Linea di confine

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Linea di confine All’aeroporto di Malpensa opera un importante reparto di Polizia di frontiera che garantisce la sicurezza dei passeggeri contrastando l’immigrazione clandestina ed effettuando un efficace lavoro di prevenzione e controllo. Siamo stati con loro durante un’esercitazione di alcune squadre che lo compongono

di Gianfranco Peletti

N

oi italiani siamo un popolo di esterofili e siamo convinti che negli altri Paesi tutto sia meglio, in particolare, grazie alle serie televisive, le forze di polizia siano più professionali e migliori delle nostre. Niente di più sbagliato e per rendersene conto basta guardarsi intorno con maggiore attenzione, in particolare quando ci si trova in luoghi che necessitano di una sorveglianza efficiente e nello stesso tempo discreta. L’aeroporto di Malpensa è uno dei principali aeroporti europei ed è il secondo in Italia, insieme all’aeroporto di Milano Linate e a quello di Orio al Serio, nell’anno 2009 ha visto transitare circa 33 milioni di

passeggeri. A Malpensa vi è un importante reparto di Polizia di Frontiera in grado di garantire la sicurezza ai passeggeri e contrastare l’immigrazione clandestina, effettuando un efficace lavoro di prevenzione e controllo. La dimostrazione della professionalità dei suoi appartenenti si è avuta lo scorso 11 febbraio, quando, alle 11.06, un grosso Suv si è catapultato contro le porte d’ingresso per sfondarle con l’evidente intenzione di irrompere all’interno dell’aeroporto ma si è schiantato contro le apposite barriere di sicurezza opportunamente predisposte. Allora il conducente, un tunisino successivamente identificato

Due momenti dell’addestramento degli artificieri con i cani specializzati nella ricerca degli esplosivi

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come Ben Abdel Ganouni Sadallah,, aperto lo sportello, è sceso dal veicolo ed è entrato negli affollatissimi saloni aeroportuali, correndo e urlando con un coltello in mano. Nello spavento e conseguente fuga generale, due agenti in servizio in uniforme lo hanno affrontato con professionalità e freddezza. A questo punto quando si penserebbe che tutto è finito, in realtà ha avuto inizio il vero lavoro della Polizia di Frontiera, che ha avviato alcuni protocolli per affrontare una situazione di emergenza che avrebbe potuto evolversi e cambiare in qualunque momento. L’aeroporto è rimasto chiuso per soli 90 minuti e in questo tempo è stata fatta una bonifica ambientale completa, il controllo dei bagagli abbandonati dei passeggeri fuggiti da parte degli artificieri, in quanto l’accaduto avrebbe benissimo potuto essere una trappola per posizionare ordigni esplosivi. La professionalità, la velocità di esecuzione delle procedure di sicurezza e l’applicazione degli appositi protocolli hanno fatto sì che molti passeggeri all’interno dell’aerostazione non si siano accorti di nulla, a parte il ritardo nell’imbarco.

L’addestramento delle “Laser” Ho incontrato Giovanni Pepè, dirigente dell’ufficio della Polizia di frontiera dell’aeroporto di Malpensa, per effettuare un reportage sul suo personale e sulle attività specialistiche del suo personale. Ho potuto così partecipare a un addestramento sul campo del gruppo antiterrorismo (le squadre “Laser”), in abbinamento agli elicotteri del Secondo Reparto Volo Milano-

Il Patch di specializzazione sulla tuta operativa

Malpensa della Polizia di Stato (di cui tratteremo nel prossimo numero di Armi Magazine), dandomi così modo di vedere e di rendermi conto che la nostra Polizia opera al massimo livello e non ha nulla da invidiare a nessuno, anzi! La Polizia di frontiera, oltre alle normali attività di prevenzione generale è specializzata nel controllo dell’immigrazione e dei falsi documentali, in quanto ogni giorno transitano migliaia di passeggeri provenienti da tutte le destinazioni: la mole Un controllo dei documenti a un passeggero, effettuato all’interno dell’aerostazione. Mentre un agente effettua il controllo dei dati via radio, l’altro tiene sotto controllo la persona

