Biancoscuro Art Magazine #11

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biancoscuro r i v i s tA d ’ A r t e Numero 11 - agosto-settembre 2015 - Bimestrale d’Arte, Cultura e Informazione

In questo numero La luce vince l’ombra Una mostra d’Arte come simbolo di ribellione Jing Shen Nutrimento intellettuale Tutttovero La verità vista dagli artisti Federico Patellani Il racconto dell’Italia che si rialza dopo la guerra Berlino La distruzione convive con la ricostruzione

Peter Hide 311065 9 772385 170005

Continue provocazioni e inviti alla riflessione


3.4 e 9.10.11 ottobre 2015 In concomitanza con:

3a edizione

LA COLLEZIONE MIRABILI ARTE D’ABITARE DAGLI ANNI 80 AD OGGI

PATRICK MOYA presentato da Biancoscuro Art Magazine

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6.7.8.9 novembre 2015 19a edizione

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MARIO BERTOZZI AI CONFINI DELL’ANIMA

SPAZIO ALLO SPAZIO artisti e scultori a confronto a cura di Oscar Dominguez BETTY BEE: AMÒ a cura di Raffaella A. Caruso ed Eidos Immagini Contemporanee

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biancoscuro r i v i s tA d ’ A r t e Bimestrale d’Arte, Cultura e Informazione

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L’Editoriale di Vincenzo Chetta Tutttovero in quattro mostre torinesi. La verità vista dagli artisti, dal 1815 ad oggi Berlin Art Week 2015. Importante punto d’incontro per l’Arte internazionale

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Federico Patellani. Il racconto dell’Italia che si rialza dopo la guerra

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Natura naturans. Nuova mostra per il FAI. Roxy Paine e Meg Webster in mostra a Varese

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Jing Shen. Nutrimento intellettuale. L’atto della pittura nella Cina contemporanea al PAC

BIANCOSCURO Art Contest. Tutte le opere partecipanti Art Monaco ‘15. Intervista esclusiva al patron Johnessco Rodriguez Spring Ball: la White Night con l’asta di beneficenza a cura di Sotheby’s

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in copertina:

Biennale Montreux 2015. Quarta edizione sul lago di Ginevra

“Negazione (Denial)”, opera di Peter Hide 311065 artista che lancia continue provocazioni e ci invita a riflettere...

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La luce vince l’ombra. Una mostra d’Arte come simbolo di ribellione

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Art Monaco ‘15. L’orgoglio di aver presentato grandi Artisti

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CAC Mijas Museum. Anita Peghini in Spagna

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Cibo di carta a Milano. Da Stefano Bressani, l’artista che veste l’Arte. Assoluto protagonista Jacovitti a Dudovich, da Cappiello a Liberatore di una modernità crossover Kvision Cult. Il Laureato, da un libro un film che è diventato manifesto generazionale 122 016

L’intervista a Peter Hide 311065 per conoscere meglio l’uomo oltre l’artista. Le sue denunce sociali con un unico tema: il Dio Denaro che tutto può... il servizio a pag. 30

Berlino. La distruzione convive con la ricostruzione: per voltare pagina senza dimenticare 076

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biancoscuro r i v i s tA d ’ A r t e

11 ISSUE august / september 2015

Bimestrale di Arte, Cultura e Informazione

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Art Fair. Fiere ed esposizioni internazionali

Arte in Tavola. Ai Musei Civici di Pavia

Arte Moda, Musica a Torino. Il Parco Rignon in festa

Flora. Un technique, un langage

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Giuseppe Portella. La resina si illumina di luce propria

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Marija Višić-Guina. Una grande Signora dell’Arte

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Gisela Zimmerman. Ricordi di vita su tela

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Mario Cianciotti. Dalle forme della tradizione all’action painting

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Fiorenza Orseoli. Creatività pura e invenzione

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Giulia Sollazzo. Oscura ed affascinante Arte

EDITORSHIP & GRAPHIC Liberementi viale Indipendenza, 26 27100 - Pavia www.liberementi.it

Premiati gli Artisti dell’Anno 2015. Il trofeo consegnato ai vincitori a Cesenatico

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PUBLISHING MANAGER Mariarosaria Belgiovine

AttraVetro. L’Arte attraversa il vetro

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EDITOR IN CHIEF Vincenzo Chetta

Vintage! La moda che vive due volte

Art Monaco ‘15. Photo reportage della fiera d’Arte del Principato

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BI-MONTHLY OF ARTS, CULTURE AND INFORMATION

Angolo narrativo, il racconto di...

BIANCOSCURO Art Magazine

COLLABORATORI Oxana Albot, Mariarosaria Belgiovine, Giorgio Barberis, Nina Baudelaire, Aras C., Luca Caricato, Giuseppe Carnevale, Elena Cicchetti, Vincenzo Chetta, Danilo Giusino, Salvatore Mainardi, Daniela Malabaila, Rebecca Maniti, Agatha Monti, Francesco Mutti, Cristiana Elena Iannelli, Giancarlo Spina, Claudio Raccagni, Federica Senigagliesi. FOTOGRAFI Alberto Borgonovo, Antonio C., Vincenzo Chetta, Liberementi, Giampiero Nitto, Giovanni Gastel, Amin Akhtar, Oana Popa, Camilo Brau, Antje Schrîder, Sergio Tenderini, Arenaimmagini, Aike Dellarco. PUBLISHER Biancoscuro viale Indipendenza, 26 27100 Pavia www.biancoscuro.it

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PRINTING Pixartprinting Srl Via 1° Maggio, 8 30020 Quarto d’Altino (VE) SOCIAL NETWORK Facebook.com/BiancoscuroArtMagazine Pinterest.com/BiancoscuroMag Twitter.com/BiancoscuroMag

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The publisher is available for persons entitled for any iconographic sources. Manuscripts, photos or other materials even if unpublished are not given back. In addition to the signed articles, texts published on Biancoscuro Art Magazine are taken from the mentioned sources or text available l under the creative commons license. s Reg. Trib. Pavia n.4 del 2014. ISSN 2385-1708 © biancoscuro 2015. Reserved artistic and literary copyright. Reproduction in whole or parts is forbidden save with the written permission of the publisher. The publisher would like to thank “liberementi” and “ArtExpo Promotion” for courtesy and availability.

BIANCOSCURO Rivista d’Arte NUMERO 11 agosto / settembre 2015 BIMESTRALE DI ARTE, CULTURA E INFORMAZIONE DIRETTORE RESPONSABILE Vincenzo Chetta DIRETTORE EDITORIALE Mariarosaria Belgiovine REDAZIONE & GRAFICA Liberementi viale Indipendenza, 26 27100 - Pavia www.liberementi.it COLLABORATORI Oxana Albot, Mariarosaria Belgiovine, Giorgio Barberis, Nina Baudelaire, Aras C., Luca Caricato, Giuseppe Carnevale, Elena Cicchetti, Vincenzo Chetta, Danilo Giusino, Salvatore Mainardi, Daniela Malabaila, Rebecca Maniti, Agatha Monti, Francesco Mutti, Cristiana Elena Iannelli, Giancarlo Spina, Claudio Raccagni, Federica Senigagliesi. FOTOGRAFI Alberto Borgonovo, Antonio C., Vincenzo Chetta, Liberementi, Giampiero Nitto, Giovanni Gastel, Amin Akhtar, Oana Popa, Camilo Brau, Antje Schrîder, Sergio Tenderini, Arenaimmagini, Aike Dellarco. EDITORE Biancoscuro viale Indipendenza, 26 27100 Pavia www.biancoscuro.it STAMPA Pixartprinting Srl Via 1° Maggio, 8 30020 Quarto d’Altino (VE) SOCIAL NETWORK Facebook.com/BiancoscuroArtMagazine Pinterest.com/BiancoscuroMag Twitter.com/BiancoscuroMag L’Editore è a disposizione degli aventi diritto per eventuali fonti iconografiche non individuate. Manoscritti, foto o altri materiali inviati alla redazione anche se non utilizzati non verranno restituiti. Oltre agli articoli firmati, i testi pubblicati su Biancoscuro Rivista d’Arte sono tratti dalle fonti citate oppure da testi disponibili l secondo le licenze creative commons. s Reg. Trib. Pavia n.4 del 2014. ISSN 2385-1708 © biancoscuro 2015. Tutti i diritti di produzione in qualsiasi forma, compresa la messa in rete, che non siano espressamente per fini personali o di studio sono riservati. Per qualsiasi utilizzo che non sia individuale è necessaria l’autorizzazione scritta dell’Associazione Culturale Biancoscuro. L’editore ringrazia “liberementi” e “ArtExpò Promotion” per la disponibilità e le opportunità offerte.


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l’Editoriale di Vincenzo Chetta

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L’ultimo numero dell’estate 2015, quello che tanti sfoglieranno nel pieno relax delle vacanze. Di ritorno da Art Monaco 2015, esperienza sempre più scintillante di anno in anno, il bilancio è sicuramente positivo. Nonostante il periodo estivo, il caldo esagerato, il corpo che smania per un tuffo o per l’aria condizionata, tante sono state le visite all’esposizione più blasonata della Costa Azzurra. Tante nuove conoscenze, tanti i felici reincontri, risate, riflessioni, l’arte sempre in primo piano anche nei momenti di svago. Agosto non sarà meno “densamente artistico” di luglio, sono tanti infatti gli appuntamenti che ci attendono. Assolutamente da segnare in agenda la Biennale di Montreux che si inaugurerà il 20 agosto, così come da visitare prima della chiusura le tante mostre d’arte in corso e che presto lasceran-

no spazio ai nuovi progetti espositivi settembrini. Questo momento di “estate” coincide anche con la chiusura del BIANCOSCURO Art Contest 2015 e la definizione delle classifiche, quella “popolare” basata sui voti del pubblico virtuale, e quella “critica”, basata sulle votazioni tecniche di professori, critici e professionisti nel mondo dell’Arte. Triste scoprire i soliti furbetti, come nei talent show: da una parte i call center intasati, dall’altra strani meccanismi tecnologici che cercano di eludere i sistemi di controllo. Non ci faremo problemi a non premiare chi non lo merita davvero, sarà impopolare, ma per BIANCOSCURO ed i suoi collaboratori, la correttezza viene prima di un “LIKE” su Facebook. Buona fine estate, e buona lettura

Vincenzo Chetta

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C&G

di Cicognini Tiziana & C. snc

Forniture cornici e repliche d’arte ingrosso e dettaglio

Serafina Pulvirenti Vittoriana Mascheroni

Mario Attili

Giancarlo Maini

Vittorio Grisani

Ornella Righi

La ditta dal 1967 si occupa di repliche d’arte, alle quali, in seguito, ha affiancato la produzione di cornici confezionate per soddisfare la richiesta di clienti quali gallerie d’arte, collezionisti, alberghi, agriturismi ed altre grandi comunità. Una bella cornice è un valore aggiunto per qualsiasi quadro. In ognuna delle nostre cornici c’è il frutto della passione per il nostro lavoro ed una costante ricerca di modelli e finiture tanto da essere diventati punto di riferimento per molti pittori, circoli e scuole d’arte.


Visita la galleria online di artisti contemporanei sul sito www.cicogninitiziana.it

Walter Cipriano

Dario Vitale

Lorenzo Bovo Bruna Bonelli

Gianni Pontiroli

Sergio Brocchetta

C&G di Cicognini Tiziana & C. snc - Via Umberto Giordano, 3 - 29015 Castel San Giovanni (PC)

Tel. e Fax +39.0523.849214 - Cell. 348.8562508 - 348.8562509 - www.cicogninitiziana.it - cicogninitiziana@interfree.it


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Tutttovero in quattro mostre torinesi La verità vista dagli artisti, dal 1815 ad oggi Museo d’Arte Contemporanea (queste due, fino all’8 novembre), la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo e la Fondazione Merz (fino all’11 ottobre, queste seconde). Tema e filo conduttore del progetto è il concetto di vero e di realtà, così com’è stato declinato ed interpretato dagli artisti nel corso di due secoli, dal 1815 ad oggi. L’anno di partenza non è casuale: è quello della disfatta napoleonica a Waterloo, che convenzionalmente segna l’inizio dell’epoca moderna e contemporanea. Se l’arte è il cibo della mente e dell’anima, quale migliore occasione dell’anno dell’Expo milanese per parlare di alimentazione in senso decisamente più ampio? Da qui prende vita l’idea del curatore Francesco Bonami, coadiuvato da un comitato scientifico che annovera alcune delle eccellenze nel campo della storia e della critica d’arte. Nel rispetto dell’identità di ciascuna sede museale, i quattro allestimenti indagano e scandagliano l’idea del vero e le variegate forme di realtà che solo la magia della creazione artistica è capace di restituire. Presso lo spazio “Underground project” della GAM, il visitatore si addentra come all’interno di uno scavo archeologico, alla ricerca della verità nell’arte, del rap-

Luciano Fabro Italia all’asta anno 1994, ferro, 335x7 x10 cm. Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea | GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea, Torino

È

Tutttovero quello che si può ammirare nelle quattro mostre in corso nell’area metropolitana torinese. Non è un gioco di parole: Tutttovero è la grande esposizione dedicata all’arte contemporanea e realizzata nell’ambito di Contemporary Art Torino – Piemonte. Quattro mostre in quattro sedi diverse: la Galleria di Arte Moderna e Contemporanea di Torino (GAM), Castello di Rivoli

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Robert Kusmirowski, Uher.C anno 2008, installazione (mix media), dimensioni variabili Collezione Sandretto Re Rebaudengo

porto tra ideazione e realizzazione di un progetto, il tutto accompagnato dal sottofondo sonoro “I am making art”, tratto da un video di John Baldessari (1974), che come un mantra si ripete continuamente. La Manica Lunga del Castello di Rivoli ospita invece una rassegna di circa 50 sculture (tra cui opere di Cattelan, Manzù, Pistoletto), dislocate inizialmente in uno spazio semivuoto, che via via si riempie, creando così angolature prospettiche sempre nuove che permettono ad ogni visitatore di costruirsi il proprio “percorso di verità”. L’altra faccia della medaglia, cioè il concetto di falso, è declinato alla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, che dal 1995 è punto di riferimento per giovani artisti nazionali ed internazionali. Ricostruzioni di A sinistra: Alfredo Jaar M’illumino d’immenso, anno 2013, neon, 95,5x200 cm Collezione Merz A destra; Giovanni Anselmo Torsione, anno 1968, ferro e stoffa Fondazione Guido ed Ettore De Fornaris GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea, Torino

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ambienti in scala reale, contraffazioni, città ideali, inganni visivi: la realtà è qui mostrata attraverso l’immaginazione e le deviazioni fantastiche degli artisti. L’ultima sede di Tutttovero, la Fondazione Mario e Marisa Merz, che celebra i suoi primi dieci anni di attività con le opere dei due autori cui lo spazio è intitolato, presentate insieme a quelle degli altri autori che col loro lavoro hanno sperimentato e fatto da spartiacque nella ricerca artistica del secolo scorso. Le quattro esposizioni sono quindi un coro a più voci che ci racconta del “vero nell’arte” di oggi, in un’epoca in cui la cultura sta perdendo forse il suo valore di credibilità, troppo spesso messa in dubbio dalle tecnologie Sopra: Felice Casorati Ritratto dell’ingegner Beria, 1924 - 1925, tempera su tavola Fondazione Guido ed Ettore De Fornaris | GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea, Torino

Sotto: Enrico Gamba I funerali di Tiziano, anno 1855, olio su tela GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea, Torino

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“Al tempo di Expo 2015, Torino e il Piemonte accettano la sfida di non importare cultura, ma di esporre e mettere in mostra ciò che la propria cultura civile, pubblica e privata, ha saputo costruire nel tempo. Se Expo 2015 è dedicata all’alimentazione, Torino e il Piemonte interpretano questo soggetto offrendo il miglior cibo per lo spirito umano, che da migliaia di anni si è rivelato indispensabile alla crescita e alla sopravvivenza dell’umanità: l’arte.” Francesco Bonami


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TUTTTOVERO TORINO 2015 La nostra città, la nostra arte 25 aprile 2015 - 8 novembre 2015 GAM e Castello di Rivoli, Torino 25 aprile 2015 - 11 novembre 2015 Fond. Sandretto Re Rebaudengo e Fond.Merz, Torino INFO www.tutttovero.it Inquadra con il tuo smartphone il codice QR per collegarti al sito www.tutttovero.it

Maria Marshall - When I grow up I want to be a cooker, anno 1998 video, dimensioni variabili Collezione Sandretto Re Rebaudengo

“aumentate” dell’informazione veloce, o troppo spesso ignorata. Tutttovero è promossa da Città di Torino, in collaborazione con la Fondazione Torino Musei, e con il sostegno e il coordinamento della co-

municazione della Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT e della Compagnia di San Paolo. Federica Senigagliesi

BIANCOSCURO RIVISTA d’ARTE Versione completa su http://artshop.biancoscuro.it Michelangelo Pistoletto - Venere degli stracci per informazioni: biancoscuro@liberementi.it

anno1967, riproduzione di Venere classica in cemento ricoperto di mica, stracci / Venere, 130x40x45 cm; installazione, 150x280x100 cm Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea | GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea, Torino

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Jing Shen. Nutrimento intellettuale L’atto della pittura nella Cina contemporanea al PAC

L’

estate artistica di Milano si arricchisce di una nuova esposizione, nuova per opere e per tematiche, nuova per cultura e per prospettiva curatoriale. Il PAC di Milano, da gennaio con un nuovo comitato scientifico, apre le porte a “Jing Shen”. Jing Shen titolo della mostra, consapevolezza del gesto, forza interiore, Jing Shen è influenza culturale e scambio di energia. Si riferisce al momento che nella pittura classica precede l’atto pittorico, é l’apice del lavoro preparatorio che viene prima di affrontare la produzione di un’immagine. In mostra le opere di venti artisti dell’arte contemporanea cinese, tre generazioni differenti che fanno emergere i temi ed i modi tipici dell’arte classica cinese, così come spiega Filippo Del Corno, Assessore alla Cultura, Jing Shen è un’ampia riflessione sul significato che la pittura acquisisce nell’arte e nella cultura orientale classica e contemporanea, sulla sua diversità rispetto ai canoni estetici e Qiu Zhijie, JINLING Chronicle Theater Project year 2014, ink drawings on rice paper, 28.1x20.2x475.5 cm. Courtesy of the artist

Zhang-Enli

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Li Shurui Courtesy of the artist and Aike Dellarco

“Jing Shen, 精神, arrichisce di risonanze il titolo ed il senso della mostra, e

testimonia le fluidità e le sottigliezze della lingua cinese. Può voler dire “forza interiore”, ma anche “consapevolezza del gesto”.” stilistici occidentali, sulla continua influenza della pittura e calligrafia orientale su quella occidentale. Si esplora il rapporto tra la nostra arte contemporanea e gli altri campi della creatività e del pensiero artistico di culture a noi così lontane, a noi così vicine. Aperta sino al 6 settembre, promossa dal Comune di Milano - Cultura, Jing Shen è prodotta dal PAC Padiglione d’Arte Contemporanea e da Silvana Editoriale in collaborazione con l’Aurora Museum di Shanghai. Facente parte di Expo in Città, il palinsesto culturale del Comune di Milano per il semestre dell’Esposizione Universale, la mostra affronta anche il tema del nutrimento intellettuale, considerando le influenze estere come vero e proprio “cibo” di cui si nutre la creatività contemporanea. Durante la visita, immediatamente si comprende quanto sia importante la pittura nella cultura cinese, dove anche scrivere è dipingere, la pittura è, ed è sempre stata, un mezzo d’alto livello per riflettere e comprendere il mondo. La mostra perde dunque quel senso di omologato e standardizzato che hanno molTang Dixin, Confinement, year 2014, oil on canvas, 50x60 cm. Courtesy of Simon Wu, Shanghai

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Ding Yi, Appearance of Crosses 95-B58 year 1995, drawing, pastel on paper 56x75 cm. Courtesy of artist and ShanghART

ti percorsi espositivi nel mondo occidentale, e diventa un percorso meditativo sul rapporto che la pittura intrattiene con altri linguaggi e sulla sua essenzialità all’interno dell’universo culturale. In mostra non solo dipinti, ma anche ceramica e xilografia, video e installazioni, opere che hanno anche superato le barrie-

re del museo e sono dunque ammirabili in luoghi inediti: troviamo l’installazione di Wang Gongxin all’Aeroporto di Malpensa, un progetto che cattura il flusso della vita, gli incontri, le esistenze, sensazioni tipiche dei luoghi da cui si parte e a cui si arriva, mentre alla Feltrinelli in Duomo ecco l’allestimento di Chen Shaoxiong,

Su Xiaobai Courtesy of the artist and Pearl Lam Galleries

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He Xiangyu, Everything We Create is not Ourselves 30-1, year 2014-2015, watercolor, ink and pencil on paper 31x41 cm x 23, 23.1x30.6 cm x 7 Courtesy of the artist and White Space Beijing

BIANCOSCURO RIVISTA d’ARTE

una video installazione che permette di vedere anche L’arte contemporanea è un luogo privilegiato di Versione completa su http://artshop.biancoscuro.it alcune opere in mostra al PAC, opere che vogliono produzione e osservazione di queste mutazioni, per informazioni: biancoscuro@liberementi.it raccontarci di quanto l’arte e le avanguardie occi- Milano ed il PAC fungono da punto di riferimento dentali siano state influenzate dall’uso orientale molto solido per tutte le influenze che cambiano, e dell’inchiostro e dalla calligrafia, e naturalmente, stanno cambiando, il nostro panorama artistico. dalle filosofie intrinseche. Come mai proprio a MiDaniela Malabaila lano un progetto creativo con queste basi e questo JING SHEN. tema? È proprio in questa città che i confini tra l’arThe act of painting in contemporary China te visiva, l’archittetura, il design, l’editoria, la moda, 10 luglio 2015 - 6 settembre 2015 la musica, la pubblicità, vengono sempre messi in PAC Padiglione d’Arte Contemporanea, Milano discussione, pensiamo a personaggi come Marinetti, INFO Munari, Sottsass, Cattelan. Questa caratteristica renT. +39 02.88446359 de Milano disponibile ad accogliere altre cultuwww.pacmilano.it re, scoprirle profondamente ed imparare da loro. Da venerdì a domenica 9.30 - 19.30 Tang Dixin, Mr Hungry, year 2014, Single channel video, 29’51’’ Courtesy of the artist and Aike Dellarco

Giovedì 9.30-22.30 Martedì e mercoledì 9.30 - 19.30 Chiuso il lunedì

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Natura naturans. Nuova mostra per il FAI Roxy Paine e Meg Webster in mostra a Varese

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na nuova interessante mostra a Villa e Collezione Panza, a Varese. È “Natura naturans.”, esposizione presentata dal FAI (Fondo Ambiente Italiano), dedicata alla natura e al rapporto dell’uomo con essa, relazione resa artisticamente visibi-

]

La Natura voluta da Dio sarebbe la natura naturata e quindi perfetta e immutabile, statica e compiuta in quanto atto della volontà divina...

In alto: Villa e Collezione Panza Varese Foto di Arenaimmagini.it, 2013 © FAI - Fondo Ambiente Italiano

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delmente fiori, piante e funghi. Da tempo esplora le relazioni ed i confini fra creatività dell’uomo, crescita naturale e produzione industriale, carpisce e fa suo il modello dello sviluppo della natura e lo replica nella progettazione di impianti artificiali. Ha programmato macchine in grado di produrre disegni, dipinti e scul-

le grazie alle opere di Roxy Paine e Meg Webster. Le loro creazioni sono ammirabili in questa doppia personale, e può sembrare molto strano vedere la loro arte insieme in un percorso espositivo unico, data l’appartenenza a generazioni distanti e pratiche artistiche differenti. Roxy Paine lavora seguendo il principio dell’imitazione e della trasformazione, con materiali sintetici di provenienza industriale, creando opere che riproducono fe-

ture in pezzi unici, spesso evocanti paesaggi o sedimenti geologici. Riproduce così fedelmente da sembrare veri funghi, muffe, alghe, mettendoli in mostra in veri e propri “campi” sia in orizzontale (sul pavimento) che su pannelli verticali. Meg Webster declina la stessa tematica di Paine realizzando veri e propri monumenti dedicati alla terra, vista come sorgente instancabile di vita. Di origini californiane, ma newyorkese d’adozione,


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è principalmente scultrice e creatrice di installazioni, ma non trascura il disegno e l’opera su carta. Forme ancestrali e volumi minimalisti sono costruiti a partire da semplici elementi naturali, sollecitando tutti i sensi dello spettatore. Ama utilizzare materie prime naturali come sale, acqua, muschio, arbusti, ma soprattutto la terra. Le opere e le installazioni presenti a Villa Panza sono state realizzate tra il 1982 ed il 2015 (alcune realizzate appositamente e costruite direttamente sul posto, altre proveniente da istituzioni internazionali tra i quali il Solomon R. Guggenheim Museum, il Whitney Museum of American Art di New York, l’Israel Museum di Gerusalemme e riempiono gli spazi della Villa, sia all’esterno che all’interno, creando un percorso equilibrato con la natura, l’architettura e le opere della collezione permanente. La mostra, a cura di Anna Bernardini, Direttore di Villa e Collezione Panza e Angela Vettese, critico d’arte, è incentrata sui temi della sostenibilità ambientale, resa sempre più difficile dagli interventi umani che rinunciano, modificano, distruggono, al fine di “migliorare” la propria esi-

Roxy Paine, Tapioca Slime Painting polimero termoindurente, lacca, olio e alluminio Collection of the artist, New York 122,5x168,3x35,6 cm, anno 2001 © Sergio Tenderini Appartiene alla serie dei Replicants, cominciata da Roxy Paine nel 1997. Si tratta di repliche, estremamente verosimili, di muffe, alghe, fiori, funghi velenosi e altre forme naturali, realizzate esclusivamente con materiali sintetici e in grado di colonizzare pavimenti e pareti, trasformandoli in veri e propri “campi”. Dalla parete sembra affiorare una muffa, una sostanza dall’aspetto melmoso e limaccioso e dai colori chiari e naturali, di forte effetto pittorico oltre che materico, esaltata da solchi e sbavature.

stenza. Come la stessa Bernandini afferma, il titolo latino della mostra deriva dal pensiero filosofico di Spinoza, dove la sovrapposizione dei concetti di Dio e Natura è stata esplicitata per la prima volta con delle leggere differenze: “La Natura voluta da Dio sarebbe la natura naturata e quindi perfetta e immutabile, statica e compiuta in quanto atto della volontà divina. Ma all’interno di questa perfezione la natu-

Roxy Paine, Psilocybe Cubensis Field polimero termoindurente, lacca, pittura ad olio, acciaio The Israel Museum Collection, Jerusalem Dimensione variabile, anno 1997 © Sergio Tenderini La vasta installazione a terra riproduce, con vivido realismo, un insieme di oltre duemila funghi allucinogeni, perfettamente riprodotti nella loro fisionomia individuale e accorpati a grappoli variamente addensati o rarefatti. I miceti sembrano germogliare direttamente dal pavimento della stanza ove sono sparpagliati, richiamando alla memoria la tecnica dello scattering, assai diffusa dagli anni Ottanta.

