Tesi Arianna

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Liceo Artistico Statale della Villa reale di Monza “Nanni Valentini” Anno scolastico 2015 - 2016

LA CHITARRA CLASSICA

Musée des instruments de musiques (MIM - Bruxelles) Ph. Fazzi Arianna


Va C Arianna Fazzi

Perché possiate apprezzare anche Voi, come me, l’eleganza, la fragilità e la bellezza di questo armonioso strumento che é la Chitarra Classica.


Indice

STORIA DELLA CHITARRA CLASSICA 4 LA CHITARRA CLASSICA NELL’ARTE 8 MORFOLOGIA DELLA CHITARRA CLASSICA 14 IL SUONO 24


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STORIA DELLA CHITARRA CLASSICA 5


STORIA DELLA CHITARRA CLASSICA

La

nascita della chitarra è misteriosa; per certo si sa

Poi verso la metà del XIX secolo i costruttori ne perfeziona-

che degli strumenti a corda molto simili erano già

no la forma aumentando la larghezza della cassa e riducen-

utilizzati nell’antichità, ma la prima testimonianza scritta

do lo spessore della stessa; questa forma “classica” è quella

che descrive una chitarra, si può far risalire solo al XIV se-

utilizzata attualmente.

colo. A quel tempo la chitarra aveva tre corde doppie e una

Ed é proprio Antonio de Torres, liutaio spagnolo della

singola per i suoni più alti.

prima metà dell’ottocento, che verso la fine del secolo, in•••

troduce alcune modifiche importanti, miranti soprattutto

Tuttavia la prima chitarra vera e propria è stata probabil-

a rendere lo strumento più sonoro e proiettivo.

mente creata in Spagna dove si è subito diffusa in modo

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estremamente rapido: già nel XVI secolo, la chitarra rap-

Si possono così riassumere:

presentava lo strumento musicale per eccellenza delle classi

per compensare la mancanza di volume sonoro,

meno agiate e come tale, si contrapponeva alla più antica

Torres aumenta le dimensioni della cassa e della

viola da mano risalente alla prima metà del 1500, la Vihue-

tavola armonica, sviluppa l’incatenatura, quindi

la. Tale strumento a corda molto diffuso infatti nell’aristo-

cerca di studiare la struttura di quei sottili listelli

crazia dell’epoca, era caratterizzato dall’avere sei corde di

detti catene posti sotto la tavola armonica, aven-

cui cinque doppie.

ti la funzione di modificare in modo selettivo

La chitarra si è quindi diffusa in tutta Europa e verso la fine

la rigidità della tavola al fine di controllarne

del XVII secolo acquista la quinta corda.

meglio la risonanza.

Verso la metà del XVIII secolo la chitarra ottiene finalmen-

Torres infatti fu il primo ad intuire la pos-

te la sua configurazione attuale: le corde doppie diventano

sibilità di controllare la vibrazione della

singole e raggiungono il numero di sei totali.

tavola armonica mediante l’uso esteso

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STORIA DELLA CHITARRA CLASSICA

delle catene (ne usò cinque o sette, disposte a ventaglio,

forse per lo scarso interesse dimostrato dai grandi compo-

mentre le chitarre più antiche usavano solo una o due ca-

sitori dell’epoca.

tene longitudinali, derivate da quelle degli strumenti ad

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arco). Il nuovo modello di chitarra era infine più facile da

Tra l’ottocento e il novecento due grandi chitarristi ter-

maneggiare e musicalmente più sonoro.

ranno vivo l’interesse per lo strumento: Francisco Tàrr-

Credo si possa dire che tutti i liutai che seguirono, non ab-

ega (1859-1909) e Miguel Llobet (1878-1938); ma biso-

biano fatto altro che lavorare sulle idee di Torres, svilup-

gnerà lasciar passare le due guerre per vedere tornare

pandone le conseguenze più logiche (uso asimmetrico

l’interesse del grande pubblico, con Andres Segovia, che

delle catene sui due lati dello strumento per mi-

con intelligenza e indiscusso senso artistico, troverà le

gliorare la resa di suoni gravi e acuti, ricerca di

strade giuste per risollevare le sorti di questo affascinante

nuovi schemi di incatenatura, etc.).

strumento musicale.

