici la memoria dell'opera dei Borbone (Molo Borbonico, Dipinto del Porto di Bisceglie dell'Hackert, conservato presso la Reggia di Caserta, ed altri esempi), possa e debba partire un deciso segnale di amore per la verità storica e di restituzione della dignità, anche se in forma postuma, alle nostre genti del Sud d'Italia. Per i motivi narrati e per altri ancora che, insieme agli amici dei Comitati delle Due Sicilie renderemo noti al vasto pubblico in futuro attraverso convegni e pubblicazioni, Le chiedo senza esitazione di voler considerare seriamente la eliminazione dalla toponomastica cittadina della "Via Cialdini", peraltro individuata in pieno centro cittadino, sostituendola con la più dignitosa "Via Carlo III di Borbone", sovrano amato dal popolo ed artefice di un periodo fecondo di progresso civile, economico e culturale senza pari. In attesa di un Suo cortese cenno di riscontro, che sono certo non mancherà, colgo l'occasione per ringraziarLa e porgerLe cordiali saluti. Bisceglie, 27 marzo 2009 Salvatore Valentino

Caro Signor Sindaco Avv. Francesco Spina, pur comprendendo che le contingenze sociali, economiche e politiche sono tali da coinvolgerLa quotidianamente in una routine lavorativa imprevedibile quanto impegnativa, mi permetto di sottoporLe una questione che ritengo non più procastinabile, in quanto penso sia giusto, dal punto di vista culturale, compiere sempre una costante ricerca storica che rivaluti le radici culturali, sociologiche ed identitarie delle genti del Sud d'Italia. Sono testimone e compartecipe di un crescente impegno e coinvolgimento di un gran numero di persone, nella nostra Regione come nelle vicine Campania, Basilicata, Calabria, Molise, Abruzzo, Lazio e Sicilia, amanti della verità storica al punto di aver dato vita, seppur con diverse sfumature ma accomunati dal medesimo spirito patriottico, ai Comitati delle Due Sicilie. Si tratta, invero, di un fenomeno che sta crescendo e che è ben lontano dall'essere stigmatizzato come un evento estemporaneo, o peggio ancora prettamente nostalgico: attraverso la rilettura degli ultimi 150 anni, nel corso dei quali siamo stati coinvolti, nostro malgrado, in un processo unitario nazionale che ha lasciato irrisolta la "Questione Meridionale", al punto che oggi si parla sempre con maggiore insistenza di "Federalismo", i movimenti Duosicliani sono impegnati costantemente nel portare alla luce la verità storica, sommersa dalle macerie dell'occupazione dell'esercito Piemontese della primavera del 1860, dallo scientifico sterminio di


4 - 30 SETTEMBRE 2011

I N C I T T A’

Festa della Scuola: decima edizione del premio promosso dal Rotary Club Il tradizionale appuntamento rotariano, occasione per ribadire l’attenzione al mondo dei giovani ed al valore dell’istruzione.

A

nche per quest’anno si riconferma l’ormai consueto appuntamento con la “Festa della Scuola”, evento di spicco dell’attività del nostro Rotary Club giunto ormai alla sua decima edizione. La manifestazione, svoltasi lo scorso 29 settembre presso l’Hotel Salsello, è stata occasione propizia per ribadire l’attenzione che tutto il Club riserva da sempre al mondo dei giovani e al valore dell’istruzione e della personale preparazione culturale e professionale ovvero per premiare quelle che sono le eccellenze giovanili di spicco della nostra città. A fare gli onori di casa il presidente del Club avv. Bruno Logoluso affiancato dal prefetto Massimo Cassanelli nonché dal prof. Giuseppe Di Liddo assistente del Governatore in carica, il dott. Mario Greco.

Ospite d’onore della serata il past governatore dott. Marco Torsello. Dal dott. Torsello giunge il più grande incoraggiamento diretto alla giovane ed entusiasta platea affinchè i valori rotariani possano essere conosciuti dai ragazzi e consolidati tramite la personale esperienza professionale e di vita di ognuno. Testimonianza diretta dei grandi risultati che l’etica rotariana produce sono certamente il Rotaract e l’Interact, i due Club giovanili patrocinati dal Rotary Club e presieduti rispettivamente da Antonio Dell’Olio e Susanna Lopopolo. Protagonisti indiscussi della serata sono stati quelli che Massimo Cassanelli, in un suo articolo, tempo fa definì “giovani straordinari nell’ordinario”, ragazzi che nonostante le quotidiane difficoltà personali, familiari e sociali sono riusciti a dare il meglio di sé nella loro carriera scolastica diplomandosi con le eccellenti votazioni di 100 o 100 e lode presso gli istituti superiori della nostra città. Spiccano i quattro neodiplomati, due ragazzi e due ragazze che sono stati premiati con borse di studio: Nicola Colangelo, diplomatosi presso l’Istituto professionale “S. Cosmai” (indirizzo turistico) premiato con la borsa di studio messa a disposizione dalla Banca Popolare Pugliese per il suo lavoro intitolato “Il viaggio”; Nicola Civita diplomato presso l’Istituto Professionale per l’Industria e

premiato dalla borsa di studio offerta dal rotariano Salvatore Silvestris in quanto autore dell’elaborato dal titolo “La coscienza dell’uomo moderno; Camilla Di Leo diplomata presso l’ITC “G. Dell’Olio” e premiata dal Rotary Club nella persona dell’avv. Bruno Logoluso per il suo progetto dal titolo “Switch Pad”; ed infine Concetta Torzilli, diplomata presso il Liceo Scientifico-Linguistico-Coreutico “L. Da Vinci” e premiata dalla borsa di studio messa a disposizione dalla famiglia

Francesco (100); 5 C: CONSIGLIO Francesco (100 e lode), LOPS Roberta (100 e lode), NAPOLETANO Angelo D. (100 e lode), COSMAI Alberto Francesco (100), GAUDINO Marco (100), NAZZARINI Valeria (100), RUBINI Antonietta (100); 5 D: STANCA Alessandro (100 e lode), DIVITO Gianluca (100), MONOPOLI Bruna (100), ROSITO Luigi (100) e TATOLI Claudio (100); 5 E: DELL’OLIO Fabio (100 e lode) e D’ADDATO Francesca (100). (Angela Francesca Valentino)

Testimoni credibili del Vangelo contemporanei di casa nostra

B u o n e va c a n z e , caro don Pierino Q

del dott. Girolamo Di Gregorio per il suo lavoro conclusivo intitolato “Perché la notte è buia”. Sono state inoltre poste a disposizione altre due borse di studio i cui vincitori sono stati estratti a sorte grazie alla disponibilità della scuola linguistica “Better English” di Bisceglie. Una serata di premiazione ricca di incentivi per questi nostri giovani; una nuova generazione che necessita di essere instancabilmente sorretta dal più sano associazionismo ispirato ai valori dell’amicizia, della lealtà nelle relazioni umane e professionali, della pace e della comprensione tra i popoli. Tutti valori, insomma, che sin dalla sua nascita il Rotary Club ha cercato di promuovere in Italia e nel Mondo, nella profonda convinzione che una società fondata su principi morali ed etici lontani dall’astrattezza e vicini al vivere quotidiano, possa essere il modello di società migliore da riservare ai nostri figli e a tutte le generazioni future. Riproponiamo di seguito l’elenco dei premiati suddivisi per istituto e classe di appartenenza: ITC “G. Dell'Olio”: per la 5° A Iter, a: RICCHIUTI Angela (100) e SASSO Michela (100); per la 5° B Iter, a: LEUCI Christian (100 e lode), RANA Luisa (100), SASSO Dalila Ivana (100), ZINGARO Nicolas (100); per la 5° A Igea, CAPURSO Annarita (100); Liceo Scientifico “L. da Vinci”: 5 A linguistico: PICCIALLI Raffaele (100 e lode), BERARDI Michela (100), BOMBINI Giampiero (100), GENTILE Giovanni (100); 5 B linguistico: LAURORA Alessia (100 e lode), GALANTINO Alessandro (100), SCAGLIONE Barbara (100); 5 B: KONDERAK Arturo (100 e lode), LOSAPIO Stefania (100 e lode), LOPOPOLO Marianna (100) e LOPOPOLO Susanna (100), PEDONE

uattro anni or sono, mancano solo un paio di mesi, don Pierino Arcieri (7/4/1947- 3/12/2007) , sacerdote, parroco, Rettore del Seminario Arcivescovile Diocesano “Don P. Uva” , Padre Spirituale del Seminario regionale di Molfetta, partì per le “grandi vacanze” (Abbé Pierre). Don Pierino è stato per i biscegliesi tutti, non credenti inclusi, uno dei pilastri spirituali, un testimone credibile del Vangelo . Ha dedicato la sua vita al messaggio di Gesù. Il nostro “don”, mai distratto dalla terra per l’alto dei Cieli, ha sempre combattuto l’idea, la prassi , di confinare la religione ad un fatto privato, ad un vacuo sentimentalismo; chiedeva autenticità nel discorso della fede, contro ogni intellettualismo di certi teologi. Invitava a non ancorarsi a obsoleti schemi precostituiti, ma a tuffarsi “nelle esigenze originarie del Vangelo”(Hans von Balthasar, sacerdote e dottissimo teologo). L’ex amato parroco della parrocchia di san Lorenzo e Padre Spirituale Del Pontificio Seminario di Molfetta nelle sue omelie, incontri di preghiera, letture e studio dei Salmi, ci aiutava a purificare la fede, a liberarla da forme di superstizione. Invitava pure a riflettere molto sulla religiosità popolare (processioni, tradizioni, sacramenti), che è una grande risorsa ma comporta non pochi problemi. In altre e sintetiche parole, diceva: “processioni si, ma da purificare. Noi dobbiamo puntare molto sulla dimensione culturale, biblica e teologica”. “Il mio e il vostro impegno per gli ultimi - amava ripetere - non dev’essere semplice filantropia, ma carità cristiana autentica”. Don Pierino resterà nella memoria di tantissimi biscegliesi e dell’Arcidiocesi. Ora è andato all’Incontro che ha sempre atteso. Buone vacanze nella pienezza eterna, amatissimo don Piero. Don Pierino, Lassù di sicuro sei in buona compagnia, stai bene, ma noi quaggiù sentiamo la tua mancanza. Si, ci manchi!!!! (Mimì Capurso)


5 - 30 SETTEMBRE 2011

I N C I T T A’

Igiene Pubblica: quella per il “Senso Civico” è una battaglia dura...! Il fronte dell’Igiene Pubblica a Bisceglie è sempre più al centro dell’attenzione, sia dei partiti politici, sia dei cittadini. Ma a fronte di problemi atavici, come l’organizzazione del servizio, si contrappone sempre più di frequente l’assenza di Senso C i v i c o d a p a r te d i m o l t i biscegliesi, che si ostinano ad imbrattare le strade urbane e quelle rurali con rifiuti tossici e pericolosi. Si tratta di una battaglia difficile da combattere, se non ci sarà una diffusa assunzione di responsabilità, da parte di tutti.