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Sopra: Roxy Paine, Crop (Poppy Field) PVC, resina epossidica, PETG, polimeri, lacca, pittura a olio, acciaio e filo Private collection, New York 91,4x243,8x182,9 cm, anno 1997-1998 © Sergio Tenderini È la replica accurata di un campo di papaveri in una zolla di terra, pure essa artificiale. Le piante sono riprodotte nella naturale diversità del loro sviluppo con fine verosimiglianza di dettagli e cromie: i fusti eretti e poco ramificati, le larghe foglie dentate, i grandi petali della corolla e i gonfi baccelli. La composizione è l’esito di un lento processo sviluppato attraverso lo studio approfondito di questa pianta a fiore, il calco di foglie e petali, i tagli e le manipolazioni necessarie per assemblare gli elementi.

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ra può anche assumere un volto mutevole e dinamico, un volto non per questo imperfetto. Tale espressione provvisoria del disegno divino s’inquadrerebbe come natura naturans (il carattere meccanico ed evolutivo dei fenomeni naturali). Questo piccolo territorio franco scaturito dalla distinzione tra natura in sé e natura in atto, nell’arco di pochi secoli si è espanso senza controllo, occupando ogni interstizio della realtà e squarciando il velo sopra ogni segreto della natura. Proprio come mettevano in guardia i miti classici, questa volontà di conoscenza ha forse avviato un processo che potrebbe cancellare l’oggetto stesso di tanto studio.” La temporalità dell’esposizione non è casuale, dati i temi centrali, come il ruolo della natura come fonte di vita e la distruzione dell’uomo, il FAI ha giustamente ritenuto di realizzarla in concomitanza con EXPO Milano 2015. Il progetto espositivo di JTI (Japan Tobacco International), partner istituzionale di Villa e Collezione Panza, vanta il Patrocinio del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, della Regione Lombardia, della Provincia di Varese, del Comune di Varese e di Expo Milano 2015. “Natura naturans” si colloca perfettamente nelBIANCOSCURO RIVISTA d’ARTE la tradizione di Villa Panza, che da sempre esalta Versione completa su http://artshop.biancoscuro.it Sopra: Meg Webster, Copper Containing Salt - Rame, sale progetti di arte contemporanea con una forte per informazioni: biancoscuro@liberementi.it Panza Collection, Mendrisio, 91,4x78,7x78,7 cm, anno 1990 © Sergio Tenderini connessione tra interno ed esterno, al fine di vaÈ un contenitore di rame di forma cilindrica riempito di sale, porta a matulorizzare l’ambiente e la natura, fondendoli a dirazione la ricerca sviluppata da Meg Webster nel corso degli anni Ottanta: ventare nuove opere d’arte. concentrata sulla produzione di strutture minimaliste destinate a essere Vincenzo Chetta collocate in ambienti interni o esterni. Queste opere sono solitamente dei “contenitori” costituiti da materiali coerenti poveri (vetro, legno, rame e acciaio inox), riempiti – per contrasto – da masse di materiale incoerente di origine naturale come sale, acqua, terra o sabbia. La dinamica tra fisica e metafisica si sovrappone alla relazione tra forme organiche e forme geometriche. Questo lavoro è esempio significativo della poetica di accordi, immaginati per stimolare nella maniera più immediata possibile i sensi dello spettatore, e il suo ancestrale rapporto con gli elementi naturali.

NATURA NATURANS. ROXY PAINE E MEG WEBSTER (Opere dal 1982 al 2015) 12 giugno 2015 - 28 febbraio 2016 Villa e Collezione Panza, Varese INFO T. +39 0332 283960 Dal martedì alla domenica 10.00-18.00

A sinistra: Meg Webster, Cone of Water - Ferro, acqua

Chiuso i lunedì non festivi

Courtesy of the artist, Paula Cooper Gallery, New York and Anne Mosseri-Marlio Galerie, Basel, 101,6x426,72 cm, anno 2015 © Sergio Tenderini L’installazione è stata creata appositamente per il cortile d’onore di Villa Panza e rispetta rigidamente le dimensioni fissate dall’artista. Come spesso accade nella poetica di Meg Webster, l’ambiente naturale e quello artificiale

Inquadra con il tuo smartphone il codice QR per collegarti al sito www.naturanaturansvillapanza.it

divengono due componenti contigue e integrate, se non quasi simbiotiche. È infatti previsto che l’opera possa trasformarsi in un piccolo ecosistema. Lo spettatore che si muove intorno a Cone of Water potrà godere dell’effetto ottico della discontinuità della superficie come pure dell’effetto ottico della profondità dell’invaso e del riflesso dell’ambiente in esso.

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La luce vince l’ombra Una mostra d’Arte come simbolo di ribellione

I

Pacecco De Rosa, Venere e Satiro, Na Capodimonte

l 19 marzo 1994 cinque colpi di pistola ferirono mortalmente Don Peppe Diana, il giovane parroco di Casal di Principe che si oppose strenuamente alle regole mafiose della sua amata terra e che per questo fu ucciso. Oggi i luoghi che allora appartenevano ai clan camorristici, che proprio lì gestivano affari e potere, sono stati confiscati e convertiti in spazi destinati alla collettività, nel ricordo di Don Peppe, divenuto emblema della lotta alla criminalità. C’è questa storia tragica ed amara dietro la mostra “La luce vince l’ombra”, alle-

stita presso la Casa Don Peppe Diana a Casal di Principe, fino al prossimo 21 ottobre. Il titolo è quanto mai eloquente e significativo: non si tratta solamente del biancoscuro caravaggesco delle 20 opere esposte, ma della luce vittoriosa della legalità sull’illegalità, della coscienza civile sull’omertà mafiosa. Curata da Antonio Natali (direttore della Galleria degli Uffizi di Firenze) e da Fabrizio Vona (direttore del Polo Museale Regionale della Puglia), la mostra si inserisce nel progetto “La città degli Uffizi”, collana di esposizioni nata sette anni fa con l’intento di promuovere luoghi ancora non degnamente apprezzati e conosciuti. La scelta di allestire il diciottesimo appuntamento di tale progetto in una zona inquinata da decenni di abusi e poteri paralleli, è un ulteriore atto di riscatto levato contro chi ancora cerca di tenere imprigionata questa terra fiera e coraggiosa. Non solo gli Uffizi, ma anche il Museo di Capodimonte, la Reggia di Caserta e il Museo Capuano hanno prestato le loro opere, in un percorso che dal XVII secolo arriva fino al XX con un acrilico di Andy Warhol. Tra gli Copia da Caravaggio, Incredulità di San Tommaso, Uffizi

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autori presenti, due pregiati Mattia Preti, la “Santa Caterina d’Alessandria” di Artemisia Gentileschi, lo spagnolo Jusepe de Ribera, una copia dell’“Incredulità di San Tommaso” del Caravaggio, che fa anche da locandina alla mostra. Le opere sono affiancate da una video-installazione dedicata all’ “Adorazione dei pastori” di Gherardo delle Notti (1619), la tela che venne gravemente danneggiata dall’attentato mafioso del 1993 agli Uffizi. Questo ideale gemellaggio tra Toscana e Campania vuol essere, così, il primo tassello di un progetto di più ampio respiro: l’auspicio degli organizzatori è che la mostra non resti un episodio isolato, ma divenga una tappa di un nuovo “rinascimento” delle idee che coinvolga le realtà locali interessante e il senso civico di tutti noi. In questa ottica sono stati formati, per l’occasione, ottanta “Ambasciatori della Rinascita”: giovani del territorio, selezionati a Casal di Principe tra persone senza carichi penali o condanne e prive di legami diretti di LA LUCE VINCE L’OMBRA Gli Uffizi a Casal di Principe parentela con criminali, che accoglieranno i turisti 21 giugno 2015 - 21 ottobre 2015 in visita e racconteranno le vittorie contro la camorra, Casa don Diana, Casal di Principe - Caserta i temi complessi della criminalità organizzata e delle INFO economie mafiose. La sfida lanciata è quindi nobile e gliuffiziacasaldiprincipe@gmail.com visitare la mostra è un piccolo, simbolico gesto di rifacebook.com/events/958596754165123/ BIANCOSCURO RIVISTA d’ARTE bellione alla criminalità organizzata che ognuno di Versione completa su http://artshop.biancoscuro.it noi può fare. L’iniziativa gode dell’Alto Patronato delGiovedì 10.30-20.30 per informazioni: biancoscuro@liberementi.it Inquadra con il tuo smartphone il codice QR la Presidenza della Repubblica Italiana ed è promossa per collegarti al sito dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del www.polomuseale.firenze.it Turismo, la Galleria Nazionale degli Uffizi, il Museo Nazionale di Capodimonte, la Reggia di Caserta, il Museo Campano di Capua, il Comune di Casal di Principe. Federica Senigagliesi

Andy Warhol, Fate presto 1171, Caserta

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Arte in Tavola ai Musei Civici di Pavia

A

l Castello Visconteo di Pavia, attraverso un percorso cronologico che si snoda dal 1500 a oggi, Arte in tavola presenta un’accurata selezione di dipinti, sculture, ceramiche, ricettari, libri illustrati, fotografie, arredi ed oggetti di design, molti dei quali sconosciuti al grande pubblico, provenienti da collezioni private o realizzate da artisti contemporanei, tutte con un tema unico: il cibo. Il nucleo di dipinti comprende nature morte del Seicento e del Settecento, cariche di una ricerca quasi maniacale nell’imitazione della realtà, con accanto le opere di alcuni tra gli artisti più noti della scena lombarda dell’Ottocento: tavole imbandite e nature morte che anticipano il passaggio al Novecento, testimoniato dalle opere di Giovanna Nascimbene, Francesco Saltara, Maria Angelini, e dalle terrecotte policrome di Ernesto Ornati. Proseguendo troviamo una significativa scelta di ceramiche e oggetti che raccontano le abitudini a tavola ed il prestigio legato ad alcuni servizi. Accanto agli oggetti più antichi troviamo le ceramiche di Sandro Riboni, cui si affiancano quelle di recente produzione di Giovanna Fra. Gli arredi e il design sono protagonisti grazie alle opere della Fondazione Sartirana Arte. La scena contemporanea è ben rappresentata dalle opere di alcuni artisti legati al territorio di Pavia, è possibile infatti ammirare i dipinti di Sandra Tenconi, Gian Carlo Carena, Pietro Brocchetta, le sculture di Pier Giuseppe Nervetti, le scomposizioni su terracotta di Dario Aguzzi e le immagini del giovane fotografo Simone Fratti. Daniela Malabaila Arte in tavola 16 maggio 2015 - 30 agosto 2015 Castello Visconteo, Pavia INFO T. +39 0382.399770 museicivici@comune.pv.it Martedì - domenica 9.00-13.30 / 16.00-19.00

Inquadra con il tuo smartphone il codice QR per collegarti al sito www.museicivici.pavia.it

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Simone Fratti, NM, Gravity is a state of mind Castello Visconteo di Pavia


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AttraVetro L’Arte attraversa il vetro

U Ettore Sottsass

Arnaldo Pomodoro

n omaggio ad un prezioso frammento di storia milanese rapportato ad una prestigiosa collezione museale pavese: ATTRAvetro. Il percorso espositivo è un attraversamento culturale testimoniato da opere in vetro e disegni preparatori di artisti e designer che frequentavano “La Scaletta”, ristorante e punto di riferimento per la vita artistica del capoluogo lombardo nel ventennio tra il 1976 e il 1996. Si rimanda all’idea dell’attraversamento e del passaggio, in senso fisico degli artisti o della luce nella materia, ma anche in senso filosofico, le sensazioni che si provano durante il percorso, nell’incontro di sensibilità diverse in un luogo specifico. Possiamo ammirare le opere di Lino Tagliapietra, Ettore Sottsass, Arnaldo Pomodoro, Laura Panno, Roberto Sambonet e tanti altri, un lucente accostamento di poetiche e linguaggi diversi. ATTRAvetro è allestita nella Sezione Archeologica dei Musei Civici del Castello Visconteo, dove è conservata anche la straordinaria collezione di vetri romani, tra le più importanti a livello nazionale. La scelta di far snodare il percorso di mostra in rapporto diretto con l’esposizione permanente, permette un dialogo tra l’antico ed il contemporaneo e diventa così un’opportunità per valorizzare l’eccezionale patrimonio culturale di Pavia. La mostra, a cura di Sandro Pezzoli e Rosa Chiesa, è promossa dal Comune di Pavia - Musei Civici con AIHV - Comitato nazionale italiano, ed è organizzata in collaborazione con Scaletta di Vetro e con il contributo di Fondazione Banca del Monte di Lombardia. Rebecca Maniti ATTRAvetro L’arte attraversa il vetro 16 maggio 2015 - 30 agosto 2015 Castello Visconteo, Museo Archeologico, Pavia INFO T. +39 0382.399770 museicivici@comune.pv.it Martedì - domenica 9.00-13.30 / 16.00-19.00

Inquadra con il tuo smartphone il codice QR per collegarti al sito www.museicivici.pavia.it

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Cibo di carta a Milano Da Jacovitti a Dudovich, da Cappiello a Liberatore

Gadget di Cafè Paulista, con Carmencita, Armando Testa, 1960

A

ndrea Tomasetig è un libraio antiquario di Milano che ha avuto l’originale idea di proporre una mostra dedicata al cibo illustrato. Dall’unione di quattro collezioni private, “Cibo di carta” è una singolare ed accattivante antologia sulla storia dell’alimentazione nel nostro Paese, con oltre 500 pezzi (per lo più inediti) tra figurine, manifesti, gadgets, riviste e quant’altro, in un excursus temporale che va dal 1400 ad oggi. Ospitata nei locali dell’ex refettorio delle Stelline, uno degli spazi espositivi della Fondazione Gruppo Credito Valtellinese (principale promotore dell’iniziativa), la mostra s’inserisce nel vasto menu degli eventi collaterali all’Expo 2015. Fino al prossimo 20 settembre sarà possibile curiosare tra libri, scatole, documenti di trasporto, carte intestate, etichette, cataloghi, licenze, fumetti, che raccontano il cibo attraverso le mol-

Locandina del film “Un americano a Roma”

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Gadget di Susanna tutta panna, icona del formaggino Milione

teplici rappresentazioni che di esso si sono diffuse grazie a pubblicità, cinema, editoria. È quindi una storia non solo del gusto ma anche dell’illustrazione e della grafica, per cui troviamo firme celebri del settore come quelle di Jacovitti, Dudovich, Longanesi, Molino, Cappiello e molti altri. Numerose carte illustrate e stampe dal 1600 al 1900 provengono dalla collezione di Michele Rapisarda; la Biblioteca Gastronomica di Giorgio Grillo e Linda Pagnotta ha prestato invece per l’occasione una serie di libri e manoscritti a tema culinario. Un’intera sezione della mostra raccoglie il materiale pubblicitario di “Carosello”, programma cult della televisione italiana degli esordi, che ha formato, al ritmo dei suoi jingle, generazioni di spettatori e consumatori. L’ultima sezione è dedicata invece al cinema italiano dal dopoguerra al 2000, con locandine e foto-buste di citazione culinario-cinefila, tra cui

“L’omino con i baffi” Bialetti, disegnato da Paul Campani

Locandina del film “Il segno di Venere”


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il famosissimo piatto di maccheroni di “Un americano a Roma” assaltato dal grande Alberto Sordi. Frutto di una selezione minuziosa ed accurata, cui ha prestato il prezioso contributo anche Alberto Capatti, autorevole storico della gastronomia, la mostra è un tuffo nella quotidianità delle cucine degli italiani che certamente risveglierà i ricordi di molti, ma anche una riflessione analitica sul cibo come fenomeno culturale. Le tradizioni e i costumi a tavola rispecchiano, forse meglio di qualsiasi altra usanza, l’identità di un popolo, il suo gusto e l’incontro con le altre culture; per questo, da sempre, il mangiare e il cucinare non sono mai stati solo una necessità primaria di sopravvivenza, ma un’arte a tutti gli effetti, uno strumento di conoscenza. L’idea di Tomasetig rientra in un progetto sul cibo di carta avviato già qualche anno fa con una serie di piccole mostre tematiche e potrebbe avere un ulteriore sviluppo con la creazione di un Museo dell’Alimentazione che, paradossalmente, in Italia ancora non esiste. Per tutta la durata dell’esposizione un ricco Copertina della rivista “Frigidaire”, ottobre 1981 programma di iniziative parallele sarà fruibile dai visitatori: laboratori didattici, proiezioni di film in tema, PAPER FOOD \ CIBO DI CARTA tavole rotonde e letture sceniche di testi d’autore. BIANCOSCURO RIVISTA d’ARTE Federica Senigagliesi 11 giugno 2015 - 19 settembre 2015

Versione completa su http://artshop.biancoscuro.it Galleria Gruppo Credito Valtellinese per informazioni: biancoscuro@liberementi.it corso Magenta 59 - Milano INFO T. +39 0248.008.015 galleriearte@creval.it Da lunedì a sabato 13.00 - 19.00 Chiuso la domenica e 15 agosto INGRESSO LIBERO Inquadra con il tuo smartphone il codice QR per collegarti al sito www.creval.it

Album di figurine “Cirio”, ottobre 1935

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Peter Hide 311065 Money rEVOLution

Accartocciato, accumulato, negato, conservato e insaguinato... Peter Hide 311065 lancia continue provocazioni e ci invita a riflettere

L

aureato nel 1994 a Milano in Architettura e Design, Peter Hide 311065 nasce a Varese nel 1965. Ha esposto alla prima Biennale di Malta nel 1995 vincendo il secondo premio. Ha esposto inoltre nella contea di Cumbria (UK) e poi a Londra, Berlino, Innsbruck, Venezia, Milano, Pavia, Parma, Padova, Brescia, Varese, Gallarate e Forlì, sempre in importanti collettive e personali ben riuscite dove mette in “mostra” il denaro ed il malessere della nostra società in maniera scherzosa ed irriverente, in tutte le sue accezioni. Franco Crugnola, vero nome dell’artista, da anni calca la scena artistica con le sue opere, tante diverse serie con un’unica materia prima in comune: il denaro. Opere di denuncia sociale, di quella società che si muove, sorride, esulta, mossa dal potere dei soldi, di qualunque valuta essi siano.

R. Stevenson). I due nomi hanno la stessa notorietà e rappresentano il primo il bene, l’innocenza, la purezza e la bellezza, il secondo il male, la cruenza e la forza bruta. Trattando come filo conduttore nella mia arte il denaro e ciò che esso rappresenta per l’attuale società, mi sembrava uno pseudonimo azzeccato. Rappresenta il buono e il cattivo che c’è in me, che c’è in ognuno di noi; e quando si parla di denaro i due lati sono marcatamente visibili…”

V.C.: “Architetto, designer, artista: come si incontrano e scontrano i tuoi lati creativi e razionali?” F.C.: “Il punto di incontro tra tre discipline che possono sembrare così diverse è sicuramente la creatività. Grintosa, personale, “mixata” attraverso la mia visione intellettuale e critica. Il punto di scontro o per lo meno di tangenza disgiunta è il diverso grado di libertà che le tre discipline consentono. Nel mondo dell’architettura e del

Vincenzo Chetta: “Innanzitutto parlaci del tuo nome d’arte PETER HIDE 311065, più che uno pseudonimo un brand...” Franco Crugnola: “Ho scelto diversi anni fa il nome d’arte PETER HIDE 311065 (mi chiamo Franco Crugnola) derivandolo dall’ossimoro tra PETER PAN (noto sempiterno bambino buono) e Mr. HYDE (la parte brutale e “cattiva” del Dottor Jekyll del romanzo di Sopra: BORDER LINE banconote e filo spinato A sinistra: NEGAZIONE (DENIAL) for Biancoscuro Art Magazine, tecnica mista con bruciature su tela blu YK, anno 2015, 95x65x4 cm.

su tavola, anno 2013, 80x90x4 cm.

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design la creatività si scontra con regole ferree che la imbrigliano in rapporti, numeri, regole e convenienze economiche che a volte stravolgono l’idea iniziale. L’arte è creatività pura e forse l’unica regola è quella di non averne.” V.C.: “Cosa di una tua opera mette più in risalto la tua personalità artistica?” F.C.: “L’ambivalenza giocosa e seria dei miei lavori, il denaro ricorrente, celato, esaltato dal colore, annegato all’interno di una combustione, provocano lo spettatore e lo inducono alla riflessio-

ne. Adoro deformare la solidità di un’opera d’arte e svelarne l’ingannevole apparenza.” V.C.: “Nella serie “Negazione” usi spesso il blu Yves Klein, è solo una scelta cromatica o c’è di più?” F.C.: “Per Yves Klein, il suo tono di blu era la porta verso l’introspezione, la meditazione, il futuro; la capacità di guardare oltre e andare oltre. Misterioso come il futuro, eppure così presente, palpabile, materico, quasi solido. Io lo riutilizzo, nel gioco citazionistico che mi contraddistingue,

non solo in omaggio al genio del grande Klein, ma per aprire una porta immaginaria ed intellettuale verso il futuro, per andare oltre. La contrapposizione del denaro bruciato, a monito e a “negazione” del sistema capitalistico attuale, a parer mio, ben si contrappone al significato che Klein dava al suo blu. Una visione di speranza…” V.C.: “In generale, quali sensazioni pensi di suscitare nel pubblico che ammira le tue opere e le tue installazioni? Ricordiamo il “bagno di dollari” visto a PaviArt 2015, tutti i visitatori cedevano al tuffo riemergendo sorridenti... il potere del Dio Denaro? F.C.: “Il linguaggio delle mie performance suscita all’inizio gioia, ilarità, leggerezza e ad alcuni appagamento; un effetto quasi terapeutico. Poi induce alla riflessione. Attraverso l’enfatizzazione ed il divertimento aiuta ad esorcizzare il potere che il denaro (e tutto il sistema che il denaro muove e manovra nella società attuale) ha su ognuno di noi.” V.C.: “Che cosa significa essere “Artista” oggi?” F.C.: “Significa vivere un confine mobile tra il presente, le situazioni contingenti non ancora storicizzate e il futuro in cui riusciamo a trasferire queste esperienze reali. Il tutto nel tentativo di interpretare la coscienza individuale all’interno della collettività.” V.C.: “Essere o non essere? Meglio apparire con un’arte commerciale priva di significato, o faticare per emergere con un’arte autentica e consapevole, emozionale e densa di messaggi?” F.C.: “Il mio sforzo principale è quello esprimermi attraverso un linguaggio di facile fruizione e

MONOCROMO ROSA EURO, tecnica mista e collage di banconote su tavola, anno 2014, 75x55x9 cm.

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comprensione ai più. Nulla è raggiungibile senza sforzi, senza studio, senza lavoro e dedizione…” V.C.: “Abbiamo seguito la tua esperienza con Meeting Art in uno show che ti vedeva “combattere” con Lorenzo Piemonti. Quali le vostre divergenze e quali le linee in comune?” F.C.: “Siamo sostanzialmente entrambi innamorati dell’arte, non della nostra arte, ma dell’arte in generale. Siamo innamorati della sperimentazione e del confronto con il pubblico. Quella con Meeting Art è stata una bella esperienza che ci ha permesso di entrare in diretto contatto con il pubblico e di confrontarci con le sue aspettative nel rispetto del singolo percorso artistico e del proprio linguaggio espressivo. Piemonti è per me un maestro d’arte e un maestro di vita artistica!” V.C.: “Monocromo, Skulls and Flowers, Border Line, Gioca con moderazione, Safe, To love money over everything, Negazione, Blood Money, Reliquary, I love Money. La tua è una produzione intensa, sia nei numeri che nei significati, la denuncia sempre attuale. A quale serie sei più “affezionato” e quale ha portato per te una svolta artistica?” F.C.: “È difficile scegliere tra i propri lavori e all’interno del proprio percorso… È un filo sottile, quasi un tratteggio che si snoda all’interno della mia produzione. Sicuramente i lavori della serie TO LOVE MONEY OVER EVERYTHING! sono le opere che mi hanno consentito di incontrare il grande pubblico e il loro consenso. Sono lavori materici, costruiti, giocosi, ma allo stesso tempo fanno riflettere, dei lavori che mi hanno fatto evolve-

BLOOD MONEY, tecnica mista e banconote su tela, anno 2013, 100x70x4 cm.

re verso nuove strade espressive. È sempre l’ultimo lavoro, quello in progetto, quello non ancora realizzato o in fase di realizzazione, quello idealizzato che non ha visto ancora la sua nascita, che per me ha un fascino particolare e sento appartenermi maggiormente… In questo momento sono molto legato alla serie dei “monocromi”, li sento oltre alla citazione…” V.C.: “Tra i tuoi tanti progetti, nel

2013 è uscito il tuo “libro d’Artista”, com’è nata l’idea?” F.C.: “È stato un bel progetto che mi ha permesso un nuovo confronto con il tema del denaro e del suo rapporto odio-amore nella società attuale. Dopo averlo incorniciato, stropicciato, impacchettato, bruciato, relegato a feticcio, ho deciso di “impaginarlo”in una piccola e raffinata edizione curata in ogni dettaglio di stampa. Ho usato poche parole

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NEGAZIONE (DENIAL), tecnica mista su tela, 100x70x4 cm.

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Guarda tutte le foto su Facebook Peter Hide “Money rEVOLution” a PaviArt 2015 http://goo.gl/LCswMp

per raccontare molto e ho usato la strada meno ovvia. Mi sono comunque molto divertito! (per chi non conoscesse questo lavoro è un libro in formato tradizionale ove la frase “To love money over everything” si ripete ossessivamente in successione come un mantra per 128 pagine). Una sequenza ossessionante che ricorda volutamente “All work and no play makes Jack a dull boy” ripetuta all’infinito nel volume scritto dall’aspirante scrittore Jack Torrance, che accettò l’incarico di custode invernale dell’Overlook Hotel nel magistrale libro di Stephen King “Shining” nella trasposizione perfetta su pellicola, che ne fece Stanley Kubrick, bastano pochissimi frame perché la giovane moglie comprenda che il confine tra ragione e follia è stato superato…

BIANCOSCURO. A ottobre il primo appuntamento sarà in fiera ad ART Parma con uno stand personale.

F.C.: “Il mio augurio è “Money rEVOLution” a tutti, con i propri sogni, con le proprie capacità ed intuizioni!

V.C.: “Un augurio per il mondo dell’Arte (simpatico e irriverente come i tuoi auguri di “Buon Anno”!) e per i giovanissimi che vogliono seguire il sacro fuoco della loro passione artistica.”

Ringraziamo Franco Crugnola, alias Peter Hide 311065, per averci dato l’opportunità di conoscere meglio l’uomo, l’artista e la sua Arte. Vincenzo Chetta

V.C.: “Sempre sul pezzo, dove potremo ammirare le tue opere prossimamente?” F.C.: “Nell’immediato mi trovate per tutto il periodo estivo nella galleria “ Il Novecento” di Salerno e Poltu Quatu e nella galleria Simon Bart di Porto Cervo. Sempre presente nel catalogo on line della galleria Orler e su Art Shop by TO LOVE MONEY OVER EVERYTHING!, tecnica mista e banconote su tela, 50x50x5 cm.

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Monocromo Verde Dollaro tecnica mista e collage di banconote su tela su tavola 80x90x5 cm.

