N 50 lda priore gen set 2014

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Arciconfraternita del Santo

Organo dell’Arciconfraternita di sant’Antonio di Padova

Ecce crucem Domini fugite partes adversae! Vicit Leo de tribu Juda radix David, Alleluja!

Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in Abbonamento Postale D.L. 353/2003 (Conv. in legge 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 2 DCB - PADOVA - Registrato presso il Tribunale di Padova il 2 marzo 1972 con il n. 427

Anno LXXXI n. 50 LDA Priore - Gennaio - Settembre 2014

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In questo numero: Mani a servizio e cuori in ascolto di Gabriella Vecchio

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Calendario residuo delle attività sodali 2014-2015

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Assemblea ordinaria e Cerimonia di Vestizione 2014

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La Chiesa in numeri

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40° Premio della Bontà sant’Antonio di Padova in memoria di “Andrea Alfano d’Andrea” di Rosa Milone Cassin

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La Confraternita della SS. Trinità di Loreo di Enrico Bonafè

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Il volto di sant’Antonio Questi occhi hanno visto il cielo di Leonardo Di Ascenzo

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Vita confraternale Uno sguardo sulle attività 20 Varie 20 I benefattori

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Sante Messe secondo le intenzioni

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La redazione è disponibile a valutare articoli per la pubblicazione e invita i lettori a inviare le proprie domande su questioni di carattere ecclesiale al Cappellano o al Direttore, che risponderanno su queste pagine per gli argomenti di interesse più generale.

Per far giungere un proprio contributo economico all’Arciconfraternita del Santo i versamenti potranno essere effettuati a mezzo: 1. Conto Corrente Poste Italiane n. 60584075 intestato a: Arciconfraternita di sant’Antonio di Padova P.zza del Santo, 11 - 35123 Padova IBAN: IT 96 W076 0112 1000 0006 0584 075 BIC: BPPIITRRXXX 2. Bonifico Bancario Su conto intestato Arciconfraternita sant’Antonio di Padova c/o Banca Antonveneta - Gruppo Montepaschi Filiale 02608 Padova IBAN: IT 42 D 01030 12197 000 000 173845 BIC: PASCITM1202 3. PayPal Con carte di credito o carte prepagate accedendo direttamente al sistema ed usando come mail di destinazione segreteria@arciconfraternitasantantonio.org 4. Versamento Diretto Presso la nostra sede: Scoletta del Santo - P.zza del Santo, 11 - Padova la mattina di ogni prima domenica del mese dalle ore 9.00 alle ore 13.15 o previo appuntamento

Arciconfraternita del Santo

Periodico dell’Arciconfraternita di sant’Antonio di Padova

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In relazione alla normativa sulla tutela delle persone e di altri soggetti rispetto al trattamento dei dati personali (legge 31/12/1996 n. 675), ci è gradito comunicarLe che il Suo nome è stato inserito nel nostro indirizzario esclusivamente allo scopo di informarLa sulle iniziative dell’Arciconfraternita e garantiamo che tali dati sono utilizzati esclusivamente per l’invio di comunicazioni inerenti le nostre opere e sono trattati con la massima riservatezza. Qualora queste comunicazioni non fossero di Suo gradimento è Sua facoltà richiedere la cancellazione dei dati relativi alla Sua persona dal nostro indirizzario.

Il servizio deve essere costantemente alimentato dall’ascolto di Gabriella Vecchio

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Si ricorda a tutti che l’Arciconfraternita può ricevere Lasciti ereditari per i quali è necessario specificare come destinatario: Arciconfraternita di sant’Antonio di Padova con sede in Piazza del Santo,11 - 35123 Padova Cod. Fisc. 92150090287.

In copertina: Un giglio antoniano fiorito di fronte all’altorilievo in pietra tenera raffigurante i Ss. Antonio di Padova e Francesco d’Assisi, collocato nel cortiletto interno della Scoletta del Santo.

Mani a servizio e cuori in ascolto

Direzione, Redazione, Amministrazione: Arciconfraternita di sant’Antonio di Padova c/o Scoletta del Santo - P.zza del Santo, 11 - 35123 Padova Tel. +39-049/8755235 - Fax +39-049/2050013 E-mail: segreteria@arciconfraternitasantantonio.org Direttore Responsabile: Di Ascenzo dott. Leonardo Impaginazione e Stampa: Villaggio Grafica srl - 35027 Noventa Padovana (PD) Spedizione in Abbonamento Postale D.L. 353/2003 (Conv. in legge 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 2 DCB - PADOVA Registrato presso il Tribunale di Padova il 2 marzo 1972 con il n. 427 Chi non desiderasse ricevere la pubblicazione lo comunichi alla redazione. Contiene I.R.

Ricordati di visitare regolarmente il sito web associativo:

www.arciconfraternitasantantonio.org

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sione con il medesimo insegnamento: la Parola di risto in casa di Marta e Maria è un quadro dipinto da Vermeer intorno al 1654. L’artista Dio è il principio e il culmine dell’esistenza. aveva sposato una donna proveniente da famiglia Ma ritorniamo a Marta e Maria: se l’una ha una cattolica e, poco prima del matrimonio, si era personalità dirompente, l’altra è quasi oscurata, convertito anch’egli al cattolicesimo. La coppia nascosta; da una parte osserviamo il movimenviveva in casa della suocera Maria Thins e si ipoto frenetico, la posizione eretta, la parola non ritizza che l’opera sia stata eseguita per lei, al cui chiesta ma imposta, dall’altra la posizione umile, nome poteva forse richiamarsi uno dei soggetti. un rannicchiarsi e un accoccolarsi che ricordano In questa tela l’artista rivela la sua maestria nella l’atteggiamento della peccatrice perdonata (cfr. resa del chiaroscuro, forse sulla scia di altri quali Lc. 7,36-50). Rubens e Van Dyck. È forte il contrasto reso dal Dunque Marta non sarebbe interessata a quanto volto di Maria in ombra sul candore della tovaGesù ha da insegnare? Ad una considerazione suglia, è invece appena illuminaperficiale sembrerebbe proto il volto di Marta che si volge prio così ma in realtà la donverso il Maestro pieno di luce na, pur allontanandosi spesso e di vita. per assolvere ai suoi compiti, Il racconto di Marta e Maria torna accanto al Maestro, è narrato nel Vangelo di Luca probabilmente per catturaral termine del decimo capitolo ne qualche insegnamento. (cfr. Lc 10,38-42). Gesù era in Purtroppo, invece di cogliere viaggio verso la città di Geruin pieno l’opportunità che le salemme e lungo il cammino si offre, si lascia afferrare da si fermava presso coloro che un’inquietudine e da un’agierano disposti a offrirgli ospitazione crescenti. Un’ansia talità, intervenendo ai banchetche si contrappone alla calma ti che si trasformavano così in di Maria che con lo sguardo e veri e propri incontri di catenei gesti manifesta tutto il fachesi. Anche Marta accoglie il scino che Gesù esercita su di Maestro in casa sua, da brava lei. In Marta, invece, vediamo padrona di casa. Il nome Mar- Jan Vermeer, quasi un mare in tempesta ta è di origine ebraica, significa Cristo in casa di Marta e Maria, 1654-1655 ca. che più non riesce a placarsi signora e suggerisce i tratti del- Edimburgo, Scottish National Gallery fino all’esplosione nella accola personalità di questa donna rata domanda: “Signore, non che domina la scena: perfetta nel suo dovere di ti curi che mia sorella mi ha lasciata sola a serviospitalità, accoglie con onore il personaggio illure? Dille dunque che mi aiuti» (Lc 10,41). stre di cui tanto si parla ormai di casa in casa, Gesù le risponde ripetendo il suo nome con una di villaggio in villaggio. Marta ha una sorella di nota di affetto ma insieme un amorevole rimpronome Maria che, a un certo punto del racconto, si vero: «Marta, Marta, tu ti preoccupi e ti agiti per rivela come presenza: Gesù è lanciato nel suo inmolte cose, ma una sola è la cosa di cui c’è bisosegnamento e lei si rannicchia ai suoi piedi ascolgno. Maria si è scelta la parte migliore, che non le tando ogni sua parola. sarà tolta» (Lc 10,42). Fermiamoci e diamo un’occhiata all’inizio del caIl servizio ha dunque una valenza fondamentale pitolo: questo si apre con l’invio in missione dei ma deve costantemente essere alimentato dall’asettantadue discepoli che, formati alla sequela di scolto; il movimento delle mani e dei piedi è lode Gesù, sono pronti a trasmettere quanto gratuitaal Signore, segno visibile di amore nei confronti mente hanno ricevuto. Il capitolo si chiude quindel fratello ma qualunque dono si inaridisce, perdi con il racconto delle due sorelle che sottolinea de la sua linfa vitale se non proviene da un cuore l’importanza dell’ascolto. Un inizio e una conclucapace anche di fermarsi e di ascoltare.

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Calendario residuo delle attività sodali

da ottobre 2014 a febbraio 2015 Si rammenta che altre eventuali e ulteriori attività che dovessero essere proposte e organizzate troveranno divulgazione attraverso il sito web www.arciconfraternitasantantonio.org e la pagina Facebook sodale, che si invita a visitare con regolarità o anche tramite sms per cui si invita a comunicare il proprio numero di telefono cellulare.

Ottobre 2014 Domenica, 5 - Prima domenica del mese ore 9.00 Catechesi nell’Oratorio della Scoletta del Santo; ore 10.00 S. Messa in Basilica con Benedizione del Pane in onore di sant’Antonio di Padova; dalle ore 11.00 alle ore 13.15 distribuzione del Pane Benedetto (sono di rito mantello e medaglione). La preparazione del pane avrà luogo nella Cancelleria della Scoletta del Santo a partire dalle ore 10:00 di sabato 4 ottobre 2014. In questo mese si raccomanda la libera partecipazione alle celebrazioni che la Basilica organizzerà in onore di S. Francesco d’Assisi (è di rito la rosetta confraternale alla giacca).

Novembre 2014 Domenica, 2 - Prima domenica del mese dalle ore 9.00 con lo stesso programma della prima domenica di ottobre (sono di rito mantello e medaglione). La preparazione del pane avrà luogo nella Cancelleria della Scoletta del Santo a partire dalle ore 10.00 di venerdì 31 ottobre 2014.

Dicembre 2014 4

Domenica, 7 - Prima domenica del mese dalle ore 9.00 con lo stesso programma della prima domenica di ottobre (sono di rito mantello e medaglione). La preparazione del pane avrà luogo nella Cancelleria della Scoletta del Santo a partire dalle ore 10.00 di sabato 6 dicembre 2014. Lunedì, 8 dicembre Solennità dell’Immacolata Concezione della Beata sempre Vergine Maria (con Indulgenza

Assemblea e cerimonia di vestizione 2014 Scoletta del Santo, domenica 16 febbraio 2014 - di 9 dimissionamenti per inadempienza della quota sociale a far data dal 2010 tra le Consorelle e 11 tra i Confratelli, - di due ritorni alla Casa del Padre tra le Consorelle (Lucia Mariani di Roma, Lisa Guarda Nardini di Padova) e di una tra i Confratelli (Dino Artmann di Padova).

