Parco del Serio - Calendario 2012

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Parco del Serio A TUTELA DELL’AMBIENTE

2012 CALENDARIO


Parco del Serio A TUTELA DELL’AMBIENTE

L’anno 2011 è stato l’Anno Internazionale delle Foreste proclamato dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite (ONU) per sostenere l’impegno di favorire la gestione, la conservazione e lo sviluppo sostenibile delle foreste di tutto il mondo. Il Parco del Serio ha invitato tutti gli appassionati di fotografia, nell’ambito della seconda edizione del Concorso fotografico “Emozioni … sul Serio”, a scoprire boschi, foglie, tronchi, rami, riflessi, colori autunnali, animali del bosco, emozioni e magie dei boschi presenti “a due passi da casa” ma spesso poco conosciuti. L’augurio del Parco è che il Calendario 2012 che tenete “tra le mani”, realizzato grazie al contributo dei.partecipanti al Concorso, vi possa far conoscere alcuni degli angoli più suggestivi del Parco del Serio e Vi stimoli a una loro successiva visita. Vi ricordiamo inoltre che per tenervi aggiornati sulle iniziative organizzate dal Parco è possibile iscriversi alla newsletter del Parco direttamente dall’indirizzo internet www.parcodelserio.it. Buon 2012 ! il Presidente del Parco del Serio Gianfranco Gafforelli

il Consigliere delegato al Settore Culturale Dimitri Donati

VINCITORI DEL CONCORSO FOTOGRAFICO 2012 1 CLASSIFICATO In copertina: foto di Angelo Livraga “Raggi di luce nel bosco”. Da una parte la luce che trova un varco, supera i rami e giunge fino a terra ad illuminare il

sottobosco … dall’altro lato la forza della vegetazione spontanea, che si spinge con i suoi rami verso la luce. Nello stesso tempo uomo e natura si affiancano e si integrano con da una parte pioppi ordinatamente piantati dalla mano dell’uomo e dall’altra il “vitale” disordine competitivo delle piante del bosco. 2 CLASSIFICATO SETTEMBRE: foto di Giulio Centurelli. 3 CLASSIFICATO LUGLIO: foto di Greta Spinoni.


IL PARCO DEL SERIO Nel tratto più a nord, sulle sue rive, ai rari boschetti e alle coltivazioni si affiancano ampie estensioni di ghiaie coperte da un sottile strato di terreno. Si originano qui praticelli aridi fatti di specie vegetali di origine steppica, mediterranea o provenienti dalle vicine Prealpi orobiche. Tra i prati troviamo un’avifauna del tutto particolare con specie rare come l’occhiocotto, il succhiacapre, la bigia padovana, l’ortolano. Ai lati del fiume rare risorgive e i fontanili arricchiscono la campagna con le loro acque ancora limpide e ci parlano della storia di questo territorio. Più a sud, all’altezza di Mozzanica, l’alveo si stringe e gli ambienti di maggior interesse sono i piccoli boschi umidi che crescono sulle rive delle lanche ai lati del fiume, tra le quali ricordiamo le due che costituiscono la Riserva Naturale della Palata Menasciutto nei comuni di Ricengo e Pianengo.

CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE Presidente: Gianfranco Gafforelli Vice Presidente: Giovanni Luigi Scandelli Consiglieri: Luigi Bellani, Dimitri Donati, Marco Facheris, Italo Fanton, Pietro Margheritti, Anacleto Mombrini, Ettore Moretti

L’ENTE PARCO Istituzione Il Parco Regionale del Fiume Serio è stato istituito con la Legge Regionale n.70 del 1 giugno 1985 Organizzazione Il Parco è gestito da un Consorzio di ventisei Comuni e due Province (Bergamo e Cremona); L’organo politico è l’assemblea consortile. L’organo esecutivo è il Consiglio di Amministrazione.

Enti locali interessati

Province di: Bergamo e Cremona. Comuni: Seriate, Grassobbio, Cavernago, Zanica, Urgnano, Cologno al Serio, Morengo, Bariano, Fornovo San Giovanni, Mozzanica, Fara Olivana con Sola, Romano di Lombardia, Martinengo, Ghisalba, Calcinate, Sergnano, Pianengo, Crema, Ripalta Alpina, Ripalta Cremasca, Ripalta Guerina, Montodine, Madignano, Ricengo, Casale Cremasco con Vidolasco, Castel Gabbiano.

Sede Amministrativa

Sede G.E.V.