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Mi chiamo Franco Crugnola e ho scelto diversi anni fa il nome d’arte PETER HIDE 311065, cerco di rappresentare attraverso immagini che fanno parte del nostro vivere quotidiano, ed apparentemente concilianti, gli opposti che esse stesse rappresentano, e di aprire nella mente dello spettatore che vorrà approfondirne la lettura, una porta immaginaria verso il pericolo della sopraffazione dell'effimero. In una società contemporanea, dove tutto è misurabile dal denaro, e dove spesso si ha la sensazione che non solo il materiale ne sia soggiogato, ma anche l'immateriale, la parte più unica che contraddistingue l'individuo, il denaro, ha per me il valore simbolico di rappresentare il pericolo di una vasta decadenza culturale, e per opposto il degrado che la sua mancanza ne produce. Non voglio rappresentare graficamente la povertà, la violenza fisica o psicologica, il degrado ambientale, ma neppure la bellezza generata solo ed unicamente dalla manipolazione della ricchezza, la sensazione di potenza quasi divina ed il sogno di felicità, ma voglio far riflettere su che cosa genera ciò per cui tutti noi ci affanniamo, viviamo e a volte moriamo: Il denaro. Sotto: una vista dello studio dell’Artista PETER HIDE 311065

In alto: una parete

Several years ago I chose Peter Hide 311065 as my stage name (my real name is Franco Crugnola) deriving from the oxymoron between peter pan (the eternal good kid) and Mr Hide (the brutal and dark side of Mr Jekyll). The two names are both very well known, the former representing the good, innocence, purity and beauty, and the latter the evil, the cruelty and the brute strength. As in R. Stevenson novel, where the uneven struggle opposing Dr. Jekyll (good) and Mr Hide (evil) puts at stake evocative issues like the metamorphosis and the double, the mirror and the look-alike, up to the striking of the more intimate chord, so in my work I try and recreate the evil that can prevail upon us through an easy going and lively image. I try and represent the opposites through our day-to- day life images, apparently in harmony, and to open a sort of imaginary door towards the danger of the overwhelming ephemeral in the mind of the viewer that wishes to read deeply into it. In the current society, where everything is measured by money, where it often feels that not only is the matter subdued, but also the intangible, the part that mostly defines the human being, namely the money, to me represents the danger of a vast cultural decay, and by contrast the decline caused by being without it. I don’t mean to depict poverty, physical and psychological violence, the environmental decay, graphically or in a pictorian way, but I don’t want to represent the beauty generated only by manipulating affluence, the almost divine feeling of power and the dream of happiness, either. What I want to do is make you ponder on what we bustle about and die for: money.” Peter Hide 311065 was born in Varese (Italy) in 1965 and Degree in Architecture-Design in Milan in 1994. He exhibited at the First Biennale of Malta in 1995 and won the second prize. Exhibits in Cumbria (GB) and in London in 2003, Varese in 2010, Berlin and Venice in 2011 and in the same year he exhibited at the "Galleria Orler". Even in Milan, Brescia and Gallarate in 2012, again with important personal show and collectivewell-managed if it puts to "show" money and the malaise of our society in a humorous and irriverent, in all its meanings.

dello studio

INFO

dell’Artista

Via San Martino della Battaglia, 11 - 21100 Varese

PETER HIDE 311065

http://peterhide311065.blogspot.it peterhide.311065@gmail.com

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Stefano Bressani, l’artista che veste l’Arte L’artista pavese è l’assoluto protagonista di una modernità crossover

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on è più una questione di stile, né di opportuno temomaggio a Picasso, opera n°319 pismo in un’ipotetica corsa a tappe nella quale con strategia vengono schierati i migliori elementi pronti a scattare per sfaldare il gruppo. No! Non si tratta di questo! Né tanto meno di mostrare le proprie qualità in attesa della ribalta o di una vittoria di Pirro, magra consolazione dell’istante, suggello d’una carriera intera. Pensandoci, non è neppure questione di firma: non lo è più (almeno) dal punto di vista del momento storico. Sia per l’artista che, soprattutto, per l’Arte in sé, da troppo tempo attraversata alternativamente da barlumi di speranza come da copiose sorgenti di sterilità nelle quali si immergono, a fortuna o cattiva sorte, più o meno tutti gli artisti nel loro percorso. Se poi riflettiamo per l’ennesima volta sulla

Sopra: “Donna che gioca con cane”

150x130x8 cm,

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tecnica, la sua tecnica, ogni cosa acquista una valenza particolare: questa parola, “tecnica” appunto, sacrosanto baluardo d’originalità e successo, il segreto di manipolare la materia al fine di raggiungere una miracolosa meta visiva che colmi l’occhio quasi quanto la bocca, per Bressani ha sempre rappresentato un quid differente. Molto in sintonia con la sua stessa esistenza: faticosamente costruita, valorosamente difesa contro chiunque sentisse irrefrenabile l’istinto allo scontro. In realtà, dello scontro non se ne sentirebbe l’esigenza. Ma si sa, la gente è strana. E nelle difficoltà si fortificano gli spiriti. Per fortuna che lui è assai forte, oltre che, a tutti gli effetti e sotto tutti i punti di vista, inattaccabile... Questo perché Bressani piace o non piace. E che piaccia o meno (e a molti questa sembrerà un’ovvietà letteraria dal sapore retorico) è fuor di dubbio che l’artista pavese abbia saputo, più di ogni altro, bruciare le tappe, segnando marcatamente la sua epoca senza oberarla di inutilità. Concentrato nella sua intensa ricerca d’identità, egli è riuscito a mutare aspetto, evolvendo per forme e contenuti come fosse il più naturale dei processi. Con un solco direzionale che non ha dunque più niente a che vedere con la pratica pacificamente accettata di un’arte che si consideri conseguenza inevitabile di una serie altrettanto inevitabile di eventi (meschina condizione tipica di un tempo, il nostro, di estrema, insanabile confusione), Bressani ha individuato invece sapientemente le proprie stazioni, conscio prima del suo momento, poi di un disegno dall’ampio respiro. Il perché o il come sarebbero da richiedere direttamente a lui, ma è cosa certa che non sia stato solo il frutto di un lento peregrinare alla ricerca del bandolo della matassa. Per Bressani il bandolo della matassa è sempre stato dentro di sé, e così sempre sarà. Alcune considerazioni in merito a tutto ciò che ne hanno


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Sopra: “Gallo” 100x70x8 cm, omaggio a Picasso, opera n°368. Nelle immagini sotto dettagli dell’opera.

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caratterizzato il percorso sino ad oggi (padre di una tecnica irriproducibile, stile assoluto e qualità pittoriche e scultoree imprescindibili) dovrebbero, per una volta, essere tranquillamente taciute, per non annoiare il lettore attento o per non instupidire il neofita appassionato, che riconoscerà nell’opera del Bressani sempre e comunque quella sana dose di novità “sine tempore” che da sempre lo accompagna. Panegirici in religiosa ammirazione permettendo, un’evoluzionistica condizione umana di adattamento appartiene all’artista quanto all’uomo “Bressani”, nella stessa misura in cui l’uno sia riuscito a interagire con l’altro e viceversa. Si badi bene, non appaia scontata tale affermazione poiché laddove si intuisca questa reciproca influenza, si comprenderanno molte delle ragioni che hanno spinto l’artista a seguire l’uomo nel suo intuito, nelle sue idee, nella sua volontà, in quello stile che han-

Sopra: “Picasso horse” 150x100x8 cm, omaggio a Picasso, opera n°318

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no reso poi entrambi perfettamente riconoscibili. Esiste un fattore che, sopra ogni altro, indica in Bressani un “unicum” piuttosto che un prodotto della nostra società: si pensi a quelle supreme leggi di merceologia applicata che rendono effettivi desaparecidos caratteri unanimemente ascritti agli artisti, quali un intelletto indagatore e una complessa sensibilità. L’assodata, mera e sterile produzione seriale che, in tutta onestà, ha in gran parte appiattito la realtà artistica di molti degli ultimi sessanta anni, che, con le stesse modalità, ha spinto la medesima comunità artistica verso l’esaltata accettazione di una poetica di riconoscibilità “mono-tono sillabico”, come se dire sempre la stessa cosa potesse aiutare a dirla meglio. Certo, in alcuni fortunatissimi casi così è stato. Ma ciò che si doveva dire e come si è riusciti a dirlo furono frutto di un’inevitabile propensione allo sdoganamento stesso dell’Arte da pratiche di “grande accademia” che sapeva di bottega. Bressani, in tutto ciò, ha optato per una scelta minima, ma estremamente significativa: riuscire a fare proprio il concetto essenziale di tale pratica e, nel frattempo, recuperare quel piacere viscerale all’indagine che invece dovrebbe essere prerogativa e carattere dell’Arte alta. La sua produzione è stata sempre caratterizzata da un’impronta che è più che altro esecutiva, mentre è sempre rimasta molto intima quella personale visione di un mondo che si sfalda e si ricompone secondo elementi di unicità. Proprio tale aspetto racchiude gran parte del carattere e della levatura di Bressani, aspetto legato piuttosto alle tematiche d’avanguardia di inizio XX secolo (per gli intenti e le pulsioni che le generarono) che a un procedere totalmente contemporaneo. In effetti,

la sua produzione ha rappresentato, e rappresenta ancora oggi, l’ultima novità per il panorama artistico internazionale, senza accorgersi che il suo essere innovativo è prerogativa dell’artista singolo, ma non del momento che lo ha partorito. Questo perché l’artista pavese è assoluto protagonista di una modernità crossover. Una modernità raffigurata secondo stilemi produttivi e aneliti intellettuali fuori dall’ordinario, per quell’effetto-sorpresa che la sua produzione ancora possiede e per quel sapore principalmente tattile che non ha mai perso vigore, sebbene siano passati così tanti anni dalla prima volta. Per Bressani essere artista crossover ha significato sacrificio e impegno totale. Gli ha permesso di osservare ogni istante del proprio mondo e gli ha concesso la capacità di selezionare il modo migliore per raccontarlo. Lo ha spinto ad appropriarsi di media diversi, seppur impegnativi suggerendo di recuperarli per un utilizzo artistico che si spinge oltre i concetti di visione e comunicazione. Ma soprattutto essere artista crossover ha significato più di ogni altra cosa dover scegliere, e avere il coraggio di portare avanti queste scelte. È pur vero che alcune cose Bressani le aveva già decise a monte, molti anni fa, attendeva solo il momento migliore per metterle in pratica e per intraprenderle con forza. Intensità e coraggio, nel suo procedere fatto di personalissima e riconoscibile identità. Costanza e determinazione, nel farsi promotore di un’Arte che potesse essere definita tale anche per quei caratteri di manualità che lo hanno elevato al ruolo di “grande artigiano” e che sono tornati a essere con lui qualità invece che difetti. Intuito e lungimiranza, in una continua e profonda indagine struttu-


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Sopra: “Maya con bambola” 150x120x8 cm, omaggio a Picasso, opera n°325 A destra:

© Ph. Giovanni Gastel

rale, dove sempre più sottile risulta il confine tra miglioramenti futuri e perfezione raggiunta. Infine, estrema passione nel credere ancora nelle idee in cui egli aveva già trovato forza agli inizi: ecco che a oggi si rende fondamentale quel ritorno alla genuinità creativa che ne ha contraddistinto i primi passi, creatività fondata su un utilizzo intuitivo della moderna fotografia e, soprattutto del disegno, veri interpreti della sua realtà. In effetti, solo mediante il disegno inteso come strumento principe Bressani ha potuto sentire nella linea pura, individuata dalle incidenze luminose, dai piani parallattici e dagli scorci prospettici arditi, quelle forme tipiche che poi ne sono divenute in tutto e per tutto marchio di fabbrica. A ciò va sempre aggiunta quella freschezza compositiva che diviene attrazione folgorante per chiunque entri in contatto con il suo universo: non può essere un caso infatti se autorevoli scrittori e giornalisti come direttori di musei prestigiosi abbiano voluto contribuire al percorso dell’artista pavese con il proprio intervento, sebbene molto spesso la loro sfera di interesse fosse di tutt’altro ambito. Questa affascinante comunione di intenti si rende oltre misura meritevole alla luce di alcune considerazioni legate al mondo della critica d’arte e alle fuorvianti leggi che la governano. Nel suo caso, invece, entra in campo un gioco di scambi intellettuali e culturali dove ciò che contano sono principalmente forti e sincere emozioni spontanee. Cose banali, agli occhi dell’uomo contemporaneo, forse anche superate da tempo. Ma non per lui. Che ancora crede nei sogni e, come scritto, nelle idee. Francesco Mutti

Stefano Bressani

Inquadra con il tuo smartphone il codice QR qui sopra per collegarti alla pagina web dell’artista che veste le sculture. INFO info@ stefanobressani.com www.stefanobressani.com

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er questa quarta edizione, la Biennale di Montreux, che si estende sulla riva del lago di Ginevra, partendo dal Centro Congressi di Montreux arrivando sino alla piazza del mercato. L’arte è particolarmente a cuore alla regione, numerosi sono gli avvenimenti, e la Biennale di Montreux si inserisce perfettamente in questa dinamica precedendo MAG Montreux Art Gallery che aprira’ le porte per la sua undicesima edizione dal 4 all’8 novembre 2015. Abbiamo avuto il piacere di intervistare la direzione della Biennale di Montreux, Jean François Gailloud e Marie Hélène Heusghem permettendoci di scoprire al meglio questa rassegna: Sig. Gailloud: la Biennale di Montreux attira numerosi artisti? Si, in effetti, per questa quarta edizione, abbiamo ricevuto piu’ di ottanta candidati nazionali ed internazionali e l’interesse degli artisti e’ continuamente in espansione. È altrettanto vero che il luogo dell’esposizione è unico: la passeggiata sul lungo lago di Montreux e’ uno spazio magnifico percorso da piu’ di 2 milioni di visitatori durante l’estate. D’altra parte, la messa in scena con il lago come sfondo apporta agli espositori un contesto particolare lungo l’intera giornata. Il sole, il lago, i riflessi le variazioni di ombre in funzione della luce ed il crepuscolo sono altresì delle tavolozze di colori che donano un diverso effetto per ciascun momento durante la visita all’esposizione. Sig.ra Heusghem: quali artisti saranno presenti quest’anno? Difficile citarli tutti, tuttavia la varieà artistica è assicurata da 32 opere in esposizione. Numerosi paesi sono rappresen-

tati: la Svizzera, la Francia, l’Italia, la Repubblica Ceca, la Corea, la Tunisia e la Cina. La Cina, ospite d’onore per il 2015, presenterà 4 rinomati artisti: Shen Jingdong, Li Wei, Yuan Xinggang, Pang Yonjie, gia’ espositori in differenti paesi. La Corea con Joo Man Cha presenta un’opera monumentale di cui l’originale e’ esposto a L’Himalaya Art Museum di Shanghai. La Tunisia, grazie a due artisti Taoufik Behi e Salah Ben Amor, propone 2 espressioni artistiche molto diverse, una delle quali è stata realizzata dal vincitore del premio d’eccellenza al “Festival di Luxor” in Egitto nel 2013. La Francia, con 14 artisti, offre una grande diversità di opere. Tra gli altri, Cristian Burger espone “Volo”, opera che e’ stata esposta sulla “Barre des Écrins” per il 150º anniversario della prima ascensione di questo massiccio. Patrick Roger, cioccolataio, miglior operatore di Francia, crea inizialmente le sue opere in cioccolato per poi svilupparle in alluminio ed in bronzo. Hélène Yousse, 20 anni di carriera artistica internazionale, vi presenta un volo di rondini tutto speciale. La Svizzera, con 9 artisti, espone una vasta gamma artistica. Werner Keist invita ad osservare il contrasto tra l’ombra e la luce con la sua opera “Controluce”. Sig. Gailloud degli avvenimenti particolari durante questa biennale? Come nel 2013, 3 artisti (Italia, Repubblica Ceca e Francia) realizzeranno, durante 4 giorni, delle sculture di legno direttamente a bordo lago. Specialità di questa disciplina, partiranno da un pezzo di legno di 2.50 m di altezza e 80cm di diametro e creeranno in diretta le loro opere. Un’occasione unica di seguire il difficile e indescrivibile connubbio entro arte, crea-

tività, tecnica e materia. Il 20 agosto alle 17.30 sarà altresì l’occasione del vernissage ufficiale della Biennale 2015 con la presenza di Laurent Werhli Syndi di Montreux e delle autorita’ del Comune di Montreux. Questa sarà inoltre l’occasione per noi di ringraziare il Comune di Montreux e Montreux Riviera che sostengono attivamente la Biennale di Montreux. Durante tutta la Biennale, i visitatori saranno ugualmente invitati a votare per un’opera a loro scelta attraverso i bollettini di voto messi a disposizione sul lungolago e all’ufficio del Turismo. L’opera che riporterà il maggior numero di voti rimarrà esposta sul lungo lago fino alla Biennale di Montreux 2017. L’altro premio che verra’ assegnato durante la Biennale di Montreux è il premio della Giuria, il vincitore vedrà la sua opera acquisita dal Comune di Montreux dove resterà definitivamente esposta. Questi due premi verranno assegnati in novembre in una cerimonia ufficiale che si terrà durante il Salone di Arte Conteporanea MAG – Montreux Art Gallery. Il 2017 sarà il primo giubileo della manifestazione con una quinta edizione che proporrà un’esposizione sempre rinnovata ed una selezione di artisti di qualità. Lo spazio del lungolago di Montreux rimane un luogo eccezionale, tanto per gli artisti che per i visitatori. La crescente visibilità della Biennale di Montreux permette di proporre un programma che offre al pubblico un incontro artistico particolare. Vincenzo Chetta Artisti presenti alla Biennale 2015: Delaperouze, Alain Favrod, Werner Keist, Edith Convert, Fernand Greco, Robert Bourasseau, Bullitt Ballabeni, Bernard Conforti, K Soul e Marion, Sara H, Léo e Angelika Emmenegger, Jurg Muller, Salvatore Mainardi, Laurent Domeny, Frédérique Fleury, Salah Ben Amor, Annie Berthet, Patrick Roger, Sarah Abdallah Khodja, Taoufik Behi, Helene Yousse, Daniel Sallin, Christian Burger, Shen jung Dong, Yuan Xing Gang, Pang Yongjie, Li Wie, Michel Laurent, Alexandre Berlioz, Lara Steffe, Pavel Spelda, Joo Man Cha

Il “2m2c” Montreux Music & Convention Centre

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Montreux. Le “2m2c” Montreux Music & Convention Centre Montreux


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our cette 4ème édition, la Biennale de Montreux s’installe sur les rives du lac Léman à Montreux depuis le Centre des Congrès de Montreux, jusqu’à la place du marché. Parcours extrêmement apprécié tant par les habitants de la Riviera que par les touristes de passage dans la région. L’art est un sujet qui est particulièrement cher à la région avec de nombreux événements, et la Biennale de Montreux s’inscrit parfaitement dans cette dynamique en précédent MAG Montreux Art Gallery qui ouvrira ses portes pour sa 11ème édition du 4 au 8 novembre 2015. Un entretien avec la direction de la Biennale de Montreux, Jean François Gailloud et Marie Hélène Heusghem vous permettra de découvrir cette exposition : Mr Gailloud : la Biennale de Montreux attire de nombreux artistes ? Oui, en effet, pour cette 4ème édition, nous avons reçu plus de 80 dossiers nationaux et internationaux et l’intérêt des artistes est toujours grandissant. Il est vrai que le lieu d’exposition est unique : la promenade sur les quai de Montreux est un espace magnifique parcouru par plus de 2 millions de visiteurs durant l’été. D’autre part, la mise en scène avec le lac en arrière plan apporte aux oeuvres un contexte tout à fait particulier tout au long de la journée. Le soleil, le lac les reflets, les variations des nuances en fonction de l’ensoleillement et le crépuscule sont autant de palettes de couleurs qui donnent un effet différent à chaque oeuvre à chaque moment de la visite de l’exposition. Mme Heusghem: quels artistes seront présents cette année ? Difficile de tous les citer, toutefois la variété artistique est assurée avec 32 oeuvres exposées. De nombreux pays sont représentés : la Suisse, la France, l’Italie, la République Tchèque, la Corée, la Tunisie et la Chine. La chine hôte d’honneur 2015 présentera 4 artistes de renoms – Shen Jingdong, Li Wei, Yuan Xinggang, Pang Yonjie - ayant déjà exposé dans différents pays. OEuvres figuratives, elles trouvent leur inspiration dans domaines très différents. La Corée - Joo Man Cha - présente une pièce monumentale dont l’originale est exposée à L’himalaya Art Museum de Shanghai. La Tunisie, grâce à 2 artistes – Taoufik Behi, Salah Ben Amor, propose 2 expressions artistiques très différentes, l’une ayant été réalisée par l’artiste ayant obtenu le prix d’excellence du décor au festival de Luxor – Egypte 2013. La France, avec 14 artistes, offre une grande diversité de réalisation. Entre autre, Christian Burger expose « envol » pièce qui a été exposée sur la barre des Ecrins pour le 150ème anniversaire de la première ascension de ce massif. Patrick Roger, chocolatier – meilleur ouvrier de France- crée préal-

ablement ses pièces en chocolat puis les développe en aluminium, bronze. Hélène Yousse, 20 ans de carrière artistique internationale, vous présente un vol d’hirondelles tout particulier. La Suisse, avec 9 artistes, expose un vaste éventail artistique. Werner Keist invite à observer le contraste entre l’ombre et la lumière avec son oeuvre « à contre jour». Sara H donne l’occasion à tous les enfants qui sommeillent en nous d’approcher la lune. Salvatore Mainardi évoque l’expression de la transparence. Daniel Sallin artiste designer invite à contempler le lac de jour comme de nuit. Mr. Gailloud, des événements particuliers durant cette biennale ? En effet comme en 2013, 3 artistes (Italie, République Tchèque et France) réaliseront durant 4 jours des sculptures sur bois en direct sur les quais. Spécialistes de cette discipline, ils partiront d’une pièce de bois brute de 2.50m sur 80cm de diamètre et créeront en direct leurs oeuvres. Occasion unique de suivre la difficile et indescriptible conjonction entre l’art, le créativité, la technicité et la matière. Le 20 aout à 17h30 sera également l’occasion du vernissage officiel de la Biennale 2015 en présence de Monsieur Laurent Werhli Syndi de Montreux et des personnes officielles de la Commune de Montreux. C’est également l’occasion pour nous de remercier la Commune de Montreux et Montreux Riviera qui soutiennent activement la biennale de Montreux. Durant toute la Biennale, les visiteurs sont également invités à voter pour l’oeuvre de leur choix à l’aide de bulletin de votes mis à disposition sur les quais et à l’office de Tourisme. L’oeuvre qui remporte le plus de voix reste exposée sur les quais jusqu’à la Biennale de Montreux 2017. L’autre prix décerné durant la Biennale de Montreux est le prix du Jury qui est une pièce acquise par la Commune de Montreux et reste définitivement exposée dans la commune. Ces deux prix seront remis en novembre lors d’une cérémonie officielle durant le salon d’art contemporain MAG – Montreux Art Gallery. 2017 sera déjà le premier jubilaire de la manifestation avec une 5ème édition qui proposera une exposition toujours renouvelée et une sélection d’artistes de qualité.

L’espace des quais de Montreux reste un lieu exceptionnel tant pour les artistes quepour les visiteurs. La visibilité grandissante de la Biennale de Montreux permet de proposer un programme qui offre au public une rencontre artistique particulière. Vincenzo Chetta Artistes présents à la biennale 2015: Delaperouze, Alain Favrod, Werner Keist, Edith Convert, Fernand Greco, Robert Bourasseau, Bullitt Ballabeni, Bernard Conforti, K Soul et Marion, Sara H, Léo et Angelika Emmenegger, Jurg Muller, Salvatore Mainardi, Laurent Domeny, Frédérique Fleury, Salah Ben Amor, Annie Berthet, Patrick Roger, Sarah Abdallah Khodja, Taoufik Behi, Helene Yousse, Daniel Sallin, Christian Burger, Shen jung Dong, Yuan Xing Gang, Pang Yongjie, Li Wie, Michel Laurent, Alexandre Berlioz, Lara Steffe, Pavel Spelda, Joo Man Cha

Marie Hélène Heusghem

Jean François Gailloud

Il Lago di Ginevra (o lago di Lemano) a Montreux. Le Lac Léman à Montreux

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Berlin Art Week 2015 Importante punto d’incontro per l’Arte internazionale

L’

Art Week di Berlino è un evento unico per artisti e gallerie e contribuisce sicuramente a rafforzare lo status della città di “grande centro per l’Arte internazionale”. La manifestazione sarà animata e colorata da numerosi eventi artistici, anche molto importanti come, per esempio, le due fiere d’arte “abc - art berlin contemporary” e “Positions Berlin Art Fair”. Tutta l’organizzazione dell’evento e le istituzioni di Berlino per l’Arte Contemporanea collaborano con gallerie ed artisti al fine di creare una serie di eventi artistici speciali. É così che gli organizzatori del Art Week di Berlino vogliono mettere i riflettori sulla città come luogo per “fare arte”, con mostre collettive e personali e spettacolari esibizioni. La Berlin Art Week è un punto di incontro per la scena artistica internazionale, saranno centinaia le gallerie che presenteranno nuovi artisti che daranno una ventata di freschezza all’arte dei nostri tempi. I grandi eventi come l’apertura

di ricevimenti, mostre, incontri e spettacoli offrono l’opportunità per collezionisti, galleristi, artisti, rappresentanti dei media, e gli ospiti internazionali di incontrarsi e ampliare gli orizzonti. Uno dei motiviche ha spinto la creazione dell’ Art Week di Berlino è l’abbondanza di fiere d’arte molto chiuse e commerciali, a Berlino si può finalmente pensare ad un modo nuovo di presentare l’arte. Dal 15 al 21 settembre Berlino vi attende per ampliare i l vostri orizzonti artistici.s

© Ph. Oana Popa

© Ph. Amin Akhtar

© Ph. Oana Popa

© Ph. Oana Popa

Alcune immagini del Berlin Art Week 2014 .

© Ph. Camilo Brau

Tutte le foto sono © Kulturprojekte Berlin,

© Ph. Oana Popa

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© Ph. Camilo Brau

© Ph. Camilo Brau

©[2] Ph. Antje Schrîder


Attention Slap

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Š Ph. Alessandro De Agostini

The animal age

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Spring Ball: la White Night con l’asta di beneficenza a cura di Sotheby’s

Sotto da sinistra: Ronnie Kessel (Bentley Lugano, Partner del ballo) Jacopo Dini (Store Manager di Vertu via Montenapoleone, Partner del ballo) Federica Moro (Presentatrice ufficiale dello Spring Ball & ex Miss Italia) Sandrine Garbagnati-Knoell (5 Stars Events Organizzatrice, dello Spring Ball) Francesco Antonietti (Material Solution, Patner del ballo) Stefano Barone (Material Solution, Partner del ballo) Federico Salvetti (Ebuyhouse, Partner del ballo)

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I

l 5 giugno 2015, alla Villa Principe Leopoldo di Lugano, si è svolta la serata Vip e Jet-Set (ideata da Sandrine Garbagnati-Knoell ed organizzata dall’agenzia monegesca Five Stars Events), il tanto atteso SPRING BALL, giunto ormai alla terza edizione, per l’occasione “white night”, ovvero completo bianco per le signore e black-tie per gli accompagnatori. Madrina della serata l’ex Miss Italia Federica Moro con ospiti di prestigio: Giorgio Rocca, ex campione di sci, alcuni membri della famiglia Mantegazza, Ronnie Kessel, Tiziana Manca, Nicola Schulz dei nobili Bizzozzero-Crivelli e alcuni esponenti del “Comité International d’Action”, come Inna Maier, Corinne Chisari, Jessica Bunford.