Plenaria) con Assemblea ordinaria degli iscritti per l’elezione del Priore e di dieci Consiglieri ore 14.00 Assemblea straordinaria degli Ascritti per l’elezione del Priore e dei dieci membri del Consiglio Direttivo. ore 17.00 S. Messa solenne in Basilica con Processione interna a seguire Ricevimento conviviale per lo scambio degli auguri nella Scoletta del Santo (sono di rito mantello e medaglione). Novena all’Immacolata Al termine della S. Messa delle ore 17.00 in data che sarà successivamente resa nota a mezzo WEB, animeremo il Santo Rosario nella Novena all’Immacolata (sono di rito corona antoniana del rosario e foulard confraternali).

Gennaio 2015 Domenica, 4 - Prima domenica del mese ore 9.00 Catechesi nell’Oratorio della Scoletta del Santo con canto del Veni Creator Spiritus; ore 10.00 S. Messa in Basilica con Benedizione del Pane in onore di sant’Antonio di Padova; dalle ore 11.00 alle ore 13.15 distribuzione del Pane Benedetto (sono di rito mantello e medaglione). La preparazione del pane avrà luogo nella Cancelleria della Scoletta del Santo a partire dalle ore 10.00 di sabato 3 gennaio 2015.

Febbraio 2015 Domenica, 1 - Prima domenica del mese dalle ore 9.00 con lo stesso programma della prima domenica di ottobre (sono di rito mantello e medaglione). La preparazione del pane avrà luogo nella Cancelleria della Scoletta del Santo a partire dalle ore 10.00 di sabato 31 gennaio 2015. Domenica, 15 - Festa della Traslazione di sant’Antonio di Padova (con Indulgenza plenaria) ore 14.30 Assemblea ordinaria degli ascritti; ore 15.00 Cerimonia di vestizione dei nuovi ascritti; ore 17.00 S. Messa in Basilica; a seguire processione interna alla Basilica; a seguire cena confraternale (sono di rito mantello e medaglione).

Il Gonfalone confraternale e la mazza grande sono innalzati sopra i Diplomi di ascrizione, impreziositi dal sigillo in ceralacca con la croce ghiandata o antoniana.

Assemblea ordinaria degli ascritti Nella consueta e sempre splendida cornice della secolare Sala Priorale della Scoletta del Santo, domenica 16 febbraio 2014, ha avuto luogo l’Assemblea ordinaria degli ascritti, alla quale il Cappellano Rev. P. Alessandro Ratti, OFM Conv. ha presentato la relazione spirituale annuale mentre il Priore dott. Leonardo Di Ascenzo ha presentato la relazione sulle attività, che viene riportata integralmente di seguito: La composizione del nostro sodalizio conta oggi 193 (191 lo scorso anno) Consorelle e 268 (259 lo scorso anno) confratelli per un totale di 461 ascritti, un numero in aumento rispetto allo scorso anno anche alla luce: - di due dimissioni volontarie tra le consorelle e una tra i confratelli,

Mi piace sempre ribadire come i nostri ascritti provengano da tutta Italia ma anche dal Mondo come testimonia la presenza oggi del nuovo Confratello il Rev. P. Stefan Hauptmann – Parroco in Germania. Le nuove ascrizioni approvate nei Consigli Direttivi del 12 luglio 2013 e del 25 gennaio 2014 sono sedici. Per coloro che ci hanno preceduti nella Casa del Padre invochiamo la benevolenza di Dio Padre perché attraverso Maria – Porta del Cielo, possano essere ammessi a godere fin d’ora della luce della verità. Non potremmo non ricordare nelle nostre preghiere gli ascritti che si trovano nella sofferenza fisica personale o dei propri cari, Consorelle e Confratelli non più in grado di una vita autonoma e altri che nel corso di quest’anno hanno perso il proprio marito o la propria moglie. Nel mentre al Santo taumaturgo affidiamo l’intercessione per una pronta e completa guarigione del corpo e dello spirito credo che dovremo impegnarci ad organizzare un gruppo di pie Consorelle e devoti Confratelli che possano svolgere, al bisogno, un importante servizio di sostegno e accompagnamento. Fatevi dunque avanti, senza timore. Nel contempo invito tutti coloro che venissero a trovarsi in situazioni di bisogno a farlo sapere così da poter intervenire per quanto richiesti e per quanto possibile. Nel corso dell’anno le attività già approvate in occasione dell’Assemblea degli ascritti del febbraio 2013 si sono svolte regolarmente e anzi se ne sono affiancate altre straordinarie come il Pellegrinaggio a Roma del maggio 2013 per la Giornata mondiale delle Confraternite nell’Anno della Fede o ancora la riuscita Elevazione spirituale in musica svoltasi nella Basilica antoniana nel mese di settembre 2013 coinvolgendo coro e orchestra della Cappella Musicale della Basilica. La nostra Arciconfraternita, attraverso le proprie attività, riesce ad essere presente sempre in Basilica, ad offrire un servizio reale di accoglienza alle al-

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tre confraternite che giungono a Padova in devoto pellegrinaggio anche accompagnandole nei luoghi antoniani di Camposampiero e Arcella. Il nostro sguardo è però anche sempre rivolto al resto d’Italia e del Mondo, relazioni confraternali testimoniate anche dalla presenza oggi delle Consorelle della Pia Unione antoniana di Bitetto (BA), dai confratelli del SS. Sacramento di Torreglia in Padova e dai Confratelli della Scuola Grande di San Giovanni Evangelista in Venezia.

Sala Priorale della Scoletta del Santo: Cappellano e Priore insieme alle Consorelle e ai Confratelli che hanno ricevuto la vestizione.

Ambito istituzionale

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L’Assemblea si è riunita a norma di statuto nei mesi di febbraio e giugno 2013. Mentre il Consiglio Direttivo si è riunito il 12 luglio 2013 e il 25 gennaio 2014. Nel mese di luglio 2013 l’allora Delegato Pontificio per la Basilica antoniana ci ha comunicato l’approvazione definitiva da parte della Santa Sede dell’attuale Statuto confraternale già approvato ad experimentum nel 2010. Si precisa che prima di tale approvazione definitiva non ci è stato chiesto alcun parere in merito al funzionamento del vigente statuto. Da questa approvazione definitiva, essendo in fase di conclusione il quadriennio, deriva anche l’obbligo della convocazione dell’Assemblea elettorale per procedere all’elezione del Priore e dei dieci consiglieri del Consiglio Direttivo, assemblea che il P. Moderatore ha già convocato, in forma scritta, per il prossimo 8 dicembre 2014. Vi raccomandiamo pertanto la presenza in detta occasione, vi invitiamo a manifestare la vostra eventuale disponibilità per coprire gli offici confraternali, vi rammentiamo di regolarizzare la vostra posizione contributiva, requisito fondamentale per poter essere ammessi al voto attivo e passivo.

Il Cappellano Rev. P. Alessandro Ratti, OFM Conv. benedice i medaglioni confraternali.

Ambito amministrativo Il bilancio consuntivo relativo all’anno finanziario 2012 è stato approvato dal Delegato Pontificio per la Basilica antoniana e aveva visto entrate per € 51.279,47 e uscite per € 49.043,78, per cui al 31 dicembre 2012 il patrimonio confraternale ammontava a € 101.641,04. Tale avanzo di amministrazione al 31 dicembre 2013, risulta nella disponibilità di cassa secondo gli impegni di bilancio qui precisati: 1. - € 25.720,00 rimangono accantonati come da precedenti bilanci per la manutenzione del Soffitto Ligneo dell’Oratorio della Scoletta del Santo, perché devoluti da vari benefattori nel corso degli anni per questo specifico utilizzo e vengono pertanto riposti in preventivo di spesa per l’esercizio 2014; 2. - € 5.550,00 rimangono accantonati come da precedenti bilanci per la manutenzione dei Banchi dell’Oratorio della Scoletta del Santo, perché devoluti da vari benefattori nel corso degli anni per questo specifico utilizzo e vengono pertanto riposti in preventivo di spesa per l’esercizio 2014; 3. - che € 23.532,04 rimangono immobilizzati in un “investimento finanziario” presso la Banca Antonveneta – Monte dei Paschi, a capitale garantito e mobilizzabile in qualsiasi momento senza perdite; 4. – la restante quota di € 46.839,00 viene accantonata come Fondo di Garanzia di immediata disponibilità di cassa in ragione della Personalità Giuridica di diritto italiano. Tutto ciò denota che a decorrere dal I gennaio 2002, anno in cui ho assunto l’Officio di Priore di codesta Arciconfraternita, la situazione patrimoniale si è consolidata anno dopo anno a fronte di un incremento di tutte le attività istituzionali, che ciascuno di voi, soprattutto chi è iscritto da molti anni, ha potuto constatare e se del caso giudicare di persona. Un momento della Cerimonia di Vestizione, quando si accendono i lumi per la proclamazione pubblica del Credo della Chiesa Cattolica e Apostolica; nella foto da sinistra le Consorelle Mariella Mazzetto ed Elisabetta Di Blasi.

Ambito formativo e informativo

Attività caritative

Con regolarità si sono svolti gli appuntamenti della prima domenica del mese e per il tramite della mailing-list sono stati diffusi gli avvisi relativi alle numerose attività di catechesi e formazione liturgica e spirituale promosse dalla Basilica o che in essa si sono svolte. Il Rev. P. Cappellano è sempre stato solerte nello svolgere il suo Officio affrontando in quest’Anno della Fede il compendio del Catechismo della Chiesa Cattolica. Il nostro sito WEB www.arciconfraternitasantantonio.org presenta una media di visitatori superiore ai 200 al giorno e viene regolarmente aggiornato da chi vi parla. I siti WEB presentano tuttavia un veloce invecchiamento per cui è in fase di allestimento una nuova versione sviluppata con un software pubblico denominato JOOMLA, che già sto usando nel curare il sito della Confederazione nazionale delle Confraternite delle Diocesi d’Italia del quale sono il responsabile. Altresì è continuata la pubblicazione del nostro organo notiziario “Arciconfraternita del Santo” nella nuova versione a rivista colorata, che continua ad essere molto apprezzata soprattutto per i contenuti fotografici. A fine anno abbiamo altresì valorizzato i disegni dei partecipanti al 39° premio della Bontà realizzando, per la prima volta, un calendario per l’anno 2014.

Mi limito a comunicare i numeri perché parlano da soli: 107 diversi interventi assistenziali per un valore complessivo superiore a € 13.800. Se continuerà la generosità nostra e dei benefattori che riusciremo ad avere come amici potremo mantenere questo livello di interventi importanti a sostegno delle numerose realtà della San Vincenzo de Paoli della provincia patavina. Nel corso del 2013, tra gli interventi caritativi, vi sono ben due mensilità pagate agli educatori dell’Associazione Gioco e Benessere, che opera a favore dei bambini degenti nella pediatria patavina. Queste attività sono rese possibili dalle libere offerte raccolte in occasione delle distribuzione del Pane benedetto in onore di sant’Antonio e grazie ad un annuale contributo della Fondazione della Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo. Nel corso del 2013 abbiamo accolto tutte le richieste di pagamento di bollette di famiglie bisognose fino a un contributo massimo per bolletta di € 100, chiedendo quindi una compartecipazione al fine di una responsabilizzazione progressiva dei richiedenti.

Ambito dell’apostolato È in corso di svolgimento la 40esma edizione del Premio della Bontà sant’Antonio di Padova in memoria di “Andrea Alfano d’Andrea” che quest’anno ha per titolo: Caro Papa, Ti scrivo …..Invia a Papa Francesco i tuoi pensieri, suggerimenti, consigli e speranze per Te, la Chiesa e il Mondo. Sempre emozionante il momento nel quale il Priore impone ai nuovi ascritti il medaglione confraternale benedetto pocanzi; nella foto la Consorella Maria Elisa Veronese.