Che l’attualità ci presenti una diffusa

sfiducia verso il mondo politico, sempre più alle prese con la strenua difesa di privilegi indifendibili, è altresì vero che si assiste, sempre più frequentemente, ad una diffusa deresponsabilizzazione dei cittadini, non sempre inclini a rispettare le norme del vivere civile. E così accade che le vie cittadine, pulite a fatica, si ritrovino dopo poche ore di nuovo imbrattate di cartacce e rifiuti d’ogni genere. Così come le strade extraurbane, in special modo quelle rurali ed i fondi rustici adiacenti, si ritrovino ricolme di rifiuti tossici e pericolosi, nonostante l’esistenza ed il buon funzionamento dell’Isola Ecologica, ed il ritiro gratuito a domicilio dei rifiuti ingombranti. Senza contare i frequenti atti vandalici

Ottobre 2009: rimozione dei rifiuti di amianto dalle campagne. ai danni dell’arredo urbano, di giardini, piazze e luoghi di ritrovo, come da ultimo accaduto allo stemma della Città di Bisceglie, posto al centro di Piazza Vittorio Emanuele, il familiare “Palazzuolo”. Ormai la situazione di Bisceglie appare, agli occhi dei cittadini più attenti, insostenibile; a niente valgono le frequenti prese di posizione dei diversi partiti politici ai quali sfugge, evidentemente, che non basta più recriminare, bensì lavorare tutti assieme per superare la sempre crescente inciviltà di molti. Una approfondita pulizia dell’agro fu effettuata nei mesi di settembre ed ottobre del 2009: centinaia di tonnellate di amianto, gomme, scarti di lavori edili,

Ottobre 2009: rimozione dei rifiuti speciali ed elettrodomestici. elettrodomestici e rifiuti d’ogni genere furono rimossi con l’impiego di una somma considerevole, ben 150 mila Euro, da parte del Comune. Ebbene, a distanza di circa due anni, in quelle stesse zone è facile rinvenire gli stessi rifiuti, depositati nottetempo da mani incoscienti, che stanno perpetrando un vero danno criminale all’ambiente. Inutile rimarcare come questi danni ambientali, oltre a nuocere alla salute di tutti i cittadini, non costituiscono un degno biglietto da visita per i turisti che visitano la nostra Città. Insomma, non è più tempo di recriminare: occorre che ognuno si assuma la sua parte di reponsabilità, a cominciare dalle forze politiche, tutte, che la devono

smettere di fare del facile populismo e devono lavorare per diffondere fra la cittadinanza quel senso civico ormai in gran parte perduto. Il facile rimpallo delle responsabilità, che non risparmierebbe nessuno, oggi come ieri, non aiuta Bisceglie a crescere ed a diventare riferimento nel territorio, sia dal punto di vista igienico, sia da quello più importante turistico. Il perdurare di queste manifestazioni di inciviltà danneggiano tutti: dai singoli cittadini, la cui salute appare seriamente compromessa, alle attività produttive e commerciali, che non beneficerebbero della vitale presenza di turisti.

Settembre 2011: ecco come si presentano oggi quegli stessi luoghi ripuliti circa due anni fa....


6 - 30 SETTEMBRE 2011

CUL TURA CULTURA

Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme: a Bisceglie la cerimonia di investitura L

a Città del Dolmen è tornata ad ospitare, dopo alcuni decenni, una cerimonia d'investitura dei Cavalieri e Dame dell'Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme. La cerimonia di investitura si è svolta presso la Basilica di San Giuseppe, presso la Casa della Divina Provvidenza, domenica 25 settembre. Presenti gli appartenenti a questo storico e prestigioso ordine cavalleresco cattolico, strutturato come un'associazione pubblica di fedeli della religione cattolica, eretta dalla Santa Sede, dalla quale direttamente dipende, avente personalità giuridica canonica e civile. Il Sacro rito è stato presieduto da S.Ecc. Mons. Giovan Battista Pichierri, Arcivescovo della Diocesi di Barletta, Trani, Bisceglie e Nazareth, con il quale hanno concelebrato S. Ecc. Mons. Enrico dal Covolo, Vescovo titolare di Eraclea, Rettore Magnifico della Pontificia Università Lateranense, S. Ecc. Mons. Giovanni Ricchiuti, biscegliese ed Arcivescovo di Acerenza e Don Mauro Camero, Rettore della Basilica Concattedrale di Bisceglie.

La delegazione di Trani dell'O.E.S.S.G. - appartenente alla sezione Nazareth -Barletta e facente capo alla Luogotenenza dell'Italia Meridionale Adriatica- ha curato gli ultimi preparativi sotto la guida del Delegato Gr. Uff.le Vincenzo Camporeale coadiuvato per l'occasione dai Comm.ri Giacomo Vania e Mauro Pedone -,cerimonia cui hanno preso parte con le Autorità Civili e Militari, i rappresentanti delle sezioni e delegazioni sparse in Puglia e regioni limitrofe, in primis il Luogotenente per l'Italia Meridionale Adriatica, Grand' Uff. Dott. Rocco Saltino. Tra queste quella di Andria guidata dal Gr. Ufficiale dr. Pasquale Ciciriello, quella di Barletta dal Gr. Ufficiale Angelo Rizzi e di Corato dalla Dama di Commenda dr.ssa Giovanna Addario Chieco. Una delle caratteristiche del rito d'investitura è stata la consegna degli "speroni" e l'imposizione della "spada" – che connota proprio l’investitura degli appartenenti all’Ordine

Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme- momento altamente simbolico che ricorda i risvolti equestri, religiosi e militari dell'Ordine (oggi ormai definitivamente caratterizzato da una forte connotazione di natura prettamente religiosa). Derivazione ideale di quel gruppo di cavalieri, a cui fu affidato il compito di custodire in pace e difendere in guerra la chiesa del Santo Sepolcro in Terra Santa. Un impegno che, con il trascorrere dei secoli, si è trasformato in un concreto sostegno e vicinanza alla popolazione cristiana, che si esplica in attività benefiche o caritatevoli, in azioni di solidarietà, catechesi e percorsi di fede, scambi culturali, pellegrinaggi, attenzione alle comunità cristiane della regione mediorientale. L'Ordine del Santo Sepolcro trae le sue origini storiche nel sodalizio cristiano costituitosi presso la Chiesa del Santo Sepolcro in Gerusalemme subito dopo la conquista della Città Santa da parte dei Crociati. Secoli dopo, nel 1847, ripristinato il Patriarcato Latino di Gerusalemme, il Beato Pio IX, con la bolla "Nulla Celebrior" diede nuova vita all'Ordine, affidandogli il compito precipuo di provvedere al mantenimento delle attività del Patriarcato stesso. Lo Statuto, più volte modificato (fino all'ultimo aggiornamento approvato nel 1996), ne mantenne immutata la finalità caritativa di assicurare un regolare appoggio di preghiere e di opere alle comunità cristiane in Terra Santa. Finalità che si é rivelata essenziale negli ultimi decenni, anche come mezzo per arginare la forte tendenza all'emigrazione. Alcuni dati diffusi in questi ultimi anni dall'università di Betlemme forniscono uno scenario quanto mai drammatico. Dal 1948, hanno lasciato la Terra Santa 230 mila cristiani. La popolazione cristiana di Gerusalemme, che conta oggi 14 mila persone, è scesa, tra il 1840 e il 2002, dal 25% a! 2%. Nello stesso periodo, gli ebrei sono passati da 4 mila a 400 mila unità, mentre i 4.600 mussulmani sono diventati 143mila. Con i contributi dei circa 24.000 cavalieri e dame, raggruppati in 52 Luogotenenze (di cui 5 in Italia), l'Ordine del Santo Sepolcro, oltre alle 68 parrocchie cattoliche, finanzia circa 45 scuole frequentate da oltre 19 mila ragazzi appartenenti ad ogni razza e religione. (Vincenzo Cassano) Foto di Vincenzo Cassano


7 - 30 SETTEMBRE 2011

AMBIENTE

Petrolio in Adriatico: cresce il fronte della protesta L’allarme lo hanno lanciato mesi fa gli attivisti dei movimenti ambientalisti e libere associazioni per impedire le perforazioni petrolifere al largo delle Isole Tremiti. Piano piano abbiamo scoperto che il fronte delle perforazioni petrolifere è molto più ampio: parte dall’Adriatico centrale per giungere sino alle nostre coste. In pericolo la pesca e le attività connesse: dalle nostre mense alla ristorazione ed al turismo in generale. Giusto chiedersi: cosa fa il Ministero dell’Ambiente? E qual è il ruolo dei nostri Parlamentari? Ricerca del petrolio al largo delle coste biscegliesi.

Se i politici tacciono la città deve mobilitarsi. E’

recente la notizia dell’avvio, anche al largo delle coste biscegliesi, di ricerche di giacimenti petroliferi. Rimango allarmato, più che dalla notizia, dall’indifferenza con cui i nostri rappresentanti politici, ad ogni livello, stanno tacitamente accettando questa ennesima violenza al territorio, all’ambiente, questa nuova colonizzazione del Sud. Incredibile è anche il ruolo contraddittorio di Stefania Prestigiacomo, Ministro per l’Ambiente: anziché tutelare il nostro mare, le nostre coste, l’economia che trae vantaggi dal rispetto della natura, si allea con le Compagnie petrolifere e autorizza la ricerca del petrolio nei nostri mari. Che avviene, o avverrà, con un metodo dichiaratamente invasivo, cosiddetto “Airgun”, cioè con ispezioni sismiche consistenti in violente scariche di aria compressa verso i fondali marini in grado di individuare l’esistenza di eventuali giacimenti petroliferi provocando, nel contempo, forti alterazioni all’ecosistema marino e la morte di numerose specie di pesci. L’operazione, finalizzata ovviamente ad una futura estrazione del greggio, probabilmente in nome di una malintesa libertà d’impresa che l’appartenenza all’Europa ci imporrebbe, non può lasciarci indifferenti; né possiamo essere semplici spettatori del conflitto in corso tra Istituzioni dello Stato (Regione Puglia contro Ministero per l’Ambiente) che vede la prima ricorrere al Tar per difendere l’integrità del suo territorio, non dall’assalto di imprenditori senza scrupoli, ma addirittura dalla leggerezza e superficialità con cui a livello centrale con-

tinua ad essere affrontata la questione. Il disastro ambientale che nel maggio 2010 si verificò nel Golfo del Messico non ha insegnato nulla? Sorrido quando leggo che sono denunciati i pescatori di datteri che, con il loro comportamento incosciente causano la desertificazione dei fondali marini; quando leggo delle forti sanzioni comminate a pescatori rei di aver violato il fermo biologico. Tanta severità verso…i pesci piccoli (è il caso di dirlo). E poi? Tanta sottomissione verso i poteri forti che, se riusciranno nel loro intento, causeranno danni ben più gravi ed irreversibili al nostro mare. E’ inaccettabile il silenzio della classe politica, del governo, dei parlamentari eletti nelle regioni adriatiche che, da Trieste a S. Maria di Leuca, dovrebbero esprimere una sola voce. Eppure non sono mancate le sollecitazioni e le proteste. Tra le tante, il Comitato “No Petrolio” ha presentato al Governo, da circa un anno, un documento con cui richiede di approvare una norma che vieti ogni ulteriore installazione di piattaforme petrolifere in tutto l’Adriatico e di farsi promotore, verso la Comunità Europea, di una nuova normativa che preveda il divieto di installazione di piattaforme petrolifere in mare a una distanza dalla costa inferiore a 160 km, ritenuta misura minima di sicurezza e già adottata in altri Paesi. Ancora una volta, sui problemi di vitale importanza per la nostra stessa sopravvivenza, dobbiamo purtroppo registrare il silenzio assoluto. Perché gli onorevoli Amoruso, Silvestris, Boccia non ci fanno conoscere il loro pensiero, le loro iniziative a difesa del nostro mare? Perché dobbiamo riporre le nostre speranze solo nelle manifestazioni di associazioni ambientalistiche che si vedono costrette a colmare l’inerzia dei nostri eletti? (Pasquale Consiglio)

Ricerca del petrolio al largo delle coste biscegliesi.