Romano di Lombardia (BG) - località Pascolo c/o Orto Botanico - 24058 Telefono: +39 0363.903.276 Fax +39 0363.918.154 E-mail: gevserio@yahoo.it Sito internet: http://digilander.libero.it/parco

Apertura al pubblico:

mercoledì dalle 21.00 alle 23.00

Romano di Lombardia (BG) - Piazza Rocca, 1 - 24058 Telefono: +39 0363.901.455 Fax +39 0363.902.393 E-mail: info@parcodelserio.it E-mail certificata PEC: info@pec.parcodelserio.it Sito internet: www.parcodelserio.it Orario di apertura al pubblico: dal lunedì al venerdì 10.30-12.30 martedì e giovedì 15.30-17.30

Parco del Serio A TUTELA DELL’AMBIENTE



GENNAIO: foto di Renzo Zorzet. I boschi della Palata Menasciutto in abito invernale. Ci troviamo presso la lanca fluviale di Pianengo, all’interno della Riserva Naturale e Sito di Importanza Comunitaria della Palata Menasciutto. Una lanca fluviale è un ramo di fiume abbandonato ma ancora in continuità con il corso principale del fiume, dove l’acqua, rimanendo stagnante, può a volte “ghiacciare” nei mesi più freddi dell’anno. Durante l’inverno lungo la lanca è possibile osservare alcune interessanti specie di ardeidi, come le garzette e gli aironi cenerini.

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foto di Roberto Gramignoli Una brina che diviene “galaverna” … ingloba bacche e prosegue verso il terreno formando piccole “stalattiti” di ghiaccio. Le bacche del biancospino, che permangono sulla pianta per tutto l’inverno, rappresentano un’importante risorsa alimentare per diverse specie di uccelli come merli, pettirossi e tordi. In erboristeria le bacche sono utilizzate per la produzione di infusi e sciroppi, mentre in epoca neolitica venivano utilizzate dall’uomo come alimento.



FEBBRAIO: due foto di Giancarlo Ubiali. Le stagioni che cambiano e colorano lo stesso luogo di mille colori e sfumature. Bosco e acqua divengono un “unicum” che si fonde nelle lanche fluviali, cioè rami del fiume oggi non più attivi, dove si formano specchi d’acqua ferma, ambienti ricchissimi di vita sia nell’ambiente acquatico che in quello terrestre.

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“Spauracchi” foto di Angelo Tartaglia Un albero morto e avvolto dall’edera che si “trasforma” in uno spauracchio, cioè uno spaventapasseri in grado di tenere lontani gli uccelli. In realtà tutto il contrario, perché i “secconi”, alberi morti non ancora caduti a terra, vengono utilizzati da numerose specie per il rifugio, la riproduzione e l’alimentazione.



MARZO: foto di Francesco Mazzeo. “Brucando”... Il bombice dell’ailanto (Philosamia cynthia) fu importato alla fine dell’ottocento in Italia dall’estremo oriente a causa di un calo di produzione della seta dovuta a un parassita del gelso (pianta nutrice del baco da seta). Si introdusse così il bombice insieme alla sua pianta nutrice (cioè la pianta delle cui foglie il bruco si nutre), che per questa specie è l’ailanto (Ailanthus altissima) oggi pianta divenuta infestante a causa della sua velocità di crescita e propagazione e alla notevole adattabilità.

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“Arcobaleno nel fogliame” foto di Giuseppe Polloni Una coppia di germani reali che … “fa a gara” di bellezza con la vite del Canada. Il germano reale è la specie di anatra più comune e presente tutto l’anno nel territorio del Parco del Serio. La specie presenta un forte dimorfismo sessuale: il maschio mostra una caratteristica colorazione verde del capo fino a uno stretto collare bianco a cui seguono il petto e la parte superiore del dorso rosso – porporine; la femmina ha una colorazione bruno - marrone più mimetica, mentre entrambi presentano uno specchio alare (fascia di colore in corrispondenza delle remiganti) di colorazione blu – violacea bordato da una striscia bianca.



APRILE: foto di Daniela Masserdotti. “Assaporando il tramonto” Il pascolo rappresenta una delle forme più antiche di zootecnia e veniva praticata nel territorio del Parco in maniera transumante con la conduzione delle greggi, nel periodo estivo, fino agli alpeggi montani. Oggi alcuni greggi sono divenuti stanziali e sono presenti tutto l’anno nel Parco, mentre solo alcuni vengono condotti ancora in alpeggio. Il pascolo è vietato nelle aree boschive di neo – formazione in quanto gli animali potrebbero brucare le giovani piantine.