Diversi gli sponsor del ballo: Material Solution, Ebuyhouse, Vertu, Bentley Lugano, Diamond Investments, Artsgk 55, Cote Magasin, Yacht Club de Monaco e Villa Principe Leopoldo, con il patrocinio del Consolato Onorario del Principato di Monaco a Lugano ed il supporto della Città di Lugano. Durante l’esclusivo evento, il sottofondo musicale è stato mixato dal DJ Andrea T Mendoza, DJ résident del Billionaire, mentre Sotheby’s ha animato la serata con l’asta e la lotteria che hanno permesso la raccolta di fondi a favore della Fondazione Alberto II di Monaco in Svizzera. Massimo Basile Art Director ha selezionato 6 Artisti che hanno donato una loro opera proprio a questo scopo.


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Degni di nota i lotti e le relative aggiudicazioni: Maxtin lotto da 6 bott. di WineArt 7000 CHF Tony Favre “Il mondo in bilico” 5000 CHF Peter Hide 311065 “To love money over everything” 2200 CHF Anneke van der Zwaag “Glorious Light” 800 CHF Lorenzo Monegato “Big Towers” 700 CHF Un ringraziamento va anche a Nikolinka Nikolova ed Emanuela Guggiola Pasolini che donando una loro opera alla Fondazione Principe Alberto hanno contribuito alla raccolta dei 23.000 CHF interamente devoluti in beneficenza. I sei artisti hanno ricevuto il certificato di ringraziamento per la loro donazione direttamente dalla Fondazione Principe Alberto II. A loro che con grande entusiasmo hanno donato la loro Arte alla Fondazione Principe Alberto II, Massimo Basile porge un grazie di cuore. Sandrine Garbagnati-Knoell e l’agenzia monegesca Five Stars Events replicheranno l’evento il 12 dicembre 2015 nella cornice dell’Hotel de Paris, con la decima edizione del Bal de Noël a Monte-Carlo, evento esclusivamente su invito personale a pagamento, il cui ricavato sarà devoluto in beneficenza. Vincenzo Chetta

Sandrine Garbagnati-Knoell (5 Stars Events Organizzatrice, dello Spring Ball) Federica Moro (Presentatrice ufficiale dello Spring Ball & ex Miss Italia), Villa Principe Leopoldo e Bentley Continental GTC V8 In alto a sinistra un momento dell’aggiudicazione del lotto da 6 bottiglie Wine Art di Maxtin

Peter Hide 311065

Lorenzo Monegato

Anneke van der Zwaag

Tony Favre

Nikolinka Nikolova.

Emanuela Guggiola Pasolini

Sotto: una vista del Lago di Lugano dalla Villa Principe Leopoldo

Giorgio Rocca, campione di sci e Vincenzo Chetta, Direttore di Biancoscuro

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CAC Mijas Museum Anita Peghini in Spagna

L In alto a destra Giuseppe Carnevale intervistato dalla TV di Marbella. Sotto alcuni visitatori durante l’inaugurazione della mostra Anita Peghini in Spagna

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a Costa del Sol in Spagna ha visto per la prima volta i colori di Anita Peghini con la sua prima mostra personale organizzata nel prestigioso CAC Mijas Museum (Museo delle ceramiche di Picasso), con la collaborazione di Arte&Evento di Giuseppe Carnevale, della Fondazione Remedios Medina, che coordina e gestisce il centro d’arte contemporaneo e di BIANCOSCURO Art Magazine, media partner. La mostra “Anita Peghini in Spagna” inaugurata il 17 luglio, ha presentato una

collezione pensata e voluta “esclusivamente” per la Spagna, un tour espositivo che vedrà l’artista svizzero-americana esporre le sue opere partendo proprio dal CAC Mijas Museum, per dirigersi poi a Madrid nella galleria Montsequi, passando per Firenze, a Villa Castelletti, e dal 4 all’8 novembre a Montreux in Svizzera al Montreux Art Gallery 2015, arrivando infine a Venezia nella galleria San Marco. Le 25 opere rimarranno esposte fino al 6 agosto mostrando tematiche in alcuni casi inusuali per l’artista, che ha volutamente deciso di confrontarsi con paesaggi


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della citta catalana di Lleida alla quale si è ispirata, tralasciando apparentemente le sue opere di tradizionale stampo figurativo, che ad ogni modo presenta nella sua personale con tecnica mista acrilico e carboncino su tela. Anita Peghini, originaria di Zurigo (Svizzera), vive attualmente nello stato americano del Delaware, a Rehoboth Beach, da circa 20 anni dove opera con la propria galleria “Anita Peghini-Räber’s Gallery”. Tra le mostre più significative ricordiamo la sua personale nel Museo de las Ameri- Da sinistra Giuseppe Carnevale - Art promoter, Anita Peghini, Javier Fructuoso - Direttore cas a Miami (Florida), sempre in Florida CAC Museum, Javier Avila - vice Direttore CAC Museum. nella galleria Conexiones Art Gallery a Weston, alla C&C fine Art Gallery a Weston, alla Universidad del libre de Bruselas nella sala Allende a Bruxelles (Belgio), alla Tabù Art Collection Gallery a Miami, e alla galleria OC di Caracas in Venezuela. BIANCOSCURO RIVISTA d’ARTE BIANCOSCURO collaborerà con il cenVersione completa su http://artshop.biancoscuro.it tro d’arte contemporanea CACper Mijas Muinformazioni: biancoscuro@liberementi.it seum con il quale, insieme ad Arte&Evento, ha intrapreso una collaborazione per rendere sempre più note le potenzialità che offre il museo con le sue oltre 600 opere, di artisti del calibro di Picasso, Dali, Mirò, e che, per quanto riguarda le ceramiche di Picasso, è secondo solo a Parigi. Tra i grandi nomi che sono dietro all’organizzazione e alla gestione del Museo, anche le istituzioni locali e l’Assessore al Sopra: Una delle opere realizzate da Anita Peghini per la mostra personale in Spagna. turismo di Mijas città, il dott. Santiago Sotto: Anita Peghini e le superbe ceramiche di Picasso del CAC Museum. Martin, che, con la sua grande sensibilità per l’arte ed il supporto di esperti nella gestione del turismo, ha saputo impreziosire la cittadina, come struttura sia turistica che artistica, arrivando ad offrire un progetto museale a livello internazionale come il CAC Mijas Museum. Aras C. INFO C.A.C. Mijas Museum Calle Málaga, 28, Mijas, Spain info@cacmijas.info

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Arte Moda, Musica a Torino Il Parco Rignon in festa

D Sopra il critico Giorgio Barberis e la curatrice Nikolinka Nikolova con gli artisti che hanno esposto a Villa Amoretti © Ph. Giampiero Nitto Sotto alcuni visitatori durante l’inaugurazione della mostra Arte Moda Musica a Torino © Ph. Giampiero Nitto

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i cosa si parla quando si argomenta sul futuro dell’Arte? Parafrasando Raymond Carver, è questa la domanda che accomuna i partecipanti a questa collettiva e a cui ognuno ha dato una risposta originale. Una risposta che a volte è preoccupata, estesa a livello globale oppure specchio di aspettative personali. Si tratta per alcuni dell’immaginazione del domani, per altri di una riflessione più intima sull’uomo delle nuove generazioni, per altri ancora di una sorta di conservazione del grande dibattito teorico del Romanticismo. Attraverso le loro opere, ci si sente portati a riflettere sui vari campi che sono imprescindibilmente inclusi nella discussione sul futuro, come la trasformazione degli spazi, l’ambiente, la scoperta di nuovi micro/macrocosmi e poi ovviamente l’uomo e la sua identità, la sua cultura, il progresso che a volte sembra regresso. Era certo intenzione della curatrice scegliere opere ed artisti provenienti da mezzo Mondo capaci di stimolare nei visitatori la personale sensibilità, di trasmettere quelle emozioni profonde che la creatività umana ai grandi livelli sa

esprimere, e di offrire nuove chiavi di lettura tali da portare ad un arricchimento e ad un particolare affinamento intellettuale ed umano. La scelta della location anche non è stata certo casuale: Villa Amoretti, situata nel Parco Rignon, è un raro momento d’arte, circondato da natura e bellezza, che diventa atemporale cornice per collocare opere ed artisti contemporanei, scelti non dalle pressioni del mercato, ma da suggerimenti tesi a costituire una sorta di repertorio dell’arte contemporanea internazionale. L’obiettivo è certo quello di favorire il contatto fra un pubblico ampio e l’espressione artistica degli autori che si realizza cambiando il contesto fisico: l’universo dei visitatori si allarga, arrivando a comprendere anche chi normalmente non frequenta gallerie, ma si trova più facilmente a passare per questi luoghi “altri”, e per l’incontro con l’opera d’arte, ancor più gradevole in quanto inaspettato, si sdrammatizza. L’artista, rinunciando all’aura di sacralità e all’idea di spazio riservato agli operatori, guadagna in accessibilità e immediatezza. E quindi il fine di questa organica e piacevole kermesse è certo quello di poter far osservare, approfondire e stabilire da addetti ai lavori, ed appassionati di settore e non, che gli artisti presenti potranno avere qualche certezza per il futuro, poiché ognuno ha diritto alla creatività anche in tempi in cui sono scarsissimi i finanziamenti pubblici ed il privato latita obbligatoriamente. La possibilità di farsi conoscere, di affermarsi ulteriormente e di trovare nelle diverse variazioni della loro ricerca una certezza di esistenza è fondamentale, perché l’esistenza dell’artista è il dato primario: quello che bisogna tutelare e difendere in nome del diritto alla creatività. Novalis scriveva “Chi possiede il ritmo, possiede l’Universo” e, certo, questa selezionata collettiva vuole sottolineare che il linguaggio artistico, la forza interiore, il piacere di comunicare attraverso il colore, la


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Sopra da sinistra Rita Ciliberti,

matita o la composizione scultorea rimangono ancora oggi, per gli autori in mostra, i termini fondamentali del grande dibattito teorico del ‘900, dalle Avanguardie storiche in poi. E la sintesi kantiana di soggetto e oggetto, trasferendo l’atto di conoscenza dalla referenzialità dogmatica verso l’esterno alla percezione diretta della natura naturata, ha spostato in questi autori i termini del rapporto verità/finzione dall’oggettività documentale alla soggettività espressiva. Così nei lavori proposti appare evidente quanto sia racchiusa l’origine stessa dell’uomo, un’origine che, ponendosi anche al di fuori della storia, offre all’umanità una garanzia di permanenza che la salva dalle tenebre del presente, ma che si rivela, rispetto alla storia, come punto di riferimento futuro. Non a caso è proprio questo il “lievito” che induce i nostri narratori a lottare per la riscossa del sentimento contro la pura ragione, al fine di analizzare le fasi alchemiche dell’ormai inelluttabile, ma già affascinante, scissione dell’io nel mondo moderno. Ma, lontana dal rincorrere una speculazione teorica, ognuna delle opere in mostra riesce ad esaltare la figura del singolo artista quale genio creatore, la cui parola è, come quella del mito, linguaggio sacro e pensiero originario, e la cui opera è inscritta nella storia universale dell’umanità, anche se la creatività appare sempre più sponta-

nea, incontrollabile e difficile da stabilire, ma se per un attimo si torna col pensiero alla storica rassegna allestita nello studio francese del fotografo Nadar, grazie al quale fu possibile riconoscere, in tempi meno difficili e meno «affollati», artisti come Manet e gli impressionisti, allora diventa più facile prendere atto della realtà di questa mostra. Una realtà certamente futuribile, come una costellazione in un firmamento in continua espansione per i più giovani, ma sicuramente di grande e continua affermazione per chi, da tempo, calca le scene artistiche tra notorietà e continua ricerca personale. Giorgio Barberis

Vincenzo Chetta, Nikolinka Nikolova e Massimo Basile © Ph. Liberementi

Sotto da sinistra l’Assessore Monica Cerutti, il Presidente dell’associazione DIVA Tina Durando, il critico Giorgio Barberis e la curatrice Nikolinka Nikolova © Ph. Giampiero Nitto

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Art Fair

biancoscuro

Fiere, manifestazioni ed esposizioni internazionali

Italia

BERGAMO Bergamo Arte Fiera 28-30 novembre 2015 www.bergamoartefiera.it

BOLOGNA Arte Fiera 29 gennaio - 1 febbraio 2016 artefiera.bolognafiere.it CREMONA ArteCremona 12 - 14 marzo 2016 www.artecremona.it FORLI’ Vernice ArtFair 18-20 marzo 2016 www.verniceartfair.it

Arte Forlì Contemporanea 6 -9 novembre 2015 www.fieracontemporanea.it

GENOVA Arte Genova 12 -15 febbraio 2016 www.artegenova.org

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Europe

MILANO PIACENZA d’ARTE MiArt BIANCOSCURO RIVISTA ArtePiacenza Versione su http://artshop.biancoscuro.it 8-10 aprilecompleta 2016 16-18 gennaio 2016 per informazioni: biancoscuro@liberementi.it www.miart.it www.artepiacenza.it AMSTERDAM (NL) Affordable Art Fair Affordable Art Fair october30 - november1,2015 17 - 20 marzo 2016 www.affordableartfair.com www.affordableartfair.com REGGIO EMILIA BARCELONA (E) StepArtFair Immagina Arte Loop Fair 27-29 novembre 2015 25-27 settembre 2015 2016 dates will be announced soon www.stepartfair.com www.immaginafiera.it www.loop-barcelona.com NAPOLI Napoli Arte Fiera data da comunicare www.napoliartefiera.it LONGARONE (BL) Arte in fiera Dolomiti 3-5 ottobre 2015 www.arteinfiera.it

BASEL (CH) ART Basel june 16 - 19, 2016 www.artbasel.com

TORINO Artissima 6-8 novembre 2015 www.artissima.it

PADOVA Arte Padova 13-16 novembre 2015 www.artepadova.com

Rhy Art Fair Basel june 17-19, 2016 www.rhy-art.com

PARMA ArtParma 3-4 e 9-11ottobre 2015 www.artparmafair.it

PAVIA PaviArt 2 - 3 aprile 2016 www.deaservizi.it

VENEZIA La Biennale di Venezia 9 maggio - 22 novembre 2015 www.labiennale.org

BERLIN (D) Art Berlin Contemporary september 17-20, 2015 artberlincontemporary.com

VERONA ArtVerona 16-19 ottobre 2015 www.artverona.it

BRUXELLES (B) Art Brussels april 22-24, 2016 www.artbrussels.com


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CHESTER (ENG) MONTE-CARLO (MC) Salon d’Art Contemporain par excellence | Côte d’Azur Chester Arts Fair Art Monaco november 20-22, 2015 july 7-9, 2016 www.artcologne.com www.artemonaco.com COLOGNE (D) Art Cologne april 14-17, 2016 www.artcologne.com KARLSRUHE (D) Opus-Eventi Art Karlsruhe february 18-21, 2016 www.art-karlsruhe.de

2015

MONTREUX (CH) Montreux Art Gallery november 4-8, 2015 www.mag-swiss.com

World CHICAGO (USA) Expo Chicago september 17-20, 2015 www.expochicago.com DUBAI (UAE) Art Dubai march 16-19, 2016 www.artdubai.ae

HONG KONG (CN) ART Basel PARIS (F) march 24-26, 2016 BIANCOSCURO RIVISTA d’ARTE Fiac www.artbasel.com Versione completa su http://artshop.biancoscuro.it october 22-25, 2015 per informazioni: biancoscuro@liberementi.it www.fiac.com Affordable Art Fair 2016 dates will be announced soon

Art Paris march 31 - april 3, 2016 www.artparis.com

la fiera internazionale d’arte contemporanea

international fair(TR) for contemporary art ISTANBUL CI contemporary istanbul 20-23 feb 2014 november 12-15, 2015 edizione 18 | 18 edition fiera internazionale d’arte contemporanea contemporaryistanbul.com 70 gallerie da 10 paesi · 700 artisti th

international fine art 20/21 century 70 galleries from 10 nations · 700 artists

LONDON (ENG) Frieze London october 14–17, 2015 www.friezelondon.com member of ...

padiglione | fair hall d + e · Innsbruck online tickets · www.art-innsbruck.at

ART biancoscuro 210 x 297 mm.indd 1

Art Shopping Carrousel du Louvre october 24-25, 2015 www.salon-artshopping.com VIENNA (A) Vienna Fair october 8–11, 2015 www.viennafair.at

www.affordableartfair.com

MIAMI BEACH (USA) ART Basel december 3-6, 2015 www.artbasel.com

SHANGHAI (CN)

Shanghai Art Fair

november 12-15, 2015

www.sartfair.com

SINGAPORE (SGP) Affordable Art Fair november 12-15, 2015 www.affordableartfair.com

TOKYO (J) Art Fair Tokyo 2016 dates will be announced soon

artfairtokyo.com TORONTO (CDN) Art Toronto october 23-26, 2015 www.arttoronto.ca

30.01.14 14:45

London Art Fair january 20-24, 2016 www.londonartfair.co.uk MADRID (E) Art Madrid february 24-28, 2016 www.art-madrid.com

NEW YORK (USA) ArtExpo NewYork april 14-17, 2016 www.artexponewyork.com

Affordable Art Fair september 10-13, 2015 www.affordableartfair.com

IBIZA (E) Art Ibiza september 3 - 6, 2015 www.art-ibiza.com Salon d’Art Contemporain par excellence | Côte d’Azur INNSBRUCK (A) Art Innsbruck january 28-31, 2016 www.art-innsbruck.at

NEW DELHI (IND) january 28 - 31, 2016 www.indiaartfair.in

Affordable Art Fair Love Art Toronto 2016 dates will be announced soon

17 – 19(CH) OCT 2014 ZURICH Art International Zurich october 16-18, 2015 www.art-zurich.com

www.affordableartfair.com MEXICO CITY (MEX) Zona MACO february 3-7, 2016 www.zonamaco.com

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L’orgoglio di aver presentato grandi Artisti

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iancoscuro ha avuto l’onore di presentare, nella splendida cornice di Art Monaco ‘15, quattro Artisti di fama zur ôte d’Ainternazionale: Flora, MatC | e c ellen par exc mporain tia Consonni (Musica per gli Occhi), te n o C d’Art Salvatore Mainardi e Anita Peghini.

Una interessantissima installazione esterna per lo svizzero Mainardi, che con l’opera “Confini” ha saputo catalizzare l’attenzione del pubblico, creando curiosità, ma anche tante riflessioni, artistiche e filosofiche. Un volto riprodotto più di 300 volte, teste in plastica trasparente attraversate dalla luce e dai suoi colori, ingabbiate, trattenute, fermate. Un’anteprima questa della riproduzione in più alta scala che potremo ammirare dal 20 agosto alla Biennale di Montreux. Catalizzatrice di sguardi, sorrisi e domande l’arte di Flora, ad Art Monaco ‘15 con l’opera “L’invisible grand brasseur de l’univers”, un dipinto materico di grandi dimensioni che ha saputo esibire al meglio la creatività e l’innato talento di Flora. Inoltre Flora ha avuto l’onore di essere ospite alla Cena di Gala tenutasi al Monte-Carlo Beach Resort, occasione nella quale ha potuto piacevolmente discorrere anche con il patron della manifestazione. Un bittico per Mattia Consonni, due tele a rappresentare sapientemente ed intellengemente il brano “Airton” di Lucio Dalla. Ma quest’anno i vinili di Musica per gli Occhi non sono stati esclusivamente su tela. Una grande installazione interna, “The endless river” (n.d.r. titolo del primo album del gruppo a distanza di vent’anni dalla pubblicazione di The Divi-

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sion Bell, un album che sà di addio, addolcito da un affascinante gioco di citazioni strumentali che ripercorrono la loro carriera), omaggio alla carriera dei Pink Floyd. Un ponte di vinili (escluvimente dei Pink Floyd) attraversa un fiume di vinili: la musica che scorre, così come il tempo, i nostri pensieri, inesorabilmente senza sosta. L’artista statunitense Anita Peghini ha esposto con grande successo l’opera “Blue Nude”, dipinto nel 2012, opera in cui esprime

tutta la potenza del colore e del sentimento da lei provato nell’atto di dipingere. Ed ecco dunque pennellate aggressive e veloci con cui coglie l’attimo, sempre attenta a non “chiudere” il dipinto nei suoi 4 confini di quadro, ma lasciandolo libero. Biancoscuro ringrazia tutti i collaboratori, la Opus Eventi e Johnessco Rodriguez che hanno fatto sì che anche questa edizione di Art Monaco fosse un grande successo. Daniela Malabaila


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Intervista esclusiva al patron Johnessco Rodriguez

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Vincenzo Chetta direttore BIANCOSCURO intervista Johnessco Rodriguez patron di ART Monaco

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ohnessco Rodriguez è il Presidente della Opus Eventi, organizzatore della scintillante manifestazione artistica Art Monaco. Proprio in occasione dell’edizione 2015, il patron si è gentilmente prestato a rispondere alle nostre, curiose, domande. Vincenzo Chetta: “Qual è il segreto degli eventi organizzati da Opus Eventi?” Johnessco Rodriguez: “Opus Eventi è specializzata nella produzione e gestione di eventi dello spettacolo di ogni angolo del mondo, presta i suoi servizi di lusso specialmente sul mercato inglese, spagnolo e francese. Concentrandosi sulla produzione, la gestione ed il coordinamento di grandi eventi nel mondo delle arti visive e performative; la squadra di Opus Eventi ha coordinato mostre d’arte, fiere d’arte, concerti e festival musicali di tutti i generi. Gestiamo eventi in oltre 30 Paesi, tra cui Monaco, Francia, Stati Uniti, Canada, Messico, Cina, e Irlanda, siamo orgogliosi di proporre un servizio di lusso. Forniamo servizi internazionali specializzati e personalizzabili sulle preferenze dei nostri clienti, occupandoci a tutto tondo dell’evento, dalla promozione alla gestione delle dinamiche interne. Opus Eventi è ben formata sulle strategie di marketing adatte a pro-

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gettare il vostro evento di successo.” V.C.: “Come si fa a restare leader, in un contesto politico-economico come quello attuale?” J.R.: “La chiave di tutto è quello di preoccuparsi delle persone che supportano il vostro evento, essere presenti e affrontare qualsiasi situazione, dalla più piccola alla più grande problematica. É importante essere sempre presenti e interessarsi in prima persona per la risoluzione di eventuali questioni. L’obiettivo non è solo di creare opportunità di business per noi, ma è difornire visibilità in tutto il mondo per i nostri clienti.” V.C.: “Quali sono gli obiettivi di Art Monaco e come li ha raggiunti?” J.R.: “L’obiettivo di Art Monaco è quello di creare un evento completo nel Principato di Monaco, stiamo cercando di attirare l’attenzione di altre società di produzione per avere diversi eventi in concomitanza e fare di Monaco una grande scena internazionale d’arte.” V.C.: “È stato mai tentato di mollare per fare altro?” J.R.: “No davvero, non mi arrendo mai. Tuttavia Art Monaco è solo uno degli eventi che abbiamo prodotto, sono molti i progetti che gestiamo. Opus Eventi ha altre attività tutto l’anno e come uomo d’affari ho anche molti altri progetti in ballo, in questo modo sono sempre molto impegnato.”


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Salon d’Art Contemporain par excellence | Côte d’Azur

V.C.: “Art Monaco è arrivata ad raccogliere oltre 60 partecipazioni di gallerie da tutto il mondo, quest’obiettivo la soddisfa?” J.R.: “Sì certamente, questo è il nostro numero desiderato, non vogliamo di più. Abbiamo scelto questa quantità di espositori che, a mio avviso, è la dimensione ideale per Monaco. Avremo più espositori o uno spettacolo più grande quando sarà il momento. In questo momento abbiamo bisogno di creare slancio.” Opus-Eventi V.C.: “Quest’anno metterete insieme opere di Pollock, Hirst, Picasso, Dalì, Indiana e Arman: com’è il mercato per artisti con quotazioni del genere?” J.R.: “Come si dice, è la gente che fa il tipo di shopping... Il giro per questo tipo di opere d’arte in realtà non è male, questo fa si che il mercato sia molto stabile. Gallerie con questo tipo di opere d’arte fanno un’ulteriore attività di promozione e di PR, Salon d’Art Contemporain | Côtesid’Azur prendono appuntamenti in anticipopareexcellence le vendite verificano poi in separata sede.” V.C.: “Ci racconta la giornata-tipo del presidente di OPUS Eventi nelle giornate che precedono il vernissage?” J.R.: “Beh, contrariamente a quanto si potrebbe pensare, nei giorni prima del vernissage non c’è molto da fare per me, se non un po’ di pubbliche relazioni e interviste qua e là. Il mio obiettivo in quel momento è naturalmente chiamare i miei principali clienti e potenziali acquirenti, cercare di organizzare alcune attività sociali che permettono l’interazione tra tutte le persone coinvolte nell’evento.” V.C.: “Parliamo di location, quest’anno infatti ART Monaco si è svolta all’Espace Fontvielle. La cosa rompe un po’ le righe... come mai questo cambio?” J.R.: “È stato fondamentalmente per le date di disponibilità della location. Abbiamo deciso di cambiare in modo da poter organizzare l’evento nel mese di luglio. Questa modifica permette anche di avere una maggiore flessibilità in termini di design dello spazio, dato che la sede è vuota possiamo costruire tutto ciò che vogliamo.” V.C.: “Sempre parlando di ART Monaco quali sono le novità? Quali idee state pianificando per il futuro?” J.R.: “Art Monaco è il più grande evento in Costa Azzurra e una delle più importanti piattaforme artistiche. Per il futuro ci aspettiamo di continuare a presentare nuove e diverse opere d’arte, sempre con alcuni capolavori in evidenza e pezzi da collezione, ma con la porta aperta per gli artisti e le gallerie emergenti.” V.C.: “Ti ringrazio per la pazienza e la gentilezza, al prossimo anno Johnessco!” J.R.: “Grazie mille Vincenzo!”

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Exclusive interview with the patron Johnessco Rodriguez Vincenzo Chetta: “What’s the secret of events organized by Opus Eventi?” Johnessco Rodriguez: “Opus EventiSpecializing in producing and managing events from every angle of the entertainment industry, Opus Eventi has catered its esteemed services to English, Hispanic, and French markets from every corner of the globe. Focusing on the production, management, and coordination of large-scale (VIP) events in the world of visual and performing arts, Opus Eventi’s team has coordinated fine art exhibitions, art trade shows, concerts, and music festivals of all genres. Continuing to manage events in over 30 countries, including Monaco, France, the United States, Canada, Mexico, China, and Ireland, we pride ourselves on maintaining an international appeal.Providing services drawn up to your specifications, your preferences and visions are the most valuable elements in our creation and organization of your custom event. A dynamic, fully-rounded event production, promotion, and management company, Opus Eventi is well-versed in marketing strategies that are designed to have your event or idea recognized by the top of the entertainment industry.” V.C.: “How do you stay leader, in a political and economic context as the current one?” J.R.: “he key of everything is to care about the people that supports your event. Being present and facing any and all challenging situation for little or bigger this can be. It is important to be present at all times and take a special interest in resolving any situation.Our events have as an objective to create not only business opportunities but to provide visibility/exposure worldwide to the people who participate with us.” V.C.: “What are the Art Monaco goals and how you obtained?” J.R.: “Art Monaco Goal is to create a FULl happening in the Principality of Monaco, we are looking to attract the eyes of other production companies and hopefully in the near feature we can have several events all at the same time and make of Monaco a huge international arena mixed of art.” V.C.: “You never been attempted to give up and do something else?” J.R.: “No really. I never give up. However Art Monaco is only one of the events we produced and the projects we manage. Opus Eventi has other activities year round and as a businessman I also have many other projects on the side so I keep myself very busy at all times.” V.C.: “Art Monaco has reached to collect more than 60 galleries around the World, are you satisfied with this goal?” J.R.: “Yes certainly, every year that is our desired number. We don’t want more. We chose to have these amount of exhibitors s , I believe is the perfect size for Monaco. Having more exhibitors or a larger show will not be good the moment. We need to create momentum.” V.C.: “This year you will put together Art Works by Pollock, Hirst, Picasso, Dali, Indiana and Arman: How the market reacts to artists quotes like that?” J.R.: “As they say, people that is shopping around for this type of artwork, do not really have bad financial periods so the market is very stable. Galleries with this type of artwork do an additional promotional and PR activity to settle appointments in advance and sales occur in a different level.” V.C.: “Tell us about typical day OPUS EVENT President, during the days leading up to the vernissage?” J.R.: “Well... Contrary to what people might think, days before the Vernissage there is not muh left to do for me other than some PR and interviews here and there. My focus at that time is of course keep calling my main guests and potential buyers and I try to arrange a few social activities that allows interaction and networking for everybody involved in the event.” V.C.: “Let’s talk about location. This year Art Monaco will take place at Espace Fontvieille. why this change?” J.R.: “It was basically for dates availability. We decide to change so we can be holding the event in July. Off-course this change allows also to have more flexibility in terms of space design as since the venue is empty we can build anything we want.” V.C.: “Still talking about Art Monaco what is new?” J.R.: “Which ideas you are planning for the future?ART MONACO is now the largest event in the French Riviera and one of the most important artistic platforms. For the future we expect to keep presenting with new and different artwork always with some highlight masterpieces and private collection pieces but with the door very open for emerging artist and galleries.”