Manutenzioni

Non solo i laici possono essere membri dell’Arciconfraternita ma anche i sacerdoti come qui il Rev. P. Stefan Hauptmann, parroco in Baviera.

Mi piace qui ringraziare il Confratello Lorenzo Andreetta che ha realizzato e donato la teca in legno che ci consente di tenere il nostro bel gonfalone non solo al riparo dalla polvere ma anche pubblicamente esposto nell’Oratorio della Scoletta del Santo. In queste settimane è in corso la realizzazione di un secondo gonfalone “detto piccolo” da utilizzare per viaggi e funerali, una realizzazione che sarà sicuramente decorosa e all’altezza del ns. sodalizio ma meno delicata e preziosa del gonfalone principale. Ancora sono in corso le argentature dei quattro candelieri dell’altare maggiore dell’Oratorio della Scoletta e della loro croce. Già realizzata è l’argentatura /doratura della croce astiale che vediamo

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brillare qui oggi sopra il nostro gonfalone. Chi lo desiderasse potrà sostenere in tutto o in parte i costi per queste argentature per un valore, che definirei modesto, di € 160 per la croce astile e di circa € 100-150 per ogni singolo candeliere. Già alcune famiglie hanno preannunciato la copertura dei costi della croce astile e di candelieri. Questa modalità di offerta consente di realizzare opere durature senza sottrarre risorse al bilancio associativo. È giunto altresì il preventivo per il rifacimento del portoncino d’entrata della nostra cancelleria e delle due finestre, che presentano ormai i danni degli agenti atmosferici negli anni e non rispondono più alla necessità di sicurezza della cancelleria medesima. Il progetto prevede nuova struttura lignea, serratura del portoncino più sicura, vetri delle finestre laterali con apertura anche a ribalta e soprattutto vetri a piombo del tutto identici a quelli della facciata della Scoletta. Il preventivo complessivo si aggira intorno agli € 10-15.000, che il Consiglio direttivo ha già deliberato di impegnare. Anche qui mi rivolgo alla nostra corale sensibilità perché un nostro sacrificio consentirà di lasciare a chi verrà dopo di noi una sede sempre più funzionale e bella, così come noi oggi continuiamo a godere delle bellezze che ci circondano in questa sala volute cinque secoli fa da chi ci ha preceduto. La bellezza, dilette consorelle e cari confratelli, e la solidità delle realizzazioni sono state e sono i due principi guida in tutto quanto andiamo a realizzare. Il progetto più ambizioso è rimettere in moto la pulitura del soffitto ligneo dell’Oratorio della Scoletta. Un progetto costoso che ridarebbe però ulteriore luce e colore al luogo dove si svolge la nostra formazione cristiana ogni prima domenica del mese e dove durante l’anno vengono accolti numerosissimi gruppi di pellegrini, che celebrano nella propria lingua madre. Come vedete non mancano le necessità, le opportunità e i progetti manutentivi per il ns sodalizio e non mi pare ingeneroso ricordare che l’Arciconfraternita può accogliere lasciti ed eredità, che possono costituire un modo per mantenersi uniti spiritualmente, aiutando il quotidiano della vita sodale, al futuro del Sodalizio anche dopo il trapasso alla vita eterna. 8

Il momento dell’abbraccio fraterno di benvenuto; nella foto la Consorella Teresina Campagnaro Tiso.

Ringraziamenti Un ringraziamento non basta per il P. Cappellano il Rev. P. Alessandro Ratti, che costituisce per noi un punto di riferimento morale, educativo e di relazione e con lui ci complimentiamo per essere stato confermato anche per il prossimo quadriennio quale nostro Cappellano dal nuovo Delegato Pontificio S.E. Rev.ma Mons Vittorio Lanzani. Non voglio ringraziare singolarmente nessuno quest’anno perché quello che il nostro Sodalizio è lo è per il contributo che ciascuno di noi può dare per la maggior Gloria di Dio, la Pace nel Mondo ed il bene della nostra Arciconfraternita. Carissimi, non siamo noi a guidare questo sodalizio, ma è la Divina Provvidenza con l’intercessione benevolente del Santo di Padova. Io per primo ho la consapevolezza della mia inadeguatezza all’officio che ricopro ma sperimento quotidianamente come il Signore realizzi grandi cose anche con gli strumenti più imperfetti.

(BA) aggregata all’Arciconfraternita, una delegazione della Scuola Grande di San Giovanni Evangelista di Venezia e una delegazione della Confraternita del SS. Sacramento di Torreglia (PD). La giornata densa di vita confraternale, quest’anno ancor più che negli anni passati aperta al mondo, si è conclusa con la cena sociale organizzata, per la prima volta, presso il Circolo ufficiali dell’esercito in Prato della Valle.

A capo della processione di ingresso in Basilica le delegazioni ospiti della Confraternita del SS. Sacramento di Torreglia (PD) con la mozzetta rossa, della Scuola Grande di San Giovanni Evangelista di Venezia con il saio bianco, della Pia Unione antoniana di Bitetto (BA) con il saio marrone.

L’intero servizio fotografico della cerimonia, realizzato cortesemente da Luca Barbiero, è disponibile sulla pagina Facebook dell’Arciconfraternita. Massimo Chieregato - Fabio Ghirardello - Francesco Pertile.

La Chiesa in numeri

La consegna del Diploma di ascrizione; nella foto il Confratello Lorenzo Andreetta – eletto dal Consiglio Direttivo, con approvazione del Delegato Pontificio, Segretario in sostituzione del dimissionario Confratello Giuseppe Bianchi.

Cerimonia di Vestizione dei nuovi ascritti Al termine della fase assembleare, sotto la presidenza delegata del P. Cappellano Alessandro Ratti, OFM Conv., ha avuto luogo la cerimonia di vestizione dei nuovi ascritti che sono stati il Rev. P. Stefan Hauptmann della Repubblica Federale di Germania, le Consorelle Teresina Campagnaro Tiso di Selvazzano Dentro (PD), Maria Elisabetta Di Blasi di Padova, Mariella Mazzetto di Padova e Maria Elisa Veronese di Solesino (PD) e i Confratelli Lorenzo Andreetta di Padova, Massimo Chieregato di Padova e Fabio Ghirardello di Monselice (PD). A seguire tutti i presenti hanno preso parte nella Basilica antoniana alla S. Messa nella Festa della Traslazione delle reliquie del Santo – detta “Festa della lingua” con la processione interna, alla quale erano presenti come nostri ospiti invitati una delegazione della Pia Unione Antoniana di Bitetto

Ogni anno la Segreteria di Stato vaticana presenta l’“Annuarium Statisticum Ecclesiae”. Dalla lettura dei dati riportati nel 2013 si possono desumere alcune novità relative alla vita della Chiesa cattolica nel mondo, nel corso nel 2012 e fino all’elezione di Papa Francesco. In questo periodo sono state erette 11 nuove Sedi Vescovili, 2 Ordinariati Personali, 1 Vicariato Apostolico e 1 Prefettura Apostolica, sono state elevate 1 Prelatura Territoriale a Diocesi e 2 Esarcati Apostolici a Eparchie. I dati statistici riferiti al 2011, dimostrano gli aspetti rilevanti della presenza e dell’azione pastorale della Chiesa Cattolica nelle 2979 circoscrizioni ecclesiastiche del mondo. I cattolici nel mondo sono passati dal 2010 al 2011, da 1.196 a 1.214 milioni, con un aumento di 18 milioni di fedeli, cioè l’1,5%. Negli ultimi due anni la presenza di cattolici battezzati nel mondo rimane stabile, circa il 17,5%. I cattolici sono aumentati in Africa (4,3%) che ha accresciuto, fra il 2010 e il 2011, la sua popolazione del 2,3%. Nel continente asiatico si è registrato un aumento di cattolici superiore a quello della popolazione (2,0% contro l’1,2%). In America e in Europa si assiste ad una uguale crescita dei cattolici e della popolazione (0,3%). Nel 2011 il totale dei cattolici battezzati era così distribuito per continente: 16,0% in Africa; 48,8% in America; 10,9% in Asia; 23,5% in Europa e 0,8% in Oceania. Il numero dei Vescovi nel mondo è passato, dal 2010 al 2011, da 5.104 a 5.132, con un aumento

relativo dello 0,55%. L’incremento ha interessato, in particolare l’Oceania (+4,6%) e l’Africa (+1,0%), mentre l’Asia e l’Europa si collocano di poco al di sopra della media mondiale. L’America non ha fatto registrare variazioni. Prosegue la tendenza all’aumento del numero dei sacerdoti cominciata nel 2000. Al 31 dicembre del 2011 i sacerdoti erano 413.418 rispetto alle 405.067 unità del 31 dicembre 2001. Tale aumento non è stato tuttavia omogeneo nelle diverse aree geografiche. In Africa e in Asia l’aumento è stato rispettivamente del +39,5% e del +32% (aumento di oltre 3.000 unità soltanto nel 2011). In America la situazione si mantiene stazionaria (122.000), mentre in Europa, nell’ultimo decennio, si è assistito ad una diminuzione di oltre il 9%. I diaconi permanenti sono in forte espansione, sono passati dai 29.000 del 2001 ai 41.000 del 2011. Sono presenti soprattutto in Nord America e in Europa, che contano il 97,4% del totale, mentre il restante 2,6% è ripartito fra Africa, Asia e Oceania. I religiosi professi non sacerdoti sono andati consolidandosi nel corso dell’ultimo decennio superando di poco le 55 mila unità. Aumentano in Africa e Asia (rispettivamente +18,5% e +44,9%) e diminuiscono in America (-3,6%), in Europa (-18%) e Oceania (-21,9%). Per le religiose professe si osserva una dinamica fortemente decrescente: 713.000 unità rispetto alle 792.000 unità del 2001. Vi sono meno religiose in Europa (-22%), in Oceania (-21%) e in America (-17%). Tuttavia si è riscontrato un aumento significativo in Africa (+28%) e in Asia (+18%).

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40° Premio della bontà Sant’antonio di padova

in memoria di “Andrea Alfano d’Andrea”

Di seguito pubblichiamo le opere premiate nelle tre diverse sezioni del Premio:

A. Sezione Narrativa Primo classificato per le Scuole Primarie Alberto OLCESE classe III dell’Ist. “Santa Dorotea” di Genova.

di Rosa Milone Cassin

Caro papa, Ti scrivo… Invia a Papa Francesco i tuoi pensieri, suggerimenti, consigli e speranze per Te, la Chiesa e il Mondo

Se hai bisogno di altri consigli, chiamami pure! Un abbraccio grande Alberto. PS.: Mi faresti proprio un gran favore se facessi sapere alla mia mamma che anche se non mangio le verdure, che proprio non mi piacciono, ho capito di essere molto fortunato ad averle nel piatto. Secondo classificato per le Scuole Primarie Giovanni PERIN classe VB del “Collegio Dimesse” di Padova.

con i patrocini della Conferenza Episcopale Italiana, della Regione del Veneto, del Comune di Padova, con i Premi del Santo Padre e del Presidente della Repubblica Italiana

Il gruppo dei premiati con alla sinistra il M. Rev. P. Enzo Maria Poiana, OFM Conv- Rettore della Basilica, al centro S.E. Rev.ma Mons. Giovanni Tonucci – Delegato Pontificio per la Basilica, a destra il dott. Leonardo Di Ascenzo – Priore dell’Arciconfraternita del Santo.

