Bari Economica n.3/2010

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ciali. Con risultati disastrosi per comunicazione, ricerca e

“atteggiamenti possessivi, di comportamenti di chiusura di fronte

innovazione, politiche di pricing, canali distributivi. L’opera

all’ingresso di nuovi soci e all’inserimento di manager scelti al di

di Kotler ha rappresentato una svolta epocale perché ha

fuori della famiglia”. Il virgolettato è di Guido Corbetta, docente

ribaltato il rapporto tra offerta e domanda spostando

della “Bocconi” e autore del terzo libro (pubblicato da Egea)

l’orientamento dal prodotto al mercato.

oggetto di questo articolo: Le aziende familiari.

Cambiano i concetti di valore e di concorrenza, si evolve

Il mancato salto di qualità in fatto di cultura aziendale,

quello di “vantaggio competitivo”. E proprio “Vantaggio

soprattutto in un’epoca in cui i mercati evolvono con vertigi-

competitivo” è il titolo del secondo libro: l’autore è Michael

nosa rapidità e i “vantaggi competitivi” si esauriscono in

Porter, docente della Harvard Business School (pubblicato

poche stagioni, genera quella “mortalità della terza

da Einaudi) il cui contributo alle strategie aziendali ha un

generazione” che purtroppo caratterizza il “family business”

valore inestimabile. Un altro gigante. Sono suoi i concetti di

italiano incapace di impostare strategie di lungo periodo.

strategia di costo, di differenziazione e di focalizzazione, di

Saltano i “modelli di business” producendo disorientamento

catena del valore, di analisi delle cinque forze competitive.

in aziende che hanno visto mettere in discussione leadership

Un’autentica rivoluzione capace di legare la strategia

e assottigliare quote di mercato che sembravano inattaccabili.

all’organizzazione aziendale e ai risultati economico-finanziari.

Non si tratta solo di osservare arene competitive con vecchi

Una produzione che cancella luoghi comuni e pensiero

e nuovi competitor diretti e indiretti, ma della necessità di

elementare sui concetti di concorrenza, di competitività, di

possedere conoscenza e informazioni capaci di incidere su

produzione di valore consentendo di valutare le “aree strate-

governance e strategie di sviluppo aziendali con tutte le

giche di affari”, il margine di contribuzione di prodotto.

ricadute in termini di relazione, produzione e azione. La

Materia capace di correggere errori strategici che generano

continuità (e la successione) nella stragrande maggioranza

“operations” (progettazione, produzione, logistica, ricerca e

delle aziende viene vissuto come elemento… genetico fisio-

sviluppo) che realizzano prodotti giusti per mercati sbagliati,

logico e in realtà esplode in severe patologie per complesse

prodotti sbagliati per mercati giusti e prodotti sbagliati per

implicazioni patrimoniali, economico-finanziarie, organizza-

mercati sbagliati. O prodotti che un tempo erano giusti per

tive. Il processo di ricambio generazionale (che passa attraverso

mercati giusti, ma che ora non lo sono più. Si impone con

la formazione e non il corredo cromosomico) e il coinvolgi-

Porter una condizione di continua evoluzione sfuggendo alla

mento di “attori terzi” possono, invece, se pianificati rappre-

diffusa logica del “me too” che caratterizza la stragrande

sentare un fattore chiave del successo e della vitalità aziendale.

maggioranza delle nostre imprese: inutile preferire l’imitazione

Buona lettura di buone letture giacché è questa l’unica terapia

di prodotto (al più con “innovazione incrementale”) alla

per guarire dalla “sindrome della scienza infusa”.

ricerca vera (“innovazione radicale”). Il salto è culturale, ma il tessuto è costituito da imprese familiari che vivono di

Dionisio Ciccarese, direttore Gazzetta dell’Economia


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