Il Ministero per l’Ambiente non ha consultato la Regione Puglia I

n data 5 Agosto 2011, la Spectrum Geo LTD ha fatto istanza al Ministero dell’Ambiente per l’autorizzazione di ispezione dell’Adriatico con il metodo dell’Airgun per la ricerca di petrolio. Le due concessioni d1 BP SP e D1 FP SP in giacenza al Ministero, con allegate mappe satellitari, mostrano l’estenzione ragguardevole del territorio investito da questa ricerca: circa 30mila chilometri quadrati comprendenti Emilia Romagna, Marche, Abruzzo, Molise, Puglia.

La tecnica di ispezione, l’Airgun, consiste in scariche violente di aria compressa verso i fondali marini. I risultati forniscono precise informazioni sui giacimenti petroliferi, dovuti alla riflessione delle onde. Autorevoli indagini scientifiche mondiali affermano l’estrema nocività della tecnica utilizzata, le onde riflesse dall’indagine causano interferenze con il sonar dei capodogli, lesioni permanenti, destabilizzazione con conseguente confusione di schiocchi, nonché morte di cetacei, pesci e numerose specie bentonitiche anche a chilometri di distanza dal punto di ispezione. È importante affermare che il governo non ha assolutamente coinvolto la Regione Puglia nella procedura di V.I.A., né ha mai considerato gli effetti della nocività dell’Airgun (probabilissima causa dello spiaggiamento di numerosi cetacei). Lo scopo della Spectrum Geo LTD, presumibilmente, è quello di commercializzare i dati a ditte terze con conseguente petrolizzazione del Mediterraneo. Se il disastro avvenuto a centinaia di chilometri dalle coste scozzesi è stato considerato uno dei più gravi disastri ambientali dal 2000 ad oggi in ambiente oceanico, chissà cosa potrebbe accadere in un mare chiuso qual è proprio l’Adriatico le cui licenze per approvvigionamento di petrolio verranno elargite a poche decine di chilometri dalla costa. Nelle coste americane, il divieto di ispezione e trivellazione è sancito per 160 km dalla riva. Noi vogliamo proteggere il mare, il motivo caratteristico di molti borghi pugliesi, senza venderlo o svenderlo a nessuna compagnia petrolifera. Bisogna vietare assolutamente le prospezioni in adriatico! La questione, accesasi molto tempo addietro, ha visto l’intervento del ministro Prestigiacomo che, con DM 126/2011 autorizzò le indagini petrolifere nell’adriatico. L’associazione Ambiente e/ è Vita ha proposto ricorso al TAR Lazio contro le ricerce di idrocarburi a largo delle isole Tremiti. Come associazione, invitiamo l’Assessorato all’Ambiente del Comune di Bisceglie a fornire maggiori spiegazioni in merito vista la questione e viste le problematiche elevate che sorgono. Daniele Felice Sasso - Presidente di Ambiente e/è Vita Puglia Onlus - Bat


8 - 30 SETTEMBRE 2011

Corazzata “Roma”: Bisceglie non dimentica i suoi Eroi

I N C I T T A’

L’ormai immancabile appuntamento con la Storia è stata occasione per parlare ai giovani del valore dei nostri uomini di fronte alla tragedia della guerra.

M

artedì 27 settembre si è svolta a Bisceglie, nella piazza omonima, la cerimonia di commemorazione dei caduti della Corazzata “Roma”. Erano presenti all’evento il sindaco. avv. Francesco Spina, l’ing Renzo Valentini, all’epoca Tenente di Vascello scampato per un caso fortuito alla morte, autorità religiose, civili e militari, per la Marina il capitano di corvetta

Laterza, le associazioni combattentistiche e d’arma di Bisceglie. In apertura le solenni cerimonie dell’alzabandiera con la formazione di rappresentanza della Marina Militare e della deposizione della corona ai piedi della lapide che commemora i sei cittadini biscegliesi, marinai a bordo della “Roma”, a cui hanno fatto seguito l ’o m e l i a d i d o n M a r i n o A l b r i z i o , cappellano dell’ANMI, e l’allocuzione del capitano Laterza. Alla cerimonia hanno partecipato le delegazioni di alunni delle scuole biscegliesi e proprio una s t u d e n t e s s a d e l l ’ I s t i t u t o Te c n i c o Commerciale, Nicol Gadaleta ha letto una suggestiva rievocazione dei tragici fatti del 9 settembre ‘43 nel golfo dell’Asinara mentre gli alunni delle scuole elementari hanno recitato una poesia sulla fine della corazzata “Roma”. In conclusione il sindaco nel suo saluto ha ribadito le ragioni profonde alla base del rinnovarsi

di questa commemorazione ed in particolare, rivolgendosi ai giovani, ha sottolineato l’eroismo e l’amor di patria di quei ragazzi biscegliesi che perirono servendo la Patria. Il Primo Cittadino ha rimarcato l’importanza, specialmente in questi momenti di particolare crisi, della coesione sociale che deve fondarsi sui valori forti e nobili che sicuramente erano patrimonio dei nostri concittadini marinai scomparsi in mare con l’affondamento della nave su cui prestavano servizio, da parte dei bombardieri tedeschi a poche ore dall’armistizio del 1943 quando ormai pensavano di poter far ritorno a casa in un ritrovato tempo di pace.

“Cavalieri nel Passato e nel Presente”: un progetto culturale dell’associazione “Nundinae” “C

avalieri nel Passato e nel Presente“ è un progetto che prevede: Presentazione storica dei valori della cavalleria nel medioevo; Chi era il “Cavaliere“; filosofia di vita, motivazioni, obblighi; Essere Cavalieri nel presente; Esposizione dell’equipaggiamento medievale (vestiti, armi). Il progetto è rivolto alle classi di 3^, 4^, 5^ elementare e di 1^ media inferiore e sarà articolato in lezioni di un’ora circa da tenersi al sabato durante il regolare orario scolastico. Nel corso del suddetto incontro sarà illustrata (considerando la fascia di età degli alunni) in modo comprensibile, quella che era la figura del cavaliere nel medioevo, ovvero la sua filosofia di vita, gli scopi e gli obblighi morali e civili a cui era tenuto, richiamando in tal modo l’attenzione dei ragazzi a quelli che sono i loro doveri civici nella nostra società. Saranno altresì esposti in aula e data la possibilità agli alunni di vedere e toccare dal vivo tutto l’armamento e il vestiario di un cavaliere medievale. “Cavalieri nel Passato e nel Presente” è un evento culturale gratuito. Il Centro Studi Nundinae, che ormai da diversi anni è membro ufficiale del Consorzio Europeo per le Rievocazioni Storiche, ha la finalità di divulgare gli eventi storici del nostro territorio attraverso rievocazioni, convegni, dibattiti e pubblicazioni, con l’obiettivo di rendere la storia “fruibile” al gran pubblico,

coniugando la veridicità storica a suggestive ambientazioni sceniche. La finalità di questo progetto è proprio quella di portare ai nostri giovani quelli che sono i fondamenti storici che hanno caratterizzato la nostra storia attuale, e dar

modo di vedere e toccare dal vivo, ciò che possono vedere solo su libri o in diversi film, oltre che richiamarli usando la figura del “ CAVALIERE MEDIEVALE “, a quelli che sono i loro impegni civici e morali. Beppe Rubini Centro Studi Nundinae

Corso Umberto I, 187 Bisceglie Tel.-Fax: 080.2374954


9 - 30 SETTEMBRE 2011

I N C I T T A’

Cerimonia di premiazione per la Festa del Ritorno G

ià nei precedenti numeri del nostro periodico avevamo dedicato ampio spazio alla prima edizione de “La Festa del Ritorno”, ideata dal Centro Studi Biscegliese nella persona del dott. To m m a s o F o n t a n a c o n l a va l e n t e collaborazione di tante associazioni cittadine. Vista l’ottima riuscita della manifestazione, che ha animato la nostra comunità nei giorni della Festa patronale in onore dei SS. Patroni, il Sindaco avv. Francesco Spina ha voluto premiare tutti coloro che hanno fattivamente collaborato per la buona riuscita della festa in onore dei nostri concittadini emigrati in ogni parte del mondo e che non hanno mai tagliato “il cordone ombelicale” che li lega alla nostra Bisceglie. La cerimonia di premiazione si è svolta lo scorso 15 settembre presso la Sala Consiliare di Palazzo S. Domenico. Il sindaco ha consegnato a più personalità una targa raffigurante l’immagine stilizzata di un

Gabriella Aruanno a Molfetta La giovanissima cantante Gabriella

Aruanno (foto a destra), biscegliese verace, è destinata al successo. Il 12 agosto scorso ha esordito in uno spettacolo canoro e musicale promosso presso l’anfiteatro molfettese dai fratelli Corrado e Vito Ribera, in occasione del VII Anniversario della scomparsa del genitore Angelo Ribera, chitarrista di talento, di origine giovinazzese. Gabriella proviene da una partecipazione dello spettacolo della Rai: “Io canto”, si sta affermando nel mondo della canzone, richiesta in diverse località italiane. Ai fratelli Ribera le congratulazioni della redazione “Bisceglie 15 Giorni” per il prestigioso annuale appuntamento musicale.

biscegliese che parte per l’America. Premiati il dott. Tommaso Fontana in rappresentanza del Centro Studi B i s c e g l i e s , i n s i e m e a l s u o va l i d o collaboratore il dott. Giuseppe Caccialupi; il Rotary Club di Bisceglie nella persona del suo presidente avv. Bruno Logoluso, affiancato dalla prof.ssa Marcella di Gregorio, nonché dall’Assistente del Governatore prof. Giuseppe Di Liddo; il Lions Club locale nella persona del dott. M°. Mauro Dell’Olio; l’Associazione Turistica Pro Loco, con il suo presidente dott. Vincenzo De Feudis affiancato dall’ing. Giovanni Di Liddo; il Frantoio Galantino rappresentato da Michele Galantino; il Gruppo Scout di Bisceglie rappresentato da Fabrizio Ardito; premiati anche il bar “Orchidea” e l’Osteria “Il Cerriglio”, nonché illustri personalità concittadine come il Cav. Vittorio Preziosa presidente del Comitato Feste Patronali; il Generale Pasquale Preziosa e Giacinto

La Notte, direttore del Museo Diocesano di Bisceglie. Anche il Centro Studi Biscegliese ha a sua volta desiderato premiare il Sindaco per il grande lavoro di promozione della prima edizione di un appuntamento che, ne siamo certi, non mancherà di avere un seguito nei prossimi anni affinchè ogni nostro concittadino lontano dalla sua terra d’origine possa sempre sentirsi instancabilmente parte della propria comunità. (Angela Francesca Valentino)