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Photo reportage della fiera d’Arte del Principato

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al 9 al 12 luglio 2015 presso l’ Espace Fontvieille di Monte-Carlo si è svolta zur ôte d’A C | e c Art Monaco 2015, ellen par exc in a r o p rassegna dedicata all’Arte Moderna e ontem d’Art C Contemporanea. La vernice, tenutasi nella serata del 9 luglio, ha visto la gradita presenza di molte celebrità locali, giornalisti e naturalmente il Presidente di Art Moncaco, Johnessco Rodriguez. Più di 60 gallerie internazionali (rappresentate Germania, Cina, Austria, Romania, Bulgaria, Polonia, Regno Unito, Svezia, Francia, Principato di Monaco, Russia, Repubblica Ceca, Belgio, Canada, Malta, Spagna, Paesi Bassi, Messico, Uruguay, Italia, Ucraina, Svizzera, Stati Uniti, Taiwan, Giappone, Perù) a presentare oltre 4000 opere, esposte per rendere onore alla grande Arte. Per la sesta edizione, la Opus Eventi, diretta da Johnessco Rodriguez, ha cambiato location, Art Monaco è stata infatti ospitata all’Espace Fointvielle, ma non è assolutamente cambiata l’esclusività dell’evento. Anteprime black-tie e serate di gala, un ambiente esclusivo gremito di ospiti illustri. Assolutamente da ricordare le opere esposte dalla Galleria di Mona Joussef, gallerista insignita durante la serata di Gala tenutasi al Montecarlo Beach Resort, del “Prize of Excellence”, un premio assolutamente meritato. Biancoscuro Art Magazine, in occasione di questo salone artistico internazionale, è stato presente anche quest’anno in qualità di media partner ufficiale, unica rivista italiana ad aver avuto questa grandissima possibilità. Rebecca Maniti A fianco: alcuni degli artisti e delle opere presentati da Mona Youssef ad Art Monaco ‘15

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Joanna Turlej

Demetrios A. Hatzikos Opere di Emma Child

Manss Aval

Barbara Walder

Nimue Fichtenbauer

Bert Koeck

BIANCOSCURO Richiedi la versione cartacea o digitale c


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Salon d’Art Contemporain par excellence | Côte d’Azur

Vincenzo Chetta

Eventi

Uwe Arendt

Mona Youssef

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Salon d’Art Contemporain par excellence | Côte d’Azur Amy Polling

Alex Beck

Karima Ben

Isabelle Malo Lyonn Redd

Mona Youssef durante la cena di gala riceve il “Prize of Excellence” Art Monaco 2015

Mila Agirre

RIVISTA d’ARTE completasu http://artshop.biancoscuro.it

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Vintage! La moda che vive due volte La 18a edizione alla famosa fiera di Forlì

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[1] Sue Moreno, diva olandese, si esibirà il 20 settembre a Vintage [2] L’esposizione di Fashion Vintage Remake [3] Abbigliamento vintage [4] Arredi di modernariato

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intage da anni accompagna e sorprende appassionati del settore e non. Prima in Italia per numero di visitatori e terza per “anzianità”, con una media di circa 15 mila visitatori per edizione, rientra tra gli eventi che registrano il maggior afflusso di visitatori nella città di Forlì. “Vintage! La moda che vive due volte” racconta il periodo che va dagli anni ‘20 agli anni ‘80 con la moda, il modernariato, articoli da collezionismo, profumi, capi sartoriali dell’epoca, pezzi di design. Gli oggetti d’uso in quei decenni e il modo in cui sono stati abbandonati, riutilizzati, custoditi, rivenduti, con un occhio di riguardo al mercato che si è creato intorno ad essi e al mondo del collezionismo. La fiera si articola in più aree, comprendenti una sezione “Vintage” (dedicata all’abbigliamento e agli accessori appartenuti al secolo scorso), una sezione “Remake” (creazioni frutto di rielaborazione di materiali datati o dismessi), “Collezionismo” (piccoli antiquari e collezionisti espongono oggetti rari), “Modernariato & Design” (oggetti d’arredo di culto), e la nuova sezione “Fumetto e Disco Vintage e da collezione”, in cui trovare, oltre a fumetti più o meno rari, 33 e 45 giri in perfette condizioni, rarità di Beatles, Rolling Stones, Led Zeppelin, U2, Pink Floyd, o Bruce Springsteen. Tanti gli eventi collaterali che animeranno le giornate dal 18 al 20 settembre, tra cui il 2° Vintage Revolution Cars & Motorcycles Party, raduno dedicato alle due e quattro ruote pre ’80. Moto e auto Vintage raccontano uno stile di vita che affascina generazioni di tutte le età, con il mito degli anni “ruggenti”, della vita vissuta pericolosamente, della velocità e delle gare in stile “Grease”. “Vintage” vi aspetta dal 18 al 20 settembre a Forlì presso la Fiera, il venerdì dalle 14.00 alle 19.30 ed il sabato e la domenica l dalle 10.00 alle 19.30. s


INFO www.tove-a.dk

3.4 e 9.10.11 ottobre 2015 In concomitanza con:

3a edizione

LA COLLEZIONE MIRABILI ARTE D’ABITARE DAGLI ANNI 80 AD OGGI

PATRICK MOYA presentato da Biancoscuro Art Magazine

OMAR RONDA & FRANCESCO DE MOLFETTA WUNDERKAMMER con DOPPIO GIOCO

BETTY BEE: CONFINI a cura di Raffaella A. Caruso ed Eidos Immagini Contemporanee

“A new poem about life every time”

“Et nyt digt om livet hver gang”

Flower, 135x135 cm

“Una nuova poesia sulla vita ogni volta”

Tove Andresen

BIANCOSCURO Media Partner

Art Parma Fair

www.artparmafair.it

3-4 e 9-10-11 ottobre 2015

6.7.8.9 novembre 2015 19a edizione

OMAR RONDA & FRANCESCO DE MOLFETTA WUNDERKAMMER con DOPPIO GIOCO

MARIO BERTOZZI AI CONFINI DELL’ANIMA

SPAZIO ALLO SPAZIO artisti e scultori a confronto a cura di Oscar Dominguez BETTY BEE: AMÒ a cura di Raffaella A. Caruso ed Eidos Immagini Contemporanee

www.fieracontemporanea.it

www.romagnafiere.it - tel. 0543 798466 - 777420 francesca@romagnafiere.it - cell. 346 5050521

Biancoscuro sarà presente con il suo stand editoriale e con il suo spazio espositivo per 5 giorni. Per maggiori informazioni o ricevere il bando di partecipazione contattaci subito allo 0382.1902778 oppure scrivi info@biancoscuro.it

Patrick Moya realizzerà un murales in live painting durante Art Parma Fair 2015


BIaNCOSCURO art contest 1 Contest, 2 Giurie, 4 Sezioni: 41 Premi Tutte le opere sul sito: artcontest.biancoscuro.it

La Giuria BIANCOSCURO è composta da redazione, consiglio e comitato critico. I componenti sono: Vincenzo Chetta, Direttore della Rivista d’Arte Biancoscuro; Daniela Malabaila, caporedattore Biancoscuro Rivista d’Arte; Salvatore Mainardi, gallerista presso MainArt - Baden / Zurich; Mariarosaria Belgiovine, critico d’Arte e curatrice di eventi; Danilo Giusino, esperto d’Arte e Docente in Arti Visive; Luca Caricato, storico dell’Arte ed esperto vinciano; Francesco Chetta, editore presso Arte Collezionismo;

Elena Cicchetti, Presidente dell’Associazione Art in The World; Ernesto Galizia, Direttore Artistico dell’Accademia Belli di Roma; Massimo Basile , corrispondente estero per Biancoscuro; Gian Paolo Curti, estimatore d’arte e collezionista; Aras C., redazione Biancoscuro Rivista d’Arte; Claudio Raccagni, redazione Biancoscuro; Oxana Albot, critico d’Arte, redazione Biancoscuro.

Biancoscuro Art Contest SEZIONEPITTURA

La Giuria POPOLARE è composta dagli abituali navigatori del WEB, farne parte per votare è stato semplice! Bastava navigare nel sito artcontest.biancoscuro.it e cliccare i tasti Facebook, Twitter, Pinterest e Google+ collocati sia sopra che sotto l’opera. Il punteggio è dato dalla somma del numero di like, share, tweet, pin o G+ che ogni opera riceve, la somma di questi ha decretato i 12 vincitori del premio eBook personale sfogliabile e condivisibile sui Social Network.

IRENE ALLORI “Bimba dagli occhi di foglia”

MARCO AMORE ”Questo non sono io”

NICOLETTA ANASTASIA “Inverno, l’incanto dell’attesa”

CAMILLA ANCILOTTO “Il Ratto delle Sabine”

CAMILLA ANCILOTTO “San Sebastiano”

MARISTELLA ANGELI “Alla ricerca del cielo”

MARISTELLA ANGELI “I nostri rami e le nostre radici”

PIETRO ANDREA ARMINIO “Movimento”

AZIRALILI “Oscar”

AZIRALILI “Garden”

AZIRALILI “Aint it funny”

GISELLA BATTISTINI “Allergia”

GISELLA BATTISTINI ”Autoritratto con libro e pennelli”

GISELLA BATTISTINI “Flowers for a walk”

GISELLA BATTISTINI “Libellule che escono dal buco di un dado”

GISELLA BATTISTINI “Principe Azzurro”

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BIANCOSCURO Richiedi la versione cartacea o digitale c


BIaNCOSCURO art contest GABRIELLA BERTARELLI “Non ho Titolo”

GABRIELLA BERTARELLI “Forse sarà Sara...”

GABRIELLA BERTARELLI “Ricami e pezze di un matrimonio”

GABRIELLA BERTARELLI “Il colore della nostra Anima”

GABRIELLA BERTARELLI “Noi e il legame”

STEFANO BOSCHETTI “Non sono stato attento, e’ bruciata”

STEFANO BOSCHETTI “Toro loco”

STEFANO BOSCHETTI “Annegata”

ALESSANDRA B. “Il disagio”

ELENA BULLO “Amore di madre”

NADIA BURONI “Elettra 2”

NADIA BURONI “Giusy”

BARBARA CALLIO “Femminilità”

BARBARA CALLIO “Rinascita”

SILVIA CARTA “Calme riflessioni”

GIUSEPPA CARUSO “Riverberi dell’anima2”

GIUSEPPA CARUSO “Riverberi dell’anima6”

GIUSEPPA CARUSO “Riverberi dell’anima10”

GIUSEPPA CARUSO “Riverberi dell’anima12”

GIUSEPPA CARUSO “Riverberi dell’anima19”

GIUSEPPA CARUSO “Riverberi dell’anima”

MARCELLO CASAMIRRA “Lucas”

MARCELLO CASAMIRRA “U zu Cicciu di Porticello”

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Biancoscuro Art Contest SEZIONEPITTURA

GISELLA BATTISTINI ”Rosa d’Inverno”

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Biancoscuro Art Contest SEZIONEPITTURA

BIaNCOSCURO art contest MARCELLO CASAMIRRA “Briscola a mare”

MARCELLO CASAMIRRA “Gente di mare”

MARCELLO CASAMIRRA “Gente di mare2”

MARCELLO CASAMIRRA “Vincenza 54 -PORTICELLO”

ASSUNTA CASSA “Molo sud”

ASSUNTA CASSA “I love you”

LUIGI CATALDI “Con gioia e felicità”

MARK CATTANEO “Fratelli d’Italia”

DAVID CEJ “Il viaggio dei narvali”

DAVID CEJ “My straitjacket- paint”

RITA CELONA “Il riposo”

RITA CELONA “Principessa di un tempo”

ADRIANA CERNEI “Meraviglie subacque”

ADRIANA CERNEI “Quattro stagioni dell’anima”

GIOVANNA CHERCHI “Momento di riflessione”

FILIPPO CHIAPPARA“Tra cielo e terra”

MARTINA CODISPOTI “Josèphine”

MATTIA CONSONNI “Eye in the sky”

MATTIA CONSONNI “Viva la vida”

MATTIA CONSONNI “Crucify”

MATTIA CONSONNI “Volcano”

PAOLO CUTRANO “Esplosioni”

PAOLO CUTRANO “Aquari”

PAOLO CUTRANO “Flamenco”

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LUCIA D’ALEO “Volti di donna”

LUCIA D’ALEO “Ritorno da Medjugorje”

LUCIA D’ALEO “Libertà”

CATERINA DE ANGELIS “Totò”

CATERINA DE ANGELIS “Monica Bellucci”

ORNELLA DE ROSA “La scelta”

ORNELLA DE ROSA “Semplicemente stupore”

ORNELLA DE ROSA “Ordine ai pensieri”

DEGAL “Graffi”

DEGAL “Spring”

EMANUELE DEGANO “Drakkar”

EMANUELE DEGANO “Espinazos de pescado”

PIETRO DELL’AVERSANA “Campo di papaveri”

ANNELI DI FRANCIS “Unspoken deeds”

ALBERT ETTORI “Cimetière méditerranéen”

ALBERT ETTORI “La révolution tunisienne”

ALBERT ETTORI “La souffrance”

ALBERT ETTORI “L’attrait mortifère de la marchandise”

ALBERT ETTORI “Le pacte léonin de la mondialisation”

ALBERT ETTORI “Trilogie du regard”

DANILO FIORE “Otto gatto”

CRISTINA FLAVIANO “La satira a riposo”

FLORA “Nébulosité”

STEFANIA FRAGANO “Attimo per attimo”

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Biancoscuro Art Contest SEZIONEPITTURA

BIaNCOSCURO art contest STEFANIA FRAGANO “Canali”

GIUSY GAETANI “Opium”

GIUSY GAETANI “Preludio”

MAURIZIO GANZAROLI “La ragazza arancione”

STEFANO GIACINTUCCI “Fruscio”

SILVANA GIAMPA’ “Il pianista”

MAURA GIUSSANI “Per le vie di Arezzo”

MAURA GIUSSANI “Piazza della Libertà”

SAMI GJUKA “Nude in darkness”

SAMI GJUKA “Stress”

FRANCESCO GRECO “Brilla una luce che cattura l’anno 1980”

FRANCESCO GRECO “Chanel POP parfum”

ROBERTA GREWCOCK “Con dolcezza”

DANA CRISTINA GRIGOROVICI “Città metafisica”

DANA CRISTINA GRIGOROVICI “Univers”

ZAKLIN JAKOBY “Rhapsody in blu.it”

ALESSANDRA LA CHIOMA “La gabbia”

ALESSANDRA LA CHIOMA “Consapevolezza”

ALESSANDRA LA CHIOMA “Pazzia”

ANTONIO LANZETTA “Malinconia struggente”

ANTONIO LANZETTA “Maternità”

FRANCESCO LICCIARDI “L’ora del tramonto”

RUDOLF LICHTENEGGER “To be or not to be”

RUDOLF LICHTENEGGER “Dream on”

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TOBIA LOCATELLI “Barche al chiaro di luna”

TOBIA LOCATELLI “Campo di lavanda”

TOBIA LOCATELLI “I doni della terra”

TOBIA LOCATELLI “La bellezza della neve”

TOBIA LOCATELLI “Pavia e il suo fiume”

TOBIA LOCATELLI “Tramonto su Pavia”

CAPT.STJEDKO MAMIC “Corals-reef”

CAPT.STJEDKO MAMIC “The Net”

DOMENICO MANCUSO “Donna con bambino”

DOMENICO MANCUSO “Il pensiero”

CARLOTTA MANTOVANI “Sott’acqua la luce”

RAFFAELLA MANZINI “Sogni d’oro”

SERENA MARTELLI “Chiocciolone aurico”

SERENA MARTELLI “A.P.E.”

SERENA MARTELLI “Terramare”

SERENA MARTELLI “Tramonto orizzontale”

LELIO MENOZZI “Ombrelli”

LELIO MENOZZI “Barca e ombrello”

MICHELA MERLO’PIEROBON “Venezia”

RITA MILANI “Nesso. Lago di Como”

JOVANKA MILANKO “Sam”

MICHELA MIRICI “Funghi”

FRANCESCA MOLLICONE “L.T.”

FRANCESCA MOLLICONE “Mix”

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Biancoscuro Art Contest SEZIONEPITTURA

BIaNCOSCURO art contest ALESSANDRO MONTASPRO “La porta della disperazione”

LEYLA MUNTEANU “Christiano painting”

NIKOLINKA NIKOLOVA “L’acquila”

NIKOLINKA NIKOLOVA “Verde primavera”

FIORENZA ORSEOLI “Gatto Cagliostro”

ELENA OSTRICA “Il trionfo della vita”

ELENA OSTRICA “Sguardi oltre”

ANGELA PALA “La grande bellezza”

MARA PALETTI “Un pensiero che si riempie di te...”

ANTONIO PAMATO “Ballerini”

MASSIMO PARACCHINI “Cavalli scalpitanti”

ROBERTO PARMAGNANI “Equilibrio”

FRANCESCA PAROLA “Il tramonto dell’Eden”

FRANCESCA PAROLA “La tempesta perfetta”

NICOLA PIETRA “Toro scatenato”

GABRIELLA PIMPINICCHIO “Metropoli”

GABRIELLA PIMPINICCHIO “Il mondo sottosopra”

GABRIELLA PIMPINICCHIO “Espansione di luce”

PATRIZIA POLI “In posa per lui”

PATRIZIA POLI “Sogno d’amore”

PATRIZIA POLI “Lo sguardo”

ANDREA POLLASTRO “Senza titolo”

ANDREA POLLASTRO “Senza titolo”

ROSA MARIA PROTOPAPA “Delfini”

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ROSA MARIA PROTOPAPA “Old and New”

FABRIZIO PRUSCINI “La ballerina”

EMANUELA RAGUSA “Piume rosse”

ROBERTO RE “Nebulos”

MARIELLA RICCA “Murales”

FRANCESCA RIGAMONTI “Qui giace”

FRANCESCA RIGAMONTI “La rottura”

FRANCESCA RIGAMONTI “L’eleganza”

FRANCESCA RIGAMONTI “La malizia”

FRANCESCA RIGAMONTI “Sensuality”

FRANCESCA RIGAMONTI “Angel”

MIRKO RONCELLI “Io non ci sarò”

MIRKO RONCELLI “Ed è già domani”

MIRKO RONCELLI “Domani”

MIRKO RONCELLI “Una storia importante”

MARIA GRAZIA SABELLA “Fiori d’artificio”

MARIA GRAZIA SABELLA “Medusa”

RENZO SBOLCI “Abbraccio”

RENZO SBOLCI “Il grande bianco”

RENZO SBOLCI “Il mare più vero è quello che abbiamo dentro”

RENZO SBOLCI “Mimetizzarsi”

PAOLO SCAGLIONI “Ascolto”

PAOLO SCAGLIONI “Illuminazione”

ROBERTO SCHEMBRI “Bar Torino”

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Biancoscuro Art Contest SEZIONEPITTURA

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Biancoscuro Art Contest SEZIONEPITTURA

BIaNCOSCURO art contest ROBERTO SCHEMBRI “Opus incertum”

ROBERTO SCHEMBRI “Particolare”

ROBERTO SCHEMBRI “Pioggia all’imbrunire”

ROBERTO SCHEMBRI “Riflessioni”

ROBERTO SCHEMBRI “Volto di donna”

HANNA SCHERIAU “Il nostro tempo duro”

HANNA SCHERIAU “La vita è movimento”

HANNA SCHERIAU “Spirito del passato”

SIMONETTA SECCI “L’infinito”

VITO SPADA “Luce, movimento perpetuo”

VITO SPADA “Metropoli”

VITO SPADA “Tutto nasce dalla materia”

LUCIANO STUTTGARD “La giostra”

LUCIANO STUTTGARD “Riflessi nel blu”

MARIANGELA TIRNETTA “Orizzonte”

MARIANGELA TIRNETTA “Paesaggio”

MARIANGELA TIRNETTA “Tracce”

MARIANGELA TIRNETTA “Tracce XVIII ”

CATERINA TREVISAN “Elegante libertà”

ALFREDO TROILO “Positano”

ALFREDO TROILO “Manarolo”

ANTONELLA TURCI “Scolo: concepimento dell’opera”

ANTONELLA TURCI “Seduzione: gioco di sguardi”

ANTONELLA TURCI “Trionfo della carne”

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RITA VITALONI “Spaccatura”

RITA VITALONI “Tempesta neuronale”

ALEXANDRA VON BURG “La notte in città vecchia”

ALEXANDRA VON BURG “Terra Madre”

ALEXANDRA VON BURG “Extravaganza”

GISELA ZIMMERMAN “Grotte”

GISELA ZIMMERMAN “Lebensbaum”

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PAOLA ZOLA “Genesis”

PAOLA ZOLA “Solaris”

PAOLA ZOLA “Sublimazione alias Esautorazione dell’ego”

GIANPIERO BONFANTINI “Change your picture in twenty seconds”

FRANCO CHIAPPETTA “Totem”

ANNELI DI FRANCIS “Machinehead”

CRISTIANO LICCIARDELLO “Organismo”

LIETTA MORSIANI “Guardiana 1”

LIETTA MORSIANI “La signora del tempo”

ROBERTO PIAZZA “Ali d’argento nella notte”

GIUSTINA PIGLIA “Come nasce una melodia”

GIUSEPPE PORTELLA “Albero della plastica”

GIUSEPPE PORTELLA “Aqua lux vitae”

GIUSEPPE PORTELLA “Dea delle virtù”

GIUSEPPE PORTELLA “DNA alieno”

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Biancoscuro Art Contest SEZIONESCULTURA

CATERINA VALLERI “Senza titolo”

Biancoscuro Art Contest SEZIONEPITTURA

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Biancoscuro Art Contest SEZIONESCULTURA

BIaNCOSCURO art contest GIOVANNI ROLLO “Inferno”

GIOVANNI ROLLO “Purgatorio”

GIOVANNI ROLLO “Paradiso”

GIOVANNI ROLLO “Beatrice, la donna senza volto”

GIOVANNI ROLLO “Beatrice, uno specchio per volto”

AGRON RUSHITI “Il violoncellista”

AGRON RUSHITI “L’abbraccio”

ANTONIO SCARAMELLA “Abbraccio di mani”

ANTONIO SCARAMELLA “Il Canto degli Angeli”

ANTONIO SCARAMELLA “Cavallo arabo in penombra”

ANTONIO SCARAMELLA “Nudo di fanciulla”

ANTONIO SCARAMELLA “La Pianista stanca”

ANTONIO SCARAMELLA “La Rosa nel Libro”

MIMMO SCUDERI “Anima selvaggia”

MIMMO SCUDERI “Fuoriuscita”

JOSEFINA TEMIN “Barca”

JOSEFINA TEMIN “Vainas”

LUCAS VAN EEGHEN “Enigma”

LUCAS VAN EEGHEN “Garden of pain and joy”

FILIPPO VOLPI “Ettore e Andromaca”

Art Shop

by biancoscuro

Inquadra con il tuo smartphone il codice QR per collegarti al sito dove poter acquistare alcune delle opere partecipanti al concorso! http://artshop.biancoscuro.it FILIPPO VOLPI “Iside e Osiride”

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FILIPPO VOLPI “Romeo e Giulietta”

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FRANCESCO BERNARDI “Bucefalo”

LUCIANO CAGGIANELLO “caMAOuflage”

ANDREA GIORGI “Baby angel”

ANDREA GIORGI “Inchino”

NERO LEVRINI “Abissi”

NERO LEVRINI “Cornucopia”

NERO LEVRINI “Costume”

NERO LEVRINI “Ferro e fuoco”

NERO LEVRINI “Untitled collage”

NERO LEVRINI “Untitled”

NICOLETA GEORGIANA NOROC “Belen”

NICOLETA GEORGIANA NOROC “Untitled”

CHIARA PALA DE MURTAS “Fuga”

CHIARA PALA DE MURTAS “Versioni”

CHIARA PALA DE MURTAS “Symbolism”

NICOLA PIETRA “Downey Jr. con cravatta”

EMANUELA RAGUSA “Colori di vespa”

EMANUELA RAGUSA “La ballerina e il soldato”

EMANUELA RAGUSA “Lacrime rosse”

EMANUELA RAGUSA “Natura morta?”

liberementi, agenzia di comunicazione, è in grado di offrire servizi di gestione eventi, direct marketing, progetti editoriali, web, fotografia, video produzioni, advertising e studio immagini aziendali. liberementi vanta un team di professionisti con anni di esperienza nel campo della comunicazione: persone che sanno facilmente cogliere le esigenze aziendali, persone che sanno come operare al meglio con i clienti.

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Biancoscuro Art Contest SEZIONEGRAFICA

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Biancoscuro Art Contest SEZIONEFOTOGRAFIA

Biancoscuro Art Contest SEZIONEGRAFICA

BIaNCOSCURO art contest EMANUELA RAGUSA “Ratatuille”

LEONARDO ROSSI “Aquiloni”

LEONARDO ROSSI “Caro amico ti scrivo”

LEONARDO ROSSI “Colori d’Africa”

LEONARDO ROSSI “Pulcini in scatola”

RITA VITALONI Il colore degli sfrattati “Conchiglia spaziale”

RITA VITALONI Il colore degli sfrattati “Espressione vera dello sfratto su tela”

RITA VITALONI Il colore degli sfrattati “Mondo istintivo”

SANDRA BELTRAMI “Il faro”

SANDRA BELTRAMI “Perso nel mio orizzonte”

CRISTINA CANDIRACCI “Le tre parche”

LORENZO CARRUS “La luce dell’Arte”

MARK CATTANEO “La mia Biennale - Venezia”

VALENTINO COSSETTINI “L’attimo”

GIORGIO DONDERS “Anelito alla libertà”

GIORGIO DONDERS “Il sole e il suo mantello”

GIORGIO DONDERS “La terza dimensione”

GIORGIO DONDERS “Lo specchio dei pensieri”

GIORGIO DONDERS “Rinascita”

GIORGIO DONDERS “D’inverno”

FRANCESCA MOLLICONE “Performance 1”

FRANCESCA MOLLICONE “Performance 2”

SIMONE ROSTI “Into Hiding”

SIMONE ROSTI “Windows”

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BIANCOSCURO RIVISTA d’ARTE Richiedi la versione cartacea o digitale completasu http://artshop.biancoscuro.it


19a edizione

ANDREA SCURRIA “Kind of blue”

STEFANIA SECONDINI “Scoperta1”

STEFANIA SECONDINI “Scoperta2”

LORENZO SIMONINI “Fuggire insieme a te”

biancoscuroARTCONTEST

pittura, scultura, grafica, fotografia.