Nella seconda metà dell’ottocento l’interesse per

Si può quindi affermare con certezza che la Spagna é la

la chitarra però subisce un forte calo.

terra madre della chitarra classica, ma anche in Italia, a

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causa della colonizzazione spagnola a Napoli, si riuscì a

I motivi non sono del tutto chiari, probabilmente

pubblicare il maggior numero di libri su questo strumen-

lo strumento non riesce ad affermarsi con suc-

to a corde e fu ancora l’Italia con i propri compositori

cesso in veste di solista, forse a causa delle

(Ferdinando Carulli e Mauro Giuliani), a determinare le

sue limitazioni nella dinamica, fattore che

tendenze e ad influenzare gli altri Paesi. Ciò é stato un tra-

diventa critico con l’ingrandirsi degli spa-

guardo che ancora oggi provoca una sensazione d’orgoglio, per

zi destinati ai concerti: non più il sette-

il quale l’Italia si é inserita a pieno diritto tra i grandi protago-

centesco salotto ma il grande teatro, o

nisti dell’intera storia della chitarra classica.

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LA CHITARRA CLASSICA NELL’ARTE

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LA CHITARRA CLASSICA NELL’ARTE

La

chitarra classica é stata oggetto di studio anche per

Nel lavoro degli anni successivi, 1908-1909, si accentua la sen-

grandi pittori del periodo cubista.

sibilità per il volume.

Il Cubismo prende le mosse dalla grande mostra delle opere di

Alla fine del 1909 inizia l’esperienza del cubismo analitico in

Cézanne che si tenne a Parigi nel 1906.

cui gli oggetti, le forme e le figure vengono scomposti in una

Primo ad esserne impressionato fu Pablo Picasso.

serie di superfici, ciò é frutto di una profonda riflessione che ha

Cézanne riproponeva la necessità di ricostruire sulla tela con

condotto all’eliminazione degli aspetti effimeri.

coerenza il valore degli oggetti, attribuendo una precisa funzione al colore e alla forma, capaci di interagire nella descrizione

Il momento analitico viene superato alla fine del 1910 quando

dei volumi: concreta rappresentazione del rapporto della sog-

Picasso giunge al cosiddetto cubismo sintetico. Gli ambienti

gettività del pittore con il mondo.

e gli oggetti non sono più sottoposti ad un procedimento di

Nel 1906 Picasso considera la tela come un oggetto, una super-

scomposizione, ma il pittore cerca di mettere in evidenzia i ca-

ficie su cui si dispongono le forme, in cui le linee fortemente

ratteri salienti degli oggetti riportandoli e componendoli diret-

segnate definiscono insieme i margini e la consistenza degli

tamente sul quadro, creando così una composizione armonica

oggetti, che appaiono semplificati e ridotti alle due dimensioni

di ciò che é presente nella coscienza dell’artista.

consentite. A riprova di quanto la chitarra classica abbia avuto notevoli influssi sul movimento cubista in Spagna, alle tele Picasso alterna le sculture e nella primavera del 1912 crea “El guitarrón”” in ferro laminato con corde di filo metallico.

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LA CHITARRA CLASSICA NELL’ARTE

A Donna con mandolino Pablo Picasso 1909 B Chitarra e programma Georges Braque 1913 C El guitarrón Pablo Picasso 1912

A

B

C

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LA CHITARRA CLASSICA NELL’ARTE

Il vecchio chitarrista cieco Pablo Picasso 1903 Dipinto olio su tela. Museo The Art Institute di Chicago. Periodo blu.

Chiatta Pablo Picasso 1913 Carboncino, matita, inchiostro e carta incollata. MoMa di New York. Cubismo sintetico.

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Ragazza con mandolino Pablo Picasso 1909 Museo d’Arte Moderna di New York. Inizi del cubismo analitico.


LA CHITARRA CLASSICA NELL’ARTE

To summarize this artistic period, Cubism is an avant-garde art movement, from around 1907 awards, that revolutionized european painting and sculpture. Cubism artwork and objects are analyzed, broken up and reassembled in an abstracted form, the artist depicts the subject from a multitude of viewpoints to represent the subject in a greater context. The most important pioneer of this movement was Pablo Picasso. He was born in 1881, he was a painter and sculptor of world renown, considered one of the masters of painting of the twentieth century. Picasso’s works are often divide into periods: Blu period (19011904), Rose period (1905-1907), African period (1907-1909), I tre musicisti Pablo Picasso 1922 Olio su tela. MoMa di New York. Cubismo sintetico.