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omenica 11 maggio 2014, presso la Basilica del Santo, sotto la Presidenza di S.E. Rev.ma Mons. Giovanni Tonucci – Delegato Pontificio per la Basilica antoniana, ha avuto luogo la cerimonia conclusiva del Premio della Bontà, giunto alla sua quarantesima edizione. Vi hanno partecipato 1.737 opere, delle quali 1.120 delle Scuole Primarie, 510 delle Scuole Secondarie di I Grado, 67 delle Scuole Secondarie di II Grado, 33 Multimediali di singoli o gruppi, 6 Fuori concorso; le Province italiane interessate sono state 38 di 14 diverse Regioni mentre le Istituzioni Scolastiche partecipanti sono state 94 tra le quali la scuola italiana di Atene (Grecia). La lettura degli elaborati è stata bella e interessante. L’amore e l’affetto che i bambini e i ragazzi nutrono per Papa Francesco è sensazionale ed è

stato bello notare come una persona possa fare riscaldare e rifiorire sentimenti di fede un po’ sopiti. Tutti hanno una grande ammirazione per il Santo Padre perché è una persona semplice, ma con idee molto chiare e attira tutti con il suo buon umore e l’amore che mette in tutte le sue parole. La scelta dei vincitori è stata particolarmente difficile perché avremmo voluto premiare tutti, per la sensibilità dimostrata, soprattutto dai bambini delle scuole primarie, una sensibilità che ha toccato il cuore. L’argomento più frequente dei temi è stato senza dubbio la Famiglia, in particolare la sua unità. Si è percepito chiaramente quanto i bambini soffrano nel vedere e sentire i loro genitori litigare. Vivono molto male la separazione dei genitori anche se davanti a tutti non sembra che ne risentano! Pregano e chiedono al Papa che interceda affinché i genitori tornino insieme. Chiedono cose semplici, di cenare tutti insieme, di trascorrere le feste insieme e di andare in vacanza insieme. I bambini soffrono molto anche per i loro nonni e chiedono che il Papa preghi affinché guariscano o che almeno non soffrano per la loro condizione di anzianità. È veramente straordinario come i bambini si rivolgono al Santo Padre come se fosse un loro amico di sempre, gli danno del “tu” , lo sentono molto vicino, si fidano di lui e tutti si aspettano tanto. Alcuni gli lasciano il numero di telefono, l’indirizzo e l’ubicazione della scuola o della Parrocchia. Per alcuni il desiderio più grande sarebbe di ricevere da Francesco (così si rivolgono a Lui) la Prima Comunione! Molti lo considerano un papà o un nonno e tutto ciò a confermare la stima e l’affetto che i bambini nutrono per FRANCESCO!

Alberto riceve dalle mani del Delegato Pontificio la medaglia inviata dal Santo Padre Francesco.

Caro Papa Francesco, mi chiamo Alberto, ho quasi nove anni, abito a Genova e frequento la terza elementare dalle suore Dorotee. Ti scrivo perché la mia maestra Cinzia mi ha detto di farlo per parlarti dei miei pensieri e delle mie speranze per Te, per la Chiesa e per il Mondo. Vorrei vivere in un mondo più pulito: vorrei che le persone capissero che non bisogna buttare le cose per terra, perché le strade e i marciapiedi sono di tutti. Vorrei che tutti fossero più buoni, più sorridenti e più gentili, perché essere buoni e gentili non vuol dire essere più deboli, ma anzi vuol dire essere più forti e aver capito cosa è importante nella vita. Vorrei sempre essere sano; vorrei aiutare i malati a guarire; vorrei che non venissero uccisi gli animali solo per cattiveria o per divertimento; vorrei che la guerra finisse e che tutte le persone che non hanno il cibo lo avessero, anche perché così la mamma la smetterà di dirmi che devo mangiare tutto quello che ho nel piatto (comprese le verdure che proprio non mi piacciono), per rispetto di chi non ha niente. I miei consigli per Te sono di continuare a parlare con semplicità a tutti noi, di fare il possibile per far capire alle persone di volersi bene e di aiutarsi sempre. Magari puoi prenderti un cane dal canile e fare con lui delle belle passeggiate nei giardini per far vedere a tutti quanto è bello amare anche gli animali. Con questo ti saluto, sperando che Tu stia bene in Italia.

Giovanni riceve dal P. Rettore il Diploma di partecipazione.

Caro Papa Francesco, sono un bambino di dieci anni e il mio nome è Giovanni. Frequento il collegio Dimesse, una scuola cattolica di Padova. Sono molto felice che tu sia il nuovo Papa, secondo me i Cardinali hanno fatto la migliore scelta fra i candidati. Quando ti guardo in televisione, noto che le tue parole sono piene dello Spirito Santo, di amore e di bontà. Io credo nella Trinità pienamente e dopo tante preghiere per la mia nonna che era malata, il Signore, lentamente mi ha esaudito, Lui è onnipotente e solo Dio riesce a essere tre: Padre, Figlio, Spirito Santo. Le speranze per me sono quelle di impegnarmi negli studi, nella preghiera e cercare di obbedire di più ai miei genitori o ai miei superiori. Spero che tutte le persone che non sono cristiane si convertano e si accorgano che grazie alle tue parole moltissime persone sono più felici, vive e piene d’amore nel cuore. Desidererei che le chiese che sono state bombardate venissero ricostruite da quelle brave persone chiamate missionari. A differenza di altri paesi, noi cristiani cattolici

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accogliamo altre religioni e costruiamo anche il luogo di culto per loro. Vorrei che le persone cattive smettessero di schiavizzare poveri bambini innocenti e che noi tutti smettessimo di inquinare per non portare alla fine totale il nostro pianeta. Io non sono l’unico a pregare per te, con me ci sono altri miliardi di persone che ti vogliono bene e ti ascoltato volentieri e con gioia. Il pianeta terra è un dono molto speciale, ma il dono più bello è quello della vita. Però il Signore ci ha fatto un dono pericoloso e bello: la libertà; è bello se usata bene, ma è molto pericoloso se usata male. Se la pace fosse in tutto il mondo, le guerre e le battaglie non ci sarebbero. Da poco abbiamo fatto a scuola una poesia sulla pace e io, la mamma, il papà e i miei nonni ce ne siamo innamorati. Caro Papa, ti auguro una bella e lunga carriera da Papa. Il tuo amico Giovanni Perin. Primo classificato per le Scuole Secondarie di I grado – Silvia FINA classe I A dell’Ist. “Madre Teresa Quaranta” di Grottaglie (TA).

Il Vice-Sindaco reggente Ivo Rossi consegna a Silvia il Sigillo della Città di Padova.

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I vasi della bontà Il messaggio di pace, fede e bontà di Papa Francesco è rivolto a tutti gli uomini e, soprattutto, ai ragazzi. Il suo pensiero e le sue parole sono ricche di contenuti e ci aiutano a non scoraggiarci e a credere nelle nostre capacità. Con Papa Francesco la vita di noi ragazzi si illumina di gioia e di speranza. La storia di Figuletto ci racconta tutto questo. C’era una volta in un piccolo paese di campagna un ragazzino di nome Figuletto che viveva in una

famiglia di lavoratori, umili e credenti. Figuletto frequentava la scuola ogni mattina, mentre il pomeriggio si recava nella bottega del padre che faceva il ceramista. Era bravissimo a lavorare al tornio e riusciva a creare dei vasi molto belli; era un bravo bambino, servizievole ed ubbidiente, ma si sentiva infelice. Figuletto, infatti, era insoddisfatto della sua vita. Aveva degli amici che gli dicevano continuamente che oggi la cosa più importante è “essere ricchi”, per comprare tutto quello che piace. Un giorno come tanti, Figuletto si recò in bottega dal padre e comincio a creare dei vasi. Prese la palla di argilla, la posò sul tornio e cominciò a tirare su tanti vasi, fino a farne dieci. Li mise in fila su una tavola di legno e gli lasciò essiccare all’aperto. Poi, ritornò a casa, triste e insoddisfatto come sempre . La sera, a cena, la mamma gli chiese: “Figuletto ma perché non mangi? Perché sei sempre triste?” Lui rispose: “Mamma, ma che vita è questa?” “Studio e lavoro e non guadagno nulla vorrei tanti soldi per divertirmi e fare quello che mi pare e piace”. La mamma, allora, con tutto il suo affetto, e con la profonda fede cristiana, gli disse: “Ma Figuletto, il denaro non è tutto nella vita; sei un bravo bambino, sano e virtuoso, buono e onesto. Perché ti lamenti?” Figuletto si alzò, sbattè un pugno sul tavolo e se ne andò a letto. La notte gli apparve in sogno un uomo grande e luminoso, con un abito bianco che gli si avvicinò accarezzandogli il viso e sussurrandogli nell’orecchio: “Sei un bravo ragazzo e non devi abbatterti. Ricorda che tutti noi siamo vasi d’argilla fragili e poveri, ma nei quali c’è il tesoro immenso che portiamo”. Al risveglio Figuletto si sentì rinato; aveva voglia di vivere; guardò il cielo e fu gioioso; guardò il sole e sorrise; vide la mamma e la baciò; vide il papà e lo abbracciò. Gli sembrava di aver iniziato una nuova vita! In bottega, nel pomeriggio, vide, i vasi che aveva modellato il giorno prima, erano diventati di tanti colori, giallo, verde, blu, arancio, rosso, argento…e su ognuno c’era una scritta. Sul vaso rosso “non abbiate paura di fare passi definitivi nella vita”. Sul vaso giallo “la carità, la pazienza e la tenerezza sono tesori bellissimi e quando li hai vuoi condividerli con gli altri”. Sul vaso arancio “non sotterrate i talenti”. Sul vaso verde “non cediamo al pessimismo”. Sotto ad ogni vaso vide una firma, piccola, piccola: era quella di Papa Francesco!

Secondo classificato per le Scuole Secondarie di I grado – Filippo GOLIN classe I dell’Istituto “Farina” di Vicenza.

Il Delegato Pontificio consegna la statuetta di sant’Antonio in legno policromo opera dei maestri di Ortisei.