Nicola Logoluso, il nonno più conosciuto... N

ella foto in basso: i coniugi Grazia Margutti e Nicola Logoluso, dipendente comunale, con la schiera di sei nipoti: Ilenia, Arianna, Leonardo, Nicol, Francesco e Giorgia, battezzata il 26 giugno scorso. Auguri vivissimi dalla redazione! (Nunzia Palmiotti)

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10 - 30 SETTEMBRE 2011

POLITICA

Comune: la Regione approva accordo di programma per edilizia sanitaria e sociale Approvata la delibera Regionale conl’accordo di programma fra Regione Puglia e Comune di Bisceglie per la realizzazione di una moderna struttura di assistenza sanitaria extra ospedaliera

L

unedì 19 settembre è stata approvata la delibera della Giunta Regionale contenente un importantissimo accordo di programma tra la Regione Puglia e il Comune di Bisceglie per la realizzazione di una struttura di assistenza sanitaria extra ospedaliera e di residenze di edilizia sociale e privata. Ecco nello specifico i punti salienti dell’accordo: cessione gratuita alla ASL/Bat1 da parte dei proprietari dei suoli di aree per la realizzazione di una struttura di assistenza sanitaria extra ospedaliera; recupero e riqualificazione di aree inserite in un contesto alquanto degradato, con interventi finalizzati ad una migliore integrazione con la città; realizzazione di attrezzature e servizi anche per la zona contigua alle aree

oggetto d’intervento; realizzazione di opere di urbanizzazione secondaria consistenti in una “scuola materna” di almeno tre sezioni, compresi gli arredi; realizzazione e cessione gratuita al Comune di Bisceglie delle aree relative agli “standard urbanistici”: opere relative a verde e parcheggi; realizzazione e cessione gratuita al Comune di Bisceglie di n. 12 alloggi da assegnare alle fasce sociali più deboli; mantenimento della classificazione quale “zona F” di P.R.G. (attrezzature sanitarie ed ospedaliere) per un’area pari a mq 1500 destinata ad interventi privati. «Con la prossima sottoscrizione di questo accordo - ha commentato il sindaco avv. Francesco Spina – la Città

di Bisceglie si doterà di una struttura moderna ed efficiente in cui concentrare una serie di servizi assistenziali oggi sparsi sul territorio in sedi non sempre adeguate, con conseguente interazione con le attività erogate dalla ASL. In particolare sarà realizzato un Presidio Multivalente Territoriale di servizi sanitari. Tali interventi comporteranno grandi vantaggi per i cittadini, resi ancora più significativi dalla realizzazione di una scuola, di alloggi di edilizia sociale e dalle riqualificazioni (parcheggi e verde) previste in tutta l’area circostante».

Il Sen. Francesco Amoruso all’O.N.U. in rappresentanza dell’A.P.M. N

ew York, 22.09.2011 - Si sono svolti, durante i lavori dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite in corso a New York, gli interventi da parte della delegazione d e l l ’ A s s e m b l e a Pa r l a m e n t a r e d e l Mediterraneo. Lo afferma in una nota il capo della delegazione e vicepresidente dell’APM, il parlamentare italiano Francesco Amoruso, intervenuto nel corso dei dibattiti sulla cooperazione internazionale per affrontare le malattie non trasmissibili e sul contrasto alla desertificazione. Nel primo incontro Amoruso ha sottolineato la cooperazione dell’APM con l’Organizzazione mondiale della salute con un apporto innovativo che guarda soprattutto alla prevenzione grazie in primo luogo ad una sana alimentazione, in primo luogo tramite la dieta

Es ter i: in Senato Ok all’accordo It alia-Iraq e a Legge Comunitaria Roma, 29.09.2011 – Nell’odierna seduta il Senato ha approvato definitivamente il disegno di legge di ratifica dell’accordo di

mediterranea, come fattore di prevenzione. Nel secondo incontro, invece, il vicepresidente dell’APM ha sottolineato i rischi che l’avanzamento della desertificazione ha nella sponda meridionale del Mediterraneo e ragguagliato sulle iniziative in atto per contrastare il fenomeno. Amoruso si è in particolare soffermato sulla Convenzione internazionale contro la desertificazione, entrata in vigore nel 1996 ma finora scarsamente attuata. A m a r g i n e d e g l i i n t e r ve n t i , l a delegazione dell’APM è stata ricevuta dal Segretario generale aggiunto per gli affari umanitari delle Nazioni Unite, Catherine Bragg. Nel corso del colloquio sono stati affrontati tutti i tema di maggiore attualità nello scenario mediterraneo e in

particolare quelli relativi alla questione israelo-palestinese, alla Siria e alla Libia. “Tutti punti, questi, sui quali – afferma Amoruso – la nostra organizzazione, che rappresenta tutti i Parlamenti del Mediterraneo e che gode del ruolo di osservatore presso le Nazioni Unite, desidera offrire un contributo sempre maggiore”.

cooperazione nel settore della difesa tra Italia e Qatar. Lo afferma in una nota Francesco Amoruso, segretario della commissione Esteri e relatore del provvedimento. «Nel dibattito – sottolinea Amoruso – è emerso come la cooperazione con il Qatar sia importante in quanto si t r a t t a d i u n Pa e s e c h e s v o l g e u n significativo ruolo di mediazione, nella penisola arabica e nel mondo arabo in generale, tra i grandi protagonisti dell’area come l’Arabia Saudita, l’Egitto e l’Iran. E’ importante ricordare anche l’impegno, pur in relazione alle sue piccole dimensioni, profuso dall’Iraq nello scenario libico. In tal senso – aggiunge il parlamentare del Pdl – l’accordo approvato dal Senato va a

inserirsi nella cornice di una politica estera che, dal punto di vista italiano, considera prioritario l’impegno nella grande regione che va dal Mediterraneo al Medio Oriente». In commissione Esteri, invece, è stata discussa e approvata in sede consultiva la Legge comunitaria 2010 la quale, ha detto Amoruso in veste di relatore anche di questo provvedimento, «rispetto alla prima lettura si è arricchita delle norme per attuare altre direttive europee tra cui quelle, particolarmente significative in questo periodo, volte a garantire maggiore trasparenza nel mercato comunitario degli strumenti finanziari».


11 - 30 SETTEMBRE 2011

POLITICA

Provincia: fra PdL e Puglia Prima di Tutto torna il sereno

Per Francesco Spina, l’accog limento delle “primarie” costituisce «un tassello fondamentale che suggella la coesione del centro-destra della provincia di Barletta, Andria, Trani e rafforza il patto federativo s otto s c r i t to a l i ve l l o regionale tra PDL e “La Puglia Prima di Tutto”».

Per Francesco Ventola: «Tra Il Popolo della Libertà e La Puglia Prima di Tutto è attualmente in corso un confronto leale, cordiale e sincero, come deve accadere tra partiti e movimenti federati: gli obiettivi da raggiungere sono già condivisi; i percorsi da attuare per conseguirli sono in via di definizione».

P

er il partito del Popolo della Libertà e per i suoi numerosi simpatizzanti è un momento certamente molto importante. Con la campagna di tesseramento in corso e l’imminente definizione della fase congressuale da parte della Direzione nazionale, il nostro partito si organizza in pianta stabile. Ai tanti amministratori eletti si aggiungeranno quanti vorranno interessarsi in prima linea delle problematiche cittadine e del nostro territorio. I brillanti risultati elettorali ottenuti negli scorsi anni rappresentano una grande attestazione di fiducia del popolo della Provincia di Barletta - Andria - Trani nei confronti della coalizione di centrodestra ed in particolar modo del Popolo della Libertà: è ora giunto il momento di una partecipazione maggiore, ancor più diretta. Nonostante il delicato momento economico-finanziario che stiamo attraversando, i comuni della Provincia amministrati dal nostro partito continuano incessantemente a condurre la propria attività amministrativa, cercando di portare a compimento i relativi programmi elettorali sostenuti dalla maggioranza dei cittadini. Identico discorso per la Provincia di Barletta - Andria - Trani, per la quale è doveroso ricordare come nel 2009, anno di insediamento del primo Consiglio provinciale, le difficoltà di partenza erano sotto gli occhi di tutti; oggi, invece, tutti i servizi di competenza provinciale sono garantiti dall’ente e certamente migliorati rispetto a quanto avveniva in passato, sotto la guida delle Province madri di Bari e Foggia. All’interno di questo contesto, si è verificata la necessità da parte de La Puglia Prima di Tutto di verificare lo stato

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dell’arte con l’obiettivo di migliorare le performance e soprattutto di creare le condizioni affinchè le imminenti elezioni amministrative (che riguarderanno i comuni di Trani, Canosa di Puglia e San Ferdinando di Puglia) siano ancora una volta appannaggio del buongoverno di centrodestra. A tal proposito, mi sento di dire che lavoreremo assieme a tutti i partiti ed i movimenti per individuare i candidati più capaci di poter amministrare questo territorio, anche ricorrendo alla formula delle Primarie (così come proposto da La Puglia Prima di Tutto), secondo regole condivise ed impegni solenni da assumere e da rispettare da parte di tutti coloro che vorranno condividere tale percorso. Tra Il Popolo della Libertà e La Puglia Prima di Tutto è attualmente in corso un confronto leale, cordiale e sincero, come deve accadere tra partiti e movimenti federati: gli obiettivi da raggiungere sono già condivisi; i percorsi da attuare per conseguirli sono in via di definizione. Mi sento invece in dovere di tranquillizzare i “compagni” del Partito Democratico ed i vari partiti di Centrosinistra, maestri unici ed ineguagliabili di crisi amministrative ormai perenni (emblematiche le situazioni nei pochi comuni da loro amministrati): il sano confronto politico in seno alla coalizione di centrodestra non sta in alcun modo rallentando l’azione amministrativa della Provincia di Barletta - Andria - Trani, che, anzi, continua spedita nel proprio attività, a dispetto dei tanti detrattori per natura e di coloro che da sempre non fanno che remare contro! Francesco Ventola Coordinatore Provinciale Bat Il Popolo della Libertà

Pug lia Pr ima di T utto forza deter minante per la crescit a P

rendiamo atto favorevolmente che la proposta de “La Puglia Prima di Tu t t o ” c i r c a l ’o p p o r t u n i t à d i democratizzare il percorso per l’individuazione dei candidati alla carica di Sindaco nei comuni della BAT al voto nella prossima primavera, attraverso il ricorso all’istituto delle “Primarie” sia stato accolto dal PDL e dal suo segretario provinciale, Francesco Ventola. Si tratta di un tassello fondamentale che suggella la coesione del centrodestra della provincia di Barletta, Andria, Trani e rafforza il patto federativo sottoscritto a livello regionale tra PDL e “La Puglia Prima di Tutto”. A seguito di tali sviluppi , “La Puglia Prima di Tutto” dimostra di essere forza determinante per la crescita del centrodestra ma, soprattutto, si conferma alleato fedele e coerente, che con le sue i n i z i a t i ve n o n h a m i n i m a m e n t e rallentato l’azione amministrativa della Provincia e con lo stesso spirito condividerà i percorsi condivisi per il r i l a n c i o d e l l ’a z i o n e p o l i t i c o amministrativa sul territorio e per il governo delle nostre Comunità. avv. Francesco Spina Segretario provinciale BAT “La Puglia Prima di Tutto”