Analytical cubism (1909-1912), Synthetic cubism (19121914). One of the most important painting of Picasso is “Girl with a mandolin” situated at museum of modern art in New York, realized in 1909 at the beginning of the Analytical cubism. Starting from 1908, Picasso became interested in the music world, filling his canvases of violins, guitars and mandolins. This paint result very banked thanks to the kindness with which the girl plucks the strings of the mandolin.

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MORFOLOGIA DELLA CHITARRA CLASSICA 15


MORFOLOGIA DELLA CHITARRA CLASSICA

PALE T TA

ME C C AN I C H E C AP OTASTO

TASTO M AN I C O TASTI E R A

SPAL L A R OSON E O BU C A C OR D E

C O RP O

P ON TE

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MORFOLOGIA DELLA CHITARRA CLASSICA

La

chitarra classica, ossia la chitarra a sei corde, è divisa

principale di trasmettere la vibrazione delle corde e muovere

in tre parti principali: la paletta, il manico e il corpo.

l’aria contenuta nella cassa, originando il suono.

Il manico contiene sopra di sé la tastiera, che viene normal-

•••

mente realizzata con legni di palissandro o di ebano, con i rela-

Le corde sono fatte principalmente di nylon e conferiscono al

tivi tasti metallici, e termina con la paletta, che ospita le mecca-

suono un timbro ovattato e dolce, oppure di materiali compo-

niche (viti metalliche) che regolano l’intonazione delle corde.

sti a base di carbonio o fibra di vetro con un timbro più nitido e

Il corpo della chitarra è uno dei principali elementi che in-

brillante con una maggiore tenuta di suono; raramente vengo-

fluenzano il suono complessivo e può essere costruito con legni

no costruite in budello.

di cedro rosso, mogano o abete.

•••

•••

Per ottenere un bel suono da una chitarra, il liutaio usa una

Le fasce di rinforzo e il fondo dello strumento sono general-

combinazione di:

mente in palissandro brasiliano o in acero.

Tipologia di essenza

La cassa di risonanza, ossia la cavità all’interno del corpo, am-

Forma della chitarra

plifica il suono prodotto dalla vibrazione delle corde consen-

Spessore dei legni

tendo allo strumento di suonare senza amplificazione. Inoltre

Incatenatura interna con relativo assemblaggio

all’esterno della buca il liutaio, assemblando piccoli pezzi di legno di diverse essenze, incastonate con la tecnica ad intarsio, creerà la rosetta che, oltre a conferire un aspetto elegante allo strumento, è anche una parte strutturale dello stesso poiché va a rinforzare una zona debole della chitarra che la buca. Il ponte, presente sulla parte inferiore del corpo, ha la funzione

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della cassa armonica


MORFOLOGIA DELLA CHITARRA CLASSICA

TIPOLOGIA DI ESSENZA I legni utilizzati per le chitarre sono spesso costosi: ciò è dovu-

Inoltre l’utilizzo del cedro rosso nella liuteria è molto più re-

to alla difficoltà di reperibilità della materia prima sempre più

cente di quello dell’abete. Bisogna aspettare infatti il XIX seco-

rara. I boschi oramai scarseggiano di alberi dal diametro suffi-

lo perché l’utilizzo di questa essenza cominci ad essere speri-

ciente per produrre tavole di dimensioni adeguate per costru-

mentata e a prendere rapidamente piede.

ire le chitarre. Occorrono 200 e più anni per avere una pianta

•••

con le caratteristiche adeguate.

Il Cedro rosso infatti presenta, come l’abete, delle caratteristi-

Le origini dei legni sono varie, su tutto il pianeta si importano:

che eccellenti per essere utilizzato come tavola armonica. An-

legni dall’America del nord (acero rosso), dall’America Latina

cora più leggero dell’abete non ha però lo stesso livello di rigi-

(palissandro brasiliano), dai paesi dell’Africa centrale, dalle

dezza ma è comunque famoso per il suo suono potente, caldo e

Indie (palissandro indiano), dal Madagascar (palissandro del

subito maturo. Il Cedro rosso è tipico dell’America occidentale

Madagascar) , ma spesso anche legni di origine europea pre-

e in parte anche del Canada. E’ molto comune in Alaska, Wa-

giati quanto quelli di importazione.

shington, Oregon e Columbia. Si presenta molto più facilmen-

•••

te dell’Abete con una venatura fitta e regolare grazie al clima

L’abete rosso, presente in Svezia, ad esempio, é considerato il

delle zone da cui proviene.

miglior legno per la realizzazione della tavola armonica insieme al cedro rosso e proprio per questa sua caratteristica gli é stato conferito il nome di “abete armonico”. Esso si presenta come un legno molto rigido ma estremamente leggero che lo rendono particolarmente sensibile alle vibrazioni.