Caro Papa Francesco....finalmente è il 2014! Ti dico questo perché a giugno sarò a Roma da te e non vedo l’ ora di poterti incontrare; infatti negli ultimi giorni del mese faremo una gita con la classe di mia sorella che è all’ultimo anno della materna. Lo scorso anno quando sei stato proclamato Papa la scuola dell’infanzia dell’Istituto Farina ti ha inviato un cd con i disegni fatti dai bambini della maestra Anna, fra questi disegni c ‘era anche quello di mia sorella Camilla. Lo scorso mese nel sito della scuola ho letto i tuoi ringraziamenti; che emozione se ci penso! Tu hai visto il disegno fatto dalla mia sorellina. Scusa se non l’ho fatto subito ma ora mi presento: sono Filippo Golin e ho undici anni, la mia famiglia è composta oltre che da me anche da Camilla (appunto), da mia mamma Mara e da mio papà Fabio; abito a Vicenza e frequento la prima media all’Istituto Farina; frequento questo istituto dall’asilo, praticamente la mia vita l’ho trascorsa in questa meravigliosa scuola. Sono davvero felice che i miei genitori me l’abbiano fatta frequentare, sia a me che a mia sorella, perché è un bell’ ambiente e soprattutto perché qui mi sento protetto e sereno. Protetto da tutto quello che si sente in giro, si sente ai telegiornali o si legge sui giornali. Sono un ragazzino e a sentire tutte queste malvagità e cattiverie un po’ di paura di...diventare grande c’è l’ ho. Ogni volta che si ascoltano notizie sono sempre terribili, per esempio: le guerre per la sete di nuove terre, le guerre di religiose

tra islamici ed ebrei, gli assassini che uccidono anche senza motivo mi spaventa e mi fa molto pensare anche ai rapitori che oltre a portar via le cose sono violenti in modo terribile. Pure la violenza tra grandi e piccoli mi fa pensare e dire: “Ma questo mondo è proprio malato!”; mi domando se è proprio così difficile amare e perché ci sia tutto questo odio. Certo che anche la crisi che c’è non aiuta molto, infatti le persone trovandosi senza lavoro e soldi con figli da sfamare diventano più aggressive. Ecco perché ci sono delle manifestazioni. Ho potuto conoscere di persona passando (con la mia famiglia) per caso vicino ad un presidio, alcune persone che hanno un atteggiamento positivo per poter con fiducia far cambiare le cose ma altre che sono davvero arrabbiate e litigiose. Ritengo che la tua “entrata in scena” in questo momento e in questo mondo bisognoso e così allo sfascio sia un disegno voluto da Dio per far capire agli uomini (sia ai più potenti che a quelli più umili) che cosa vuol dire essere uomini e avere Gesù nel cuore. Con il tuo esempio ho capito che non serve possedere tante cose per far sentire l’uomo ricco ma serve l’ amore verso Dio, verso la propria vita e verso gli altri. Penso che se tutta la Chiesa (tutti i preti, i vescovi) seguisse il tuo comportamento ci sarebbero più persone a frequentarla. Ringrazio i miei genitori perché ci stanno da sempre indirizzando all’accostamento alla fede cattolica con preghiere, messe e catechismo. Papa Francesco spero un giorno (quando sarò più bravo) di poter suonare per te delle musiche al pianoforte. Il mio maestro di musica dice sempre che la musica è l’elevazione più alta degli uomini verso Dio. Quando ti vedo in televisione sono contento perché mi dai gioia. Mi piace vederti camminare tra i fedeli, mi piace quando prendi in braccio i bambini piccoli e prendi le mani e benedici chi sta male. Ti prego continua così. Sei davvero un esempio per tutti! Ho pregato anch’io quando hai chiesto a tutto il mondo di pregare con te per scongiurare la guerra in Siria, questo è stato apprezzato da Dio. Hai visto che Dio ci ha ascoltato? Papa Francesco ti dico un segreto voglio essere come te, una persona buona, di pace, capace di aiutare le persone. Un consiglio che posso dare? Mah, è solo quello che tu continui ad invitare le persone a pregare perché in questo momento le difficoltà vengono superate con Gesù vicino. Tu per me sei un amico! Che dire? Se non a presto?!

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Primo classificato per le Scuole Secondarie di II grado – Eleonora ZANIBELLI classe V A del Liceo Scientifico “Dante Alighieri” di Crema.

Il Vice-Prefetto dott.ssa Antonella Reina consegna la medaglia inviata dal Presidente della Repubblica Italiana On. Dott. Giorgio Napolitano.

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Caro Papa, ricordo quella sera dello scorso tredici marzo come uno di quei dipinti francesi impressionisti, macchie di colori, suoni, parole, scariche di pittura che catturano attimi e li fanno eterni nella memoria delle persone. Ero a casa mia, al caldo, ma percepivo la sottile nebbia blu e gli animi sospesi di Piazza San Pietro, i sospiri vaporosi della gente, le attese, il fumo bianco che sembrava alleggerire il cielo dalle profondità della terra. Mi aveva fatto uno strano effetto l’idea di un Papa argentino. Non sono mai stata in Sud America, l’ immagine che ho sempre avuto della Tua terra è quella di un luogo incontaminato teatro di avventure e scoperte di esploratori e conquistatori, civiltà antiche come il tempo e un grande Sole, caldo e ambrato di un’estate eterna. Quella sera di marzo dominavano i contrasti: la fredda pioggia che faceva brillare i tetti della città Eterna e il caldo Sole argentino, caldo come il tepore della mia casa, così lontano ma così vicino al mio cuore. Da quel giorno ho iniziato a sentire la Chiesa molto più umile e vicina a me, mi sono sentita davvero parte della Sua missione e non una semplice spettatrice. Dopo il Tuo arrivo a Roma il mio rapporto con Dio è cambiato radicalmente, vedo la Sua presenza negli occhi delle persone, nella terra, nelle nuvole, percepisco dove c’è bisogno di lui, ogni giorno di più.

É passato un anno da quando Ti ho visto su quel balcone sorridere al mondo; in un anno tanto è stato fatto, ma tanto ancora bisogna fare, lo sappiamo. Io ho diciotto anni, conosco e ho conosciuto molti ragazzi della mia età, e non oso troppo quando sostengo che tra Dio e i giovani non c’è praticamente più rapporto. La maggior parte dei miei coetanei non crede in Dio, o ci crede solo per convenzione, per timore dell’ignoto, per abitudine. Non crede, perché considera l’essere alla moda come il valore più grande, se non l’unico e in questi anni è di moda abbandonare la fede. Io ho paura di questo, i giornali vedono la preghiera come un inutile spreco di minuti, senza capire che stanno perdendo i valori, la via. Tutti abbiamo bisogno di credere in qualcosa, di seguire una strada, l’ateismo ci lascia bloccati nel mezzo, ma non possiamo fermarci, la vita va avanti e dobbiamo raggiungerla. Se però neghiamo la strada della Verità perché ci sembra troppo tortuosa, finiamo per l’imboccare sentieri angusti e cadere in superstizioni, spiritismo e “magia” ambigua. Gli adolescenti preferiscono credere a qualsiasi sciocchezza tossita da un ciarlatano piuttosto che alla Verità, che vedono come qualcosa di impegnativo, vecchio e obsoleto. Hanno bisogno di essere riscaldati nel cuore dal Sole di Buenos Aires come è successo a me è ad altre persone. É difficile, ma i raggi del sole possono arrivare ovunque, no?? Agli occhi di Dio ogni persona è speciale, ogni persona è un piccolo pianeta con il suo cielo, le sue foreste, i suoi oceani, ma anche i suoi terremoti, cataclismi, alluvioni. Ciascuno di noi sente un vuoto nel cuore, un vuoto che, non riuscendo a colmare, imbottisce di idee palliative. Caro Papa, tu sai qual è l’unica cosa che può riempire il vuoto, che può spazzar via la nostra inquietudine. Spesso capita che i momenti tristi prevalgano su quelli felici, e questo mi ha fatto riflettere, riflettere sul fatto che qualcosa manca, qualcosa di superiore ai valori convenzionali, qualcosa che nessuna lingua del mondo sa esprimere a parole. Abbiamo tutti bisogno di quel “Qualcosa”, io ne ho bisogno, senza non riusciamo a non cadere. Questo Qualcosa lo stai portando nel mondo; la missione è lunga, ma la forza che Dio Ti trasmette è infinita. Molte nubi ancora oggi infestano i cieli sopra la Chiesa; scandali, errori, pregiudizi.

La Chiesa sente il peso di quello che è stata in passato, è vecchia e “ruggine”. Io penso che dovrebbe lasciarsi alle spalle tutto questo, distruggere quei pilastri che sembravano oramai annodati in essa (pilastri che ha costruito l’uomo non Dio!). Per tornare ad essere un punto di riferimento per tutti, deve lasciare il Medioevo al passato e riprendere i sentieri tracciati dagli apostoli. É vero, oggi la Chiesa conta miliardi di fedeli che necessitano di una organizzazione ed un sistema che li guidi, ma trovo che la semplicità che ci ha insegnato Gesù sia più importante di qualsiasi banca, ricchezza o palazzo. Questa lettera è solo un pezzo di carta, ma le mie parole, e quelle di tutti i fedeli, sono serie e vive, quindi volevo dirTi grazie così, in modo semplice, grazie per essere la nostra Guida, grazie per aver fatto tornare il Sole nel mondo con la forza della tenerezza, grazie per tutto quello che hai fatto e quello che farai, prego sempre per Te. Secondo classificato per le Scuole Secondarie di II grado – Giuseppe Antonio D’AMORE classe IVB dell’Istituto Professionale di Stato per i Servizi Alberghieri e della Ristorazione “Manlio Rossi - Doria” di Avellino.

Giuseppe Antonio riceve il Diploma di partecipazione dal M. Rev. P. Enzo Maria Poiana, OFM Conv. –Rettore della Basilica antoniana, riconfermato per un terzo mandato.

Ho desiderato scriverle a pochi giorni dal Natale e quando siamo ormai al termine di un altro anno così mi viene spontaneo riportare alla mente e ripensare a quanto è accaduto nella mia vita in questo anno che volge al termine. Tra gli avvenimenti gioiosi ve ne è uno che in questo 2013 credo possa accomunarci tutti: la vostra elezione a Pontefice. Davvero lei, con le sue semplici parole e i suoi gesti spontanei, sta donando, al mio

cuore e credo al cuore di ciascuno di noi profonda gioia e rinnovata speranza nella nostra fede in Cristo. Le sue parole sono semplici e penetrano nel profondo del cuore, io spero tanto che non si tratti solo di parole, ma che si trasformino in fatti concreti che portano miglioramenti in tutto il mondo. Non mi sento in grado di darle dei consigli perché, Sua Santità con il suo modo di parlare non ha bisogno che altre persone la guidino a svolgere la sua missione. Io nel mio piccolo spero che la Chiesa ritorni a percorrere le tracce di San Francesco d’Assisi, perché ritrovi in lui un’immagine fedele di Gesù Cristo. Spero che la Chiesa si faccia portavoce per offrire quella parola di salvezza e di speranza di cui oggi, più che mai, il mondo ha bisogno. La chiesa deve rispecchiare la famiglia di Nazaret. Dove l’ascolto del Vangelo è stato vissuto con meditazione per conoscere la volontà divina, lo stile quotidiano è stato percepito come vita secondo il Vangelo, l’evangelizzazione come annunzio della personale esperienza. La Chiesa ha bisogno di santi sacerdoti in quanto il sacerdote celebrando si carica sulle spalle il popolo a lui affidato e porta i suoi nomi incisi nel cuore. Quando si riveste con la sua umile casula può fargli bene sentire sopra le spalle e sul cuore il peso del suo popolo fedele. Come un padre con i suoi figli, così deve prendersi cura di loro, partecipando alle loro gioie, ma sostenendolo anche nei momenti duri e difficili. Ma deve essere anche il testimone privilegiato di tutti i benefici che il Signore compirà in loro perché possano essere capaci di toccare il cuore degli uomini con l’annuncio del Vangelo e con la testimonianza di una vita esemplare proprio come ci ha esortato Gesù. Nei paesi più poveri, centinaia di donne muoiono ogni giorno dando alla luce i propri figli e lasciandoli orfani, in condizioni di povertà e disagio. La malnutrizione che c’è in questi paesi minaccia la vita di miglia glia di bambini; soccorriamoli subito. Uniamo le forze contro questo grave pericolo prima che sia troppo tardi. Ma è ancora più terribile rassegnarsi ad una simile tragedia pensando che sia troppo grande per le nostre possibilità. In realtà moltissimi di questi bambini possono essere salvati con soluzioni semplici e poco costose. Caro Papa, per far fronte ad una simile urgenza umanitaria c’è bisogno del suo appoggio. Ci sono molti modi di donare la vita, anche sostenendo l’azione di chi, come Medici in Prima Linea, si impegna quotidianamente a salvarla. Lei è stato mandato a noi, perché essendo il Vicario di Cristo, sarà il promotore instancabile dell’unità

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della Chiesa nella verità e nell’amore, annunciando al mondo con apostolico coraggio il Vangelo di Gesù. Caro Papa, prima di salutarlo con tanto affetto, le auguro di saper testimoniare Gesù non solo con le parole ma anche con l’esempio. La faccio inoltre partecipe di un pensiero che mi ha detto una mia cara parente che ha appreso quando andava al catechismo: sempre con il papà fino alla morte, che bella sorte sarà per me! Buon Natale!