12 - 30 SETTEMBRE 2011

INTER VENTI INTERVENTI

L’Unitre si avvia seguendo l’antico tracciato P

asqua Di Pierro non c’è più, ma il nuovo direttivo, guidato dal prof. Vincenzo Papagni, si muove nel solco della tradizione consolidatasi negli ultimi anni e lo fa, oltre che per percorrere una strada vincente, per non deludere le centinaia di iscritti che, all’Unitre, chiedono sempre di più senza mai rimanere delusi. L’Associazione ha aperto i battenti alle iscrizioni il 26 Settembre; la segreteria rimarrà aperta dal lunedì al venerdì dalle ore 18 alle 20. La quota d’iscrizione è di • 95,00 per il primo componente familiare, • 55,00 per il secondo (tutto inalterato rispetto allo scorso anno). La presentazione dei corsi avverrà lunedì 3 Ottobre alle ore 18 presso l’Auditorium Santa Croce. Nello stesso mese, inoltre, nel salone della sede di Via Petronelli,16, alle ore 17,30, ci sarà una serie di incontri aperti alla cittadinanza, che potrà liberamente saggiare l’offerta culturale dell’Unitre. Si parlerà di ”La nostra salute”, secondo il calendario seguente: 10 Dr. SERGIO PAPAGNI - ANSIA E DEPRESSIONE NELLA TERZA ETA’: PREVENZIONE, DIAGNOSI E CURA 12 Dr. GIULIO FATA - OSTEOPOROSI, PREVENZIONE E

CURA 14 Dr. ALESSANDRA RUSSO - L’AUTODIAGNOSI VISIVA 17 Dr. MAURO VALENTE - L’INVECCHIAMENTO DI SUCCESSO: MEDICINA E CHIRURGIA ESTETICA 19 Dr. B. AMENDUNI e Dr. S. COSMAI - L’UTILIZZO DI TECNOLOGIE INNOVATIVE PER IL SUCCESSO IN ODONTOIATRIA 21 Dr. FABIO CASSANELLI - CONOSCERE L’OSTEOPATIA Si parlerà di “La nostra Bisceglie”, nella settimana successiva: 24 Dr. FRANCESCO NAPOLETANO - IL TERRITORIO DI BISCEGLIE NELL’AMBITO DELLA GEOLOGIA REGIONALE DELLA PUGLIA 25 Dr. ROSA SICILIANO - PACE ED EDITORIA: SULLE ORME DI DON TONINO BELLO 26 Dr. PIERO CONSIGLIO – LE PIETRE DI BISCEGLIE 28 Dr. TOMMASO FONTANA – BISCEGLIE E LA SANITA’ Lezioni e Laboratori avranno inizio il 3 Novembre secondo il calendario di cui si potrà prender visione in sede all’atto dell’iscrizione. (Anna Consiglio)

Quattro posti per il Servizio Civile alla Provincia B.A.T.

Le domande di ammissione dovranno essere presentate entro e non oltre le ore 14.00 del prossimo 21 ottobre

L

a Provincia di Barletta - Andria - Trani comunica che verrà effettuata una selezione per un numero complessivo di quattro unità (volontarie e volontari) da impiegare nel progetto di servizio civile “Il territorio si racconta”, di cui risulta soggetto attuatore. L’Avviso Pubblico è realizzato in attuazione del bando dell’Ufficio Nazionale per il Servizio Civile per la selezione di volontari da impiegare in progetti di servizio civile nel territorio pugliese, ai sensi della Legge n. 64 del 6 marzo 2001, approvato con Determina dirigenziale n. 240 del 23 agosto 2011 e pubblicata sul sito www.serviziocivile.regione.puglia.it. Alla selezione potranno partecipare i cittadini italiani che, al momento della presentazione della domanda, abbiano compiuto il diciottesimo anno di età e non abbiano superato il ventottesimo (28 anni e 364 giorni). La durata del servizio è di 12 mesi (distribuiti in circa 30 ore settimanali), con un trattamento mensile economico di 433,80 euro. Tutte le informazioni riguardanti gli elementi fondamentali dei progetti di servizio civile ammessi a finanziamento (visionabili sulla scheda progetto pubblicata sul sito internet della Provincia, all’indirizzo www.provincia.bt.it), con specifico riferimento ai particolari requisiti richiesti ai volontari, ai criteri

di premialità utili al procedimento di selezione, ai servizi offerti dall’Ente, alle condizioni di svolgimento del servizio, nonché agli aspetti organizzativi e gestionali del progetto stesso, possono essere richieste presso il Settore Servizi Attivi al cittadino e Politiche Comunitarie, sito in Piaza S. Pio X n. 9 ad Andria, dalle ore 9.00 alle ore 13.00 dal lunedì al venerdì (tel. 0883 1976722-23 dott. De Nigris). Le domande di ammissione dovranno essere presentate entro e non oltre le ore 14.00 del prossimo 21 ottobre (non farà fede la data del timbro postale) presso il Settore Servizi Attivi al cittadino e Politiche Comunitarie, sito in Piazza S. Pio X, 9 - 76123 Andria (all’attenzione del dott. De Nigris) e devono recare come oggetto “Candidatura servizio civile”. La domanda di ammissione va redatta in carta semplice, secondo il modello “Allegato 2”, attenendosi alle istruzioni riportate nel modello stesso e firmata per esteso dal richiedente, con allegati fotocopia di un documento valido di identità personale e del codice fiscale. La domanda deve, inoltre, essere accompagnata dalla scheda “Allegato 3” contenente i dati relativi ai titoli. La modulistica è scaricabile dal sito www.serviziocivile.it che descrive anche il corretto procedimento di presentazione delle domande.


13 - 30 SETTEMBRE 2011

INTER VENTI INTERVENTI

Attivismo nel Volontariato Il lavoro di rete sarebbe estremamente utile in questo periodo dell’anno in cui molte associazioni stanno programmando le attività per i prossimi mesi.

I

n tempo di crisi e di scarso o inefficace intervento istituzionale a favore delle fasce sociali più deboli o afflitte da varie problematiche, com’è quello che stiamo vivendo, da sempre il soccorso è arrivato dalle associazioni di volontariato: cittadini che mettono a disposizione tempo, energie, competenze ed anche sostegno economico per vedere realizzati alcuni valori oltre che sentirsi anche protagonisti di cambiamento. Moltissime sono le associazioni di volontariato presenti in città, sia laiche che cristiano/cattoliche. Ognuna ha obiettivi e finalità diversi, tutti sicuramente “alti” vuoi che siano volti ad alleviare le problematiche, spesso pesanti ed insopportabili, che affliggono i propri associati vuoi che abbiano solo lo scopo di permettere un innalzamento culturale, offrire momenti di svago e di socializzazione. E’ il caso delle associazioni che si occupano di bambini ed adulti diversamente abili (UN MONDO PER TUTTI, UNO TRA NOI, la neonata “IL VILLAGGIO DEGLI ANGELI, L’UNIONE CIECHI, etc); di quelle rivolte alla terza e quarta età (UNIVERSITÀ DELLE TRE ETÀ in primis, ma anche le ultime nate AUSER ed AIUTA, i vari CENTRI PER ANZIANI, LA SOCIETÀ OPERAIA DI MUTUO SOCCORSO etc); associazioni che si occupano di immigrati (ETNIE e CARITAS, ad esempio) o di adulti in situazione di disagio psichico (TEMENOS); associazioni ambientaliste (WWF, LEGA AMBIENTE, BICILIAE, AMBIETE E/È VITA, ZONA EFFE….); e poi AVIS, AIDO, ITALIA SOLIDALE, UNITALSI, ANT, ADISCO; FIDAPA, CIRCOLO UNIONE, ADICONSUM … e tutte quelle che sono legate alle parrocchie (“DON PIERINO ARCIERI, SERVO PER AMORE”, LA “BIBLIOTECA DON MICHELE CAFAGNA”, etc) e ancora tutte quelle di carattere prettamente culturale tese a salvaguardare le nostre tradizioni (CENTRO STUDI BISCEGLIESE, ARCHEO CLUB, PRO LOCO, etc)….. non le conosco tutte e mi scuso per quelle non citate. La lunga premessa per sottolineare la variegata offerta data ai biscegliesi di rendersi protagonisti della vita cittadina perseguendo i propri ideali;la possibilità di prestare aiuto a chi si trova in stato di bisogno e non ha gli strumenti idonei per agire né ha trovato nelle istituzioni una sponda a cui aggrapparsi; le innumerevoli occasioni di fare cultura, in una città in cui la cultura è negletta (al di là della settimana meritoria dei “Libri nel borgo antico”, purtroppo con autori e personaggi per lo più “monoorientati” ideologicamente: perché non offrire

pluralismo e possibilità di dibattito e confronto?) Spesso le singole associazioni organizzano eventi, manifestazioni, incontri di alto spessore culturale che permettono di informare ed approfondire tematiche inerenti il loro ambito. Ciò che lamento è che, purtroppo, la notizia arriva alla cittadinanza “a posteriori”, quando l’evento viene reso noto dai giornali o tv on line locali, oppure accade che più iniziative si sovrappongano e allora capita che siano seguite da un centinaio di persone (quando va bene e viene considerato un successo!). Ed anche le newsletter tanto efficaci raggiungono poche migliaia di persone rispetto ai 55.000 abitanti di questo grosso paese! La domanda che mi pongo è: ciascuna di queste associazioni quanti iscritti ha? Non sarebbe utile e necessario un lavoro di rete tra le stesse, che, facendo superare il particolarismo e la competizione, potrebbe far sentire con più forza la propria voce presso le istituzioni e dare una “sveglia” ai partiti politici più interessati a conquistare una poltrona nelle cariche istituzionali o a rimpallarsi responsabilità che ad agire per il bene della popolazione? E pensare ad una tessera pluriassociativa? Coordinandosi tra loro, si eviterebbero sovrapposizioni e doppioni di iniziative, soprattutto quando mirano alla prevenzione sui problemi della salute e/o ad un cambiamento di mentalità e cultura (vedi i temi della sostenibilità ambientale e del riciclo dei rifiuti a me tanto cari!) Servirebbe anche un giornale che desse con anticipo le notizie degli eventi affinché la platea di utenti diventi sempre più ampia: così relatori di valore potrebbero essere ascoltati da molte più persone, anche permettendo alla giovane tv locale di riprendere e trasmettere le iniziative. Neppure “L’Italia della cultura” è sempre aggiornata nelle sue segnalazioni. Il lavoro di rete sarebbe estremamente utile in questo periodo dell’anno in cui molte associazioni stanno programmando le attività per i prossimi mesi. Ed un lavoro di rete sarebbe necessario anche tra i giornali, ad esempio volto a presentare tutte le associazioni presenti in città, soprattutto quelle di nicchia, ad un più largo pubblico. Chi segue le notizie sui giornali on line, all’uscita dei giornali cartacei ritrova le stesse informazioni con ritardo: andrebbe allora ripensata in parte anche l’impostazione dei giornali locali. Ed infine, i dirigenti dei partiti dovrebbero domandarsi come mai tanti di noi cittadini preferiamo mettere a disposizione tempo ed energie nelle associazioni di volontariato lasciando deserte quelle stanze che, nei decenni passati, sono state sedi di discussione, confronto e proposte che si traducevano, poi, in “lotte” politiche necessarie per un miglioramento della vita di tutti, soprattutto di quelli che non hanno voce. (Marisa Cioce)