Il tema è sempre libero, la partecipazione è2015 semplice! 6.7.8.9 novembre

RITA VITALONI Il colore degli sfrattati “L’impegno di una famiglia”

In palio la Copertina sulla Rivista d’Arte Biancoscuro, la 2ª, 3ª e 4ª di Copertina, 4 mostre personali, 20 mostre collettive, 12 ebook personali condivisibili sui social (con possibilità di stampa) e l’esclusiva partecipazione al MAG 2015 di Montreux!

Arte Moderna e Contemporanea Inquadra con il tuo smartphone il codice QR per collegarti al sito http://artcontest.biancoscuro.it

Il conferimento dei premi mostra collettiva, ebook personale e partecipazione esclusiva al Montreux Art Gallery 2015 si svolgerà il 12 settembre 2015 nel rinomato agriturismo di alto livello “Cascina Lanè” a Baldichieri d’Asti nel Monferrato, zona dichiarata patrimonio dell’UNESCO. Il conferimento dei premi “copertina” e dei premi “mostra personale”, si svolgerà il 24 ottobre 2015 a Monte-Carlo nel Principato di Monaco!

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Arrivederci a gennaio 2016 per il nuovo bando e la riapertura delle iscrizioni! Organizzazione

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14a edizione

18.19.20 marzo 2016 www.verniceartfair.it Organizzazione

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Biancoscuro Art Contest SEZIONEFOTOGRAFIA

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Kvision Cult Il Laureato, da un libro un film che è diventato manifesto generazionale

"The Graduate" svela il segreto del fallimento della generazione "più promettente" che abbia mai solcato il secolo scorso

“H

ello darkness my old friend” al pari di “Quel ramo del lago di Como” è uno di quegli incipit che si ricordano per tutta la vita, e poco importa se stiamo parlando del Manzoni o di Simon and Gurfunkel. L’effetto è il medesimo. Mike Nichols, celebre per aver trasposto sul grande schermo il dramma teatrale “Chi ha paura di Virginia Woolf?”, donandoci due indimenticabili Richard Burton e Elisabeth Taylor, affida alle note di questo gioiello targato Columbia Records, l’inizio del suo “Il Laureato”, pellicola prodotta nel 1967, anticipatrice come nessun’altra dei grandi temi sociali ed ideologici che sarebbero esplosi l’anno seguente, con l’avvento del sessantotto e della cultura psichedelica. “Il Laureato” è a tutti gli effetti un ma-

momento, raschiata dall’incertezza di un futuro non ancora individuato e sovrastata dalla mancanza totale di punti fermi che trovino saldi radici nella continuità della tradizione, poiché quella tradizione non più li rappresenta. Ben è il prologo di un fermento annunciato di cui non è ancora possibile stabilire la portata. Signor Braddock: “Hey, ma che hai? Gli ospiti sono tutti giù Ben, sono ansiosi di vederti” Ben: “Senti, puoi dire che ho bisogno di stare solo per un po’?” Signor Braddock: “Ma sono tutti i nostri amici più cari, molti non ti hanno più visto da quando sei nato. Cosa c’è Ben?” Ben: “Sono un po’...” Signor Braddock: “Preoccupato?” Ben: “Bhè...” Signor Braddock: “Per che cosa?” Ben: “Forse per il mio avvenire..”

“Hello darkness my old friend” (Ciao oscurità, mia vecchia amica)

The Sound of Silence, Simon and Gurfunkel, 1965

nifesto generazionale. Al di là della trama e del contenuto epocale di cui si fa veicolo, e che vale al regista l’assegnazione della contesa “statuetta”, “Il Laureato” diventa uno spartiacque tra il divismo del cinema hollywoodiano ed un’inedita concezione dell’arte. L’allora sconosciuto Dustin Hoffman ne incarna pienamente le caratteristiche, diventando “l’anti-eroe” per eccellenza. Ciò che Nichols ci offre è la visione del segmento della società americana pre-rivoluzionaria, dell’ibrido che Benjamin Braddock, con tutta la sua apatia e mancanza totale di prospettive, rappresenta. Ben è perciò l’intera generazione di quel

Signor Braddock: “In che senso?” Ben: “Vorrei che fosse...” Signor Braddock: “Che fosse come?” Ben: “Diverso”. Il dialogo, che apre il film, ci da una chiarissima indicazione circa lo stato d’animo del neo-laureato Benjamin Braddock: non ha idea di cosa fare della sua vita, ma ha bene in mente la direzione che invece non vuole farle prendere. Riferendosi al suo avvenire, quel “diverso” significa, “diverso dal vostro”. Il ventunenne Ben non si riconosce in quel mondo di adulti. Egli è estraneo ai principi, agli ideali, ai dogmi dell’America puritana, moralista e conservatrice,

che di li a poco, avrebbe subito un ribaltamento micidiale, in favore di un nuovo ideale di libertà e di un nuovo sentire comune. Tuttavia Ben, non riesce a decifrare questo suo male di vivere, non ha coscienza della sua provenienza, non identifica ancora quel senso di alienazione, con il ruolo snaturato del Sogno Americano che è chiamato ad incarnare, ne ha solo un vago sentore che gli arreca un malessere le cui ragioni sembrano sepolte nell’inconscio. Decifrare i suoi pensieri risulta impossibile, se ne intuisce soltanto il peso, determinato dalle aspettative dei suoi genitori che così poco mostrano rispetto per le reali aspirazioni del ragazzo (aspirazioni che lui stesso non conosce), preoccupandosi invece di esibirlo di fronte agli amici (e quindi alla società) come prodotto del loro successo. L’acquario della camera di Ben, che fa da sfondo al sopracitato dialogo e la piscina di casa Braddock, più volte “citata” nelle scene quasi a voler stabilire il senso di ovattamento e di apnea vissuto dal protagonista, diventano metafora dell’incomunicabilità che segnerà l’intera storia, quasi a volerne significare la frattura, profonda ed insanabile, fra due mondi oramai inconciliabili. Il volto immobile e fermo del neo-laureato, catturato più volte dalla cinepresa nei tanti meravigliosi primi piani, ne esprime il cordoglio esattamente nell’assenza di espressione priva di un qualunque sussulto interiore, dalla quale affiora proprio l’indolenza e il torpore, che qualifica esattamente, la personalità del protagonista. Tratta dall’omonimo e significativo romanzo di Charles Webb (anno 1963), la pellicola mette in ginocchio tutte le presunte virtù della middle-class americana, basate sulla famiglia, sulla

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Kvision Cult

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patria, sul codice morale. Per coglierne le sfumature è necessario considerare che le inedite tematiche presentate, si collocano in un periodo storico risalente ormai a cinquant’anni fa. Ben è sedotto ed iniziato al sesso dalla conturbante Signora Robinson, moglie del socio in affari di suo padre. Dall’episodio, ne si evince l’ipocrisia di quell’ambiente, in cui l’adulterio è condannato, ma socialmente accettabile se non dichiarato. Il rapporto, causa la ventennale differenza d’età, ha il “sapore dell’edipico” e anticipa proprio quella rivoluzione dei costumi che avrebbe caratterizzato il decennio successivo. Mrs Robinson, nella sua imperturbabilità, è encomiabile. Conosce molto bene le leggi del suo mondo, è una giocatrice esperta e se cade, cade in piedi. Benché più volte si faccia riferimento al suo alcolismo, non tradisce mai una sbronza, quasi a volerne sottolineare, l’abile autocontrollo. Il suo non è un matrimonio felice, Mr Robinson stesso ha, probabilmente, una vita privata molto attiva, ma col bene tacito di entrambi, proseguono gli accordi coniugali senza avere la più remota intenzione di metterne a rischio i privilegi. Mrs Robinson entra nell’immaginario collettivo americano e forse mondiale ed è destinata a rimanerci, salda, immutabile ed attualissima, come tutte quelle cose che non hanno né un tempo né un passato. Mrs Robinson è la “madre” che sdogana il “sesso” e lo fa senza pudore e sul grande schermo. Ben, non ancora smosso dal senso di ribellione capace di contrapporlo al suo status-borghese, subirà una lenta “evoluzione psicologica” quando conoscerà Elaine, la figlia della Signora Robinson, di cui, inevitabilmente, s’innamorerà. Partendo da un ruolo subalterno, dimenticherà inerzia e abulia, dando il primo accenno di volontà necessario all’affermazione di se stesso.

La Signora Robinson, determinata a non rinunciare a Ben e a realizzare per Elaine un futuro che coronasse invece, il disegno americano preciso a cui la ragazza avrebbe dovuto conformarsi, infrangerà le regole sociali rendendo pubblica la liason tra lei e Ben, innescando così le ire del marito e l’affrettato matrimonio della figlia con un partner improbabile. Ed è proprio con Elaine, ancora mite ed acerba, che il sessantotto esploderà violentemente sullo schermo quando, durante l’ultima parte della pellicola, la trama, che la vuole ormai già sposata ad un altro uomo ed indirizzata pertanto alla perpetuazione dello schema famigliare e sociale contestato, rispondendo a quell’ “ormai è troppo tardi”, rivoltole dalla madre, pronuncerà la frase: “non per me”, abbandonando l’altare e lo sposo a cui è ormai già legata, per fuggire con Ben. Elaine diventerà la madrina di un nuovo tipo di donna, la quale, padrona del proprio destino, ne supererà l’ideale monotematico ancor prima che questo accada nel concreto. I personaggi de “Il Laureato” diventeranno reali. Le masse, né per emulazione né per inspirazione, li seguiranno, ma solo perché ciò che è stato rappresentato sullo schermo troverà una corrispondenza evidente nel piano intimo di ciascuno. “Divenuti iconografici, gli ultimi due minuti del film, sintetizzano alla perfezione l’intero spirito dell’opera e la psiche dei protagonisti, ricostruendo una trama di sguardi e gesti emotivi che fanno dell’ultima scena, un caso di scuola”, Valerio Ferri, da Silenzio in Sala. “Il Laureato” è una pellicola coraggiosa, esistenziale ed emblematica che ha il pregio di definire, senza spiegare, il tessuto psicologico di un’intera generazione. Mettendo in crisi un completo sistema di vita già preannunciato dalla metrica della poesia Beat e dal Rock‘n’Roll, accompagnerà l’America verso un’era che, se pur breve, non avrebbe mai osato neppure sperare.

Così come in apertura, The Sound of Silence traghetta la storia nella sua conclusione senza finale. A mio parere, gli sguardi e le espressioni di Ben ed Elaine nell’ultimo memorabile minuto del film, racchiudono il segreto del fallimento della generazione più promettente che abbia mai solcato il secolo scorso. Se vi piace, leggetevi il libro, guardatevi il film. Dall’inizio. Nina Baudelaire Bibliografia: Mike Nichols, il laureato cambiò Hollywood, by Anna Maria Pasetti Torino 31\\Retrospettiva New Hollywood (1967-1976), by Rapporto Confidenziale Il Laureato, recensione, by Valerio Ferri Su IBS potrai trovare il libro di Charles Webb, 237 pagine ristampa del 2002, . http://goo.gl/8mJNSd Inquadra il QR per andare alla pagina web

Di Kvision Cult ne esiste solo uno. Questo: www.kvisioncult.com Guida alle Arti Stilata originariamente nel 1923 dal poeta italiano Ricciotto Canudo, fu ampliata con le ultime due voci (Ottava e Nona Arte) dal critico francese Claude Beylie nel 1964: Prima Arte: Architettura Seconda Arte: Pittura Terza Arte: Scultura Quarta Arte: Musica Quinta Arte: Poesia Sesta Arte: Danza Settima Arte: Cinematografia Ottava Arte: Radio-Televisione Nona Arte: Fumetto Decima Arte: La Fotografia Ascolta su YouTube Original Version “The Sound of Silence”, Simon and Gurfunkel Wednesday Morning, 3 AM, 1964

Kvision Cult Musica per gli occhi - The sound of Silence, Tela, smalto e vinili, 50x150 cm. “E nella luce pura vidi migliaia di persone, o forse più persone che parlavano senza emettere suoni persone che ascoltavano senza udire persone che scrivevano canzoni che le voci non avrebbero mai cantato e nessuno osava disturbare il suono del silenzio... Ma le mie parole caddero come gocce di pioggia.”

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C

apitale della Repubblica Federale di Germania e sede del suo governo, è uno dei più importanti centri politici, culturali, scientifici, fieristici e mediatici d’Europa. Originariamente vi erano due città distinte: Berlino, ad est del fiume, e Cölln, sull’isola, che vennero riunite nel 1307. Non rimane molto di quelle antiche comunità, a causa dei ripetuti rivolgimenti successivi. Nei secoli successivi, Berlino acquistò sempre più importanza e inglobò molte città e comuni, creando la “Grande Berlino”. Nella seconda guerra mondiale fu uno degli obiettivi principali dei bombardamenti, e quando gli alleati riuscirono a liberarla oltre 600.000 appartamenti non erano più abitabili, gli edifici industriali e commerciali semidistrutti o completamente rasi al suolo. Oggi in tutta la città gli elementi illesi, restaurati o ricostruiti, convivono con quelli moderni. I risultanti contrasti costituiscono lo stile tipico della Berlino odierna e nello stesso tempo sono una testimonianza indiretta delle distruzioni belliche. Il 13 agosto 1961 il governo della Germania Est innalzò il Muro di Berlino, per fermare la fuga in occidente dei propri cittadini, un capitolo vergognoso per la storia di un’umanità evoluta. Il Muro venne distrutto il 9 novembre 1989, la sua caduta rese possibile la riunificazione tedesca, Berlino tornò così ad essere la capitale della Germania. È una città

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Deutscher Reichstag, sede del Parlamento tedesco

La distruzione convive con la ricostruzione: per voltare pagina senza dimenticare

Berlino

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così densa da non sapere quale zona visitare per prima, sicuramente immancabile il passaggio in Potsdamer Platz, che costituisce il vecchio cuore della città, nodo stradale tra il vecchio centro est e l’allora nuova parte ovest, venne quasi completamente distrutta e poi ricostruita negli anni ‘90 con una fitta edificazione di grattacieli. Da visitare il Duomo di Berlino, costruito in stile barocco, rimaneggiato molte volte e ultimato nel 1905. Si trova nel cuore della città, al centro dell’isola dei musei, circondato dalla modernità tecnica dei nuovi palazzi. E poi la Porta di Brandeburgo, l’unica porta della città conservata, antico divisorio tra zona est e zona ovest; e ancora lo spettacolare edificio della stazione centrale e Checkpoint Charlie in Friedrichstraße, una via che racchiude tutta Berlino, vecchio e nuovo insieme, dagli anni ‘20 ad oggi. Immerso nel verde il Reichstag, il Parlamento di Berlino distrutto durante la guerra, è stato ricostruito in forma semplificata tra gli anni ‘60 e ‘70, secondo il progetto dell’architetto Paul Baumgarten. In seguito alla riunificazione, il Bundestag decise di riutilizzare l’edificio come sede del Parlamento. La grande cupola in vetro fu introdotta nel 1992, quando l’architetto Norman Foster eseguì l’ultimo restauro dell’edificio.La cupola di vetro praticabile, dapprima fortemente controversa, nel frattempo è diventata un emblema della città. s

Foto Liberementi

di Berlino (Berliner Mauer)

Una vista dei resti del Muro

Walter Ulbricht, Leader della DDR, il 15 giugno 1961, 2 mesi prima della costruzione del Muro di Berlinoi

Nessuno ha intenzione di costruire un muro!

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Centro della leggenda urbana è la fermata della U-Bahn chiamata Thälmann, situata nel centro di Berlino, ricostruita nel 1950, luogo in cui per 13 anni ci fu il quartier generale di Hitler. Si narra che Hitler avesse fatto portare nel suo bunker del marmo rosso situato precedentemente nella Cancelleria in superficie, per continuare a vivere nel lusso anche in quelle condizioni “ristrette”. Secondo quello che tramanda la leggenda i marmi che ancora adesso rivestono la stazione sarebbero gli stessi che Hitler fece rimuovere dal suo vecchio ufficio per portarli con sé. Quando la guerra finì e i sovietici entrarono nel bunker i marmi furono ritrovati e si decise di riutilizzarli, prima di distruggere tutto con gli esplosivi. Questa storia è stata più volte smentita da studiosi che sostengono che il marmo sia originario di una cava situata in Turingia.

La leggenda

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Uno scorcio di Potsdamer Platz

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www.berlin.de

La East Side Gallery è la galleria aperta più lunga del mondo. La sezione che tutt’ora permane è stata dipinta da 118 artisti provenienti da 21 Paesi. Molti di questi artisti sono tornati a Berlino nel 2009 per rinfrescare i dipinti.

Con le sue 440 gallerie, la città si posiziona come la città più importante in termini di arte classica, moderna e contemporanea. Più di 6000 artisti contribuiscono a questo proliferare di arti.

Le curiosità

” Barack Obama

Foto Liberementi

Berliner Dom, il Duomo di Berlino

Questa città come molte altre conosce il sogno della Libertà. Le persone del mondo devono guardare Berlino, dove il muro è caduto e dove la storia ha provato che non c’è una sfida che non si può combattere per il mondo unito.

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Angolo narrativo, il racconto di... Marta Lock Dopo anni di lavoro impiegatizio decide di lasciare la sua città per fare animazione nei villaggi turistici all’estero e, grazie a quel lavoro, trascorre mesi a Djerba, in Messico e a Cuba, paesi dei quali scrive nei suoi romanzi. La vita la porta a Milano dove ha inizialmente proseguito con un lavoro impiegatizio, fino al giorno in cui ha scritto il suo primo romanzo “Notte Tunisina”, pubblicato nel 2011. Nel luglio del 2012 è stata pubblicata la sua seconda opera :“Quell’anno a Cuba”. Visto il successo riscosso dai “Pensieri della sera”, aforismi definiti da qualcuno “perle di vita”, ha deciso di pubblicare nel novembre del 2012 la prima raccolta. Nel 2013 e nel 2014 partecipa al “Premio nazionale di filosofia” di Anpf Confilosofare, arrivando in finale. Il 31 gennaio 2013 esce il suo terzo romanzo “Ritrovarsi a Parigi” che in un solo mese conta una ventina tra articoli e interviste. “Miami Diaries”, il suo quarto romanzo uscito a marzo 2014, ha vinto il “Premio del Presidente”alla XV edizione del Premio internazionale di poesia e narrativa “Tra le parole e l’infinito” di Caserta, ed il “Premio della critica” alla II edizione del Concorso letterario internazionale “La Locanda del Doge” di Rovigo.

Miami Diaries Le origini «Ma perché è sempre in ritardo? Insomma le donne vere siamo noi, come mai lui riesce sempre a farci aspettare?» Violet non aveva mai capito il perché la sua amica avesse quella strana ostilità per chiunque arrivasse con cinque minuti di ritardo. «Hanna, ti prego, non iniziare. Sai bene che Sam odia essere ripreso sulla puntualità, perché ogni volta che decidiamo di pranzare insieme dovete mettere in scena questa commedia? In fondo sta lavorando, magari è stato trattenuto dall’ultimo cliente.» «Sì, come no? Guarda caso questa cosa succede sempre, continuamente. Credo sia un comportamento molto poco educato quello che assume, in fondo non lavoriamo anche noi? Non potremmo avere un impegno immediatamente dopo la pausa? Perché i suoi clienti devono essere più importanti dei nostri?» «Ma dai, Hanna, non fare la bambina! Cinque minuti non sono la fine del mondo, tutto sommato siamo tutti e tre sulla stessa barca, quindi a cosa serve fare i capricci in questo modo?» «Eccomi belle donne, scusatemi per il ritardo!» Esclamò

Ai lettori Biancoscuro, rivista d’arte, ti dà la possibilità di pubblicare un racconto in questa rubrica “Angolo narrativo, il

racconto di...”. Vai sul sito www.biancoscuro.it, oppure inquadra con il tuo smartphone il codice QR, invia un tuo racconto, verrà esaminato e successivamente pubblicato!

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Sam con aria trafelata, ma lo sguardo di Hanna lo raggelò. «Mi sono stufata di aspettarti ogni volta, capito? È una grossa mancanza di rispetto nei nostri confronti, primo perché siamo affamate come due lupi dopo aver corso in lungo e in largo tutta la mattina, due perché se riusciamo noi a gestirci gli appuntamenti in modo da arrivare puntuali, non vedo il motivo per cui non dovresti farlo anche tu!» Violet alzò gli occhi al cielo. Nonostante avesse tentato di calmarla, sperando di non dover assistere per l’ennesima volta alla stessa identica scena che si ripeteva, immancabilmente, da anni, non c’era stato verso di mettere un freno all’irruenza dell’amica. Guardò Sam in modo supplichevole, sperando che almeno lui per una volta, rinunciasse al tono derisorio che usava normalmente verso Hanna, che non faceva altro che accrescere la sua ira, per far sì che quel supplizio finisse presto e potessero iniziare a mangiare. Ma quel giorno il loro amico aveva una ragione seria per giustificare il ritardo: «Ti prego Hanna, ascoltami, questa volta c’è un motivo importante, una cosa talmente grossa che ti farà passare l’arrabbiatura in un attimo: sono riuscito a far prendere alla nostra agenzia l’appalto per vendere le ville di un megavillaggio di lusso in Kenya, vicino Malindi!» Le due ragazze ammutolirono immediatamente, poiché era da tanto tempo che aspettavano un colpaccio del genere, l’occasione che avrebbe permesso loro di fare quel salto di qualità economico che aspettavano da mesi e che avrebbe costituito il giro di boa delle loro vite. La prima a riprendersi dalla sorpresa fu proprio Hanna: «Fantastico Sam! Quanto tempo sei stato dietro al costruttore? Mesi, vero? E finalmente sei riuscito a farci ottenere l’esclusiva, bravo…» L’entusiasmo dell’amica sorprese entrambi, sia perché aveva spazzato via in un attimo la sua arrabbiatura che normalmente permaneva nell’aria almeno per qualche ora, sia perché negli ultimi tempi i loro rapporti erano stati particolarmente tesi e non solo quelli tra Hanna e Sam: nell’allontanamento emotivo era coinvolta anche Violet, la più conciliante e diplomatica tra tutti, che persino in quell’occasione dimostrò il cambiamento che aveva compiuto negli ultimi mesi. «Mi sembra un’ottima occasione per tirarci definitivamente fuori dalle spese del primo anno di apertura dell’agenzia, ovviamente andrò io in Kenya, così potrò approfittare per passare un po’ di tempo in santa pace con Nick! Gli avevo già chiesto se avessero una sede laggiù quando abbiamo iniziato a interessarci al progetto, perciò potrà farsi trasferire per tutto il periodo in cui io resterò lì!» BIANCOSCURO RIVISTA d’ARTE Gli altri due si scambiarono uno sguardo di disapprovazione, oltre che di fastidio nel vedere quanto l’amica di sempre Versione completa su http://artshop.biancoscuro.it avesse gradualmente iniziato a considerare solo ciò che ruotava intorno a quell’uomo relegando a un ruolo secondario per informazioni: biancoscuro@liberementi.it tutto il resto; il primo a prendere la parola fu Sam: «In realtà avevo pensato di andare io, per lo meno i primi tempi, anche perché gli accordi e i contatti li ho presi in base alla nostra capacità di consegnare gli appartamenti già arredati e completi di suppellettili. Solo in un secondo momento andrai tu, Violet, per concludere gli acquisti con i clienti che troverai qui a Miami.» L’amica si oppose immediatamente al progetto di Sam: «No, scusami ma non sono affatto d’accordo! Posso contattare i clienti via email e attenderli a Malindi per mostrare gli immobili ai quali sono interessati, anzi riuscirò a muovermi molto meglio da laggiù… e comunque l’ostruzionismo che continuate a fare entrambi nei confronti della mia storia con Nick inizia a darmi davvero sui nervi! Sono mesi che cercate di mettermi i bastoni tra le ruote, ora basta! Io lo amo, rassegnatevi a questa realtà, e accettate il fatto che farà sempre parte della mia vita!» Hanna, che fino a quel momento era rimasta in silenzio, la guardò intensamente prima di prendere la parola: «Ti farà soffrire, Violet, in un modo talmente intenso da spezzarti il cuore, e tu rimpiangerai il modo in cui ci stai trattando a causa sua. Sei destinata a soffrire, e la cosa che mi preoccupa di più è che, allontanandoci da te come sta cercando di fare da settimane, ti ritroverai da sola a raccogliere i cocci del tuo cuore in pezzi.» Sam si domandò com’era possibile che fossero arrivati a quel punto: un’amicizia che andava avanti da tanti anni, logorata in una manciata di mesi, a causa di dissapori e disaccordi sulle scelte fatte da ognuno di loro, incomprensioni e mancanza di desiderio di parlarsi e risolvere i problemi, come invece avevano sempre fatto. Le due ragazze si erano conosciute al college, quando i genitori di Hanna si erano stabiliti a South beach in seguito al trasferimento di suo padre, importante costruttore edile di New York che aveva deciso di seguire la scia del boom immobiliare di Miami e che gli aveva permesso di diventare uno degli uomini più ricchi della città. Il padre di Violet, invece...