Premiato per le Scuole Secondarie di I grado Armando FRONGILLO classe II A dell’Istituto Comprensivo Statale di Montemiletto (AV)

Il Papa è uno di noi … anche in autobus

C. Sezione Multimediale Francesco TOSINI, Gabriele GAMBARO, Lorenzo GENESTRONI del Liceo Scientifico (scienze applicate) Ist. salesiano “San Lorenzo” di Novara Visibile su youtube al seguente link: https://www.youtube.com/watch?v=pl4pEs27pk&feature=youtu.be&noredirect=1

B. Sezione Disegno Premiata per le Scuole Primarie Alice BRETTA classe V dell’Istituto Comprensivo n. 3 di Renazzo (FE)

La consegna del Diploma di partecipazione da parte del Padre Rettore della Basilica antoniana.

La patente del Cristiano: con Gesù una marcia in più!

Disegno di Alice Bretta

Premio della Bontà 2014 ad Aurora Maniero di Fossò (VE)

S.E. Rev.ma Mons. Giovanni Tonucci – Arcivescovo Prelato di Loreto e Delegato Pontificio per la Basilica antoniana in Padova consegna la statuette di sant’Antonio in legno policromo.

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Ringraziamenti: Si ringraziano per la gradita partecipazione alla cerimonia conclusiva: il Vice-Prefetto di Padova - Dott.ssa Antonella Reina, il Vice-Sindaco reggente di Padova – dott. Ivo Rossi, il Sindaco di Trigolo (CR) - dott. Christian Sacchetti, l’Assessore alla Cultura e pubblica istruzione del Comune di Fossò – dott. Filippo Gobbato, il Consigliere di Amministrazione della Fondazione CARIPARO – Dott. Matteo Segafredo, il Presidente dei Macellai Militi dell’Immacolata – Sig. Angelo Canton e Signora Maria, il Presidente dell’Associazione Vecia Padova - Prof. Antonio Toninello e delegazione, il Presidente dell’Ass. Nazionale Venezia Giulia – Dalmazia (sez. di Pd) - dott.ssa Italia Giacca, il Direttore dell’Onco-ematologia Pediatrica di Padova - Prof. Giuseppe Basso, la Presidente dell’Associazione Team for Children - Chiara Azzena Girello e delegazione, la Presidente del gruppo “La Specola” – dott. ssa Mirella Trainotti Pescarini, l’OFS del Santo rappresentato dal Prof. Flavio Toderini. La manifestazione è stata realizzata grazie ai contributi di: Comune Padova

di

Aurora tra mamma e papà con i suoi premi, a destra il Prof. Giuseppe Basso – Direttore dell’Oncoematologia pediatrica di Padova.

Bimba di soli cinque anni, paziente dell’onco-ematologia pediatrica di Padova, ha donato, per il bene collettivo, al reparto che l’ha in cura, il salvadanaio dei propri risparmi, suscitando con il suo alto esempio una cascata di solidarietà. Il suo gesto di altruismo semplice ed efficace: quello di rinunciare a qualcosa per sé per poterlo destinare a vantaggio di quanti hanno bisogno, sebbene in se stesso, non sia la soluzione a tutti i problemi, ha avuto la capacità di scuotere e di provocare tante persone a collaborare alla buona causa di migliorare, almeno un po’, le cure per altri bambini. Aurora ci mostra come il sacrificio, anche piccolo - ma fatto con amore - del godersi qualche meritato dono per sé permette di “contagiare il bene” e far germogliare altri semi di bontà e azioni solidali. La solidarietà è inscritta dal Creatore nel cuore di ogni essere umano ma nei bambini riesce spesso a risplendere in maniera del tutto speciale. Il gesto generoso di Aurora è testimonianza della forza dell’esempio della bontà, che attira e suscita imitazione soprattutto quando è spontanea e disinteressata.

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La confraternita della ss. Trinità di loreo

Il volto di sant’antonio

Un gemellaggio dalle radici antiche

di Leonardo Di Ascenzo

Questi occhi hanno visto il cielo

di Enrico Bonafè

I confratelli della SS. Trinità di Loreo con i loro camici rossi con cappuccio mentre attendono di prendere posto sul presbiterio della Basilica antoniana per la S. Messa.

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uando un tempo le confraternite laicali venivano istituite, la partecipazione del popolo era molto grande e trasversale come se la favorevole risposta provenisse da una reale esigenza di appartenere a un gruppo di preghiera comunitaria molto più intima e personale. Col passare degli anni, queste associazioni conobbero anche momenti di incontro le une con le altre, che poi potevano portare ad aggregazioni. Anche in ossequio a questa tradizione, il 2013 è stato un anno significativo per la Confraternita della Santissima Trinità di Loreo, fondata nel 1608 dal vescovo di Chioggia Lorenzo Prezzato su quella che un tempo era considerata la Capitale del Delta. Situata in una zona strategica per le difese e i traffici commerciali di Venezia, Loreo era infatti già dal X secolo la longa manus degli interessi e della politica ducale nel Basso Polesine. Il popolo loredano fu molto grato al vescovo e ne diede dimostrazione con i tantissimi fedeli iscritti alla confraternita. I fradèi (questo il nome dialettale con cui si chiamano i confratelli) aumentavano di anno in anno, al punto che fu necessario costruire un luogo dedicato di incontro e preghiera confraternale. Nel 1613 il vescovo approvò dunque la costruzione dell’oratorio, che col tempo venne abbellito dall’arte di pittori e scultori di area veneziana e ferrarese. Nel corso del 2013, 400esimo anniversario dell’edificazione dell’oratorio, si è voluto celebrare l’importante

avvenimento con una serie di iniziative che, partendo dalla pubblicazione del libro “La Confraternita della Santissima Trinità di Loreo” – in cui ho voluto evidenziare i rapporti tra Loreo e Venezia dal punto di vista dell’arte, si è conclusa il 28 dicembre 2013 con la visita fraterna a Padova all’Arciconfraternita di Sant’Antonio. Accogliendo l’invito dei confratelli patavini e guidati dal Padre Guardiano don Angelo Vianello, abbiamo raggiunto la Città del Santo in meditazione e preghiera e qui siamo stati ricevuti da una delegazione dell’Arciconfraternita di Sant’Antonio guidata dalla consorella Rosa Milone Cassin che ci ha accompagnati in una visita dei luoghi significativi: l’Altare dell’Arca e la Cappella delle Reliquie nella Basilica e la Sala Priorale della Scoletta del Santo in cui abbiamo individuato con piacere un’affinità artistica con l’oratorio di Loreo: la presenza delle opere del pittore veneziano Domenico Campagnola. Dopo la consegna dei graditi doni che i confratelli di Padova hanno voluto fare, è seguita la vestizione dei rispettivi abiti o camici. In processione i confratelli e le consorelle delle due fraternità di Loreo e Padova sono entrati nella Basilica antoniana ove hanno preso parte alla celebrazione della Santa Messa vespertina a conclusione della quale il tradizionale gesto del Pellegrino all’Arca del Santo. La suggellata amicizia fra due secolari confraternite dimostra quanto i valori di Fede Cristiana e di fratellanza vadano oltre il tempo, seguendo percorsi che la storia e l’uomo, come in questo caso, portano ad incrociarsi. La visita è stata ricambiata sabato 31 maggio 2014 da una delegazione patavina (composta dal Priore Leonardo Di Ascenzo, dal Confratello segretario Lorenzo Andreetta e dalla Consorella consigliera Maria Valeria Morani), che ha partecipato al tradizionale rito notturno della vestizione dei nuovi fradèi, svoltosi nell’Oratorio loredano alla mezzanotte della Festa della SS. Trinità. L’antica confraternita loredana insieme a quelle della città di Venezia e alla nostra Arciconfraternita continua a perpetuare nei secoli forti tradizioni di fede, mai devozionistiche ma sempre rinnovate e fedeli al magistero della Chiesa.

Scultura in bronzo realizzata nel 1995 da Roberto Cremesini raffigurante sant’Antonio di Padova, ricostruito sulla scorta delle informazioni antropometriche offerte dalla ricognizione canonica del 1981.

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ell’ambito del Giugno antoniano 2014, manifestazione a carattere artistico – culturale che affianca i momenti devozionali antoniani nel mese di giugno a Padova, è stata presentata una proposta di ricostruzione del volto di sant’Antonio. L’idea è nata dal conservatore del Museo di Antropologia dell’Università di Padova il prof. Nicola Carrara ed è stata sviluppata poi da Luca Bezzi e quindi da Cicero Moraes, quest’ultimo designer 3 D presso il Laboratorio de Antropologia e Odontologia Forense dell’Università di San Paolo del Brasile. Una prima ricostruzione, fondata su criteri scientifici, del volto del Santo fu realizzata dallo scultore Roberto Cremesini nel 1995 sulla scorta delle informazioni anatomiche ricavate in occasione della seconda ricognizione canonica delle spoglie del Santo avvenuta nel 1981 sotto la direzione del Prof. Vito Terribile Wiel Marin. A seguito di quella ricognizione, l’équipe di specialisti fece accurate analisi che ci hanno offerto preziose informazioni sull’uomo Antonio: era alto metri 1,71 (cioè parecchio sopra la media di quel tempo calcolata in metri 1,62-1,65); la testa era di forma dolicocefala, cioè allungata, con una capacità cranica considerevole; non aveva una faccia tondeggiante ma stretta e lunga; il mento era pronunciato, alto, forte, leggermente squadrato; gli occhi erano grandi e profondi; il naso aquilino; i capelli neri; la dentatura sana e regolare (tutti i denti conservati non presentano un principio di carie); la struttura fisica non era eccessivamente vigorosa negli arti superiori ma ben proporziona-

ta, con mani lunghe e dita affusolate, gentili; più sviluppata e forte negli arti inferiori a causa del continuo camminare; le ginocchia recano evidenti tracce di lunghi tempi passati in preghiera. Oggi i ricercatori delle Università di Padova e di san Paolo del Brasile, utilizzando nuovi software informatici sviluppati e validati a livello internazionale negli anni con l’incrocio di miglia di dati antropometrici provenienti da tutto il mondo sono partiti dal calco in gesso del cranio del Santo, custodito dal centro studi Antoniani dal 1981, e, sfruttando le inserzioni muscolari, hanno via via ricostruito le strutture muscolari stesse e quindi l’incarnato della testa del Santo con una fedeltà stimabile intorno al 70 %. Il risultato è sensibilmente diverso dalla descrizione della ricognizione del 1981 ma anche da tutta l’iconografia classica e ci restituisce il volto di un uomo che può essere un iberico un po’ corpulento perché affetto da “idropisia” di circa 40 anni. Possiamo tuttavia immaginare che con l’ulteriore sviluppo delle tecnologie informatiche e la possibilità di una eventuale scansione laser diretta del cranio del Santo, in occasione di una prossima ricostruzione, si potranno ulteriormente perfezionare i risultati ottenuti oggi. Ad ogni buon conto il volto reale dei santi ha scarsa o nulla importanza per un devoto poiché un Santo è eternamente presso Dio e gode di una giovinezza senza tempo, di una bellezza indiscussa perché riflette quella del volto del Padre, di fronte al quale si trova già beato. Nuova ricostruzione tridimensionale del volto del Santo realizzata nel 2014 sulla scorta di nuovi modelli informatici forensi a partire dallo studio delle ossa del cranio.