La buona politica non è un bottino da spartire Mirare a uno sviluppo sostenibile e nel rispetto del principio fondamentale della solidarietà

R

ingrazio di vero cuore il Direttore Responsabile per avermi dato l’opportunità di poter esprimere un mio sincero e modesto parere sulle vicende e sui malesseri che incombono sull’amministrazione comunale della città di Bisceglie. Ho letto con molta attenzione l’articolo del Direttore del vostro giornale e sono perfettamente d’accordo con lui. Sono rimasto molto contrariato e dispiaciuto di questa situazione non proprio “idilliaca” che si è venuta a creare all’interno di questa amministrazione (troppo presto!...) a discapito soprattutto della città e dei cittadini di Bisceglie, che come al solito sono i soli a pagare tali conseguenze di una politica sofferente ed incapace a poter soddisfare le esigenze di questa città. Non voglio assolutamente condannare l’operato degli amministratori, me ne guarderei bene dal farlo, ma come semplice ed umile cittadino vorrei che questo pasticcio si risolva il più presto possibile. Se la città vuole assicurarsi una crescita economica e

salvaguardare la coesione sociale, il Sindaco ed i suoi collaboratori devono poter dare risposte alle aspettative di tanti giovani che vivono una condizione di insofferenza, di instabilità e incertezza nel loro futuro. Dobbiamo mirare a uno sviluppo sostenibile e nel rispetto del principio fondamentale della solidarietà; obiettivi che richiedono rapporti di responsabilità e fiducia tra le generazioni. Queste sono le basi essenziali per assicurare precisi elementi necessari alla tenuta sociale e alla crescita: una effettiva integrazione tra patrimoni di esperienze, valori e ideali, e la risposta alle esigenze e alle aspettative di questa città che vive una condizione di instabilitàe incertezza nel suo futuro. Per concludere: la buona politica che noi auspichiamo, anche se qualcuno può averla interpretata come un mitico eldorado, non ha bottini da spartire o nascondere; ha soltanto la forza delle sue idee ed il coraggio di portarle avanti a qualunque costo. (Michelangelo Tarricone)


14 - 30 SETTEMBRE 2011

Sogno di una notte di mezza estate

C U LT U R A

La Marina Piccola e la muraglia sovrastante di Via Trieste e via Trento, adorne di fioriere di oleandri, ben curate, potrebbero offrire un tocco di signorilità. Il verde va proposto ed amato.

L

a muraglia di Via Trieste è un belvedere affascinante che sovrasta il mare. Si allineano palazzi che hanno secoli di vita: il settecentesco Palazzo Ammazzalorsa sembra una piccola fortezza, ma che raccoglie storiche memorie; il settecentesco orfanotrofio di Maria Santissima dei Sette Dolori, fondato dal fisico Bombini; il suggestivo Vico 1° Trieste è da paragonare alla bellezza di un vicolo napoletano; la chiesa del Santissimo, che ha sempre svolto un ruolo importante per la gente di mare: richiamo con la sua campana nelle burrasche più pericolose. Qui si venera Sant’Antonio , protettore dei pescatori! Don Marino non ha mai lasciato,per tutto il suo cammino di fede, il tempio che ha sempre amato. L’a f f a c c i a r s i s u S t r a d a C a l d a i a evidenzia la trecentesca chiesetta di San Nicolò del Porto, con i suoi leoncini e timpano, imbiancati di calcina. Riecheggiano ancora le voci dei soldati di Carlo di Durazzo, che si fecero un varco, penetrando nella città, seminando morte, terrore ed incendi (1384); gli eleganti palazzi Carelli, Manes e Manes – Farucci

rappresentano dimore di notevole valore storico-monumumentale. LA MARINA PICCOLA E’ bello sostare e guardare dall’alto della muraglia la visione incantevole della Marina Piccola. Qui, un tempo le onde lambivano le case dei marinai. Qui le donne rammendavano le reti con “le linguette”, ricordando i tempi della loro giovinezza o cantando stornelli del mare. La chiamavano ”La Spiaggia”, “U mareceidd”. Qui le lampare e le paranze si lasciavano cullare, prima di lasciare la darsena nelle notti tranquille. La Marina

Piccola rappresenta una zona paesaggistica da valorizzare. Ci appare come una marina napoletana. L’area portuale conserva ancora le bitte in legno, per l’ormeggio delle barche , che altre città hanno perso. E’ l’angolo in cui concentrare ed intensificare strutture di ristorazione, botteghe di souvenirs, bar, nelle vecchie case dei marinai, come avviene a Vieste, Monopoli, Otranto, Polignano a Mare. “L’antico” convive bene con il porto turistico biscegliese. Le fioriere al porto e sulla muraglia Ad offrire maggiore bellezza alla Marina Piccola e alla muraglia di via Trieste e Via Trento potrebbe contribuire la sistemazione, da parte del Comune, di grandi vasi o fioriere di oleandri (pianta mediterranea), che con i loro fiori darebbero un maggiore tocco di signorilità e di amore all’ambiente. Il “verde” offre serenità ed ornamento. Non facciamo che questo suggerimento resti un “Sogno di una notte di mezza estate”! (Nunzia Palmiotti)

Associazioni, nasce “Puglia Scoperta” La prima iniziativa del gruppo riguarda Villa Fiori, meglio nota come Palazzo Fiore, sita in Via Monte Grappa a Bisceglie. Attivo anche un sito internet.

S

coprire, riscoprire, valorizzare e allontanare l'ombra dell'oblio dalle tante bellezze biscegliesi - e non solo - troppo spesso dimenticate. E' questo l'obiettivo dei giovani ragazzi dell'associazione "Puglia Scoperta", appena fondata a Bisceglie, guidati dal dott.Gennaro Papagni. La prima iniziativa del gruppo riguarda Villa Fiori, meglio nota come Palazzo Fiore, sita in Via Monte Grappa a Bisceglie. Il palazzo è vittima di una serie di "ferite" e sta pian piano perdendo il suo valore architettonico e storico. Una delle più evidenti è il "muro di cinta" che circoscrive un parcheggio privato all'interno dell'atrio antistante alla facciata principale, coprendone completamente la visuale. L'iniziativa dell'associazione è quella di ridare visibilità al palazzo - senza ledere i diritti del privato - e a tal fine è partita una raccolta firme per chiedere l'intervento del sindaco. Sul sito www.wix.com/palazzofiore/ bisceglie, che raccoglie interessanti informazioni, fotografie, testimonianze e videomessaggi di personalità di spicco della nostra terra, è possibile firmare la

petizione. Chiunque volesse far parte del gruppo, offrire un contributo, ricevere le newsletter o s e m p l i c e m e n t e confrontarsi con i ragazzi, può inviare una mail a pugliascoperta@libero.it. Associazione Puglia Scoperta


15 - 30 SETTEMBRE 2011

INTER VENTI INTERVENTI

Sguardo d’insieme: La Taverne di Mons. Marino Albrizio du Cavadde

Foto: Centro Studi Biscegliese

A

Bisceglie vi erano due rinomate “taverne du cavadde”: una era sita in via Bovio ed era una specie di lunga e larga grotta che ospitava animali da soma e carrettieri. Era una specie di albergo in cui gli animali venivano accuditi dallo stalliere, nutriti con paglia, fieno ed acqua mentre il carrettiere si riposava su di un pagliericcio e consumava il cibo che aveva con sé nella bisaccia insieme ad acqua e vino. Il carro veniva posteggiato al largo del P a l a z z u o l o . L’a l t r a “ t a v e r n e d u cavadde”era sita in Largo San Francesco, aveva due ingressi e consentiva anche l’ingresso dei carri; era una sorta di albergo di lusso e la permanenza costava parecchio; tuttavia garantiva sicurezza poiché ad una determinata ora venivano chiuse le porte. Anche questi stallaggi fanno parte dei miei ricordi. Quello però che più mi incuriosiva era quello a cielo aperto, gestito da un signore il cui soprannome era “Sivaune”, un uomo corpulento e robusto, occhi vispi, raro al sorriso, con un sigaro toscano sempre in bocca. Gli animali da soma, i cavalli da tiro e i muli erano nell’interno del capannone e venivano costantemente rifocillati con paglia, fieno e biada in abbondanza; le bestie potevano poi riposare sulla paglia sotto le loro zampe.

Nello spazio aperto c’erano i pesanti carri di trasporto. Ho parlato di cavalli e muli; questi ultimi sono equini, ibridi e non fecondi, ottenuti dall’incrocio di un asino con una cavalla, robustissimi, usati per la soma, per trainare carri a due ruote per il trasporto di merci in genere. Ricordo i carri parcheggiati in questo stallaggio carichi di “nozze d’alive”, ovvero la sansa, che a quel tempo veniva portata a Bari mentre oggi vi è lo stabilimento in Corso Garibaldi. Al Carro c’era anche il bilancino, un cavallo da tiro aggiunto di rinforzo a fianco di quello che era tra le stanghe. L’ingresso a questo stallaggio era sito in via Veneziani. Il domicilio dello stalliere era in Largo Don Uva, nel palazzo del sig. Di Molfetta e in un certo qual modo anche mio vicino in quanto la porta di servizio aveva accesso nell’atrio del palazzo dove sono nato sito in via Don Minzoni. Ricordo la sua signora minuta e silenziosa; nella sua casa c’era il deposito di sacchi di carrube e di biada. Col tempo non so cosa sia successo a questa famiglia. Conservo di essa una buon ricordo!

Rendiamo visibile Villa o Palazzo F iore? “Il casino de’ Signori Fiori attira l’occhio di chi vi passa,

mirandosi un largo viale, magnifica scala, ed una ben lavorata facciata,…”. Ancora oggi, le osservazioni scritte nel 1774 da Cesare Orlandi, in merito al “villino de’ Fiori”, non lasciano indifferenti né i turisti né gli stessi biscegliesi. Molti anni addietro, Mario Cosmai, aveva esposto tale problema proponendo l’abbattimento del muro che copre l’immobile, in modo da dare maggiore respiro all’area antistante il “palazzo”. Inviterei lettori, studiosi ed esperti nel campo, non meno appassionati di arte, ad aprire tra queste righe, un serio dibattito costruttivo o coerente sulla proposta, seppur nobile e giusta, per l’abbattimento del muro, ponendo attenzione alla Storia e all’Architettura; partiamo dalla Storia passata e recente, per motivare la sostituzione di titolo da villa a palazzo. L’espansione tardo Ottocentesca e Novecentesca, ha profondamente modificato l’immagine e la percezione di questi casini, infatti, intorno agli anni '20 del XX sec., la “villa” fu chiusa su entrambi i lati da due nuovi palazzi, in stile tardo Liberty, costruiti a ridosso di essa, e da un terzo che ne ha chiuso la facciata posteriore, cancellando per sempre la percezione e il rapporto con il paesaggio, un tempo coordinato al tipo di residenza. Quindi dai primi anni del 900 sino ad oggi, gli stessi biscegliesi hanno da sempre ribattezzato il luogo con il nome di “Palazzo Fiori”, escludendo il termine di villa e soprattutto il corretto cognome di questa famiglia aristocratica, cioè Fiore, quasi a trasformare inconsapevolmente insieme agli interventi urbani di primo novecento e alla estinzione della famiglia, cognome e corretta definizione dell’immobile. Inoltre, il Casino extra moenia di “villeggiatura”, così definito nel Catasto Onciario del 1751 (oggi potremmo definirlo “urbanisticamente” parlando villa inurbata), divenne a partire dal 1775-76 in poi la loro residenza stabile, nonché il loro “Palazzo” poiché la stessa famiglia Fiore, nella persona di Ottaviano e Mauro, alienarono la loro casa palazziata in contrada Campo dei Fiori (probabilmente a causa delle ingenti spese originate per la costruzione del loro sontuoso palazzo nella contrada e anche del Casino), a Prospero Manes che la incorporò nella nuova costruzione del suo palazzo.