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Sopra: Flora con l’opera “l’invisible grand Brasseur de l’Univers” esposta ad Art Monaco 2015


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Sopra: Nébulosité, tecnica mista su tela, 2002, 100x 81cm. Sotto: Flora con Johnessco Rodriguez durante il vernissage di Art Monaco 2015

Flora pittrice francese, nata in Italia vive e lavora a Saubens Haute-Garonne. Le opere di Flora sono presenti in collezioni pubbliche e private. Ha esposto in Francia, Italia, Svizzera, Germania, Austria, Giappone, Canada, Emirati Arabi Uniti, Stati Uniti d’America e Principato di Monaco. “Sentivo il bisogno di trasmettere la costruzione poetica dei miei pensieri, realizzare un qualcosa che mi somigliasse, ecco perché ho creato questa tecnica, mi permette di esprimere la mia vita, fondi colorati e strutturati, li lavoro con il movimento e creo con la luce ‘effetti’ che daranno all’opera, la sua atmosfera e la sua identità.” Flora Castaldi

INFO www.flora-artiste-peintre.fr

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Premiati gli Artisti dell’Anno 2015

Trofeo Artista dell’Anno - Hotel Miramare, 27 giugno 2015 - Cesenatico

Il trofeo consegnato ai vincitori a Cesenatico

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i è svolta il 27 giugno scorso, presso l’Hotel Miramare di Cesenatico, la manifestazione che ha visto premiati artisti d’arte contemporanea: pittori, scultori e fotografi. Una manifestazione che ha visto come sfondo il calore dell’arte di artisti selezionati ed il calore della bellezza del paesaggio di Cesenatico. Un evento di qualità organizzato da ArtExpò Gallery, presieduta dalla Dott.ssa Mariarosaria Belgiovine, la quale, attraverso il passaggio valutativo di una giuria di qualità, ha selezionato opere di alto valore artistico. Opere che quest’anno hanno incontrato non poco interesse da parte del pubblico, il quale a fine serata ha manifestato una grande euforia nell’essere circondato da lavori artistici di forte impatto emotivo. Le fotografie a fine manifestazione hanno infatti portato via non poco tempo, sottolineando cosi l’alto valore delle opere stesse. Una premiazione che ha visto anche la qualità ed il forte impegno di ArtExpò Gallery nel promuovere l’arte in Italia. Le opere selezionate infatti sono state premiate ed esposte all’interno dei due principali hotel del lungomare di Cesenatico: il New Bristol & Domus Mea e

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l’Hotel Miramare, quest’ultimo affacciato sul porto canale disegnato da Leonardo da Vinci, con vista sul faro guardiano e sui capanni dei pescatori, nonchè sul lungomare di Cesenatico. ArtExpò Gallery e la sua presidente Belgiovine si rivelano ancora una volta un’organizzazione capace di valutare opere di grande valore artistico, dando i giusti spazi perchè vengano viste da un pubblico sempre più numeroso, così che le stesse opere possano incontrare l’interesse di possibili compratori. Elemento questo che per gli artisti non è da sottovalutare, soprattuttto in un periodo di crisi prolungato come quello che stiamo attraversando in questi anni. L’arte in movimento, cosi come deve essere. L’arte che inonda con la sua vibrazione, che non rimane chiusa in una sala d’esposizione, ma viaggia in locali diversi, dove la gente vive i suoi momenti sereni. È qui il segreto di ArtExpò Gallery, esporre nelle sale, per la visione più approfondita delle opere, ma lasciare poi che le stesse opere siano esposte in sale di altri Hotel, nelle sale da pranzo, sulle pareti degli Hotel stessi. L’arte vive il mondo del pubblico e si mischia a lui. Calore, poesia, ferite, pensieri, colori, impegno


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Curti, estimatore d’arte, Jean Charles Spina, critico d’Arte di Nizza. Presenti anche Vincenzo Chetta e Daniela Malabaila, rispettivamente Direttore e Caporedattore della rivista d’arte Biancoscuro. Un sentito ringraziamento alla società Welcompany per aver dato ospitalità alla manifestazione. Grazie alla famiglia Vernocchi per l’assistenza e la premura riservata a tutti gli artisti e alla commissione. Claudio Raccagni Nelle pagine seguenti, le opere degli artisti vincitori di questo prestigioso riconoscimento artistico.

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Trofeo Artista dell’Anno - Hotel Miramare, 27 giugno 2015 - Cesenatico

e sapori: tutti elementi racchiusi in opere d’arte lucenti, mai spente. Ogni lavoro ha conglomerato un suo significato o pensiero personale, ma ciò che ha legato tutte le opere premiate è stato il potere di attirare a sè le emozioni del pubblico che le guardava e guarderà a lungo. La manifestazione ha visto presenti vari ed interessantissimi ospiti: Francesco Chetta, editore di “Arte e Collezionismo”, Massimo Basile, art promoter di Lugano, il Comandante Tenente di Vascello Stefano Luciani della Capitaneria di Porto di Cesenatico, la Dott.ssa Elena Cicchetti, Presidente dell’Associazione Art in the World di Viterbo, il Dott. Gianpaolo


Trofeo Artista dell’Anno - Hotel Miramare, 27 giugno 2015 - Cesenatico

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Marialuisa Acciaioli Le estreme profondità cromatiche, sintetizzano la coerente crescita personale che le permette di delineare la raffinata predilezione per il colore. Un’armonica impronta ricca di palpabili emozioni definisce la poetica del suo gesto, accordato dalla purezza del suo animo. Opera premiata: Stella Nebula, tecnica mista, 100x70 cm.

Nicoletta Anastasia La sintesi compositiva dell’artista rivela il suo potenziale surrealismo, inteso come coinvolgente dimensione del suo racconto. Emblematiche visioni assolvono trasformazioni disinvolte, con la potenza della percezione, indicatore della sua qualità creativa. Opera premiata: Sole di primavera

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Anna Maria Adessi Originali interpretazioni pittoriche tradotte con intensa e rinnovata emozione. L’innesto materico raffigura ogni sua interiorità, traendo spunto dallo stile figurativo, per plasmarlo con il suo linguaggio pittorico, ricco di percezioni oniriche. Opera premiata: Sovrapposizioni, tecnica mista

Catia Beatrice Un essenziale talento che attraversa le sensazioni di raffinata delicatezza, per introdursi nella sequenza cromatica gestita da suo intuito. L’armonia del progetto creativo, valuta la percezione inconscia del suo umore, con prevalenza di frammentazioni che innescano la fusione dei simboli. Opera premiata: Inconscia follia, olio su tela, 60x60 cm.

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Una pittura che ci coinvolge con equilibrate tranquillità, per rendere partecipe di vitali emozioni interiori. Suggestive vedute naturaliste assecondano bisogni di felicità, con movimenti evocativi di pura poesia.

Opera premiata: Rose

Nuccia Brescia

Silvana Borghese Un dipinto ricco di suggestioni, livellato da una poetica compositiva, con risultati di simbolica espressività. La fusione suggestiva con gli elementi naturali, rivaluta ogni contesto del dialogo, con ottima conoscenza delle proporzioni e dell’estetica. Opera premiata: Pescatori

Yara Buyda

Sovrapposizioni materiche, in equilibrio con i suoi contesti espressivi e manipolazioni cromatiche in suggestive composizioni. Le sue opere trasmettono vivaci sensazioni tonali, uniformando sulla tela segni e suggestioni ritmiche di intensa creatività.

L’arte digitale accoglie le sue significative energie, per estrarre sentimenti di mutevole espressività. Segni e simboli formulano intensi equilibri, caricati da intense identità, che lasciano equilibri sospesi ed in cerca di rivelazioni.

Opera premiata: Universo

Opera premiata: Outside of the time, tecnica digitale

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Margherita Biondi


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Elena Bullo Un’energia cromatica sviluppata dal suo gesto, dettato dall’analisi coerente del suo ciclo naturale. Segni e simboli esprimono la completezza delle sue capacità, distribuendo sulla tela cromie corroboranti, dai significati intensi e di tracciabile comunicativa. Opera premiata: Il mare

Gildo Carabelli

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Daniela Capuano Equilibrio tonale nella percezione del gesto, con ottimo assemblaggio tonale e sintesi filtrate dalla ricerca evocativa. Le sue opere trasmettono diverse realtà concettuali, superando ogni schema tradizionale con eleganza gestuale.

Opera premiata: Senza titolo

Domenica Caruso

Un’arte dimensionata dall’intuito e dall’energia impressionista, crea atmosfere che si completano nella ricerca evocativa, con la fusione di elementi naturali. Ogni sua pennellata è un richiamo alla realtà, e mostra molteplici stimoli meditativi, per un dialogo riflessivo ed efficace.

Nei paesaggi compare il suo esemplare talento nell’esprimere emozioni verso la natura, vincolante di energie. La materializzazione degli oggetti, si distingue per tecnica con l’uso di effetti coloristici offerti alla realtà, dalla sua materialità pittorica.

Opera premiata: Albero dopo la tempesta

Opera premiata: S.Elia al tramonto, 70x50 cm.

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Composizioni creative che analizzano l’essenza ludica della composizione, coinvolgendo sensi e sentimenti. Ogni sua opera è un dialogo personale, con l’energia del suo idioma naturale e simbolico, percepito e sintetizzato dalla sua intensa creatività. Opera premiata: Felix

Maurizio Cecchini

Massimo Cattaneo L’Artista ci dimostra la sua grande capacità di modellare seducenti emozioni, romanticamente legato al suo sogno inconscio. L’espressione autorevole della sua capacità scultorea, filtra il sentimento evocativo, lasciando emergere il dialogo della poesia visiva. Opera premiata: La rosa, bassorilievo su legno

Giovanna Cherchi

Una chiarezza di contenuti e di espressioni simboliche, ritmate da perfette conoscenze materiche. Il fascino riflessivo traduce la sua anima creativa, condividendo emozioni ed equilibri di maturità creativa.

L’Artista ci guida verso segreti e sentimenti, imprimendo poetiche energie e visualizzabili elementi, adattati alla sua identità pittorica. Una genuina stesura cromatica che ci parla con immediatezza e genuinità gestuale, per rivelarci ogni volta, il gesto dell’emozione coinvolgente.

Opera premiata: La decisione di Dio, bassorilievo su tavola, 70x40 cm.

Opera premiata: Faber

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Trofeo Artista dell’Anno - Hotel Miramare, 27 giugno 2015 - Cesenatico

Ivana Castelliti


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Serenella Chiarpellini Un mondo fantastico e mutevole, popolato di interpreti suggestivi, che danno vita alle sue composizioni con suggestive identità. La lettura della realtà diventa simbolica, e lascia prevalere il ritmo narrativo, con momenti di istantanea essenzialità. Opera premiata: Energia istintiva

Claudia Cicotti Un design esclusivo ed intrigante, offre l’evoluzione del soggetto, superando ogni modulo di classicismo. Le apparenze si impossessano del concetto e sconfinano nell’energia della sobrietà,pur non abbandonando mai la funzionalità. Opera premiata: Calice Swan

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Loredana Chinatti La figura si orienta in un simbolico ed osservante silenzio, attenta agli stati d’animo che completano la gestualità evocativa. La sobria capacità di assecondare percezioni emotive, coinvolge con grande compiacimento, ogni sua seduzione espressiva. Opera premiata: Soubrette, olio e gesso

Matteo Cosenza Ottime vibrazioni cromatiche per una gestualità che colpisce la tela con intense elaborazioni tonali. Una realtà trasformata dalle sue percezioni ed inconsce dinamiche, per esprimere un talento di ottima dialettica evocativa. Opera premiata: Sera sulla Laguna, 50x40 cm.

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Nel suo intuito creativo prendono forma suggestive dimensioni cromatiche, dai colori accesi con formule che connotano riflessioni rivolte alla natura. La struttura delle sue pennellate richiama riflessi e suggestivi stimoli cromatici, meditando una coerente riflessione d’impatto originale ed espressivo. Opera premiata: In volo

Ornella De Rosa Affascinanti ed espressivamente intensi, i suoi volti comprovano ogni sua emozione, con l’intento di saper donare consapevole bellezza. Ogni figura semplifica la conduzione del segno, e rende fruibile la surreale ambientazione enigmatica, con ottimi confronti fra sogno e realtà. Opera premiata: Un mondo sommerso, acrilico su tela

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Sandro De Angelis Una forza espressiva del segno conduce il fruitore verso composizioni pittoriche di notevole astrazione. Suggestive cromie formulano accordi gestuali che narrano la sua istintività, con interpretazioni suggestive e ben meditate essenze creative. Opera premiata: Senza titolo

Liana Degan Una stimolante visione della natura con la continua ricerca di percezioni tonali, rivalutabili dalle sue approfondite conoscenze. Emulsioni cromatiche formula intense e suggestive ambientazioni, con sintesi uniforme, e rapidità gestuale. Opera premiata: Sentinel Dome, 50x70 cm.

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Alessandra d’Ortona


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Rosa della Valentina Espressione visiva carica di emozione, con interessanti armonie intuitive. Tonica la dinamica gestuale, con ampio spazio di eloquenti sensazioni figurative, rivelate dal suo spontaneo amore verso il bello. Opera premiata: La gitana

Sonia Forte Una carica emozionale equilibrata dalla ricerca della materia, plasmata con ottimo equilibrio e certezza simbolica. La fruizione espressiva conquista la sua modulazione creativa, per definire le levigate formule di visibile armonia oggettiva. Opera premiata: Violazione dell’essenza vitale, maiolica, h 45 cm.

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Paolo Federico Una rara ed istintiva formula evocativa del paesaggio, tradotta dal suo segno con lirica coerenza. Un osservatore della natura, concretamente rivalutato dai simboli paesaggisti che sa individuare con poesia creativa, in ogni sua opera. Opera premiata: Natura morta

Frans Frengen de Donder La sua ricerca pittorica trasforma le suggestioni cromatiche con un personale linguaggio percettivo. Egli sintetizza la traduzione del suo idioma creativo, elaborando inconsce evoluzioni tecniche ed intuitive.

Opera premiata: Hands for dogs

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Fiorella Gelain

Le applicazioni materiche rendono effettivo il suo linguaggio cromatico, vibrante di simboli suggestivi che imprimono originalità alla sua opera. Un modulo creativo che associa le sue gestualità alle interpretazioni di personaggi fiabeschi.

Una natura interpretata con intensità espressiva, adeguando le pennellate corpose a suggestivi motivi monocromatici. Vibrazioni gestuali rendono armoniosa la visione della natura, con percettibili espressioni fra realtà e fantasia.

Opera premiata: Foto di gruppo fra a-mici

Opera premiata: Campo di lavanda

Francesco Greco L’opera si veste di nuove energie, ricchi di simboli e suggerimenti visivi, per trasformare visioni oniriche in evocative. Suggestioni e stralci di quotidianità, formulano le sue opportunità visive, coinvolgendo l’osservatore in appassionanti viaggi nel suo universo creativo. Opera premiata: Circo americano

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Dana Cristina Grigorovici Le suggestioni cromatiche rivalutano una gestualità dalle sensazioni istintive, con le fusioni tonali ed accattivante narrazione emozionale. L’artista sviluppa la sua consapevolezza, con esigenze comunicative molto accentuate, e rapida descrizione delle proprie emozioni cromatiche. Opera premiata: Tempesta

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Trofeo Artista dell’Anno - Hotel Miramare, 27 giugno 2015 - Cesenatico

Elisa Garziano


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Sze Lau King Una complessità gestuale che risolve l’idioma percettivo, con rivalutanti pennellate ed istintiva armonia tonale. Ogni sensazione visiva si rivolge al suo inconscio, fonte primaria di ispirazione nel simbolico ritmo creativo.

Un linguaggio artistico personale, con tendenze ricche di emozioni e suggestioni creative, lascia intravedere le tracce del suo idioma creativo. La naturalezza espressiva ci trasporta in mondi lontani, dove la serenità si esprime anche attraverso il colore e l’energia tonale dei suoi dipinti.

Opera premiata: Flowers

Opera premiata: Sensibilità, 50x80 cm.

Nero Levrini L’elaborazione creativa assume valenze emblematiche e filosofiche emozioni visive. Nel suo rivalutare le forme ed i colori, prendono vita visioni di esaltazione cromatica, condivisi da ritmi evocativi di realistica astrazione e suggestivi geometrie. Opera premiata: Shanghai2099, acrilico su tela, 100x70 cm.

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Le Thui Ai

Filippo Lo Iacono Una pittura che osserva la realtà, e rende percettibile sulla tela il filtro delle sue emozioni, con notevole capacità figurativa. Egli rappresenta la natura, con paesaggi in condivisione con mondi naturali , rivelati dalla sua precisa segnica. Opera premiata: Porto Isola delle Femmine

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Domenico Mancuso

La sua creatività modella con intensa passione ogni materia, evocando la totale libertà gestuale. Simbolici suggerimenti emotivi, configurano le traduzioni simboliche, per filtrare ogni sua suggestione in efficace ritmo scultoreo a tutto tondo.

La pittura evidenzia notevoli scelte cromatiche, incisive ed impostate con suggestione stilistica personale. Proposte visive dal ratto immaginario, con ispirazioni meditative rivelate dal suo inconscio.

Opera premiata: L’albero, ceramica raku

Opera premiata: A1

Stefano Marangon La sua arte rivela la complice armonia di una creatività con la passione per i primi piani. L’artista riesce a trasmettere alti valori espressivi, esaltanti livelli di ricerca creativa.

Opera premiata:Eva

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Simona Marian Nelle sue opere emergono le sintassi del colore, filtro di ogni sua composizione nei punti di arrivo per la realtà da lei contemplata. Infiniti risvolti tecnici filtrano sentimenti e stati d’animo, capaci di interagire con il suo personale equilibrio cromatico. Opera premiata: Senza titolo

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Luisa Magarò


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Serena Martelli Le sue composizioni materiche osservano principalmente l’analisi emotiva, che il suo gesto pronuncia in perfetta armonia con il suo mondo interiore. Metafore e riferimenti concettuali, esprimono la sintesi della sua ricerca senza fine, con vitale espressione della sinergia materica.

Suggestive immagini che alimentano la sua ricerca intuitiva, con i colori luminosi che esprimono la sua natura incline alla ricerca della realtà. Ogni formula espressiva rivaluta le serenità dei soggetti, orchestrando gestualità e colore per una valutazione positiva della sua creatività.

Opera premiata:

Opera premiata: Surf

Luciano Mazzolenis Una sensibile gestualità che impasta colori con massima dose di luce, per rivelare momenti suadenti e molteplici coerenze visive. L‘artista non si limita solo all‘espressione della figura, ma esalta in maniera realistica ogni profilo, intuizione, evocazione, con gradevole luminosità cromatica. Opera premiata: Dolce dormir

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Tina Marzo

Simona Meini Il suo segno genera intrecci figurativi, coinvolti nel dialogo percettivo della sua simbolica creatività. Le evocazioni esprimono efficacia evolutiva, affinando l’alfabeto interiore della sua creatività.

Opera premiata: Orchidea

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L’artista compie suggestive applicazioni visive, conformando la cattura del personaggio all’intuitiva emozione. La sobrietà del bianconero, mete più in risalto le intime istantanee, con percorsi visivi che ci inebriano di pulsanti vibrazioni evocative. Opera premiata: Aspettando te, 45x70 cm.

Carmen Mongiardino

Vanessa Modaferri L’enigmatica astrazione delle sue opere, ci offre visioni contrastanti, con mutevoli evocazioni spirituali. Una trama pittorica che lascia trasparire l’inquietudine del suo animo, con la traduzione di ogni intermittenza tonale, fino al rapporto risolutivo delle sue sensazioni. Opera premiata: Vieni a prendermi, acrilico su legno, 48x65 cm.

Leyla Munteanu

Una pittura che mette in evidenza una struttura figurativa dalle intense tracce di comunicazione intuitiva. Ogni soggetto diventa simbolo di inequivocabile serenità, osservata con la suggestione del gesto riflessivo, nella completezza della panoramica naturalista.

Suggestioni cromatiche rielaborano un simbolismo che incide sulla sua conoscenza creativa. Emozionanti tensioni tecniche, rivalutano l’energia di una ricerca dalle tracce di mutevole inquietudine percettiva.

Opera premiata:Entroterra ligure, la semina, olio su tela, 40x30 cm.

Opera premiata: Behind Matter

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Claudio Mercuri


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Gabriele Neuerte Immagini cromatiche trasmettono sensi di emotività passionale, catturata dai sensi visibili dell’artista. Una conoscenza istintiva del segno, rivaluta la padronanza della tecnica, associata al contesto interpretativo di suggestiva emozione.

Opera premiata: Waterworld no.24, 10x15 cm.

Rosae Novichenko Una prorompente cromatica che canalizza elementi intuitivi apparentemente in antitesi con le tonalità vivaci. Suggestivi attimi di deduzione pittorica, con la meditativa conoscenza caratteriale delle diverse identità culturali.

Opera premiata: Sob a luz do amanhecer

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Nicoleta Georgiana Noroc Un gioco ottico le permette suggestive contemplazioni, manifestando una contemporaneità simbolicamente suggestiva. La sua capacità descrittiva coinvolge anche attraverso declinazioni grafiche di suggestione espressiva.

Opera premiata: Marilyn

Fiorenza Orseoli Il segno attento e ordinato coincide con la referenza cromatica, filtrando il particolare per esprimere il suo sogno di nuova figurazione. I personaggi caratterizzano la sua capacità creativa, e rendono unica e particolare la sua creatività. Opera premiata: Gatto burlesque, a carnevale ogni gatto vale, 60x80 cm.

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biancoscuro

Immagini pittoriche con rivelate essenze creative, rendono l’idea del suo fascino seduttivo. Le sue evocazioni pittoriche imprimono la contemplazione naturale di ogni soggetto, realizzato con abile talento artistico.

Opera premiata: Sedotta dalla luna

Carla Pistola Effetti di mutevole sintesi figurativa, arricchita dalla sua attrazione verso il colore, come unico protagonista della sua gestualità. Colori intensi occupano spazi e dimensioni oniriche, simboleggiando espressioni stimolanti e interpretabili dal suo dialogo interiore. Opera premiata:Incontro fra due mondi, olio su tela, 80x60 cm.

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Antonio Pamato Esecuzioni di suggestivo espressionismo, guidato da una gestualità che indaga nel suo mondo interiore, con tinte forti ed accostate nella formula evocativa. Una ricerca che sottolinea la validità del suo percorso interiore, equilibrato dalle sensazioni pulsanti della sua creatività. Opera premiata: Persone in attesa

Claudia Pistola Una nostalgica ed incontaminata evocazione poetica, esprime le suggestive sorgenti del suo simbolico espressivo. Le sue opere ci offrono la visione di una pura analisi dei suoi flussi evocativi, dileguando ogni formula accademica, per lasciar spazio alla istintiva voglia di tenerezza. Opera premiata: L’emozione non ha voce

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Trofeo Artista dell’Anno - Hotel Miramare, 27 giugno 2015 - Cesenatico

Simona Pace


Trofeo Artista dell’Anno - Hotel Miramare, 27 giugno 2015 - Cesenatico

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Raul Pitis

Patrizia Poli

Tra reale e virtuale, la sua capacità di catturare l’attimo si manifesta con la concreta conversione delle immagini. L‘opera si arricchisce di innesti elaborati, capaci di rimodellare ogni percezione, coinvolgendo illusorie realtà.

Opera premiata: La valle delle anime

Rosa Maria Protopapa La sua figurazione trasforma in emozioni suggestive visioni evocative,con linguaggio del movimento fino al raggiungimento della sua dimensione contemplativa. L’artista ama comunicare con il colore. Intriso di luminosità e di instancabile sentimento esplorativo della realtà. Opera premiata: Picnic

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Ottima versatilità figurativa, che mette in risalto la sua capacità di analisi, con intense scenografie nel rivalutare essenze finali. Le suggestive formule di concreta interpretazione, formula simboliche percezioni estratte dall’elemento donna. Opera premiata: Senza titolo

Claudio Raccagni Il suo racconto breve, penetra nell’animo dell’osservatore, con pochi ma intensi tratti. La sua interpretazione materiale concretizza il suo pensiero poetico, attendo alle emozioni ed alle percezioni evocative della suggestiva emotività.

Opera premiata: Sogni di una bambina violata

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La sua creatività assume coinvolgimenti tecnici, con ottima percezione delle formule intuitive. La gestualità irrompe nei suoi cromatismi, delineando le figure con estrema precisione tecnica, suggestionate dalle ambientazioni tonali. Opera premiata: Piume rosse, olio su tela

Francesca Rigamonti Le suggestive emozioni cromatiche lasciano trapelare la sua inconscia energia, osservata con disinvoltura nei dialoghi simbolici. La bellezza del su segno coinvolge la sobrietà dei soggetti, con la suggestione degli sguardi , attivi e seducenti

Opera premiata:Angel 2, tecnica mista, 70x70 cm.

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Marta Reyes Un particolare estro compositivo, coinvolge le sue elaborazioni pittoriche, con riferimenti espressionisti pur lasciano intatta la sua identità creativa. Le suggestioni della sua personalità prendono vita attraverso risvolti cromatici di pura intesa espressiva, nel dialogo del suo alfabeto interiore. Opera premiata: 7 lune, acrilico su tela, 60x90 cm.

Gabriella Rigotti La sua pittura dimostra una crescente capacità nel tradurre le flessioni cromatiche, assorte nell’adeguamento di un linguaggio materico. Espressioni pittoriche si animano con dinamiche sfumature, per esternare una sobria osservazione dei suoi esistenzialismi interiori. Opera premiata:

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Trofeo Artista dell’Anno - Hotel Miramare, 27 giugno 2015 - Cesenatico

Emanuela Ragusa


Trofeo Artista dell’Anno - Hotel Miramare, 27 giugno 2015 - Cesenatico

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Sandra Romagnoli Una figurazione architettonica dai dinamici segni rivalutati da sintomatiche cromie. Suggestive raffigurazioni surreali, concretizzano le sue componenti espressive, indicando le marcate e decise emozioni con mutevole comunicativa. Opera premiata: Fontana dei 4 Fiumi-Roma

Giacomo Rossi

Mirko Roncelli Nelle sue opere si osserva l’istintivo senso del colore, presentato con ritmiche ed essenziali sfumature. Atmosfere suggestive che animano le sue sensazioni, scandite dal tocco vibrante della sua gestualità.

Opera premiata: Un pensiero, tecnica mista su tela, 100x100 cm.

Agron Rushiti

L’essenzialità gestuale riporta sulla tela formule enigmatiche adeguate alla sua necessaria espressività. La forza della pennellata si scaglia sulla tela con vivacità, personalizzando ogni sintomo evocativo con frammentate tonalità.

Un percorso creativo alla ricerca di nuove proiezioni scultoree, con la consapevolezza da conquistare mete sempre più innovative. Suggestioni visive ricche di fascino, lasciano trasparire messaggi di dolcezza istintiva, rivestite di fusioni sensoriali.

Opera premiata: Momenti poetici, 50x35 cm.

Opera premiata: Ritratto

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Donatella Saponi

Una spontanea visione espressiva, dalle mutevoli sfumature vibrate con gestualità meditativa. La disinvoltura cromatica simboleggia legami con l’inconscio, vissuto con sensibile poesia emozionale.

La vivacità cromatica rielabora le forme figurative con messaggi elaborati dalle codifiche del segno. Nelle sue opere dominano le energie cromatiche, moduli che si scontrano fino al fondere del nucleo, elaborando di volta in volta ogni intima emozione.

Opera premiata: Senza titolo

Opera premiata: Anima, olio su tela, 70x90 cm.

Aniello Saravo

Antonio Scaramella

Istinto creativo e notevole predisposizione alle tonalità monocromatiche, testimoniano una pittura dai tratti intensi e coordinati dall’intuito. L’energia comunicativa ci rivela un fascino misterioso della sua memoria enigmatica, suggerita con le energie della sua comunicativa.

Una spontanea visione di soggetti formulati con l’essenza della forma, attraverso una tecnica che rende percettibile la sua capacità di esternare sensazioni ed emozioni. Le opere catturano il fascino creativo della figura e della natura, rivalutando motivi di riflessione e tenerezza, con profondi ed istintivi effetti risolutivi.

Opera premiata:Unione, 60x80 cm.

Opera premiata: La rosa nel libro, pirografia

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Trofeo Artista dell’Anno - Hotel Miramare, 27 giugno 2015 - Cesenatico

Marilena Sandrini


Trofeo Artista dell’Anno - Hotel Miramare, 27 giugno 2015 - Cesenatico

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Hanna Scheriau

Elvira Signorino

Le suggestioni cromatiche evidenziano la manifestata contemporaneità attraverso mutevoli accostamenti cromatici. Una descrizione coinvolgente, grazie alla metamorfosi tonale, filtro delle sue deduzioni oggettive.

Le sue figure seguono la suggestiva formula visiva, con indagini percettive ed esplorative nella formula evocativa. Tonalità monocromatiche indagano con precisione e sicurezza evolutiva, con notevole ed equilibrate impostazioni.

Opera premiata: Il confronto, seta dipinta su tela, 73x53 cm.

Opera premiata: Figura

Frank Sisca Un intuito creativo che da vita a formule suggestive, per rivelare connotati riflessivi, animati dalla sua poesia interiore. Le sue composizioni si avvalgono degli inserti materici, simboli legati alla sua natura versatile e creativa, coinvolgenti e ricchi di energia dal perfetto equilibrio visivo. Opera premiata: Nel profondo, incisione a fuoco e acrilici, 62x40 cm.

