3 minute read

News

Genetica: la prima piattaforma di AI per il counseling genetico digitale

L’Artificial Intelligence al servizio della genetica: è italiana, anzi bergamasca, la prima piattaforma sviluppata in Europa per la trasformazione digitale nel campo della salute genetica. Si chiama Genome Access (www.genomeaccess.it) e si pone come obiettivo migliorare la conoscenza sulle malattie genetiche e digitalizzare il processo di assistenza per chi si affida a una struttura di consulenza genetica. La piattaforma si rivolge a diverse tipologie di utenti, come chi convive con una malattia genetica o ha il rischio di svilupparne una per familiarità; o ancora chi ha eseguito e ottenuto risultati di un test del DNA e ha necessità di una spiegazione per comprenderli. Se infatti nel campo delle malattie genetiche si assiste a un’evoluzione sempre più rapida di conoscenza e tecnologie, la crescente facilità di accesso a analisi genetiche ad alta definizione - utilizzate ormai in quasi tutte le discipline cliniche - richiede professionisti che informino pazienti e clinici sulle caratteristiche e i limiti di queste particolari indagini, i possibili esiti e la loro accuratezza. Genome Access colma questa necessità, migliorando la consapevolezza verso le malattie genetiche e fornendo assistenza e supporto specifico e, allo stesso tempo, facilitando la possibilità di analizzare dati genetici grazie a specifiche competenze e tecnologie. La piattaforma è sviluppata dall’impresa sociale no-profit Kaleidos, associata a Confcooperative-Bergamo, da sempre dedicata alla progettazione e implementazione di progetti sperimentali e caratterizzata da un impegno orientato all’innovazione socio-sanitaria per la “fragilità”.

Advertisement

NEWS

Premiati i progetti Rotary per la pandemia

Lo scorso 10 Novembre Roberto Xausia, Coordinatore Italiano per l’Immagine Pubblica Rotary, è intervenuto alla riunione Interclub dei circoli Rotary bergamaschi per premiare 3 esponenti dell’organizzazione che si sono specialmente distinti durante la pandemia per progetti di alta utilità sociale: Maurizio Maggioni, Letizia Mansutti e Alberto Barzanò. Il primo progetto in ordine di tempo è stato il call center (la cui infrastruttura è stata donata da Planetel) con cento medici e odontoiatri rotariani volontari che, di concerto con Areu Lombardia, hanno offerto consulenza telefonica ai cittadini nel momento di massima emergenza. Dalla stretta collaborazione tra il Distretto Rotary 2042, Porsche Consulting e Multiply Labs (una start up creata da giovani bergamaschi) con ATS Bergamo e ASST Bergamo Est a Calcinate è sorto l’innovativo laboratorio robotizzato capace di processare oltre 2500 tamponi al giorno (i macchinari sono stati acquistati con 250mila euro donati dal Distretto Rotary 2042). Per ultimo in ordine di tempo ha visto la luce il progetto medico scientifico Rocco Bergamo sulle conseguenze del Covid: sono stati reclutati 500 cittadini che hanno superato l’infezione e sono stati seguiti durante un anno per monitorare le sequele del Covid e ricevere trattamenti riabilitativi.

Ospedale Papa Giovanni XXIII: gatti “animati” per accogliere i bambini in sala prelievi

Quattro gattini musicisti che suonano nella band “Buffycats”, ricreati sulle pareti e sui soffitti della sala d’ attesa e dei due box dedicati ai bambini del Centro prelievi dell’Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo. È questo il cuore del progetto sostenuto dall’Associazione “Il sogno di Iaia” e realizzato dalla casa di produzione Rainbow (che ha creato la serie animata “44 gatti” a cui i disegni si ispirano), pensato per rendere l’ambiente più accogliente e alleggerire così l’ansia legata al momento del prelievo di sangue. L’iniziativa è il proseguimento di un percorso iniziato lo scorso anno con la sala d’attesa dedicata ai bambini che devono sottoporsi alla risonanza magnetica in Neuroradiologia, trasformata in una navicella spaziale con le pareti completamente dipinte con stelle, pianeti, razzi e moduli spaziali. «Il sogno in una stanza è un progetto nato nel cuore della piccola Ilaria, che immaginava il suo ospedale a colori e pieno di magia. Il suo desiderio era donare la gioia e la meraviglia nel cuore e negli occhi dei bambini e siamo felici di aver realizzato una parte del suo sogno all’Ospedale Papa Giovanni XXIII insieme alla Rainbow, azienda più volte vicina alle nostre iniziative per migliorare la qualità della vita dei bambini ospedalizzati», ha commentato Ida Di Natale, la mamma di Ilaria, che porta avanti l’associazione Il sogno di Iaia ONLUS in sua memoria.

PROPONE

Valutazioni e trattamenti per apprendimento

e aggiornamento DSA minori e adulti Orientamento scolastico

Valutazione e trattamenti logopedici

Tutor per l’apprendimento e per il supporto al metodo di studio