Interroghiamo ora l’Architettura, scoprendo che il corretto schema e pensiero composito dell’architettura napoletana del primo settecento è anche in “palazzo Fiore”. Recenti studi hanno attribuito presumibilmente l’idea di progetto del palazzo a Domenico Antonio Vaccaro (1681-1751) pittore, scultore e architetto, operante in area pugliese intorno agli anni 30’ e 40’ del XVIII sec., facente parte del gruppo napoletano che trasportò il disegno architettonico nello stile associato al termine ”barocchetto”, insieme a Ferdinando Sanfelice (1675-1751). Sanfelice, il più dotato e prolifico architetto napoletano della prima metà del XVIII sec. costruì una lunga serie di palazzi, dove la sua ingegnosità si concentrò sui disegni e realizzazioni di scalinate (in questo campo era senza pari) e nei grandi portali d’ingresso monumentali. Nel nostro “palazzo Fiore”, rincorre una tendenza che certamente riprende schemi delle ville vesuviane del Miglio D’Oro, terrazze, decorazioni e scalinata, quest’ultima certamente oggi punto di raccordo tra spazio interno ed esterno, tra architettura e scenografia, tra la definizione di Villa e Palazzo. Allora, rendiamo visibile Villa o Palazzo Fiore? Il dubbio certamente, non si pone sul nome, né tanto meno se e non cancellare il muro posticcio che la copre, ma su come agire in modo consapevole, critico e organico. Condivido pienamente nelle riproposte fatte di recente di eliminare quel muro, ma inviterei a mantenere solo l’arco d’ingresso. Mantenere almeno l’arco d’ingresso, se pur non pregevole dal punto di vista architettonico e con nessuno scopo statico, in realtà è il “palazzo e/o villa” che lo chiede, è la stessa Architettura a farcelo notare. Mostreremo e faremo comprendere che il vero limite e accesso d’ingresso al viale, in realtà non poteva essere quello che è ora, ma bensì qualcosa di diverso. Il restauro Italiano è complesso nelle sue ipotesi e dibattiti, oltre che materialmente e burocraticamente, rimando solamente a tutti i cittadini e agli esperti di Villa Fiore, una splendida osservazione di John Ruskin: "L'arte migliore è quella in cui la mano, la testa e il cuore di un uomo procedono in accordo”. Giovanni Di Liddo Coordinatore delle Guide Turistiche Pro Loco Unpli Bisceglie Laureando in Architettura


16 - 30 SETTEMBRE 2011

PUBBLICIT A’ PUBBLICITA


17 - 30 SETTEMBRE 2011 Bollettino Informativo a cura dell'Ufficio Stampa dell'Associazione Commercianti BISCEGLIE - A NNO X - N. 18/2 0 1 1

www.confcommerciobisceglie.it

Aperture domenicali, scontro col Governo: La Regione: per il 2011 restano i divieti. L'incontro dell'assessora Capone con le associazioni. «Lo Stato non può scavalcarci sulle liberalizzazioni»

V

alutare la possibilità di impugnare la legge sulla liberalizzazione delle aperture domenicali. La Regione Puglia promette il braccio di ferro contro il governo, per annullare il decreto legge del luglio scorso che permette ai negozi di alzare le saracinesche senza alcun vincolo. «Stiamo pensando di impugnare questa legge - spiega Loredana Capone, assessora allo Sviluppo economico - soprattutto perché interviene a gamba tesa sul potere decisionale della Regione in merito alle aperture domenicali». Capone ha incontrato le associazioni di categoria, i sindacati e i consumatori per decidere sul da farsi. Se applicare sin da subito il nuovo decreto legge o avviare una serie di incontri per capire come comportarsi a riguardo. Si è stabilito innanzitutto che fino al 31

dicembre rimane in vigore la normativa regionale che prevede la liberalizzazione delle domeniche da maggio a settembre e la calendarizzazione (in base alle disposizioni dei Comuni) delle altre aperture. «Quello che succederà dal primo gennaio - aggiunge Capone - al momento non lo sappiamo ancora. Decideremo insieme con le associazioni di categoria». LA STRATEGIA - Si valuterà l'ipotesi anche di promuovere lo sviluppo turistico. «C’è la necessità - osserva Capone - di lanciare una sfida alle città turistiche perché se il piccolo commercio viene sostenuto da una serie di servizi e da una buona programmazione può essere il futuro nell’economia delle città turistiche, diversamente si rischia l’assurdo del centro commerciale aperto e dei musei chiusi. Poiché i turisti non visitano una città per fare la spesa nei centri commerciali, ma per apprezzare i monumenti, il paesaggio, i prodotti tipici, è evidente che più tutto questo viene valorizzato più la città potrà vantare il titolo di città turistica. La

Al via la banca Tre bandi della CCIAA della dati dei curriculum vitae Provincia di Bari L e c a n d i d a t u re i n s e r i t e confluiranno negli elenchi dei Centri per l’impiego e nella banca dati di Cliclavoro, il portale pubblico per il lavoro del Ministero.

U

n nuovo servizio on-line: la banca dati dei curriculum vitae. Uno strumento che servirà a creare un enorme bacino di informazioni a servizio di chi cerca occupazione e di chi la offre. La procedura è stata attivata on line alle ore 15,00 di domenica 11 settembre, sul portale http:// pianolavoro.regione.puglia.it (raggiungibile anche da questo portale), alla sezione Piano straordinario per il lavoro: Speciale Fiera - Le Iniziative. È stato possibile inserire il curriculum con la guida di un operatore direttamente dal padiglione istituzionale della Regione Puglia alla Fiera del Levante per tutti i giorni della Campionaria dalle ore 10.00 alle ore 17,00. Il curriculum può essere inserito anche direttamente da casa propria registrandosi ad uno dei due portali e seguendo la procedura guidata.

Contributi alle PMI per 1milione e 800mila Euro. Accesso al credito, confidi e sicurezza

U

n milione e ottocentomila euro: è la cifra complessiva che la Camera di Commercio di Bari mette a disposizione delle piccole e medie, per promuovere l’accesso al credito attraverso i Confidi e per s o s t e n e r e i c o s t i p e r l ’a c q u i s t o e l’installazione di sistemi di sicurezza e di videosorveglianza. I bandi saranno p u b b l i c a t i s u l p o r t a l e d e l l ’e n t e www.ba.camcom.it . «In un momento complesso dell’economia abbiamo voluto dare il nostro apporto per rimettere in moto lo sviluppo, agendo concretamente sull’accesso al credito e sulla sicurezza, due elementi strutturali della vita di un’azienda. Con i tre bandi ci si augura di stimolare gli investimenti delle piccole e medie imprese, e quindi determinare occasioni di crescita e riqualificazione aziendale, con positive ricadute occupazionali. Consapevoli del ruolo che le garanzie rivestono per consentire alle imprese, soprattutto a quelle piccole e medie, di accedere al credito bancario, abbiamo dedicato un apposito bando ai Confidi», spiega il presidente, Alessandro Ambrosi. La dotazione dei bandi di cui sono beneficiarie le PMI è

Regione Puglia - continua - è tra le più evolute in Italia perché la sua idea di concertazione quale condizione essenziale per le aperture domenicali parte dal principio che il lavoro nei giorni festivi sia a servizio di tutta la comunità e non solo della grande distribuzione. In definitiva, siamo ai nastri di partenza di una nuova logica più vasta della città turistica che è quella dei distretti urbani del commercio, aggregazioni che premiano i centri urbani a tutto vantaggio dello sviluppo economico locale, ma anche questo richiede la tutela dei lavoratori, che devono poter avere spazio per la propria vita spirituale e familiare». All’incontro di questa mattina erano presenti con la vice presidente e i tecnici regionali, Confcommercio, Confesercenti, Lega Cooperative e Mutue Puglia, Crcu Consulta regionale Consumatori e Utenti, rappresentanti dell’ipermercato Auchan, Cisl, Uil e Anci. Fonte: Corriere del Mezzogiorno – Edizione di Bari – 30-09-2011 riservata per il 23,7% alle imprese della provincia BAT ricadenti nella circoscrizione territoriale di competenza della CCIAA di Bari e per il 76,3% alle imprese della provincia di Bari.

Ricordiamo che a far data dal 29 novembre 2011 tutte le società iscritte al Registro delle Imprese dovranno essere dotate di una casella di Posta Elettronica Certificata (PEC) alla quale chiunque, comprese le Pubbliche Amministrazioni, potrà trasmettere comunicazioni destinate all'impresa. L'utilizzo della PEC, in alternativa alla consueta raccomandata postale, rappresenta una grande opportunità in termini di efficienza e di risparmio economico per le imprese e per la Pubblica Amministrazione e consente una notevole semplificazione nella gestione delle procedure. Per assolvere l'obbligo normativo ricordiamo che l’obbligo di iscrivere la PEC al Registro Imprese riguarda le società di persone e di capitali. Sono invece escluse dall'obbligo di iscrizione della PEC al Registro Imprese le imprese individuali e tutte le imprese che non sono costituite in forma societaria. L'obbligo di iscrizione della PEC al Registro Imprese decorre: Per le società costituite prima del 2011-2008 (entrata in vigore del decreto-legge 29 novembre 2008 n° 185) la scadenza è prevista entro il 29-11-2011; Per le società costituite a partire dal 20-11-2008: la PEC deve essere posseduta all'atto dell'iscrizione. Gli uffici di Confcommercio operanti sul territorio sono a disposizione degli associati che devono richiedere la PEC per la successiva annotazione al Registro delle Imprese della Camera di Commercio.