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Vita confraternale Uno sguardo sulle attività dell’Arciconfraternita Nuove ascrizioni Consiglio Direttivo del 12 luglio 2013 Rev. P. Stefan HAUPTMANN, nato a Pfaffenhofen / Ilm il 24 marzo 1964 e residente come Parroco in Markt Indersdorf – Germania; Rev. Don Salvatore SCALISE, nato a Catanzaro il 16 maggio 1975 del clero dell’Arcidiocesi metropolitana di Catanzaro – Squillace; Lorenzo ANDREETTA, nato a Selvazzano Dentro (PD) il 9 febbraio 1945 e residente in Padova; Angelo CIRILLO, nato a Napoli il 15 febbraio 1994 e residente a Casal di Principe (CE); Dennis MIFSUD, nato il 21 gennaio 1984 a Gozo – Malta e residente a In-Nador Gozo – Malta; Francesco PERTILE, nato a Padova il 3 dicembre 1955 e ivi residente; Antonio SENISE, nato a Cosenza il 9 marzo 1974 e residente in Roma; Maria Elisabetta DI BLASI, nata a Padova il 12 maggio 1971 e ivi residente; Mariella MAZZETTO, nata a Padova il 31 marzo 1943 e ivi residente. Consiglio Direttivo del 25 gennaio 2014 Massimo CHIEREGATO, nato a Sant’Elena d’Este l’8 ottobre 1958 e residente in Padova; Rev. Don Angelo CHIZZOLINI, nato il 26 dicembre 1984 a Manerbio (BS) e residente a Pietra Ligure (SV); Fabio GHIRARDELLO, nato a Lendinara (RO) il 20 dicembre 1966 e residente a Monselice (PD); Tullio TOGNOTTI, nato a Padova il 2 aprile 1962 e residente a Campagnola Cremasca (CR); Teresina CAMPAGNARO TISO, nata a san Giorgio in Bosco (PD) il 26 dicembre 1939 e residente a Selvazzano Dentro (PD); Elena POLA, nata a Soncino il 29 marzo 1967 e residente a Campagnola Cremasca (CR).

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Consiglio Direttivo del 12 luglio 2014 Michele BUCCELLA, nato a Montebello di Bertona (PE) il 13 febbraio 2014 e residente a Monza; Gianluca FRANCHI, nato a Pistoia il 22 luglio 1992 e residente a Roma; Pasquale MAURIELLO, nato a Cercola (NA) il 23 aprile 1974 e residente a Padova, Raffaele PICCOLO, nato ad Aversa il 20 luglio 1979 e residente a Casaluce (CE); Santino ROMANO, nato a Palermo il 19 novembre 1961 e residente a Santo Stefano di Camastra (MS); Maria Elisa VERONESE, nata a Rovigo il 22 settembre 1958 e residente in Solesino (PD).

Ritorno alla Casa del Padre In data 28 agosto 2014 siamo stati informati che il Confratello Pietro Augugliaro di Catania, ascritto fin dal 18 giugno 1986 è tornato alla Casa del Padre. La moglie Luisa di Lui scrive: “È stato un uomo buono e gentile, amato da tutti. Se ne è andato sui grani di un Rosario recitato da un angelo nel momento del suo trapasso”. Come previsto dallo Statuto abbiamo chiesto al P. Cappellano di celebrare le tre Ss. Messe di suffragio.

Ordinazioni Il 22 febbraio 2014 nella Diocesi di Albenga è stato ordinato sacerdote il Confratello Giovanni Pinna per l’imposizione delle mani del Vescovo di Albenga-Imperia S.E. Rev.ma Mons. Mario Oliveri.

Nuovo delegato Pontificio Proviene dalla diplomazia vaticana il nuovo Delegato Pontificio per la Basilica antoniana di Padova. A succedere al breve periodo di Mons. Vittorio Lanzani, che era succeduto a Mons. Francesco Gioia l’8 marzo 2014 Papa Francesco ha nominato Suo nuovo Delegato per la Basilica patavina S.E. Rev.ma Mons. Giovanni Tonucci, Arcivescovo prelato di Loreto dal 2007. L’eccellentissimo Arcivescovo è nato a Fano nel 1941, è stato ordinato sacerdote nel 1966 e consacrato vescovo nel 1990. Al suo attivo ha due lauree e la licenza in diplomazia ecclesiastica presso la Pontificia Accademia ecclesiastica. Ha lavorato per il servizio diplomatico della Santa Sede fin dal 1971, servendo in molte nunziature tra le

quali Camerun, Gran Bretagna, Repubblica Federale Socialista di Jugoslavia, USA, Bolivia, Kenya, Stoccolma. Il suo insediamento ufficiale ha avuto luogo con grande solennità il 10 maggio u.s.. Nella foto qui sotto lo vediamo domenica 15 giugno u.s. dietro al banchetto del Pane Benedetto di sant’Antonio insieme al Priore dott. Leonardo Di Ascenzo con i figli Giovanni Maria e Anna Maria e con le Consorelle (da sinistra) Mariella Mazzetto, Teresina Campagnaro Tiso e Maria Valeria Morani.

Molfetta – Rinnovata l’amministrazione Dal 6 gennaio 2014 è entrata in carica la nuova amministrazione della Confraternita antoniana di Molfetta: Priore Sergio Pignatelli, Consiglieri Nicola Giovine e Giuseppe Pasculli. Nel ringraziare gli officiali che hanno concluso il loro mandato sproniamo i nuovi a continuare nel solco tracciato.

Taranto – Rinnovata l’amministrazione Dopo più 70 anni di commissariamento la Reale Confraternita di sant’Antonio di Padova, che ora ha sede presso la Parrocchia di san Francesco de Geronimo in Taranto ha eletto un nuovo Priore nella persona del Sig. Giovanni Celestiano e un nuovo Consiglio Direttivo. La nostra Arciconfraternita aveva condotto una missione con una delle venerabili reliquie del Santo già nel 2006 per promuovere e benedire questo cammino di rinascita che oggi porta i suoi frutti.

Ricordo fotografico dalla Missione del 2006 con la visita dell’allora Arcivescovo di Taranto Benigno Papa.

Grazie

e

Benedizioni ai Benefattori!

La devozione, che ha ispirato loro tanta comprensione e generosità, gli meriterà la benevolenza particolare del nostro Santo. Domenico Bademer – Abano Terme (PD), Davide Balzo – Alba (CN), Maria Grazia De Marco – Aosta, Riccardo Borgognoni - Ancona, Vanina Quadrini -Arpino (FR), Filippo Bagarolo – Arre (PD), Accetta Reitano – Barcellona (ME), Maria Strati - Bianco (RC), Grazia Iacovelli, Maria Demarco e Concetta Tunzi – Bitetto (BA), Enrico Ragni e Adamo Iseppi – Bologna, Angelo Capelli - Bovisco Masciago (MI), Giovanna Corradi - Brescia, Antonio Chieffo – Brindisi, Vincenzo Lionello – Cadoneghe (PD), Lucia Sechi Cagliari, Primavera Iommelli - Casapesenna, Roberta Pozzi Spinelli – Casatenovo (LC), Lorenzo Bianco - Castellaneta (TA), Don Paolo Pataro - Castelsaraceno (PZ), Federica Mangiatordi (pro Pane Benedetto) – Castro dei Volsci (FR), Pietro Augugliaro e Antonia Giordano – Catania, Claudio Papasidero - Catanzaro, Silvia e Antonio Pareti – Cocquio Trevisago, Giuseppe Falchetti - Codogno, Gioconda Dell’Anno - Comiziano (NA), Giuseppe Masiero – Conselve (PD), Angelina Marcon – Conegliano (TV), Claudio Ceccaroni – Coriano (RN), Antonio Bamonte Centanni - Corsico, Francesco e Elda Bodulic – Cosenza, Roberto Nardi - Crespano del Garda (TV), T.T. Tomorrow Technology S.P.A, Jacopo Frassini e Daniela Favaro – Due Carrare (PD), Novella De Prato Cimenti - Enemonzo (UD), Susanna Mattoccia - Ferenti (NO), Rosamaria Rizzi – Firenze, Giulietta e Salvatore Casale Morassutti – Gradisca d’Isonzo (GO), Annamaria Tosto Valenti – Grado (GO), Mari Sborchia - Grandoli (VT), Rosanna Lurgo - Guastalla, Maria Antonietta Zanet – Jesolo Lido (VE), Suor Maria Grazia Bussolotto – Lanzo Torinese (TO), Sergio Valdo - Legnago (VR), Antonella Giusto – Loano (SV), Marina Reloran Lorenzago (BL), Lina Mazzotti – Lugo (RA), Maria Concetta Barbieri - Maierato, Pietro Locuoco – Maria di Ginosa, Giuseppe Pigozzo - Martellago (VE), Vincenzo D’Aria, Michele Greco e Indelicato Palma – Martina Franca (TA), Nella Cresci - Massa (MS), Marilena Berti - Mestre (VE), Maria Valeria Morani, Nicola Buono e Rosamaria Mussi – Milano, Adriana Picciolo - Milazzo (ME), Maria Teresa Vanzan Felisi – Mogliano Veneto (TV), Savina Bonora - Montebelluna (TV), Antonio Gaspare Cataldo - Montefalcione (AV), Ugo Salvatelli Marone – Montegranaro, Gianni Cervellin - Monselice (PD), Vittoria Sgrò Monterotondo (RM), Michele Campobasso - Mottola (TA), Paola Santaniello - Napoli, Alessandro Albonico – Olgiate Comasco, Bruna Ferrari, Luciana Martin, Fam. Carollo Bortoli, Franca Saccon Dall’Ara, Rosabianca Guglielmi, Eugenio Varotto con Clara Impellizzeri Varotto, Liliana Tomba, Anna Maria