dei documenti da controllare è impressionante, per numero e per tipologia, ma grazie alle nuove tecnologie informatiche, all’esperienza e ai continui corsi specialistici di aggiornamento è praticamente impossibile farla franca presentando documenti falsi o contraffatti. Prima e dopo il controllo passaporti vi è anche un efficientissimo servizio di ronde di agenti in uniforme che pattugliano e controllano tutti gli spazi dove vi sono i passeggeri, che con molta discrezione sono tenuti costantemente sotto controllo. Nella zona dove sono concentrati i cosiddetti “voli sensibili”, vale a dire tutti i voli delle destinazioni a rischio di terrorismo, operano le squadre specialistiche dell’antiterrorismo che garantiscono la tranquillità e la sicurezza di tutti i passeggeri. In casi particolari, poi, vi è il supporto di tre specialità di alto livello: Artificieri, Cinofili e Tiratori Scelti, che operano in appoggio alle normali pattuglie quando si presenta la necessità. Naturalmente questi servizi sono garantiti 24 ore su 24 per 365 giorni l’anno ed è evidente l’impegno e anche la passione che il personale dedica a questo lavoro, considerando che gli organici non sono mai completi e spesso si devono fare turni supplementari.

La squadra degli artificieri È composta da un gruppo di persone ad alto livello, con personale che proviene anche dai N.O.C.S. e si addestra anche in contest internazionali, mantenendosi sempre aggiornato su tutte le tipologie di ordigni, esplosivi, tipologie d’innesco. Le attrezzature comprendono tute e caschi balistici anti esplosivo, scudi di protecorpi speciali

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I controlli vengono effettuati anche all’esterno dell’aerostazione, campionando i veicoli in transito. Gli agenti fermano il veicolo utilizzando la copertura dell’auto di servizio e il controllo della persona avviene con le modalità già descritte

Il controllo dei passaporti avviene con un apposito scanner che legge il documento ed effettua tutti i controlli nei database dei server della Polizia

zione, coperte speciali e due robot con cannoni ad acqua, che vengono controllati con appositi joystick attraverso due monitor (oltre all’operatore principale ve ne è un altro che controlla ulteriormente, per avere il massimo livello di sicurezza possibile). Anche qui si tratta non solo di esperti, ma anche di appassionati che provvedono alla cura e alla manutenzione di questi preziosi strumenti.

La squadra cinofila Insieme agli artificieri opera anche la Squadra Cinofili, che ha la particolarità di utilizzare dei bellissimi cani addestrati per la ricerca degli esplosivi e spesso il loro olfatto supera la capacità di controllo delle Il cane anti esplosivo ha identificato un bagaglio sospetto. Dopo avere messo in sicurezza l’area viene utilizzato il robottino che preleva il bagaglio e lo sposta in un’area di sicurezza

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macchine radiografiche. Penso che chi ha qualche cosa che non va, anche se non ha con se sostanze esplosive, quando viene avvicinato e annusato dai cani abbia un aumento delle pulsazioni e una scarica di adrenalina e di endorfine, che spesso suscitano l’attenzione degli agenti e un successivo accurato controllo che spesso porta all’arresto del soggetto.

La postazione di controllo all’interno del furgone degli artificieri. L’operatore lavora utilizzando due monitor su cui appaiono le immagini delle telecamere posizionate sul robottino

L’attrezzatura dei tiratori scelti Ho lasciato per ultimi i Tiratori Scelti, perché la nostra rivista si occupa di armi e qui siamo di fronte al massimo livello per quanto riguarda le armi lunghe, corte e dispositivi supplementari per la precisione

L’armamento e l’accessoristica a disposizione dei tiratori scelti

Il Simrad KN253 NVS 64 lp, con il proiettore degli infrarossi posto nella parte superiore

del tiro. L’arma lunga adottata è il fucile Sako TRG 22, in cal. 7,62 Nato (.308 Winchester) con canna da 660 mm (26”), che ha una lunghezza totale di 1.150 mm con un peso (senza ottica) di 4900 grammi. L’arma è a ripetizione manuale con un otturatore “a manettino” del tipo girevole e scorrevole e ha un serbatoio amovibile con capacità massima di 10 cartucce. Lo scatto è a due tempi ed è regolabile come pressione da 1000 a 2500 grammi, si può regolare anche la lunghezza dello scatto e il grilletto è regolabile in verticale e in orizzontale. L’intero pacchetto di scatto, compresa la guardia del grilletto è in corpi speciali