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Contesina Spatariu L’essenza del’arte esplora il suo universo narrativo, con le composizioni figurative del suo mondo, straordinariamente sensibile. Le sue figure, sono sempre la rappresentazione dei suoi stati d’animo, e coinvolgono visivamente, senza mai trascurare l’intensità del concetto creativo. Opera premiata: Red lights

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Gabriella Teresi

Un coinvolgente modulo espressivo che si carica di generosi cromatismi, con un racconto di intensa gestualità. Le energie segniche si descrivono con percezioni primarie, fino alla scoperta di suggestive creatività.

Opera premiata: Water Colours

Guido Tonasso La sua dinamica pittorica è brillante e piacevole, e si completa con le cromie ben amalgamate dalla gioiosa inventiva. La fantasia della natura emerge e consegue ogni sua dinamica, con slanci interpretativi ben armonizzati dall’intesa poetica. Opera premiata:Gigli

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Pittura impulsiva, dotata di intime emozioni, esalta una gestualità dinamica e priva di ripensamenti. L’artista si lascia guidare dall’istinto e sintetizza le sue energie con l’implosione cromatica, ispirata dai suoi umori con l’essenzialità del suo percorso emotivo. Opera premiata: Bilancio di risvolti

Catherine Trevisan Stimolanti sentimenti di naturalezza percettiva si estendono con sviluppi tonali, dalla timbrica intuitiva ed elegante. Un messaggio naturalista, immediato e comprensibile, rende la sua pittura un’oasi di poesia, con palpabili intuizioni cromatiche. Opera premiata:Sorso di freschezza

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Trofeo Artista dell’Anno - Hotel Miramare, 27 giugno 2015 - Cesenatico

Tim Taylor


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Rita Vitaloni

Edyta Wachowicz

Sovrapposizioni cromatiche, in continua percezione visiva, con elaborate grafie stilistiche. L‘artista esalta la fusione comunicativa tra gesto e colore contrastando risultati di caleidoscopiche ipnosi cromatiche.

Una pittura espressionista attraversa i suoi cromatismi, innescando suggestive figurazioni informali. L’artista tende a rinsaldare la materialità cromatica, con equilibrati rapporti di luce e di tonalità materica, dalle suggestive spazialità.

Opera premiata: Mondo amore

Opera premiata: Dog in the Fog

Irene Iris Willard Il simbolismo emerge dalla composizione creata con suggestiva ricerca cromatica. Una significativa emozione che esprime ambizioni e suggestioni memoriali, con notevole effetto sensoriale.

Opera premiata: Sogno di libri, tecnica mista con calligrafie, 70x30 cm.

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Lea Zeller Uno studio pittorico espresso con fine eleganza, e mutevole gesto, coordinato dall’armonia cromatica. Ogni significato si svela con la pienezza del suo stile, identificando mondi di concettuale evasione, alternata all’emozione.

Opera premiata: Veleggiando

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Trofeo Artista dell’Anno

Maria Zimari

Habiba Zouabi

Un’analisi introspettiva del colore, con il compito di assumere tratti indefiniti, alla ricerca di nuove coerenze cromatiche. Il senso della luce accoglie ogni sua gestualità, con istintiva indagine concettuale, carica di emozione.

Intensi messaggi emotivi scaturiscono dalla sua pittura, proiettata verso procedimenti inconsci e simboliche gestualità. L’artista sublima l’armonia della materia e dello spirito, filtrando le percezioni evocative con assoluta purezza del colore e della segnica istintiva.

Opera premiata:

Opera premiata: Uccidere la foresta, acrilico su tela, 70x50 cm.

PRESENTA:

Premio Biennale per le Arti Visive

Oscar Dell’Arte Conferimento per Meriti Artistici Hotel de Paris - Sabato 5 Ottobre 2013 MontecarloHHHHH manifestazione in diretta live streaming

Gent. Artista, dopo un attento esame selettivo, operato tramite pubblicazioni d’Arte qualificate, siti web e recenti esposizioni, la Commissione Critica Internazionale di Artexpò Gallery è lieta di comunicarle l’ammissione al conferimento del Premio Biennale per le Arti Visive Oscar dell’Arte. Il Premio viene assegnato per le sue capacità creative e per la permanenza accertata nel campo dell’Arte. La Commissione Critica Internazionale di Artexpò Gallery sarà presente alla consegna del Premio. InterverrAnnO AllA CerIMOnIA: George Pali (Gallerista di New York); Michel Verdant (Gallerista di Cannes); Jean Charles Spina (Critico d’Arte di Nizza); Maurizio Gnali (Gallerista di Brescia); Renato Chiesa e Charlotte Ritzow (Galleristi di Arte Capital Casa d’Aste di Brescia); Eraldo Vinciguerra (Collezionista ed Esperto d’Arte di Genova); Elena Cicchetti (Presidente Art in the World di Viterbo); Francesco Chetta (Arte Collezionismo FC Edizioni); Mariarosaria Belgiovine (Direttrice Artexpò Gallery e Critico d’Arte. Interverranno inoltre le personalità francesi: Monique Thibaudin, Patrick Moya, Florence Cannarelli, Veronique Champolion. Madrina della manifestazione la modella brasiliana Marta Passos.

Monte-Carlo - Principato di Monaco 24 ottobre 2015 La consegna del Premio Biennale per le Arti Visive Oscar dell’Arte, è fissata per il perLainfo: info@artexpo-gallery.it giorno 5 Ottobre 2013, alle ore 16 nel Salone Debussy dell’Hotel de Paris. manifestazione sarà inte-

ramente trasmessa in live streaming. La consegna dei premi sarà accompagnata dalla video proiezione delle opere; inoltre, gli Artisti che ritireranno il premio di persona, potranno portare un’opera, che sarà presentata nel momento della loro premiazione. RIVISTA d’ARTE Ad ogni Artista sarà consegnata la statuetta con la riproduzione l’Oscar, ed assegnata una motivazione critica redatta da Jean Charles Spina (tradotta in italiano) completasu http://artshop.biancoscuro.it

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biancoscuro

Una grande Signora dell’Arte

Marija Višić-Guina

INFO marija.visic-guina@zd.t-com.hr

M

Buoh, spirito della città pittura su seta, anno 2013, 80x104 cm.

arija Visic-Guina, ceramista, pittrice e insegnante, vive e lavora a Zara, in Croazia. Alle sue spalle più di sessantanni di onorata carriera nel mondo dell’Arte. Al suo attivo 220 mostre collettive, 57 esposizioni personali, più di cento pubblicazioni cartacee, senza contare le tante interviste riservate ai grandi media. Membro attivo di numerose associazioni professionali in Croazia, in Francia a

Fallen angel pittura su seta, 72x84 cm.

Parigi, a Ginevra in Svizzera, a Verbano in Italia, e molte altre. Tanti i riconoscimenti ricevuti, tra cui il “Life Time Award 2004” a Zadar e la “Gold Medal for Croatia 2010”, premio conferito negli Stati Uniti. La sua storia artistica e personale è stata pubblicata sulla “Bibliographical Encyclopedia of leading men and women Croatia”, su “Worlds Who’s Who in lnternational Art”, edizione1993-2015 e su “2000 Outstanding Artists and Designers ot the XXth century”, edizione 2001. Ma non sono solo queste le sue attività degne di nota, infatti Marija ha donato centinaia di sue opere d’arte per beneficenza, e ha organizzato mostre per Istituzioni culturali e storiche di grande importanza. La sua produzione comprende dipinti, sculture, gioielli, oggetti di design: in ogni sua creazione possiamo osservare la sua grande passione per l l’Arte in ogni sua forma. s

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biancoscuro

“Talento, immaginazione, creatività, tanto colore e maestria nel gestirlo, tutto questo è palpabile nelle opere di Marija Višić-Guina, artista croata di sapiente esperienza e professionalità. Che sia una classica tela, una seta o una ceramica, la libertà dell’Artista impregna la superficie e scaturisce in forti colori, portatori di messaggi importanti. Marija si appropria della materia istintivamente, la fa propria, le dà forma e peso, e tutto d’un tratto il dipinto è lì, davanti ai suoi occhi. Le pennallate guidate dall’inconscio, in un gioco di astratto e figurativo denso di comunicatività tonale.” Mariarosaria Belgiovine Usijanje pittura su seta, 75x100 cm.

Tutti i nostri piani pittura su seta, anno 2012, 75x100 cm.

Marija Višić-Guina, art educator, ceramiste and painter dedicaded 60 years of her life to these three activities. That resulted in numerous achivements 57 solo exbitions, 220 group exbitions, presented in more than one hundred books, periodicas and various mass media and public information's. She is also an active membre of numerous professional and other associations. She was awarded for the Life time Award 2004 - Zadar, Croatia; Gold Medal for Croatia, ABI, USA, 2010; Createur d'aujourdhui, EFCF. From bibliographies specially recommended in "Bibliographical Encyclopedia of leading men and women Croatia", 2011; "Worlds Who's Who in lnternational Art"1993-2015, Geneve, Suisse; "2000 Outstanding Artists and Designers ot the XXth century", 2001. Her chraritable activities are also observed, they consist three total exhibitions for cultura and historical institutions as well as more than a hundred artworks donateci to the neadly.

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Tina Lupo

L’ascesa della Caduta, olio su tela, anno 2011, 50x70 cm.

www.kultrunmuseum.it


Tina Lupo

Infinito presente, olio su tela, anno 2012, 45x59 cm.

www.kultrunmuseum.it


biancoscuro

Ricordi di vita su tela

Gisela Zimmermann

“I

like to experiment and I love strong colours. I find the dialogue with materials, possibilities and subjects fascinating. In the search for different ideas, new avenues always open up and the excitement continues. Even as a child, I drew and painted under the guidance of my father. I completed my training as a draughtswoman. My strong artistic streak also led me into creative work with ceramics and weaving, both with and without a loom. In this period and throughout the years that followed, I repeatedly attended day and evening courses at various art schools. I get my inspiration from memories of my childhood and youth in Germany and of my life in Morocco. I also draw a great deal of inspiration from the shapes and colours of nature. I use the impressions gained from many trips to the Arab world and to Asian countries in my work.”

Samsara VI, acrylic on canvas, 60x80 cm.

INFO www.gisela-zimmermann.com

G

isela Zimmermann è nata ad Augusta, città dove vive e lavora. Trova ispirazione per la creazione delle sue opere dalla natura che la circonda, dai paesaggi ammirati duranti i tanti viaggi in terre straniere, lontane anche culturalmente. Ecco che troviamo ricordi d’infanzia, ma anche le esperienze di una vita vissuta pienamente, sempre con la grande passione per l’arte, sempre con il bisogno di imprimere su tela le emozioni e le immagini che le sovvengono alla mente. Le sue opere d’arte sono lampi di colori vivaci, cromie forti che vengono utilizzate sulla tela in maniera del l tutto spontanea. s

BIANCOSCURO Media Partner

ART Innsbruck

28-31 gennaio 2016 Vernissage 27 gennaio 2016

Biancoscuro sarà presente con il suo spazio espositivo per 5 giorni.

Per maggiori informazioni o ricevere il bando di partecipazione contattaci subito allo 0382.1902778 oppure scrivi info@biancoscuro.it 112

MESSEHALLE A

FRANCIS BACON

HERMANN NITSCH

fiera internazionale di arte contemporanea e antichità rsario

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viale dell’indipendenza 26 - 27100 Pavia tel. 0382.1902778 fax 0382.1632062 info@liberementi.it www.liberementi.it


biancoscuro

Creature marine

Mario Cianciotti, l’Artista

acrilico su tela, anno 2015, 110x50 cm.

Dalle forme della tradizione all’action painting Sotto: Fascio di fiori acrilico su tela, anno 2015, 110x110 cm.

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N

ella splendida terra pugliese è nato Mario Cianciotti. Impara il mestiere di meccanico e poi di programmatore di macchinari industriali per maglifici. I tempi d’oro finiscono, le grandi industrie con le loro tecnologie prima, e l’importazione selvaggia dopo, danno inizio alla “crisi”. Ma Mario non si dà per vinto, e così, quasi per caso, decide di dare finalmente libero sfogo alla sua passione mai sopita: l’Arte. Autodidatta, riprende gli studi, apprende nuove tecniche, e riesce a creare una sua tecnica personale. Il primo Cianciotti dipinge realisticamente scenari di campagna, poi crescendo si evolve, e stufo di “copiare” scene che già i suoi occhi possono ammirare dal vero si sposta verso il dripping. Il colore viene schizzato, lasciato gocciolare sulla tela con le mani, dal barattolo o con l’uso di pennelli e bastoni. Esplosioni di colore che catalizzano l’occhio dell’ammiratore e non si lasciano dimenticare. L’Artista ci trasporta in un fuoco d’artificio totale, lampi di luce colorata nel cielo buio, gioia infinita. La sua creatività è molto apprezzata in tutte le esposizioni a cui partecipa, facendo conoscere ancol ra di più la sua storia artistica in tutta Italia. s


biancoscuro

“Un autore unico, un interprete originalissimo, un adepto della suggestione espressionistica astratta, ispirato dalla forte intesa che l’uomo dei primordi stabilisce con la natura, madre e matrigna, le cui manifestazioni atterriscono, meravigliano, affascinano. Cianciotti rappresenta la propria particolarissima sensibilità artistica anche attraverso opere che celebrano il sole d’estate e le sue esplosioni, l’autore si allinea alle popolazioni pre-colombiane, ai Babilonesi, agli antichi egizi. Il suo è lo sguardo che osserva il Dio Sole dalla piramide maya. Cianciotti sembra assorbire, sintetizzare e restituire attraverso le sue opere, realizzate con la sensibilità dello sciamano attento all’armonia tra vivente e creato, la devozione dei popoli antichi per la stella fondamento della nostra vita. Le sue sono tele svuotate da figure e riempite da colori che esplodono in senso lineare, circolare, in volute di cromie che trafiggono lo sguardo, affascinano e catalizzano l’estimatore. Con questo autore si attraversa un limite sottile. Una quasi impercettibile linea di confine tra ragione e anima allo stato pure, si percepiscono miracoli cosmici che conducono altrove, al di là degli spazi conosciuti, verso mondi ignoti, è anche un muoversi in profondità, giù verso le regioni delle pulsioni dell’inconscio, verso il magma turbolento dove si originano le vaghe luci che la ratio percepisce, incanala e addomestica. Come non assimilare la sensibilità e la tecnica di Cianciotti a quella di Jackson Pollock, il grande interprete americano dell’espressionismo astratto del secolo scorso, come non intuire anche in questo autore la concezione di arte come elemento totalizzante, non si può condividere che non si può creare arte senza sentirsi parte dell’opera d’arte.” Carla Grassano

Mazzo di fiori acrilico su tela, 83x83 cm.

INFO www.mariocianciotti.it

Esplosione di colori acrilico su tela anno 2015, 60x60 cm.

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Clear Painting on Linen acrylic on linen, 2015, 16"x20"x 2" pollici. © Tim Taylor

L’ecletticità dell’Arte

T i m Ta y l o r

Night Light multimedia installation, 2015 3x3x2 m. © Tim Taylor

Night Light win a showcase competition at ArtSlant.


Pino Carcelli Creations Dal truciolo grezzo al gioiello puro From a rough fragment to a pure jewel

20 anni per credere in un sogno. Pianeta Donna - La spirale della Vita 20 year to believe in a dream. Planet Woman - The spiral of Life

INFO Facebook.com/PinoCarcelli carcellipino@gmail.com +39.347.4300530


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Giuseppe Portella La resina si illumina di luce propria

A

rtista di origini siciliane, Giuseppe Portella nasce nel 1962 a Novate Milanese, luogo in cui ancora oggi stesso risiede e lavora nel suo laboratorio creativo. Fin da giovanissimo manifesta un forte interesse verso l’arte a 360°, interesse in crescendo fino a diventare una passione non sopibile quella verso la pittura. La sua arte cresce con lui, che sperimenta e crea un suo personale percorso completamente autodidatta, con la creatività e la curiosità a fare da padrone. Le tecniche con le quali esprime tutto il suo essere si rafforzano ed acquisiscono maggior raffinatezza con il passare del tempo e con l’esperienza. I temi sempre attuali, la denuncia sociale per scuotere questa civiltà

non più civile, e far aprire gli occhi su temi che spesso nascondiamo alle nostre coscienze. Realizza quadri, sculture e opere di design con uno stile unico, senza mai abbandonare la resina, materia che rende tutto eterno e che farà vivere per sempre i messaggi intrinsechi alle sue opere. Nel 2006 inizia a studiare l’uso di particolari materie prime: le terre rare. Queste hanno proprietà, quali la luminescenza, che rendono un materiale “conosciuto” un’autentica scoperta, un punto di incontro tra passato e futuro. Le sue opere si illuminano così di luce propria, dando di dipinti e di sculture due visioni diversamente suggestive. Molte le sue esposizioni, personali che colletl tive, sia in Italia che all’estero. s

Mare di plastica (sopra l’opera fotografata al buio, in basso a sinistra l’opera fotografata alla luce del sole) tecnica mista su lastra di resina, terre rare luminescenti e sculture in resina, anno 2014, 99x100x11 cm.

INFO info@giuseppeportella.it www.giuseppeportella.it

Mare di plastica “Mare di plastica” rappresenta l’incuria con la quale la civiltà umana inquina il pianeta Terra, il suo stesso habitat, gettando in mare i propri scarti noncurante del fatto che attraverso la catena alimentare sarà l’uomo a dover ingerire gli stessi veleni che esso stesso sparge per il pianeta condannando le future generazioni. Il mare inquinato va trasformandosi in un elemento ibrido composto da acqua e plastica. L’opera attraverso l’utilizzo dei pigmenti foto luminescenti (terre rare) in condizioni di buio si auto illumina, dando vita ad una risposta positiva della natura che ci fornisce una energia pulita, alimentata dalla luce stessa, quasi a voler attenuare lo scempio che l’uomo continua a perpetrare sul pianeta.

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Forever tecnica mista, anno 2011, 60x80 cm.

INFO www.lillynardi.it

Lilly Nardi

lilnar@alice.it


biancoscuro

Fiorenza Orseoli

INFO fiorseoli@virgilio.it

www.facebook.com/pages/Fiorenza-Orseoli-Artista

Gatto Philippe con il farfallino acrilici, gessetti, pastina su tela cotone 50x50 cm.

“Cara Fiorenza apprezzatissima amica, l’arte, come hai saputo mostrare, deve ripartire osservando i colori e le fantasie grafiche dei bambini, che sono ancora ai prodromi del vuoto mentale, solo così come faceva il grande Mirò, l’arte diventa creatività pura e invenzione, bravissima!” Alfredo Pasolino 120


ArtExpò Gallery

biancoscuro

MOSTRE E MANIFESTAZIONI ARTISTICHE

ner Media Part artmagazine.biancoscuro.it

Sono in corso le selezioni per: IMMAGINA Reggio Emilia 25-27 settembre 2015

ART Parma

3-4 e 9-11 ottobre 2015

Arte Forlì Contemporanea 6-9 novembre 2015

la fiera internazionale d’arte contemporanea international fair for contemporary art

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invia una mail con 5 opere e curriculum a info@artexpo-gallery.it

fiera internazionale d’arte contemporanea 70 gallerie da 10 paesi · 700 artisti international fine art 20/21 century 70 galleries from 10 nations · 700 artists member of ...

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Le immagini di Federico Patellani Il racconto dell’Italia che si rialza dopo la guerra

L

’eredità dei grandi fotografi è nella potenza dei loro scatti: un’immagine può risvegliare in noi memorie sopite o farci viaggiare lontano. La giovane donna che sventola la prima pagina del Corriere della Sera all’indomani del referendum tra monarchia e repubblica, è una di queste immagini, evocativa della storia del nostro Paese. Allo stesso modo lo sono gli scatti alle miss in costume da bagno degli anni Cinquanta, o quelli rubati sui set dei film con Sofia Loren, Ingrid Bergman o Anna Magnani per

protagoniste. Anche i volti anneriti dei minatori di Carbonia e gli edifici distrutti dai bombardamenti della seconda guerra mondiale appartengono a questo immaginario condiviso, pubblico e privato allo stesso momento. Federico Patellani è l’autore di questi scatti, in mostra fino al 13 settembre a Palazzo Madama di Torino. Primo fotogiornalista italiano, Patellani ha, col suo lavoro, definito una nuova maniera di essere e fare il fotoreporter: egli non è semplicemente colui che deve realizzare una “bella foto”, ma colui che, con una “bella foto” deve saper infor-

mare, veicolando il messaggio attraverso l’immagine. È grazie a questo nuovo approccio che la fotografia, fino a quel momento subordinata al testo e relegata ai margini nei quotidiani e nei rotocalchi, acquista il suo ruolo paritario di strumento informativo, diventando, anzi, via via più importante del testo stesso. Storico collaboratore del settimanale “Tempo”, l’amore di Patellani per la fotografia nasce quasi per caso, quando il padre, terminati gli studi classici, gli regala una Ernemann 10x15 a tendina. Già appassionato di pittura, si avvicina così al mondo della

Federico Patellani, Palermo, 1947 © Federico Patellani - Regione Lombardia / Museo di Fotografia Contemporanea

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fotografia, che sceglie definitivamente nel 1935 quando, al seguito dell’esercito in Africa Orientale, realizzerà alcuni degli scatti pubblicati poi sul quotidiano “L’Ambrosiano”. Lo scenario bellico lo vedrà di nuovo protagonista durante la campagna di Russia, come reporter della Squadra Fotocinematografica. Dopo la guerra, Patellani fonda insieme

a Carlo Ponti la casa di produzione cinematografica ATA e il mondo del cinema diventa campo prediletto delle sue inquadrature. Davanti al suo obiettivo sono passati tutti i più grandi nomi di quegli anni d’oro: scatti in bianco e nero che a tutt’oggi restano iconici per bellezza, spontaneità e freschezza. Patellani ha però non solo documentato l’Italia

Antonio Cesano, 1949, Federico Patellani © Federico Patellani Regione Lombardia / Museo di Fotografia Contemporanea

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spensierata del boom che si era lasciata alle spalle, per necessità, la distruzione e la barbarie della guerra, ma anche quella che con enormi sacrifici cercava di farcela: operai, minatori, contadini, gente comune. La stessa umanità che, anni più tardi, incontrerà e racconterà nei suoi reportages dall’America Latina e dall’Africa, mete dei suoi viaggi come reporter free-lance, spesso accompagnato dal figlio Aldo. La mostra, curata da Kitti Bolognesi e Giovanna Calvenzi e patrocinata dal Comune di Torino, ripercorre in cinque sezioni l’intera attività di Patellani, dal periodo post bellico alla ripresa economica, alle inchieste nel sud Italia e in Sardegna, ed è uno degli appuntamenti di prestigio di ExpoTo. Le fotografie esposte sono state prestate dal Museo di Fotografia Contemporanea di Milano-Cinisello Balsamo, dove è conservato il fondo Patellani. Nell’ultima fase della sua vita Federico BIANCOSCURO RIVISTA d’ARTE Patellani tornerà al suo primo amore, Versione completa su http://artshop.biancoscuro.it Federico Patellani, Milano, 1950, Bruno Munari la pittura, mantenendo sempre quella per informazioni: biancoscuro@liberementi.it © Federico Patellani - Regione Lombardia / Museo di Fotografia Contemporanea

Federico Patellani, Puglia, 1947© Federico Patellani - Regione Lombardia / Museo di Fotografia Contemporanea

FEDERICO PATELLANI Professione fotoreporter 23 aprile 2015 - 13 settembre 2015 Palazzo Madama, Torino INFO T. 011.4433501 palazzomadama@fondazionetorinomusei.it Dal lunedì al sabato 10.00-18.00 Domenica 10.00-19.00

Inquadra con il tuo smartphone il codice QR per collegarti al sito www.palazzomadamatorino.it

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giusta distanza tra sé e la realtà che gli ha permesso di immortalare decenni di storia italiana tra usi, costumi, lustrini e miserie, donandoci così

un’identità comune in cui ritrovarci anche oggi, ai tempi istantanei dei social networks. Federica Senigagliesi

Federico Patellani, Milano, 1948, Totò© Federico Patellani - Regione Lombardia / Museo di Fotografia Contemporanea

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Giulia Sollazzo Oscura ed affascinante Arte

INFO www.giuliasollazzo.it giuliasollazzo.grafica@gmail.com

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igital Artist e Visual Designer, ama definire le sue opere “pararealiste”, indicando con questo termine la contestualizzazione di soggetti immaginari in luoghi reali e quotidiani. Infatti, quello che subito può sembrare famigliare, in un secondo momento induce alla sensazione di trovarsi dinanzi a qualcosa di strano, di oscuro eppure così affascinante da apparire terribile e al contempo meraviglioso. Tipica la presenza di fauna incoerente con il paesaggio: ecco che creature mostruose, dinosauri, fate e sirene si trovano a popolare scenari quotidiani. È una ricerca che mira all’emozione tramite l’estetica, la memoria dei ricordi, delle paure, del sogno e dell’immaginazione. Gli elementi aggiunti si distaccano volutamente dal contesto reale circostante, come a ricordarci la

Colosseum fotomanipolazione digitale, stampato su tela, anno 2015, 50x37 cm.

loro origine onirica, ci invitano a viaggiare con la fantasia, senza però mai perdere il contatto con la realtà. Sono “illustrazioni fotografiche” che non l mirano a ingannare, ma a far immaginare. s Il guardiano fotomanipolazione digitale, stampato su tela, anno 2014, 93x70 cm. Il Castello Visconteo di Pavia, città natale dell’artista, dove il fossato, attualmente pedonale, ospita nell’opera un mostruoso alligatore, che nuota indiscreto nelle acque circondanti la struttura.

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13 - 16 NOVEMBRE 2015 PADIGLIONE 1

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TAVOLA DAL 17 MAGGIO AL 30 AGOSTO 2015 PAVIA MUSEI CIVICI CASTELLO VISCONTEO

foto: Simone Fratti, Still Life #1

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in collaborazione con

info e orari: www.museicivici.pavia.it

Comune di Pavia

Fondazione Sartirana Arte


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biancoscuro Perché abbonarsi e come farlo Gli abbonati “BIANCOSCURO” condividono una visione intelligente e costruttiva dell’arte moderna e contemporanea e sono attenti al patrimonio culturale. Abbonandoti riceverai a casa la rivista d’arte Biancoscuro, riceverai inoltre la tessera “BIANCOSCURO” che ti permetterà di accedere a sconti e facilitazioni nella realizzazione di materiale pubblicitario sia cartaceo che web. “BIANCOSCURO” è un’associazione culturale nata nel 2013. I suoi progetti di promozione artistica comprendono il concorso BIANCOSCURO ART CONTEST (artcontest.biancoscuro.it) che mette in palio ogni anno la copertina, mostre personali, collettive e monografie in formato e-Book con possibilità di stampa. “BIANCOSCURO” è distribuita in Italia e all’estero in importanti manifestazioni artistiche e fiere internazionali, inoltre è diffusa su internet al sito artmagazine.biancoscuro.it.

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Prossimamente Raffaello. Il Sole delle Arti Pavia, la battaglia, il futuro Bellezza divina tra Van Gogh, Chagall e Fontana I Macchiaioli una rivoluzione d’Arte al caffè Michelangelo Biennale di fotografia “Foto/ Industria” 2015 Special BIANCOSCURO Art Contest: i vincitori Berlin Art Week Biennale di Montreux

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