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foto di Claudia Lena La clematide (Clematis vitalba) è un rampicante comune in tutto il Parco del Serio, i suoi frutti sono acheni dotati di una lunga estremità piumosa con la quale vengono disseminati dal vento lontano dalla pianta madre. La pianta è velenosa a causa della presenza di alcaloidi e saponine sebbene germogli primaverili possano essere utilizzati in piccola quantità in cucina per frittate.



MAGGIO: a sinistra foto di Mauro Ginelli. Nè un bosco nè un boschetto ma alberi ordinati e in fila, tutti della stessa specie e tutti della stessa età: ecco un pioppeto. Le piante intorno ai 12 – 15 anni di età vengono tagliate e utilizzate per la produzione della carta. E’ importante quindi promuovere un uso razionale e “parsimonioso” di questo bene e attuare una corretta raccolta differenziata al fine incrementare la quota di nuova carta prodotta da carta già esistente e rendere così i terreni disponibili per altre colture. a destra “il mondo delle fate” foto di Daniela Masserdotti. Il bosco che diviene luogo di incanto e regno della fantasia.

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foto di Cristina Bera Luci e ombre nella chioma di un acero campestre (Acer Campestre)



GIUGNO: foto di Giovanni Moretti. “Ora me ne vado!” La volpe (Vulpes vulpes) è uno dei carnivori presenti nel Parco del Serio, insieme alla faina, al tasso e alla donnola. La sua adattabilità ecologica e alimentare consente a questa specie di vivere in tutto il territorio del Parco, sebbene le sue abitudini notturne la rendano difficile da osservare.

Giugno 2012 1

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“Dolci Spigoli” foto di Pier Paolo Cividini Rogge e canali costituiscono una matrice fondamentale della pianura irrigua. L’acqua infatti, è utilizzata e “regolata” da secoli dalla “mano dell’uomo” a fini irrigui e come forza motrice di macine e mulini prima e centrali idroelettriche in epoca più moderna. Oggi rogge e canali svolgono una duplice funzione, da una parte quella irrigua di trasporto dell’acqua e dall’altra quella ambientale, grazie alla presenza in alcuni tratti di una ricca vegetazione in acqua e sulle sponde.



LUGLIO: foto di Greta Spinoni. A sinistra, la foto premiata come Terza Classificata al Concorso Fotografico 2012. A destra, un particolare di un tronco. Alberi come colonne che si dipartono dalla terra e puntano al cielo. L’albero, non è solo vita, ma diviene qui espressione di un’architettura vegetale in grado di trasferire la forza della propria “monumentalità” e allo stesso tempo della “precarietà” del proprio essere, attaccato dai rampicanti e dal trascorrere del tempo “indicato” dal cambiamento delle stagioni.

Luglio 2012 1

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“Alba” foto di Giuseppe Filisetti Un caleidoscopio di colori che illumina un ailanto (Ailanthus altissima), albero di origine cinese e li chiamato albero del paradiso, divenuto però in Italia e in molti altri paese una specie infestante in grado di alterare e danneggiare gli ecosistemi forestali.



AGOSTO: foto di Ilenia Bubici. I boschetti riparali costituiscono un elemento di grande pregio dal punto di vista naturalistico ambientale da una parte e paesaggistico dall’altra, nell’ambito del contesto più uniforme della campagna circostante. Le fasce riparali presenti lungo il corso del Serio sono caratterizzate soprattutto dalla presenza di saliceti, dominati dal salice bianco (Salix alba). Questi boschi lunghi e stretti, che seguono tratti del corso del fiume, rappresentano un habitat importante per numerose specie di animali e piante e costituiscono insieme al fiume Serio un corridoio ecologico di importanza regionale.

Agosto 2012 1

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foto di Eleonora Longo Il pettirosso (Erithacus nubecola) è presente e comune nel Parco tutto l’anno e rallegra le nostre campagne e i nostri giardini. Inconfondibile il piumaggio, che nell’adulto è rosso/aranciato sul petto e sulla fronte. La specie è presente in particolare proprio presso boschi e boschetti dove cerca gli insetti di cui si nutre. Caratteristica una delle sue vocalizzazioni, un “tic” ripetuto e persistente.



SETTEMBRE: foto di Giulio Centurelli. “Equilibrio in quiete”, la foto premiata come Seconda Classificata al Concorso Fotografico 2012. Una fusione di colori che mostrano la ricchezza di un ambiente minore. Una bellezza che nasce dall’armonia delle forme e che si riempie di ricchezza grazie alla molteplicità di elementi presenti in uno spazio ristretto. Ecco allora il fascino “struggente” degli alberi morti e schiantati a terra, con a fianco le erbe e i rampicanti, in abito autunnale, che salgono sui vicini alti fusti ancora verdeggianti.