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un solo pezzo, facilmente smontabile, come tutte le altre parti dell’arma. La canna forgiata in acciaio mediante martellatura a freddo è montata sulla calciatura in poliuretano rinforzato con uno scheletro in alluminio, in modo flottante, per garantire la massima precisione. L’ottica è una Schmidt & Bender, 3-12 x 50, uno dei cannocchiali da tiro più versatili nel mondo del tiro di precisione, preciso fino ai 1.000 metri con un ampio campo di visibilità eccezionalmente luminoso in scarse condizioni di luce, con reticolo illuminato e correttore di parallasse, spostamenti del reticolo con 1/4 di MOA per click. Sullo stesso è montato un inclinometro che serve al tiratore per migliorare ulteriormente la precisione nei tiri dove l’arma non è allineata in piano sul bersaglio. Per le armi automatiche la dotazione prevede: Heckler & Koch MP5, con calcio retrattile, puntatore olografico della Eotech, selettore per colpo singolo, raffica di tre colpi e raffica continua; Heckler & Koch MP5K-PDW (Personal Defense Weapon), di dimensioni estremamente contenute e privo di calcio, con una cinghia nella parte posteriore della culatta, per portarlo appeso di traverso tra collo e spalla, congegni di mira tradizionali con tacca di mira del tipo a diottra regolabile mediante rotazione e con lo stesso selettore di tiro della sorella più grande; telemetro Bushnell 1000, che calcola distanze da cinque a 915 metri (1,000 yard), premendo semplicemente un pulsante. Di grandissima precisione (+/- 1-yard/1metro da 5 a 915 metri / 5 a 1,000 yard), è estre-

Il visore notturno a infrarossi con maschera frontale per l’applicazione alla testa dell’operatore che consente di avere le mani libere

Il Binocolo Steiner mod. Military, 10 x 50, utilizzato per l’osservazione è uno dei migliori strumenti utilizzati in campo militare

mamente robusto con un rivestimento di 50 strati che lo rende insensibile alle intemperie; binocolo Steiner mod. Military, 10 x 50 da utilizzare Il telemetro Buper l’osservazione su shnell 1000, che vasta scala; amplificalcola distanze catore di luce Simrad da cinque a 915 KN253 NVS 64 lp, con metri (1,000 yard) attacco Picatinny per il montaggio sul fucile, lente frontale da 80 mm con angolo visivo di 12°, in grado di mettere a fuoco bersagli dalla distanza di 25 metri, con proiettore di infrarossi che consente la visibilità anche in condizioni di buio completo; visore notturno a infrarossi con maschera frontale per l’applicazione alla testa dell’operatore che consente di avere mani libere e un campo visivo di 37 gradi, con messa a fuoco da 25 cm all’infinito, dotato di illuminatore IR che consente una autonomia operativa di 24 ore senza illuminatore e 12 con l’illuminatore

Il Reparto di Polizia di frontiera di Malpensa

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L’MP5 con il calciolo esteso, la cinghia tattica e il puntatore olografico della Eotech

L’ ottica Schmidt & Bender, 3-12 x 50, vista da sopra con tutti gli accessori installati

La minitelecamera della ADKO, montata sopra all’ottica per riprendere tutto quello che viene visualizzato dal tiratore

IR in funzione. In sperimentazione hanno una videocamera Shotcam della ADKO, estremamente compatta che si monta sopra al cannocchiale e filma registrando il tutto su di una scheda di memoria del tipo SD (1 ora di registrazione in MPEG4). Nonostante le ridotte dimensioni (8,26 cm di lunghezza, 4,45 cm di altezza e 3,20 cm di larghezza, con un peso di 142 grammi completa di batterie ricaricabili al litio), la videocamera ha uno zoom digitale che arriva a 6 ingrandimenti, registra 30 fps in qualità DVD con audio di ottima qualità e scatta fotografie con risoluzione di 3,2 megapixel. SM

Particolare dell’ottica vista dal lato destro, appoggiata sul cofano dell’auto di servizio

corpi speciali

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