18 - 30 SETTEMBRE 2011

Calcio a 5 Serie “A”: Bisceglie C5, esordio al Paladolmen contro Acquapendente A

rchiviata la sconfitta per 5-3, maturata contro i campioni d’Italia della Marca Futsal in occasione della prima giornata, il Bisceglie Calcio a 5 si appresta a disputare la prima gara interna stagionale. Nella seconda giornata del campionato di serie A gli uomini allenati da Leopoldo Capurso incrociano la formazione abruzzese dell’Acqua&sapone. I rivali di Jeffe e compagni hanno rafforzato in maniera decisa il proprio roster durante l’estate acquistando il pivot Hector, capocannoniere della Liga spagnola 2010-11. Di spessore l’arrivo del laterale De Oliveira dalla Luparense, cosi come quelli dei giovani talenti Caetano e Coco Smitt dal Modugno. Assente di lusso sarà l’ex di turno Rodolpho, passato alla corte del patron Barbarossa dopo aver contribuito alle fortune biscegliesi. Anche la guida è nuova di zecca con il ruvese Massimiliano Bellarte che dopo anni di apprendistato prima a Ruvo, poi a Modugno, ha fatto il salto nella massima categoria nazionale. Sul fronte neroazzurro potrebbe esserci l’esordio in campionato per Kaka. L’ex pivot del Verona ha accusato un problema muscolare durante la settimana, ma dovrebbe stringere i denti ed essere a disposizione di Capurso. Sicuri assenti Clayton, che deve scontare un turno di squalifica, e Marcio ancora alle prese con beghe burocratiche. Un confronto tra squadre che

Per la prima partita sul parquet biscegliese Capurso dovrebbe recuperare Kaka, fuori Cleiton e Marsio.

appaiono decise a muovere la classifica e dare respiro alle rispettive ambizioni. Bisceglie che dopo l’ostacolo Acqua&sapone si recherà in terra piemontese, sabato 8 ottobre per affrontare l’Asti. (Gianluca Valente)

Basket: Ambrosia, partenza OK! La squadra guidata da Adolfo Parrillo debutta al PalaDolmen infliggendo un netto +16 al Giugliano. Buona prova di capitan Storchi e di Desiato. Prossime avversarie Rieti e Roseto.

I

l cammino dell’Ambrosia Basket nella Divisione Nazionale B ha inizio con una benaugurante affermazione interna a spese del Giugliano. Aggressiva e determinata, benché in chiara fase di rodaggio per quanto attiene automatismi di gioco e condizione, la squadra guidata da coach Parrillo (foto in alto) si presenta ai tifosi del PalaDolmen in versione “diesel”, impiegando le prime due frazioni per neutralizzare le tensioni dell’esordio, spazzate via da un secondo tempo autorevole. E’ il Giugliano a schizzare meglio dai blocchi (1-8 dopo 3’), ma l’Ambrosia impiega pochi minuti per tornare in scia: è di capitan Storchi (nella foto in basso) il primo sorpasso (11-9), quindi la gara rimane in equilibrio. Anche nel secondo periodo si combatte punto a punto: Bisceglie stenta un po’ a trovare ritmo e continuità, poi un canestro dell’under Orefice a pochi spiccioli dalla sirena manda le due contendenti negli spogliatoi col punteggio in perfetta parità a quota 34. Al rientro due canestri in rapida successione di Ambruoso innescano il primo strattone nerazzurro, successivamente alimentato dal parziale di 10-0 confezionato da Sergio e da Luongo che porta per la prima volta il vantaggio in doppia cifra (53-40 al 26’). E’ il momento cruciale della contesa, gestito dagli uomini di Adolfo Parrillo con sufficiente esperienza e scaltrezza. Il +10 immortalato dal tabellone al 30’ è ulteriormente rimpinguato in avvio di ultimo quarto con il break di 7-0 (canestro di Desiato e cinque punti di fila di Storchi, in assoluto il migliore in campo con 18 punti, 10 rimbalzi e 31 di valutazione) che ratifica il massimo divario della serata (64-47). Battute conclusive in scioltezza per Bisceglie.

Lunedì 3 ottobre i nerazzurri saranno impegnati nell’inusuale posticipo sul parquet del PalaSojourner di Rieti contro una delle più attrezzate formazioni del girone, mentre domenica 9 sfideranno il Roseto tra le mura amiche. (Mino Dell’Orco)


19 - 30 SETTEMBRE 2011

Calcio Eccellenza: il Bisceglie riprende quota con tre successi di fila Il balbettante avvio di stagione sembra alle spalle in virtù delle affermazioni in campionato contro Maglie e San Paolo Bari, inframmezzato dal rotondo colpaccio di coppa a spese del Cerignola. Intanto arriva un altro “big”, l’attaccante ex Bari Gigi Anaclerio.

R

isultati sul campo e “botto” di mercato autunnale. Il Bisceglie rilancia con vigore le proprie quotazioni nel borsino di Eccellenza: al tris consecutivo di successi tra campionato e coppa, infatti, si è aggiunto l’innesto in rosa dell’attaccante barese Gigi Anaclerio (218 presenze e 21 reti in 11 stagioni tra serie A, B e C1), un altro autentico lusso per la categoria. A proposito di reparto offensivo, spetta a Nicolas Di Rito – principale finalizzatore sinora con 4 centri – commentare il “cambio di marcia” dei nerazzurri dopo il balbettante avvio. «Questo gruppo ha mostrato di possedere personalità e fiducia nei propri mezzi per superare le difficoltà iniziali determinate dalle enormi aspettative e da episodi sfortunati – commenta il 26enne bomber gaucho. Ora ci siamo rimessi in carreggiata

e puntiamo a continuare la nostra risalita. I risultati ci hanno restituito tranquillità e la stima dell’ambiente non può che aiutare il nostro compito. Personalmente sono contento dell’impatto con la realtà di Bisceglie, è una piazza che ti fa sentire davvero calciatore». Intanto domenica 2 ottobre al “Ventura” arriva il Copertino. «Avversario non semplice, reduce dal primo successo in campionato. Loro mireranno anzitutto a difendersi – conclude Di Rito -, noi dovremo essere pazienti e spietati nel concretizzare le occasioni che saremo bravi a costruire». Nella sfida contro i salentini sarà assente lo squalificato Moscelli, mentre è probabile il rientro di capitan Ingrosso. Dopo il Copertino, i nerazzurri saranno impegnati nella trasferta del 9 ottobre in casa del Tricase (calcio d’inizio

alle 18, collegamenti diretta su Radio Centro nel corso della trasmissione “Palla al Centro”), mentre domenica 16 i ragazzi di Giorgio De Trizio si misureranno sul prato del “Ventura” contro la Libertas Noicattaro. Coppa Italia. Sorteggiato il programma dei quarti di finale, con il Bisceglie in campo giovedì 13 sul sintetico del “Miramare” di Manfredonia. La partita di ritorno contro i sipontini si disputerà invece giovedì 27 ottobre. (Mino Dell’Orco)

Ciclismo: Cavallaro sul tetto di Puglia Trionfo nel Campionato di Società Giovanissimi. Al termine della settima ed ultima tappa della kermesse regionale, svoltasi a Modugno, il sodalizio biscegliese primeggia nella graduatoria a squadre precedendo Ludobike e Gsc Bari.

L

a Polisportiva Cavallaro si riappropria dopo quattro anni dello scettro di “regina” del ciclismo giovanile pugliese. Il team biscegliese, al suo ventesimo anno di attività, si è infatti laureato Campione Regionale di Società per la categoria Giovanissimi. La prova disputata a Modugno, valida quale settima ed ultima tappa del campionato, ha visto cimentarsi oltre un centinaio di piccoli atleti lungo un circuito stradale di 500 metri. Al termine della competizione la Polisportiva Cavallaro ha preceduto nella graduatoria generale la Ludobike Racing Team e la Gsc Bari, quest’ultima vincitrice delle precedenti tre edizioni. A livello individuale, nella tappa di Modugno la società presieduta da Francesco Piccolo ha conseguito

numerosi successi e piazzamenti sul podio: tra gli altri, si segnalano le vittorie di Francesco Binetti (G4), Giulia Pasculli (G5) e Marika Galantino (G6), oltre ai secondi posti conseguiti da Rebecca Angiulo (G1), Gaetano Salvemini (G3) e Teresa De Vincenzo (G5). Nella medesima giornata sono state assegnate anche le maglie per il campionato individuale regionale: protagoniste, tra le altre, le portacolori della Polisportiva Cavallaro, Marina Di Benedetto e Marika Galantino. Grande soddisfazione per i brillanti risultati conseguiti è stata espressa dai due direttori sportivi Zina Di Reda e Marilicia Piccolo e dall’intera dirigenza. (Mino Dell’Orco)

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20 - 30 SETTEMBRE 2011 PR OTAGONIS TI PRO GONISTI

Lo chef biscegliese Mario Musci si aggiudica “Il Chicco d’Oro” a Verona I

l 14 settembre scorso ad Isola della Scala, la “Città del Riso” in provincia di Ve r o n a , s i è t e n u t o i l c o n c o r s o gastronomico mondiale “Chicco d’Oro” vinto dal biscegliese Mario Musci. Il concorso si è svolto nell’ambito della 45a edizione della Fiera del Riso, la manifestazione che si propone di promuovere e valorizzare il prodotto locale per eccellenza, il riso Nano Vialone, veronese, appunto, unico riso dell'intera comunità europea ad avere il marchio Igp. Il concorso, nato 16 anni fa, è cresciuto di importanza fino a giungere quest’anno a livello mondiale con la partecipazione di chef preselezionati per ciascun continente e in collaborazione con l’Academy of Rice Cooks, l’Accademia che riunisce i cuochi del riso di tutto il mondo. Al Chicco d’Oro, edizione mondiale 2011, hanno partecipato cinque chef di quattro diversi continenti: l’australiano Antony Campbell, il thailandese Chanthasin Somchit, la statunitense Hilary Anne Fallow, il cinese Wang Lixin e l’italiano Mario Musci di Bisceglie in rappresentanza dell’Europa, che ha partecipato e vinto il Chicco d’Oro di precedenti edizioni nazionali ed europei del concorso qualificandosi per la competizione mondiale di quest’anno. Ogni cuoco doveva preparare due risotti a base di vialone nano: 1) una variazione di risotto all’isolana con gli ingredienti della tradizione, d’obbligo, e altri a piacere; 2) un risotto con ingredienti

liberi. Il Chicco d’Oro è stato assegnato in base alla somma dei due punteggi ottenuti. Lo ha vinto Mario Musci, che ha presentato due risotti molto buoni: il “Risotto mantecato al parmigiano e cannella“con vulcano di ragù di carne e croccante, costolette di vitellino al rosmarino, semi di sesamo e lardo su vellutata di porro e parmigiano (e questa era la variazione dell’Isolana) e un Risotto con fichi, bocconcino di coniglio, cipolla rossa, uva e verdure, classici ingredienti della terra di Puglia. Musci è stato premiato dall’e x calciatore juventino e nazionale Roberto Bettega, presente alla serata. «Abbiamo allargato il Chicco d’oro a tutti i continenti. –ha detto il presidente dell’Ente Fiera di Ve r o n a , M a s s i m o G a z z a n i - L o consideriamo anche una prova per l’Expo 2015, che ci vede candidati ad ospitare un evento internazionale sul tema del riso». Mario Musci, nonostante la sua giovane età (ha solo 28 anni), vanta nel suo curriculum numerosi primi premi in concorsi gastronomici nazionali ed una carriera ricca di esperienze lavorative altamente qualificate. Attualmente è chef presso il noto ristorante tranese “Gallo Restaurant”. Il suo prossimo impegno è la partecipazione fissa in televisione al programma di Rai 3 “Cose dell’altro Geo”, programma costola di “Geo & Geo”, il pomeriggio alle ore 16.00 a partire dal 21 settembre prossimo per 3 puntate al mese fino al maggio 2012.


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