Una foresta di abete rosso in Svezia

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MORFOLOGIA DELLA CHITARRA CLASSICA

FORMA, SPESSORE Le chitarre prodotte artigianalmente differiscono da quelle prodotte in serie per diversi fattori, uno dei quali è molto importante: la lavorazione e la calibratura dei legni. Ogni strumento viene costruito, calibrato e intonato, non ci sono due strumenti fatti a mano con lo stesso spessore della tavola o con le catene esattamente uguali. La produzione in serie utilizza una costruzione e degli spessori standard, con la tendenza ad abbondare, questo per dare più solidità allo strumento ed avere meno problemi, ma ciò spesso compromette in parte la resa acustica dello stesso. Le chitarre prodotte a mano fanno uso di spessori e incatenature studiate per ottimizzarne il suono. Non necessariamente sono più delicate di quelle prodotte in serie, ma hanno la prerogativa di essere uniche.

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MORFOLOGIA DELLA CHITARRA CLASSICA

INCATENATURA INTERNA E ASSEMBLAGGIO L’incatenatura, lo spessore della tavola armonica e la sua rifinitura nel momento dell’assemblaggio conclusivo, sono gli elementi su cui il liutaio si concentrerà maggiormente per ottenere al meglio una chitarra con ottime prestazioni di suono. ••• Inoltre l’utilizzo del cedro rosso nella liuteria è molto più recente di quello dell’abete. Bisogna aspettare infatti il XIX secolo perché l’utilizzo di questa essenza cominci ad essere sperimentata e a prendere rapidamente piede. Il Cedro rosso infatti presenta, come l’abete, delle caratteristiche eccellenti per essere utilizzato come tavola armonica. Ancora più leggero dell’abete non ha però lo stesso livello di rigidezza ma è comunque famoso per il suo suono potente, caldo e subito maturo. Il Cedro rosso è tipico dell’America occidentale e in parte anche del Canada. E’ molto comune in Alaska, Washington, Oregon e Columbia. Si presenta molto più facilmente dell’Abete con una venatura fitta e regolare grazie al clima delle zone da cui proviene.

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Ecco quindi come si presenta la cassa armonica non ancora assemblata


MORFOLOGIA DELLA CHITARRA CLASSICA

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MORFOLOGIA DELLA CHITARRA CLASSICA

Parte superiore della cassa armonica con incatenature interne

Fascia della chitarra

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Parte sottostante della cassa armonica con catena centrale


MORFOLOGIA DELLA CHITARRA CLASSICA

Assemblaggio finale della cassa armonica

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IL SUONO

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IL SUONO

Tra le proprietà fisiche del legno che più ci interessano per la

Inoltre per parlare meglio del suono bisogna conoscere le sue

propagazione del suono ci sono:

tre grandezze: l’ampiezza, l’intensità e il timbro.

la rigidità (la venatura del legno, il materiale)

L’ampiezza dipende da quanta energia un segnale é in grado

la densità del legno (propagazione del suono all’interno della

di trasportare.

cassa armonica)

L’intensità é una grandezza che dipende dalla frequenza e fa •••

si che un suono ci risulti più acuto o più grave (se la frequenza

Il suono é un’onda che viene generata da un elemento sorgente

é alta il suono sarà più acuto, se la frequenza é bassa il suono

che vibra, in questo caso la corda della chitarra. Le continue

sarà più grave).

vibrazioni comprimono e decomprimono l’aria e le molecole di

Il timbro invece fa capire qual é la sorgente che ha emesso il

cui essa é composta toccandosi, trasmetteranno la vibrazione.

suono.

In generale, l’elemento sorgente deve essere principalmente solido e l’uomo riesce a percepire il suono a causa dell’onda che raggiunge l’apparato uditivo dell’orecchio e che, tramite un complesso meccanismo interno, crea una sensazione uditiva correlata alla natura della vibrazione; in particolar modo, la membrana timpanica, subendo variazioni di pressione, entra in vibrazione.

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IL SUONO

“Ogni chitarrista vanta una qualità speciale di suono. I migliori useranno un buon orecchio, molta sensibilità, e una profonda conoscenza della musica per preparare le sfumature e i colori del suono.” Andres Segovia

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