Settembre 2012 1

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foto di Luca Ferranti Un letto di foglie copre il suolo con una moltitudine di sfumature e colori. In autunno infatti cessa la produzione di clorofilla (pigmento verde) e aumentano le concentrazioni relative di carotenoidi e antociani, che causano la colorazione gialla delle foglie. La “lettiera” costituisce un importante aspetto della ricchezza del bosco, in quanto una volta cadute a terra, le foglie costituiscono un materiale utile a numerosi organismi, tra i quali i lombrichi, che le portano nelle loro gallerie nel suolo e le mangiano.



OTTOBRE: foto di Christian Gherardini. Un albero che diviene un rifugio accogliente per gli uccelli del Parco, grazie all’amore dell’uomo per le creature che lo circondano e condividono con lui gli ambienti di vita. Le casette nido sono di grande aiuto all’avifauna, soprattutto in aree povere di vegetazione o dove sono stati effettuati recenti piantagioni, infatti vengono utilizzate molto spesso nei mesi primaverili per nidificare in un luogo “sicuro”. Inoltre, le casette possono arricchire la biodiversità presente anche negli ambienti urbani, nei giardini, nei cortili e persino nei terrazzi delle nostre abitazioni.

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“Foglie di Pioppo” foto di Giancarlo Ubiali Una foglia che cade… e rimane “sospesa”, sostenuta dalla tensione superficiale dell’acqua. Alberi e boschi alimentano la vita degli organismi acquatici. Foglie e rami, infatti, costituiscono in acqua un apporto indispensabile di materia, base della catena alimentare, in quanto cibo per gli “shredders”, cioè organismi “trituratori” appartenenti a numerose specie tra le quali funghi, batteri e diverse specie di larve di insetti.



NOVEMBRE: foto di Ettore Boschi. Se le foglie sono ormai quasi del tutto cadute sono le nuvole che adornano e “donano” una nuova chioma all’albero in primo piano, che pare anch’esso “spettatore “ del sole, che all’alba permette alle piante di specchiarsi nel lago per un breve “momento”. Il laghetto nell’immagine si trova a Cologno al Serio, poco a sud di Cascina Telamonte, ed è stato oggetto di un progetto di recupero naturalistico ambientale alle ultime fasi di ultimazione.

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foto di Giancarlo Ubiali La bellezza è anche nei funghi. Nell’immagine si può osservare un tronco affetto da cancro

colorato del Platano. Si tratta di un fungo patogeno (Ceratocystis fimbriata) giunto in Italia intorno al 1970, che attacca proprio le piante di platano penetrando nei tessuti a causa di lesioni negli organi legnosi della pianta (dovuti a tagli per potature, rottura di radici conseguenti a scavi o lesioni della corteccia). L’attacco del fungo provoca nella pianta necrosi di tessuti legnosi e corticali e deperienza della chioma. Un Decreto Ministeriale, il D.M. 17/4/1998 impone la lotta obbligatoria al cancro del Platano agendo in particolare sulla prevenzione evitando potature non necessarie e indicando buone pratiche quali la sterilizzazione degli strumenti di taglio utilizzati e la raccolta del legnane e della segatura di risulta.



DICEMBRE: foto di Marco Mariani. Bosco innevato e, in basso a destra, un albero schiantato sotto la neve. Anche un albero “schiantato” è espressione del bosco. L’albero, sebbene morto, è nutrimento e quindi fonte di vita per numerosi organismi, tra i quali funghi e insetti xilofafi. Inoltre, il legno morto rappresenta un microhabitat indispensabile per la vita di molti invertebrati, di anfibi, piccoli mammiferi e uccelli. Alcuni studi hanno rilevato che tra il 20% ed il 40% delle specie di uccelli di una comunità forestale è legata alla presenza di alberi con cavità. Ad esempio, l’Upupa ha bisogno per la nidificazione di vecchi alberi cavi come quelli capitozzati.

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Arch. Laura Comandulli (facente funzione)

Parco del Serio A TUTELA DELL’AMBIENTE

Questo calendario e’ stato stampato su carta riciclata.

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BFIX di Roberto Premoli via Trento 10 - 24050 Palosco (Bergamo) Tel. +39 3319844064 mail: info@bfix.it sito: www.bfix.it


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