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Piangerelli Tinazzi, Antonina Zago, Lina Bortoletto, Rocco Pagliani, Mario Maltauro, Nereo Mei, Edda Biasietto Pietra, Luigi Beghetto, Leonardo e Carla Di Ascenzo Bianchi (pro Pane Benedetto), Teresa Gaspari Contri, Antonietta Paccagnella, Massimo Tonello, Sergio Tamiazzo, Adelino ed Emma Zoccarato Orrù, Francesco Pertile, Maria Pia Olivieri Di Blasi, Luisa Braida Bello, Daniele Scuccato, Ugo Benettolo, Massimo Paggin, Mariella Mazzetto, Luigi Dainese, Anna Stevens, Giuseppe Manno, Teresina Tellatin e Giorgio Ponchia – Padova, Gruppo Parrocchiale – Palagiano, Angela Mazzola – Palermo, Eugenia Vidale - Palmanova (UD), Lucia Corsaro - Paternò (CT), Angelo Paderni - Pavia, Stefano Donati - Perignano Lari (PI), Maria Paola Cucinelli - Pescina (AQ), Parrocchia San Francesco - Pistoia, Anna Conti (preghiera per Dante Stefanelli) – Pontedera, Antonio Paratore – Pordenone, Rosella Gumiero - Porto Viro (RO), Antonio Santarsiero – Potenza, Silvia Azzali (pro Pane Benedetto) – Pozzolengo (BS), Gabriele Mario Chierichetti - Olgiate Olona, Guido Porporati con Carla Gatti, Gina Citton Renucci, Susanna Rovere, Amalia Spagnolo, Mara Sole Pagliari, Anna Capponi, Vito Sorino, Giovanni Orazzo, Amalia Spagnolo coordinatore del Gruppo di preghiera S. Antonio, Ennio D’Ancona, Antonio Stoppello – Roma, Raffele Mauri e Cantalupi Maria – Salerno, Moira Garbo - San Donà di Piave (VE), Rachele Villano Rauso - S. Maria C.V. (CE), Teresa Dalla Via – San Pietro in Gu (PD), Giorgio Giustiniani – San Pietro Viminario (PD), Rachele Villano – Santa Maria Capuavetere, Graziella Grassi – Sarnico (BG), Giovanna Coccaro - Sassano (SA), Antonio Velo Schio (VI), Teresina Campagnaro (pro argentatura Candelieri Altare maggiore dell’Oratorio della Scoletta del Santo), Gabriella Vecchio, Donato Di Ascenzo e Gian Carlo Marangon - Selvazzano Dentro (PD), Bruno Badii - Sinalunga, Rosella Sasso – Solaro (MI), Clara Papa – Spinea (VE), Mario Freccero – Stella (SV), Antonio Dichiarante – Stradella, Bruno Pagella - Teolo (PD), Rev. Salvatore Scalise – Taverna (CZ), Antonio Laudadio - Teverola, Nicola Attolino e Girolamo Avallone – Taranto, Bruna Rossato - Thiene (VI), Giuseppe Nicaso, Santina Masofro e Luisa Bernardi - Torino, Antonio Malizia e Andrea

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Dal I gennaio 2014 alla data di pubblicazione sono state pagate bollette di utenze domestiche di famiglie bisognose, segnalateci dalle Conferenza della San Vincenzo de Paoli della Città di Padova, per un valore complessivo di € 8.703. Con l’approssimarsi della stagione fredda è verosimile che le richieste di aiuto vadano aumentando e noi vorremmo sempre poter dire di sì fino ad un importo massimo per singolo intervento di € 100, al fine di corresponsabilizzare chi chiede l’intervento della carità di Antonio per il nostro tramite. Anche un contributo modesto è utile e potrete farlo giungere per questi scopi mediante una delle modalità indicate nel retro di copertina.

Un aiuto dato a un povero è un prestito fatto a Dio! Colombaro – Trani, Maria Coser, Emanuela Merlo e Bruno Bruni (in occasione del 40° anniversario di nozze) – Trento, Maria Bruna Mattarollo e Anna Felice Decarolis - Treviso, Mauro Temperini ed Ettore Delise - Trieste, Abbondanza Guerrieri – Tuturano (BR), Antonio Pessolano - Vasto (CH), Ines Padovan Grigolato e Alba Franzi – Varese, Confraternita antoniana – Velletri (RM), Francesco Giorgianni e Emanuele Grandi – Venezia, Angela Biallo – Verona, Arturo Moroni – Vercelli, Bruno Battaglia – Vigevano (PV), Nicola e Alice (in occasione del loro matrimonio), Famiglia Mandolini, Carlo Blini, Roberto Chinese. Per le donazioni tramite bonifico bancario, Vi preghiamo di segnalare il Vostro indirizzo sulla causale per poterVi inviare il nostro grazie!

AVVISO IMPORTANTE agli ASCRITTI! Quota sociale per l’anno 2014: a 15,00

Sante Messe secondo le intenzioni Beati mortui qui in domino moriuntur! Il P. Cappellano, al quale su delega del Moderatore spetta assistere i Confratelli nelle loro necessità spirituali, ha celebrato, a norme di canone, le Sante Messe che gli sono state richiese:

- (3) di suffragio del defunto Confratello Dino Artman di Padova, ascritto dal 25 gennaio 1992 e tornato alla Casa del Padre nell’anno 2013, - (3) di suffragio del defunto Confratello Pietro Augugliaro di Catania, ascritto dal 18 giugno del 1986, - (3) di suffragio del defunto Confratello Francesco Giordani di Roma ascritto dal 31 agosto 1978, - (3) di suffragio del defunto Confratello Cesare

Della Gaspera di San Donà di Piave (VE) ascritto dall’11 luglio 1997, - (3) di suffragio del defunto Confratello Bernardino Dal Farra di Carignano, nato a Belluno il 19 ottobre 1932, ascritto dal 13 ottobre 1977, - (3) di suffragio del defunto Confratello Aldo Giordano di Guglionesi (CB), ascritto dal 31 dicembre 1990, già Priore della locale Confraternita antoniana, - (1) di suffragio della defunta nonna Emilia Amelia Abbiati nata il 29 luglio 1921 per volontà della nipote Irene Donata Ferri, - (1) di suffragio del defunto Mario Tiso per volontà della moglie la Consorella Teresina Campagnaro di Selvazzano Dentro (PD), - (1) di suffragio dei defunti Maria e Vittorio Pigozzo per volontà del Confratello Giuseppe Pigozzo di Maerne (VE), - (1) di suffragio dei defunti Gina e Italo Lugato per volontà del Confratello Giuseppe Pigozzo di Maerne (VE), - (1) di suffragio del defunto Lino Speziale di Vibo Valentia per volontà della Consorella Gabriella Panagia di Padova, - (1) di suffragio dei propri familiari defunti per volontà della Consorella Luisa Braida Bello di Padova, - (1) di suffragio della defunta Teodolinda Nicol per volontà della Consorella Teresa Dalla Via di san Pietro in Gu (PD) (anniversario 23 novembre), - (1) di suffragio dei propri familiari defunti per volontà della Consorella Teresa Dalla Via di san Pietro in Gu (PD), - (1) di suffragio dei defunti Giuseppe e Anna Panagia per volontà della Consorella Gabriella Panagia di Padova, - (1) di suffragio del defunto Olinto Scotton per volontà della moglie la Consorella Zita Zago di Padova, - (1) di suffragio della defunta Mirella per volontà della Consorella Angela Biallo di Verona, - (1) di suffragio della defunta Luigia Brugnoni ved. Sommaruga per volontà di Giuditta Sommaruga di Carnago (VA), - (1) di suffragio del defunto Antonio Stellacci per volontà di Grazia Salierno di Bitonto (BA), - (2) di suffragio dei defunti della Famiglia Damiani Pieri e Ferretti per volontà della Consorella Sandra Damiani di Roma, - (2) per Giovanni D’Angelo e Angela Bossi per volontà di Alessandra Vicario di Capua (CE), - (1) di suffragio della defunta Delia Rusticani per volontà del figlio Riccardo Chiodini di S. Bernardino (RA), - (1) secondo le intenzioni di Lorenzo Filippone di Monteforte Irpino (AV), - (1) di suffragio dei defunti della Famiglia Grigolato Padovan per volontà della Consorella Ines Grigolato Padovan di Varese, - (1) di suffragio del defunto Bruno Beltrame per volontà della Consorella Antonina Zago,

- (1) di suffragio della defunta nonna Marina (anniversario 24 ottobre) per volontà della nipote Manuela D’Andrea di Manzano (UD), - (1) di suffragio del defunto Enrico Sberze per volontà del Confratello Mirko Tura di Asiago (VI), - (1) di suffragio della defunta Rosanna Cappellini per volontà del marito il Confratello Giancarlo Rampi di Padova, - (1) di suffragio dei defunti Maria Occaro e Ugo e Bice Zappi per volontà di Silvano Zappi, - (1) secondo le intenzioni di Angiolina De Cillis di Pescopagano (PZ), - (1) di suffragio dei cari defunti Francesco Morelli e Aida Sposaro, per volontà di Morelli Carmelina, - (1) di suffragio dei cari defunti Carmela Zappalà, Pippo Corsaro, Angelo Corsaro per volontà di Lucia Corsaro, - (1) di suffragio della cara defunta Mannarino Brandoria per volontà di Vella Salvatore. - (1) di suffragio dei cari defunti Alfonso e Antonietta Barone per volontà di Sabino Melchiorre e Lucia Barone; - (2) di suffragio dei cari defunti Elisa e Giovanni Olivieri per volontà della Consorella Maria Pia Di Blasi Olivieri, - (1) di suffragio del caro defunto Giorgio Sambin per volontà di Antonietta Sambin de Norcen, - (1) di suffragio della cara defunta Gina Sambin Pulzetto per volontà di Antonietta Sambin de Norcen, - (3) di suffragio dei cari defunti Luciano, Antonietta, e Angelo per volontà di Anna Maria Pinna, - (1) di suffragio dei propri cari defunti per volontà di Onorina Perusin, - (2) di suffragio della cara defunta Alfonsina Corradini per volontà delle amiche della figlia Antonella Ranieri, - (1) di suffragio della cara defunta Leila Dini per volontà della Consorella Teresina Campagnaro Tiso, - (1) di suffragio della fam. Mei per volontà del Confratello Nereo Mei di Padova, - (2) di suffragio di Armando Fontana e Pierina Dalla Via per volontà della Consorella Teresa Dalla Via, - (1) di suffragio di Eugenio Scattolin per volontà della Consorella Lina Bortoletto, - (1) di suffragio della cara moglie Maria Brullato per volontà del marito Celso Carlo Zacchei, - (1) di suffragio di Maria Cerasuolo Spera per volontà del marito Gennaro Spera. Gli ascritti all’Arciconfraternita ed i benefattori potranno chiedere al P. Cappellano la celebrazione di una S. Messa secondo le proprie specifiche intenzioni inviando un’offerta pari ad € 10,00 per ogni S. Messa richiesta. Il versamento potrà essere effettuato con una delle modalità di cui alla retrocopertina avendo cura di indicare in maniera completa la causale del versamento.

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Si quaeris La preghiera più nota, recitata in tutto il mondo per implorare sant’Antonio, è senza dubbio il Si quaeris (Se tu cerchi), composta in latino dal beato Giuliano da Spira intorno al 1235. Di solito viene recitata per ritrovare le cose smarrite, ma non bisogna dimenticare che in essa sono ricordate ben tredici grazie da implorare dal Santo, soprattutto il ritrovamento della grazia di Dio. Versione latina Si quaeris miracula, mors, error, calamitas, daemon, lepra fugiunt, egri surgunt sani.

Se miracoli tu brami, fugge error, calamità, lebbra, morte, spirti infami e ogni altra infermità.

Cedunt mare, vincula, membra resque perditas, petunt et accipiunt iuvenes et cani.

Cede il mare e le catene, trova ognun ciò che smarrì, han conforto nelle pene vecchi e giovani ogni dì.

Pereunt pericula, cessat et necessitas: narrent hi qui sentiunt, dicant Paduani. Cedunt mare, vincula, membra resque perditas, petunt et accipiunt iuvenes et cani. Gloria Patri et Filio, et Spiritui Sancto. 24

Versione italiana

Cedunt mare, vincula, membra resque perditas, petunt et accipiunt iuvenes et cani.

I perigli avrai lontani, la miseria sparirà: ben lo sanno i Padovani, preghi ognuno, lo proverà. Cede il mare e le catene, trova ognun ciò che smarrì, han conforto nelle pene vecchi e giovani ogni dì. Gloria al Padre, al Figlio, e allo Spirito Santo. Cede il mare e le catene, trova ognun ciò che smarrì, han conforto nelle pene vecchi e giovani ogni dì.


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